Rifugiati, non perdere la speranza - Giornata Mondiale del Rifugiato 2006

Buongiorno buongiorno a tutti e vorremmo cominciare per favore
Anche vorrei chiedere la collaborazione della della stampa perché possiamo andare avanti a quel programma
Grazie
Vorrei aprire questa conferenza organizzata per la giornata mondiale del rifugiato dando il benvenuto a tutti ringraziandovi per essere venuti un ringraziamento speciale dovuto alle autorità italiana e membri del Parlamento che ci accompagnano oggi grazie se siamo veramente onorati della vostra presenza
E stiamo oggi nella sede dell'assioma che come sapete e ho quindi il grande piacere di dare subito la parola l'ambasciatore la Rocca che ci ospita oggi in questo Palazzetto Venezia
Ha passato ore prego grazie
La signora che gli è cara e onorata di ospitare questo incontro promosso dalla sezione italiana dell'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati per celebrare la giornata mondiale del rifugiato
L'odierna manifestazione ci consente non solo di riflettere sulla drammatica condizione dei rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni
Di manifestare la nostra solidarietà nei loro confronti
E di rendere omaggio al loro coraggio e determinazione ma ce la farà anche uno stimolo per prende in esame soluzioni che consentano di migliorarne le condizioni
Non ha torto alla celebrazione del due mila sei ha scelto quest'anno come motivo ispiratore la speranza
Quella speranza che non abbandona mai rifugiati anche nei momenti di maggiore sconforto e che rappresenta la pietra angolare dell'edificio che sognano di costruire per assicurarsi un futuro migliore
L'odierno incontro si avvale dell'apporto di personalità particolarmente qualificate del Governo e del Parlamento che potranno affrontare con autorevolezza gli aspetti più rilevanti del problema dei rifugiati in una prospettiva italiana
Lega dito confermare innanzitutto grato apprezzamento della nostra società in rapporto di collaborazione che si è felicemente instaurato è arricchito attraverso gli anni con l'Agenzia italiana dell'Alto Commissariato per i rifugiati
Su un piano più direttamente personale dove esiste un sincero ringraziamento Haworth Vanni rappresentante regionale del DAC loro in Italia e a Laura Boldrini portavoce dell'agenzia nel nostro Paese
Unendomi alle parole il saluto ventotto vai
Ne gradito rivolge un caloroso benvenuto al ministro per la solidarietà sociale Paolo Ferrero al sottosegretario Marcella Lucidi
All'onorevole alle qua dalla vicepresidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani Fabio Sturani
E con analoghi sentimenti ci apprestiamo ad accogliere la testimonianza di Valentina Loiero corrispondente del TG cinque dalla Sicilia e di alcuni rifugiati in Italia
Se mi consentite un ricordo personale
Posso dire né cinque anni che ho trascorso il mio ma veste di rappresentante permanente dell'Italia alle Nazioni Unite
Ho potuto personalmente constatare come nel variegato articolato e benemerito pianeta dell'ONU
Due realtà emergono perché colpiscono direttamente d'immaginazione il sentimento popolare
L'ACNUR ed unisce i rifugiati e l'infanzia
Con ciò non intendo in alcun modo minimizzarne né tanto meno declassare il contributo che altre strutture che fanno capo alle Nazioni Unite forniscono alla sicurezza al progresso e al benessere dell'umanità
Nessuno può mettere in dubbio ad esempio il ruolo svolto dalla FAO per trasformare il panorama agricolo internazionale o dal due nei dipinti che crea le basi dello sviluppo economico dei Paesi meno privilegiati ma come dicevo l'opinione pubblica portate istintivamente a collocare gli unici a l'Alto commissariato per i rifugiati in una categoria parte per la drammaticità delle situazioni in cui si rivolge
Su ammesso occorre contemporaneamente riconoscere che le difficoltà economiche che affliggono numerosi Paesi anche del mondo occidentale
Compreso il nostro
Hanno provocato in ampie fasce delle rispettive popolazioni sentimenti ispirati a chi morì e preoccupazioni che hanno l'Effetto per così dire di restringere la sfera dell'accoglienza
E molti Paesi e che una volta aprivano deportati rifugiati orali chiudono almeno parzialmente
Per controbattere questa tendenza è necessario promuovere una cultura dell'informazione accurata e responsabile
Che contribuisca a ristabilire certe verità di base sul fenomeno dei rifugiati
A cominciare da quella confortata dall'esperienza che essi creano nei paesi di accoglienza più ricchezza di quanta ne consuma l'auspicio che tutti condividiamo nel celebrare oggi è la giornata mondiale del rifugiato e che si possa tornare a quella favorevole predisposizione dell'opinione pubblica
Per tutti coloro che fuggono dall'oppressione e dalla persecuzione verso l'asilo e la protezione
Con ciò agevolando l'adozione nei paesi di accoglienza
Di politiche che assicurino ai rifugiati misura di tutele più efficaci e perseguano soluzioni durevoli che consentono di porre fine al prolungarsi della loro drammatica condizioni
Ringrazio l'Ambasciatore Rocca per le parole
Invita l'ambasciatore a tutti quanti ad ascoltare una parte del messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan per la giornata mondiale se la data oggi
Parlando del difficile percorso dei rifugiati sfollati il segretario generale dice
Oltre ai loro sforzi per costruire una nuova vita molti rifugiati devono supportare le cicatrici psicologiche e fisiche degli abusi che hanno subito per anni pur in un ambiente completamente nuovo
Le famiglie perseguitate nei loro Paesi possono dover vivere sotto la minaccia quotidiana di un rimpatrio forzato
Perfino nel Paese d'asilo il rifugiato può essere percepito come una minaccia piuttosto caro come una vittima e dover quindi stupire intolleranza e ostilità
Facciamo allora in modo che questa giornata serva a ricordarci la nostra responsabilità di aiutare a mantenere in vita la speranza tra coloro che ne hanno maggiore bisogno un i milioni di rifugiati e sfollati
Che sono ancora lontani della loro case
Ecco le parole del secretati e generali Kofi Annan
Detto questo vi invito immediatamente a vedere uno sforzo e ad entrare in materia passò per questa la parola alla nostra porteremo portavoce Laura Boldrini lavora
Alter buongiorno
Sarà questo il tema della speranza noi l'abbiamo voluto calare nella realtà del medico consente
Allora questo tema della speranza dicevo noi l'abbiamo voluto calare nella realtà del Mediterraneo quindi lo stop cioè inizia con una carretta del mare
Su quella carretta del mare ci sono stipate tantissime persone ci sono quattro cerchi rossi che Flash no
Il concerto quale è dire che tutti sperano di un mondo migliore ma rimandare indietro alcuni di loro e sono quelli cerchiati con il flash rosso significa condannarli e questa è la grande differenza che vogliamo vogliamo sottolineare ma ci sono immagini che parlano della violenza che sa che è stata lasciata da queste persone che non si possono rimandare indietro altrimenti le si condanna
E e poi si torna alla guardia costiera la motovedetta
Si torna la motovedetta con un padre un bambino
E e il messaggio è appunto rifugiati una patria in più per non perdere la speranza la speranza che serve anche una volta che si è arrivati sani e salvi sulle coste italiane
La speranza appunto di far fronte poi anche atteggiamenti di ostilità che purtroppo esistono a discriminazioni e quindi una situazione quella del rifugiato che sicuramente è tutta in salita anche nel Paese d'asilo
Allora io direi adesso di vedere lo spazio questo spot di trenta secondi uno spot per la tv è uno spot per la radio
