Politiche del lavoro, per non fermarsi alla legge Biagi

Sì sì no quella cioè
Buonasera a tutti grazie presidente venuti se volete accomodarmi in sala anche là in fondo
Cominciamo i nostri lavori
E rinnovarvi ringraziamento prese perenti qui ho il piacere di presentare dei
Gli ospiti che sono che al tavolo al
Innanzitutto Daniele Capezzone
Vedrete Gareggio e al mio fianco in sostituzione di Carlo Fiordaliso bloccato da problemi dei trasporti oggi Gianni cortese segretario regionale della UIL Fpl
Il tema che affrontiamo questa sera è certamente un tema caldo
Al centro dell'agenda del nuovo governo
Come gruppo rosa bis di Rosa nel pugno della Regione abbiamo raccolto volentieri le sollecitazioni di chi ci chiedeva un approfondimento
Perché il tema che attiene a quella questione sociale che è fondamentale nella tradizione della storia riformista
Vi è una necessità voglio subito mettere in evidenza parlando di legge Biagi di nuove politiche per il lavoro
Per la sinistra italiana di fare i conti con la figura di Marco Biagi
Recentemente a sinistra Veltroni ha avuto il coraggio di affermare che quella di Biagi e la giusta via per favorire la crescita dell'occupazione
Come ha rilevato in un recente fondo sul Corriere della Sera Dario Di vico
è un messaggio diretto a quanti dentro all'Unione fanno dell'abolizione della legge Biagi un obiettivo quasi venti Taricone
Quasi a dimostrazione del peso della sinistra più radicale dentro la coalizione
E allora io voglio sottolineare che nel rapporto di Marco Biagi
Non c'era solo la flessibilità ma anche la predisposizione di nuovi strumenti di ammortizzatori sociali altrettanto importanti e mai messi in campo a fianco della legge trenta
Oggi si tratta di valorizzare di aspetti positivi della viaggi
E Dini minarne le ombre
Approntando nuove politiche del lavoro che mettono insieme garanzie e tutele
Si tratta innanzitutto
Di chiarire se le nuove forme di contratto introdotte dalla legge trenta rappresentino un canale di ingresso nel mercato del lavoro a tempo indeterminato o se viceversa i lavoratori
Attraverso queste nuove forme di contratto siano usati dall'impresa solo per motivi di flessibilità organizzativa e produttiva
Come modo surrettizio per ridurre il costo del lavoro restando intrappolati in una situazione di precarietà permanente le disfunzioni del mondo del lavoro non possono essere addebitati alla legge Biagi
Legge Biagi ha dato molto le imprese sul piano della flessibilità
E ciò le consente di affrontare i problemi della globalizzazione economica ma bisogna evitare che ciò si traduca in uno strumento per sostituire lavoro buono a lavoro cattivo
Non è possibile che tutti i costi della flessibilità necessaria all'impresa finiscano per essere sopportati da una fascia di lavoratori tra i meno attrezzati per competere sul mercato
I giovani in questo caso si trovano nella condizione di non essere in grado di progettare un futuro tanto per loro stessi quanto per una famiglia che stante le difficoltà non saranno mai in grado di formare se non in età già avanzata e con tutte le conseguenze sociale che questo comporterà
Da questo punto di vista tra le questioni che devono trovare risposta
Voglio sottolinearne una che a volte o e trascurata e che come il mondo bancario non si sia mai posto il problema è che solo oggi fa qualche timido tentativo
Per individuare forme di sostegno definanziamento e anche di di erogazione di mutui per i giovani che con pur con un lavoro a termine vogliono scommettere sul futuro investendo sull'abitazione o sulla famiglia
E allora è ragionevole sostenere anche l'istituzione di un reddito di jet cittadinanza nostro cavallo di battaglia nel programma elettorale che superi le molteplici forme di sostegno che esistono a cominciare dalla cassa integrazione
Con un duplice obiettivo coprire tutte le situazioni di disoccupazione ed intermittenza nel lavoro con una vera e propria rete di sicurezza sociale
E superare la tutela dei lavoratori anzi saper separare la tutela dei lavoratori da forme indirette di sussidio all'impresa che non rispondono più alle esigenze di è un mercato sempre più globale
I primi pronunciamenti di Prodi in materia sembrano confortanti non sono meno forse quelli del ministro Damiano
Ma noi vogliamo pensare che la strada che seguirà l'Unione sia quella che Prodi in un qualche modo delineato nel suo intervento no a votare nel cestino la legge Biagi rivederla combattere il precariato aumentare le tutele elevare il reddito di chi e più flessibile
Oggi lavoro flessibile meno pagato deve essere invece l'esatto contrario più il lavoro flessibile e più deve essere pagato aumentando la rete di protezione sociale
Più elevata la flessibilità più forte deve essere la tutela sociale
Ci vuole un welfare amico per sopportare meglio valorizzare la flessibilità con un percorso che porti alla stabilizzazione del rapporto di lavoro
Qualcuno ha parlato di accesso al lavoro in tre tappe
Una prova un inserimento la stabilità occorrono lenti nuove mi con cui guardare al problema legando insieme anche merito e lavoro persa superare il quello che il dualismo tra lavoro di serie B i lavori lavoro di seria lavoro ricevibili
E c'è anche chi ha coniato un termine di generazione in merito solidale
Certo è che il nostro obiettivo deve essere quello di trovare la direzione giusta per battere il precariato individuando gli strumenti che possono essere Diversi con il coraggio anche di sperimentare nuovi percorsi
E quindi in conclusione penso di poter lasciare la riflessione perché sottolineando come per il governo di centrosinistra si pongono alcune sfide
La prima accettare di migliorare la legge Biagi senza buttata alle ortiche
Che anche la riprova
Di un riformismo maturo che mettere tra sé e la cultura che ha animato gli assassini di Biagi un solco incolmabile
Inoltre dotare il Paese di un più moderno sistema di ammortizzatori sociali difendendo mai meglio il lavoro più debole e quindi superando il precariato
Precariato che può essere una situazione temporanea non è accettabile che diventi come l'ha definita Pietro Ichino una nuova apartheid
In definitiva si tratta di proporre un'impostazione di nuove politiche per il lavoro
Che si profilano di costruire le condizioni dell'uguaglianza e non si limiti soltanto ad invocare la e con queste brevi riflessioni d'ora la parola subito a Beppe Gareggio per affrontare più nel dettaglio anche il tema
Grazie
Pronto sì
