28 APR 2001

Satyagraha: Conferenza stampa di Massimo Finoia e Marco Pannella «Non possiamo accettare l'appello di Ciampi»

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 44 min 32 sec
Organizzatori: 
Player
Roma, 28 aprile 2001, ore 11.30 - Massimo Finoia, collaboratore de "Il Sole 24 ore", già preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università "ROMA TRE" e candidato per la Lista Bonino nel collegio senatoriale n° 6 Lazio 1, ha tenuto una conferenza stampa con Marco Pannella a piazza navona per illustrare i motivi che lo hanno indotto ad associarsi all'iniziativa nonviolenta di Emma Bonino e Luca Coscioni, autoriducendo i farmaci della propria terapia del dolore, che gli sono necessari per lenire gli effettidella grave forma di cancro che lo ha colpito.

Finoia ha anzitutto respinto
qualsiasi strumentalizzazione: "Non vorrei essere considerato come un malato, lo sono e clinicamente ho una prospettiva di vita molto breve - ha affermato - ma questo non mi impedisce di essere attivo e presente nella società e nel mio lavoro".

Quindi ha aggiunto i motivi che gli hanno fatto decidere di aderire al Satyagraha: "Mi sono sentito in dovere di partecipare al Satyagraha per manifestare la mia solidarietà a Emma Bonino e Luca Coscioni e per manifestare la mia indignazione per l'assenza di informazione sulla verità che c'è in Italia.

Non voglio che la gente si occupi di Locke, di Hume o di Popper ma almeno che si occupi del federalismo".In precedenza Marco Pannella era tornato sulla trasmissione di Celentano, riaffermando che la contestazione dei radicali non si rivolge verso Celentano, che anzi ringrazia, in quanto è tra "coloro che sentono l'urgenza delle stesse domande, alle quali forniscono risposte opposte o contrapposte".

Il vero obiettivo della denuncia radicale è la Rai: "Se quella trasmissione fosse stata messa in onda il 15 maggio io avrei abbracciato Adriano Celentano" ha affermato Pannella, poichè questo averebbe significato "aprire al nostro paese l'urgenza che c'è terapia del dolore e l'eutanasia".Pannella ha evidenziato, inoltre, che Giorgio Gaber di fronte a 12 milioni di persone nella fase culminante della campagna elettorale ha cantato "una banalità contro chi specula sui malati e sulle malattie ma tutti hanno pensato a Luca Coscioni, che è il simbolo, il corpo e la mente di questa nostra comune battaglia".

Pannella ha sottolineato, dunque, di non criticare gli uomini di spettacolo: "I veri criminali" - ha denunciato- "sono quel partito Rai che ha investito 5 miliardi per avere non tra 15 giorni ma in campagna elettorale" quella trasmissione.Proprio a partire da queste considerazioni, Marco Pannella, ha risposto con un «No grazie» all'appello rivolto da Carlo Azeglio Ciampi a Luca Coscioni ed Emma Bonino: "Il signor Presidente della Repubblica la lettera, per un minimo di decenza, doveva farla a Gaber o magari a Zaccaria".

Il leader radicale ha sottolineato come Ciampi non sia disposto "a dire mezza parola", rilevando come nel suo messaggio abbia parlato di "auspicio" e non di 'invito' nei confronti della Rai.

"Ciampi, in sostanza ci ha scritto di piantarla" mentre "noi gli abbiamo chiesto e gli chiediamo solo che lui riconosca ufficialmente che riguardo ai grandi temi e al grande tema del diritto-dovere di una società di conoscere prima di scegliere qualcosa in Italia non ha funzionato e non funziona".

Di fronte a tutto questo, la risposta di Marco Pannella è chiara: "Grazie Presidente, no grazie.

Se vuoi vedere se noi davvero accettiamo l'alternativa o ci dimettiamo dalla dignità civile o ci dimettiamo dal puro e semplice vivere, non mi pare una base di dialogo e di vita per nessuno".

leggi tutto

riduci