Questi sfatta sono stati e continueranno ad essere messi in onda a titolo gratuito e dalle principali tv anche dalle emittenti radiofoniche sia nazionali che locali
Allora se qualcuno mi aiuta a mettere in onda lo sport
Tutti sperano in un mondo migliore
Ma rimandare indietro alcuni di loro significa condanna
Nel paese di Amir chi non è d'accordo viene perseguitato torturato ucciso
Ora vuole per suo figlio un futuro senza
Rifugiati una patria in più per non perdere la speranza Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati
Tutti quelli che rischiano la vita su una carretta del mare sperano in un mondo migliore
Alcuni fuggono da persecuzioni e guerre violenze e rimandarli indietro significa condanna rifugiati una patria in più per non perdere la speranza Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati venti giugno Giornata Mondiale del Rifugiato
Grazie
Anche anche per le testimonianze quest'anno abbiamo voluto rimanere sul mediterraneo perché quella che si consuma nel Mediterraneo una vera e propria emergenza umanitaria
A volte facciamo finta di non accorgersi ma i numeri parlano chiaro e si stima che almeno due mila persone ogni anno muoiano nel tentativo di attraversarlo questo Mediterraneo per raggiungere l'Europa
Allora ci siamo arrivate a due persone a Fatima
Che è una rifugiata somala che ha vissuto una delle più gravi
Tragedie direi sciagure del mare degli ultimi anni e a Valentina Loiero Valentina Loiero è la corrispondente del TG cinque in Sicilia da circa tre anni e mezzo segue quindi quotidianamente le vicende dell'immigrazione
E lo fa con competenza ma anche con partecipazione era a Lampedusa aveva due giorni di Savasta
Pensava di stare in vacanza quando invece si è trovata di fronte a questa situazione terribile e ha conosciuto a Fatima allora io chiamerei Valentina e Fatima con l'aiuto di Ardenna anche un giornalista ci aiuterà a tradurre in questo caso
Mangiano hamburger
Allora vorrei premettere una cosa quello che è successo a Fatima insieme a lei ad altre cento persone che erano partite sulla stessa carretta del mare dalla Libia
Non è un oltraggio noi siamo abituati a pensare abituati a un termine brutto però insomma pensiamo che rischio in mare sia di poter naufragare noi lo pensiamo loro no fatica mi ha detto che questo rischio non l'ha mai messo in conto
E quando l'ha messo in conto la calcolato il pensiero era Europa o morte in ogni modo una un raggio invece l'imbarcazione infatti ma non è naufragata
E pure dalla Libia sono partiti in cento da scritte come spesso raccontano ormai sappiamo tutto dei posti
Da cui partono la notte del tre ottobre del due mila tre e sono arrivati vivi soltanto in quindici
Questo vuol dire che il resto delle persone morto in mare non per una raggio ma di stenti cioè esame e di sette
E questo anche perché per diciassette giorni e diciassette notti sono rimasti in mare senza che nei pattuglia attivissimo mar Mediterraneo nessuno si accorgesse di loro o quasi perché in realtà alcune navi le hanno viste ma chi aveva il comando della imbarcazione e cioè non uno scafista nel senso classico del termine ma questo caso Fatima mi parla di un di un'inibizione egiziano che erano due persone che avevano
Che avevano diciamo erano riusciti a partire senza pagare guidando l'imbarcazione queste persone hanno impedito loro di chiedere aiuto quando ancora era possibile salvare essere salvati hanno impedito di avvicinarsi a Malta
Potevano essere salvati quindi nei primi quattro giorni di navigazione e invece in mare in balia delle correnti la benzina c'era ma il motore si era rotto sono rimasti diciassette giorni e diciassette notti
Ovviamente ma mano che morivano dico ovviamente perché è un rituale al quale sia ma abituati sentiamo parlare
E i corpi venivano gettati in mare
Vero Fatima
Venivano gettati in mare perché bisognava fare posto sulla su una carretta del mare e i primi a morire sono state le persone che chiaramente senza mangiare senza bere si entra in uno stato di Sam in coscienza di delirio quasi si inizia a non capire più ragion per cui alcune persone hanno scambiato Fatima ricorda di aver visto alcune persone che bevevano dalle taniche di benzina scambiando la benzina per acqua quindi questi sono quelli che sono morti per prima e poi a poco a poco sono morti anche tutti gli altri
Tutti quasi tutti gli altri anche fatti ma ha rischiato di essere gettata in mare vero Fatima quello che io vi sto raccontando fatti a me l'ha raccontato tante volte vuole che sia io perché sostiene che non parla bene in italiano e non è vero
E però fatica anche tu hai rischiato di essere gettati in mare che hanno hanno pensato che fossi Mars a un certo punto sei sì a con l'aiuto di Atene invero è andata così che cosa è successo
Ha un un
Ma al contrario si emoziona troppo allora e successo semplicemente che hanno pensato che fosse morta la stavano portando il mare all'ultimo momento lei è riuscita a fermarmi e a dire ma sono ancora viva
Dopodiché i racconti di Fatima i ricordi di Fatima si ferma l'abbiamo ricostruito più o meno al dodicesimo giorno di navigazione non ricorda tutto
E quello che so dopo e quello che ci hanno raccontato gli uomini che li hanno salvati e cioè la capitaneria di porto di Lampedusa ma prima di tutto gli omini di un peschereccio cinquantatré a cinquantatré mila di ammenda Lampedusa
Sono stati i primi ad avvistarli pensate che la prima cosa che hanno detto via radio e c'è una carretta del mare vuota alla deriva
Perché non si vedevano perché i sopravvissuti erano distesi per terra inermi sembravano sembravano morti
La seconda comunicazione parla di morti ci sono solo morti e solo quando arrivano le motovedette si capisce che invece ci sono
Delle persone vive le persone vive tra cui Fatima vengono trasbordati su una motovedetta e portate a Lampedusa arriveranno alle tre del mattino
Mentre i morti restano su questo barcone che ripeto era intatto
E trainato da una motovedetta arriverà l'alba Lampedusa ma l'orrore non è finito perché quando arriva a Lampedusa la motovedetta con i morti si pensa che ci siano soltanto cadaveri e invece all'ultimo momento
Viene trovata viva lo l'altra donna che per combinazione si chiama anche Fatima una ragazza che allora aveva appena diciott'anni
All'ultimo momento si capisce che ravviva viene salvata per miracolo fattiva e i suoi compagni sopravvissuti sono rimasti in pomata i diciassette giorni
Al mese mese e mezzo di medico dell'ospedale civico di Palermo che gli accurati ha detto di aver usato le stesse tecniche che si usano per e si usavano per far riprendere i sopravvissuti ai campi di sterminio credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro adesso magari possiamo vedere le immagini che agirà per Lampedusa
Panda Sanarica
Ma la domanda
Va bene no
Scusa doveva
O a patologie
Alla stampa d'accordo Antonio
Alla clinica nella fase
Una cosa maresciallo esatto correttamente infermieristico
Alle
Viene dall'obitorio con l'altro furgone
Tanto guadagna quasi totale un po'di acqua
Carta alla fine assessore aspetta aspetta aspetta perché
Papandrea sarebbe l'eponimo Sanasi lo fa in barella solo farla sebbene dalla sede giusto
Ma devo scappare
è stata una trasferta
Fatarella
Sale la ventosa attento appena
è una balla pronta un segnale
Fatto ma
Mai appunto fai ancora soprassalti
Tutto alzare
Altra
Poiché per fare dopo Ferrara
No tagliava fuori finora Marzio
Attorno imporre no e i soldi dell'auto clandestino che son partiti in una circa cento settanta ne hanno persi strada facendo
Son rimasti quattordici milioni del resto saranno nella barca che sta arrivando
