Giovani imprenditori di Confindustria. «L'economia dell'uomo. La rinascita dell'Italia nell'era del quarto capitalismo»

Fare
Non
Eminenza autorità signori e signore buongiorno a tutti benvenuti alla seconda giornata di lavori del nostro come Santa Margherita invito sul palco sua Eminenza cardinal Tarcisio Bertone arcivescovo di genere proprio
Buongiorno a tutti
Sono lieto onorato di essere presente per la seconda volta l'anno scorso solo per un breve saluto dall'incontro dei giovani imprenditori
Per rendere omaggio alla vostra creatività del vostro genio e ancora di più per condividere la tesi fondamentale che sottende al vostro convenire e cioè la nuova alleanza tra l'economia e l'uomo
Sono anch'io convinto che grazie alla ineludibile considerazione del fattore uomo
Come risorsa principale di ogni azienda nella visione avanzata del capitalismo personale
Il ventunesimo secolo sarà il tempo della conciliazione tra economia e un uomo
Giustamente il vostro presidente ha citato il Concilio Vaticano secondo di quel documento profetico Gaudio mette spesso la chiesa e il mondo contemporaneo dal numero sessantatré
Lo leggo anche nella vita economico sociale occorre onorare e promuovere la dignità della persona umana della sua vocazione integrale
E il bene di tutta la società l'uomo infatti è l'autore il centro e il fine di tutta la vita economico sociale
Dare il giusto e il dovuto peso alle ragioni proprie dell'economia non significa rifiutare come irrazionale ogni considerazione di ordine mentre economico
Proprio perché il fine dell'economia non sta nell'economia stessa bensì nella sua destinazione umana e sociale
E questo è riportato molto bene dal compendio della dottrina sociale della Chiesa che credo tutti ormai conoscete che è stato diffuso due anni fa
Economia e Antropologia
La prospettiva ideale di una economia sociale proposta dai sommi pontefici e goliardata da uno da Antropologia cioè da una visione generale dell'uomo
Mi piace rileggere un bel passo De Giovanni Paolo secondo in un discorso fatto a Genova
Nella serie di Corviglia nel mille novecentottantacinque in occasione del suo primo viaggio della sua prima visita nella città di Genova
Il tutte le questioni concernenti il lavoro
In tutti i tentativi di soluzione
I processi di trasformazione economica e sociale di riconversione industriale di ristrutturazione aziendale
In tutte le nuove applicazioni e le nuove esperienze compiute per accelerare e aumentare il ciclo della produzione e della distribuzione dei beni
Il centro di attenzione Isso oggetto
Il fine a cui si mira e e deve essere l'uomo nella sua integrale dimensione fisica psicologica spirituale familiare sociale e culturale
Questo principio chiare intendo ribadire dinnanzi a voi diceva il Papa carissimi genovesi nel cuore di questi complessi industriali e portuali e commerciali
Che noi tutti desideriamo sentieri pulsare sempre più di nuova vita
Penso che e il desiderio
Ardente che permane anche oggi anche nell'attuale
Situazione socio economica di Genova e dalla Liguria guardare alle ragioni dell'uomo oltre che alle strutture e sistemi organizzativi che hanno lo scopo di servirlo l'hondista foraggiato
Guardare all'uomo nel quale risplende più che dei beni materiali nelle macchine le immagini di dio ecco di che si tratta
Diceva Giovanni Paolo secondo
L'umanesimo integrale richiede e mi più tutto sia di economia a somma zero o assistenzialistiche chiedo un valorizzano la libertà la responsabilità delle persone
Sia di economie prevalentemente liberiste che sottendono un concetto errato di libertà quasi che questa debba legarsi solo appunti riviste individualisti dicevo materialisti cit obbligando i valori della solidarietà e del bene comune che a loro modo sono un presupposto dell'efficienza economica
L'economia sociale secondo i pontefici
Proprio per ristrutturarsi in maniera più omogenea alla visione antropologica chiedo a Guido
Dovrebbe realizzare un capitalismo intendo come una indicazione naturalmente non come un sistema concreto
Voi l'avete chiamato al capitalismo personale
Io lo chiamo un capitalismo democratico popolare
Cioè un ambiente della libertà economica che non è oligopolistico ma che ospita il maggior numero possibile di soggetti consentendo loro di accedere all'imprenditorialità e alla creatività
Favorendo una sana concorrenza all'interno denunziava quadro normativo
Non a caso la dottrina sociale della Chiesa vuole tutti proprietaria di dire alcunché
Mentre propone il pluralismo delle forme di proprietà
Guardando con un occhio di simpatia
Soprattutto alle piccole e medie imprese alla proprietà sociale sollecita un ordinamento che permetta a tutti una partecipazione adeguata al patrimonio produttivo dell'azienda
In modo tale che anche la cogestione e la corresponsabilità Zenda Ali vengono attivamente promossa
Non a caso la dottrina sociale della Chiesa propone che accanto allo Stato e al mercato
Emergano in superficie e diventino economicamente sempre più importanti della produzione dei servizi di ogni genere
La famiglia
Il volontariato lecco operazione di solidarietà sociale le associazioni le fondazioni e le organizzazioni di vario tipo del tipo no-profit
Nuovi valori emergenti
Le peculiarità caratteristiche delle nuove società post industriali contemporanee riportano in luce o favoriscono il riemergere di aspetti e valori che erano stati tralasciati
Ho conculcati dalle logiche delle società industrializzate a loro apogeo ed allora loro tensione da uno sviluppo prevalentemente quantitativo materiale
Si tratta di un argomento molto ampio e passibile di discussione che è stato sottolineato anche del vostro convegno anche perché i nuovi valori che si stanno diffondendo nel sociale Soda ancora lontani dall'essere maggioritari ma è senz'altro il caso di ricordare qui l'insistenza
Che da qualche tempo si osserva sul valore della qualità della vita nel lavoro della città nel tempo libero nelle esperienze di relazionalità e di vita quotidiana in genere
Dove qualità
Indica evidentemente una distinzione contrapposizione rispetto alle logiche della media la quantità del benessere misurato in termini esclusivamente economici di accrescimento di reddito e di produzione
Qui in questo quarto la Pertol cogliere certe mutamenti degli orientamenti individuali e sociali mi sembra vadano additati due valori emergenti o convergenti che sembrano diffondersi non solo nelle scelte personali
Ma anche della visibilità di è una serie di comportamenti socialmente rilevabili
Si tratta della bellezza
E della gratuità
In un Paese come il nostro in una città come Genova in una regione come la Liguria la presenza della bellezza artistica e naturale e talmente soverchiante
Da rendere apparentemente ovvia l'osservazione che si tratta di un valore certamente tenuto in considerazione
Ma quello che si vuole sottolineare che si tratta di un valore condiviso
Capace di produrre comportamenti collettivi rilevanti
E ingenerare dinamiche importanti in termini di mobilità di impiego del tempo libero deposizione culturale
Di stili di vita non crea anche di creazione di opportunità economiche e lavorative
Io penso a Genova due mila quattro
Il valore coi della gratuità
Si lega in parte a quello della bellezza nel senso che l'esperienza estetica sfugge ha una dimensione strumentale e economico utilitaristica ma riporta nel contempo ad altre esperienze
Che fino a poco tempo fa si poteva considerare eccezionali e interstiziali
Il Donno
Nelle sue varie formulazioni e modulazioni
Dalle forme più diversificate di volontariato del terzo settore alle associazioni di mutuo aiuto dal dono degli organi alla rilevanza dei regali e pensiamo anche a tutte le forme di solidarietà nei rapporti personali dei rapporti sociali e di rapporti anche direi prova popoli e borbottano ricchi e poveri
La gratuità non implica il cancello ha vinto ma un qualche ridimensionamento decolla previdenza dell'homo economico Must e della stessa attività produttiva lavorativa
Che è stata al centro delle società industriali e che è ancora fortemente caratterizzante delle logiche socio economiche e culturali dei sistemi postindustriale
Il punto non è quindi quello di abolire la nostra modernità fatta di mercato e di politiche economiche e di molte altre cose ma semmai di capire come il valore della gratuità
Può apportare linfa a questa società e non solo ai singoli che ne fanno parte e che possono maturare nel loro privato atteggiamenti ad essa orientati
Passa un altro punto mi permettete la regola fondamentale delle professioni umane
Un contributo del teologo Ratzinger divenuto papa Benedetto sedicesimo
Ogni professione urbana
Assunta della sua prospettiva propria e nella cospirativa cristiana si sforza di mantenere uno sguardo di fondo sull'uomo aperto alla sua verità completa
Di fronte alla tentazione di concepire si semplicemente come l'apporto tecnico come organismi viventi si può dire
Che ogni professione e chiamata a salvare sempre la verità vi è un rapporto di una persona di fronte a un banco ad altre persone che si trovano in condizioni di fragilità di necessità di bisogno
Che chiedono di essere aiutate nella realizzazione delle loro potenzialità personale
Al fondo
La regola basilare di ogni professione umana non è diversa
Da quella regola aurea sempre intravista dalla sapienza delle genti e promulgata nella sua formulazione definitiva del positiva da Gesù in persona
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi anche voi fattelo alloro è un detto del Vangelo di Matteo regola che il grande canta produceva così
A chi si sempre in modo da trattare l'umanità Intest esso e negli altri come un fine e mai come un mezzo
La regola fondamentale di qualsiasi etica è questa tratta sempre l'uomo come puntine ma questo ci riporta a una considerazione sorprendente impegnative prendere qualcuno come il fine significa sempre in qualche modo dotarsi a luglio informa disinteressata torniamo al valore della gratuita
Fino a un certo punto è possibile comprendere questo anche del quadro di una morale con costruita semplicemente alla luce della ragione
Infatti se si pensa bene questa è la base di una società che voglia funzionare veramente
Ma nondimeno
Questo dono disinteressato disse e possibile quale risposta umana
Solo sulla base del dono gratuito e Redentore di di al di fuori di tale dono al di fuori di questa garanzia offerta da Dio nel dono della sua stessa persona quando ci ha dato il suo figlio
Al di fuori di questo impegno eterno di Dio per l'uomo che solo giustifica una fiducia senza limiti a ogni uomo l'uomo è sempre tentato da una qualche forma di utilitarismo
Egli da solo non può essere disinteressato fino in fondo
Se l'uomo deve garantirsi da solo il suo presente il suo futuro egli non può essere completamente disinteressato
L'altro di appariva sempre in qualche modo un mezzo per la sua felicità un mezzo perse per garantirsi la sua sopravvivenza la sua esistenza ricordiamo il detto Omo omini lupus
Per un'inversione apparentemente strana ma in fondo molto logica il problema etico staccato dei suoi fondamenti morali addiverrà semplicemente quello di stabilire dei limiti a una inevitabile oggetti oggetti d'iniziazione dell'altro
Prescrivendo per esempio di no a tentare mai alla vita di un essere quando è perfettamente cosciente
Al fine di rendere possibile la convivenza in società
Allora luce di queste considerazioni allora ogni professionista ogni datore di lavoro ogni lavoratore un sindacalista eccetera è sempre chiamato a incantare della pubblica
Amministrazione o del semplice rapporto di lavoro di scambio di merci la sua originale responsabilità adesso l'altro uomo verso i cittadini Nokia davanti
Considerato come terzo
Come figlia mai come mezzo come persona portatrice di una identità e di una propria storia personale il nostro Pata Benedetto ha creduto di poter aprire una nuova stagione
Nei rapporti personali e sociali ripartendo da Dino a Monaco ricordiamo sulla prima enciclica
Dio amore tra i tanti temi approfonditi nel corso dei suoi studi
Tantissimi quelle del teologo Ratzinger con quale competenza poteva siede un altro tema
Invece ha voluto scegliere
La mole di di Dio e l'amore del prossimo
Certificazione dell'amore di Dio perché senza amore del prossimo ci può essere amor di Dio secondo progetto che stiamo ha scelto l'amore nella sua duplice dimensione di Eros e di Agrate lucidamente
Ha messo una vivida in un mondo che viene spinto dato alla resa dei conti tra le culture e le economie le politiche
Dal cuore dell'Occidente
In crisi per essersi allontanato dai suoi valori civili fondativi libertà uguaglianza fraternità anzitutto mettendo a rischio la sostanza stessa della democrazia papa Ratzinger troppo in una via di uscita che porta al disarmo delle menti e dei cuori
L'unica garanzia che certe forme di riarmo
Anche della politica dell'economia
Ma soprattutto e vi hanno il primato della forza avvengano messe in un Muse
Accettare dirvi partire dall'amore se non c'è ipocrisia significa infatti accettare le conseguenze dell'amore che sono imprevedibili nelle storie personali di vita
Abbiamo sentito in questi giorni delle forme stupende di Amor fa la mamma che ha rifiutato ha ritardato la cura ricordate per dare alla luce sua bandi suo bambino
Ma anche nella regolazione della società civile e persino per la Chiesa da sempre convinta che lo Spirito di Dio soffia dove vuole e lo spirito e amore
A Ratzinger essendo il più piaciuta la Pentecoste che a differenza della Torre di Babele simbolo di una globalizzazione tecnica priva di anima che porta alla disperazione umana la contrapposizione
Inaugura invece la Pentecoste una globalizzazione capace di comunicare ed parta volare le persone senza negare da loro singolarità di storia e di cultura
Ultimo punto e mi avvio a conclusione vivere come sentito esistesse
La partita giocata da Benedetto decimo sesto colazione enciclica sull'amore cristiano e di alto livello e si collega alla all'altra partita che gli ha chiesto specialmente al mondo laico
Di condurre insieme
Vivere non come se Dio non esistesse ma vivere come se Dio esistesse
Per concordare uniti cammini ma comune tra credenti e non credenti capace di salvaguardare la terra e la comune umanità
Nessuna meraviglia che tappata ha fatto da teologo dal cardinale da Papa lo riproponga
Può una specificazione vivere quasi Debussy S come se Dio ci fosse ha un suo fascino universale perché non si tratta di un qualsiasi Dio
Ma del video amore che contribuisce in maniera positiva a un superamento di tutte le paure della vita
Potendo gli esseri viventi prima delle leggi l'ipotesi plausibile dell'esistenza di Dio per regolare il mondo in una forma umana condivisibile attraversato tutta la produzione del teologo Ratzinger
E poi entrata code abbiamo detto del tema la sua prima enciclica il linguaggio dell'amore e infatti universale capace di superare lo spazio il tempo per Benedetto vivere come se Dio ci fosse
Non significa vivere come se qualsiasi Dio ci fosse ma come se Dio amore
Sia presente operi nella vita dell'umanità
Da questo principio scaturisce una serie conseguenze sul piano della persona dei rapporti uomo donna sul piano sociale dove l'amore esige la giustizia e la giustizia certifica l'amore
C'è da chiedersi se la proposta di papa Ratzinger sia giunta troppo presto o troppo tardi di fronte all'involuzione globale
Si rischia un confronto sempre più aspro tra le grandi eredità culturali del mondo
Passato in sordina il confronto tra capitalismo e socialismo va estendendosi quello tra Occidente e mondo islamico
La crudezza di questa di questo confronto è stata sbattuta in prima pagina dalla questione energetica che sta alla base del modello del nostro sviluppo occidentale
Uno sviluppo sempre meno sostenibile e sempre meno sostenuto dei popoli che non ne godono uguali benefici
Sebbene la questione energetica sia il nucleo del confronto in atto
Si cercano consensi allo scontro facendo leva anche sui sentimenti profondi e sull'eredità culturali e religiose dei popoli perciò le religioni
Hanno di nuovo un compito di purificare le proprie tradizioni per non rischiare di predicare titoli anziché il divo vero
Ratzinger teologo accolto questa fase della storia e stringe le file dei credenti sul tema centrale sul quale tutti anche i non credenti possono convergere
Dio Amore è una garanzia che credenti e non credenti possono vivere per la vita anziché per la morte e per la vita di tutti
Grazie
Bene invito a salire sul podio il direttore Mauro Mazza che modererà la prima tavola rotonda l'uomo al centro dell'impresa dall'uguaglianza al merito
Grazie
Grazie buongiorno quindi anche questo questo intervento
Questo intervento del cardinale Bertone arcivescovo di Genova è un altro elemento di novità importante
Questo incontro di Santa Margherita
E sui temi affrontati dal cardinal Bertone ripartiamo anche in questa delle prima delle due tavole rotonde che caratterizzano i lavori di questa mattinata
Prima degli interventi conclusivi del presidente D'Alema del Presidente Cordero di Montezemolo e del presidente Colaninno
Chiamo quindi qui
I primi
Partecipanti a questo incontro che sono Raffaele Bonanni segretario generale della CISL
Pierluigi Celli direttore generale della Università LUISS Guido Carli
Franco Debenedetti editorialista già senatore della Repubblica Giorgia Meloni vicepresidente alla Camera i deputati
E Andrea Moltrasio presidente Cuneo tecnico Europa Confindustria
C'è scritto ognuno di voi Alpa il posto assegnato
Vogliamo questo
Io vorrei organizzare in tempi se è possibile televisivi questi questi momenti di dibattito
Invitando i partecipanti a restare al tema della tavola rotonda almeno nel primo giro di interventi e allora
Atteniamoci al titolo e prendiamo come traccia la relazione di ieri del presidente Colaninno il tema è l'uomo al centro dell'impresa dall'uguaglianza al merito
Cominciare Papin ordine di entrata oltre che alfabetico dal segretario della CISL Bonanni
Invitavano rifecero sul titolo di questo nostro incontro dalla tavola rotonda uomo al centro dall'impresa dall'uguaglianza al merito
Io immagino che che raccorda cortissimo con la prima riga del titolo ma le chiedo una riflessione ad alta voce sulla seconda riga ceppo un sindacato passare dall'eguaglianza dall'egualitarismo comincia con l'inno al merito
Può la meritocrazia prende il posto per un sindacato delle quali Anza una valore
Sì
Che l'uomo sia al centro dell'impresa
E non è una convenzione
Dall'origine della mia organizzazione
Infatti ci speriamo in larga parte al magistero sociale
La chiesa e quindi per noi è un punto fermo
Dico che appunto il capitale che
E sotto mezzo dall'uomo e non viceversa
E credo che tutti i capitalismi sì o no capitalismi
Positivi
Solo a questa condizione la condizione che l'uomo si avvalga appunto del capitale come occasione per promuoversi per accrescere la sua dignità per progredire nella sua comune comunità
Ora si ripropone uno schema nuovo
Anche se da diverso tempo
Abbiamo una situazione nuova
La politica ma anche le parti sociali fanno difficoltà
Ad intervenire a creare appunto una condizione che sia veramente allineata a ciò che accade
Con lo sbriciolamento del fordismo che voi sapete
Metteva al centro la macchina e l'uomo obbediva la macchina era al servizio dalla macchina
Per il modo di produrre appunto del fordismo
Richiedeva con la crisi del fordismo di nuovo come si può dire eccome se tornassimo alla bottega pre-industriale
Dove
Il rispetto rispetto a chi garantisce conoscenze e la trasmette il rispetto nei confronti di chi mette la sua motivazione
La sua affidabilità nei confronti dell'impresa
La imprenditore stessa dell'uomo lavoratore appunto al servizio di quella realtà in cui si riconosce molto molto molto importante si fa fatica appunto entrare in questa nuova logica
E si fatica lo vediamo anche
Nella sua azione che circonda nel dibattito politico sociale che noi abbiamo eppure quello è il punto su cui bisogna e intervenire cioè non c'è contrapposizione e non ci può essere contrapposizione
Tra eguaglianza e merito a condizione che si tenga presente e i nuovi parametri della uguaglianza che vanno riproposti rispetta all'esigenza di premiare il merito se la macchina faceva diventare tutti uguali
E i diritti e doveri sociali erano i distinti devo per tutti
Se la situazione si capovolge si si ha bisogno di nuove relazioni industria e sia bisogno anche il nuovo sistema di diritti e doveri del lavoro che io preciso anche perché ieri c'è stato un dibattito le ho potuto seguire solo sulla stampa ho notato che c'è un ritorno e spero che questo discorso si spenga
C'è un ritorno sempre alla stessa discussione cioè che sono i legislatori legislatore che interviene sull'impianto dedite dove il lavoro anche tutta questa questa tormentata discussione sulla Biagi
Questa sorta di tempesta lessicale che vede abbastanza imbarazzati coloro che la producono perché non sanno come uscirne
E la testimonianza di ciò che sto dicendo
Cioè di un legislatore che vuole assolutamente ancora intervenire su questioni che sono le parti sociali devono sapevo definire cioè riproporre un nuovo schema di vite dove lavorò per
Appunto
Sosta sostenere la nuova la nuova condizione
Io spero che
Le situazioni che andranno a evolversi saranno situazioni positive perché in questo stato certamente noi non mettiamo in condizione il merito di camminare con l'eguaglianza faccio un esempio
Presso che le norme del lavoro e anche contrattuali sono intestate ancora al fordismo
E questo crea problemi notevoli non a caso per esempio gli atipici anche i flessibili sono meno pagati meno di quella degli altri
Ecco perché credo che coloro che ha affidò molto tempo per esempio al sostegno di una discussione che la Biagi vada modificata dal Biagi va modificata con un solo meccanismo
Perché la Biagi alla fine al di là delle ombre crea che vanno rimosse senz'altro l'abbiano ha bisogno esclusivamente di nuove tutele che mancano in carenza di risorse destinate allestire nuove tutele quali sono formazione molta formazione proprio chi lavora inflessibilità
E lavora tipici hanno Pisa perché meno formazione proprio coloro che hanno bisogno di più di ammortizzatori sociali ne hanno di meno
Li hanno riforniti di grande profilo ne ho bisogno e non li hanno loro
Loro hanno bisogno di più previdente o almeno di pari previdenza invece hanno meno previdenza per quella condizione quindi questo è il problema centrale che noi dobbiamo dobbiamo appunto
Traguardare con un gioco forte che le parti sociali devono saperlo
Portogallo
In autonomia quando il legislatore interviene oggi più che mai con il bipolarismo sostenuto dalla regola appunto maggioritaria
Oggi più che mai quando il legislatore interviene si porta appresso le malattie tipiche del bipolarismo si porta appresso appunto Lai Dionigi azione si vede anche sulla Biagi
Non si critica una cosa tanto entrando nel merito ma perché l'ha fatto l'altro polo cosicché un polo scrive una norma e nel ciclo politico successivo l'altro polo lo cancella e questo crea problemi
Notevolissimi io ho visto ultimamente che molti hanno apprezzato le misure sul lavoro di Zapatero
E anche io ho apprezzato le misure
Che Zapatero ha portato avanti anche secondo molti hanno detto addirittura che hanno inaugurato non so
Quali soluzioni già col governo D'Alema è qui presente D'Alema noi avevamo fatto passa Cosenz proprio inviato le donne gli ultracinquantenni soprattutto il tempo indeterminato attraverso il credo di imposta misure di questo di questo tipo LAN vera novità
Qualche nudo su questo discorso la vera novità del Zapatero e credo che il giovane la Confindustria tutta la Comindustria si riconosca veramente su questo elemento la vera novità e che prima di varare queste misure il governo Zapatero ha fatto assistere
Sul ministro del lavoro le parti sociali
Per ben quattordici mesi io certamente non dico che ogni accordo deve durare
Quattordici mesi si possono fare anche ma tanto per dire quanto rigore c'è stato nel comportamento di Zapatero ha fatto assistere il ministro del lavoro le parti sociali
Per quattordici mesi ha varato le misure solo quando si è raggiunta sia raggiunto un vero equilibrio condiviso tra imprenditori e tra sindacati e quindi nella revisione da Biagi
Su quello che bisogna revisionare seme dimissioni ci deve essere e soprattutto nell'individuare nuove livelli di tutele
Sono le parti che devono stabilire il loro equilibrio
E a quel punto il governo da incentivi fiscali di altro tipo a che si posta sedimentare un qualcosa a quel punto affidabili che dura nel tempo e non ci sarà nessuna irritazione perché il giusto equilibrio quindi nessun polo potrà contrapporsi tutti si riconosceranno in questo questo è molto importante
Che viva in un periodo dove anche otto punto c'è una discussione che non cresce più e che sposta i parametri della discussione dimesso Damiano che avremo più tardi nella fatica di dire che bisogna revisionare qualcosa faccio un esempio di come si possa cadere orrore finisca
Dice che bisogna avere cenare il il contratto intermittente anche lo staff leasing io gli ho detto personalmente la prospettiva vuoi fare questo posta palesi bene
A quel punto devi sopprimere anche l'appalto di servizi perché l'appalto di servizio è uno strumento dove si annidano le cooperative civetta che usano il peggior contratto esistente e dove la qualità del lavoro obiettivamente molto molto molto ridotta
Per dire quanta approssimazione o quando strumentalizzazione ci può essere che non attiene in merito invece queste materie devono ottenere il merito proprio perché avendo l'esigenza di premiare inflessibili degli atipici
Che ritornò come a lavorare nella bottega pre-industriale non quella fordista noi abbiamo bisogno di costruire veramente innovazione dell'impianto dei diritti e doveri del lavoro
Grazie con Anna
Non
Non la indico a modello per la lunghezza del primo intervento a che vorremmo dare due giri che due opportunità a ciascuno dei partecipanti proseguono l'ordine alfabetico con Pier Luigi Celli
E che oggi è direttore generale la LUISS ma nella sua carriera ha soprattutto
Governato la risorsa umana delle diverse aziende RAI compresa per la verità
