Le occasioni mancate della globalizzazione e l'illusione federalista: il ruolo delle Regioni e gli assetti dello Stato

Buona sera noi cominciamo perché abbiamo tenuto il quarto d'ora accademico visto che io questa sera ho l'onore di avere ospiti di Società aperta di Bologna
Quattro professori del della nostra università trattare di un tema che abbiamo deciso insieme agli amici Società aperta a Roma insieme al presidente di Società aperta e che era mia sinistra il dottore Enrico Cisnetto
E devo dire che la serata di questa sera è stata promossa dal circo di società aperta di Bologna ma hanno aderito immediatamente
Aida che l'Associazione italiana donne dirigenti d'impresa e ringrazio la dottoressa Sandra
Dinelli
Che era presidente regionale che è socia fondatrice peraltro del gruppo di Bologna e anche gli amici di impegno civico
E ringrazio il dottor ad Ari perché stasera rappresenta non solo ha portati gli amici di impegno civico ma rappresenta il gruppo dirigente
Poi abbiamo anche tra noi gli il dottore Mario Matteini del circolo
Marco Biagi dell'Acri che saluto e ringrazio di essere presente di essere qui con noi stasera grazie dottore
Anzi professore
Voi se di amici che stasera sono qui con noi vorranno prende l'invito nuovo in occasione diciannove di marzo faremo un'iniziativa come ACLI molto simbolica ma piena di contenuti faremmo una biciclettata che accompagni eremo con ricordo il percorso che Marco ha fatto e faremo una messa alla fine di questa nostra iniziativa
Mi devo anche dire che ho una lettera del
Del ministro Giovanni Alemanno che ci ringrazia per questa nostrani iniziativa e avrebbe aderito con piacere ma impegni già programmati non gli consentono di asse tra di noi così come è arrivata
Anche una lettera che peraltro lasciato in ufficio del dottore Enrico Letta il quale si complimenta per l'iniziativa che facciamo ma non è non può essere comunque
Ecco la serata di questa sera anche vede appunto presente professore Augusto Barbera professor Marco Cammelli professor Giuseppe De Vergottini spot sospettano stamani di Enrico Cisnetto
Ci porta come Società aperta appunto come questo circolo bolognese che è nato da una rete di cittadini milioni di cittadini unite dal desiderio di approfondire anche le ragioni di un sempre più evidente scollamento tra società intesa come Cuba come comunità economica e e sistema politico anche per potere volere capire insieme a Despair tutti
E alcuni argomenti che ci bruciano sulla pelle la riforma della Costituzione il problemi veri del federalismo più o meno compiuto io non so se oggi è passata in Senato se è stata presentata in Senato la proposta delle case di libertà di
Punto di proposta di legge di modifica no del del di alcune parti della del del disegno di legge appunto di modifica della parte che riguarda la legislazione praticamente totale di alcuni di alcune materie come appunto sono la scuola la polizia municipale la salita di totale competenza delle Regioni che una delle parti diciamo della riforma della Costituzione
Non so perché non sono uscita sentire il telegiornale perché oggi è stata una giornata abbastanza impegnativa non so se è stata portata in Senato se è stata votata questo passaggio comunque a prescindere da questo passaggio noi vogliamo capire insieme appunto a un gruppo di economisti che hanno avuto il merito di perfezionare anche un'analisi uno studio sulla situazione economica italiana quali sono le dinamiche che investono nel nostro Paese fuori anche dagli urli Canducci invece con persone competenti ed esperti dentro alcune problematiche cogenti
Noi vogliamo appunto riflettere oggi sul nuovo Titolo quinto della Costituzione quello che ha compiuto questi quattro anni non facili
Abbiamo oltretutto e l'avete in cartella mi sono permessa di fare un riassunto molto essenziale del testo rapporti sai sul federalismo il terzo che viene compiuto ed è un rapporto scientificamente corretto perché a un riporta una serie di dati insomma sul quale ci aiuterà sicuramente a ragionare
Di rapporto prende in esame la nuova ripartizione di competenze legislative costituisce uno scenario finanziario virtuale sulla dimensione del federalismo per tutto il periodo novantanove due mila e tre porta dei dati ci consegna dei dati anche preoccupanti sui costi di questo federalismo e su queste cose e su tanti altri problemi come appunto l'articolazione della del della legge in questi quattro anni quello che ci si prospetta cioè sulle incertezze sul quadro dei potere di che le regioni continuano a chiedere ma chiedono anche più risorse allo Stato quindi questo decentramento delle funzioni questa Commissione presieduta dal professor Vitaletti che lavora per districarsi
Da questo coacervo di materie di competenze concorrenti esclusive e quant'altro ed il disegno di legge di riforma in votazione in questi giorni al senato no che appunto stabilisce che scuola sanità polizia locale sentì scusi la competenza delle regioni ecco su queste materie
Quali sono i problemi all'interno anche di un amico dimensione come ah ma anche citare sempre il il nostro presidente Enrico Cisnetto e quindi di una dimensione globale economica di questa anche concorrenza di questo appuntamento
Che cui voi siamo chiamati anche a rendere conto di questa di questo nostro Paese in questo momento in effettiva difficoltà in effettivo affanno
Senza invocare la dannata parola che ormai è caricata drammaticamente politicamente no di significato che la parola declino ma non si può neanche più parlare di qui dobbiamo parlare di sofferenza di affanno ma non si può perché esso no
Ah carichiamo sempre di un più significato devastante bene noi di questa sera punto vogliamo attraverso la parola di analisi e le i pareri di esperti vogliamo cercare di capire La nove nostro obiettivo è capire e anche fare alcune proposte io o no ovviamente il compito di fare delle proposte le proposte finali poi voi potete letto la mia scaletta chiavette Linda
In cartella verranno fuori anche dalla discussione dalle Poste autorevolissime opinioni io mi sento come si suol dire una botte d'acciaio stasera
E adesso chiudo la bocca passo la parola immediatamente al professore Augusto Barbera era il quali introduce
Straordinario costituzionalista della nostra terra introduce la serata ovviamente sui temi che vi sono sì
Ma io ho cercato di sottrarmi cercare di modificare l'ordine ma alla fine prevalsa l'idea che ahimè bisogna seguire l'ordine alfabetico
Certe volte me e il mio vantaggio ma certe volte qua svantaggio perché mi cercava di sottrarre perché il tema è molto vasto e può essere
Aggredito da diversi punti di vista e quindi e chi parla per primo deve anche il compito di cercare delimitare delimitare il tema è il discorso
E io pongo una prima domanda Vera un primo interrogativo vero
Che è il seguente io mi sono interrogato se effettivamente questo Paese a una sincera domanda di regionalismo e di federalismo
Quindi una domanda assai impegnativa me lo son chiesto
Perché se andiamo a vedere la storia del regionalismo poi divenuto improvvisamente federalismo in questo Paese ci accorgiamo che è sempre stato legato ha problemi di schieramento politico parto dalla Costituente rapidamente
Alla Costituente c'era uno schieramento che era lo schieramento
Cattolico moderato Democrazia Cristiana fortemente impegnata sul piano delle Autonomie e dell'autonomia regionale in particolare il discorso di Sturzo per capirci rapidamente mentre c'erano le sinistre contrario in particolare contrarissimo il partito socialista
Maschi e per molto tempo il parto comunista che erano contrari e si capiva perché perché c'era un'idea della pianificazione centralizzata della pianificazione quindi che aveva bisogno di tenete alcune leve al centro e non in periferia
Questa fu la discussione l'Assemblea costituente dopo entrata in vigore la Costituzione il diciotto aprile le
Parte si invertono la democrazia cristiana diventa un partito che
Non vuole ragione che approva la legge Scelba nel mille novecentocinquantatré che ritarda fino al mille novecentosettanta l'approvazione della regione l'entrata in vigore regioni e le sinistre invece il pignoramento ma no la battaglia del regionalismo
Interregionali sa
Mille novecentosettanta finalmente le Regioni si fanno alle spalle c'era il discorso sulla programmazione economica un discorso molto serio portata avanti
E in particolare dagli ambienti favorevoli alla programmazione economica alle regioni per la programmazione si diceva
Ma quando si arriva istituita regione mio centosettanta lo si fa essenzialmente essenzialmente per potere dare al Partito comunista in particolare quello spazio in periferia
Che non riusciva a vere per note ragioni internazionale
Al centro al centro è il periodo in cui Partito Comunista attraverso una politica di tipo consociativo appoggiava il governo Colombo ad esempio la mia centosettanta
Poi le Regioni entra in un cono d'ombra dopo i primi anni di particolare risalto di particolare enfasi
Entrano in un cono d'ombra con la fine degli anni settanta e per tutti gli anni ottanta esplode il fenomeno esplode il fenomeno lega gli unici a porre con forza il problema del federalismo non più del regionalismo ma addirittura del federalismo
C'è la commissione De Mita Iotti che lavora in quegli anni contro ogni ipotesi di federalismo si dicesse mai regionalismo regionalismo da riprende regionalismo forte
E nel mille novecentonovantaquattro la lega esce dalla maggioranza e che ne ha consentito la vittoria di Berlusconi a Milano centro vanta cinque formazione del governo
Del governo Dini e all'improvviso in pochissime settimane
Tutte le forze politiche italiane più o meno diventano federaliste
Alleanza Nazionale partito ispirazione azionista si scopre federalista
PDS
Che aveva cresciuta attorno a commissione
De Mita Iotti il federalismo a favore di un regionalismo diventa federalista Forza Italia federalista tutti scopro il terrorismo parola assai impegnativa che lasciò perplessi molti di noi che c'eravamo battuti per regionalismo l'istituzione rafforzamento regione ritenendo che è uno Stato unitario
Potesse decentra Hassine regioni potesse decentra arsi in autonomia regionale locali mentre il federalismo apparteneva a Stati sovrani che iniziamo un processo di unificazione di unificazione
Però si passò sopra dicendo sì però
C'è il caso della Cecoslovacchia che in effetti da Stato unitario diventa federale ma è durato nove mesi perché poi si sono divisi in due
C'è il caso si è detto del Belgio perché il Belgio diventava uno Stato federale ma c'erano due comunità che negli anni Cinquanta si sparavano nelle strade
Gli uni con gli altri comunque si accettò anche l'idea del del federalismo ecco l'impressione quindi che può esserci stata che in realtà sia stato prevalente un Martinazzoli lo disse l'esigenza di prendersi un caffè con una con Bossi in queste conversione al al federalismo
Il si arriva poi alla fine della precedente legislatura
La sfida precedente legislatura c'è una
Una volata prima delle elezioni da parte la maggioranza di centrosinistra che con otto volte insomma ricordo sei voti approva una riforma del titolo quinto in senso federalista o una generosissimo come avrò modo di dire fra un attimo riforma in senso federalista che viene combattuta perché troppo poco federalista dalle centrodestra che si apprestava fino a vincere l'elezione e poi ci troviamo questo testo che abbiamo di fronte che un testo
A mio avviso ma non soltanto a mio avviso lottizzato tra le forze dell'attuale maggioranza per cui Leanza nazionale e ci ha messo dentro
Un po'di interesse nazionale e di rafforzamento la figura del Presidente del Consiglio
Il CCD un po'di assemblearismo una buona dose una generosa dose di assemblearismo in un sistema che era sostanzialmente imperniato sul presidente del consiglio e Bossi che dice passò alla storia grazie a Berlusconi perché in Italia si fa la riforma federale
Dall'altra parte si risponde in questi giorni se risponde che
L'Italia viene spaccato in due da questa sciagurata riforma federale
La mia impressione vorrei essere appunto smentito queste impressione e che ci sia da parte dall'altra una
Distorsione ottica
Non c'è il federalismo perché di lei sotto molti profili anche opportunamente
Si fa una marcia indietro per alcune cose rispetto al testo generoso del titolo quinto si fa una marcia indietro perché si introduce il limite di interesse nazionale
Che prima non c'era né la riforma del Titolo quinto perché alcune materie
Che erano state generosamente attribuiti alle Regioni tra cui distribuzione nazionale Energia
Di competenza delle Regioni quindi regia le le regioni proprio tutto legiferare su distribuzione nazionale non è un lapsus
L'energia ed altre cose ancora si fa marcia indietro e contemporaneamente contemporaneamente la cosiddetta devolution della lega viene completamente se utilizzata creando confusione però Carrega aveva puntato sull'organizzazione sanitaria
Su scuola e su polizia per contro ha poi quando la polizia siamo raggiunti siamo giunti al reticolo nel senso che la Lega voleva la polizia gli è stata data alla polizia amministrativa regionale e locale che i miei colleghi mi comporteranno in questo le Regioni avevano già dal mille novecentosettantadue la polizia amministrativa cioè praticamente le funzioni
Non ti polizia stesso materiale dell'espressione sono le funzioni che svolge l'amministrazione per poter attuare le proprie regole per proprie regole amministrative per quanto riguarda relazione sanitaria si prevede competenza esclusiva delle Regioni ma contemporaneamente si dice lo Stato ha la competenza dettare norme generale sulla tutela salute per quanto riguarda la scuola
La conclusione sarà ancora maggiore perché si dice l'operazione scolastico regioni ma le norme generali sull'istruzione sono dello Stato in realtà un pasticcio ripeto a me pare un passo indietro rispetto al testo del titolo quinto
E quindi e
Propaganda dire che c'è il federalismo ma ritengo che sia altrettanta propaganda dire che l'Italia è spaccata
Mi è spaccata in due in realtà l'Italia corre il rischio di una grande confusione sotto il profilo amministrativo e sotto il profilo istituzionale con la Corte Costituzionale che a questo punto dovrà
Fare
Quello che finora ha fatto in questi ultimi due anni c'è una supplenza per riscrivere attraverso le sentenze il titolo quinto e creando tra sé e di problemi che ci sono e che sappiamo e che hanno portato alla corte USA dovesse occupare telecomunicazioni