Ieri hanno pezzi icone son morti abile non lasciatevi ma così mi ha detto un clandestino cioè parlava un po'di inglese quanta stanno nasce da circa venti giorni tutti di nazionalità malattie
Sì
Queste immagini si commentano da sole
Athina mi sembra un po'approvata forse
Appunto inviteremo adesso di coinvolgerla
Allora a questo punto
A questo punto direi l'iter di continuare di andare avanti Dante
La seduta chiediamo Collina
Invitare al tavolo i nostri relatori
In questa parte del programma ogni piacere di introdurre primo dei nostri relatori
Però prima di passare la parola Fabio Sturani vicepresidente della stessa Azione Nazionale Comuni italiana
Vorrei condividere con voi alcuni commenti del Buena Caceres sulla situazione presente
In Italia
Globalmente
Il tema di quest'anno la speranza come quello dell'anno scorso il coraggio ci fa riflettere sulla capacità sorprendente per i rifugiati di trovare le forze per andare avanti malgrado esperienza sempre tragiche
La testimonianza di fatti ma appena ascoltata in vista attraversa queste tremende immagini ci fa capire quanto sia grande la forza di un rifugiato deve trovare per fuggire lasciare tutto e ricominciare a ricostruirsi una vita con la speranza di riuscire
Ma la forza individuale non basta sono necessari vari forma di sostegno esterno
Quello della comunità che accoglie quello dell'agenzia unitaria e anche quello fondamentale e sarà il tema di detenuti questa presentazione
Il sostegno fondamentale dello Stato
Io oggi vorrei appunto soffermarmi su quanto sia importante il sostegno delle istituzioni dello Stato
A livello europeo rumena caccerà sostenuto con forza la creazione di un'aria europea comune di asilo il cui scopo sarebbe quello di assicurare che i rifugiati siano tutelati dall'istituzione in modi simili
E da Cordea extended internazionale in tutti i Paesi d'Europa
In quest'ambito che sono stati creati uffici regionale UNHCR in Europa a Berlino a Budapest a Bruxelles e a Stoccolma
E a Roma l'appena creato ufficio regionale nostro dell'UNHCR spera in modo paragonabile poteri incoraggiare certa uniformità di risposta istituzionale secondo standard elevati nei Paesi della sponda nord del Mediterraneo
Per quanto riguarda l'Italia e cominciando dalla realtà che viviamo quotidianamente noi qui a Roma in questa Giornata Mondiale del Rifugiato vorremmo che ai richiedenti asilo rifugiate altri beneficiari
Di protezione umanitaria in Italia venga assicurato un sostegno istituzionale concreto
Con l'impegno di arrivare al più presto
Ad una legge sull'asilo che disciplini in modo organico
I diritti dei rifugiati la procedura per il riconoscimento dello status ed il sistema d'accoglienza
Di questa legge si è tanto parlato in passato ma senza che questa riuscisse a terminare l'iter parlamentare dal punto di vista europeo l'approvazione di una tale legge metterebbe fine ad una anomalia italiana
Essendo l'Italia è l'unico Paese dell'Unione Europea ad esserne sprovvisto
Dal punto di vista istituzionale italiano alla legge darebbe una cornice normativa adeguata agli sforzi compiuti in questi anni per costruire un sistema di asilo in Italia
E potrebbe garantire il sostegno istituzionale necessario per mantenere la speranza
Una legge sull'asilo dovrebbe The North Conte però delle esperienze positive di quest'ultimo anno tra questo menzione Rey la creazione delle sette Commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato
Nonché i miglioramenti apportati alla qualità del processo di eleggibilità grazie agli sforzi della commissione nazionale sul diritto di asilo
Per quanto riguarda la prima accoglienza merita un cenno particolare il progetto del ministero dell'Interno a Lampedusa
E ha chiamato Presidium finanziato dal programma Arrigo e gestito dall'o enti dalla Croce Rossa Italiana e danno i dall'UNHCR
Tutte e tre riorganizzazione hanno una presenza fissa nell'isola e coordinano le proprie attività secondo i propri rispettivi mandati con le autorità competenti
Questo progetto ormai conosciuto a livello europeo si propone di fornire un modello integrato per far fronte al complesso problema dei cosiddetti flussi misti di richiedenti asilo e la immigrati nel contesto del Mediterraneo
Assicurando il funzionamento di meccanismi Giustina ed efficaci per identificare i richiedenti asilo all'interno di tali flussi
C'è un altro aspetto di cui una legge organica sull'asilo in Italia dovrebbe tener conto mi riferisco all'esperienza di chi lavora a stretto contatto con i rifugiati conoscendo meglio le loro o problematica e le possibili soluzioni
E per questo che consideriamo molto importante il dialogo che è stato avviato di recente anche con la nostra diretta partecipazione salienti di tutela che operano in questo settore nell'ambito ambito di un tavolo sull'asilo
Nei mesi scorsi il tavolo ha lavorato intensamente hai dato vita ad un documento congiunto per una legge organica sull'asilo
Ci auguriamo che questo documento che sarà oggi oggetto di un appello al governo e al Parlamento diventi un punto di riferimento importante durante le discussioni sul contenuto della futura legge organica
Uno degli aspetti cui questa legge dovrà dedicare particolare attenzione a attenzione e quello dell'integrazione in questo contesto all'ottima esperienza del sistema di protezione di rifugiati e richiedenti asilo grazie al lavoro dell'ANCI e del Servizio centrale
Deve essere mantenuta e potenziata per rispondere ai nuovo bisogno di accoglienza e dalle accresciute esigenze di servizio di informazione e orientamento ed assistenza legale
Vorrei esprimere inoltre l'auspicio che quanto che quanto già raggiunto in circa novantacinque Comuni italiana e tre Province
Possa essere presto esteso al resto dei comuni che si trovano ad affrontare la questione dell'assistenza
Per farsi che tutti i richiedenti asilo possano avere un'accoglienza adeguata e che rifugiate possano ottenere il sostegno necessario patto per la loro integrazione
Ci auguriamo anche che siano fornito dallo Stato i fondi necessari per finanziare queste attività
Un altro aspetto dell'integrazione secondo noi fondamentale e quello riguardante l'acquisizione della cittadinanza da parte di rifugiati
L'UNHCR sta seguendo con grande interesse l'attuale dibattito sulla cittadinanza agli immigrati e vuole esprimere il proprio apprezzamento per l'impegno del governo su questo fronte
La cittadinanza rappresenta la meta finale nel percorso di integrazione del rifugiati del rifugiato che attraverso l'album naturalizzazione ottiene una soluzione durevole
Per questo sarà importante prevedere facilitazione ulteriori per esempio prevedendo esenzione dai limiti del reddito previsti che tengano conto delle particolari volle l'abilità dei rifugiati
L'UNHCR spera quindi di poter contribuire alla riforma della legge sulla cittadinanza anche sulla base della propria esperienza e competenza e del proprio mandato sulla prevenzione petizione o di situazioni di apolidi e apolitica
Avendo considerato il sostegno istituzionale che ci sembra necessario in Italia passerelle esaminare un aspetto della situazione mondiale
La decisione dell'alto commissario di occuparsi di una fetta maggiore dei venticinque milioni di Expo latti sprovvisti di qualsiasi è sostegno istituzionale
Infatti le statistiche pubblicate dell'UE ma carceri il nove di giugno scorso pur Mines azionando il calo nel numero dei rifugiati indicano l'aumento del numero di sfollati
In inglese in cella lì test lei spara senza cioè persone che vivono in condizioni simili ai rifugiati ma che non attraversano le frontiere dei propri Paesi sembrerebbe che la tendenza Carlo rifugiati aumento sfollati continuerà mano a mano che il ruolo dell'UNHCR i confronti degli sfollati si rafforzerà
