XLIII congresso del Partito Socialista Italiano

Segretario dalla Federazione Isernia Antonio Rizzi
Inviato il seguente telegramma impossibilitato partecipare quaranta esima quarantatreesima assise socialista causa grave evento sismico
Che a Bette interessato numerosi Comuni Provincia Isernia e The principalmente comuni alto Volturno formula Urio buon lavoro
Credo di interpretare i sentimenti di solidarietà del congresso dei cambiando
Ai compagni della federazione di Isernia l'augurio più fervido di buon lavoro in una situazione di emergenza ma quella grazie nuovamente riaperta nelle loro terre
Invitato onorevole Balzamo impossibilità di intervenire apertura congressi in via migliori auguri per proficuo lavoro ricordandoli uomini di cultura
Che operano ambito Partito Socialista Italiano pittore De Santis Antonio
Caro Presidente
Improrogabili impegni di lavoro impediscono di essere presente come avrei voluto alla seduta inaugurale della si socializza
Mi consenta quindi di formulare a lei e a tutti i compagni socialisti augurio più fervido e di successo per il congresso del vostro partito
Il cui svolgimento sarà seguito come sempre con grande attenzione speranza da tutti coloro che avventata cuore il progresso economico e sociale del nostro Paese e stop
Fraterni saluti Stefano Sandri presidente e fin lo ringraziamo di questo augurio
Impossibilitato intervenire formulo molti auguri buon lavoro interesse società democratica
Ingegner Silvio Terracciano Presidente Consiglio nazionale ingegneri ringraziamo questo telegramma Geniere Terracciano
Unione italiana sport popolare saluta fra torna a mente i compagni socialisti riuniti nel loro congresso nazionale
Età augura che gli obiettivi di rinnovamento valorosi spiccati trovino conferma Etta realizzazione nel rilevare con soddisfazione che le attese del momento sportivo italiano abbiano trovato espressione anche nella proposta del ministro socialista per un nuovo e più avanzato aspetto dell'intero mondo sportivo
Luis augura a tutti i congressisti un proficuo lavoro stop con viva cordialità Cencio Brunello presidente nazionale Huis
Ringraziamo compagno Brunello presidente nazionale dalla UISP
Ho ricevuto il suo cortese invito e nel ringraziarla vivamente sono spiacente che precedenti inderogabili impegni di lavoro all'estero impediscano presenza quarantatresimo Congresso
In via lei et congressisti fervidi auguri e buon lavoro nell'approfondimento dei temi essenziali
Ingegner vive cordialità
Ingegner Renato Bonifacio presidente ed amministratore delegato dell'Alitalia
Ringraziamo anche
L'ingegnere Bonifacio perché so Curio
Al congresso
Prima di dare la parola al primo iscritto al compagno Giuseppe Scanni
Chiedo la convalida di questa proposta dalla presidenza il limite massimo di ogni intervento sia di quindici minuti per ogni oratore
Se non ci sono obiezioni rimane così stabilita la proposta della presidenza di cui il Presidente si è fatto portavoce resta stabilito
Resta stabilito che un minuto prima dalla scadenza dei quindici minuti per ragioni di economia di tempo l'oratore sarà preavvertito con una scampanellata leggera da parte del presidente la parola quindi al compagno Giuseppe Scanni
Compagne e compagni già presentando i documenti per il dibattito sulle tesi del Partito Socialista Italiano per il quarantatresimo Congresso per quanto si riferiva all'aria mediterranea documenti che mi onoro di avere personalmente predisposto nell'ambito del collettivo lavoro del dipartimento internazionale diretto dalla compagna Margherita Boniver
Ho messo in rilievo
Aspirazione dei Socialisti italiani
è particolarmente importante nell'aria indicata perché si rivolge contemporaneamente su cinque linee direttrici la politica mediterranea della comunità
Economica europea le relazioni con i Paesi non allineati del Mediterraneo particolarmente la Jugoslavia l'Algeria Malta Egitto la cooperazione con i Paesi nordafricani
Il ruolo dell'Italia
Per una conclusione pacifica e negoziata della questione israelo palestinese ed è la questione di Bari il ruolo dell'Italia infine all'interno dell'alleanza atlantica turbata dalla crisi Egea il cipriota tra due paesi membri dell'Alleanza la Grecia e la Turchia
Il segretario del partito ieri con la sobria eleganza di contenuti che gli è propria va ricordato come sia necessario lavorare per la costruzione di un'Europa comunitaria che stringa allestita della sua integrazione che allarghi la maglie delle associazioni ad altri Paesi europei ed extra-europei di un'Europa che sia aperta al dialogo e dalla cooperazione lungo le fondamentali direttrici dei rapporti inter europei e delle relazioni Eolo arabo Africa
Mi sia concesso ospitare a queste idee base aggiungendo una serie di interpretazioni che nascono dalla valutazione che l'Italia all'interno di quel sistema incompiuto che l'Europa nel Paese oramai sicuramente avviata nella fase post industriale
Caratterizzata dallo sviluppo tecnologico telematico informatico della robotica azione che l'Italia è una nazione in cui come dice il compagno Craxi vi sono dei poveri ma che non è povero e che quindi all'interno dell'Europa occidentale comunitaria come nelle relazioni extra europee il ruolo politico economico e sociale dell'Italia debba con misurarsi a questa realtà
Cioè sono sullo stesso piano inammissibili sia alle tentazioni terzomondista che tanta parte della sinistra italiana
Negli anni Sessanta e Settanta propagandato nella improbabile simbiosi di un'Italia privo dei paesi in via di sviluppo
Guardi ostacolato poi nel suo divenire da un terribile fantomatico modello di sviluppo imposto dalla cultura industriale nordamericane
Sia le tentazioni isolazioniste di che di un'Italia geograficamente strategicamente prossima alla regione mediterranea e tuttavia tutta volta alla sola ed esclusiva cooperazione europea
La realtà diverse a fronte di una Europa
Che calcola sebbene in modo differenziato il reddito medio pro capite in diverse migliaia di dollari l'anno dei nove mila della Germania occidentali a circa gli ottomila della Gran Bretagna della Francia ai quasi sette mila dell'Italia
Abbiamo la quasi totalità dei paesi arabo nordafricani che calcano il loro reddito pro capite annuo in alcune centinaia di dollari
La differenza è tale che non meriterebbe convento sedute aprisse uno spiraglio di riflesso di riflessione
Sul perché delle crisi interne che Travaglio lo tanti Paesi
E che costringono i vari regimi al potere a trasferire le crisi interne in profonde crisi internazionale
Che minano la stabilità della regione e compromettono seriamente la pace e la distensione a livello globale
Compagne e compagni intendiamoci mole con questo che si volge
Ria attizzare il rimettere indenne in circolazione il vecchio assioma marxista secondo il quale alla base dei conflitti c'è solo ed esclusivamente la questione economica
Escludendo tutte le varianti che le lotte di religione il razzismo le tentazioni egemoniche impongono alla Regione no
Non si tratta di questo ma non è certamente escludibile la necessità per un socialismo maturo all'interno di una società industriale matura di pensare in termini concreti ad un internazionalismo non di stampo propagandistico ma legato ad una politica di programmazione della cooperazione e di sviluppo dei paesi mediterranei
In concreto
E mai possibile immaginare che delle società sviluppate
Che entrò nella fase post industriale e che si pongono il problema di rispondere efficacemente alla sfida tecnologica nipponico statunitense
Siano poi così egoista e da poter immaginare di occupare contemporaneamente anche gli spazi di quelle industria di base chimica dell'acciaio del dei stile senza pagare poi questo in termini politici ed anche in termini economici e cioè il prezzo della instabilità dei paesi rivieraschi
C'è un vecchio mito che occorre sfatare del mondo arabo ricco di prodotti energetici ed incapace di distribuire veleni sulle intere popolazioni per corruzione di incapacità
Chiedete agli amici algerini
Figli di un paese ricco di petrolio e di gas se sono sufficienti i ricavati delle vendite dei prodotti energetici per soddisfare i bisogni del loro Paese
Chiedete agli amici tunisini marocchini egiziani e libanesi quale rapporto ci sia tra i beni prodotti dalle ricchezze naturali e le retribuzioni sul reddito pro-capite poi compagne e compagni chiedete a voi stessi
Se le crisi ricorrenti all'interno di quel mondo non ci sono anche il frutto del sottosviluppo economico del limite visibile tra estremo bisogno e sopravvivenza
Pensate che quel Paese amico Enrico d'ingegno e Israele
Viaggia oramai al duecento per cento di inflazione e a miliardi circa ventiquattro miliardi di dollari di debito internazionale
Che diviso pro capite per ogni cittadino israeliano dà come risultato una cifra folle
E questo debito non è frutto soltanto delle specie per le varie guerre e le spese di difesa di quel Paese
E davvero vogliamo immaginare per calmare le nostre coscienze che tutto è dovuto a lotte intestine quasi tribali
Oppure non è necessario chiedersi quali sono i prodotti che nell'Europa della sovrabbondanza in quell'Europa che per la prima volta nella storia entrata in una crisi che non le crisi di carestia ma crisi di sovrapproduzione
Non si trovino invece spazi di mercato aprendo un circolo perverso di bisogni e di debiti diventati sempre più inesigibili chi alimenta lo nuovi e più onerosi
Debiti necessari per soddisfare le offerte industriali delle regioni più sviluppate e non solo i bisogni dei paesi in via di sviluppo
Un socialismo maturo si diceva in una società matura deve rispondere alla domanda che solo il socialismo può soddisfare e cioè quella di però della programmata redistribuzione delle risorse c'era la mancata unità politica dell'Europa quell'incompiuto processo unitario che il Parlamento europeo di egoismi nazionali possono indurre al pessimismo ma quanta cecità Genchi progettando
L'allargamento della Comunità europea al Portogallo e alla Spagna il che è giusto ed è giusto che vi sia questo allargamento
Posso
Non si rende conto della penalizzazione che sarà inflitta all'agricoltura alla pesca alla produzione industriale dell'Algeria del barocco della Tunisia dell'Egitto di Israele della Jugoslavia ed allora e allora è necessario procedere contemporaneamente all'allargamento della Comunità e della messa in cantiere di un grande progetto euromediterraneo
Compito dei socialisti e quello di essere indefessi propugnatori della pace della cooperazione della distensione
Difensori tenerti della ricerca di soluzioni politiche pacifiche delle controversie internazionali
Secondo l'insegnamento di Pietro Nenni che invitava il negoziare negoziare negoziare sempre ma non è possibile immaginare che risolto come i socialisti auspica lo ad esempio il contenzioso israelo palestinese
Sulla base del mutuo e contemporaneo riconoscimento risolta la grave questione libanese che una universali accettazione di una nuova costituzione non confessionale
Risolta la questione magrebina che accomuna i Paesi che oppone paesi di comune storia e civiltà
Tutti i problemi siano risolti questo e nascondersi dietro un dito
Perché il comune problema della sopravvivenza sotto diverse forme tornerebbe in evidenza
E mi avvio immediatamente alla conclusione il compagno presidente
Ricordando
Una frase forse non l'originale
Ripresa sei lingue ma che una frase vera
Il più importante per noi socialisti
Figli
Il nuovo umanesimo
Ci sentiamo solare Lacan pare quella campana anche se viviamo in un mondo di benessere quella campana solo anche per loro
Ha chiesto di parlare la presidenza e ben felici di dati la parola nostro carissimo compagno Alberto Jacopetti
Compagne
E compagni
E adesso ha indotto
Come non sempre
Io abbia condiviso in questi ultimi anni le posizioni politiche di Craxi
Ed ecco che mi sento in dovere
Di analizzare la nuova politica del Presidente del Consiglio
O meglio di valutare l'assicurazione qual è l'idea della politica del Paese
E dirò subito
Se è positiva
Anche se
Cosparsa di qualche errore
Ne cito due
Uno al piccolo
La questione Sciarra
L'altro più grosso
Il modo
Dico il morto e non il fatto
Con il quale ha risolto la questione
Del scala mobile i tre punti
Di fatto singolarmente
Essere re obiettivi
Bisogna secondo devo mettere in evidenza lo Stato del Paese colleghi atterrò altro entrando a Palazzo Chigi
L'Italia
E la Bocconi
E RAI sull'orlo
Dal burrone
Oggi non più
In primo luogo i disoccupati
Di più in più numerosi
Soprattutto nell'Italia meridionale poi gli scandali la posizione i testi del esplicita od occulte
Il potere economico l'incremento demografico le antinflazione il problema fiscale
E quello dei rampolli
Dista era Larry la burocrazia ladro disse candeline
Troppo quindi RAI socialisti
Da Torino salvo non
A Firenze
La Calabria
In Sicilia
E debbo versioni per far de i falsari le rotture politiche le crisi ed Iliescu al sogni degli scioperi in las Ittierre Moratti la secondo la loro ottica dei partiti
Il potere l'orologio come un ombrello senza sospetti
Il merito di Craxi c'è
Sì lo daranno la situazione di un nuovo concordato
E delle leggi finanziarie
E del decreto antifasciste
Ma in merito Rizzo e è un'altra cosa
Quando
Di smuovere finalmente un paese da anni anchilosato
Di insegnare lei al camminare e se a noi visto notificare a vedere diventa
Il mio Vignole
Almeno almeno dia Eduardo
Di franare in la sua natura e di imporre il principio dunque Adro in equilibrio
Cioè RAI in ha salvato l'Italia
Fino adesso
La difesa
Rabei generazioni
E sufficiente e nonché e Barak vederne noiosi
Vitale ci il nostro Paese una domanda
Che cosa sarebbe avvenuto se dopo qualche settimana di governo forse dovuto andarsene terrà molto non soltanto dei nemici destrorso in ma degli stessi falsi amici
Sì me era dappertutto
Lo stuzzicava hanno l'aggrediva lo colpivano di avevano aizzato contro i lavoratori
Esiti vincolo
E che dire dischetti
Ingerenza io Ciampino
L'otto e Lindsey
Ma chi la vorrebbe in sostituito pur democristiana
No per volontà di buon lavoro
Spadolini sarebbe stato un giocattolo nelle mani sia gli enti i abilissimi della democrazia ci Hristian
Vi è anche prima nessuno elitarie viene
Nuove elezioni Conti e speranze
Con Casey i
Conti e guazzabuglio rotolo R Montini in fondo lo sapevano tutti salvo ha in mente Berlinguer
E i sindacati
Si sono spaccati
Per qualche centinaio di lire della scala mobile ma no nessuno ci crede e la rottura dei sindacati della rete della solidarietà sindacale Fiera lo scheletro dell'attività dalla forza della maturità
Denominazione
No sentito e compagni Sergio Berti venire adesso abbandono alla tribuna io ottantadue più anni sarà questo forse l'ultimo
Da ultimo
Congresso quale io possa mantenere minimizza e basta no
Compagno Iaco metti nessuno ti ha detto basta la presidenza non ha mai mancato di riguardo verso tre e insieme ad esso viene in particolare
Alla scala mobile mandò nessuno ci crede e la rottura dei sindacati della solidarietà sindacale Piero lo scheletro dall'attività abbiamo la forza della maturità della nazione i sindacati sono dispersi si squadre che hanno e dietro Dessì Eller riorganizzazione che sia un filo cioè van Persie Berlinguer
O se volete il Partito Comunista attacco con tanta violenza
E tanto livore il governo Craxi
Non ricordo consensi mandarlo
Proprio da quei comunisti destinati se lo vuole dichiarando o no abbia correre la nostra stessa strada
Fino
A raggiungere sì compagni
Non so niente pareggiato proprio niente
Ma è la società è cambiata e chi cambia ogni giorno che lo impone è la storia è più forte dove ogni pure finito ma che cosa vuole un Berlinguer la modifica di una legge l'approvazione di un altra no vuole la testa di Craxi
Perché per il tema della CISL
Tendenze dittatoriale non esiste fino ad oggi
Per le Indie per Berlinguer che ha covato per anni il compromesso storico Pier riguardo alla solidarietà
Signor Galliani
Chi ha pure messo chiesi facesse nelle regione dominata dei due ministri compromessi con la gente di destra no vecchie cresce e antipatico no io non saprei dire
Ma voleva la testa Digivice e lo scivolo cemento del partito socialista e il Partito comunista era il seguente
Era la vittoria
Di consunte da
O era la vittoria del francese Marché vendere in il partito al governo l'Orsa che in questo religioso possibile io non sono anticomuniste armato in questo momento il quadro
Che mi si è davanti
E che ho descritto dal io credo e allora dico a ritirarsi va avanti
Serie uncinetto smorzare in almeno la bellezza arrogante della Democrazia cristiana e a rintuzzare le condizioni stravaganti Spadolini
Va avanti sulla strada iniziate
La giustizia impone di sacrifici di tutti non soltanto dei DS alla rinviati ma dei benestanti delisting regulatory degli imprenditori degli sfruttatori
Apprendere banche mentre nelle officine metti sulla bilancia i redditi e apparendo Erminio intacca
Le danze ricchezze norme dei trafficanti e a parer mio imponibile la legge in patria
Patrimoniale difficile verso il popolo italiano con i socialisti davanti disse chi era
E giochetti trovi davanti intera in un sì sfasciata
Ma perché ciò che succede a Brussel ciò che è divenuto il Parlamento europeo
O almeno l'Unione europea Altiero Spinelli Ernesto Rossi pensavo ad un repubblica europea
E dopo un po'decine di anni siamo arrivati lì dove l'Internazionale fu appunto simili costruire un quinto gol utilmente si fanno avanti il Giappone e leggi
Riformare le istituzioni riformare in processi produttivi ho detto queste cose non attenti ma partito
Cioè si può restare al governo tra tutta la legislatura ma l'exploit alle spalle robuste e la volontà e veniamo al partito
Prima però voglio essere nell'era in un necessità inderogabile compagni per la presidenza
Leggi modificare leggi esistenti circoscrizione laddove c'è una grande città
E intorno delle medio piccole
Torino Vercelli innovare gli eletti soprattutto i torinesi Vercelli nessuno Novara nessuno iella nessuno
Milan e polvere gli eletti socialisti milanesi Guardia nessuno perché vestito perché a Torino a Milano altrove si può scegliere costituire gruppi che schiacci gongolare e poi altra osservazione la stesa dai candidati in merito alle preferenze
Avverrà un giorno in cui diventerà parlamentare soltanto il ricco e poi non potrà mai diventare
L'avanti
Interessante
Ma il suo dissolva l'avanti e Mondoperaio
Ai bisogni dei nostri affiliati
La Mantini me lo permette sezione compagni intimi è sovente in una rivista che è un giornale e Mondoperaio di un libro che vollero viste si legge per esempio l'amante della domenica dove leggere tutto vero dovrebbe leggere tutto il giorno
Ma commento io suggerirei una riunione in cui si discute di queste questioni
Ci sono contro lo scioglimento del Comitato centrale
L'assemblea generale suoni sono in
Con i suoi quattro il centrocampo lamenti
Sì diventa un vero e proprio il congresso ed è più guai silente che insieme torna socialisti inoculo inviano i dubbi che portano consente che il contrario
E vediamo il partito è ancora un partito operaio di classe
Mi sa dire l'esecutivo che percentuale di operai eccetera
La pubblicato ieri per la verità
Grosso modo il partito è sempre presente
Soltanto verso venti contro Dini
E morì ignori
Nelle e poi nelle grandi città con una disposizione di ceti medi nell'Italia meridionale
A seconda dei luoghi benissimo niente per dire se il candidato socialiste
E sul serio ma se l'ho fatto perché più istruito più colto
Per raggiungere certi suoi scopi personali il segretario di sezione il membro del direttivo il Consigliere il sindaco e il suo su per le scale delle in è il partito che si riunisse dice o la persona che domande e ripete
Torino Savona e ventinove gli operai sono degli utilizzi è questo non ne esorbitante Reggio si arriva
A leggermente
Che il socialismo non c'è più semmai dei riformisti
A che servono ancora i partiti
Difatti partiti sono scomparsi l'ho letto in una rivista socialiste o sedicente tale i partiti non hanno più ragione di esistere libertà giustizia e basta
E no
Lo dirò rapporto si informano dei gruppi fiume mestamente perseguendo il benessere punto e basta
La società è cambiata d'accordo ma una parte di Marx resta viva maturati è ancora vivo il benessere in di un popolo non è socialismo e chi gli crede
Non è
E chi chi crede un giolittiano di ottanta anni or sono l'ho domandato apparecchi ma insomma che cos'è il pure aggiungere suggerisca nessuna risposta sta bene star meglio sempre meglio ma meglio non è tutto il socialismo
Non è stato nelle tasche e laddove non c'era in America si è
Il dramma dei migliori
Ci sarà un domani in cui veramente l'uomo starà molto meglio soltanto sulla strada ritroveremo ancora ritiene Jelling e i suoi compagni uccisi e i quali hanno dico le officine e dominando le banche e controllo almeno impresa di ogni genere
Dice uno delle due relazioni virtuosi segnalo soprattutto la seconda
Il principio della libertà
Va coniugato comunque al dell'eguaglianza e ancora ultima pagina fossi le ragioni della giustizia si sposando con quelle dell'eguaglianza e comunque al Denver la libertà è chiaro vasto è il socialismo
E compagni che siete riterremo incontri sto per finire
Fiore io non credo alla guerra avrà ragione abroad torto lo dirà l'avvenire credo nell'uomo e nel limitato il suo progredire
C'è chi dice che gli uomini e gli studenti per dieci milioni di anni
E siamo arrivati a questo punto noi uomini d'Europa ed America ma in Africa in Asia in una parte dell'America e stress
Moltitudini di milioni muoiono addirittura uno ogni anno
Abbiamo fatto dei progressi incommensurabili eppure sì siamo scorgendo can abbiamo ha da imparare Issac Lelli Clint di cui stiamo riempiendo
Il Consiglio il viaggio nel lungo gli incredibili Bufi Nieri le dimissioni del l'universo che diventa di anno in anno inimmaginabile e rimani e Fabbrini
Soldi son
Pene entrati nella nostra letteratura e in Unione sovietiche
Denso obiezioni appena entrati nella crosta
Per esterni e hanno trovato invece di terre compatte dei richiami orribilmente all'infuso di ma come noi non conosciamo niente per la Terra abbiamo inventato il robot i quali lavorano
Sia dell'industria europea sono più di quattro mille cinquecento di fogli seicento in Italia
Dicevano essere avere relazione entro i prossimi dieci anni l'automazione comporterà il sacri d'inizio
Il sei il sette milioni di posti di lavoro e che la durata medie delle ore lavorative scenderà venticinque per venti ore settimanali Guido errori
Prevedeva
Nello stesso torneo di tempo cinquanta milioni di disoccupati in America
Il clima circa dieci milioni in Italia il problema diventa di una grandezza ombrosa
Attualmente vizioso quattro anni ne accanto Io Robot incompiute vi informerà l'informatica
Dieci mila robot in Unione Sovietica quattro mila negli Stati Uniti quattordici mille in Giappone
Che cosa lo stabilimento quando l'uomo lo domando a voi che avete venti o trent'anni lenti io ho la solidarietà l'aggiuntiva o il socialismo su limito
Ma ho pensato che poi saranno la terra fra venti o cento anni
E i figli dei nostri figli
Ma
è morto nell'ottantatré nona potuto nel vedere menti unire noi russi il socialismo tende a essere e il socialismo
Ringrazio compagnia Cometti e lo prego scusare della interruzione ma abbiamo dovuto fare una eccezione ad una regola che precedentemente avevate tutti approvato che voglio ricordare il limite massimo per ogni intervento e di quindici minuti adorato la parola e al compagno Silvano Signori si prepari la compagna Boniver
Cari compagni
Quest'anno nel mondo
Viene spesso per armamenti più di un milione di miliardi di lire in valore quasi il doppio dell'intero Prodotto interno lordo evitata
è giusto spaventarsi per simili cifre specie se ad essi aggiungiamo ad esempio quelle degli uomini in armi più di venticinque milioni senza contare riservisti le forze di polizia
Oppure se ricordiamo che oggi esistono nel mondo quasi venti mila testate nucleari strategiche e circa altrettante testate nucleari cosiddette tattiche
E che anche sotto le armi strategiche hanno una capacità distruttiva superiore ai dieci miliardi di tonnellate di tritolo
Cioè più di due tonnellate di tritolo per ogni uomo o donna vecchio bambino che abita questo nostro pianeta
Sono cifre che giustamente suscitano terrore e alimentano la volontà di cambiare le cose
Sono le cifre che hanno dato vita al movimento pacifista dei paesi occidentali e che avrebbero potuto dar vita ad un analogo movimento pacifista
Anche nel blocco sovietico sia esso non fosse stato schiacciato sul nascere dalla repressione poliziesca
E ha citato dal controllo centralizzato di ogni mezzo di informazione e comunicazione e dalla sentiva più completa esercitata su ogni volta su ogni notizia don ufficiale
Questo è dunque il problema che dobbiamo affrontare un'eguale paura
Ma due diversi sistemi politici da un lato il libero gioco delle forze democratiche e permette ai cittadini di esprimersi politicamente come e quando vogliono e di influenzare così il comportamento dei governi dall'altro lato un sistema rigido e totalitario in cui l'unica espressione di volontà concessa ai cittadini è quella del consenso più il regime intatto alle volontà del Cremlino
è queste squilibrio che rende difficili
Gli accordi compromessi dialogo politico il controllo degli armamenti ai disabili
E quindi questo squilibrio che dobbiamo tenere conto nel formulare una strategia dei Socialisti italiani per la sicurezza e per la pace
Una strategia che tenga conto del desiderio di pace delle nostre popolazioni
Ma che consideri anche la dura realtà degli equilibri politici e militari reali dei condizionamenti di sistema che ci sono imposti da questo squilibrio traeste e a ovest le fondamenta della politica socialista in questo campo
Sono state gettate ormai da più di venticinque anni sin da quando Pietro Nenni perfezionò il programma di politica internazionale del partito trasformandolo in azione concreta di governo un programma che mantiene oggi una sua fondamentale unità di prospettive di aspirazioni in una coerenza storica che nessuno può negare
Per ridurre all'essenziale quello che altrimenti potrebbe divenire un discorso troppo lungo le scelte politiche socialiste possono essere così riassunte
In primo luogo individuazione dell'alleanza atlantica e della NATO come nell'ambito naturale di una politica di sicurezza dell'Italia
Un ambito difensivo e geograficamente delimitato
Egualmente interessato a raggiungere la sicurezza attraversa il mantenimento dell'equilibrio delle forze in Europa e attraversa il perseguimento di una politica di accordo e di distensione
In secondo luogo la scelta europea una scelta insieme politica è ideale a favore dell'integrazione dell'ambito nella Comunità europea fino ad un allargamento e approfondimento di questa integrazione per comprendere al suo interno
Anche i grandi temi della sicurezza della difesa e della politica estera della prospettiva da un lato di superare per sempre i vecchi nazionalismi europei e dall'altro di costruire una reale
Intesa tra i quali Europa e Stati Uniti in terzo luogo un impegno costante nella gestione della politica italiana della ripresa segnale di un rinnovati approfondite impegno politico e istituzionale del Partito socialista
Anche a livello di governo con l'obiettivo di raggiungere una profonda riforma della immagine
Del ruolo ed è lo stesso funzionamento delle forze armate italiane per renderle più ed esattamente partecipi e lo spirito democratico Dino nostra Costituzione e per adeguarle alla cresciuta e diversificata domanda di sicurezza della nostra società
Un adeguamento che ha trovato sua immediata conferma e crescenti impegni internazionali di pace
Con le nostre forze armate hanno saputo e sanno far fronte dall'idea dal Libano alzino i e che bene si inserisce del maggiore profilo internazionale assunto dal nostro Paese
E infine la volontà chiaramente espressa in questo governo dall'attività e dalle iniziative politiche del Presidente del Consiglio di dare sempre maggiore sostanza in voce all'Italia dell'arena internazionale
Per cercare così di realizzare l'obiettivo strategico socialista di costruire la pace di tendere propagare la democrazia
Affermare l'identità politica europea occidentale contribuire a costruire un mondo più giusto e più umano per tutti questo maggior profilo e questa più chiara volontà della politica italiana trova il suo naturale sviluppo in primo luogo dei rapporti Est Ovest
La polizia italiana la posizione socialista sono chiare e largamente complementari
Il nostro Paese star solitamente contribuendo ad assicurare l'equilibrio delle forze tra Est ed Ovest sia in campo convenzionale che in campo nucleare
Le nostre forze armate stanno completando la loro modernizzazione convenzionale impostato alla metà degli anni Cinquanta razze avete leggi promozionali una modernizzazione che deve fare i conti con la difficile situazione economica
E ti inerenti aria e con l'aumento vertiginoso dei costi dei materiali militari e che quindi avviene più lentamente del previsto ma comunque sempre ente rispetto degli impegni comuni assunti in ambito NATO il nostro Paese inoltre sta attuando il piano alleato di riequilibrio delle forze nucleari di teatro a lungo raggio la esternazione cioè dei cosiddetti euromissili secondo i tempi inizialmente previsti
L'Italia non è quindi una banderuola come alcuni ancora si ostinano a dire al contrario
Oggi essa è divenuta una delle principali chiavi di volta del sistema di sicurezza dell'alleanza atlantica in Europa e nel Mediterraneo
Lo sanno bene i nostri alleati tedeschi occidentali i quali hanno condizionato all'installazione degli euromissili sul loro territorio all'impegno e tagliando in questo senso
E lo sa bene l'alleanza nel suo complesso che in questi anni al sempre più contato sulla disponibilità degli uomini delle armi del territorio del nostro Paese
Questo non significa però che l'Italia non abbia una sua politica e non abbia la piena libertà di esprimere le sue preferenze le sue scelte a politica atlantica l'abbiamo attuata anche perché essa coincide con i nostri interessi e con le nostre scelte politiche strategiche non perché ci è stata imposta da chicchessia e per noi questa politica di equilibrio e di sicurezza militare prova cioè necessario complemento in una nicchia di la politica e diplomatica a favore della distensione e del controllo degli armamenti
Queste è sempre stata la nostra linea e per quartetti correggerne e anche Davide ufficialmente affermata dal
Nel processo di distensione tra Est e Ovest e aprono prospettive di disarmo
In questo senso sono andati
Anche le più recenti iniziative del presidente Craxi e del Governo italiano dalle visite compiute da compiere negli USA ed è capitale europea occidentale dei Paesi dell'est che sino all'esplorazione che deve naturalmente azione comune tra gli alleati di altra ipotesi negoziale che sembri prospettarsi
Chiediamo
Finisco
Un momento politicamente difficile
L'Unione Sovietica sembra impermeabile ad ogni apertura che proviene da Washington malgrado l'ammorbiditi dal tono del governo americano nei suoi confronti e malgrado le proposte negoziale avanzate dall'Occidente europeo obiettivo della ripresa della distensione non può naturalmente farci dimenticare altre politiche egualmente importanti e qualificanti
Parla in primo luogo dell'iniziativa socialista a favore della integrazione europea nell'ambito della Comunità europea e secondo le linee tracciate per tutti noi
E con il concorso attivo dei nostri partiti a livello europeo d'acqua il Parlamento va bene si terranno le nuove elezioni europeo sul padre universale una grande occasione un appuntamento politico che anche importanti risvolti nel campo della politica della difesa e della sicurezza che non possiamo certamente mancare via Roma la crescente consapevolezza della necessità e opportunità di accrescere a cooperazione europea e chiaro comunque crescente la scelta finale non potrà intervenire in astratto ma dipenderà dai rapporti di forza reali tra paese tra forze politiche quali si manifesteranno nelle istituzioni comuni europee una ragione di più importante e urgente per esaltare il momento elettorale europeo
Come fattore di scelta e momento qualitativo che da Termini le politiche future del nostro contingente e del mondo intero
Ringrazio per la puntualità il compagno signore volevo rivolgere un invito ai compagni delegati di stare a sedere tranquilli perché non possa confondersi la presenza in un atto di riguardo sita nei confronti dell'oratore quindi prego specialmente i compagni delegati fare tranquillamente a sedere altrettanto invito va fatto ai compagni e dagli amici invitati prima di dare la parola alla compagna senatrice Margherita Boniver responsabile della sezione esteri dalla direzione del partito socialista uscente devo dare compiacere lettura di due telegrammi
Ricevo adesso telegramma invito per presidenza quattrocento quarantatresimo Congresso del partito socialista italiano sono molto spiacente ma come già comunicato verbalmente precedenti impegni mi impediscono di essere presente al congresso ringrazio moltissimo gradito invito e formulo fervidi auguri di grande successo con cordiali saluti Marisa Bellisario ringraziamo questo telegramma
Alla presidenza del congresso socialista di Verona pervenuto anche questo telegramma impossibilitata a muovermi per impegni professionali Mando ugualmente mia adesione ideale et affettiva vi sono vicina Rita della chiesa
Un ringraziamento incoraggiati come siamo dal vostro cordiale ed altrettanto affettuoso applauso la parola alla compagnia Boniver
Compagno compagni e amici tutti
Uno peso leggi pericolosi del vivere in regime di democrazia
è quello di assistere alla rappresentazione quotidiana delle crisi nelle quali sembrano di battersi le grandi istituzioni internazionali e in primo luogo quelle occidentali
Pareggio e non difetto giacché crediamo e continueremo a credere che tutto o quasi tutto si può aggiustare modificare e raddrizzare pur di non abbandonare mai il metodo democratico più di ogni altro cresce il dibattito attorno al tema dell'alleanza atlantica
Ovvero di come stare dentro l'alleanza atlantica
Nei momenti nel seduti diceva ieri un passo della relazione del compagno Craxi
Europa e Stati Uniti sono legati da alcuni convincimenti profondi e indissolubili
Come mantenere rafforzare e preservare il proprio sistema di valori e la propria indipendenza in un quadro di sicurezza strettamente difensivo
In questo senso il dibattito in seno all'Alleanza risale ai primi giorni della sua stessa Fondazione
Più che in qualsiasi altro periodo anche recente si discute anche con accanimento
Sul ruolo rinnovato per il continente europeo l'Europa deve diventare in seno all'Alleanza una forza capace di come di camminare con le proprie gambe
Per mantenere in un sistema di sicurezza sempre più consono alle su due proprie esigenze
Diciamo questo consapevoli da un lato di ribadire concetti espressi vent'anni orsono da un grande presidente americano John Chennedy
Quando parlava delle due colonne della NATO
Quella americana e quella europea
Dall'altro lato sappiamo che questo tutto questo dovrebbe rafforzare e norme indebolire
La cooperazione con gli Stati Uniti ciò tanto per essere ancora più chiari
Per contrastare quelli che da queste riflessioni vorrebbero uno sganciamento e un indebolimento dagli Stati Uniti d'America
Noi siamo più che convinti che un più alto profilo europeo è senz'altro conciliabile con gli interessi anche degli Stati Uniti
E per dirla con François limiterò che è una maggiore dipendenza reciproca in seno all'alleanza
Ovvero una adozione di un nuovo sistema della divisione del lavoro all'interno dell'alleanza difensiva
Non potrà che accrescere la nostra indipendenza come europei e nel contempo rendere ancora più interessanti ancora più attraente la cooperazione politica europea alla questa nascente ancora fragile cooperazione politica che dovrebbe diventare più attraente nei confronti dei Paesi dell'Est nei confronti dell'area prioritaria degli interessi italiani cioè l'area mediterranea e naturalmente anche nei confronti dei Paesi del terzo e del quarto mondo
Diciamo che è una politica estera europea una politica di cui si sente un'esigenza ogni giorno più forte soprattutto da parte di un'America Latina
La maggior parte della quale oramai si sta avviando e dove ce lo auguriamo sulla strada della democrazia
Questi sono i discorsi che ci sentiamo fare quando ci rechiamo in paesi grandi importanti e a noi vicini come in Cile
Che al quale auguriamo presto di ritrovare una rinnovata libertà e come la grande nazione argentina che guarda all'Europa ma soprattutto all'Italia per i vincoli e legami culturali storici e morali che ci legano a quella grande popolazione che ha sofferto tragedie invincibili
Ma se nella NATO compagne e compagni il dibattito e vivace sulla famosa crisi della comunità europea sono state già sospese in milioni di parole
E non ne aggiungerò altri certamente altri milioni anch'io
Dopo il fallimento recente dei vertici di Stoccarda e di Atene la comunità rischia o appare di rischiare di sprofondare nelle sabbie mobili delle mancate riforme Portogallo e Spagna stanno ancora facendo una lunga e penosa anticamera la politica agraria comunitaria non è ancora stata riformata ma nel frattempo si sta divorando la maggior parte delle risorse della comunità era presente ancora oggi vero pomo della discordia dei grandi litigi tra i dieci e i partners europei
Molto moltissimo viene sperperato da un punto di vista finanziario a sostegno di industrie o di tecnologie completamente moribondo e ho detto
Troppo poco invece viene investito per programmi programmi comuni di ricerca industriale
Su queste spoglie
Come avvoltoi in un certo senso si stanno avventando le cifre terrificante dei dodici milioni di disoccupati che sono nella cioè e la maggior parte delle quali sono donne sono giovani e questo è un problema attorno al quale dovremmo confrontarci e sul quale dovremmo lavorare perché è impensabile stare in un grande movimento del riformismo occidentale senza accettare questa sfida senza pensare di poterla risolvere
Ma la crisi della Comunità europea porta con sé anche gli strascichi Kimberley miti delle guerre e del vino
Dei rigurgiti protezionistici dei nuovi nazionalismi sempre latenti ante anche in campo commerciale
E quindi sulla riorganizzazione comunitaria che si giocherà la sfida del
Questo scorcio del secolo
Perché infatti o saremo in grado di far competere l'Europa con Stati Uniti e Giappone oppure il declino la decadenza la dipendenza diventeranno aggettivi quotidiani
Vi sono nelle prossime settimane due grandi appuntamenti
Ai quali il partito e la nazione si sta preparando
Il primo sono le elezioni europee
Elezioni cruciali per tutti i problemi e le crisi di cui sappiamo viene crivellata la comunità europea
Il secondo ancora del quale si parla troppo poco e il decimo vertice dei paesi più industrializzati che si terrà a Londra sempre nel mese di giugno
Sull'agenda dei leader delle sette grandi potenze industriali gli saranno i soliti problemi insoluti boss ma soprattutto di sarà un tentativo di dare una risposta globale
Di assumere un approccio comune globale
Alle grandi sfide che sono di fronte alle comunità industrializzate alle grandi democrazie occidentali in questi vent'anni che ci separano dal due mila
I problemi per riassumerli brevemente e in ordine crescente sono il rischio sempre costante di una possibile deflagrazione nucleare i collant assi possibili sempre possibili sociali di enormi masse di popolazioni in Africa
Il non più facile contenimento dei conflitti su scala regionale
La disoccupazione infine ha ribadito di nuovo questo concetto crescente tra i Paesi più ricchi più industrializzati
Che può portare con sé una possibilità di diminuzione del tasso di democrazia
Ma non tutto e di cui io è in nero sullo scenario internazionale vi sono anche enormi potenzialità che debbono essere sviluppate
Vi deve essere trovata
La possibilità di una gestione più intelligente dei problemi globali
In questo può avvenire grazie agli importanti progressi scientifici e tecnologici che potranno aiutarci a trovare soluzioni e decisioni più intelligente
In secondo citerei il declino generalizzato del grado di attrazione del modello sovietico soprattutto nelle aree del terzo e del quarto mondo
E terzo vorrei citare infine la straordinaria
Irresistibile astrazione della natura stessa della libertà e dei diritti umani
Che stanno scuotendo vaste aree del mondo e che grazie alle lotte di liberazione di emancipazione e di autodeterminazione di popoli e di individui prepareranno certamente un futuro più vivace più interessante con possibilità di sbocchi che naturalmente ci auguriamo vadano tutti in un senso di democratizzazione
Altre variabili potrebbero essere citate realista sarebbe lunghissima
Io ne cito solo due di cui si parla sempre troppo poco la prima è il peso crescente delle grandi aristocrazie militari che sia lei è stata come all'Ovest in un mondo in progressiva militarizzazione
Nel quale il bilancio speso per gli armamenti e il super arma menti
La presenta una piaga stesse acconti cauta nel fianco di quanti invece non riescono neppure a riempirsi lo stomaco quotidianamente
Due siamo convinti del nesso che una possibilità di sviluppo per i Paesi del tetto del quarto mondo sia strettamente collegata l'abbattimento delle spese militari che sono enormi e che sono che rappresenta uno uno sperpero di ricchezza spaventate
La seconda questione che andrebbe esaminata e studiata con molta più attenzione ma che sito semplicemente è la dinamica per noi occidentali ancora incomprensibile di una dottrina politica il religiosa di vasta portata
E dalle imprevedibili conseguenze sul futuro spesso degli è umanità che era presentato oggi dal fondamentalismo islamico
In un approccio globale ai grandi problemi questo sforzo di secco Rocco
Si inseriscono i temi della democrazia governante
Il cuore spesso delle tesi del nostro quarantatré il primo congresso
Ma per renderla tale questa nostra democrazia
La democrazia in Italia dovrà essere depurata dalle miopi e velleitarie
E dai velenosi provincialismo che nell'ultimo periodo prendendo spunto dagli appigli più disparati di politica interna come di politica internazionale
Sono diventati oramai la dieta quotidiana delle prime pagine dei giornali
Compagne e compagni
E amici delegati delle delegazioni dei partiti fraterni membri dell'Internazionale socialista e dei grandi partiti
Che sono presenti nelle lotte sociali della sinistra mondiale
E anche cari signori Ambasciatori che siete qui numerosi ai nostri lavori
Io vorrei riassumere in una sola frase quello che è la filosofia e il concetto della politica estera italiana così come è stata elaborata congresso dopo congresso dal nostro partito
La politica estera dell'Italia è una politica estera pacifica di un Paese pacifico che è impegnato e può impegnarsi solo in azioni di pace a sostegno della pace e per l'organizzazione della pace
Con queste parole io vorrei concludere
Un intervento
E citare ancora una volta il compagno Craxi il quale nella sua relazione di ieri parlava di una titolo che aveva dato ha una sua relazione congressuale di qualche anno fa Bettino Craxi parlava di costruire il futuro
Noi siamo convinti che il riformismo moderno che il riformismo così bene impersonato noi crediamo dal socialismo nel nostro Paese rappresentato dal Partito Socialista Italiano molto ha dato molto ancora dovrà dare molto ancora e capace di dare per rendere l'idea a per finalmente un giorno di pace di prosperità e perché no anche di pelli cita noi socialisti lo cogliamo noi socialisti noi crediamo noi socialisti lo costruiremo grazie
Una ringrazio la compagnia Boniver una comunicazione urgente il compagno Roberto franchi della UIL di Palermo è pregato di prendere immediato contatto con il centro operativo c'è una telefonata urgente dalla sua città
Centro per attivo e dentro questo stabile al primo piano
Un'altra comunicazione importantissima la commissione verifica dei poteri
E convocata alle ore undici e trenta
Presso il centro operativo al primo piano Commissione verifica Poteri raccomando la puntualità
Per iniziare i lavori al più presto
La parola al compagno Strehler si prepari il compagno Querci
Citare compagne cari compagni
Care compagne e cari compagni io prendo la parola per portarvi innanzitutto un saluto più che come intellettuale
Grazie che io non amo scusa accompagna Strehler ma non per riguardo solo alla tua persona ma per riguardo a tutto il congresso vorrei ancora una volta raccomandare di partecipare in silenzio e correttamente scusami tanto
Allora ricominciamo care compagne
Cari compagni prendo la parola per portarvi il mio saluto più che come intellettuale
Che è un termine che io non amo perché nasconde una specie di discriminazione quasi che pensare sia alla tributo speciale di alcuni uomini e non di tutti
Vi porto il saluto come
Un compagno militante
Che crea insieme ad altri qualche volta quando ci riesce quando è il caso delle cose che hanno a che fare con l'arte
Un compagno che ha operato della vita e opera ancora nella vita della cultura italiana
E nella vita del nostro partito per quarant'anni quando la fedeltà con un rigore nella libertà delle scelte che non ci sono mai venute meno
Ecco perché
Ecco perché io credo cari compagni di potere legittimamente oltre al mio fraterno saluto farvi direi anzi farmi
Un augurio
Io mi auguro innanzitutto mi sembra una cosa ovvia ma lo faccio che il dibattito che avverrà anche se molto ristretto nei tempi forse troppo ristretto nei tempi per necessità d'accordo
Ma ristretto nei tempi
Sia ricco di una dialettica reale
Fondata cioè esso delle idee e su delle proposte così come deve essere in un partito come il nostro soprattutto se ha conquistato una sua unità di fondo
Molti di noi che hanno vissuto la storia del Partito Socialista Italiano
Hanno visto più volte compagni la dialettica trasformarsi in una lotta di fazioni
Che finiva per dimenticare persino per la fraternità umana comune che dà un senso non rituale alla parola compagno
Una parola che il segno di un calore che il segno di un rispetto e anche di una tenerezza reciproca che non dovrebbero mai mancare fra di noi
Purtuttavia compagni
La ritrovata unità del partito può avere anch'essa i suoi limiti e può avere anche se i suoi pericoli essi sono quelli dell'appiattimento del discorso
Quelli del cedimento dei fermenti e delle proposte delle controproposte
Tutte cose queste che non sono mai un segno di una vera unità il nostro partito deve invece essere vivo e coraggioso proprio perché è unito
Deve sapere stimolare deve sapere contrastare senza dividere deve sapere difendere e deve sapere accettare serenamente con tolleranza contributi diversi di compagni DiVersi
Che hanno pensieri e idee diverse insomma il nostro partito deve essere
Una scuola di responsabilità questo mi auguro io credo che una elaborazione ideologica collettiva è una ricerca di estrema chiarezza
Sono
Necessaria per riaffermare
Ma senza mezzi termini il messaggio fondamentale della sinistra allargando così i confini della sinistra
Non sono parole mie queste
Sono parole del nostro vice segretario Claudio Martelli ma io le sottoscrivo tutte proprio nel momento in cui può sembrare che qualcuno voglia fare emergere una tendenza alla centralità del Partito socialista italiano che secondo me al Partito socialista italiano non appartiene
Il nostro non è
Un partito della centralità anche se oggi il nostro partito al governo anche se il partito socialista vuole responsabilmente apprezzi talvolta alti difendere la governabilità di questo Paese
A prezzi molto alti ho detto ma non a tutti i prezzi e non a tutti i costi
Noi vogliamo insomma restare fedeli alla nostra storia e vogliamo restare fedeli alle nostre tradizioni
Perché crediamo che queste tradizioni siano valide crediamo che siano moderne eccessiva nota adatte alle esigenze del presente
Ed è una tradizione di riforme la nostra compagna
Lo è sempre stata la nostra tradizione di fondo non è una scoperta di oggi noi semmai oggi sottolinea amo di più questo aspetto del nostro partito
Ma la situazione riforme Istica
Il problema delle riforme
è un fatto fondamentale nel nostro partito è un momento discriminante dal congresso di Livorno in poi Prodi in quel congresso quando su questo tema di fondo altri se ne sono andate
Altri si sono staccati dal corpo vivo di un socialismo democratico e riformista noi ci siamo rimasti e siamo convinti di avere fatto bene e siamo convinti di avere ragione
Ma ma compagni
Se
Riformismo e riformismo
Esiste un riformismo di sinistra come esiste un riformismo di destra
Non è un attributo nostro quello delle riforme anche la destra e capace di riforme quasi sempre di RAI a suo vantaggio o per lo meno con il minore vantaggio del popolo anche la destra e capace di modificare e capace di riformare e capace di concedere soprattutto davanti alle istanze decise di rinunciabili della volontà popolare
Il che compagni è tutta un'altra cosa di un progetto socialista di quel progetto ti ha iniziato il suo cammino lontano a Venezia che poi ha continuato a Torino a Palermo a Rimini
Tutti alti momenti di riflessione su un coraggioso su un vasto coerente progetto di riforme
Popolari che il Partito Socialista Italiano ha elaborato ha rifatto ha discusso e ridiscusso e pronto ancora ridiscutere
Con un suo lungo lavoro
E questo progetto oggi che io mi auguro che il congresso
Faccia compiuto
E loro esponga come elemento di sviluppo di culture di giustizia all'intera società italiana per cambiare questa società e per farla diventare più umana io mi auguro veramente che il nostro congresso questo dimostri ai cittadini questo dimostri alla gente che lavora alla gente che crea alla gente che produce ed anche
A quella grande massa di coloro e solo giovani questi soprattutto i più deboli i più disarmati
I più soli che non lavorano non perché non vogliano lavorare ma perché non possono lavorare perché questa società del tardo o del neocapitalismo chiamatelo come volete è una parola che non si vede quasi pronunciare più ma capitalismo tanto lo stesso ente
Non ha saputo trovare loro un posto nel mondo tutta una massa di creature che ha bisogno di equità
Che ha bisogno di fiducia e che ha bisogno di prospettive ed ecco allora che i grandi temi di queste riforme popolari saranno veramente la leva che mette in moto nel domani e non dopodomani una vera macchina riformatrice che investa il tessuto stesso della nostra società
Ecco che allora de riforme istituzionali che certo occorrono perché le responsabilità
Hanno bisogno di verificarsi infatti le riforme economiche fiscali giudiziarie insieme ad una decisa olimpica sul lavoro e che dia lavoro a chi non ne ha
