28 MAR 2004

Conversazione settimanale con Marco Pannella

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 55 min
Organizzatori: 
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Registrazione audio di "Conversazione settimanale con Marco Pannella", registrato domenica 28 marzo 2004 alle 00:00.

L'evento è stato organizzato da Area radicale.

La registrazione audio ha una durata di 3 ore e 55 minuti.
  • Un bilancio della Convention

    L'assenza di Ottaviano Del Turco. L'intervento di Giuliano Amato: la calendarizzazione come metodo per la stesura di un programma politico, metodo già fatto proprio dalla Lega Nord Padania; la prassi anticostituzionale di un Presidente della Repubblica che parla al Paese e ai parlamentari e che non presiede il Csm (l'attualità di Ciampi e il precedente di Scalfaro) e la conferma da parte di Giuliano Amato dell'obbligo in capo al ministro della Giustizia di controfirma dell'atto di grazia; la povertà nei paesi del Terzo mondo evocata da Amato dinanzi al protezionismo agricolo europeo denunciato dai radicali; la volontà che il dialogo si traduca nella possibilità di un'intesa con Giuliano Amato ed il centrosinistra. <strong>Indice degli argomenti</strong>
    0:00 Durata: 14 min 59 sec
  • Guarda la conversazione settimanale

    Roma, 28 marzo 2004 - Consueta conversazione con Marco Pannella, questa sera dall'Hotel Ergife, dove si è appena conclusa la Convention radicale. Conduce: Massimo Bordin. In studio: Andrea De Angelis.<p>
    0:00 Durata: 1 ora 57 min
  • La politica estera come terreno d'intesa

    Le profferte del centrodestra, e le notizie dalla riunione a porte chiuse dei Socialisti europei in cui è emersa la candidatura di Emma Bonino per l'Iraq o per il Mediterraneo (il precedente della mancata nomina all'Alto commissariato ai tempi dell'azione sulla fame nel mondo).
    0:14 Durata: 3 min 47 sec
  • Gli ospiti della Convention

    L'offerta di Giuliano Amato e il necessario dialogo con le diverse componenti del centrosinistra, anche a fronte delle difficoltà di avvicinare Piero Fassino e Francesco Rutelli. Il metodo di dialogo con il centrodestra: a partire dall'intervento di Maurizio Gasparri (per esempio sul bipartitismo americano).
    0:18 Durata: 8 min 24 sec
  • Le affermazioni di Giuliano Amato sul potere di grazia

    L'allineazione discreta e prudente dei media quando si parla del Presidente della Repubblica. La richiesta di dimissioni fatta <em>a</em> Gifuni e gli <em>infortuni</em> della Presidenza: il potere di grazia nel codice penale del 1989 e le dichiarazioni dei giuristi, la controfirma come <em>atto dovuto</em>, lo sciopero della sete come strumento per proporre questioni di legalità (ricordato anche dal presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, nel suo intervento alla Convention), la legge Boato 2, il preteso potere di interdizione del ministro della Giustizia, Roberto Castelli. Le ragioni del rinvio dello sciopero della sete inizialmente preannunciato per il 31 marzo: l'impegno di domani a Ginevra nella Commissione diritti umani, poi a Strasburgo, la pagina per il <em>Corriere della Sera</em>, i lavori del Parlamento europeo, il Comitato di venerdì.
    0:27 Durata: 13 min 23 sec
  • L'intervista di Radio Radicale a Francesco Paolo Casavola

    Il ringraziamento al presidente emerito della Corte Costituzionale Casavola, ma anche al presidente Santoro, al professor Marcello Gallo e a Giuliano Vassalli.
    0:40 Durata: 3 min 12 sec
  • L'omissione dell'iniziativa Iraq libero da parte di Amato

    <em>Iraq libero</em> come alternativa alla guerra. L'insistenza di Amato sulla questione delle armi di distruzione di massa: le bugie di Bush, gli errori di Blair, la legalità dell'intervento angloamericano, la condotta «ignominiosa» della segreteria generale dell'Onu, anche a discapito di Emma Bonino.
    0:43 Durata: 8 min 44 sec
  • I referendum sulla legge sulla fecondazione assistita

    L'invito ad un impegno immediato e individuale per la raccolta delle firme, la possibilità dell'unico foglio di carta, la comodità di raccogliere firme dappertutto.
    0:52 Durata: 4 min 59 sec
  • La risposta di Pannella ad Amato

