Nuovo welfare per il nuovo lavoro

La di un confronto sul tema nuova Air France per il nuovo lavoro
Abbiamo qui due graditi ospiti che presento la mia sinistra Michele De Lucia che della direzione nazionale della Rosa nel Pugno
Alla mia destra Eriberto neri che il segretario provinciale della UIL di Ravenna
Che naturalmente ringrazio per aver accettato questo nostro invito
Mi vedo che tutto sommato siamo abbastanza numerosi nonostante che i media locali non abbiano dato il risalto necessario a questo a questo convegno noi teniamo superare i lavori di questo questo incontro
In questo modo in io cercano di introdurre alcune tematiche più di carattere locale riguardante un po'la nostra campagna elettorale
Ma cosa naturalmente molto molto brevi dopodiché darò
La parola Michele De Lucia che tratterrà
Argomenti più di carattere nazionale che sono sicuramente entrati fortemente dal dibattito politico di questi giorni abbiamo avuto G questa conferenza della Confindustria il Governo appena insediato si scusa annuncia già iniziati se è già iniziato un un certo dibattito su alcune questioni in particolare sulla legge Biagi e sulla riforma delle pensioni quindi c'è molta carne al fuoco dopodiché interverrà il segretario della UIL di Ravenna Nieri che naturalmente tratterà anche di questioni che ci riguardano più da vicino come in provincia di Ravenna
La nostra campagna elettorale come Rosa nel Pugno Ravenna avuto come slogan laicità il buongoverno in sintesi potremmo definire il nostro programma per una città in cui la responsabilità personale si integra con un progetto di comunità del benessere
In cui cioè cittadini abbiano il diritto di crescere studiare lavorare fare figli e consentire loro un futuro dignitoso
Una nuova nel fare il cui principio base quello che ogni persona piena responsabilità della propria vita delle proprie scelte del proprio essere cittadino in una comunità di cittadini
Il lavoro è un valore importante per l'identità delle persone
è un valore che promuove la coesione sociale e la possibilità di progettare il futuro
La Rosa nel pugno di Ravenna ritiene che la cultura del lavoro deve diffondere radicare la cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Con l'obiettivo di ridurre l'incidentalità che ancora troppo alta
Abbiamo proposto quindi che le regole degli appalti pubblici dovranno premiare le imprese che rispettano rigorosamente le norme di sicurezza gli obblighi contributivi e di diritti dei lavoratori
In questo quadro riteniamo fondamentale lo sviluppo anche della nostra imprenditoria locale
Le priorità negli obiettivi cui deve attendere il lavoro dell'amministrazione pubblica locale che indichiamo come Rosa nel pugno sono in maniera molto sintetica i seguenti
Favorire la crescita di un sistema produttivo Unwin talmente sostenibile
Accrescere la messa in rete delle imprese con i centri di ricerca
Favorire forme di imprenditoria ad alta tecnologia
Aumentare le opportunità che la propensione alla internazionalizzazione
Per raggiungere questi obiettivi sono indispensabili la ricerca in trasferimento tecnologico e la creazione di moderni centri di eccellenza per l'innovazione
In particolare vanno sostenuti i processi di trasferirlo di trasferimento della conoscenza alla creazione di valore economico improvvisando il ruolo dei poli di ricerca per favorire trasferimenti tecnologici verso l'innovazione di prodotto e di processo
Un aspetto che si ritiene particolarmente rilevante riguarda la promozione di una politica industriale strategica che innovi il patrimonio del distretto chimico
E che sviluppi un'azione mirata ad un processo di riconversione che sostituisca gradualmente gli impianti ormai obsoleti con investimenti ecocompatibili
Per incoraggiare e favorire l'insediamento sul territorio di nuove filiere produttive di qualità è necessario lavorare congiuntamente alle forze economiche e sociali del territorio
Per promuovere l'insediamento di un vero e proprio polo dell'innovazione tecnologica
Che noi vediamo
Presso l'area produttiva delle basse tre
Un'altra grande opportunità rappresentata dalla realizzazione di un distretto nautico in zona portuale nell'area della ex Aronco oggi proprietà del limone
Quello nautico infatti il settore che denota ancora grandi potenzialità e che ha registrato negli ultimi anni nell'area ravennate una considerevole crescita in termini di addetti e fatturati
Un'ultima questione volevo toccare che riguarda il nostro programma è che come Rosa nel Pugno Ravenna chiediamo di uscire dalla situazione di crisi del sistema della formazione professionale locale
Favorendo l'integrazione con il mondo della scuola d'impresa università e assegnando in particolare i centri pubblici funzione di contrasto del disagio sociale e di supporto alla qualificazione del pubblico impiego
Io ho introdotto alcuni intimi del nostro programma nostro programma naturalmente tratta anche di altre questioni
Abbiamo e qui presenti altri candidati partire da Marina se fabbriche attestato di sinistra della nostro comune siede anche candidato in Provincia
Abbiamo altri candidati che naturalmente potranno integrare quanto da me
Finora sostenuto e che potranno anche intervenire e fare domande ai nostri elettori che alla fine nella successione il contrario cioè prima neri eppure De Lucia chiuderanno i lavori per cui ora do la parola amiche Lucia che della direzione nazionale della Rosa nel Pugno
Grazie mille grazie davvero a tutti quanti voi per l'invito per essere qui devo dire mi sa
Molto piacere essere qua in questa occasione per un dibattito su questi temi e ancora di più perché
è qui con noi il segretario provinciale della UIL
Che è il sindacato laico che è il sindacato con cui abbiamo nel due mila quattro insieme
E assieme ad altri fatto la raccolta di firme per il referendum per la fecondazione assistita e per la la libertà di ricerca scientifica in particolare poi con la cui l'effettiva le quindi credo che proseguire questo dialogo anche sui temi economici come del resto già Angeletti ha fatto in occasione della convenzioni di Fiuggi nello scorso settembre dicendo tra l'altro cose molto importanti
Veramente un piacere credo che sia qualcosa che dovremo poi coltivare a Ravenna come in tutta Italia per i prossimi mesi e per i prossimi anni e quindi non soltanto in occasione di momenti elettorali quando comunque l'attenzione tende a essere superiore io vorrei entrare a bomba nel proprio al cuore del tema che ci siamo dati per questo nostro incontro di oggi
E
Credo che il punto di partenza per affrontare la questione degli ammortizzatori sociali del nuovo welfare in Italia oggi sia quello di essere consapevoli che del fatto che oggi in Italia il Welfare State dal punto di vista della tutela degli uomini e delle donne contro la disoccupazione involontaria semplicemente non esista
Per chiarire cosa intendo dire e perché lo dico vorrei rapidissimamente fare un punto della situazione su quelle che sono oggi gli ammortizzatori sociali e gli strumenti di tutela dalla disoccupazione con pochissimi dati che però possono in tre minuti rendere l'idea di quelli che sono gli strumenti che oggi esistono e quindi da riformatori quali siamo qual è poi quali sono le iniziative che dobbiamo mettere in campo e
Proporre ai cittadini di questo Paese
L'abbiamo una indennità ordinaria di disoccupazione per i lavoratori che siano stati licenziati
Un'indennità che questa che si può far valere quando ci siano stati almeno due anni di assicurazione conto quindi di contributi
Contro per la disoccupazione involontaria e almeno cinquantadue contributi settimanali nel biennio precedente
Durata sento ottanta giorni
Prorogabili a nove mesi se il disoccupato ha raggiunto ha compiuto almeno cinquant'anni e l'ammontare del quaranta per cento della retribuzione percepita nei tre mesi precedenti
Quindi
Questi sono fai i dati dell'INPS pari ci sono i massimali tetti azionari però per avere una dei criteri di orientamento quindi indennità ordinaria di disoccupazione
Abbiamo detto dei contributi centottanta giorni in massimo nove mesi quaranta cinquanta per cento della retribuzione
C'è poi là sotto diciamo così il fratello più piccolo l'indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti
Qui si tratta di chi abbia lavorato almeno settantotto giorni nell'anno precedente
Di chi abbiamo l'indennità assicurativa per la disoccupazione da almeno due anni Lint l'ammontare del trenta per cento della retribuzione media giornaliera è la durata cento cinquantasei giorni quindi trenta per cento e durata massimo non superiore a cento cinquantasei
Ancora indennità di mobilità qui il discorso si complica ma
Considerate che è il diciotto per cento della Spesal per quanto riguarda questo questo tipo di tutele diciotto per cento quindi stiamo parlando di quasi un quinto
Spetta lavoratori collocati in modo immobilità dalla loro azienda a seguito di esaurimento della cassa integrazione straordinaria licenziamento per riduzione di personale o trasformazione di attività o di lavoro licenziamento per cessazione di attività da parte dell'azienda
Ci sono poi delle ulteriori condizioni che stabiliscono un quand'è che il lavoratore può accenderli ma quei vorrei concentrare l'attenzione anche soprattutto sulla durata e sull'ammontare oltre che sulle categorie possono aver diritto
La durata varia in relazione all'età ma anche all'ubicazione dell'azienda
Centro nord oppure sul blog diciamo che può andare a seconda dei casi da dodici mesi a quarantotto mesi quarantotto mesi è il caso di chi abbia compiuto cinquant'anni nel Sud ma insomma questo è più o meno
La questa è più o meno la durata temporale
Per i primi dodici mesi l'ammontare del cento per cento del trattamento di cassa integrazione straordinaria per i periodi successivi l'ottanta per cento c'è poi la cassa integrazione ordinaria