Ma qualche settimana fa alcuni di voi erano presenti quando noi come Rosa nel Pugno unici Torino abbiamo commemorato
Anniversario della scomparsa dell'omicidio di Marco Biagi l'abbiamo fatto io e Silvio viale
Abbiamo preso una saletta in via Matteo pescatore che è una sala storica della stella sinistra italiani da Sisto torinese
E abbiamo iniziato un dibattito sulla legge Biagi sul libro bianco che è stata una delle ultime fatiche del professor Marco Biagi
Ma appunto siamo stati gli unici che l'abbiamo fatto siamo stati gli unici che che c'abbiamo pensato e dato che la legge Biagi il libro bianco che l'ha preceduta rappresentano un documento molto interessante
Beh sia negli spunti di dibattito che provoca sia in alcune soluzioni puro ovviamente con tutta la perfettibilità e lo sviluppo che bisogna dare la legge Biagi ci mi chiedevo ci chiedevamo che cosa può essere successo in Italia che ha fatto sì che la legge Biagi sia stata criminalizzata come è stata criminalizzata e che si è diventato un simbolo politico
Che rappresenta tutto ciò che di negativo c'è nel mercato del lavoro quando la realtà esattamente il contrario cioè sulla legge Biagi è stata fatta una mistificazione per cui la si è collegata e si è collegato anche il nome di
Di Marco Biagi e la sua fatica del libro bianco che tra l'altro lo dicevamo prima
Con Daniele libro bianco e partito nella sua stesura ancora con il governo D'Alema e credo ancora prima con il governo Prodi c'è il libro bianco fu l'ultima parte della collaborazione di Marco Biagi con il governo di centrosinistra e fu poi completato
Con Maurizio Sacconi che conoscendo molto bene Marco Biagi dato che derivava dalla comune militanza socialista pensarono bene di completare questo lavoro di chiamare Marco Biagi ad essere consulente del nuovo governo cosa per la per il quale fu attaccato violentemente
Da Cofferati ancora anche quattordici nomi famosi nella famose dichiarazioni di Cofferati poche settimane prima di essere poi ucciso
Però che cosa ha determinato questa situazione così stravagante
In cui da una parte noi abbiamo in Italia al mercato del lavoro sicuramente più bloccato il più arretrato che c'è un'Europa e poi spiegherò in pochi minuti che cosa intendo dire
E dall'altra parte abbiamo un tentativo di inizio di modernizzazione di questo mercato del lavoro che sicuramente in Italia ha rappresentato qualcosa di importante
E io penso che il libro bianco da leggi Biagi siano così diventati un pochino la cartina di tornasole delle arretratezza italiani l'Italia un Paese ingessato
è un Paese pieno di fasci di forze conservatrici sia a destra che a sinistra
Che hanno un peso rilevante sia a destra che a sinistra
E che sul mercato del lavoro e sulle possibili innovazioni da apportare nella del nel canto lavoro trovano un terreno di difesa particolarmente forte perché ovviamente lì si misurano alcuni dei nervi più scoperti
In questo caso della sinistra conservatrice ecco perché la legge Biagi è stato e diventato in qualche modo un simbolo così criminalizzato da alcune parti così fortemente osteggiato al punto da portare a farne in campagna elettorale una delle bandiere che dovevano connotare l'identità di una sinistra forte di una sinistra decisa
Di una sinistra non troppo moderata
Che poi è un pezzo di sinistra che sicuramente ha vinto con la nomina con le elezioni con la nomina Bertinotti presidente della Camera e via discorrendo ebbene io penso che noi come abbiamo fatto prima delle elezioni durante l'elezione come dobbiamo fare adesso con la nostra pattuglia diciotto parlamentari dobbiamo assolutamente fare in modo che la discussione intorno alla riforma della legge Biagi dunque del mercato del lavoro acquisti un significato vero un significato naturale un significato di modernizzazione rispetto
Alle arretratezza che dobbiamo andare a colmare
E voi vedete che di fronte a ad una situazione che adesso diventa può diventare molto concreta perché c'è un nuovo ministro del lavoro che ha cominciato male adesso diremo perché però può effettivamente riempirsi di di contenuti di correzioni legislative vedete che si crea un minimo di movimento ad esempio uno come Veltroni
Coraggiosamente ha cambiato linea qualche giorno fa è uscito un suo articolo sulla prima pagina della Stampa dove Veltroni riabilita libro bianco e da omaggio a fa l'omaggio a Marco Biagi di aver intravisto molte delle soluzioni possibili e in qualche modo sospende da parte sua la criminalizzazione della legge Biagi che un segnale
Molto positivo vuol dire che anche all'interno dei DS all'interno di quell'area culturale c'è una revisione c'è un maggiore coraggio nel vedere le cose
Peraltro invece il neo ministro Cesare Damiano dichiara nell'intervista sulla Stampa di ieri una cosa assolutamente sconcertante che secondo luglio legge Biagi ha posto fine alla concertazione e che secondo lui la legge Bianchi da a mettere in forse addirittura la coesione sociale che c'è in questo Paese o che c'è stato in questo Paese parole
Assurde che da un ministro che noi speravamo riformatore
Come Cesare Damiano francamente non ci aspettavamo e che ci ha fatto dichiarare in queste ore che appunto ministro Damiano sulla legge Biagi inizia male noi non siamo molto soddisfatte allora io voglio soltanto darvi alcuni punti di riflessione che possono introdurre una discussione che secondo me vanno un pochino posti a dibattito su cui occorre avviare una riflessione che peraltro non è cominciamo oggi con i compagni della UIL
Da da molto tempo si discute la UIL come la CISL ha dovuto rispetto la legge Biagi una posizione molto diversa rispetto quella della CGIL rispetto a quella di altri partiti della sinistra e quindi insomma queste riflessioni fanno già parte
Di un nostro bagaglio e dire di una ed un nostro comune sentire su questi problemi però insomma lo ribadiamo in pochi minuti
Cercando di coglierne gli aspetti più più importante allora intanto la precarietà bisogna intanto sfatare un luogo comune
Non è vero che in Italia c'è una precarietà maggiore di quella DC negli altri Paesi la precarietà che c'è in Italia riguarda il dieci per cento della popolazione che lavoro che sicuramente una quota molto elevata ma badate che la stessa quota che c'è in Germania che ci l'Inghilterra che c'è in Francia molto minore di quella vicini Spagna o in Portogallo
Tant'è che in Spagna Zapatero