In cui si esalti il lavoro come professionalità e non come una spia di tutorato e schiavitù ecco che allora tutte queste cose insieme saranno accettate saranno difese da una larga parte dei cittadini e faranno finalmente della nostra una democrazia concretamente e non soltanto formalmente compiuta
E tutto questo insieme al problema della pace
Come possiamo noi compagni
Ipotizzare una così grande politica di riforma per una società più giusta se davanti a noi sia agiscono continuamente i mostri di Guernica
Pronti sempre a precipitarsi nel quadro delle nostre esistenze
Ma come possiamo noi vivere tutti sempre soltanto in quella che è diventata ormai una frase convenzionale cioè l'equilibrio del terrore
Noi dobbiamo difendere la pace in tutti i modi possibili dovunque possibile con tutti i mezzi della realtà ci concede
Ed è in questa direzione mi sembra che con una lunga pazienza si muove il nostro segretario e questo il senso dei viaggi continui di Bettino Craxi
Di questa sua ricerca di un dialogo fa Leste nove sta a Washington come Budapest Budapest come la Berlino della Repubblica democratica come Lisbona
Io credo che Craxi non dimentichi mai
Che noi siamo l'unico Paese europeo a guida socialista direttamente coinvolto nell'installazione dei missili egli agisce non soltanto d'azzardo da statista ma da essere umano che pensa anche alla vita degli altri esseri umani prima ancora di essere socialista
E quindi noi dobbiamo come socialisti non essere a rimorchio
Ma essere la guida per un negoziato sulla pace aperto continuo mai interrotto
E per quanto riguarda la vita
Del nostro partito
Io non posso non augurarmi che in questo nostro congresso
Non venga dibattuto il problema del rapporto tra partito e governo
Io mi auguro che questo congresso sottolinei la necessità di una certa divisione di compiti tra partito e governo che è una caratteristica del socialismo moderno ed europeo
E quando ho detto divisione di compiti non ho parlato di un taglio ombelicale non ci deve mai essere lo strappo tra il governo quando noi abbiamo delle responsabilità di governo il partito ma il rapporto non deve essere soltanto automatico noi compagni siamo in un governo di equità di coalizione dove altre forze politiche difendono interessi politici diversi molto dal nostro ed è il partito con il Governo al di qua del Governo al di là del Governo ti ha il dovere di elaborare le linee strategiche del nostro partito
Non può esistere una tattica senza una strategia preliminare la strategia del modello socialista è fondamentale per la sua tattica quotidiana
E tutto questo però porre al neo conservatorismo al neoliberismo
Un socialismo all'altezza dei tempi e della complessità sociale
E non si può più distinguere capire dipingendo soltanto di bianco o dipingendo soltanto di nero e anche questo sono delle parole di Martelli che non vogliono dire che necessariamente il colore del Partito socialista italiano sia il giudizio
Insomma con le riforme con la democrazia noi vogliamo cambiare il mondo questo dobbiamo dire
E infine
Parliamo dalla cultura
La cultura questa figlia tanto amata di cui si parla tanto tutti ne parlano ma poi non si fa niente per la cultura si fa troppo poco
Io non mi formalizzo compagni perché io credo dell'uomo vive facendo sempre cultura
Io credo che vivere e fare cultura
E voi anche chiacchierando state facendo della cultura non occorre compagnie estere sapienti può essere artisti per fare cultura basta essere attenti umani ed educati
Pur tuttavia compagni esistono anche delle specifiche sita c'è della gente che ha come compito quello di fare il difficile mestiere di creare i vostri sogni e di portar veri davanti
E questo costituisce un problema
Io credo che molto può fare il nostro partito per aiutare i creatori nel nostro Paese
Può fare direttamente molto soprattutto nei settori della creatività che dipendono da fattori economici che dipendono da strutture le quali richiedono un intervento della politica perché da soli creatori non possono fare in questi campi nulla qui l'attenzione del nostro partito che a Rizzo
Di creatori di artisti e di operatori culturali è il partito più ricco del nostro Paese può aiutare la preparazione di legislazioni di base che ha rendono più libero che rendono meno angoscioso il lavoro creativo ed operativo
Può aiutare per esempio a dare una maggiore sicurezza a quelle istituzioni pubbliche Dante che hanno ragione di essere aiutavate di esistere e che sono varie e che sono diversamente articolate nel campo della musica e della prosa
Ecco un esempio che mi riguarda direttamente pensate che a Milano si sta costruendo in questo momento
Quello che sarà chiamata tra poco con la città del teatro d'Europa due teatri uno di fronte all'altro in una piazza che si sta creando una scuola internazionale del teatro europeo e tutto questo
Per una volontà politica fondamentalmente socialista per una preoccupazione culturale di un compagno socialista del sindaco di Milano Carlo Tognoli
Ecco
Vedete l'incisione diretta della politica anche sulle idee e sull'arte
Dunque il partito può fare molto in questo campo e può fare molto anche nel campo del cinema lo sapete tutti che il cinema sta morendo
In questo momento mentre noi siamo qui si svolge il Festival di Cannes
Ebbene due anni fa io ero presidente della giuria di Cannes c'erano in competizione più di dieci film italiani quest'anno ce ne uno
I creatori
In questo campo non possono fare niente da soli e il privato non può risolvere questi problemi
E molto di più compagni molto di più ed ho finito dobbiamo dire perché altrimenti perderemo la chiave che apre la porta di un'avventura fondamentale dell'audio visione di Stato e non di Stato e che porta
E ci porta alle soglie
Dell'avvenire ma non è un avvenire di fantascienza perché tutte queste cose
Le trasmissioni via cavo e via satellite si verificheranno già nel mille novecentottantacinque sono il nostro futuro non di dopodomani di domani è in gioco la nostra presenza nel futuro delle comunicazioni dell'intero pianeta ed ha ragione il compagno Tamburrano quando tanto si preoccupa di questo settore
Ed è male che egli non sia anche all'interno del nostro partito seguito come dovrebbe essere questa è la mia opinione
Noi non possiamo risolvere tutti questi problemi ma è questo che io mi auguro che avvenga
Alle soglie delle elezioni europee
E anche qui l'Europa ha bisogno di idee di entusiasmo ed ideali hanno i socialisti per l'Europa è assegnata una grande parte
Una grande parte l'abbiamo anche noi Socialisti italiani soprattutto nella nascita dell'Europa perché noi dobbiamo con l'Europa indicare un modo diverso di essere al mondo dobbiamo aiutare a riconoscere in questa Europa la loro patria a tanti giovani
Ricordo a questo proposito qualche cosa che è accaduto pochi giorni fa a Strasburgo eravamo riuniti in una stanza stavamo discutendo come si poteva
Con linguaggi diversi europei di Paesi diversi non ci capivamo neanche bene stavamo anche litigando e a un certo momento è avvenuto il miracolo improvvisamente ci siamo guardati in faccia e abbiamo cominciato a sorridere ci reciprocamente
E perché ci sono i Della Valle si prontamente perché non litigavamo più perché in quel momento avevamo realizzato che in quella città in quella stessa stanza si può dire
Non più di quarant'anni fa noi europei ci stavamo scannando ci stavamo ammazzando l'un l'altro e abbiamo capito che noi europei tra di noi non ci saremmo ammazzati mai più
E abbiamo cominciato ti nuovo litigare ecco questo è un qualche cosa di fondamentale per l'Europa che è nata fisico compagna di Strehler prego conclude
Prego concludere il nostro congresso concludo concludo
Il nostro congresso è un grande momento nostro e che anche europeo è un momento difficile è un momento pieno di responsabilità ma è anche un momento esaltante io penso che noi dobbiamo viverlo tutti questo momento con coraggio con serenità e anche con gioia
Viva il socialismo compagni in un'Europa unita e soprattutto in un'Europa umana
Grazie
Do lettura di due telegrammi entrambi di una notevole importanza Comitato di solidarietà
Con Solidarność saluta calorosamente lavori quarantatresimo Congresso Partito Socialista Italiano
Augurando grande successo
Atto forza politica di cui riconosce importante impegno democratico appoggio forze sociali e ti sindacali rivendicando i diritti umani e The sindacali fondamentali nel mondo sindacato Solidarność difende difenderà tali valori in Polonia nella convinzione che solidarietà internazionale
Sempre maggiori aiuti riparazione prigionieri ristabilimento diritti sindacali e Too Many et processo democratizzazione interrotto dicembre ottantuno stop
Storia e tre alta dimostrano necessità mantenere sempre uniti i Berta e ti giustizia sociale per più equità The pace nel mondo con viva amicizia
Andrzej coda costi responsabile Comitato di solidarietà
Alla presidenza del nostro congresso a pervenuto questo telegramma
Ma io mille novecentottantaquattro Paraguay
Celebrata trentanove assurde dittatura Verona celebra convenzioni libere Democratica Partito Socialista Italiano socialista del mondo Adelante partito offre verista
Grazie
Anche a questi compagni
Sezione San Pietro
Infine chiede interessamento a pro terremotati popolazione est è stato allarme urge presenza conforto a popolazione Gaetano Ferri anche a questi compagni la nostra espressione di solidarietà
Passando come è nostro dovere questi atti dalla presidenza all'esecutivo
Prima di dare la parola al compagno quel ci avverto che dopo palle compagno Zagari
Uno di questi ha compagni pregato di prendere immediato contatto presso il Congresso la digiuno Titti Oliva c'è essere Masciago Carlo Da Molo professor Lucarelli o Gianni Brera
La parola al compagno Querci
Compagni
Vorrei fare qualche riflessione
Partendo da una constatazione che
Giudico molto importante
E cioè
Che ieri il compagno Craxi nella sua relazione
A posto al centro della medesima il tema della politica internazionale
Anzi di RAI direi che è stato il primo dei temi affrontati e ciò appare molto importante perché credo che tutti quanti noi buono siamo consapevoli e neanche auguri l'idea di coniugare risiede lo sviluppo con l'idea del progresso domani possa avere una sua possibilità concreta la condizione anche e non ti fa che si apra nel mondo in una maniera più chiara di quanto appaia oggi la via nella paglia cosa ecco intasato la domanda che mi sono posto che probabilmente tutti noi ci poniamo e se il partito faccia tutto quanto è possibile fare per aiutare una politica estera capace realmente di incidere e di contribuire ad avviare a soluzione i problemi del mondo
E i compagni a Strehler poco tempo fa nel suo intervento voleva del resto questo problema quando diceva che è uno dei nodi fondamentali che sta di fronte al Congresso
Non soltanto in tema di politica internazionale ma direi anche in altri campi
è senz'altro il nodo che lega il Governo al partito
In altri ergo che noi abbiamo risolto questo problema con una formula che era una formula abbastanza semplice
Era quella di dire il partito autonomo dal governo
Ci rendiamo conto oggi che siamo in una condizione molto riversa il governo oggi pur di coalizione a presidenza socialista
Purtuttavia io credo che molti di noi che molti militanti
Sentono che questo problema esiste
Perché per esempio in politica internazionale io molto spesso l'impressione che si preferisca non parlare quasi con il timore di rompere le uova nel paniere
Talché per esempio le ultime iniziative assunte dal compagno Craxi e le sue riflessioni
Hanno certamente in una certa misura perlomeno sorpreso il partito mentre a mio parere il partito aveva il compito casomai di sostenere in anticipo questa idea di una proposta innovativa
Certamente la valutazione da cui dobbiamo partire è il livello del compromesso politico che si è realizzato con l'attuale governo anche sui temi di politica internazionale
Non dobbiamo dimenticare che non ci troviamo in un governo a maggioranza socialista ma in una coalizione Penta partitica
Nella quale molti sono per esempio sul campo dei missili ragionieri della missilistica
Quelli che in sostanza parlo soltanto in termini di equilibrio nucleare naturalmente soltanto appiattendosi su quelle che sono le politiche degli altri e in particolar modo gli Stati Uniti d'America dei condizionamenti su questo governo nascono anche dal retaggio che essa ereditato dalle cose del passato
Io credo che non possiamo mai dimenticare che la politica estera del nostro Paese è stata pressoché assente dal quadro internazionale con una sua autonoma proposta
Talché per esempio Kissinger nelle sue memorie
Ci dava il fatto che quando egli arrivava in Italia l'unica preoccupazione dei politici italiani era quella non di parlare dei temi di politica internazionale di dare un contributo ma soltanto quella di farsi fotografare con lui per farsi propaganda
C'è un provincialismo assai diffuso nel nostro Paese cioè in genere la tendenza a sorvolare su questi temi
Inoltre il governo si trova ad operare con un quadro europeo che certamente non è dei più brillanti si è parlato già più volte molti lo dicono di una sola
Europa
Direi anzi che ha ragione chi
Fotografando la situazione che in questo momento le europee l'Europa fornisce
Parla di un'equivalenza fra l'Europa e e l'Italia rinascimentale
Sì è un Europa
Bella ma divisa
Per questo fatto facile preda delle influenze altrui
Questa è la situazione
E di compromesso politico dal quale si sia partiti è di questo livello di di questo livello
Tuttavia un elemento importante credo che è stato raccolto relazione del compagno grazie alle sue iniziative
è che noi siamo in questo momento in presenza di un'inquietudine europea assai diffusa
Ce lo ricorda il caso olandese il cui curriculum stampa qua
A proposito dell'installazione dei quarantotto Gruis in Olanda
Ce lo ricordano gli atteggiamenti dei Paesi che possono apparire marginali rispetto a quello che è l'equilibrio mondiale come la Grecia Danimarca
Ma anche se marginali e si sono rivelatori di una situazione di profonda insoddisfazione di come vanno le cose a proposito dell'alleanza Atalanta c'è in Europa comunque c'è in tutti noi diciamolo con la massima franchezza perché la cosa è molto diffusa
Una diffidenza assai profonda dell'attuale equilibrio che c'è fra est e ovest è una diffidenza in rapporto proprio le iniziative che gli Stati Uniti assumano
Naturalmente non parlo di quelle che sono le iniziative ove non iniziative dei paesi dell'Est
Ed allora il problema politico che il partito ritrova dover affrontare in particolare il compagno Craxi in quanto presidente del Consiglio di un Governo che opera in questi limiti
E quello di come far avanzare il compromesso politico su un piano che sia più corrispondente a quelli che sono gli interessi generali del Paese in particolar modo gli interessi dettati dalla pace
E quello di trovare la chiave politica attraverso la quale dare al compromesso politico una maggiore dignità di quanto non lo abbia avuto al momento in cui esso si è sancito alla formazione del governo
Il problema appare davanti agli occhi di tutti il problema non è un problema di che riguarda il riequilibrio del terrore
Sappiamo tutti perfettamente e non è su quel terreno con i che si può modificare l'attuale situazione certamente critica ma che il problema ha una sua caratteristica squisitamente politica
E credo che da questo punto di vista il compagno Craxi ieri e la sua relazione abbia offerto su due punti perlomeno una chiave di lettura che è la chiave di lettura che il partito dovrebbe sviluppare attraverso la sua azione complessiva
La quando ha detto che l'Italia non deve stare Mutai seduta
Ed è un fatto importante
Perché la tradizione della politica estera italiana è sempre stata quella di un'Italia che se non seduta certamente muta lo è sempre stata o comunque sempre appiattita sulle iniziative altrui
C'è in questa idea la rottura di un continuismo di un continuismo pericoloso che ha contraddistinto un governo dietro l'altro
Ed è quindi un'iniziativa che deve essere accompagnata dal partito
L'altro ragionamento è che
La via attraverso la quale si può fare avanzare questo compromesso politico su un piano più rispondente a quelli che sono gli interessi generali del Paese
E certamente quello di togliere la tendenza all'europeizzazione della NATO attualmente presente il in euro in Europa
Cioè la tendenza a dare una chiave politica di lettura alla NATO perché la NATO che una volta fu definita una delle due colonne insieme agli Stati Uniti d'America possa realmente realizzare questo supporto essere cioè un'autonoma colon di questa iniziativa complessiva legata all'alleanza atlantico
E io credo che se che l'iniziativa che si è assunta ove si riuscisse a sviluppare pur con i limiti e quei condizionamenti
Che provengano da quel provincialismo italiano che mi dà tutto a tradurre in politica interna e in politica di fedeltà appiattita per cui chi a un certo momento si muove e tacciato di una sorta di di essere una sorta di infedele
Ha un grande valore
Ha un valore politico generale anche in rapporto alla situazione interna
Perché un governo che si muova in politica internazionale su un piano più avanzato dei precedenti è in condizioni di portare su un terreno più avanzato anche i rapporti anche il dialogo che ci può essere su questo terreno a sinistra in questo sollecitando i processi di revisione che sono in corso nel Partito Comunista e indirizzando il verso sbocchi più corrispondenti agli interessi generali di lavoratori e del Paese
Una posizione del genere può consentire di avere un governo dialogante con le forze progressiste presenti per esempio nell'ala cattolica oltre naturalmente
Dell'aria vari
E poi uscire una soluzione del genere i compagni a porre finalmente al centro della politica italiana se si riuscirà a compiere questa operazione ecco perché io personalmente l'ho grande importanza ad essa
Si può riuscire a battere quella visione provinciale della politica italiana
Per la quale in sostanza la politica estera viene sempre dopo una sorta di corollario mai l'elemento da cui invece si deve partire come è necessario partire se si vuole realmente dare concretezza a tutte le ipotesi di sviluppo tesi assegnò la nostra società
La Provincia di trazione della politica estera è un fatto che io giudico molto importante ed è per questo che il problema che si pone anche su questo campo il problema del rapporto che deve correre
Sarà il partito e il Governo
Io credo che se è giustificato se è giusto dire
Che il compromesso politico vive a livello di governo altrettanto giusto sia a dire che il partito non deve mai arrivare a fare un compromesso sui valori e quello della pace per i socialisti ha un valore inestimabile profondamente radicato nella sua tradizione e quindi è uno degli elementi fondamentali sui quali si deve visitare iniziativa politica del partito che in questo campo invece a me non sembra molto presente c'è un discorso che riguarda la nostra presenza all'Internazionale socialista
Palme del resto ha dichiarato l'altro giorno e non siamo più all'epoca di trent'anni fa quando l'Internazionale socialista era un club della NATO oggi l'Internazionale socialista è uno degli elementi motori in sostanza anche il via la ripresa di un discorso a livello europeo
E in questo senso un'intima constatazione volevo fare per quello che riguarda il movimento della pace e l'atteggiamento del nostro partito in rapporto a questo movimento
Io credo che c'è un discorso innanzitutto da salvaguardare che quello connesso alla nostra grande tradizione
Non mi piace non mi ha mai convinto
Quel certo senso di disprezzo che è entrato fra le nostre file
Verso quello che noi oggi organizzando chiamiamola piazza
Della piazza sei loggetta strumentalizzazioni non è cosa dei nostri giorni è una cosa che è sempre a caduta
Ma io credo che la nostra assenza dalle manifestazioni o comunque un nostro distacco da esse non giova né alla causa del nostro partito idea la causa di una maggiore lievitazione di questo movimento verso tesi che siano più corrispondenti agli ideali che noi portiamo avanti in questo campo
Io credo che al contrario
Noi dobbiamo esistere nel movimento della pace esistente nel Paese
Ed esiste Cine nostre forme autonome nelle forme che saranno ritenute opportune
Superando però quell'atteggiamento che è un atteggiamento di distacco che ripeto serve soltanto talvolta marginalizzati da quello invece in cui la nostra presenza è richiesta ed è ritenuta opportuno c'è un timore in molti compagni viene abitata dal talvolta Nicolodi viene manifestata
Il timore cioè
Che ci sia una differenza
Una contraddizione fra le cose che facciamo a livello di governo e quello che il movimento per la pace manifesta attraverso anche delle forme che talvolta assumono delle estremizzazioni veri e propri
Io credo che in questo ci sia un errore di valutazione
Perché sono convinto fermamente convinto che la gente al contrario comprende anche il livello del compromesso politico che la gente comprende cioè che a livello di governo compromessi possono essere anche raggiunti e giustificati
Quello che la gente non comprende però e che sia legata ad essa la possibilità di dare una spinta di un incremento alle forze progressiste presente all'interno della coalizione di governo
Io credo che la nostra presenza nel movimento pacifista ci consentirebbe anche di crescere in esso e di far crescere i falli vitali messo anche nelle tendenze che solo più corrispondenti come dicevo prima quelli che sono gli interessi generali del Paese
C'è certamente in questo problema compagno un minuto si scusa molto da profondi non ne ho il tempo ma credo che sia presente davanti a tutti quanti noi che su questo tema occorre compiere un approfondimento e anche un salto di qualità
Compagno Martelli nel suo articolo sull'Avanti giorni orsono diceva
In sostanza cercando di rispondere a questo groviglio di Lodi e sono di fronte al partito
Che Mitterrand nel Gonzales se in Francia e in Spagna hanno a disposizione un partito che è convocato rispetto al governo nella maniera che è noto
Io ripeto che il problema in Italia è più difficile perché il governo italiano non è un governo socialista ma è un Governo penta partitico a presidenza socialista
Credo che comunque compagni su questi temi
Si debba proseguire anche nei prossimi giorni una discussione tra loro che i nuovi organi che il partito daranno su quest'argomento e sugli altri connessi adesso dovranno compiere un approfondimento
Perché l'unità che si è realizzata all'interno del partito a cui ieri Craxi ha fatto più volte riferimento sarà tanto più viva
Tanto più produttiva anche di nuovi valori quanto più essa sarà libera quanto più consentirà un approfondimento in cui ognuno partendo da posizioni anche diverse
Cerchi di raggiungere una sintesi che ponga in condizione il partito di meglio operare nella società italiana
Compagni questa non è quella che mi accingo a darvi una notizia
Ma solo una proposta che si può immediatamente tradurre in un augurio
Fraterno
Pieno di calore
Di cordialità
Di affettuosità
E prego gli organi tecnici del congresso
Di annotare opportunamente a nastro
Le intenzioni del congresso nel rivolgerle
Al compagno Riccardo Lombardi purtroppo assente
Assenza purtroppo giustificata
Dalle sue non buone condizioni di salute
Di giunga affettuoso cordiale è semplice
Come è sempre stata la sua lineare condotta nel partito il caloroso applauso di augurio e di solidarietà umana e politica da parte di tutti i compagni di tali
Sì sì no scalpita vediamo aperto
Divisi Gagliardi la gelosia
Prima di dare la parola Mario Zagari do lettura nel telegramma inviato oggi
Da due partiti comunisti il partito comunista cinese
Al quarantatresimo Congresso nazionale del partito socialista italiano
Cari compagni in occasione dalla convocazione del quarantatresimo Congresso nazionale del Partito Socialista Italiano il Comitato centrale del Partito comunista cinese in via i calorosi auguri al congresso
Partito socialista italiano costituisce una forza politica che ha il suo peso nella società italiana
Partito socialista italiano condusse le lotte eroiche antifasciste
Da lungo tempo si è impegnato instancabilmente nella lotta per la conquista della democrazia del progresso sociale e la salvaguardia la pace mondiale
Esiste un'amicizia tradizionale che risale ai tempi remoti tra i popoli cinese e italiano
Partito socialista italiana compiuto vivamente i propri sforzi per promuovere lo sviluppo dei rapporti di collaborazione amichevole tra la Cina e l'Italia per rafforzare il vincolo d'amicizia tra i nostri due popoli
Noi siamo convinti che sulla base dei principi dall'indipendenza l'autonomia l'uguaglianza totale il rispetto reciproco e la non ingerenza reciproca negli affari interni
Lo sviluppo dei contatti e degli scambi di visite tra i nostri due partiti contribuirà ad approfondire e conoscenze reciproche tra i nostri due popoli e portare avanti la causa della pace mondiale
Auguriamo pieni di successi al vostro congresso il comitato centrale del Partito comunista cinese
Un ringraziamento
Ai compagni e ci hanno inviato questo cordiale telegrammi
Comitato centrale del partito del lavoro di Korea
In via calorosi auguri al quarantatresimo Congresso del Partito Socialista Italiano e tramite esso i saluti amichevole a tutti gli iscritti al vostro partito siamo convinti che il Congresso darà contributo agli impegni del vostro partito indirizzati per la pace e la sicurezza mondiale nonché per lo sviluppo indipendente e di progressi sociale del Paese
Convinti dall'ulteriore sviluppo
Dei rapporti di amicizia tra i nostri due partiti e dei nostri popoli qui rinnoviamo gli auguri per i successi nei lavori del vostro congresso
Comitato centrale del partito del lavoro di corre pioggia sei cinque ottantaquattro rileggere so quello che devo fare
Stai tranquillo che Monti faccia perdere
La parola al compagno Mario Zagari
Data lettura destinatarie duramente precedente
Compaia e compagni
Questo brevissimo tempo che ci è dato
Innanzitutto voglio innanzitutto voglio punire il mio plauso per Riccardo Lombardi
Che è stato uno dei più grandi artefici della costruzione della coscienza europea dei Socialisti italiani
Tutto inizia e poi
Accompagna io vorrei dire che se vogliamo noi cogliere veramente il senso di questo nostro congresso dobbiamo pensare che questo un congresso di movimento per noi socialisti e per il nostro Paese
Io voto una strana sensazione
Che essendosi compagno Bettino Craxi posto dinanzi alla nuova grande glaciazione sovietica olimpica che si voglia dire comunque promotore del negoziato
Si sia trovato intorno ideologiche condannavano Galileo Galilei eppur si muove
Io dico compagni eppur si muove eppur si deve muovere questo nostro Paese pur si deve muovere l'Italia porsi deve muovere evitare glielo devono comprendere coloro che collocano l'Italia e il suo diretto rapporto con l'Europa e con il resto del mondo
Questo ha voluto fare Bettino Craxi se non questo
Dare una spinta questa Europa perché riveli una propria identità una propria anima perché questa Europa infine rappresenti quello che culturalmente cioè un fattore di pace del mondo nient'altro che questo
Eppure tutti i teologi
Si sono dati la voce hanno cominciato a dire ai niente deve muoversi l'Italia deve rimanere passiva inerte d'Italia non deve avere una voce l'Italia non deve essere incauta
Ma compagni il tempo passa a una velocità vertiginosa
E la storia non aspetta i ritardatari
La storia non aspetterei tarda Tari lo dobbiamo dire chiaramente da questo congresso il vento che soffia nel nostro bandiera è un vento che non serve all'intero nostro Paese e in questo senso non vediamo nessuna particolare distinzione tra il Presidente del Consiglio e il segretario del nostro partito
Compagni
Si è voluto stabilire un intrico selvaggio tra la politica interna e la politica internazionale europea non siamo stati noi a farlo e dobbiamo dire ai compagni e comunisti che molta acqua è passata sui loro conti sul dei ponti del loro europeismo
Sarà una battaglia interna internazionale sarà una idea di Secchia italiana ed europea e sia benvenuto questo fatto perché finalmente molte maschere cadranno
Molti falsi europeisti dimostreranno di non avere le carte in regola quando il problema
Del governo italiano essenzialmente il problema di mantenere il nostro Paese lente attorno al convoglio europeo
Stare nel trend europeo vuol dire dimostrare di essere le cave di vedi vuol dire sviluppare una politica economica che sia una politica di economica di lotta ai differenziali infrazioni spenti e e di rilancio della produzione italiana e cos'altro fa questo governo sotto la direzione socialista
Ed è queste contava fondamentale
L'Europa l'Europa ha bisogno dell'Italia l'Europa ha bisogno della spinta italiana Koba bisogno della spinta dei paesi del Sud di queste Europa che vivaddio
Hanno votato tutti i socialisti a grande maggioranza ma vi domandate perché la Spagna che è stata di Franco oggi ha dato la maggioranza assoluta al Partito Socialista di Gonzales
Sì domandate perché compagnia Suarez dopo essere stato gettato dagli altari alla polvere ritornato sugli altari cara pro esaltare le aspirazioni del popolo portoghese vi domandate perché in Grecia questi insetti simile strutture sono state travolte dal movimento giovanile del Pasok che è un movimento socialista Ethiel la maggioranza assoluta di quel Paese e allora perché non pensare che in Italia esista quell'anomalia che deve essere combattuta e che è la crisi della democrazia italiana Elah capirsi Elisio efficienza elettorale del Partito Socialista Italiano abbiamo dei territori nostrani da conquistare
Abbiamo dei voti aggiungerà i nostri voti perché queste ora OPA Del Sordo possa essere il fattore di sviluppo di un'Europa a quale possa effettivamente portale del mondo
Quell'esigenza di pace del mondo stenti questa è una considerazione fondamentale
Che va fatta per noi questa è la ragione dalla battaglia che noi ci sia prepariamo
A lanciare del nostro Paese
Perché queste elezioni non si io non soltanto come certa stampa dice una verifica delle posizioni di questo o di quel partito interpretando le cose con notti
Di un altro secolo ma siano delle lezioni capace di smuovere finalmente questo Paese
Dalle sabbie in cui si è insabbiato
Ecco quindi quello che noi dobbiamo dire ma compagni si dice che l'Europa non è sentita come il problema
Voi non l'esplosione di auto fa dire a parossistica la stampa italiana ha rappresentato il vertice vi attende quello di Brussel come degli avanti far diventi europea a che cosa saranno mai gli europei senza l'Europa
Non vendiamo noi che esiste una comunità di destino dei lavoratori europei non siamo stati capaci di vedere non sarò carpacci di vedere i lavoratori europei che sono emersi direttamente minacciati dal ricorso al vertiginoso delle cose quando si dice che l'Europa in un ritardo di una rivoluzione industriale
Non si guarda a quei milioni e milioni di disoccupati europei che sono la nostra fondamentale preoccupazione
Quelli che sono i veri test di Atari di un'Europa unita che politicamente posso affrontare il problema
E l'adeguamento di questa vecchia Europa a quelle che sono i miracoli che si sviluppano degli Stati Uniti d'America o in Giappone
Sebbene compagni siamo coscienti che vi sono tre sfida che minacciano questa Europa
è una sfida sovietica
La sfida sovietica che si capisce perfettamente perché un grande Stato cubo l'Unione Sovietica per maggiore geostrategica può avere i suoi confini di soltanto degli staterelli incapaci
Esauste ed R le sue pressioni che si svolgono attraversa una fioritura straordinaria divisibili
Vi è una sfida americana
Che si esporrebbe del dollaro questo sovrano assoluto delle relazioni economiche internazionali e che pone a noi europei è un problema fondamentale
Quello di creare finalmente una moneta europea
Un altro del sistema proprietario che possa stabilire un livello finalmente accettabile dei rapporti internazionali
E cioè io colpi quindi i paesi del terzo mondo ad uscirne della spaventosa crisi che minaccia e allora compagni
Rendiamoci conto che è la nostra minaccia
Non è solo una minaccia che riguarda il nostro futuro economico
è una minaccia che riguarda la nostra identità
La nostra coscienza il nostro spazio culturale perché il giorno in cui ci sarà un mese il venticello e Giordano in cui la televisione via cavo si diffonderà la nostra cultura stesa saranno in ghiacciata e non potremo allora avere buona coscienza dei Cesaria perché quest'identità europea possano svilupparsi nel mondo
Terzo gli Stati Uniti d'America e io non l'ho per un'Europa unita ma dobbiamo riconoscerlo che non lo sono più oggi oggi essi guardano aldilà
Essi guardano al Pacifico il presidente Reagan non si è peritato di dire non si è peritato di dire che il futuro sarà sul pattino inserito e che ormai le vie dell'Atlantico e sono piombate dell'oscurità
E allora quale sarà il destino dell'Oropa compagne e compagni in queste condizioni cioè noi non ci sta gli eremo se non si sveglierà l'Europa diventeremo noi soltanto una propaggine dell'Asia perderemo ogni fiducia in noi stessi ti troveremo improvvisamente di Danzica al buio assoluto pensiamo a queste cose e pensiamo che sono i socialisti che devono affrontare questo problema
Eh no INCE vengono a dire ai compagni comunisti essi sono con noi in questa battaglia
Noi non siamo stati con loro noi abbiamo compiuto ogni sforzo perché esse si può verso il rock siamo stati i primi a riconoscere quello che era avvenuto della Jugoslavia di Tito è molto tempo troppo a essi volto tempo da altre sono venuti siamo stati i primi sotto l'impulso di vendetta andava al di là della Cortina il bando e farle conoscere al mondo la realtà di un popolo di un vegliardo diverso Enrico Barni la Cina e c'è voluto del tempo perché i comunisti seguissero questa nostra strada
E noi siamo stati forse no a dichiarare che non saremmo andati a strappi Borgo San oggi forse portati anche i compagni comunisti
Noi siamo stati noi sempre disponibili come diceva ieri il compagno Craxi a creare un'autentica Sinistra Europea allora abbiamo perduto la speranza sappiamo che esse devono comunismo al Marocco esiste ancora con neuro sindacalismo Bertelli interessa e dei laboratori europei a Brera un'Europa utilità come garanzia a loro Control il capitale finanziario internazionale che non ha alcun interesse a creare l'Europa
Contro le minacce sovietiche per questo compagni siamo sicuri essendo giusta la nostra causa noi vinceremo vincerà il partito socialista italiano
La parola al compagno Mario Raffaelli
Ma compagni e compagne o voglio fare alcune velocissime osservazioni su un tema che ieri compagno Craxi ha sottolineato nella sua relazione come del resto aveva fatto nella relazione fatta in Parlamento all'atto dell'incarico
E cioè la necessità di una politica attiva diversa sia per qualità che quantità nei confronti delle aree meno sviluppate del mondo
E questo non solo perché di ciò mi sono occupato in questi mesi come sottosegretario agli Esteri ma anche e soprattutto perché sono convinto che questo è un tema che destinato d'emergere con sempre più forza dei prossimi mesi ed i prossimi anni
Da una parte perché è intollerabile sul piano etico e sul piano morale
Che continua un processo che vede una minoranza del nostro pianeta assorbire le risorse mentre una stragrande maggioranza vive in condizioni difficili quando non di fame
E in secondo luogo sul piano politico perché una simile situazione e destinata a diventare intollerabile anche a questo livello a creare focolai di tensione
Nel momento in cui invece di tutto c'è bisogno tranne che di aggiungere nuovi momenti di tensione ad una situazione internazionale già di per sé così difficile e ciò è tanto più importante da parte del nostro Paese e del nostro partito nel momento in cui il dialogo nord-sud è in crisi lo metto in cui c'è questa grande idea di solidarietà internazionale segna il passo come dimostra il calo degli aiuti internazionali che nel corso degli ultimi tre anni sono dimmi diminuiti in maniera preoccupante
Ed infatti la situazione che abbiamo oggi di fronte è di per sé tragica io voglio fornirvi solo un dato il debito complessivo dei paesi in via di sviluppo del mio novecentottantatré ha sfiorato i settecento miliardi di dollari
Ed il costo del servizio di questo debito è stato di centoquattordici miliardi di dollari vale a dire il trenta per cento della capacità di esportazione di questi Paesi in qualche caso il sessanta per cento
Se aggiungiamo a questo la caduta degli investimenti privati
Nelle aree sottosviluppate se aggiungiamo il continuo basso costo delle materie prime che producono questi Paesi allora comprendiamo come perché in un continente come quello africano
Vi siano trentasei Paesi fra i meno avanzati al mondo che vivono in condizione di povertà quando non addirittura di fame e quindi lo scenario che abbiamo di fronte
è quello da una parte di un'area iper sviluppata con i problemi di grandi trasformazioni quali quelli che hanno citati ieri nella relazione il segretario del partito e dall'altra parte invece un'immensa area del mondo che ridotta alla sopravvivenza
In questo quadro la politica di cooperazione allo sviluppo del nostro Paese
E certo la parte non prevalente buona parte significativa fondamentale
Sappiamo che la grande partita si gioca ad un altro livello dei grandi organismi finanziari internazionali
Che non possono limitarsi a trattare questa crisi come fosse una semplice crisi congiunturale ma devono arrivare attraverso l'impegno delle forze politiche più sensibili a questo tema a contrattare una nuova situazione Secondo l'obiettivo che preveda l'emergere di nuovi soggetti sociali di nuovo i Paesi sulla scena mondiale
E questo può essere possibile solamente se questi Paesi potranno contare innanzi tutto sul diritto alla sopravvivenza libera al libero sviluppo della propria economia
E proprio per questo è fondamentale la qualità il tipo di cooperazione che viene portata avanti
Dobbiamo infatti darci una risposta sul perché vent'anni di cooperazione portata avanti a livello internazionale non ha migliorato le condizioni di questi Paesi ma in molti casi le ha peggiorato
E questo ha una risposta ben precisa perché si è trattato di una cooperazione che lungi dal partire per gli interessi reali di questi Paesi molto spesso si è tradotta unicamente in un trasferimento meccanico dei nostri modelli di sviluppo con le nostre caratteristiche pensando che il semplice aumento del prodotto lordo di questi Paesi
Avrebbe portato l'emergere di nuove classi dirigenti e quindi ad un benessere che progressivamente si sarebbe spostato in tutte le classi sociali di questi Paesi e dalle così non è stato sappiamo oggi che attraverso questo meccanismo che prescindeva per reali di sogni di questi Paesi molto spesso anziché andare incontro a queste esigenze
Ci sono provocati dei danni
E vediamo oggi cosa significa questo in termini di urbanizzazione selvaggia in questi Paesi in termini di abbandono dell'agricoltura
E quindi di emergere con maggior forza del problema fame in termini di dipendenza ancor maggiore sia sotto il profilo finanziario
E sotto il profilo tecnologico è questo quindi il concetto che bisogna ribaltare una politica di cooperazione realmente moderne realmente socialista aggiungo
Deve partire oggi dai bisogni reali di questi Paesi
Dallo sviluppo endogeno di questi Paesi partendo dei bisogni immediati della popolazione
Per i diritti della popolazione a partire dal primo diritto del diritto alla vita
E sotto questo profilo che il problema della fame acquista il suo significato politico
Non da semplice questione morale una questione prevalentemente politica su questo nostro Paese che arrivato tardi alla politica di cooperazione alcune carte fondamentali da giocare
In primo luogo far tesoro di questa esperienza i dati erano impianto concettuale delle proprie leggi del proprio operare che sia diverso e questo esiste
In secondo luogo adeguare degli strumenti che ci sono ma che sono insufficienti sia per quantità che per qualità
E segretario del partito ieri lo ha richiamato con forza anche a proposito di un dibattito parlamentare che si sta svolgendo in questi giorni ma c'è una terza Jacques anziché la più importante del nostro Paese
Ed è in grado di accettazione che l'Italia in questi Paesi io me ne sono reso conto personalmente in questi mesi girando dodici tredici Paesi africani ed ho visto come l'Italia sia percepita non come una potenza che va in cerca di egemonia non con una potenza che era in cerca di aprirsi semplicemente nuovi mercati
Ma come un Paese che può essere pari interlocutore che può dare un grande contributo proprio perché a le carte in regola che voglio citare un esempio per tutti
Il nostro atteggiamento nei confronti dei Paesi dei popoli dell'Africa australe
L'appoggio che l'Italia ha dato alle lotte di liberazione prima e che oggi sta dando ad un processo difficile ma importante e necessario quale quello di pacificazione che si sta svolgendo fra Mozambico Angola e il Sudafrica e proprio questi Paesi
Anche recentemente ci hanno chiesto con forza
Di aumentarla nostra presenza in termini di garanzia che questo processo vada avanti nelle forme possibili
Ecco quindi un ruolo fondamentale che il nostro Paese può avere in politica estera come ponte naturale a partire dalla sua collocazione geografica
Fra l'Europa e questi Paesi un ruolo fondamentale non solo in sei ma anche per i riflessi che può avere sul più ampio discorso del dialogo est Ovest
Perché fare questo significa anche impedire come dicevo all'inizio la crescita dei nuovi focolai di tensione fra le superpotenze e addirittura la possibilità di togliere di mezzo quelli che esistono e questo nostro Paese può farlo
Secondo polo indicazione generale che ieri il compagno Craxi così bene ci indicava di un Paese che è fedele ed ha le carte in regola l'intero la propria alleanza
Ma anche la capacità di avere una voce propria autonoma libera all'interno di questa politica e che può spendere bene in questo senso queste carte ecco quindi e concludo
Che abbiamo di fronte una grande battaglia come paese e come partito
Una battaglia che dobbiamo condurre non in solitudine ma su questo abilitando la grande famiglia socialista europea che è sensibile a questi temi
Quello che bene abbia fatto in questi mesi la sezione internazionale il partito e la segreteria a moltiplicare questi contatti anche su questo terreno perché se c'è una grande battaglia e socialismo europeo può giocare e su questo futuro e su queste questioni
Dando la prova concreta
Il socialismo e internazionalismo socialista non è semplicemente una bandiera agitare i giorni di festa non completo modo di essere attraverso il quale costruiamo giorno per giorno il futuro del nostro popolo ed insieme al nostro quello dei popoli che vogliono crescere liberamente
Ringrazio il compagno Raffaelli vorrei pregare i compagni delegati e invitati di sedersi al loro posto di muoversi solo se ne hanno necessità di interrompere i colloqui altrimenti non si possono ascoltare gli oratori prego anche i compagni del servizio d'ordine di mantenere queste disposizioni per la sala Previti l'Associazione italiana per l'educazione demografica ha inviato un messaggio a sostegno delle leggi più avanzate della nostra Repubblica in tema di procreazione libera e responsabili augurarti buon lavoro al nostro congresso
L'ambasciatore d'Egitto gli sia rifatta
A nome del Partito Nazionale Democratico di Tito discuta per la non presenza Bino delegazione al quinto congresso augura buon i lavori e i fervidi auguri di pieno successo
Ancora
One Paulo Ferreira richiede impegno della come si sia democratica di Uruguay augura ai grande partito frutta riti italiano buoni lavori e un saluto favoloso la parola al compagno Pelikan
La parola al compagno B Pelikan deputato europeo
Care compagne e compagni se è vero che i cittadini non sono molto entusiasti per problemi europei vi è anche d'altra parte vero che negli ultimi tempi
Esiste un pericolo dell'inflazione ius locanda che sentiamo ogni giorno la crisi dell'Europa
La crisi dell'Europa centro bambino ha barriere forse molto eretico si tratta piuttosto di una crisi di crescita
La comunità europea ha bisogno di estendersi dalla politica agricola alla politica comune dell'industria del commercio estero dell'Energia
La difesa dell'ambiente eccetera fino alla politica comune estera insicurezza della difesa
Proprio per questa estensione della politica europea comune in tanti settori i Trattati di Roma che sono il fondamento della comunità le strutture esistenti non sono sufficienti
Questa voluto esprimere il Parlamento europeo con l'approvazione del progetto dal Trattato dell'Unione Europea che noi socialisti italiani il Parlamento europeo abbiamo sostenuto e che la cui ratifica i socialisti sostengono del Senato e il Parlamento italiano a parte della crisi la comunità europea può dimostrare anche risultati positivi in molti campi che non sono tanto conosciuti
Infatti mo'pochi sanno che nostro paese o chiede molto di più che investe nella poco greco comunità ma sarebbe un errore concentrare tutta la nostra azione solo sul progetto dell'unione e non vedere i tanti esempi concreti e la cooperazione europea che sono già iscritti dei Trattati di Roma danno non rispettati dai molti governi c'è l'abolizione dei controlli sulle frontiere all'interno della comunità
Il passaporto europeo il riconoscimento dei diplomi di professionalità in tutti i Paesi della comunità e prima di tutto la moneta europea
RAS
Nelle tesi sulla pace disarmo io condivido in gran parte traspare a mio avviso una certa Nostalgia della distensione di vecchio tipo che sanciva la divisione dell'Europa in due blocchi opposti riconfermando cosiddetti accordi di Yalta
Ma noi socialisti non dobbiamo accettare la divisione dell'Europa come definitiva anzi dobbiamo aiutare i popoli europei per uscire dagli alta come ha proposto il compagno François Mitterand
E dobbiamo capire al distensione come una via pacifica al al cambiamento dello status quo e al superamento della divisione dell'Europa
Voglio affrontare anche un altro problema importante la relazione tra la
Politica del governo al presidenza socialista e il Partito Socialista
Senz'altro non dobbiamo sostenere realmente la politica estera del governo alla quale lavorazione partecipiamo ma nello stesso tempo dobbiamo mantenere e sviluppare iniziativa politica autonoma del partito
Il governo deve negoziare con altri governi e cercare i compromessi dall'interesse comune
Anche se dei rapporti ufficiali si deve sempre chiedere il rispetto degli accordi internazionali come quelli di Helsinki firmati da tutti i Paesi europei
Ma il partito socialista altri interlocutori
Altri ai governi prima di tutto i partiti socialisti dei paesi occidentali membri dell'Internazionale socialista poi movimento e qui vorrei chiedere ai compagni comunisti se che dicono che vogliono portare i presentare tutta la sinistra del Parlamento europeo se vogliono entrare nel gruppo politico socialista del Parlamento europeo e nell'Internazionale socialista
E chiedere anche se si può fare una politica una politica apertura verso i socialisti a Strasburgo è un'altra politica a Roma
I nostri alleati sono poi movimenti di liberazione nazionale dei Paesi del Terzo Mondo e anche i gruppi e movimenti dell'opposizione democratica nei Paesi dell'Est
I nostri veri alleati nella lotta per l'Europa unita sono gli operai polacchi o di Rolo riterrete valenza e i dirigenti di Solidarność in clandestinità in prigione in Polonia e voglio salutare qui rappresentante del comitato della difesa sociale del post presente al nostro congresso
Nostri alleati sono firmatari della Carta settantasette Cecoslovacchia
I gruppi poi pacifisti de pendenti della Germania dell'Est e di Ungheria
Ma anche uomini coraggiosi come accademico e premio Nobel Sakharov chi è costretto all'esilio del proprio Paese e in questi giorni allo sciopero della fame per chiedere la possibilità per la sua moglie di essere operata in Italia e senz'altro altro sta solidarietà
Non senza senso fa al popolo cileno dissipati e Contra dittatura di Pinochet
Al popolo a Lugano che si batte contro l'occupazione sovietica e a tutti i popoli che si battono per la loro libertà
L'Europa per noi socialisti compagne e compagni non è solo un continente geografico ma è anche una dimensione culturale una storia comune un insieme dei valori di libertà e di democrazia del cristianesimo e del socialismo libertario
Per questo ha un grande valore la nuova iniziativa del compagno Craxi per aprire le porte ai nuovi negoziati sugli euromissili
Sottolineo la nuova proposta perché non è una ripetizione e tanti appelli generici al negoziato
Ho delle domande di congelamento o dimora torrioni unilaterale gli darebbe ai sovietici il monopolio dei missili nucleari in Europa dopo che l'Occidente ha dimostrato la fermezza e la volontà di non farsi ricattare dalla prepotenza sovietica l'Unione Sovietica può ritornare ai negoziati in un contesto diverso senza ultimatum e senza condizioni inaccettabili spero che altri Paesi della NATO accettano la proposta del compagno Craxi mettano i dirigenti sovietici davanti alla loro responsabilità non è strano per certi una tale iniziativa nuova comprendere sempre possono sempre prendere gli altri
Ma è strano invece quando la prende il presidente socialista del governo italiano chieda il pieno diritto e che dimostra con questa proposta
La politica autonoma e non subalterna de Rita dell'Italia pur nel quadro di alleanza atlantica compagne e compagni sedici Giulio andiamo a votare per una comunità europea più forte efficiente
Per una Italia più moderna europea per il partito socialista unito attorno al compagno Craxi nostro partito socialista come garante dei valori di libertà di giustizia sociale e di pace
Ringrazio il compagno Pelikan per il suo contributo rinnovo un pressante invito a quanti compagni in sala si muovono continuamente e disturbano i lavori del congresso no la parola al compagno Michele Achilli
Cari delegati compagni e compagne
Dell'ampia relazione del compagno Craxi tutta intesa a tracciare un bilancio dell'azione di governo e a sollecitare l'impegno del partito di fronte alle prossime scadenze politiche ritengo necessario sviluppare alcuni punti
Dai quali trarre poi giudizi generali utili alla futura azione del partito
Il primo è quello che riguarda il quadro della politica economica internazionale
Che tanta rilevanza per i riflessi indotti sul nostro Paese
Nessuno ha più dubbi infatti sulla natura strutturale ed internazionale della crisi e sulla dimostrata incapacità di governare le mutazioni economiche che sono nettamente di natura sovranazionale
L'analisi di questo dato ormai generalmente acquisito non ha trovato in realtà largo spazio nelle tesi congressuali e su di esso occorre insistere