In particolare come radicali da tanti tanti anni se ne siamo occupati con dovizia di informazioni tra l'altro ricordo che proprio tre anni fa proprio a Cesena quindi qui vicino venne a presentare il mio libro sull'argomento FIAT quanto ci costi che era proprio un una denuncia un libro inchiesta sui disastri e gli sprechi della cassa integrazione
Qui si tratta di imprese in difficoltà
Per eventi temporanei non imputabili né all'imprenditore né i lavoratori oppure situazioni temporanee di mercato
E spetta operai impiegati e quadri delle imprese industriali in genere l'ammontare l'ottanta per cento della retribuzione che sarebbe spettata per le ore non lavorate
Il massimo di durata
è di
Tredici settimane con proroghe fino a dodici mesi in alcune aree poi ventiquattro mesi
Per finire questa nostra rapidissima Car panoramica arriviamo alla cassa integrazione straordinaria che è stata il buco nero vero per trent'anni
Del nostro sistema il dato dal settantasette oggi a di una spesa parlo soltanto della quota a carico dello Stato non senza considerare quindi quella carico delle imprese
Di oltre duecentocinquanta mila miliardi di vecchie lire
Rivalutati rivalutando l'erogazione anno per anno in lire due mila due quindi oltre duecentocinquanta mila miliardi
Per ormai quasi sette miliardi di ore complessivamente erogate posti di lavoro saltati non ne abbiamo visti
Spetta agli operai e agli impiegati ai quadri in caso di ristrutturazione riorganizzazione o riconversione di crisi aziendale e nei casi di procedure concorso concorsuali
Spetta ai dipendenti da imprese industriali con più di quindici dipendenti poi ci sono le imprese di lire appaltatrice servizi mensa eccetera ma non è il caso di andare nel dettaglio proprio per fare una un rapidissimo punto della situazione di quella che la normativa vigente alle imprese commerciali con più di cinquanta dipendenti sulla durata
Ci sarebbe molto da dire diciamo che per le crisi aziendali dovrebbe durare al massimo dodici mesi poi asseconda delle cadde la causa integrabile per quell'intervento si chiede sono i ventiquattro mesi diciotto mesi eccetera il limite generale dovrebbe essere quello di trentasei mesi in un quinquennio
Piccolo particolare ci sono stati poi interventi sugli interventi con la logica dell'emergenza addirittura con decreti legge decreti milleproroghe ne abbiamo parlato tante volte morale della favola
Anche il calcolo dei trentasei mesi sì cinque anni un po'particolare quando poi proprio perché non ci sono altri strumenti e quello diventa l'alibi per tutti per i governi per i sindacati per le imprese siccome non ci sono strumenti alternativi è chiaro che riduzione del danno dateci almeno la cassa integrazione e dal punto di vista del lavoratore
è un discorso comprensibilissimo qui nessuno vuole mettere muore fa l'affamatore dei lavoratori eccetera però son cose che ci dobbiamo dire
Nel due mila tre l'articolo ventotto della legge finanziaria ha stabilito che per la cassa integrazione straordinaria erogata nel due mila due non valevano più i limiti previsti dalla legge erano interventi quasi tutti per fare fronte alla ennesima crisi della FIAT e due più due fa quattro e sappiamo tutti com'è andata
Tra il due mila quattro e l'inizio del due mila cinque gli stabilimenti FIAT sono rimasti chiusi per circa il cinquanta per cento delle ore da lavorare quindi di quella che avrebbe dovuto essere l'apertura
Normale allora questa introduzione che spero non sia stato troppo noiosa e sia stata comprensibile cioè quel l'elemento che volevamo volevo mettere in evidenza è questo
Sono poche le categorie che possono accedere a questi strumenti soprattutto a quelli più significativi con la cassetta che Saccà alla cassa integrazione e la mobilità sono solo alcune categorie la durata limitata
E nei casi in cui ci sono state le proroghe successive realtà diventato un parcheggio cioè sono stati difesi posti di lavoro che esistevano solo sulla carta
Ma non sono stati difesi realtà i lavoratori sono stati accompagnati spesso coi trenini cassa integrazione straordinaria mobilità mobilità lunga prepensionamenti
Questi sono stati espulsi definitivamente dal mercato legale del lavoro
E consegnati al lavoro nero o al prepensionamento con quello che comporta per il bilancio dello Stato eccetera oppure si sono aperti un giustamente dal loro punto di vista una ulteriore attività una cosa che nella scorsa legislatura ha fatto venire i brividi e quando Berlusconi ha descritto
Bene e che volete che sia il problema dei cassintegrati della FIAT tanto i più bravi si faranno il doppio lavoro quindi prenderanno il sussidio si faranno pure un altro lavoro magari in nero
Ho per una volta il Silvio Berlusconi aveva pure detto la verità c'era una cosa che non tornava in tutto questo
E cioè che lui era il presidente del consiglio e quindi due strumentini per riformare il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali e porre rimedio a situazioni di questo tipo lo avrebbe avuto
Per cinque anni non si è fatto praticamente nulla con l'eccezione dalla legge Biaggi che ricorderò tra poco ma quindi quello che vogliamo dire in sintesi facendo queste cifre in apertura Hoecke
Sono pochi e scalcinati strumenti il più significativi in particolare cassa integrazione si applicano solo a determinate categorie a parte la cassa integrazione e tutti gli altri hanno durata irrisoria e importo altrettanto irrisorio
Questo non è un Guelfa spetta
Darò poi in conclusione prometto di non essere troppo lungo ma un dato
Che riguarda in particolare quanti sono poi in Italia gli uomini e le donne che sono protetti da un qualche strumento che sia quello più scalcinato o quello meno casa della cassa integrazione straordinaria il più il più grave non solo per le cifre che facevo prima per quanto è costato ma anche perché il meccanismo perverso è quello di difendere i non i lavoratori ma i posti di lavoro e spesso posti di lavoro fittizi
Questo che cosa vuol dire
Vuol dire che nella stragrande maggioranza dei casi hai una simulazione delle cause integrabili
E cioè di fatto Mascherin quelli che sono esuberi definitivi da eccedenze temporanee
Dopodiché c'è una sorta di pentimento di pentimento di ravvedimento inoperoso per cui poi devono scattare altri sistemi e quindi poi la mobilità prepensionamenti per quant'altro ma la cosa grave dello strumento cassa integrazione e che essendo puramente assistenziale e non assicurativo
Primo è concesso con decreti amministrativi che sono in quanto tali totalmente discrezionali
Secondo ce lo dicono all'Istat del CNR la curva della cassa integrazione straordinaria quella del ciclo economico sono completamente indipendenti
Quindi realtà questo uno studio che l'Istat non ha potuto pubblicare perché sono mancati poi i finanziamenti condotto da Leonello Tronti è da altri professori dell'Università di Roma
Dell'Istat e del CNR tra cui
Alcuni degli estensori della legge duecentoventitré del novantuno quindi si tratta di scienziati
Per quanto riguarda il diritto del lavoro e l'economia e la statistica al massimo livello
I dati hanno dimostrato che l'uso dell'istituto completamente sganciato dalla reale situazione economica ma ci hanno anche detto che non c'è un solo caso di domanda presentata da una grande impresa che venga respinta mentre quelle delle imprese più piccole e più competitive e che magari lo usano soltanto per un periodo breve di sei mesi caccia non molto spesso invece vengono
Respinte
Quindi da una parte usare la cassa integrazione come una voce di bilancio scaricando sull'istituto una parte del costo del rischio d'impresa dall'altra però
Truccando il mercato anche per quanto riguarda la concorrenza con le imprese più competitive che non accedono a questo tipo di istituti la è la differenza tra il modello italiano che si è seguito finora il modello inglese spesso usa una formula per sintetizzare modello Rover vs modello FIAT quando c'è stata la crisi della Rover Blair ha pensato aiutare i lavoratori che venivano espulsi da quel ramo produttivo riqualificando lì ma si è guardato bene
Dal tenere con le flebo pubbliche o magari della parte più sana il sistema delle imprese in piedi la Rover
Quindi ha tutelato i lavoratori ma tutelato anche il buon funzionamento del mercato evitando di droga a farlo con il finanziamento pubblico ripeto del corpo del costo e del del rischio d'impresa
A confortarci nelle nostre tesi
è arrivata nei giorni scorsi
Nella censura più totale è uscito un francobollo sul Corriere della Sera A pagina trecentottanta ci voleva la lente d'ingrandimento per vederlo la corte d'appello ha confermato la sentenza del tribunale di Torino
Che aveva qui il nostro amico della UIL sicuramente nell'arco ne sarà al corrente sentenza del tribunale di Torino che aveva dichiarato illegittima la concessione della FIAT a Mirafiori per Duemila settecento lavoratori
Nel periodo due mila due due mila tre
E questo perché non sono stati spiegati i criteri di scelta dei lavoratori questa è solo una parte della denuncia che non è da tanti anni facciamo
Perché noi diciamo di più diciamo c'è una stimolazione di cause integrabili nella gran parte dei casi cioè sono fittizie con i guasti che sappiamo
Ma soprattutto la FIAT non può dire quali sono davvero i criteri perché molto spesso sono quelli del semplice parcheggio quelli di un uso improprio di questo ammortizzatore sociale
E quindi poi diciamo non è questa sentenza che fa scandalo fa scandalo che non sia stata resa conoscibile che non sia conosciuta se non da una ristretta cerchia di addetti lavoro ai lavori
E dei lavoratori interessati che ora quindi potranno presentare ricorso si stanno organizzando per questo
A proposito della maggioranza uscita della ex maggioranza forse se l'ex Ministro Maroni avesse accertato la reale situazione prima di dare il via libera a queste erogazioni e se non si fosse nascosto vigliaccamente