Quanto la convince cioè di la tesi del presidente Colaninno secondo l'uso secondo cui l'Italia può guidare addirittura la terza rivoluzione industriale fondando il suo sistema proprio sulla centralità dell'uomo
A una valore economico l'immaterialità la creatività nella quale e ce li diamo o eccellere molto
Ma io credo che sulla retorica delle risorse umane si siano spesi
Oltre che volumi e anche qualche decennio di parole nel senso che tutte le aziende quando parlano degli uomini dice dicono è centrale il fatto che sulla risorsa umana si investa se poi noi andiamo a vedere i comportamenti all'interno dell'impresa la vediamo che molto spesso i conto porta netti sono
Esattamente contraddittori rispetta le dichiarazioni fatto
è chiaro che gli uomini rappresenta un asset che questo assetto vada valorizzato è indubbio le regole di valorizzazione degli asset sono molto discutibile molto diversificate
Uguaglianza il merito sono referenti sin poi in realtà che attengono universi anche sovrapposti ma che hanno il gene regole che rimandano ha caratteristiche diverse
Ne parliamo di uguaglianza nel senso di omogeneità nel senso dei uguali opportunità e uguali
Retribuzione o uguali come dire riconoscimenti parliamo di merito nel senso di selezione e quindi di valorizzazione della valutazione ma in realtà le regole dell'uguaglianza e del merito sono dettate in maniera diversa
Allora d'impresa se ha un problema è quello come dire della chiarezza delle regole rispetto alle quale vengono valutate le performances i risultati meriti eccetera eccetera
E siccome in genere che detta le regole in impresa è il vertice dell'impresa di solito questo è molto soggettivo
E quindi in realtà quando parliamo di valorizzazione delle risorse umane in realtà lo facciamo sulla base di regole che sono alle volte discutibili alle volte non chiare alle volte messe e in contraddizione con se stesse
C'è un problema all'interno dell'impresa è molto grosso che il problema del riconoscimento delle parti
Il riconoscimento non formale delle parti implica che vuol dire che io sono in grado di dare identità ben precisa a tutte le componenti che lavorano in impresa e di darla con continuità queste identità
Perché l'identità in qualche modo legittima il fatto che anche i vertici a loro volta sono riconosciuti e in questa come dire
Eserciti Manzione reciproca sta un tessuto di fiducia di cui le imprese hanno bisogno fondamentale per riuscire un problema qualcuno che si pone in quei in quest'ottica è molto di di questo tipo cioè le caratteristiche degli uomini in impresa sono molto diverse oggi di quando non non erano nuove qualche tempo fa neanche tanto tempo fa
Le imprese sono molto sempre meno impresa di che ha un carattere gerarchico centralizzato
Sono sempre più imprese come dire di Poletti colare sono in pelle con molti centri sono imprese in cui i confini entrano all'interno e quindi Paesi sviluppo no all'interno oltre che al contorno gli uomini che stanno sui confini hanno caratteristiche molto diverse dagli uomini che operavano nelle strutture gerarchiche centralizzate
Nove che stanno sui confini hanno caratteristiche come dire di stress molto forte
Hanno bisogno può dire di essere governati con molta più flessibilità devono avere molto più chiare le regole di comportamento perché nel corpo a corpo
Quelli e con quello che sta al di là del confine che è il cliente che il fornitore come dire che concorrente devono avere introiettate le regole non possono aspettare che gli vengono date se le caratteristiche degli uomini sono diverse da una sentenza diversa e le caratteristiche di chi governa quegli uomini e quindi le caratteristiche di chi ha in mano le modalità dei gestione ora questo a importante a rilievo nel processo di riconoscimento reciproco
Come dire c'è un conflitto di riconoscimento che impegna un conflitto identitario che si trasforma molto spesso nell'Imperiese in un conflitto quasi ideologico quasi religioso
Metri contento identitario si basa come dire sul riconoscimento delle reciproche qualità il conflitto religioso che poi molto spesso competenti quel conflitto ideologico che poi molto spesso vede viene in qualche modo derivato dalla dalla politica quindi è un concreto sulla verità rispetto alla verità non ci sono alternative voti convertito ti dedico ti devo ammazzare
Ora all'interno dell'impresa e molto spesso questo conflitto come dire il biologico per cui si si separano i buoni dai cattivi gli alti e dei bassi quelli le élite o presunte tali da quelle che sono considerate delle commodities perché comunque sono lavoratori o dipendenti che sono fungibile quindi si possono sono intercambiabili
Diventa diventa molto forte
E inquina anche quell'altro tipo di conflitto che dovrebbe essere governato che conflitto come dire del che riguarda gli interessi quindi la redistribuzione delle risorse all'interno e all'esterno io credo che questi problemi son problemi che si pone l'impresa ci impone all'azienda o sopra la largamente diffusi anche all'interno del Paese
Io credo che prima o poi bisognerà tornare come dire a mettere pace in questi pensieri
Bisogna in qualche modo come dire trovare un modo le le regole chiare per cui il riconoscimento delle uguaglianze o dei meriti e soprattutto il proprio network lingua di disfacimento dei percorsi dei processi di carriera CEO talmente chiari è talmente evidenti che su queste cose guerre non si fa
Altrimenti noi parliamo di risorse umane la risorse umane in realtà come dire si vede tutti hutu utilizzata e molto spesso umiliata tenendo presente venire c'è c'è una un pezzo molto bello nel nel rapporto tra il conte Devereaux che era Roberto delle conta di esserci era l'amante di riso beltà prima d'Inghilterra amante poi come dire lasciato abbandonato il quale a rivolgendosi alla sua resina disse io non fui mai
Orgoglioso fino a quando sua maestà non tentò di rendermi troppo vile e l'azienda questo avviene nel momento in cui a un certo momento ce n'è uniformità le omogeneità simile
Tendono a prevalere sulla possibilità di prendere voce e di dare il rispetto reciproco anche alla possibilità di dissentire grazie grazie all'elettore Celli
Vorrei chiedere al senatore Debenedetti un commento alla allo slogan potremmo dire di questo incontro il rovesciare la parabola del declino
E a un osservatore non distinte non distante quale lei vorrei chiedere se qui l'attuale maggioranza di governo le sembra attrezzata per accompagnare se non per guidare un processo di questo tipo così impegnativo
La risposta implicita dalla domanda mi sembra
E quindi non so perderò come risposte eccentriche rispetto quello scherzo
Implicita la l'alternanza
Io credo che lo farà se si riuscirà a un pochino a invertire quella che la siamo alla alla il consenso generale no
Nella in merito alla riguardo alla coppia uguaglianza Merit
Nel consiglio generale e che si devono creare le condizioni di uguaglianza di partenza
Affinché poi successivamente il merito svenduta agli le i risultati di ciascuno quello che ciascuno può chiudere con le proprie caratteristiche
Molta attenzione viene posta e qui c'è un pochino la risposta alla sua domanda molto attenzione della posta la prima parte
E poco alla seconda
Tanto che non si realizza l'uguaglianza delle condizioni di partenza e non si realizza la valorizzazione del merito
Io credo che
Quello che riuscirà a invertire questo non voglio usare la parola declino ma qui non so quello la perdita di produttività che c'è stato il nostro Paese sarà mettere di nuovo il morto e anche ottenere l'uguaglianza sarà mettere di nuovo in moto l'ascensore sociale del merito
Il merito è il motore dell'ascensore sociale
Non quindi andando alla ricerca di utopisti uguaglianza di partenza
Ma di eliminare ma è quello è nel merito che consente di eliminare la permanenza dei privilegi alla partenza
E non è così
Non è così nessuno dei settori che possiamo prendere prendiamo la scuola mi sembra che sia quelli parlando di merito ed eguaglianza fosse la Pirelli condizioni di partenza proprio il punto di partenza la ricordo quello che ripete continuamente Cesare Vaciago
C'era Gianni Vaciago
La nella scuola è proibito usare i numeri o qualche cardinali cioè non è possibile è proibito usare il primo il secondo e il terzo classificare gli studenti in base alla fare una classifica degli studenti e proibito
Le cose che vedere vediamo vengo alla risposta più precisamente alla sua domanda certamente che quando si le l'abbiamo letto tutti recentemente sul Sole
Quelle proposte insolite che si fanno
Permeava fatte recentemente Zingales a proposito degli dei disc di scuole che siano capaci di valutare i professori di valutare gli studenti
E di avere un'autonomia nelle scegliere retribuire i professori e gli studenti l'abolizione del valore legale del titolo di studi di studio il giorno dopo abbiamo visto il ministro Mussi prendere delle posizioni secondo me completamente diverse che non vanno nella direzione
Quando guardiamo negli occhi reddito
Che l'altro cento il nell'allocazione del credito oltretutto che è basato sulle relazioni ricordo il bellissimo libro di Ryanair Zingales di nuovo
Un credito che è basato sulle relazioni non è basato sul merito di credito
E abbiamo visto è cambiato qualche cosa nel nostro Paese il passaggio parla il Governo dalla Banca d'Italia da Fazio dove c'era una visione una versione non basata sul merito di quello che devono essere gli esiti del de delle de le gli assetti del del del nostro sistema bancario ma basato su delle su dei principi
Che si dettati da qualcuno all'esterno del principe in cui si ritiene vie che qualcuno ritiene di essere dotato dei criteri per stabilire che cosa deve essere fatto e quali devono essere gli assetti e don del nostro sistema bancario e non risultanti dalla competizione
E dal merito
L'abbiamo visto anche recentemente alla alla alla all'ecco l'occasione dell'Assemblea della Banca d'Italia quando il netto contrasto che inneschi a nessuno potrà essere sfuggito tra le parole di Draghi del commento di Giovanni Bazoli in cui
In cui i fatti dell'estate scorsa
Venivano ricondotti a qualche piccola eccezione all'interno un gruppo operazioni ma situazioni marginali all'interno del nostro sistema bancario
Ignorando quello che era capitato prima perciò ai casi Cirio e Parmalat i quali non mi risulta che riguardassero solo o per posizioni marginali del nostro sistema bancario
E lo guarderà glielo vediamo evidentemente nel lavoro
Sì ecco certo che non oggi nessuno più ripeterebbe il vecchio slogan lavorare tutti lavorare meno
Ma o meglio lavorare meno lavorare tutti ma quanti anni ci sono andato
Quante sofferenze sono state patite quanti ingiustizie sono state fatte il nome di quello slogan
E non mi riferisco evidentemente ai danni e ai a a a quello che è successo a Romano Prodi ma penso a quelli che a lavoro agli operai a quand'quant'è costato in termini di sacrificio umano questo slogan
E quanto noi possiamo fare e qui mi riferisco a quello che diceva il primo cioè per quale motivo non deve essere possibile
La gente che ha sempre il mio amico Ichino come per perché non dovrebbe essere possibile avere delle maggiore l'attitudine dell'uso delle deroghe ai patti
A ai contratti nazionali in modo che se qualcuno vuole investire di propria invischiare insieme un imprenditore
Devo finire seicento de e inizia con l'imprenditore vuole rischiare su una sulla scommessa imprenditoriale perché non lo può fare anche dall'avvocato
C'è perché veramente ci sono molte cose che riguardano l'uguaglianza il merito perché l'uguaglianza è l'uguaglianza di fronte alla legge e da questo punto di vista ritornando alla sua domanda risponde dal suo domanda mi ha molto stupito
Che e in un qualche senso preoccupato quello che ho letto la sua ieri sul Sole ventiquattro Ore e cioè che il taglio dei cinque punti non sarebbe come era stato detto giustamente in campagna elettorale una misura che andrebbe che avrebbero il suo efficacia proprio perché sarebbe rivolta alla totalità degli imprenditori varrebbe selettivamente applicata ad alcune categorie selettivamente vuol dire
Ad opera di chi ad opera di un di ad opera del governo quindi sarebbe di nuovo un intervento discriminante all'interno della all'interno delle imprese credo con una certa contraddizione che se da un lato si dice che se vogliamo levare gli interventi mirati dall'altro lato si usa questa che era la diciamo l'operazione bandiera di questo governo e di questa maggioranza per discriminare tra le imprese grazie lei nell'ordinamento
Opere propriamente sul cuneo fiscale sulle altre proposte delineate dal ministro Padoa Schioppa l'intervista che faceva riferimento adesso il senatore premesso andare alla giovanissima vicepresidente della Camera Giorgia Mellone che è che al debutto in un consesso
Importante è pubblico peraltro peritato da giovani fanno un altro mestiere rispetto al suo è musica per le sue orecchie
Espressioni come economia per l'uomo primato del capitale umano secolo della conciliazione tra economia è un uomo dopo il marxismo dopo il fordismo
Per una giovanili gente della destra che in questa vocazione sociale a un po'un tratto del proprio DNA
No è assolutamente devo dire musica per le mie orecchie Miano appassionato anche incuriosito il titolo che ha saputo dare quest'anno alla annuale meeting di Santa Margherita perché quando si parla di economia si tende sempre a privilegiare diciamo così calcoli matematici alle ortodossi economiche quando non le ortodossie ideologiche e in qualche maniera Nunzi focalizza mai l'attenzione su un elemento che invece in qualunque processo economico
Ha una importanza incredibile che è proprio che proprio l'elemento dell'uomo della singola persona e in qualche maniera mettere l'uomo al centro dell'impresa come viene fatto Ina questa due giorni è già di per sé una scelta di campo perché pone ognuno di noi
Da aspetti punti di vista diversi chi nel sindacato che nella politica di fronte alla responsabilità
Di immaginare quale possa essere l'apporto che ognuno può dare in un processo produttivo è anche di interrogarci su come si possa in qualche maniera incentivare questo genere di apporto dopodiché credo anche che l'impresa fatta di uomini racconti bene il tessuto produttivo italiano
è un po'sul tessuto produttivo che deve molto più al genio all'estro alle singole capacità di quanto non debba per esempio alle infrastrutture o al contesto generale in cui si opera non è un caso che per raccontare i fenomeni italiani la parola più ricorrente sia la parola miracolo la verità è che non c'entra la religione la verità è che il miracolo lo abbiamo perché di solito non si tende a considerare il fattore uomo che quello che poi di fatto spiega tutti questi presunti miracoli e quindi è importante comprendere e affrontare il problema da questo punto di vista importante anche per la politica che dovrebbe avere la capacità la forza il coraggio di immaginare un sistema efficiente ma anche di immaginare una legislazione più attenta alla realtà più attenta alle singole esigenze di quanto non attenta o a ad applicare degli schemi preconcetti
Dopodiché però mi interessa invece moltissimo il sottotitolo è stato dato a questo incontro
Cioè dall'uguaglianza al merito io confesso la prima volta che l'ho letto sono rimasta un po'perplessa perché dire che si vuole passare dall'uguaglianza al merito vuol dire qualche può può voler significare dare un'accezione negativa al termine uguaglianza noi sappiamo che non è così
Perché l'uguaglianza è a di fatto il fulcro della nostra concezione europea dell'uomo l'uguaglianza insieme la libertà era così
Per i Greci lo era a terra la democratica Atene lo era per Sparta i cui Guerrieri ha venivano definiti e uguali lo è nella dottrina cristiana lo era per i cittadini romani è sempre stato così allora
Il principio qual è il principio è tramite l'uguaglianza emerge il merito cioè uguaglianza insistiamo produttivo uguaglianza per le nostre imprese pari possibilità di accesso pari possibilità di operare pari condizioni in termini fiscali in termini normativi così come per i lavoratori a se stessa
Possibilità di accedere al mercato del lavoro anche di progredire nella gerarchia di una impresa questo è l'elemento a mio avviso fondamentale attraverso il quale si costruisce il merito e cioè la possibilità poi di premiare in un contesto quelli che sono diciamo i migliori quelli che riescono meglio degli altri a a progredire accrescere a dare qualcosa cioè l'ottica qual è l'ottica è un'ottica nella quale la ricchezza del singolo e ricchezza per l'intero sistema produttivo e quindi per l'intera comunità nazionale
Qual è l'antitesi di questo l'antitesi di questo sia quando l'uguaglianza o il concetto di uguaglianza è stato in qualche maniera utilizzato come limite alla crescita individuale
In qualche maniera quando per puntare all'uguaglianza sia confusa la possibilità per tutti di avere alle stesse opportunità con il livellamento perché noi sappiamo che ogni livellamento non poche tendere al basso
Faccio un esempio tra due diversi sistemi di riforma della scuola che era riforma Berlinguer da una parte la riforma Moratti dall'altra dove a mio avviso la grande novità della riforma Moratti
Nella capacità di costruire un sistema scolastico nel quale non è più lo studente che si adegua al sistema scolastico monolitico schematico e in qualche maniera uguale per tutti diventa il sistema scolastico adeguarsi alla persona
Cioè appuntare ad una crescita della singola persona nella quale la stessa
Possa sviluppare al massimo le proprie capacità attitudinali
Esattamente come ritengo che la legge Biagi sia una legge importante in un sistema che mette la persona
Al centro del percorso che metà dose la persona al centro del sistema economico perché perché se noi abbiamo veramente l'uomo al centro del nostro restano economico non possiamo far finta di non vedere che in Italia esistono sì i lavoratori dipendenti etiche assolutamente legittimo e le garanzie che si danno a questi lavoratori sono assolutamente Giussano possiamo dimenticare che esistono tante persone che non possono o non potevano garantire una tipo di lavoro tradizionale come loro ma lo immaginiamo e avevano bisogno di forme Kant contrattuali anche studiate su tante esigenze di carattere diverso
Penso le mamme penso ai giovani penso agli studenti che studiano la volontà anche di una legge come la legge Biagi di affrontare questo sistema poi garantendo ovviamente e questo è ampio dibattito ancora oggi aperto sugli ammortizzatori sociali sulla necessità che poi la flessibilità non si trasformi precariato ma la flessibilità non è precariato e la politica che decide se la flessibilità il precariato e la politica attraverso le risposte che riesce a bere da questo punto di vista resta il fatto e quando si è deciso di affrontare a trecentosessanta gradi la realtà del nostro mondo del lavoro senza rimanere ancorati a schemi ottocenteschi e in qualche maniera adeguando il nostro sistema normativo quello che stava accadendo in qualche maniera si è rimessa alla persona
E l'uomo al centro non solo dell'impresa ma ripeto di Kyoto il sistema produttivo quindi il dibattito è aperto è un dibattito importante però credo che poi la grande differenza la faccia la nostra capacità
Di governare il cambiamento la nostra capacità di comprendere il cambiamento la nostra capacità di guardare oltre gli schematismi oltre i testi sui quali abbiamo studiato perché poi la politica e la la la politica come l'economia prova perché fatta da uomini è molto diversa dagli schemi preconcetti che può dare un'ideologia o che può dare un testo scolastico
Grazie a Giorgia Meloni
Vorrei chiedere ad Andrea Moltrasio
Se il sistema Italia nel suo complesso compreso quello imprenditoriale che secondo il ministro Padoa Schioppa pare un po'il gettito
Come diceva nell'intervista è attrezzato preparato per salito su questo autobus la ripresa
Bella domanda fatta così richiede una risposta complessa però io vorrei legarla sicuramente al tema
Della uguaglianza al merito
Perché di fatto la capacità di un sistema di essere dinamiche proprio legata alla capacità anche di creare un clima nel nel sistema rese e a questo proposito rispondendo anche a tante cose dette fino adesso mi piacerebbe citare Dahrendorf su questo argomento che recentemente scriveva
Un clima uguali tariamo non promuove la tendenza ad uno sviluppo dinamico ed innovativo
Quindi il tema eguaglianza e libertà che la nostra generazione adottare conosce ha visto come questione anche in questa sala con i giovani imprenditori tante volte
Però a un punto o molto importante che un punto di rottura e quando la diseguaglianza non è più accettabile e questo punto di rottura
E quando la disuguaglianza si trasforma in esclusione sociale cioè in mancanza di partecipazione politica economica e civile se noi partiamo da questo concetto che mi sembra che sia un modo per affrontare il tema in maniera un po'o europea anche perché Dahrendorf lo dice pensando a una società europea ingessata come anche un po'la nostra dove appunto rispondendo la sua domanda è proprio la mancanza di innovazione e di dinamicità che crea questa situazione
Di di e di blocco
E noi oggi siamo in un contesto che i giovani imprenditori conoscono molto bene ma che vede delle variabili nuove nel mondo del lavoro e quindi che riguardano l'uomo
Che gli assenti attuale del modo di fare compresi i contratti ma in genere della società non sono più poi adeguate ad affrontare e queste variabili sono l'invecchiamento della popolazione e non solo quindi degli imprenditori voglio dire ma della popolazione in senso democratico
I fenomeni migratori che sono stati trattati proprio ai tempi di Anna Maria Artoni in questa sala in maniera molto puntuale prima di tutte le altre forze politiche del Paese e sociale del Paese e una partecipazione attiva al lavoro molto basse questa è nell'ambito dell'offerta del lavoro e sono variabili che non sono ancora state affrontate in modo adeguato e dal lato della domanda di quelle che le imprese chiedono c'è un tema che riguarda la formazione che riguarda il posizionamento debole qualche volta delle nostre industrie manifatturiere nei mercati mondiali e che richiede una formazione maggiore superiore a quella dei tempi passati
Ma riguarda anche una forma di formazione permanente che su cui l'Europa al lavoro da tempo proprio perché i lavori cambiano
Durante la vita lavorativa e poi c'è una seconda variabile sempre dal lato della domanda che quella della flessibilità su cui quartiere riflessione è già stata fatta
Con riferimento anche alle leggi recenti
Allora se questa è la situazione quindi
In qualche modo un tema e l'esclusione sociale quando si paga dalle eguaglianza al merito e l'altro sono le variabili di contesto in cui ci muoviamo
Noi abbiamo due concetti due pensieri per passare da uguaglianza annerito e riguardano il mestiere il concetto di mestiere
E il concetto di education sul concetto di mestiere non mi soffermo adesso ma rimando tutti gli amici giovani imprenditori presenti a pensare ad Ermanno Olmi mio concittadino regista nei suoi grandi fin dove la mestiere
E la professionalità di una persona che vuol dire la capacità di essere fedele una missione non è la tecnicalità di saper fare il politico o l'industriale ma è a vere fedeltà alla missione che mi viene data mi soffermerei un minuto invece sul tema dell'Educational perché il tema dell'education che non ha una parola italiana equivalente non è né formazione né educazione forse i greci visto che onorevole ha citati la chiamavano Paideia ecco che non abbiamo una traduzione equivalente
Le due dimensioni dell'education su cui Confindustria sta lavorando da molto tempo che le è stato sempre un tema di questa sale dei giovani
Ma che oggi con la presidenza Montezemolo è diventato un abbiamo un vicepresidente per l'Education che vuol dire che l'industria si occupa di questo tema perché ritiene che sia momento di mobilità sociale importante diciamo che a due dimensioni l'Education uno verticale e uno orizzontale quella verticale
E la profondità del sapere cioè la capacità di penetrare nelle notizie né né le informazioni e le conoscenze come l'Europa ha sempre fatto Padoa Schioppa che lei ha citato per l'intervista di ieri
Però nelle nel libro bellissimo che ha scritto un po'melanconico un po'triste già però che ha scritto sull'Europa dice
Che non conosciamo in altre culture una profondità del sapere da venticinque secoli come abbiamo nel nostro Paese questa capacità di andare in verticale e la grande forza dell'Europa
Poi c'è però l'accezione orizzontale che è quella più vicina al mondo anglosassone e che invece dice che l'Education a che fare con il sogno
Il sogno e guardare quello che si può diventare nella vita quello che si può fare nel proprio lavoro e noi diciamo spesso anche nell'industria manifatturiera
Che i ragazzi hanno bisogno di liberare la loro immaginazione presente nell'ambito tecnico scientifica mentre la cultura che non insegniamo nelle nostre scuole non libera questa immaginazione e questa dimensione orizzontale che vuol dire sostanzialmente ampliare la larghezza degli orizzonti del fare è il punto debole della società ingessata in cui ci troviamo quindi noi riteniamo anche oggi e mi fa molto piacere dirlo in questa strana perché ho davanti a me e Luigi Abete che veniva anni fa con i giovani imprenditori a parlare di Popper quando non lo conosceva nessuno
Se non anch'io un po'perché la Mancini son cresciuto bene grazie poi Aldo Fumagalli con cui l'ha fatta tante battaglie Anna Maria Artoni Matteo tutti diciamo di a dire e la battaglia dei giovani di sembra che lega in e contro l'esclusione sociale i giovani forse non non ha mai detto in questo modo ma hanno sempre combattuto e c'è un filo intellettuale che lega il concetto che senatore Debenedetti ha così ben esposto dimostrando la sua matrice liberale che simile alla mia
Che è quella dell'uguaglianza dei punti di partenza che quindi Lou lega Luigi Einaudi che subito dopo la guerra parlava di eguaglianza dei punti di partenza con un altro grande governatore della Banca d'Italia dico grande anche se appena iniziato perché settimana scorsa Mario Draghi parlava di efficace e di merito in questo profilo intellettuale liberale in cui giovani imprenditori si sono sempre trovati ci sono anche le ricette per evitare l'esclusione
