"La Polonia, Jaruzelsky, le lotte operaie di Solidarnosc, il comunismo, i Radicali..."

L'odierno programma realizzato con documenti d'archivio che esorta vi farà riascoltare tre momenti di vita parlamentare del settembre ottanta dal dicembre ottantuno
Relativi alla presenza dei radicali nelle istituzioni
E a quanto discusso alla Camera sia sulle prima manifestazione operai che portarono in Polonia tra il timore generale nelle stato tanta la nascita del primo sindacato indipendente Solidarność
E sia sulla decisione
Avvenuta circa un anno e mezzo dopo dalla generale Jaruzelski di porre fine con un colpo di stato a quell'esperienza sindacale e alle richieste di libertà del popolo polacco
Riesco tenete dunque innanzitutto quanto disse Marco Pannella Montecitorio il dieci settembre ottanta durante un dibattito su interrogazioni interpellanze riguardanti l'evolversi dei fatti polacchi occasione per Marco Pannella per ribadire tra l'altro il senso dell'iniziativa radicale contro lo sterminio per fame nel mondo
Contro la follia delle spese militari
E per denunciare ulteriormente
Le carenze della politica estera italiana
Al termine l'evidente invece attraverso gli interventi che pronunciarono alla Camera il quattordici e diciassette dicembre ottantuno Giovanni Spadolini presidente del consiglio Giancarlo Pajetta deputato comunista Emma Bonino ad Adelaide Aglietta deputata radicale
Le ore successive al colpo di Stato con quale l'esercito di Jaruzelski norma Rizzo
Per evitare il peggio si disse
La situazione
Polacca
Signor Presidente sul Ministro degli esteri colleghe e colleghi
Questo o questa nostra interpellanza evidentemente l'interpellanza la sua la lettera stessa lo dice in modo chiaro è un'interpellanza che è stata presentata nel corso del prima fase degli avvenimenti dinanzi agli avvenimenti polacchi
Chiedevamo come ci sembra normale
Che il nostro Governo si facesse carico di assumersi la responsabilità di intervenire io di non intervenire
Di dare il suo avviso di non darlo
E auspicavamo che questo fosse fatto in una certa direzione
Adesso ascolteremo quanto
Il ministro degli Esteri
Corradi
Ed è in dubbio che in questa occasione una volta di più in modo legato ad un fatto di congiuntura anche se importantissimo che il nostro Parlamento affronta un dibattito di politica estera
Che da molto tempo come dibattito di ampio respiro di ampio di
Carattere generale da molto tempo non compiamo nel nostro Parlamento né nel Senato della Repubblica nel nella camera
Ma credo che sia del tutto il rilevante dal punto di vista del dibattito
Che deve finalmente incardinarsi nel nostro Paese
Sulla nostra politica sia del tutto irrilevante da questo punto di vista gli eventi polacchi
Tanti già terminati
Per quel che riguarda l'oggetto specifico dell'interpellanza uno forse cogliendone alcuni aspetti di fondo possiamo dire in realtà che i problemi sono totalmente a fare dicevo è rilevante su misura gli altri per un solo motivo
E che in realtà noi abbiamo il dovere
Di chiedere al governo italiano
Innanzitutto che cosa fa di quel che
Atto dovuto
Di quel che politica obbligata
Del nostro governo perché su crisi come questa signor presidente signor ministro delle
Vi sono due aspetti uno appunto gli operai che finalmente a Danzica
Dimostra non mostrano comunque il rigore di una lotta operaia e socialista
Può
Ottenere quello che tutti gli osservatori politici l'ideale di destra o di sinistra hanno sempre negato
Con i metodi non violenti propri delle tradizioni operaie non indiana
Ma europea
Incrociare le braccia
Grande arma non violente
Che viene concepita nella storia appunto del proletariato
Per cui si passa da plebea proletaria
Dalla rivolta esasperata di un momento violente
Ha invece una forma lunga duratura
Notte di lotta di classe che fonda sulla ragione e sul richiamo alla Regione
Costantemente gli elementi della lotta politica della lotta sociale
A parte questo quale arriveremo vogliamo sentirla cosa c'è un'altra
Problema signor ministro delle
Che cosa si era fatto prima di Danzica
Da parte del nostro governo inottemperanza
Agli accordi di Helsinki che abbiamo firmato in ottemperanza ai tanti accordi internazionali che leggano
L'Italia e la Polonia
Allora rispetto anzi è la promozione non solo al rispetto di alcuni diritti civili oltre che sindaco
La prima domanda quindi signor ministro degli Esteri e che cosa avete fatto prima di darsi
Di conseguenza che cosa è stato e facendo prima delle Danzica auguriamoci
Speriamo non ci siano le prime e soprattutto le voleva bene
Che cosa state facendo in relazione agli accordi di Helsinki
Ai diritti dei lavoratori alle carte di Ginevra
Che cosa state facendo stiamo facendo noi inottemperanze ai doveri che derivano da questi attira questa politica internazionale
Senza i quali la politica di distensione
Non avrebbe nessun significato altro che l'area la ripetizione meccanica
Che la suicida politica degli anni Trenta dalla Società delle Nazioni si va dalla DIA Chamberlain che cosa state facendo in relazione a quel dovere d'ingerenza
Che è iscritta per tutti noi per tutti gli Stati
A difesa del fatto stesso costitutivo delle Nazioni Unite la carta dell'o no per fondamento stesso della praticabilità concettuale non pratica della distensione gli accordi di anziché pone di tutti gli altri accordi internazionali con valore di diritto positivo obbligatorio in ognuno dei Paesi
Prudenza lei ripete sempre signor ministro del è questo l'appello
Che è tipico
Dei politici
Quando sono a capo di Lou dell'una o dell'altra diplomazia
Prudenza e siamo d'accordo
Ma prudenza e anche prudenza necessaria e anche quella di Nuoro mettere gli interventi perché i pericoli delle Budapest o i pericoli di per un altro verso l Afghanistan
Fazio ha sempre più potenziati
Nella vita di ogni giorno del Po
Delle due l'una o i patti che non sottoscriviamo
Queste bandiere della distensione
Sono semplicemente alibi rispetto ai nostri popoli alibi per millantare i risultati e le distensione che non hanno porta e per nascondere
Che appunto dietro la politica di distensione non v'è altro che la politica imbelle impotente di collaborazione con la violenza di costante collaborazione con il fatto compiuto violento di accettazione
La politica per la quale altra volta a Danzica era un emblema in Europa
E poi i Sudeti e poi l'astruso ogni volta a cominciando alcuni anni prima dal riarmo tedesco dal riarmo dell'industria della Ruhr abusivo
E poi il riarmo effettivo ogni volta
Ogni volta per non spaventare appunto il gigante che si svegliava o per non spaventare colui che poteva essere isolato da una ferma reazione
In difesa dei patti internazionali delle libertà anche allora dinanzi al Moloch del violento si portava sempre l'omaggio della paura e della prudenza
E diciamo che se avessero ragionato in questo modo gli operai polacchi
Non avremmo mai sentito parlare nemmeno di dazi
In questi mesi ed in questi sei
Quindi prima domanda
Che cosa abbiamo fatto
Lo sappiamo niente
Perché la nostra politica è fondata
Sulla teorizzazione in qualche misura protervia che non si deve fare nulla
Chiudendo sicché i gesti
Che potevano avere un senso e nell'Europa del mille ottocentoquindici dei gesti riservati
All'interno delle varie cancellerie
Che significa davvero
In realtà possibilità di intervento che più degli altri più di quelli pubblici possono in effetti marcare
Dei punti a favore della politica che si sostiene
Quindi la Scozia ascolteremo
Del ministro degli esteri con molta attenzione
Augurandoci che qualche cosa perché ha aggiunto