Vigliaccamente dietro sa
Lo dico con rispetto ma quei poveretti dei forestali calabresi ora è chiaro che se i forestali in Calabria sono più di tutti i forestali del Canada
Vuol dire che anche lì abbiamo un uso improprio
E cioè che anche lì vista la situazione che è quella che dicevo in apertura che ricordavo in apertura c'è un uso improprio come ammortizzatori sociali di altre cose cioè come la cassa integrazione pure i forestali
Ma quando il bar getta sta stanziato dal presente governo
Era di centosettanta milioni di euro per fare la riforma degli ammortizzatori sociali e poi si è detto non possiamo farla perché settanta sono andate forestali calabresi ma mi spiegate di che caspita stavano parlando
Ma tra esattamente come la riduzione dell'IRPEF il presidente la Corte dei Conti Staderini c'ha detto a ottobre e che è stata fatta senza copertura finanziaria
Che mancano cinquanta mila miliardi di vecchie lire nelle ultime due finanziarie perché le cartine le cartolarizzazioni sono andate come sono andate perché la lotta all'evasione non si è fatta ma si sono fatti condoni cioè e quindi ora questa una cosa tira l'altra è rischieremmo di essere lunghissimi
Quindi cosa voglio dire in conclusione di questa produzione se vogliamo evitare parcheggi
Perché allora il Welfare State in Italia non esiste di fatto una dignitosa efficace tutela
Non esiste noi abbiamo un sistema che ha balcanizzato e atomizzato parcellizzato ai alcune categorie che hanno una qualche forma di tutela ai tutto il resto che è completamente scoperto attenzione e lo voglio dire qui ai compagni socialisti della Rosa nel Pugno e anche al nostro amico della Wicca ci ha fatto l'onore di essere qui con noi
Nella comunicazione politica delle proposte radicali
è passato il dato grazie anche alla Corte costituzionale che c'aveva falciato
Molti referendum economici laica affamatori dei lavoratori
Io personalmente ho girato l'Italia per quattro anni dicendo le stesse cose dal due mila uno a oggi
E non mi pare che siano
Per il massacro sociale
Per esempio
E allora per concludere in Italia per gli ammortizzatori speciali so per gli ammortizzatori sociali spendiamo male quantitativamente e qualitativamente gli strumenti sono inadeguati e la spesa anche ridotta rispetto ad altri Paesi quindi si spende meno si spende pure male quindi oltre il danno la beffa
Il disoccupato
Disoccupato in vari modi mascherato in vari modi resta tale e quindi Rover FIAT quello che manca un ammortizzatore sociale universalistico ad accesso generalizzato di tipo magari assicurativo cioè dove non ci sia la discrezionalità del potere politico
Per cui se sei la famiglia Agnelli
Ai certe agevolazioni diciamo così e se invece si è un'impresa più piccola
Che ne farebbe un uso migliore resti fuori salvo poi con i tuoi contributi pagare pure quella della Fia
Perché pure questo un dato
Noi abbiamo
Tantissime
Cittadini e cittadini italiani che sono definitivamente fuori dal mercato del lavoro malati anziani eccetera
Quindi il salario minimo garantito deve essere per loro
E non è morale che in un Paese non si affronti questo tema quindi chi è completamente fuori e dal sistema produttivo e nona la possibilità di rientrare
Poi c'è la partita degli ammortizzatori
Degli ammortizzatori
Sociali
Ancora dei dati
Con cui chiudo questa mia introduzione
Sono dati di aura di Eurostat e del ministero del lavoro e più di tanti giri di parole ci dicono qual è la situazione
Spesa per la protezione sociale
Come percentuale sul PIL quindi quanto si spende in percentuale sul PIL per la protezione sociale
In Italia è il ventiquattro s era il ventiquattro e sette per cento nel novanta nell'Europa dei quindici nello stesso anno mille novecentonovanta era il venticinque quattro
Quindi l'Italia rispetto alla media europea era meno zero sette
Oggi questo divario è salito all'uno e nove percento
Cioè dal novanta al due mila tre
Dato Eurostat sia praticamente triplicato
Ancora ripartizione delle entrate e della spesa sociale nel due mila uno
Perché h in Italia a carico dello Stato quarantuno per cento contro il trentasei per cento dell'Europa dei quindici contributi cinquantasette cinque per cento contro il sessantasei dell'Europa dei quindici ancora e questo è il dato più importante per quanto riguarda il nostro incontro di stasera la spesa sociale
In Italia per funzione cioè quello che si spende per cosa si spende quello che lo Stato spende dove va qual è il motivo
In Italia per la disoccupazione nel due mila uno si è speso l'uno virgola sei per cento del totale della spesa sociale uno virgola sei per la disoccupazione la media dell'Europa dei quindici del sei virgola tre
Sei e tre contro uno sei
Ma poi di questo uno e sei quello che va a pensioni e sanità invalidità il novantaquattro virgola uno per cento
Rispetto all'uno e sei dell'Italia alla rimarcare al dieci per cento un paese più vicino a noi anche per cultura sistema giuridico ordinamento come la Francia e sette virgola uno
Ancora e qui concludo la percentuale di disoccupati che percepiscono in Italia un sussidio sul totale e qui sono i dolori veri è il diciassette virgola due per cento
In Danimarca e oltre il sessanta per cento ripeto Italia diciassette virgola due per cento
Danimarca sessanta per cento Olanda novantaquattro il sette per cento Belgio novantuno otto per cento prendiamo paesi più vicini a noi Francia settanta virgola nove percento ripeto sempre
Rispetto al diciassette due italiano Germania ottanta per cento
La cassa integrazione complessivamente ordinarie storie è straordinaria pesa
Per mille quattrocentodiciassette milioni di euro è il sedici per cento laddove la mobilità il diciotto
Diciotto percento
L'ultimo dato riguarda la legge Biagi quindi aveva detto non abbiamo ammortizzatori sociali che spesso mascherano da eccedenze temporanee esuberi tesi definitivi è il caso della cassa straordinaria che lasciano complessivamente scoperto
Oltre l'ottanta per cento della popolazione oltre l'ottanta per cento che hanno una durata irrisoria che riguardano solo alcune categorie
Manca completamente una politica di welfare to work
Cioè di riqualificazione vera
Quando Marco Pannella dice su questo dobbiamo in Italia imparare a considerare la disoccupazione come un bene non è un ossimoro cioè investire sulla disoccupazione
Governare la disoccupazione nel momento in tu sai che il mercato va in un certo modo che un settore piuttosto che un altro va in un certo modo ci ho ha il finanziamento pubblico e quindi l'assistenzialismo più che al lavoratore in Italia è stato all'impresa decotta
Oppure dieci si va alla riqualificazione continua la formazione continua si governa la disoccupazione e come è stato fatto per la Roma accompagni lavoratori di un set da un settore decotto senza assistenzialismo
Governando il fenomeno
A un settore produttivo e questo lo fai con la formazione continua con la riqualificazione continua ma anche da una parte con un mercato del lavoro liberalizzato che produca offerta di lavoro perché pure quello un antidoto contro disoccupazione involontaria
E dall'altra prevedendo un ammortizzatore sociale di fu di tipo universalistico a scalare di durata limitata
Ma funzionale alla riqualificazione e altre inserimento oggi noi abbiamo avuto i fondi dell'Unione europea e i corsi di formazione che sono stati
Di fatto in grandissima parte
Diremmo a Roma un magna magna magna
Quanto al raggiungimento dell'obiettivo è stata insomma i risultati sono stati modestissimi per non dire di peggio e ci fermiamo qua
La legge Biagi e chiudo su questo
Sulla legge Biagi io credo che ci siano delle vere e proprie leggende metropolitane
E che la cosa migliore di tutte più puntuale di tutte l'abbia detta Pietro Ichino ancora una volta né uniti ecologico bolscevico né un feroce liberista e affamatore dei lavoratori
Ichino lo conosciamo
Però Ichino a uno che studia che si aggiorna e che vive i problemi del lavoro in un certo modo
Non solo lui per Leo per la verità mai dati Istat di aprile
Si dicono cose molto importanti proprio sulla legge Biagi in gran parte sconosciuta inattese
E cioè ci dicono che non ha prodotto negli effetti di liberalizzazione che il governo Berlusconi ha sbandierato sa questo non è accaduto
E chi non lo denunciava conosceva ma come sono state accolte gran parte delle richieste della CGIL
E poi la CGIL
Piange e il Governo
Ma come è possibile
Quindi da una parte non c'è stata la liberalizzazione del mercato del lavoro sbandierata da Berlusconi dall'altra attenzione l'Istat ci dice che non c'è stata quantitativamente l'impennata del precariato
Che il centrosinistra di cui facciamo convintamente parte dice
E le ultime cifre che offro la nostra comune riflessione
Mentre negli anni novanta ci dice l'Istat
Tutti gli anni Novanta
La quota dei contratti a termine era passata dal dodici al quattordici per cento del totale quindi era un'entrata al due per cento
Nel periodo due mila uno due mila cinque è rimasta invariata
Ancora
Il forte aumento dell'occupazione in Italia sia stato dal novantotto Sara dopo il pacchetto Treu Ca'del novantasette
Lì c'è stato il forte aumento l'occupazione e il massimo lo ha raggiunto due sei per cento nel due mila uno
Dopo non è che si è affermata ma insomma è un'entrata in modo molto più timido con cifre molto più bassa ancora
Il lavoro Progetto di fatto è stata la trasformazione dei co.co.co. incontrò
Poi c'è il problema del settore pubblico
Con un'incoerenza non da poco
Con una normativa col fiato corto perché è chiaro che chi era co.co.co. diventa copro ti fanno il Progetto vedremo poi la magistratura del lavoro quando lavoratore andrà con dieci contratti a progetto consecutivi con la stessa azienda