    Il piacere di dialogare con Amato. Le questioni interne: la riunione di Monastier ed il lancio del simbolo della Lista Bonino, il dibattito di allora sui referendum (queli economici, proposti da Marco Cappato), la somiglianza con lo scenario di oggi. Il problema del monitoraggio della democrazia e l'assuefazione ad un certo regime, le percentuali dei radicali e quelle della partitocrazia anche dinanzi al quesito referendario (il precendete sul finanziamento pubblico dei partiti), lo scarto dei sondaggi (da 8% a 0,8%), il termine «radicale» nella Terza Repubblica francese e nel pensiero anglossassone, in quello inglese in particolare, le <em>fazioni</em>.
    0:57 Durata: 13 min 44 sec
  • La posizione di Emma Bonino

    Il limitato valore della soluzione proposta (scegliere il simbolo della Lista Pannella per le Europee), l'importanza di incardinare il discorso sul nome della lista, una questione ancora aperta. La spregiudicatezza e l'esercizio della leadership imputato a Pannella da parte di Emma Bonino. La possibilità di recuperare il simbolo della rosa nel pugno (un simbolo che indicava i rosselliani, i liberalsocialisti militanti): la rimozione della testina giacobina della Rivoluzione napoletana, il simbolo di Gandhi nel 1985, la tradizione dei postgobettiani e la dimenticanza dei Rosselli, i «luoghi radicali» e la scoperta del cimitero austriaco a Trieste, Cesare Battisti socialista a Vienna, i socialisti e la nazionalizzazione di se stessi.
    1:11 Durata: 14 min 28 sec
  • La rimozione dell'aggettivo «socialista» e la valorizzazione del pensiero liberale

    Il liberismo come posizione e non come mero fatto economico: il liberismo sempre attuale di Einaudi, la rimozione di Niccolò Carandini, Mario Pannunzio, Arrigo Benedetti e la necessità di richiamarsi a questa tradizione per lo più ignorata, nascosta. La storia dei nomi e dei simboli: il 1958 e l'appello alle sinistre comuniste e alle sinistre liberali, il programma per segnare un percorso comune, l'arresto a Sofia, l'Adespi nel 1960 e la difesa laica della scuola pubblica, la Consulta della pace, il Cusi (Comitato per l'unità delle sinistre in Italia), la linea referendaria del 1962 (il congresso perso con Scalfari), il tentativo per vent'anni di costituire un'alternativa di sinistra liberale, la scelta tra il pacifismo alla francese e quello tedesco e austriaco, Mario Paggi, Rosa Luxemburg, l'appropriazione del termine «compagni» perché non fosse monopolio della sinistra tradizionale, fino alla metà degli anni settanta con Giacomo Mancini da Francois Mitterand per il nuovo simbolo, la rosa nel pugno, l'acquisto di questo simbolo insieme a quello verde del «Sole che nasceva», l'unificazione Psi-Psdi ed il saggio di Pannella sull'inutilità di una socialburocrazia italiana, il consenso di Mario Ferrara nel proporre il termine «radicale», la prima ipotesi di un <em>Partito radicale dei liberali e dei democratici italiani</em>, la parola «radicale» come significante e significativa di tutto questo.
    1:25 Durata: 17 min 20 sec
  • Ancora sui referendum

    La riproposizione dell'intervista a Pannella dalla casa di Croce, a Napoli, su Raitre. L'impegno per i referendum: l'aggiornamento sui dati, lo scetticismo di Silvio Viale a fronte dei dati forniti da Giulia Simi, la coincidenza con le elezioni amministrative.
    1:43 Durata: 4 min 12 sec
  • La tensione tra Pannella e Bonino

    Il discorso sulla leadership: l'<em>insopportabilità</em> di Pannella e il <em>santino</em> di Emma Bonino, la necessità per gli altri di un «radicale buono», la pretesa che si tratti di differenze di linguaggio, l'idea secondo la quale Pannella è proprietario di tutto e se trova il dissenso se ne va, il funzionamento del partito a meno delle <em>fazioni</em>.
    1:47 Durata: 6 min 3 sec
  • Gli appuntamenti della settimana

    La pagina sul <em>Corriere della sera</em>. L'impegno sui referendum come fondamentale per <em>onorare i fatti</em> e decidere se andare avanti, ma anche quale mezzo per acquisire una leadership per chi non ha incarichi (esempio: l'ottimo lavoro di Maurizio Bolognetti).
    1:53 Durata: 4 min 24 sec