Roma, 15 giugno 2001 h10.10 - Nel corso dell'intervista a Radio Radicale, Gianni De Michelis ha chiarito la posizione del nuovo Psi nei confronti del governo Berlusconi, dopo le critiche mosse da Claudio Martelli.
Pur riconoscendo che ai socialisti non è stata data adeguata rappresentanza nella compagine governativa, De Michelis sottolinea la netta differenza tra il giudizio critico nei confronti del governo e la delusione per il mancato rispetto dei patti che prevedevano la nomina di due sottosegretari socialisti invece di uno.
Questo, però, secondo De Michelis non può far mettere in … discussione l'accordo con Forza italia e con la Casa della Libertà dal momento che l'adesione alla coalizione di centrodestra è stata "decisa in sede congressuale all'unanimità, Martelli compreso, che ha espresso un totale consenso alle posizioni di Forza Italia" La mancata candidatura di De Michelis e Martelli non è piaciuta al nuovo Psi ma, secondo il segretario, "non si possono confondere le due cose.
Se non si è d'accordo con la Casa delle Libertà si è per il passaggio del Nuovo Psi all'opposizione e quindi non si capisce la preoccupazione per chi è sottosegretario.
Martelli non ha titoli per parlare di questa cosa, sostiene una cosa che né io né la maggioranza del nuovo Psi condividiamo".
In ogni caso, De Michelis ha assicurato che il nuovo Psi inisiserà "sul rispetto degli accordi", ovvero sulla presenza di due sottosegretari e non di uno solo, "ma è un'altra cosa rispetto al problema politico posto da Martelli" Per quanto riguarda l'atteggiamento di Berlusconi nei confronti del nuovo Psi, De Michelis ha sostenuto che "le polemiche interne indeboliscono il piccolo potere contrattuale che abbiamo".
De Michelis, rivendica il merito dell'operazione che ha portato gli eredi del partito socialista nell'alleanza con il centrodestra, dal momento che il successo elettorale della Casa delle Libertà e la conseguente sconfitta dell'Ulivo è "un grande successo dei socialisti perché la rinascita di una forza socialista inevitabilmente ha come condizione la sconfitta di quella sinistra post-comunista che è stata il principale protagonista politico dell'operazione che ha distrutto il Psi ".
In studio Roberto Iezzi.
Pur riconoscendo che ai socialisti non è stata data adeguata rappresentanza nella compagine governativa, De Michelis sottolinea la netta differenza tra il giudizio critico nei confronti del governo e la delusione per il mancato rispetto dei patti che prevedevano la nomina di due sottosegretari socialisti invece di uno.
Questo, però, secondo De Michelis non può far mettere in … discussione l'accordo con Forza italia e con la Casa della Libertà dal momento che l'adesione alla coalizione di centrodestra è stata "decisa in sede congressuale all'unanimità, Martelli compreso, che ha espresso un totale consenso alle posizioni di Forza Italia" La mancata candidatura di De Michelis e Martelli non è piaciuta al nuovo Psi ma, secondo il segretario, "non si possono confondere le due cose.
Se non si è d'accordo con la Casa delle Libertà si è per il passaggio del Nuovo Psi all'opposizione e quindi non si capisce la preoccupazione per chi è sottosegretario.
Martelli non ha titoli per parlare di questa cosa, sostiene una cosa che né io né la maggioranza del nuovo Psi condividiamo".
In ogni caso, De Michelis ha assicurato che il nuovo Psi inisiserà "sul rispetto degli accordi", ovvero sulla presenza di due sottosegretari e non di uno solo, "ma è un'altra cosa rispetto al problema politico posto da Martelli" Per quanto riguarda l'atteggiamento di Berlusconi nei confronti del nuovo Psi, De Michelis ha sostenuto che "le polemiche interne indeboliscono il piccolo potere contrattuale che abbiamo".
De Michelis, rivendica il merito dell'operazione che ha portato gli eredi del partito socialista nell'alleanza con il centrodestra, dal momento che il successo elettorale della Casa delle Libertà e la conseguente sconfitta dell'Ulivo è "un grande successo dei socialisti perché la rinascita di una forza socialista inevitabilmente ha come condizione la sconfitta di quella sinistra post-comunista che è stata il principale protagonista politico dell'operazione che ha distrutto il Psi ".
In studio Roberto Iezzi.
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