Se non dirà che il progetto era simulato hanno con altri disastri a cui assisteremo
Ma
La cosa che l'importante è che la quota complessiva del precariato in Italia è rimasta al di sotto del venti per cento esattamente com'era
Perché allora c'è la percezione che si ha un disastro che credo abbiamo tutti in questa stanza e il disastro del precariato pure io pure voi immagino oh Dio
è cambiata la qualità del precariato c'è chi finisce in quelle maglie ci resta molto più a lungo rischia di non uscirne più
All'interno di quel venti per cento si resta impigliati in molto più a lungo e quindi vuol dire che c'è una fascia di lavoratori che va potenziata professionalmente e che va aiutata a trovare una collocazione nella quale possano rendere di più di nuovo
War fare di nuovo Guelfa artwork ancora
Invece di ridurre e qui mi preoccupa la partenza del centrosinistra invece di aumentare il costo del lavoro e di ridurre la possibilità di lavoro flessibile
Cioè questo vorrebbe dire condannare gli attuali precaria la disoccupazione in gran parte cioè non risolve nulla
Fini resti per rendere più difficile la vita alla parte più debole dei giovani che si affacciano sul mercato del lavoro questo significa e attenzione una piccola provocazione ma non troppo spero nel settantasette fu proprio il sindacato a premere perché venisse introdotto il contratto di formazione lavoro ed era un contratto a termine con retribuzione ridotta allora questo vuol dire che abbiamo un bel po'da lavorare ma mi auguro anche tanto con la UIL e anche fuori da ideologismi
Perché
Non mi importa del socialismo del comunismo di una generica sinistra come vocazione ideologica più di quanto mi importi del liberismo come vocazione ideologica se ideologica noi dobbiamo studiare questi dati e trovare delle soluzioni
Per me passano non da
Cancellare la legge Biagi permesso operarla vuol dire migliorarla e per esempio su questo sia Francesco Giavazzi che Tito Boeri quando parlano mantenendo e anche aumentando la flessibilità di standard minimi che quello che manca alla legge Biagi gli standard minimi contributivi di durata di conversione rapporto di lavoro eccetera
Su questo credo che dobbiamo lavorare laicamente il caso di dirlo e anche facendo tesoro delle parole di Angeletti a Fiuggi con il sindacato se però anche il sindacato fa la scelta di
Non essere il sindacato
In gran parte dei pensionati tuttora il cinquantasette per cento degli iscritti alla CGIL costituita da pensionati questo vuol dire qualcosa cinquantasette per cento
E cioè il sindacato deve tornare a fare sindacato cioè non la corporazione
Che tutela soltanto alcuni
Ma il sindacato delle origini con la mutualità ma con il lavoro lavorare non per gli iscritti o alcune categorie di scritti ma lavorare per i lavoratori e per il lavoro in Italia
E su questo rompere
Veramente con la politica sindacale che è stata troppo lungo corporativa
E che si è data vicenda gli alibi con la Confindustria con il potere politico maggioranza opposizione credo che sia indispensabile e non più differibile scusate la lunghezza grazie davvero
Lucida dato
Ha fatto alcune riflessioni
Diciamo in parte provocatorie sentiamo un po'risposta del nostro amico neri anche su qualcosa di locale magari sembra
Ma intanto
Voglio esprimere due considerazioni
In premessa a parte ringrazio amento chiedevo rivolgere veramente sentito
Agli organizzatori di questa iniziativa perché francamente avevo dire che e l'unica occasione di questa campagna le tre di i gusci parlo di lavoro i problemi del lavoro
In questa camera tra si è parlato di tutto e di più però i problemi del lavoro che sono problemi Chiavenna vive con sofferenza per tutta una serie di vicissitudini che si stanno in qualche modo determinando
Il sistema diciamo così ravennate al di là di come viene sbandierato
In questa campagna elettorale non è così solido nel senso che i problemi ci sono le difficoltà ci sono anche i dati sull'occupazione che vengono sbandierati
Andrebbero spiegati precisati anche con qualche riflessione di carattere tecnico cioè è cambiato il modo di statistica are
I livelli occupazionali e per questo che i dati sono cambiati
Non perché e aumentata l'occupazione
Quindi
Cerchiamo anche di entrare un po'nel dettaglio alcune particolare per per permettere di fare una riflessione appropriata su quelli che sono i problemi ma su quali sono gli elementi anche che De Lucia
Ha introdotto con estrema puntualità
Fra l'altro mi devo anche complimentare per l'approccio che ha avuto non affrontare questi problemi c'è un approccio veramente interessante perché intanto è un approccio che privo di qualsiasi riferimento ideologico nel modo migliore
Per entrare nel merito delle questioni vere e il modo laico per entrare nel merito la questione
E del modo con cui lo guida sempre affollato questi problemi cioè di colleghi dello vide missioni che sono presenti questa sera dove potrebbero darmi darmi atto o dare atto lo vidi aver affrontato sempre in questi termini questi problemi
A Ravenna internazionale a livello regionale
In tutte le sedi in cui si è parlato appunto di argomenti riferiti all'UE Francia pronto e sappiamo che gli attori sociali
E quindi introdurre questi argomenti
In questo modo gli permette di allacciare tutta una serie di considerazioni che possono essere utili anche per vedere di costruire un percorso che ci così importante perché ripeto si fa troppi ideologia troppo massimalismo su questi problemi
C'è lo scontro che è stato anche all'interno del sindacato sulla legge Biagi sull'articolo diciotto francamente erano punti uno sconto di
Sul piano diciamo qui dei contenuti di di poco spessore
Non si può
Confondere
Quello che è un elemento di tutela con un diritto universale
La tutela
Un diciamo sistema di regole che viene convenuto a protezione di determinate categorie
Questa è la tutela
Il diritto universale è una cosa diverso è una cosa che riguarda tutti i cittadini
E a questo punto mi chiedo come può essere contrabbandato per diritto universale uno strumento che tutela il venti per cento dei quattro dipendenti
Gli altri chi sono
Chi sono i precari i lavoratori delle piccole aziende
I lavoratori atipici chi sono
Non hanno gli stessi diritti di versare di tutti gli altri lavoratori o non dovrebbero averli cioè per cui anche qui di petto lo scontro ideologico su su tutta una serie di concessioni secondo me è un po'anche datate del modo di fare sindacato non aiuta a risolvere i problemi
Il vero problema è lo Statuto dei lavori dei nuovi lavori cioè come affrontare un sistema di regole che garantisca tutele appropriate a tutti i lavoratori in qualsiasi condizione o tipologie di lavoro si trova
Questo il vero problema oggi
Cioè porsi il problema di tutelarne una fetta quella più fra l'altro garantita dagli strumenti legislativi perché non c'è solo l'articolo diciotto venti per cento sono una legge molto complessa che però garantisce una parte dei lavoratori
Una parte che è sempre minore
Perché aumento appunto prefetto la flessibilità il lavoro discontinuo fra virgolette cioè quello non non regolarmente diciamo così identificare nel lavoro a tempo pieno a tempo determinato
Aumentano altre formule tipologie contrattuali e che sfuggono alla legge trecento e diminuisce il lavoro nelle grandi imprese
Questo è il dato che dobbiamo comunque cercare di registrare
Quindi il problema è un problema un po'più complesso
E il ragionamento dei motori demo titoli sociali si colloca esattamente all'interno di questa riflessione perché è vero che il signor De Lucia oggi è un settore sociali perlomeno quelli più importanti tutela uno solo una parte di lavoratori
Che sono fra l'altro quelli anche più garantiti sul piano della possibilità di negoziazione dei processi di crisi dei processi di riconversione
Se i lavoratori che non sono in quelle condizioni che si trovano da un giorno all'altro senza lavoro perché l'azione su misura che chiude senza apposita di contrattare come chiudere
Che tipo di protezioni hanno
Che tipo di protezione
Allora
Per questo dico l'approccio deve essere un approccio che deve cercare di ricomprendere il problema in quello che sembra nella sua dimensione reale eccentrico al punto di una garanzia di tutela che sia non dico universale ma che si avvicini alla tutela universale lavorato
E quindi c'è un problema di come intervenire riformando un sistema di ammortizzatori che datato indubbiamente
Ed è chiaro che per chi come noi
Fa riferimento una cultura riformista
è evidente che e questo tipo di percorso non poche attraversare
Processi riformatori che hanno i tempi ma che vanno comunque avviati
Nel Patto per l'Italia tanto vituperato il problema della riforma è pienamente contenuto remoto del sociale
Non solo i contenuti interni di enunciazione diciamo così teoriche e di quelli che potevano essere dovevano essere i filoni gli orientamenti le linee che dovevano in qualche modo stabilire un percorso riformatore
Ma
Attraverso anche l'affermazione di principi che sono assolutamente moderni e soprattutto sono assolutamente
Coerenti con quello che un'impostazione diciamo così
Efficace di politiche attive per il lavoro
Cioè l'ammortizzatore sociale se concepito intende semplicemente esistenziale nonna
Ragione di esistere
Se non abbiniamo al concetto di ammortizzatore sociale un percorso di reinserimento
Nel mondo del lavoro
E quindi di politiche attive per il lavoro
Non non risolviamo il problema della disoccupazione
Potremmo introdurre tutta una serie di paracadute che seconda ad evitare che un lavoratore occupato si trovi immediatamente diciamo senza lavoro senza retribuzione ma di fatto non è che lo aiutiamo nella sua evoluzione la sua emancipazione per realizzare quello che può essere diciamo così
Lo scopo dello solite articoli un lavoro dignitoso di qualità che gli permetta di garantire benessere a lui la sua famiglia la società