Continuando il lavoro già iniziato da zona sta facendo una riforma del mercato del lavoro che combatte il precariato ma dal precariato almeno il doppio di quello che c'è in Italia qual è quindi il problema il problema non è il dieci per cento di forza lavoro precaria
Il problema è che chi si sente precario non è sereno perché in Italia c'è un mercato del lavoro talmente rigido che nel momento in cui perde quel lavoro precario non sa che cosa succede quindi mancano gli strumenti di formazione di outplacement che ci sono nelle socialdemocrazie del Nord il famoso modello della flexicurity danese
Che prende in consegna al lavoratore che perde il lavoro
E immediatamente lo forma allo rimodella gli fa toccare nuovi profili professionali e Lori colloca sul mercato del lavoro
Per cui c'è un complesso sistema che si fa carico del disoccupato e che lo rimette in circolazione ed è chiaro che l'accetti un turnover molto accentuato cioè la gente perde lavoro ma con altrettanta facilità si riconverte lo ritrova
E quindi rende quella fascia di dodici per cento di precariato evidentemente una fascia molto meno ansiose molto bene soddisfatta
Oppure altro in mente che in Italia si tratta malissimo disoccupato il mercato lavoro italiano è uno dei mercati il lavoro più iniqui che ci siano come sapete tutela grazie ad un sindacato forte i cosiddetti insider quelli che sono dentro
E non tutela quell'Esterni per cui capita
Che in Italia soltanto il nove per cento dei disoccupati ha poi un contributi su cooperazione che gli consente per un anno due tre di vivere mentre invece la media europea è del quaranta per cento quindi badate a quali iniquità noi tutti i giorni
Assistiamo al fatto che se uno effettivamente a rischio a disoccupazione anche da un lavoro precario precipita nel vuoto cioè vede aprirsi di fronte a sé il baratro e quindi questo ovviamente aumenta la paura il rischio
Della precarietà
Quindi il problema non è il dieci per cento di precari che non è tanto e non è vero che negli ultimi argomentata negli ultimi anni con la legge Biagi è rimasta tale e quale qual erano i governi di centrosinistra tessuti da Prodi dal due mila uno in avanti la riconosciuto Ichino
Sempre in questi suoi articoli molto interessanti scure della sera
Negli ultimi anni la precarietà nome intatta
E aumentata l'ansia intorno alla precarietà perché il mercato del lavoro continuato destra arretrato e ingiusto e poi che cos'è più importante quindi fare scendere un punto di precariato ad esempio o far diminuire la quota di mercato del lavoro irregolare in Italia sono quattro milioni d'irregolari irregolari significa tante cose significa lavoro nero ma badate bene lavoro né una parte ormai minore significa lavoro poco tutelato nelle cooperative spurie in tutte quelle forme di lavoro che sono ai margini anche della legalità
Significa lavoro irregolare in quelli che fanno il part-time e poi fanno centocinquanta ore di straordinario al mese significa lavoro irregolare quelle che hanno un cocco pro i cinquecento mila pro co.co.pro. che ci sono in Italia di cui sappiamo che almeno i due terzi sono dei lavori dipendenti camuffati da co.co.pro.
E che giustamente Prodi vuol fare accostare almeno quanto costa il lavoro dipendente questo una battaglia che credo veda tutti uniti è uno scandalo
Che il Co Co Pro costi molto meno del lavoro dipendente che di fatto si è un lavoro dipendente camuffato quasi sempre però quattro milioni di lavoratori irregolari
E un livello assolutamente insostenibile che non c'è nessun altro Paese d'Europa rispetto e un mercato del lavoro nostro arretrato e primitivo ma questi sono i veri problemi non è la legge Biagi che ha tentato di introdurre qualche novità positiva
I problemi veri sono questi problemi
Che le forze di sinistra noi e i compagni anche del sindacato devono incominciare ad affrontare su cui bisogna incominciare a riflettere per capire che cosa vogliamo fare queste sono le cose
Che possono creare dei problemi alla coesione sociale dell'Italia certamente non
La legge Biagi
Altro problema la formazione la formazione italiana che come dicevo prima funziona poco di cui si sente un'assoluta mancanza di formazione pianificata ben gestita dea regolata di qualità attinente alle esigenze vere del mercato del lavoro
Per cui effettivamente se un precario si trova ad essere precario a trentacinque anni cade in una trappola così viene attualmente chiamata con una con una definizione interessante cade in una trappola da cui poi
Sempre di più in un mercato rigido in cui difficile favorire l'accesso in cui difficile formare in cui difficile tutelare sempre e sempre più difficile uscirne
Allora si tratta anche qua di decidere di passare da una politica assistenziale da un lato e da una politica di tutela soltanto i dipendenti ad una politica attiva
In cui bisogna rendere conveniente il lavorare e no rendere conveniente come spesso capita oggi il vivere di assistenza o non lavorare
Io penso che questi siano alcuni dei problemi che noi dobbiamo affrontare se vogliamo effettivamente dare un contributo positivo all'economia italiana la sfida la globalizzazione con un mercato del lavoro che sia all'altezza della situazione che non si tratti solo di Chiara
Tanto più che abbiamo di fronte dei problemi e dei dati che sono veri e che sono molto convincenti noi abbiamo almeno dieci punti di differenza
Dagli altri Paesi europei sul tasso di occupabilità cioè su un numero di persone che lavorano rispetto quelle che potrebbero lavorare noi siamo
Al cinquantasei per cento in Italia rispetto una media del sessantasei per cento europea quindi
L'impegno che l'Italia ha preso al famoso vertice di Lisbona che aveva dettato un'agenda che doveva proiettare l'Europa in un decennio di entrare tra le aree fortemente sviluppate competitive dell'economia globale Cetra prevedeva per l'Europa l'aggiungi mento del sessantasei per cento di popolazione attiva invece ancora cinquantasei per cento
Perché appunto c'è quella quota di quattro milioni di irregolare
Perché il sistema attuale del mercato del lavoro non consente a tutte le donne di lavorare per cui l'occupazione femminile ancora più bassa e rispetto al resto dell'Europa e bassi in maniera assolutamente anomala per cui la maggior parte del dovevo ricentrare in maniera seria sul mercato del lavoro perché il part-time è regolato ancora male e non è sufficientemente stimolante competitivo per tutta quella serie di ragioni insomma che rendono anche qua
Il mercato del lavoro rigido quindi vedete che l'insieme della situazione e un mercato dispersivo in cui si spende male quel poco che si spende ma si spende anche poco sul mercato lavoro rispetto quello che si fa in Europa