Di di cose che hanno creato conflitti fra i vari livelli di governo eppure ecco voglio sottolineare col tono per la voce questo eppure di regionalismo o se volete anche il federalismo parte fisco usare questa espressione perché di regionalismo c'è bisogno
Eppure ce n'è bisogno perché perché lo richiede
La globalizzazione dell'economia
La globalizzazione dell'economia richiede che
I processi economici essi non ristrutturati su due livelli uno che il livello appunto delle grandi aree economiche ai grandi spazi
Un tentativo lo stiamo facendo in Europa attraverso l'Unione europea lo stanno facendo attraverso altre organizzazioni nel Sud-Est asiatico
Dici statico pressoché in trazione appunto Inter americana attraverso poteri che vengono dati al dub i tuoi eccetera eccetera ma contemporaneamente è necessario che i livelli in frasca tale sì o no valorizzate al massimo perché la competizione in un'economia globale non è più una competizione tra grandi impresa
Ma è una competizione
Tra sistemi territoriali imprecise
Tra sistemi territoriali impresa la grande impresa
Fordista aveva bisogno dello Stato nazionale come sua dimensione che gli consentiva una protezione nei propri confini attraverso svalutazioni competitive in alcuni casi attraverso l'assunzione tutta una serie di oneri in capo allo Stato nazionale l'impresa fordista in crisi l'impresa rette invece ha bisogno che siano i territori a competere a competere fra di loro e soltanto se ci sono territori che siano in grado di predisporre il capitale umano professionale e ma nel generale necessario che siano in grado di infrastrutturare
Adeguatamente il territorio stesso che abbia adeguate omette di approvvigionamento disinquinamento sistemi integrati di trasporto di comunicazione cablaggio e così via soltanto se questi territori sole in grado di supportare ripresa in rete c'è la possibilità di competere tant'è che si parla di grandi regioni pensiamo al Galles al all'Irlanda regione del Reno settentrionale ragione di Tolosa e così via
La Silicon Valley cioè questi territori competono fra di loro e che è possibile
Il che è possibile forse il discorso è troppo rapido passaggio troppo Raptor spero di farmi capire ugualmente possibile soltanto si hanno dei governi regionali forti robuste in grado di poter far competere questi territori
Con una dimensione che non sia né la dimensione nazionale che non significa Stato nazionale non abbia ancora una sua una sua funzione ci sono tentativi di dire costato nazionale ormai ha esaurito la sua funzione non è così asso funzione cioè ancora però
La dimensione sovranazionale e quella infra nazionale sono le dimensioni più adeguate una dimensione che non sia localistica ma che non sia neanche che abbia spazi più ampi Queneau ossia localistica queste particolarmente importante perché la tendenza invece in questi ultime riforme sia quel del forme Bassanini si riforma del titolo quinto sia queste ultime riforme con rispetto parlando che in questi giorni si stanno attuando e in realtà nel tentativo di dare non dare alle regioni hanno finito per valorizzare eccessivamente le forme localistiche mi spiego
Se andiamo a guardare soprattutto del nostro paese tutto il discorso la programmazione che era stato fatto negli anni precedenti che avrebbe dovuto reggere il
I sistemi regionali system regionale di programmazione son tutti ormai io credo io credo a catafascio faccio solo alcuni esempi faccio solo alcuni esempi
Si era partiti era idea negli anni settanta che dovessero esserci soltanto delle aree industriali di tipo distrettuale di tipo comprensoriale
Il Veneto Cia per fare un esempio e nord est in ogni Compagnie un'area e industriale con la conseguenza che ormai non si circola più non c'è un problema di congestione
Mi ricordo che quando si parlava di programmazione
Quindi Emilia Romagna si era detto un solo euro porto Bologna e folli come lo porto di nel caso della nebbia adesso abbiamo anche lo porto rinvenienze abbiamo a regime migliore abbiamo a Parma e anche a Piacenza con il suo vero porto e contemporaneamente in tutto l'asse
Del Nord nero porto a Brescia a Bergamo a Verona e così via
Tratto sia detto a Firenze niente lo porto solo l'apporto di Pisa veloce in treno veloce che vada Pisa Firenze ha voluto il suo ero porto tra l'altro uno spazio minimo per cui ogni tanto ieri escono dalla finire sull'autostrada
E così si potrebbe dire più gli ospedali ogni campanile vuol mantenere il suo ospedale le università credo responsabilità anche nostra ogni è sede di una certa importanza il piccola sede vuole vuole la sua facoltà universitaria intervengono le casse di risparmio e le fondazioni intervenga Cama di commercio la Provincia il Comune eccetera eccetera disperdendo
Soltanto su ogni criterio programmazione quindi io credo che
Da un lato ecco questo pessimismo di fondo che dicevo all'inizio cioè l'in sincerità
Del regionalismo e del federalismo ancora più in sincero tutto per motivi e politici ma nello stesso tempo un grande bisogno di riprendere il discorso del dei governi regionali e locali in una dimensione adeguata proprio perché ero richiede la economia globale può perché lo richiede il la modernizzazione dei nostri sistemi dei nostri sistemi produttivi non parlo neanche come era stato anche detto nel Della questione finanziaria perché dice proprio la divaricazione netta divaricazione netta sulla realtà de legge finanziaria che una realtà che va avanti secondo i vecchi modelli che una volta si definivano centralisti e invece le proclamazioni l'articolo centodiciannove del nuovo articolo centodiciannove della Costituzione
Nella versione antica quella del previsto dal centrosinistra ma anche quella confermato adesso centrodestra che se attuato quello sì quello sì veramente correrebbe il rischio di spaccare
L'Italia in due perché si fa riferimento alle risorse del territorio prelevate nel territorio
E predette conto che le risorse si poteva territori lombardi in Calabria non sono stessa cosa ma questo è un discorso chi finisce presto ideologico perché le finanziarie vanno avanti per conto loro d'altro canto e chiude effettivamente il Tremonti è riuscita a convincere la lega e Bossi che bisogna distinguere il federalismo costituzionale l'asterismo fiscale
E che si può fare isterismo costituzionale eccolo fiscale lo si farà successivamente successivamente e quindi praticamente a questo punto il discorso potrebbe anche essere messo da parte però è un discorso di particolare rilievo di particolare di particolare importanza
Mi fermo qui
Ma appena che è toccato proprio con violenza in realtà la parola per primo non la voleva
Ci abbia lasciato il tempo necessario anche perché prodotto compiutamente i nostri i nostri lavori a testimonianza di quanto la nostra storia il nostro futuro l'interesse e diciamo di quello che succede nella nostra regione è presente in questa sala prima di dare la parola al professor Cammelli che peraltro è stato avventata Magni bene
La facciamo vede benissimo da me va bene se va bene a voi va benissimo anche a me però volevo dire che in sala saluto l'assessore Vandelli grazie assessore a riforme istituzionali della Regione Emilia-Romagna
Abbiamo il oltretutto abbiamo la rappresentante del giudice di pace il funzionario del giudice di pace sente la regione Emilia Romagna mi sfugge il nome della signora bionda abbiamo il consigliere regionale Gianni Varani
Abbiamo il procuratore capo vinicola buona sera otto ore ventuno e abbiamo gran piacere ad averla qui con noi stasera dopo una giornata molto faticosa come lei ci ha ricordato per i fatti che hanno colpito la nostra città
E abbiamo Galassi della CISL regionale che ringrazio di essere presente quanto questa materia comunque proprio perché professor Stefano Zamagni il nostro economista ad hoc e ci aiuta sempre a capire le dinamiche della stesa no che gravano diciamo nelle diciamo sulle sulla pelle dei nostri cittadini diamo immediatamente la parola al professor Zamagni che si precipiterà dentro ai problemi legati affluenza regionale nasce il giusto
Bene grazie io entro subito nel merito dell'argomento proprio rifacendomi al titolo di questo incontro le occasioni mancate della globalizzazione
Anzitutto anch'io concordo con quanto ci diceva raccordino attrice e cioè che la parola declino che oggi una delle più inflazionata è non è in effetti corretta
E stupisce che anche a volte i tecnici la cucina tecnici questo calo son dell'economia
Perché la parola declino tecnicamente riferita ad una sentiero che immaginate voi che una curva che sale il declino comincia nel punto in cui la curva cambia inverte la alla la freddezza e quindi diventa discendente quello che vere invece che riguarda il nostro sistema
Economico e il distanziamento questo sì nostro un problema di distanziamento cioè l'Abi stanza tra in sentieri di sviluppo dell'Italia e quelli dei Paesi di riferimento europei e anche extraeuropee in particolare americano
In aumento preoccupante come dire se voi aveste due curve su un diagramma una più piatta e l'altra più ripida più passa il tempo più la distanza verticale tra le due curve aumentar cioè la forbice aumenta questo è il vero problema
Quindi non è declino ma appunto un aumento preoccupante del distanziamento perché ovviamente ci sono state tante le ipotesi interpretative del fenomeno relativo ore reputo come dire più afferente più capaci di spiegare la nostra realtà
A che vedere con la circostanza che la globalizzazione di cui più o meno sappiamo tutti ma soprattutto l'ingresso nei processi produttivi delle tecnologie info telematiche la cosiddetta terza rivoluzione industriale oggi viviamo nel terza rivoluzione industriale
Ha cambiato radicalmente il modo di realizzare i processi produttivi non c'è bisogno che entri nel merito perché più o meno sappiamo però e qui sta la novità che il mutamento della struttura produttiva implicata dei fenomeni e di globalizzazione ma soprattutto della terza rivoluzione industriale
Per produrre gli effetti desiderati devono accompagnarsi ad un mutamento dell'assetto organizzativo
Delle organizzazioni sia dell'impresa sia delle istituzioni
Locali o centrali che siano ebbene il problema nostro che però non è capito che lo vedo classe politica non riesce a capirlo di tutti i tipi lo posso assicurare e che non lo si riesce a capire che per beneficiare
Degli effetti positivi ripeto della globalizzazione apertura dei mercati eccetera eccetera e delle aumenti di produttività dovuti alleghi tecnologie info telematiche e necessario
Cambiare radicalmente gli assenti cono chiamato organizzative e cioè capo superare il terrorismo le nostre imprese sono ancora al novanta per cento rimaste ai metodi terroristici
Voi sapete che l'idea di base del metodo taylorista era il seguente che nell'impresa solo i capi pensano e Progetto gli altri devono eseguire
Il capo l'ingegnere identifichiamo il cappotto l'ingegnere in senso metà fuori con lui alla conoscenza
Quindi Luís densa organizzi il processo lavorativo lo divide a seconda delle mansioni gli altri devono sostanzialmente eseguire e non devono pensare ci sono pagine molto belle che illustro questo concetto perché si diceva se i dipendenti pensano potrebbero o boicottare o rallentare il processo di coordinamento e quindi è meglio che non pensiamo questa era l'idea di base del terrorismo e ha dato risultati positivi magistrati quando all'epoca della seconda rivoluzione industriale cioè della sua città fordista quello che oggi facciamo faticano italiani a comprendere e che abbiano abbandonato quel mondo è stato è superato sorretto siamo entrati in fase in epoca post fordista
Nel quale quindi metodi terroristici non funziona più perché perché oggi portatore di conoscenza può essere chiunque anche quello che occupa i gradini più bassi nella gerarchia o d'impresa o di un'istituzione
E voi capite che il problema è che noi non riusciamo a mobilizzare
Cioè mettere in circolazione quei talenti e noi ne abbiamo un più di ogni altro Paese come ben sappiamo che sono portatori di idee innovative di idee creative ma che non possono esprimersi perché ancora il sistema organizzativo e di tipo taylorista cioè verticale
Un volto grande
Che scienziato tedesco che ha legato il proprio nome alla famosa Università di Humboldt di Berlino e che appunto a in portate con AN antitesi a Newman che avevo un'altra idea d'università il modello di università che ancora prevale in Italia e cioè un gol diceva la conoscenza è come l'acqua che va dall'alto al basso
E quindi la conoscenza deve andare dall'alto al basso chi è in basso deve come dire tacere imparare Venturini
E voi capite che in questa situazione non ci troviamo appunto a aprire dei potenziali di guadagni di produttività di competitiva che non possiamo sfruttare perché siamo ingessati questo è a mio modo di vedere la causa esplicativa più interessante e più capace di spiegare il distaccamento di cui ho detto
Due implicazioni di questo primo mi chiedete voi dove noi vediamo che questa causa esplicativa manifesta soprattutto i propri effetti
In tre specifiche aree primo la dominanza delle posizioni di rendita rispetto a quello del profitto
Io ne sono sporchi urinare dati tabelle eccetera ma più o meno lo sappiamo tutti uniti d'Italia è il Paese è diventato della rendita
E i profitti si restringono e aumentano le rendite quali primo la vendita burocratica nessuno si renderà conto quanto costa al nostro sistema produttivo la rendita burocrati
E uso la parola burocrazia in senso tecnico nel senso di Max Weber
La burocrazia sia centrale che locale regionale o comunale eccetera di tutti gli ambiti anca stesso università noi soffriamo di una burocrazia che ci sta uccidendo e che ci drena risorse perché la burocrazia a differenza del primo scusate la rendita a differenza del profitto non è produttiva e quindi perché la rendita è sempre espressione con i teorici dal Renzi King o dalla Public Choice ci hanno da tempo insegnato espressione della occupazione di un potere e non di un merito
E io per primo imprenditore fa profitto si ha un'idea innovativa si confronta col mercato il mercato gli dà ragione e CNH occupo una posizione gerarchica possono essere anche un imbecille ettaro ottengono spesso la rendita
Quindi la rendita burocratica seconde la rendita finanziaria
Il problema della rendita finanziaria è legato alla circostanza che il nostro sistema bancario nostro sistema
Appunto finanziare i mercati finanziari sono veramente obsoleti perché sono caratterizzati dal fatto che ad esempio banche possono fare
Utili non dico profitto apposta possono fare utili senza merito semplicemente perché occupano una posizione su un territorio che non è contendibile cioè non può essere contesa da altri e quindi per il fatto stesso di esiste in quel territorio ottengono