Quindi cioè il problema delle politiche attive è uno dei problemi fondamentali
Politiche attive che chiaramente hanno un loro significato se nel traduciamo anche in una qualche azione specifica
è evidente che la formazione professionale è una politica attiva soprattutto la formazione continua
Perché guardate che è vero
Che il problema diciamo così
Della mancanza di strumenti adeguati si evidenzia nel momento più critico cioè quando l'azienda va in crisi quando l'azienda non ha più le condizioni per stare in piedi
Ma l'interno anche delle aziende che non vanno in crisi sono dei processo pericolosità e Martina siano dei lavoratori
Perché purtroppo le tecnologie i nuovi concetti anche diciamo così dettati dalla globalizzazione quindi la qualità del prodotto delle produzioni e quant'altro
Impone un'evoluzione dei processi che costante
E se questa evoluzione non è accompagnata ad un'evoluzione professionale cioè il lavoratore tende ad esser emarginato se non è coinvolta in questo processo
Tendere sempre al Senato
E purtroppo oggi c'è un problema che questi processi sono governati interni unilaterali vecchi
Dall'azienda
Che decidono chi emarginare e chi non è marginale
Chi discriminare chi non discriminare a volte sono le donne a volte sono gli anziani
Spesso sono le donne
C'è un dato forse che De Lucia conosce che veniva in qualche modo evidenziato punto dal dall'Istat
La due tre sei che il vecchio strumento di formazione continua no che servì appunto per favorire i processi di aggiornamento professionale da Portorico aziende ha coinvolto
Prevalentemente lavoratori uomini diplomati
Al di sotto dei trenta
Per l'ottantacinque per cento
è discriminazione questa o no
E fra l'altro sempre gli stessi
Cioè nel senso che quei lavoratori stati coinvolti in più processi di riqualificazione ognuno di loro
A seguito più programmi riqualificazione
Quindi chiaro che chi ha gestito quel processo dati scritto la gestito infusione di logiche di produzione senz'altro ragionevole ma non ponendosi il problema della discriminazione degli altri lavoratori Croazia riqualifichiamo diplomatiche non erano uomini che erano lì sotto i trent'anni
Ore qui
è chiaro che non è che si può fare per legge
Un ragionamento di
Che posso evitare discriminazioni fatta in questo modo che esasperano magari principio del profitto il principio del
Delle ragioni dell'impresa è un processo che introduce alte naturalmente che valgono anche per tutti il tutor bisognoso malgrado loro preziosa soglie potessero sociale articolo della bilateralità
La gestione bilaterale retrocesso
Così prima De Lucia giustamente richiamava franato tradizione come sindacato laico riformista
Che ha un approccio non ideologico con i problemi
Badate questo modo di
Vedere il contesto sociale il contesto del lavoro non è un un elemento che nasce dal nulla cioè la tradizione della UIL e quote per società operaie di mutuo soccorso
Che non è quella cifra si sia e non è questa sì sì
E sapete cosa facevano le Società operaia di mutuo soccorso
Testimoni process
Perché chi gestiva il mercato del lavoro quando non c'è il collocamento pubblico
Chi chiamava il turno no i temporali
Il sindacato
Caporale su un una deformazione
Cioè le chiamate del turno che noi conosciamo nelle nostre campagne chi le gestiva
Il capo lei il sindacato che era un soggetto che doveva rispondere ai lavoratori
Con delle regole
Che tenevano conto di delle esigenze dei capi famiglia delle esigenze delle vedove
Delle esigenze delle fasci più dice Azzate
Chi gestiva la previdenza prima dell'avvento la previdenza pubblica
Le società pratico soccorso
Si erogavano i sussidi agli orfani le borse di studio agli orfanelli
Alle vedove le tensioni
In termini di mutualità
E anche la malattia
è lavorato
Quelle sono le origini
Della mutualità italiani
E non è un caso
Che questa filosofia diciamo così la mutualità gestito appunto da chi
Ne aveva titolo secondo me è tramontato col fascismo
Non dimentichiamoci che la previdenza pubblica in altra col fascismo il collocamento pubblicato corso circa
Perché si voleva togliere
Agli operai
Il potere
Molto semplice
Molto semplice perché
La gestione bilaterale del rapporto se ne delegato lavorerà fra lavoratore e impresa
Erano le sei lavoratori che concordavano con le aziende con l'impresa agricole prevalentemente chi andava a lavorare come quando e perché
Le squadre della trebbiatura da organizzare il sindacato
E le aziende contrattavano con sindacato salari modalità condizioni di lavoro che nel rapporto bilaterale
Ebbene oggi non riteniamo che quella sia la filosofia corretta perché anche i percorsi da seguire non possono essere seguita da unilateralmente bisogna tenere conto della socialità bisogna tener conto delle esigenze anche di tutela
Delle fasce più svantaggiate del lavoro dir del lavoro questo vale la formazione ha varato il mercato del lavoro
Allora oggi dire che ha negato corone liberalizzato è un eufemismo
In Italia minatore assolutamente libero
Assolutamente non c'è una regola che impedisca una tela di assumere chi vuole e come vuole
Non ce n'è una
Il problema è che anche questo favorisce discriminazione perché chi ha su uno dei pazienti quali sono quali sono le categorie i dottori tra aziende oggi ricerca no perché c'è un problema disoccupazione femminile
Perché c'è un problema disoccupazione intellettuale
Perché perché nessuno si è preoccupato
Di tutelare anche queste categorie nel mercato del lavoro
E all'interno del di alcuni concetti della legge Biagi
Quello che a qualcheduno non piace
è proprio la gestione bilaterale dei process
Cioè dare ruolo non solo l'impresa
Dare ruolo alla forma più esasperata diciamo così di capitalismo chiamiamo o di imprenditori e che può gestire come vuole in tutti i processi favorendo tutte le forme di mortificazione diciamo delle fasce più deboli della
Questa è miopia perché illudersi che si posso tornare a meccanismi statali di governo malgrado il lavoro eh pura utopica
L'ha detto l'Unione europea
Che ha condannato l'Italia a suo tempo quando il collocamento pubblico era Monopoli
Questo è chiaro per cui è impensabile tornare indietro
Bisogna guardare avanti bisogna esaltare
Il concetto di partecipazione dei lavoratori al governo dei processi e del ragionamento che De Lucia in qualche modo in maniera sfumate introduceva il proprio dalla governance del mercato del lavoro della governance del sistema autori sociale della governance che non può essere ripetuto unilaterale
Allora
è un dato importante questo perché è uno degli elementi fondamentali di modernità
Che in qualche ora dobbiamo affermare in questa società cioè che ogni soggetto ad avere un ruolo nel governo c'è la concertazione siamo che qualcheduno non non considera si ispira acque a questo tipo di di di di di filosofi no cioè ognuno nei suoi ruoli deve partecipare al governo il processo condividendo le scelte condividendo i percorsi condividendo gli obiettivi
E questo dato importante che dovrebbe caratterizzare una società evoluta
Allora
Intanto entrando nel merito
Di alcune questioni al di là di questi aspetti di carattere generale
è chiaro che
Quando qualcheduno infatti Itza
La legge Biagi con la legge trenta se preferite come l'elemento che ha portato alla destabilizza destabilizza signoria del lavoro e la precaria situazione diciamo diffusa mente sapendo di mentire
Negli ospedali sono criticità Lucia sono veri
Non c'è stato questo
Precipitare di formule diciamo così strane
Che hanno imbarbarito meno per loro più di quello che l'abbia fatto il pagato tre
Perché di fatto la precarizzazione cominciarono perché su tre cioè il lavoro interinale non l'ha inventato la legge Biagi
Lei co.co.co. non inventate dalle ti piace anzi
Presidente fattucchiera S rispetto a questo aspetto cioè
Il Co Co Pro che possiamo anche
Non a pressare fino in fondo personalmente non è che l'orlo gradisco molto però
è una cosa diversa dalla co.co.co.
Molto diverso
Concettualmente non è vero che si può trasformare la vecchia Eco con co.co.pro.
Perché accade
Perché c'è l'abuso
E sapete perché c'è l'abuso
Perché non l'avete Biagi
C'è una parte che fa riferimento alla certificazione dei contratti di lavoro
Cioè i contratti di lavoro dovrà essere certificata e concludere garantire la regolarità e sapete chi affida la legge Biagi la titolarità replicazione agli enti bilaterali
E sapete chi non vuole gli Enti bilaterale
La CGIL
Chiaro
Ora c'è la possibilità di definire commissioni di certificazione
Che possono confermare la verità ai rapporti di lavoro di qualsiasi natura dipendente non dipendente
C'è il rifiuto
Di entrare nel merito e si affida alle DPL
Questa prerogativa i terroristi o provinciale del lavoro
Che possono usufruire delle commissioni specifiche e siccome qualcheduno sostiene che il sindacato non ci deve andare in quelle commissioni Tiziana
I padroni
Dopodiché gestione unilaterale anche delle certificazioni
Questo è l'errore fondamentale del concerto ideologico
Che sta a monte di una filosofia sbagliata è vecchia cioè non è con le battaglie di retroguardia che ci può difendere il lavoratore
Ma i guardando avanti assumendosi delle responsabilità
è evidente che il rischio di scivolare in qualche cosa di
Indecoroso c'è sempre ma dipende dalla moralità dice noi deleghiamo a svolgere quel ruolo
Perché sono del richiamo delle persone corrette la certificazione sarà una cosa corretta
Se noi deleghiamo dei notai pacificazione c'era un fatto notarile
Qui dipende dal ruolo che vogliamo esercitare all'interno di quel meccanismo date che non è una roba non è una cosa da poco
Non è una cosa da poco
Perché non fare questo tipo di rifecero dire rinunciare ad esercitare la tutela dei lavoratori
Perché in questo panorama
Lecco copro saranno usata impropriamente
Non nello spirito della Necci
Che dice esattamente così la co.co.pro.