A quello che abbiamo udito ho letto sul giornale e a tutto quello che non abbiamo unito udito venire da nessuna voce occidentale o sulla personalmente
Molto fiero
Che in quei giorni in Italia il partito radicale del Lazio
Sentendo intanto il dovere anche nel mese di agosto
Di marcare il proprio impegno civile il proprio impegno politico
Abbia non solo manifestato dinanzi all'ambasciata polacca
Ma abbia manifestato anche dinanzi all'ambasciata degli Stati Uniti
E uno dei cartelli era Danzica mille novecentotrentotto la Francia tradisce
La Polonia
Danzica mille novecentottanta
Carter dove sono i diritti umani e la politica dei diritti umani punto interrogativo
Credo che quell'azione
è stata pertinente giusta signor Ministro degli
Perché era ignobile decorosa
La politica atlantica e soprattutto la politica elettoralistica dico il Presidente degli Stati Uniti che era stato eletto e che aveva voluto e si ha denunciato i suoi colori come il presidente le difese dei diritti umani e civili dei popoli e che per dei calcoli elettorali
Invece ostentava più ancora della Chiesa che aveva ben altre giustificazioni ostend grava invece la sua neutralità fra le parti contendenti
La verità dicevo signor Presidente è stata giusta e lì che noi italiani dobbiamo sempre più tornare a manifestare
E dinanzi all'ambasciata degli Stati Uniti
Perché lui che si compie la politica che voi eseguite ed è lì comunque che la politica occidentale trova senza controllo essenza condizionamenti la sua espressione ed è allora lì e innanzitutto tenendo presente questo
Che il patto di Varsavia è difeso innanzitutto dalla NATO così come giustificazione suprema
Della NATO di questo patto pericoloso di guerra aggressivo come ogni patto militare e insieme al di là delle volontà soggettiva di un anno un altro
La forza il pilastro del patto della NATO
Dato appunto dall'esistenza
E dalla politica del patto diversa
è stato sintomatico bello
è abbastanza orripilante
Vedere come quei giorni
Da per tutto quello che ci si è un curante dovunque c'era potere e che il potere l'assetto di potere
In Europa orientale non venisse messo in crisi
Avete avuto paura avete paura mentre io ritengo signor prese ministro degli Esteri che una politica di pace non può che passare attraverso l'affermazione di una politica di difesa e di affermazione dei diritti dell'uomo
Ed i diritti anche di pace all'uomo
Mentre invece per voi è necessario
Che si rispetti il gioco del dopo Yalta
Come
Certi sindacati autonomi
Come certi lavoratori come certi cittadini come cittadini italiani quando si occupano contro il vostro ordine vent'anni fa del divorzio o dell'apporto o dei diritti civili
Quando i sindacati vedono messa in crisi
Da iniziative autonome e responsabili di opera
La situazione di potere e di regime del nostro Paese
Così quando è scoppiato questo conflitto in Polonia
Al di là delle vostre affermazioni retoriche o di quelle sentimentale
Vi siete fermati e sapevate di essere i difensori dell'assetto esistere
In Europa orientale come in ogni altra parte del mondo
Questo assetto signor ministro degli Esteri
è un affetto
Non solo foriero di guerra
Marina è un assetto Chirivì pigia
Sulla più mostruosa delle cure
E un assetto che Savoldo in apparenza grazie ai quaranta milioni di essere umani
Che sono sacrificati ogni anno
Alla politica all'assetto folle e demenziale ormai dei contrapposti
Blocchi militari che in realtà non sono altro che le due stampelle sul quale sulle quali un orto vorace suicida oltreché omicida continua a vivere nel mondo la stampella di Varsavia e la stampella Dell'Anna
Così dunque Marco Pannella la Camera e il dieci settembre lotta la prossima registrazione invece dal quattordici dicembre ottantuno quando alla Camera si svolse
Un dibattito a poche ore dal colpo di Stato in Polonia della generale Jaruzelski riscuotiamo quanto dissero in quella circostanza il Presidente del Consiglio Giovanni Spadolini
Il comunista Giancarlo Pajetta
Ed Emma Bonino
In quest'ora grave europea e difficile far fronte alla piena dei sentimenti e delle valutazioni ideologiche e morali che il nuovo dramma della Polonia ripropone a tutti noi
La questione polacca si impone ancora una volta come lo spartiacque fra le eterne regione della ragioni della conservazione dello statu quo
Quelle che soltanto sono soddisfatte quando secondo un sinistro ancora attuale morto l'ordine regna a Varsavia
E le ragioni della storia in movimento della storia che cambia e che cerca nuove strade
Sotto la spinta della libertà
E della identità nazionale
Frenando le passioni sentimenti
Incalzante al nostro foro interno interiore nomine compito del governo come tale e quello di giudicare i fatti con una valutazione strettamente politica
Che guardi oggettivamente agli avvenimenti per quello che essi rappresentano rispetto all'Europa al processo di distensione est e ovest
Al ruolo dell'Italia in questo contesto
Da tale punto di vista la repressione militare di un movimento sindacale con larghissimo consenso popolare appare innanzitutto
Comunque attore di separazione di rottura rispetto alla struttura politica
E alla dinamica sociale dell'Europa occidentale
Quale che sia lo scetticismo
Dei perenni fautori della Realpolitik
La componente di cultura politica basata sulla pratica di libertà
E di partecipazione le grandi masse popolari costituisce un potente elemento di avvicinamento e di comprensione fra gli stati
Quali che siano i buoni rapporti fra le cancellerie
Esistono infatti sempre fondati sulla sabbia se grande il dislivello di condizione politica interna fra listati
Ebbene ieri sui rapporti fra la Polonia i Paesi dell'Occidente si è via bassa per la fatale saracinesca
Che gli scambi intensi politici e culturali degli ultimi tempi avevamo dato l'illusione di superare per sempre
Ma noi non demordiamo soltanto il nuovo e speriamo temporaneo ghetto politico
Come fattore di divisione in Europa
Noi denunciamo l'impoverimento
Che alla cultura all'esperienza politica tutta Europa biondo dal blocco dell'esperimento di Solidarność
Questa esperienza sindacale
Non ha rappresentato non rappresentava come corriva mentre si sente dire un esempio di democratizzazione all'occidentale un fenomeno di pura importazione
Al contrario la grandiosa affermazione
Di un movimento sindacale con caratteristiche assai originali
Di democrazia diretta e di supplenza rispetto a forme politiche sclerosi Zarate
Si presentava i sistemi dell'Occidente con una peculiare esperienza dal vivo
Di rinnovamento politico istituzionale
Esperienza in cui si riflettevano le grandezze
Gli aneliti anche le contraddizioni e la nazione polacca
Una nazione che ha conosciuto grandi esperienze democratiche populiste ma non ha avuto una vera e propria rivoluzione liberale
Gli scambi intensissimi fra Solidarność le nostre associazioni sindacali
Posso documentare tale ruolo attivo
Innovativo inquieta mente innovativo ma non meramente ricettivo di moduli occidentali
Nell'acceso dibattito sull'autogestione
Che ha diviso le danno su durante il suo primo congresso
Si sono scontrate posizioni tipiche del movimento sindacale tutto il mondo
Comportate dall'ultima enciclica pontificia
I cattolici polacchi usciti di minorità hanno cercato di far prevale la terza via che caratteristica del pensiero sociale cristiano
Accanto a loro i laici riformisti alla fatto intravvedere la possibilità di dare il colpo di grazia
Alla nomenklatura del partito guida selezionando il gruppo di quadri alti e medi capaci di misurarsi con i problemi della ricostruzione economica del paese
