02 MAR 2002

Radicali: Conferenza stampa a Campo de' Fiori a Roma sulla libertà di ricerca scientifica

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Il punto sulla raccolta firme 25 pdl per la riforma liberale, liberista e libertaria, e sulla libertà di ricerca scientifica.

Questi i temi della conferenza stampa sotto la statua di Giordano Bruno Roma, 2 marzo 2002 - I presidenti di Radicali italiani, Luca Coscioni e Rita Bernardini, e il segretario al 13° giorno di sciopero della fame, hanno tenuto a Roma una conferenza stampa in cui hanno ribadito la necessità che in Italia cessi il proibizionismo sulla ricerca scientifica Di seguito riportiamo il discorso di Luca Coscioni«Questo fine settimana, il penultimo utile per la raccolta delle
50.000 firme sulle nostre 25 proposte di legge di iniziativa popolare, è dedicato al cosiddetto pacchetto Coscioni.La battaglia radicale per la libertà di ricerca scientificaPoco più di un anno fa, con Emma Bonino ed alcuni scienziati, presentavamo in Via di Torre Argentina, la proposta di legge recante norme in materia di procreazione medicalmente assistita e di clonazione terapeutica.Cominciava così, nel silenzio più assoluto degli organi di stampa e delle televisioni, l'avventura politica che avrebbe fatto della libertà della ricerca scientifica, il tema centrale della campagna elettorale della Lista Emma Bonino, per le elezioni politiche del 13 maggio 2001.

Un anno è passato, e nonostante l'assenza dei radicali dal Parlamento italiano, quella battaglia, tra mille difficoltà ed incertezze continua.

Lo strumento prescelto è quello della proposta di legge di iniziativa popolare, uno strumento di democrazia diretta, più che mai attuale.

Procreazione assistita, oscurantismo in ParlamentoPresto, il Parlamento italiano discuterà un progetto di legge in materia di procreazione medicalmente assistita, predisposto dal gruppo di lavoro del Ministro della salute.

La relatrice è Dorina Bianchi dell'UDC, ed il dibattito in Commissione si è concluso.

Un testo, probabilmente unificato, approderà a Montecitorio il 15 marzo.

Viste le premesse oscurantiste e ascientifiche, sulle quali si sta aprendo la discussione parlamentare su questa importante materia, possiamo facilmente renderci conto delle prospettive della legge, che verrà varata all'insegna di un proibizionismo sostanziale.

Comunque, in linea di massima, i punti essenziali della legge sono i seguenti.

Si prevede la possibilità di ricorrere alle tecniche di procreazione assistita, anche da parte delle coppie conviventi di adulti maggiorenni, e di sesso chiaramente diverso.

Si vieta la maternità surrogata , la commercializzazione, l'esportazione e l'importazione di embrioni e gameti, nonché il ricorso alla fecondazione eterologa.

Fermo restando che chi vi ricorrerà, violando la normativa, non potrà disconoscere il nascituro.

Nel progetto di legge, viene inoltre affermata la necessità di assicurare all'embrione la tutela giuridica.Enigmi ministeriali Non riusciamo perciò a comprendere il significato della tiepida apertura alla fecondazione eterologa, frase questa pronunciata dal Ministro, che rappresenta un vero e proprio enigma.

E resta da chiarire se la nuova legge consentirà, come in Germania, di importare e di utilizzare cellule staminali embrionali, dal momento che nella ordinanza recentemente reiterata dal Ministero della salute, che vieta l'importazione e l'esportazione di gameti ed embrioni umani, un divieto in questo senso non sussiste.

Il ritardo italiano e Sirchia il talebanoIntanto, una cosa è certa: rispetto alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti, ad Israele, all'Australia, e al Giappone, il ritardo del nostro paese nel campo delle cellule staminali embrionali è assoluto.

Il metodo scientifico ci insegna, che il confronto tra varie teorie, tecniche, o terapie, da sottoporre a verifica empirica è indispensabile, per stabilire quale sia la soluzione migliore, più efficiente e più efficace.

Purtroppo, il Ministro della salute, contrario per motivi religiosi, e per convenienze politiche alle sperimentazioni sugli embrioni, non tiene minimamente conto, da buon talebano, di questo basilare principio galileiano.

E così impedisce alla ricerca di verificare quale sia la fonte più adatta delle cellule staminali, per provare a curare le diverse patologie.Inoltre, qualora il Parlamento autorizzasse l'importazione di linee cellulari dall'estero, così come avviene in Germania, resterebbe da chiarire se il Ministro e i Parlamentari italiani, considerino persona l'embrione nazionale, e cosa, quello straniero.Il caso di 'Superman'L'attore americano Cristopher Reeve, paralizzato in seguito ad una caduta da cavallo, continua la sua battaglia a favore della clonazione terapeutica.