In passato allenata c'era si occupava di gruppi stessi Ficili sfollati interni solo a seguito di una richiesta specifica del segretario generale dell'ONU come è stato il caso del servizio in Bosnia
Adesso invece nell'ambito di un più stretto coordinamento tra le agenzia delle Nazioni Unite
è stato deciso che l'agenzia dell'ONU copriranno assieme le necessità di una fetta maggiore dei circa venticinque milioni di sfollati interni nel mondo
Dando all'UNHCR la responsabilità della protezione gestioni dei campi e alloggio mentre altri agenzia uno saranno responsabili di altri settori
Vorrei menzionare un altro aspetto evidenziato nel rapporto statistico che Duel dell'UNHCR cioè il Gallo nel numero delle domande di asilo
Fenomeno particolarmente importante nel contesto del tema della speranza dato che l'essere riconosciuto rifugiato
E ricevere protezione e una copertura istituzionale adeguata e un motivo di speranza fondamentale per i richiedenti asilo negli ultimi cinque anni il numero complessivo di domande di asilo pervenuto nei Paesi industrializzati e si è praticamente dimezzato questi Paesi includono tali alti gli Stati unite
E di venticinque Stati dell'Unione Europea il calo è dovuto in parte alla risoluzione di certe situazioni di conflitto ad esempio nel caso specifico dell'Italia la maggiore stabilità nei Balcani
Ma un altro fattore determinante nelle dei mini opzione delle richieste in alcuni Paesi e soprattutto in Europa
è stata senza dubbio l'introduzione di misure restrittive nel diritto di asilo a cominciare dalle limitazioni all'ammissibilità tale interpretazione restrittive della convenzione di Ginevra del mille novecentocinquantuno
E tale carenza nel sistema di accoglienza
A questo punto mi sembra molto opportuno citare l'alto commissario Antonio Guterres il quale sostiene che
Con livelli bassi di domande di asilo i Paesi industrializzata sono ora nelle condizioni di dedicare con maggiore attenzione al miglioramento dei sistema d'asilo
Dal punto di vista della protezione dei rifugiati piuttosto che dal punto di vista della riduzione dei numeri questo richiamo è particolarmente pertinente l'Italia dove il numero delle domanda di asilo è significativamente più basso rispetto ad altri Paesi dell'Unione europea
Ad esempio menta nel due mila cinque in Francia sono state presentate cinquanta mila richieste in Italia sono state presentate poco più di novant'mille le valutazione allarmistica in termine di invasione imminente non sono giustificate dalle statistiche
L'Europa e anche l'Italia dovrebbero poter essere in grado di rispondere alle necessità di un numero di rifugiati è relativamente basso rispetto alla cifra mondiale
Fornendo i sostegni istituzionali necessario per rispondere alle loro esigenza e mantenere il loro senso della speranza
Prima di concludere vorrei parlare dell'aspetto finanziario dei programmi
Questo aspetto è fondamentale perché senza copertura finanziaria la speranza dei rifugiati in Italia e altrove non può essere sostenuta proporzionalmente all'aumento del numero totale delle persone sotto la responsabilità dell'UNHCR c'è stato un aumento del bilancio necessario a coprirne le necessità
Circa uno punto quattro miliardi di dollari nel due mila sei un aumento di trentacinque per cento rispetto al due mila cinque in anni precedente
L'Italia ha coperto proporzioni importanti del dell'Abi lancia ad esempio nel due mila uno l'Italia entra a far parte del cosiddetto Clup del dei venti milioni con un contributo di ventisei milioni di dollari
Se ne avvicina nuovamente nel due mila tre con un contributo del diciotto punto otto milioni di dollari e per poi allontanarsi negli anni successivi
Pur capendo la difficile situazione dell'economia italiana ci auguriamo che il contributo dell'Italia possa ritornare ad essere sostanziale eventualmente raggiungendo ancora include i venti milioni
Per aiutarci a finanziare i programmi in generale e anche le operazioni per le quali ha dimostrato particolare interesse come l'Afghanistan e il Darfur
Porrei altresì sottolineare come anche il finanziamento delle autorità locali tramite la cooperazione decentrata di Regioni Province e Comune sia altrettanto importante per parte fronte hai bisogno del persone che sport leggiamo
Il codesto intrapreso con codesta autorità in Italia ed il sostegno fin qui ricevuto ci fa bene separare sperare per il futuro
Debbo menzionare il ruolo importantissimo anche delle donazioni private parte del bilancio totale dove le nata a cedere coperto da donazioni private in proporzioni sempre crescente
In Italia le donazioni hanno raggiunto un numero molto rilevante infatti i contributi e dei donatori privati italiani per l'operazione dell'UE nata Chairs sono stati fra i più importanti del mondo
A queste persone che hanno deciso di stare al fianco del rifugiato attraverso una donazione regolare vorrei rivolgere un ringraziamento molto sentito e l'apprezzamento dei rifugiati
Per concludere
La speranza dei rifugiati
E in parte assicurata dalla forza personale deve rifugiarsi stessi cominciato inoltrato fatta fatti ma all'inizio del di questa mattina
Ma la loro speranza in parte garantita da due condizioni fondamentali il sostegno finanziario e il sostegno istituzionale ha fornito loro dai governi
Oltre a quello delle o in Egidia leggi agenzie internazionali dal sistema ONU
In Italia questo vuol dire un finanziamento sufficiente dei programmi è un sostegno istituzionale coordinato e complessivo fornito sotto la cornice di una legge organica dell'asilo grazie
Ho il piacere adesso di far passare la parola a Fabio Sturani vicepresidente dell'Associazione nazionale comuni italiana
Prego
Grazie buongiorno a tutti
Non è facile parlare dopo testimonianza del Maggi di prima
Però credo che
Dobbiamo avere tutti la consapevolezza almeno per il ruolo che sfoggia parlo da dalla veste di sindaco di una città rappresentando quel pezzo di sistema che qui prima veniva ricordato i comuni italiani che sono al centro insieme
Con le organizzazioni non governative di questa rete di protezione
E la prima cosa ringraziamento
Va all'accusa per questo invito ma anche per questa opportunità con il governo rivedo ministro il sottosegretario
Per riprendere un cammino
E per dare anche qualche segnale di novità
Perché
Aspettiamo da troppi anni la legge sull'asilo la convenzione del cinquantuno quindi gli anni sono decenni no passati
Credo che questo debba essere uno dei primi obiettivi visto che siamo qui sperando che
Ossa raggiungere quell'elemento ritrovarci all'interno del sistema europeo tra i Paesi che si doti di una legge organica sull'azione
Perché se il tema che voi avete posto oggi quello dalla speranza io credo che
Insieme alla speranza c'è sia l'altro tema
Legato in maniera forte che è quello dei diritti
Diritti che non hanno confini e che devono essere tutelati soprattutto io dico da un paese come l'Italia sono diritti costituzionali previsti dalla nostra costituzione sono diritti anche internazionale cui ovviamente l'Italia ha già
E allora io credo che questo sia il primo il primo tema su cui noi dobbiamo lavorare una legge organica sull'asilo perché nel nostro Paese appunto chi viene chi chiede
Al sito possa avere un sistema riconosciuto un sistema che dia le risposte necessarie quindi anche non solo una speranza ma una certezza che questo sistema di regole sia chiaro definito e che possa garantire tutti coloro che ne hanno diritto
E i numeri che qui venivano ricordati sono numeri
Molto bassi si può dire questo stiamo parlando di cifre
Io i dati
Dal ventuno aprile due mila e cinque al ventisette febbraio due mila sei quindi dieci mesi gli ultimi dieci mesi sono state presentate in Italia