Sulla sinistra i sostenitori la cogestione come tale hanno riproposto con energia il mito generoso delle élite operaia sorte spontaneamente allo scontro di classe
Per alcuni mesi all'interno di Solidarność si sono espresse liberamente le tensioni
Le speranze e le antinomie le illusioni dell'intera società polacca
Mai come in quei mesi la Polonia è stata vicino al resto d'Europa ha condiviso i nostri dubbi
E le nostre incertezze circa l'assetto politico sociale meglio adatto
A garantire la sopravvivenza lo sviluppo delle nostre società tanto travagliate
Il governo italiano deplora perciò questa lacerazione di una trama di contatti assai intensa lungo la quale la relazioni dalla polacche della Polonia con l'Europa se andavano assestando a livelli di una profondità mai raggiunta
Frutto di incontri frequenti fra sindacalisti studenti uomini di cultura
Il governo italiano deplora che ancora una volta il travaso di esperienza politica dall'Est all'Ovest e viceversa
Senza nessuna reciproca valorizzazione sia stato violentemente interrotto dall'intervento militare improvviso anche se esclusivamente interno
E in questa visione non emotiva
Ma di fretta constatazione dei fatti
Il governo italiano deve ammonire che queste rotture di movimenti politici e culturali
Con una forza d'espansione di contagio per tutta l'Europa costituiscono pericolosi attentati alla pace e alla comprensione per i popoli ferite profonde
Segnali storici di estraneità che prodigi diplomazia non riusciranno mai a ricucire definitivamente
Se la frattura non si colma rapidamente
Certo lo sappiamo
E l'autocritica la visione severissima che abbiamo delle nostre cose interne ci danno ogni giorno a mare con per me
Il problema della governabilità in sistemi statali complessi
Nel vortice di una crisi economica che non risparmia nulla e nessuno al mondo neppure l'illusione di autosufficienza del particolare sistema economico dell'Est europeo è problema che appare per molti aspetti lo è solubile
Ma la famiglia militare alla governabilità non è una soluzione
Perché è profondamente antistorica nel suo rifiuto di tutte le correnti della società in movimento
Nella sua intrinseca impazienza verso i rimedi che cercano con la composizione all'interno del campo di forze sociali
Nella sua grossolana ricerca di autolegittimazione coll'invenzione addirittura di nuovi istituti costituzionali
Alla lezione positiva di Solidarność ecco che si contrappone la tecnica del Putsch militare
Del golpe dello stato in un'agghiacciante comparazione con le minacce che si protendono anche su altri stati
Non è dunque ingerenza negli affari interni e polacchi ingerenza che non può certo aprire all'Italia
Nash oppure strumentalismo ad uso interno cui tutti dovremmo sorprenderci proposta la stessa serietà che induce il governo a deplorare quanto accaduto
Questa decorazione anzi condanna nasce dalla precisa e severa coscienza che quanto è accaduto deteriore oggettivamente le relazioni fra l'Europa e la Polonia perché incide nel profondo della vita degli Stati
Non è ingerenza nella vita interna ma profonda preoccupazione internazionale
Quella che già da ora ci spinge a un'azione presso Varsavia per un raffreddamento delle misure adottate
Così lontane dall'idea comune annoia i polacchi di democrazia e della carta di Helsinki
La grande intuizione di Helsinki qui infatti quella della costruzione dal profondo della distensione fra i popoli sulla base di una comune fruizione dei diritti di libertà
Il problema internazionale che i patti polacchi ripropongono e quello delle rotture
E sospensioni di questo processo costituzionale di ricomposizione popolare oltre che statale che periodicamente dobbiamo registrare nell'Est europeo
E dove una risposta agli onorevoli interroganti mi riferisco nell'ordine in cui sono state presentate nei vari gruppi parlamentari presenti in questa assemblea alle interrogazioni che hanno per primi firmatari gli onorevoli Porzia Zanone
Battaglie Biasini pagliette Berlinguer Pazzaglia Almirante Bassanini e Rodotà Labriola e Lombardi Milani e magari Aglietta Aiello Reggiani Longo piccoli bianco oltre agli onorevoli Cavaliere Caradonna Galante Garrone
Le notizie che via via affluiscono a Varsavia non consentono in realtà di disporre ancora di un quadro completo e dettagliato che la situazione si può dire solo che ci troviamo di fronte a un vero e proprio colpo di Stato militare
Che ha soffocato per ora ogni voce di articolazione e di dissenso
La crescente tensione tra il Governo polacco e le forze sindacali
Malgrado tutti gli sforzi di mediazione il primate monsignor violento
Aveva raggiunto il suo apice nei giorni scorsi con la decisione da parte di Solidarność di proclamare il diciassette dicembre giorno di protesta contro l'uso della forza per la soluzione dei conflitti politici protesta
Che avrebbe dovuto probabilmente esprimersi attraverso massicce dimostrazioni popolari
Il timore da parte degli elementi più intransigenti del Partito comunista polacco
Che fosse messa a nudo la debolezza della rappresentatività del partito attraverso l'indiretta verifica popolare che poteva essere un preludio a quel referendum a quelle elezioni generali invocati dal sindacato nei giorni scorsi a Danzica ha costituito con ogni probabilità la miccia che ha acceso le polveri
Nei giorni passati avevamo registrato con preoccupazione l'inasprirsi del linguaggio
La cui lista delle minacce da parte del partito non meno che del suo organo informazione
Il ricorso alla forza poi da parte del governo polacco il due dicembre scorso con l'intervento dell'uno e dell'ordine contro la caserma dei vigili del fuoco di Varsavia
Aveva costituito un primo segno preoccupante
Della radicalizzazione ormai avviata dello scontro ma fino a quel momento contenuto
Un altrettanto significativo segnale c'era subito parso la notizia che era stata cancellata la vista il primo ministro francese Moldova
Lo stesso molo uva che secondo una prassi ormai avviata avrebbe dovuto incontrare il primato di Polonia e valenza io stesso aveva accettato fin dalla fine di ottobre insieme con il ministro degli Esteri Colombo un invito a vista la Polonia
Che mi era stato portato al ministro degli esteri polacco Cile
Mi sembrava giusto che l'Italia manifestarsi in forma concreta
La sua solita la Polonia volevo anche approfondire il discorso sugli aiuti economici che il nostro governo aveva deciso di concedere a Varsavia in accordo con gli altri Paesi europei
Un tema un tema sul quale eravamo tornati anche in occasione del recente vertice di Londra assumendo una deliberazione comune
L'invito era stato molto caldo il ministro degli Esteri raffreddando ufficiale la gerarchia politica comunista mi aveva parlato con estremo realismo
Dandomi la sensazione mi riferisco alla fine di ottobre che fossimo una svolta in qualche modo risolutiva
Il rinvio di qualche settimana richiesto al primo ministro Jaruzelski abbia quindi suscitato in me un comprensibile allarme
Continuavano comunque contatti diplomatici nella speranza che il Progetto potesse essere comunque realizzato in tempi brevi
In questo stato d'animo va collocata la prima reazione di governo alle venti di ieri
Reazione che si è prodotta nel mio discorso di Milano è una nota del ministro degli Esteri Colombo in questo grave momento dicevo il governo italiano riafferma la propria solidarietà la nazione polacca
E richiama l'impegno i Paesi firmatari dell'Atto finale di Helsinki a non interferire
Negli affari interni della Polonia