Sociale le ricette sono l'abolizione del valore legale del titolo di studio e su quello con De Benedetti sono prese penitente d'accordo è una battaglia che fece inauditi oggi Draghi chiede dopo cinquant'anni con la stessa forza e speriamo di avere qualche successo in più anch'io non ho capito come mai Mussi che io rispetto perché ha fatto la Normale di Pisa non perché si chiama dottor Mussi perché ha fatto una grande università italiana non entri in questa nostra logica
Di abolire questa che il mercato dell'indulgenza della società moderna per cui in Italia bisogna chiamarsi tutti dottore anche a me chiamo dottore però sono ingegnere ci tengo moltissimo
E perché se non si è e dottori non sia e nessuno queste da ed eliminare nella mente Rita voi immaginate di un immigrato che fa fatica a essere incluso a un'altra società
Non gli diamo il titolo con un'indulgenza di dottore allora diventa incluso immediatamente eliche proprio non ci siamo nel concetto di education che dicevo prima
Abbiamo finisco perché giustamente
Il tema delle concorrenze tra università l'ho detto di Mussi lo potrei dire anche di altri
Il ricambio del personale docente che invecchia nelle aule universitarie Padoa Schioppa ha parlato dell'invecchiamento dell'impresa e diceva lei prima io parlerei dell'invecchiamento dell'università e di questa specie di in mobilità dei professori dei docenti dal dalle dalle cattedre perché questa è una vergogna che riguarda tutto il Paese perché se il merito non iniziale può andare anche ad altra fra
E poi la carta che sta
La capacità di capire una volta per tutte note lo Stato coi suoi esami di Stato
è uno non non riguarda più la nostra società noi siamo stanchi di avere degli esami di Stato
Cominciare dalla maturità che possono dare un giudizio su una preparazione del merito una persona sono strumenti che fanno parte di un retaggio culturale passato di cui noi liberali vogliamo assolutamente liberarci
Bene questo modo di pensare l'abbiamo solo noi
Giustamente il nostro nuovo segretario della CISL io approfitto per mandare una saluto anche l'altro mio conterraneo che Savino Pezzotta citava Zapatero valori io vorrei dire che questo modo di pensare che riguarda una parte d'Europa che riguarda Zapatero ma riguarda anche Tony Blair e che è la politica giovane d'Europa
E sono quelli che riescono a guardare avanti e che vogliono cambiare le cose
E se voi notate questi due governi socialisti non hanno cambiato in particolare Zapatero la politica economica del governo che avevano precedentemente hanno fatto una politica di inclusione sociale che può essere dibattute discussa ma non torniamo indietro sulle riforme economiche alle quali siamo molto legati
Grazie grazie Moltrasio
Io devo pregare tutti
I partecipanti
Se vogliamo salvare un secondo giro demone depresse davvero telegrafici altrimenti la scaletta dalla mattinata complessiva va a farsi benedire che non c'è tra cardinali Bertone Bonanni
Si apre un tavolo di conti concertazione la CISL anche le altre confederazioni se piuttosto agguerrite
Con che spirito Cisi vale piace l'impostazione data da Padoa Schioppa come aumento di ascolto reciproco ma la decisione dopo soltanto il Governo
Ma io sono rimasto molto stupito Padoa Schioppa ieri sembrava Maroni
Probabilmente il suo intrico copie ha detto che ora concertazione sentirci dire poi decidere lui presumo dice voglio Maroni non è questa la concertazione
C'è una certa continuità nella concertazione cioè se spero che qualcuno la viveva questa impostazione non corrisponde a quello che ha detto in quella proprio del rigature programmatiche Prodi e lì ai criterio appunto che sovrintendono alla politica di concertazione che
Il fatto che tutti quanti siamo in hanno interesse a raggiungere l'obiettivo in questo caso la crescita perché senza crescita del Paese noi abbiamo provengo i diritti sociali di vanno compromessi ben prese appunto sono ancora più in difficoltà dobbiamo ottenere questo risultato tutti dobbiamo stringerci intorno agli interessi nazionali come ho fatto in Germania l'ha avuto ottimi risultati
Per fare questo dobbiamo concertare atti e ognuno ci metta qualcosa e ognuno dia qualcosa ognuno di viva riceva
No che qualcuno Sand poi decide sulla testa di tutti perché nessuno può decidere per ripetitori nessuno può decidere Lodoli dipendenti noi abbiamo interessi particolari come quelli vostri che devono congiungersi con quelli generali ma si parte da lì
E allora noi dobbiamo raggiungere queste questi obiettivi ma vogliamo anche capire
Come questa volta alle politiche non si fanno con due tempi io ho molto condiviso ciò che ha detto Colaninno ieri da voi che
La politica dalle un solo tempo deve essere vantaggioso per ciascuno caricarsi il proprio peso per finirla con questa Italia che non cresce da diversi anni
Noi siamo disposti lo dico Piovani organizzazione machismo noi siamo disposti disposte a dare il nostro contributo anche più flessibilità compatta
Se questo serve a ripeto li molto
La nostra capacità appunto di competizione vogliamo il più solari e vogliamo più tutele che noi vogliamo un posto dove appunto si discuta come
Il secchio del prodotto interno lordo si riempie e come anche l'esempio delle tutele il salario si riempie perché i nostri salari sono poveri le qualità che noi riceviamo le nostre produzioni non ci saranno
Se noi pensiamo riavere tutti questi flessibilità TBC malpagati senza tutele con la prudenza in meno degli altri e così via
Allora bisogna rimotivare rimotivare la situazione questo le pensiamo lunedì abbiamo un incontro informale come credo anche la Confindustria
E noi diremo questi
Ebbene perimetrare bene il campo della concertazione che per voi significa e ognuno si carica delle sue responsabilità a una partita di guadagno è una partita di perdita che concorda con ciascun soggetto deve promuovere la condizione di felicità
Grazie buon anni Celli dove si annidano le maggiori resistenze all'innovazione nella politica nell'economia nella società italiana
Ma io credo che innanzitutto bisognerebbe guardarsi dal dare lezioni solo agli altri
Evitando poi di mettere in discussione anche le proprie posizioni questo bar un punto di vista che bisognerebbe considerare utilizzavano incrociati tutti non possiamo pensare che come dire il merito riguardi per esempio solo i dipendenti delle aziende
Ripeto riguarda anche la musica come dire
La valutazione su come le aziende si muovono su come le aziende hanno non hanno successo su come vengono non vengono condotte qui dice come dire un livello di meritocrazia che tocca tutti e non solo come dire quelli che hanno meno potere contrattuale questo sono giusto Secondo discorso va considerato il fatto che l'innovazione e le imprese innovative hanno due caratteristiche sono quelle che presidiano i livelli di varietà interna e di ridondanza interno
Che servono due concetti che sono contro intuitivi rispetto all'esigenza che viene spesso in azienda di ridurre al massimo la ridondanza quindi di ridurre quelli dell'organizzazione gli uomini al minimo indispensabile
Non c'è innovazione senza presidio come dire della ridondanza perché nei momenti di discontinuità e le innovazioni sono molto spesso imprevedibili
Pende in momenti ricchi servono competenze che non sono quelle ordinarie per affrontare la continuità
E siccome la ridondanza noi in qualche modo l'abbiamo ridotta perché abbiamo giustamente ridotto al minimo le risorse che abbiamo quelli all'interno delle nostre strutture
In realtà quello che fa fronte al cambiamento è la all'autore sono gli ridondante individuali che ciascuno di quelli che sei in azienda in qualche modo porta non solo per competenze come dire curriculari
Ma per per le competenze che ha sviluppato al di fuori del mondo del lavoro e dell'azienda e queste ridondante vanno riconosciute
Perché quello è il merito vero
Quello è il merito vero perché nel momento in cui l'azienda deve affrontare la discontinuità ha bisogno di uomini che mettono in campo competenze molto più complesse di quelle che gli vengono richieste normalmente
Questo è il riconoscimento del merito ma bisogna organizzare l'impresa e gli uomini di vertice gli imprenditori in maniera tale da riconoscere il fatto
Che riducendo quei semplificando e in qualche modo puntando all'efficienza loro possono presidiare l'innovazione e il cambiamento solo puntando su risorse che sono molto più rotonde molto più complesse grazie grazie grazie a Celli anche della sintesi di questo secondo intervento
De Benedetti di partire lo vedrà finito nella nella sua prima risposta cioè dalla riduzione del cuneo fiscale
Perché ebbene che non sia selettiva differenze ha ribadito il ministro
La plebe un momentino più allargato chi
Io mi domando sempre ma per quale motivo c'è un certo atteggiamento verso gli imprenditori che frequenta le assemblee di Confindustria da vicenza come davanti forse ricorda qualcosa
Un certa addio di rimprovero agli imprenditori perché non in testa
Allora io mi domando che ci sono due soluzioni ogni imprenditore sono razionali nel non in dall'investire ammesso che sia relative sono pochi e credo che sia vero restano non ci sarebbe non sarà mai la situazione in cui siamo
Allora delle due l'una o sono razionali nel futuro obsoleti irrazionali nel senso che non investono perché perché non non vedono il loro vantaggio perché non hanno perché non lo voglio dire rischiare perché non hanno perché non fanno il loro mestiere e allora secondo me non c'è niente da fare per questo prevedere un paio perché si vuole suicidare e non c'è niente da fare se uno si vuole suicidare primo polizza
Oppure l'investitore sono nazionali
E allora si tratta di dire per quale motivo non investono basta per quale motivo il loro le il quadro degli incentivi che ha non degli incentivi dati con il quadro delle loro convenienze non li spinge a investire per quale motivo la politica non s'interroga su questo e non cerca di intervenire su questi determinante dei comportamenti antichi fare elezioni e dire dovreste investire non serve dire
Questo secondo me e non serve neppure gli incentivi devono essere degli incentivi di tipo generale e cioè degli incentivi che danno la sicurezza ho la ragionevole sicurezza che il merito della propria innova della proprio il invece dovrebbe distinguere tra me e i tre valore che il valore del proprio sforzo individuale viene riconosciuto che il risultato del proprio lavoro individuale viene riconosciuto questo secondo me se ci sono delle io credo che ci sono molte cose da queste che che che alterano questo è incominciato sì parlato dalla scuola si può credo il gettito che era assolutamente fondamentale da questo punto di vista perché io credo che una riflessione su questo
Probabilmente la risposta fa la domanda che faccio io vorrei
Chiudere solo con una citazione se mi consentite perché si è parlato di uguaglianza è una situazione liberale una citazione di foglietti
L'uguaglianza delle norme generale della legge del costume l'unico tipo di uguaglianza che contribuisca alla libertà e l'unità uguaglianza che sia con essa compatibile grazie
Grazia De Benedetti
Giorgia Meloni e debuttante in Parlamento debuttante al convegno dei giovani industriali ma non la politica
Colaninno nella sua relazione auspicavamo il ritorno dalla politica un ruolo di guida morale
Un ricambio anche generazione potrebbe aiutare a raggiungere questo obiettivo
Ma io credo che assolutamente un ricambio generazionale possa aiutare molto si discute molto si è discusso illegittimamente
Di un sistema politico in Italia che qualcuno definisce gerontocratica o ma che comunque non rappresenta la reale composizione né della nostra società né del nostro elettorato e qual è il limite di questo il limite di questo nella incapacità che a volte la politica dimostra di dare risposte credibili al mondo giovanile cioè di investire sul lungo termine nei confronti dei giovani prima io citavo
La legge Biagi così come la riforma Moratti e credo che quelli siano due esempi di una politica che non si accontenta di affrontare la contingenza dell'interesse di una politica che guarda lontano in tanti altri aspetti in tante altre
Questioni che riguardano il mondo giovanile la stessa capacità magari non hanno la si affronta con la medesima serietà e si rischiano due approcci e queste sono prevalenti l'approccio demagogico di chi magari pensa di parlare con i giovani
Distribuendo in campagna elettorale le cartine per Roll arsi gli spinelli oppure l'approccio bacchettone di chi dice tutto quello che non va fatto ma poi non immagina anche un'alternativa a quello che a quello a quelli che sono i problemi del mondo Gioni è questo coi ovviamente noi lo soffriamo lo soffriamo nella scuola dove siamo nel mondo del lavoro soffriamo in tutta la capacità per le giovani generazioni farsi largo è un problema che deriva prevalentemente dalla politica
Lo dimostra la composizione del nostro Parlamento perché poi la politica date le risposte la politica in qualche maniera definisce quelle sono le regole
E stabilisce anche fino a che punto no uno può crescere può misurarsi nella politica noi abbiamo dei limiti nelle risposte che la politica da abbiamo dei limiti
Grandi e non credo mi consenta consentitemi non credo che la soluzione sia neanche istituire il Ministero dei giovani
Perché ci piacerebbe avere una classe politica che dal punto di vista dei giovani potesse occuparsi di tutto e non semplicemente considerare i giovani come fossero uno una categoria da tutelare in qualche maniera perché così non è allora
Ne approfitto verso andando in chiusura ne approfitto per dire una cosa
Noi ci stiamo confrontando tra pochi giorni sul referendum ma perché deve deve decidere le sorti di una riforma costituzionale cioè a mio avviso in quella riforma un aspetto che viene poco pubblicizzata e poco Conca considerato che è proprio l'aspetto dell'abbassamento dei limiti di età per lettorato passivo cioè la possibilità domani di essere eletti in Parlamento alla Camera ventun'anni al Senato a venticinque from a fronte dei venticinque quaranta che ne servono oggi
è una grande opportunità è una grande opportunità anche per questo mondo giovanile di farsi meglio rappresentare di avere un Parlamento che apre realmente al mondo giovanile che prova a dare risposte che poi riguardano a trecentosessanta gradi tutta quanta la società altrimenti come dicevamo prima rischiamo di rimanere sempre
Fare meno supposizioni di conservazione che però purtroppo non sanno rappresentare un mondo che cambia grazie Giorgia Meloni
Un'ultima parola Moltrasio semplicemente se le risposte che stanno arrivando da diversi dottori son quelle che Confindustria si attendeva
E se su qualche settore si ci aspettiamo anche nel prosegue la nostra mattinata più chiarezza e più decisione
Bene la speranza come dire l'ultima a morire quindi siamo in un atteggiamento assolutamente di speranza di disponibilità
A dibattere
Però io vorrei dire proprio a conclusione anche di questa tavola rotonda che a noi interessa soprattutto il futuro dei giovani che non è soltanto nel lettorato passivo ma forse anche a questa sala non dispiacerebbe mettere un limite invece nella possibilità di avere determinate cariche comprese essere membro del Parlamento dopo una certa età perché in fondo sarebbe
Una buona
In questo ambito in questo ambito e nella così nell'idea di essere oggi il tema è l'uomo il tema il lavoro io chiudere con una battuta rubata da quel bellissimo libro che consiglio a tutti che non avesse fatto che beh vuol dispetto il mondo è piatto di Friel ma non so se l'ha già prodotto in italiano no è un libro bellissimo che i giovani dovrebbero leggere che da una fotografia del mondo e dice a un certo punto quali sono
I laboratori intoccabili nel mondo globale
E di classifica come piace agli americani in quattro categorie gli speciali gli specialisti gli ancorati egli adattabili allora gli speciali sono tipo Bill Gates o Luca di Montezemolo cioè son persone che sono al di fuori del va be'è una categoria a sé stante e poi ci sono gli specialisti che sono invece il nove giù al cast cioè quelli che sono e i chirurghi del cervello piuttosto che anche in certe categorie di persone che hanno in mano questo fattore produttivo che la conoscenza e che hanno quindi sono intoccabili avranno successo
Poi ci sono gli ancorati troppe vuol dire che hanno buttato un'ancora
Ed è per esempio il mio barbiere che ha umiliato e per lui dire benissimo non ha problemi di mercato è sempre lì
E le clienti arrivano la mattina e non verrà non è stato preso dalla dalla concorrenza perché a farsi i capelli in Cina è sempre abbastanza difficile sapere se organizza rimane poi la categoria che il tema di questa di festa tavola rotonda di questa giornata che sono gli adattabili ecco noi dobbiamo seriamente
Tutti nuovo governo Confindustria sindacato occuparci di quelli che devono adattarsi a una situazione che diventa difficile noi dobbiamo fare in modo con una politica moderna di evitare l'esclusione dalla società di questa categoria di persone che quelle che ci sta a cuore e per quello noi faremo tutte le nostre battaglie
Grazie grazie a tutti i partecipanti di questa tavola rotonda che possono accomodarsi grazie
Che prima
Prima della seconda tavola rotonda c'è un intermezzo che si preannuncia interessante la presenza cosa la presenza del presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini già vicepresidente del Consiglio
Il ministro degli Esteri
Al quale rivolgerò qualche domanda
Anche perché il presidente Fini non ha dopo il voto di aprile fatto moltissimi interventi pubblici quindi le domande che vorrei farli sono probabilmente dico rappresentativa anche di quelle che gli farebbe qualunque giornalista al mio posto
Il ministro Padoa Schioppa un po'attenuato questa tendenza che dopo il voto di aprile si era palesata e cioè il governo che arriva nella stanza dei bottoni scopre Conti sballati rispetto a quelli che immaginava di avere attribuisce la colpa
Ai predecessori ripeto Padoa Schioppa molto attenuato questo Savuto parole anche di elogio per il lavoro del suo predecessore Tremonti
è inevitabile Fini trovare queste cattive sorprese e quindi dare discontinuità in questo senso attribuendo la colpa chi c'era prima ogni volta oggi come cinque anni fa per la verità
Innanzitutto buongiorno ringrazio anche il direttore Mauro Mazza per avermi presentato quasi con un intermezzo pubblicitario no no no tutto da è un'altra considerando
Considerando che spesso la pubblicità e il meglio dal programma che seguo che precede
Capisco bene di chi lavora in televisione considera la pubblicità una risorsa primaria una sorda a parte le battute gli scherzi no io spero che non sia inevitabile anche nel futuro visto che una platea giovanile abbiamo tutti il dovere di guardare al domani
Spero che non sia inevitabile anche nel futuro rinfacciarsi reciprocamente
Responsabilità nella gestione soprattutto dei conti pubblici quando finisce una legislatura e gli elettori danno corso ad una democrazia dell'alternanza
Però per amore di verità e io voglio ricordare che c'è una oggettiva differenza tra la situazione che è stata ereditata dal centrosinistra e la situazione credito al centrodestra non voglio far polemiche di spero che i numeri siano oggettivi nella loro entità
L'ultimo DPEF della governo Amato prevedeva per il due mila uno un rapporto deficit PIL dello zero virgola otto
Basta andare a rileggere quello che negli atti parlamentari ed è noto almeno nella memoria di una platea come la vostra
Dopodiché eurostat e quindi non una fonte del governo di centrodestra ma un'agenzia europea
Un paio d'anni dopo stimo al tre virgola due l'entità reale del rapporto deficit PIL in Italia nell'anno di grazia due mila e uno
Non mi scandalizzo nel senso che è chiaro che poi la campagna elettorale ciclo elettorale della spesa diciamo che sono quelle consuetudini negative con le quali siamo un po'abituati a convivere
Giustamente lei direttore ricordava che un uomo intellettualmente onesto e di cui certamente ci si può fidare come l'attuale ministro Padoa Schioppa
A ridimensionato alcune polemiche molto propagandistiche che qualche altro esponente del centrosinistra aveva lanciati incautamente nel dibattito politico perché nel centro sinistra c'era chi parlava propagandistica mente di Bucchi lasciati dal governo di centrodestra
Realtà Padoa Schioppa ha fotografato una realtà che avevamo annunciato nel senso che come è noto noi avevamo un impegno assunto a Bruxelles
E che il commissario Almunia anche qualche giorno fa ha ribadito essere impegno basato su proposte serie di far rientrare l'attuale disavanzo che è quattro virgola uno con un tendenziale al quattro virgola sei in quel tre virgola otto che la soglia che l'Europa
Ritiene compatibile con la situazione dei conti pubblici italiani quindi
Spero che nel futuro
Non ci siano le polemiche così tanto per farle da un punto di vista propagandistico sulla entità dei buchi lasciati dagli altri
Ma personalmente non accetto che si possa dire così come voi dicevate i conti pubblici sono in condizione diversa rispetto a quello che c'era sulla carta adesso fa al centrosinistra perché non è così
Noi dicevamo ahimè una cosa che Eurostat ha certificato come vera centrosinistra che parla anche in questo due lingue parla la lingua
Della onestà intellettuale quando Padoa-Schioppa dice non allarmiamo i conti non diciamo che c'è il buco qualche volta penso in particolar modo Pecoraro Scanio parla
E non aggettivo parla
Quelli del del governo del centrodestra sono stati anni oggettivamente complicati dal punto di vista della congiuntura internazionale ora sembra la ripresa alle porte la concreta possibilità di salire su questo autobus
Quanto rimpianto cioè di vivere questa stagione all'opposizione non più al Governo
No il termine rimpianto appartiene ai sentimenti quindi credo che quando si parla di politica e di amministrazione dalla cosa pubblica occorra distinguere le sferra delle personali sensazioni da quelle che sono appunto
Le dimensioni di un impegno per la collettività quindi non parlo di rimpianti non c'è dubbio che per fortuna dell'Italia e più in generale dell'Europa quella congiuntura durata un quinquennio più o meno il quinquennio caratterizzato dall'azione del governo di centrodestra in Italia ma non perché il governo di centrodestra Italia creata la congiuntura negativa in Europa è l'Europa che dal due mila e uno per eventi noti attraversato una fase molto difficile
Con una momenti di stagnazione che punterà eccessive non c'è ombra di dubbio che ne abbiamo anche noi pagato le conseguenze
In tante occasioni lo dico oggi ma a chi è attento sa che lo dicevo anche quando avevo responsabilità istituzionali un maggior realismo da parte del nostro governo
Forse avrebbe in qualche modo attenuato Unes impatto negativo che c'era non c'è ombra di dubbio comunque che
Come si dice la crisi è in qualche modo alle spalle i segnali di ripresa ci sono
La congiuntura economica negativa è in via di superamento
E quindi da cittadino italiano che ama il suo Paese e da uomo impegnato in politica più che parlare di rimpianto preferisco parlare di che cosa occorre fare perché questa ripresa possibile e non si perda
E da questo punto di vista è chiaro che qui metto qualche considerazione politica di tipo polemico credo che il vero problema italiano sia proprio quello di nonna attenuare le possibilità di ripresa che ci sono con una serie di interventi che mi sembra nell'ambito del Governo qualcuno abbia già ipotizzato volti unicamente a far venir meno alcune di quelle riforme che il centrodestra ha fatto in un momento difficile
E che sono leve indispensabili per sfruttare la ripresa io ricordo e lo ricordano credo molti tra coloro che sono qui che nella campagna elettorale del due mila e uno non c'era argomento non c'era il dibattito su quale non si chiedesse al centrodestra centrosinistra impegni su alcune riforme strutturali
La riforma del mercato del lavoro la riforma del sistema previdenziale e la riforma del sistema universitario ora si può discutere giusto discutere sulla bontà delle riforme strutturali che il centrodestra ha fatto in ordine a queste tre grandi questioni
Ma non si può discutere il fatto che quelle riforme sono state fatte
E se oggi tutti dicono
C'è una possibilità concreta di ripresa è anche perché in questo quinquennio il centrodestra se assunto la responsabilità di dar vita queste tre riforme strutturali
Ora se come primi atti della nuova maggioranza di governo si pensa di annullare oggi attenuare gli impatti positivi
Che queste tre riforme darebbero la ripresa dell'economia beh è chiaro che non c'è rimpianto c'è una denuncia politica
E c'è un preannuncio di opposizione
Perché
Che senso ha oggi ridiscutere la riforma previdenziale
E ridiscuterla in senso come qualcuno nel centrosinistra già dice
Di volerla attenuare anziché di volerne in qualche modo rendere ancor più incisiva per quel che può riguardare la capacità del mondo imprenditoriale di produrre più ricchezza
Che senso ha ne avete discuterlo e ne discutiamo tutti mettere mano ad una riforma del mercato del lavoro
Che per quanto meritevole di migliorie non può essere annullata alla radice
Che senso ha discutere di una riforma universitaria per attenuarne quel valore che emergeva anche dalla tavola rotonda precedente allora io non ho rimpianti per il fatto di essere l'opposizione se non per il fatto che ovviamente abbiamo perso le elezioni in modo tale da a far sorgere come dire più che naturale il desiderio di un maggiore impegno per tornare quanto prima al governo nel rimpianto e preoccupazione
Perché il centrosinistra al diritto dovere di governare non c'è ombra di dubbio
Ma io spero che passata la prima fase diciamo di assestamento diritto dovere di governare significhi dire che cosa di nuovo si vuol fare
Non avere come unica fondamentale preoccupazione quella di demolire tutte quelle riforme che ha fatto il centrodestra comprese quelle riforme che oggi rendono possibile ad una platea come la vostra parlare di ripresa economica possibile
Perché voglio provocare
Senza la riforma del mercato del lavoro senza la riforma delle pensioni senza un piano sulle infrastrutture senza la riforma universitaria