Ha un alto costo da parte dell'impresa
Per assumere occupazione regolare la quota del della contributiva dei contributi INPS in Italia e almeno dieci punti superiore a quella media europea siamo trentadue trentadue e mezzo per cento rispetto al ventitré
Ventiquattro per cento di medio Poppea quindi l'azienda
Che impiega manodopera regolare assunta con contratto a tempo determinato a tempo indeterminato paga dieci punti in più di costi contributivi quindi un mercato lavoro arretrato rigido costoso
Che non assiste in maniera adeguata i disoccupati che non ti dagli strumenti di formazione che ho preso in quando si è disoccupato per trovare un altro lavoro
E quindi vedete che in questo contesto dire che la legge Biagi la causa di tutti i mali della casa della precarietà e veramente molto riducente come minimo
Come massimo è veramente da stupidi è una presa in giro
Il problema è che non si vuole affrontare in maniera adeguata le tematiche vere della riforma del mercato del lavoro italiano perché affrontare in maniera adeguata le problematiche vera del mercato lavora italiano ci esige una quota di riformismo una quota di coraggio una quota di determinazione che la sinistra italiana non ha vediamo di metà va a noi come Rosa nel Pugno noi faremo
D'accordo con Capezzone un comitato tecnico che cercherà di assistere di collaborare con gli esperti che in Italia abbiamo nel campo dei giusta buonismo con i compagni gli amici presenti nel sindacato soprattutto nella UIL
Di collaborare con il gruppo parlamentare perché su questi temi si attivino una iniziativa concreta che nel giro di poco tempo eviti da un lato di fare quei disastri che qualcuno annunciato durante la campagna elettorale e dall'altro
Non si eviti non si eviti ancora una volta di mettere le mani sulle riforme vere che questo che questo comparto richiede facciamolo in onore di Marco Biagi che fu un grande socialista
Come noto che molti di noi hanno conosciuto riflettiamo e riprendiamo ancora il suo libro bianco e io penso che sia estremamente importante che noi ci occupiamo da sinistra
Del mercato lavoro perché questa davvero può essere una delle grandi bandiere del riformismo italiano i prossimi anni grazie
Grazie grazie Beppe per il quadro puntuale e preciso che hai tratteggiato e adesso se anche lei punto di vista del sindacato do quindi la parola Gianni cortese
Grazie
Io devo dire che concordo pienamente con i due interventi che mi hanno preceduto
Che per la verità hanno già trattato molto della materia e che per comune estrazione culturale
Condivido sicuramente devo anche dire che a detta di tutti gli esperti del diritto del lavoro quello che diceva Gareggio prima è ampiamente confermato vale a dire alla legge Biagi
Che data due mila e treno scordiamo lo il decreto legislativo di attuazione che sempre del due mila e tre in questo Paese è stata pochissimo applicata e soprattutto non sono state applicate una serie di forme di ricorso ad attività che la legge prevedeva tipo job sharing o lavoro ripartito job on call a chiamata e quant'altro quindi non può essere assolutamente la causa di tutti i mali che vengono imputati ma è diventata una sorta di spartiacque tra riformismo e massimalismo conservatore che pure in questo Paese c'è
E che al proprio interno annovera molti personaggi non ultimo credo dopo l'uscita di ieri il neoministro Damiano
Che appartiene a quella corrente non dimentichiamolo che definiva limacciose do il libro bianco
Noi il libro bianco non l'abbiamo mai ritenuto limacciose o rule lo riteniamo un utile lavoro che purtroppo Biaggi non riuscì a completare come avrebbe voluto dando origine anche ad uno Statuto dei nuovi lavori perché il problema vero di questo Paese e quello di originare uno Statuto dei nuovi lavori che sappia dare appunto diritti che oggi non sono previsti forme di tutela di rappresentanza
Se proprio dovessimo parlare dei danni che si sono consumati a danno delle giovani generazioni e delle fratture che esistono in questo Paese al posto del ministro Damiano tirerei fuori per esempio filone della previdenza
Perché spesso ci riempiamo la bocca di solidarietà generazionale periodo però per chi conosce l'argomento
La legge Dini che data mille novecentonovantacinque con l'introduzione del meccanismo di calcolo contributivo
Ha fatto in modo che le future pensioni cioè quelle di coloro che hanno iniziato a lavorare dal mille novecentonovantasei o comunque di chi andrà col sistema pro rata in parte retributivo in parte misto
In parte contributivo avrà un notevole taglieggiato
E la cosa ancora più grave in proiezione queste pensioni avranno un rapporto più o meno del quaranta quarantacinque per cento rispetto a una pensione calcolata con il sistema retributivo la cosa più grave e che dal mille novecentosettanta novantacinque ad oggi
Non si è messo in atto il squamoso secondo pilastro di previdenza quello integrativo
E addirittura uno degli ultimi provvedimenti del precedente governo rimanda l'esercizio dell'opzione per la scelta della destinazione del trattamento di fine rapporto
Come data limite al trenta giugno due mila otto qui andrebbe fatto un intervento vero
Per cercare di recuperare i guasti che si sono prodotti in questa generazione dal mille novecentonovantasei vale a dire dodici anni di mancata copertura contributiva e su questo credo che noi riformisti nel sindacato ma anche nella politica nel Parlamento dovremmo cercare di trovare delle soluzioni
Perché appunto una frattura di questo tipo Bari composta rapidissimamente va messo mano al barocco
Dei fondi di previdenza integrativo che nel pubblico sono ancora fermi io sono segretario regionale di una categoria che organizza la sanità e le Autonomie locali noi abbiamo gli accordi contrattuali da quattro cinque anni ma il fondo non è mai decollato perché manca uno statuto manco Regolamento manca il primo motore
Che deve essere rappresentato appunto dallo Stato peraltro le poche applicazioni che ci sono state della legge Biagi noi avremmo gradito
Chi si potessero applicare anche nel pubblico ma come sapete l'articolo uno a al suo secondo comma del decreto legislativo di attuazione stabilisce che la normativa non si applica al lavoro pubblico questo significa tradotto che nel pubblico continuano a esserci trecento mila rapporti di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa i famosi co.co.co.