In grado d'urgenza a Roma riceve al pomeriggio io e il ministro degli Esteri Colombo i rappresentanti e le parti della coalizione governativa si è immediatamente convenuto che gli sforzi del nostro governo
Dovevano attendere ad evitare che la drammatica svolta impressa i fatti di Polonia dalle misure repressive adottate giungesse alle più gravi conseguenze
Ho sottolineato soprattutto l'importanza che ogni iniziativa debba essere conforme alla lettera lo spirito dell'Atto finale di Helsinki
Affinché non si pregiudichino in modo irreparabile il quadro rapporti Est Ovest e le prospettive di ripresa della distensione
Il Governo si è posto subito come primo obiettivo
I tempi di una comune linea d'azione nell'ambito del reparto l'antica e a tal fine mantiene un costante contatto con i propri alleati
L'interruzione dei collegamenti telegrafici e telefonici con la Polonia
Non c'ha impedito di acquisire tramite la nostra ambasciata a Varsavia elementi informativi circa la dinamica degli avvenimenti
A mezzanotte fra sabato e domenica il governo disponeva un'azione di forza contro Solidarność alle sei del mattino vige varia Roos esca annunciava la radio la decisione proclama lo stato d'assedio o stato di guerra non prevedendo la costituzione polacca alcuna distinzione fra le due misure i rappresentanti sindacali venivano internati
Secondo la definizione la tuta polacche che vanno precisato che tale provvedimento non costituisce un vero e proprio arresto
Mentre i leader sindacale palesa veniva convocato a Varsavia per colloqui con le autorità governative
Rappresentante del precedente regime polacco venivano egualmente internati
Tutte le attività sindacali venivano sospese si costituiva un Consiglio militare presieduto dallo stesso io ero senza
Tale organo secondo quanto assicurato dall'autorità polacche
Non si sostituisce agli organi statuale esistenti che rimangono regolarmente in funzione una presiederà l'applicazione delle misure militari
Ho già rilevato che tale consiglio tuttavia non è previsto dalla Costituzione e le si è stato da polacchi hanno dovuto convenire con il nostro ambasciatore a Varsavia
Sono state introdotte limitazione temporale la libertà di movimento diplomatici e giornalisti stranieri
E ridotte le durate dei visti di transito
Per quanto riguarda i cittadini polacchi le misure repressive venivano rese note a mezzogiorno di ieri alla televisione dall'annunciatore in uniforme militare
E se rappresenta una drammatica se quella di limitazione delle libertà individuali divieto di riunione di dimostrazione di pubblicazioni di scioperi di azioni di protesta
Limitazioni alla circolazione
Censura sulla corrispondenza sulle comunicazioni telefoniche divieto dell'uso di radio trasmittente di possesso di armi
Chiusura delle frontiere delle scuole
L'immigrazione le fabbriche per non citare che i provvedimenti più vistosi
Le pene previste sono particolarmente severe e giungono nei casi più gravi apre a vedere l'esecuzione capitale
Notizie confortanti ci sono giunte in relazione alla collettività italiana
Costituito da circa trecento persone di cui centottanta di antico insediamento e cento poi venti Giunti in Polonia di recente al seguito impiegarne nessun connazionale sarebbe in pericolo a quanto ci è stato assicurato la nostra ambasciata per quanto riguarda la delegazione sette sindacalisti italiani attualmente a Lublino
La nostra ambasciata avuto assicurazione al ministero degli esteri polacco che verranno presi gli opportuni contatti per avere al più presto precise notizie in merito al loro rientro dalle informazioni apprese poche ore fa da Varsavia risulta tuttavia che molti operai non si sono presentati stamane luogo di lavoro e che vi sono tensioni forti nelle fabbriche
Anche se la presenza di truppe in città
Sembra non avere superato quella di ieri non è comunque possibile fare previsioni sugli sviluppi della situazione nei prossimi giorni Varela Refaeli
Signor presidente e onorevoli colleghi
In un momento tanto grave
Quale le passioni le preoccupazioni
Il dolore anche si affollano
Io apprezzo il proposito dell'onorevole Spadolini di ricordare qui prima di tutto la sua responsabilità e la sua funzione di capo del governo
Ieri forse onorevole Spadolini
Nel suo discorso
Secondo qualcuno lei di questo sempre ricordato anche troppo e qualcuno forse certo non nuovi io l'ho già rimproverato
Così ho colto suo discorso nella prima parte del suo discorso elementi nuovi
Però devo dire che non saremo certo noi a rimproverare anche al presidente del Consiglio di ricordarsi di essere un uomo politico e di esprimersi anche come tale
A condizione che e mi pare che l'onorevole Spadolini l'abbia voluto riaffermare qui
Che uomo di governo non si dimentichi di quello che deve fare il governo
Per quello che ci riguarda perché sia chiara la nostra posizione
Non solo per qualche isolato commento giornalistico provocatorio
Ma per chi considera tortuosa alla dichiarazione la nostra direzione o anche soltanto Piero chi in buona fede si pone degli interrogativi
Voglio ripetere qui in Parlamento che i comunisti italiani condannano le misure di eccezione presi a Varsavia
E che privando lavoratori e cittadini delle loro libertà sindacali civili
Hanno inferto un colpo gravissimo alle possibilità di un accordo attraverso un dialogo che sembrava iniziato con la speranza di un risultato positivo
Fra le varie componenti sociali e politiche polacche per una corresponsabilità
Nella gestione dello Stato e dell'economia e per una democratizzazione effettivo
Noi abbiamo per questo da tempo ha affermato di credere nella necessità di un profondo rinnovamento in Polonia rinnovamento che portasse a una correzione di gravi errori del passato
Mi approntasse le radici rinvenuti disse di una seria riflessione le cause di una crisi
E io sono d'accordo con l'onorevole Battaglia di una crisi che non può essere attribuita soltanto agli errori di un uomo o di un gruppo dirigente
La gravità della situazione comporta quindi un giudizio che prescindendo da semplificazioni ed evitando ogni preziosità pregiudiziale
Permetta un confronto io per quanto possibile un incontro inteso a favorire una soluzione politica in Polonia e più in là la continuazione della discussione sugli equilibri strategici il richiamo fatto qui dal presidente all'accordo di Helsinki la necessità di continuare i colloqui di Madrid si vede sensibili e impegnati
E mia opinione che in generale i governi abbiano dimostrato cautela abbiano dimostrato di comprendere ieri come ho detto l'ha fatto molto esplicitamente l'onorevole Spadolini
La necessità di un aiuto economico e alla Polonia e abbiano voluto accompagnare alle proclamate e naturali divergenze di valutazione
L'affermazione che deve essere fatto tutto il possibile
Per evitare interferenze interventi perché questo sarebbe catastrofico non solo per la Polonia ma per la pace in Europa e nel mondo
Quando noi comunisti chiediamo a tutte le forze politiche di rifiutare la strumentalizzazione di guardare avanti con coraggio a quello che può essere fatto non per la Polonia soltanto nella ricerca di ogni possibile convergenza nove naturalmente respingiamo
Certe forme di propaganda che non possono essere considerate su un terreno razionale vi spinge a Morrow ma l'isteria del tempo e non del tempo soltanto come riteniamo inammissibile il tono del rude Pravo a Praga
Ci si chiede se per quello che ci riguarda
Gli avvenimenti in Polonia il dramma di questi giorni pongono problemi di ulteriore riflessione