La ripresa economica degli Stati Uniti
Che si vorrebbe in fase di estensione automatica anche in Italia
Sembra essere infatti più il frutto di fattori congiunturali di incerta durata che non la conseguenza di una mutazione strutturale
è opinione generalizzata che è un processo espansivo di lungo termine non può basarsi esclusivamente sulla domanda crescente del mercato interno
Né peraltro si sono poste le condizioni perché un nuovo mercato delle aree in via di sviluppo possa svolgere la funzione di un nuovo sbocco Esterno
L'indebitamento di questi Paesi soprattutto di quelli di nuova industrializzazione e quindi potenzialmente più ricettivi ha toccato limiti mai raggiunti
Tanto da spingere gli organismi finanziari internazionali veri arbitri della politica economica ad intervenire sui governi nazionali dei Paesi creditori
Sotto la pressione dei grandi gruppi bancari privati per garantire nuovi prestiti destinati si badi bene compagne e compagni quasi esclusivamente a coprire il pagamento degli interessi e non a finanziare
Oggi in larga misura prevalente
E sia alle incapacità di nuovo indebitamento dei Paesi in via di sviluppo si aggiunga l'ormai cronica crisi di valuta dei Paesi dell'Est europeo
Per lunghi anni clienti affezionati delle tecnologie occidentali il quadro si fa ancora più buio
L'economia americana non ha quindi di fronte a sé è una prospettiva credibile per il medio e lungo periodo
Anche perché la ripresa non è altro che un ritorno ai livelli di produzione di qualche anno fa e non rappresenta un salto quantitativo significativo a maggior ragione ancora più difficile si presenta la situazione europea
Non solo per i ritardi e per le mancanze di strategie che la relazione del compagno Craxi ha sottolineato ma per le conseguenze che la nefasta politica monetarista di Reagan avuto su tutte le economie in difficoltà
L'Europa compagne e compagni ha di fatto finanziato con innaturale rialzo del valore del dollaro la ripresa congiunturale americana
L'Italia aggiunge ai punti di inflazione determinati dalla dilatazione dal disordine della sua spesa pubblica altrettanti punti di inflazione dovuti alla forbice crescente tra il valore del dollaro è quello della lira
Ma di più
Il Presidente americano ha affermato nel suo recente viaggio nella Cina Popolare teste il compagno Azzalin cari lo ricordava
Che gli Stati Uniti sono interessati a sviluppare le loro relazioni principalmente verso un asse Washington Pechino Tokyo chiamato l'asse del Pacifico Ceuta peraltro già fatta da tempo dal grande capitale multinazionale per la contemporanea presenza in quell'area di particolari condizioni quali il basso costo della manodopera è un'alta produttività
Entrambe queste condizioni favorite dalla totale assenza di organizzazioni sindacali operaio
L'interscambio verso quei Paesi è in continuo aumento e così gli investimenti
La scelta è strategica e di lungo periodo
Credo sia lecito domandarsi allora
Senza per questo essere accusati di leso atlantismo quale sia la funzione che gli Stati Uniti assegnano all'Europa il presidente Craxi giustamente ha posto nei suoi colloqui con Reagan da necessità di equilibrare gli scambi fra Stati Uniti e l'Italia a noi così sfavorevoli sul piano della bilancia commerciale
Ma non è solo una questione di politica commerciale è una questione politica più generale
Durante gli anni cinquanta e sessanta il grande decentramento produttivo verso l'Europa
Attuato con il piano marziano aveva indubbiamente rafforzato anche gli aspetti militari della solidarietà atlantica che quindi si basava su una solida base economica
Care compagne cari compagni
Gli aspetti economici e militari
Di una alleanza non possono essere disgiunti
E sviluppare uno solo dei due lasciando deperire l'altro
Si vuole forse che l'Europa
Svolga un ruolo di cane da guardia verso il presunto espansionismo sovietico ad Ovest
Con conseguente dispiegamento dei missili a medio raggio mentre l'economia americana
Possa indisturbata guardare al Pacifico rastrellando masse monetarie un po'dappertutto con la politica degli alti tassi d'interesse
Questo strabismo americano
Un occhio al Pacifico per gli affari e un occhio all'Europa per la difesa non può essere accettato
E qui non sono in gioco astratti principi di cosiddette scelte occidentali qui è in gioco la dignità dell'Europa da sua capacità la sua volontà di essere soggetto autonomo in un quadro internazionale instabile non più dominato da un bipolarismo in crisi ma caratterizzato dal sorgere di nuove ed articolate a realtà ai cosiddetti guardiani dell'alleanza atlantica
Così un numerosi nel nostro Paese e così attivi nel pentapartito noi chiediamo prima di tutto di guardare di più alla difesa dei valori nazionali europei ed italiani in particolare
Per questo
Ci sentiamo interamente solidali con il compagno Craxi quando a proposito della polemica sui missili ricorda che l'Italia non sta nell'alleanza muta e seduta
E anche se non siamo così presuntuosi da ritenersi suggeritori della linea di politica estera del Presidente del Consiglio
Vorrei ugualmente ricordare ai compagni tenore avessero lette
Nelle tesi integrative sulla politica internazionale che la Sinistra per l'Alternativa presentato in direzione che fanno parte integrante di questo nostro quarantatresimo Congresso sta scritto
Il Congresso valuta positivamente la necessità di congelare la produzione il dispiegamento di nuove armi nucleari all'Est come all'Ovest al fine di consentire la ripresa del dialogo
L'aver rilevato una coincidenza su un tema così qualificante
Consente di vedere in termini nuovi il rapporto unitario che si è verificato in occasione di questo congresso
è vero compagno Craxi l'unità rappresenta una grande conquista per ogni partito
Ma essa vale ancora di più per il partito socialista
E il suo valore decuplicato dal momento particolare in cui inizia a prendere forma
Proprio perché il partito è impegnato in una esperienza difficile
Che solo qualche sprovveduto ha voluto leggere in chiave trionfalistica
Il presentare una soluzione unitaria anche se articolata rispetto alle vicende politiche esterne
Ha particolare significato in un partito che anche nel recente passato aveva presentato eccessive debolezze
Di singoli o di gruppi verso argomenti e giudizi che altri usavano contro di noi
Ora la situazione è diversa
E tutti abbiamo contribuito a costruirla
Nessuno deve compiere l'errore di sottovalutare il suo valore e le grandi potenzialità che da essa possono sprigionare
Anche su questo compagno Craxi siamo d'accordo
L'unità però non è solamente un atto di volontà essa nasce dalla fiducia reciproca ed è il risultato di una collaborazione
In questo congresso abbiamo visto certamente segnali positivi ma anche molte arroganze e molte chiusura di un dialogo ha perso capaci di superare le vecchie divisioni ricorrente
Il Congresso attesi compagni delegati avrebbe dovuto essere secondo le intenzioni della direzione
Un luogo di discussione sulle prospettive
Sono i compiti che il partito ha di fronte
Sul modo come sostenere con argomenti solidi e con la ricerca di un ampio consenso di massa le difficili prove che il compagno Craxi conduce la testa di una coalizione
All'interno della quale non tutti i partners sono affidabili
Crediamo seriamente alla necessità dell'autoriforma ma raramente sia sfuggiti alla vecchia logica dei vecchi e nuovi signori delle tessere
Sappiamo certamente e non lo dimentichiamo
è un processo di rinnovamento non è né lineare né indolore
Ma vogliamo qui ribadire che il processo unitario camminerà
Tanto più veloce e sarà tanto più solido e duraturo
Quanto più il rinnovamento sarà reale e toccherà tutte le strutture del partito centrali e periferiche facendo chiarezza di tutte le situazioni di sofferenza e creando condizioni di impunità
Nei confronti delle istituzioni
Io non so compagno Craxi quale sia stato il resoconto che ti è stato fatto del congresso
Io vorrei darti qui la mia impressione ed il mio giudizio il partito è uno strumento vivo che vuole fare politica che capisce
Che gli sono aperte strade nuove anche se gli ostacoli sono numerosi
Ed i compagni sono disponibili ad affrontare anche prove difficili e impegnative
Ma ad essi deve essere data fiducia quando vogliono capire bene le linee di fondo sulle quali muoversi quando vogliono essere autonomi Rispetto al governo
Che non vuol fatto dire
Essere autonomi essere contraria al governo ma al contrario diventare elementi che contribuiscono ad essere elementi di stimolo di pungolo di collaborazione effettiva non dimentichiamoci compagni delegati che i socialisti hanno pagato amaramente negli anni sessanta e settanta l'illusione che il centro sinistra potesse essere lo strumento di cambiamento della società
Hanno lavorato intensamente perché lo fosse ma si sono scontrati molto spesso contro resistenze palesi ed occulte che hanno molto spesso vanificato i loro sforzi
E dico questo non per sminuire l'importanza di quell'esperienza e di quello che è stato fatto ma per conoscere esattamente come fa ogni buon generale
L'ubicazione e la consistenza delle forze contrarie al cambiamento
Perché se è giusto
Avere denunciato l'immotivato ostruzionismo dei compagni comunisti è altrettanto vero che è il vero ostruzionismo nei confronti delle riforme strisciante è subdolo ma non meno efficace
Sempre pronto a impedire l'approvazione o l'attuazione di leggi significative
Di cambiamento è sempre venuto dalle forze moderate della conservazione che erano
Queste
Stone sionismo strisciante è sempre venuto dall'interno delle coalizioni di governo delle quali facevamo parte e continua tuttora
Questo ostruzionismo
Nei confronti delle riforme lo abbiamo conosciuti in parlamento negli anni Sessanta ed i compagni Nenni lombardi Mancini e De Martino l'hanno aspramente giustamente denunciato ed esso è stato causa non dimentichiamocelo mai
è stato causa non secondaria degli insuccessi elettorali che il partito ha conosciuto
Negli anni Sessanta i grandi temi della programmazione delle riforme di struttura
Che erano e sono rimasti i più alti punti di elaborazione teorica e pratica che la sinistra italiana abbia prodotto nel dopoguerra furono stravolti in sé Abbiati macinati
Dalla continua lavoro di insabbiamento democristiano
E come allora il Partito Comunista non avvertì io non vuole avvertire l'importanza di quella proposta
E nel definirla come una semplice razionalizzazione del sistema
Ci lasciò soli a combattere le forze moderate così ora al Partito comunista non avverte la fase nuova della vita politica italiana lasciando i socialisti i soli a sostenere l'urto delle forze moderate
Compagni ed allegati
Questo urto che sinora non si è manifestato appieno
Ma che non tarderà a manifestarsi quando i socialisti passeranno alla seconda fase della manovra economica quella dell'equità che deve necessariamente accompagnare quella del rigore
I socialisti dicevo hanno vissuto queste difficili esperienze e non voglio ripeterle
La verifica che il compagno Craxi ha preannunciato non potrà non chiarire alcuni punti non si possono accettare compagni delegati ogni giorno prediche contraddittorie
A chi di chi contemporaneamente si chiede più rigore e più mediazione
Per rimanere nell'Allegoria militare possiamo dire che se al tempo dell'ostruzionismo sul decreto abbiamo visto all'opera tanti pontieri oggi sono particolarmente numerosi i guastatori
I socialisti dicevo non vogliono perdere allora carica di rinnovamento
Esaurendo la loro proposta politica nel pentapartito che è soluzione obbligata e transitoria ma non certo risolutiva del processo di cambiamento dell'Italia
E a chi ci dice che l'alternativa non è ancora pronta per ragioni numeriche e politiche diciamo che le alternative in politica non sono mai pronte ma si creano con intelligenza con volontà con la ricerca e la costruzione
C'è il consenso necessario
Se queste la strada per la quale intendiamo camminare
Cioè quella
Di modellare un partito nuovo capace di elaborazioni e non invischiato da meschini calcoli di potere che l'elettorato ormai disincantato non accetta più e non premia
Se la strada che si vuole percorrere è quella della formazione di un nuovo gruppo dirigente
Allora l'unità può diventare veramente un metodo di lavoro generale capaci di far fare al partito un salto di quantità e di qualità
E il compagno Craxi ha detto parlando del Partito socialista ieri nella sua relazione
Le minoranze che si ispirano a grandi ideali quando hanno saputo essere volonterosi combattive decisive nella loro azione hanno sovente potuto promuovere e concorso a realizzare grandi risultati
Non vogliamo essere troppo ambiziosi ma noi crediamo che come minoranza di sinistra abbiamo la stessa volontà di collaborazione ma la stessa volontà di rinnovamento reale
Nella crisi profonda
Dei partiti e delle istituzioni
Occorre essere capaci di arrivare per primi ad occupare lo spazio lasciato libero dalla sfiducia dei cittadini
Non sono le soluzioni tecniche o ingegneristiche quelle che possono servire allo scopo
Un partito si rinnova e cresce quando i cittadini lo giudicano strumento utile per il rinnovamento
E i socialisti hanno di fronte questa opportunità
Stanno voi tradurre in italiano e rendere popolare il famoso slogan l'Europa sarà socialista o non sarà e noi possiamo dire
Che l'Italia troverà solo nel socialismo la sua dignità e il suo riscatto nazionale
Ringraziamo e il compagno Michele Achilli
Buona i pregare
Vorrei pregare
Visto che gli inviti sono andati deserti i compagni del servizio d'ordine di sciogliere i capannelli e di chiedere gentilmente ma fermamente ai compagni che sono in piedi o che si muovono per la sala di sedersi siano essi deputati o qualsiasi altra cosa quindi il servizio d'ordine autorizzato dalla presidenza del Congresso a pregare i compagni di sedersi e di non muoversi nella sala
La parola ai compagno Paolo Vittorelli responsabile dell'assise della sezione Sicurezza Internazionale del partito
Compagni
Le riflessioni del compagno Craxi a Lisbona sulle condizioni per la ripresa di un negoziato nucleare hanno avuto il merito di riaprire un dibattito che stava pericolosamente spegnendosi sia in Italia che all'estero
Come se un Paese come il nostro al centro dell'Europa e dello scacchiere mediterraneo
Potesse sentirsi veramente sicuro
Quando si continuano a puntare i missili sui principali bersagli italiani e dall'altra parte non ci si preoccupa di mettere tutto in atto per riprendere una trattativa più seria che nel passato sul disarmo nucleare
Da noi
Qualcuno in vari partiti anche della maggioranza
Ha voluto considerare quelle riflessioni come un atto unilaterale del presidente del Consiglio italiano suscettibile di compromettere la compattezza dell'alleanza atlantica
Quale una iniziativa autonoma di questo o quel Paese
Un atto cioè che sarebbe venuto meno l'esigenza che le politiche occidentali in materia di sicurezza comune siano in ogni caso raccordate fra di loro
Eppure non è proprio qualche giorno fa che un portavoce del Dipartimento di Stato Johnny Hooks
Ha sostanzialmente escluso che la proposta italiana possa venire inclusa nell'agenda dei lavori del Consiglio atlantico di Washington in programma il ventotto di questo mese
E perché mai una delle parti anche se la più importante come gli Stati Uniti
Deve avere il diritto di decidere in anticipo chi può parlare in seno alla NATO e chi ha solo il dovere di tacere o quali proposte sono degni di nota e quali no
Conviene dunque chiarire intanto alcuni punti chiave
Primo
Craxi non ha mai avanzato una proposta formale ma si è solo limitato ad una riflessione sia pure corredata di alcuni elementi ipotetici Risoluzione
Secondo egli ha proposto queste ipotesi alla riflessione comune di tutti i membri dell'Alleanza
Terzo non ha mai pensato inoltre di compiere o di minacciare di compiere come altri paesi atlantici hanno fatto tutti i giorni gesti unilaterali fuori dall'alleanza
E anzitutto per una buona ragione che la trattativa nucleare anche sui missili collocati in Italia è rimasta fino a questo momento una trattativa bilaterale tra Stati Uniti e Unione Sovietica
Perciò solo se gli Stati Uniti si persuade o no a compiere un gesto distensivo quale quello indicato dal compagno Craxi e se l'Unione Sovietica abbandona le sue pregiudiziali la trattativa potrà riprendere
Quarto infine fra le nazioni dell'Europa occidentale che aderiscono alla NATO l'Italia e la sola con un governo direzione socialista ad avere pagato un prezzo non irrilevante alla riconferma della massima solidarietà atlantica anche in sede di difesa nucleare un partito socialista come il Partito socialista italiano non può quindi ignorare le posizioni assunte in seno all'Internazionale ed ai loro singoli Paesi da partiti quali la socialdemocrazia tedesca che dopo aver chiesto ai missili oggi li respinge
I laburisti britannici che vogliono il disarmo
Unilaterale della Gran Bretagna
La socialdemocrazia danese che ha fatto portare una settimana fa al Parlamento danese pur essendo minoranza una mozione che pone il bando alle armi nucleari quel Paese a anche in tempo di guerra i socialisti olandesi che non solo non voglio rimessi le ma vorrebbero piazzarli addirittura in altri Paesi inattesa che sorga una crisi internazionale
Il governo belga che pure impegnato a installare i missili non lista alla nel Belgio per non parlare di tutti quei partiti dell'Internazionale socialista che ostili ai missili premono su tutti i partiti ieri in particolare su quello italiano perché esso prenda iniziative capaci dislocare l'attuale situazione
Cosa vuol dire tutto questo
Vuol dire
Ci apprestiamo a venire meno ai patti certamente no ma vuol dire che abbiamo tutti i titoli proprio per il rischio che abbiamo assunto per non essere trattati come diceva un giornale non sospetto per la penna probabilmente del massimo esponente di quel partito quando esprime il timore che si incrini la compattezza dell'alleanza atlantica come qualche sperduta Repubblica del Centro America
Verso la quale almeno in questo congresso occorre che qualcuno dica e non possiamo evitare
Di esprimere la massima simpatia quando vediamo i nostri amici americani contribuire abbinare le coste del Nicaragua qua a prestare i propri bombardieri ai dissidenti golpisti diciamo allora con lealtà e con franchezza ai nostri alleati americani che forse la sicurezza degli Stati Uniti non appare particolarmente deteriorata da questo stallo delle trattative bilaterali con l'Unione Sovietica sugli euromissili
E porse questa sicurezza non sarà turbata dall'assenza dovuta ad un atto di settari no dell'Unione Sovietica ai Giochi olimpici di Los Angeles ma allora questo ci induce ad affermare che le riflessioni del nostro Presidenza del Consiglio sono non solo semplici riflessioni certamente non sono proposte unilaterali del tipo di quelle adottate in tutti quei Paesi che finora hanno rifiutato il missile americani ma costituiscono un messaggio che vorremmo fosse ascoltato dai nostri alleati americani un messaggio perché riflettano
Sullo stato di crescente inquietudine
Che anche al di là dei movimenti pacifisti si sta diffondendo in Europa occidentale davanti alla mancanza di iniziativa del Governo degli Stati Uniti
Eppure non mancano i terreni nei quali qualche accordo impossibile e possibile un trattato che vieta il ricorso all'uso della forza e se ne sta discutendo a Stoccolma e possibile una messa al bando delle armi chimiche
Sulle quali i punti di vista americana il sovietico si sono avvicinati ma non fino al punto di giungere alla conclusione di un accordo e possibile raggiungere un accordo sulla riduzione delle truppe in Europa centrale
Ma il vero obiettivo
Non appena questi accordi
E potrebbero migliorare fortemente il clima dei rapporti generali est-ovest ai quali conviene aggiungere anche la sospensione globale di tutti gli esperimenti nucleari il vero obiettivo e quello di frenare
Interrompere e rovesciare il senso di marcia della corsa agli armamenti nucleari e nessuno ci può vietare come paese direttamente interessato a frenare questa corsa a fare tutti i suggerimenti opportuni perché quindi colosso della politica americana sia modificato sostanzialmente in questo campo
Noi siamo alleati di un'alleanza fra Paesi uguali e rivendichiamo il nostro diritto ad esprimere i nostri suggerimenti ere nostre opinioni quando sono nell'interesse non soltanto dell'Italia ma della pace in generale
Noi non ci preoccupiamo di sapere se sia peccato portale l'uso o lo stoccaggio di armi nucleari ma sappiamo che è un pericolo mortale per tutto il pianeta e perciò non si deve poter restare impassibili ad attendere che qualcun altro si decida a compiere un gesto di buona volontà
Non siamo neppure fra coloro che si mettono la coscienza a posto con una marcia della pace e voi non appoggiano le iniziative concrete per costruire una pace senza armi nucleari
Fino a questo momento fin da questo momento invece si possono fare molte cose per frenare questa corsa al suicidio nucleare collettivo
Si possono mettere al bando le armi nucleari gli esperimenti nucleari con la loro sospensione
Si deve arrestare con urgenza la folle corsa alle Guerre stellari
Non siamo noi Socialisti italiani ma è un rapporto elaborato in questi giorni per il Congresso degli Stati Uniti da un professore del Massachusetts il seduto al tecnologico che giunge a questa conclusione
Che la prospettiva di un sistema di difesa perfetto quasi perfetto che impedisca l'Unione Sovietica di colpire mortalmente gli Stati Uniti con armi nucleari
E così remota che non si deve illudere l'opinione pubblica che questo possa essere utile
Ma al contrario la ricerca di questa falsa sicurezza
Potrebbe indurre chi compie ricerche in questo campo a servirsi dello spazio non per la propria difesa ma per impiantarvi armi di offesa nucleari contro le quali non vi sarebbe nessuna difesa
Possiamo anche esercitare una riflessione sui modi migliori di riprendere una trattativa nucleare strategica ed euro strategica e non abbiamo esitato a ritenere con tutti i compagni dell'Internazionale socialista che solo una fusione dei due negoziati falliti di Ginevra che un critico americano considerava un infortunio della storia possa contribuire ad affrontare i migliori condizioni il dialogo con l'Unione Sovietica
Magari con una maggiore partecipazione al dialogo stesso di tutte le potenze nucleari e di quelle che hanno in casa missili stranieri
Possiamo pure esercitare una riflessione su quelle armi tattiche o campali Ida le due parti si considerano desuete o suicide
Perché dovremmo spararci addosso in caso di sfondamento del fronte da un'eventuale nemico sia gli Stati Uniti sia l'Unione Sovietica ne hanno smantellato unilateralmente una parte non irrilevante
Perché non cercare dunque di accordarsi su una loro graduale eliminazione dal centro dell'Europa perché non tentare di creare una zona di progressiva denuclearizzazione del centro dell'Europa dalla Norvegia i Balcani che sarebbe una delle migliori garanzie contro la guerra per errore con l'attacco di sorpresa e infine vogliamo cercare di convincere i sovietici che i loro cinquanta mila carri armati pronti a invadere le nostre terre si spaventano ci spaventano veramente
E che anche in questo campo vi è spazio e necessità per una seria e urgenti trattativa pervasi disinnescare l'unica miccia che può veramente esplodere che è quella della guerra convenzionale
Vorrei concludere compagni ricordando un insegnamento che ci tiene lontano da lontano
Narrante Erodoto che quando Creso re di Lidia cade prigioniero di Ciro re dei Persiani rammaricandosi di avere sferrato la guerra contro la Persia gli disse
La colpa è del dio dei greci che mi ha spinto a marciare contro di te poiché nessuno e così folle per preferire la guerra alla pace con la pace di figli seppelliscono i padri
Con la guerra i padri seppelliscono i figli aggiungiamo noi con una guerra nucleare non vi saranno più né padri né figli per seppellire sia vicenda
Io richiamo ancora una volta i compagni del servizio d'ordine alloro compito di prego di eseguire gli ordini della previdenza so che questo può essere fastidioso vi ringraziamo TT papà mentre per quanto vorranno fare prego i compagni di stare seduti ai loro posti e invito anche i delegati a collaborare vi prego compagni
Do lettura di un telegramma di leopoldo Elia presidente della Corte Costituzionale ringrazio cortese invito a presenziare quarantesimo congresso Partito Socialista e Tauro miglior esito lavori congressuali per la formazione e viluppo democrazia italiana secondo nobili tradizioni del partito unica avviamento al presidente della corte costituzionale
Le compagnie congressisti le delegate le ospiti tutte le donne sono pregate di trovarsi alle ore quindici al padiglione undici per un incontro
I compagni amministratori delle aziende municipalizzate in si incontrano questa sera subito dopo la seduta del congresso alla Opel Europa in via Roma do la parola al compagno Gaetano De Martino Francesco De Martino scura
Compagni
Vorrei parlare principalmente della questione dei missili
Il considerò
La più importante
Sia perché il suo congresso
Sia per l'umanità intera
La considerano in primo luogo una questione di coscienza individuale prima ancora che politica
E lo stato attuale delle cose mi suggerisce amare considerazioni
Su quello che si usa chiamare il progresso
Se confrontiamo le armi della umanità nei tempi antichi e i duelli degli eroi solitari di guerra
Con l'esistenza di queste terribili armi esterni di altri
E mi suggerisce anche qualche considerazione
Su quella che vorrei definire dell'umanità del potere il potere che accetta
La costruzione e l'installazione
Di armi sterminate Ricci
Contro
La comune coscienza morale lei poco
Anche la nostra Costituzione
La più democratica Costituzione dell'Europa
Vieta
O non prevede anzi vieta esplicitamente
L'uso del referendum sulle questioni
Dei trattati internazionali
Ed è per questa ragione
E io personalmente obbedendo
A quello che mi pareva un dovere della coscienza
Ho dato la mia adesione all'iniziativa del movimento della pace
Per Murray referendum come si è detto autogestito evidentemente una manifestazione politica
Priva di valore istituzionale ma certo non prima di valore politico
Dal movimento pacifista italiano
Ed internazionale
Vi sono correnti differenti
Ma io non posso non fare a meno di citare l'appello del Pontefice
Che mi è parsa tra le più alta espressione
Della coscienza religiosa e morale l'appello anzi l'esortazione del pontefice
Quando rivolgendosi agli scienziati ha detto loro disertate gli arsenali della morte
Considerò
Altamente positivo il fatto
Che nel movimento europeo pacifista
In primo luogo sono
Gran parte delle correnti socialiste socialdemocratiche di questi Paesi
E non posso accettare nemmeno comprendere la critica che talvolta si è sentita
Nei confronti di questo movimento di essere uno strumento dell'Unione Sovietica forse vi liberando
La socialdemocrazia tedesca
Le grandi socialdemocrazie europee che si sono
Schierate in questa movimento o lo appoggiano
Si possono Danovi considerare strumenti filo sovietici e forse anche il giudizio del presidente Pertini chi ha esaltato il movimento per la pace e la vogliamo considerare uno strumento filosovietico no compagni questo era
Nell'ordine naturale delle cose
E sarebbe stato incredibile
Se di fronte all'aggravarsi delle tensioni internazionali non si fosse sviluppato nell'Europa o movimento di dimensioni senza precedenti
Già nella scelta del mille novecentosettantanove
Era facile individuare
I risultati
E anche riscontrare
L'inutilità del negoziato
E poi nel corso del tempo
L'insuccesso dei socialdemocratici tedeschi
E dei laburisti l'Inghilterra ha fatto il resto
Ma era chiaro che da parte delle due grandi potenze dalle due massime potenze
Mancava una volontà di giungere ad una conclusione positiva
Ed il grande assente
Nella questione dei missili è stata proprio l'Europa
Anche perché in buona parte priva
Della guida socialista
Io non entro nella questione dal calcolo
Dei numeri delle testate nucleari e della loro
Servì in attrice
Capacità sconto come dimostrato
Che l'Unione Sovietica abbia nell'Europa la superiorità
Ma non considero questo un argomento decisivo
Per ricercare quello che si suole chiamare l'equilibrio delle forze perché se si guarda l'insieme
Dell'armamento missilistico che esista nel mondo dalle due parti
Ve ne è abbastanza per distruggere l'umanità intera
E forse rendere il pianeta senza vita per lunghi decenni
La strada
L'alternativa
Alla corsa al riarmo è una sola era e rimane una sola questa alternativa
Vuol dire negoziato
E negoziato paziente
E capacità di elaborare proposte
Che riescono a smuovere la rigidità degli opposti schieramenti
è soltanto un'Europa che ritrovi in sei
E nella sua unità
La forza necessaria
Ad essere
Fondamentale fattore di mediazione fra gli schieramenti opposti solo in questo noi possiamo avere una speranza
Di giungere
In tempi certa non prevedibili
Ma in tempi ragionevoli ad una soluzione che sottraggano Marita questo rischio spaventoso dello sterminio nucleare
Rispetto al quale compagni
Non conviene adagiarsi dell'idea in sé illusoria e sempre smentita
Dalla storia
Che l'esistenza di armi che possono sterminare buona parte dell'umanità
Le rende inutili inutilizzabili le destina non essere utilizzate
Prima di tutto perché questo non è mai avvenuto e in secondo luogo
Perché il pericolo di una guerra a parte
L'errore che pure si può verificare
Il pericolo della guerra nucleare nasce nel momento in cui uno dei due antagonisti i potenziali ritiene di disporre dei mezzi che neutralizza i dopo l'attacco dell'altro in quel momento il rischio da potenziale può divenire attuale ad un rischio che l'umanità non può non deve correre
Si è venduto
Quanto fossero illusorie le tesi di coloro che giustificavano la scelta per un'installazione missilistiche Europa in Europa
Con
Infine ristabilire un equilibrio
è garantire la sicurezza
Si è cominciato ad essa all'azione nell'Europa occidentale
Non abbiamo né equilibrio né sicurezza anzi maggiori pericoli e probabilmente maggiori disuguaglianze
Se si continua per questa strada dove giunge Remo compagni
Quante nuove armi dovranno essere installata per quanto tempo ancora l'umanità dovrà vivere sotto questo incubo
Allora in modo più imperioso si impone la necessità una ripresa della trattativa
E da questo lato a mio parere
Il Presidente del Consiglio
Nella sua
Recente dichiarazione di Lisbona e nei termini in cui è stata fatta
Ha indicato una soluzione concreta la possibilità di una soluzione concreta
Perché fare gli appelli retorici o astratti all'altra parte perché si riprende il negoziato senza un'offerta concreta di un fatto che possa modificare la situazione evidentemente
Non serve ad altro che alla propaganda viceversa una proposta concreta e positiva
O aprire questa strada anche se
Sono cosciente delle enormi difficoltà che ancora si oppongono
E credo che l'Unione Sovietica
Non accetterà nessuna proposta prima delle elezioni americane che sono non molto lontano
Ma una proposta dall'Italia
In sede NATO che si converta
In una
Offerta concreta all'Unione Sovietica costituirebbe certamente è un fatto politicamente di grande significato e di grande importanza per indurre i sovietici a tornare al negoziato
E se al negoziato si torna e si giunge con l'intento di iniziare
Una via diversa da quella fino ad oggi è seguita o almeno di giungere ad una limitazione da ambo le parti
Dell'arsenale nucleare
Questo è certamente un fatto di grandissima importanza
Vi pare perciò che il congresso
Debba dare il massimo appoggio a questa proposta
E io non dubito
E il compagno Craxi dopo averla fatta
La sosterrà nelle sedi competenti dal governo
Superando quegli ostacoli e resistenze e già sono emersi chiaramente
Anche se io devo fare rilievi
Fortemente critici sul modo in cui questa questione viene affrontata ad altri partiti
E ivi specie non possono anche amare in causa la responsabilità dei dirigenti democristiani
I quali giustamente credo
Appoggiano ad esempio le iniziative del ministro Andreotti
Che si sono mosse in un ordine di idee analoghe o a quello in cui si è mossa
La proposta dal compagno Craxi e respingono le critiche fatte ad Andreotti e poi si azioni analoghe
Ispirarmi agli stessi fini vengono fatte da un Presidente del Consiglio socialista allora per fa non va più bene
E si mettono le mani avanti in mille modi di arresto come avvenuto anche
Peraltro è questione di minore importanza ma certo decisive per la vita del paese
A mio giudizio su questioni
Di tale entità non si può subordinare la tattica dei nessun partito ad un interessa particolare di parte perché non si può subordinare la causa della pace
E dell'umanità intera al calcolo di un maggiore o minore vantaggio
Di un singolo partito
E voglio augurarmi è iniziata questa strada anche se ripeto di difficile percorso
Si giunga ad un risultato e comunque
Il Partito Socialista
Pongo fermezza
Dimostra
E in questo campo
I valori della sua storia e della sua tradizione
Che ne hanno rappresentato e a mio parere devono continuare a rappresentare una una delle caratteristiche più positiva di importanti
Questo si possa
Pienamente realizzare nell'altra vita politica e nella pratica
E che
Tradizione e storia
Coscienza dell'attualità
è dei dove ieri che spettano ad un presidente socialista
Certamente
Insistono dei degli interessi dello Stato ma ad un tempo anche portatore
Di qualcosa
Gli ha radici lontane nella storia del nostro popolo
E che è stata sempre una nobile grande caratteristica del socialismo italiano ossa vere concrete e positive realizzazioni in una difficile opera di governo
Ma vorrei anche se voi me lo consentite a dire qualche parola non avendo la possibilità di farlo in altro momento qualche parola su problemi generale che riguardano l'insieme delle questioni e il Partito socialista oggi già è chiamato ad affrontare male sarà chiamato in modo più impegnativo nei prossimi anni
A mio parere le trasformazioni profonde che si stanno determinando
Nel sistema economico mondiale in particolare
In quello degli Stati più avanzati industriali
Come gli Stati Uniti ed il Giappone
I mutamenti della tecnica molto rapidi e molto profondi
Che si annunciano correranno compiti enormi est di estrema difficoltà
Ai governi ed in particolare
Alle forze e si ispirano al socialismo
In primo luogo quelli dell'occupazione
Che non potrà non essere messa in causa più fortemente via via
E l'introduzione di nuove tecniche meccanismi ridurrà il bisogno del lavoro
E noire la disuguaglianza ma l'accentuerà
Disuguaglianza tra i popoli tra le regioni che probabilmente all'interno degli stessi paesi in cui le trasformazioni avvenga
è chiaro che di fronte a questo aspetto nuovo che sta sposando la nuova della società contemporanea valgono molto poco le vecchie fiorire
Valgono molto poco le vecchie contrapposizioni è emersa
Non troviamo nulla
E sia in grado di darci una conoscenza profonda del sistema come si svilupperà e dei mobili per far fronte a problemi
Dell'epoca contemporanea
Quelli che si annunciano e che intravediamo
Abbiamo solo lamentare del mondo contemporaneo
E la sinistra nel suo insieme non abbiano
Un cervello profondo ed acuto come quella di Carlo Marx capace di intravedere
Le caratteristiche del sistema capitalistico nella sua epoca anche se non sempre invito dei rimedi
Ma il nostro al cimento è qui nelle cose
Eh io vorrei
Dare questo consiglio quello che può essere data ormai da un
Osservatore della politico studioso della politica più pietà un protagonista al Partito Socialista impegnato nella sua azione di rinnovamento
Che cerchi appunto di creare il nuovo eccome
Il partito si comporterà
Verso questi problemi
è come assicurerà
Almeno per un lungo periodo
La convivenza
Fra la legge del profitto
La necessità di distribuire il progresso tecnico in modo uguale per tutti
Operando
Nel senso di impedire che la legge del profitto
Utilizzi il progresso tecnico
Non per distribuire benessere ricchezza in modo uguale alla società
Ha soltanto per accrescere i suoi margini
Come un partito socialista il quale pensa di procedere gradualmente con la democrazia verso le trasformazioni più profonde
Opera in questa fase difficile
E io penso che da questo lato molte cose possono essere fatte Company
Alla condizione di mantenere viva in noi stessi e nella nostra coscienza
Quella ispirazione ideale per la pensione
Come fu alle origini quando non c'era la società di oggi ma c'erano masse messi ai margini della società
E adesso è un movimento socialista nascente diede la coscienza della loro forza la coscienza della loro capacità di imprimere un corso nuovo e di eventi certo a quei tempi solo tempi diversi
Ma il problema è lo stesso abbiamo in noi in questa tensione che sta forza ideale questa forza morale
Per sapere che il socialismo non è qualcosa di empirico che via via si viene elaborando ormai a una porsi Enza profonda della necessità di un'umanità più libera e più uguale spezziamo cogente di guerra operare in questo senso
E adeguare i nostri atti
Alle richieste dei tempi
Apportando nella nostra azione
Per la forza di quella passione che spinse molti in altre epoche affrontare tremendi sacrifici
Non dimentichiamo compagno di fronte ai problemi nuovi che dietro di noi però c'è una storia
E non solo la storia remota dei principi del secolo
Ho del tempo della nascita del socialismo ma anche la storia
Dell'epoca repubblicana
Non dimentichiamo che anche noi abbiamo avuto le nostre vittime ai nostri caduti coloro che si sono sacrificate per un'idea di libertà e di giustizia e non dimentichiamo
E se noi esistiamo in grande misura lo dobbiamo anche alla verità
Di questa storia
E per questo vorrei dire due parole ancora
Super la che si chiama la questione morale
Di cui si parla molto
E per la quale il rapporto
La moralità non si raggiunge con prediche
Il raggiunge con il comportamento degli uomini
Partito socialista nel passato
Pur sempre a un grande esempio di fedeltà agli ideali e di rigore
Nell'amministrazione e nella politica
Bisogna purtroppo riconoscere che i tempi
Un po'per tutti
Hanno trasformato aperta immagine della politica
E noi stessi siamo caduti
In errori e talvolta in corso
E non si è avvertita non da parte di dirigenti io meno identificati
Ma non si è avvertito una condanna generalizzata
Nelle nostre file di metodi e dobbiamo respingere
Non con le parole ma con i fatti
Rendendoci conto
E alla fine poi sempre
Nelle possibilità di successo dei grandi idee politiche
Se non vi è la convinzione generalizzata nel Paese
E chi le sostiene
Non è guidato da un altro chiede alla fedeltà in quest'idea e dalla coerenza con la quale opera per realizzare queste idee
Allora anche il sistema democratico indebolito e le nostre prospettive divengano
Meno chiare meno limpide e comunque i nostri successi più efficace
Io appartengo ormai ad una generazione che per ragioni di età
S'è fatta di credenti
Bene fa i conti con Dio
Essere fatta di rompere i denti Ripa con la propria coscienza
è in questo bilancio
O pesto
Fare i conti con se stesso
E ciascuno al termine della vita e indotto a fare certo poi lavare Rory
Che si sono compiuti relazione
Però mi sia consentito di dire con molta modestia
E in questo esame di coscienza
Non trovo cose delle quali ci si possa rimproverare con me una generazione intera
In mancanza
In mancanza di coerenza nell'azione politica
Di debolezza nel sostenere le proprie idee
Di superficialità per non dire altro
Nel modo in cui si concepisce la partecipazione politica certo abbiamo compiuto degli sbarchi
Ma la storia del socialismo
Bilancia compagni un messaggio positivo ed importante
In questo messaggio ha scritto anche in sé dei nomi che sono nomi divenuti memorabili della storia civile del Paese
Siccome è un partito
E qualcosa che dura per molte generazioni
Ricordate che voi in questo momento rappresentate
L'eredità di quello che è stato il socialismo italiano
Ma anche rappresentate l'avvenire di quello che sarà il socialismo italiano
è il partito e di quel passato o del presente ma soprattutto di quello a venire e quel Messaggio lo si raccolga e con esso si vada avanti
Per la vittoria del socialismo
Della libertà e dell'uguaglianza
Grazie compagno De Martino due comunicazioni urgenti il compagno paghiamo colsi è pregato di chiamare con urgenza il suo ufficio a Firenze
Ancora il segretario regionale di Palermo è pregato di chiamare urgentemente a casa o alla UIL di Palermo il segretario della federazione di Bari è pregato di venire ai piedi della presidenza
Prego
Prego
Prego di fondare
Campo della previdenza
No no no no
Vediamo così
Il servizio d'ordine di comperare il tavolo dalla previdenza dò la parola al compagno Carlo Tognoli
Sindaco di Mila no
Care compagne
E cari compagni
Il segretario del partito
Compagno Craxi
Ha rivolto ieri un caldo ringraziamento a tutti voi
Per la grande unità raggiunta in questo congresso
Che consente al PSI e al Presidente del Consiglio
Di presentarsi al Paese come una guida politicamente solida concentrata sugli obiettivi di governabilità e di stabilità del Paese coerente nel perseguire una linea riformista
Io credo che il congresso debba esprimere a sua volta al compagno Craxi un sentimento di gratitudine per la tenacia la capacità l'iniziativa la volontà e il coraggio dimostrati in questi anni nello sforzo di rinnovare il partito la sua politica i suoi programmi
Per tradurre
La particolare posizione del Partito socialista in forza propulsiva al servizio del Paese
Non è un caso ma è il frutto di una battaglia se nel mille novecentosettantotto è stato eletto il socialista Sandro Pertini alla Presidenza della Repubblica
Non è un caso se negli ultimi tre anni la Repubblica ha avuto un capo di governo repubblicano ed uno socialista
Stiamo entrando in campagna elettorale
Ma i commentatori da tempo parlando di freddezza dell'opinione pubblica per l'elezione di un Parlamento europeo privo di potere
Di scarso interesse per l'Europa
Di attenzione più alla crisi della comunità che ai motivi di unità e di sviluppo
Ma la campagna si scalderà
Anzi sia già scaldata
L'hanno scaldato alle vicende della commissione Anselmi
E si è subito arroventata
Con la fuga di notizie preparata orchestrata amplificata alla vigilia del congresso socialista
Se il bel tempo si vede dal mattino possiamo pensare che le polemiche si accentueranno mano a mano che ci avvicineremo alla scadenza la posta in gioco è importante
è una delle verifiche di cui ha parlato il compagno Craxi nella sua relazione
Non si voterà solo sull'Europa ma anche sull'Italia sul governo sul decreto sul costo del lavoro sulla politica economica che è un problema italiano ed europeo insieme
Bisogna fare uno sforzo perché la politica nazionale sia coerente con il rafforzamento dell'unità europea che rappresenta malgrado le difficoltà incontrate
Uno strumento efficace per superare la crisi e per affrontare un futuro di trasformazioni e di cambiamenti profondi
Non ci può essere ripresa duratura al di fuori dell'Europa
Non è possibile reggere la concorrenza degli Stati Uniti e del Giappone senza una politica comune sul piano industriale tecnologico scientifico
Se ciò è difficile
Non è impossibile
Dipende dai governi dipende dalle forze politiche
I socialisti hanno le carte in regola
Sostenendo una politica di risanamento equilibrata
Che persegue la riduzione dell'inflazione senza manovre depurazioni sticker radicali
Con una politica estera di lealtà atlantica accompagnata da una volontà di iniziativa per favorire la distensione la riapertura di trattative sul disarmo dimostrano di essere una forza europea
Consapevole delle difficoltà ma anche dei doveri che incombono a tutti in questo momento in cui si può uscire dalla crisi con una forte solidarietà tra i Paesi della comunità non è così per tutti
Il Partito comunista per esempio non ha dimostrato sufficiente consapevolezza della situazione
I suoi atteggiamenti in politica interna in politica internazionale non ne fanno un partito pienamente europeo malgrado il suo peso delle sue ambizioni
Per la verità il Partito Comunista presenta una forte ambivalenza tra il piano europeo e quello nazionale
Abbandonato l'euro comunismo il Partito comunista ha cercato di mantenersi in un certo modo come interlocutore della socialdemocrazia sfruttando le strizzatine d'occhio di qualche esponente della Spd
Si tratta di un partito double-face
Apparentemente socialdemocratico quando varca la frontiera occidentale diventa alcuni a lista nelle fabbriche nelle piazze d'Italia in questo fra assomigliando al Partito comunista francese
La verità è che il PC si è allontanato rapidamente dalle posizioni che aveva assunto qualche anno fa
Ed ha imboccato una strada massimalista che lo allontana dall'Europa per fargli prendere la direzione di un populismo agitatorio inconcludente
Costellato dagli scioperi slogan e da una forte strumentalizzazione del sindacato
Nulla di tutto questo accade negli altri Paesi europei per i partiti della sinistra
Salvo la Francia dove il Partito Comunista segue analoga politica pur essendo al governo ma senza almeno voler apparire come forza vicina alle socialdemocrazie europee
Ecco questa è una lunga è un elemento sul quale richiamare l'attenzione degli elettori
Il diciassette giugno quando si voterà per il Parlamento europeo ma si voterà in Italia dove da tempo il PC ha lasciato i travestimenti arringa Ossato i suoi vecchi panni
Il Partito Socialista per parte sua ribadisce la propria convinta adesione alla politica di integrazione europea su un piano di concretezza e di realismo in linea con i partiti socialisti degli altri Paesi della Comunità
Sappiamo bene che la crisi dell'Europa esiste ed è antica essa non va né minimizzata né drammatizzata
Va superata
In fondo nella storia dalla vecchia Europa unificata solo dai romani e da Carlo Magno sono pochi trent'anni che corrono dai Trattati di Roma
Ma superata rifuggendo dalle ipotesi utopistiche e schematiche come dalle dispute bizantine sulle difese da opporre all'imposta all'importazione delle sardine o portoghesi
Intanto bisogna battersi per il diciassette giugno
Da anche al presidente socialista del Parlamento europeo l'ha definito un voto per la sopravvivenza non solo del Parlamento bensì dei nostri sistemi sociali che possono essere salvaguardati solo attraverso l'Europa
Come è stato ripetutamente detto la sfida della terza rivoluzione industriale della tecnologia dell'elettronica vede l'Europa per ora perdente a causa della mancanza di una politica europea di riconversione ed una politica della scienza della ricerca nel settore delle tecnologie di punta
Per questo bisogna battersi e non mollare su questi obiettivi e su altri magari più ambiziosi forse più lontani ma non meno importanti
Per una politica estera europea per una iniziativa a favore della distensione del negoziato tra le superpotenze per un ruolo attivo e positivo nei confronti del Terzo Mondo
Diceva ascesso ministro degli esteri francese nel gennaio scorso assumendo la presidenza del consiglio dei ministri della comunità che non bisogna deludere quei Paesi che sono tanti che si aspettano molto da un'Europa di cui sanno che non può essere imperialista e che deve la sua nascita il suo sviluppo al desiderio di popoli liberi di affermare la loro identità e la loro indipendenza
La pace la sicurezza l'indipendenza dell'Italia sono del resto fortemente condizionato dal suo futuro europeo se le polemiche insorte sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio
Relativamente alla questione dei missili
Hanno in parte un'origine di politica interna per un altro verso esse mettono in luce la difficile posizione dell'Europa e dell'Italia
Cui viene concesso un margine ristrettissimo di movimento su problemi che riguardano il nostro continente
E per queste ragioni forse che si è ricominciato a parlare di sicurezza e difesa europea
Nella convinzione che non possa darsi una vera autonomia senza una difesa comune
Qualcuno ha scritto anzi che l'Europa può salvarsi in difesa senza pensare a impossibili disegni egemonici od espansionistici ma semplicemente ad una garanzia per il nostro continente
E di un suo sistema fondato sulla democrazia sulla libertà e sulla giustizia a questo obiettivo non va rigettato
Mitterrand ha parlato recentemente mente della possibilità di creare una comunità europea dello spazio individuando i nuovi mezzi dell'era post nucleare che possano osservare quindi contrastare ogni eventuale minaccia
Altri hanno fatto l'ipotesi di una estensione peraltro non realistica della forza nucleare francese e britannica come deterrente europeo sostitutivo di quello americano
Altri hanno evocato l'accetta rigettata proprio trent'anni fa dal parlamento francese altri ancora hanno ricordato due euro l'Unione Europea Occidentale
Si tratta di ipotesi affascinanti che forse non trovano ancora riscontro sul terreno politico
Tuttavia pensare ad una difesa comune europea
Basata sulle armi convenzionali sia pure con la copertura l'ombrello nucleare americano non è utopistico e può tradursi in una politica se ci sarà sufficiente convinzione e volontà europei spicca
La cooperazione per la difesa europea del resto auspicata dal nuovo progetto di Trattato per l'Unione recentemente approvato dal Parlamento europeo
Destinata a difendere le conquiste civili e i principi sui quali si fonda il nostro sistema non impedirà una possibilità di iniziativa dell'Europa a favore della distensione del disarmo ma può addirittura favorirlo
Su questo terreno della iniziativa per il disarmo dobbiamo lavorare senza timore la nostra posizione nei confronti dell'Occidente e della NATO è limpida e chiara
Non ci sono né la politica del PSI venature di ambiguo neutralismo o di pacifismo a senso unico che anzi è stato in qualche occasione brandito contro di noi
Il compagno Craxi ha sempre parlato in questi anni di costruzione della pace basata su un'azione politica diplomatica e negoziale che non può non vederci parte attiva
Anche il nome di un internazionalismo socialista che non abbiamo mai abbandonato e del quale siamo parte dobbiamo compiere un grande sforzo perché su questo terreno si sviluppi una iniziativa europea
Che deve essere rivolta verso il Terzo Mondo verso i Paesi più poveri
E da accompagnarsi a misure concrete per condurre a livello continentale la lotta contro la fame nel mondo che qui è stata confermata dal compagno Craxi nella relazione di ieri
Diciamo queste cose in una prospettiva di distensione di pazzi sulla linea dell'Internazionale socialista
Che accomuna forze di esperienze e tradizioni diverse che hanno come aspirazione la democrazia la giustizia sociale la libertà la solidarietà
Diciamo queste cose pensando alla validità sul piano europeo del dialogo tra forze socialiste e liberali
Memori degli insegnamenti di Carlo Rosselli