Che dice esattamente cos'è e come si concepisce un contratto a Progetto
Presto questo di petto secondo me il salto di qualità
Che dobbiamo fare che dobbiamo fare che dobbiamo cercare di contribuire se crediamo in questa Filosofia diciamo
A fare perché ripeto
Cioè non è possibile
Continuare a ragionare
Su problemi così complessi così articolati
Con una concessione massimalista del del far sindacato se il massimalismo non ha pagato non ha pagato perché ha dato vita
Quando andava bene al corporativismo
Non dimentichiamoci che massimalismo
Esasperato
E l'ha trovata quali siano gli aspetti diciamo così di solidarietà che dovevano essere alla base del sindacalismo italiana no
A partire da esasperazioni dei Cobas e quant'altro
Quindi credo che si voglia di recuperare il concetto di solidarietà ma anche concerti di partecipazione che quello ripeto che come quello lì
Abbiamo nel DNA per la nostra storia
Questo è
Una parte delle riflessioni c'è anche da dire questo è vero
Che la legge Biagi
Non è una grandissima legge abbiamo sempre detto
Noi l'abbiamo sempre desiderato una legge poco utile e i fatti ci hanno dato ragione
Preciso che di quelle tipologie contrattuali
Non sono stati utilizzati molto
E quelli che sono utilizzate sono quelle Pacchetto Treu
Non do la legge
Ditemi
Quante aziende che voi conoscete usano lo staff leasing
Ditemelo
Ditemi quante aziende usano il lavoro ripartito
Quante aziende
Quante aziende usano il lavoro discontinuo
Con la legge Biagi e non quello che si utilizza nelle formule vecchie
Di film
Ditemi se esiste una formula di lavoro discontinuo
Peggiore
Della vinti Siato che ricordo
Che non è nato con la legge Biagi
O no
Che viene trovato all'interno del sistema cooperativo
Prevalentemente
Per dirvi che a volte l'ideologia non aiuta a capire la di nessuno dei problemi quindi credo che c'è bisogno di fare un passo avanti di andare oltre quelli che sono gli stereotipi
E cercare di capire bene qual è il significato delle delle delle azioni delle iniziative delle
Opportunità che occorre cogliere per dare una svolta in termini moderni una società questo è secondo lui il modo
Per valorizzare ruolo sindacato ma per tutelare i lavoratori non non altri grazie
Abbiamo un abbiamo una mezz'oretta abbondante per un paio di dibattito se
Manigrassi socket lì noi nel corso
Sì sì
No ma per la radio
Non ha mai
Si va dal mio amico e oggi sarà Maria Grazia il nome lunghissimo è Faber Iain il cognome quelli eventualmente descrive Recco diciamo pranzo allora per quanto riguarda sempre il lavoro si si parla di svecchiamento e si parla di innovazione però abbiamo due fatti che sono contingenti sono sotto gli occhi di tutti
Da un lato abbiamo delle strutture che sono vecchie anche strutture intendo come in prese non so se il dottor Neri in questo mi mi può seguire anche
Va Minitalia più o meno lo sono tutti da volte insomma
Impropriamente ecco nel senso strutture che sono anche molto vecchie e che hanno a livello tecnologico sono molto carenti a livello tecnologico cosa che invece in paesi ad esempio del teste armi l'abbiamo visto un progresso
Elevatissimo mi riferisco alle tecnologie informatiche e di pari passo un'educazione del lavoratore a queste tecnologie quindi abbiamo lavoratori più preparati
Più consapevoli e più educati anche la sicurezza come il nostro Corbelli si diceva c'è un problema di sicurezza soprattutto anche qui a Ravenna dall'Emilia Romagna tutti lo sanno ai record dei morti sul lavoro degli infortuni sul lavoro
A questo corrisponde non dico solo da parte delle aziende o da parte di essi ma da parte della foresta del lavoratore stesso un'auto costruzione un'auto responsabilità rispetto al lavoro per quanto riguarda la legge Biagi
Si è parlato disoccupati si è parlato di ammortizzatori sociali si parla cioè permettetemi consentitemi di parlare anche di persone inoccupate di tutti quanti incravattati
Sommato usciti dalla del liceo dalla dall'università dall'altra la laurea breve o brevissima o veloce e ho corso di formazione
In cui queste persone a venticinque anni ventisette anni ventotto anni si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro
Vanno al così detto centro per l'impiego ente che deve fare da ponte fra la richiesta del lavoratore e quelle che sono le eventuali richieste d'intesa e cioè il muro contro muro
Quello che io auspico e glielo auspico non solo da da questo nuova formazione politica formazione governativa che va ma si sa Menta è un colpo d'ali un muoversi anche Rispetto concretamente alle cose che si devono fare ora come lavoratore co.co.pro.
Adesso non più adesso sono dalla parte dei cattivi cioè forse del padrone dell'imprenditore da poco
Partita IVA sì ma no matto con una vera e propria impresa quindi è una cosa e te l'intricata allora io sono sabato felicemente onco comprò per per tanto tempo questa mi ha consentito l'ho ripetuto più volte di accrescere tanto di lei il mio patrimonio
E di conoscenze e Didier Sperini Henze e di lavoro sente a a volte anche arrivando ai ferri corti con diciamo così colui che doveva versarmi i contributi doveva darmi la cosiddetta busta paga
Però forse è valsa anni ha caparbietà e la mia testardaggine fase sommare spaccia un po'anche come dico io cioè questi sono i mittenti questo è il mio momento questo è quello che fa sono però molto spesso non c'è questo tipo di educazione un altro discorso la ricerca diamo l'opportunità questo paese di migliorare tanto nella ricerca e di metterci nelle condizioni di dover andare a prendere di di non dover andare a riprendere i cervelli che sono emigranti oltre oceano o verso altri Paesi e di consentire alle nostre braccia di fare i cosiddetti lavori che purtroppo adesso sono lasciati esclusivamente gli immigrati ma perché noi non vogliamo più farli non per e forse perché sono meno retribuiti c'è questo discorso se lo vogliamo fare seriamente cioè esiste questo problema
Cioè esiste il lavoratore immigrato che lavora per meno
Per poco con meno sicurezze con meno garanzie ecco qui io ritengo Kwei esso poi come imprenditore io cerco di o un unico dipendente premetto cioè ed è piccolissimo e solo però io sto impazzendo già dietro Louis russo su ogni tratta insomma si può far da solo queste cose ci devo pensare io per lumi sembra di essere la sua mamma
Ecco noi ritengo che queste cose debbano essere un pochino più sollevate occorra un colpo d'ali
Rispetto a questa politica un pochino incancrenita rispetta la politica sul lavoro intendo questa è il piccolo contributo mio personalissimo e ritengo di dover ringraziare entrambi perché fra l'altro il contratto avventizia in agricoltura mi ha mi ha sconvolto sopra un fulmine a ciel sereno non lo conoscevo ecco
Su su questo mi auguro di avere insomma importanti informazioni in merito grazie a tutti
A Maria Grazia ha chiesto al parola Giuliana Adriana Bruni è che lei candidata
De la Rosa nel pugno
No abbracciarci alla radio radicale una
E adesso
Stai
La lo dicevo prima che che Rando con qualcuno
Ho avuto occasioni proprio alcuni giorni fa di di partecipare ai lavori
Qui alla Camera di Commercio dirla quarta giornata cosiddetta dove vive presentato il rapporto sull'economia della provincia di Ravenna
E sono state colpite da molti dati no interessanti e da uno in particolare da due dati in particolari che si riferiscono alla situazione occupazionale di questa provincia
Il dato è di una situazione di straordinarie eccellenze insomma di straordinaria
Diversità positiva rispetto alla stessa Emilia Romagna rispetto naturalmente adesso l'Italia ma addirittura c'erano confronti anche con paese con le città con Regioni dalla Comunità europea
Allora settantuno per cento di occupati in questa provincia quattro per cento dice occuparsi no
Allora io mi sono
Va
Quasi le stesse date di avevo ho visto qua sopra quattro e sette
Allora io mi sono domandata ma
Una domanda molto semplice insomma no i giovani laurearsi diplomatiche lavori nel Mirabilandia i giovani laureati diplomati che a Ravenna Fanny lavoro stagionale al mare intestarsi eccetera
E in piedi con quale peso incidono su queste percentuali
Allora bisogna bisogna domandarsi bisogna fare il possibile sta domandano per dire che effettivamente Ravenda in una situazione di è un'isola felice insomma no
Ecco lo dicevo poi anche i neri e solo nella sua nella sua relazione
E e questo è un aspetto un po'l'altro aspetto è quello dei cosiddetti lavoratori atipici no ci sono anche nella nostra realtà
Da quello che leggevo pare che il fenomeno sia particolarmente evidente nel Sud Italia
Le partite IVA in particolare no la nascita di queste nuove professioni di giovani che aprono delle attività che i che cercano di di di crearsi il lavoro insomma no però è una realtà anche anche anche a Ravenna però ecco allora la domanda è tipici tipi attiva atipici rispetto a che cosa
Cioè questi sono e sono dei nuovi lavori noi dobbiamo pensare che il nostro Paese ha anche la nostra provincia naturalmente sempre di più sarà connotata da questo e allora la domanda è questa e la rivolgo al sindacalista
Che ha parlato mi pare proprio lui dello Statuto dei lavori
Allora lo Statuto dei lavoratori è stato fatto da un socialista tanti anni fa negli anni settanta
Dal bordo lini
Io credo adesso non ricordo esattamente ma credo l'abbia fatto naturalmente costruito insieme con i sindacati insomma che l'abbia l'abbia visti cui costruito in modo ecco allora questo Statuto dei il no il lo statuto secondo me indispensabile fondamentali dei nuovi lavori dei lavori lo Statuto dei lavori chi lo deve fare in questo Paese
Cioè il sindacato annotare che sia il grande assente la politica balbetta su questi argomenti anche la politica anche il centrosinistra
Ma il sindacato e mi pare che si grandi assenti in questa in questo in cui su questo su questo tema
Io credo che un'iniziativa forte del sindacato che ponga la questione di di di un nuovo statuto chic dei laburisti debba sia un'esigenza fondamentale