Nei giorni scorsi, Reeve è stato a Londra, dove un Comitato ristretto della Camera dei Lord, presieduto dall'Arcivescovo di Oxford, il reverendo Richard Harris, ha deciso, il 27 febbraio, di autorizzare il proseguimento della ricerca scientifica sulla clonazione a scopo terapeutico, già approvata dalla Camera dei Comuni nel 2000.

Negli Stati Uniti, la clonazione terapeutica è stata vietata fin dallo scorso anno.

Per questo, Reeve ha dichiarato che sarebbe disposto a farsi curare in Gran Bretagna, una volta che le sperimentazioni in questo campo lo consentiranno, convinto come è, che la sua unica speranza di tornare a camminare sia legata a tali ricerche.

Le cellule staminali ricavate da embrioni umani, potrebbero infatti rendere possibile la rigenerazione del tessuto nervoso danneggiato.

La Santa Sede all'OnuMentre la Gran Bretagna ha dato il via libera definitivo, alla clonazione di embrioni umani a scopo terapeutico, il Nunzio apostolico Renato Martino, dalle stanze del palazzo di Vetro dell'ONU, ha ribadito con forza l'assoluta contrarietà della Santa Sede a qualunque tipo di sperimentazione, che riguardi cellule staminali ricavate da embrioni umani.

Martino, in occasione del primo tentativo di creare un embrione umano in laboratorio, effettuato negli Stati Uniti pochi mesi fa, mediante trasferimento nucleare cellulare - tecnica questa, che aveva ricevuto il sì convinto del Cardinale Ersilio Tonini e di Girolamo Sirchia, in seno alla commissione Dulbecco - aveva parlato di opera del Maligno.

Se un Dio esiste ed è un Dio di misericordia e amore, allora questo Dio è con l'Arcivescovo di Oxford, e non con Martino, che vorrebbe condannare a morte centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, essendo ferocemente contrario alla ricerca sugli embrioni.

Sulla stessa linea talebana la delegata e crociata americana Carolyn Wilson, che ha paventato addirittura il rischio di una futura utilizzazione di esseri umani, creati apposta per trarne pezzi di ricambio.

Le dichiarazioni della delegata americana sono false e tendenziose, e ad esse occorre opporsi con forza, per amore della Verità e della Scienza.ConclusioniConcludo con due riflessioni..

Mettiamo da una parte i principi religiosi.Come è noto gli embrioni soprannumerari sono destinati ad essere distrutti.

Secondo il ministro c'è una differenza sostanziale tra il lasciar morire e l'uccidere.

Ora, un religioso può anche pensarla così, tenuto conto del fatto che non è chiamato a trovare soluzioni politiche a problemi che riguardano la società nel suo complesso.

Un uomo di governo invece, non può nascondersi dietro l'ipocrisia politica che ci sarebbe una differenza di fondo, tra lasciar morire e uccidere.

Questo non è vero.

Anche perché, quando un embrione prossimo alla scadenza viene gettato nella spazzatura, esso, viene di fatto ucciso.

La nostra proposta di legge di iniziativa popolare, recante norme in materia di procreazione medicalmente assistita, e di clonazione terapeutica, vuole riproporre anche per il nostro Paese il modello inglese, liberale e pragmatico.

Purtroppo, a due settimane dal termine della raccolta delle 50000 firme necessarie, affinché la proposta di legge possa essere depositata in Parlamento, il silenzio mediatico, rischia di far fallire miseramente questa importante iniziativa politica radicale, tesa a dotare il nostro Paese di 25 leggi liberali, liberiste e libertarie, tra le quali appunto, quella sulla clonazione terapeutica, sul suicidio assistito, e sull'uso terapeutico della marijuana».

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  • Rita Bernardini, presidente Radicali Italiani

    <strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 1 min 18 sec
  • Luca Coscioni, presidente di Radicali Italiani dirigente radicale, dottore di ricerca in economia ambientale, affetto da sclerosi laterale amiotrofica

    0:01 Durata: 9 min 47 sec
  • Rita Bernardini

    0:11 Durata: 1 min 41 sec
  • Daniele Capezzone, segretario Radicali Italiani al 13° giorno di sciopero della fame

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  • Rita Bernardini, «Ieri i telefoni radicali sono esplosi»

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