Utili senza tra virgolette meritasse in questo non sto dicendo che non se li meriterebbero
Perché non è che i nostri banchieri non sappiano fare il mestiere sta di fatto però che la mancanza di contendibilità termine questo dagli economisti
Credo trasforma quello che dovrebbe essere un profitto in rendita parlate voi con gli imprenditori tutti mi dicono che oggi una delle grandi cause di mancanza di competitività per le nostre imprese è appunto l'alto costo che non è tanto il costo del denaro
Non è questo il problema
E la mancanza del Private equity Paletta equity sarebbe il finanziamento per garantire alle imprese di svilupparsi non abbiamo risolto il problema dello Sparta
Cioè dire del venti ho capito si dice no cioè che il capitale che sta per far partire l'impresa e questo dei nomadi e degli ultimi dieci anni ci siamo riusciti non siamo ancora in grado di assicurare il Private equity cioè un'impresa una volta partita
Dopo i due primi anni dal decollo ha bisogno di una nuova ingresso di capitali per fare il salto e noi non lo facciamo fare ecco il nanismo
Ecco perché le nostre imprese o si mettono si fanno comprare dagli stranieri oppure non riescono a comprendere no perché non ancora una volta non abbiano le capacità come spesso si dice
Ma perché non hanno dal sistema in questo caso a finanziare il supporto necessario per fare il salto successivo
Un altro esempio è quello degli ordini professionali e qui ci sono altri colleghi lo sanno non siamo ancora riusciti a farla riforma degli ordini professionali stiamo parlando di due milioni e mezzo di persone cioè il venti ordini professionali occupano circa due milioni e mezzo
Commercialisti avvocati notai e via sono venti le categorie cosiddette protette e ancora non nonostante l'Europa ce lo abbia imposto da tempo noi non riusciamo a fare una riforma e adesso la sto dicendo sì è meglio la riforma di a o di di questo possiamo discutere Prodi una riforma c'è bisogno e non ci riesce abbracciava approvato il governo D'Alema niente
Questo governo aveva promesso ancora niente e qui sembra che fra poco ci sia però voi capite che il tempo passa e questo è un'altra forma di rendita di posizione
Questa qui tecnicamente si chiama rendita di posizione e così via l'altro è legato al fatto
L'altro dirà monca campo dove io vedo la implicazione della tesi che ho sostenuto che vado sostenendo e la sussidiarietà
Abbiamo cambiato il titolo quarto la Costituzione
è stata introdotta esplicitamente il termine il concetto di sussidiarietà ma da allora la sussidiarietà se che aumentare diminuite
Ci io avessi tempo vi mostro il caso per caso tanti episodi che dimostrano che la sussidiarietà in Italia viene declamata ma non viene attuata
Perché la Sicilia Rita ovviamente dà fastidio a tutti
Perché sussidiarietà vuol dire delegare potere sia che si tratti di quella verticale o di quello orizzontale
Sussidiarietà vuol dire che chi ha il potere quale che esso sia lo deve partecipare che voi capite che partecipare il potere costa che costa fatica
Costa fatica
Ovviamente la società civile non è abbastanza organizzata per reclamare questo e il risultato è che oggi abbia pensate va be'non sto a farla lista ma negli esempi che che l'ultimo l'ultimo che è quello più evidente lo Tsunami questo rese su cui si dovrà aprire un dibattito e per il caso dello Snami abbiamo un caso in cui la gente contribuisce ma i soldi non li vanno alle espressioni della società civile sono state tutte monopolizzata in dalle agenzie governative
Questione questo creerà dei problemi sul modello dell'arcobaleno arcobaleno venne fatta la stessa errore
E abbiamo pagato sappiamo quello che successe qui succederà la stessa cosa
Cioè abbiamo il paradosso in cui c'è un evento come questo l'italiano medio e generoso siamo generosi contribuiamo però questi soldi non passa non vengono gestiti da chi poi validi in quei posti
A fare il lavoro di ricostruzione di aiuto ma i soldi vengono gestiti appunto per via governativa uno potrebbe dire lasciano i soldi dei cittadini degli sms e perché lei di rigore
è provate voi a rispondere
Perché evidentemente la sussidiarietà vera quella preso seriamente da fastidio
E questo bisogna avere il coraggio di dire sta cosa altrimenti noi non avanzeremo mai di un pollice infine la sterzo area e quella del cosiddetto capitale istituzionale
Che oggi sappiamo benissimo che i processi di crescita oltre che di sviluppo di un Paese sono legati appunto a quello che chiamiamo il capitali istituzionali che vuol dire in un parola semplice
Pensare alle istituzioni
Alle istituzioni nelle politiche
I e dintorni in in in legame strategico con le altre espressioni della società per sfruttare quelle che si chiamino le complementarietà strategica
Cioè a dire e stato Barbera prima citava il caso della Silicon bellezza ho detto una cosa importante Barbiero oggi nell'epoca della globalizzazione la competizione e soprattutto tra territori non è più tra impresa come nell'epoca fordista
La competizione tra territori il che vuol dire che mentre ieri potevano fallire le imprese oggi possono fallire i territori questa è una novità assoluta conoscerà mai verificata prima diciamo nella storia l'umanità
Perché che sta potessero fallire le imprese lo si sapeva da sempre
Un'impresa fa male fallisce oggi possono fallire i territori
Perché appunto la nuova competizione chiami in causa i territori e ora questo cosa vuol dire vuol dire che io non basta più che si abbiano in un paese o in un'area geografica buoni imprenditori perché il buon imprenditore da solo non ce la può fare così com'è non basta più a fare una buona università o una buona amministrazione locale bisogna che questi tre soggetti e altri nei dintorni
E come dire stabiliscono dei patti sociali
Se vogliamo usare questo termine o contratti sociali tale per cui la e e il modello organizzativo non può essere più quello di tipo gerarchico ma deve essere un modello reticolare
E questo è difficile perché il modello gerarchico tutte le volte che si parla io nella mia esperienza anche di questi tempi è che quando si va ai cosiddetti tavoli
Salta fuori qualcuno che dice sì sì d'accordo però io comando cioè o io l'ultima parola
Allora gli altri soggetti di qua no se tu vuoi per l'ultima parola non ci sto più nette voi attorno al tavolo i rappresentanti degli industriali presente dei sindacati di rappresentante dell'università e degli enti locali
C'è qualcuno che dice io ho l'ultima parola cioè faccio io la sintesi gli altri soggetti grano allora no non non ci stiamo
Cioè capite che se noi non modifichiamo questo atteggiamento che in primo luogo culturale e poi diventa anche politico non ne usciremo
Perché il bordello organizzativo non può che essere quello reticolare nel modello ricco reticolare che orizzontale non abbiamo tanti nomi in cui effettivamente ogni soggetto deve sapere che ha bisogno del concorso degli altri e nessuno cioè tutti i soggetti sono necessari ma nessuno da solo è sufficiente
Basterebbe tradurre questo concetto ad esempio dalla nostra realtà io vedo questa realtà nostro emiliano romagnolo un tentativo interessante recentemente è stato fatto finalmente quello di mettere in interazione regione con il Confindustria regionale sindacati e università per appunto andar muove un passo importante in questa direzione ho finito il mio tempo quindi concludo solo con una battuta
Quel tutto questo mi direte voi cosa c'entra col federalismo
C'entra in questo senso Kevin e io personalmente sono a favore del federalismo non è che mi dia fastidio l'idea del federalismo e se mai il modo in cui il punto è che fare il federalismo
In senso proprio in una fase storica in cui il distanziamento come ho detto all'inizio aumenti anziché diminuire e un'impresa quasi come dire titanica
Perché perché come è stato detto il risaie rapporto ISAE lo documenta molto bene il federalismo costa ma costa tanto e costo poco costa tanto allora la domanda diventa da dove li tiriamo fuori risorse se il Paese e in espansione uno può dire ti richiamo di un punto la cinghia
Ma se il Paese e in contrazione per via del di stanziamento
A domanda cui vorrei che qualcuno mi rispondesse dove tiriamo fuori quei soldi in più che servono per realizzare il federalismo è vero che una volta spesi basta è una tantum però nel frattempo durante l'attraversa il Psi Ana come dicono gli economisti il problema è che per realizzare il federalismo dobbiamo inevitabilmente purché non può aumentare la pressione tributaria anzi va a diminuire come sappiamo dovremo togliere ad altri settori
Ma di nuovo ricadiamo in quella logica che io primo criticavo perché evidentemente togliendole ad altri settori
La cosiddetta noleggi dei society cioè la Società basata sulla conoscenza a quel punto apporta potrebbe accusare dei colpi quasi mortali
Ecco allora il problema il problema non è tanto il federalismo sì o no secondo me il problema federalismo va fatto
Va fatto per tutta una serie di ragioni e il modo con cui ci si arriva
Che fare il federalismo come dire per decreto dall'alto
Per via gerarchica e non poter reticolare secondo me diventa ci porta sulla cattiva strada
E potrebbe determinare anche degli effetti perversi di Graz ovviamente c'è sempre la saggezza italica che alla fine appunto l'invenzione di Tremonti molto bene dice facciamo il federalismo costituzionale non quello fiscale
Così la lega e contente star zitta questa una burla c'è una un po'di sale in zucca capisce che è una contraddizione di tipo pragmatico non di tipo logico ma partiva però appunto se non altro è un buon senso per evitare appunto il peggio sarebbe il tempo che effettivamente affrontassimo quel nodo da cui sono partito c'è dobbiamo cambiare l'assetto organizzativo e delle imprese
Superare il terrorismo e appunto degli istituzioni cioè soprattutto la lotta alla rendita burocratica che è veramente il come dire il nodo che ci sta strangolando e di cui ognuno di noi paga quotidianamente il Dams grazie
Grazie professore grazie
Allora la competizione tre territori ha detto Zamagni è sicuramente fra territori al nostro esperto di diritto amministrativo peraltro tappa dello Statuto della Regione giusto o mi sbaglio
Letta Facchetti siccome uno dei papà più significativi del lo Statuto della Regione Emilia Romagna nonché autore io mi ricordo di un libro che io mi sono divorata appunto non essendo appunto un esperto nei lavori
L'amministrazione per collegi stiam parlando di vent'anni fa
E però allora mi fece capire un po'di cose
Allora quindi stiamo parlando
Allora ci
Ci illustra questa decentramento delle funzioni soprattutto sulle regioni dove fa acqua dove dove non ha funzionato quali possono essere le uscite le vie di uscita
Bene guarda letamaio risponderò alle domande che tu mi poni seguendo però un pochino il il lo svolgimento del discorso avvisami due minuti prima quando tempo così mi fermo
Tra
Seguendo però un pochino il discorso come è avvenuto dipanando sì per sia dalle interventi di Augusto Barbera che Di Stefano Zamagni mi pare poi c'è un aspetto qualche aspetto da da dato su cui discutere ma mi pare che insomma il discorso è c'è bisogno di decentramento decentramento non nasce in una notte di mezza estate Tosi
Nasce da esigenze profonde dei sistemi e da una trasformazione in atto livello molto più ampio della nostra piccola dimensione nazionale
Ce n'è bisogno non c'è mi la cultura nella cultura nella volontà
Di farlo sul serio
Dunque ci troviamo rischiamo seriamente nel senso che noi abbiamo una intelaiatura istituzionale traballante naturalmente sventrata iattura traballante ci sta male e si rischia
Questo
Nella sostanza da quello quando dico la volontà non parlo soltanto della volontà furbesca di chi ammicca fra gruppi politici eccetera
Perché una bella nave vi sarebbe anche capire quanta è la propensione all'autonomia dunque alla diversità riconosciuta perché non si può parlare di autonomia di decentramento e alla prima differenziazione tirarsi indietro dicendo Emma come questa decisione l'eguaglianza d'autonomia e diversità
E differenziazione naturalmente si gioca tutto sul sul punto entro che limiti questo è accettabile il gioco è tutto qui e ho l'impressione che nostri cromosomi siano
Molto più in alto della classe politica delle sue manchevolezze
Sia invece un un un sistema che siccome fragile
Malgrado tutto rimane fa dire o si sente fragile lo è e si sente ma e sostanzialmente centralizzato perché la centralizzazione dei gruppi e delle professioni e delle organizzazioni di settore e dei gruppi di pressione e dei sindacati ed è chiesa
Forse qualcuno avrà perso il fatto che modo sommesso come si deve
Perché preoccupazione non del tutto ingiustificata peraltro è stata espressa anche dalla Conferenza episcopale italiana qualcuno è cosa ben attenzione radio
E preoccupazioni a un decentramento fatto male in parte sì
Nessuno è favorevole cosa fatto male
Ma in parte invece c'è un antico riflesso
Di centro appena le cose il centro e ciò che libera figli Richichi per rendere il sistema locale dalla stretta delle
Del controllo locale il centro è un secondo livello dove si può tornare a giocare
Dietro una serie di comportamenti e ci credo questo
Sì è così abbiamo dei grossi problemi perché non è un problema di maggioranza e opposizione apre ma di cultura per la più difficile delle cose da cambiare
Allora per esempio vengo adesso un punto particolare
Secondo domani richiamava la rendita burocratica
Io credo che la renda burocratica sia correttamente da richiamare per una parte
In realtà se noi stiamo ai dati le regioni sono simbolo
Quando parliamo di regioni decentramento abbiamo un aspetto simbolico i gonfaloni
Le affermazioni di identità importanti i simboli sono importanti abbiamo un aspetto politico
Che rapporto centro-periferia il bipolarismo al il maggioranza opposizione come giocano e poi diamo un aspetto invece di tipo strutturale amministrativo finanziario e la parte più bassa più pesante e più
Di che cosa stiamo parlando a che livello ci poniamo mai accettare un discorso che non chiarisca su quale di queste timbri di questi registri standard
Bene la mia impressione e che e vivissimo al discorso simbolico
E Bossi in fondo tocca questioni importanti intanto tant'è che accetta cose incredibili
Dal punto di vista del rapporto centro-periferia credibili nel senso della centralizzazione quindi evidentemente di interessa una cosa simbolica