Se vogliamo veramente come dire seguire una linea di di
E di riforme e di adeguamento diciamo quello che si muove nella nella società grazie
Bisogna
Cioè Daniela Trotsky
Che ispirò CD lisca anche sulla formazione lo stop
La lettera parliamo
Io
Io voleva parte io non sono una candidata e quindi sono un ospite ascolta con piacere un dibattito che a me interessa sia sul piano delle mie passioni personali dei né interessi personali che di quelli professionali
E c'è un aspetto che volevo sottolineare che è una sorta diciamo di raccomandazione per coloro
Che rappresenteranno questo questi valori insomma questi viali di questa forza politica e anche per coloro che hanno comunque questi ideali e possono esprimersi nella società civile nei ai vari livelli no partecipando non solo nelle istituzioni ma anche nelle forze tra le forze sociali o tra gli operatori professionali che questo cioè secondo me il problema
è vincere questa sindrome di mi venga chiamata sindrome di nanismo sindrome di Pollicino
C'è questo atteggiamento culturale che è presente in questo Paese e che è presente in modo forte anche a Ravenna ti sudditanza rispetto al sistema della grande impresa questo è un un problema è stato uno dei problemi anima fisso che ha determinato anche questi procede questi fenomeni di degenerazione
A di cui si parlava in origine c'è questa visione della casa degli strumenti degli ammortizzatori sociali sociali come strumenti di assistenzialismo e non di assicurazione
E che ha generato una sorta di Timor Shah Caro di contrastare quelli che potevano essere le dinamiche produttive su questi credeva si fonda se la richiesta di questo Paese e negli anni si è dimostrato esattamente all'incontrario
Che questo Paese si è impoverito sul fronte proprio della grande impresa Maddaloni che non ha prodotto più posti di lavoro che ha arricchito spesso proprietà private
Ma non ha generato ricadute di valore sul tessuto produttivo allora io trovo che in questo ci sia una grande responsabilità
Ma anche delle stesse istituzioni ideali dei nostri a volte dei nostri rappresentanti istituzionali e in parte per per il tema che trattiamo stasera anche del sindacato dei lavoratori o comunque di quella parte e che a come dire assunto e avvallato questo tipo di visione del mondo produttivo
Ecco lo dimostra il fatto le argomentazioni che venivano portati prima che gli ammortizzatori sociali sono utilizzate solo da impresa che hanno determinate dimensioni in su dai lavoratori dell'impresa che hanno dei determinate dimensioni
Lo dimostrano il fatto che vorrà vivere questi strumenti il sistema delle piccole impresa spesso si è dato se aiutati da soli qui abbiamo i minori che sa bene che in questa regione
Il primo strumenti i primi clienti primi strumenti della bilateralità sono nati proprio nel sistema della piccola impresa dell'artigianato
Perché hanno dovuto sopperire alla carenza di ammortizzatori dello Stato dandosi dei sistemi naturalistici di forme di sostegno al reddito
Per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti nei momenti di sospensione dell'attività lavorativa vale a dire che pur di tenersi giusta e Fonte i lavoratori legati all'azienda perché sono un valore per le piccole imprese e lavoratori
Hanno creato intorno strumenti mutualistici dando ero sottraendo di fatto con mettendoci dei soldi propri quindi gestiti nella logica della mutualità
Con cui hanno tenuto in piedi spesso il salario del lavoratore dipendente anche nei momenti di crisi di sospensione del lavoro e quant'altro
Questo è un esempio ma lo stesso atteggiamento anche di maggiore disponibilità il tessuto della piccola impresa lo ha dato anche su altri terreni sempre nella logica del confronto della bilateralità con le parti sociali allora diventa importante
Che nelle politiche
Che verranno intraprese dai rappresentanti mi auguro anche di questa
Forza politica che questa sera affronta questo dibattito occulte o da quanti comunque operano ai vari livelli della società civile
Questa attenzione verso questo tessuto produttivo verso questo mondo che è un mondo ancora saranno sia tenuto in ingiusta ingiusto attenzione ingiusto Rispetto per non per generi asportare diciamo l'asse dell'attenzione data da un soggetto all'altro ma semplicemente perché è un sorge questi sono i soggetti produttivi che possono ancora generare ricchezza coi quali è possibile un un confronto anche in termini di di parti sociali ecco questa era la mia raccomandazione
Non ho iscritti a parlare
C'è c'è qualcun altro
Se no
Dopo la parola i nostri ospiti per una breve replica quindi iniziamo da neri
Ma
La Bruni
Ha posto una serie di interrogativi
Ci sarebbero molto stimolanti potrebbero favorire proibiti dibattito di un convegno
Però
Una parte delle risposte ai quesiti posti
Sono state già date
Nel senso
Perché non viene avanti lo Statuto dei lavori
Perché c'è uno scontro ideologico
Su come intendere questa nuova forma di tutte
E all'interno di questa nuova forma di tutela che ruolo può fare la bilateralità
Ed è vero che c'è un problema tutto sindacale
Perché si stanno scontrando due filosofi e sindacali posto
Per cui queste l'ulteriore dimostrazione
Che se non usciamo dallo schema ideologico
Nell'affrontare i problemi non usciamo
Da quelle che sono
Le situazioni che il nuovo panorama sociale economico ci impone di dover affrontare
Non ne usciamo da una paralisi
Che tutto imperniato appunto su concessioni secondo me superate
Di tutela
La Toschi ha introdotto un ragionamento che è vero è nato in Emilia Romagna e il sistema dell'artigianato a suo tempo ha riproposto che cosa il vecchio schema delle operaie
Con una differenza che all'interno di quel sistema sono coinvolte le imprese
Cioè nella gestione dei problemi di queste categorie
In termini di assistenze provvidenze e quant'altro
Per le situazioni di difficoltà dei lavoratori di quei settori sì è intervenuto i tecnici intervenuti in termini bilaterale
Individuando gli strumenti bilaterali
Per i garantire una qualche forma di tutte
Guardate che non è una cosa da poco
Perché impresa e lavoratori che ci assumono l'incarico di sopperire alle mancanze
Di protezione del sistema sociale nazionale quindi istituzionale
è un grosso segnale di attenzione verso i problemi sociali del mondo del lavoro
Appunto perché non si vuole disperdere quello che il patrimonio della solidarietà non solo da un secolo disperdere quello che
Un principio di non mortificazione delle professionalità ha chiesto se ero buono allo sviluppo economico
Cioè l'impoverimento di professionalità la mortificazione del lavoro non favorisce lo sviluppo economico
Non favorisce lo sviluppo economico
La precarizzazione esasperata non favorisce lo sviluppo economico
Può servire in particolari circostanze
Attenere qualche livello di competitività con qualche mercato internazionale ma non dura
Non dura perché c'era sempre un Paese che produrrà ha dei costi più bassi
Era rincorso non può essere a quel paese
E quindi il problema è che dobbiamo Scomenzera tutto su quello che è
Il rilancio dell'economia basato su innovazione tecnologica ricerche e quant'altro
Potremo prima che di un dibattito non su come sarà concepito fino ad oggi la ricerca però evitiamo sia vedere cosa dice
L'Unione europea in particolare
Il Patto di Lisbona
Dato il buono dice che nel giro di poco tempo di raggiungere tematiche anche per quello che riguarda la ricerca che per l'Italia significa triplicare
Quello che
Il volume di risorse da destinare alla ricerca cosa che in questo contesto economico non so come potrà realizzare
Non lo so
Perché arrivare al tre per cento di risorse in relazione al prodotto interno lordo destinare ricerche
A parte che il libro di The North sta calando quindi già di fatto questo è un problema che dovrebbe proporre altre altre soluzioni
è un dato diciamo che francamente
Francamente non non non so come sarà realizzabile nei tempi previsti dalla dalla conferenza disco
Ma il dato più emblematico è l'approssimazione con cui si affronta questo problema
Badate che si sono inventati persino il cinque per mille per la ricerca
Sulla denuncia dei redditi
Da una parte si sottraggono risorse pubbliche perché
Gli elementi della Finanziaria non per me di una revoca dall'attrice ma vostro buon cuore solite farà ricerca
Potete favorirla
Potete favorire queste ma
Pensiamo che sia questo il concetto che dobbiamo dice che rimarcare appunto di vivi vivi di
Ruolo di una ricerca che deve favorire lo sviluppo economico del Paese pagate che la media europea
La media europea di risorse destinate dagli altri membri dell'Unione alla ricerca già attorno al due per cento del PIL
Noi siamo l'uno virgola uno
Lavoreranno tre
Per essere competitivi
Per essere all'altezza delle sfide mondiali
Ravenna non sfugge a questa logica chiaramente di ricerca non se ne fa
C'è il problema delle aziende Ravennati gliela Toschi me ne può baratto perché i dati li leggiamo insieme
Illesi intanto che
Il il novantatré per cento delle imprese sotto i sette dipendenti
Come media
E questo è un dato
Che dimostra una fragilità del sistema economico
Ma che comunque a Ravenna
Cioè di sistema produttivo si basa su produzioni di Basso valore aggiunto
Che sono quelle più esposte ai pericoli della globalizzazione
Chiaro quindi
C'è un problema anche in termini di sviluppo che va cioè
Smettiamo di dire che tutto va bene
Non è così
Poi capisco che in campagna elettorale
Bisogna anche promuovere una qualche diciamo così qualche risultato è vero ci sono dei dati sotto economici che dicono che comunque Ravenna c'è una condizione di benessere abbastanza consolidata
Ma sono parametri socio economici non sono parametri economici
Il benessere una cosa importante che si costruisce anche con un sistema di protezione sociale se sociali
Ma questo non promuove di per sé sviluppo
Anzi rischia se cala la richiesta di essere travolto al mancato sviluppo questo Benares