Non solo per una via italiana al socialismo che abbiamo dichiarato di volere pacifica e democratica ma anche per un esame e un giudizio critico del cosiddetto socialismo reale al di là di quanto abbiamo già detto e scritto ebbene la nostra risposta è sì
Il socialismo reale per il fatto di esistere non può certo prescindere da considerazioni critiche ed ha necessità di mutamento
Noi dobbiamo approfondirne l'esame critico trarne anche nuovi insegnamento e in questo spirito che abbiamo aderito alle manifestazioni indette dalla federazione sindacale pensando che le differenze di giudizio e di espressione o i particolarismi
Non devono impedire di esprimere la comune preoccupazione per la parte che ha come premessa la continuazione del dialogo internazionale e la garanzia dell'indipendenza di ogni popolo il deciso rifiuto di Inter per Henze e ancor più di interventi esterni noi che facendo parte di una leali non che non chiediamo di ripudiare affermiamo di rifiutare per il nostro Paese ogni sovranità limitata
Consideriamo questo principio debba valere per
Nel comunicato della nostra direzione abbiamo riaffermato
Che il socialismo e democrazia devono essere considerati indissolubile
E certo che in ogni Paese partecipazione intervento critico possibilità di intervento nei decisioni possono avere forme diverse ma è altrettanto certo che la libertà che fa degli uomini dei cittadini deve potere affermarsi ed essere effettiva svilupparsi da per
Alla Polonia Pia conosciute il martirio della spartizione e dell'oppressione alla Polonia che ha dato i combattenti di un paese e per tanto tempo cancellato dagli atlanti i combattenti per l'indipendenza americana per i volontari di Garibaldi alla Polonia che ha dato i suoi rivoluzionari sulle barricate della Comune di Parigi e nella cospirazione russa nelle gallerie tra liste alla Polonia che ha sofferto nella Resistenza Annis antinazista
E prima e dopo va tutta la nostra solidarietà
Noi sappiamo che tocca ai polacchi
E chiediamo soltanto che ognuno si senta questa responsabilità e senta che responsabilità non soltanto di una parte
Di qualche cosa che rende effettiva reale quella che nei secoli è stata chiamata e tante disavventure ha avuto proprio per le divisioni creando dilaniata la Repubblica polacca trovi oggi una comune realtà un effettiva capacità di comprensione eresia concesso di andare così verso quella soluzione che noi gli auguriamo la salvezza della Polonia la sua indipendenza la sua libertà sono sempre state pietre di paragone per i democratici i rivoluzionari europei
Per il movimento operaio europeo ebbene la salvezza dalla Polonia e la sua indipendenza sono ancora oggi speranza e garanzia di pace per tutti gli uomini liberi
Cioè presidente colleghi colleghi signor Presidente del Consiglio
Lei ha ricevuto oggi tanti complimenti da tutte le parti politiche compreso da parte comunista
Per il suo senso di misura di senso di responsabilità
Ne ho segnati solo alcune ma lei certamente le avrà annotate tutte
Per il senso di tutela con cui si è espresso già ieri nel suo discorso a Milano e poi qui
In questa Assemblea
Micol senta signor Presidente del Consiglio spiegano quali perché lì non unirmi a questo coro di elogi
Ma anzi di non condividere ha fatto non quanto lei ha detto io credo che non si tratti qui di ripetere ancora una volta quanto sia drammatico al momento quanto sia terribile all'intervento a Varsavia e credo che la pianta ieri è diventato quasi una litania
Ma credo che se questo dibattito aveva un senso era quello forse di suggerire anche a lei con con molta umiltà ma anche con fermezza quali azioni e quali iniziative sia possibile compiere
E dopo l'intervento è anche la domanda angosciata del collega Zalone che si chiedeva giustamente che fare
Io non ho sentito condivisibili o non condivisi condivisibili non ho sentito molti molte proposte di iniziativa che le siano state fatte in questa Assemblea quindi credo che anche da parte sua lei non abbia ricevuto in questa Assemblea molti e molto conforto o molti stimoli di intervento
Ma io volevo invece formarmi proprio su questo cioè su che cosa si può fare
E non sembri strano qui il parallelo che voglio fare tra la Seat
Con le dovute differenze ovviamente tra la situazione attuale in Polonia e quando successe non molto tempo fa in Turchia
Golpe pilotato
Vorrei che ha soppresso il Parlamento con trenta mila persone attualmente in carcere con tutto quello che sappiamo
Si disse allora che può che era un colpo di Stato
Come lo sono tutti d'altronde io non ho mai sentito un colpo di Stato che non sia fatto per almeno verbalmente o interno come dichiarazione per mantenere o per ripristinare l'ordine o per garantire meglio i cittadini
A livello di dichiarazione tutti i colpi di Stato da da quello incivile o all'attuale in Polonia sono sempre stati fatti per questa fine dichiarato verbalmente
Ma anche allora noi proponemmo da soli al Parlamento europeo proponemmo di sospendere immediatamente ogni scambio commerciale con il regime golpista turco non collega magri come un ricatto economico non è questo che ci interessa
Ma disposte a rilanciare un'ulteriore collaborazione economica e finanziaria come contropartita al ripristino delle fondamentali attività
Alle libertà civili e alle libertà democratiche perché mai partiamo da un presupposto molto semplice signor Presidente del Consiglio
E cioè che con i golpisti non si collabora
E non è tollerabile a nostro avviso mentre siamo d'accordo ovviamente sul principio della non interferenza del non intervento non siamo poi d'accordo quando questo principio si configura in realtà come la collaborazione di fatto correggi ma colpisca che si instaura di volta in volta
Ed è proprio questo il pericolo che non stiamo correndo e che io credo è il più difficile per noi il pericolo più reale e cioè che questa nostra dichiarazione le nostre dichiarazioni di non intervento di non interferenza
Seppur accettabili ovviamente si riducano di fatto alla collaborazione economica e finanziaria correggimi golpisti io credo che questo lo dobbiamo evitare
E se c'è un'iniziativa da prendere
Unilateralmente da parte del nostro governo
Ma in sede comunitaria non solo in sede NATO ovviamente ma in sede c'è è proprio questo la sospensione immediata di ogni rapporto con me commerciale con con questo regime polacco
Pronti ovviamente ad un rilancio di collaborazione con un governo che sappia restaurare le condizioni minime massime di attività democratica di libertà civili in quel Paese io credo che non c'è altra strada da seguire se non quello di assistere impotenti e inerti ad ennesimi colpi di Stato
Quando finiremo anche quando Fini retto quando finiremo in realtà tutti di deprecare questo quello di volta in volta di dichiararsi di volta in volta preoccupati o perplessi
Noi non crediamo alla via militare alla democrazia
E se c'è una solidarietà vera e non per balistica non parolaia che dobbiamo dimostrare oggi
Ai sindacalisti di Solidarność alla popolazione oppressa io credo che questa sia la dichiarazione di fondo
Siamo disponibili a riprendere immediatamente e con maggior forza e in maggiore quantità i rapporti economici finanziari col non con questo regime con cui interrompiamo rapporti perché io credo non sia possibile
Ed è per questo che mi rallegro che la Commissione CEE anche se con molto ritardo abbia bloccato adesso il quarto protocollo finanziario
Con il regime turco
Ma se non l'avessimo fatto molto tempo fa se avessimo usato quest'arma che non è l'arma del ricatto ma l'arma della pressione giusta che possiamo ancora fare l'avessimo usato per la Turchia tanto tempo fa