Quel dove rischiamo grosso esclusi sui sotto sotto il pelo dell'acqua cioè su tutto il sistema organizzativo amministrativo e delle risorse su quello rischiamo moltissimo perché senza internet Tura istituzionale su questo ci si fa male
Ora precisa burocratica attenzione anche su questo d'Italia a a della Ford della forza lavoro impiegata un quindici per cento che lavora nella pubblica amministrazione noi siamo sì fortemente al di sotto
Di paesi come il Canada siamo nello stesso livello la Francia e gli Stati Uniti certo
L'Olanda l'Inghilterra qualcosa di meno ma non siamo un Paese e quando si parla di di burocrazia parlo dei versamenti tutta la burocrazia non siamo checché se ne dica un sistema fortemente burocratizzato non è questo il problema anche anzi e un'amministrazione che nel soprattutto l'ultimo quinques quindi quindici vent'anni ha scoperto il fatto di essere un elemento essenziale per lo sviluppo
Lo ha glielo Antoine glielo hanno fatto capire per il fatto che la Confindustria per la prima volta si occupi di riforma amministrativa e sintomatico del fatto che si è capito per la competizione fra impegno richiamava bene Stefano
I costi e veicolo di economie esterne si giocano anche sul rendimento dell'abitazione se io pago di più lo smaltimento dei rifiuti finisco fuori mercato in un mercato unico in cui non so tariffe che mio fratello certe ma questo è un un dato che ci dice dove il punto cruciale nella competizione fra i territori che sostanzialmente la parte amministrativa
Che è quella in cui secondo me rischiamo di più
Perché sostanzialmente abbiamo smontato il modello unitario che avevamo e non abbiamo ancora costruito niente o poco di fortemente affidabile
Tuttavia abbiamo avuto un'amministrazione che in questi quindici anni è cambiata molto anche qui ci vuole molta attenzione li nostre lire una Italia che permetteranno indicava i certificati
Ed era terrorizzata dall'idea di fare una pratica per quando finiva l'ultimo certificato gli era scaduto il primo non dimentichiamolo l'Italia nella quale i colleghi della occhi Enza quando venivano a Bologna si raccomandavano perché noi telefona sino al prefetto terrà per avere il telefono non parlo alle guerre puniche
Parlo di quindici anni fa
Stiamo attenti fatto e che non è cambiato nulla è cambiato il creato parecchio
Una amministrazione in cui fino a quindici anni fa era chiaro che il mondo riviste per nulla segreto d'ufficio e che oggi è trasparente un'amministrazione nella quale
Poiché
Negozio a pattuire il provvedimento che riguarda i comunque interviene nel procedimento e non mi faccia cambia e che cambiate dei numeri grandi non sono piccole cose queste certo e ancora fortemente invece rimasta a metà
Quindi il decentramento pensato e non realizzato la traversata metà lasciando la spezzata questo il punto chiave almeno a mio parere ed è grave per due cose è grave per la competizione delle imprese Meg grave anche per tutta la parte dei diritti di cittadinanza alla solidarietà non illudiamoci che io almeno non credo che si possa facilmente appoggiarsi su queste cose al al al privato pure impegnato al terzo settore pure pure incisivo fondamentalmente la società si gioca sull'amministrazione se queste accende tensione un'amministrazione fra l'altro a cui si appoggeranno sempre più persone che vengono da altri Paesi eccetera e che li sull'amministrazione le code che noi vediamo davanti alla questura
Sono le lei esattamente il termometro di ciò che si sta giocando sull'amministrazione e che si giocherà ti tocca qui
Quindi a me pare che questo è il punto cruciale
Che questo sia un punto e su questo invece siamo un buco molto nei pasticci perché non avere deciso sicché non siamo più cioè centralizzati
Ma praticando ancora il l'accentramento sbandieriamo il federalismo e ogni anno tiriamo i remi in barca sulle decisioni più minute la finanziaria è un elenco infinito di decisioni micro prese al centro
è una cosa di una insensatezza debbo dire da qualunque parte la si guardi poi notevole allora la mia preoccupazione che consente e che si non si va meglio e su un sistema unitario alla francese con forte decentramento può andare benissimo
Vogliamo scegliere questo ci andiamo vogliamo avere invece un sistema alla spagnola tedesca fortemente accentrato facciamo ma non in mezzo perché il mezzo si cade in terra
Quante volte mi son sentito dire chi però morivano i Comuni forti ma non quindi non possiamo avere le regioni poi noi abbiamo e poiché c'è il Mezzogiorno tra le cose che certo questo significa allora imparare la nobile arte del gradualismo
La prima cosa su cui maggioranza e opposizione sottratte d'accordo non riforma costituzionale togliere l'unica norma sul gradualismo che prevedeva il vecchio testo costituzionale
Qual è il rischio secondo me il rischio è questo
Che ora l'amministrazione la si riforma
E allora via scegliere intelaiatura subiva si poggia e diventa una risorsa o o si cade nella vecchia tentazione
Che abbiamo con cui abbiamo sempre affrontato il problema che dall'amministrazione
Che si cerca delle distanze Minoia che fare meglio è
Ossimo ti proteggi Vetuschi due i due timbri del la vecchio approccio
Italiano l'amministrazione quella di proteggersi importante e debbo dire guardo con viva preoccupazione i meccanismi di semplificazione
Attuali per K la estensione della DIA di cui si sta parlando in questi ultimi la dichiarazione di inizio attività
Ubi et orbi e il il messaggio signori noi troviamo riforma lamentazione se non ci riusciamo a meno che non si fermi noi ci muoviamo questo è il senso della dichiarazione di inizio attività
Che che fatto che eccezionalmente si può fare per qualche caso ma per il resto e l'abbandono e utile io questa amministrazione non la riforma me ne vado
Che può naturalmente se ne va che non può non se ne va e si fanno pasticci questo il grosso problema in cui ci troviamo
Ma l'amministrazione non la si può cambiare se non prendendo atto che ormai vecchio sistema ministeriale è un sistema superato e che ha bisogno di articolarsi nei modi dei sottosistemi conosciamo questo il punto
Dopodiché possiamo vedere
Quanti minuti ho ancora uno o no
Allora venti secondi su ogni punto sul Titolo quinto il titolo quinto e molto più avanzato della devolution di di Bossi
Molto più avanzato quindi ragione Barbera il dire che la devolution scarsa tutto sbagliato perché il Titolo quinto ed ha molto più avanzato ma al Titolo quinto era gravemente la comodo su due punti
Uno era quello del Senato delle Regioni cioè del collegamento al centro del sistema e l'altro del centodiciannove cioè delle delle finanze non si fa nessun decentramento senza decidere la responsabilità sui quattrini ero
Questo non è stato fatto prima
Non viene fatto sostanzialmente adesso questo dunque ci dice che siamo ancora
Grazie professore
Allora Ellis abbiamo cominciato tra gli Esperti non perché non si aspetta non si chiuse nel clima disteso apertissimo con un costituzionalista professor Cammelli c'era evidenziato tutte le lacune del centodiciannove dicendo una delle cose che capiamo tutti benissimo perché ci brucia sulla pelle la questione del decentramento delle risorse quindi famoso centodiciannove
Al professor De Vergottini
La parola proprio perché ci faccia una proprio discusso su questa materia in particolare che è una delle cose che più ci preoccupa questo accanto alla mente questa non decentramento delle risorse
Eppure quella la cosa che si evidenzia più clamorosamente dai rapporti Desailly
Solo una te no il costi
Ecco
Io vorrei adesso non so se riesco rispondere con precisione questa domanda comunque
Se consentite vorrei cercare di riprendere un po'le fila di quello che ho sentito in tv aggiungere qualcosa perché poi in realtà
Floris inutile che io ripete cosa
La legge su cui mi trovo sostanzialmente in accordo per cui vorrei evitare di ripetere anche se inevitabilmente qualcosa farò il vorrei fare una prima considerazione che questa situazione di diciamo di insoddisfazione su quello che il processo di decentramento in tv arricchimento del nostro regionalismo quindi a parte che si chiami si usi il termine regionalismo federalismo perché questioni meramente nominale rischia di essere e come c'è un punto che mi mi pare interessante di cui parlavamo ieri in un convegno che ho fatto in cui presente amico ustori Luciano Vandelli ce ne parliamo con
Ne ha fatto una comparazione fra il sistema spagnolo italiano e in queste chiacchierata e mi ha fatto ieri uno dei punti che è emerso è la situazione è veramente
Diciamo paradossale anche se il termine un po'inflazionato in cui ci troviamo perché da molti anni noi ci muoviamo in una specie di Tirreno sabbie mobili direi perché abbiamo un processo graduale strisciante a volte pronunciato a volte appunto
Quasi quasi impercettibile di mobilità delle regole cioè noi non riusciamo aveva abbiamo messo in discussione un sistema dei rapporti Stato-Regioni che bene o male aveva avuto il suo carisma della riforma soprattutto negli anni settanta
Queste regole sappiamo ha funzionato spesso in modo insoddisfacente programma l'abbiamo schema di riferimento quel certo punto abbiamo cominciato a spostare i vari pilastri a demolire o o o o a rabberciare in vario modo questa costruzione
Abbiamo punto forse culminante è stato sicuramente più vistoso la riforma costituzionale del due mila e uno
Che però è stato ma riforme in cui son fissati dei capisaldi e in cui però si è ritardato in modo macroscopico l'attuazione per cui abbiamo fissato ulteriori principi senza però realizzati Cuna realizzazioni in corso addirittura ci son voluti quasi due anni per avere la legge centotrentuno del due mila e tre di specificazione Poli tentativo di specificazione su come attuare i nuovi principi
In tutta questa situazione di grande confusione questo io Pagliuca taglio perché discreta miliardi però voi tutti sapete che in realtà di fronte alla situazione oggettivamente precaria del testo costituzionale e in carenza ho in uniscono insoddisfacente legislazione attuativa alla fine ci si è ributtati sulla Corte costituzionale che affatto per due anni sta continuando a fare una serie di rattoppi ricostruendo in modo a volte fantasioso ma comunque con una certa efficacia bisogna dire cercando di ricostruire un tessuto connettivo di regole che altrimenti non c'ero
Quindi una Costituzione iniziale un'attuazione frammentata soprattutto consolidate sia in parte agli anni Settanta poi dopo un trentennio una modifica costituzionale solo di principi grandi linee una situazione precaria una situazione precaria a livello legislativo
E una aiuto della corte costituzionale per cercare di rendere comprensibile le parti della riforma che è un incomprensibile
In questa situazione cioè mentre tutto è in movimento e tutto si cerca di di bloccare in qualche modo con le puntelli intervengono lei fa a cascata le proposte di riforma della Costituzione sul tema
Così almeno vistoso parole del federalismo ma in realtà cercando di ritoccare vari tasselli delle norme costituzionali degli statuti speciali il c.t. perché se altre allora il il problema è che abbiamo avuto parecchie proposte di riforma alcune di queste sono confluite in testi in proposte di riforma che sono stati effettivamente discusse ho preso in considerazione scusate a livello DTP parlamentare e soprattutto c'è stata a parte le proposte della lega Cervesato poi un compattamento in un testo del della maggioranza attuale centrodestra
Che in parte come sappiamo è critico di quella riforma precedente fatta dal centrosinistra con una maggioranza quasi quasi inesistente a possono ovvero tra la cuffia e quindi con la forza con la vis polemica anche nei confronti di questa la riforma del due mila uno
E anche però aggiungendo qualcosa di nuovo
Su questo qualcosa di nuovo che poi progressivamente sta cambiando perché questa questa ipotesi forma ancora in transito adesso siamo dovremmo essere alla chiusura della prima un da prima fase poi ci dovrebbe essere un'altra un'un'altra ulteriore seconda deliberazione del testo avanti questi temi comunque il problema che noi stiamo da mesi discutendo su queste proposte che su questo testo che in Parlamento come se fosse stato già attuato in un certo senso approvata in un certo senso quindi noi stiamo continuando stiamo lavorando su qualcosa che esiste già in Costituzione che però non è soddisfacente che in parte ripeto è e U attuato dal legislatore in parte dalla Corte costituzionale in parallelo in modo strabico guardiamo quello che sta facendo il Parlamento perché bene o male o abbiamo la certezza o comunque abbiamo l'impressione che stia andando avanti la riforma per cui veramente c'è una confusione delle regole quindi questa situazione di incertezza di mobilità pericolosa
Chiaramente no non giova assolutamente chiarire chiarire cosa perché rimaniamo a questo penso che sia abbastanza d'accordo con un grosso punto interrogativo cioè non capiamo bene in che direzione stiamo andando
A questo si aggiunga anche non marginalmente il fatto che per esempio anche la parte regionale non sempre forse si è fatto tutto perché per il giurista tutti fino a prova contraria di cui si parla da anni mi pare che siano qua esso avrebbe sono quattro mi sembra con come numero limitato
Scusate sette abbia però non lo sbagliati moltissimo cioè voglio dire non è che c'è stata l'impressione che ci fosse
Tifosi avessero le idee chiare si volesse permettere avevo tirare una linea sotto il gesto di punti in cui le regioni a vivono spazio per poter intervenire in base all'autonomia
Quindi questo è credo uno dei punti su cui va richiamata l'attenzione altra variabile presso ci porta un po'lontano ma l'accennata non dimentichiamo che l'arte variabili sfondo è la cosiddetta Costituzione europea
Che intendiamoci non necessariamente tocca il problema interno dei rapporti centro-periferia ma in una una qualche qualche riverbero c'è la perché per esempio il indubbiamente non dimentichiamo esso questo debbono segretamente abbastanza interessati non dimentichiamo che l'attuale
Se hutu o così tra Costituzione coppia cioè il Trattato nord europea che anche questo è un altro strumento in itinere perché anche qui se ne parla come se già fosse una già esistente ma è alta non è affatto vero
Se per caso andasse in porto è una delle dimostrazioni per cui Silas uno dei presentatori una delle vie attraverso cui si rafforzerà il ruolo del centro rispetto alla periferia perché questa Costituzione
è una Costituzione che vede un ruolo forte dei governi
Piaccia o non piaccia soprattutto nel settore della politica estera ed i rapporti con europea che e sta diventando uno dei baluardi intorno a cui si sta agglutinante Dori potere centrale in tutti i Paesi europei