Perché se calano le risorse è evidente che non possiamo più garantire quel livello di benessere in termini i servizi sociali di assistenza e quanta
Quindi c'è un problema che dobbiamo in qualche modo assumere anche come forza politica ma anche come sindacato Cerri
Noi abbiamo lanciato uno solo al nostro congresso che si è svolto poco tempo fa
Concertazione concretezza
Cioè concertazione quindi condivisione di un modello di sviluppo dei percorsi delle strategie e quant'altro ma anche concretezza e la ringrazio
Perché purtroppo si sta se non solo da grandi teorie
Cioè di fatto di iniziative vera e non se ne sono promosso
Non abbiamo sottoscritto a distanza di due anni forse dalla firma del protocollo provinciale per lo sviluppo
Due protocolli sulla ricerca
Sullo sviluppo diciamo delle nuove produzioni che sono enunciazione
Non ci sono strumenti non ci sono risorse
Felicia fu
Siamo ancora all'anno zero praticamente in termini concretezza siamo ancora la Filosofia quindi mentre purtroppo la situazione economica e quella che credo che ci sia bisogno di aprire una riflessione a tutto tondo su queste cose credo che le forze politiche che il nuovo amministratore si devono assumere questo problema in termini anche di
Prospettive di governo
L'amore che ci sia bisogno di
Rilanciare l'economia attraverso un grosso piano di infrastrutturazione del tutto evidente
Cioè perché era venne non si investe
Perché come ci si arriva davanti
Se noi parliamo di porto commerciale
C'è quindi di valorizzare la diversificazione Rita portuale ma una volta che si è portata non a Ravenna la merce doveva
E se dobbiamo portare la bara venda fuori come ci arrivo a Ravenna
Se come ci arriva
Il problema viabilità infrastrutture diciamo il trasporto e quant'altro è fondamentale
Di conseguenza la logistica
Di conseguenza la logistica
Questi sono gli elementi che possono attirare gli investimenti perché un investitore che abbia a disposizione le risorse
Per favorire un processo di sviluppo d'innovazione
Guarda soprattutto queste cose
Guarda come ci si arriva in un posto come facile sviluppare comunicazione e quindi trasporto merci e quindi raggiungibilità anche dal punto di vista degli approvvigionamenti del o dello smistamento di prodotti finiti
Purtroppo anche qui siamo all'anno zero
Comitati pro contro la e cinquantacinque comitati pro o contro la metropolitana di superficie comitati pro o contro
Il terminal passeggeri
Nel porto di Ravenna quando sappiamo così rideterminata Cecere noi filo
Filosofeggia sull'autostrada del mare
Che sono l'avvenire
Fra l'altro di
Un sistema di trasporto abbastanza punito no
Filosofia la totale ma lasciano l'avvenire
Avendo diciamo che
Non è un problema
Il terminal passeggeri
Non è un problema
Non è un problema perché arriva la detenzione lungo dire solo
Punto di appoggio per navi crociera
Non significa questo
Civica altre cose
Significa favorire un nuovo sistema di comunicazione anche il trasporto merci
Merci
Io mi ricordo quando affrontando i carri come c'è il problema del collegamento
Ravenna Rijeka no Valotto stato del mare eccetera eccetera
Sapete qual era uno dei problemi che gli autotrasportatori che doveva trasportare le merci di là evidenziavano
Che alle cinque la dogana chiudeva recite dice
E che quindi cameristiche arrivavano dopo le cinque doveva aspettare il giorno dopo perché recare quando oggi un giorno
Nelle economie
Dei trasporti è fondamentale
Questo è il problema ma si può affrontare
L'approccio con le autostrade del mare in questi termini
Proprio nulla la miopia allo stato puro insomma e quindi rispetto per le dodici mila di fare un salto di qualità anche in termini politici
Sentito purtroppo noi abbiamo come lui ha evidenziato anche un altro dato a Ravenna non si fa più politica
Prevale la tecnocrazia
E sapete qual è il limite era tecnocrazia
Che molto autoreferenziale
Cioè la tecnocrazia attende
Ad autore finanziarci
Noi siamo comunque i migliori indipendentemente dai risultati
Perché manca la politica
Perché manca la politica dove il dato secondo è importante è
Anche a Ravenna riaffermare il primato dalla politiche questo compete a voi
Dell'arteria le conclusioni parola giudice io
Mi par di capire che più che il tempo di una concubina per una conclusione ci sia tanto per un saluto che tra poco ci buttano fuori anche gli zuccheri diciamo così la curva appreso una rapida discesa e allora più che delle conclusioni anche perché è stata molto lunga l'introduzione vorrei fare tre battute tre
E cioè
Il problema del lavoro non è solo un problema di costo del lavoro cioè è un problema innanzitutto di regole a mio avviso
Quindi credo che un modo per aggredire tra virgolette la questione degli ammortizzatori sociali e del mercato del lavoro
Sì a quel sia una chiave possibile forse la quella preferibile quella di stabilire degli standard minimi
Che da una parte preservi no diciamo così la convenienza in molte diverse situazioni ormai noi abbiamo credo
Più di quaranta quarantaquattro quarantacinque tipi diversi di contratti
Tra Biaggi e il resto credo che siamo più o meno quarantaquattro
Sì quindi diciamo che c'è una varietà di
Strumenti
Credo che questi requisiti questi standard minimi
Validi per tutti quanti
Fermo poi il diverso modo di svilupparsi del rapporto di lavoro sulla base di ogni diverso contratto
Debbano riguardare gli standard minimi i contributi previdenziali
Il salario orario e che debba essere e possano essere certificato soltanto il rapporto di lavoro quale che sia il tipo scelto che rispecchi questi standard minimi
Credo che su questa strada potremmo voglie ci sono delle cose che puoi fare d'imperio no in nel governo dell'economia per esempio sugli ordini professionali lì non è che devi convincere li devi fare
Parliamo dei notai del di quanto costa un passaggio di proprietà di un'auto usata lì è chiaro che se ne ricomincerà notai non lo farei mai
Lì devi prenderti da dirigente politico da chi governa la responsabilità di fare un'operazione del genere
Esempio taxi
è chiaro che per un tassista incassato se liberalizza i le ricette le licenze avrai duecento mila consumatori che finalmente troveranno un taxi a prezzi più bassi
Quindi ci sono per quanto riguarda il mercato le corone delle cose che poi tranquillamente fare di
Sui contratti sul lavoro sul Welfare invece devi convincere e penso che
Detto
Convincere vuol dire vincere con la vuol dire anche condivide
Per come la intendo io
E allora però a questo punto
Avere un approccio di questo tipo che è comprensibile
Ti garantisce credo anche la possibilità di aggregare su un progetto del genere
Problema diciamo non solo di costo e lavoro ma anch'del lavoro ma anche delle regole e lì c'è una nota dolente che riguarda per una parte importante del mercato di lavoro la mobilità o meglio l'immobilità in entrata e in uscita cioè
Se l'impresa sa
Che se sbaglia
Dipendente
Può cambiarlo
Crea tutta una certa dinamica se invece sa che se sbaglia se lo tiene e ci si crocifiggere
Il discorso è diverso quindi un a solo costo del lavoro
La riforma degli ammortizzatori sociali con i criteri universalistici che diciamo all'inizio serve anche ad ammortizzare questa parte del nostro discorso nel rendere possibile una maggiore mobilità in entrata in uscita che credo sia assolutamente necessaria la cui assenza un freno
Credo molto molto forte alla cresce allo sviluppo alla stessa dinamicità del mercato
Del lavoro l'impresa al terrore di sbagliare se sbaglia molto spesso non può rimediare questo è un problema e avere dei validi ammortizzatori sociali servirebbe anche perdonate il bisticcio di parole ad ammortizzare questo tipo di situazioni e ancora sulla concertazione
Io sono più per la se intendiamo contrattazione sì
Io preferisco il termine contrattazione al termine concertazione
Ma credo anche che il mercato debba essere considerato oggi alla stregua di un bene pubblico fondamentale sul quale lo sul corretto funzionamento del quale lo Stato deve vegliare e che lo Stato deve assicurare come ulteriore servizi ai cittadini credo che dobbiamo nel nostro discorso cominciare a
Inserire con la grandissima attenzione
Ai diritti degli uomini e delle donne di questo Paese soprattutto da conquistare ce ne sono pochi credo che però questi elementi ci dobbiamo mettere in circolo e con lo stesso metodo non ideologico e credo molto
Positivo che abbiamo avuto qui questa sera dove poi potremmo andare molto avanti anche trovare delle ragioni di confronto pure di scontro molto serie commessa no e com'è evidente
Credo che questo ci aiuterebbe molto quindi moltiplicare queste occasioni ma soprattutto approfondire questo dialogo per poi
La Rosa nel pugno è stata scippata letteralmente di almeno quattro senatori violando la legge elettorale
A i suoi diciotto deputati credo che il lavoro adesso sia quello di Dante delle cose che ci siamo detti buttarle giù come disegni di legge
Vedere anche quali saranno le proposte verranno fuori in Commissione lavoro non appena sarà costruita ci sarà la presidenza vedremo di chi sarà eccetera
Ma credo che poi quello che dovremo fare sarà una vera e propria campagna nel Paese
Di nuovo nelle piazze nelle strade sui marciapiedi con i tavoli eccetera dove al avendo preparato depositato dei progetti di legge su questo poi farli conoscere usarli come strumento per fare una vera e propria campagna politica per la modernizzazione l'innovazione di questo Paese Angeletti a Fiuggi ha detto
I politici facciano i politici Manno i sindacalisti dobbiamo fare i sindacalisti e così come noi abbiamo bisogno che la politica si dia buoni e politiche il sindacato ha il dovere di dare buone politiche sindacali a ciascuno il suo mestiere
Ma credo che ci siano i margini per marciare divisi per colpire uniti o almeno questo è l'augurio che faccio tutti noi in conclusione di questo appuntamento
Quindi chiudiamo qui la serata possiamo andare cerca