Forse le cose sarebbero andate diversamente
Ed è per questo che continuando a collaborare solo depreca andò verbalmente noi finiamo di diventare di fatto complici corresponsabili con l'aggravamento della situazione che ad esempio in Turchia si sono verificati
Io credo che sia l'iniziativa si deve prendere va presa immediatamente e va presa in questo senso
Ma proprio per evitare il peggio
Anche noi diciamo pure amo che non sia il peggio e che non tutto sia già stabilito
Non siamo così convinti che sia importante stabilire se questo golpe pilotato dalla Russia non è questo il punto ma forse non è un suo specifico questo momento particolare c'è la nel momento in cui tutto il potere all'esercito
Nel momento in cui la Chiesa si inginocchia pregare
Nel momento in cui Solidarność in realtà è stretta con le spalle al muro o cedere si dissolve o non cede e allora è probabile l'intervento russo io credo che esiste ancora un minimo di spazio in cui è possibile
Che le pressioni europei le pressioni degli Stati occidentali abbiano ancora un peso per una svolta in un senso o in un altro per quanto riguarda la Polonia
Ed è credo che sia questo il momento in cui intervenire in cui far sentire questa voce questo peso questa pressione
Non lo potremmo fare ovviamente tra molti giorni io credo che in queste ore sono le ore le ore più delicati
E se già adesso che ha riunito il consiglio dei ministri se si uscisse un un'anima mente con questa proposta
Tenendo conto della gravità della situazione
Io credo che sarebbe un'iniziativa importante proprio per i cittadini polacchi così oppressi in questa in questo momento sentire la collaborazione la solidarietà reale concreta dei governi dell'Occidente
Sospensione immediata e ripresa come contropartita di una a avvenuto ripristino dell'attività democratica
Questo le volevo dire signor Presidente
Non credo che sia il caso qui di condannare ulteriormente la gravità della situazione mi sembra emblematica non solo per quanto riguarda la Polonia ma per quanto riguarda l'intero l'intera Europa l'intero clima internazionale che certamente e io credo sia giusto da questo intervento di queste ore e di sabato ovviamente ne sarà come viene detto in termini diplomatici raffreddato
Ma credo che ancora uno spazio vada ci sia per un intervento immediata di risposta immediata e credo che se ti lasceremo sfuggire questa occasione
Se rimarremo semplicemente inerti se nostra teoria del nostro del non intervento in realtà si ridurrà alla con la palla continuazione della collaborazione economica e quindi alla complicità di fatto con l'attuale regime io credo che saremo tutti i responsabili di quanto succederà in Polonia grazie
Ringrazio Collina era il quattordici dicembre ottantuno
Capisco che hanno invece adesso quanto disse qualche giorno dopo sempre a Montecitorio
Durante un analogo dibattito l'ex segretaria parlamentare radicale Adelaide Aglietta presidente
Signor ministro colleghi
Già a voi sapete perché infinite volte lo abbiamo ripetuto che il gruppo radicale resta in profondo e fermo e in questi giorni gravissimo dissenso con quella politica che voi chiamate la politica estera del nostro Paese
E molto potremmo dire o ripetere al proposito
Potremmo tornare a parlare di un Paese umiliato
Di un'Italia incapace di conquistare un proprio autonomo ruolo nello scenario internazionale
Di una nazione afflitta dai propri gravissimi problemi interni
Costretta dunque a fare regolarmente da ruota di scorta
Di questo o quel grande fratello
Sempre prima nell'eseguire gli ordini di una folle politica rear mista
Sempre ultima nel provare a elaborare a progettare a praticare una sua funzione originale autonoma persino nell'ambito dello schieramento e dell'alleanza occidentale della quale il nostro Paese fa parte
E forse sarebbe inutile
E non
E non sarebbe inutile in quanto non corrispondente a verità a una verità triste profondi sarebbe inutile perché tutto quanto tutto questo Boy voi che avete la responsabilità del governo della cosa pubblica lo sapete lo conoscete meglio di noi
Ne voglio escludere qui che ancora voi stessi abbiate delle contraddizioni e che ogni tanto persino poi non so private nel dover incarnare la vostra triste mediocre politica
Che è politica delle parole vuote
Di significati e di conseguenza politica del discredito e dell'inefficacia nel migliore dei casi ne vogliamo dirvi altro
E non perché all'improvviso che appaia possibile ancora convincermi di alcunché
Lo facciamo perché gli eventi che abbiamo dinanzi una loro attenta lettura
Si chiamano come opposizione al dovere di farlo al dovere di ricordarmi al dovere di richiamarmi alle cose che accadono
Voglio fare alcune considerazioni generali proprio per riuscire o sperando di riuscire ancora una volta a far comprendere i valori principi dei quali ci muoviamo per poi proporre proporvi attivamente delle azioni di governo delle situazioni
Si spara a Danzica a Varsavia e nella Slesia
In Medio Oriente si ammettono territori Sire innescano micce di terribili polveriere
Si moltiplicano contemporaneamente gli incidenti internazionali gli attentati le stragi le provocazioni
L'instabilità diventa norma diventa prassi abitudine di ogni giorno
La paura prende ognuno di noi sarebbe folle se così non fosse ma quello di cui ancora più abbiamo paura e questa vostra totale assenza del coraggio della paura
Che in questi giorni e in queste ore non è
Non rappresenta un momento di emotività
Ma all'opposto un momento di razionalità e di lucidità
E quindi vi chiediamo di provare a capire quanto diciamo
Voi sapete chi noi siamo per voi saremmo gli utopisti infatti gli obiettori di coscienza e di Sermide
Coloro che hanno poca serietà magari solo attenti agli aspetti propagandistici o ai generici appelli della pace non è così
Noi non siamo i lamentato morì di pace i venditori di buona coscienza a buon mercato siamo altro ciò che ognuno teme oggi stiamo attenti e che ormai il corso degli eventi scavalchi qualsiasi teste qualsiasi mano
Qualsivoglia opera di governo cosiddetta seria e responsabile
I livelli scientifici e tecnologici i gradi di capacità di valutazione dei tempi e dei modi di precisione dell'intervento ormai ci sovrastano
E costituiscono una cappella un rischio per milioni di uomini in qualsiasi Paese in qualsiasi area del mondo esibivano
Non è più tempo e questo forse è drammatico di ondeggia menti di equilibri di mettere misure che nascondono in realtà la logica di sempre la logica dell'inseguire dell'inseguirsi
Nella capacità nella messa a punto nella costruzione di sempre più efficaci metodi sistemi e strumenti per colpire il nemico o il presunto nemico di fronte ai rischi
Che oggi incombono a questi rischi vanno fatte delle scelte
Scelte di politica estera innanzitutto scelte di governo e di responsabilità prima di ogni altra cosa
I vini cominciano ad essere sempre più di vari canti le strade sono sempre più nette sempre più chiara
Ormai e forse difficile capire questo
O si sceglie come politica estera
Del nostro Paese la non violenza e questo vuol dire che o si sceglie l'utilizzo di ogni arma di democrazia politica contro gli avversari della democrazia contro i nemici della pace o si sceglie sempre più l'ignavia la latitanza la sostanziale complicità con una logica selvaggia
Che sospinge sempre più il mondo verso scelte fatali e per la mente
E questo il punto
Il punto in cui gli diciamo
Che dal vostro generico pacifismo
Dalle tante conclamate volontà di pace che sono sempre puntualmente presenti demagogicamente presenti in ogni vostro discorso c'è oggi dà delle paura