Otto mila cento sedici domande di passi
La proiezione ci dirà dieci mila dodici mila undici mila questi sono i dati italiani vedi i richiedenti asilo sono molte volte più basse rispetto ad altri paesi europei
Allora io penso che questo debba essere un impegno prioritario da parte di tutti
Che la legge che dovrà necessariamente prendere le mosse ovviamente dalla salvaguardia di ciò che è fondamentale
Primo luogo io dico ragioniamo insieme con e ministero dell'Interno insieme con la Rete del dei comuni
E con tutte le associazioni che sono poi i soggetti protagonisti
Di il di quel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati come unico sistema pubblico attivo nel nostro territorio
E che è presente su tutto il territorio nazionale
Io penso che questo sia un elemento importante per cui i comuni si sono impegnati volontariamente
Pure essendo l'immigrazione una competenza dello Stato ma insieme con lo Stato centrale abbiamo lavorato e costruito no o queste
Sicuramente di questo io voglio ringraziare tutte le associazioni lacunosa e l'appello che trovate in cartella che viene subito stamattina
Un dato politicamente interessante lanci insieme alla funziona tutte le altre associazioni hanno con condivido questo obiettivo politico di arrivare presto affinché il Parlamento legiferi su questo su questo tema
E credo che noi lo facciamo dalla consapevolezza di essere uno dei punti di questo sistema
E di voler ragiona insieme con lo Stato centrale e con le associazioni una nuova legge organica in materia di asilo e credo che questo sia l'obiettivo politico da cui non possiamo oggi non partire
Noi siamo particolarmente contenti di aver partecipato ai tavoli ai lavori di questo tavolo
E siamo certi che il governo terrà nella considerazione giusta considerazione del sollecitazione delle indicazioni emerse in sede
Così importante dato tutte le associazioni che hanno condiviso discusso elaborato e proposto quel documento credo che sia anche un fatto nuovo e per l'Italia non è facile mettere insieme tutte le associazioni su questo terreno
Lo dico in maniera come elemento positivo e propositivo da da dava valorizzare ulteriormente
L'altra questione e quella che riguarda anche
Tema aperti centri di identificazione per i richiedenti asilo tema delicato
Poiché
Come nel caso dei CPT i centri di identificazione pongono pesanti interrogativi che hanno a che fare con la garanzia dei diritti fondamentali vale la libertà di circolazione
Ed è di primaria importanza che su questo tema noi possiamo lavorare ragionare insieme ci sono alcuni indicazione di Rizzi che abbiamo ascoltato anche dal ministro dell'interno sul quale vorremmo ragionare anche
Insieme con tutti quanti
La seconda parte e che trovate anche qui in cartella quindi abbiamo cercato di agevolare il lavoro ringrazio realmente Larturo per questa disponibilità c'è l'anticipazione del rapporto annuale sul sistema di protezione
Che
Gestisce abilmente il servizio centrale delle richiedenti asilo e rifugiati
Anche qui superiamo una contraddizione tutta italiana non abbiamo nemmeno i dati ufficiali dati certi
Siccome l'Anci gestisce questo servizio alla fine ce lo siamo creati dal basso e vediamo di mettono a disposizione di tutti non ci sono problemi di copywriter ci mancherebbe altro insieme con il Censis noi abbiamo lavorato su questi dati e stiamo o lo stesso questa mattina viene anticipato alcune
Nella cartellino troverebbe insieme con il Censis noi andremo a presentare credo dopo l'estate questo primo rapporto annuale sul sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati
Anzi pensiamo che possano essere un appuntamento annuale anche per capire come dalle richieste al ovviamente al riconoscimento delle dei diritti dei rifugiati e possiamo poi a bere un quadro reale
Per la prima volta in Italia abbiamo dati certi approfonditi di tipo ovviamente quantitativo ma anche qualitativo dei richiedenti asilo dei rifugiati presenti all'interno del nostro sistema di protezione
E anche dei servizi offerti dalla rete dei comuni
Questo ci permette di fare ovviamente alcune riflessioni ma anche di mettere in rilievo il ruolo svolto dagli enti locali come protagonista
Di questo sistema pubblico di protezione non solo con la collaborazione fondamentale però del ministero dell'Interno ma con l'insostituibile apporto delle associazioni di tutela questo credo credo dobbiamo riconoscere hanno
Penso che questo
Debba essere uno degli obiettivi non possiamo più ragionare sul tema delle richiedenti asilo come un tema legato ad una politica nell'ottica emergenziale
Ma pensa invece ad una intervento strutturale e organico che il nostro Paese deve inaugurando quella fase di collaborazione di leale collaborazione fra istituzioni centrali locale e il privato sociale che deve essere ulteriormente implementato
Dicevo qualche dato
Noi il sistema che abbiamo messo in campo che funziona nel nostro territorio nazionale nel due mila e sei
Ha coinvolto novantacinque enti locali attivato centodue Progetti territoriali alcuni anche delle Province questo non c'è gelosi anzi il fatto che ci siano più comuni più enti locali e più istituzioni che riescono a ragionare in Rete credo che sia importante è significativo
Sono produce un sistema di accoglienza di integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati e umanitari presso i quali sono stati attivati complessivamente due mila quattrocentoventotto posti di accoglienza
Questa offerta però ancora oggi
Non del tutto sufficiente
Rispetto alla Rete richieste che abbiamo soprattutto c'è problema di attuazione della legge del riconoscimento del diritto di asilo perché i tempi purtroppo non sono anche se sono notevolmente ridotti rispetto al al passato ancora sono abbastanza ma questo significa questo sistema di protezione rappresenta il settanta copre il settantasei per cento dalla popolazione italiana
Ma la cosa più interessante copre l'ottantatré per cento dei richiedenti
Asilo rifugiati quindi come dire eh su tutto il territorio nazionale presente credo che questa sia una valenza in porta da Roma e Milano come grandi centri ma anche nei comuni su tutto il territorio dal nord al Sud Alex credo che questo sia un elemento importante
Certo ci sarebbe bisogno di alcune situazione di emergenza penso soprattutto qui a Roma oppure nelle città metropolitane dove esiste un fenomeno specifico che va andrebbe affronta certo ci sarebbe bisogno anche di ulteriori risorse io qui lo dico perché del tutto evidente perché se vogliamo avere
Una legge seria dobbiamo anche avere risorse sufficienti su questo terreno e oggi le risorse di tutto questo sistema sono misere stiamo parlando di questo sistema che va avanti con diciassette milioni di euro l'anno
Questo è il livello e la spesa del nostro Paese dignità penso che non ci siano da fare molti commi
Penso che dovremmo lavorare su questo per migliorare questo servizio e per garantire ovviamente diritti a tutti i cittadini soprattutto a coloro che scappano dalle proprie Paesi di origine e credo che questo sia fondamentale penso che
Dovremmo ragionare insieme l'appello che lanci voleva vuole mandare questa mattina al governo al nuovo governo a quello che saremo al fianco ovviamente per discutere insieme di queste proposta di nuova legge sull'asilo saremo così come saremo a fianco ovviamente dell'acne tutte le
Le associazioni per gestire comunque questo sistema del nostro nel nostro Paese certo ci sarebbero bisogno
