14 FEB 2002

Palazzo Chigi: Il Governo presenta il piano triennale per la lotta alla diffusione della droga

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 34 min 8 sec
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Il Governo presenta il suo piano per la lotta alla diffusione della droga.

Fini: «In passato non si è fatta alcuna politica antidroga puntando prevalentemente sulla cronicizzazione senza alcun tentativo volto al recupero del tossicodipendente» Roma, 14 febbraio 2002 - Il governo è pronto ad avviare una nuova politica di prevenzione e recupero dalla droga, dopo anni in cui in Italia «non si è fatto abbastanza».

Lo ha spiegato il vicepremier Gianfranco Fini, insieme ai ministri Girolamo Sirchia e Roberto Maroni, annunciando l'avvio di nuove iniziative per la lotta agli stupefacenti.

Uno dei
punti focali è il recupero 'totale' dei tossicodipendenti.

Secondo il vicepremier: «Si va oltre qualsiasi criterio minimalista».Si tratta del piano triennale per la lotta alla diffusione della droga elaborato dal Comitato speciale istituito nel novembre scorso e varato oggi nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri.

Il Comitato è presieduto dallo stesso vicepremier, composto dai ministri Sirchia e Maroni e coordinato dal prefetto Sotgiu.

Fini stasera ha illustrato alla stampa il piano sottolineando il totale rovesciamento della linea antidroga seguita dai precedenti governi.

Una vera e propria 'denuncia' quella del leader di An: «In passato - ha dichiarato - non si è fatta alcuna politica antidroga puntando prevalentemente sulla cronicizzazione senza alcun tentativo volto al recupero del tossicodipendente».Le principali novitàPrevenzione che eviti «superficiali e superate» distinzioni tra droghe leggere e pesanti, cure che prevedano non solo l'uso di metadone, libertà di scelta tra strutture pubbliche o private e, soprattutto, una sistema di valutazione finale di tutti gli interventi.Sono alcune delle principali novità previste tra le iniziative del governo in materia di droga.

Vediamo di cosa si tratta.Prevenzione con scuola e famiglie.

La prevenzione deve essere «il punto centrale» della politica sociale, deve coinvolgere scuola e famiglia.

Occorre puntare «al sostegno della progettualità e dell'autonomia dei giovani e alla realizzazione di un patto di intenti tra famiglia e scuola, nell'interesse del futuro dei giovani, libero dall'uso di qualunque sostanza».Campagne informative più incisive.

Le campagne informative devono evitare «messaggi approssimativi e contraddittori, quali ad esempio, quelli che minimizzano i danni provocati dalle sostanze, con superficiali e superate distinzioni tra le droghe leggere e pesanti».

E non potranno certo puntare solo sull'informazione: «Occorre promuovere e illustrare stili di vita responsabili e rispettosi di sé e degli altri.

La tossicodipendenza - si legge nel documento del governo - non deve essere considerata un fenomeno che afferisce al campo della conoscenza, ma soprattutto a quello dei comportamenti».Non solo metadone.

Il Governo intende «valorizzare la diffusione sul territorio dell'esperienza maturata dai Sert», con l'obiettivo di «sviluppare percorsi che non si limitino ai trattamenti con sostanze sostitutive, ma finalizzino il loro uso, laddove esso sia considerato strettamente necessario, al fine di ottenere il pieno superamento dello stato di dipendenza, da sostanze sia illegali che lecite».

«Non c'è alcuna differenza tra droghe pesanti e leggere»Fini ha spiegato che la filosofia che informa il piano del Governo si fonda sul recupero ed il reiserimento sociale del tossicodipendente anziché sull'impostazione minimalista della riduzione del danno e quindi sulla cronicizzazione, seguita in passato.«Si tratta di interventi immediati - ha dichiarato - che verranno presi con decreti ministeriali o con piccole modifiche all'attuale legislazione e successivamente di provvedimenti più ampi».

Un'altra radicale novità è che non c'è alcuna differenza tra droghe leggere e pesanti.

«Siamo convinti - ha affermato il vicepremier - che sono sempre e comunque un danno per il soggetto e per la società.

Noi puntiamo a prevenire e a recuperare e a ridare piena dignità a chi esce dalla droga ed in questa azione prevediamo un ruolo centrale e strategico, oltre alle comunità, della famiglia e della scuola».Fini ha ricordato infine che il fenomeno droga registra un aumento esponenziale.

«Sarebbe stato delittuoso - ha concluso - continuare a tenere gli occhi chiusi».

leggi tutto

riduci