Genova, 19 luglio 2001 h15.18 - "La nostra presenza all'interno del Genoa Social Forum è una tra le tante senza alcun elemento distintivo" Così Fausto Bertinotti ha esordito nel suo intervento introduttivo alla conferenza stampa organizzata dal movimento anti-global alla vigilia del G8.Il segretario di Rifondazione ha espresso preoccupazione per il rischio che l'Europa diventi "soggetto passivo del processo di globalizzazione" anziché un modello in antitesi rispetto a quello statunitense.
"L'Europa, essendo la rappresentazione di un modello neoliberista ha finito per diventare … un'articolazione degli Stati Uniti d'America" ha sostenuto Bertinotti, mentre "avrebbe potuto essere una componente di quell'altro mondo possibile", auspicato dal movimento antiglobal.
"Di fronte a movimenti come questi non c'è cosa peggiore che rimanere pigri e abbarbicati alle vecchie posizioni" ha dichiarato Bertinotti.
Il "movimento dei movimenti" ha molti punti in comune con il movimento di contestazione del '68 - "l'ultimo grande movimento del '900", ma anche molti punti di novità, sostiene, andando a costituirsi come "il primo movimento del tempo della globalizzazione, cioè del nuovo secolo".
"Noi vorremmo trovarci insieme a voi", dichiara il segretario di Rifondazione al Genoa Social Forum".Per quanto concerne le possibili manifestazioni di violenza, Fausto Bertinotti ha affermato che "si potrebbe dire ai potenti che hanno fatto tutto loro: hanno costruito un fortino, hanno alzato il ponte levatoio, non si possono lamentare dell'assedio.
Hanno costruito un palcoscenico, hanno spettacolarizzato la politica, non possono lamentarsi che altri chiedano di occupare questo palcoscenico che non è loro monopolio.
Hanno scelto di occupare una città e la città storica è il simbolo della convivenza civile, volevano metterci sopra i loro piedi ci mettiamo pacificamente e non violentemente sopra i nostri piedi, i piedi di una moltitudine"Bertinotti ha poi sostenuto che "avendo rifiutato la distinzione tra buoni e cattivi", il modo migliore per "combattere questa globalizzazione violenta e prevaricatrice sia una cultura non violenta, sia una capacità di rispetto delle persone e perfino delle cose che portano il segno di una storia e di un civiltà"Per quanto riguarda la partecipazione dei Ds alle manifestazioni antiglobal, il segretario di Prc, è stato lapidario: "Meglio tardi che mai".
Comunque Bertinotti ha affermato che la partecipazione dei Ds, con tutte le contraddizioni interne, è la dimostrazione dell'impatto che hanno i movimenti di contestazione.Francis Wurtz ha dichiarato che "il movimento non è sufficiente, ci vuole un intervento politico, la responsabilità politica" e ha fatto riferimento al Tribunale Penale internazionale.
"Sostengo il progetto per l'istituzione di una Corte Penale internazionale,- ha dichiarato il presidente del GUE al Parlamento Europeo - che sia un'istituzione creata dall'Onu e che giudichi tutti i criminali internazionali senza fare distinzioni".
"L'Europa, essendo la rappresentazione di un modello neoliberista ha finito per diventare … un'articolazione degli Stati Uniti d'America" ha sostenuto Bertinotti, mentre "avrebbe potuto essere una componente di quell'altro mondo possibile", auspicato dal movimento antiglobal.
"Di fronte a movimenti come questi non c'è cosa peggiore che rimanere pigri e abbarbicati alle vecchie posizioni" ha dichiarato Bertinotti.
Il "movimento dei movimenti" ha molti punti in comune con il movimento di contestazione del '68 - "l'ultimo grande movimento del '900", ma anche molti punti di novità, sostiene, andando a costituirsi come "il primo movimento del tempo della globalizzazione, cioè del nuovo secolo".
"Noi vorremmo trovarci insieme a voi", dichiara il segretario di Rifondazione al Genoa Social Forum".Per quanto concerne le possibili manifestazioni di violenza, Fausto Bertinotti ha affermato che "si potrebbe dire ai potenti che hanno fatto tutto loro: hanno costruito un fortino, hanno alzato il ponte levatoio, non si possono lamentare dell'assedio.
Hanno costruito un palcoscenico, hanno spettacolarizzato la politica, non possono lamentarsi che altri chiedano di occupare questo palcoscenico che non è loro monopolio.
Hanno scelto di occupare una città e la città storica è il simbolo della convivenza civile, volevano metterci sopra i loro piedi ci mettiamo pacificamente e non violentemente sopra i nostri piedi, i piedi di una moltitudine"Bertinotti ha poi sostenuto che "avendo rifiutato la distinzione tra buoni e cattivi", il modo migliore per "combattere questa globalizzazione violenta e prevaricatrice sia una cultura non violenta, sia una capacità di rispetto delle persone e perfino delle cose che portano il segno di una storia e di un civiltà"Per quanto riguarda la partecipazione dei Ds alle manifestazioni antiglobal, il segretario di Prc, è stato lapidario: "Meglio tardi che mai".
Comunque Bertinotti ha affermato che la partecipazione dei Ds, con tutte le contraddizioni interne, è la dimostrazione dell'impatto che hanno i movimenti di contestazione.Francis Wurtz ha dichiarato che "il movimento non è sufficiente, ci vuole un intervento politico, la responsabilità politica" e ha fatto riferimento al Tribunale Penale internazionale.
"Sostengo il progetto per l'istituzione di una Corte Penale internazionale,- ha dichiarato il presidente del GUE al Parlamento Europeo - che sia un'istituzione creata dall'Onu e che giudichi tutti i criminali internazionali senza fare distinzioni".
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