Che cosa può fare oggi questo bisogna chiedersi un paese di democrazia politica o presunta tale di fronte ai rischi di tremendo conflitto di fronte
Agli operai di Stettino che solo l'altro ieri
Urlavano euro l'anno al mondo la propria volontà di vivere
Che urlano
Che chiedono aiuto
Che hanno una disperata
Domanda di solidarietà di solidarietà attiva di solidarietà concreta di solidarietà immediata nei loro confronti
Potrebbe venire il dubbio che poco possa esser fatta
Certo noi non da pacifisti delle parole ma da non violenti che ogni giorno tentano di dar corpo a lotte e speranze
Da non violenti che sanno che la non violenza
Così come l'umanità la libertà la giustizia la pace o si conquistano il giorno dopo giorno
O si perdono di momento in momento
Noi dicevo abbiamo una certezza
E questa certezza è ormai una certezza
Che non può che essere di ogni uomo di buona volontà
Una certezza che ogni uomo di buon senso va maturando
Ed è una certezza molto semplice non c'è arma al mondo
Non c'è fucile al mondo non c'è missile al mondo che rapporti che sappia dare forza autentica ai valori agli ideali alle ispirazioni per la democrazia politica
La democrazia dei missili e la democrazia dell'impotenza
Un democratico non di sua Deram mai un violento
Non riuscirà mai a creare in un violento delle contraddizioni usando a sua volta il ricatto delle armi o della presunta forza delle armi per convince
Ne uno né dieci né cento missili a Comiso dissuadere annoi violenti
Tre giri di vite in Polonia oggi
E dall'ennesima avventura imperialistica in diversi continenti domani
Ed allora mi viene da dirvi che voi siete gli utopisti voi siete i velleitari noi cambiamo reclamando obiezione di
Disarmo unilaterale
Non noi che andiamo chiedendo vita per i milioni di affamati della Terra
Non gli operai polacchi che hanno sfidato uno dei regimi più feroci rimuovendo comunque il corso della storia il corso della storia che purtroppo anche il corso della vostra storia
Disarmati
Nudi di fronte al potere politico la libertà è stata organizzata ugualmente in Polonia
E cosa fate voi
Poi che va governate il nostro Paese con la sua diplomazia con le sue relazioni voi che pur governate l'Italia uno dei paesi della Comunità europea
Voi state a guardare
Ci diteci ripetete che seguite con attenzione con preoccupazione
Parlate di preoccupa quadro preoccupante
In ogni chiarezza bisogna vederci chiaro parlate di rischio di ingerenza parlate di cautela
Per tutto il resto traccette soprattutto non eccetera
E fatte queste o seguendo una disperata logica trentennale che è la vostra
Quella che ha condotto e conduce tra l'altro il ministro degli Esteri
Alla presunta prudenza ieri
Sul colpo di stato militare in Turchia
Alla prudenza oggi sul colpo di stato militare in Polonia
Senta ricordare
Che esiste un preciso diritto dovere di ingerenza
Laddove i diritti più elementari
E ci uniscono
Noi nazioni democratiche vengono violati
Ed allora io credo che
Rispetto ai fatti di questi giorni
Ci sono alcune cose
Che vanno rilevate
C'è stato
Lunedì continua ad esserci un tasso notevole di ipocrisia
Nelle prime reazioni nei primi commenti delle democrazie occidentali di fronte alle decisioni gravissime liberticide del governo diversa
Abbiamo sentito rivolgere
Dalle diplomazie sempre dai dalle responsabilità di governo
Dalle forze politiche
E sentiamo rivolgere ammonimenti a non effettuare interventi che possono apparire
Esterni interferenze rispetto alla sovranità di Varsavia sembra essersi affermata una linea del meno peggio una linea che tende ad evitare il peggio
Ed allora
Io vorrei chiedere se il peggio non si è già verificato se non si era già verificato domenica scorsa sabato e domenica scorsa
L'intera direzione di Solidarność arrestata le libertà per quanto limitati appena conquistate sospese
Lo stato d'assedio affidato al governo di un Comitato di salvezza nazionale composto di soli militari
L'intera società militarizzata gli operai precettati le carceri riempite i plotoni di esecuzione all'opera lo stesso Partito Comunista nei suoi organismi civili scavalcata dai militari
E c'è di più
L'agenzia tran-tran espresse ieri cd dava per certo
Che già esistono i morti accertati quarantacinque mila civili sono Inca quarantacinque mila civili sono incarcerati
E ci sono migliaia e migliaia di feriti
E quale dovrebbe essere allora il peggio
Ha davvero importanza
O è davvero
Creerebbe una situazione così diversa che tutto questo sia fatto ad opera dei carri armati polacchi invece che di quelli sovietici
Il fatto che la bandiera rossa
Del partito unificato polacco sia stata mai nate sostituita negli edifici pubblici dalla bandiera nazionale può davvero far ritenere che la sovranità nazionale polacca sia stata in questi mesi rispettata dall'Unione Sovietica
E le innumerevoli pressioni le convocazioni le minacce l'accerchiamento ideologico e militare
Di cui il partito unificato polacco il governo polacco sono stati oggetto possiamo d'un tratto dimenticarle o fingere che non siano avvenuti accontentarci di questo simulacro di sovranità
Quindi c'è stata e c'è ipocrisia gravissime ipocrisia
Un po'crisi anche
Incancrenisce la situazione internazionale che contraddice smentisce Esmé e smentisce tutti i nostri ideali
Ai quali siamo abituati si è The abituati a rendere i pro ipocritamente omaggio un'ipocrisia che ci prepara il peggio e non ne evita il peggio ma le produce
Ipocrisia e anche cattiva coscienza signor ministro degli Esteri
Perché nei confronti della Turchia le cancellerie dell'Occidente le forze politiche occidentali
Anche l'IMEI le migliori anche l'Internazionale socialista
Non si sono comportate meglio di quanto l'Unione Sovietica
E gli altri Paesi dell'impero sovietico voi stessi non facciate oggi di fronte agli avvenimenti polacchi
Perché poi dobbiamo meravigliarsi
Se la classe operaia rimane inerte fredda se il Paese non indifferente ma fatalista quasi convinto che nulla sia più nelle mani dei popoli ma tutto è soltanto nelle mani delle potenze
L'incanto elemento colpisce anche la Società con dei presagi funesti
Il vostro cinismo produce scetticismo nel migliore dei casi quando non produce assuefazione alla prepotenza e alla violenza
E ne costituisce un incitamento
Ed un'altra forma di ipocrisia che va denunciata
E nei commenti di stampa e non solo dalla stampa
è vergognoso
Che si sia sentito e denunciare l'estremismo di Solidarność
Quasi che è un fatto rivoluzionario che ha coinvolto coralmente l'intera classe operaia un'intera nazione
Potesse essere gestito e governato senza strappi traumatici
Nella prudenza e cautela diplomatiche Dorotea
Ma questo è un altro modo con cui si giustifica ciò che è avvenuto è un altro modo ipocrita
In cui si ammanta la linea giustificazionista
Uno spirito di Monaco
Sembra aleggiare in Occidente e in particolare nelle democrazie dell'Europa occidentale
Spirito di Monaco nei confronti della politica aggressiva imperialistica dell'URSS
Spirito di Monaco nei confronti della politica rear mistica di potenza degli Stati Uniti
Forse il nostro governo pensa
Che possiamo esserne esempi solo perché si è deciso di installare gli euromissili distanziare il trentacinque per cento
Delle spese in più per la difesa
Quei soldi non servono a nulla
Quelle armi non servono a nulla tutti i missili dell'Europa e dell'America non servono
A fermare l'occupazione dell'Afghanistan e la repressione militare totalitaria in Polonia e voi lo sapete e i fatti lo dimostrano
Monaco in realtà e nel non saper reagire politicamente ed economicamente