E sono una vera e propria forma di sfruttamento sistematica rinnovata nei confronti dei lavoratori che sono soggetti a questo strumento
Ed era lo strumento previsto dalla precedente normativa quindi dalla normativa Treu
Mentre come sapete per quanto poi la traduzione sia stata parziale la legge Biagi se non altro prevedeva i Co Co Pro
Con la possibilità di non rinnovare quindi i contratti di collaborazione messi in atto e l'impotenza la potenzialità di convertirli incontrati a tempo indeterminato
Quindi noi riteniamo che ci siano questioni legate sicuramente
Al futuro delle giovani generazioni che non possono appunto essere condannate a una sorta di precarietà senza fine quindi bisogna distinguere tra ciò che il filone della flessibilità in senso proprio
La necessità di ricorrere a forme di tempo determinato per particolari situazioni le punte di stagionalità
La prova che un buon imprenditore vuole fare per vedere se riesce a reggere il passaggio da l'impresa piccola impresa media e cose di questo tipo ma non può essere uno strumento che aggira
Sostanzialmente le norme in essere e che condanna per l'appunto le giovani generazioni ad una precarietà senza fine perché poi da questo discendono tante cose
E e alcuni raffrontate anche ricca prima quindi la soluzione e anche quella di dotarsi di un sistema di ammortizzatori che oggi non esiste
Si tratta quindi di capire qual è l'assistenza che si dà a questi lavoratori nelle fasi di in attività su questo lo diceva prima Beppe Garessio noi abbiamo da mettere mano da rimodellare lo stato sociale
Perché il nostro Stato sociale che ci pregiamo di dire sempre no i sindacalisti costa due punti di pile in meno rispetto a quello degli altri Paesi ha però all'interno dei capitoli una distribuzione che sicuramente penalizza le situazioni di disoccupazione i o di non attività perché sappiamo benissimo come viene ripartito poi e complessivamente l'ammontare del costo del nostro stato sociale c'è molta attenzione come peraltro giusto alla sanità che una volta dicevamo
Essere dotata meno degli altri Paesi oggi la sanità ha una dotazione che supera il sei per cento del PIL quindi siamo in linea con gli altri Paesi
Se a questo aggiungiamo le risorse che cittadini TIR dal tirano fuori di tasca propria per non sopportare quella cosa vergognosa che sono le code le liste di attesa arriviamo al nove per cento di spesa
E quindi va bene la sanità va bene l'assistenza va bene tutto ma pensiamo anche alle Jonah brani generazione dotiamo ci quindi anche ad un sistema di un modello di ammortizzatori che posta far reggere appunto anche
In futuro questo questo ragionamento
Noi siamo dell'avviso peraltro come sindacalisti che bisogna aumentare gli sforzi per fare in modo di riuscire a tramandare in forme diverse tutte quelle tutele quelle conquiste che nel corso dei decenni abbiamo segnato non ultima sicuramente con i distinguo di cui parlava prima la legge Brodolini meglio nota come Statuto dei lavoratori quindi su questo credo che dovremmo tutti assieme
Aumentare gli sforzi credo poi anche che sarebbe necessario mutuando da altri sistemi dallo stesso Zapatero eccetera
Definire meglio le varie fasi l'approva l'inserimento e la stabilità
Perché presumo che non ci sia in questo Paese come altrove nessun imprenditore così stolto da non volere fidelizzare un certo punto rapporto di lavoro dopo che ha fatto degli Investimenti
Sul piano della formazione e e quanto altro quindi noi riteniamo appunto che non sia assolutamente da demonizzare la legge Biagi e che ha bisogno di alcuni correttivi che ci sono troppe tipologie di rapporti di lavoro previste alcune non adoperate non utili eccetera
Ma riteniamo che con un completamento sul piano appunto dei diritti di un nuovo Statuto dei nuovi lavori possa essere un utile punto di partenza
D'altro canto concluderei con questa affermazione io credo che dobbiamo anche ricordarsi della lezione appunto
Di Biagi
Di un riformista come ci ricordava Gareggio prima di una socialista di un uomo coraggioso che ha pagato con la vita quindi con il bene più prezioso
L'appartenenza fino alle al filone del rifornimento del riformismo e poi chissà per quale motivo ma forse lo potremmo anche spiegare
La storia ci insegna che sono sempre i riformisti a fare paura ai cosiddetti rivoluzionari e quindi su questo io concludo augurandomi che ci possa essere appunto un prosieguo e siamo a disposizione come UIL a tutti i livelli dell'organizzazione per anche una serie di fasi tecniche che ci dovessero utilmente impegnare per il proseguo di questo ragionamento grazie
Grazie a te Gianni passò subito il microfono Daniele Capezzone che fatti e lo ricordo è il nostro capolista nella competizione elettorale per rinnovo del consiglio comunale l'elezione del sindaco del nuovo sindaco di Torino
Grazie davvero e mi trovo nell'intervenire in una situazione insieme piacevolissima è strana
Perché essendo stato ed essendo questo tema
Al centro
Dei miei interessi anche
Di buona parte dell'attività politica condotta in questi mesi è però la prima volta che mi trovo in un convegno su questo tema avendone fatti decine
Nell'ultimo semestre ma è la prima volta che mi capita di venire dopo tre interventi che condivido completamente nel senso che bisogna diciamo è un esperienza
Nuova perché di solito su questo tema si ascoltano cose e invece davvero una per una per le cose che sono state dette meritano a mio avviso una firma e una iniziativa politica
Molto brevemente una proposta simbolica
E qualche valutazione
Proposta simbolica perché su questo tema valgono anche i simboli i segni le scelte ed è una proposta che rivolgiamo da qui al Sindaco uscente e al sindaco rientrante a un nostro candidato