Di più posti di accoglienza di più risorse ci sarebbero anche bisogno disservizi di integrazione di accoglienza maggiori destinati a sostenere soprattutto i rifugiati e degli umanitari percorsi di integrazione vera sul territorio e non solo legati all'emergenza arricchire richiedenti asilo cerca soprattutto questo sarebbe l'ospizio su cui noi vogliamo lavorare da ultimo una battuta condividiamo come tema centrale anche questo obiettivo che il ministro Amato al posto della legge sulla cittadinanza così come
Penso che come Associazione Nazionale dei Comuni abbiamo posto un altro tema di diritti forse è un po'troppo alto non lo so ora un obiettivo che vogliamo condividere quello del diritto di voto amministrativo ai cittadini non comunitari
Chi vive lavora e sta nelle nostre città un usufruisce dei servizi comunali
Credo che sia integrato nelle nostre comunità ha il diritto e il dovere e anche la responsabilità di poter decidere sul futuro della propria città che è la propria in cui vive
Su questo abbiamo già avanzato una proposta di legge ordinaria senza scomodare la Costituzione senza scopo e non c'è bisogno adesso non voglio aggiungere altro no l'una legge ordinari anche l'Anci ha presentato a tutti i gruppi parlamentari e presenterà al governo
Per garantire questo diritto ai ai cittadini non comunitari così come i consigli comunali di Genova Torino e Ancona annuncia approvato ma che il ministro del il ministero dell'Interno ha bocciato nel nella sua stesura come modifica è stata
Ecco credo che questi siano gli obiettivi su cui dovremo lavorare insieme l'appello perché il prossimo venti giugno il prossimo
Ci siano delle condizioni profondamente diverse per l'Italia per il nostro Paese soprattutto di tutte la vedi diritti che possiamo garantire a questi nuovi cittadini che sono qui presente sono al nostro paese grazie
Ringrazio il dottor strane per le parole sicuramente che la collaborazione stretta è stato affidato a ad oggi continua a raccontare
Con l'ANCI
Per arrivare Como suggerito il dottor Sturani a una molto migliorata situazione
L'anno prossimo
Quando ce la teniamo assieme la Giornata Mondiale del CIO rifugiato
Adesso potrei continuare a fare il legame tra la discussione delle politica
E delle
E dei programmi con la realtà di rifugiati passando la parola alla ora che si presenta un altro rifugiato lavorazioni pertanto volevo dire che infatti
Chiaramente era troppo emozionata per dire qual è la sua speranza Fatima due figli minori
Lasciati in Somalia e avete visto quello che sta succedendo in Somalia sono fuggiti in Etiopia coi due figli uno di dodici e una di quindici anni che vorrebbe riportare in Italia quindi questa è la sua speranza e noi ci adopereremo insieme ad altri adesso
Per riuscire a a farle riabbracciare i suoi figli
Un'altra testimonianza di speranza è quella di Arco ecco l'arco un un rifugiato curdo iracheno che dal novantatré qui in Italia e e gli chiederei perché ha dovuto lasciare il suo Paese
Beh io una volta
L'avevo non avevo nemmeno Corrado dire che sono dove sono nato quando prima quando sono arrivato in Italia adesso le dico
Finché non c'è il vecchio regime
Per fortuna sono ha colmato ad ottobre del sessantotto ho foto in visita a Baghdad sono ritornato in Kurdistan perché ricurvi si sentivano di Van
Dover fare il militare per una causa che non gli appartenga
Ho lavorato per un'organizzazione unitaria che si chiama che lo strabiliante si occupava di inseguire distribuzioni di cibo vecchio Rosina
E i bambini
E lì iniziato perché il governo non ci non ci vuole ci vedevamo era malvista dal governo ci trattavano male e volevano ucciderci
In tutte le maniere esattamente dopo un anno che lavoravo concorso quest'organizzazione a mio nonno c'erano
Buttato una bomba mi sono stato ferito io sono stato ferito con altri due colleghi spesso due dita
Ferito a una gamba tre operazioni
Ho continuato uguali ugualmente a lavorare però alla fine il secondo tentativo deciso di andarmene via
Ho fatto tutto il viaggio quella confine Montagnier mare Iran e Turchia
Camion
Finché sono arrivato in Italia viaggio appagamento
Qui uno
Iniziato un'altra vita
Su mi sono trovato
Con
Il permesso subito insomma ho passato in Germania per il per la legge europea mi hanno rimandato indietro perché volevo non vuole ma vorrei allungare tutta la storia perché ci vuole tanti tanti tanto tempo adesso è stato molto difficile adesso mi trovo molto bene con l'aiuto diciamo
All'inizio
C'era molto difficile perché a a imparare un'altra lingua a un altro cultura tutto quanto era molto di diverso però poi dopo con l'aiuto dei del centro ostativi
Ho ho fatto la scuola era c'era la mensa scellerata
L'ambulatorio mi ha perfino mi hanno aiutato trovare una casa un province insomma in
Fuori Roma insomma
Ho fatto un corso per imparare come si fa la pizza
Ed ora gestisco una pizzeria
Per poi arrivare ribadisco sempreverde appoggia imposta alle ore mettiamo sempre Centro Astalli perché quando sono arrivato qualcuno detto dovevo boss fondare perché mi son finiti i soldi abbiamo indicato subito il Centro Astalli
Io debbo questo ceppo veramente perché
Per quello che sono fatto male
Io spero di vedere un un un mondo senza guerra senza ormeggiati però è impossibile secondo me
Per ora spero di andare prima prima all'inizio quando mi trovavo in difficoltà volevo trasferimenti annata perché ci sono un fratello in Canada
Che vive lì dicevo margarina aiuta a passare un po'stavo a telefono di buon mezz'ora quando ti amavo
A pagava lui perché facevo
Perché io non sapevo più adesso non più adesso vorrei andare a trovarlo perché si sposa a novembre quindi vorrei andare a trovarlo ma non come prima adesso sto bene quindi vorrei partecipare al suo matrimonio
Spero ancora di deve dire poco come ho detto un mondo così per un momento se non posso andare a tornare in Iraq perché non ce lo si sicurezza però a continua a piacere a gli enti nei condomini vengono mangiarla Rizzo validamente clienti
Ora è il momento dell'appello andai ieri l'avevamo già anticipato è la prima volta in Italia che tutti i maggiori enti di tutela le associazioni in collaborazione con l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati lanciano un appello congiunto basato su un documento elaborato e su un tavolo dell'asino quindi un lavoro andato avanti per mesi lancia questo appello al Governo e Parlamento
E
E adesso noi vorremmo leggervi cardini fondamentali che a nostro avviso devono essere tenuti presenti per questa nuova legge ci aiuta a Paola Rinaldi che è un'attrice molto impegnata e sempre disponibile perché il documento non è dei più come dire
Agevoli della lettura Paola
Appello congiunto
I maggiori enti di tutela operanti nel settore dell'asilo e dei diritti dei rifugiati tra cui l'Associazione nazionale dei comuni italiani Arci Caritas Casa dei diritti sociali Focus Centro Astalli
Comunità di Sant'Egidio Consiglio italiano per i rifugiati Consorzio italiano di solidarietà servizio rifugiati e migranti Federazione delle chiese evangeliche in Italia Medici senza frontiere
Senza confine servizio sociale internazionale
E in collaborazione con Amnesty International e in seguito ad un lungo e approfondito confronto tra i summenzionati organismi promosso dall'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati
Hanno elaborato un documento congiunto sulla base della quale lanciano un appello al governo e Parlamento per chiedere l'adozione in tempi brevi di una legge organica in materia di asilo
L'Italia continua ad essere l'unico Paese dell'Unione Europea senza una legge organica sull'asilo questa grave lacuna ha creato enormi problemi non solo ai rifugiati titolari di protezione umanitaria e richiedenti asilo ma anche agli operatori del settore e dalle autorità chiamate ad applicare una legge poco chiara e spesso inadeguata