Alle prepotenze degli interlocutori
E quanto irresponsabilmente cinicamente ciecamente l'Europa sta facendo
La stessa irresponsabilità di fronte alla Spagna nel trentasei
Quando una democrazia cadeva nell'indifferenza delle democrazie europee
La stessa irresponsabilità del trentanove di fronte alle pretese espansionistiche di Hitler
E alla spartizione della Polonia fra Hitler e Stalin con il patto Ribbentrop
Molto
E possiamo dire
Senza darci alibi
Che in questi anni questo è il secondo tradimento
Che viene effettuato nei confronti della popolazione polacca
Da parte delle democrazie occidentali
E abbiamo sentito dire anche da voci autorevoli
Che sarebbe sbagliato sospendere i rapporti economici e gli aiuti alla Polonia
L'argomento è quello di sempre
Le sanzioni colpiscono i popoli e non il governo
Fu usato anche ai tempi di Mussolini
Per l'aggressione in Etiopia ma fu usata dalla propaganda fascista internazionale
Per sei o sette mesi la situazione economica polacca si è aggravata
Nonostante gli aiuti occidentali per il semplice fatto che il Governo aveva deciso di affamare il popolo polacco la classe operaia polacca tentando di isolare Solidarność
Nella coscienza del Paese
Lo scopo era quello di dimostrare che si stava meglio prima della libertà sindacali
Ora noi decidiamo di continuare a dare aiuti al dittatore Jaruzelski
Dovete sapere e dovete riflettere
Che lo aiutate a portare a compimento l'opera già iniziata prima molto prima del colpo di Stato militare
Lo aiutate a dimostrare che la dittatura militare in grado di risolvere
Quei problemi che la democrazia operaia e sindacale la democrazia socialista sia pur dimezzata aveva aggravato
Gli aiuti sono una forma di aiuto non al popolo ma la dittatura
E sono una complicità con la dittatura lo sono oggi per la Polonia come lo sono stati e lo sono e continuano ad esserlo per la Turchia e per tutte le altre avventure militari che il nostro tempo conosce
Le misure che noi chiediamo
L'interruzione dei rapporti economici
Con la Polonia con il governo polacco con la giunta militare polacca
Sono le reali misure di solidarietà che vengono invocate dagli operai di Stettino che resistono
E che drammaticamente ci mandano a dire anche la Polonia vive e a volontà di vivere
Questa è l'unica condanna nei fatti
Ai gravissimi fatti accaduti in Polonia
E voglio dire che rispetto a queste nostre Henry richieste sono richieste
Semplice di buon senso
Non abbiamo speranze che questo governo
Le possa portare avanti
Abbiamo sentito delle dichiarazioni
Il segretario del Partito liberale del segretario del Partito socialista
Che ci dicono
Sospendiamo i crediti
Non sospendiamo gli aiuti alimentari
Diamogli aiuti alimentari
Cercando di
Controllare che vadano al popolo e non badano alla giunta militare e non badano ai militari ecco questa non solo è un'utopia ma finisce per essere un alibi
Sappiamo perfettamente che l'arma alimentare è un'arma che in uso
è una delle armi più gravi esistono nel nostro tempo
Sappiamo perfettamente che ogni volta
Si dice viene detto l'ha detto ridendo
Quando ha stanziato diciotto milioni di tonnellate di grano per l'Unione Sovietica che questo era un aiuto al popolo russo e non al Cremlino
Non lo possono ignorare le persone che ne parlano
Sarebbe un alibi per dire facciamo qualcosa in realtà per non fare niente per apparire ragionevoli
E questa ragionevolezza
Che finisce per avere il sopravvento che finisce per essere passività che per finisce per essere connivenza che poi finisce per essere complicità con la giunta militare polacco
Quella che ci fa più paura ed è quella in base alla quale è stata andate a ma a state andando avanti da trent'anni della ragionevolezza
Quella
In nome della quale si cerca di non evitare il peggio
E noi sappiamo che negli anni per trenta per non evitare il peggio
Si produsse la dittatura nazista
E oggi rischiamo di trovarci di fronte a delle situazioni analoghe
Nella politica internazionale nella politica mondiale per non evitare il peggio ogni volta per non evitare il peggio
Si produce oggi
La soppressione delle libertà democratiche in Polonia sia balla ieri la soppressione delle libertà democratiche in Turchia sia balla l'Afghanistan si ha si avalla il Salvador e così via sempre per non evitare il peggio
Sempre per l'incapacità di essere attivi e per non evitare il peggio oggi
Sì a ballare un olocausto quale mai si è visto nella storia e se poi sentiamo il segretario della Democrazia Cristiana che viene a parlarci della Populorum Progressio
Noi chiediamo al segretario della Democrazia cristiana e il suo partito
Che il partito di maggior peso nel nostro Paese brava invito a faccia qualcosa perché questo governo non continui a sterminare trenta milioni di persone all'anno
E dicevo proprio che questo governo da questo governo
Da questi partiti da questa maggioranza di governo
Non ci aspettiamo molto un governo casa sino a trenta milioni di persone all'anno probabilmente non è disponibile a fare quasi nulla di concreto
Per ripristinare le libertà e i diritti civili di trenta milioni di Pola
E non abbiamo speranza in questo governo
In questo presidente del consiglio
Perché abbiamo sperimentato in questi mesi
A quale politica si ispira il governo del presidente del Consiglio
Si guardano i morti per fame
E si lasciano aumentare le spese militari
Si straparla di pace e di sviluppo ogni volta ci sia un giornalista e si consente che il nostro Paese sia il quinto esportatore di armi prima di tutto nei paesi del terzo e del quarto mondo
Ogni tanto c'è una puntata anti-sovietica ma il nostro paese non cessa di incrementare il volume degli scambi con la Russia per migliaia di miliardi
I voti di fiducia di questo governo sono emblematici sono stati posti nel giro di due mesi sui soldi ai partiti
Contro la lotta per la fame nel mondo
Sul ticket sanitario
Per rispondere in maniera efficiente ed efficace
Alla questione morale alla morte per povertà
E fame e agli stenti degli italiani più poveri quelli ammalati
Ed infine devo dire che per quanto riguarda la situazione polacca
Che oggi
L'argomento del delle nostre preoccupazioni
Che continuate a dire che seguite con ansia l'evolversi della situazione che la situazione non è chiara e non si conosce bene che bisogna aspettare per vedere in quale direzione si muove
E c'è davvero di che disperarsi
Non c'è l'annuncio di una misura diplomatica non c'è l'annuncio
Di un tentativo di boicottaggio economico
Di questo governo governo violento governo oramai assassino
Che rifiuto su tutta la linea ancora una volta inaugurare finalmente una politica diversa sia in campo interno che internazionale
E devo dire che non ci stupiamo di queste quindi probabilmente anche le nostre parole le mozioni che abbiamo presentato su questi fatti
Ancora una volta saranno respinte dalla vostra volontà dalla vostra ignavia dalla vostra volontà di non fare
Non ci stupisce
Fate il vostro mestiere continuate a farlo ed è un mestiere
Che è molto tragico e molto drammatico in questa occasione
E che si può riassumere in poche cose
Guardare ciò che avviene e registrarlo
Guardare la realtà per non cambiarla
Lasciando libero lo spazio
Alle logiche selvagge di diseguaglianza
E di libertà sia nel nostro Paese
Che all'estero
Grazie
Era una registrazione del diciassette dicembre ottantuno e con questo intervento dall'ex parlamentare segretaria radicale Adelaide Aglietta pronunciato alla Camera durante l'evolversi della situazione polacca dopo il colpo di Stato del generale Jaruzelski termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio