29 GEN 2006

Intervista settimanale a Daniele Capezzone, segretario di R.I.

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 36 min
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Roma, 29 gennaio 2006 - Documento sonoro completo dell'intervista a Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, realizzata da Roberto Spagnoli.

Registrazione audio di "Intervista settimanale a Daniele Capezzone, segretario di R.I.", registrato domenica 29 gennaio 2006 alle 00:00.

L'evento è stato organizzato da Area radicale.

La registrazione audio ha una durata di 36 minuti.
  • Lo sciopero della sete di Marco Pannella, l'iniziativa politica dei Radicali e l'autoconvocazione del Parlamento

    Siamo al settimo giorno di sciopero della fame e della sete intrapreso da Marco Pannella, iniziativa che ha avuto ieri una breve sospensione perché, come ha spiegato lo stesso Pannella, sono intervenuti fatti nuovi, quali l'autoconvocazione del Parlamento, richiesta sulla quale si stanno raccogliendo le firme a norma di regolamento. Questo fatto che ha avuto anche l'appoggio del capogruppo dei DS alla Camera Luciano Violante. <br>Capezzone trova straordinaria e preoccupante l'iniziativa di Pannella, visti gli ultimi bollettini medici diramati (tre bicchieri di spremuta d'arancia non possono certo risolvere la sua situazione clinica). Il leader radicale, con la sua azione nonviolenta, vuol vedere «ben incardinata l'iniziativa politica». Il segretario di Radicali Italiani apprezza (sempre avvertendo che si parla di preannunci e non di firme vere e proprie) la manforte data da Violante . Quindi vi sono consensi dei DS, dei Verdi, di Rifondazione Comunista; sono in corso contatti con la Margherita (con il loro apporto il dato numerico sarebbe centrato). <br>D'altro canto, però, ci sono solo cinque parlamentari del centrodestra che appoggiano l'iniziativa. Ciò dispiace a Capezzone perché questa, in verità, non vuole essere un'azione di qualcuno «versus» un altro.
    0:00 Durata: 3 min 15 sec
  • Le ragioni dell'iniziativa di Pannella e le possibili soluzioni

    L'importante è che - osserva Capezzone - ora venga redatto un brevissimo disegno di legge che corrisponda agli emendamenti presentati dalla Rosa nel Pugno e che sia pronto a tramutarsi in un emendamento ad uno dei molti decreti che il governo ha attualmente "in pista" (visto che le 37 pagine di emendamenti sulla droga sono state poste nella legge che riguarda le Olimpiadi Invernali di Torino). Capezzone - proseguendo - non trascura quanto è stato detto da Giuliano Amato, il quale suggerisce anche il percorso interpretativo della legge.<br>Nei suoi interventi della settimana scorsa Pannella ha indicato come sia presente una situazione che è emblematica di una discriminazione in atto e di un'illegalità diffusa. Pertanto si domanda che campagna elettorale sia mai questa, piena di tante discriminazioni nei confronti della Rosa nel Pugno, come la raccolta delle firme, la presentazione delle liste con un mese di anticipo e, soprattutto, come non vi siano presenze televisive regolamentate.
    0:03 Durata: 2 min 37 sec
  • Spagnoli si domanda, senza voler polemizzare, «c'era bisogno di arrivare a tutto questo?»

    Capezzone innanzitutto trova che la soluzione di questi problemi sia possibile e facile da trovare. Ricapitola quindi tutti i passaggi che, a partire dalla discussione in Commissione Affari Costituzionali del Senato, hanno avuto questi emendamenti posti dalla Rosa nel Pugno. Infine si interroga sul perché permanga una difficoltà a risolvere questa situazione semplicemente superabile, dato che è convinto, tra l'altro, che Radio Radicale sia ascoltata da molti parlamentari, anche del centrodestra.
    0:05 Durata: 3 min 8 sec
  • Perché questo accanimento? si chiede Spagnoli