Con la mondializzazione con il prezzo del barile del petrolio con l'epoca globale in cui siamo ditemi con quale coraggio si potrebbe dire in Italia c'è la possibilità di una ripresa saremmo nella palude allora si lavora a maggioranza e opposizione perché è interesse comune per la ripresa noi faremo la nostra parte e spero di poterne parlare
Per spiegare cosa intendo dire ma la maggioranza faccia la sua la maggioranza non si limiti a demolire ciò che ha fatto il centrodestra compreso ciò che ha fatto di positivo
Perché se così è
Se così è che la comunque
Grazie ma
Perché se così è c'è la conferma di quella che è la nostra denuncia vale a dire che il vero collante della maggioranza che sostiene Prodi non sono le duecentottantuno pagine del programma
Io vi inviterei a rileggerlo adesso e a confrontarlo con alcune prime decisioni comprese quelle relative alla
Complessità diciamo no delle istituzioni insomma no
Facile e direi scontata polemica dire che bisogna ridurre le spese della governo e poi come primo provvedimento battere ogni record mondiale di moltiplicazione degli incarichi è un'evidente con
Masse
Se la logica soltanto
Demolire ciò che ha fatto il centrodestra se la logica è questa c'è la conferma che il mastice non è nel programma dell'Unione ma è nell'avversione nei confronti del precedente governo io credo che anche chi ha votato per il centrosinistra voglia qualche cosa di più
Della demolizione di ciò che cioè
Uno dei tasti sui quali gli industriali
Spingono e lamentano una una scarsa incisività da parte del governo di centrodestra interno della liberalizzazione
Che sono state meno del previsto meno del promesso probabilmente e rientra anche per Gianfranco Fini nell'Elenco non so quanto lungo delle occasioni perdute nei cinque anni di governo
Sì io tendo sempre a non generalizzare perché è chiaro che in cinque anni abbiamo attraversato momenti in cui forse si poteva fare di più
Ma abbiamo anche incontrato delle resistenze oggettive e la politica non deve mai essere velleitarismo la politica deve avere una strategia una capacità di raggiungere gli obiettivi di riformare perché in Italia
La necessità delle riforme è evidente non c'è ombra di dubbio però che se questi obiettivi poi si scontrano con la impossibilità di tradurle in pratica si è in presenza di velleitarismo in più che di forti volontà
Riformatrici io rimango dell'idea che la grande occasione perduta nel centro del dal governo del centrodestra anche qui dico cose dette in altre frangenti è stata nella incapacità o nella scarsa volontà di tradurre in realtà quel patto per l'Italia che rappresentava per davvero la piattaforma per una
Concertazione intesa nel senso buono del termine cioè dialogo senza diritti di veto quindi confronto ma poi ognuno fa la sua parte e quindi il governo governa
Con in quella occasione anche l'indicazione di obiettivi ben precisi che se fossero stati raggiunti
Non in toto ma anche in parte avrebbero certamente dato una marcia diciamo un po'più serrata al cammino dell'esecutivo e di conseguenza poi anche delle cosiddette parti sociali
Quanto al tema di tutto ciò che va liberalizzato privatizzato pronti ovviamente a discuterne e se me lo permette direttore qua anche perché non so cosa mi chiede dopo infilo un ragionamento su che cosa secondo me deve fare l'opposizione in questa fase perché noi siamo l'opposizione particolare nel senso che siamo un'opposizione che rappresenta il quarantanove novantanove per cento degli italiani secondo qualcuno rappresenterebbe anche qualcosa di più ma io sto ai numeri poi vedremo quarantanove novantanove non è un'opposizione
Necessariamente obbligata ad essere punto di riferimento di ceti ristretti di Niki elettorali di segmenti del corpo sociali
è un'opposizione che già di per sé e per la sua consistenza elettorale ha in sé il dovere di essere alternativa quindi a insegni dove di lavorare per raggiungere l'interesse generale
Il governo da che mondo è mondo quale che sia la sua composizione ha come obiettivo l'interesse generale io credo che un'opposizione del quarantanove novantanove deve avere lo stesso obiettivo
Questo significa che l'unico aggettivo che secondo me si accompagna alla sostantivo posizione è l'aggettivo intelligente nel senso che se da parte del governo verranno presentati dei provvedimenti utili a quello che l'interesse nazionale l'opposizione non dovrà avere nessuna difficoltà nel dire poiché li condividiamo li approviamo
Lasciatemi passare anche qui una nota polemica già questo rappresenterebbe una cifra comportamentale che fa la differenza perché io ancora oggi mi chiedo come le persone avvedute del centrosinistra in cinque anni
Non si siano chiesti ma possibile che per cinque anni cinque anni il Governo non abbia fatto una sola cosa meritevole di essere apprezzata era chiara una ostilità preconcetta
Io penso che in questo dovremmo marcare la differenza
Anche perché marcando la differenza sono convinto che metteremmo rapidamente in evidenza una serie di contraddizioni che ci sono nell'ambito della maggioranza
Tali da far presupporre che la maggioranza politicamente cioè numericamente lì ma che
Debba ancora dimostrare di essere in grado di governare se non con un atteggiamento schizofrenico
Voglio fare un esempio ad una platea come la vostra no
Quando si andrà a discutere
Perché è un impegno che il centrosinistra ha preso presidente Prodi terrà fede a quell'impegno
Quando si andrà a discutere e e mi fa piacere che ci sia il ministro Maroni la legge Biagi non c'è ombra di dubbio che all'interno della maggioranza si confronteranno delle posizioni diverse no
è già accaduto io non dò chiedo scusa la stampa molto credito alle cronache che commentano i Consigli dei ministri perché non mi ritrovavo in quello che leggevo quando c'ero io
Capisco immagino che molto di quello che viene scritto oggi non corrisponda al cento per cento Altea
Ma ciò detto non c'è dubbio che su un tema come la Biagi immagino che tra persone come Bersani Padoa Schioppa e altri ministeri non ci sia propriamente la stessa visione del tema e delle migliorie da fare
Perché non c'è dubbio che inserire gli ammortizzatori sociali trasferire trasformare quella che la flessibilità in una garanzia e non rischio della precarietà ci siamo tutti
Cos'è all'opposizione intelligente è un'opposizione che quando si va a discutere su questi temi
Non deve avvertire alcuna difficoltà nel dire se è il caso di dirlo beh certamente condividiamo la linea del ministro X perché sappiamo che la linea del ministro risse non è la linea del ministro y
Perché se l'opposizione fa l'errore
Di blindarsi di dire tutta la maggioranza tutta la maggioranza non merita alcun tipo da parte nostra di
Confronto perché tutta la maggioranza è prigioniera di certi dogmi ideologici rafforza la maggioranza un'opposizione intelligente un'opposizione che si incuria in certe contraddizioni un'opposizione lo dico chiaro chiaro che non ha alcuna difficoltà o esitazione nel presentarlo nell'approvare emendamenti di componenti del centrosinistra che vadano della direzione auspicata
Almeno da noi quando eravamo al governo vale a dire un mercato del lavoro flessibile e non un mercato del lavoro Ricci se facciamo in questo modo credo che fin dalla prossima legge finanziaria
Emerga molto chiaro che centrosinistra per carità al diritto dovere di governare ce l'hanno
Ma che se vuol governare tenendo fede anche in minima parte a quello che ha scritto nel programma dell'Unione
Deve fare i conti con quella componente radicale del centrosinistra che non a caso Prodi parlando a design ha definiti in modo apparentemente offensivo
Io sono convinto che Romano Prodi non sia un ingenuo Romano Prodi un uomo che conosce meglio di me certamente le dinamiche europee
Sa perfettamente che ad un settimanale tedesco il presidente del Consiglio italiano non poteva che bollare come folcloristico e marginale l'apporto dato da movimenti ideologici di tipo ancora oggi comunista perché perché in Germania il Signor Schroeder nello stesso momento in cui aveva la certezza matematica di vincere le elezioni se avesse fatto l'accordo con la Fontaine siccome voleva governare e non vincere le elezioni ha detto io quell'accordo non lo faccio
Perché questa è la differenza poi tra il nostro sistema politico non è un addebito al centrosinistra è la fotografia del nostro sistema politico e altri sistemi europei perché la stabilità certamente un gran valore ma attenzione perché poi la stabilità
Se non è anche capacità di agire in modo univoco e quindi anche coerenza nell'azione di un governo rischia di essere schizofrenico e
Io sarò non credo smentito dai fatti penserà qualcuno del centrosinistra ma io faccio una scommessa pubblica
Se il governo Prodi governa e può governare se dure può durare andrà avanti così a zig-zag
Perché un giorno dovrà su alcune questioni accontentare alcune componenti e l'altro giorno nella legge del pendolo dovrà accontentare componenti che sono in termini valoriali antitetici alle precedenti
Non credo che andare a zig zag sia il modo migliore in termini di velocità e di linearità per raggiungere gli obiettivi
Al di là di queste
Di queste parole dire ovviamente di di di dura opposizione di alternativo all'attuale governo l'impressione proprio ascoltando queste parole che non ci sia in Gianfranco Fini la sensazione o anche la speranza che a brevissimo termine il Governo Prodi possa cadere e forse perché anche l'opposizione ha bisogno di attrezzarsi di fare il partito del centrodestra il partito dei moderati
Ha bisogno di tempo in qualche modo l'acqua qua veramente troppa carne al fuoco nel senso che
A me pare abbastanza evidente che nella maggioranza ci sono molti punti che possono essere critici ma un po'per l'esperienza che lo stesso Prodi ha fatto nel passato un po'perché sanno perfettamente che se cade il governo Prodi
Diventa davvero difficile per il centro sinistra ripresentarsi in modo credibile non tanto agli elettori perché siamo ancora una democrazia parlamentare una maggioranza in Parlamento un altro Presidente del Consiglio ma
E io non credo ecco che si arrivi a rotture traumatiche in tempi brevi
Credo che ci sia come dire una sorta di DDT di di faticosa mediazione quotidiana che è d'obbligo in un governo di coalizione ma come dicevo prima con una logica non lineare quindi con una logica anche molto contraddittorio poi saranno i fatti comunque a parlare
Perché credo che da questo punto di vista il processo intenzioni sia sempre sbagliato anche se poi molte volte la politica è polemica in base agli annunci in base ai programmi
La conferma di quello che sto dicendo perché io non credo ai pettegolezzi dietro alle riunioni dei partiti o dei consigli dei ministri però credo ai dati politici ma la conferma è che se un partito che è determinante nella coalizione dopo
Venti giorni dal varo del governo chiede già la verifica e quando Rifondazione dice serve una verifica è chiaro che sa problemi ce ne sono governeranno ma come possono governare in modo come dire incisivo per me è tutto da dimostrare
L'opposizione da questo punto di vista che cosa deve fare deve fare ciò che è stata demandata a fare da parte degli elettori vale a dire in parlamento non applicare la politica del tanto peggio tanto meglio perché questo secondo me sarebbe grave per l'interesse generale attrezzarsi in termini alternativi all'attuale maggioranza rafforzando quindi la sua coesione
Nota di colore
Quante polemiche sulla presunta disomogeneità del governo Berlusconi beh credo che in questo momento
Noi cinque anni li abbiamo fatti in questo momento la disomogeneità del governo Prodi emerga in modo molto evidente noi dobbiamo garantire una unità
Della opposizione che si basa ovviamente sulla capacità che abbiamo di trovare dei punti di sintesi anche tra di noi e dobbiamo aspettare che il tempo faccia il suo corso
Poi ci possono essere perché la politica e Bell anche perché imprevedibile dei momenti di crisi nel senso etimologico del termine proprio di di di di rottura
La politica internazionale la politica economica ed i i i mille quotidiani impegni di un esecutivo ma
Non penso ecco che il centrodestra adesso debba a cercare la spallata perché la spallata
Non a partire secondo me è
Alla logica politica in questa fase lavoriamo in modo convinto unito cercando di inserirci in quelle contrapposizioni
Credo che il tempo
In qualche modo sia
Da questo punto di vista ecco galantuomo di quella che poi è la verità dei fatti ultima domanda di carattere generale è una previsione nemmeno tanta la democrazia cristiana fece un'assemblea che così tra degli esterni
Apertura alla al Paese civile è un dirigente democristiano di media età disse il nostro problema da vicino e tanto gli esterni quattro degli eterni
Voleva dire che c'era proprio l'inamovibilità della della della vecchia generazione di cavalli di razza democristiani
Esiste oggi un problema anche per la politica italiana al di là degli schieramenti traduco
Nel due mila e sei c'è stato lo stesso duello che nel mille novecentonovantasei
Nel due mila e sedici rischiamo di aperitivo rischiamo il senso neutro diciamo così di di avere nuovo duello Berlusconi Prodi perché saltiamo il due mila undici c'è un centrosinistra per dieci anni non votare
Operanti
Capitalia
No no
Ho capito che il direttore si è sbagliato no allora i cavalli
E cavalli di razza secondo messe se la razza ed era allora io io mi trovi una stranissima situazione non sono l'unico
Non voglio ovviamente
Esprimere una valutazione anche a nome di altri ma
Credo che anche l'onorevole D'Alema in questo posso forse convenire poi
Fra un minuto mi smentisce
Non sono giovane nel senso che a cinquanta quattro anni non sono proprio di primo pelo no
Sono in parlamento dal mille trecentottantatré
Al tempo stesso non sono un assegni ovest della politica italiana noi siamo uno strano Paese in cui nella politica avere cinquant'anni non si è
Giovanni per poter dire largo ai giovani e non sia sufficientemente tra virgolette a maturi per poter assumere le responsabilità allora lasciamo da parte come dire il giovanilismo la difesa
Un po'un po'così corporativa nel senso deteriore del termine della classe e di appartenenza in termini anagrafici facciamo questo ragionamento
Se il cavallo e veramente di razza ma non c'è ombra di dubbio che il tempo non necessariamente deve portare alla pensionamento nel senso che ci sono anche nel mondo dell'imprenditoria quindi perché no nel mondo della politica
Delle personalità che pur di fronte al fluire delle stagioni mantengono una vivacità intellettuale una freschezza una capacità di impegno che non offendete lì magari tanti ragazzi non hanno ancora contemporaneamente qual è il problema però che in Italia in tante circostanze ed è emerso prima chiaramente è difficile per la classe dirigente più giovane emerge perché c'è una sorta di tappo se volete
E da questo punto di vista credo che i partiti debbano in qualche modo dare l'esempio no Stame dire se il mio partito lo ha fatto o meno
Per quel che riguarda perché non voglio sfuggire alla domanda ma possibile che chi si è confrontato a capo delle due coalizioni nel mille novecentonovanta
Se poi lo ha fatto nel due mila e uno e va rifatto nel due mila sei lo della nuova rete Rutelli ma su tre nel due mila undici cioè tanto per tanto per capirci Prodi e Berlusconi io credo che non sia un problema ma grafico
Sono convinto che se la società italiana si rimette a correre in qualche modo essere quel cambiamento che è stato spiccato se e c'è una una ripresa non solo economica ma da ogni punto di vista questa è una società che
Rapidamente da Vita abita alternative rapidamente dà vita momenti nuovi di confronto
Per cui io non mi preoccupo di sapere chi fra qualche tempo sfiderà e il centrosinistra
Perché non è un problema nominalistico io credo credo che difficilmente si riproduca nel futuro il confronto che si è verificato nel passato questo sì
Ma non perché immagino già le agenzie finì due punti Berlusconi non sarà il all'IReR al premier siamo tutti vecchi del mestiere ma non è queste il mio intendimento io sono convinto che nel futuro quando ci sarà di nuovo il confronto
Se centrodestra e centrosinistra in questa fase si rafforza ancora di più si consolida quel verso il bipolarismo che l'unico vero valore di questi anni non regredisce perché attenzione che qualche rischio c'è inevitabilmente ci saranno delle scelte diverse rispetto a quelle che hanno caratterizzato il confronto in questi anni e a scanso di equivoci dico che superare le attuali gli attuali assetti non significa come qualcuno un po'incautamente pensa dire a Prodi o Berlusconi beh adesso fate di da parte tensione perché Prodi è stato l'unico mastice del centrosinistra come Berlusconi è stato l'unico mastice il centrodestra la politica non è che è poi come dire
Semplice no c'è una ragione per la quale si è andati al confronto nel due mila e sei con gli stessi leader e con gli stessi candidati premier dell'altra volta
Non è il personale desiderio degli interessati ci sono delle ragioni allora se permangono quelle ragioni non lo so sede ragioni cambiano io credo che cambino perché chiudo così spero che tutti abbiano capito
Che con questo sistema e con la legge elettorale che c'è che ho contribuito anch'io a fare
Per vincere bisogna raccogliere veramente tutto
Soprattutto in un'Italia che divise in due ma poi nello stesso momento in cui si vince governare e tutt'altra cosa e allora
Vediamo il referendum mio auspicio è che vinca il sì ed è risaputo per una ragione semplicissima perché è vero che la riforma che abbiamo fatto non è perfetta è vero che ci sono alcuni aspetti di quella riforma
Farraginosi uso una bella espressione del professor Barbera
Penso all'assetto del Senato penso alla
Modalità di legiferare con senato delle regioni penso persino alla rapporto tra il premier rafforzato e inquina
Ma è altrettanto vero che sono aspetti della riforma che decorrono dal due mila undici in alcuni casi nel due mila sette
L'aspetto centrale
E lo dica ad una platea come la vostra è la riforma del Capo quinto
La riforma del Capo quinto se viene cancellata non è che torniamo alla costituzione signori del quaranta serie torniamo ad una Costituzione fatta al centrosinistra legittimamente con quattro voti di maggioranza in cui in cui
Tra competenze regionali competenza statale competenze condivise l'unico risultato fu l'aumento del contenzioso di fronte alla Corte
Perché la Corte costituzionale non si è mai dovuto pronunciare così frequentemente come accaduto nel periodo in cui dire il vecchio capo quinta costituzionale e poi vi pare possibile nell'epoca in cui viviamo che competenze regionali siano le grandi reti ferroviarie di navigazione competenze regionali gli ordini professionali l'ordinamento sportivo la ricerca scientifica
Nella Rossi bile che nelle forme in cui viviamo si posso dare competenza regionale per quel che riguarda persi nel commercio con l'estero
Perché basta andare a rivedere che cosa c'era nel capo quinto che abbiamo cambiato per avere la certezza che fermo restando come hanno detto nell'ordine Fassino
Bossi Tremonti lo dico anch'io fermo restando che dopo ci vuole il tavolo per discutere ma sul tavolo ci deve essere una riforma che almeno per quel che riguarda il capo quinto fa fare un passo avanti se ci dobbiamo rimettere attorno al tavolo con il vecchio testo che aveva fatto soltanto una grande confusione iniziava riportato indietro le riforme questo Paese si fanno più
Le domande sarebbero ancora molte ma
Per dire no no no due per rispondere sì o no
Un'ultima domanda per la rete o no potrebbe essere una sollecitazione che veniva dal presidente Colaninno
E cioè dopo i referendum
Perché non riprendere il cammino interrotto con la Bicamerale preceduto a suo tempo d'onore D'Alema c'è un cammino di percorso di riforme condiviso si
Ripeto il concetto di prima certamente sì ma ci sediamo attorno al tavolo per partire da zero
Sì ci sediamo attorno al tavolo per partire dal testo della Costituzione quarantasei che non c'è più perché il capo quinta è stato modificato dal centrosinistra
Ci sediamo attorno al tavolo con tutte in qualche modo le Riserve anche mentali il carico di propaganda agli elettorati che in questo clima che continua ad essere di confronto aspro
Premono perché si sia la contrapposizione non ha senso
Chi dice cancelliamo
La Costituzione fatta dal centrodestra e poi ripartiamo vuol dire che non vuol fare le riforme
Io dico sì un minuto dopo attorno al tavolo per discutere di tutto quello che va in vigore
Nel due mila undici del due mila e sedici se necessario anche un restyling minimo della Titolo quinto ma partiamo da una riforma che il Parlamento ha già approvato
Perché questo è l'unico modo anche alla luce dei fallimenti precedenti
Poiché il presidente D'Alema è qui ne sa più di me ma ci sarà pure una ragione se la Bicamerale
è fallita se la precedente commissione illustre senatore Bossi non portò a nulla se ogni qual volta si cerca di fare una riforma condivisa poi per una ragione o per l'altra la montagna partorisce il topolino
Del resto lo stesso centrosinistra
Si prese l'onere di dire beh noi la riforma la faccia maggioranza e poi sottoponiamo quella nostro lavoro al responso delle urne per fare no c'è già stato un referendum confermativo di una sostituzione
Perché dopo l'approvazione del vecchio capo quinto cosa palleggiatori Ferré non ci fu noi non facemmo l'opposizione perché dicemmo siccome la voglia modificare in Parlamento è sostanzialmente ininfluente quello che decide il corpo elettorale quindi sia al confronto un minuto dopo
Ma vinca il sì il venticinque Features grazie a Gianfranco Fini
Quindi dopo
Molto rapidamente passiamo alla seconda tavola rotonda che mette di fronte il ministro del lavoro e della previdenza sociale Cesare Damiano prego
Il suo predecessore Roberto Maroni oggi capogruppo de la lega Nord alla Camera
E Alberto Bombassei vicepresidente Relazioni industriali e affari sociali di Confindustria
Mondadori sanità pubblica gli scacchi semiotica e
Importante per Civitavecchia poi va bene
Dovrebbe dovreste avere il vostro posto
Direi che l'orologio ci mette le ali ai piedi in un certo senso quindi prego davvero
I nostri ospiti di essere
Rapidi nella
Nella esposizione
Provando a stare al tema in questo primo rapido giro di interventi
E il tema ricordo che la rinascita dell'Italia responsabilità e strategie della politica
Vorrei chiedere al ministro Damiano
Quali sono i compiti che si attribuiscono la politica al governo evidentemente di cui fa parte nel rovesciare la parabola del declino come auspicio dei giovani di Confindustria
Ma io penso che
Noi dobbiamo andare in una direzione apparentemente molto semplice ma in realtà molto difficile
La direzione questa sicuramente noi abbiamo bisogno di una politica di rigore ma abbiamo al tempo stesso bisogno di una politica di sviluppo e di equità personalmente io non credo che sarei contrario alla logica dei due tempi prima il rigore e poi lo sviluppo penso che le prime azioni di indirizzo del nostro governo debbano
Contestualmente contenere queste indicazione quindi
I conti vanno sicuramente sanati ma anche al fine di redistribuire per lo sviluppo e per la competitività Risorse non dimenticando il terreno dell'equità quindi nel rapporto fra quelli che sono ovviamente gli interessi delle imprese e gli interessi del lavoro
Grazie grazie a che per la sua sintesi che spero sia presa ad esempio dagli altri a cominciare da ha chiesto di essere da Roberto Maroni al quale chiedo se
Se il centrodestra come ricordavamo confini che ha vissuto anni difficili di contenuti congiuntura esterna molto complicati
Senta fatto quanto poteva quanto volevo questo o sul terreno del lavoro
Spesso la difficoltà resta erano state più un alibi che è una vera e propria giustificazione
Beh io credo che un governo che
Con la congiuntura economica negativa
Che abbiamo avuto con un sindacato che ha fatto sei scioperi generali più un numero imprecisato di scioperi
Di settore
Se il governo in queste condizioni è riuscito come il governo Berlusconi è riuscito a fare importanti riforme strutturali quelle che chiedeva l'Europa che chiedeva il mondo dell'impresa in settori difficili su cui difficile trovare un accordo in quasi impossibile molto difficile persino suscitare un dialogo vero quale il mercato del lavoro e la riforma della previdenza
Tutto si possa addebitare al governo Berlusconi tranne la mancanza di coraggio o la mancanza di realizzazione compito della politica non è quello di fare impresa
Compito della politica è quello di mettere a disposizione del mondo delle imprese gli strumenti perché l'impresa possa fare bene il suo mestiere l'imprenditore possa fare bene il suo mestiere è compito della politica è quello di adeguare i sistemi istituzionali il mondo del lavoro
Il sistema di protezione sociale alle esigenze di novità che vengono richieste dal mondo produttivo è questo il Governo Berlusconi l'ha fatto
Si potrà discutere nel merito dei singoli istituti ma credo che avere un atteggiamento pregiudizialmente ostile ideologicamente ostile rispetto alla riforme fatte non sia uno sfregio al governo Berlusconi sia un danno per l'economia e per il Paese che bisogno c'è di dire
Bisogna abrogare la legge Biagi cosa che ha detto
Rifondazione comunista e Bertinotti quando la regolazione degli strumenti è lasciata alle parti sociali
Che bisogno c'è di dire bisogna cancellare la riforma previdenziale cosa che ho letto sui giornali quando l'Europa chiede di andare in tutt'altra direzione ecco io penso che sulle cose fatte
Dal governo Berlusconi si Possa certamente discutere ma sarebbe un errore grave
E non c'è la minima disponibilità dell'opposizione cioè nostra partecipare a questa operazione sarebbe un errore grave quello di partire dicendo cancelliamo tutto e ricominciamo da zero o ricominciamo daccapo
Su questo punto poi c'è anche lo stimolo
Molto coraggioso è un po'provocatorio lanciato dal presidente Colaninno ieri quando dice una cosa che se venisse eletta nel Consiglio europeo e il sarebbe considerata quasi una bestemmia
E cioè dimenticare il metodo Lisbona
Questa cosa che ha detto Colaninno ieri e che è passata totalmente inosservata sui giornali e da parte dei giornalisti è una una provocazione così forte
