Intervista a Paolo Pirani (Uil)

Paolo Pirani segretario confederale della UIL con lo vogliamo parlare della legge Biagi della
Politica economica che sceglierà
L'Unione su questo argomento e anche delle differenze di posizioni tra i sindacati come sapete da CGIL ha una posizione netta su questa legge ne chiede sostanzialmente l'abrogazione diversa la posizione degli altri due sindacati confederali
I danni voi non siete d'accordo sull'abrogazione immagino evidentemente avendola avendo contribuito anche definirla
Non è che ci rimangiamo quello che abbiamo fatto riteniamo che sia una legge
Utile per affrontare il problema del precariato una legge non perfetta che va sicuramente migliorata
E va anche completata noi con il il governo Berlusconi facemmo un accordo che venne disatteso dal governo spesso perché prevedeva accanto alle norme sulla sul precariato delle norme di ammortizzatori sociali che sono venute a mancare
Senta la queste norme sono anche il diciamo tra i progetti dell'Unione quindi su questo dovrebbe esserci con comunque una politica economica da parte del governo di centrosinistra quando esse inizierà a lavorare
Coerente diciamo questo punto di vista la CGIL dice che la legge Biagi ha sostanzialmente aumentato una precarietà già forte nel nostro mercato del lavoro la metà dei giovani assunti né nell'ultimo anno sono stati assunti con contratti a tempo determinato su questi dati su cui anche voi come sia la CISL e la UIL hanno come dire in questi mesi non risparmiato critiche al governo Berlusconi che dite cioè la la precarietà o meglio la flessibilità del mercato del lavoro è un dato inevitabile che va moderato con politiche
Diverse di di ammortizzatori sociali per esempio oppure è una cosa che si deve eliminare introducendo al il contratto indeterminato a vita come propone la CGIL
Ma la flessibilità fa parte del nuovo Mercato del lavoro e di un mercato del lavoro moderno la precarietà tutto un altro discorso noi siamo o non siamo contrari alla flessibilità
Vogliamo che sia una flessibilità condivisa e che sia un'opportunità per crescere anche per il lavoratore
Siamo ovviamente contrari invece alla precarietà soprattutto quando questa diventa una sorta di destino ineluttabile per i giovani quindi siamo per introdurre delle norme
Che i rapporti ciclo il lavoro a tempo indeterminato ma è vero come dice Rifondazione per esempio chiedo una quota significativa dei contratti a tempo indeterminato degli ultimi anni sono contratti addirittura per meno di trenta giorni per i giovani
Beh sono a tempo indeterminato a tempo determinato mi scusi
C'è un uso spesso improprio di questi contratti il problema però non non è che si risolve tanto con la legge quanto con la capacità del sindacato di contrastare degli usi abnormi di certi strumenti noi abbiamo fatto un accordo l'altro giorno
Che riguarda migliaia di lavoratori del più grande call center italiano Atesia
Ed è un accordo che prevede e una trasformazione graduale dei rapporti di lavoro
Nel tempo a favore di una condizione più stabile per i lavoratori quindi occorre un uso intelligente delle leggi delle norme ma anche della contrattazione è quello che io vedo e che si pensa a volte che la legge divenga una sorta di imponibile di manodopera
Che non funzionare in Russia figuriamoci oggi nell'Italia globale come vanno me Church ha fatto questo accenno a questo contratto con i lavoratori delle attese come vanno i rapporti con i lavoratori atipici dei sindacati anni fa
Io mi ricordo in particolare CGIL ma credo anche voi abbiate creato delle strutture per dialogare con questi lavoratori con caratteristiche diverse iscritti per esempio ci sono
Sì tutte e tre le confederazioni hanno delle strutture si lavoratori atipici
Bisogna vedere cosa qual è l'obiettivo che noi ci diamo insomma io credo che nell'organizzazione di questi lavoratori sia una cosa giusta e sia anche utile
Se finalizzata a un loro progressivo inserimento all'interno del mercato del lavoro se diventa uno strumento di battaglie politiche
Prima e poi di capacità di realizzazione io credo che per servono a ben poco esiste molto e lo fa anche la CISL ha sul ruolo del sindacato che in fondo deve fare la sua parte più che chiedere leggi mi sembra che questo sia il messaggio insomma su questo però c'è anche dalla politica un domanda al sindacato presenta il dibattito sul contratto collettivo nazionale sulla scarsa derogabilità di di questo contratto almeno a giudizio di Di Pietro Ichino di giuristi come come Luigi su questo qual è la posizione della UIL
Sì abbiamo fatto delle proposte per la riforma del contratto e c'eravamo seduti ad un tavolo con la Confindustria
Per iniziare questa discussione a quel tavolo fu abbandonato dalla CGIL noi riteniamo che occorra dare peso alla contrattazione aziendale perché in quella sede che si possano fare
Come dire individuare le necessarie flessibilità e realizzare i necessari cambi tra remunerazione prestazione della
Del lavoro quindi anche Snellen del contratto collettivo nazionale quel giorno contratto collettivo nazionale ha una sua funzione di coesione che va mantenuta
Ma evidentemente se vogliamo fare una politica salariale attiva e governare le trasformazioni del mercato del lavoro
Noi dobbiamo puntare sul contratto aziendale
Questo tema si intreccia inevitabilmente con quello della rappresentanza e rappresentatività su cui pure c'è un ritardo della politica ma c'è anche una differenza di vedute tra di voi insomma in particolare tre tre tre sindacati confederali penso a come misurare insomma il peso effettivo e quindi anche la rappresentatività di chi poi deve firmare i contratti seppure in sede locale aziendale territoriale su questo la UIL che posizione ha ma
La nostra impressione che nella CDL prevalga una posizione per così dire giurisdizionale più che sindacale e che ritroviamo in tante cose la legge che deve stabilire l'assunzione dei lavoratori la legge che deve stabilire cosa deve fare il sindacato addirittura loro propongono la modifica del Codice civile
Per allargare la dizione di lavoratore dipendente
è una visione per certi versi arcaica e sicuramente non è moderna
Sul piano della rappresentatività ambiti della rappresentanza hanno diciamo una cosa i lavoratori devono votare e devono votare dappertutto ma tutti i lavoratori sono quelli scritti insieme a tutti i lavoratori devono votare perché
Come dire a tutti i lavoratori si applica il contratto di lavoro
Devono innanzitutto poteva legge delle loro rappresentanze
Sindacali con un voto libero non mi pare che questa sia una materia di intervento legislativo mi pare invece che vada stabili vadano stabilite delle norme attraverso tanto degli accordi interconfederali per verificare l'esatta rappresentatività di ciascuna organizzazione noi dobbiamo passare da una logica di autocertificazione
Della rappresentanza ad una logica in cui la rappresentanza abbia una sua reale verificabilità come avviene peraltro nel pubblico impiego
Grazie a Paolo Pirani prego