L'articolo dieci della Costituzione italiana relativo al diritto d'asilo attende da più di cinquant'anni una legge di applicazione
La futura legge organica dovrà essere basata sui seguenti punti cardine
Il diritto d'asilo è un diritto umano fondamentale a partire dalla dichiarazione universale dei diritti umani
Il dettato costituzionale sul diritto di asilo deve essere pienamente attuato ad ogni richiedente asilo va garantito l'accesso al territorio italiano e dalla procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato
I richiedenti asilo non devono essere trattenuti deve essere prevista una procedura unica senza appresa anni e filtri riguardanti l'ammissibilità della domanda
Gli organi preposti all'esame delle domande d'asilo devono essere qualificati indipendenti ed imparziale e in caso di diniego in prima istanza i richiedenti asilo deve poter rimanere sul territorio italiano fino a una decisione definitiva del giudice sul merito della domanda
Adeguata informazione ed assistenza legale devono essere garantite in tutte le fasi della procedura di asilo
Devono essere previsti specifici meccanismi per la protezione delle persone particolarmente vulnerabili quali i minori non accompagnati
è necessario realizzare un'efficace ed anche il sistema nazionale di protezione per l'accoglienza e la tutela dei richiedenti asilo durante tutta la procedura e per coloro ai quali è riconosciuta una forma di protezione
L'attuale sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati potrà svilupparsi in un ottica di decentramento che prevedendo il coinvolgimento delle realtà di assistenza esistenti sul territorio
Potranno essere promossi i programmi di rei insediamento di certe categorie di rifugiati da altri Paesi verso l'Italia a condizione che tali programmi
Non diventino in alcun modo un elemento sostitutivo del diritto di chiedere asilo sul territorio italiano e che siano previste risorse specifiche e addizionali
Per l'accoglienza di queste persone
Deve essere attuata una politica attiva volta a favorire un inserimento socio economico sostenibile ed una piena integrazione dei beneficiari di protezione e delle loro famiglie
Deve essere garantita un'adeguata copertura finanziaria per rispondere ai reali bisogni di accoglienza protezione e tutela
Roma
Venti giugno due mila e sei Giornata Mondiale del rifugiato
Sì Grazie Paola adesso la dottoressa Maria quinto della Comunità di Sant'Egidio aggiungeranno me di tutti gli enti e le associazioni firmatarie alcune considerazione su questo appello Maria
Grazie questo breve intervento vuol dar voce alle forti preoccupazioni di associazioni ed enti di tutela
Che in questi anni hanno visto gravemente lesa indebolito il diritto di asilo in Italia e alle loro esperienze di difesa e di tutela di migliaia di richiedenti asilo rifugiati
L'appello appena letto individua alcuni dei punti cardine ineludibili estratti da un più ampio documento congiunto
Che intendiamo sottoporre all'eventuale iniziativa legislativa del Parlamento del governo per la formulazione di una futura legge organica sull'asilo politico di cui il nostro Paese dovrebbe dotarsi quanto prima
Da diversi mesi promosso dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite è stato costituito un tavolo sull'asilo che ha raccolto insieme
I maggiori enti di tutela operanti nel settore dell'asilo e dei diritti dei rifugiati darci laici la Caritas la Casa dei diritti sociali Centro Astalli la Comunità di Sant'Egidio il Consiglio italiano per i rifugiati
Il Consorzio italiano di solidarietà il servizio rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese evangelici evangeliche
Medici senza frontiere senza confine il Servizio sociale internazionale con la partecipazione come abbiamo ascoltato dell'ANCI e del Servizio centrale di protezione e la collaborazione di Amnesty International
Questo tavolo sull'asilo ha portato avanti un approfondito confronto sulla realtà sulle tematiche dell'asilo
Vorrei dare solo qualche breve cenno sulla situazione attuale per comprendere quanto grave sia la compromissione dei diritti fondamentali
Connessi all'asilo e al riconoscimento dello status di rifugiati in tutta Europa secondo i dati dell'Alto commissariato il numero delle domande di asilo sono si sono dimezzate negli ultimi cinque anni
Nel panorama europeo come è noto l'Italia da tempo rappresenta uno dei paesi in cui l'effettivo esercizio e il riconoscimento dei diritti
All'asilo è fra i più ridotti mentre in Paesi come la Svezia e la Danimarca la Germania e Paesi Bassi
Il rapporto presso il quale fra la popolazione il numero dei rifugiati riconosciuti e compreso fra il nove e il sedici per mille in Italia si attesta solamente allo zero virgola sedici per mille
è evidente che tutto ciò è anche il risultato dell'assenza di un'organica normativa al riguardo di prassi applicative di fatto fortemente restrittive ed è la mancanza di un sistema di accoglienza all'altezza degli standard europei
A questo proposito vorrei dare notizia dell'incendio scoppiato proprio questa notte in una baraccopoli a Ponte Mammolo periferia di Roma dove sono stati raccolti fra virgolette richiedenti asilo rifugiati eritrei
Come abbiamo ascoltato dal delegato della durante in Italia si ripercorre la tendenza europee al dimezzamento dell'accoglienza e del riconoscimento dello status eppure la geografia dei Paesi di provenienza dei gruppi più numerosi ripercorre la mappa di guerre e conflitti di varia matrice Afghanistan Colombia era Sudan Somalia Eritrea Etiopia Sudan Togo Costa d'Avorio Nigeria Kosovo in realtà la gran parte dei profughi e degli sfollati del mondo rimane nel continente di provenienza e non giunge nei Paesi industrializzati
Fatto questo noto a molti dei presenti in questa sala ma purtroppo poco presente nella coscienza dell'opinione pubblica europea
I viaggi verso l'Europa o verso altri Paesi industrializzati sono lunghi pericolosi come abbiamo anche visto e sono tanti troppi quelli che perdono la loro vita su queste rotte
è importante che dopo aver ascoltato le testimonianze le immagini come abbiamo fatto oggi si rifletta sulle politiche di asilo perché queste segnano la vita di questi superstiti
Che oggi sono i richiedenti asilo asilo che arrivano fra noi
Vorrei ora brevemente citare alcune delle prassi che più mortificano l'effettivo riconoscimento del diritto di asilo in Italia
I respingimenti alla frontiera le difficoltà di accesso alla procedura l'interpretazione arbitraria di alcune questure sulla competenza del luogo di frontiera dove chiedere asilo il ricorso generalizzato al trattenimento nei Centri di identificazione o di trattenimento
L'invio arbitrario alla procedura semplificata l'esistenza discenti con uno stato giuridico ibrido l'esame delle domande talvolta eccessivamente rapide sommario le carenze nella procedura del riesame della domanda la mancanza della garanzia del diritto a un ricorso effettivo e sospensivo
Fino alla fine dell'iter il trasferimento della competenza sull'esame della domanda alla commissione del luogo dove si è trattenuti e non in quella dove si chiede asilo
Il divieto di accesso degli enti di tutela ai centri il trattenimento dei richiedenti oltre il tempo consentito l'insufficienza dei servizi di informazione di tutela legale
La difformità dei criteri di valutazione fra le varie Commissioni territoriali
Vorrei soffermarmi sulla diffusione del trattenimento alquanto generalizzato dei richiedenti asilo anche minori
Praticato oppure in luoghi lontani da quelli in cui sono proposte le domande con forti difficoltà alla comunicazione e al rapporto con le associazioni operanti nel settore