Che constatando come il socialismo europeo andasse decisamente verso una concezione è una pratica liberali e verso responsabilità di governo prevedeva che lo stesso fenomeno ci sarebbe riprodotto nel nostro Paese
Basterebbe questa citazione per dare una risposta su questo terreno alle ironie repubblicane sulle bla che non è un'invenzione goliardica ma un processo politico e culturale nel quale ideologia in parte invecchiate possono rigenerarsi in un pragmatismo democratico e socialista
E mantiene i principi più vitali ma si sborsi spogliata lo schematismo dalla retorica e dai residui provinciali spicci
Ci sentiamo parte compagni di una grande forza socialista e democratica che ha sempre difeso la causa della libertà dei diritti e dell'indipendenza dei popoli della sovranità nazionale che vanta Capi di Stato
E primi ministri come Mitterrand Craxi Papandreu Consales Soares i leaders sui quali richiamiamo l'attenzione dell'opinione pubblica e degli elettori per il rinnovo del Parlamento europeo ci sentiamo espressione di un euro socialismo ben solido e radicato
Basato su una forza rappresentativa di decine di milioni di elettori democratici e di lavoratori una imponente realtà di tutti i Paesi europei
Una forza di pace e di progresso e di libertà senza la quale non concepiamo né pace neuropatie nel socialismo
Un annuncio importante che è rivolto soprattutto ai compagni deputati e senatori
L'Alitalia mette a disposizione un aereo che partirà lunedì alle ore otto da Verona per a Roma ottanta posti disponibili
I compagni senatori e deputati sono pregati di rivolgersi al banco cit entro le ore quattordici nel piazzale del congresso
Impossibilitato a partecipare al congresso nazionale causa gravi motivi di salute e improrogabili impegni di lavoro
Spiritualmente presente impegnato a sostenere gli ideali di un socialismo moderno formulo alla segreteria e al congresso socialista i più fervidi auguri di un proficuo lavoro nell'interesse della comunità nazionale ed europea Gigi Rita
Do la parola al compagno Capria ministro del Commercio per l'estero
Compagne
E compagni
Per la prima volta
Nella storia del nostro partito
Il nostro contro congresso si svolge mentre alla guida del governo nazionale e affidata un socialista
Si tratta di un traguardo importante
E legittimo e il compiacimento di tutto il partito e di quanti guardano con simpatia all'azione
Che andiamo sviluppa
Ma sarebbe un errore
Dare a questo dibattito un tono celebrativo
Perché proprio le responsabilità cresciute impongono una riflessione più vigorosa
Proprio la riflessione sulla battaglia politica per costruire una reale unità europea ci porta nel cuore dei problemi specifici della democrazia italiana
Emergono da questo punto di vista i nostri ritardi
E le diverse velocità del nostro sistema economico sociale ed istituzionale rispetto agli altri Paesi europei
Perciò è necessario quando parliamo di Europa assumere come dato di consapevolezza i nodi che ogni giorno si propongono nella lotta politica italiana la nostra iniziativa politica e la nostra riflessione culturale
Quando pongono l'esigenza e dalla riforma istituzionale della innovazione del sistema economico di nuove e giuste politiche sociali individuano gli spazi su cui la costruzione dell'Europa deve misurarsi la rivendicazione del nostro ruolo si colloca pertanto in questa prospettiva e perciò alcune considerazioni specifiche sulla situazione italiana non possono essere trascurati
Quando il Partito Comunista tenta di ridurre la politica del PSI
Tutta un trucco contabile attraverso il quale noi faremmo aumentare il peso specifico dei nostri voti con il semplicissimo estere espediente di renderci numericamente indispensabili non si fa torto soltanto al Nord
Si fa torto soprattutto alla intelligenza critica del partito comunista e forse dal pc avremmo diritto di aspettarci analisi più complesse e giudizi meno elementari
Un trucco dal genere per riuscire in termini di pura furbizia avrebbe avuto bisogno di un incredibile quoziente di imbecillità da parte di tutti i nostri interlocutori
Alleati o avversari che fossero
Quando all'assedio di Tolone ha con sé consentitemi questo piccolo affiora letterario
Quando fece osservare al giovane Bonaparte emettendo una batteria in una determinata posizione si sarebbero potute colpire cinque batterie nemiche Napoleone obiettò
E in quel caso ci sarebbe anche dovuto subire contemporaneamente il fuoco delle cinque batterie in questione
E come potremmo noi socialisti tenere in in scacco l'intero mondo politico italiano contando soltanto sulla nostra astuzia e sul nostro dodici per cento di voti
Non sarebbe ora che i comunisti cominciassero a valutare i fatti in modo meno viti mistico e più critico riflettendo anche sulle loro responsabilità ed insufficienze dalla crisi della politica di unità nazionale
La presidenza socialista
Che poi alla seconda presidenza laica nel volgere di un triennio non si può capire senza un'analisi della crisi democristiana
Dalla crescita parallela della rana dell'aria laica e più in generale delle trasformazioni profonde nella dinamica sociale che sollecitano un modo di governo moto un metodo di governo fatto più di scelte che di rinvii
Più di valutazioni globali e di giustapposizione di interessi settoriali
Se la volontà di colpire cedesse il passo al desiderio di capire se il bisogno di demonizzare il PCI cedesse il passo all'analisi di ciò che effettivamente siamo e rappresentiamo non sarebbe poi così difficile comprendere che la forza della nostra politica nasce essenzialmente dalla nostra capacità di offrire sbocchi reali alle spinte di cambiamento emerge emergenti nella società
Nasce dalla nostra coerente volontà di essere a pieno diritto in Europa attraverso il riformismo che costituisce l'unità politica Lulic lui l'unità politica per una democrazia industriale avanzata se oggi abbiamo un ruolo centrale perché per prima degli altri abbiamo saputo cogliere alla crisi del sistema bipolare perché abbiamo saputo intuire nella caduta vicina progressiva progressiva ed irreversibile proprio mentre la politica di unità nazionale era al suo apogeo
Ciò non significa che la presidenza socialista chiudo un processo anche se si qualifica sempre di più come un momento importante di evoluzione dalla di difficile situazione politica italiana
Sappiamo che non ci sono palazzi d'inverno da conquistare
Il problema è il ruolo del riformismo in un processo di consolidamento della democrazia io non sarà Gerotto di breve periodo e che dovrà determinare profonde trasformazioni anche all'interno dalla sinistra di tutta la sinistra
L'aver rilanciato con forza il riformismo in una fase Gemona dalla cultura comunista non era soltanto come certamente fu una robusta spallata per lo svecchiamento culturale dalla sinistra
Ne è un modo per superare lo stato di confusione e di frustrazione largamente dominante delle masse giovanili ed operaie dopo la devastante battaglia anti riformista portata avanti dal Partito comunista e aveva fatto vivere come cedimento eccome sconfitta anche grandi trasformazioni e le grandi vittorie progressiste dallo step al centrosinistra
La risposta riformista
Cercava di cogliere di superare alla debolezza di una strategia contro la crisi italiana concepita in termini di stato d'assedio permanente generalizzato
Stato d'assedio dall'economia stato d'assedio dalle istituzioni stato d'assedio dalla democrazia nel Paese
C'era un nostro giudizio una enfatizzazione poco persuasiva sulla tesi dall'emergenza sempre incombente
Dal governo nazionale a quelli regionali fino al governo delle grandi città
E c'era un eccessivo pessimismo dalla drammatizzazione dello spaccio di un sistema economico certamente gravemente malato ma dotato di grande vitalità creativa e di notevolissime capacità di ripresa
In realtà l'esigenza di mettere sotto tutela la società italiana confiscando sostanzialmente alla dialettica democratica nasceva da un duplice drammatico fallimento
Il fallimento dalla cultura solidaristica democratica cristiana egemone sul governo e il fallimento dalla cultura classista del PC egemone sull'opposizione ed è una semplificazione deviante ridurre l'anomalia del sistema politico italiano soltanto al problema dalla democrazia incompiuta il sistema politico italiano è andato avvitandosi su una gestione del potere
Sempre più inefficiente distorsive vischiosa
Non soltanto perché è mancato il ricambio ma perché le due forze dominanti erano portatrici di culture nate in antitesi più o meno radicale o lo sviluppo storico dalla società industriale europea
Il fatto è erano a nostra vita repubblicana di maggior partito di governo
Non è mai stato un partito conservatore nel maggior partito di opposizione è stato mai un partito riformista
E ciò che vanno individuate le ragioni di fondo dal nostro ritardo dall'euro non si toglie la natura reale dalla BCE quando si tenda classificarla come forza moderata la DC non somiglia a nessun partito conservatore europeo e neppure assimilabile a una moderna forza moderata come gli scarti di ritmo o la stessa democrazia cristiana tedesca
Nella DC convivono diverse componenti culturali e sociali
Fra le quali moderatismo ha avuto sempre una grande importanza senza mai dovuto durevolmente davvero la prevalenza in cemento ideologico dalla di chi non è stato mai moderatismo
Ma il solidarismo cristiano che ha dato corpo da una politica sociale un traditore
Problema democristiana ben altro spessore illimitata lungo potere dalla DC non è tanto il moderatismo
Quanto alla incapacità di essere partito moderno accettando fino in fondo la dinamica dalla società industriale avanzata con la costante preoccupazione e ha svolti a volte non lo sviluppo sociale dal mantello tutta Lara dal potere
Di qui la particolarissima struttura dello Stato i stessi Speziali italiano e a tutti i limiti negativi delle grandi esperienze socialdemocratiche europee
Senza avere né la capacità di stabilizzazione nei grandi servizi sociali e hanno introdotto una nuova qualità dalla viltà ma proprio questa mescolanza di antico e di moderno di sentimento di ragione
D a Plateau cristiano e di rapporto con l'economia moderna appena offerto un approdo dal contesto dalla lotta dal compromesso politico italiano
Al classismo comunista anch'esso in larga misura arcaico in già porto alla società industriale moderna quarant'anni di vita repubblicana consegnano al giudizio storico non soltanto un certo tipo di esercizio dal potere democristiano ma anche un certo tipo di opposizione comunista
Questa era una inciso in modo rilevante dal senso del cambiamento perché il modello di trasformazione sul quale puntava era e resta troppo radicale e troppo astratto per poter essere perseguito in termini graduali
Con il PC in tutte le grandi occasioni di cambiamento ha costantemente ospitato parla qui sezione ad una quota maggiore di consenso e di influenza sociale accettando una quota minore e talvolta persino negativa di trasformazione spara ci siamo ci del lungo può dar luogo comune accreditato per superficialità o per calcolo da una certa pubblicistica
Il PC non è affatto come spesso si afferma un partito autoritario dall'organizzazione interna ma riformista nei comportamenti interni
Vi si fa confusione tra il legale idealismo che sia alta di mezzi Politi perbenismo pesce al perimetro di additivi oggi di Palin Partito Comunista si è battuto tanto sul terreno teorico quanto nella pratica politica
La questione dalla cosiddetta Terza via e di una possibile nuova identità comunista costituisce davvero un momento di profondo travaglio culturale politico vissuto talvolta drammaticamente dai Comunisti italiani
Il riformismo non è lo sbocco obbligato però di questo processo non serve a nessuno immaginarsi un principio logicamente a propria immagine e somiglianza che non c'è o che tarda Maturana
Dal travaglio comunista cominciata Meriggi ed ebbero senza dubbio anche un'ipotesi di revisione in senso riformista ma questa posizione che peraltro si delinea solo a tre
è ben lontana dall'essere maggioritaria
I punta sulla tra Polo score maggiore riformista ed europea dal Partito comunista italiano
Come io ritengo che noi abbiamo il dovere di fare deve essere consapevole di avere con sé le tendenze dominanti dello sviluppo culturale ed economiche d'Oro
Proprio la crisi internazionale ha messo in evidenza l'inadeguatezza dalla cultura consociativa a gestire i problemi di una moderna democrazia industriale
Il modello consociativo di rappresentanze difesa degli interessi più corti organizzati
Espresso politicamente nel bipolarismo sia basato sulla disponibilità di risorse sufficienti per garantire a tutti dei vantaggi
Quando questo modello entra in crisi
Dal momento in cui si blocca il processo di accumulazione delle risorse da redistribuire la difesa dal vecchio prevale sulla spinta dal nuovo
Il solidarismo degenera rapidamente nel torpore divismo dalla difesa conservatrice dalle posizioni di forze esistenti che si ammanta di catastrofismo
La cultura dalla crisi perpetua e l'alibi per non confrontarsi con i cambiamenti
Per non marciare verso la dimensione europea
Ma la spinta dalle innovazione imposta dall'apertura dalla nostra economica dai legami di indagine di interdipendenza con il resto del mondo dalla necessità di stare in un'Europa capace di misurarsi vuole gradi di sfide mondiali
Non accettarla significa disegnare per l'Italia un destino di isolamento e di impoverimento
Questa sfida e imposta anche dalle forze produttive Succi Ali e Verdone al progresso tecnologico un'opportunità di sviluppo graduale ma concreto di miglioramento all'allargamento delle proprie chance di vita
E una nuova fase che chiede con forza di essere interpretata è rappresentata politicamente una società sempre più complessa e ormai riducibile alle categorie semplicistiche o maniche dal passato comunicare impone alla politica con lo stesso bisogno di innovazione e per la speranza di progresso che la sospinge
Questo è lo spazio ed è il tempo del riformismo
Misurarsi concretamente quali vincoli internazionali
Con i problemi della produttività cala competitività dalla occupazione
Misurare su questi vincoli su queste opportunità lo stato sociale non alternativo allo stato produttivo il mercato non alternativo al governo dell'economia e dalla società
Il nostro punto diretta diversità rispetto alla destra conservatrice e che noi riteniamo che una maggiore giustizia sociale
Fiscale redistributiva non possa essere separata o residuale rispetto al rilancio del processo di accumulazione ma al contrario ne costituisca parte integrante ma altrettanto nettamente riteniamo che non vi possa essere più giustizia più benessere se non vi sarà più sviluppo e più innovazione
Al centro della nostra azione di governo e di partito va posta la battaglia profondamente riformatrice
Dalla terra e colazione dalla semplificazione delle leggi delle norme e delle procedure terree con l'attività economica collocandoci in maniera coerente alla competizione internazionale e all'interno dell'Europa forze vitali e capacità innovative non devono essere comprese ma interpretata aiutata ad esprimersi e indirizzate verso obiettivi generali attraverso meccanismi di regolamentazione e controllo trasparenti semplici ed efficienti
Ribaltiamo l'attuale sistema occhiuto e vessatorio sulle micro decisioni impotente sulle questioni strategiche
Ciò non significa sostituire il mito delle Bin con ritmo con quello della libertà di mercato che peraltro non è mai esistita
E invece la consapevolezza che proprio l'eccesso dei vincoli che rende impossibile il governo dall'economia
Noi vogliamo conoscere ad anticipare il futuro per poterne controllare alle conseguenze che non sono un destino mai portato dalle scelte e delle non scelte che avremmo fatto il coraggio con cui abbiamo aperto la battaglia riformista
In condizioni difficilissime
Il successo innegabile che capite fino a questo momento abbiamo conseguito non devono determinare noi un complesso di orgoglio e può troppo facilmente tradursi di una sindrome di isolamento e di accertamento
Noi dobbiamo non dobbiamo sentirci appunto un partito accerchiato
Anche se abbiamo come dimostrano i fatti di questi giorni le polemiche di questi giorni nemici forti ed agguerriti che non badano ai mezzi al contrario siamo un partito che rappresenta molto di più di quello che e che dà corpo e voce istanze sociali e politica largamente diffusi anche negli altri partiti
La politica socialista deve saper esprimere tutta la sua capacità di cambiamento non la società e rispetto ai partiti
Deve proporre sui problemi concreti soluzioni pragmatiche graduali su cui fare emergere il consenso delle forze sociali interessate ad un progetto riformista europeo prima fra tutti il movimento operaio
Favorire negli altri partiti distingue il dissenso delle politiche di conservazione siano esse di Destra o di Sinistra
Come avvenuto la battaglia sul decreto la proposta riformista
Capace di incidere sull'inflazione salvaguardando evita equità e gradualità apposto la maggioranza comunista dalla CGIL di fronte al problema concreto e non ideologico
Dalla propria autonomia e la costringe ad una scelta di ruolo e a tutti noto
Che l'ha dissuaso che la discussione sul come punti di scala mobile quello che è in gioco la scontro tra riformismo e concezione Roma egemonica dei rapporti politici e sindacali
Al fondo di questo scontro vi è il ruolo che le istituzioni debbono svolgere di una domenica moderna democrazia industriale
E in questa prospettiva in questa capacità di persuasione e di costringere al riformismo che si inserisce il problema dal Mezzogiorno d'Europa alla sola dimensione epica anche delle politiche di risanamento dei settori maturi di crescita dei settori avanzati
Di sviluppo dalla innovazione
Solo in questa dimensione e con queste politiche il Mezzogiorno potrà vedere soddisfatta la sua domanda di occupazione e di sviluppo
Ciò ci porta a rilevare il logoramento di vecchia parola d'ordine ed al passato furono mobilità anti e che oggi appaiono inutili e fuorvianti
Non è più vero elitaria sarà Walter il Mezzogiorno sarà al contrario il Mezzogiorno sarà non solo ciò che sarà l'Italia ma anche ciò che sarà all'Europa oggi il Mezzogiorno è meno protetto anche se il più assistito protetta del Nord Ute ha potuto disporre di ingenti risorse finanziarie e di ammortizzatori sociali per fronteggiare nella maniera meno traumatica possibile gli affetti della crisi assistito è invece il Mezzogiorno in cui Mike i mali si pretende di tamponare solo con trasferimenti assistenziali di risorse idealità e inevitabilmente peraltro divenute sempre più esigue
Lo sviluppo del Mezzogiorno da problemi la questione dal Mezzogiorno da problema economico e politico e divenuta o rischia di divenire esclusivamente un problema sociale
Il rischio di di rinunzia alla sola questione criminale in mancanza di una vigorosa iniziativa per il meridionalismo socialista
Il soldo
Meno protette almeno ma garantito Bellaria dal Paese che peraltro ha espresso i maggiori consensi alla politica riformista del PIL si il nostro successo nel Sud dove non è il frutto dal clientelismo come sostengono anche i comunisti tutte le volte che perdono voti nel Mezzogiorno il successo del PSI
Deriva dall'avere fatta propria
La richiesta che viene dal sordo di vedere politicamente rappresentata la propria volontà di sviluppo autonomo di liberazione di valorizzazione le forze del cambiamento che nel Sud esistono per rifiuto di un presente e di un futuro passato esclusivamente sull'assistenzialismo
Dare risposte a queste domande deve essere all'impegno di fondo dei socialisti siamo noi la forza che dobbiamo farci carico di questa domanda di cambiamento perciò il nostro impegno è la nostra battaglia per l'Europa devono collocarsi al punto più alto dalla nostra riflessione sul
Ogni logica di oculistica per una Oropa che ampia uniche velocità trattasi di un impegno non facile dura battaglia non prende
Alla quale dobbiamo accingersi con la disposizione di restarvi a lungo senza oscillazioni e senza tentennamenti
La parola al compagno Mario dito parlamentare europeo
Cari compagni il nostro congresso si colloca alla vigilia dell'elezione per il rinnovo del Parlamento europeo
Ma queste elezioni avranno significato in conseguenze più complesse
Avranno certamente il valore di un test nazionale sui rapporti di forza esistenti oggi tra i partiti del nostro Paese pietà Bonanno quindi valore di giudizio sulle politiche attuate dagli stessi partiti che siano al governo o all'opposizione queste elezioni saranno anche indicative però della volontà di oltre duecento milioni di cittadini della comunità europea di quale Europa si vuol costruire Perna in è chiaro che si tratta di portare al giudizio dei nostri elettori
La conferma di una scelta di linea generale programmatica profondamente ancorata alle tradizioni del riformismo europeo ai suoi sviluppi aggiornamenti dettati dalla necessità di andare oltre lo stato sociale per rispondere alle sfide che ci vengono dalla crisi economica
E dei rapporti internazionali dalla rivoluzione tecnologica e dalla nuova divisione internazionale del lavoro che stanno provocando un formidabile processo di ristrutturazione produttiva perché sconvolgono qualità del lavoro e qualità della vita nelle nostre società
Parlare di Europa non vuol dire parlare di politica estera
Ma dei nostri problemi concreti immediati e di prospettiva perché nessuno di questi problemi oramai irrisolvibile al di fuori di politiche che abbiano dimensioni almeno europei questo è vero se vogliamo un rilancio della nostra economia e dunque se vogliamo combattere efficacemente la disoccupazione
è stato dimostrato che basterebbe attuare un coordinamento delle politiche ma coi economica dei paesi membri della comunità per ottenere un effetto moltiplicatore degli investimenti effettuati in ai singoli Paesi
Ma c'è di più
Le nostre economie sono talmente integrate a livello internazionale che è una politica di rilancio economico attraverso la domanda in un solo Paese si traduce immediatamente in deficit della bilancia dei pagamenti e forte aumento dell'inflazione
è l'esperienza negativa fatta appunto ai nostri compagni francesi a Penny andata al potere per la quale sono stati durano mente penalizzati
Questo è vero se si vuole creare un'alternativa al disordine monetario internazionale e controbilanciare le politiche del dollaro completando il Sistema monetario europeo e facendo dello scudo una vera moneta di scambio
Questo è vero se vogliamo porci seriamente al pericolo grave di decadenza dell'Europa nei settori industriali dell'avvenire
Che sarebbe anche un declino scientifico e culturale e quindi subordinazione economica e politica agli Stati Uniti al Giappone
Da qui la necessità di politiche comuni
Nei settori della ricerca dello sviluppo delle nuove tecnologie dell'informazione
E malgrado le difficoltà della testata versando la comunità europea alcune cose si sono fatte in questo campo sia per quanto riguarda proposte concrete come quella del programma risposi
O come la inaugurazione del nuovo centro di ricerca per il progetto diffusione nucleare
Questo è vero per la politica agricola oramai gestita a livello dalla comunità che ha realizzato in questi anni risultati di grande importanza ma che oggi necessita di una può profonda info
Questo è vero se si vuole attuare una più adeguata politica sociale
Proprio in questi giorni
In Germania
E dopo decenni di pace sociale i lavoratori tedeschi sotto la guida del nuovo sindacato nel quadro delle proposte della Confederazione europea
Hanno deciso l'apertura di un fronte di lotta
Con scioperi che si estenderanno a macchia d'olio nel loro Paese per ottenere la settimana di trentacinque ore e noi viviamo da qui ai compagni tedeschi velata il nostro salutò perché abbiano successo
In questa battaglia che ha un valore europeo e non soltanto nazionale
Mai chiaramente una lotta che avrà partita vinta si assumerà la dimensione europea fino a tradursi in una trattativa quando tra Confederazione europea e Confindustria europea che finora ha sempre rifiutato
In Francia in queste settimane si vota in oltre seicento imprese nazionalizzate con due milioni di lavoratori per eleggere i rappresentanti dei lavoratori nei consigli di amministrazione
Questa è un'ulteriore conferma della linea riformista seguito dal movimento socialista europeo dalla sola vera Sinistra Europea per realizzare il grande obiettivo politico e sociale e nello stesso tempo che è quello di completare la democrazia politica con la democrazia economica
Di fronte a gigantesco processo di ristrutturazione produttiva e ai cambiamenti nella qualità del lavoro si scontrano due lingue quella delle forze conservatrici e delle multinazionali che vogliono mano libera
E dunque meno poteri per il sindacato i lavoratori e quella invece del movimento socialista e riformista che rivendica più democrazia più diritti di partecipazione su una linea di concertazione
Ma è anche una battaglia Cuesta che persiano vinta
Ha bisogno della dimensione europea e di un salto di qualità culturale e politico del movimento operaio sindacale del nostro Paese come in larga parte già avvenuto con il passaggio da una cultura di proteste di opposizione ad una cultura industriale e di governo
Ma la dimensione europea non è necessaria solo per i nostri problemi interni ma anche per i problemi di politica internazionale e di politica della pazza
è urgente rafforzare la cooperazione politica tra i Paesi della comunità
E le iniziative assunte dal governo ed al compagno Craxi sui temi di politica internazionale a partire dalla nostra presenza in Libano fino alle proposte recenti suscettibili di riannodare il dialogo tra le superpotenze per negoziare una riduzione equilibrata degli euromissili
Danno non solo respiro ad una più concreta cooperazione politica nella comunità
Ma affermano la necessità di un ruolo autonomo dell'Europa sulla scena internazionale sia pure nel rispetto delle nostre alleanza
L'Europa comunitaria se vuole contribuire ad una garanzia di pace deve operare solidalmente in due direzioni
Quella della distensione Est-Ovest e quella dell'equilibrio noi Sud
Questo è una esigenza specifica dei paesi dell'Europa occidentali ed i Paesi come l'Italia
Non è la stessa cosa per Stati Uniti e Unione Sovietica che affrontano tutti i problemi mondiali esclusivamente in funzione dei rapporti Est Ovest e quindi in funzione del loro apporto di Potenza
è da questa realtà ed è la differenza dunque di interessi obiettivi che nasce la necessità di una politica estera autonoma e coordinata dei Paesi della comunità europea basta considerare la gravità e la delicatezza per noi della situazione conflittuale nel Medio Oriente e nel Golfo Persico e di riflesso dell'invasione sovietica dell'Afghanistan
Basta considerare come vi sia una domanda di Europa da parte dei Paesi in via di sviluppo in Africa in America Latina che vogliono sottrarsi alla tutela e all'influenza delle superpotenze
Rafforzare la cooperazione politica vuol dire però per l'Europa farsi carico del problema della propria difesa
Non significa prove in discussione la nostra appartenenza all'Alleanza atlantica né avviarci anche noi ad una sorta di corsa al riarmo
Ma non possiamo più delegare alle grandi potenze come avviene ora il problema della nostra difesa
Se nella CEE è difficile affrontare questo problema perché il tema della sicurezza nei suoi aspetti militari non è previsto e perché Paesi come l'Irlanda la Grecia e la Danimarca per motivi diversi
Non accettano che la cessione occupi direttamente la proposta del compagno Mitterrand di utilizzare come sede di esame della questioni difesa loro l'unione europea occidentale va senz'altro approvato se dimostrata la necessità di Europa sia per risolvere i problemi interni dei Paesi membri a cui presto si aggiungeranno Spagna e Portogallo
Sia per i problemi di politica internazionale perché la CEI perché allora Vallazze e in crisi
Ed è paralizzata nelle sue istituzioni incapaci di scegliere e di decidere
Intanto va respinto un certo catastrofismo che qualcuno sostiene sulle prospettive della Comunità europea e del tutto fuori luogo e se è vero che la comunità attraverso un momento di grave difficoltà
è anche vero che nessuno chiede di uscirne anzi in Spagna e Portogallo insistono per volerci entrare d'altra parte è la chiesa che ha garantito e garantisce la pace in questa parte dell'Europa la crisi c'è soprattutto perché ha già una paralisi
Delle istituzione previste dal Trattato di Roma salvo qualcuna come per esempio la corte di giustizia che opera a Lussemburgo e di cui ci dimentichiamo spesso e perché la crisi internazionale ha fatto risorgere respinte internazionalista
Il Parlamento europeo non ha poteri legislativi il Consiglio dei ministri è bloccato dal fatto di essere vincolato di fatto alla regola della un innanzi unanimità
Il processo di integrazione così come era stato previsto dal Trattato di Roma
Che prevede che si deve decidere tutti insieme
E attuale contemporaneamente queste decisioni non è attuabile in una comunità di dieci o di dodici paesi per differenze strutturali o di tradizioni differenti
Bisogna dunque agire con Fantasia
Per attuare un processo di integrazione più flessibile così come è stato fatto con il sistema monetario
Si decide tutti insieme o a maggioranza qualificata e poi si attuano le decisione gradualmente dei punti ci può stare per fasi successive
Il Parlamento ha voluto dare un colpo d'ala al rilancio della comunità approvando a larga maggioranza un progetto di nuovo trattato per l'Unione europea che superi l'attuale stadio di mercato comunque
è un progetto realistico che si basa sul principio della complementarietà tra competenze nazionali e competenze dell'Unione
In modo che vi sia anche un po'purché vi siano politiche gestite da un vero poteva europei
Il compagno cacci ha già detto
Che il governo italiano proporrà al nostro Parlamento l'approvazione di questo progetto
Ho così riassunto cari compagni i punti principali di una strategia riformista chiede il PSI chiede lo schieramento socialista e delle grandi socialdemocrazie Opeth
Nella campagna elettorale dovremo presentarci con questo nostro bagaglio programmatico e ideale
è curioso come i compagni comunisti abbiano sentito il bisogno di presentarsi non come espressione di un devo comunismo mai fallito
Ma quasi come una parte di uno schieramento socialista europeo
Se fosse il segno di una evoluzione in senso
Il fondista benissimo la sinistra in Italia e in Europa ne avrebbe un guadagnano ma questa pretesa non è credibile per almeno tre motivi primo perché la posizione dei compagni comunisti contro le misure antinflazione contrasta con quanto viene attuato dai socialisti europei e non si capisce per esempio quale rapporto c'è tra il tentativo di dirottare il sindacato italiano sui temi del salario quando ovunque si lotta per l'occupazione
Secondo
E che rispunta nel Partito comunista un nuovo filo sovietici Smoke evidente quando il Partito Comunista si dichiara contrario ad una politica europea di difesa cosa che fa molto piacere all'Unione Sovietica e in terzo luogo perché non si può pretendere di operare a sostegno o in collegamento con la sinistra europea che è socialista
Dichiarando che in Italia il PSI e l'avversario da battere anzi da abbattere
Se il Partito Comunista vuol dialogare col socialismo europea non basta andare a Ponte deve anche andare a via del Corso a Roma ma anche la Democrazia Cristiana il Partito repubblicano si presentano come operistico ma appena Craxi prende una di una iniziativa autonoma in politica estera si grida allo scandalo
Per timore di dispiacere al partner americano
E d'altra parte si contenuti questi partiti a Strasburgo si sono sempre trovati dalla parte delle forze più conservatrici ecco cari compagni questi sono le nostre proposte la nostra linea
Bene esplicitate dalle tesi era patite nella stessa relazione del segretario del partito
Su questa base allora va avanti tutta portiamo avanti la nostra il nostro impegno al nostro lavoro per avere sulle liste del PSI molti e molti voti
Dalla parola accompagnò alte parlamentare europeo naturalmente scusandomi per l'Unità l'orario al quale la mattinata costretto quest'intervento grazie
Compagne e compagni
è un privilegio parlare a quest'ora perché i compagni che hanno resistito sono evidentemente i più interessati
Il più appassionati al dibattito
Io comunque
Non abuserò della loro resistenza
E mi limiterò a poche considerazioni
La prima delle quali è questa e la campagna elettorale per le elezioni europee
Si apre in un clima di diffusa indifferenza
Nella opinione pubblica del nostro Paese
Una indifferenza che frutto di disinformazione scarsa informazione cattiva informazione
In cui larga parte della stampa italiana è stata responsabile si tratta quindi da parte nostra
Nel giro di queste poche settimane cercare di compiere uno sforzo per dare a queste elezioni un senso
Per farne non soltanto un testo dell'opinione pubblica degli orientamenti dell'elettorato intorno ai problemi della politica italiana ma per introdurre anche nel dibattito politico i temi della politica europea
E tra questi temi
Io credo che fondamentale sia quello di far conoscere quella che è stata la funzione del Parlamento europeo
Più alcuni anni fa alla vigilia dell'elezioni nel settantanove scrisse un breve saggio che era intitolato la via parlamentare all'Europa
Sostenendo che l'inserimento del Parlamento europeo eletto a suffragio universale tra le istituzioni comunitarie sarebbe stato un elemento dinamico che avrebbe messo in moto un processo i alla lunga irresistibile in effetti è stato così
Del parlamento europeo si è parlato poco e male
Molto spesso pettegolezzi e addirittura calunnie in realtà il Parlamento europeo ha lavorato molto nel corso di questi anni e denuncia non si è occupato soltanto dell'agricoltura si è occupato dei problemi della disoccupazione si è occupato dei problemi economici e sociali più importanti si è occupato del problema e dei problemi della donna
Si è occupato dei problemi della cultura dell'ambiente e della difesa del consumatore
In ogni caso lasciando una traccia in dibattiti seri però raccogliendo documentazioni di estremo interesse tracciando anche le linee di quella che può essere una politica europea
Oggi si tratta di valorizzare tutto questo di cercare di mettere in circolazione quello che è stato il contributo del Parlamento europeo il Parlamento europeo ha dato e soprattutto sottolineare quello che è stato il coronamento della sua attività
Vale a dire l'approvazione a larga maggioranza
Di un Progetto ritrattato per l'unione politica europea del quale vi ha già parlato il compagno di lo hanno parlato fra gli altri compagni e colleghi che mi hanno preceduto un progetto che può diventare un fatto di fondamentale importanza nella storia del nostro continente non c'è da farsi delle illusioni che il cammino sia rapido e facile
In Italia non li abbiamo la ventura di avere tutte le forze politiche concordi e il governo d'accordo il Senato della Repubblica ieri da altro ha approvato la l'accettazione di questo trattato però le resistenze da combattere sul piano internazionale sono forti sono le resistenze dei grandi potentati economici multinazionali quali non vogliono vogliono vivere in regime di anarchia di assenza di potere politico
Sono le resistenze delle burocrazie
Nazionali sono le resistenze di tutte le coalizioni conservatrici a volte anche resistenze di natura ideologica derivanti dai residuati di dottrine legate al principio dello Stato sovrano della sovranità nazionale assoluta e indiscussa quindi è una grande battaglia quella che si apre una grande battaglia nella quale il nostro Paese può avvenire una parte di primo piano può diventare una forza motrice e in quest'ambito noi socialisti abbiamo bisogno di diventare la forza motrice di questo processo
Noi apparteniamo a un movimento che è presente in tutti e dieci palle i Paesi d'Europa
Un movimento che ha la maggioranza relativa nel Parlamento europeo questa maggioranza va rafforzata è vero il fatto che non tutto il socialismo europeo è stato d'accordo sull'approvazione di questo trattato ci sono state delle astensioni e qualche voto contrario
Però è un fatto che il movimento socialista nel suo insieme è europeista conformemente alla sua tradizione internazionalista quindi è una forza la quale per l'unità europea può Premiere perché e in tutti la consapevolezza che la fase attuale della crisi dell'Europa bisogna uscire e si consiglia di o procedendo ore cedendo recedere significa condannare ciascun paese d'Europa a un processo di degradazione inarrestabile e condannare tutta l'Europa nel suo insieme a non avere più alcuna funzione autonoma in campo internazionale da questo punto di vista l'andare avanti sulla via dell'unità europea risponde a una necessità storica non c'è più nessun problema nazionale che possa essere risolto in sede nazionale
Non c'è più la possibilità di far sentire il peso della civiltà europea nel suo complesso
Dei rapporti mondiali se non si dà una dimensione unitaria se non si ha una politica estera dell'Europa se non si fa sentire tutto il peso del nostro continente in questo complesso
Gioco di forze quindi è veramente una battaglia decisiva o si va avanti o si va indietro e andare indietro significa condannare ciascun Paese alla all'andata alla degradazione e significa perdere far perdere ogni funzioni all'Europa
Abbiamo bisogno quindi di compiere un grande sforzo in queste settimane
Per arrivare allo asso ad essere sostenuti da un vasto movimento di opinione pubblica
Ad allargare il consenso intorno a noi a fare anche il Moro che insieme al gruppo socialista europeo il Gruppo dei Socialisti italiani non sia più il più piccolo il più piccolo tra tutti abbiamo bisogno di rafforzare le nostre posizioni e questo si può fare
Introducendo questi temi della politica europea nel dibattito politico sollecitando consensi al di fuori delle nostre figlie agitando la bandiera dell'europeismo delle Europa unita alla quale non è estranea alla nostra tradizione
Nella storia del nostro partito abbiamo avuto abbiamo avuto tanto fra i nostri compagni uomini che si sono proposti di costruire l'unità europea nel corso della guerra sono ci sono stati compagni nostri grandi compagni come gli altri filoni grandi compagnie come Eugenio Colorni di cui quest'anno ricorre il quarantesimo della morte avvenuta a Roma ucciso dai fascisti a vigile dalle idee della liberazione di Roma i quali si erano proposti sulle rovine dalla seconda guerra mondiale verificare l'Europa leader all'Europa federata all'Europa dei lavoratori d'Europa socialista questi sono i titoli di nobiltà
Del nostro europeismo questi sono i motivi no per i quali le possiamo parlare ai giovani suscitare i nomi il loro delle idealità nuove io non voglio fare della retorica nostri sono tempi che non tollerano ma retorica però non è retorica dire che la battaglia per l'unità europea è una battaglia che si presenta come una grande battaglia ideale e politica
è una battaglia con la quale noi possiamo indicare ai giovani dei nuovi orizzonti delle nuove frontiere possiamo far sentire i protagonisti di una costruzione da fare quarant'anni fa i popoli d'Europa si stanno scannando tra loro oggi esiste un Parlamento europeo che rappresenta la grande maggioranza dei cittadini dell'Europa che rappresenta tutta l'Europa
Della comunità questo è già una tappa di fondamentale importanza facciamo in modo che la seconda elezione al Parlamento europeo e il secondo Parlamento europeo sia quello che porti a compimento l'opera avviata dal primo continui la sua pressioni sui governi e sui Parlamenti nazionali
Faccia in modo che la stagione che si apre sia la stagione della quale la battaglia per l'Europa unita possa celebrare i suoi successi compagni chiudo il mio discorso scusandomi di essere stato anche troppo lungo ma in relazioni allora della quale parlò e grazie di avermi ascoltato
No alla parola per l'intervento conclusivo alla compagna Maria Antonietta Mazziotti parlamentare europeo rinnovando naturalmente le scuse anche a nome di tutta la previdenza per l'orario
Beh cari compagni arrivò ultima spero che voi siete sensibili che le colonne anche i banchi anche i quello che volevo dire è che l'Europa resterà per l'elettore un concetto botto se persisterà l'insiste l'assenza di un pensiero europeo la sfiducia ed ha rassegnazione nei confronti delle Europa l'Europa con una massa gelatinosa che si tiene non si tiene e che in definitiva si dà per scontata come è finita o crollata da un momento all'altro ma che poi riesce a riprendersi sui io credo che attorno all'Europa in questo senso c'è troppo pessimismo
A mio avviso noi dovremmo anche sottolineare in questa campagna elettorale le conquiste che seguono l'Europa è diventata la seconda potenza economica del mondo ed europeo ha raggiunto il livello di vita degli Stati Uniti cosa che nel mille novecentoquarantacinque era impensabile
Per l'intellettuale e il politico il cittadino
La democrazia tre dita Tune fascista che oscurava non l'orizzonte europeo e deturpano il volto dell'Europa sono scomparse Spagna Portogallo Grecia hanno ritrovato istituzioni democratiche
Il Parlamento europeo pur senza poteri e diventato tuttavia covo di differimento
Nelle grandi lotte del terzo mondo e agito per la difesa dei diritti dell'uomo e ha risposto all'invocazione di tanta parte del mondo sottosviluppato
Perché l'Europa costituisca infine un punto di riferimento a sé stante
Affrancato dalle super potenze e aiutando il popoli ad affrancarsi
Malgrado le divergenze malgrado le dispute che si accendono in Europa malgrado che i consigli di dei ministri rischia e dei e diverti c'è finiscano talora ne avesse che sia di Atene o tra i grattacieli di Bruxelles
Noi abbiamo acquisito la convinzione che c'è intanto un risultato per la pace che nessuno purtroppo sottovaluta abbastanza è che questo Parlamento acconsentito una possibilità di conoscenza tra i popoli europea
Che non si Massa creeranno più tra loro non si uccideranno mai più come è avvenuto per sé Pollini rivalità come quella franco-tedesca guerre civili guerre di religione guerre fratricide guerre interno abbiamo almeno conquistato
Questa zona questa fetta di pace all'interno dell'Europa
A mio avviso quelli che sono i due vuoti fondamentali dell'Europa d'oggi sono i seguenti primo il vuoto tra difesa
L'altro il vuoto tra culture il volto della difesa da Colle care all'indipendenza dell'Europa e quindi alla definizione di una politica comune della sicurezza europea
Terreno su cui l'Europa è impotente e dal mille novecentocinquantaquattro
Quando la Comunità europea di difesa dopo una furiosa campagna di ostilità dell'Unione Sovietica e dei partiti comunisti detengo passivamente la propria protezione alla all'ombrello nucleare americani
E in questo senso io apprezzo il rapporto ed iniziative prese dal compagno Craxi
Le nuove iniziative proprio delineando la crisi istituzionale strisciante in Europa e prevedendo che l'Europa si misura Jai simili sulle prassi in questo campo formidabili
Probabile dove da lucidità
Nell'ambito del rapporto ex a ovest pure mia forse tutte le altre questioni
L'altro problema è quello del vuoto culturale europeo
Il vuoto culturale europeo nei cinque anni in cui ho passato nel Parlamento di Strasburgo
Ha compiuto accompagnato con un lungo disagio e scoramento perché ho sentito una indifferenza dell'Europa verso ogni unità culturale
L'unica merce che non ha mai circolato in Europa è la materia grigia sono i cervelli anzi la cultura i media europea hanno spesso costituito un tabù negli stessi nostri discorsi abbiamo impiegato trent'anni a capire e forse a non capire ancora
Che l'unità europea è impossibile se non soltanto mancheranno i poteri politici al Parlamento ma se non si oppone opererà per un Risorgimento culturali
Occorre uno spirito un'ammenda una passione europea bisogna passare da nazionale all'Europeo
La vulnerabilità dell'Europa occidentale dove il potere autentico ha tendenza a concentrarsi sempre di più nelle mani delle due superpotenze sta nel fatto che le nazioni europee le nostre nazioni che rischiano il destino di quelle piccole nazioni dell'Europa centrale oggi definiti arbitrariamente Este
Che ci appare talora come la prefigurazione del nostro futuro e di quello della nostra cultura
Un vuoto grande che abbiamo tentato di colmare nell'ultima fase dei lavori parlamentari
è quello appunto di creare uno spazio culturale europeo il progetto ambizioso forse utopistico ma non possiamo
Assolutamente affrontare una campagna elettorale senza chiedere uscire chiedere elettorato
Che cosa è l'Europa della cultura può esistere una identità culturale europea che siamo noi non solo gli italiani Mannoni gli europei
Ricollegando cinque ristoranti che a quelle che furono rivendicazioni della gioventù europea durante il Sessantotto che era stato un volto europeista col famoso slogan Non ce ne importa niente delle frontiere
E rivendica abbiamo visto con scendere in questo periodo in piazza
Gli agricoltori gli operai dell'industria in bottega Macellari Mannelli studenti invece gli intellettuali hanno ha mai attraversato manifestando le contrade europee per farsi riconoscere come protagonisti di questa Europa per quale motivo perché malgrado le chiacchierate europeista i giovani intellettuali si sono pentiti tagliati fuori
Dall'Europa di oggi dalle barriere della non comunicazione dello sciovinismo culturale hanno avvertito che la cultura per questa Europa non esiste più come campo dovessi battere Bach dove si realizzano i valori supremi
Settecento anni fa nel tredicesimo secolo fu creata a Bologna una istituzione destinata a insegnare Descent se la medicina quell'Università degli Studi richiamo studenti dalla Francia dalla Germania dalla Spagna da altri Paesi dis di Europa una sorta di rigogliosa università europea
Ebbene oggi l'università ufficiale dell'Europa che ha sede a Firenze appare come un ghetto an accelerato declino i diplomi che mi si attribuisca non hanno alcun valore per gli Stati stessi e finanziano questo università
La fondazione europea di cultura Parigi non ancora aperto le sue porte perché è murata
Darà necessita di essere avallata dalla firma di ratifica dei capi di Stato che è stata continuamente rinviata
Dunque uno spazio culturale europeo di intellettuali i giovani protagonisti dell'Europa per quello che riguarda in futuro che sia anche un futuro di pace in tal senso vorrei dire qualcosa a proposito della candidatura di Alberto Moravia nelle liste del Partito comunista
Notizia scoop sulla stampa ma che nessuno ha commentato
E che è stata invece commentata all'estero con molta ironia in fondo Moravia appare come l'ultimo dei Mohicani l'emblema dell'intellettuale organico al partito e disorganico alla verità
Noi sappiamo che c'è una celebre storia
Quella di Julian bendati ha scritto del tradimento dei chierici in un celebre saggio e credo che gli intellettuali dei silenzi della complicità sono stati già condannati
Nell'ambito della storia passate recente
Ora Alberto Moravia mente la maschera della pace va benissimo
Nobile maschera
Ma quello che non abbiamo ancora capito eh perché e gli fa questa battaglia Contini fa questa battaglia con i pc ma in tal senso esistono belle problemi non risolti e molti dei quali in questo congresso sono stati giustamente aperti e sviscerate in sulla realtà reale volontà di pace del partito comunista Congo Ustica conti Moravia opera questa battaglia degna nobile e generosa
E se è vero che gli penso a tutte le notti alla distruzione apocalittica per cui un giorno levando sì dal letto disse che la sua sensibilità ambasciata non poteva più sopportare
Di accettare una situazione dissidenze sulla questione della pace io vorrei solo ricordare a Moravia
Con rispetto ma con fermezza che la pace si difende ogni giorno
E che la difesa dell'uomo non è soltanto un lauto beh potrebbe scattare una tragedia universale ma la difesa dell'uomo si impone qui da trent'anni
Delle tragedie dell'Europa centrale che si chiamano Praga Budapest Varsavia ed è
Una difesa che riguardava uomini come Bukowski come sorge inizi come Sakharov
E io a questo proposito vorrei dire a Moravia perché non ha accettato l'invito di recarsi a Madrid laddove gli intellettuali europei si sono riuniti per chiedere la liberazione di Sakharov
Ogni vorrei dire con amicizia e con rispetto che gli sarà più credibile nella sua candidatura
Se oggi candidato del PC non tieniti ed è ad esempio chi è è Elena sacca rossa che sta morendo cieca
Per una malattia che non può essere curata che altrove
E che chiede ininterrottamente un visto per poter imputare questa malattia ebbene perché Moravia non si pronuncia ad esempio
Contro l'atteggiamento dei russi che tengono prigioniera Elena Sakharov e questo lo dico anche a nome delle compagne socialiste lo dico a nome di Margherita Boniver vive Elena Marinucci di tutto il movimento femminile del partito vogliamo che Elena Sakharov
Esca
Dalla prigione della sua casa e che né si possa consentire di curarsi laddove questo necessita ma quante tragedie abbiamo visto senza partecipazione di questi strani intellettuali Afghanistan fuga del vettore per dal Vietnam occupazione della Cambogia da parte vietnamita ora per me è un cadavere il cadavere esso non è denti sinistra né di destra questa è la lezione della storia e questa è l'ambizione dei massacri a cui in questi anni noi abbiamo assistito e cui appunto a cui abbiamo lottato
E se Moravia nel assente sempre con tutto il rispetto che merita il nostro grande letterato patriarca della nostra letteratura io gli vorrei ancora una volta ricordare che quando fu abbattuto il l'aereo sud coreano settecentoquattro nel settembre dell'ottantatré
Deliberatamente spietatamente dai russi mentre tutta l'intellighenzia europea si ribellava si recava sotto le ambasciate sovietiche per protestare
Il nostro scrittore partiva ospite dell'Unione Sovietica e ci descriveva la Mongolia al di fuori del tempo e dello spazio non è abitandoci allora non aveva angoscia per questi trecento innocenti che erano stati massacrati nel cielo io no interrogato in proposito e gli ho chiesto ma perché l'hai taciuto a quell'epoca egli mi ha risposto ma chi avrebbe mai potuto ascoltarmi
Io gli ho risposto bastava una tua dichiarazione all'ANSA a Mosca che sarebbe stata ripresa da tutta la stampa europea ma questa dichiarazione non c'è stata
Ecco dunque che cosa mi preoccupa e che cosa io dirò nelle piazze e nei con mezzi di questa campagna elettorale benissimo che un grande intellettuale
Sia presente
Nei rally estende il nostro attive abilissimo Ricci