Come è accaduto a Roma
Anche a Torino
Anche in questa città lo si faccia presto sarebbe cosa io credo bella
Sì in titoli una strada a Marco Biagi
Qualcosa
Una cosa semplice una cosa chiara un segno poi discutiamo
Intanto chiariamo
Si tratta di
Per onorare
Ho la memoria di un uomo coraggioso io non voglio far qui polemica ma insomma che l'allora segretario della CGIL è stato ricordato dicesse libro bianco limacciose
E poi più avanti l'allora ministro degli interni abbia detto post mortem
Con piccoli doni
Ma ci rendiamo conto
Aperta parentesi peraltro aveva visto giusto ed era stato lucido anche nel sentire i segni del pericolo su di sé
Aveva purtroppo ragione
Su quello che stava avvenendo ed è brutta la decesso non è questione di destra e di sinistra ma è brutta la vicenda di un Paese che per un verso isola qualcuno
E per altro verso non solo non lo protegge ma addirittura poi su protratta
Salvo poi naturalmente
Chiamare legge Biagi una legge quando Biagi non c'è più perché poi questo è diciamo
Detto questo alcune considerazioni è stato evocato l'intervento dell'altro ieri nell'intervista di ieri sulla stampa del ministro del lavoro Cesare Damiano
Che è persona lo diciamo seria ragione
E io mi rivolgo da qui i miei auguri di buon lavoro sono convinto che potrà lavorare in modo in fondo positivo
Con la stessa franchezza
E con la stessa chiarezza
è partito col piede sbagliato
Nel senso che non solo ha detto una cosa
A mio avviso e a nostro avviso non giusta
Ma proprio si è incamminato nella direzione opposta a quella giusta cioè non è che ha sbagliato di poco
è uno che da Torino
Deve andare verso Roma e prende la strada verso nord cioè ha completamente sbagliato la rotta
Perché il Libro Bianco di Biagi
Che è tornato ad attaccare
E non solo a nostro avviso non va attaccato ma dovrebbe invece rappresentare la bussola
Dell'attività di governo e dell'attività legislativa su questo tema
Io lo dico con molta chiarezza ho l'impressione che mancano pochi giorni alle elezioni c'è una pressione della CGIL della FIOM che qualcuno abbia lasciato intendere
Al ministro dai un segno in quella direzione insomma timbra il cartellino ecco
Io mi auguro che diciamo adempiuto questo timbro il ministro si senta più libero
Di ragionare con noi e noi siamo pronti a farlo
Nella direzione che è stata ricordata nei tre interventi che hanno aperto questo appuntamento noi siamo stati i primi a dire
Che la legge Biagi andava completata e riequilibrato
Perché non è giusto che gli unici a pagare il prezzo della flessibilità siano i lavoratori lo abbiamo detto con molta chiarezza lo ribadiamo qui lo sottolineiamo tre volte
Ma detto tutto questo l'Unione deve però chiarirsi le idee perché nel librone di duecentottanta pagine come spesso nel programmo
Come spesso si fa quando non si vuole sciogliere un nodo si usano parole varie e è stata coniata la formula superamento della legge Biagi
Che vuol dire superamento della legge Biagi
Una superiamo appunto per andare verso nord per andare verso sud per andare verso est per andare verso ovest perché anch'io son favorevole a superarla
Se superarla vuol dire riequilibrare le completarla andare avanti ma se invece superarla e diciamo
Il nome che si dà il nome più carino che si dà
A alla sua cancellazione al suo smantellamento non ci stiamo
Per essere chiari
Questo è un Paese in cui destra e sinistra si sono mossi in questi anni in modo molto italiano cioè le riforme innovative di mercato ognuno le ha fatte sul blocco sociale degli altri
Restano stava paese in cui un professore liberale magari anche liberista lo trovi sempre l'importante che le riforme un po'difficili comincino lontano dall'uscio di casa sua
E quindi ai il centrosinistra che ha fatto la riforma liberale c'è una buona del commercio ma nella convenzione ci tanti commercianti votano per quegli altri chi se ne freghi
Il centrodestra fa la legge trenta chiamandola Biagi c'era tanto lavoratori volano per quel io credo che questa abitudine debba finire
E come se ne esce se ne esce non togliendo
Dal mercato chi ci sta ma portandoci anche gli altri
Ad esempio andando a porre una questione che Biagi nel suo libro bianco anche aveva posto
Che è quella di una società che veniva i rischi e le opportunità
Del mercato della competizione ma tutti e allora per esempio affrontando il tema degli ordini professionali che non è possibile che da una parte appunto ci siano i lavoratori che sperimentava flessibilità e dall'altra poi invece ci siano settori che sono sempre nella caldo nel calduccio di una tutela corporativa
Perché questo è un tema altra questione è stato ricordato il Libro Bianco di Biagi poneva la questione
Della riscrittura di un sistema credibile agli ammortizzatori sociali oggi l'Italia ha una rete di protezione sociale
Che molto protettiva per pochissimi e poi è completamente lascia completamente scoperti tutti gli altri sono state ricordate cifre
Su cento persone che in Italia perdono il lavoro quante poche pochissime un quarto un quinto di quello che accade nel resto d'Europa hanno una qualche forma di protezione allora si potrà dire anche qui in questa città
Noi usciamo da trent'anni di uso della cassa integrazione come strumento diciamo le cose come stanno
Di
Protezione di prese in difficoltà senza salvare alla fine della fiera posti di lavoro
Spendendo risorse straordinarie
Io credo che invece se si aprisse il percorso va fatto molto bene Tito Boeri da questo punto di vista proponendo forme vogliamo chiamare sussidi di disoccupazione lo vogliamo chiamare in altro modo non importa la denominazione
Mai immaginando un ammortizzatore sociale unico
Che abbia un carattere di generalità