Che io credo il governo attuale debba dire che cosa pensa dimenticare il metodo Lisbona vuol dire
Rifondare le politiche e sviluppate a livello europeo sul tema del welfare delle pensioni del lavoro e dell'integrazione sociale vuol dire denunciare il fallimento dell'Europa
Vuol dire sottolineare che o l'Europa cambia marcia oppure l'appartenenza dell'Italia all'Unione europea deve essere mette messa in discussione questo è il significato di questa provocazione
Che io credo molto intelligente e molto interessante sul quale occorre riflettere partendo però come ho detto dal presupposto che non bisogna cancellare le cose fatte semplicemente perché l'abbiamo fatta noi
Grazie al presidente Maroni Bombassei in legge Biagi flessibilità che tipo di flessibilità serve all'impresa per competere in un mercato così duro come quello che anche in questi giorni si è palesata
Ma francamente vedo che continuiamo a spendere moltissimo del nostro tempo nel interpretare o giudicare il passato e altrettanto molto tempo nel cercare di fare un po'il processo alle intenzioni di quello che farà il governo l'uomo
Io credo che forse un po'tempo sprecato concentriamoci invece veramente sulle cose che si devono fare per rilanciare ovviamente dove abbiamo la priorità su quello che il sistema industriale ma credo che nel momento in cui dovessimo riuscire veramente a rilanciare il sistema dell'impresa il sistema dell'industria italiana vuol dire rilanciare il Paese perché poi e l'unico o il sicuramente quello che maggiormente contribuisce a creare la ricchezza del nostro Paese
Io credo che tutte le analisi sono state fatte direi che anche l'intervento dalla scorsa settimana del governatore della Banca d'Italia è andata in questa direzione anche se ha mosso anche qualche velata critica uno stimolo io interpreto più come stimolo verso le imprese
Ma credo che la diagnosi sulle varie malattie e siano abbastanza coincidenti ormai l'abbiamo detto noi con gli interventi ormai da due anni all'abbia l'ha detto il governatore lo dicono i vari studi internazionali sulle cose che noi dobbiamo fare quindi credo che siamo perfettamente a conoscenza di quali sono le cose che dobbiamo fare
Quindi credo che il metodo che è stato un spiccato da noi in tempi non sospetti credo dal primo giorno della presidenza Montezemolo della concertazione sia il metodo oggi più moderno
Per cercare di affrontare questo il la concertazione non deve essere come un un un fine ma è un mezzo per cercare di accelerare la soluzione di alcuni problemi
E i problemi sono totalmente cambiati e credo che la considerazione che possiamo fare oggi in un mondo che e radicalmente cambiato e che la sensazione mia personale
E anche quella che poca gente abbia la percezione perché chi chiuso negli uffici romani piuttosto che chiuso
In uffici non romani ma che non gira il mondo a una sensazione del cambiamento che è molto diversa il secondo concetto che spesso e volentieri vivendo il fenomeno dal di dentro non sia la reale percezione della portata
In questo momento dove veramente tutto è cambiato in alcune delle cose continuiamo a applicare le stesse identiche regole di trenta o quaranta anni fa
E io credo che in questo momento in questi ultimi due anni dove noi abbiamo fortemente voluto e richiesto una politica di concertazione
Ovviamente quando parlo di concertazione e data è fatta
Verso le parti sociali quindi nel caso nostro coinvolgendo sindacato tutto il sindacato e dall'altra parte coinvolgendo il governo abbiamo avuto solo parzialmente risposto e devo dare atto che nella parte del lavoro
Col ministro Maroni abbiamo portato avanti
Dico responsabilmente perché la riforma della previdenza integrativa credo che sia stato un grandissimo atto di responsabilità di Confindustria perché
è un qualche cosa che
Porta via dal sistema industriale qualcosa come dodici dai dodici ai quattordici miliardi di euro all'anno
Che vanno portati fuori dal nostro sistema però proprio in nome di una grande responsabilità sociale abbiamo abbiamo aderito a questo a questo progetto che francamente abbiamo anche contribuito in maniera estremamente positive costruivo e e costruttiva fare
Però dico queste cose sono veramente le cose che sono necessarie e chiedo che il mezzo il modo della concertazione sia la maniera più semplice da fare
In questi due anni credo che ci siano state delle responsabilità almeno da una parte del sindacato
Che è stato totalmente assente tanto per che non venga male interpretato ex e la CGIL che non siamo riusciti a a riportare neanche forzatamente un tavolo avevamo fatto dei documenti fin dal giugno fin dal luglio del due mila e quattro dove Calisti solo era non era tanto sindacale ma era alla un documento per la competitività del Paese non abbiamo avuto risposte abbia fatto un secondo documento sull'impostazione di nuove relazioni industriali che credo che sia un elemento assolutamente importante per gestire in maniera moderna in maniera innovativa un una un rapporto sul lavoro e anche questo non ha avuto per il momento
Segnali di risposta io credo che in questo momento dove tutto è nuovo si possa veramente mi ha fatto piacere qualche giorno fa in un altro convegno dove il ministro ha detto in maniera chiara che anche per il Governo l'approccio Cucco di di concertazione è un metodo di lavoro quindi credo che ci siano tutte le possibilità
Per cominciare a poter discutere peraltro senza veti o senza limiti agli argomenti che sono stati trattati anche stamattina e quindi si possa veramente e dello zio immense metter mano a quali sono le misure necessarie
Primo per far ripartire l'economia il secondo
Quello di non perdere questa occasione l'abbiamo visto sentito anche stamattina dove ci sono i primi risultati di un'economia qualcuno è stato detto grazie alle alle alle a quello che è stato fatto dal governo precedente credo che sia una serie francamente di concause perché tutta l'Europa a fortunatamente ricominciato anche se molto cautamente a invertire la tendenza e quindi credo che ci sia stato un opera sicuramente in alcune cose del governo c'è un'economia europea che sembra che si stia rimuovendo credo che sia anche una primo reazione del sistema degli imprenditori che a forza di sentirsi scuotere perché credo che fosse anche qui per la prima volta abbiamo facendo un po'di autocritica abbiamo invitato i nostri associati a ritornare a investire nelle proprie imprese a credere nelle proprie imprese ritornare
Veramente quei valori fondamentali che hanno portato il nostro Paese a essere uno delle prime Potenza a livello mondiale quindi tutta questa serie di concause credo che abbiano portato a questo a questa nuovo primo sentore di ripresa che sarebbe veramente un grosso delitto perdere grazie Bombassei secondo ultimo giro no né eviterei dare Ultrabeat sollecitazioni ministro
Insomma dalla provocazione rilanciata di di Maroni richiamando la relazione Colaninno su Lisbona alla legge Biagi alla concertazione di parlare assumo passa insomma gli stimoli non manca
Ma guardi io come diciamo lo stile di lavoro preferisco parlare di quello che noi intendiamo fare non farò particolari critiche al governo passato voglio solo dire questo rispetto a quello che diceva Maroni
Io ho letto la relazione di Matteo Colaninno si parla del metodo di Lisbona ma si parla anche di non abbandonare il sogno europeo quindi io vorrei che le cose si dicessero compiutamente perché questo modo attraverso il quale si legge una parte delle cose la si interpreta non credo che sia utile io condivido molto
Il fatto che come è stato scritto nella relazione noi non dobbiamo assolutamente abbandonare il sogno europeo anche perché se l'Europa non diventa un riferimento concreto non credo che noi possiamo come economia nazionale
Competere nell'arena della globalizzazione noi dobbiamo andare in una direzione che consolidi l'Europa politica l'Europa sociale l'Europa dell'economia questo è un primo punto sul resto io guardi la parola cancellare non lo mai utilizzata sfido chiunque a individuare in una cosa che ho scritto in una cosa che ho detto questa parola e vorrei dire con chiarezza
Che noi facciamo riferimento ad una cosa che è stato un pochino
Dileggia afferma che per me rimane preziosissima ed è il programma dell'unione sono molto pagine io contribuito a scrivere la parte del lavoro insieme a tutti i partiti di una larga coalizione so perfettamente che cosa vuol dire idee diverse e sintesi del resto
Ho un mestiere di trentotto anni alle spalle che mi ha sempre portato a negoziare e a ricercare le sintesi
Noi abbiamo trovato una sintesi e la sintesi esattamente mettere insieme qualitativamente opinioni anche diverse allora io cancellerei
Una cosa cancelliamo una cattiva interpretazione Rifondazione Comunista pensava di cancellare la legge Biagi sì
Altri pensavano semplicemente completarla sicuramente ma la sintesi del programma dell'Unione quale noi non intendiamo lo dico
Noi non intendiamo cancellare né abrogare la legge trenta o la legge Biagi lo dico con tutta l'autorevolezza deriva dal fatto
Che noi abbiamo l'obbligo di applicare un programma
Aggiungo anche perché io non amo come si dice dire delle cose per a vere semplicemente un consenso che non ritengo neanche che possiamo muoverci in una logica di semplice completamento della legge Biagi io credo che alcune revisioni vadano prodotte
Ma non sulla base di un furore ideologico che non appartiene al mio modo di operare ma sulla base di alcune constatazioni concrete allora io dico questo
Nella relazione di Matteo Colaninno ad esempio c'è una parte che io condivido molto quando si dice che il precariato la precarietà del lavoro un nemico comune delle imprese e dei lavoratori
Credo che su questo punto siamo tutti d'accordo e io vorrei con grande forza che
Si riuscisse a distinguere come abbiamo fatto in molte occasioni io dottor Bombassei fra buona flessibilità e precarietà del lavoro
Io combatto combatterò da ministro la precarietà ma io da ministro voglio favorire la buona flessibilità che serve all'impresa moderna in quanto la moderna impresa
Che deve confrontarsi nella globalizzazione dell'economia ed essendo il mercato volubile nella richiesta nel saliscendi
Di richiesta di servizio di produzione è evidente che la buona flessibilità e Interna al nuovo modello produttivo dell'impresa moderna e l'impresa deve avere a disposizione strumenti di buona flessibilità
Quando un'impresa chiede di poter lavorare di più
E ne cose col sindacato questo lavorare di più l'aumento dei turni lavorare il sabato la domenica aggiungere temporaneamente le persone perché c'è una commessa di lavoro di manufatto o di servizio
Questo deve essere concesso dal negoziato e dalle leggi
Quando invece io questo lo dico
Si pensa di utilizzare la precarietà del lavoro non come risposta alle richieste di variazione del mercato ma per pagare di meno le persone facendo lavorare queste persone magari come normali lavoratori subordinati attraverso il lavoro a progetto io su questo non sono d'accordo perché chiedo anche all'impresa
Di avviare una riflessione sulla concorrenza sleale che tra le imprese si può generare quando alcune
Seguono una regola di buona flessibilità ed altre certo non la competitività attraverso l'utilizzo di una parte non giustificata di lavoro precario
Quindi io credo che di questo dobbiamo parlare con estrema con estrema con estrema chiarezza tante guardate che
Nel programma dell'Unione che ripeto ho scritto
No e non
Non abbiamo assolutamente eliminato ci mancherebbe il contratto d'apprendistato e dal dopoguerra si tratterebbe di migliorarlo
Magari nel rapporto fra lavoro e formazione
Ma non eliminiamo il contratto a tempo determinato che costa come il contratto a tempo indeterminato probabilmente si tratta di rivedere qualche causale noi non eliminiamo il lavoro interinale che costa più del lavoro normale
Non eliminiamo neanche il lavoro a progetto ma io dico che il lavoro Progetto va ricondotto alla sua effettiva funzione vogliamo fare l'esempio famoso di cui ci stiamo occupando il call center
I call center sono ormai delle situazioni di lavoro nelle quali convive un lavoro subordinato è un lavoro a progetto dobbiamo attraverso indicazioni precise discernere il grano dal loglio quello che riconduce della lavoro subordinato perché è una prestazione tradizionale
Deve essere ricondotto Adda normale lavoro subordinato quello che ascrivibile ad un lavoro a progetto perché il lavoratore addotte termina i suoi tempi di lavoro le sue modalità di processo evidentemente ricade dentro le logiche del lavoro a progetto io credo che si tratti semplicemente come si dice
Non di avere un furore ideologico per cui si tratta di cancellare tutto di apportare le correzioni necessarie per far funzionare meglio
Il sistema dell'impresa del mercato del lavoro e tutelare anche in modo migliore i diritti dei lavoratori
Io voglio cancellare qualcosa sì voglio cancellare qualcosa legge trenta
Poi non so se la contrattazione io spero sempre
Essendo un fautore della concertazione e non da oggi che ho sempre sostenuto il modello del novantatré che per me rappresenta il punto più alto
Di concertazione dal dopoguerra di questa capacità di mettere assieme le ragioni di indirizzo di un governo con le ragioni delle parti sociali
E intendo riproporre questo metodo ha ragione Bombassei questo metodo non è un fine questo metodo che consente di definire le grandezze dell'economia e di procedere sulla strada della modernizzazione del Paese
Se la concertazione porta i suoi frutti io sono il primo ad essere contento nel senso che il privilegio che deve essere attribuito alle parti sociali nel definire le ragioni del lavoro dell'impresa va assolutamente come si sa è sottolineato le leggi possono intervenire a sostegno pur posso intervenire come si dice per indirizzare determinati processi sulla legge trenta io dico solo questo letto in modo molto attento come spesse volte faccio
I documenti ad esempio di Confindustria mi pare di poter dire che per ciò che riguarda le innovazioni prodotte da legge trenta se faccio riferimento
Ad una forma di impiego abusa Artissima nella letteratura ma poco nella pratica il lavoro a chiamata job on call
Non viene utilizzata
Io credo che si possa superare quella formula penso che si possa superare anche lo staff leasing naturalmente rivedendo le normative sugli appalti perché anche in questo caso noi dobbiamo disciplinare meglio la materia per evitare come si dice
Che dalle dai ministeri alle pubblica amministrazione grandi committenti la logica dell'appalto al maggior ribasso riconduca negativamente le condizioni del lavoro per quanto riguarda la remunerazione e la stabilità
Quindi per quello che mi riguarda ma lo dico chiaramente lo dico perché sta scritto il nostro programma noi non diciamo non abbiamo scritto abrogare o cancellare la legge trenta noi vogliamo apportare dei correttivi che abbiamo chiaramente indicato così come sulla previdenza
Ma io lo ribadisco io sto nel solco della Dini per me la riforma del novantacinque è una riforma importantissima che ha rivisto completamente il sistema previdenziale del nostro Paese
Ha consentito di passare da un sistema retributivo sistema contributivo ha consentito tendenzialmente di equiparare
Le condizioni del lavoro pubblico del lavoro privato ho acconsentito come centoventiquattro del novantatré di iniziare quel lungo percorso non ancora compiuto per quanto riguarda la previdenza complementare cioè quel sistema di due gambe
Pubblico privato che vuole dare ancora un risultato pensionistico
Qual è il punto sul quale io vorrei soffermare la mia attenzione
Lo scalone io ritengo e c'era stato nel passato governo a questo proposito come si dice una discussione sul modo di procedere io ritengo che sia ingiusto non sto facendo un discorso ideologico o di io ritengo che sia ingiusto
Che una persona si trovi improvvisamente a dover scontare tre anni di lavoro obbligatorio in più sulla base della riforma che è stata fatta precedentemente preferirei
Un sistema sostitutivo
Che attraverso un allo scalino più morbido consenta di arrivare a un risultato di equità e di equilibrio nei conti ma senza un salto di tre anni
Che crea su una platea ristretta di lavoratore una situazione come si dice un inconveniente secondo me che dobbiamo eliminare che tra l'altro anche un problema che può riguardare il sistema delle imprese allora
Sto dicendo delle cose di chissà quale igiene sto dicendo che bisogna buttare via tutto ma per carità io dico guai a noi se dovessimo come Governo fare un altro annuncio al paese me lo immagino i lavoratori li conosco bene conosco anche bene il sistema delle imprese
Vogliamo una nuova riforma pensionistica un lavoratore normale dice oddio Santo Di Nuovo una riforma un altra riforma no non vogliamo altre riforme pensionistiche vogliamo portare a dei piccoli correttivi
Perché per quello che mi riguarda il solco della Dini del novantacinque il punto di ispirazione fondamentale che ha consentito vorrei ricordarlo tra il novantasei per il Duemila qui c'è Bonanni non vedo altri rappresentanti del sindacato può smentire né confermare con un risparmio in vecchie lire di duecento mila miliardi non mi pare che sia assolutamente poco
Un sistema che tra le altre cose contiene al suo interno anche quegli elementi di autoregolazione nel rapporto fra spesa pensionistica e prodotto interno lordo che sono poi l'essenza stessa di questo sistema contributivo che quando andrà a regime
Quando andrà a regime sarà una specie di conto corrente entrate uscite tanto versato tanto raccolgo compatibile con un'idea di uscita non rigida ma flessibile dal lavoro alla pensione io penso a questo
E credo che dovremmo individuare saggiamente
Quale uscita morbida che sostituisca un'uscita imposta che penalizza una platea ristretta di laboratori non si tratta con questo di buttar a mare niente così come penso che si dovrà verificare in che modo e diamo il via al così detto sistema pensionistico integrativo che è decollato ma non ha coperto l'intero sistema io sono stato insieme a Roberto Santarelli
Di Federmeccanica il primo presidente del Fondo Cometa che ha raccolto trecentocinquanta mila adesioni fra i lavoratori metalmeccanici sono un fortissimo sostenitore dei fondi
Contrattuali credo che il sistema debba diventare universale anche per un semplice fatto che se c'è nel pubblico e nel privato se coinvolgiamo anche i lavoratori atipici che devono avere un diritto pensionistico nel cosiddetto secondo pilastro
Evidente che andiamo incontro a quelle esigenze di flessibilità di sistema che le imprese auspicano perché un lavoratore in quel modo può entrare una rete di fondi trasferire il suo capitale per continuare nella costruzione del secondo pilastro perché altrimenti si genera una situazione che Colaninno descrive nella sua relazione che quella di una divisione fra gli inclusi e gli esclusi fra quelli che hanno il lavoro stabile quelli che hanno il lavoro precario questi ultimi pagano più del dotto
Quindi io credo che di questo si tratti finisco perché mi pare di aver preso un po'di tempo avevo capito che si trattava di fare all'inizio delle risposte come dice Flash ma come sempre non è così sulla questione del cuneo fiscale io esprimo una mia opinione
Sul cuneo fiscale io penso Prodi l'ha proposto che questa sia la prima azione da fare
Io ho anche un'opinione al riguardo sul cuneo fiscale il cuneo fiscale sappiamo di che cosa parliamo
Vuol dire in qualche modo attenuare quelle norme salto fra una retribuzione netta una retribuzione lorda il costo del lavoro mille euro mille cinquecento lordi due mila costo del lavoro questo grosso modo e l'attuale sistema che vige in Italia
Non farà miracoli anche qui non è che la riduzione del cuneo fiscale sarà la panacea di tutti i mali e quindi risolverà i problemi è un segnale è un segnale è un segnale di buonsenso che se e ben indirizzato può dare come si dice quel giusto sincero quelle giuste possibilità copre io dico che se si diminuisce di qualche punto
Abbiamo detto cinque io non entro nelle materie di Tommaso Padoa Schioppa mi guardo bene vedremo sequenze numeri costi è un'opera collegiale mi limito a dire
Che se si diminuisce personalmente ritengo che una quota debba andare alle imprese una quota d'aumento del retribuzione
Lo dico perché sono convinto che un'impresa che risparmio sul costo ha un vantaggio ma un'impresa che vede attraverso un'opera di fiscalizzazione aumentare di una lira alla retribuzione dei suoi dipendenti a un secondo vantaggio anche di coesione di pace sociale di
Più
Facilità nelle relazioni
Poi stabiliremo sarà la concertazione stabilire dove si fissa l'asticella io qui non voglio anticipare nient'altro la seconda questione che voglio dire è questa
Manovra selettiva come io ho un'opinione naturalmente è una mia opinione io penso che la selettività se quello che abbiamo detto in questi ultimi mesi e in questi anni
Coerente dovrebbe questa manovra selettivamente essere indirizzata a sostegno di quello che io chiamo il lavoro a tempo indeterminato nell'industria lo stock di lavoro a tempo indeterminato il novanta per cento
Non credo che noi dobbiamo diminuire il costo del lavoro precario o flessibile credo che in questa direzione non si debba andare in più io aggiungo
Noi avremmo bisogno dare un altro piccolo segnale l'altro piccolo segnale che ad esempio i contributi estremamente modesti che si pagano sul lavoro Progetto ossia no leggermente aumentate come elemento di compensazione finanziaria ma anche come segnale
Di avvicinamento fra il costo del lavoro cosiddetto flessibile e il costo del lavoro a tempo indeterminato in sostanza io credo che dare un segnale al Paese significhi
Dare anche risposta le grandi questioni una è sicuramente un problema di competitività del sistema delle imprese che ripeto ha bisogno di una buona flessibilità regolata e contrattata che consenta di rispondere alle domande che il mercato improvvisamente richiede che non sono programmabile fanno parte oggi del modo col quale l'impresa
Come si dice si organizza dall'altra ci sia un segnale un indirizzo che facciate di nuovo del lavoro a tempo indeterminato un approdo possibile
Per una generazione soprattutto di giovani che potrebbero trovare in questa impossibilità di uscire da una condizione di precariato un elemento di smarrimenti toh che non porta queste persone a diventare nei cittadini nei consumatori io credo che dai piccoli segnali dei piccoli passi si possa indirizzare sapientemente un'azione di governo
Io per mia natura sono portato ai passi prudenti ma naturalmente la mia natura tutti
Altri hanno altre attitudini ma
L'importante è che i passi prudenti vadano a mio avviso nella giusta direzione soprattutto nella chiarezza perché di questo noi abbiamo assolutamente bisogno finisco dicendo questo naturalmente io mi pongo
Molti altri problemi molti altri problemi
Uno dei problemi e la condizione del cosiddetto lavoro precario del cosiddetto lavoro flessibile parliamoci chiaro
Noi oggi abbiamo una dotazione di ammortizzatori sociali che risale agli anni sessanta sono gli ammortizzatori sociali che vanno a pennello per la grande impresa forte il Loris sta della produzione di lunga serie che oggi non c'è più
In quelle con quelle caratteristiche
E abbiamo completamente scoperta tutta quella parte di lavoratori che non dispone in tram dell'un lavoro flessibile o precario di alcune coperture pensano coperture modesta di base la maternità parlo di cose concrete semplici l'accesso al credito
La tutela dall'infortunio
Oltre ad a vere analogamente agli altri Paesi europei degli ammortizzatori sociali che coprono l'intero sistema quando non mi dice
Ma in Italia la quantità di lavoro precario e diversa da quella degli altri Paesi io rispondo quantitativamente no
Io mi sento di dire questo non è che noi abbiamo percentualmente una quantità di lavoro precario diversa da quella di altri Paesi ma in che cosa consiste la diversità
Io ho viaggiato insieme a Tiziano Treu siamo stati spesso in Danimarca studiare quel modello visto i centri per l'impiego di quei Paesi non c'è
Possibilità di assimilare quei modelli al nostro modello ho girato i centri per l'impiego di taglia ho girato nelle fabbriche so qual è tendenzialmente la composizione della forza lavoro qual è la differenza
E chiedano il lavoro precario
Non rientra nella logica europea della flexsecurity noi abbiamo la flessibilità senza sicurezza e questo rende ovviamente più grave la percezione della mancanza di futuro secondo e che in Italia purtroppo capita che un lavoratore precario di tre mesi tre mesi nella precarizzazione rimanga troppo a lungo
E magari una persona che ha una laurea in tasca un diploma che va a finire in un call center che a rinnovi trimestrali che gli durano per dieci anni
Questa persona i giovani ma cresce nel momento in cui deve formarsi una famiglia che deve diventare consumatori cittadino non è nelle condizioni di farlo
Allora in un secondo tempo avremo le risorse lo studieremo sarà l'azione collegiale di governo deciderlo dobbiamo dotare il Paese di una strumentazione di ammortizzatori sociali
Che sia in grado di costruire una rete che valga per il lavoro quando a tempo indeterminato ma anche quando un lavoro di carattere
Flessibile devo dire che il passato Governo su questo aveva tentato di operare purtroppo
Mentre tutte le forme di impiego diciamo così flessibili sono state introdotte la cosa che secondo me andava fatta prioritariamente i nuovi ammortizzatori
Questo non è stato fatto si tratta di riprendere quella traccia per vedere quali sono gli elementi di innovazione perché noi abbiamo bisogno di dare una risposta come si dice di maggiore sicurezza perché io son convinto di questo
Che è un'impresa piccola media e grande quando assume delle persone che sono giovani le forma a un tutore più anziano che istruisce quella persona la tecnicalità amministrativa o di officina
Quella persona l'impresa se la vuole tenera e c'è un problema di fidelizzazione che passa attraverso gli elementi di qualità della prestazione ma in cambio e necessario che a questa corrisponda anche una visione destabilizzazione tendenziale del lavoro perché altrimenti c'è una contraddizione evidente fra una richiesta di maggiore qualità nella prestazione
