Roma, 6 marzo 2001 - Documento audiovisivo della conferenza internazionale organizzata dalla Lista Bonino e dal Partito radicale transnazionale in collaborazione con l'Aidos dal titolo: "Stop alle MGF: proposte per un cambiamento" finanziato dai sette eurodeputati della Lista Bonino.La conferenza è suddivisa in due sessioni: "Abolire si può.
Non basta la messa al bando", sugli effetti della messa al bando per legge delle "pratiche tradizionali" dannose, e "Dare asilo si deve.
Non basta la riprovazione", sulla proposta fatta dai radicali al Parlamento Europeo.
Durante la prima sessione … interviene, tra gli altri, Giuliano Amato.
Il presidente del Consiglio focalizza il suo intervento sulla condizione drammatica delle donne in Africa e in Asia, cui non è garantito il diritto ad accedere ai servizi sanitari e all'istruzione: "Dietro le parole sui diritti umani - afferma - c'è sempre la donna".
Conclude il suo intervento con un elogio alla battaglia contro le mutilazioni genitali femminili: "Le donne che sono qui dimostrano di saper essere protagoniste della propria storia e grazie a loro la storia potrà cambiare".
Emma Bonino chiede dunque l'impegno concreto di Amato per la creazione presso l'Unfpa di un fondo dedicato alla lotta contro le mutilazioni genitali femminili e conclude la seconda sessione affermando che questa battaglia porta delle conseguenze che vanno ben al di là dello sradicamento delle «pratiche tradizionali» dannose.
La leader radicale fa riferimento ai profondi mutamenti nella società italiana portati dalla legalizzazione del divorzio e dell'aborto e si dichiara convinta che esistano le condizioni per il successo di questa battaglia, portatrice di molte conseguenze rivoluzionarie per la liberazione della donna in molti altri campi.
Non basta la messa al bando", sugli effetti della messa al bando per legge delle "pratiche tradizionali" dannose, e "Dare asilo si deve.
Non basta la riprovazione", sulla proposta fatta dai radicali al Parlamento Europeo.
Durante la prima sessione … interviene, tra gli altri, Giuliano Amato.
Il presidente del Consiglio focalizza il suo intervento sulla condizione drammatica delle donne in Africa e in Asia, cui non è garantito il diritto ad accedere ai servizi sanitari e all'istruzione: "Dietro le parole sui diritti umani - afferma - c'è sempre la donna".
Conclude il suo intervento con un elogio alla battaglia contro le mutilazioni genitali femminili: "Le donne che sono qui dimostrano di saper essere protagoniste della propria storia e grazie a loro la storia potrà cambiare".
Emma Bonino chiede dunque l'impegno concreto di Amato per la creazione presso l'Unfpa di un fondo dedicato alla lotta contro le mutilazioni genitali femminili e conclude la seconda sessione affermando che questa battaglia porta delle conseguenze che vanno ben al di là dello sradicamento delle «pratiche tradizionali» dannose.
La leader radicale fa riferimento ai profondi mutamenti nella società italiana portati dalla legalizzazione del divorzio e dell'aborto e si dichiara convinta che esistano le condizioni per il successo di questa battaglia, portatrice di molte conseguenze rivoluzionarie per la liberazione della donna in molti altri campi.
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