Naturalmente queste qui da Boeri passiamo sempre sotto il cappello del libro bianco i Biagi da Boeri passiamo all'inchino
Affrontare il tema di un ammortizzatore sociale di quel tipo significa anche porre il tema italiano per antonomasia che è quello della legalità
Perché parliamoci chiaro non vale solo per Reggio Calabria vale per tutta Italia porre il problema del sussidio di disoccupazione significa porre il problema della tenuta di un sistema amministrativo significa evitare che poi chiunque finisca per vuol dire
Di quello strumento modico per alleggerire piccola storia della quale ragionavamo
Proprio con il professor Ichino in un convegno storie che raccontava molto divertente vera peraltro una coppia milanese che assume una babysitter per alcuni mesi
Baby sitter danese
Parla perfettamente l'italiano cioè si presenta prima seria
E la baby sitter danese dice scusate io
La prima e l'ultima volta che vi devo chiedere questa cortesia devo fare una telefonata internazionale vi chiedo
Una sola volta ma vi prego di farne parte
Prego
E si sente la sua lingua chiama dice non si sa cosa la coppia curiosa un po'che valeva soci ma scusi ma che chiama
No
Ho chiamato immediatamente il mio ufficio del lavoro a Copenaghen
Dicendo che siccome ora per tre mesi avrei avuto un impiego in Italia
Ho chiesto che mi venga sospeso il sussidio di disoccupazione
Ecco ghanese la Quercia ma
Ma come ma insomma
La ragazza stupidità e un filo indignata insomma
Il problema non è se eventualmente qualora io avessi taciuto se poi sarei stata scoperta no ma io scusate devo firmare ogni mese sul mio onore
Che come avrei potuto io e come potrei io firmare sul mio onore
è evidente che questo non si chiede a non si chiede all'Italia di fare diciamo un viaggio collettivo a Copenaghen e cioè ma diciamo quelli che parlano bene direbbero un po'di silicati tutte di attitudine cinica diciamo che porre un problema di riscrittura degli ammortizzatori sociali significa
Ho raccontato questa ne Dotto
Che è molto spinto diciamo no nella nel non si chiede di arrivare a tanto però
Affrontare questo nodo
Significa anche come si dice i Crow Six alta
Bisogna fra ci sono dei momenti in cui bisogna affrontare le questioni significherebbe anche affrontare la tenuta del sistema Italia nella sua legalità nella sua sostenibilità perché non provarci
Io l'ho detto oggi
E lo ripeto qui nel caos italiano
In cui a mio avviso anche in questo avvio di legislatura il centrosinistra
C'ha fatto penare
Ma adesso ce lo possiamo dire con franchezza ma che motivo c'era di fare prima l'elezione al presidente La Repubblica e poi la formazione del governo non era il caso di fare prima la formazione del governo per dare subito una risposta economiche problemi del Paese quando c'ha il debito pubblico al centootto per cento del PIL quando c'hai
Il rapporto deficit PIL le che sarà superiore al quattro per cento quindi più di un punto sopra il limite che dovesse una situazione delicatissima non è la mente
In questo caos noi avremo tra le onde due frangiflutti due cose affidabili sul piano economico il governatore di Bankitalia Draghi che è persona seria e il ministro dell'Economia Padoa Schioppa che è persona affidabile seria ragionevole
E Padoa Schioppa avrà come prima preoccupazione comprensibile dal suo punto di vista quella di un'attenzione scrupolosi sì ma i conti pubblici perché giusto per carità ma non basta
Noi dobbiamo aiutare questo ministro che sarà lo ripeto giustamente giustissima mentre dal suo punto di vista preoccupato dei conti pubblici ma questo non può bastare dobbiamo aiutarlo a muoversi anche sul terreno della crescita
Come un mantra dovremmo ripetere crescita crescita crescita guai se questo Paese tra quattro cinque sei mesi continuerà ad avere zero due zero tre zero quattro i greci del PIL noi dobbiamo subito scappare sopra l'uno perché altrimenti vuol dire che delle
Che non regge poi hai voglia a a dare medicine amare per tenere i conti pubblici apposto puoi ammazzi paziente noi invece abbiamo bisogno di consentire al paziente subito una convalescenza che lo porti fuori di casa
A da questo punto di vista io lo dico con molta franchezza avendo proprio un ministro così affidabile
Noi dobbiamo aiutarlo gli hanno messo in turno di tutto e di più
Audizione di oggi ha visto tra i sottosegretari c'è il verde Paolo Cento che state su credo la sera fa un elogio della decrescita che è meraviglioso cioè è l'unico caso al mondo io credo che andando col lanternino in giro per il mondo
Trovare un sottosella le colonie che spiega in fondo se non si cresce troppo Tammaro cioè Figo va bene insomma è è una delle meraviglie italiane che dieci
Noi dobbiamo invece aiutare questo ministro
E il compito secondo me della Rosa nel Pugno con le altre persone che ci sono ragionevoli al centrosinistra questo tema è stato hanno anche nella Margherita stanno anche nei DS
Stanno viva Dio nel sindacato perché CISL e UIL su questo hanno preso delle posizioni coraggiose soprattutto ma anche l'accisa
Dobbiamo dare atto di questo mentre la CGIL ha cercato di dare subito un'impronta di un certo tipo di chiusura
Noi dobbiamo avere il coraggio in modo leale corretto senza fare gli sfasciacarrozze perché ma anche di aprire un confronto a sinistra
E anche di aprire uno scontro le ha anzi avere tante risse
Facciamo un confronto serio leale pacato a bassa voce ma vero su questo tema qual è la linea del governo e quella della CGIL
O è un'altra linea
Si cita Zapatero
E in questo Paese viene sempre citato a sproposito Zapatero perché su questi è stato opportunamente qui ricordato sui temi economico-sociali Zapatero diciamo le leggi Biagi di là fatte da Aslan se le è tenute
Negli altri Paesi c'è una capacità di far tesoro delle cose buone fatte da chi è venuto prima
E
Di aggiungere qualcos'altro in questo caso poi gli consentirsi dei recuperi sociali
Peraltro si può
è un complotto si sa se
Complotti Paolo Cento che già spiegherà che i convegni al buio sono meglio dei conventi e l'home
A io credo che questo sia anche un territorio certo noi abbiamo il capitolo della laicità che è un nostro capitolo caratterizzate ma questo deve essere un altro capitolo altrettanto caratterizzante noi dobbiamo essere la forza
Dell'innovazione economico sociale della modernizzazione economico-sociale e
Lo dico in particolare i compagni socialisti su questo possono alzare una bandiera perché negli anni Ottanta questa è stata razziale voi siete stati quelli che a Rimini avete fatto meriti e bisogni
Non era una linea blairiana ante litteram
E ora ruolo ricordato
Nel mio congresso di radicali italiani a
Ottobre
C'è stata di recente una ricerche interessante Dellai segugi dell'istituto i sondaggi bene commentata da un dirigente diessino che è una persona non faziosa e aperta al confronto come Gianni Cuperlo
La S VGA presunti campioni agli elettori di sinistra tradizionale
Ha fatto un gioco che è un gioco intelligente di associazione delle parole quali parole vi sembra o di sinistra e quali parole invece le sentite lontane da voi
Chi lo stai dei risultati per alcuni versi naturali tanti sentivano vicini a sé le parole socialdemocrazia pubblico benissimo nulla quaestio ovviamente
Il guaio è venuto quando sono state sottoposte a quel campione la parola rischio
La parola merito individuale
La parola competizione queste parole avevano soltanto un dieci dodici quindici per cento di persone interpellate che le sentivano anche non solo ma anche come parte del proprio bagaglio politico-culturale io credo che noi abbiamo la forza di prendere questa sfida
E di dire che c'è una sinistra conservatrice ma c'è anche una sinistra della modernizzazione
Dell'innovazione
Che vuole fare il riprendere al Paese in treni persi perché questo Paese già ne ha persi due di tre
Negli ultimi otto nove anni ha perso il treno di D'Alema che poteva fare Blair quando è stato a capo del governo ve lo ricordate quel congresso dei DS in cui il venerdì lui fa la sua relazione blairiana
Il sabato arriva Cofferati dice no ragazzo ti sei sbagliato e la domenica D'Alema torna indietro primo treno perso
Secondo treno perso i cinque anni del governo Berlusconi che aveva vinto le elezioni su un programma di modernizzazione promessa giuste o sbagliate non non ci vengo qui non non mi importa ora parlarne stasera ma poi invece ha fatto con Tremonti una politica tutto tranne che di innovazione stava politica della tutela degli ordini professionali la politica dei dazi la politica dello rinchiudersi
Io credo che noi possiamo invece prende una bandiera
Con una chiosa importante che dicevano i compagni che mi hanno preceduto e che io condivido integralmente
Non abbiamo paura di prendere la bandiera dell'innovazione
Che in questo Paese
La bandiera che tutela i più deboli quando noi facciamo queste queste incursioni non siamo quelli delle disuguaglianze siamo quelli semmai delle nuove uguaglianza
Siamo quelli che parlano anche di settori del sindacato che sembrano preoccuparsi solo della tutela di chi è già iscritto al sindacato in buona misura sono per lo più persone non attive in questo momento e invece resta scoperto tutto il resto
Quindi la nostra è una bandiera insieme di innovazione e di nuova uguaglianza di innovazione e di tutela dei più deboli
Di modernizzazione e di tutela di coloro che sono scoperti estranei esclusi
Dal sistema delle protezioni esistenti quindi davvero su questo possiamo a testa alta prendere una bandiera senza avere il Complesso
I farci dire ma voi no noi siamo quelli che tutela dei più deboli
Io credo che su questo dovremo veramente con nota Arci in modo forte chiudo su questo dicendo che c'è
Una frase di Tony Blair non si chiede ne a tutto il paese di diventare come la bambinaia danese che dicevo prima né a tutti i leader del centrosinistra e diventare come Tony Blair sarebbe un programma troppo ambizioso ma c'è una frase di Blair che io trovo straordinari
E che qualcuno almeno noi dovremo ripeterci come un mantra
Io a Blair
Ogni volta che ho introdotto una riforma mi sono pentito solo di non essermi spinto ancora più avanti
Io credo che questo è un Paese voi pensate alla Spagna
Cosa è accaduto la Spagna di Felipe Gonzales che va avanti e crescerà
Poi arriva la Spagna del Partito popolare di Aznar che va avanti e cresce
Poi arriva a Zapatero che va avanti e cresce ancora
Cioè esistono realtà anch'e ora in Inghilterra sarà lo stesso perché come la Thatcher ha imposto il cambiamento anche della sinistra
Allo stesso modo Blair ha imposto di nuovo il cambiamento anche del partito conservatore con il nuovo leader Cameron cioè ci sono Paesi lo diciamo al di là del
Dei momenti di faziosità elettorali in cui
Che vinca la destra o che vinca la sinistra si può star tranquilli che un poco di innovazione ci sarà qui noi rischiamo di essere la situazione in cui chiunque vinca ci sarà un po'di retromarcia ancora ecco noi possiamo essere quelli che stanno nel centrosinistra che garantiranno la vita forte del governo Prodi
Ma chiederanno anche che il governo Prodi si misuri con le sfide dell'innovazione della modernizzazione grazie
Grazie Daniele grazie ancora a tutti voi credo che confronto di questa sera abbiamo dimostrato come la Rosa nel Pugno
Abbia le carte in regola e le idee chiare su questo tema per aprire dare corso all'interno dell'Unione a quel confronto serio ampio leale alto per spingere fino in fondo su questo tema importante per il futuro la crescita del nostro Paese buonasera ancora tutti
Se non sbaglio
Grazie