La mancanza di quegli elementi minimi che sono una stabilità nel lavoro una stabilità retributiva che fanno delle persone dei cittadini queste sono le cose che io penso per le cose che abbiamo scritto nel programma e credo che queste cose debbano come si è costituire i primi messaggi che il Governo e capaci di inviare nella logica della concertazione perché è evidente
Che nel rapporto fra capitale e lavoro ne dobbiamo trovare quei compromessi e quelle sintesi e in ogni caso svolge un'azione di governo che sia capace in ogni caso di produrre la sintesi necessarie
Grazie ministro Damiano grazie Maroni
Così come Damiano dice non va tutto cancellato tutto abrogato tutto ricostruito forse anche al piano d'intenti del suo successore dal suo punto di vista non è tutto da buttare
Ma devo dire che io sono un po'sconcertato non sono tra quelli
E
Sono numerosi che dicono dobbiamo contrastare qualunque cosa si propone di fare il nuovo governo
Sono consapevole che nell'interesse di tutti continuare completare le riforme migliorarle creare quelle situazioni che noi non siamo riusciti a fare la riforma degli ammortizzatori sociali quindi sono assolutamente disponibile pronto a discutere a collaborare persino
Sulle cose da fare ma sono sconcertato perché non riesco bene a capire quali siano queste cose
Mi sembra sentendo Cesare Damiano che una persona certamente capace che io stimo molto e sono sicuro che farà molto bene
A quello che fu il ministero del Welfare ora spezzettato in quattro e del ministero del lavoro però sono francamente
In difficoltà perché non capisco bene in campagna elettorale si è detto che il mercato del lavoro italiano era precario molto più che in Europa perché
Ci sono dei contratti che vengono rinnovati di tre mesi in premesso spiega questo sì
Significa delle nuove assumendosi dicitura lei fa inglese lo sto va bene questo significa che stiamo parlando il contratto a termine del contratto a tempo determinato
Ora scopro che il contratto a tempo determinato giustamente non è considerato lavoro precario ma bisogna eliminare dalla legge Biagi per cancellare la precarizzazione
Miracolo basta cancellare lo staff leasing che è un contratto che non è ancora mai stato utilizzato
Allora se è così usciamo dall'ambiguità
è lo staff leasing la precarizzazione del mercato del lavoro o il contratto a termine che viene regolato dalle parti sociali perché questo avete detto in campagna elettorale sì adesso non è più così io sono felice
Perché si tratta di una sorta di ravvedimento operoso che voi avete operato nei confronti delle cose dette su questo discutiamo però riconoscete che molte delle cose che sono state dette non corrispondono al vero forse nel neppure molti di voi la pensavano così
La concertazione qual è il modello di concertazione si è fatto un gran discutere
è quello che propone e Cesare Damiano o quello che propone Padoa Schioppa che Bonanni dice essere ventriloquo del sottoscritto ti assicuro che non è così perché sono due cose totalmente diverse
E siccome su questo tema ci siamo presi almeno tre scioperi generali mi piacerebbe capire se il metodo concertativo e quello di Padoa Schioppa che io condivido
Tutto è quello proposto da Cesare Damiano ed altri che io non condivido non sono riuscito ancora a capirlo
Il cuneo fiscale tutti siamo d'accordo che va ridotto il governo Berlusconi l'ha ridotto però Prodi ha promesso una riduzione di cinque punti non fino a di cinque punti nel primo anno
Cinque punti vuol dire dieci miliardi di euro
Presidente Montezemolo io spero che Confindustria avrà nei confronti del governo Prodi lo stesso inflessibile rigore tenuto nei confronti del governo Berlusconi quando criticava la riforma delle pensioni perché non ha abolito
Le pensioni di anzianità
Cinque punti nel primo anno è la promessa di Prodi
Non vorrei essere costretto a dire che Prodi è un po'come Berlusconi fare promesse non le mantiene no
Ma a parte primo punto secondo sotto punto sui cinque punti ma ministro Damiano sa benissimo di che cosa stiamo parlando
Forse qualcuno nel suo governo no ma lui certamente sì cinque punti ridurre di cinque punti il cuneo fiscale e contributivo
Si rischia di di entrare nella parte appunto previdenziale il che significa ridurre i costi per le imprese ma ridurre la pensione ai lavoratori
è questa la strada da seguire perché se questi tavoli a dire non credo che i sindacati siano d'accordo ci hanno fatto un mazzo così sulla decontribuzione
Tutti voi ricorderete no la discussione sulla riforma previdenziale la decontribuzione fino a cinque punti per i nuovi assunti
Barricate dei sindacati perché la decontribuzione ora mi piacerebbe capire questi cinque punti a se le promesse vengono mantenute Biche cosa si redime si si tocca si tocca quindi la parte previdenziale sono d'accordo però voglio dire per cinque anni ci avete
Contestato questo fatto mi parrebbe un po'singolare che adesso forse tocca secondo seconda questione lo scalone
Ripeto ne siamo stati accusati di aver fatto una riforma previdenziale debole perché non ha abolito le pensioni di anzianità queste le era la richiesta di Confindustria
Contro cui noi ci siamo scontrati abbiamo innalzato l'età pensionabile a partire dal due mila otto
Questa riforma può piacere o non piacere ma ha una conseguenza tra le tante che credo interessi molto il ministro Padoa Schioppa perché getta un risparmio di spesa previdenziale dal due mila e nove di quattro miliardi di euro allora ridurre il cuneo di cinque punti vuol dire dieci miliardi di euro eliminare lo scalone vuol dire altri quattro miliardi di euro e fa quattordici
Mi spiegate come fate a dare tutti questi soldi senza aumentare la pressione fiscale
Questo è il problema che che che attende una risposta altrimenti sono promesse fatte che non potranno essere mantenute non faccio processi alle intenzioni
Ma vi sfido a realizzare le cose che avete fatto senza aumentare la pressione fiscale alle imprese o ai cittadini ultimo punto io sono contrario alla selettività nell'intervento nella riduzione del cuneo come ha detto anche De Benedetti stamattina per due motivi primo perché Prodi ha detto si fa per tutti secondo perché stabilire dei criteri di servizi segreti vita come quelli che ho letto sui giornali significa una sola cosa
Andare a penalizzare le piccole e medie imprese le imprese familiari che sono il motore vero dell'economia italiana fatalmente accadrebbe questo se si premia la competitività
L'impresa competitiva
Senza considerare il fatto che se l'impresa competitiva o forse meglio aiutare quelle che sono un po'più in difficoltà ma l'impresa che produce innovazione che investe nell'innovazione
Lo fanno le piccole e medie imprese ma non è rilevabile statisticamente allora il mio timore è che lì si andrebbe a parare e chi si sarebbe la penalizzazione
Ultimo punto il Tfr
Sono lieto che Cesare Damiano abbia parlato della importanza di dare un sistema aggiuntivo di previdenza complementare è la esattamente quello che abbiamo fatto abbiamo creato un sistema di previdenza complementare lungamente negoziato con i sindacati e con l'impresa che non c'è caro Alberto lo sai nessuna gentile regalo delle imprese perché il sistema di compensazione tale che forse le imprese ci guadagnano molte imprese ci guadagnano anche lì siamo stati criticati Issime perché l'abbiamo fatto partire dal due mila e otto bene mi aspetto di sentire dal governo Prodi la decisione di anticipare al due mila e sette io sono assolutamente d'accordo lo sono sempre stato anche questo però significa due miliardi di euro in più
Dieci più quattro più due fa sedici miliardi di euro mi aspetto se le promesse vengono mantenute che nella Finanziaria ci sia una copertura per sedici miliardi di euro per le promesse che voi avete fatto
Nessuna preclusione se così sarà io questa Finanziaria la voto annunciò che voterò questa Finanziaria se non sarà così però
Spero che qualcuno oltre la politica venga a chiedervi conto delle promesse fatte e non mantenute
Grazie Roberto Maroni
Una parola conclusiva da Alberto Bombassei perché il tempo stringe davvero
Io vorrei ripetere un momentino in ordine se non altro da un punto di vista lessicale i termini perché finita la campagna elettorale il termine precariato credo dovremmo accantonarlo e inviterei tutti di prendersi a casa il vocabolario d'italiano e vedere esattamente sotto la voce precario X l'esatto significato
Quindi la flessibilità è una cosa e la precariato e completamente un altro primo concetto il secondo ci terrei a sottolineare ma lo ha detto già il ministro prima ma importante ribadirlo
Che nel imprese industriali ed è uno studio in ma ha fatto in maniera scientifica da Confindustria meno di un anno fa
Su quasi cinque mila aziende interpellate del Centro-Nord il contratti a tempo indeterminato sono il ben novantadue novantatré per cento
Quindi parlare in casa nostra di precariato francamente mi sembra un po'fuori luogo dico di più
La percentuale rimane è vero che tutte le assunzioni anche nell'industria sono fatte con dei contratti a tempo determinato ma è altrettanto vero che nel giro di due anni il cinquanta per cento di questi contratti si trasformano a tempo indeterminato il che vuol dire che la percentuale nell'industria di contratti a tempo determinato sono veramente una parte marginale i contatti a tempo determinato sono una costante in tutti i Paesi dell'Europa anzi direi che noi siamo un Paese virtuoso in questo senso
Sono stati citati prima alcuni Paesi su cui credo tutti dovremmo ispirarci mi fa piacere che siate andati a vedere
Modelli come quello della Svezia cosa la Danimarca
Prima è stato citato anche la Spagna e le misure prese da Zapatero però mi piacerebbe che questi modelli fossero presi nella loro interezza non soltanto in parte ricordo che tutta questo fanatismo questa come posso dire
Quasi maniacale forma di
Di avere delle dalle forme di di tempo determinato per cercare di avere qualche qualche garanzia in più quando assumiamo una persona sono solo frutto del fatto che non abbiamo nessuna tipologia di flessibilità in uscita unico o pochissimi previa
Basterebbe basterebbe basterebbe adottare il modello qui auspicato anche dal sindacato prima del modello Zapatero
Dove in Spagna lo dico anche per esperienze dirette cioè unite evita di licenziamento che fissa al giudice in quattro delle peggiori ipotesi in sei settimane
Quindi francamente potremmo anche fare un contratto subito credo mi prendo io la responsabilità di assumere tutti a contratto a tempo indeterminato salvo aprire la possibilità poi di uscita però
Sapendo sapendo però che non è non è una cosa molto molto fattibile o popolare la dico
Strappando anche l'applauso perché poi ci sorridiamo ma francamente resto francamente mi piacerebbe che in un tavolo con in un tavolo auspicato prima si potesse anche parlare liberamente senza vincoli di queste cose
Come parlare di altri elementi che sono che ci avvicinerebbe ero alla al mondo con cui dobbiamo competere quando dicevo prima
Che magari qualcuno dovrebbe uscire dai salotti andare in giro per il mondo dico perché il malato Europa e in particolare l'Italia nel dove il male nel in parte nell'Europa è che Chico ci confrontiamo con continenti dove per esempio l'orario di lavoro e di gran lunga superiore alla media europea un palo dell'Italia la media europea
E quindi è difficile concorre con gli Stati Uniti è difficile concorrere con l'ASI è difficile concorrere quei Paesi europei quindi lavoriamo un numero di ore troppo basso se vogliamo competere a livello internazionale
Secondo elemento lavoriamo c'è Poppa poca gente che lavora abbiamo il più basso tasso di occupazione a livello europeo
E quindi il il prodotto interno lordo se lo vogliamo far crescere dobbiamo lavorare di più ci deve essere più gente che lavora e dobbiamo giustamente investire anche di più in innovazione perché ci consenta di produrre di più a parità delle due
Dovremmo fare tutte e tre queste poi ma io credo che
Quando si diceva prima del
Ritornando momentino alla Biagi
Avendo fatto l'elenco di tutti le tipologie di di di lavoro io credo che questo ad almeno nella testa del delle Gesù attore
Si è fatto più per andare incontro alle esigenze del lavoratore più che alle esigenze dell'impresa perché io non credo adesso non so come si chiama il sapere si vogliono eliminare tutti quelli col nome inglese non vuole poi che alla fine si elimini anche il welfare che così mettiamo ordine anche al vocabolario ma quello che per esempio due persone possono accordarsi per avere un posto di lavoro e possono scambiarsi
Io credo che all'azienda sia la grande rottura di di scatole fatto di avere due persone che fanno il lavoro di uno ma magari o un marito e moglie o due signore
Single che hanno cioè e fatto veramente e in gran parte per cercare di andare incontro alle esigenze del lavoratore io non credo che sia niente di così negativo per contro mi sembra una contraddizione in termini quando dice che nessuno lo usa non viene utilizzato
Allora perché eliminarlo cioè se questo vi è la fonte di tutti i mali non lo usa nessuno fra tre quattro anni faremo i conti diciamo questo questo e questo non viene utilizzato poteri che non va bene automaticamente preliminare
Eliminarlo oggi mi dà veramente l'impressione che ci sia un contenuto più ideologico che pratico
Quindi questo credo che con grande franchezza poi magari lo elimineremo lo stesso mi fa un po'dispiacere nel dire
Lo guardiamo ConcertiAmo però questo è questo è questo abbiamo già deciso di eliminarlo francamente non mi sembra l'approccio l'approccio corretto mi lasci solo concluderà un attacco sul sulla parte del cuneo fiscale
Anche qui credo che sia importante perché nel programma che io ho letto
In lunghe notti insonni per è una cosa molto lunga
Ovvio nel della dei cinque punti famosi era il titolo era come ritornare a far competere c'era era per nel capitolo competitività francamente se poi cinque punti di dobbiamo dividere non so più cinque punti e l'altro giorno lei ha buttato là giustamente di fare un fifty-fifty quindici tre punti diventerebbero due metrò sarebbe molto più corretta di parlare due e mezzo però i cinque punti sono quelli che noi abbiamo del programma abbiamo aderito per dire sono cinque punti per la competitività
Secondo concetti Egypt
Questo no non deve sembrare quasi un po'una regalia o un sussidio un aiuto
Il fatto di poter far competere riprese vuol dire poi creare posti di lavoro può dire crea ricchezza e quindi è un investimento per il Paese non tanto per le imprese che hanno bisogno di competere sul mercato non è che che aumento dei loro i loro profitti per questo
Sulla concertazione
Sulle cose dette ieri
Da Padoa Schioppa io vorrei chiarire Dudù due concetti poi finisco veramente
Il concertare dove dove l'effetto l'effetto a un F a una coinvolgimento o politico ed economico è chiaro che poi si possa concentrare e poi credo che doverosamente è il governo che deve prendere la decisione finale le compete
Dove invece ci sono delle regolamentazioni fra parti sociali quindi fra Confindustria e sindacato
è giusto che il governo possa dare delle linee e poi se si trovano gli accordi fra di noi francamente il governo può anche fare a meno di dare l'ultima parola abbia visto su tanti applicazioni per esempio di normative europee
Dove abbiamo saltato a piè pari il la parte politico governativa quindi credo che anche qui la concertazione ci sono due tipi di concertazione quindi ha ragione uno e ha ragione l'altro sono due cose diverse e come tali vanno trattate grazie a Bombassei sarebbe
Sarebbe certamente interessante ascoltare ancora utile replica del ministro Damiano ma
Ma io l'avremmo unto
Grazie a intervenuti la parola diretta del Consiglio e ministro degli Esteri Massimo D'Alema grazie
Buongiorno a tutti è con piacere che invito sul palco il dice
Presidente del consiglio genetico negli studi referenze volta grazie
Io vi chiedo scusa cercherò di occupare un tempo ragionevole dato che
Cercherò di non essere noioso anche se non potrò trovarmi della dell'assistenza del dottor Mazza
No nel senso che al cistico degli assist versano
Una forma particolare di di di domande
E e cercherò nella misura del possibile di di di così di sottrargli un po'al clima da tribù una elettorale devo dire io ho ascoltato da questa mattina e con la eccezione dell'intervento dell'arcivescovo di Genova per il resto sembrava di essere in campagna elettorale diciamo esattamente come se noi fossimo ancora
Nella stagione dalla quale siamo usciti ora io sono per la democrazia non ho dubbi che ci saranno nuove campagne elettorali però penso ragionevolmente che saranno tra qualche anno
Che quindi adesso bisogna piaccia o non piaccia e si capisce anche che ha tanta parte possano un piacere come dire misurarsi con la realtà del Paese
E vedere che cosa ciascuno di noi può far fare
Per affrontare quello che nella relazione di Colaninno è stato descritto un po'come un paradosso italiano
Paradosso è che noi viviamo un tempo nel quale la competizione internazionale vede emergere come centrale quella risorsa che la creatività e la capacità di fare delle persone
Che la risorsa di cui il nostro paese più ricco mentre Pomaro di tante altre risorse
E quindi questo che dovrebbe essere il tempo dell'Italia
Il momento nostro dice momento in cui la crescita non è più diciamo pilotata ne dalla disponibilità di materie prime ne dà la forza di grandi apparati bensì come si dice dal fattore umano
No
Eppure in questa epoca che dovrebbe essere nostra l'Italia
Vede perdere per deposizione perde competitività insomma adesso lo dico con un massimo di obiettività possibile perché
Certo ascoltando certi interventi sembra che qui noi siamo usciti da una mitica età dell'oro
Fatta di liberalizzazioni di e che siamo entrati in una fase confusa di dittatura della sinistra statalista tuttavia in questa mitica età dell'Oro la crescita è stata zero
L'indebitamento dello Stato che è cresciuto insomma non è che noi abbiamo alle spalle
Cinque anni per cui la locomotiva è lanciata e adesso bisogna stare attenta che non arriverà a sinistra frenare perché sinceramente tutti i dati sul nostro Paese ci parlano di un Paese che in questi anni
Non soltanto ha sofferto di un rallentamento generale dell'economia particolare dell'area europea dice ma in questo quadro è stato piuttosto diciamo
In coda al convoglio
E ha agito come forza frenante e non come elemento di dinamismo e di stile questa è la verità sono i grandi numeri
Dai quali non si può prescindere
E allora io credo che il problema italiano
è quello di come noi riusciamo a liberare questa risorsa di cui il Paese ricco il Paese ricco di questa risorsa la qualità umana
Anche se è una risorsa sulla quale per lunghissimi anni non si è investito
Basta fare i conti del numero dei ricercatori del della qualità della forza lavoro in questo Paese è evidente che questa risorsa del Paese
Che è una risorsa straordinaria di cui siamo fra l'altro esportatori
E una parte non piccola di quella classe creativa cosmopolita diciamo che caratterizza l'economia globale composta di italiani
Tuttavia su questa risorsa se investito poco
E il ed esistono una serie di impedimenti
Che
Nella sinistra quando ha governato negli anni novanta nella destra quando ha governato nella prima parte diciamo del nuovo secolo sono riusciti a rimuovere perché questa è la verità oggettiva
E credo che sono al di fuori della propaganda si deve dire che effettivamente questo Paese non è riuscito a rimuovere gli ostacoli gli impedimenti che si frappongono rispetto ad una piena valorizzazione della creatività
Della voglia di fare
E della intelligenza di cui il Paese è ricco e io tornerò su questo punto almeno me non convince la contrapposizione eguaglianza merito dico sinceramente ci sono diverse cose che non mi convincono e lo dirò come mia abitudine diciamo e altre che mi convinco
Perché il problema non è uguaglianza merito questo Paese c'è pochissima eguaglianza anzi le diseguaglianze sono cresciute in modo impressionante
Siamo il Paese che ha la minore mobilità sociale nel mondo
Siamo un Paese dove sono conosciute le differenze di reddito di opportunità
Se mai c'è stato una una stagione dell'egualitarismo che è una cosa diversa dall'eguaglianza eguaglianza è un valore egualitarismo l'ideologia e come tale ha prodotto dei danni
La vera contrapposizione tra il privilegio in merito
Tra una rete di privilegi di cui questo Paese questo Paese avvolto grandi e piccoli
E il merito come grande fattore scardinati il merito quando è perseguito seriamente un fattore di eguaglianza
Perché il merito che consente al figlio di un operaio di diventare un dirigente
Sembra
E il merito il merito è un fattore di eguaglianza
Produce l'eguaglianza
Nelle opportunità noi siamo un Paese che invece è avvolto in una Rete di privilegi che lo rendono statico e che l'uomo sviluppano appunto in una rete di impedimenti corporativo però
Io che credo che diciamo le
Le tre parole d'ordine di Padoa Schioppa siano la
Il la guida stabilità crescita equità
Credo che affrontare questo grande problema
Comporta che si parta dal tema della stabilità
Non non credo che non si aggira questa questione
Sinceramente io ho ascoltato le cose che ha detto Fini eccetera il problema non è lasciatemi dire lo scostamento tra le previsioni risultati certamente questo è un dato che
Bisogna considerare
Io ho fatto due finanziarie che restano nel corso degli anni quelle con i risultati migliori dal punto di vista della finanza pubblica arrivammo a lume sette ma fui anche fortuna
Il problema non è tuttavia lo scostamento tra le previsioni e risulta ci sono dei dati strutturali che allarma e non a caso un uomo avveduto come Padoa Schioppa che sa di che cosa parla
A
Proposto una parallelo assai allarmante tra la situazione attuale della finanza pubblica è la situazione dell'inizio degli anni Novanta
E i due dati strutturali sono l'azzeramento dell'avanzo primario
Che è del tutto evidente che l'avanzo primario eh
Direi di indicatore di una politica virtuosa della finanza pubblica ed è la leva fondamentale per processi di risanamento che non sa che non costringano a operazioni di tipo deflattivo di tipo negativo per la crescita
Oggi non c'è più
Centrosinistra Lomas oltre il cinque per cento oggi non c'è più
Perché non voglio fare il processo è un dato
Ed è un dato estremamente allarmante
La seconda questione è la ripresa della crescita dello stock del debito accumulato
E il peso
Cioè per circa dieci anni diciamo e il pelo di zaino che abbiamo sulle spalle
Per c'è che dire ogni anno le moto auto un mattone
Adesso ci sono due mattoni in più la tendenza ad una crescita dell'uno e nove verso il centootto virgola tre che ha una serie di conseguenze sia nel panorama europeo
Sia dal punto di vista diciamo di che cosa lasciamo i nostri figli che dovrebbe un può essere come dire e il metro su cui si valuta la lungimiranza di una classe dirigente dovrebbe essere la preoccupazione che in ogni campo dovrebbe
Dovrebbe essere al centro del modo in cui la classe dirigente guarda ai problemi del Paese quindi noi siamo di fronte a due problemi molto seri che comportano a mio giudizio comporteranno misure fra l'altro in una situazione nella quale noi non possiamo contare su una tendenza alla riduzione dei tassi d'interesse
Che fu fondamentale l'operazione fiducia
E la riduzione dei tassi fu fondamentale per il risanamento degli anni novanta ed oggi anzi tutta la situazione dei mercati finanziari internazionali fa pensare ad un possibile rialzo
Che per un Paese che ha uno stock di debito che abbiamo noi diciamo avrebbe Effetti
Come si può immaginare estremamente negativa
Quindi questa è la realtà
Non è un processo a nessuno ma nessuno che governi il Paese può aggirare questa realtà
Ed è evidente che di fronte ad un tendenziale del quattro virgola sei per cento
Per di più come dice la di diligenza diciamo che è stata fatta quindi risparmio linguaggio tecnico ma che è molto chiaro
Per di più questo tendenziale
Come dire aggravato da seri dubbi sull'efficacia delle politiche di contenimento della spesa che sono state praticate
Voglio essere
Casto nell'uso delle parole sa
Ma tutto quel complesso di misure che vanno da cartolarizzazioni finanza creativa
Dove il massimo nella creatività è stato rappresentato dal fatto di portare fuori dal bilancio pubblico il finanziamento delle opere pubbliche
Finanziate da una società per azioni che tuttavia ha rastrellato risorse sul mercato con titoli garantiti dal Tesoro mi domando cosa sia questo se non bolle di debito pubblico destinate poi ad emergere
Minetti
Mine non anti uomo che le sono proibite mine anti Italia seminate lungo il cammino
Ho operazioni di emergenza come il blocco della cassa
Noi quest'anno per cercare di raggiungere gli obiettivi abbiamo avuto un'operazione che da giugno in poi prevede la chiusura delle casse dello Stato
Come dire per lasciare un ricordino da chi veniva ecco ora naturalmente se io non posso pagare la quota di iscrizione alle Nazioni Unite perché non ci sono più soldi in cassa questo non è un risparmio che l'anno prossimo dovrò pagare anche la quota di quest'anno Farouk
Ora
Quindi sul cammino della finanza pubblica ci sono anche questi problemi
Che
Fra l'altro comportano anche rischi per la crescita che se c'è il blocco della cassa sospendo i finanziamenti per i cantieri siccome credo che questo Paese abbia bisogno di investire sulle sue infrastrutture
è evidente che noi siamo
Chiamati a fa non perché la sinistra abbia una passione sadomaso Kiss dica per le manovre finanziarie certi sinceramente non sono nel nella nostra Weltanschauung dice
Ma perché con ogni evidenza o si mette argine subito
Con una operazione che tra DPEF e legge finanziaria consenta primo di mettere in cammino un risanamento ragionevole che nell'ambito di uno o due anni ci porti al di sotto del tre per cento altrimenti l'Europa ci punirà
Sulla base degli accordi sottoscritti dal governo Berlusconi che noi intendiamo onorare
Governo Berlusconi ha si è concesso certe libertà in cambio appreso determinati impegni molto severi per il dopo
Dopo siamo noi li dobbiamo rispettare