    Per Capezzone c'è un atteggiamento contra Rosam, anche a livello di regolamentazione televisiva ed elettorale. E' stato anche detto, sia in ambienti governativi che televisivi, "voi siete gli unici che rischiate di determinare un spostamento di voti, voi non dovete esserci". Si deve - continua il segretario di R. I. - pertanto giocare la carta della fiducia e non quella della sfiducia nei confronti dei parlamentari della Rosa nel Pugno.
    0:09 Durata: 2 min 20 sec
  • La questione del regolamento che la Commissione di Vigilanza Rai sta per approvare per questa campagna elettorale, che penalizzerebbe la Rosa nel Pugno, e non solo.

    Il leader radicale prosegue sottolineando come gli emendamenti presentati compattamente dal centrodestra facciano sì che chi non ha un gruppo parlamentare sia automaticamente fuori dalla campagna elettorale. Quindi evidenzia come, non appena è stata menzionata dal presidente dell'Autority Calabrò la necessità di regolamentare anche lo spazio televisivo al di fuori delle tribune politiche elettorali (trasmissioni come Ballarò, Porta a Porta, Incudine e Martelli ed altre) immediatamente si sia inventato un emendamento per tenere fuori la Rosa nel Pugno anche da questi programmi. <br>Capezzone, nel suo argomentare, non tiene fuori neanche Prodi ed il suo immobilismo, con il quale certo non aiuta la causa della Rosa nel Pugno. Alle possibili obiezioni del leader dell'Unione Capezzone risponde che «si può fare una battaglia». Il segretario radicale crede anche che nei prossimi due giorni si capirà meglio in che modo si vada orientando la battaglia politica.
    0:11 Durata: 3 min 53 sec
  • Il versante Mediaset e le garanzie della comunicazione.

    Capezzone con un excursus dei comportamenti tenuti dalle reti Mediaset in occasione del referendum (quello sulla fecondazione assistita) in opposizione all'odierna orgia di apparizioni di Berlusconi sulle sue testate televisive. L'ultima delle quali è stata ieri sera a Incudine e Martelli, forma che tra l'altro piace molto a Capezzone. Ormai i comizi del Presidente del Consiglio sono sempre più slabbrati e prevedibili. Questa strategia del premier è per alcuni prevedibile, ma per il suo target rappresenta il tentativo di recupero dei suoi elettori più delusi e depressi. Capezzone cita poi il comportamento corretto di Clemente Mimun ed asserisce che non è vero che le demonizzazioni non funzionano. Zaccaria, infatti, con questa tecnica portò Rutelli da -10 a -1 e fece un vero miracolo, una campagna elettorale strepitosa.
    0:15 Durata: 3 min 7 sec
  • Le polemiche e lo scontro sollevato dalla lettera di Ciampi a Gentiloni, il presidente della Commissione Vigilanza Rai, la questione della par condicio ed il comportamento del centrosinistra.

    Capezzone prende nota dell'attuale assenza di par condicio perché le Camere non sono state ancora sciolte. Però obietta che, anche in assenza di par condicio, esistono delle regole di correttezza e completezza delle informazioni. Menziona quindi le osservazioni poste da Emma Bonino sulle rare apparizioni in Rai (per non parlare di Mediaset) dei radicali e le approva in pieno. <br>L'attuale politica di Berlusconi, pur non riuscendo a convincere gli elettori della parte a lui avversa, mira a compattare le fila dei suoi elettori. Si può con ciò capre il suo intervenire a testa bassa nei confronti degli oppositori, meno comprensibile è invece l'attacco contro il Presidente Ciampi. <br>Il segretario radicale osserva, d'altronde, che anche il comportamento della sinistra risulta poco comprensibile. Infatti, questi ultimi sono rimasti per 40 giorni sotto attacco sul caso Unipol, nonostante da più parti, radicali inclusi, venissero loro offerti vari spunti per poter uscire dall'empasse e contrattaccare. Essi, però, non hanno saputo o voluto cogliere queste opportunità. Per questo agli occhi di Capezzone appaiono alla stregua del centrodestra incomprensibili. Beltrandi ha correttamente rilevato che, stimolata su alcuni argomenti, l'opposizione non sia stata capace di porre altri temi di rilevanza politica in agenda contrastanti da quelli della parte avversa. Insomma, ci troviamo davanti ad una opposizione che non ha detto o impostato ed imposto temi su cui discutere. E' un'opposizione, questa, che ha perso le sue tematiche e quindi parte svantaggiata.
    0:18 Durata: 4 min 53 sec
  • L'iniziativa radicale e della Rosa nel Pugno e l'opposizione alla politica del governo in materia di droga.