Ma al tempo stesso che egli sappia che non saremo né destra tenne N Fini e e minori saremo fermi nell'affermare che l'accorato a salvatore della pace dalla catastrofe universale ebbene deve avere più grande lucidità
Nell'avvertire cosa pensa l'intellighenzia europea di un gesto che vuole essere che è
Il gesto della pace ma che ancora avvolto da mille ambiguità che io invito Moravia a voler dissolvere proprio per la scelta politica che gli ha compiuto
Parliamo di questi intellettuali Youth momento soltanto
Prima che questa
Questa mattinata pesante lunga si chiude gli intellettuali in Europa credetemi tra tanti errori compiuti hanno spesso pagato un prezzo ovvero reale
Nel difendere la loro indipendenza espulsi uccisi come Pasolini che si beffava prima di morire proprio del conformismo degli intellettuali italiani che gli diceva che erano al servizio pronti a subordinata si rispetta ante voluta chiunque offrisse loro delle possibilità
Discernimento negando i meccanismi del potere ecco la debolezza sconsolante che segnalava Pasolini a quell'epoca
Ed ecco dunque che io reputo che oggi per noi uno dei grandi problemi è il problema di di valutare a fondo anche in quell'intellettuale cala forse la capacità in quei partiti che come il partito socialista oggi si orientano per un dibattito libero all'interno delle proprie file accettano posizioni contrastanti il problema è se guidare se tutto questo risponde a validità e seguire la vita dell'intellettuale e dell'intellettuale italiano ed europeo come una via di verità di cui i giovani hanno bisogno assoluto
Io con testo
Tutti quegli intellettuali che per esempio hanno un complesso di colpa dell'Europa ho letto sull'ultima di vista della comunità europea queste frasi perché l'Europa è così debole perché ha molto da farsi perdonare non è lei la grande responsabile di questa della storia di questi ultimi cinquant'anni
Sono questi complessi di colpa dell'Europa che la rendono così debole di fronte a un USA e Unione Sovietica che loro hanno la coscienza tranquilla
E le carte in regola è inutile che vi dica di chi è questa frase la ventesima capito e quella del grande candidato delle liste elettorali del PC il famoso nostro intellettuali
Quindi non vogliamo complessi di colpa non abbiamo vergogna dell'Europa
Vogliamo avere la memoria della storia ma rifiuta se al tempo stesso al processo masochista interrotto perché se continueremo su questa strada
L'Europa sarà presentato alle nuove generazioni nient'altro che come una terra dove la volontà dominante sarà la volontà dell'autodistruzione di cui però fatti Aranno i Paesi che sono stati definiti Paesi dalla coscienza tranquilla
Io vorrei terminare dicendo di che questo Parlamento attorno a cui la disattenzione anche dei mass media e mi rivolgo ai miei colleghi giornalisti è stata grave
E una disattenzione però intrattenuta anche da altre personalità della della politica che l'hanno qualche volta chiamata camera vuota parlamento che non conta niente
Gente noi deputati che ogni giorno c'è un fascio di fiori sulla scrivania
Oppure gente che va lì soltanto per guadagnarsi un salario che poi non è vero che sia Bossi pingue come quello che viene descritto dai giornalisti e mi auguro che anche in questo senso il partito socialista
Nella campagna elettorale dica che il deputato europeo ma il salario di un deputato italiano e che a questi si aggiungono le trasferte dei viaggi in aereo
E i soggiorni all'estero ma lasciamo
Che questo ritorni nell'ambito della chiarezza di quelli che sanno i nostri discorsi elettorali
Quello che vorrei dire che abbiamo freneticamente lavorato che si illudono coloro che reputano per il Parlamento europeo
è un luogo dove ci si siede di tanto in tanto in aula si fa un discorsetto di tre minuti è un lavoro che dura venti o venticinque giorni al mese è un lavoro duro di Commissione è un lavoro da tempo pieno e un lavoro a tempo pieno accompagnato spesso dalla frustrazione del Che del silenzio che circonda quello che noi facciamo
Io vi vorrei soltanto segnalare che abbiamo compiuto missioni vendibile retta missioni per i diritti umani in Argentina dove abbiamo sfilato con le madri della Plaza di maggio
Contro la giunta militare feroce quella dittatura è caduta eravamo Ligabue nel cyber insieme a loro
L'incivile dove abbiamo preso parte nel settembre scorso alle manifestazioni Pino scene contro Pino Scelsi sotto le raffiche dalla polizia siamo andati in Cambogia salvato il popolo cambogiano dal genocidio per fame a tutti coloro che Bollate erano di lotta contro la fame ma che sono incapaci poi realmente di agire ci siamo recati a più riprese in Thailandia in Vietnam ottenuto gli aiuti dell'emergenza abbiamo sostenuto l'Afghanistan abbiamo invitato i guerriglieri afgani a prendere la parola nelle Aule che circondano il Parlamento europeo nelle Aule della stampa a davanti ai giornalisti
Si è tentato in tutti i modi di aiutare la resistenza afgana con i viaggi che sono stati compiuti dai deputati di parte nostra dei deputati socialisti nel Pakistan
Nelle zone di frontiera torna Natta l'Afghanistan il nostro rapporto contro la pena di morte è stato approvato e subito dopo la Francia ha abolito anche riferendosi alla nostra risoluzione la pena di morte
Abbiamo difeso il diritto degli emigrati come quello di poter dettare nelle elezioni municipali nei paesi dove vivono abbiamo ottenuto l'adesione di tutti i Paesi della comunità
Alla Convenzione dei diritti dell'uomo e in questo quadro anche il diritto dei giovani che per motivi religiosi o morali chiedono il rispetto del diritto all'obiezione di coscienza è diventato un documento che abbiamo approvato in Parlamento
E per finire citerò quello che viene considerato da tutti
Uno degli atti impositivi
Più rilevanti del Parlamento e si sta per chiudere una sorta di carta dei diritti della donna in Europa composta da diciotto rapporti
Che hanno messo alludo le fibre più riposte di quella che è la condizione femminile
Da lì eguaglianza nelle disposizioni di legge dalle diseguaglianza alla disoccupazione alla mancanza dispone di specializzazione tecnica per far fronte alla destrutturazione tecnologica la sicurezza sociale alle pensioni alla presenza delle donne nei centri di potere diciotto rapporti che formano un volume di seicento cinquanta pagine
E ogni rapporto è accompagnato da proposte di nuove direttive
Quelle che segnaleranno per il nuovo Parlamento la possibilità di far passare
Di accettare queste direttive di farle passare e di farle applicare dagli Stati membri questa donna nuova in Europa quella che si delinea da questo rapporto è una donna che si presenza assenza si presenta senza il piagnisteo quanti anzi con ottimismo con forza con decisione e infonde vallette io pensavo quando ha parlato di due mila anni di felicità
Perché questa donna attingeva ricchezza della storia alla ricchezza del passato la ricchezza dell'epoca recente del femminismo massoneria il femminismo in una fase post femminista
Perché ha negli anni Novanta il suo legname con la politica e lo valorizza e lo potenzia
Donna vuole essere oggi e e non auto il potere dei partiti le grandi forze politiche e tanto è vero che le donne compagne socialiste oggi su questo terreno che si battono e si sono battute segretamente con forza della coloro conferenza all'Aquila sulla donna in Europa
Ebbene questa grande indagine attenta
Raggruppa i delegati dei no distanti componenti la comunità anche in quella Commissione
Vi sia una donna perché a mio avviso non soltanto questa importante
Perché il Parlamento ha buttato in tal senso una risoluzione ma perché non diciamo donna per dire l'elemento femminile o ma diciamo dopo per segnalare il tempo di donna
Che porta con sé un immenso valore
Culturale polli dico e lo stesso valore che questa donna manifestato nella direzione di un Parlamento che è stato attraenti a straordinari della storia perché avuto nel suo seno Sandys incandescenza di donne il parlamento più femminile del mondo
Io con questo vi ringrazio di avermi ascoltato
E vi dico che l'Europa corsara culturale o non sarà l'Europa o apparterrà anche alle donne non sarà l'Europa sarà quella di Anna Sandi della difesa nei suoi valori o lo sarà audita di tutto quello che giustamente resta non detto io vi dico oggi d'Europa che di fronte a voi è qualcosa in cui sperare credere e verso voi operare perché l'unica via d'uscita anche per i grandi Stati nazionali che la compongono
Per il nostro Paese per la vittoria nel socialismo nel nostro Paese
Grazie ai compagni Mancioppi
Sospendiamo qui i nostri lavori che riprenderanno alle ore quindici e trenta se c'è qualche delegato della Toscana precedente è pregato di vuole che il governo il quale il quale abbia il sostegno della maggioranza dei voti del Parlamento
Sia messo nelle condizioni di governare e da queste contraddizioni del Partito Comunista dell'uscire solo così si creano le condizioni per risanare la profonda lacerazione tesa aperto all'interno della sinistra
La scorciatoia che consiste nel ridurre i socialisti allo stato di vassalli del Partito comunista non è più praticabile su di essa è caduta una frana che non è più possibile rimuovere provare per credere
Il nostro invito che rivolgiamo al Partito comunista e di confrontarsi sono tre quattro sette minuti
Gorizia dalle quattro
Il nostro invito che rivolgiamo al Partito comunista e di confrontarsi in piena autonomia ma senza demagogia con la politica del governo
Una politica basata sul trinomio equità rigore e sviluppo
E che si tiene con crepando nelle scelte operate dal Governo rivolte a ridurre tutte le indicizzazioni salvaguardando il salario reale dei lavoratori attraverso i provvedimenti contenuti nel decreto che sono a tutti noti naturalmente tutto è perfettibile
Ma l'obiettivo centrale dell'azione del partito comunista non è quello di migliorare il decreto del governo nel senso di renderlo più garantista dal punto di vista della tutela degli interessi del mondo del lavoro
Da questo punto di vista quale migliore tutela può essere proposta di quella che prevede il conguaglio a fine anno le le buste paga dei lavoratori se l'inflazione reale dovesse superare quella programmata
Ne sulla materia fiscale sono venute da parte comunista proposte più pesanti per l'aria dell'evasione e dell'elusione fiscale rispetto a quelle concordate tra governo e sindacati
Si ha l'impressione che per noi è divenuta certezza che l'obiettivo vero del Partito comunista nella sconfitta del governo a guida socialista proprio perché a guida socialista
Obiettivo legittimo beninteso l'unica difficoltà nel perseguirlo sta nel fatto che il Partito comunista non ha la maggioranza dei voti in Parlamento e l'altra con con conseguenza stessi insiste su questa strada e di allargare ancora di più quella che è già diventata una voragine nei rapporti tra Partito comunista e Partito socialista
Si moltiplicano i seminari convegni le tavole rotonde nelle quali economisti lustri confrontano analisi e terapie sull'economia italiana e le sue prospettive di sviluppo imputato come è giusto è il deficit pubblico che è una delle cause strutturali che alimentano l'inflazione
Si richiede dal lato delle uscite Ravanelli la razionalizzazione della spesa
Da quello delle entrate un maggior recupero fiscale dall'aria dei ceti sociali che più degli altri si sono sottratti ai loro doveri di contribuente
Ma tutto questo è già contenuto nel programma del governo quando le analisi e le proposte si spostano sulle altre condizioni che possono determinare lo sviluppo oltre quella preliminare della lotta all'inflazione allora si determina una vera confusione di voci e di proposte
Importante in questa discussione a mio modestissimo correre e che si rimanga con i piedi per terra cioè che si vada alla sostanza del problema e il problema ridotto all'essenziale è incrementare il volume degli affari dell'azienda Italia
Confesso di non aver mai capito il senso del dibattito che ha posto in alternativa i settori maturi a quelli che si possono definire di avanguardia
è maturo tutto ciò che non si vende e d'avanguardia tutto ciò che si vede
Quando il made in Italy incrementa il volume di affari sul mercato interno e su quello internazionale la conseguenza e che si riducono le importazioni e aumentano le esportazioni
Cioè si accresce la ricchezza del Paese e si incremento dei livelli di occupazione
La sfida che ci viene imposta dalla competitività come ci ricordava ieri il nostro segretario Craxi si vince o si perde sul terreno delle nuove tecnologie
Sia quelle che vengono incorporate dei prodotti sia quelle che cambiano profondamente i processi produttivi
Tecnologie di prodotto e di processo che avanzano in tutti i settori
Maturi e non la rivoluzione tecnologica crea computers e robot sempre più complessi e sofisticati
In grado di elevare la produttività per redditività dell'impresa
Ma anche in grado di elevare dire eliminare i lavori più nocivi faticosi ripetitivi noiosi dell'attività umana sia nelle fabbriche che negli uffici
Tuttavia l'innovazione tecnologica se non è contestuale ad un'intensa ripresa delle attività economiche distrugge più posti di lavoro di quanti ne crea allora la lotta alla disoccupazione si conduce prima di tutto conquistando nuove fette di mercato per il made in Italy sul piano mondiale e in questo nuovo scenario dunque che riformismo politico e riformismo sindacale dovranno riproporsi quale Fauré forze protagoniste in un Paese che cambia e che cambierà sempre più in fretta
La parola al compagno Dragone vicepresidente della lega nazionale delle cooperative
La con la parola
Care compagne e cari Contarini
Io vorrei innanzitutto nei pochi minuti
Che ci vengono assegnati per gli interventi e questo congresso
Ribadire di progetti fronte a voi
E la lega delle cooperative quando il governo presieduto dal compagno Craxi ha proposto il patto anti inflazione
I compagni socialisti della lega sono riusciti a convincere la totalità di questo organismo ad aderire al patto inflazione
Non è stata una battaglia né semplice né facile
è stata però una battaglia che ha consentito al Governo e al nostro partito di presentare uno schieramento più ampio
Uno schieramento che desse il senso che le forze produttive e sociali del Paese sostenevano l'azione del governo
Che le forze produttive e sociali del Paese
Mi avevano capito il senso complessivo che non era solo quello del decreto sulla scala mobile era invece un'azione di più ampio respiro che conteneva una complessa manovra economica capace di dare in termini reali più potere ai lavoratori più consenso alle forze produttive più ampiezza del Complesso ad una manovra che fosse di risanamento e di sviluppo
Questa azione della componente socialista è stata importante ha determinato anche in altre associazioni dell'imprenditoria minore in altre organizzazioni dove la presenza dei comunisti era una presenza forte
Uno sgretolamento di un fronte che ha messo in luce come il dissenso della maggioranza della CGIL
Fosse essenzialmente il dissenso di quella corrente più legata al Partito Comunista ed essenzialmente legata al disegno complessivo del Partito Comunista non ad una scelta sindacale a quella CELTA scenda cale che la CISL e la UIL e la corrente socialista della CGIL avevano compiuto questo è importante perché consente di fare della lega delle cooperative e più in generale del movimento cooperativo
Un complesso di impresa efficienti legate ad un disegno di sviluppo complessivo del Paese non solo come era stato in passato per ragioni storiche
Che anch'essi erano allentate nel passato più recente erano ancora molto forti e vedevano forte la preminenza del partito del Partito comunista
Ma i motivi di interesse all'interno di un settore importante come quello cooperativo che più in generale anche il settore della minore impresa di un terzo settore dell'economia italiana
E quello di uno sviluppo nuovo che assegna caratteristica socialista nel corso degli ultimi anni
Noi abbiamo puntato e puntiamo sempre di più in futuro non sui settori tradizionali di sviluppo del movimento cooperativo quelli cioè che rappresentarono un elemento storicamente molto importante
Ma oggi indebolito nell'attuale fase di sviluppo del Paese bensì nei settori nuovi ad alto contenuto tecnologico innovativo nei settori dove l'aspirazione alla partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa e anche contemporaneamente
L'aspirazione a dare vita ad un sistema di impresa efficienti di imprese forti imprese capaci di dirigere nel Complesso tutto il movimento verso obiettivi più ambiziosi
Ecco questo il senso vero del lavoro che si è sviluppato nel corso degli ultimi anni
I suoi studi una battaglia politica che non è da oggi il senso dell'affermazione del recupero di alcune radici ideali li abbiamo molto rivalutato la storia del riformismo nella storia del nostro partito la sua presenza di valutare la storia del movimento cooperativo
Di quello che i socialisti fecero dall'inizio del secolo e successivamente è una parte importante della storia del movimento socialista nel nostro Paese
E la storia di una parte che abbiamo lasciato ad altri dell'immediato dopoguerra e la storia di un qualche cosa che oggi vogliamo recuperare certo limitarci a dire che lo vogliamo recuperare solo per una ragione e cioè per togliere ad altri per togliere a chi ha occupato indebitamente questo spazio sarebbe poca cosa
Di cooperare le ragioni del riformismo socialista nel movimento cooperativo oggi significa dare spazio alla cooperazione impianti nuovi farne uno strumento efficiente per bisogni nuovi che ci sono nel nostro Paese
Per i nuovi ceti professionali
Per i nuovi ceti sociali per tutti coloro che vogliono trovare nell'ambito di questo movimento qualcosa di più e diverso di quanto non offre la grande impresa
Qualcosa di più e diverso che può offrire un modello di impresa basato sulla partecipazione sul coinvolgimento dei lavoratori e qua questo è anche il segno dalla nostra modernità europea
Tra poche settimane ne avremo le elezioni europee io voglio pubblicamente ringraziare i compagni
E dell'esperienza passata nella prima esperienza del Parlamento europeo hanno saputo portare anche questa esperienza che viva in Europa l'esperienza dalla quinta direttiva della CEE l'esperienza della partecipazione della cogestione del coinvolgimento dei lavoratori hanno saputo portare anche in Italia e nello stesso tempo hanno saputo portare dall'Italia questo tipo di esperienza anche a livello comunitario
La battaglia di un'Europa socialista e anche la battaglia che collega i movimenti e i partiti socialisti in un disegno ideale una forma di democrazia economica una forma di partecipazione attiva dei lavoratori alla democrazia industriale
Senza di questo non si capirebbe il perché della nostra battaglia nel movimento cooperativo voi non vogliamo solo occupare delle quote di potere all'interno del movimento cooperativo certo dobbiamo ristabilire equilibri che furono nostro vantaggio nel passato che oggi non lo sono più
Ma che oggi stanno ricominciando nuovamente ad essere in maggiore equilibrio e a nostro vantaggio ma ne vogliamo recuperare una storia antica e nello stesso tempo vogliamo riportare i compagni socialisti che operano nella cooperazione all'interno di un disegno più complessivo che è quello del disegno di democrazia industriale che oggi e patrimonio comune di tutti i partiti socialisti europei
Nei recenti incontri nella partecipazione in molti convegni che sono stati fatti sull'Europa nel corso delle ultime settimane degli ultimi mesi emerso un tema dominante i partiti socialisti non si presentano all'attenzione dell'elettorato
Solo su grandi tematiche di natura economica politica di politica internazionale
Si presentano all'elettorato anche in una posizione ben precisa su quello che il sistema delle democrazie industriali nel loro Paese
Noi su questo possiamo dare un contributo su questo c'era sintonia maggiore tra gli interventi le posizioni della corrente socialista nel movimento cooperativo quelle generali di partito
Democrazia industriale significa interesse la partecipazione all'innovazione
All'intervento di questo modello di lavoro e di organizzazione sociale del lavoro anche in strutture nuove in settori nuovi qualcosa cioè che ci consenta di riscoprire
Una tradizione antica ma nello stesso tempo di adattarla ad un'esigenza della società moderna
L'esigenza dalla società moderna non si gioca solo nelle grandi industrie non si gioca solo delle grandi organizzazioni
Ora burocraticamente strette burocraticamente serrate al loro interno si gioca anche in strutture che siano capaci di valorizzare professionalità sensibilità capacità di intervento
In settori che avranno un largo avvenire nella vita del nostro Paese
Noi giochiamo il nostro avvenire sulla programmazione economica sulla politica dei redditi tua su un sistema di giustizia fiscale che sia veramente tale
Questi sono punti essenziali della battaglia economica politica e sociale del nostro partito la battaglia della cooperazione e la battaglia della democrazia industriale ne è un punto che si lega strettamente alle tesi congressuali e all'indicazione di questo congresso
Con questo spirito con questa attenzione con questo impegno continueremo questa battaglia e con questo impegno noi cercheremo di estenderlo negli ambiti più vasti
In un mondo più largo in occasioni di lavoro che siano più articolate per consentire anche su questo terreno che la battaglia socialista la battaglia del nostro partito possa proseguire
La parola al compagno di Donato si prepara compagno Enrico Manca intitolato la parola
Compagni e compagne si sta ormai per concludere la stagione dei congressi la nostra assise e l'ultima prima delle elezioni europee da più parti si è colto il disagio per il crescente disinteresse che ha registrato un tema una questione come il Mezzogiorno un tempo invece argomento d'obbligo nella liturgia del dibattito politico tutto sommato che se ne sia parlato poco nei congressi della democrazia cristiana dei liberali
Dei repubblicani e dei socialdemocratici come esponenti di questi stessi partiti hanno rilevato non sarebbe di per sé è un gran male
Anche perché quando se ne parlava di più le cose non è che siano andate poi molto meglio
Fatto preoccupante invece e che si sono sentite vecchie analisi
E vecchie proposte assai poco convincenti per l'osservatore attento e avveduto
E neppure dal versante comuniste giunto e giunge niente di nuovo
Il fatto è che tutti ci eravamo abituati ad un tipo di meridionalismo rivendicativo che si prestava diverse e contrapposte interpretazioni e consentiva soprattutto alla democrazia cristiani al Partito comunista di avere un reciproco
Proprio spazio di azione
Quando il reddito nazionale cresceva di duo tre punti era possibile chiedere che ci fossero più risorse da destinare al sud
E la DC poteva col Governo centrale decidere la quantità e con i poteri locali scegliere il come spenderle eh perché cosa
Il Partito Comunista concentrava la sua azione in una funzione di mera rappresentanza dei bisogni sociali criticando l'insufficienza delle risorse ed il modo di utilizzarlo
Oggi questa schematica esercitazione politica per fortuna non è più possibile
E ciò sia perché la realtà meridionale cambiata
Divenendo più complessa e articolata pensiamo alle grandi concentrazioni urbane alla grave crisi dell'industria di base dell'indotto
Alla contrasto tra aree sviluppate
Ed è aree di emarginazione e di miseria e ciò non è più possibile poi anche perché siamo in un periodo di crescita zero pressoché zero e quindi si sono ridotti al lumicino le risorse dato ostinare a mezzogiorno
Tutto ciò impone un esame molto realistico della situazione scelte conseguenti
Sul piano politico tocca a noi più che agli altri affrontare questo tema perché è fuori discussione che è un moderno riformismo avrebbe il respiro corto se non tentasse con lucidità di affrontare e risolvere il grande problema irrisolto dell'Italia contemporanea che è appunto la questione meridionale
E questo tentativo lo dobbiamo fare consapevole di delle difficoltà
E come ricordava ieri il segretario rifiutando di accettare l'idea della ineluttabilità della crisi o di scegliere false scorciatoie senza uscita
Come le teorie dalla ripresa spontanea o della sufficienza dell'economia sommersa
Nessuno può chiedere al governo Craxi di fare miracoli ma è possibile impostare un piano di iniziative in linea con le esigenze più acute
Innanzitutto la disoccupazione che oggi dilaga nel Mezzogiorno con una percentuale di oltre il tredici per cento dei senza lavoro sulla popolazione attiva un piccolo esercito costituito in larghissima parte da giovani con diversi titoli e qualifiche dai laureati ai generici
Sì è vero esiste un problema generale di mancanza di lavoro che riguarda tutti i Paesi dalla comunità e che si potrà attenuare
Soltanto se i Paesi europei concorderanno scelte comuni fondate soprattutto sulla riduzione dell'orario di lavoro ma dentro questo grande problema di fondo
Quello della disoccupazione giovanile meridionale assume una sua autonomia
E assume una sua specificità
Disgregazione sociale ribellismo elevata diffusione di comportamenti antisociali
Coincidenza tra camorra mafia e altro con alcune aree i bisogni sociali esasperati nascono anche dall'impossibilità di avere un'alternativa Pulse provvisoria è incerta di lavoro di retribuzione legale
Per questo la mancanza di lavoro diventa il primo problema adesso però oggi non è più possibile rispondere come in passato soltanto azionando la leva dei lavori pubblici in attesa di nuovi investimenti industriali
Le opere pubbliche restano un'importante valvola di sfogo ma ci sono scarse possibilità e nel prossimo futuro possano essere finanziati Grandi Progetti oltre quelli già in corso
Quello che realisticamente si può fare di accelerare l'attuazione dei programmi già finanziati aumentando la capacità di spesa dell'iniziativa pubblica che oggi non supera mediamente il venti per cento all'anno delle somme stanziate per farlo
Occorre porre mano ad un radicale svecchiamento delle procedure di spesa e alla unificazione e al coordinamento delle attività dei centri d'investimento pubblico lo Stato le Regioni i Comuni le aziende pubbliche e gli enti gli altri soggetti il cui mancato coordinamento genera contrasti
Lentezza spreco scarsa redditività per investimenti come del resto poco o nulla ci possiamo attendere anche sul versante industriale dove alla fine del processo di innovazione tecnologica ci troveremo con un saldo passivo impari sul conto dell'occupazione
E comunque con una richiesta crescente di lavoro qualificato e specializzato
Finora lo Stato per mantenere l'occupazione ha finanziato per dire colossali di industria del del tutto fuori mercato se si continua così
Non avremo un futuro e saremo esclusi dalla riorganizzazione produttiva già in corso nel Paese
Per incrementare l'occupazione non resta dunque che varare un piano specifico sganciato dagli altri interventi tesi allo sviluppo anche se ad essi coordinato finanziando i contratti di formazione lavoro
Corsi pilotati di formazione professionale
Lavori precari socialmente utili semplificando e liberalizzando le procedure che oggi condizionano il mercato del lavoro ed evitiamo l'avviamento soprattutto per le medie e piccole aziende
Superando inutili e dannose rigidità che hanno compromesso le pur minime possibilità di lavoro esistenti in questi anni un piano straordinario per l'occupazione deve essere uno degli obiettivi politici dei socialisti in una moderna e realistica azione meridionalista il suo raggiungimento in temi Break in tempi brevi
è condizione preliminare per accelerare i processi di riconversione e ristrutturazione industriale o per essere più precisi di vera e propria sostituzione industriale
Perché se non riduciamo la disoccupazione nessuno riuscirà a guidare un'operazione così complessa come quella della riconversione degli attuali settori produttivi e sarà impossibile crearne altri
Resteremo stretti nell'emergenza che saremo costretti nostro malgrado a difendere il vecchio obsoleto l'improduttivo a trascurare i comparti più moderni a parlare ma parlare soltanto di terziario avanzato e di servizi reali
Resteremo con la nostra siderurgia alla nostra chimica la nostra cantieristica spugne inesauribili di risorse pubbliche a pareggio dei bilanci mentre si accentuerà il processo di deindustrializzazione già in sia se vogliamo evitare l'alto rischio che il Mezzogiorno diventi un'aria di braccianti Tato industriale
Un'aria di compensazione di un nuovo anomalo e Polibio produttivo del Paese di concentrato nel Centro-Nord dobbiamo con coraggio uscire dalla spirale dell'emergenza
Di utilizzare le risorse disponibili per potenziare i settori produttivi avanzati come l'elettronica ma era un autista all'informatica
Per sviluppare la ricerca scientifica per industrializzare i processi di produzione nell'agricoltura per sfruttare al massimo l'energia del metano per attrezzare il territorio in modo da creare compatibilità e convenienze per nuovi investimenti industriali
In un'operazione così complessa
è chiaro che ciascuno deve fare la sua parte lo stato e di governo certo con le scelte di politica economica necessaria per ottenere innanzitutto il risanamento
Senza di esso non esisterà né per l'oggi né per il domani alcuna possibilità di sviluppo per il Mezzogiorno
Le scelte di politica industriale che non solo non esclude nel Mezzogiorno ma lo recuperino ad una sostanziale centralità nel processo di riequilibrio territoriale nord-sud senza il quale non sarà possibile una ripresa duratura e stabile dell'economia nazionale
Ma oltre allo Stato spetta anche agli altri soggetti istituzionali Regioni Province Comuni fare la loro parte
Qui si tratta di modificare abbastanza radicalmente il modo di essere delle autonomie locali e di adeguare comportamenti metodi e scelte alle esigenze del rinnovamento
Del rinnovamento
L'aspetto istituzionale in questo caso prioritari
Pensare di affrontare compiti ardui pone il panorama confuso ed inefficace della miriade di soggetti istituzionali con le loro competenze i loro conflitti i loro piccoli o grandi corporativismi è pura illusione
Quello che non si capisce perché per esempio la riforma delle Autonomie locali da noi più volte sollecitata resa più urgente tra l'altro dall'entrata in funzione delle regioni tardi tanto ad essere esaminata dal Parlamento
Certamente questo è un tema che dovremo riprendere con più forza ma resta il fatto che su questo piano via per il Mezzogiorno comunque l'esigenza di accelerare i tempi in attesa che la legge di riforma giunga in discussione
Occorre dotare le Autonomie locali dal mezzogiorno di idonee strutture di programmazione di progettazione di assistenza tecnica si parla ormai da anni
Della inadeguatezza della Cassa per il Mezzogiorno ma non vedo quale altra funzione adesso può ad essa può essere assegnata se non questa appunto di supporto tecnico alle Regioni ai Comuni per sostenerne lo sforzo i formulazione e attuazione di programmi di investimento
E oltre a ciò nei punti in cui più acute la crisi e insistenti i bisogni occorrerà adeguare la capacità di decisione delle Autonomie locali costituendo delle unità di comando
Per concentrare armonizzare le competenze e la gestione dei flussi finanziari
E massimizzare i rendimenti in termini di opere pubbliche e di servizi penso alla concentrazione dei poteri sugli stessi soggetti istituzionali
A procedure abbreviate a modernizzare a tecnologico Zare perché no l'azione amministrativa per renderla veloce giusto quanto la velocità della crisi richiede ma la crisi infatti si esce se riusciremo a sconfiggere il conservatorismo che si annida nelle vecchie e nuove corporazioni che in trent'anni hanno prosperato all'ombra dell'intervento straordinario che hanno fatto del sottosviluppo del Sud alla condizione della loro ricchezza ma questo conservatorismo che oggi consiste soprattutto nel non far nulla per cambiare non si batte fantasticando sui possibili repentini cambiamenti sotto la crescente spinta sociale dei bisogni c'è un'abitudine alla crisi
C'è un equilibrio nella crisi e queste due insidie possono rendere irreversibile il declino del Mezzogiorno oggi andiamo sui giornali soprattutto per gli assassini della mafia e della camorra
Per i terremoti per le altre calamità naturali per l'ingovernabilità dei nostri comuni per la sporcizia delle nostre città e tutto ciò è vero purtroppo anzi è verissimo ma c'è anche dell'altro cioè del nuovo cioè del boom ci sono quelli che i sociologi chiamano soggetti emergenti laureati diplomati manager professionisti tecnici che chiedono di essere messi in condizioni di esprimere le loro capacità e c'è una classe operaia che fa il proprio dovere ci sono dirigenti industriali che tirano in salita
Ed ottengono risultati a chi si devono rivolgere costoro da chi devono farsi rappresentare una scelta riformista fondata soprattutto sulla conoscenza della realtà che ricerchi le vie di modi per cambiare questa realtà
E l'unica possibile per il mezzogiorno di oggi l'unità credibile in questo scorcio di secolo ed è in questo senso in un momento nel quale partito vivo una sua stagione di grande esaltazione ma anche di grandi difficoltà con la Presidenza del Consiglio
Lo voi dobbiamo essere in grado di affrontare questo compito dimostrandosi all'altezza delle sue difficoltà perché questo che la gente il paese si aspettano da noi
Compagni di do lettura dell'ordine del giorno
Firmato da molti compagni Valdo Spini Labriola per Sacchi pennelli granchi Monti maccheroni eccetera
Questo cortile del giorno e sulla situazione del gruppo Piaggio io non ve ne do lettura il nostro impegno e la nostra solidarietà con una serie di iniziative concreti a favore dei lavoratori del gruppo io penso che al congresso possa approvarlo all'unanimità
Vi ringrazio
Comunico che i compagni della federazione di Reggio Emilia sono convocati alle ore diciassette e trenta presso il padiglione dell'Avanti Associazione Amici dell'Avanti per comunicazioni urgenti
Do ora la parola al compagno Enrico Manca responsabile della commissione economica della direzione del PSI si prepari il compagno Angelo cresco
C'è un fatto che mi colpisce
E che certo
Non sfugge non è sfuggito all'attenzione
Dei compagni delegati al congresso
Mentre nel Paese è già in atto
Una significativa
Ripresa economica
Il Parlamento
è costretto ad un ripetitivo secondo round
Per la conversione del decreto antichi inflazione
Ecco la conferma delle nostre analisi sui ritardi e le inefficienze
Dei processi decisionali a livello istituzionale
A cui ieri con forza si è riferito il compagno Craxi difatti parlano chiaro
Una lunga e dall'aspra recessione
Forse la più lunga ed aspra recessione dal dopoguerra ad oggi è ormai alle nostre spalle l'aggancio alla ripresa internazionale
è una realtà
Tale aggancio è certamente il frutto
Di una fase espansiva nuova su scala mondiale
Ma
Tale aggancio è potuto avvenire perché la dinamicità
Del nostro sistema produttivo è stata sorretta
Dall'azione del governo
Incardinata attorno alla politica degli eredi
Eravamo quindi nel giusto
Nel manifestare
Nei mesi scorsi
Un ottimismo della volontà
Che poggiava e poggia su un meditato calcolo della ragione
Pertanto o abbiamo individuato i primi segni della svolta
Indicato alla necessità di una manovra di politica economica che riducendo l'inflazione
Permettesse l'aggancio dell'economia italiana ad all'impresa internazionale
Abbiamo puntato sulla possibilità di mettere in atto una politica di raffreddamento dei prezzi
Senza ricorrere all'uso del capestro bollettario che avrebbe strozzato la ripresa sul nascere
Dinnanzi a chi nella sinistra si attardava abbattere il passo Sunna e catastrofi Smodis retroguardia
E a chi nel versante opposto diffondeva un allarmismo interessato a proseguire nelle politiche tradizionali la fiduciosa risposta riformisti già è stata il varo della politica dei redditi
No non è un amaro pedaggio dei socialisti
Ma al contrario una scelta politica di fondo che avevamo già definito dei nostri impegni elettorali e programmati
Una scelta che rompe il garantismo meccanicistico età allora anche ingiusto del sistema delle indicizzazioni
Una scelta che ridarà alle forze sociali e politiche la sovranità piena di scegliere e di decidere sul merito della evoluzione economica
La libertà di contrattazione è stata quindi tutt'altro che coartata dal decreto del governo anche l'inflazione è piuttosto un'opposizione pregiudiziale
Alla linea del decreto
Che mostra il ritardo di quanti nel movimento sindacale e nella sinistra rimangono aggrappati al Brachino e conservatore meccanismo di regole ed indicizzazioni
Questo atteggiamento dimostra il persistere nella sinistra politica e sindacale
Di vasti settori che rifiutano le responsabilità riformista dello sviluppo e del cambiamento
Da questo punto di vista compagne e compagni la vicenda del decreto è veramente emblematica
La vicenda del decreto è espressione di una delle questioni di politica di fondo cioè sono dinnanzi a questo congresso
La vicenda del decreto ci mostra commenta il persistere in una parte della sinistra di grandi ritardi culturali e politici stalla causa vera dell'attuale divisione nella sinistra
Va ripresa economica in atto
Non è certamente immune da fragilità e contraddizioni
Penso in particolare
Al vincolo estero
Allora zoccolo di inflazione che abbiamo perforato ma non certa risolto
Alla insufficienza con l'attuale i processi di innovazione attraversano il nostro sistema produttivo
L'attuale fase di ripresa deve perciò essere gestita con un forte impegno politico e programmati
Politica dei redditi
E qui sta fischiando
Politica dell'innovazione sono oggi snodi essenziali per fronteggiare il problema attenzione giallisti pongono al centro della loro iniziativa l'occupazione
Gli alti livelli di disoccupazione sono il segnale di una grave malattia nell'intero organismo economico
L'avanzata della disoccupazione ha aggravato ed approfondito le aree di Emerging azione preesistenti
Il Mezzogiorno in primo luogo ha creato all'interno della società il grande detta della disoccupazione giovanile
Nel quale si stanno bruciando le speranze di una intera generazione Pierre rischia addirittura di saltare l'esperienza del lavoro
Condannata alla marginalità sociale
Spinta Vertone esasperazione o la rassegnazione
Talvolta verso la droga più spesso verso una disperata percezione della propria inutilità sociale e del proprio fallimento esistenziale
L'avanzata della disoccupazione aggredito persino quella che sino a poco tempo fa erano le zone forti del tessuto sociale
La classe operaia si indica l'insalata le aree di antichità e consolidata industrializzazione del centro e del Nord del Paese
La Società italiana corre il rischio di abituarsi a convivere con la disoccupazione
Ad accertare con inevitabili i livelli che essa ha raggiunto degli ultimi anni
Per queste ragioni la lotta contro la disoccupazione
Costituisce l'asse portante della nostra proposta potremo dare una risposta effettiva a questo problema solo se sapremo fronteggiare le questioni complesse di innovazione e cambiamento del nostro tempo non bastano le spinti al nuovo che pure esistono in parte del nostro sistema produttivo ci vuole una svolta che metta al primo posto
La questione strategica della occupazione
E determini su questo un impegno deciso delle forze politiche sindacali e sociale vieta in pari tempo necessaria una politica del mercato del lavoro
Che tenda a dare anche ai lavoratori
La capacità di adattarsi al cambiamento e di non temere di togliere i vantaggi dei processi innovativi
Potremmo offrire concrete speranze di lavoro
Solo con una strategia che esalti la creazione di nuove professionalità di nuovi servizi di nuovi spazi di creatività produttiva la politica dei redditi che al centro della nostra proposta deve realizzare con un impegno di tutta la collettività perché non si corra il rischio che denunciava ieri il compagno Craxi di una politica dei redditi assenze unito una ripartizione equa dai ospiti allo sviluppo tra i settori forti e quelli deboli
Tra gli occupati e disoccupati
Chiamando le forze produttive ed in particolare il sindacati ad una effettiva solidarietà è grave la responsabilità di chi a sinistra per calcoli di schieramento e pregiudiziali politiche si contrappone oggi globalmente a questa linea
E a ritardi fatto il fiato alle non sopite velleità neoliberiste
Socialmente inaccettabili ed errate dal punto di vista economico perché porterebbero ad aumentare squilibri ed ingiustizie ed a produrre nuove aree di privilegio e di emarginazione
I provvedimenti del governo
In materia di contingenza prezzi amministrati
Tariffe ed equo canone costituiscono l'avvio di una svolta nella politica economica che va proseguita e sviluppata attorno e coerenza
La politica economica degli ultimi anni era sostanzialmente fondata sul tasso di cambio e sulla politica monetaria
La politica dei redditi strettamente intrecciata ad un'organica ed equa politica fiscale può ora essere un decisivo lo stimolo agli investimenti
Questa politica costituisce quindi il solito basamento sul quale fondare una strategia di risanamento a cominciare dal contenimento del disavanzo pubblico
è giunto infatti i momenti
Di rimettere in discussione una quota rilevante della spesa pubblica globale
Su un punto però occorra essere in chiaro
Non è accettabile
Che è sotto la pressione dei vincoli di bilancio
Le riduzioni visione indiscriminate e penalizzi indotte destinazioni di spesa prioritarie per gli interessi del Paese ma insufficientemente protette dal punto di vista politico
La manovra per il contenimento del disavanzo deve essere coerente
Con il sostegno all'innovazione e con la tutela dei gruppi più deboli in un'ottica di equità sociale
Di equità fiscale è uno dei valori di cui siamo portatori
Un elemento bella identità socialista
Il paese è indignato di fronte ai recenti dati sulle dichiarazioni dei redditi
Per chi ha la percezione netta che l'evasione in pari tempo fattore di ingiustizia e di destabilizzazione dell'economia
Mai come in questo caso di intuizione a fondamento di verità
I socialisti confermava in questo congresso la volontà di proseguire con determinazione nella lotta per l'equità fiscale lungo il cammino già aperto dai ministri socialisti delle finanze
Per noi la politica fiscale ha un ruolo di veicolo di avanzamento della giustizia sociale e di strumento di razionalizzazione di orientamento distinguono dell'attività economica
La fiscalità deve svolgere una funzione importante
Per correggere sia per le categorie specifiche che nella distribuzione del reddito in generale le tendenze in contrasto con gli obiettivi della politica dei redditi
Due sono le direzioni sulle quali muoversi
Allargare la base imponibile riducendo drasticamente agevolazioni ed esenzioni
Rendendola in ogni caso immediatamente trasparenti quantificando le una per una nel bilancio dello Stato
Far funzionare gli strumenti esistenti contro l'evasione se necessario perfezionando lì o adottando le di nuovo
Decisivo il funzionamento dell'amministrazione tributaria per il cui ammodernamento è necessario un impegno prioritario
Del resto queste cose l'attuale ministro delle finanze che è persona competente intelligente e tenace lessa
E noi sappiamo che gli sarebbe preoccupata quanto non
Senza superbia
Cioè si perdesse per favore compagni
Nell'avviare gli interventi necessari per Borrell su basi concrete il dovere collettivo per l'equità fiscale in questa ottica deve prendere corpo il disegno di una nuova politica industriale
Cuore di una politica economica che abbia come dorsale strategica la politica dell'innovazione in un mondo che si muove a velocità differenti l'Europa perde terreno nei confronti delle aree forti Stati Uniti e Giappone
Gli esperti sono concordi quando disegnano il futuro rivoluzione informatica società postindustriale
E si talora semplificano la complessità del cambiamento ma indicano alle forze politiche la sfida del nostro tempo
Noi abbiamo intuito per primi l'importanza dell'innovazione che ha il suo epicentro nel sistema produttivo ma coinvolge l'intera società
Non si tratta solo di far avanzare le frontiere tecnologiche nei settori di punta
Per coniugare innovazione di occupazione occorre diffondere i progetti innovativi all'insieme ai compagni Buttiglione lasciata
Dove la conservazione esista in più lucri rendite al sull'esistente in chi si accontenta della realtà come del succedersi lento e disorganico dei movimenti spontanei
C'è da dire che nella sinistra emergono forti elementi di resistenza al nuovo e che alla vecchia destra si unisce una nuova destra il nostro è un impegno politico di continuare in una continua verifica programmatica che si immerge nella realtà
In questa dimensione di rapporto tra sapere sviluppo dobbiamo portare avanti un'azione politica
Non solo verso i settori dinamici del movimento operaio ma anche verso quell'aria sempre più estesa di quadri intermedi di tecnici di ricercatori quella risorsa immateriale attraverso la cui valorizzazione passa la costruzione del nostro futuro
La nuova dimensione del divenire economico sociale e civile deve essere accompagnata sono nuova progettualità che la politica
Frontaliera certe per favore concludere le tesi che abbiamo presentato al Congresso indicano la trama di questo grande disegno riformista Theron alternative per il progresso del Paese
Grazie compagnia ma anche la farà l'Angelo cresco
Si prepari il Corvaglia Giorgio Ruffolo
Compagni e compagne
La stagione dei congressi sta poca sta fotografando la realtà politica italiana una realtà che le scelte dei socialisti hanno contribuito in questi anni a determinare
Dimostrano insuccesso della politica che abbiamo sviluppato
E in questi anni e in questi mesi e in primo luogo
La sconfitta del bipolarismo la ricerca di una centralità laico socialista i cambiamenti negli enti locali i risultati elettorali la presidenza socialista sono pezzi di un mosaico
Che il Polo i politologi dell'Ancien Régime evidentemente si chiedono sorpresi questo dato emergente sul terreno politico ma soprattutto sono gli scogli sicuri Renata la balena bianca della DC
La DC oggi è in tilt
E lo dimostra chiaramente cari compagni il suo congresso
C'è consapevolezza nel gruppo dirigente della Democrazia Cristiana essi sanno che sono entrati in un tunnel di un declino irreversibile
La verità di fondo
Che a questo declino non ha coinciso come ognuno di noi si aspettava il rafforzamento e l'unità dell'aria progressista del cambiamento
Il divagare politico-strategico dal Partito comunista italiano
Le sue paure i suoi diritti il ritorno del re già monismo
L'opposizione durissima al patto di anti inflazione
Il suo governo essere la sinistra
A nei fatti determinato una grossa frattura ai che noi vogliamo che non sia insanabile
Grossi errori pesanti sono le responsabilità
Di chi ha trasformato un confronto sociale in una lotta senza quartiere alla presidenza socialista
Non va sottaciuta la gravità dei fatti di chi ha buttato alle ortiche il processo di unità faticosamente raggiunto nel sindacato aprendo tra l'altro spazi di rivincita
Alla Confindustria sul piano politico il rischio è che non ci siano né vinti né vincitori ma una sinistra politica e sociale è perdente contrapposta
A chi giova questo scenario ad un bipolarismo in disfacimento non si ride non si rafforza compagni con questo vento di follia a sinistra insperate alleanza con conservatori vecchi e nuovi che si annidano anche nella coalizione di governo
Molti di noi vivono il dramma di questa frattura mentre sottolineano gli errori del compagno Berlinguer sanno che la risposta non può però essere la chiamata alle armi
Il settarismo e la rottura a sinistra compagni non c'è mai appartenuto non fa parte della storia del Partito Socialista Italiano
Ecco perché è stata aggiustata unità raggiunta dal dai militanti di questo partito in difesa del patto anti inflazione
Come giustamente ha ricordato Amendola
Bisogna attaccare con forza
La concezione manichea secondo quale la politica di rigore sia politica di destra la sinistra riformista italiana ha il dovere di proporre una politica capace di conservare un certo tipo di accumulazione proprio programmata rivolta precisi obiettivi ma questa politica occorre capacità progettuale credibile con contenuti visibili e comprensibili
Soprattutto condivisi dalla gente questo era l'obiettivo che sta alla base della scelta dei socialisti
Ebbene noi socialisti siamo convinti che l'errore più grave oggi sia quello di attardarsi attorno alla difesa impossibile la scala mobile
Non si può chiedere da una parte come giustamente fa il sindacato oggi la riforma del salario
Poi attardarsi su degli atteggiamenti che non affrontano i problemi reali che abbiamo di fronte oggi che sono una politica di rigore via e di con equità che ponga la centralità dell'occupazione
E non a caso noi puntiamo oggi alla riforma del salario per riteniamo che la triangolarità non sia una gabbia per il sindacato ma sia una conquista delle lotte di questi anni di un sindacato autonomo unito che ha rappresentato la bandiera e tante lotte di molti militanti sindacali sociali spinello Wilander la CGIL
Ecco perché cari compagni il problema vero è quello di affrontare oggi certo il patto infrazione ma soprattutto una nuova politica industriale che rilanci la nostra economia
Noi abbiamo speso in questi quattro anni cinquantanove mila miliardi di incentivi e il problema non è quello di toglierli e casomai quello di finalizzarli di imitarli non ha più senso infatti dare dei quattrini senza chiedere in cambio niente abbiamo bisogno invece di portare avanti una serie di misure legislative a sostegno della piccola e media azienda che sono il tessuto economico connettivo della nostra economia
Abbiamo bisogno soprattutto di collegare ingenti ad una politica che ponga la centralità dell'occupazione
Punti allo sviluppo realizzi in nei fatti quella saldatura che ci consenta che la ripresa economica non significa ripresa economica è caduta occupazionale
Oggi più che mai abbiamo bisogno di una politica economica di verza
Abbiamo anche bisogno come socialisti di affrontare senza Nitti ma con coraggio il problema anche d'una nuova organizzazione produttiva che significa la stagione anche della diminuzione dell'orario di lavoro è certamente importante oggi affrontare le questioni come quelle del contratto di solidarietà od una nuova finalizzazione della cassa integrazione però la verità di fondo è che solo misura tampone questi oggi più che mai abbiamo bisogno di collegare indica la ripresa internazionale ad una politica economica e sabbia che sappia garantire occupazione ti occupazione non ha solidarietà tra i lavoratori e soprattutto anche una risposta seria oggi ad una frammentazione nuova che sta maturando anche all'interno del movimento operaio