Se noi vogliamo rispettare questi impegni e nello stesso tempo vogliamo finanziare la crescita
è evidente che sia in termini di contenimento della spesa
Sia in termini di lotta all'evasione e di diversa modulazione non aumento della dirò della pressione fosse fiscale che non può essere nell'obiettivi di nessuno ma certamente noi dobbiamo andare ad una diversa modulazione della pressione fiscale
Cercando di colpire laddove si è accumulata ricchezza anche sulla base di posizioni di rendita
In questi anni sono cresciute
E che hanno visto accumularsi ricchezza a danno delle imprese e del lavoro che in questo caso dovrebbero essere alleati
E non in competizione tra di loro
Perché Impresa e lavoro in particolare le imprese più esposte alla competizione internazionale si sono impoveriti a fronte di una crescita della ricchezza
In settori protetti in settori che operano in regime di monopolio
In settori che si sono avvantaggiati normalmente per la crescita dei prezzi delle materie prime
O per i costi dell'intermediazione finanziaria
E anche qui tornerò su questo bisogna selezionare ma anche perché c'è una diversità tra le imprese
C'è una diversità tra le imprese che hanno innovato che rischiano che competono e una parte dell'economia che in questi anni ha goduto di posizioni di rendita
In molti casi a danno delle imprese più esposte alla competizione internazionale
E santo cielo questo è un punto vero
Di fronte al di fronte al quale a mio giudizio deve esserci uno scatto del Paese vogliamo premiare l'innovazione e la competitività dobbiamo anche vedere chi in questi anni si è avvantaggiato
Di posizioni di rendita non tollera
Io credo io non voglio dire nulla sul referendum si no anche se trovo l'argomento secondo cui approviamo questa riforma tanto poi dopo la cambiamo
Allora vale anche l'argomento se lo dobbiamo cambiare cominciamo a non approvarla cioè mi pare che la campagna elettorale oramai
E sia più concentrata sulle cose che bisogna fare dopo comunque
Che sul significato di questa riforma salvo Maroni che stamattina ha detto entrando ma poiché è stato più cauto non l'ha ripetuto che se vince il sì non si cambia niente diciamo questo
Io propongo a Confindustria il seguente esercizio
E Confindustria dovrebbe poter fare oggettivamente prendere la riforma
E vedere
Quanto costa alle imprese
In fondo voi lo sapete benissimo che il rapporto che c'è quanto costa
Cioè quel tipo di riorganizzazione dei poteri che è prevista da questa riforma semplifica complicanze studiate nella mia voglio dire Ranieri la mia ricetta avete fior di Esperti avete
Fate uno studio c'è corra qualche giorno prima del venticinque giugno infatti uno studio se quella riforma determina una semplificazione
Maggiore chiarezza nella pubblica amministrazione nelle responsabilità
E i vantaggi per le imprese oppure un aggravio di costi se voi lo fatte e poi ce lo faccia sapere fate un servizio al Paese
Io ho qualche dubbio sull'esito di una ricerca di questo qualche idea mia su come va a finire però non lo voglio neanche anticipa
Sarebbe utile per il Paese
Un esame di questo tipo
Ora
Se quindi la stabilità richiede a mio giudizio il coraggio di queste scelte
Sostenere la crescita è l'altro impegno che deve venire di pari passo
Ora io mi occupo d'altro nel governo però un impegno posso assumerlo con certezza noi
Noi siamo contrari alla politica dei due tempi
E quindi ogni misura di risanamento sì accompagnerà a misure per la crescita
Devo dire Bersani nella alcune misure per la crescita a costo zero ora diciamo il Governo le ha già varate in termini di liberalizzazione in particolare nel settore
E di flessibilità in particolare per ridurre l'impatto dell'aumento del prezzo del petrolio sul costo dei prodotti petroliferi
Intendiamo lavorare a misure
Di tipo normativo
Io resto convinto diciamo anche se so che è una battaglia difficile parliamoci chiaro e so bene di essere fra quelli chiarendoci provato nel passato qualche volta ha sbattuto la testa
Ma questo Paese e a o di fronte a sé un enorme questioni irrisolte il capitolo liberalizzazioni
Noi abbiamo fatto poco forse poi sono venuti i cinque anni in cui non è stato fatto niente salvo la liberalizzazione del mercato del lavoro
Io sono convinto che la flessibilità è un concetto che bisogna cominciare ad applicare dall'alto anche per dare l'esempio
E che il problema della flessibilità in questo Paese non riguarda soltanto la mobilità del lavoro dipendente
Quindi bisogna riprendere questa grande sfitte
Professioni servizi pubblici locali mercato dell'Energia grandi reti lasciatemi dire una cosa che riterrà qualcuno telecomunicazioni
è una grande sfida a che punto siamo
A che punto siamo dopo la grande stagione delle privatizzazioni che anche qui paradosso in questo Paese ha visto protagonista la sinistra tanti paradossi italiani
Che tuttavia ha dato esiti contraddittori perché non c'è dubbio che laddove la privatizzazione non ha prodotto mercati competitivi ha prodotto posizioni di monopolio di oligopolio privati
E quindi rendite di posizioni intollerabili
Qui c'è una grande qui davvero c'è un terreno in cui governo opposizione siccome non è facile
Sì come quando si vanno a toccare grandi interessi grandi privilegi costituiti è più facile fare all'Assemblea degli avvocati dei notai per dire no
Che non cercare un'intesa per fare dei passi in avanti siccome questa è una di quelle questioni che costano anche in termini di consenso
Questo è uno di quei temi su cui si misura se c'è una classe dirigente disposta ad assumersi una responsabilità collettiva
Per vincere queste sfide
Poi c'è l'altro grande tema diciamo che anche questo a costo zero anzi a risparmio c'è anche questo da riprendere che quello dell'efficacia della semplificazione della pubblica amministrazione
Anche qui mi permetto di dire che dopo la stagione denominata Bassanini con le sue luci con le sue ombre
E anche qui poco si è fatto
Ed è un grande capitolo da riaprire con serietà e secondo me in un rapporto
Di corresponsabilità tra Governo nazionale e
E
Sistema delle istituzioni locali e regionali
Dove c'è un'altra classe dirigente si è parlato molto di una nuova classe dirigente
Io debbo dire che noi diciamo abbiamo la fortuna che
Centrosinistra la forza maggiore in definitiva del centro sinistra è proprio questa estensione di una classe dirigente locale
Tutto sommato possiamo guardare al futuro con maggiore serenità perché noi abbiamo nelle grandi città italiane c'è un altro governo
Forse persino dico a cominciare da me forse avessimo migliore di quello in carica quindi da questo punto di vista possiamo guardare con una certa serenità al futuro
Però vorrei dire a questi amici che il Governo le Regioni le città
Che con loro dovremo fare un discorso di verità
Dobbiamo uscire da una conflittualità fra centro e periferia
Ma dobbiamo uscirne nella logica di una comune assunzione di responsabilità nel senso di una riduzione di costi e di un recupero di efficacia e di rapidità della pubblica amministrazione
Io a proposito di federalismo credo che il vero nodo del federalismo
Sia nel fare seriamente il federalismo fiscale
Ogni altro problema in realtà è secondario
E nel mettere come cuore di un processo di decentramento delle responsabilità il principio della responsabilità fiscale
Il che significa che definiti gli standard che bisogna garantire a tutti gli italiani perché fanno parte di un principio di cittadinanza
Poi
Se uno vuole dare di più
Se la vede con i suoi cittadini che dice di datteri più umido di più
In un in una logica di responsabilità questo è secondo me è il cuore vero di un federalismo che funzioni altrimenti federalismo moltiplica soltanto costi
Crea confusione
C'è un cambiamento di di sentimento nel paese mi spiace che non ci sia Maroni e qualche anno fa federalismo era una parola che piaceva perché la gente immaginava che in questo modo si avvicinava il potere ai cittadini
Adesso si è capito che federalismo può voler dire una moltiplicazione di centri di responsabilità una confusione una mancanza di trasparenza è una parola che piace molto di me
Lo dico perché
Noi stessi dobbiamo riflettere su questo
Io credo che tra le politiche per la crescita ci sono le politiche che costa vogliamo ridurre il cuneo fiscale contributi
Io penso che tutto sommato ha ragione Damiano ridurre il cuneo fiscale e contributivo significa uno sconto
Questo sconto a mio giudizio deve andare pro quota all'impresa e lavoratori in ragione di quello che pagano che credo che sia grosso modo due terzi e un terzo
Credo che sia una misura ragionevole d'altro canto parliamoci chiaro se noi escludesse i morti salari da questo beneficio siccome siamo in un Paese libero dove sindacati possono anche fare le vertenze disastro
Le imprese si troverebbero di fronte immediatamente diciamo ad una
Quindi alla fine sarà il negoziato tra le parti sociali non vorrei dire ma neanche il governo che decide queste cose siamo in un Paese libero dove il sindacato nell'azienda vedeva voi risparmiate Toto per cortesia una parte data allora noire quindi
Credo che alla fine il problema non sia tanto qui
Perché questo si risolverà attraverso la contrattazione
Io però penso che
La politica diciamo a sostegno della crescita in parte
Debba essere in una forma che ovviamente uguale per tutti
In parte debba essere selettiva
Naturalmente il punto che allarma le in prese è l'idea che selettivo possa voler dire discrezionale discrezionalità politica
Io credo che sia possibile fare una politica selettiva sulla base di criteri obiettivi e concordati
Che
Tuttavia mantenga una logica automatica
Cosa fu il credito d'imposta se no no meccanismo selettivo
Ma un tematico selettivo perché premiava le imprese che creava un'occupazione
E quindi c'era una selettività
Non è uguale per tutti ma automatico perché nessun imprenditore doveva venire a chiedere per favore solo applicava da sola
Ora io credo che noi dobbiamo sostenere le impresa e che sono al fronte
E non tutte le imprese italiane sono al fronte
E quando s'se la battaglia è quella della competitività è chiaro che in primo luogo dobbiamo sostenere chi al fronte a fronte dell'innovazione a fronte della sfida mentre abbiamo una parte del dei dell'impresa che invece è in una posizione di rendita di vantaggio
Andiamo a vedere che cosa hanno accumulato in questi anni grandi imprese anche pubbliche semi pubbliche
Che operano in regime di di di di di dominanza nei loro mercati e davvero le dobbiamo spalmare i benefici per tutti
O non dobbiamo a vere una politica che in cui c'è qualcosa del tutto e c'è qualcosa che regna
Le imprese che che innovano che competono che si internazionalizzato io devo dirlo non mi convince argomento bisogna aiutare chi è in difficoltà
Non mi convince
Perché la logica del mercato è anche di chi non ce la fa a competere chiude
Dobbiamo aiutare chi ha potenzialità di competizione
Dobbiamo aiutare chi è più forte posso dire una bestemmia non sarete più forte dobbiamo aiutare
Lampi la la media impresa la piccola impresa italiana chi ha in mano un brevetto vincente e magari non ha le risorse per moltiplicare per quattro la sua attività mentre invece ci avrebbe il mercato per farlo
Dobbiamo aiutare chi è in grado di
Ai fare in modo che l'Italia torni a vincere
E dobbiamo discutere insieme quali sono i meccanismi oggettivi perché una politica per la crescita abbia appunto questa capacità di sostenere le forze trainanti
Di una nuova competitività del paese infine l'ultimo e ho ho veramente finito
Infine c'è
Dico sul tema dell'equità io dico poco perché ho sentito citare qui dei modelli
Dalla Svezia Zapatero a Blair diciamo che a me vanno bene in
Ma non è vero che Blair parlo di Blair che Blair non abbia cambiato la politica economica dei suoi predecessori
è un giudizio che da lontano diciamo
Nato a vedere come hanno fatto i laburisti in questi anni dal punto di vista della ricostruzione di un tessuto di solidarietà sociale
Quanto hanno investito nella sanità pubblica
Nella scuola pubblica
Ma scherziamo
Passano perché vincerebbero le elezioni
Dopo tanti anni che sono al governo
Andiamo a vedere come funzionano i sistemi di protezione sociale nell'Europa del Nord dove c'è competitività e alta inclusione sociale
Dove c'è una flessibilità la flessibilità funzionato bene in Paesi dove la Rete degli ammortizzatori sociali accompagnato il lavoratore flessibile da un lavoro all'altro
Quindi naturalmente questo significa sistemi che hanno anche costi e
Che altrimenti altrimenti la flessibilità Tridente precarietà anche lo stesso istituto giuridico cambia di segno
E se quando uno quando ha finito il contratto di tre mesi Cia un servizio nazionale del lavoro che gli dà un reddito minimo e che lo inserisce in un circuito di formazione e flessibile se dopo un contratto di tre mesi uno si trova in mezzo alla strada è precaria
La differenza non è neanche nel contratto ma è nel contesto allora noi qui dobbiamo costruire un sistema di inclusione sociale ma
Conciliare innovazione e solidarietà è proprio la sfida dell'Europa di oggi è l'ultima cosa che voglio dire che noi per tornare ad essere competitivi dobbiamo stare di più
E con più coraggio nel mondo nel mondo ora io non vedete o ridotto al minimo la polemica lasciatemi dire una cosa che non è una polemica
Il Segretario di Stato Condoleezza Rice negli ultimi tre anni credo è stata tre volte nel Kazakistan
Il Presidente del Consiglio
Della scorsa legislatura in cinque anni non ha messo piede in a sia presente l'Asia diciamo
E io qua credo che la politica da questo punto di vista debba allargare gli orizzonti
Insomma noi
Noi dobbiamo passare da un atteggiamento che ha coltivato un certo provincialismo e anche un atteggiamento di paura e di ostilità verso la globalizzazione
Ad un atteggiamento che ne veda le opportunità poi voi mi spiegate che oltre all'opportunità ci sono anche i rischi lo sappiamo benissimo tanto i rischi ci sono spesso
Cioè non è che noi eliminiamo no
Possiamo cercare di difenderci per esempio come io ho detto quando si è negoziato in sede europea le misure per proteggere l'industria europea dalla calzatura magari mi sarei aspettato che chi ha parlato per tanti anni di dazi andasse alla riunione per cercare di difendere anche le scarpe italiane
Cosa che non è accaduta chi sa ma è è chiaro tuttavia pro capite meglio di me che queste sono misure congiuntura servono per per respirare ma che la tendenza e quella misurarsi in un mercato aperto
C'è uno studio del Fondo monetario internazionale che io ho pubblicato diciamo che la mia Ranieri una rivista per pochi diciamo Scala comprano in pochi sarebbe rivolta a tutti ma
A salvarsi è una rivista grossa diciamo
Beh e ho pubblicato qualche mese fa che è uno studio sull'impatto della crescita cinese sull'economia mondiale
Dove si dice che nel giro di vent'anni la crescita cinese sarà un dramma per i Paesi emergenti
Perché occuperà il mercato mondiale nei settori manifatturieri eccetera
Ma per i Paesi in grado di produrre servizi ad alto valore aggiunto nuove tecnologie eccetera sarà una manna allora il problema è nuovi dovesse in quale segmento C con Lucia
Non è non è la Cina ma noi in quale parte del mondo stia se stiamo fra i produttori di qualità
Oppure se siamo in quella parte del mondo che inesorabilmente sarà come dire incalzato dal basso costo del lavoro dalle produzioni di massa
Il problema non sono gli altri che comunque faranno quello che vogliono non non è che seguiranno le nostre direttive
Il problema è dove ci collochiamo noi in quale spazio noi riusciamo a portare l'Italia con un impegno comune
Con l'impegno di una classe dirigente ora io dico
Io lo so benissimo diciamo che la maggioranza degli imprenditori italiani eccetera a
La propensione politica per il centrodestra
Fa parte della democrazia qui noi non stiamo a fare i comizi sono qui per conquistare delle simpatie o la campagna elettorale sarà tra cinque anni il problema è
Sì sì per cinque anni fa
Il problema è che noi non possiamo vivere una campagna elettorale permanente
Il problema è che
Noi dobbiamo cercare ciascuno disfare ciò che può fare
E dobbiamo smetterla
Di darci la colpa gli uni con gli altri che è la principale attività del fa
Politici tra di loro la imprenditori contro i politici perché voi perché noi e cioè i banchieri non ne parliamo quelli tutine diciamo male sale allora io dico costa badate
Mio figlio già a sedici anni e mia figlia ha vent'anni
Si tratta si decide nei prossimi anni se noi se questi ragazzi nel futuro avranno il problema di in quale Paese del mondo andare a vivere a fare fortuna
Oppure perché i figli della classe dirigente se lo possono permettere
Oppure se questi ragazzi vivranno in un Paese capace di valorizzare la loro intelligenza la loro voglia di fare e se non ce la facciamo
Nei libri di storia una sarà scritto che era colpa o di Fini o di da lei ma deve sarà scritto che ha fallito un'intera classe dirigente e se non lo vogliamo evitare
Credo
Che dobbiamo rimboccarci le maniche grazie
La parola ora al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo
Boh dovrei dire Buongiorno dico buon pomeriggio a tutti io avevo un appuntamento con le qualifiche di Silverstone e per voi lo trascuro volentieri speriamo che non mi diano delle sorprese negative
Io
Devo innanzitutto cominciare facendovi molti complimenti e lo dico con grande grande convinzione
Lo faccio al vostro presidente perché rappresenta tutti perché vedete a me è piaciuto molto mi sono piaciuti molto in questi due giorni
Avete saputo come posso dire anche un po'rischiare vorrei dire quasi osare in tante vostre scelte
Il titolo
L'uomo
Ma ragazzi ragazze in prima fila ci sono molti ragazzi anche fortunatamente D'Alema non ha ancora compiuto quarant'anni e e e ha dei figli perché si è sposato jeune Gianfranco Fini non non è da meno
Io dicevo ragazzi ragazze dietro l'uomo
E qui io parlo degli imprenditori quindi dietro l'uomo o alla donna imprenditrice c'è tutto c'è innovazione c'è organizzazione c'è competizione c'è internazionalizzazione c'è capacità c'è condivisione di rischio perché i veri imprenditori sono quelli che rischiano c'è insomma tutto il nostro mondo fatto di passione
Fatto di crescita fatto di sfida fatto di competenze quindi mi è piaciuto molto la scelta dell'uomo proprio per tutto quello che c'è dentro gli occhi e quando parliamo con imprenditori imprenditori di uomini cioè il patrimonio più grande per il vero imprenditore i propri collaboratori
Quindi complimenti per la scelta dell'uomo
Complimenti per Leonardo perché intorno a Leonardo ci sono secondo me le due cose più belle che dovrebbero essere patrimonio non solo di nuovi imprenditori ma direi di tutto un Paese
Creatività e tecnologia cosa c'è dietro Leonardo qui ho visto che qualcuno ha fatto anche il computer è intervenuto va bene ho visto
L'intervento
Credo che fosse in onore al cardinale Bertone che ha fatto un bellissimo intervento
Bellissimo interverrà
Quindi complimenti complimenti davvero
Matteo sa che io non hanno mai i convegni con tutto il rispetto degli autorevoli persone che pure ringrazierò essa Lutero perché ognuno di noi ci ha portato ognuno di loro ci han portato degli stimoli interessanti
I convegni legati solo alle problematiche politiche
Soprattutto quando si è e noi ormai siamo i campioni del mondo in questo senso in campagna elettorale perché il problema è quando non siamo in campagna elettorale non siamo abituati
Io son diventato presidente di Confindustria nel giugno del due mila e quattro credo da allora sia sempre stata in campagna elettorale e stamattina dimostrato che speriamo che col venticinque
Di giugno questa campagna elettorale finisca Maroni un giorno ha detto Montezemolo sbaglia auspicare che finisca il venticinque giugno
Perché spero che ce ne sia un'altra io spero che un attimo di tregua adesso se son cinque anni venti o tre ma un po'di tregua ce la meritiamo tutti e soprattutto se la merita il Paese
Dicevo l'ultimo complimento
Riguarda anche il clima che si è instaurato in questi due giorni
Io ho sentito un clima tra persone responsabili
Tra persone che hanno a cuore la situazione di questo Paese e ognuno ha parlato con grande rispetto e anche in un modo estremamente civile e costruttivo
Se mi consentite l'ultimo l'ultimo complimento che non è da poco complimenti per la scelta degli sponsor l'automobilista ICI perché questa fondamentale in una scelta che spesso viene così Presa dai esterofilia fuori posto quindi complimenti a tutti
Sentite
Io proprio cominciando dagli interventi stamattina del cardinale Bertone che ha portato alla nostra riflessione degli elementi importanti e che vedono l'uomo ma vedono il mercato
Vedono la competizione vedono la solidarietà elementi con cui noi in questi tempi ci siamo sempre confrontati
Due settimane fa all'assemblea di Confindustria abbiamo detto e lo ripetiamo oggi che l'economia in ripresa
L'economia è ripresa per molti motivi certamente per delle riforme che sono state fatte e di cui oggi vediamo i risultati perché non è che si vedono i risultati la sera stessa di cui dobbiamo dare atto
Ma onestamente anche perché in questi due anni gli imprenditori italiani si sono veramente rimboccati le marce le mani
Si sono rimboccati le maniche invece le maniche investendo di più
Siamo andati in giro per il mondo con il Presidente della Repubblica con il Governo in questi due anni
E abbiamo avuto quattro mila cinquecento soprattutto piccole imprese che sono venute con noi in giro per il mondo in Turchia in Cina in India in Bulgaria negli Emirati Arabi in in Brasile con un grande sforzo
Si sono rimboccate le maniche su tre aspetti fondamentali uno che vi riguarda da vicino ma di deve responsabilizzare ancora di più i passaggi generazionali io ripeto sempre
Che noi abbiamo la fortuna di aver avuto dei padri dei nonni che portano il nostro nome
E non necessariamente perché abbiamo il nome di nostro padre o dell'azienda che nostro padre o nostro nonno fondato siamo necessariamente legittimati a prendere in mano questa azienda se non ne abbiamo le capacità
Se non abbiamo la preparazione se non abbiamo la responsabilità il vero moderno capitalismo familiare che sta crescendo grazie a Dio in Italia e quello che fa anche all'interno delle proprie aziende il merito come elemento fondamentale
Quello stesso merito che noi chiediamo al Paese perché noi vogliamo un Paese che sia più concorrenziale e all'interno di maggior concorrenza a trecentosessanta gradi abbiamo bisogno di più meritocrazia
Ha fatto bene Andrea Moltrasio a sottolineare l'aspetto dell'università vedete due anni fa quando insieme io
Partecipa in un'assemblea c'era Anna Maria Presidente lo dico alla fine
Ho molto molto apprezzato
Che forse tra gli unici nel sistema confindustriale da voi è venuto un messaggio di sogno
Allora io qui non voglio fare Martin Luther King che dice non li sogniamo durissima però noi dobbiamo sognare il futuro di questo Paese un futuro fatto di competizione fatto di meritocrazia
Fatto della capacità di premiare i migliori quegli stessi che noi premiamo in azienda indipendentemente da come si chiamano
La meritocrazia parte
Dalla scuola e parte dall'università
Abbiamo bisogno che la capacità di intraprendere la capacità di rischiare la capacità di trasferire Leonardo lo dice
Dalla Daley idea la realizzazione diventi un elemento preponderante della scuola italiana e abbiamo bisogno di un'università
Guardateli il Progetto che ha presentato il vicepresidente Rocca cui Andrea faceva cenno
Dicevo abbiamo bisogno di un'università i cui professori non vengano premiati solo sull'anzianità ma sulla capacità di fare ricerca sulla capacità di innovare e attenzione lo diremo al ministro Mussi nei prossimi giorni
Attenzione ai finanziamenti
Noi dobbiamo finanziare le università che meritano quelle che migliori quelle capaci di fare ricerca per non fare cofinanziamento a pioggia e anche quelle capacità quell'università più in grado di unirsi alle piccole imprese perché qui è inutile continuare a ripetere che l'Italia investe troppo poco in ricerca privata
Se pensiamo che le grande impresa italiana è da solo coprono il settanta per cento della ricerca private le grandi imprese rappresentano l'uno per cento delle imprese italiane
La verità che quel quel trenta per cento
Dovrebbe aumentare e dovrebbe diventare delle piccole e medie imprese ma le piccole imprese per fare ricerca come fa un'impresa di sei sette dipendenti a far ricerca
Se non attraverso un contatto diretto dall'università e tra le tante occasioni perdute di questi anni perché ne abbiamo perdute di occasione
è stato quello di non sentire quando dicevamo defiscalizzare amo come chiede insistentemente Confindustria il cinquanta per cento di tutti i progetti di ricerca sul territorio che le piccole imprese danno ai centri di ricerca l'università
Ora dicevo
Noi abbiamo una ripresa non ci lamentiamo certe più piccola di altri paesi è venuta più tardi ma viva Dio c'è una ripresa è una ripresa che in gran parte lo dico in gran parte e dovuta alle reazioni dell'intelletto e le aziende
Internazionalizzato sì innovando passaggi generazionale più concentrazioni
Sulla propria azienda trasporti avendo trascurato finalmente un po'di finanza e un po'di Immobiliare ne avevamo parlato anche negli spot negli incontri con voi e certamente una cultura nel mondo dell'impresa che è cambiata
Io vado in giro per l'Italia vado alle assemblee sentir parlare di innovazione sentir parlare di concorrenza sentì parlare di internazionalizzazione sentir parlare di ricerca sentir parlare di
Non sarà oggi nel saper fare il mestiere di imprenditori è ormai un fatto generale quando due anni fa lo dicevamo qualcuno diceva come volano alto Confindustria parla di education parla di innovazione questi sono i temi veri del nostro futuro ora io
Devo dirvi che dall'altro lato onestamente e qui una volta per tutto lo diciamo con grande rispetto
A delle persone perbene che rappresentano la politiche sono seduto in questa prima fino
A noi non interessa ragionare continuamente in quello che è stato fatto o in quello che non è stato fatto a noi interessa quello che c'è da fare
Vi devo dire vi devo dire sinceramente ho molto apprezzato ho molto apprezzato
Le conclusioni
