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Bologna, 8 febbraio 2003 - Sono stati presentati ieri a Roma, con una conferenza stampa, i risultati dell'«Inchiesta sul lavoro che cambia» promossa dai Ds, curata dal professor Aris Accornero, in collaborazione con la Sinistra Giovanile, l’Istituto Swg e il quotidiano l’Unità.
Quest'oggi, nel corso di un incontro all'Arci Benassi di Bologna, i dati sono commentati ed analizzati dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti.
Partecipano, oltre ad Aris Accornero, Mimmo Carrieri e Stefano Fancelli.
Introduce: il responsabile Lavoro dei Ds, … Cesare Damiano.
Conclude: il segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino.L'indagine - Sono stati raccolti oltre 22mila questionari composti di quarantaquattro domande sulla situazione familiare, quella occupazionale, sugli aspetti, le valutazioni e le prospettive della condizione di lavoro e su alcuni problemi sociali e politici: pensioni, ruolo del sindacato, immigrazione, Europa.Dalle risposte date ai questionari emerge che la flessibilità è vista più come un ostacolo alla propria vita che una chance in più, e fa paura ad oltre il 70% degli interpellati.
L'incertezza sul proprio futuro lavorativo si proietta anche sul ''dopo'': quasi l'80% pensa che la pensione non sarà adeguata e mostra incertezza sul futuro pensionistico, e solo il 5% di una fascia di lavoratori giovani pensa che sarà adeguata.
Quest'oggi, nel corso di un incontro all'Arci Benassi di Bologna, i dati sono commentati ed analizzati dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti.
Partecipano, oltre ad Aris Accornero, Mimmo Carrieri e Stefano Fancelli.
Introduce: il responsabile Lavoro dei Ds, … Cesare Damiano.
Conclude: il segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino.L'indagine - Sono stati raccolti oltre 22mila questionari composti di quarantaquattro domande sulla situazione familiare, quella occupazionale, sugli aspetti, le valutazioni e le prospettive della condizione di lavoro e su alcuni problemi sociali e politici: pensioni, ruolo del sindacato, immigrazione, Europa.Dalle risposte date ai questionari emerge che la flessibilità è vista più come un ostacolo alla propria vita che una chance in più, e fa paura ad oltre il 70% degli interpellati.
L'incertezza sul proprio futuro lavorativo si proietta anche sul ''dopo'': quasi l'80% pensa che la pensione non sarà adeguata e mostra incertezza sul futuro pensionistico, e solo il 5% di una fascia di lavoratori giovani pensa che sarà adeguata.
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