Ed è il discorso della professionalità che si impone bella risposta a quell'incompiuta che è rappresentata dall'inquadramento unico
Che per la prima volta accerto aveva determinato un valore importante che era quello di dire chiama operaio specializzato e certamente più qualificato di una dattilografa
Però oggi c'è l'esigenza e la necessità di affrontare la questione dei quadri della professionalità vera di una nuovo modo di organizzare il mondo produttivo italiano
Ecco perché va ripreso anche con forza
Quello che per i cani definiva un pizzico di utopia io penso invece che sia la risposta a chi ci chiede molto spesso che cosa significa essere socialisti e soprattutto che cosa significa essere di sinistra
Io non credo compagni
Si possa definire di sinistra chi oggi difende magari aziende pubbliche con dalle perdite di venti milioni per addetto hanno io sono convinto
D'essere di sinistra oggi significhi portare avanti con coraggio la democrazia industriale
Per dirla come palme nel momento in cui la concorrenza internazionale sta sviluppando una infatti in elementi nuovi e devo dire anche un nuovo modo di estrarre dal movimento sindacale un sindacato che non può essere dimezzato
Un sindacato che certamente è giusto che tuteli il potere d'acquisto ma soprattutto allarghi le aride occupazione perché questa è la sfida degli anni due mila e questo è l'obiettivo di giustizia che i socialisti no devono portare avanti la nostra opinione cari compagni
Quella ora di riprendere tutto quel filone propositivo nato a Torino ha sviluppato a Rimini che significa democrazia industriale autogestione cooperazione con leggi a sostegno di questi temi
Che significa un nuovo modo diverso di portare avanti da democrazia all'interno della fabbrica se non possiamo chiedere salario chiediamo spazi di potere di partecipazione
E in questo senso allora rigore con equità significa anche però voglio dire molto rapidamente perché il tempo un giudice inesorabile per ognuno di noi è quello di una battaglia seria all'evasione fiscale
Il Partito socialista non può essere solamente il partito che ha fatto ottimi Reggio otto ottime leggi sul terreno dell'evasione dobbiamo fare in maniera che le manette agli evasori diventano nei fatti una realtà quotidiana e concreta
L'evasore
Dobbiamo cambiare il concetto della cultura presente ve lo dico anche ai nostri amici repubblicani che praticano sempre ricchissime hanno semper livore ma l'unico rigore che ci ha insegnato a Spadolini è stata la punizione calcistica perché ai suoi tempi
Via rigore ne abbiamo visto poco
Dobbiamo dire a chiare lettere che l'evasore non è un furbo ma un ladro e questo è il senso allora dell'esigenza di raccogliere i mezzi per costruire appunto un rilancio della politica economica e sociale
Un'ultima considerazione voglio fare su questo tema riguarda compagni la battaglia contro l'assistenzialismo del partito sta portando avanti
è una battaglia giusta è una battaglia giusta soprattutto se affondiamo il bisturi in talune aree e zone d'ombra nel pubblico impiego dove dobbiamo troncare
Con l'asse con l'assenteismo con improduttività con una cliente Enna che ha origini lontane che nasce dalla Democrazia cristiana
Lotta lotta all'assistenzialismo però non significa l'ottava sole alla socialità io non vorrei cari compagni che dopo e Lodi
Faccio nomi per pudore che nel nostro partito operandi molti dirigenti hanno tollerato le pensioni baby adesso andiamo a proporre le tensioni e sessantacinque anni
E devo dire che per molti consentitemi questo dato maschilista per molti uomini saranno pensioni di reversibilità visto che l'età media è settato sessantasette per gli uomini l'ottica soprattutto
Su un terreno di giustizia che sono le pensioni d'annata uno scandalo che dobbiamo finire che fa parte del programma di governo
Voglio fare un ultimo discorso su questo terreno
Che riguarda appunto allora l'esigenza di far sì che previdenza non siediti per risanare l'INPS non daremo più da pensione a chi l'ha pagata duramente con l'Ati con anni di impegno e di lavoro
Un'ultima questione compagni e voglio concludere è un appello che io voglio fare per quanto riguarda il problema degli handicappati
Ebbene campagna anche lì il partito non può essere il partito di Rimini demeriti e dei bisogni è poi partito che impedisce lo scorrimento delle percentuale per gli handicappati e il partito che si dimentica della riforma della quattro otto due il partito che lascia fuori dalle fabbriche migliaia di persone indigenti
Ecco perché compagni però concludendo devo ricordare a me stesso a voi che non è solamente un problema di linea politica ma abbiamo abbiamo l'esigenza di un grande partito di un partito che nella mia regione teme di fatto di non riuscire a utilizzare fino in fondo l'occasione storica che ci sia che ci si presenta Cohen recentemente su Mondoperaio poneva queste domande a cosa servono i partiti oggi a quale domanda politica e quale funzione sociale devono corrispondere una società contemporanea laici Zanata frammenti Zatta esprime direttamente la propria domanda politica valori e di interessi diffusi interesse spessi corporativa e settoriale
Per rispondere a questi compiti dicevo abbiamo bisogno di un grande partito di un PSI che non costringa il presidente del Consiglio ad un ad effetti defaticante mediazione dalle sue posizione politica e quelle degli altri partiti
Non di un partito trasferito di guardia d'onore a Palazzo Chigi giustamente esorcizzato da Craxi attrezzi
Ma un partito in grado di riprendere le prospettive politiche unitarie maturata Emas a Torino saldando la proposta della società elaborato nel convegno di Rimini
Un PSI in grado di legare istituzione Formenti riformatori espressi dalla domanda sociale politica che sale dal Paese che sappia essere sempre meno solo di palazzo e gestionali tal fine a se stessa un partito che scompiglia il male sottile Terni rischio di diventare in taluni casi appendici di centri di potere politico pubblicò il singolo
Cari compagni un partito nella società della società nel partito
Siamo compagni partito che vuole risanare l'Italia bonificare la palude dell'assistenzialismo delle politiche DC il risanamento politico e morale è sempre stata la cartina di tornasole della storia del movimento socialista e tagliando dalle nostre parti gli avversari dal primo del Novecento dicevano dei socialisti
Era un socialista però onesto me lo consentirà ancora l'onorevole Spadolini se ne ricordo STET questi sì semi non sono coltivati solo nei campi dei repubblicani del resto sono campi in modo molto avari per quanto riguardano i risultati se no ci dovrebbe spiegare come mai
Del ministro delle Finanze sul terreno la giustizia non cammina ancora l'agente compagni ci chiede capacità di governo autorità scelte coerenti al rinnovamento morale trasparenza
è una domanda irreversibile che come socialisti non delude avremmo ragione politica al mondo che ci costringa abili pietosi e perdenti su questi temi
Nessuno nessuna forza politica può nascondere stiamo inserimenti e mo'nuovi negli armadi soprattutto quando non ci appartengono questo discorso riguarda anche il problema della P due cari compagni
Viviamo un momento magico
Ieri si guardava con disprezzo
Oggi ci segue con interesse ed attenzione
Siamo potenzialmente il punto di aggregazione
Sì tutte quelle forze di rinnovamento modernità e giustizia equità che credono ad una sinistra politica di governo sociale riformatrice
Non deluderemo queste appese al Paese chiediamo la forza i consensi per realizzare questi nostri obiettivi grazie
Ringrazio
Ringrazio il compagno cresco
Ci ha mandato un messaggio
La vedova di Salvador Allende
Caro Craxi
Mando i miei fraterni saluti
Ai partecipanti al congresso socialista
Chi appoggia la causa di libertà del popolo cileno
In Cile la lotta popolare
Ha costretto nell'ultimo anno
Con le giornate di protesta convocate dalle organizzazioni sindacali dei partiti le opposizioni
Alla paralisi del Paese ha obbligato
La dittatura
A limitare la repressione
E ha promesso però false concessioni
Bisogna raddoppiare gli sforzi per i fare in modo che si sia in condizione di respingere una dittatura che con i suoi supplizi alle sue violazioni dei diritti umani rappresenta una vergogna per l'umanità grazie per il vostro appoggio e per la vostra solidarietà
Ha la parola il compagno Giorgio Ruffolo
Carrera poi il compagno Giorgio Benvenuto
Scusa Ruffolo senso Ruffolo prego i compagni di sbarazzare i corridori e di consentire uno svolgimento regolare del congresso e l'ascolto degli interventi
Pagherà il servizio d'ordine sono pregati di consentire questo strazio
Cari compagni
Il mio sarà un intervento come dire svelti Ino
Centrato attorno a tre Brevi riflessioni
Sulla politica economica
Sul duello a sinistra
Sul riformismo
Politica economica
Un anno fa presentammo a Milano il nostro programma
Possiamo misurarne pacatamente oggi progressi e difficoltà
Sui vari fronti
Sul fronte del rientro dall'inflazione si sono fatti progressi importanti
Il decreto
Al di là della modesta incisione sul salario monetario recuperabile del resto nel salario reale ha dato un contributo importante alla stabilizzazione delle aspettative
La palude del disavanzo pubblico
Per prosciugare la richiederà invece sforzi molto più prolungati
Io non credo né i tagli della spesa credo nelle riforme delle leggi di spesa come quella della previdenza
Che il ministro del lavoro si accinge a varare
Ma le riforme hanno tempi lunghi intanto occorre agire con più decisione sugli interessi che alimentano una rendita finanziaria privilegiata e occorre elevare la pressione fiscale
So che questo è un discorso impopolare ma la virtù non sta nel rifiutare con sdegno
Ciò che poi si pratica quando suona l'allarme nel modo peggiore a suon di condoni di una tantum e di sopra imposte
La virtù
La virtuosità nel ridurre l'evasione e l'erosione fiscale che insieme rappresentano il quaranta per cento del reddito imponibile teorico
Questo e il terzo fronte della politica economica
Sul quale finora
Solo qualche progresso è stato fatto
La questione fiscale
Diventerà presto il centro del conflitto sociale
Certo la mastodontica iniquità fiscale
Non la si può abolire per decreto dall'oggi al domani
Ma se c'è un programma
Di rientro graduale dall'inflazione compagni ce ne deve anche essere uno esplicito e preciso nei tempi e nei modi di rientro dall'evasione e dall'erosione fiscale
Attendiamo
Dunque attendiamo con fiducia ma anche con una certa impazienza
Sul fronte dell'occupazione non si sono fatti ancora progressi
Siamo giunti cassa integrazione compresa ha un tasso di disoccupazione dell'undici virgola sette per cento
Un giovane su due nel Mezzogiorno è disoccupato
Il governo ha previsto nell'ambito dell'accordo sindacale importanti iniziative
Che sono tuttavia ancora inadeguate e non coordinate
Chi spera che la disoccupazione nei prossimi anni sarà assorbita dalla crescita si inganna
Perché la crescita sarà assorbita per intero dall'aumento della produttività
Chi poi scopre l'America
Deve dimostrarci che è possibile e desiderabile importare in Europa oltre alla cosiddetta flessibilità del lavoro americana
Di cui Negri e portoricani conoscono tutte le virtù
Anche quella cultura e quella società
Chi pensa poi che con la disoccupazione si possa convivere deve essere pregato di non fare più discorsi virtuosi contro l'assistenzialismo che il solo modo di conviverci
Chi invece rifiuta questo lasciar fare deve impegnarsi in una riforma del mercato del lavoro che investa i tre aspetti fondamentali della formazione della redistribuzione della promozione
Sono certo che il ministro del lavoro e consapevole della necessità di un programma serio e coordinato di rientro dalla disoccupazione
Duello a sinistra
Compagni
L'attacco furibondo
Cui i comunisti hanno sottoposto
Il primo governo a direzione socialista
Lo ritengo
Uno dei più fatali errori non certo il solo del compagno Berlinguer
I comunisti
Hanno suonato una carica di cavalleria
Che prima o poi si spegnerà in campo vuoto
Io non so quanti Cavalieri conterà Berlinguer di ritorno
All'indomani delle elezioni europee
So so però che un partito che usa la sua grande forza per ostruire anziché per costruire ha poco da dire e niente da promettere
No
Non traggo compagni da tutto ciò
Motivi di compiacimento
Perché
Il neo settarismo
Di un partito che rende incredibile l'alternativa nel momento in cui li aggredisce l'alleato potenziale e ammicca all'antagonista dichiarato apre a sinistra una falla anche per noi pericolosa
L'interruzione di un dialogo a sinistra una lunga guerra fredda a sinistra
Ci riserverebbe infatti
In un'alleanza
Della quale il meno che si possa dire
E che non brilla
Né per solidità né per solidarietà
Non non si preoccupa tanto il tasso di anti socialismo di autorevoli personaggi
I quali prima di impartire ci lezioni di austerità
Dovrebbero dare un occhio alla loro pagella di ministri in profitto se non in condotta
Ci preoccupa
Ci preoccupa compagni
Il rischio che il nostro riformismo
Entro i margini
Che resistenze insidie e gelosie lasciano aperti si stemperi in una logorante quotidianità
Di qui la necessità di non accettare la stupida provocazione di un duello a sinistra che non ha altra prospettiva che l'annichilimento delle prospettive della sinistra
E di tenere aperto il confronto sulle idee sulle cose in modo che il nostro partito
Gestendo con lealtà prudenza e fermezza come ha fatto in questi mesi di una presidenza socialista di alto prestigio
L'alleanza di oggi possa lasciare aperta la strada a quelle di domani
E vengo alla terza e ultima riflessione il riformismo e la sinistra
Noi sappiamo compagni quanto sia difficile la strada del riformismo
I rivoluzionari potevano dire la rivoluzione è per domani
I riformisti sono impegnati al presente storico
Ma la strada delle riforme difficile
A causa delle condizioni economiche che inchiodano i governi con la loro forza di gravità ai problemi del quotidiano
E a causa del clima ideologico che tende ad una glaciazione conservatrice sotto l'impeto dei venti neo liberisti ICI monetarista in economia autoritari in politica
Diciamo la verità compagni quei venti qualche spiffero lo fanno soffiare anche nel nostro campo
Dobbiamo stare attenti a non scambiare per modernità vecchie idee del liberismo autoritario
Quelle
Espresse
Per esempio nella favola delle api di Mandeville
O nella parabola dei cani e delle capre di Townsend e verso la fine del Settecento le parabole del cinismo di mercato come lo definiva un grande riformista Karl Polanyi
Noi non abbiamo abbandonato l'ENI N per ritrovarci con Luhmann e o con Friedman
Non ci siamo affrancati dalle ideologie salvifiche dei metà racconti totalitari ricadere in un manager idealismo prêt à porter
Che del marito che del manager idealismo vero finisce poi per acquisire Opel scimmiottare il linguaggio molto più che l'efficienza mentre coltiva i fiori del male dell'opportunismo e del conformismo
Quei fiori danno frutti avvelenati una pratica troppo mercatisti Ca'della politica e una concezione troppo pragmatici Spica del potere
Gli esempi di quanto queste tendenze possano essere fuorvianti e pericolose in Italia non mancano nella storia recentissima della Repubblica
La nostra risposta liberismo autoritario è il riformismo socialista e liberale
All'ideologia degli automatismi del mercato della forza dobbiamo porre la fiducia e la capacità dell'intervento attivo e progettuale degli uomini
Una volta e concludo compagni ho detto che questo nostro è il più antico e il più nuovo partito della sinistra
Ed è questa almeno per me la ragione profonda
Dell'attaccamento esistenziale a questo partito
La forza dell'umanesimo di una tradizione ormai secolare
L'amore per la libertà la sete di giustizia la sua inquietudine generosa che gli permette di rinnovarsi senza mai tra dirsi
Questo è il partito il partito della sinistra che noi abbiamo scelto e che amiamo lo vogliamo
Lo vogliamo compagni trasformato modernamente nelle sue armi è intatto nel suo antico cuore
Ha la parola il compagno Giorgio Benvenuto
Questo congresso finalmente unitario riflessivo e anche festoso e una prova di maturità per il nostro partito una prova che esso deve dare soprattutto a se stesso abbiamo l'onere della governabilità questa volta in prima persona
Ed insieme l'esigenza irrinunciabile di legare l'impegno di governo ad una prospettiva politica contro la quale sappiamo che si cumulano avvertita e riserve di ogni genere non sempre espresse alla luce del sole
Si potrebbero portare infiniti esempi di questa ostilità è sufficiente ricordare che essa nelle sue varie forme fa leva sulle ondate di emotività che ciclicamente investono la vicenda politica italiana al nostro partito tocca il compito di introdurre dosi crescenti di razionalità in essa sapendo che l'emotività ha i suoi cultori e i suoi focolai soprattutto nel palazzo e nei suoi dintorni
Il Paese reale ha invece più buon senso di quanto la sua classe dirigente non mostri di credere se l'emotività è una specie di reazione senile di un sistema politico viziato nei suoi comportamenti da decenni di non governo noi dobbiamo chiederci come mai ogni nostra proposta ogni nostra iniziativa sussidi reazioni così forti e sproporzionate
Questo tentativo di drammatizzazione continua delle situazioni esiste e non va sottovalutato
Ma esso è qualcosa di più che la prova della nostra esistenza
è compagni e compagne la dimostrazione che la nostra politica pur così attenta e meditata colpisce nel segno
E si teme che la gente capisca il senso del nuovo che vi è in essa in altri tempi avremmo reagito agli attacchi con vittimismo e gravi lacerazioni si sarebbero prodotte al nostro interno
E il triste emotivo della storia socialista
Ora è diverso il partito nuovo è una realtà
Una realtà e il suo spessore culturale la sua straordinaria capacità di aprirsi alla conoscenza
Contro tutto questo lo lottano più o meno subdolamente gli antichi gendarmi del regime consociativo gendarmi la cui rumorosità tradisce una evidente debolezza
Compagne e compagni il bipolarismo è in crisi
Di qua i democristiani sono chiamati a una grande revisione del loro ruolo politico
Di là i comunisti più estesi a rimettersi in discussione
Si chiudono anzi si serrano entro le mura della loro città della e perdono sempre più aderenza con la società che cambia
Entrambi senta o no i comunisti e democristiani di non farcela più attenere insieme l'antico consenso
Da diversi punti di vista queste due forze in parte il subiscono ma certamente non sopportano la nuova identità socialista perché essa è il rapporto con i nuovi ceti sociali
Le nuove professioni le nuove aspirazioni
E percezione del nuovo noi dobbiamo porci costruttivamente verso queste due forze e la loro crisi
Con rispetta o dei loro dibattiti interni e delle loro divisioni ma senza accettare che la vita politica italiana sia scandita sui tempi della loro crisi
Non è colpa nostra se la crescita socialista crescita di idee di consenso viene vissuta come fattore di instabilità
Tanto più che noi vogliamo creare le basi di una vera cultura di governo in cui i valori socialisti di equità e di progresso Seeley Dino acciocché Dean superato
E di insuperabile c'è nella grande tradizione liberaldemocratica
Avete visto compagne e compagni come ora tutti sono in pena per la nostra identità
Berlinguer
Decide di volta in volta sette NRG dentro o fuori a seconda dei suoi umori di quell'arcaica e solitaria a sinistra di cui egli si considera a un tempo sorvegliante cerebrali
Definita de Mita
Impegnato a ridisegnare l'alternativa di Trapani ogni tanto cancella dalla geografia politica alle terze forze e i polli che non fanno quadrare bene i suoi Tonti
E persino Spadolini nutre timori per noi è per la nostra laicità
Ai repubblicani in particolare dobbiamo sforzarci di far comprendere che la cultura laica eh con la grande tradizione riformista affondamento della modernità socialista
E che è un errore da parte loro rammaricare se ne la contiguità elettorale non è necessariamente portatrice di conflittualità politica
Ma perché compagne e compagni tanto discutere della nostra identità
Mi sono sforzato di trovare problema Gioni elementari la prima gli altri si preoccupano perché è un'identità ce l'abbiamo
La seconda ragione
Capiscono che essa non è fondata su schemi ideologici ma su una capacità di rapporto autentico con la società civile quindi è una identità la nostra senza vocazioni minoritari
La terza ragione sanno che questa identità interpretando il dinamismo della società civile e ciò che di Vital mente innovativo c'è in essa costringe al mutamento il sistema politico ce n'è abbastanza
Perché si cerchi di alimentare del Paese un anti socialismo di maniera ma anche abbastanza perché noi si sappia come contrastarlo e di isolarlo di fronte all'opinione pubblica
La nostra sfida al vecchio e dunque più che mai aperta più che mai vincente l'importante e che non arretriamo di fronte alla difficoltà abbiamo compagne e compagni affrontato i fischi in piazza è l'ostruzionismo in Parlamento ma non a caso oggi
Tutti parlano il nostro linguaggio il linguaggio del riformismo il linguaggio della ragione politica socialista
Questa battaglia del partito apre nel sistema politico parti importanti forse decisivi per chi nel sindacato da tempo impegnato sulla frontiera del rinnovamento
Noi vi diamo la frattura di questi ultimi mesi con amarezza ma sia chiaro non con angoscia
Se è vero che i nodi vengono al pettine bisogna ammettere che da troppo tempo l'unità sindacale sopravviveva come una finzione a situazioni e comportamenti che la negavano di fatto dopo il settantotto o in particolare
Il risentimento comunista si era venuto a crescendo verso quelle componenti del sindacato alle quali il Partito Comunista imputava gran parte della responsabilità
Per il fallimento dell'ipotesi di compromesso storico
Devo ricordare che in una indimenticata relazione al Comitato centrale del Partito comunista Berlinguer
USA toni ed espressioni verso i sindacalisti socialisti Tosi va ancora oltre che non hanno mancato a più tardi di trovare un letto significativa di molte piazze italiane
Ma la semina non è stata fruttuosa
Dunque la divisione è dolorosa ma non bisogna attardarsi su di essa con spirito di vedovanza
Così come è inutile e controproducente tentare di ricucire in qualche modo certo si possono confezionare le alchimie più varie intorno alla faccenda dei tre punti di scala mobile ma credete davvero che qui stia la sostanza del dissenso credete davvero che servirebbe a qualcosa una ricucitura sono su questo punto forse servirebbe a rimettere insieme i cocci
Ed è proprio questo che non vogliamo non lo vogliamo perché la spaccatura se il decreto che pure abbiamo cercato di scongiurare ha portato alla scoperta la profondità della crisi del sindacato
L'inadeguatezza dei suoi modelli organizzativi l'improponibilità distanti i metodi contrattuali e c'è un'altra ragione
Per la quale le mediazioni non servono non si può prescindere dalla natura dello scontro politico che sulle scelte del sindacato si è aperto bisogna aprire gli occhi non si può far finta di non vedere
Non si può mediare sull'autonomia del sindacato perché è proprio sull'autonomia del sindacato dell'ipotetica comunista si è mostrata pesante stringente
Su quel se questa morsa non si allenta lo diciamo chiaro e tondo ai compagni comunisti nessuna unità è praticabile
Abbiamo atteso a lungo e con sincera disponibilità
Che il Partito Comunista facesse il grande passo sulla direzione del riformismo forse non lo ha saputo fare per la vecchiezza degli schemi culturali ai quali ancorato
è forse più realisticamente non ha potuto e non può farlo per il condizionamento che gli deriva dal suo insediamento sociale
A questo travaglio del partito comunista per ora un travaglio senza parto abbiamo concesso non poche attenzioni attenzioni non poche attenuanti
Su di esso la Federazione unitaria si è condannato alla paralisi praticamente ed all'indomani della conclusione dell'esperienza di solidarietà nazionale
Ed era inevitabile che al primo contatto con una scelta il castello dell'unità fittizia frenasse
Questo non deve comportare la chiusura del dialogo con la componente comunista al contrario ora da posizioni più chiare e distinte è più facile discutere
Dobbiamo al tempo stesso salvare ciò che il salvabile dell'unità d'azione
Anche perché voglio dirlo con franchezza non ci piace il tentativo di far crescere sulle macerie della spaccatura una sorta di bipolarismo sindacale
I comunisti di là di qua tutti gli altri in attesa di chissà quali altre egemoni
In pochi anni tante cose sono irreversibili mente cambiate in questo Paese
Oggi la discussione degli ultimi anni settanta sulla centralità della classe operaia
E su quello che è stata definita strumentalmente patto tra produttori appare roba di un altro secolo oggi attestarsi sul principio del carattere egemone della classe operaia significa condannare
All'isolamento e spingere verso un radicalismo senza sbocchi centinaia e centinaia di migliaia di lavoratori dei settori industriali maturi
Non possiamo certo contestare
Ai comunisti il diritto di tentare di raccogliere intorno a queste classi la sua strategia politica né ai comunisti della CGIL di seguirlo su questa strada
Noi sappiamo che su questo equivoco L'Unità è saltata cercare di ricostruire una su di esso
è un'operazione fuori della realtà e perdente
Radicale revisione dei tradizionali criteri di retribuzione del lavoro il nocciolo della cosiddetta riforma del salario è tutta qui
Abituato a gestire la rigidità il sindacato deve misurarsi con la flessibilità del sistema economico e per questo darsi un sistema contrattuale più moderno la seconda questione e la politica dei redditi
Chi pensa che la questione della politica dei redditi possa essere affrontata e risolta con grandi round centralizzati si sbaglia non si può trasformare la politica sindacale in un grande spettacolare partita a poker da tenere di tanto in tanto a Palazzo Chigi
L'equilibrata gestione delle compatibilità impone una chiara collocazione del sindacato all'interno di un rinnovato sistema istituzionale
Insomma più potere e più responsabilità ma a tutti i livelli della società civile e tutti i giorni dell'anno
Le tentazioni ad instaurare rapporti di scambio politico non ci interessano aumenta non sono le confusioni dei ruoli e tengono il sindacato lontano dal vero obiettivo della sua partecipazione al meccanismo delle decisioni al centro come nella periferia del sistema dei poteri
Noi compagne e compagni ci auguriamo che in questa direzione si muovano i prossimi passi del Governo sulla politica economica e sociale
E che la stessa nuova direzione della Confindustria nata all'insegna del pragmatismo abbandoni pregiudiziali e schemi ampiamente superati
Per quanto ci riguarda è questa la frontiera sulla quale siamo attestati senza presunzione
Ma anche senza tentennamenti e dal partito ci aspettiamo su questo terreno una risposta altrettanto precisa
Questo congresso è una tappa importante per il nostro partito
Più un punto di partenza che è un punto di arrivo serve a far capire qual è la nostra direzione di marcia quanto ampie siano le potenzialità dell'ipotesi riformista bisogna fare compagne e compagni uno sforzo coerente ma soprattutto bisogna vedere vera capacità di rinnovamento nel partito nei metodi di lavoro
è difficile smontare il vecchio apparato e le vecchie logiche mentre è forte la tentazione di cercare scorciatoie organizzative dobbiamo compagne e compagni darci gli strumenti perché la nuova identità del partito possa essere proiettata verso una prospettiva di grande estensione del consenso purtroppo le sue strutture e i suoi localismi tendono a rinchiuderlo in spazi che gli stanno troppo stretti dobbiamo evitare di commettere un errore storico la sottovalutazione della nostra proposta politica
Ci accusano di a vere pochi voti e grande potere
Noi diciamo che è ben altro e lo scarto che noi avvertiamo ecco vogliamo colmare
Lo scarto tra quei pochi voti LA grandi potenzialità dell'ipotesi politica socialista
Colmare
Colmare Cuesta scarto compagnie e compagni compagno Craxi è difficile ma non impossibile c'è la faremo
Quindi i segretari regionali che non l'avessero fatto sopra i Kato sopra i cattivi recarsi al primo piano alla stanza numero uno alla Commissione verifica Poteri
Rinnovo l'invito ai compagni del servizio d'ordine di far sgomberare i corridori e di consentire uno svolgimento ordinato del dibattito
Ha la parola il compagno Gianni De Michelis
Care compagne
E cari compagni
Qualcuno
Pensava che questo fosse in parte un congresso rituale o superfluo
Perché avveniva alla vigilia di una campagna elettorale
Perché abbiamo deciso per ragioni in parte contingenti ma in parte giuste di farli in tempi limitati
Perché è un congresso unitario in cui non ci si pongono i problemi
Di contrapposizione
Di scelte drammatiche Bitonto e drammatiche
Che altri partiti dei loro congressi nel recente passato hanno dimostrato
Io credo che già la seduta di ieri e il clima di tensione di entusiasmo che ha salutato la correlazione del compagno Craxi
Ha dimostrato non solo noi ma chi ci guarda l'opinione pubblica del nostro Paese
Che in realtà non si trattava e non si tratta di un'occasione di un passaggio nel superfluo nel rituale
Credo che oggi e domani potremo tutti assieme
Quelli di noi che parlano e quelli che ascoltando concorreranno a formare le decisioni finali
Dimostrare do un congresso di un partito come il nostro può essere un fatto non puramente la tua rituale anche se non ha problemi di contea di contrapposizioni
Di scelte più o meno traumatica per ciò che dobbiamo fare domani e dopodomani
Visto che su questo
E in modo non rituale siamo uniti
Credo che riusciremo a dimostrare
Che invece noi più che altri proprio per il fatto di aver raggiunto questa unità e questa concordia di intenti sentiamo l'esigenza di riflettere assieme di approfondire assieme le questioni che abbiamo di fronte
Di guardare al di là del nostro naso
Dice altare di guardare al di là delle questioni che gli altri si pongono di rispondere per noi e per gli altri non solo per i socialisti ma per il Paese per gli italiani ad alcune domande di fondo che si pongono oggi di fronte a tutte le società democratica
Visto che siamo nel cuore di una grande trasformazione di una grande tradizione storica ed epocale
Oggi
E il problema di rispondere alla domanda Chi siamo cosa vogliamo non è un problema solo nostro come taluno ha detto
In maniera maligna
O strumentale è un problema di tutti
Perché nessuno può oggi ritenere di sapere esattamente chi è e cosa vuole se non riflette se non pensa se non tenta di ricollocare di riprogettare prodiana rilevate proposte
Nel contesto di una realtà che è cambiata che cambia che cambierà con una velocità con la profondità chiaramente la storia dell'uomo ha conosciuto
Ed è questo l'esigenza che volevo sentire profondamente tutti
Noi che più degli altri nel corso di questi anni
Abbiamo privilegiato
L'azione l'operare l'affrontare le questioni concrete
Alla discussione generica generale alla teorizzazione vacua
Lo sento io
Che nel gruppo dirigente socialista più di altri
Nel corso di questi anni forse esagerando addirittura ho parlato di un'esigenza di pragmatismo
Di pragmatismo innanzitutto di capacità di misurarsi sui galleggianti pittori ricompensare di poter ricostruire consensi ho rapporti con la gente semplicemente con le formule dislocato dispieghi
E però per me
Come per quelle altre migliaia di compagni di quadri che ai vari livelli nelle istituzioni della società nel corso di questi anni colazione con l'operare spesso oscura
Hanno contribuito a ricostruire l'immagine la presenza del socialismo questo pragmatismo presto a fare questo privilegiare il comportamento anche spicciolo sulle grandi teorizzazioni non ha mai significato e credo che significhi oggi meno che mai
Una rinuncia a porsi le grandi questioni dei nostri ideali della nostra identità del nostro ruolo
E oggi in questo congresso
Apparentemente scontato
Apparentemente calmo queste questioni possiamo con tranquillità ma non per questo con meno pensione porci alle e porzione fino in fondo
Perché nel corso di questi anni
Spesso noi abbiamo dato prova
Di essere eterodossi
Il tono plastico
Di sapere abbandonare sistemi e slogan che apparivano in qualche modo immutabili ma che non per questo erano meno logori
Ma non io credo abbiamo rinunciato
E abbiamo perso il filo conduttore
Del nostro essere progressisti del nostro essere socialista
E oggi più che mai
Sentiamo noi più degli altri l'esigenza di rispondere prima degli altri e la domanda del chi siamo e che cosa vogliamo
Perché vogliamo riuscire a dimostrare che sapremo essere a continuare ad essere progressisti e socialisti anche nel futuro che ci si prospetta nel futuro che vogliamo costruire nel futuro che vogliamo governare
E lo credo te per questo
Occorre avere la capacità di riflettere seriamente sull'esperienza di questi anni
E sulle ragioni dalle quali essa ha avuto successo
Perché probabilmente riflettendo scopriremo che siamo riusciti ad essere più di quanto non pensassi voi stessi
Coerenti con un disegno generale e nello stesso tempo riuscire
In qualche modo a coniugare la nostra azione le nostre prospettive per il breve per il lungo periodo
Per riuscire in qualche modo a fare un ulteriore salto di qualità un ulteriore scatto ignorante
Cari compagni questo congresso di Verona chiude una fase
Quella che al primo col Misasi
Che al primo quarto congresso di Torino
Diciamocelo francamente
Senza iattanza senta trionfalismo
Ma questa fase l'abbiamo svolta ebbene abbiamo esaurito i compiti a casa che ci eravamo dati
Gli obiettivi che ci eravamo posti le ragioni per le quali siamo riusciti a risuscitare attorno al Partito socialista interesse e iniziativa
Dopo quella sconfitta elettorale quelle del venti giugno nel settantasei molti problemi assieme si accavallavano di fronte a noi
Rivitalizzare il partito ridefinirne l'immagine in un mondo che già allora cominciava a cambiare
Rompere uno schema bipolare detto il venti giugno sembrava schiacciare noi e con noi ogni altra forza tra le due maggiori riaffermare la vostra autonomia
E con questa anzi un ruolo da protagonisti nella vicenda politica del paese
Abbiamo svolto questo compito
L'abbiamo svolto attorno a due grandi concetti che oggi più forse di quando le abbiamo formulati appaiono tali di essere molto più comprensibile pieni di significato
Degli slogan e delle o formule che altre forze politiche vanno propinando distribuendo in questi mesi in queste settimane
I due concetti sono stati quelli di governabilità
E di riformismo
La governabilità del settantanove ed esotismo dal congresso di Palermo del mille novecentottantuno
Attorno a questi due concetti alla loro coniugazione noi abbiamo nel corso di questi anni
Sviluppato un'azione i cui risultati sono oggi di fronte a noi
Solo credo visibilmente plasticamente dimostrati descritti da questa sala congressuale dall'entusiasmo della pensione di queste ore
Ci siamo riusciti compagni
Nel corso di questi otto anni a sviluppare questo percorso prestazione
Perché nel corso di tutti questi anni
Attorno alla governabilità attorno al riformismo nonostante i dubbi sul primo concerto nonostante le preoccupazioni che taluno ha avuto sul secondo concetto nel corso di tutti questi anni
Abbiamo dimostrato agli altri prima ancora che a noi di non perdere mai la rotta
Il filo conduttore il rapporto con gli stessi con la nostra tradizione con i nostri referenti sociali con la realtà alla quale ci siamo e ci vogliamo riferire
Nel corso di questi anni la prova maggiore del nostro successo è stata nel fatto che i socialisti tutti socialisti
Ovunque si trovassero a testimoniare o a operare per il proprio ideale per i propri obiettivi
Nel governo delle istituzioni come nella società o tra la gente sono riusciti a mantenere un rapporto tra di loro a sentirsi parte del medesimo corpo sociale del medesimo corpo politico del medesimo progetto
E lascia però testimoniare a me
Ministro della Repubblica in questi anni in trincea e difficili in molte decine di occasioni di rapporto con la gente con i lavoratori nelle fabbriche nella stanzetta
Non ho mai sentito una contraddizione tra il mio ruolo pro-tempore e il mio essere socialista tra i socialisti accanto a voi sindacalisti lavoratori rappresentanti delle istituzioni locali teologo diverso dovevate svolte e questo è stato sentito e vissuto tra la gente anche nei passaggi più difficili anche nei momenti in cui era più difficile riuscire a rendere evidente il nesso
Tra comportamenti obbligati di breve periodo è un disegno più generale
L'undici anni
Ma un fino allora interrogo
L'undici anni di reazione che ha visto da parte di ciascuno di noi sta per costruire un edificio mattone dopo mattone passo dopo passo
E sono molti i terreni su cui è dimostrabile ma cento quello su cui è più dimostrare dire quello che la nostra azione a livello economico sociale oggi celebriamo in questo congresso
Nel vivo di una vicenda sindacale
Sociale parlamentare attorno al decreto del quattordici febbraio
Ma non dobbiamo dimenticare oggi per capire il sacchettino si ricordava ieri e c'è la grande entusiastica risposta unitaria e convinta riso salito a livelli in queste settimane del Parlamento come nelle fabbriche
Che il quattordici febbraio non è una rondine che non fa primavera
Non è una sorta di passaggio obbligato legato al fatto che i socialisti è stato al governo ne hanno la massima responsabilità non è solo come un atto dovuto dei risposte ai problemi del Paese
Ma è una tappa
O meglio un punto importante da Riva di passaggio di un percorso molto più lungo
Che forse i più non conoscono che forse il più uno ricordano ma che certo molti tra noi e voi sindacalisti parlamentari dirigenti e uomini di governo socialiste ricordano bene
Un percorso lungo
Di rapporto tra le forze politiche e le istituzioni e le parti sociali The comincia in quel luglio del mille novecentottanta quando per la prima volta attorno al raccordo che si inseriva nella prospettiva che poi porta al quattordici febbraio
Governo e sindacati raggiungono un'intesa
E nei giorni successivi per la prima volta il partito s'comunista sconfessa la CGIL sconfessa il sindacato sconfessa accompagna l'arma e apre le premesse di una lunga contraddizione non lungo confronto di un lungo braccio di ferro le cui tappe ormai conosciamo
Noi siamo riusciti dopo il quattordici febbraio a esistere tra la gente a mantenere un consenso L'Unità
Ad avere credibilità nel dimostrare l'utilità e la giustezza di un passaggio difficile perché abbiamo costruito in quattro anni una prospettiva un disegno un percorso dal luglio dell'ottanta ai congressi della CGIL della CISL e della UIL degli anni successivi al ventidue gennaio del mille novecentottantatré alla vittoria elettorale del ventisei di giugno che ha sconfitto la pretesa di taluno di poter affermare in Italia è una sorta di disegno neo thatcheriano neo reaganiano fino al governo Craxi al suo programma riformista all'accordo del quattordici febbraio
Per questa ragione
Possiamo con tranquillità come abbiamo fatto in questi giorni in queste settimane affrontare i passaggi che ci attendono per questa ragione abbiamo potuto difendersi in Parlamento nelle fabbriche tra i lavoratori tra la gente
Per questa ragione o si hanno giorno dopo giorno settimana dopo settimana constatare nei numeri nei fatti nelle cose la giustezza della nostra scelta della nostra direzione di marcia
E compagni governi abilità e riformismo non si predicano le proprio le parole si predicava con i fatti con i comportamenti è quello che abbiamo realizzato in questi anni in questi mesi in queste settimane
è il miglior modo di rendere credibile la nostra scelta la nostra indicazione la nostra volontà di continuare in questa direzione
Ora però
Care compagne e cari compagni non possiamo non dobbiamo fermarci
Abbiamo svolto il compito a casa
Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo dati
Ma non possiamo accontentarsi almeno
Il mondo continua a cambiare
Continua a cambiare rapidamente e se noi ci siamo riconquistati il diritto a svolgerà un ruolo da protagonisti
Non possiamo oggi in qualche modo addormentarsi in una sorta di lotti di Capua paghi delle vittorie senza pensare che dobbiamo vincere la guerra
Noi e noi più degli altri
In un Paese che è nel cuore di un drammatico passaggio
Che ne segnerà il futuro di lungo periodo in un momento in cui ci giochiamo alle sorti dell'Italia non dell'ottantaquattro dell'ottantacinque ma dell'Italia del ventunesimo secolo
Noi il primo a dire agli altri
Proprio perché abbiamo corso di più
Proprio perché abbiamo saputo più degli altri di togliere il nuovo che avanza
Abbiamo il dovere oggi di fare un ulteriore scatto ignoranti un ulteriore salto di qualità
Io non soffermarci solo esaminare il breve periodo ma riproporranno gli stessi riproporre agli altri di proporre al Paese
Un più impegnato Progetto una più impegnata prospettiva un più impegnato disegno lungo cui articolare lo non solo la vicenda politica ma la vicenda civile culturale
Sociale dell'Italia degli anni ottanta e novanta per fare questo compagne e compagni dobbiamo avere molta forza e molto coraggio
Molta capacità di riuscire a sdoppiarsi a non soffermarsi solo nell'azione del Breve ma anche di riflettere di discutere assieme per ciò che vogliamo vedere al di là del tosto naso
Dobbiamo avere la capacità noi più degli altri di dimostrare di dire che le formule del passato non sono più utili per utilizzabili non sono piumetto uno strumento un meccanismo di giudizio per giudicare misurare la nostra azione per farsi giudicare dagli altri per farci capire agli elettori dall'opinione pubblica
Le formule politiche tradizionali sono superate nonché perché noi le mettiamo da parte le abbandoniamo ma perché la realtà che è cambiata e che cambia e che cambierà le travolge e le mette da parte
Fa sorridere
Leggere sui giornali o sui tormenti
Dei socialisti avrebbero abbandonato questa o quella prospettiva politica questa o quella formula fa sorridere nel mille novecentottantaquattro ridurre il giudizio su di noi e sul paese un discorso legato all'accettazione al rifiuto di formule come quella dell'alternativa
L'alternativa quell'alternativa in cui la stragrande maggioranza di noi ha creduto negli anni Sessanta negli anni ottanta in quei termini non ha più ragion d'essere
Non ha più ragion d'essere probabilmente nemmeno quel concetto semplificato di alternanza tra schieramenti diversi al potere con cui abbiamo affrontato le questioni che avevamo fino al mille novecento settantasei
In un mondo in una società in cui tutto cambia si disloca in cui le forze sociali si ricompongono secondo schemi in movimento in movimento continuo di cui non è possibile oggi prefigurare il risultato tra qualche anno tra dieci anni questi schemi non servono a nulla servono solo per difendere posizioni di chi è arroccato in difesa di chi non vuole misurarsi con il nuovo di cui in realtà vuole solo a cavarsela con le parole
Non valgono le formule di ieri non valgono questi schemi è però questo non vuol dire che noi come invece io credo e per gli altri per quelli che la formula ancora si richiamano dobbiamo sentirci
Come dei gatti nella notte nera per cui non esiste possibilità di distinzione
Non è vero che rifiutare queste formule significhi rinunciare avere bussole
Punti d'orientamento possibilità di individuare una direzione di marcia ben precisa e quindi di presentarsi con ruoli con identità
Che ci permettano di collocarsi all'interno di una dialettica che nessun cambiamento può modificare è che la dialettica tra progresso e conservazione
Tra moderazione cambiamento ad est tra e sinistra Benita può parlare di fine di queste distinzioni ma noi e il legame con la realtà sociale l'abbiamo mantenuto sappiamo e non possiamo dimenticarla
Esiste la possibilità oggi che le formule tipiche dei tempi di equilibrio sono morti per mantenere un punto di riferimento una bussola e noi care compagne cari compagni ce l'abbiamo
Non abbiamo bisogno di inventarci la non abbiamo bisogno di inventare formule vuote formule nuove con l'abbiamo bisogno di parlare come fa il mio amico art degli Stati Uniti
Genericamente di nuovi de noi nel corso di questi anni abbiamo costruito la bussola il filo conduttore e questa bussola questo filo conduttore lo possiamo chiamare lo possiamo definire la sfida riformista che abbiamo lanciato alla società politica e alla società civile del nostro Paese
Una sfida di ampio respiro una sfida che non guarda al passato e le vecchie dialettica della stilista del movimento operaio una sfida che guarda al futuro a questo mondo che ci si apre di fronte una doppia sfida una sera a sinistra nella sinistra Partito Comunista
Per dimostrare fino in fondo che solo sul terreno riformista si può essere oggi verso questo ventunesimo secolo concretamente correttamente
Progressisti legati al mondo del lavoro portatrici di idee non so voce di Candy radicalmente innovative ma cariche di valori e di significato e di progresso civile e sociale una sfida che possiamo condurre senza complessi di inferiorità
Non perché anticomunisti ma perché finalmente è veramente oggi negli anni ottanta a comunisti e in questo mondo nuovo e diverso che si è offerto di fronte al nuovo una sfida che non no cari compagni comunisti mai neanche per un momento pensare che noi lasceremo spazio Cividini bloccheremo lasceremo a voi
Di coltivare come il compagno Togliatti amava dire negli anni Sessanta l'orto delle idee e degli ideali progressisti e di rinnovamento una scritta su quel terreno
Con gli argomenti che oggi noi abbiamo come forse nel passato in un certo contesto storico voi avete potuto pensare di a vere
Una sfida che si collega ai fatti alle questioni concrete ai problemi reali della gente e soprattutto della gente di domani le giovani donne e i giovani uomini di questi Paesi
Una sfida che si permette di dire molto francamente molto lealmente senza nessuno di presentare il blocco che troppo spesso hanno un'anima voi verso di noi Dinoi ci misuriamo sulle questioni di politica internazionale di politica economica e che non si può rimproverare i socialisti sì oggi constatano differenze insormontabili quando voi semmai constatiamo nelle posizioni comuniste cambiamenti strumentali pensiamo alla politica internazionale da settantasette ad oggi pensiamo alla politica sociale dalla linea dell'Eur agli atteggiamenti delle ultime settimane
Una sfida verso la democrazia cristiana
Verso le stabiliscono moderato e conservatore di questo paese una sfida per dimostrare
Sul terreno dal governo di oggi e di domani sul terreno dal governo della crisi ed al cambiamento sul terreno della risoluzione dei problemi gravi di oggi della costruzione di un futuro migliore possibile che è la strada riformista il terreno riformista la linea rigorosa ma graduale ed è qua che noi abbiamo cercato di costruire l'unità applicabile praticabile nel nostro Paese per uscire da questa situazione per dimostrare in Italia col consenso della gente che le soluzioni thatcheriani reaganiano è conservatrici non lo so non sono accettabili auspicabili ma loro sono praticati
Una doppia grande sfida che abbiamo avviato
Cominciato a costruire cominciato a rendere visibile credibile in questi anni ma che dobbiamo rafforzare rilanciare portare già avanti nel Breve e nel lungo periodo sempre americano compagni
Perché abbiamo problemi grossi nei prossimi giorni nelle prossime settimane nei prossimi mesi la verifica di cui c'ha cantato il compagno Craxi come momento di chiarimento dimessa di carte in tavola sulla carne sgridare i dodici mesi di collaborazione da parte di chi fosse non ha ancora preso la lezione del ventisei di giugno del mille novecentottantatré
Nel portare avanti un'azione sul terreno della politica economica nella direzione dell'aggancio alla ripresa del tuo suo consolidamento della lotta all'inflazione
Perché l'occasione che il mille novecentottantaquattro ci offre è troppo importante non per i socialisti non vi è una parte del Paese ma dell'intero Paese per consentire a noi che siamo oggi una grande importante fanta nazionale di comporsi nel breve questo problema generale
L'obiettivo sul terreno della politica sociale della realtà del mondo del lavoro della realtà sindacale
Perché noi tackle quattordici febbraio non abbiamo voluto compiere un'azione contro sindacato o per la sua divisione o per la sua frattura perché abbiamo voluto semplicemente esprimere in positivo in costruttivo una linea costruita come diceva inganni adeguate ai problemi del Paese
E però oggi
Come l'azione dei nostri compagni della UIL nella CGIL e di coloro che guardano a noi anche nella CISL ha dimostrato in queste settimane
Noi non intendiamo rispetta i problemi che sono sorti in queste settimane cospargersi il capo di cenere in qualche modo darci per vinti assumere passivamente le conseguenze negative di questo noi vogliamo utilizzare anche questo perché è impossibile a partire da queste pensioni da queste Dialettica da questi scontri è possibile andare più avanti
Verso un rinnovamento del sindacato verso un sindacato più moderno ma non per questo meno democratica meno legato ai lavoratori
Verso un sindacato più moderno ma non per questo meno unito di quello che non sia stato negli anni settanta lavoreremo in questa direzione e avremo l'occasione per poterlo fare e non a parole ma nei fatti perché attorno alla grande questione della riforma della struttura del salario che si pone e si dovrà porre nei prossimi giorni e nelle prossime settimane
Vediamo via filo da tessere chi ha fiato per correre figli argomenti per riuscire a coniugare una lealtà di rappresentanza verso il mondo del lavoro un'esigenza di tener conto del mondo così come è cambiato come cambia e come cambierà
Abbiamo pochi mesi di distanza elezioni amministrative e non possiamo pensare di affrontare in modo rituale in modo di ordinaria amministrazione perché la grande riforma di cui parliamo comincia dal basso
E le formule bianche quelle in cui crediamo abbiamo perduto delle giunte popolare di sinistra solo di per sé sufficienti oggi del potere in qualche modo dare risposta ai problemi nuovi
Un'azione nel breve ma anche ai compagni lasciatemelo dire a me e forse più di altri in queste ore sono state legato al breve periodo alla contingenza un'azione ante per il lungo periodo
Un'azione di riflessione attorno a questioni decisive che ci siamo posti col questo congresso con le tesi qual era l'azione del compagno Craxi già fatto ieri la questione dell'autoriforma del partito
Perché noi
Per dirla per una volta con Scalfari
Noi partito che si è candidata si candida ad essere il partito del rinnovamento dell'ammodernamento del Paese
