Milano, 22 giugno 2001, h10.55 - Alla vigilia della manifestazione del Gay Pride il comitato nazionale di Arci-Gay ha organizzato un incontro sullo stato dei diritti degli omosessuali in Europa e sulle iniziative in corso per l'affermazione di tali diritti.Nonostante i rilevanti risultati raggiunti a livello europeo, dall'equiparazione dei matrimoni eterosessuali a quelli omosessuali in Belgio alle dichiarazioni nella Carta di Nizza che prevede la non discriminazione per gli orientamenti sessuali, Sergio lo Giudice ha denunciato che "in Italia non è accaduto assolutamente niente, non una … legge contro la discriminazione delle persone omosessuali, nessuna norma che modificasse l'assoluta mancanza di un riferimento normativo per il riconoscimento delle coppie gay e lesbiche, non c'è stata insomma la possibilità che cittadini e cittadine gay, lesbiche e transessuali fossero tolti da una situazione di doppia discriminazione, essendo discriminati oggi come cittadini italiani e come cittadini europei" "Chiamiamo alla sfida - ha concluso il presidente di arcigay - tutte le forze politiche e chiediamo quindi che in questa legislatura si arrivi all'approvazione di una legge sulla coppia omosessuale, che riconosca pari dignità a coppie omosessuali ed eterosessuali e che si arrivi all'eliminazione, anche attraverso azioni legislative, dell'atteggiamento di discriminazione che oggi tante persone omosessuali e transessuali sono costrette a vivere" Marco Cappato ha affermato che "la questione dei diritti, delle libertà, delle libertà sessuali o dei diritti degli omosessuali è in Europa e in Italia un problema di democrazia" e ha aggiunto che "non è una battaglia di minoranza, non per la percentuale di omosessuali, di lesbiche, di bisessuali, di transessuali tra i cittadini o tra i parlamentari" in quanto "il problema della libertà sessuale è il problema del 100% dei cittadini nel mondo".
L'europarlamentare della Lista Bonino ha sostenuto che "se ci si potrà confrontare sulle droga, sulla ricerca scientifica, sull'eutanasia, lo si potrà fare anche sulla sessualità", infatti "laddove vi è una possibilità di confronto e di dibattito democratico, su questi temi si vince", dimostrazione di questo è il "caso Olanda".
Cappato ha concluso con una citazione di Eduardo De Filippo e ha evidenziato che "se non si va a portare questa battaglia in mezzo alla gente" e se non vi saranno iniziative unitarie per l'affermazione di un principio di legalità e per la creazione di leggi prima ancora che di normative e di sensibilità comuni "la nottata potrebbe essere molto lunga".
Marco Cappato ha inoltre fatto un punto sul movimento radicale: "Noi, nonostante le ossa rotte dal 13 maggio cercheremo di rimettere insieme i pezzi e da quest'autunno, con Emma Bonino, con Luca Coscioni, ripartire con delle proposte di legge di iniziativa popolare" per l'affermazione dei diritti di libertà in Italia.
Titti De Simone ha ribadito che "la questione delle unioni civili, ovvero del riconoscimento giuridico delle forme di convivenza delle coppie omosessuali, lesbiche e eterosessuali in questo Paese" è "una delle questioni centrali su cui vale la pena cercare di fare leva dentro questo Parlamento".
Secondo la presidente di Arcilesbica è "uno di quei terreni su cui si registra concretamente la possibilità di costruire in questo Paese, cosa che come movimento siamo riusciti a fare solo marginalmente, una battaglia di civiltà che riesca ad unire eterosessuali, omosessuali e lesbiche su una questione di libertà".
L'europarlamentare della Lista Bonino ha sostenuto che "se ci si potrà confrontare sulle droga, sulla ricerca scientifica, sull'eutanasia, lo si potrà fare anche sulla sessualità", infatti "laddove vi è una possibilità di confronto e di dibattito democratico, su questi temi si vince", dimostrazione di questo è il "caso Olanda".
Cappato ha concluso con una citazione di Eduardo De Filippo e ha evidenziato che "se non si va a portare questa battaglia in mezzo alla gente" e se non vi saranno iniziative unitarie per l'affermazione di un principio di legalità e per la creazione di leggi prima ancora che di normative e di sensibilità comuni "la nottata potrebbe essere molto lunga".
Marco Cappato ha inoltre fatto un punto sul movimento radicale: "Noi, nonostante le ossa rotte dal 13 maggio cercheremo di rimettere insieme i pezzi e da quest'autunno, con Emma Bonino, con Luca Coscioni, ripartire con delle proposte di legge di iniziativa popolare" per l'affermazione dei diritti di libertà in Italia.
Titti De Simone ha ribadito che "la questione delle unioni civili, ovvero del riconoscimento giuridico delle forme di convivenza delle coppie omosessuali, lesbiche e eterosessuali in questo Paese" è "una delle questioni centrali su cui vale la pena cercare di fare leva dentro questo Parlamento".
Secondo la presidente di Arcilesbica è "uno di quei terreni su cui si registra concretamente la possibilità di costruire in questo Paese, cosa che come movimento siamo riusciti a fare solo marginalmente, una battaglia di civiltà che riesca ad unire eterosessuali, omosessuali e lesbiche su una questione di libertà".
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