Perché più si allarga il processo di unificazione europea cioè quando si arriva a venticinque piaccia o non piaccia il fattore integrativo che era realisticamente
Raggiungibile Prodi insomma il la l'obiettivo dell'integrazione che era realisticamente raggiungibile fra un numero ristretto di stati quindi il superamento del fattore intergovernativo a favore di quello di integrazione si è allontanato moltissimo perché allungando il brodo aggiungendo un numero spaventoso di voi protagonisti
Inevitabilmente prevale il fattore intergovernativo il fattore decorativo significa che prevalgono i governi centrali e nel caso nostro il Governo centrale si rafforzerà ulteriormente rispetto alle ai ai governi tra virgolette periferici
Regionali quindi
Anche questo un qualche significato l'avrà quindi noi abbiamo delle regole in movimento a livello interno e abbiamo delle regole di cornice esterna anche queste non consolidate quindi noi viviamo piaccia o non piaccia dal punto di vista delle regole costituzionali
Comunque chiediamo il discorso in aspersione di
La città precarietà che sicuramente non aiuta a chiarire il discorso quindi questa mobilità le regole secondo me è uno dei fattori su cui riflettere il problema
Del l'interrogativo che che poneva Barbera prima
C'entra lirismo regionalismo centra il centralismo su cui anche qui ripeto non vorrei ripetere perché mi trovo concordante sostanzialmente ovattato detto ma io ho lì nettamente l'impressione mi pare che forse a crociera cammelli in questo senso
Cioè noi piaccia o non piaccia abbiamo una situazione per cui a parte diciamo origine storica nostro regionalismo
Il
Basta guardare come funzione sistema dei partiti politici a livello nazionale
Che quindi fa fa un rapporto centro-periferia questo già ci aiuta a capire come inevitabilmente
Ci sarà sempre una tendenza al prevalere di certe regole centrali o centralistica rispetta la periferia perché il sistema
Dirà Presezzo ma di organizzazione della politica in Italia un sistema che converge al centro quindi a parte la cui l'Alto Adige la Val d'Aosta certo ma soffro assolutamente marginali dobbiamo sistema tendenzialmente dei partiti nazionali che finisce per privilegiare il fatto che sia al centro del sistema istituzionale ci sia un po'l'asse di riferimento del sistema politico questo io non sono abbastanza persuase son voglio insistere su questo
Il centro è è stato come dicevo prima per la politica estera tra polifonia europea sta diventando e diventerà sempre più importante non dimentichiamo che non casualmente quello che è successo anche in tempi recenti insomma noi
Ricordate quando Ronchi andava a Taranto a insomma Coface alle dimostrazioni pur essendo ministro del governo contro la missione militare
Italiana dieci a qui oggi come oggi siesta creando qualcosa cioè questa diciamo progressivo intervento dell'Italia nella politica internazionale anche se con un ruolo chiaramente di piccola potenza di piccola media potenza però una piccola media potenza che spende praticamente che i la tra il quinto e sesto posto definanziamento relazioni unite
Ed è al terzo posto nel finanziamento alle missioni di pace le Nazioni Unite se leggete l'ultimo rapporto del del dicembre due mila quattro quindi d'Italia paradossalmente nelle sue contraddizioni
Anche se con tutti per carità e son politici e con tutti i problemi e conosciamo però assunto progressivamente pur come con un rango subordinato rispetto agli Stati Uniti ecco e nei sistemi diciamolo collezionati dall'Ansa atlantica assunto un ruolo molto più importante e tutto questo grava sul centro un certo sulle regioni quindi il ruolo del governo centrale anche del Parlamento nazionale e destinato secco contino a questo trend aumentarle
Quindi a questo indubbiamente ha il suo peso dell'equilibrio fra centro e periferia
Ecco il l'altra l'altro elemento su cui volevo insistere Policoro insistere e che il nostro giornalismo differenza Presidente dico lo spagnolo di altri terrorismi caso di Belgio eccetera
E un regionalismo continua a essere un regionalismo fortemente c'è fortemente tendenzialmente omogeneizzando e cioè noi non abbiamo c'è la tendenza è ci sono site differenze però tendenzialmente le regioni tendono a darsi una delle regole comuni nel loro fronte diciamo aperto nei confronti del potere centrale
Tempio
Mi pare che ci sia un certo accordo tra gli esperti che ad esempio il di il ruolo che in passato era particolarmente o si considera particolarmente incisivo delle regioni a statuto speciale oggi si sta diciamo sta scemando e la tendenza è quella di un certo livellamento di posizioni
Le possibilità di autonomie differenziate previsti dal nuovo centosedici dopo il due mila uno in realtà se non sbaglio non sono state utilizzate
La possibilità di partecipare alla conferenza alla alla commissione Biki parlamentare per gli Affari regionali da parte di potrebbe ledere delle regioni mi sembra non mi risulta che è stata utilizzata cioè c'è stato anche c'è un basso profilo di a questo punto di vista da parte dei toni nei confronti del potere centrale
E poi ecco il caso probabilmente forse più clamoroso il colpo di grazia all'idea di aprire un regionalismo forte probabilmente proprio come c'è riferimento prima la l'attuale riforma in itinere perché per esempio richiamava l'attenzione sul
La riforma del Senato mi par di capire
Ecco queste linee affetti e la riforma del Senato è un diciamo se la riforma del Senato cioè se il contentino di dire passiamo dal Senato attuale a un Senato così detto federale per dimostrare che le regioni hanno un ruolo più forte
Ecco basta avere la pazienza di di reggere
Distinti di norme che sono stati stanno discutendo per rendersi conto che l'alta è un bluff colossale perché per tutto perché non non questo Senato sarà una un organo rappresentativo eletto su base nazionale con una legge che ancora non conosciamo e in cui i rappresentanti diretti delle regioni avrebbe un ruolo meramente consultivo di facciata con una presenza minoritaria rispetto al totale dei senatori quindi i sarebbero pur sempre senatori cioè parlamentari eletti circoscrizioni regionali col corrispondente delitti siti di un un certo radicamento sul territorio questo cioè i senatori attuali siccome si dice che è un po'difficile
Diciamo che il che il come la storia del tacchino inviti glieli faccio un invito per la sua
Perché dato attesta diciamo quindi presenti i senatori cercano di non sacrificare se stessi si vogliono perpetuare quindi ha trovato un meccanismo che continua a rimanere in pista
Ma in pratica il basta vedere le funzioni del Senato vedere come sono congegnate che possibilità hanno effettivamente di espansione con riferimento al ruolo regionale
Perché è un è una camera come l'altra con l'equivoco del rapporto fiduciario nei confronti del Governo che formalmente non c'è ma che comunque andrebbe cercato quindi rimane comunque una camera politica
Quindi e è una specie di tributi tributo fittizio la regionalizzazione di lealtà io vorrei
Fare se se posso
Un chiedere a aggredite amici economisti
Perché io una delle delle prove problematicità che vedrei quindi io ha previsto in pratica come tra le città una la questione della mobilità delle regole cioè dell'anti la non certezza del rigo di riferimento l'altra confermando quello che ho sentito questa
Perplessità sul rapporto centro-periferia combattente tendenziale preferenza per il centro e quindi con l'equivoco della riforma regionale federalista
L'ultimo punto che mi rimane sullo sfondo e su cui stavo riflettendo che vorrebbero girare a voi e che
Mi mi domando seriamente sei siamo sicuri che un po'le regole della nostra Costituzione un po'le regole devono europea
Se veramente ci hanno dato un sistema di una insomma ad economia di mercato a tutto tondo oppure no perché tra le varie debolezza del nostro sistema preventivo vedo che riemergono periodicamente le domande di intervento statale tutte le volte che specialmente in questa fase diciamo recessiva critica tutte le volte che il mercato non fa fronte o e non in grado di far fronte a quella che una situazione equilibrata diciamo razionale e così via quindi te si si è sentito per l'artista si sente per la FIAT e così via
Cioè siamo veramente sicuri che il potere centrale non possa di assorbire anche un potere di tipo dirigistico effettivo
Cioè la liberalizzazione di cui c'è il sedi solo fatto di avere recepito le regole dell'Unione Europea che sono stati effettivamente in via formale trasferite a nostre generazioni in terra e non è è e qualcosa diciamo di definitivo qualcosa che può essere che erogabile
Perché ed è vero che abbiamo per esempio visto lo stesso potere regolatorio delle autorità indipendenti che in realtà però il temi di potere regolatorio significa che si possono anche dare delle regole di tipo dirigistico in certi casi o no
Però questo non può e influire qualora diciamo questa situazione di diciamo critica possa diciamo persistere vorrà di calarsi non può essere un modo per dare al governo centrale di nuovo il pallino per potere fare una serie di interventi che diciamo lo rafforzano sostanzialmente con la motivazione alla stazione di crisi c'è questo
Il ragionamento che su cui penso potrebbe valer la pena riflettere
Non ho risposto centodiciannove serve cita anche perché al ha comunque infatti emerge convergenze dubbi assolutamente complicati ecco ed è anche un problema di cultura lei giustamente diceva lo diceva anche professor Cammelli io colgo l'occasione per salutare e ringraziare anche la dottoressa Ghedini responsabile dirigente tra Regione Emilia-Romagna appunto Settore cultura e abbiamo una Regione stasera molto presente
Allora la parola detto processo De Vergottini agli economisti la lasciano nostro presidente perché son domande da veramente darà complicate quindi santista molto cioè questo è chiaramente un un attimo così disse stazione che mi sento di esprimere perché con questi toni così pacati io però rilevo una convergenza di analisi che magari la politica fosse in grado di aver intorno al tavolo quattro cinque persone che poi riescono a ridisegnare riassetti e dare qualche certezza ai cittadini
Ci sfruttano bene grazie
Intanto ringrazio Alessandra Servidori che ha organizzato questo
Bellissimo incontro e gli ultimi sulle parole sono più che giustificate andava dal livello del dibattito che c'è stato più ascoltato fino adesso
Il mio compito non è tanto quello di parlare di economia come è mia abitudine allora professione diciamo ma di rappresentare la società aperta e quindi di un compito politico e allora diciamo sugli aspetti di merito che sono emersi mi sembra che la parola precarietà e De Vergottini ha cercato nella sua nel suo vocabolario per definire questo
Che cammelli chiamava non più lo Stato unitario non ancora lo Stato decentrato in una fase di
Dicevo di sballottato mento di confusione che rischia di essere peggio sicuramente dell'uno o dell'altra ipotesi purché si a preciso racconta quale delle due si voglia preferire cioè uno Stato fortemente centralizzato sono fa uno Stato fortemente decentrato questa sicuramente è una fase la peggiore possibile
Ma a questo ragionamento politicamente basterebbe aggiungere
Chi come Società aperta
Guarda con grande preoccupazione ad un sistema politico che non funziona ad un bipolarismo che non si è realizzato che
è all'origine
Dei gravi problemi che abbiamo di fronte è compreso questo stato di precarietà
Basterebbe aggiungere qualche valutazione di tipo metodologico diciamo così
Non soltanto non abbiamo
Più lo Stato unitario e non ancora lo Stato decentrato e siamo in una fase di limbo nella fase di mezzo ma soprattutto abbiamo realizzato questa condizione attraverso
Dei passaggi politici
Che io giudico molto gravi si è agito sul fronte dei contenuti della Costituzione e non lo sto dicendo perché penso che la Costituzione sia un tabù penso anzi che sia normale porsi il problema dopo decenni di di modificarla di cambiarla ma lo si è fatto a suon di strappi a suon di colpi di maggioranza senza
Nella più totale mancanza di condivisione
Di una strategia se non considerando cosa che si è puntualmente verificata che l'alternanza delle coalizioni crea inevitabilmente poi meccanismi per cui chi viene dopo decine di sbaraccare tutto a meno diciamo come impostazione poi magari non ci riesce poi allora
Ci mettere le pezze in una in un sistema che non può su questi temi permettersi ieri di svolgersi su proprio sotto il profilo della del metodo politico
In questo modo fu un errore credo mi pare che molti nostri dibattiti esponenti del centrosinistra non lo hanno detto chiaramente credo che Enrico Letta ma anche Bersani Giuliano Amato eccetera abbiano detto chiaramente abbiamo fatto una sciocchezza a fare la riforma del titolo quinto e a farla soprattutto nei termini dei modi con i quali abbiamo fatta
Mi pare che all'interno della maggioranza
Ci siano molte sull'attuale maggioranza ci siano molte forze che pur
Senza estremizzare una posizione di contrarietà perché
Il problema lega e problema dell'asse politico tramite Berlusconi e la lega certamente a fa da freno ma mi pare che molte forze l'UDC gran parte di AN persino alcuni esponenti di Forza Italia abbiano in qualche modo agito e finendo per diciamo creare ancora più confusione ovviamente non aveva agito da da frenatori
In questa fase diciamo in cui il centrodestra ha detto che era un errore la modifica del titolo quinto e poi però anziché tornare indietro sia tentati di andare avanti poi andando indietro nella sostanza avanti nella nel diciamo nei negli slogan indietro nella sostanza ma non indietro come si sarebbe dovuti andare insomma alla fine si è creato questo stato di precarietà che credo sia una delle dimostrazione del fatto che questo sistema politico non funziona e che e lì la radice dei molti mali che affliggono questo Paese
Ma
Io lascio da parte questo filone di ragionamento perché vorrei farne un altro
Che come dire sento più forte
Sento forte
Ecco la contraddizione
Che mi preoccupa fortemente
Di un Paese che
La si voglia chiamare declino io sono stato tra quelli che l'ha usato non non mi sono diciamo preoccupa preoccupato troppo del della etimologie mi sono preoccupato di dare il senso al Paese che bisognava che si domandasse dove diavolo stava andando a sbattere
Lo vogliamo chiamare distanziamento come fatto person Samani chiamiamolo come ci pare chiamiamolo Sarchiapone come ombre che è una vecchia idea
E molti anni fa ma insomma sta di fatto che la situazione di grave difficoltà del nostro sistema economico industriale il processo di deindustrializzazione la distanza crescente che ci separa da un'Europa che peraltro recentemente
Fa fatica a tenere il passo degli Stati Uniti in un assetto di economia globale dove i Paesi emergenti
Che non sono in Giappone dei centoventi milioni di abitanti negli anni Sessanta sono due miliardi e mezzo di persone che si sono messe in gioco in un processo di cambiamento epocale di tipo straordinario
Di fronte a tutto questo un Paese dovrebbe domandarsi dove vuole andare vorrebbe Dom dovrebbe domandarsi
Se gli assetti che l'hanno economici politici istituzionali che l'hanno caratterizzato in questi decenni sono gli assetti giusti per affrontare una fase che è completamente diverso rispetto a quella del passato
Dove non non a questo punto non ci sono soltanto i ritardi i nostri rispetto a noi stessi ma ci sono dei delle cose che stanno accadendo nel mondo che ci costringono ci dovrebbero costringere a fare i conti con della realtà
Di cambiamento appunto ripeto epocali e di fronte a tutto questo
Il Paese anziché farsi porsi queste domande e poi farne derivare conseguentemente delle scelte di tipo istituzionale scelte che riguarda gli assetti dello Stato scelte che riguardano
Gli enti locali di fronte a tutto questo elude la domanda
E
Non affronta i nodi epocali che ha di fronte
E non facendo lo a quel punto è difficile che riesca a dare una risposta che non sia quel leva
Diciamo che la confusione della precarietà a dare una risposta coerente quale che essa sia a questa problematica dell'equilibrio tra il centro
E la periferia
Qui secondo me il ragionamento che bisogna fare è che Noè
Siamo viviamo una fase alla quale l'attrezzatura del sistema Paese sia quella del diciamo che che si rivolge al mercato cioè l'attrezzatura del della struttura industriale dei servizi sia l'attrezzatura del sistema istituzionale
Quello che appunto normalmente forse un po'troppo giornalisticamente ma efficacemente viene chiamato sistema paese eh
Drammaticamente inadeguato rispetto al le necessità che abbiamo di fronte
Che allora noi ci perdiamo in questo dibattito sulla lo spostamento dei pesi all'interno di una realtà che nel suo complesso
è inadeguata qui non è un problema di sapere se ci ci ci vuole un pochettino più di centro un pochettino più di periferia
Che sono per carità con problemi reali ma che diventano problemi secondari in una logica nella gerarchia di questioni dove le questioni solo quelle della nostra capacità di a di essere adeguati alla sfida che abbiamo di fronte
E noi non siamo adeguati alla Scala sfida che si è che abbiamo di fronte non lo siamo né a livello di sistema economico-industriale
Ne per ragioni che sono già state ricordate a cui aggiungo ma osservazione è vero che
Che non che le la competizione non si svolge più aggiungo io però soltanto tra in preso tra grande impresa soltanto perché se fosse così io mi sentirei rincuorato perché siccome non abbiamo più di grandi imprese possiamo anche potremmo anche fregarcene ma siccome
Questo fatto ci penalizza perché non è vero che non esistono le grandi imprese e che le grandi imprese non caratterizzano più il il fatto che non siano più imprese organizzate in maniera Ford Istica il fatto che per esempio la Nokia tanto per dire una grande impresa si organizzata attraverso il meccanismo dell'outsourcing non significa che non sia una grande impresa perché l'outsourcing presso qua cioè il decentramento di una tutta una serie di attività la terziarizzazione di una serie di attività
Della che una volta erano concentrate dentro la nocche che oggi sono sparse non è che non fanno la Nokia grande perché il fatto che la mafia sia grande che consente a quell'attività
Diciamo sparse di essere poi ricondotto ad un unico quindi e voi lo sapete perfettamente nel corso degli anni novanta via via che si dispiega vale gli affetti e la globalizzazione
Necessariamente i mercati sono allargati l'asticella della dimensione si è alzata uno dei grandi problemi del sistema economico italiano è che fatto da cinque milioni di piccole imprese Formica decide di cinque milioni di piccole imprese nane che hanno tre virgola sei addetti per ciascuna e che non hanno la dimensione sufficiente per affrontare le grandi imprese che ci sono nella sua nella sfida globale poi è vero che le che che oltre alle grandi imprese alla sfida passa attraverso anche la competizione tra sistemi avrete che sono sistemi sia di territorio sia di tipo distrettuale non intesa sul chiedo soltanto però in termini di allocazione in un'area precisa ma Rete anche intendendo la correlazione che c'è tra noi tra una serie di impresa che possono anche essere fisicamente distanti ma che si collegano appunto come dicevo
Prima ho fatto l'esempio della Nokia come uno degli esempi più avanzati da questo punto di vista allora
è vero quindi che la competizione si è diciamo che è cambiata ma proprio perché è cambiata nuovi non siamo non abbiamo l'attrezzatura per poter far fronte a questa competizione e di fronte a quello che
Diciamo la necessità di di un interrogarsi che dobbiamo attrezzarci sul piano del nostro sistema economico e dobbiamo farlo pensando non soltanto che vanno cambiati gli assetti organizzativi ma che va cambiato anche il contenuto di quello che facciamo
Noi non siamo più in grado di poter reggere la competizione dei Paesi emergenti alla quale non si fermerà certamente con i dazi e con ecco battaglie le guerre commerciali
Non siamo K non siamo in grado di affrontare questa competizione semplicemente o soltanto cambiando gli assetti organizzativo di delle imprese ma dobbiamo anche cambiare il contenuto
Non possiamo più essere quelli che continua a fare le scarpe e magliette e bicchieri gli occhiali tutte robe di basso valore aggiunto che inevitabilmente saranno fatte dai Paesi emergenti
Allora questo comporta la necessità che il Paese si domandi che diavolo di missione deve avere che come si caratterizza che cosa vuol fare da grande questo Paese perché non ha futuro da così come ha messo e allora voi capite che di fronte a questioni di questo genere la questione del della strumentazione quindi del centro e della periferia deve rispondere prima di tutto a questo tipo di domanda cioè deve essere conseguenza di questo tipo di domande e allora personalmente io penso che tra nel dilemma tra centro e periferia la risposta non posso che essere
Qualche cosa che sta ancora più sopra cioè Io sono federalista seppe federalismo intendiamo un federalismo che va verso l'alto un federalismo che va verso l'Europa perché guardate faceva proprio l'altro giorno uno dei più grossi economisti
Europei francese Fitoussi faceva in una conferenza un'osservazione molto semplice ma
Altrettanto veritiera cioè diceva nella competizione mondiale la competizione globale
Tutte le le aree del mondo tranne le grandi aree che ci sono nel mondo tranne l'Europa sono con un governo l'Europa decine di governi
Europa venticinque in questo momento a venticinque governi come è possibile che in una fase in cui la globalizzazione economica sovrasta diciamo gli assetti
Del i vecchi assetti della rappresentanza degli Stati come è pensabile che l'Europa possa far fronte alle novità della globalizzazione avendo venticinque governi io non lo sono già avendone uno ci sarebbero dei problemi figuriamoci avendone venticinque
E denunciava la contraddizione tra il fatto che chi in Europa gli stati i governi dei singoli Stati hanno la rappresentanza perché sono eletti democraticamente ma non hanno di più gli strumenti e viceversa
Una chiamiamo a Bruxelles per capirci Bruxelles avrebbe gli strumenti ma non ha la rappresentanza democratica perché non è eletta dal non è un non soggetto eletto dal popolo ma è un governo vero è semplicemente una mediazione tra governo e allora io penso che la risposta
Alla nostra questione non possa che essere una una risposta di tipo europeo cioè la risposta non può che essere gli Stati Uniti d'Europa perché è assolutamente velleitario poter immaginare di rispondere
A quei due miliardi e mezzo di persone che si stanno mettendo in gioco tra l'altro sconfiggendo clamorosamente le teorie no global secondo le quali la globalizzazione avrebbe allargato il fronte la povertà e mantenuto a fronte della richiesta là dove era e non è pensabile di poter rispondere alle trasformazioni che sono in atto in questo momento nel mondo
Attraverso la risposta che io ogni singolo Stato figuriamoci ogni singolo pezzo di ogni singolo Stato europeo può dare non c'è stato né quello più solido come la Francia la Germania né quello più dinamico come la Spagna l'Irlanda
Tanto meno l'Italia che sia in grado oggi di avere gli strumenti sufficienti per poter dare una risposta che è anche diciamo banalmente di tipo quantitativo oltre che di tipo qualitativo e allora la la risposta non può che essere di un continente era disposto il continente non può che venire dal trasferimento di poteri vero da allora gli attuali Stati
Europei ad un soggetto governo europeo che
Sia eletto direttamente che assommi strumenti e legittimità se non si fa questo il nostro dibattito sui pesi tra lo Stato e gli enti locali rischia veramente di essere un dibattito che guarda all'indietro che non guarda la realtà di oggi è un dibattito vecchio un dibattito superato
Poi io personalmente penso che un Paese frammentato corporativo
Diciamo fortemente diviso come questo abbia bisogno più di più di centralità che di decentramento ma questo è una mia opinione personale
Ma comunque anche questa è un'opinione se gira la testa indietro guarda indietro se io guardo avanti e penso alle problematiche abbiamo di fronte io credo che quel dibattito lì non possa che essere
Superato dalla dall'idea di un federalismo verso l'alto peraltro un federalismo che unisce ciò che per adesso è diviso e non un federalismo che divide ciò che è unito
Mentre
Bene noi ci chiamiamo società aperta siamo circoli aperti i ovviamente la partecipazione delle persone e quindi non ci sottraiamo assolutamente dal se qualcuno di voi vuole fare delle domande ai nostri relatori
Si chiama così proprio perché abbiamo questo questa caratteristica
Ho visto moltissimi studenti molte in molti giovani questo mi conforta mi scalda il cuore il fatto che ci siano molti giovani in sala vuol dire che
Il futuro
Sì certo anche di noi
La parte destra della sala che risplende da questo punto di vista mi scalda veramente il cuore questa qua questa presenza vuol dire che insomma c'è interesse
Non credo che siano domande bene
Sollecitati
Rispondono
Venga venga
Le asso ah ecco benissimo
Facciamo veloce perché vediamo che dopo alcuni nostri relatori debbono
Sì proprio a parte il dottor Cisnetto mi è parso che tutti gli altri sono intervenuti abbiano evidenziato più che altro aspetti positivi del federalismo in Italia qui di un federalismo come ha detto sì certo verso il basso e non verso l'alto
Però quali sono gli aspetti negativi o meglio il coordinamento che comunque rimarrebbe necessario livello nazionale l'interoperabilità tra le varie regioni cioè ci sono dei costi delle difficoltà
Quindi anche degli svantaggi di una di un approccio federale oppure questi passano sul tema mi pare assolutamente in secondo piano rispetto vantaggi
Più consistenti come quelli questa sera abbiamo sentito un'ultima cosa il dottor cimentato aveva così accennato quella competizione tra territori di cui si è parlato varie fare interventi il professor Zamagni
Può essere appunto individuato il singolo territorio quindi qual è la grana di questa di questa territorialità il signor per il TAR può essere individuato nel distretto industriale che è un
C'è una diciamo una cosa di cui si è parlato molto a livello di economia italiana oppure invece dobbiamo individuare territori tipo diverso quindi con una granularità di tipo diverso grazie
Bene cominciamo sabbia sì sì sì andiamo avanti io non è che c'è qualche d'un altro che vuol fare delle domande
Come si chiama lei scusi diceva allora Biasco
Un altro
E certo Sertorio gratificati sei
Questa era
Separato stasera di intero sopra un problema culturale c'è una fortissima resistenza comunque del Paese una parte istituzione amministrativa a compiere un percorso a mettersi in movimento
E separato di rendite
Ma non toccando secondo me è quella che la rendita importante cerca la vendetta politica
Voglio fare una domanda non tanto al professor Barbera che conosco comunque non sta sempre occupato di primaria ma più che altro a chi all'Economist per quella porta Sosa Magna forse smetto
Se non pensano che non si debba affrontare in Italia il problema delle primarie cioè di una legittimazione differente del di quelli che sono i rappresentanti politici
Che ha diversi seconda risvolti positivi una quello di legare comunque il persone politico al territorio e perché in questo senso venendo anche incontro a un federalismo reale cioè in questo momento
è tutto deciso al centro no invece le primarie sono un modo di portare in periferia conta la legittimazione del personale politico
L'altra cosa che è quello di Bellosi fare moltissimo secondo me il recepimento di quel persone movimenti profondi della società
Per cui va contro la domanda per l'Economist nome Valerio Valerio Serra allora Biasco Serra altri
Un altro
Allora io nel nei vari interventi ho sentito parlare un po'del della riforma del titolo quinto e dando un mio giudizio personale è un è stato un po'una un mix nostro tempo mix critico io mi faccio riferimento soprattutto in materia della riforma del diritto del lavoro
Dove avuto uno scontro frontale dove tuttora per l'applicazione di alcuni contratti si trovano grandissima problematiche
Ora questo punto la mia domanda è visto che si parlava di una competitività visto che si parla di un'organizzazione a questo punto comunque anche delle delle regioni delle Province che sotto un certo punto di vista l'intenzione un po'tutta italiana e dei Comuni
Quale può essere un modo per non ristoratori zero e per l'ennesima volta un titolo quinto però per cominciare attuare in maniera forte
Che credo che sia comunque importante perché a questo punto il mezzo comunque per anche rientrano certo competitività questa era la mia domanda nome però Alessandro Rapisarda Rapisarda
Benissimo altri
Donato Speroni
Mi hanno scatenato
Domande Comastri Esperti
Io sono d'accordo con le mani sul fatto che la competitività richiede anche una dimensione territoriale
Però mi chiedo di qualche qui di quale tipo di organizzazione sul territorio cioè le Regioni sono verte se non sbaglio come organizzazioni che dovevano aveva una funzione di programmazione non tanto di gestione
Mentre gli enti locali Comuni avevano più un ruolo diritti gestione e abbiamo visto anche svilupparsi non solo una conflittualità tra le Regioni e lo Stato ma una forte conflittualità tra i comuni e le regioni
Faccio un piccolo esempio di un settore che conosco per quello statistico nell'ambito del sistema statistico nazionale a un certo punto le regioni ha cominciato a dire ma non ci facciamo i nostri vista tre giornali
E i Comuni hanno risposto ma voi siete matti perché noi abbiamo i nostri uffici comunali che funzionano bene non vogliamo questo questa centralizzazione allora io mi chiedo abbiamo parlato molto di precarietà ma l'assetto ottimale quale dovrebbe essere cioè dove dove fu dove dovrebbe fermarsi la funzione delle regioni rispetto a quello degli enti locali
Bene
Nicolini
Voglio fare una considerazione perché sono un po'preoccupata della soprattutto ai giovani che è evidente che forse sistemiamo le cose così vanno caso con una certa confusione fra chi in questo dibattito
Sostiene che siamo in una situazione di decentramento non non realizzato di decentramento ancora precario confuso che c'è necessità di ulteriori regionalismo di ulteriore decentramento e chi sostiene che si tratta di un dibattito completamente superato che il ragionamento oggi quello che
Soprattutto necessario per affrontare il futuro della globalizzazione
Un federalismo verso l'alto e quindi un un maggiore centralizzazione io credo che
Dovremmo fare un po'di chiarezza su queste su questi su questi concetti che secondo me non sono in contraddizione
Quello che fa confusione fosse anche la terminologia
Io dico il federalismo come l'abbiamo
Utilizzato negli uni e l'ultimo nel nel dibattito politico recente aveva ragione Barbiera è un'assurdità tutta italiana
Un decentramento un federalismo verso il basso una spia una una stravaganza italiana dovuta a una stravagante stagione politica nel nostro Paese
E quindi facendo piazza pulita un po'fra federalismo regionalismo e decentramento come terminologia dovremmo forse già chiarirci un po'meglio anche io sono molto d'accordo con Cisnetto che il nostro il nostro futuro futuro di questo Paese come dell'Europa soltanto sta nel nell'affrontare la globalizzazione con gli strumenti con la massa critica facciamo così rapidamente della necessaria per la globalizzazione questo non vuol dire che non dobbiamo affrontare anche gli assetti organizzativi
Degli dei padri paesi delle Regioni delle aree voglio dire gli Stati Uniti d'America sono un grande Paese federale con una grande
Governo federale dell'economia e dei processi né dei processi
Politici fondamentali della ma sono anche un Paese con un forte decentramento con una forte e un forte autogoverno locale che va fino a una un
Scusate una
A un po'di mal di gola
E quindi voglio dire legge mi mi sarebbe opportuno credo che uscissimo da questo incontro avendo fatto un po'di chiarezza su queste cose che non sono in contraddizione cioè è vero che dobbiamo occuparsi e guardare al futuro ma questo non significa che non dobbiamo anche fare chiarezza sulla organizzazione del del del nostro Paese che in questo momento è secondo me è veramente come hanno sollevato alcuni relatori piuttosto piuttosto confusa e qui bisogna andare più nel forse nel dettaglio ci sono delle
Dei settori delle materie che necessitano di essere maggiormente decentrate
E e invece ci sono settori che secondo me hanno bisogno di un diventa un ma una gioia un un ulteriore accentramento ci hanno bisogno di un forte governo nazionale che superi quel localismo e quella frammentazione quella quella differenziazione fra fra zone del paese che forse un ulteriore decentramento non farebbe che accentuare e allora bisogna chiarire secondo me punto per punto io credo che sarebbe assurdo decentrare le Ferrovie dello Stato ma forse un decentrare
In maniera più efficace migliore il settore culturale un settore della sanità forse va meglio ecco io vorrei che i nostri relatori
Chiarissero un po'questi con questo punto e non uscire con una così con un'idea molto confusa del delle idee di Società aperta su questa su questo argomento
Allora a questo punto bisognerebbe ricominciare perché le domande sono anche se un certo infranti a sette comunque l'introduzione avena comunque chiarito il quali sono diciamo gli elementi macroscopici di questa e ed è appunto durante le analisi dei relatori che sono venute fuori alcune convergenze ricevo come alcune criticità che poi non abbiamo la capacità di risolvere magari avremmo risolto
Però ecco da questo punto di direi con chi desiderare rispondere facendo proprio Giro
Veloce
Soprattutto i quesiti sotto il profilo economico che sono usciti in queste in queste domande perché ma l'unica cosa che l'unica cosa che vorrei Bocchio rapidamente dire su quest'ultima domanda
Io credo che bisognerebbe distinguere tra i il profilo delle regole che abbiamo abbiamo cercato di darci che sono risultate non sufficientemente chiari non sufficientemente rispettate in modo coerente
E le scelte di fondo cioè le scelte di merito che stanno le stanze sulle scelte di fondo si possono avere opinioni molto diverse
Ma queste direi alla fine si fa subito personale o orientata pertanto ragioni teologiche e così via
Quindi la scelta di fondo che sono scelte che spettano al potere politico quindi a seconda del livello centrale o locale regionale o locale possono essere buone meno buoni azzeccate parte cattiva questo
è una questione che sta a monte il problema nostro io
Mi metto nei dal punto di vista qui non tanto dell'economista o del politico quanto del giurista crea nostro è se una volta che certe scelte sono fatte
Siano fatte con regole che siano coerenti
Scritte in modo chiaro fatte in modo che si possono eseguire e che siano poi effettivamente attuate questo è il nostro è un punto uno dei punti di vista dei problemi
Il nostro la la la criticità
A meno una recita che mi sembra sia emersa in Mali
Qui mi sento di condividere nostra
A prescindere dalle scelte che stanno a monte è il fatto che in concreto certe scelte state fatte male o o no non in modo corretto quindi l'abbiamo già per esempio tanto per essere chiari la riforma del titolo quinto del due mila uno
Si potrà discutere se quelle scelte diciamo le motivazioni di fonto fossero corrette non corretta esposizione a essere più o meno migliori ma quello che probabilmente non sta in piedi comunque ecco queste regole se state scritte a folto in un modo non chiaro confuso disarticolato mettiamo confondendo in modo macroscopico Polti livelli che avrebbero naturalmente che sarebbero stati naturalmente di spettanza centrale rispetto Petit spettante regionale cioè alla fine sospira alcune norme sbagliate e probabilmente alcune d'interventi che oggi suggeriscono per cambiarle mi pare che in modo abbastanza unanime sono considerati corrette perché si cerca Peuterey troverà delle grandi reti di distribuzione che cita Pia perbene ci sono delle delle norme scritte male perché non sono realizzati di questi sistemi arreca è per definizione devono essere figurati vi sono addirittura europei figurati il secondo volesse nazionali che esse possono quindi essere località l'assenso quindi c'è proprio roba scritta male quindi c'è una certa sicuramente di fondo sbagliata o comunque a non è scritta male questa è un la prima considerazione seconda considerazione come dicevo cercavo di retina è che abbiamo scritto un insieme di regole che poi in pratica non siamo stati in grado di attuare e quindi parlamento e governo hanno fatto il mestiere e interviene la Corte costituzionale però il solo fatto che sono i giudici a porre dei rimedi è la dimostrazione che qualcosa non ha funzionato allora su questo tipo di problemi chi ha una competenza diciamo tecnico-giuridica può dare dei suggerimenti ovvero nettamente per dire cerchiamo di una volta che siamo cretini Realmonte che cosa volere cerchiamo di realizzarlo di scrivere realizzata in modo corretto ma io solo questo volevo dire che poi ho l'impressione che mi pare che il nucleo delle domande ruotano soprattutto sui profili che sono stati toccati mi pare di economisti e per quello che mi riguarda io qui non voglio fare per vertenze sull'articolo
Sì quando abbiamo parlato di crisi dello Stato nazione ci si intendeva riferire Cavone crisi indotta dalla globalizzazione
Che porta lo Stato-nazione cercare a un livello più ampio aldilà dei confini nazionali e delle dimensioni
Il governo dell'economia e nello stesso tempo anche a trovare nel proprio interno nei territori regionali delle economie territoriali a trovare la spinta per la competizione globale
Quindi io non contrapporre il diciamo la ricerca di una maggiore efficienza dei territori e delle organizzazioni istituzione nel territorio alla invece ricerca necessari importante di forme di organizzazione federale sovranazionale
C'è un'espressione lo dico al nostro moderatori importante che Puteaux fortune in questi ultimi tempi
Global contrapposto all'oca al e poi se usato contraente il Glocal appunto per dire che sono due cose che stanno insieme che si richiamano
E che si richiamano a vicenda qual è la dimensione giusta per la dimensione giusta è difficile dirlo sappiamo tutti ad esempio che le regioni italiane sono regioni
Che dal punto di vista economico Fana contro e parte realtà fu il frutto di una
Divisione alla fine Ottocento di comportamenti compartimenti statistici Furnò maestri alcuni geografi ed altre che decisero decisero un certo modo di organizza nel territorio regionale
Per cui ci sarebbe da riprendere tutto un discorso ma figuriamoci se abbiamo un sistema politico adeguato per farlo ma ci sarebbero anche dar disegnare per ridisegnare i sistemi regionali però tuttavia nonostante tutto possono rappresentare
Che non è mine localistica insisto su questo punto nel localistica N una dimensione troppo ampie per poter consentire un'efficace valorizzazione dei territori
Facevo prima l'esempio degli aeroporti
Cioè questo è un Paese lo dicono gli esperti di economia dei trasporti che ha un'infinità di ero porto dicevo prima troppi ma non c'è un grande lo porto in grado di competere con i grandi che lo porti europee e addirittura di altri continenti
Perché perché sono prevalse le spinte localistica
Le spinte cioè di tutti
I del Comune della Provincia la Camera di Commercio e così via per avere un un intero porto aeroporto di prestigio ma discorso potrebbe farsi per tante altre per tante altre realtà ecco quindi quando sento il discorso faccia Speroni e che un discorso diffusissimo
Le regioni come strumento di centralizzazione contro le autonomie comunali che sono state invece martoriata lasciate eccetera è un discorso che secondo me non riflette la realtà
Non riflette la realtà perché è vero che le regioni tentano di avere più funzioni di visitare i contributi loro invece di farle dare i comuni eccetera eccetera ma il problema del mancato decollo del regionalismo è il fatto che le regioni non sono riuscite a fare il loro mestiere
Quando la Regione veneto dopo tanti anni consente che ci sia in ogni comune ci sia una rendo scale quando consentono le regioni che ci siano un'infinità di Rho porti quando si consente che ci siano sedi universitarie diffuse disseminate
Per le spinte localistiche
Di questo Paese significa e cioè che non hanno poi svolto il loro ruolo ma perché non sono riuscite a svolge una sana politica di programmazione che implica momenti anche di accentramento e di unificazione
E riunificazione quel discorso io lo capovolgere lo capovolge il sotto questo sotto questo profilo
Il
Sembra di tutt'altre cose ma credo che l'ora l'ora tarda non lo consente presenta risponderei anche afferra con discorso tutto a parte che è quello sulle primarie eccetto che abbiam bisogno primarie perché io sono stato tra quelli che hanno Pratt avanti la battaglia per i collegi uninominali maggioritari e certamente non posso accontentarmi di vedere che quello che avrebbe dovuto valorizzare il collegio uninominale è diventato un luogo che viene spartito o ad Arcore o nei luoghi dove si riunisce il centrosinistra che poi siamo sempre lì no
Ecco quindi non c'è dubbio che le primarie sono essenziale e importante ma qui andiamo ad altri aspetti che non sono però del tutto estraneo ecco che non sono però detto testarne ma solo altri aspetta ancora che dovrebbero essere superati e purtroppo non posso intervenire tutto loro su alcune linee invece si sta aperta per quanto riguarda la riforma elettorale non lo voglio fare perché riapriremo un discorso ecco spero di avere un'altra occasione Grillo per dire che mostrava di per dire che non mi con non mi ha convinto il vostro discorso anche se avete messo anche se avete messo il dito nella piaga avesse messo il dito nella piaga cioè di un sistema bipolare che costringe andare a ricercare tutti tutti quanti a imbarcare tutti questo è un vero problema sette vedere però ricette adeguata quale
Un vero problema è il vero problema
E il vero problema è perché tutte le tutte le ricette che riguardano la politica economica piuttosto che gli assetti istituzionali passano attraverso stella politica che dava risposte quindi sistema politico nel quale in realtà dovremmo discutere e non credo francamente che le
Diciamo tutti i limiti mostrati quali mi pare anche tu sei d'accordo limiti mostrati da da quel modello
Su quale per il quale tutti sembra tutto siano francamente recuperabile attraverso il sistema delle primarie no non solo perché abbiamo un otto al naso delle primarie un po'barzelletta
Perché che abbiamo sperimentato rispetto a quelle che sappiamo essere primarie più serie in altri Paesi ma perché ma la vera questione che che è un bipolarismo che che mette insieme le diversità per vinci per fare cinquantuno e poi non è in grado di governare come statisticamente ha dimostrato da questo sistema che ormai da dieci anni abbiamo e che quindi non è semplicemente un'opinione è un dato ormai sedimentato purtroppo non è che io
Dica io francamente l'avevo previsto per cui lo stavo dalla tua parte nella in quel in quella battaglia ma non è che me ne me ne compiaccio dico però che bisogna anche prendere atto e porre rimedio perché se se aspettiamo che questo sistema sia in grado di produrre governabilità credo che
Credo che ha saremo
A ulteriormente scottati Gianrico già più di quanto non siamo al palo ma siamo d'accordo a individuare il malessere terapie forse non si andrà comunque ecco tre quali straordinarie accetti una non non individuava le primarie primarie sono così importante perché