Vogliamo essere il partito degli innovativi e noi dei rampanti e dobbiamo sconfiggere anche al nostro interno tentazioni che ci sono e che ci saranno
Di utilizzare i risultati
Novelli broker del cambiamento le condizioni di favore che potremmo avere un'autoriforma non fatta di parole non di moralismo e generici ma di questa capacità
Vieri uscire collegandoci alla realtà che cambia essendo le degni di essere un moderno partito riformista
Un'azione compagni sul terreno della governabilità perché non basta più
Oscillare tra la governabilità spicciola al minimo livello e poi auspicare battersi come facciamo per una grande riforma che sarà il frutto del processo e non la premessa del processo di cambiamento
Sul terreno alla governabilità abbiamo un grande campo d'azione te posso ridurre in una frase semplice
Un'azione volta alla deregulation alla riduzione delle regole alla semplificazione dei meccanismi che sono stati nel bene e nel male creati
Ma nello stesso tempo avendo la capacità noi socialisti noi riformisti dispiegare e cambiano le regole ridurre le regole non significa vivere senza regole
Che occorrono regole diverse più leggere più flessibili ma non per questo meno giuste è meno rigorose
Un'azione compagni sul terreno del riformismo perché il riformismo che noi di cui abbiamo alzato la bandiera il riformismo di cui dobbiamo essere campioni d'interpreti
Non è il riformismo del passato quello del diciannovesimo secolo anche se ne siamo i continuatori gli eredi e ieri valutiamo l'importanza è il riformismo del ventunesimo secolo un riformismo al nuovo e diverso un riformismo che ci impone di ripensare profondamente noi stessi le nostre teorie le nostre analisi i nostri progetti
Un riformismo e ci permette di essere apparentemente eterodossi quello plastico ma che nello stesso tempo deve consentirci di togliere il collegamento tra le nuove risposte e i nostri ideale di fondo
Quando abbiamo a tenere compagnia che ci chiamino libri Lab
Vedrà e nelle tradizioni del movimento socialista democratico italiano cos'è caro Spadolini le bla bla se non Giustizia e Libertà solo nell'estate legale Noventa operaia Rosselli quando aperti fa il Partito d'azione
Parte così importante nella nostra storia e nel nostro mondo
Ma come allora Gobetti Rosselli il Partito d'Azione seppero coniugare libera n-esimo socialismo esigenze sociali in modo adeguato a quei tempi nuovi dobbiamo essere inibita del ventunesimo secolo
Capaci di difendere il coniugare le libertà le spinte autonome di spinte individuali con l'interesse generale con disegni generali con la capacità di rispondere agli interessi particolari
E c'è un terreno su cui soprattutto lasciatemelo dire visto che molte in cui lo faremo nelle prossime settimane trascura la nostra trincea di spiegarla fondate un terreno soprattutto su cui riusciamo riuscire noi in Italia come i socialisti ovunque nel mondo a dimostrarlo quello del diritto al lavoro dell'occupazione dell'occupazione per i giovani e festa fondamentale il primo che è l'obiettivo che lega il socialismo nel diciassettesimo e nel diciottesimo alle diciannovesimo del ventesimo ed al ventunesimo secolo
Questo filo rosso che ci collega
Perché noi dobbiamo riuscire a dimostrare che siamo in grado di portare avanti i dementi Oriente oggetti risposte nuove senza però in qualche modo la centralità del diritto al lavoro dell'occupazione venga sostituita dalla centralità del profitto o dell'accumulazione capitalistica e siamo in grado di farlo possiamo farlo
L'esperienza compagni di questi anni dimostra il fallimento dell'esperienza reaganiana e thatcheriana dimostra cioè non mi ed Euro
Come taluno diceva alla fine degli anni Settanta penali sposta la crisi è necessariamente l'andare indietro l'andare a destra il tornare al passato
Non è affatto vero che la risposta alla crisi dell'asse a fare è il meno Stato non è eterno quello che è avvenuto in questi anni quello che sta avvenendo in queste settimane quello con cui Reagan ha dovuto fare i conti per dodici mesi di fila rinnegando se stesso e che oggi occorre più stato non meno Stato anche se diverso stato anche se è un modo diverso di utilizzare l'azione regolatrice di guida delle istituzioni democratiche
E noi
Che nel breve qui dagli altri noi progressisti più dei conservatori nell'incalzare della crisi abbiamo dovuto arretrare perché le nostre risposte di ieri non erano adeguate oggi abbiamo la possibilità e il dovere di recuperare lo spazio ceduta di dimostrare per il fallimento delle nostre risposte di ieri è pari al fallimento delle loro risposte di ieri
E che sul terreno del domani no io sono nuovi le forze progressiste riporta Tiziano inventa la possibilità individuare una risposta del proprio perché deve guidare una transizione complessa evitando il rischio del passaggio traumatico del conflitto addirittura in conflitto nucleare
Richiede regole
Richiede enorme richiede grandi capacità di direzione collettiva nazionale e sovranazionale
Perché abbiamo bisogno di sapere realizzare so tra democrazia occidentale fece dopo la guerra mondiale prima d'un conflitto che non possiamo godere e non possiamo in alcun modo accettare in qualche modo con una prospettiva di fronte a noi
Più spazio
Per un riformismo preciso identificato riconoscibile distinguibile alle posizioni dei conservatori dei moderati d'ogni paese di ogni colore di ogni derivazione idiozie
Un grande lavoro allora compagni un grande compito nel breve e nel lungo un compito immenso ma io credo per questo non meno esaltante dobbiamo farcela possiamo farcela
Dobbiamo darci tre parole d'ordine professore
Impegno
Più impegno di lavoro più capacità di sviluppare un'azione da militanti socialisti e riformisti
Rete del passato non tutti l'hanno dato perché nel passato taluni e penso ai nostri compagni del sindacato più di altri hanno sopportato lo sforzo di stare in prima fila di stare in trincea
Unità compagni evita centoventi unità
Non per un richiamo moralistico non per un richiamo di facciata aveva la constatazione di quanto ha servito questo vitale nostre battaglie
E di quanto gli altri guardino con stizza cercando di di individuare elementi di divisione interna perché sentono che questo è un ulteriore elemento a nostro vantaggio
E non dobbiamo pentirci e io personalmente non me ne pento per quello che abbiamo fatto talvolta anche con decisione difficile in questi anni per creare le premesse di questa unità che oggi a Verona c'è nebbia
Ma soprattutto compagni
Ma soprattutto oltre all'impegno a L'Unità socialismo più socialismo compagni non meno socialismo
Non ha paura di ricevere affermare il valore e il significato profondo
Di una parola che in tempi in cui le parole perdono di significato di connotati ne ha acquistati mi acquistati di sempre nuovi non solo in Italia non solo in Europa ma ovunque nel mondo
Più socialismo anche se diverso socialismo come oggi in Francia come oggi in Spagna uomini America Latina e in altre parti del mondo
Più il socialismo perché poi sappiamo che oggi più che mai in questa società che si trasforma la gente principale del cambiamento può e deve essere il mondo del lavoro e socialismo significa essere una forza che cerca se vuole non per diritto che proviene dall'alto ma perché solo costruisce con i comportamenti che ai fatti rappresentare esprimere le esigenze e le attese del mondo per lavoro
Più socialismo compagni più socialismo perché questa è una forza che possiamo usare anche nel bere
Quando altri sono costretti a inventare formule vuote come il partito dalla democrazia noi abbiamo bisogno di mandare nulla se non di riuscire ad essere per l'oggi e per il futuro coerenti con noi stessi e con la nostra tradizione
Impegnati uniti socialisti compagni vinceremo la sfida riformista
Grazie
Compagno De Michelis
è giunto messaggero
Nel Partito socialista operaio
Spagnolo
Il Partito socialista operaio spagnolo e il suo segretario generale Felipe Gonzales salutano fraternamente
Il congresso del Partito Socialista Italiano
Fanno pervenire a tutti i delegati parole di amicizia e di solidarietà
La pace e la costruzione dell'Europa l'uscita dalla crisi economica nel segno del progresso e il futuro del socialismo della democrazia sono rotte che ci hanno unito in passato e che oggi ci uniscono più che mai cari compagni italiani come partiti e come nazioni confidiamo e speriamo che il successo del congresso di Verona rappresenti un fermo Passavanti verso la soluzione di questi problemi verso l'affermazione universale dei valori della pace libertà e fraternità
Precisiamo
Precisiamo i lavori del congresso
Per i compagni i delegati in modo particolare
Il dibattito proseguirà per tutta la giornata di domani
Le conclusioni del segretario del partito sono previste per lunedì mattina
L'ultima comunicazioni segretari regionali
D Aosta Piemonte Liguria Friuli Trentino Emilia Marche Abruzzo Sicilia e Sardegna sono convocati presso la commissione verifica poteri al primo piano del centro operativo
Il segretario della federazione di Bari prima esperienza al lato destro della presidenza
Invito i compagni del servizio d'ordine a fare il loro dovere a far sgomberare i corridoi e a consentire un ordinato svolgimento del dibattito
Ha la parola il compagno Ottaviano Del Turco
Care compagne
Cari compagni
Esubero
Desidero innanzitutto
Ringraziare i delegati
I compagni invitati
Per le manifestazioni di simpatia e di apprezzamento che ci sono state rivolte
Credo sia corretto credo sia giusto
Dire che esse vanno ai militanti socialisti del sindacato per la battaglia dura
Difficile
Che stanno conducendo in queste settimane
Tre mesi orsono
Esattamente il dodici febbraio
Si concludeva un lungo negoziato con il governo
Ma si concludeva anche un difficile confronto dentro il sindacato dentro la CGIL
Da allora compagna
Sono stati novanta giorni di dura lotta politica
Che non ha risparmiato niente e nessuno non c'è stata fabbrica non c'è stato cantiere non c'è stato ufficio
Dove non si sia sentita la nostra voce la nostra protesta le nostre ragioni nessuno
Ripeto nessuno dei nostri quadri e dei nostri militanti si è tirato indietro nessuno di noi ha voluto osservare la regola di porgere l'altra guancia
Colpo
Che è stato inferto all'unità della CGIL della federazione
è stato un colpo duro e non poteva essere subito senza una risposta decisa e orgogliosa dei nostri militanti
Lo abbiamo fatto compagnia
Con la passione con la forza con la consapevolezza che abbiamo tratto dalla nostra storia
Dalla nostra tradizione
Dalla nostra cultura
Manifestazioni hanno risposto con la forza della ragione con la pacatezza delle nostre riflessioni ai grandissimi colpi inferti all'unità sindacale
Nulla compagni
Ci è stato risparmiato in questi novanta giorni
Ma accanto alle amarezze
Per un'esperienza che si consumava abbiamo potuto sentire quanto grande fosse il patrimonio di unità di orgoglio dei militanti socialisti in altre epoche della nostra storia
Prove come quelle che abbiamo affrontato in questi tre mesi
Sarebbero state segnate da lotte e divisioni drammatiche per il popolo socialista
Abbiamo imparato anche noi quanto sia importante il nostro patrimonio politico culturale ideale in molti si sono stupiti per questa prova di compattezza e di unità dei socialisti
Noi ci ripromettiamo compagni di continuare a scoprirli ancora per molti anni
è toccato
Hanno i socialisti nella CGIL un compito difficile ed esaltante
Alzare bandiere tenerle alte in nome di valori che per molti anni sono state bandiere valori di gran parte del movimento operaio e sindacale del nostro Paese
è toccato a noi socialisti nella CGIL parlare a nome della CGIL di vittorie di santi di quella CGIL che alla fine degli anni Quaranta che all'inizio degli anni cinquanta mentre si stendeva in Italia la gelata dell'esperienza centrista proponeva al Paese lanciava al Paese il Piano del lavoro
Che cos'era quella proposta
In quegli anni in quella situazione politica
Se non un atto coraggioso di un sindacato disposta a parlare il linguaggio degli interessi generali del Paese
Anche contro le tentazioni alla chiusura corporativa della difesa del posto della di lavoro o degli interessi di quelli che aveva una qualche sicurezza nella società di allora
è toccato a noi hanno i socialisti della CGIL ricordare il dramma degli anni cinquanta della sconfitta del sindacato dei prezzi che pagammo tutti assieme al settarismo dalla rissa
è toccato a noi compagni parlare
Talvolta solo per evocare di unità sindacale delle grandi straordinarie conquiste per il mondo del lavoro che essa ha prodotto alla fine degli anni sessanta e all'inizio degli anni settanta
è toccato a noi socialisti della CGIL parlare il linguaggio della svolta dell'Eur della CGIL di lama e di Maria detti del sindacato che faceva i conti con i limiti del puro rivendicazionismo aziendale
Per approdare a livelli di grande responsabilità di grande rilievo di straordinario valore democratico per la nostra società
Noi compagni non abbiamo dovuto inventare nulla
Non abbiamo cambiato nulla non abbiamo cambiato pelle in questa battaglia non abbiamo dovuto saccheggiare la tradizione di nessuno se non quella che abbiamo assorbito lavorando assieme ai lavoratori ai quadri
Ai dirigenti di tutte le attribuzioni di cui è ricca la storia e l'esperienza del movimento operaio del nostro Paese
E tuttavia compagni non abbiamo mai abbandonato nemmeno un'altra lezione anche questa fondamentale per la storia dei socialisti del sindacato per la nostra cultura
Anche quando si faceva più forte la rabbia e la protesta anche quando sembrava che il settarismo dovesse cogliere i risultati più pericolosi e per i numerosi anche in quei momenti i socialisti della CGIL hanno saputo parlare ai lavoratori
Alle forze politiche al Paese
Il loro linguaggio fatto di ragione e di grande consapevolezza per i rischi che stavamo e stiamo correndo tutti quanti
Non abbiamo trascurato compagni nessun tentativo di restituire serenità concretezza sindacale al dibattito e alla ricerca di che tante volte rischiava di straripare verso altre direzioni
Abbiamo anche noi imparato a praticare il binomio fermezza e flessibilità
E se questa linea giusta come noi riteniamo sia giusta per affrontare i grandi temi della pace e della sicurezza essa compagni non è meno giusta se si applica alle grandi tensioni ai grandi conflitti sociali che scuotono una società un popolo un Paese più gli altri hanno alzato la voce più altri alzavano le bandiere della loro orgogliosa diversità più noi abbiamo fatto appello alla ragione
Ai motivi profondi che giustificano L'Unità di chi lavora di chi deve difendere con un sindacato unito la propria dignità di produttore abbiamo fatto in questo modo il nostro dovere di militanti socialisti impegnati in una grande straordinaria battaglia politica e ideale
Abbiamo fatto in questo modo il nostro dovere di militanti e dirigenti sindacali che non hanno dovuto in questi novanta giorni pronunciare abiure che non hanno dovuto rinnegare nessuna delle regole fondamentali della loro storia
Per questo punta noi consideriamo un risultato utile per nuovi e per tutto il Paese la ripresa di un dialogo e di un confronto meno aspro e più attento ai contenuti sindacali
Ieri
Il compagno Craxi nella sua relazione ha espresso il suo rammarico per la crisi in cui versa oggi l'unità del sindacato
Il Partito socialista può fare moltissimo
Il governo che Craxi presiede può fare moltissimo per contribuire a sanare qualcuna non tutte delle ferite che si sono aperti in questa vicenda mi riferisco compagni alla proposta che porta la firma di lana e di chi vi parla e che è stata assunta da tutta la CGIL il Partito Socialista
Può cogliere in quella proposta un elemento straordinario per una forza che si vuole caratterizzare come il motore di ogni processo riformatore
Il rapporto e in quella proposta si sancisce tra gli effetti del decreto e la riforma della scala mobile del salario è il risultato più prezioso di un compromesso importante come quello che abbiamo raggiunto dentro la CGIL il governo o cogliere questa circostanza per cercare di allargare l'area del consenso alla sua linea di risanamento
In questo sforzo c'è anche per il governo un elemento di continuità con le cose che ha detto e che ha praticato in questi mesi
Io compagni sento come un grande dovere morale
Testimoniare qui davanti alla platea del congresso socialista degli sforzi del Presidente del Consiglio di tutto il Governo per cercare di realizzare una soluzione che coinvolgesse la responsabilità dell'insieme del sindacato altro che decisionismo due mesi e mezzo di trattativa lo si chiede ai nostri ospiti stranieri gli ospiti che rappresentano i partiti socialisti dove al governo sono le forze conservatrici atto che trattative altro che i temi della riforma del salario dalla scala mobile del fisco dell'occupazione decreti interattivi senza alcuna trattativa senza alcun negoziato segnano i rapporti e le relazioni industriali in quei Paesi
Io credo sia giusto
Lasciare ad altri il compito di gettare benzina sul fuoco lo ha detto anche Craxi ieri nella sua relazione
Lasciamo ad altri il compito di civettare con quei gruppi con quelle forze che in altre stagioni della nostra storia anche recentemente prima del quattordici febbraio abbiamo bollato come forze avventurista ed irresponsabili
I socialisti
Non sono interessati
A partecipare a questo gioco all'imbarbarimento della vicenda politica e sociale
Non ci piace e compagni questo clima di Nostalgia nei confronti delle esperienze sindacali degli anni Cinquanta non si intere essa perché non Pugliano laboriosa illusione di coltivare gli spazi immensi come dice il compagno Achille Occhetto
Non ci interessa un processo che porta una parte della sinistra italiana a guardare alle esperienze del Partito comunista francese o alla sua appendice sindacale alla sei sette come un modello da imitare siamo come ha detto ieri nella relazione il segretario del partito una minoranza che aspira ad affermare in tutto lo schieramento progressista ideali e la cultura riformista
La storia ci ha insegnato che una minoranza forte delle sue ragioni può affrontare il rapporto ed anche il confronto duro con gli altri con grande sicurezza e con grande tranquillità se è consapevole che le idee che propone sono giuste
E le proposte che va però sono proposte corrette battersi contro le illusioni massimaliste incoraggiare tutte quelle forze che vogliono sottrarsi a questa lusinga
Diventare punto di riferimento per quanti vogliono confrontarsi seriamente e senza riserve con voi
Questo è il compito che vogliamo assolvere dentro al sindacato e nel Paese da riformista ed è un compito compagni di straordinario fascino politiche ed ideali per fare questo
Abbiamo bisogno di far vivere le nostre scelte le nostre opzioni reali come parte di una grande battaglia per l'equità e per la giustizia
Se ci si pensa bene c'è in questo binomio equità giustizia un pezzo fondamentale della nostra tradizione riformista non ci spaventa compagni batterci contro una visione arcaica cieca rozza
Che fate la difesa del salario nominale una sorta di tabù insuperabile ciò che indebolisce la nostra battaglia
Ciò che indebolisce la nostra capacità di allargare il consenso sono le resistenze che incontriamo nello sviluppare coerentemente questi principi sul terreno della concretezza dei fatti politici
Il tema dell'equità fiscale
Deve diventare nelle prossime settimane il tratto distintivo della nostra identità di grande forza di governo
Stroncare il fenomeno ignobile e vergognoso che l'evasione fiscale e decisivo se non vogliamo il discorso giusto ragionevole di chiedere ai lavoratori di fare una parte di sacrifici non venga vissuto compagni come una sorta di doppia punizione
Perché alla richiesta di sacrifici si accompagna la consapevolezza dell'impunità di cui godono nel nostro sistema fiscale interi gruppi sociali
Il sindacato che parla di fisco compagni lo fanno a me della più grande onestà platea di contribuenti che ogni mese fa il proprio dovere nei confronti dello Stato e della collettività
Deve essere allora chiaro forte il senso della nostra battaglia
Se confronto sì è scontro ci ad essere anche tra le forze che con noi sono nella maggioranza
Sia compagni su queste cose e non sulle torbide manovre di palazzo che stanno cercando di gettare ombre delle nostre nel dibattito politico di questi giorni
Prendiamo come partito lo faccia l'insieme del gruppo dirigente posizioni contro questi indirizzi
Ai lavoratori che rappresentiamo alle forze del progresso delle riforme dobbiamo offrire l'immagine di un partito e parla di una società giusta di una democrazia governante
E non far dalla tribuna di una grande tradizione storica che ogni giorno si alimenta del nuovo che la società industriale propone a tutti quanti alle forze politiche alle grandi forze sociali
Questo compagno sia questo il messaggio di speranza emerge dal nostro quarantatresimo Congresso vedrete allora se è questo il senso della nostra assise se queste saranno le conclusioni dei nostri da quando lavori che i militanti i quadri coloro che hanno guardato con simpatia avranno una ragione di più per far sentire la loro voce per continuare a battersi come hanno fatto in questi novanta giorni con più forza e con rinnovato vigore
Resistenza
La presi
Mezza propone
Il seguente ordine del giorno
Il quarantatresimo Congresso socialista
Dinanzi a ripetersi di eventi sismici che hanno determinato lutti e distruzioni in Abruzzo Molise Lazio Umbria e Campania
Impegna il governo ad intensificare l'azione di protezione civile per le popolazioni colpite di a predisporre rapidamente
Gli strumenti per la ricostruzione del patrimonio edilizio né per la ripresa dell'economia evitando gli sprechi e le lungaggini degli interventi tampone
Il quarantatresimo Congresso invita presi in Parlamento ad affrontare con urgenza la discussione e l'approvazione della legge sulla protezione civile
Giorno e approvato ha la parola il compagno Rino Formica
Compagno
E compagni
Con le elezioni del nonno Parlamento repubblicani si è chiuso un ciclo storico
Fondato sul dominio della Democrazia Cristiana nella direzione politica del paese
E sulla egemonia del partito comunista nell'area dell'opposizione sociale e Poli
Il conflitto politico
Stretto nella grande strategia della mediazione e del compromesso sia snaturato ha perso valore i dialetti e si è sciolto in una grave e pericolosa crisi di governabilità
Non è un caso
E il Partito Socialista Italiano non baciato da un vistoso successo elettorale guadagni la presidenza del consiglio e la dura e glaciale risposta
Della ferrea ragione politica
La Democrazia Cristiana non è più fulcro di governo il Partito Comunista non è alternativi
Il vuoto democratico e riempito da chi ha lavorato per la costruzione di un ideale punto di riferimento politico e culturale contrapposto alla pratica del quasi governo e della quasi opposizione
La formale ricomposizione del dissidio sociale Poli
Operata con le modeste avvolta avvilenti risorse
Dell'unità e della solidarietà al più basso livello ideale
E il frutto di una riflessione centrata sulla presa d'atto
Di una cronica fragilità della democrazia italiana e della pericolosità di un ampio dispiegarsi del conflitto sociale in una comunità ancora malata di tentazioni reazionarie e di suggestioni massimalista
Queste analisi intenzionalmente pessimisti
Va anche indeterminate hanno prodotto una crosta spessa ed opaca atta a soffocare ogni riflessione critica sulle ragioni di un riformismo manca
La vicenda storica dell'Italia denuncia una mancata carenza di riformismo
Sia nella tradizione politico-culturale che nella prassi dei governi è evidente che è mancata una stagione prolungata in cui il riformismo sia stato un metodo abituale in cui la classe politica abbia assunto come no ma del proprio operare il fare info
L'aggiornare di continuo il quadro istituzionale per scomporre ricomporlo in funzione di una interpretazione progressiva dei mutamenti e dei movimenti espressi dalla società le correnti ideali riformiste sono sempre state minoritaria e prive di una effettiva capacità di diffusione e di egemoni i fatti i riformisti sono stati confinati a momenti di particolare un subiti da governi o da classi di governo a cui erano in realtà estrema
La ragione del riformismo mancata e semplici ed univoca
Il riformismo presuppone un grado di evoluzione delle forze produttive
Di maturazione del corpo sociale delle sue espressioni politiche
Che nella realtà italiana sì è venuto delineando forse solo nel corso dell'ultimo decennio
L'assenza del presupposto sociale del riformismo ha dato la i j Monia politica a partiti e forze in cui il riformismo e sostanzialmente estrema
Questi partiti e queste forze hanno modalità di rapportarsi con la realtà e di trovare di consenso del tutto diverso e dal riformismo
Sono infatti accomunati dall'essere molto ALGO da essere volti al governo di una società arretra
La destra
Da molto tempo si presenta a ben vedere il quale avversario di ogni tipo di riforma che non si riduca ad aspetti rilevanti e secondari di pretesa funzionalità habilis creativa
Si illude di perpetuare un sistema di governo che si affidi alla superiore razionalità degli ottimati cui non potrebbe che inchinarsi la folla dei senza nome
Ma così non fa altro che alimentare il notabilato paralizzante ed il blocco di ogni processo che presupponga la mobilità del corpo sociale
Partito Comunista
è nato proponendo attese messianiche
E affidando al moderno Principe il compito di realizzare
Il suo vocazione di soggetti ritenuti capaci come destinatari del messaggio
Ma incapaci come protagonisti attivi del cambiamento
La necessità di integrarsi nel sistema politico
E l'evoluzione di rapporti tra le classi l'hanno condotto a riempire i propri programmi di annunci di riforme
Però sempre intese ho fatto intendere come i primi passi ai compromessi in funzione di un dopo sempre più lontano è sempre più illuso
Il risultato è la sostanziale paralisi decisionale che interviene quando il Partito comunista deve scegliere su temi non banali è in termini non strumentali al conflitto politico quotidiana
Partito popolare cattolico
Offre una un molti Stanca e perdente l'edizione del populismo di destra
Fatto secondo la tradizione di suggestioni trascendenti di conservazione come paura e di clientelismo cementati dall'ignoranza e dalla indigenza propria delle società di massa arretrata
Esigenza di presenta avvilita pubblica di credibilità mondana e di perpetuazione della propria presenza l'hanno costretto il lo costringono talora al riformismo come a un prezzo da pagare
Sempre nella illusione che sia l'ultimo cioè con atteggiamento che alle riformismo e antitetico
Privo di un retroterra sociale maggioritario e dunque con una effettiva difficoltà di intesa reale lo stesso un partito riformista quello socialista ha quindi dovuto vivere gli ultimi decenni in una posizione comunque minoritaria e di continuo minacciata dal velleitarismo ai dall'obbligo di pagare la propria sopravvivenza con prezzi elevati in termini di continuare i Nunzia ad essere se stessi
Il costo del riformismo mancato è stato elevato
Lo sviluppo del capitalismo italiano è sempre stato disordinato
Privo di una guida nazionali e soprattutto segnato da una intollerabile carica di Barbara
Le necessità della produzione dalla sua crescita e dalla sua contrazione del suo muoversi nel territorio è tra i settori
Hanno di volta in volta imposto prezzi cospicui e probabilmente non necessari all'integrità della comunità e a quella del territorio hanno alterato priorità di bisogno e gode violato esigenze elementari
Di equità
Tutto il sistema di governo dai centri istituzionali alle organizzazioni politica gli apparati amministrativi ancora oggi non funzionano o funzionano male la differenza con gli altri Paesi europei è vistoso
E il solco con la società civile profondo in termini sia culturali e di efficienza
Ciò che è espressione dei processi politici e ciò che è pubblico ormai comunemente viene inteso non come punto di riferimento della società ma come il suo aspetto peggiore il fatto di corruzione e di inefficienza
Questa situazione del sistema di governo rende il nostro Paese
Particolarmente inerte nel rispondere alle esigenze di trasformazione della struttura produttiva e della società civile che si sono imposte con gli anni settanta
Il mancato riformismo ha poi avuto costi elevati sul piano dei rapporti tra forze politiche e Società il nuovo che nella società è venuto e viene maturando e che perciò ne rappresenta la guida naturale non si riconosce in forze politiche che non sono tesi accogliere convalidare il mutamento
Fenomeni impotenti di partecipazione quali quelle degli anni settanta hanno quindi avuto una storia parallela a quella dei partiti ufficiali
Contribuendo al rinnovamento di questi e dei loro programmi assai meno di quando non sia avvenuto in altri Paesi e finendo però d'altra parte in un'inevitabile Reclus
La stessa evoluzione dei modi di vivere e di pensare si è scontrata con la realtà dei partiti impermeabili al cambiamento
Arroccati attorno ai propri vecchi muro moduli culturali ed organizzativi i partiti hanno perso la capacità di effettiva osmosi con il tessuto sociale
Riducendo sia merito centri di organizzazione e di interesse organizza
E tentano affannosi recuperi di dialogo verso l'esterno con il ricorso sempre più frequente molte volte intollerabili all'effimero politico
La regolazione del conflitto come soppressione del conflitto spesso
Ha generato la moderazione il luogo delle riforme il lassismo Borali ha preso il posto delle tensioni ideali i poteri paralleli più o meno occulti si sono sviluppati dentro e al lato del potere pubblico le P due di ieri alle P due ricostituì
La sera emersi
Del tessuto sociale
E della necessità storica del riformismo ha messo in crisi le culture politiche e i partiti anti riformista
La vicenda di questi partiti e segnata
Se accettano il riformismo devono recidere i legami ancora essenziali con il proprio retroterra elettorale ed organizzativo
Se rifiutano il riformismo perdono ogni intensità di rappresentanza
Vi sono stati da questo punto di vista vicende esemplare
Quella dei Sempio del Partito comunista
E fuggito dalla solidarietà nazionale e da ogni altra occasione che ha richiesto scelte impegnative di politica economica e si è rifugiato in un patetico amarcord di vecchie bandiere
O quella della Democrazia Cristiana
Che in pochi anni si è data prima il volto di Paterno progressismo di Zaccagnini
Poi quello del ricco del rigorismo confindustriale di De Mita in entrambi i casi non riuscendo ad essere né progressista né rigorista ma in entrambi i casi perdendo voti e consenso
Si apre invece è evidente
La stagione lo spazio per il riformismo e per il partito socialista che nelle tende e l'interprete naturale
Nel momento in cui è chiamato ad affermarsi
Il riformismo occorrerebbe cogli un ricchissimo di perdere la sua occasione
Non già e non tanto per eventuali e non evitabili carenze di uomini e di iniziativa
Ma per tendenza sia di inclinazioni per nostra fortuna ove assenti dal nostro agire
Potrebbe essere esiziale l'inclinazione
Verso il governissimo
Il governissimo è l'opposto del riformismo
Il riformismo e legittimazione che deriva dal saper reagire e gestire da saper gestire il mutamento il colbertismo e offerta di mobilità in cambio di legittimazione del potere
E di conseguenza riformismo al biglietti conseguenza governissimo l'adesione alla stabilità dei grandi tradizionali patronus del potere politico
Il mondo finanziario il versante occidentale dell'imperialismo l'espressione confindustriale dei cicli produttivi il clientelismo burocratico
La presidenza Craxi è un esempio di Antigone ministro
Tutte le presidenze precedenti sono stati esempi più o meno invece tendenziali di governissimo
Il governissimo è il peggiore nemico del riformismo
Ma non è il solo il riformismo e minacciato anche da una inclinazione sbagliata verso i soggetti sociali che sembra voler privilegiare circola con troppo rumore poco successo la parabola deviante delle due cast
Gli interlocutori del riformismo non possono essere
I nuovi ricchi e ai nuovi poveri
Perché dietro alle suggestioni di qualche banale il sociologismo si nasconde in realtà una riedizione della scelta improvvida
Per gli oligarchi e i clienti da sempre ceti privilegiati di regimi antidemocratici prima ancora che non riformisti
Perché il problema della democrazia contemporanea di massa e del riformismo in particolare
E quello di radicarsi nella maggioranza attiva del corpo sociale
E non di conquistare le ali estreme delle sue élite e dei suoi disperati
La ricerca del consenso della maggioranza attiva è garantita per un'azione riformista e certo più difficile
Ma è il modo con cui il riformismo non si nega ma si lega la sua genesi sociale ne è un esempio il rapporto con il sindacato
Il riformismo accertò poco da dire al sindacato che difende è bassa
Magari soltanto i suoi ricordi o forme facili di adesioni
Ma il riformismo deve avere poco a che fare anche con il sindacato dei burocrati dei bonzi e dei clienti priva di effettiva presenza della realtà produttiva il riformismo ha bisogno di un sindacato
Capace di rinuncia e di richieste di dare molto per ottenerne il volto ma un sindacato può dare molto se il riformismo riconoscendo mina le ragioni profonde della sua esistenza
E quindi se osservante di un patto sociale in cui le garanzie essenziali occupazione e salario reale non vengono comunque mai messa in discussione
Minacce analoghe
Possono venire al riformismo sul piano dei programmi
Programma e il cuore del riformismo ed è il Progetto che diventa azione continua di trasformazione della società
Il programma del riformismo e ad esempio un sistema fiscale equo che prende corpo o un mercato del lavoro che si riorganizza in funzione della piena occupazione
Da questo punto di vista il riformismo e minacciato si si sviluppa l'inclinazione a vedere nel programma
E dell'iniziativa e nell'iniziativa di governo non già il fine dell'azione politica
Ma lo strumento per muovere gli affetti o peggio consolidare il potere queste sono pratiche di corto respiro e antitetiche al vero uniformi
L'evoluzione economica sociale e culturale realizzata se nei decenni del dopoguerra ha creato anche in Italia il terreno di cultura necessaria per il riformismo
La Società italiana si è rapidamente trasformato
Da Società diffusamente agricola in società fondamentalmente industriale Durban
E da ciò sia necessariamente accompagnato il passaggio dal prevalere di modi di vita basati sulla certezza della ripetizione ad altri in cui prevale dando vita e la sperimentazione
L'evoluzione dei rapporti produttivi e il passaggio alla società industriale urbano hanno determinato una ricomposizione delle classi
Con una sicura riduzione delle vecchie barriere ed il proliferare di tutta una serie di nuove figure
Che rende spesso indistinguibili i contorni dei ceti tradizionale
L'integrazione sociale con l'abbattimento delle gerarchie di casa
Va be'Palio capitalistiche che il presupposto del riformismo è uscita rafforzata da altri due fenomeni il primo è dato dalla omogeneità di Muti di vita creati sì con l'espansione della scolarità
L'avvento del sistema di comunicazioni di massa e di mobilità territoriale l'appropriazione da parte della maggioranza della popolazione di scelte di consumo e di pratiche non banali
Il coinvolgimento nella vita lavorativa ed associativi
Il secondo fenomeno di integrazione
Stato costituito dalla partecipazione di massa i movimenti degli anni settanta
Con il processo di auto coscienza e maturazione civile che essi hanno provoca
Se è consentito dalla struttura sociale che si è venuto formando il riformismo e oggi imposto dalla necessità di governare una società il cui sviluppo spontaneo e bloccato da tempo
Che deve rompere i vincoli che ne impediscono un'ulteriore espansione e cercare poi di massimizzare il benessere sociale nel contesto di una crescita
E comunque non potrà riassumere la rapidità degli anni cinquanta e sessanta ed avere quindi in se stessa la soluzione di ogni problema
Si possono individuare tre aree fondamentali che rendono evidente la necessità del riformismo nel contesto appena accennato
La prima è quella della politica industriale danni assente nel nostro Paese
Questa politica deve recuperare una dimensione di crescita di razionalità collettiva e di innovazione effettiva alternativa a processi altrimenti confinati nella riduzione della base produttiva con l'espulsione di forza lavoro
Un secondo terreno è quello del mercato del lavoro e del salario
Dove si sono venuti a grovigli anche in un modo che va visto ricatto ex novo esigenze di occupazione di flessibilità di professionalità e di equità
Il terzo riferimento obbligato e il settore pubblico al di là dei tempi pur cruciali
Di natura finanziaria
Ovvero nell'opera gigantesca che va intrapresa
Sia per recuperare dall'interno la funzionalità degli apparati sia per ridisegnare la massa degli interventi in una società che ha radicalmente mutato a quella delle necessità
E che certo non tollera più l'evasione fiscale ma neanche ad esempio il sussidio sanitario scolastico generalizzato
Pagato con carenze elementare di politica dell'abitazione o dell'assistenza agli esclusi dalla società industriale urbano
C'è dunque un nuovo processo di accumulazione e una riorganizzazione del corpo sociale che attendono di essere governate dal riformismo
Il cuore perciò lungi dal doversi ridurre a mere operazioni redistributive
Giustamente a questo proposito le tesi congressuali ricordano il fallimento che ha caratterizzato di recente i tentativi devo liberisti
E financial no alla proposta di un nuovo interventismo giustamente cioè si sottile si sottolinea che il ritiro dello Stato non equivale di necessità maggiore libertà
Più ampia democrazia catarsi del sistema produttivo
Ma è il nuovo interventismo cioè la creazione di un sistema di convenienza
Piove gli enti privati
Verso obiettivi di trasformazione propria del riformismo non può dirsi civile oltreché socialista se non impone il vincolo della piena occupazione
Questo dato costituente delle varie versioni contemporanee del patto sociale originatisi con la crisi del capitalismo primigenia
La piena occupazione qualifica di riformismo e lo salta al suo retroterra sociale
La necessità di coniugare pieno occupazione compressibilità produttive vitalità del corpo sociale e per il riformismo uno dei compiti più difficile
L'attacco al riformismo non viene condotto in nome di Dio ONU GR tre vite
Ma in nome di tesi che si presentano moderne e avvincente
Ideologia e che denunciano gli eccessi del sistema fiscale e sociale in termini di burocratizzazione della società di scoraggiamento della imprenditorialità e dell'iniziativa di caduta della crescita
Ideologia che denunciano la costrizione il soffocamento dello spirito d'intrapresa e della stessa libertà dell'individuo a usati dalla rete sempre più fitta dei controlli
Ideologia e che evidenziano gli affetti gli effetti controproducenti per gli stessi lavoratori della rigida regolamentazione del mercato del lavoro
Le tesi allettante
Del neoliberismo possono avere buon gioco dove il riformismo è scaduto nel burocratismo
Nell'inefficienza nell'assistenzialismo e non lo Spray
Dove lo Stato sociale ha assunto aspetti caricaturali dove la difesa degli interessi organizzati riesce ad avere la meglio delle visioni strategiche degli interessi collettivi
Dove manca la tradizione di un sindacato forte non manovrabile da interessi esterni
E il radicamento sociale de
La sconfitta del riformismo più che un neoliberismo efficientissima dico
Dopo portare ad un nuovo autoritarismo da resa dei conti con le conquiste ancorché parziali e pasticciate della democrazia economica e sociale
L'Europa
E l'Italia in primo luogo non possono essere terreni di sperimentazione indolore della ricetta neo conservatrice lo dimostrano le caratteristiche patologiche la fragilità del nostro sistema capitalistico
E con i caratteri patologici del capitalismo italiano
Capitalismo senza capitale capitalismo senza mercato finanziario capitalismo senza profitti capitalismo assistito protette
Capitalismo della speculazione finanziaria cresciuto delle collusioni di potere nel raggiro e nella rapina dei risparmiatori capitalismo della frode fiscale
Basterebbe citare solo gli innumerevoli casi di riassetti aziendali progettati sono affini di risparmio d'imposta
Le grandi forze ti ho parlato sulla scena della nostra società si muovono con velocità diverso
Ad arrancare nello sforzo di aggiornamento di programmi e comportamenti sono soprattutto i protagonisti di quel tanto di crescita democratica realizzata nel Paese
Partiti e sindacati
Silenziosamente si aggiorna noi si rafforzano i corpi Autonomie separati che imparano a padroneggiare le tecniche moderne
La pubblica amministrazione si chiude nel burocratismo e nel corporativismo
I settori protetti dell'economia difendono le posizioni diventa i settori esposti cercano la sopravvivenza del risparmio di manodopera e nella rinuncia alla crescita e all'innovazione
Mentre indicano nei costi dell'inefficienza pubblica la causa della loro perdita di competitività
Nasce e si sviluppa un nuovo potente blocco di potere corpi separati burocrazia Fidanza industria protetti
Le riforme incompiute mancati o stravolte suscitano Cabbia e tensione
Le mutazioni del mercato del lavoro pongono nuove frontiere all'impegno riformista per l'allargamento dello spazio democratico
Le aspettative della società del benessere si trasformano in delusione
Cade l'impegno per la partecipazione alla vita pubblica si rafforza il richiamo del privato e del particolare
E ci si interroga sul paradosso dell'opulenza sulla coazione distributiva e sul collettivismo riluttante
Il lento faticoso e tormentato avanzare del corso politico
Che alla dissi nelle nostre contraddizioni storiche sociali
Può essere interrotto ed indirizzato verso nuove forme nuove e più alte di vita democratica e di conflitto regola
è questione odierna e non rinviabile il cambio e la stabile successione democratica della direzione politica del Paese
è questione matura è sempre più urgente il mutamento di direzione politica della sinistra
Il paradosso entro il quale
Ci aggiriamo che è a un tempo stravaganza e arcaicità
è costituito dal fatto che si vogliono affrontare le sfide alte del futuro con i due maggiori partiti del sistema inceppa che all'interno di costretti ridicole armature medievale
Ogni schieramento fondato su tali partiti
Uniti o separati
Intesi come pulizia e di alleanze e di respiro limitato e contrasta la prospettiva riformista
Lo schieramento riformatore si costo orario si costruirà nel corso di un process non sempre lineare indolore che ha come passaggi obbligati
La ricomposizione unitaria del sindacato riformista
L'emergere di un revisionismo comunista senza equivoci e senza ambiguità
Il pluralismo politico dei cattolici a fronte di una ricomposta unità dei movimenti e dei singoli cristiani intorno alla chiesa portatrice di valori e non di soluzioni politiche
La interdipendenza del sistema politico farà sì che ogni mutamento all'interno di una forza avrai Effetti influenti e diffusi di sulle altre
Questo avanzare per contrasto e perbacco
Non produrrà solo semplificazione modernizzazione
Ma segnerà il passaggio dalla incomunicabilità delle ideologie totalizzanti alla tollerante disponibilità misurarsi con le ideologie de cioè con un complesso di idee e di valori senza prescindere dai fatti e dagli uomini
Sono cadute tutte le assegnazioni di ruoli definiti o si e si sono esaurite o comunque sono in via di estinzione le rendite di posizione dei cosiddetti partiti cerniera
O di coscienza critica come si usa dire nei salotti bene
Spadolini sogna il partito della democrazia
L'essenzialità del partito senza Massimo e del partito della ragione regge se le masse sono senza ragione
Ma il riformismo è la ragione che anima le masse
Allora Spadolini al rinvio ho concorre al successo del riformismo o contribuisce a modernizzare il conservatori funzione peraltro chi vende ritenevo alle e non estranee all'intento di rafforzare la democrazia italiana
La crisi di crescita della democrazia italiana
Possiamo affrontarli tutti insieme se guardiamo ai partiti non con occhio dolente misericordioso così come si osservava un malato incurabile
Ma con amore con interesse perché la rinascita dei partiti il loro recupero di autorità e di prestigio e benefico e salutare per la democrazia
Rinnovare riformare il partito
Limitare comprimere un nuovo eccesso di intrusione nella società civile smantellare tutte le istruttorie le ostruzioni che bloccano i flussi tra Paese il luogo della sintesi e delle decisioni politiche
Tornare ad essere cattedra di esempio di sacrificio di dedizione e di passione questo il vostro futuro
Ma dobbiamo anche avviare una grande campagna di persuasione pubblica perché non si
Da si tratta della convinzione diffusa nelle società moderne
Che l'esito dell'azione collettiva è un bene pubblico che può essere goduto senza riguardo alla partecipazione
Per cui l'individuo e tentato di ritirare il suo contributo nell'aspettativa che altri si impegnino per suo conto
Ma è stato ben dimostra e il beneficio dell'azione collettiva per un individuo non è la differenza tra il risultato sperato e lo sforzo da lui compiuto ma è la somma di queste due grandezze
Insomma il solo modo in cui un individuo può elevare il beneficio che gli deriva dall'azione collettiva e accrescendo il proprio contributo a favore della politica pubblica che sostiene il tarlo del neo individualismo può anche attaccare la sinistra il benessere estranea una società matura dalla gestione della cosa pubblica lo Stato diventa burocrazia
A sinistra deve indicare un nuovo modo di vivere l'individualismo e deve dare vita uno stato animatore più vicino al sociale in questo quadro si colloca il problema delle istituzioni
Trasparenza efficienza riduzione dei tempi di controllo e di decisioni non sono istanze moderate una sinistra moderna deve impadronirsi di queste armi se vuole il signore Giare nel sistema politico
I socialisti non pensano di essere i protagonisti unici e gli artefici esclusivi di questa grande opera di risanamento nazionale
Ma sanno di poter essere chiamati
Per fertilità di idee per tenacia di propositi a concorrere in prima fila la costruzione della nuova frontiera della democrazia italiana ma quali sono le difficoltà che incontriamo i quali sono gli ostacoli imprevedibili che saremo chiamati a superare
Noi siamo indicati come la forza che mentre deve governare la difficile transizione
Ha il dovere di porre la sfida riformista che sgorga dai bisogni della gente e dalla maturazione sociale
La sfida riformista chiama in causa le antiche certezze gli acquisite comodità le quote di influenza e i rapporti di potere
Ma la transizione si governa anche con i beneficiari e con i produttori di ciò che si vuole e si deve si può
Ecco la delicatezza inedita che ci viene richiesto
Creare il conte dritto ma impegnativo entro confini sopportare dobbiamo respingere le strategie globali che contraddicono la prospettiva riformista
Senza anticipare informa precipitosa soluzioni che ci farebbe o confondere sogni è alta
Perché una democrazia parlamentare non decade non degeneri dell'inerzia occorre che il suo governo non sia abbassato sul conservatorismo
Fu Aldo Moro che sviluppò un'idea generale
Allorché sostenne che per far vivere una democrazia parlamentare in situazione di rapida evoluzione bisogna considerare le formule di governo non come qualcosa di dato una volta per tutte
Ma piuttosto come un po'accesso che estenda continuamente il concetto di governo parlamentare accogliendo al suo interno gruppi sociali nuovi cooptando di nel sistema ed allargando la base libera lo Stato democratico e le istituzioni libere si salvano si si sviluppa una nuova è consapevole democrazia di massa
E perché gruppi sociali nuovi e basti non siano emarginati o non sia un po'e Mario Egidio deve essere posto al centro del nostro compito politico alla ricerca di una nuova solidarietà nel mondo del lavoro
Le divisioni di oggi sono più drammatiche di quelle di ieri quelli allora tra occupati e disoccupati e tra corporazioni dai oggi la caduta dei grandi miti rivoluzionari e dei modelli di lungo periodo impone una ricerca ispirata al profondi di Almirante mistici atta a fondere tutte le diversità
Qui mi sento di raccogliere una giusta posizione di Bruno Trentin quando auspica un sindacato dei lavori e non dei posti
Un sindacato dove possono convivere diverse culture senza che essi siano soffocati anche nel loro divenire da una ideologia totalizzante o da uno schema organizzativo sostanzialmente riduttivo della estrema ricchezza e complessità della classe lavoratrice del mondo industrializzato
Le nuove frontiere del riformismo sono le nuove frontiere della domanda di partecipazione democratica e di ricerca di felicità dell'uomo
I socialisti devono essere attenti a cogliere le mutazioni fondamentali
Che stanno prendendo corpo nel tessuto della società del benessere nel funzionamento del mercato del lavoro e nello stesso modo di intendere il luogo del lavoro in seno alla società
Stanno diventando evanescenti quelle che erano le linee di demarcazione tra orario di lavoro e tempo libero tra popolazioni attive popolazione inattiva tra lavoratori autonomi e lavoratori indipendente
Prende così corpo una visione del Riformista
Come rivoluzione moderna
Pacifica e non violenta impegnata ad allargare la democrazia in una fase di accise e contraddizioni di Fortis composizioni sociali e di elevata domanda di risorse
Compagne compare partito però deve sapere
Che non si volgerà
A nostro favore il vento della storia sì si riterrà sufficiente il semplice possesso di una buona idea forza
E di una importante abile guida per poter smuovere le immense grandi resistenze al cambiamento Bernard Shaw il riformista rivoluzionario espresse con semplicità una verità profonda
Vi sono due tragedie nella vita
Una e di non ottenere ciò che il vostro cuore visiterà
L'altra e di ottenere non si poteva dire meglio del dramma degli uomini che devono scontrarsi con l'alienazione generata dal non appagato e con il limite proprio di ogni soddisfazione era giù
Prepariamoci a vivere le difficoltà come banco di prova del nostro carattere ed è la nostra intelligenza disponiamo ci ad usare distacco
Nell'apprezzare ciò che è stato raggiunto perché abbiamo la fretta convinzione pensò reggeranno nuove difficoltà
Si continua a guardare ai socialisti sfogliando i nostri detti al quando si litigava per il futuribile affrescato dalle nostre visioni e dalle nostre evasioni
O quando si ragionava sulle proposte altrove
Così si alimento velleitarismo e trasformismo
Lasciamo a tale i mali storici del Partito socialista il comunismo socialista di serrati ed opportunismo di Capri