    Capezzone, citando anche la trasmissione condotta su Radio Radicale da Roberto Spagnoli sull'antiproibizionismo, afferma che aveva previsto con largo anticipo l'arrivo di una legge sulla droga di stampo proibizionista, cosa che, grazie ad un maxiemendamento alla legge sulle olimpiadi invernali, si è puntualmente verificata.<br> Il segretario prosegue osservando con un certo sarcasmo come, appena saputa questa notizia, l'Unione ha reagito con durezza . D'altro canto i radicali già da tempo con tutti i mezzi mediatici a loro disposizione avevano messo in guardia circa la possibilità del varo di una legge punizionista sugli stupefacenti.
    0:23 Durata: 3 min 12 sec
  • Il programma dell'Unione ed i rapporti tra Rosa nel Pugno e il centrosinistra

    Il segretario radicale enumera le cose assenti nel programma di 274 pagine a corpo 11 presentato dall'Unione, in cui quasi la totalità dei temi cari ai radicali sono assenti o sono appena accennati. Ribadisce poi che la Rosa nel Pugno nei confronti del centrosinistra ha dato la sua fedeltà, ma questa non deve essere intesa come fedeltà canina, ma come un lavoro svolto insieme e con la partecipazione di tutti i componenti. In realtà - conclude Capezzone - si vogliono denunciare dei temi su cui la sinistra innalza bandiera bianca regolarmente.
    0:26 Durata: 1 min 32 sec
  • Spagnoli, dopo l'incontro della Rosa nel Pugno con Prodi, chiede a Capezzone quali siano gli attuali rapporti con il leader dell'Unione.

    Capezzone afferma: "il nostro programma ha lui come nome e cognome, dopodiché ci riserviamo di fare fino in fondo tutte le nostre campagne. Cita quindi le previste iniziative della Rosa nel Pugno in occasione dell'11 febbraio riguardanti il concordato. L'attenzione del segretario quindi si rivolge all'operato di Benedetto XVI, il quale fra l'altro asserisce che una democrazia senza valori è totalitarismo (i valori li deve scegliere lui?), e che c'è un uso distorto della scienza (anche qui, l'uso corretto lo deve stabilire lui?).
    0:27 Durata: 4 min 12 sec
  • Conclusioni

    Roberto Spagnoli fa un breve riepilogo della situazione radicale e di Pannella, in questo momento in sciopero della sete. Rileva quindi che si sta concretizzando l'autoconvocazione di Camera e Senato per discutere la modifica della legge elettorale e per togliere quelle norme che penalizzano la Rosa nel Pugno. Infine Capezzone rinnova con doverosa umiltà e sincerità l'invito dei radicali ai parlamentari affinché preannuncino la loro adesione. Sarebbe, questo, un piccolo sasso deposto nel punto giusto. Infine cita l'inchiesta svolta da BBC World che ha preso in esame un campione ampio di cittadini di 32 diversi paesi sondando il loro tasso di fiducia sul futuro del proprio paese. Ebbene, all'ultimo posto tra queste 32 nazioni c'è l'Italia. Pertanto in ultimo afferma che ci sua l'urgente bisogno di guardare negli occhi la situazione del nostro paese.
    0:32 Durata: 3 min 51 sec