Del vicepresidente D'Alema quando invitava i sono certo che questo fa parte della cultura sono certa o di persone che oggi siedono nella minoranza io preferisco parlare di maggioranza e di minoranza piuttosto che di opposizione e di governo dicevo nel nel nel senso che oggi il paese di fronte a delle soluzioni delle situazioni a delle scelte che non si possono più rinviare
Io posso dirlo considerò che nei cinque anni che sono passati abbiamo perso molte occasioni abbiamo realizzato ma abbiamo perso molte occasioni per modernizzare rendere il Paese più competitivo
Sono anche certo però che il tempo delle promesse sia finito
Non possiamo più sentirci promettere in continuazione che si elimina l'IRAP ok ok improvvisamente si tolgono quarantasette punti di cuneo fiscale dico per dire dobbiamo confrontarci con la realtà la realtà qual è
Che abbiamo un rapporto tra debito pubblico e PIL molto preoccupante
Che abbiamo un livello di spesa pubblica corrente fuori da parametri accettabili e che tra spesa pubblica costi gli stipendi pubblica amministrazione e cose varie
E interessi sul debito che tra l'altro da qualche ora sono ulteriormente ammonta amo aumentati qui non ci sono più le risorse per gli investimenti
Non ci sono più quello che noi imprenditori nelle nostre aziende consideriamo la cosa più importante su cui facciamo sacrifici tagli su cui andiamo dalle banche su cui facciamo efficienze gli investimenti per il futuro
Ricerca infrastrutture tutto quello che riguarda il futuro di questo Paese quindi serve
Innanzitutto di tornare a fare politica economica
Serve una politica economica orientata al risanamento e alla cui libro della finanza pubblica mi fa piacere piacere sentire da un autorevole rappresentante del governo che non ci sono le due velocità
Certamente è una sfida fondamentale
E qui diciamo subito una cosa
Mi dispiace che il ministro Maroni si è venuto a fare un intervento poi sia solo andato via perché avrei avuto diverse risposte da dargli e gliele darò privatamente
Ma volevo dire qui dobbiamo stare attenti ad una cosa a non creare e sapete che non c'è
La sensazione che noi non faremo gli la tara e non posizione Remo Confindustria con grande attenzione a misurare questo governo Swiss singole decisioni che questo governo prenderà o quelle che non prenderà non faremo sconti a nessuno
Abbiamo bisogno e lo ripetiamo l'abbiamo detto due settimane fa di decisioni forti dito di decisioni coraggiose di decisioni strutturali di decisioni urgenti e probabilmente decisioni nemmeno popolari
E qui abbiamo bisogno che la politica torni a fare il suo mestiere dopo un anno di campagna elettorale che ripeto speriamo che col venticinque giugno finisca abbiamo bisogno di una politica che decida
E cerchi consenso dopo le decisioni abbiamo bisogno di guardare avanti perché se questa è la situazione del Paese dobbiamo intervenire su situazioni strutturali e non contingente
Il tempo delle promesse è finito per noi imprenditori è il momento delle scelte a cominciare dalla manovra correttiva
E queste scelte vuol dire che da un lato l'equilibrio della finanza pubblica irrinunciabile
Va perseguito però comunque coraggioso intervento di riduzione della spesa pubblica
Con interventi strutturali e non aumentando la pressione fiscale quindi primo messaggio intervenire intervenite sul lì la Spesal
Andiamo a tagliare come faremo noi imprenditori in casa nostra per recuperare re le risorse per lo sviluppo e non andiamo ad appesantire ulteriormente tanto meno le aziende di un peso fiscale che non ha uguali in Europa
Questo
Questo vale
Per la manovra correttiva per l'impostazione del DPEF e poi per la legge finanziaria e qui arriviamo un altro tema che ci sta molto a cuore e non da oggi mettiamo l'impresa
Al centro di tutto l'impresa non con le parole ma con i fatti perché se lavoriamo sull'impresa bene lavoriamo sullo sviluppo e non dividiamo gli interessi dell'impresa
Da quelli dei lavoratori
Un'impresa che cresce un'impresa che compete un'impresa che crea benessere è un'impresa che fa prima di tutto come è giusto gli interessi di chi lavora in della propria impresa
E che rimane il patrimonio più importante
Io non voglio far delle polemiche ma ho sentito qualche dichiarazione di qualche esponente del governo che non mette in linea queste due cose queste son cose preoccupanti e sbagliate
Io mi auguro permettetemi una battuta che quando io ho sentito parlare di
Orgoglio di stupire il Paese beh io spero che l'orgoglio non si limiti a qualche battuta fuori posto di qualche esponente del governo o al numero sorprendente di ministri e di sottosegretari questa è una battuta
Che dobbiamo fare perché obiettivamente
Dobbiamo guardare avanti
E
Devo dire che nel mettere l'impresa al centro dobbiamo poi essere coerenti
Perché abbiamo bisogno di coraggio abbiamo bisogno lo ripeto ancora di decisioni chiare e non di cercare il consenso da tutte le parti nemmeno in casa nostra e qui facciamo un discorso anche noi di assumerci le nostre responsabilità
Non è che possiamo chiedere non vogliamo chiedere
Vogliamo prima di tutto dare e come tale mi sembra che in molti casi questo stia avvenendo sposiamo il mercato
Sposiamo la competizione chi è in grado di competere vince chi non investe chi non innova chi pensa che il lo sviluppo la crescita glielo porta la cicogna rimane sulla
Sul mercato
Ora dobbiamo dire che negli ultimi cinque anni la struttura del prelievo si è modificata sicuramente a svantaggio del settore produttivo
Si è ridotto il prelievo fiscale sulla famiglia di quasi un punto del PD
Ma sono cresciuti gli oneri per noi imprenditori per le imprese di quasi mezzo punto del prodotto interno lordo
Ecco
Che se vogliamo crescere se vogliamo veramente mettere la l'impresa al centro dobbiamo invertire la rotta e dobbiamo e dobbiamo privilegiare il lavoro
Non le non le parti non produttive dobbiamo privilegiare chi investe chi compete chi esporta chi rischia Kim Novak e non altri settori
è chiaro che se noi guardiamo la diversa capacità di fare reddito tra chi è protetto dalla concorrenza e chi invece naviga in mare aperto abbiamo dei dati abbastanza allarmanti
Dal due mila e uno al due mila e cinque i prezzi dei beni di consumo sono aumentati del dieci per cento
Quelli dei servizi finanziari e assicurativi di oltre il trenta per cento
Noi con il mercato dobbiamo fare i conti fino in fondo ma lo dico anche alle molti componente del centro sinistra che chiamato da un lato a confrontarsi con regole e tutele di carattere sociale
Ma mai mai con regole che impediscano al mercato di prosperare abbiamo bisogno di cultura di mercato
Io ho molto apprezzato il credo anche voi
Lo spirito della lunga intervista del ministro Padoa Schioppa ieri sul Sole ventiquattro Ore
E condividiamo le parole stabilita
Efficienza equità
Ma condividiamo anche l'ha detto molto bene Alberto Bombassei il metodo della concertazione a tre governo
Rappresentanti dei lavoratori imprenditori diverso è il discorso lo dirò dopo col sindacato in cui dobbiamo aprire nel rispetto reciproco una stagione di confronto
Quindi ho molto apprezzato lo spirito di una persona competente e responsabile perbene come fate a Schio
Ma sulla riduzione del cuneo contributivo e fiscale
Voglio dire con chiarezza che la richiesta dell'impresa è una riduzione generalizzata e consistente
E quando Maroni dice bisogna
Fare qualcosa per i più deboli
Io devo dire non sono affatto d'accordo bisogna fare una cosa per le imprese italiane
Bisogna fare una cosa per cui chi messa approfittare chi è finalmente messo in condizione di avere meno peso sulle ali per competere posso vincere
Perché vedete io lo ripeto ancora una volta l'abbiamo detto forte nella nostra Assemblea
Non è un favore il cuneo fiscale fatto le imprese
è una è un favore è una scelta in favore dello sviluppo e della competitività di tutto il Paese di chi ci lavora nell'impresa è di chi le gestisce del territorio degli azionisti di chi ma di tutti
E per avere una vera una vera un vero affetto abbiamo bisogno di scelte significativi apprezzato
Il taglio del cuneo contributivo non può essere selettivo in vitro in vitro la selezione un compito che noi vogliamo lasciare al mercato
E giusto ho apprezzato quanto diceva il presidente D'Alema su paradossalmente su chi è più forte noi diciamo su chi è più forte Soutine difficoltà noi dobbiamo fare in modo faccio un esempio io vedo qui
Una mia amica l'ho vista prima adesso non c'è più dov'è andata
Che è una giovane imprenditrice di Prato
Sì dov'è andato a Raffaella
Quando parlo io va via non esiste io la cito e lei va via e Prato vive per esempio da tempo o una realtà difficile
A conquistare agendo però allora dobbiamo mettere i bravi imprenditori nelle realtà difficili di potere sapere di avere meno peso fiscali starà poi a loro farne un giusto uso quindi è il mercato che deve fare la scelta
Ma io vi dico una cosa
Ancora una volta e fondamentale che il risanamento
Tenga conto di troppi vincoli che le imprese hanno io credo onestamente
Che se di gli investimenti in Italia sono arrivati quasi allo zero in questi anni abbiamo avuto un interessante riunione con il nuovo ambasciatore americano
E l'ambasciatore inglese che sono venuti in Giunta di Confindustria spiegare perché non si vede investe più unita perché il Paese troppo complicato
E allora tra un attimo ne parliamo a proposito del referendum
Ora dicevo
è fondamentale che Risanamento avvenga sul versante della spesa corrente
Anche perché qual è l'alternativa l'alternativa è rappresentata da metodiche di definiamo sicuramente stravaganti e forse inaccettabili
Pensate a quello quel metodo che consente alle regioni
Che sfondano la spesa sanitaria di coprire il buco aumentando l'Irap cioè che cosa succede in pratica chi spende oltre i limiti e quindi chi non gestisce bene
E percorrere ai ripari rende più pesante il carico fiscale sulle imprese così invece di sanzionare i comportamenti scorretti si riduce la competitività delle imprese
Dipende come lo vogliamo definire se vogliamo essere non usare brutte parole diciamo oltre il danno la beffa si potrebbe dire qualcos'altro
Ora noi adesso siamo di fronte ad una serie di scelte io vorrei approfittare per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato questi due giorni
Poi lo farà molto meglio di me il padrone di casa io ho molto apprezzato l'intervento di ieri del presidente del Senato Franco Marini non solo perché e qui l'han detto prima di noi
Io l'ho ripetuto tutte le volte Lori diciamo attenzione
Abbiamo talmente tante cose da fare che l'ultima cosa non da fare ma da pensare di mettere mano delle cose buone fatte solo perché fatto da altri lo diciamo per la centesima volta ma così rimane agli atti se lo è già non è stato detto lo ridiciamo
Ora ho apprezzato l'intervento del presidente del Senato non solo perché sulla Biagi il Codice ambientale a corto ha colto direi pienamente le nostre posizioni
Ma anche perché ha invitato tutti a quel grande sforzo di
Dialogo
Di lavorare insieme e di mettere vera mente i cui comportamenti le decisioni e non solo le parole al centro dell'obiettivo la crescita economica e l'impresa
Per poter cogliere veramente questo obiettivo però arriviamo al tema della modernizzazione del Paese
Della modernizzazione delle istituzioni amministrative e di governo del paese quello che noi decidemmo ormai da molto tempo la necessità di un pit stop
Dicendo che chiunque sia il pilota di questo Paese sia una macchina vecchia
Complicata da sistemare e non competitiva il Mondiale non lo vincerà mai
Dobbiamo mettere la macchina dello Stato al passo con le esigenze dell'economia mondiale della velocità di tante macchine concorrenti e delle innovazione e vi diciamo questo noi sappiamo in ogni caso che qualunque si
Gli all'esito del referendum sulla riforma federalista qualunque sia l'esito non risolverà questa questione
Noi nel due mila e quattro dicemmo
Noi valuteremo lo dissi alla mia prima Assemblea
I poteri e le le riforme federali sulla base dei costi sulla base delle duplicazioni sulla base degli oneri per le imprese noi la valuteremo da un aspetto politico e tanto meno partitico
Perché se la riforma sarà respinta
Resteranno tutti i problemi attuali a cominciare dalla dall'eccesso di legislazione concorrente e da materia delicata delicati assegnate in via esclusiva alla competenza regionale
Se il progetto di riforma sarà approvato accanto a tutte le valutazioni sui costi che abbiamo fatto e ringrazio qui Edoardo Garrone noi amo nominato un consigliere delegato proprio per valutare questi impatti fuori dalle partiti fuori dalla politica dicevo se il progetto di riforma sarà approvato
Accanto ad alcuni aspetti positivi
Molte modifiche saranno comunque necessaria
La necessità delle riforme istituzionali per non parlare ogni anno e vede la situazione sempre peggiorare della burocrazia
Dell'eccesso di Roth della complicazione del Paese di troppi passaggi che soprattutto penalizzano fortemente le piccole imprese circle
Zioni Comuni Province Regioni Stato comunità montane venti incrociate Time to market che non ha uguali in Europa
Costi della politica costi della politica nel suo complesso cioè il numero di persone che in questo Paese so lavorano in modo diretto e indiretto alla politica rappresentano la più grande impresa del Paese nel due mila e sei a vere venti gruppi parlare
In tali ha un senso ecco il tema di riflessione sulla legge elettorale parliamo di concorrenza e poi diamo una legge elettorale che ti impone i candidati ai cittadini che li devono votare non credo che questo sia concorrenza e credo di dirlo forte all'interno dei giovani imprenditori che non ha avuto sempre una grande coerenza di comportamento sulla legge elettorale allora attenzione
Tutto questo comporta l'assoluta necessità di modificare e Confindustria vuole oggi lanciare alle forze politiche dei due schieramenti lui così autorevolmente rappresentate da Gianfranco Fini e da Massimo D'Alema
Una proposta precisa
Assumete oggi
Qualunque sia l'esito del referendum l'impegno formale e trasparente ad avviare subito dopo il venticinque giugno un processo condiviso condiviso di revisione costituzionale
Matteo ieri ha indicato la strada della Bicamerale che mi sembra un'idea condivisibile però noi lasciamo non è nostro compito diciamo possiamo indicare lasciamo al governo e a Parlamento decidere quindi sarà la politica decide di strumenti serve però un impegno chiaro una volta per tutte a completare nel corso della legislatura il percorso riformatorio assolutamente necessario ripeto chiunque vinca
Io sottolinea una volta di più
Anche la necessità che queste riforme siano condivise da ampie maggioranze non si può cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza da una parte o dall'altra e l'esigenza che queste riforme incidano in profondità
Sul funzionamento della macchina pubblica peso tre esempi concreti in particolare il superamento di troppi poteri di veto sull'asse centro periferia che sono poi deleteri per esempio per le infrastrutture non sono i costi della politica e la necessità come voleva Luigi Einaudi di un riconoscimento costituzionale della concorrenza ecco su questi punti noi diciamo come Confindustria vince
Sì vince il no chiunque vinca abbiamo bisogno che prima ancora della dell'esito del referendum i due schieramenti si impegnano a una condivisa revisione
Io voglio ringraziare il presidente di AN Gianfranco Fini e il vice presidente del Consiglio Massimo D'Alema confini abbiamo condiviso importanti momenti internazionali abbiamo col diviso una forte iniziativa sul tema dei visti perché questo era fondamentale ed è qualcosa di importantissimo per noi per i nostri collaboratori oltre che per i turisti
E voglio e voglio anche ringraziare il il vicepresidente del Consiglio Massimo D'Alema entrambi chi prima e chi oggi hanno ricoperto questo delicati
Sì mo'incarico internazionale e per noi per noi imprenditori la maggior presenza sentire il sistema Italia vicino è fondamentale nei mesi che ci aspettano
Ma penso anche che la loro presenza sia per noi l'occasione per un doveroso
Necessario convinto ringraziamento alle nostre forze armate impegnate a difendere la pace
Che si sono impegnate
E che escono a testa alta da una grande missione con la prospettiva di speranza e di pace a popolazione paesi lontani
Il rispetto per i nostri caduti dovrebbe imporre a chiunque sentimenti veri profondi di riconoscenza per le doti morali e per lo spirito di sacrificio
Noi abbiamo un grande rispetto per le istituzioni e lo ripetiamo sempre abbiamo un grande rispetto per una delle cose più belle più vere di questo Paese che sono le forze marte e vorrei dire che non mi piace che da parte di qualcuno si possa mettere anche lontanamente in discussione il loro ruolo
Anche quando si fanno battute fuori posto e non accettabile sulle Frecce Tricolori
Noi rispettiamo le decisioni del nostro governo credo che sia state affrontate con senso di responsabilità diciamo però che gli imprenditori italiani hanno da sempre l'abitudine di parlare prima come cittadini e poi con imprenditori un ringraziamento infine Pier Luigi Bersani e Cesare Damiani e all'ex ministro Roberto però Maroni non voglio intervenire su queste perché con Bombassei è stato fatto il punto su tutti i punti principali non voglio tornare ripeto su questi argomenti vorrei però sottolineare l'esigenza per sindacati in prese di convergere insieme su una linea rigorosa di risanamento e di sviluppo dall'altro lo ripetiamo ancora una volta
Questo Paese non solo gli imprenditori hanno bisogno di più flessibilità i più produttività e la produttività che non cresce riguarda tutti riguarda noi in prima persona riguarda il Governo e riguarda
I sindacati riguarda anche molto onori quindi dobbiamo metterci tutti insieme a lavorare su questo tema e con l'occhio alla produttività che non cresce mentre cresce in Germania mette il cresce in Francia Russia parlando solo di indie di Cina
E all'efficienza non possiamo più accettare un tasso di occupazione dei lavoratori sopra i cinquantacinque anni tra il più bus
Sì tra tutti i Paesi industrializzati escludere queste risorse troppo presto dal mercato del lavoro è un errore che non possiamo permetterci
Quante persone alla Ferrari un richiamo in continuazione
Dopo che sono uscite a darci una mano temporanea per trasferire a tanti giovani le loro competenze non possiamo avere un tasso di occupazione così basso oltre TG
In più oltre cinquantacinque anni così con è più sostenibile una situazione obiettiva che penalizza fortemente chi prende lo stipendio in busta paga
Servono scelte rapide
Per cogliere l'obiettivo della crescita anche comune e qua spartizione di sacrifici e di vantaggi non c'è dubbio che chi riceve lo stipendio oggi in busta paga è fortemente penalizzato se il
è un po'come delle promesse come dicevo all'inizio è scaduto allora anche per noi perché vedete io lo dico da sempre lo dite anche voi non pensiamo che i problemi siano sempre fuori dalle nostre imprese che siano del governo di turno del sindacato difatti interna allora è giunto il momento anche per noi di sedersi intorno a un tavolo in un confronto con il sindacato così
Diritto costruttivo per affrontare quei temi che non sono di competenza della concertazione col governo ma di un dialogo diretto governata ecco
Imprenditori sindacati
Diciamo al sindacati che nuovi ritardi sarebbero ingiustificati e colpevoli noi siamo pronti ad iniziare per concludere però lasciatemi dire che richiamando il richiamo che condivido alla classe dirigente alle classi dirigenti
Perché non c'è solo la classe dirigente politica ce la classe dirigente imprenditoriale ci sono tante classi dirigenti in questo Paese noi da un lato dobbiamo essere orgogliosi perché quando andiamo in giro per il mondo vediamo tanti italiani di qualità
In non solo nelle forze armate l'ho già detto nei centri di ricerca nelle università sui mercati tanta gente che si sacrifica tanta gente che Iddio sei opera per imprese italiane in tante aree difficili vediamo in nei posti più remoti del mondo marchi insegne e negozi italiani
Ora io credo anche di avvertire che lo vedo anche oggi qui un clima e ho qualche segnale più disteso un clima più di dialogo non parlare spesso sempre del proprio di chi è dall'altra parte della barricata politica come un nemico
L'Italia ha un bisogno straordinario vedete di lasciarsi alle spalle una stagione elettorale troppo lunga e logorante e dobbiamo tutti vogliamo tutti vedere lo ripetiamo
Volta di più la politica tornare a svolgere il proprio mestiere fatto di idee fatto di capacità di guidare i processi di cambiamento che lo ripeto sono strutturalmente necessari nel nostro Paese
Allora riportiamo anche noi
Giovani imprenditori noi giovani imprenditori perché vedete quando vediamo dei casi di successo delle nostre imprese piccole e medie e diciamo la verità anche grandi de dobbiamo sentirci orgogliosi per il nostro lavoro abbiamo bisogno no di investire ancora di più abbiamo bisogno di condividere ancora di più la capacità di rischiare allora la capacità di rischiare necessita anche di fiducia
Perché uno rischia sia una fiducia nel Paese se capisce che allora sì c'è una classe dirigente politica che dialoga e fa delle scelte giuste per il proprio futuro
Voi sognate io sogno ancora per fortuna se non sogna Simo più per il futuro è un brutto segno o di rammollimento o di mancanza di entusiasmo o di mancanza di passione ognuno fa il sogno che vuole io oggi domani faccio
Un tipo di sogno che sta in Inghilterra ma dolore dico Pincio sognare con voi per altri mestieri allora io dico io ho usato e qualcuno nella mia relazione la Merkel e qualcuno ha detto a Montezemolo usa la Merkel chissà cosa c'è dietro il gran
E centro c'è sempre questa follia italiana partitica che tutti pensano che qualunque che siamo tutti malati di partitocrazia non è così la Merkel quando è stata il suo primo discorso da cancelliera ha detto due cose ha detto una cosa importantissima
La sfida e sulla competizione delle idee sulla capacità di essere più bravi degli altri se la sfida è sulla competizione e delle idee noi ci siamo noi ci stiamo noi la prendiamo e sono convinto che non la vinciamo grazie e buon lavoro
No
Tale
Anzitutto un ringraziamento a tutti i giovani imprenditori che mi hanno aiutato fare questo convegno non c'è tempo per ringraziarli tutti uno per tutti Niccolò Donzelli
Sì penso che i giovani imprenditori in questi due giorni abbiano davvero Orsato
Abbiano usato nel dedicare il trentaseiesimo
Convegno di Santa Margherita Ligure
All'economia dell'uomo
Forse dieci anni fa
Non avremmo potuto lanciare questi messaggi io credo così determinante anzi forse ne avremo certamente potuti lanciare ma forse saremmo stati accolti da forte scetticismo
Siamo partiti da una suggestione dalla suggestione di Leonardo da Vinci
La suggestione della simbiosi vincente tra la creatività e la tecnologia
Tra la natura e la tecnica
E abbiamo offerto il messaggio chiave il messaggio più forte che avevamo come obiettivo di voler dare prima di venire qui in questi due giorni
E cioè che l'Italia potrà rovesciare effettivamente la parabola del declino
Perché a nei suoi cromosomi nei suoi geni
Quegli strumenti per farcela
Il governatore Draghi ricordava pochi giorni fa che l'Italia ha già ha dimostrato la capacità di farcela di uscire dalle difficoltà e della distruzione del dopoguerra e noi diciamo e aggiungiamo che ce l'ha fatta
Con strumenti insufficienti rispetto a quelli che abbiamo invece oggi questi strumenti
Nascono e si rafforzano come ha Berto stamattina il cardinale Bertone e come ha chiuso il presidente D'Alema
Da questa nuova alleanza
Tra l'economia e la persona tra l'economia e l'uomo
Tra l'economia e la società
Che devono allungarsi una mano che devono incontrarsi
Attraverso il dialogo attraverso il buonsenso attraverso la serietà attraverso il rigore
Con il dialogo con la ragione col buonsenso si possono affrontare e superare steccati apparentemente invalicabili smussare spigoli acutissime e in questi due giorni nei dibattiti che si sono succeduti si è dimostrato che questa alleanza
Tra i più e i meno si può fare
Ma credo che i sentieri più difficili più Irti siano possibili quando ad affrontarli vi è una classe anzi forse meglio un ceto dirigente
Ed è proprio il tema del ceto dirigente ad irrompere nelle nostre riflessioni
Tracciato dal presidente D'Alema in chiusura
Che ringrazio non solo per aver trovato in queste ore in questi giorni il tempo di passare la mattinata quei giovani imprenditori dati gli impegni internazionali che ha ma anche per aver alzato questa palla
Verso noi sono i giovani che vorremmo essere parte di questo ceto dirigente
E forse il tema noi più caro il tema più caro ai giovani imprenditori e qui ci sono i testimoni della storia dei giovani imprenditori Luigi Abete Aldo Fumagalli Edoardo Garrone Anna Maria Artoni
Perché i giovani imprenditori da sempre
Ed è forse questa la loro vera ragion d'essere la loro vera ragione di esistere hanno sempre cercato di voler essere parte di questo ceto dirigente
Ieri sia il presidente del Senato Marini che ho molto apprezzato anche perché molti spunti delle sue riflessioni facevano riferimento alla nostra relazione questo non è un fatto scontato
Ma devo dire in modo mai così esplicito
è arrivato da un rappresentante del governo da Pier Luigi Bersani che si è rivolto direttamente nei giovani imprenditori per aprire con noi una grande discussione sul futuro sul nostro futuro
Altri interventi hanno fatto eco all'invito di Bersani sia negli interventi di oggi sia di coloro che hanno seguito a distanza il nostro convegno onorevole Follini l'onorevole Biondi ha fatto una dichiarazione stupenda verso i giovani imprenditori che specchiano perfettamente il ragionamento di Bersani
E penso che per noi giovani che abbiamo
L'ambizione di guardare oltre i recinti gli steccati dei cancelli delle imprese di partecipare la polis
Di occuparci di impresa e non sono ma di guardare oltre mentre frequentiamo questo magico movimento questo magico nostro movimento
Questi riconoscimenti
Di essere parte di essere invitati ad essere parte del ceto dirigente forse sono i riconoscimenti più belli più attesi più stimolanti che mai avremmo potuto immaginare di ricevere grazie
D'altronde per lettori direttore
Cioè
Francamente