Chi guarda devo spiando tra le nostre parole e i nostri gesti perde tempo la ispirazione socialista è durata a lungo ora e finita
Non siamo i gendarmi di un nuovo integralismo minoritario
Quello riformista siamo agli animatori di un disegno nazionale di conciliazione di modernità il progresso di autentica sinistra e ciò che vogliono due italiani su tre
Grazie forti che
Arrivato
è arrivato
In questo momento
Pato all'ala
Arrivato in questo momento il compagno chi gliela pongo presidente del Fronte democratico rivoluzionario per salvato il copione solo saluta
è arrivato riferito che il saluto del compagna Emil Boc fu del Partito comunista romeno a nome del Partito comunista romeno
Del suo segretario generale
Sentite del suo segretario generale compagno di Colao ciò Sestu rivolgiamo un caloroso saluto di amicizia gli auguri di successo ai partecipanti al quarantatresimo Congresso del Partito Socialista Italiano cogliamo anche in quest'occasione per rilevare con soddisfazione il corso ascendente dei tradizionali rapporti di amicizia instaurati tra il Partito comunista romeno e il Partito Socialista Italiano rapporti fondati sulla stivali la fiducia
E la reciproca comprensione al cui sviluppo notevole contributo e stato portato dagli incontri ed ai profili cui colloqui tra i compagni di Colao Ceausescu e compagno Bettino Craxi
Vi esprimiamo
Vi ringraziamo e vi esprimiamo i nostri migliori auguri insuccesso
Ha la parola il compagno fa alto Speedy
Care compagne e cari compagni
Questo congresso
Il quarantatresimo Congresso nazionale del nostro partito
è un congresso che è stato posto sotto il segno dell'unità e molti si chiedono però formulano subito un interrogativo
Di quali motivazioni abbia questo unità del Partito Socialista Italiano se si tratti di una sorta di armistizio temporaneo magari di opportunità o se sia qualcosa di più radicato e di profondo nella vita del partito
Io credo che una risposta convincente noi la possiamo dare soltanto se facciamo un confronto fra l'esperienza che stiamo vivendo è quella che vivemmo negli anni Sessanta al tempo del primo centro sinistra
Quale è infatti la differenza fra queste due esperienze ricordandoci che negli anni Sessanta l'esperienza di collaborazione di governo divise profondamente il partito socialista allora vent'anni fa il partito socialista veniva a pagare con il proprio indebolimento lo scotto della collaborazione di Governo con la Democrazia cristiana oggi nessun commentatori oggettivo potrebbe dire che in questi anni di collaborazione di governo il Partito Socialista Italiano abbia vista indebolire il suo ruolo anzi dalle elezioni del settantasei in poi
Si è aperto uno spazio per una terza area socialista e laica
Ma soprattutto si è operato
Per sbloccare le tradizionali egemonie riaprire lo spazio per un riequilibrio del sistema e col politico italiano per l'alternanza di cui parlammo al congresso di Torino e per la presidenza del consiglio socialista
Ancora alcuni anni fa una presidenza del Consiglio socialista sarebbe sembrata un sogno irraggiungibile
Ed il suo avvento rappresenta comunque un elemento di novità che renderà comunque diverso il quadro politico in cui il nostro partito si troverà operare nel prossimo periodo
è nella comune soddisfazione per questo risultato
Che sta il senso profondo della rinnovata autorità del partito e cioè che tutte le le componenti del partito quando mi sono trovata di fronte all'alternativa tra contribuire ha di fatto al ripristino di un sistema bipolare
Ora a forzare la possibilità del partito passa lista di aprirsi nuovi spazi politici hanno decisamente operato tutte insieme per quest'ultima prospettiva
E ciò è avvenuto
Anche alla luce di una mancata risposta positiva del Partito comunista
A comportamenti aperti del partito così a lista come nelle elezioni del mille novecentosettantanove che vorremmo anche noi per evitare di appoggiare un governo che non avesse il sostegno del Partito comunista
Come con il ritorno dei socialisti al governo dell'aprile ottanta in un governo che vorremmo tripartito fra Democrazia Cristiana repubblicani e socialisti per segnare un'esplicita non preclusione verso il Partito comunista
Ma questo governo deve definito governo pericoloso un'etichetta che poi è toccata al governo Craxi al primo governo a guida socialista
Ma anche qui vi è una diversità rispetto agli anni Sessanta e cioè che queste scomuniche non hanno più la stessa forza di prima e questo perché il PC
Dopo la sovranità nazionale non è più visto come forza di esclusiva opposizione al sistema ma come partecipante in qualche modo al sistema complessivo di governo del paese
Abbiamo aperto dunque questi spazi politici ma come ci siamo arrivati di chi è il merito
Certo è il merito badato al segretario del partito alla sua iniziativa politica volta in questi anni a togliere il partito così a lista da qualsiasi situazioni subalternità
Ma il merito anche dall'Unità realizzata nel partito che attraverso tre crisi di governo Spadolini uno Spadolini due il governo Fanfani e poi elezioni anticipate
Ha permesso al partito aspetto di poter reggere ad ogni scontro politico in modo sempre compatto senza offrire una sponda agli avversari
Non solo ma dirò di più
Anche anche per la presenza nel dibattito del partito di una posizione in particolar modo preoccupata di non appiattire il partito spesso su una mera governabilità
Ma porre come ponemmo tutti insieme nella conferenza di Rimini e il problema del passaggio dalla governabilità alle riforme
Nonché a sottolineare Sempre la necessità che la governabilità non fosse mai subordinata alla ricostituzione dall'egemonia della Democrazia Cristiana
Questo è il senso più profondo dell'unità raggiunta dal partito doccia lista dal patrimonio di lotte costruiti insieme in questi anni
Abbiamo agito per riallacciarsi allo spirito più profondo del congresso di Torino del trinomio progettualità rinnovamento identità politica del Psi
Di un partito socialista progettuale riformista
Ma di un socialismo riformista diciamolo francamente rimasto vivo anche negli anni più duri all'unità d'azione è questo lo voglio ricordare anche per merito di un compagno che non può essere qui fra noi stasera per la prima volta a cui voglio mandare un saluto ai compagni a Riccardo Lombardi
Progettualità
è il trinomio
Progettualità del moderno socialista riformista
Rinnovamento di un partito che non poteva più essere l'assemblaggio dei centralismi democratici dalle correnti
Di identità politica che permetteva al partito socialista la candidatura alla guida del governo che poco tempo dopo doveva materializzarsi nel primo incarico di Pertini a Craxi
Si tratta di un patrimonio questo che nelle nostre diverse articolazioni politiche culturali ci è comune e sul quale non si torna indietro
Ebbene che tutto questo venga ricordato
Come è bene che ci ricordiamo il modo in cui siamo arrivati alla presidenza del Consiglio socialista
Ci siamo arrivati dopo una campagna elettorale serratissima in cui vi era allora ti come il vice segretario la Democrazia Cristiana Mazzotta parlava di formule di governo che dovevano fare a meno del Partito Socialista Italiano pare che oggi la segreteria Democrazia Cristiana faccia meno del vice segretario Mazzotta
Nello scorso agosto
Si sviluppò una polemica peraltro molto garbata
Con l'onorevole Galloni sempre intelligente e attento osservatore delle cose politiche
Galloni affermava che già durante la campagna elettorale l'ottantatré la Democrazia Cristiana aveva configurato la Presidenza del Consiglio socialista personalmente non me ne ero accordo
La verità è che la presidenza del consolidato il frutto di una lunga e non facile otto del partito anche se e ne va dato atto e congresso la Democrazia cristiana ha saputo positivamente accettare questo fatto nuovo
Ma la Presidenza del Consiglio socialista per essere continuamente sostenuta da una elevatissima tensione politica e realizzatrice
Io sono sicuro che qualche osservatore non benevolo avrà certamente pensato i socialisti arriva alla presidenza del Consiglio con un tasso di inflazione superiore di otto punti alla media dei Paesi industrializzati
Con un debito pubblico complessivo che equivale al novantadue per cento del prodotto interno lordo mille novecentottantatré con il peso di interessi sul debito pubblico superiore a quello derivante delle retribuzioni dirette dei pubblici dipendenti e non dimentichiamolo di fronte a un deterioramento dei rapporti internazionali est-ovest e non si riscontrava da venti anni
Io lo sono sicuro che questi stessi osservatori avranno pensato
I socialisti passeranno la diretta del governo i loro periodi loro otto dieci mesi predicando una serie di buoni o obiettivi di risanamento di sviluppo
Ma dovranno alla fine arrendersi di fronte all'incapacità di affrontare i problemi italiani in tutta la loro reale dimensione
Non poteva essere così non è stato così
I socialisti con il presidente del Consiglio Craxi ragazzo del governo e con tutta la delegazione di ministri avevano il dovere di proporre di gestire insieme alle altre forze politiche la coalizione
Una risposta precisa la crisi in atto e dare così un punto di riferimento a tutta quella parte della popolazione che guarda con ansietà dall'esterno alle vicende la produzione
Penso in particolare al dieci virgola quattro per cento di forza lavoro che oggi escluso dal lavoro spesso percentuale che forse un po'più bassa per via del lavoro nero ma che senz'altro aumenta per il massiccio ricorso alla cassa integrazione
Non potevamo non porsi il problema di dare maggiore solidità alla capacità italiana di approfittare la ripresa internazionale
Non potevamo rimanere insensibili di fronte ai costi economici sociali occupazionali
Che in assenza di una politica di controllo di redditi derivano dalla stretta monetaria appuntato l'inflazione si è costretti una stretta che ha conseguenze devastanti per l'occupazione
E questo è tanto più in una società come quella italiana in cui aldilà delle apparenze la mobilità sociale appaia ancora scarsa
Il sistema tende infatti a riprodursi in una società bloccata nel senso che la scolarizzazione di massa apre il momento fatto sentire ancora poco il suo aspetto impedivo vita sociale
Ciò è avvenuto per la mancata riforma dalla scuola secondaria superiore da quanti anni l'aspettiamo dell'università da quanti decenni l'aspettiamo il che li porto di passaggio a dire che il partito ha avuto delle felici iniziative di proposte in questo campo
Il fatto poi che in Italia ci sia un vero e proprio collo di bottiglia nel mercato del lavoro attraverso cui deve passare l'immissione di più scolarizzati in particolare diplomati
Fa sì che pesantissime si facciano sentire le iniquità dell'inserimento al lavoro nel quale trovano ampio spazio i meccanismi di cooptazione delle parentele delle conoscenze delle clientele che limita la mobilità sociale del Paese
è la valorizzazione delle risorse umane del nostro Paese
Abbiamo tuttora un sistema produttivo composto per il sessantotto per cento da uomini e per il trentadue per cento da donne sette milioni e mezzo di casalinghe dichiarò di non lavorare ma non per l'assenso di bisogno di volontà ma causa del reddito
Datato del carico familiare
Ebbene allora di fronte a tutto questo melò domandarsi qual è il messaggio che mandiamo e dobbiamo basarci su una riflessione perché possiamo rallegrarsi del grande successo del socialismo moderno in questi ultimi dieci anni in particolare alla fame regionale tanti dicono ormai la società è così spezzettata frammentata in ceti medi e in qualche modo questo dovrebbe creare difficoltà ai socialisti e così invece non è stato io penso perché sono sorte due elementi ai quali dobbiamo guardare il primo è profondamente presente un'aspirazione profonda alla qualificazione personale e all'iniziativa individuale
Ma il secondo una spiegazione altrettanto profonda a collocare tutto ciò in un quadro di responsabilità e di solidarietà sociale
Sì bloccare la società italiana è e rendere fiducia ragioni delle azioni è un grande compito dei socialisti
Che rifiutano di cadere dell'alternativa tra il mero ripristino dei meccanismi spontanei del sistema o la semplice difeso le conquiste esistenti ma si pongono il problema di dirigere verso finalità sociali consapevoli
La possibile ripresa del sistema economico italiano
Tutto questo care compagne cari compagni ha provocato un grosso scontro della sinistra
Partito comunista non era in grado di ripetere la scelta dell'accordo del ventidue gennaio ottantatré
E non essendo in grado di fare questo avrebbe voluto di fatto bloccare rinviandolo l'intervento sul posto del lavoro
è un dibattito che vogliamo aprire con precisione nei confronti dei compagni comunisti il PG
Nonostante alcune voci che se allevati nel suo seno nonostante inviti aperti che nella medesima direzione erano venuti anche da molti no compagni del nostro partito anche da chi vi parla
Non se l'è sentita di operare una scommessa sui tempi lunghi
Puntando sulla possibilità e insuccesso della presidenza del Consiglio socialista avesse in prospettiva l'Effetto di modificare e dinamite dare ulteriormente il sistema politico italiana direi che i comunisti hanno invece agito per una prevalente preoccupazione di concorrenza elettorale cercando di organizzare stabilmente in senso antigovernativo una quota il più possibile ampia della sinistra politica e sindacale
Facendo largo ricorso Lazio per i dipendenti di sinistra rafforzando i legami con il gruppo e in genere con le forze di estrema sinistra
In altre parole avvenuto da parte dei pc il rifiuto di quella che Gianni Baget Bozzo ha definito come la contaminazione tra alternanze alternativa e cioè l'idea che l'alternanza avesse comunque un valore in sé per un partito come il PC che si è dato la strategia dell'alternativa
Siamo stati quindi oggetto di un attacco molto duro
Salvo poi PC doversi di nuova accorgere dopo la presa di posizione del compagno Craxi su sulla politica estera e sulle trattative per gli euromissili che molti degli aspiranti pontieri
Dei volonterosi sdrammatizza tonico confronto politico
Si dissolve Ivano come netti al sole appena in partita doppia lista prenderò l'iniziativa volta a dare una voce a quella vasta area d'opinione pubblica che non è unilateralista che non è né torinista ma vuole che si era esplorate fino in fondo le possibilità di negoziato è di comprensione reciproca fra Est e Ovest
In altre parole
Il nostro Paese con le sue decisioni sugli euromissili ha dimostrato di non soggiacere certo alle intimazioni che in senso contrario venivano leone sovietica ma può quindi a buon diritto
Chiedere che si esplode la possibilità di un incontro a mezza strada
E che sia cioè si cerchi d'iniziare trattative prima che l'intera operazione di dispiegamento sia compiuta e ha il dovere come dis di Serra sulla relazione tra il partito e ha la possibilità e il diritto di porre questo problema in tutte le sedi internazionale
Il compagno lombardi con la sua lettera ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa del congresso è chiamato a confermare
Ma tornando l'atteggiamento del partito comunista
Occorre allora rassegnarsi ad un'evoluzione del quadro politico italiano che sia contrassegnata da un rigido scontro fra i partiti dell'alleanza di governo e il Partito comunista
Una simile rassegnazione non sembra giusta solo che si pensi al nesso profondo che esiste tra il momento del risanamento e quella della riforma dell'affrontare i mali del Paese
Ma altresì un presupposto la nostra capacità di dibattere in questi giorni dibattere in questi giorni dalle prossime elezioni europee una strategia tendente a indebolire la nostra capacità di Presa sulla sinistra italiana
Il che richiede insieme fermezza e volontà di dibattito
Per mezza politica contro i tentativi di indebolirsi
Volontà di dibattito per controbattere una tendenza a creare nei nostri confronti alla base del mondo del lavoro una sorta di Cortina di Ferro di incomprensione di rifiuto
Che stava un solco fra le basi e due partiti e che per i suoi riflessi nel sindacato nelle giunte è profondamente negativo per l'intera sinistra italiana
Possiamo rispondere colpo su colpo l'offensiva comunista proprio in quanto la notte iniziativa si dirige verso una moderna politica dei redditi
Che si distingue da una politica conservatrice
Per essere appunto una politica non dei salari ma una politica dei redditi benvolere combattere l'inflazione attraversa uno sgonfiamento delle quantità monetarie che non alteri la distribuzione che non pregiudichi salari reali
Guardiamoci intorno care compagne e cari compagni il governo conservatore in Olanda ha proclamato il blocco dei salari nominali il che implica probabilmente una perdita del tre per cento dei salari reali
Ma anche in Spagna Felipe Gonzales ha negoziato con i sindacati del suo Paese un accordo che prevede la diminuzione del due per cento del salario reale da noi è stato il Cervia Ruffolo e di Spaventa
Che ci ha spiegato che se la manovra del governo viene portata avanti in tutte le sue componenti
Di raffreddamento e la scala mobile ma anche di tariffe di pezzi d'epoca e di fisco l'inflazione potrebbe scendere due punti e la distribuzione non essere alterata inedite lavoratori non non verrebbero colpiti
Ma la nostra politica a un avversario
Quello del resto degli anni precedenti e cioè quell'impostazione che ha recentemente riproposta Giorgio la Malfa Resente Congresso repubblicano può anche da altri esponenti la maggioranza secondo cui per la nostra economia ci vorrebbe ben altro
Che gli interventi del governo Craxi cioè ci vorrebbe una strizzata più dura dei salari e della finanza pubblica
Si aggiunge poi che una politica siffatta avrebbe bisogno dell'appoggio palesi o di fatto dei comunisti è dice la Malfa questo appoggio potrebbe essere conseguito conferendo loro maggiori quote di potere politico ma soprattutto togliendo le nove
Non so quanto questa tesi sia realistica la lascio giudicare a voi mi sembra poco realistica
L'abbiamo combattuto negli anni sorride era possiamo combattere oggi tanto meglio visto che la crescita che caratterizza in questo momento la nostra economia il più quattro per cento almeno a giudicare negato indiretti
è notevolmente più marcata di quello che si prevedeva e allora non dobbiamo cedere campo libero
Ai catastrofismi e non vogliamo lasciar campo libero a chi vorrebbe tagliare le gambe e il potere dei lavoratori
è per questo allora
Che nel momento in cui vogliamo affrontare questa politica vogliamo fare anche dell'occupazione la questione centrale del nostro discorso alle giovani iterazioni
John liberazioni che lo vediamo non si riconoscono più pone prima dei partiti nuovi eventi politici
E hanno lasciato un vuoto delle scuole e università
Ma la quale devo dirigere l'attenzione di una politica strutturale del lavoro che sia capace di impedire un gravissimo fenomeno sociale e cioè il fatto che interi strati di popolazione giovanile sono di fatto esclusi dall'inserimento nel lavoro per molti anni della loro vita
Siamo all'iter parlamentare del secondo decreto e abbiamo visto una piattaforma unitaria della CGIL e noi ci auguriamo credo forma unitaria trovi un coerente sviluppo e porti una nuova convergenza movimento sindacale
Prendiamo il solenne impegno col movimento sindacale di portare a termine tutto il Complesso dei provvedimenti del governo
Sul secondo decreto la maggioranza si misurerà con disponibilità al confronto è veramente i possibili ma anche con la volontà di giungere ad una positiva conclusione della vicenda
Ma subito dopo il decreto del governo avremo la i l'appuntamento da legge finanziaria
E se l'inflazione calerà anche della seconda all'ottantaquattro potremmo porci obiettivi più ambiziosi la nostra politica economica augurandosi per quella data di poter avere quella riforma la struttura del salario e della contrattazione e da molto tempo e auspicata
Ci proponiamo di elevare ancora la qualità del nostro impegno del nostro sforzo chiediamo le altre forze politiche di fare altrettanto
Il congresso democristiano avuto un dato positivo dell'appoggio alla politica del governo ma ha dimostrato che dopo il dibattito in questo partito ha bisogno di continuare a crescere e a svilupparsi
La Democrazia Cristiana oscillato in questi anni fa due tentazioni la prima quella di assumere in difficile concorrenza col partito repubblicano
Il connotato distintivo della politica del rigore
E quella che la portò a chiedere l'inserimento pieno di spingemmo nel governo della previsione di intervento unilaterale sulla scala mobile
La seconda dalla critica le cosiddette forzature socialiste nei confronti del costo del lavoro
Ed è l'accusa rivoltaci di farne l'oggetto di un regolamento di conti con il pc
Il nostro invito la Democrazia Cristiana è crescente invece una terza
Quella del confronto della competitività sui temi la riforma del nostro Paese ribadendo quel dibattito fra democristiani e socialisti e repubblicani di Ugo la Malfa che dette un segno profondo e positivo alla vicenda politica dei primi anni sessanta sarà anche un modo in cui la coscienza popolare democratica cristiana potrà emergere al di fuori degli ammiccamenti e bipolari e delle schermaglie tattiche
Ma se vogliamo continuare compagni nell'azione del governo Craxi dobbiamo guardare dentro noi stessi alla nostra organizzazione affrontare il problema del partito per irrobustire il abbiamo parlato all'inizio dall'unità del partito
Ma so bene che l'unità senza un'elevata tensione e circolazione della vita interna comporta un rischio molto preciso che all'organizzazione per correnti si sostituisca un coagularsi per gruppi
E allora compagni in questo caso meglio le correnti dei gruppi almeno c'è più tensione politica
Ecco allora
E in questo senso dobbiamo recuperare quell'elemento positivo di dibattito ideologico e progettuale
Che le era stata nei momenti più alti della vita e le correnti dibattito al quale non dobbiamo rinunciare lasciando da parte invece il loro carattere di centri di potere
E trasfondere tutto ciò in una modernizzazione del partito che passa certe pre-riforma interne per la trasformazione risolve dirigenti ma che deve preludere a un nuovo modo di far politica valido per noi di stimolo per gli altri
Un modo di far politica in cui la società civile non sente il sistema dei partiti come una sorta di dogana dalla quale si deve passare magari pagando qualche dato zio per realizzare le proprie finalità
Ma lei dai partiti come organismi dentro la società cogliendo gli stimoli più profondi ed organizzando la risposta programmatica e di gestione ai problemi Della Seta stesse
Si tratta di un fatto politico compagnie e compagni con il nostro comportamento la Presidenza del Consiglio abbiamo voluto riaffermare la capacità di decisione dei poteri democratici è quanto è stato bollato con il termine di decisionismo
è una polemica che rappresenta il tentativo per la verità un po'arduo difende la validità dello di fatto del nostro sistema istituzionale anche quando si dimostrino adeguate a fronteggiare la grave crisi economica e finanziaria in atto
Ma la riaffermazione della capacità di decisione del sistema democratico poggia sulla sua autorevolezza politica ma certo anche sulla sua debolezza morale e vorrei sgombrare il campo dalle polemiche di questi giorni tenendo a sottolineare che apprezziamo pienamente la correttezza del comunicato del presidente Pertini sulla questione la vicenda della commissione P due e la piena adesione
Alla volontà di appurare fino in fondo la verità dei fatti ed insieme la necessità di un uso corretto dell'opera di accertamento della verità
Ma per questo è anche importante portare il funzionamento di una democrazia italiana e dei suoi partiti non certo sul modello diverso del centralismo democratico del partito comunista che sarebbe un'operazione antistorica ma dobbiamo portarla sui modelli di trasparenza del funzionamento ed è il finanziamento dell'attività politica che le democrazie moderne si possono indicare con le loro esperienze
Certo le esperienze le democrazie moderne o delle primarie americane non sono facilmente importata in Italia ma nel nostro sistema barocco delle preferenze nell'attuale legge di finanziamento dei partiti sono adeguati a questo scopo
Non dobbiamo sentirci su questa strada come assediati ma proporci al contrario di svolge una funzione di indirizzo e di stimolo verso noi stessi e verso gli altri
è una battaglia politica a cui non dobbiamo sottrarci praticando nei fatti anche le situazioni periferiche più difficili l'autoriforma del partito e del suo funzionamento
Ma compagne e compagni sopra del partito il quattordici febbraio cioè insegnato anche un'altra cosa
E cioè che il nostro non è un partito che possano sciogliersi nella società e vivere soltanto di confronti elettorali senza un forte nucleo sindacale operaio del nostro partito non avremmo potuto dare al governo un sostegno reale non avremmo potuto reggere il confronto così duro all'indomani del quattordici febbraio
E quello che ci contraddistingue
Da altri partiti intermedio Rho pay
Di dimensioni analoghe alle nostre è proprio questo e cioè che sia pure minoritaria noi rappresentiamo una parte de la classe operaia del movimento sindacale nel nostro Paese ecco si permette una capacità di influenza che altrimenti non potremo aveva
è un patrimonio che non dobbiamo rinunciare ma dobbiamo semmai ulteriormente sviluppare
Ebbene care compagne cari compagni quattordici febbraio il partito si è mobilitato dimostrando di non essere né fermo nei sogni no
Ha dimostrato una disponibilità che anche una richiesta almeno così io penso di interpretarla
Quella di una maggiore partecipazione al dibattito gli all'elaborazione degli indirizzi programmatici del governo Galatolo trasmissione nella società
Siamo in un periodo unità interna compagne e compagni e non dobbiamo sprecarlo ma utilizzando appieno per elevare il livello della vita del partito
Qualche volta qualcuno si lamenta perché la voce di via del Corso sarebbe troppo fieri colleghi rispetta la voce di Palazzo Chigi
Eh beh non credo per il compito di chi rimane in via del Corso sia quello di rivaleggiare in comunicati con Palazzo Chigi o di indebolire l'incidenza di prestigio della direttiva è salito del Governo con una scissione di responsabilità
Ma il compito di chi rimane e via del Corso è di lavorare seriamente ed efficacemente
Per dare al partito le spalle necessarie per reggere la sua responsabilità per connettere tutte le sue articolazioni il tessuto il pavido spesso le sue rappresentanze presenti deduzione Ali con le sue presenze nel sociale per farlo elaborare e proporre dal dall'iniziativa per costituire un filtro efficace con la società civile dal nostro Paese
Tale compagnie cari compagni non siamo grandi come vorremmo ma non siamo nemmeno così piccoli da poter restare tutti dentro le stanze di Palazzo Chigi
Siamo un partito presente
Negli enti locali nella cultura nella società nel mondo del lavoro del nostro Paese e sappiamo che al partito del presidente del Consiglio si chiede di più nella capacità di rappresentare un filtro fra partiti e società civile
Si chiede di più dobbiamo fare di più
Ma è necessario a questo scopo anche uno stretto collegamento ed un'ampia collaborazione fra tutte le istanze le presenze del partito
In quasi tre anni abbiamo lavorato con Claudio Martelli intorno al compagno Craxi per cercare di ricostruire un tessuto unitario di un partito che era uscito da Palermo profondamente lacerato
C'è un termine in voga cari compagni il pentito ebbene io non me ne sento affatto pentito
I risultati credo ce ne diano ampiamente ragione certe non sente questo è stato facile
Per la formazione diversa
Per i percorsi politici diversi per le collocazioni diverse differenziate che ciascuno di noi ha cercano di portare nella comune esperienza di direzione
Non è del resto annullando la propria sensibilità e la propria tradizione che si può dare un contributo positivo ad una sintesi unitaria
Ma abbiamo avuto anche una vasta collaborazione un vasto sostegno
Di cui vorrei ringraziare qui tutti i compagni e se per mi permettete in particolare compagni della sinistra socialista
Ma questa
Ma questa sintesi ma questa sintesi da si può raggiungere tanto meglio quanto più all'unità del partito si riesce a far corrispondere l'azione di un rinnovamento socialista
Che non è mai un dato acquisito per sempre né tanto meno il patrimonio esclusivo di una generazione piuttosto che di un'altra perché ci sono anche i giovani vecchi e i vecchi giovani
Ma qualcosa che va continuamente riconquistato nel rapporto con l'evoluzione della realtà sociale istituzionale del nostro Paese
Un partito come il nostro che vuole rinnovare nel profondo e sbucare le regole di funzionamento la sua italiana non può mai fermare a restare Izzo rinnovamento
E allora lui tassi ma non unità qualsiasi L'Unità non deve essere statica ma feconda è suscettibile di permettere la Pontina maturazione di realtà nuove nella vita del partito perché ne sentiamo la necessità perché abbiamo visto in questi anni un gruppo di dirigenti molto giovani proiettati alla ribalta della vita del partito ma se noi si guardò chiamo indietro e guardiamo le nostre spalle
Alle generazioni successive ci accorgiamo di quanti vuoti si siano di quanto ci sia da lavorare per preparare una nuova ondata una nuova generazione socialista
E allora è per questo binomio unità e rinnovamento che abbiamo cercato di lavorare dalla conferenza programmatica di Rimini in poi ed è su questa linea e continueremo a farlo
Alla parola
Per piacere ti prego di di lasciar libero qui che dobbiamo continuare il dibattito
Ha la parola il compagno Agostino Maria retti
Parlerà poi il compagno Francesco Forte
Gravissime compagna
Meccanismi compagni
Affidato come
Il compito di ognuno
A ciò che si può fare
Piuttosto
Che a ciò che si può dire
Dentro il solo contributo possibile
Questa è l'ambizione il solo record alla mia portata cioè la brevità
In pratica
Voglio sottoporre al congresso
Un appunto
Riguarda alcuni aspetti della politica sociale del partito
C'è un'anima sociale del riformismo socialista
Che deve riproporsi
Rispetto alle necessità urgenti del Paese e ai fini dell'azione del governo e del partito
Le teorie del fallimento dello stato le tendenze a delegittimarmi nelle funzioni la contestazione del principio dello stato sociale costituiscono analisi posizioni per aprire che i socialisti respingo
Certo
Oggi
Lo Stato dirige male spesso ingombra o distorsioni l'intervento sociale appare insufficiente di fronte ai bisogni veri il più incline a dare qualcosa a tutti
L'idea del partito è quella di una riforma dello Stato che accentui la capacità di governo democratico e una ridefinizione dell'intervento sociale che realizzi gli elementi di equità di cui la società e il Paese difettano gravemente
Superate le distorsioni egualitarismo Ikeda assistenzialistiche
Le prestazioni debbono realizzare uno zoccolo redistributivo standards di interventi e servizi tali da superare handicap di partenza tali da realizzare una più ampia solidarietà
Ed a partire da qui
Deve realizzarsi una maggiore flessibilità e relatività degli interventi nonché una più ampia auto determinazione da autoregolazione da parte delle categorie e dei gruppi sociali e professionali
Pensiamo ad una riforma pensionistica
Che punti ad una elevazione ed articolazione dell'età pensionabile sulla base delle categorie di lavoro
Una maggiore consistenza delle pensioni sociali
E degli interventi integrativi sul reddito familiare o individuale di fronte ad accertate necessità
Una più equilibrata dinamica che editing giusti appiattimento
Un più sicuro finanziamento del sistema
Parametrando il contributo anche al valore aggiunto dell'impresa oltre che al salario del lavoratore prestazioni integrative contrattate autofinanziate e collocate all'interno del sistema pubblico di previdenza
Siamo per una revisione della riforma sanitaria
Fermo il principio del decentramento territoriale e della competenza del
La circolazione
Un assemblearismo inutile corrode l'efficienza la gestione per essere democratica deve essere in primo luogo ordinata ed in grado di rispondere ai cittadini agli utenti agli operatori in un organizzato rapporto con le loro rappresentanze autonome
Bisogna rivedere il meccanismo finanziario del sistema sanitario
A prestazioni assicurate a tutti deve corrispondere un finanziamento fiscale e non più contributivo
Oltre la soglia delle prestazioni possibili per tutti livelli più elevati debbono vedere il concorso finanziario delle comunità che li decidono va affrontato con interventi straordinari il tema della disoccupazione giovanile
Il governo va attuando un progetto indicato dal partito socialista
Fondato sulla utilizzazione delle opportunità che nella pubblica amministrazione si determinano in rapporto a nuove qualificate prestazioni di servizi necessaria a sostegno dello sviluppo del sistema produttivo
Del sistema di protezione civile
Dei processi di rinnovamento tecnologico e di efficienza della pubblica amministrazione nel campo della ricerca dei corpi ispettivi dello stato dei beni culturali del processo di informatizzazione dei procedimenti amministrativi
Sia la ripresa del processo di sviluppo economico
Sia la edificazione di un nuovo stato sociale
Comportano la riqualificazione dei soggetti protagonisti e il sistema di relazioni fra di essi
A parte quella dello Stato e della politica
C'è il sul versante delle politiche sociali una incidenza fondamentale del sistema di relazioni industriali
Danni abbiamo posto il problema di una evoluzione indispensabile riformista e moderna
Dei modelli meramente conflittuali e contestativi verso regole di concertazione e pratiche di patto sociale
Non si tratta
Di una improponibile e di realistica eliminazione del conflitto industriale e sindacale
Ma della finalizzazione della canalizzazione del conflitto medesimo che consentano una governabilità
Che si avvalga di un consenso costruibile attorno ad indispensabili mete collettive ad irrinunciabili obiettivi di crescita e di sviluppo
Ciò comporta come sbocco una più adeguata definizione di procedure relazioni istituzionali ed ambiti entro i quali si definiscano di volta in volta gli elementi essenziali del patto sociale
Comporta di costruire alla base di questo sistema nuove forme di democrazia nell'impresa
Che seguendo esperienze presenti in Europa nonché le indicazioni delle specifiche direttive comunitarie
Propongano modifiche all'assetto dell'impresa e forme nuove di partecipazione di controllo da parte dei lavoratori
Si tratta in sostanza di pervenire ad una più adeguata definizione dei tempi delle procedure dei livelli di negoziazione che forniscano certezza nel sistema dei rapporti industriali i parametri fondamentali dell'intervento sindacale si riassumono in questa visione nella congiunzione
Tra l'indispensabile rapida evoluzione tecnologica il miglioramento costante della produttività degli affetti di umanizzazione del lavoro e protezione dell'occupazione
A questi stessi fini va riferita all'urgente riforma delle retribuzioni
La difesa dei redditi più bassi dovrà avvalersi oltre che della corto intervento delle forme di salario sociale salario familiare detrazioni fiscali panche di forme di indicizzazione
La struttura retributiva va organizzata con l'ampliamento della contrattazione ai fini della remunerazione della professionalità della responsabilità ed è la gravosità del lavoro
L'aspetto retributivo
Infine va completato una parte variabile del salario più propriamente affidabile ad una contrattazione articolata in rapporto agli incrementi di produttività che vanno sollecitati e dunque remunerate in un nuovo ordine di rapporti negoziali in un nuovo rapporto fra politica distributiva e crescita delle risorse fuori definirsi l'assetto stabile
La certezza finanziaria la individuazione di nuovi standard di prestazioni dei sottosistemi delle politiche sociali nel campo previdenziale come in quello assistenziale e sanitario come per le politiche straordinarie
Di occupazione
In altri termini il rilancio di una versione moderna ed efficiente dello Stato sociale
Può avvenire
Recuperando certezza nello sviluppo e ciò a sua volta dipende anche da un riassetto una riforma del sistema di rapporti industriali e delle relative politiche ed attitudini degli imprenditori e dei sindacati
Il Paese avverte che si tratta di qualcosa di diverso qualcosa di diverso da ciò che propongono rivoluzionari e conservatori e più ancora di qualcosa di diverso da quanto confusamente Nun c'erano coloro che si dichiarano insieme conservatori rivoluzionari
Abbiamo seguito questa rotta in questi anni nel concreto del confronto politico e sociale il congresso e la nostra unità potranno aiutarci per il futuro nostro e per quello del Paese
La parola accompagno Francesco Forte
Compagni vi preghiamo di rimanere in sala perché vi sono dopo accompagna forti un altro intervento
Compagnie e compagni
Questa volta la ripresa graduale cominciata in Italia simultaneamente alle altre nazioni di Europa e allo stesso ritmo medio questa volta non siamo il convoglio di coda che sta per sganciare che sta per sganciarsi
Compagni riflettiamo
Il merito di ciò va ritrovato nell'opera di risanamento finanziario che nell'ultimo periodo è stata compiuta e che certe acide polemiche per il giovane la Malfa non hanno intaccato
L'approvazione della legge finanziaria prima della fine dell'anno ha dato un quadro di certezze da consentito graduali riduzioni del tasso di interesse sui titoli pubblici il cui mercato e oggi ispirato fiducia compagni riflettiamo ancora il responsabile e tempestivo decreto del quindici febbraio ha posto un tetto all'indicizzazione tariffe in un momento molto delicato per la ripresa dell'inflazione che è sempre dietro l'angolo quando c'è il risveglio dell'economia
Oggi compagni come ha detto il compagno Craxi si nota che l'inflazione è scesa all'undici e cinque per cento ma all'inizio dell'anno era ancora al dodici virgola otto per cento
Senza il decreto di febbraio senza quel sacrificio bene investito di punti di scala mobile i cui frutti si vedono riflessi nel graduale rallentamento dei prezzi all'ingrosso che a gennaio erano avevano subito un'impennata inflazionistica oggi Novi per effetto della ripresa ed è la rigidità del dollaro saremmo nel dilemma
Tra l'inflazione al quattordici per cento che il Fondo monetario internazionale col scetticismo ci aveva assegnato e la stretta del credito che avrebbe strangolato assieme alla ripresa dell'inflazione
La ripresa della produzione e dell'occupazione
Manovra tempestiva dunque e se queste decisionismo diciamo che decisionismo è bello
Perché è nell'interesse dell'Italia e dell'Europa
è anche tramite la rimessa in moto della locomotiva Italia tesi rilancia l'Europa di cui vogliamo essere nazione di punta
E possiamo esserlo perché abbiamo dimostrato pur tra mille difficoltà che le nostre imprese non sono inferiori a nessuno
Per la capacità innanzitutto del loro lavoro della loro tecnica e anche dei loro imprenditori e soprattutto di una giovane emergente classe di piccole imprenditori e di artigiani
La politica dei redditi a oggi la priorità e giustamente negli indirizzi del governo e nelle scelte del partito e dell'ala maggioritaria e responsabile del sindacato
Essa ha la priorità anche perché consente il rilancio senza inflazione è in tal modo risana il bilancio pubblico
Con la ripresa infatti entrano più denari nelle casse dello Stato e meno ne escono dalla cassa integrazione strumento di aiuto a cui i lavoratori preferiscono il lavoro
La riduzione dell'inflazione inoltre risana il bilancio pubblico perché consente di ridurre il costo del denaro e ogni punto di tasso di interesse in meno vuol dire tre mila miliardi risparmiati per lo Stato
E altri mille miliardi risparmiati per le imprese pubbliche
Quindi è Cuesta la via del risanamento finanziario dello Stato ed è la impresa
Le banche però debbono fare uno sforzo di ammodernamento per partecipare con le loro imponenti risorse in modo più intimo al finanziamento del processo di innovazione
Il caso zona non si deve fare riflettere questa grande impresa costruita con anni di lavoro duro e ingegnoso non può essere svenduta a partners stranieri extra CEE siamo certi che le nostre banche nelle loro sezioni a medio termine
E i nostri istituti di credo di credito a medio termine centrali e regionali che del resto sono tutti pubblici istituti o imprese pubbliche
Hanno i mezzi per sottoscrivere con criteri di economicità le quote di capitale
Per un rilancio basato sull'innovazione tecnologica
Guidata dai imprenditorialità italiana
Cito questo caso perché dall'elettrodomestico si passò ormai all'elettronica avanzata per la casa e per l'ufficio il finanziamento dell'innovazione la grande sfida a cui è chiamata all'economia italiana
Ci troviamo in un periodo cruciale paragonabile a quello dell'inizio del secolo e a quello del decollo dopo i primi anni Cinquanta
Questa è la grande sfida a cui è chiamata alla classe lavoratrice la classe imprenditoriale
E io so perché sono a loro di Cino con l'animo e con il mio modesto contributo tecnico e politico che questo è il pensiero di quella maggioranza sindacale
Che firmando il decreto del quindici febbraio ha contribuito in modo determinante alla lotta contro l'inflazione a due cifre che è la base questa lotta per vincere questa sfida ciascuno deve fare la sua parte ed occorre quinta che accanto all'economicità ci sia l'equità fiscale
Stiamo attenti però a non fare del qualunquismo molto resta da fare ma molto hanno fatto i ministri socialisti delle finanze per superare il Medioevo fiscale italiano
Oggi gli strumenti disponibili per l'applicazione sono molto più che qualche anno fa avrete visto la dichiarazione dei redditi di quest'anno
La dichiarazione dei redditi quest'anno il quadro da cui si traggono i dati per applicare il redditometro strumento molto importante per controllare le dichiarazione di quei soggetti a lavoro autonomo che sfoggiano un alto ti
Norme di vita dovunque
Tranne che nelle cifre del reddito dichiarato in linea di principio naturalmente si possono immaginare strumenti più perfetti in linea di principio mi viene in mente la frase di Eduardo De Filippo in una commedia credo Napoli milione aria e il quale sosteneva che in linea di principio il denaro non serve e Titina rispondeva mamme mi serve così il redditometro a noi ci serve durante il mio Ministero delle Finanze ha introdotto la legge sui registratori di cassa di cui quest'anno si attua la seconda ondata
Che investe un'ampia cerchia dei commercianti vorrei ricordare che alla legge sui registratori io non ha consentito la proroga a gran voce richiesta anche se si era allora proprio nel periodo delle elezioni perché ho detto mi sono detto ai socialisti non interesso noi i voti degli evasori ai socialisti e interessa annoiato i concreti di giustizia fiscale senza demagogia abituando i cittadini a strumenti contabili come il registratore appunto che sono norme
Ali in un Paese avanzato
Altre norme dovranno essere introdotte e penso che opportunamente il vini il ministro Visentini pensi ad introdurre il reato di evasione fiscale nel nostro Codice come reato generale accanto a quelli relativi alle singola infrazione Tiscali penali per colpire coloro magari mafiosi e trafficanti di droga che si nascondono dietro artifici vari che tali norme singole oggi non coprono condivido pienamente tale impostazione così guai come quella che io avevo studiato mediante la commissione Pedone degli indici di redditività per controllare le imposte dirette l'IVA che da più parti ora vedo trovare Cré
Scelti i consensi controllare con questi strumenti non vuol dire soppiantare la contabilità che deve rimanere il pilastro della tassazione diretta
Qualcuno ha proposto quale formula politica un'alleanza fra i lavoratori e il mondo delle imprese noi diciamo che nel nostro movimento via posto per ogni persona che lavora con la tuta con il colletto bianco con l'impresa il nostro socialismo si sposa con i concetti di libertà di responsi abilità di produttività di merito non si sposa con l'evasione fiscale il nostro socialismo lo può condividere chiunque se crede nel diritto del lavoro e nei frutti del lavoro nel senso più ampio del termine in questo è un altro società che è cambiata è il cui cambiamento vogliamo governare ma non basta questo il nostro gialli il volo può condividere chiunque a condizione che creda nel dovere fiscale e del dovere della redistribuzione a favore dei più deboli qui in Italia come verso il resto del mondo questo voglio dire quando affermo come nella relazione sull'
Rita che consegna agli atti perché è troppo ampia che socialismo vuol dire economicità e giustizia
La parola al compagno Maurizio Sacconi
Care compagne e cari compagni l'ambizione socialista è alta nella misura in cui consiste nel tentativo di governare la grande transizione che stanno vivendo le società industriali e più in generale una realtà la mondiale in cui sono venute meno le vecchie regole del sistema economico e finanziario internazionale siamo stati tra i primi ad averne colto la portata e ad avere compreso di conseguenza come la fund Dione dei moderni progressisti consista in primo luogo nel riprodurre le condizioni dello sviluppo di uno sviluppo equilibrato che sappia utilizzare le grandi potenzialità della rivoluzione tecnologica in funzione della piena occupazione e di una diversa qualità della vita ciò comporta produrre come in parte abbiamo già prodotto contenuti e strumenti di politica economica radicalmente nuovi come si conviene quando si tratta di spezzare un grande circolo vizioso che le ricette tradizionali tendono solo ad esaltare sono contenuti e strumenti che sconvolgono le categorie già note e che però Matica mente devono condurre alla razionale uso delle grandi risorse seppure faticosamente e si cominciano ad emergere come dimostrano le proposte della nuova frontiera di Gary Hart e ancor più concretamente il comportamento degli strumenti di governi come il Giappone
Sia a livello internazionale e si consistono nella ricerca di concertazioni sui temi dell'innovazione tecnologica della politica monetaria
Dei rapporti nord sud a livello dei singoli Paesi consistono nella organizzazione di un moderno Stato manager dell'azienda paese che sull'esterno compete con certa e sulle interno organizzarla m'modernizzazione regolando le grandi risorse umane e materiali
Ciò significa più stato nel promuovere rappresentare la vendita di beni materiali e immateriali in un mercato internazionale sempre più col e p.c. Zagato più stato nel regolare la riorganizzazione interna e internazionale dei grandi comparti produttivi e la promozione delle nuove reti infrastrutturali meno Stato e più mercato nella Rego l'azione dei rapporti economici diffusi meno Stato e più mercato nella gestione dei servizi
Il nostro Stato manager è debole in quanto la strumentazione e formazione ai fini del governo della grande transizione non è market oriented è un pessimo Controller finanziario gestisce direttamente Processi marginali e appalta quelli strategici opera in un contesto di dare passion delle grandi opzioni e Dida e di regulation delle piccole cose eppure esso è chiamato a gestire il risanamento finanziario ed il recupero di competitività di un'azienda Italia sottocapitalizzate e evitata carica di oneri finanziari sul fatturato con un pessimo Castro piena di oneri impropri derivanti da di sé con
La mia bisognosa di innovare infrastrutture strutture produttive ecco allora l'ambizione socialista governa
R. la transizione attraverso un moderno Stato ma lager partendo dal presupposto che il Paese reale e ricco di potenzialità e di risorse che risiedono in primo luogo nel suo capitale un hanno nella diffusa capacità di togliere possibilità opportunità di produrre secondo alti livelli di fatturato qualità nei prossimi giorni una significativa occasione sarà offerto ad Aldo
Momento altissimo che traccia un quadro degli obiettivi e degli strumenti di politica industriale per il ventennio della transizione e se frutto di Uni asini di cattiva sintonia tra liberali che socialisti in ordine alle questioni di cui dicevo di un incontro tra modernisti che costituisce il nucleo cent'alle per una più ampia aggregazione dei nuovi progressisti di quel documento vanno condivisi soprattutto gli obiettivi mentre vanno puntualizzate gli strumenti con particolare riferimento alla regulation delle grandi opzioni dei grandi interessi
Le vicende dell'Olivetti AT&T
Della Zanussi indicano l'esigenza di una legislazione antitrust
Di sistemi autorizzativi per la cessione di pacchetti azionari all'estero elogio intenso il tecnico commerciali internazionali che hanno rilievo per il sistema Paese
Di un diverso rapporto dell'autorità di governo con l'area delle partecipazioni statali
Fondato sul potere pubblico di direttiva di controllo sulle scelte strategiche e sull'autonomia responsabile del management in ordine alla loro gestione come pure si può il problema di regolare l'uso unitario della fondamentale leva della domanda pubblica grande attivatrice di processi e prodotti innovativi che abbisognano di un mercato certo queste regulation legittima esprimo la la doverosa deregulation dei rapporti economici diffusi con il fine di liberare da vincoli assurdi da impacci inutili la riorganizzazione delle attività economiche in moderni sistemi complessi frutto di integrazioni tra grande e piccolo tra diverse forme giuridiche di impresa tra secondario e terziario potremmo dire tra hardware e software secondo nuovi livelli di competitività realizza con una crescita della componente in materiale ciò significa rileggere unitariamente tutta la legislazione relativa la minore impresa favorendo la mobilità tra le diverse forme giuridiche in cui si esprime produrre la semplificazione della disciplina fiscale allargare le incentivazione automatica e tempestive offrire servizi reali
Liberare il mercato del lavoro care compagne e cari compagni a chi di fronte a tutto ciò disse da se questa impostazione se in casa il labile nei classici schemi della destra o della sinistra rispondiamo tranquillamente che non lo sappiamo che vogliamo sapere ma che soprattutto non è possibile una risposta perché noi siamo già oltre quegli schemi perché il dopo-crisi è già cominciato
Domani sera alle ore ventuno alla re in una manifestazione di ringraziamento alla città di Verona parteciperanno al grande concerto Claudio Baglioni Donatella Rettore Mario Castelnuovo Amedeo Minghi dopo la vanità con il pullman riporteranno i compagni alle loro residenze partendo da piazza bende Gozzi domattina le ore nove all'ordine del giorno la questione di politica istituzionale la seduta è tolta