Per un planning democrazia s'insinua tra rendita e non non stavano dall'altra l'importante che hanno come dire non ci si si diano i pesi che che alle cose che a secondo di quelle che hanno dico questo
Per dire comunque che io credo che
Abbia abbiano ragione coloro che hanno chiesto diciamo degli elementi di concretezza ma per quanto riguarda detto quello che ho detto sono gli Stati Uniti d'Europa e sulla necessità che il federalismo sia fatto verso l'alto anziché verso il basso
Aggiungo peraltro che nella
Nostra visione delle cose
La
Diciamo
Quello che comunque poi rimane un problema all'interno di ciascun territorio oggi ciascun stato attuale comunque da da risolvere allora io credo che il modello tedesco tal quale vuole mutuare anche prima di tutto alla legge elettorale
Mi
Va rappresenterebbe quella forma di antidoto a quella localismo che bene a descritto verbena su quale aggiungo una parola ve ne sono perfettamente d'accordo con lui sia in termini analisi sia in termini di conseguenze
Nefaste di ciò che ha prodotto e allora secondo me il modello dovrebbe essere quel rispetto a quello che abbiamo dovrebbe essere eliminazione delle delle regioni a statuto speciale creazione di macroregioni della dimensione venendo a tedeschi abolizione delle province creazione delle grandi aree metropolitane per quelle diciamo dieci no una decina
Di comuni italiani che hanno la maggiore dimensione credo che questo potrebbe essere lo schema attraverso il quale si può raggiungere il migliore assetto possibile nella situazione data e credo che il luogo decisorio per prendere una decisione che che riguardi questo come tante altre questioni non possa più essere il Parlamento ma debba essere l'Assemblea costituente
Dal costituente il compito di stanziamento for profit Siberia tirò erano nella relazione introduttiva lette queste cose qui ho pensato periodo fatte nella bozza produttiva tant'è un fatto più niente parlato viale
è un
Io per la verità credo che a la risposta ma insomma allora dobbiamo uscire di qua immaginando se fosse possibile fare le cose come vanno fatte quali cose faremmo questo era il tipo di domanda
Che ne ha facoltà
Ecco qualcuno ha dato risposta su questo naturalmente legittimamente non siamo tutti d'accordo personalmente ritengo che sia stata molto secondo me non esattamente e infatti Zatta la sgangheratezza del titolo quinto un errore
E Titolo quinto a alcune sciocchezze ci sono alcune errori materiali richiamati
Il resto e in e i problemi del Titolo quinto sono due alcune cose che mancano
Per esempio quanto appena detto sta interamente perfettamente ventotto solo qui
E che il Titolo quinto sostanzialmente sposta il sistema amministrativo Sussi sulle fare dischi aspetto gestionale e operativo a livello locale
Fissa delle grandi strutture intelaiatura è che sono cruciali passano per la ripartizione delle risorse
Manca la parte non permette al centro di rimanere uguale a se stesso perché sparisce sostanzialmente l'amministrazione dello Stato almeno mettermi conosciamo rimane la parte alta
Assegna al risorse due amici la la funzione non ci sono soltanto le risorse del territorio ci sono anche le risorse della perequazione dei trasferimenti quindi in realtà adesso e tutto un'oscenità Blocher eccessivo
E certamente ci si può il Titolo quinto nasce nasce da da dalle leggi Bassanini sul sul parte amministrativa nasce dai lavori della Bicamerale
E e nasce da legno carta dall'esperienza e regionale precedente
A gravissimi e guai di metodo su cui sono perfettamente d'accordo peraltro dovete fin dall'inizio sul Mulino appena Adolfo furono forma provate le cose in questo modo grave errore mani più grave errore e fare una riforma e affidarne l'attuazione che non la vuole perché questa è una certezza
Quindi questo naufraga politico quindi alla domanda che cosa fareste serie la mia risposta è competere il Titolo quinta
Competere il titolo quinto il quale titolo quinto come in parte riforme amministrative diverse mi hanno fatto
Ci dice anche che bisogna cambiare il centro perché non abbiamo continuato a parlare di sistema locale mai una parte dei costi del sistema locale non dimentichiamolo derivano da un centro immutato
I ministeri in dieci quindici anni hanno rifatto per intero tutte le direzioni che erano state soppresse prima noi stiamo faticosamente costosa mente mantenendo un sistema che mantiene l'organizzazione centrale come era quindici anni fa dalla dai Beni culturali all'università per il quale abbiamo messo dall'università alla sanità ed altro questo è uno dei costi qualcuno si ricorda quando fa i conti sui costi del decentramento di metterci anche i costi del centro non cambiato
Il il cui la una parte importante che ci manca esattamente un ruolo reale del centro sulla spesa non sul taglio delle spese di formazione
Cioè sul dettaglio alla cieca convoco come bene fa io non capisco che proprio questa è una cosa che anche dal punto di vista economico può dei capi dei paesi farti senso ne ha poco tante che è sostanzialmente un intervento alla cieca
Di un centro che non sa più cosa succede in periferia ma che mantiene al centro alle decisioni anche operative questo è il punto quindi alla risposta cosa volesse la mia a domanda cosa volesse la risposta è a mio parere l'attuazione del Titolo quinto piena e completa sarebbe o il modo per realizzare il tipo di
Di
Sistema
Di quei diamo bisogno ci manca perché il contrappeso fortissimo l'Unione europea e quindi non è vero che la frammentazione del paese è un paese questo che tenuto anche nelle cose più di dettaglio
Dal mare da dalla regolamentazione strettissima comunitaria che francamente non vedo questo preoccupazione
Semmai e e è appunto nella comune una era assegnato alle Regioni l'altra e dato della di rapporto regioni enti locali che il Titolo quinto non aveva risolto alla domanda
Dove si ferma la regione dove cominciano gli Enti locali questo è un fatto a cui non si può dare una risposta di insieme perché le esperienze sono diverse nelle varie regioni e avremo risposte differenziate ma questo fa parte anche della Shelter di autonomia che è a conoscenza di diversità
Su questo credo che sarebbe accettabile
Muoversi in questa direzione
E grazie a volte il signor Biasco perché ma ha posto la domanda sei
Il riferimento alle competizioni dei territori era preferite da riferisse distretti industriali
Noi sappiamo che il modello dei distretti industriali oggi è obsoleto distretto industriale è stato una grande risposte di invenzione dell'epoca fordista
Siamo in epoca post fordista il che non vuol dire che sia da buttare a mare tutto ma non possiamo illuderci buona parte dei problemi nel nostro ritardo sono dovuti al fatto che la struttura portante del settore manifatturiero come sappiamo tutti appunto legate ai distretti industriali
I quali hanno funzionato bene ieri oggi non funziona più allora qual è per rispondere direttamente alla domanda potrei rispondere con riferimento due modelli quello della Silicon Valley
In California e quello della brutta centoventotto a Boston
Son due modelli che vengono presi come l'India al tipico il modello della Silicon velleità basato su quello più prima cercavo di dire quella triangolazione tra ente locale università mondo dell'impresa
E il brutte centoventotto della zona quindi al massaggio sazio del dodici proposto ha seguito un modello appunto di tipo gerarchico non reticolare e dei no oggi sappiamo che il modello vincente quello della Silicon veleno della infatti l'impresa della Route centoventotto o sono fallite o hanno chiuso
E questa in America la dice lunga non è quindi un altro Paese
Il che vuol dire che effettivamente quando io prima parlavo intendevo esattamente queste necessario che quando ci dice metteremo in Rete bisogna ecco chi quando si parla a livello di progettazione ed implementazione politica industriale dell'hi-tech eccetera
Bisogna chi appunto tutti gli attori facciano come si suol dire un passo indietro
E questo sarà difficile però ci arriveremo che no passi indietro vuol dire che nessuno può dire di avere la conoscenza sufficiente per organizzare il lavoro degli altri
Non lo può dire l'università non lo possono dire le imprese a Monopoli e neanche l'ente locale e al invece la tentazione di materie rancori il modello gerarchico e quello che ci porti dietro il signor serve invece ha chiesto una domanda di dice non c'è anche la rendita politica il primario in una giungo quelle così procedura sono state dette il mio modesto punto di vista riguardo è che quello che abbiamo ascoltato è verissimo però cioè come dire una porre condizioni
E cioè no non era di questo che sto a parlare stasera elezioni giunto il momento di cambiare il modello di democrazia
Perché il modello attualmente che abbiamo noi come anche altri Paesi ma noi parliamo del settore così di casa nostra è il modello delitti distico competitivo
Dovuto a Max Weber a Schumpeter eccetera ora quel modello lo possiamo tirava una parte o dall'altra non regge più
Allora c'è chi possiamo proporre il maggioritario possiamo proporre primarie possiamo pro i vari correttivi
Sono pezzi e possono portare ancora avanti ma è il modello ellittico compiti o come ormai tutta la letteratura internazionale di scienza politica di scienza politica e concorde su questo noi ancora io non vogliamo parlare di queste cose è un tabù
Cioè la proposta per la quale io mi riconosco in andare verso il modello di democrazia deliberativa ma in Italia nessuno vuole parlare di democrazia di libertà e nessuno né destra né sinistra né centro eccetera
Questa è una grossa défaillance mentre se voi andate in internet addict digitate deliberative Democracy di viene fuori una lista di almeno quattrocento libri mille articoli convegni in tutti da noi niente
Io sfido qualcuno che abbia sentito qualcosa del genere
Questo evidentemente c'è un io ho la mia ipotesi di spiegazione a questo però questo è il fatto se noi non ha non arriviamo ad attuare o in un modo o nell'altro
Un modello di democrazia deliberativa non ci sarà l'intera fare gli altre nonché le altre proposte non valgono Mazzi ciò di corto respiro
Cioè soffrono di corto termici mo'
Cioè di breve termine perché il problema invece al punto in cui siamo e quello di affrontare questioni le cui ricadute coinvolgono un orizzonte temporale molto estesa
Cioè noi se in conclusione pecchiamo di corto termici
Quando ragioniamo nonché la proposta non sia mai che mai si io dico quella tua proposta quanto tempo resterà per quanto tempo produrrà effetti positivi l'orizzonte sempre di Brema al massimo di breve chi meglio carabinieri Fini il signore non ha detto il nome mi mi scuso a posto allora
L'ha dato risposta professor Barbera circa l'ottima Rita dei livelli di governo come farà deciderà
Esatto e dire che per rispondere in greco qual è stato il il modo con cui fino ad ora questo tipo di problemi è stato affrontato il seguente ci sono le istituzioni
Le istituzioni sono quelli degli enti che fissano le regole del gioco
E poi fanno gli arbitri
E fate conto fissano la cornice e gli attori sociali ed economici civili giocano dentro quella cornice e di tanto in tanto l'istituzione fischia Patch Adams ed è questo non va più
A qualcuno non so che dispiaccia però non funziona più così perché perché questo funzionava quando c'era il modello dello Stato nazionale
E ma oggi la globalizzazione significa questo l'Europa e gli altri fenomeni di cui si è parlato questa sera hanno messo in crisi lo Stato nazionale nel senso che lo Stato nazionale a terse sta perdendo quote di sovranità e le terre verso l'alto
Negli Europei verso il basso vedi regioni o enti locali
Quindi il la concezione dell'istituzione come l'ente cui si deve la definizione delle regole del gioco è superata l'obsoleta perché se volete voi che anche lo Stato nazionale fissi le regole del gioco se un gruppo di multinazionali
Nei mercati che sono in giro per il mondo si mettono d'accordo loro sulle nuove regole dell'arbitrato e ti fanno una nuova all'ex mercato Oria
Ah ditemi voi cosa servono le regole fissate dalle istituzioni nazionali
Le la nuova l'ex mercato a Oria evidentemente travolge quelle nazionali ecco quindi perché non non è più possibile ragionare in termini di statica comparata cioè fissiamo le regole e gli attori in questo caso gli agenti lo penso agli agenti economici
Questo andava bene quando la gente economico aveva come mercato di riferimento il mercato domestico cioè il mercato nazionale e le imprese
Vendevano i sessanta settanta per cento dalla propria produzione al mercato nazionale o al massimo quelli immediatamente vicini oggi non è più così
Oggi anche un'impresa piccola di Bologna venti in Cina a Ventimiglia vendetta allora ditemi voi qual è il modo ottimale di affrontare il problema non può essere la nostra istituzione nazionale che dice noi fissiamo le regole bravo d'ufficio può e non saranno ovviamente rispettate serie rispettano le imprese falliscono o non riescono a vincere magari
Ecco perché ancora una volta è necessario rivedere il modo con cui si fa istituzione specifici sono le regole
Ci arriveremo per forza
Per forza perché prima o poi sbattere il naso non si andrà avanti perché poi alla fine della fiera il criterio qual è l'efficacia cioè i risultati se i risultati non vengono in questo noi italiani abbiamo un grande passato diciamo molto flessibili
Si intesta andiamo poi dopo un po'ti rendi conto che i costi
Sono diventati insostenibili Carola dimentichiamo tutto ci volta sarebbe meglio non far così però almeno la speranza che la coltivo chiara a questo scempio
Bene grazie ai nostri relatori è stata una serata veramente molto piacevole soprattutto c'è arricchito sicuramente dei nostri delle nostre conoscenze
Ecco dicembre ore ringrazio anche i presenti se lasciate per favore i vostri Indirizzo
Che trovate tenterà carpetta in maniera tale che vi informiamo delle nostre iniziative comunque tutti i nostri documenti perché noi siamo abbastanza organizzati abbiamo approfondito parecchie delle tematiche che stasera sono venute fuori sono rintracciabili sul nostro sito www
Punto società appena tasso accettasse insomma certo perché non lo prende
Mi correggi troppo
L'accento aperta appunto che il prossimo appuntamento raccogliendo lei e provocazioni che secondo me sono comunque sempre straordinari
Di Augusto Barbera non solo per la stima ma per la sua presenza sempre
è quella della riforma del sistema elettorale saremo sicuramente sistema politico faremo una serata dove discorre venne approfondiremo questo tema grazie a tutti e buona serata a tutti
A dire Cisnetto verranno alteranti
Se ne sentiranno terreno