E con inevitabili compressioni dell'effettivo esercizio dei diritti
Della difesa è frequente il caso di richiedenti che chiedono asilo a Roma e da qui vengono inviati a presentarsi e centri di identificazione al sud Italia a proprie spese senza comprendere nel motivo né a chi rivolgersi
Tanto si è diffuso riporta trattenimento alla procedura semplificata da spingere lo stesso Ministero dell'Interno emanare una circolare per limitarne l'uso
Purtroppo però numerose segnalazioni continuano a pervenire alle nostre associazioni che ci fanno ritenere che questa prassi non sia effettivamente cessata neppure dopo l'emanazione di questa circolare
La criticità dell'Hobbit di trattenimento è stata recentemente presentata anche nei rapporti dei diversi enti di tutela come Medici senza frontiere Licci estive Amnesty International il commissario e anche dal Commissario europeo per i diritti umani lesivi del diritto sono pure i provvedimenti di allontanamento espulsioni con respingimenti eseguiti anche in caso di ricorso contro il rigetto delle domande in applicazione delle procedure semplificate
Vorremmo sottoporre inoltre alcune ultime osservazioni è opportuno trovare una soluzione positiva le domande di asilo pendenti nella cosiddetta sezione stralcio
Che interessano stranieri presenti nel nostro Paese da tre o quattro anni e consentire una loro permanenza sul territorio valutando gli elementi di inserimento sociale lavorativo
In attesa dell'emanazione di una normativa coerente con i principi esposti nella bello nel documento congiunto oggi presentato riteniamo urgente procedere per via amministrativa
Alla modifica di tutte le procedure che lasciano spazio a interpretazioni discrezionali ora istintive della normativa
Penalizzanti per i richiedenti asilo per i rifugiati e per quelli stranieri a cui è stata riconosciuta la protezione umanitaria grazie
Allora adesso invitiamo gli esponenti di governo accomodarsi stavano
Dopo aver sentito tutte queste esposizioni
Che chiedono
Una risposta al ritardo
A questo punto del programma ascolteremo il punto di vista di altri rappresentanti delle del ministeri direttamente responsabili
Per l'assistenza e la protezione dei richiedenti asilo e rifugiati
Il ministro Ferrero ministro della solidarietà sociale il sottosegretario lucidi sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno
Sicuramente ascolteremo le loro parole con particolare attenzione
E quindi il carcere di passare la parola al ministro Ferrero ministro
Grazie grazie a voi grazie per l'invito
è un onore essere qui oggi
Anche perché credo che una giornata come questa vada ricordata
Perché più viene ricordata e più mettiamo i presupposti affinché un giornata come questa non si debba ricordare più si mette al centro il nodo dei rifugiati e non si nasconde questo problema è forse più riusciamo a concentrare degli sforzi affinché il problema dei rifugiati
Non sia più un problema così pesante come oggi
Da questo punto di vista io credo che alcune cose
Più specifiche le ville dirà Marcella Lucidi cui ministero quello degli interni è molto più diciamo direttamente interessato
è del tutto evidente però che la questione del fare
Una legge sul diritto d'asilo è un impegno che come Unione ci siamo presi nel programma ci siam presi in campagna elettorale è un impegno che dobbiamo assolutamente realizzare quindi questo
Diciamo va al di là di del del delle competenze che abbiamo fra di noi evidente che questo è un punto del programma su cui dobbiamo
Dobbiamo arrivare
Così come credo che alcune cose che ci diceva Sturani dell'ANCI siano assolutamente importanti dal diritto di voto cioè va va costruito un concerto diciamo così di di di di questioni
Io voglio soffermarmi su
Due o tre elementi
Che sono questi
Il primo
Noi abbiamo assistito in questi anni ad una discussione sulla questione delle della lotta al terrorismo e della guerra
E addirittura c'è stata la dottrina della guerra preventiva
Come modalità arrivando qui è una giornalista mi faccia una domanda e diceva ma c'è il problema della lotta al terrorismo e di evitare le infiltrazioni terroristiche c'è il problema della legge sull'asilo come si fa conciliare questa cosa ecco io penso che bisogna uscire da questo paradigma
Io credo che bisogna dire con chiarezza che bisogna passare dalla logica della guerra preventiva alla logica della cooperazione preventiva
E che se l'Italia vuole avere un ruolo di civiltà dentro il Mediterraneo o è capace di rivolgersi in questo modo in particolare i Paesi del Mediterraneo oppure rischia di non avere nessun ruolo
No io credo che questo sia il primo punto
C'è una responsabilità nostra
In cui il nodo della democrazia della ridurre i fenomeni di guerra dell'asciugare gli elementi di di di povertà e che si mischiano sovente appunto quei conflitti col fatto che noi sovente siamo gli esportatori delle armi che vengono usate in questi conflitti c'è una responsabilità internazionale fortissima
Che credo appunto vada declinata nei termini di una centralità del lavoro di cooperazione da parte nostra
Lo dico perché forse più difficile che un tempo oggi distinguere quella che la richiesta di diritto d'asilo per ragioni puramente politiche con quello che è un fenomeno enorme
Di migrazione
Che alle dimensioni che conosciamo forse molti anni fa si poteva distinguere molto più nettamente oggi e di a volte difficile delinea né confini io penso che per questo il punto della cooperazione sì un punto decisivo
Così come penso che su tutta la partita dell'immigrazione
Abbiamo un problema di iniziare un lavoro molto forte coi coi Paesi da cui si originano i flussi migratori
Per tentare di anche lì costruì un rapporto di collaborazione
Ieri ero in Spagna
Il tema della discussione organizzato dall'Unicef si vede che gli organismi dell'ONU sono molto attivi giustamente
Era quello dei bambini dei minori ma nell'incontro che ho avuto col ministero spagnolo il mio dirimpettaio spagnolo il nodo dell'immigrazione di come si interviene sui Paesi del Mediterraneo è stato un punto decisivo io credo che questo qui diciamo alla logica appunto del della cooperazione della cooperazione preventiva dev'essere un punto decisivo
E debba essere un punto decisivo su cui mettere i nostri sforzi
C'è un secondo elemento che vorrei sottolineare
Ed è una difficoltà che abbiamo noi qui a casa nostra
Ed è il fatto che sovente
Le questioni relative all'emigrazione le questioni relative all'asilo
Sono usate dentro il dibattito politico
Non discutendo del merito delle questioni
Ma né più né meno che facendo leva sulle paure che ci sono nella nostra società e sovente individuando il diverso il mediante rifugiato
Lo zingaro come il capro espiatorio come colui che viene identificato come la causa della situazione di disagio
Io penso che noi abbiamo un problema che è politico mai perché politico per certi versi e da questo punto di vista
Il il mondo delle associazioni può dare un contributo fondamentale noi dobbiamo lavorare ad asciugare i veleni che dentro la nostra società sono stati seminati in questi anni
E che fanno sì che sia impossibile discutere razionalmente di temi come l'immigrazione di temi come rifugiato e quant'altro
Noi dobbiamo dire con chiarezza
E dobbiamo lavorare come governo a tal fine per ridurre l'insicurezza sociale per ridurre gli elementi di paura che esistono nel corpo sociale ma anche per spiegare che l'immigrato norme il nemico della signora anziana che ha paura ad uscire per strada
Così come gli interessi dell'immigrato piuttosto che del rifugiato non sono contrapposti a quello dell'anziano piuttosto che del giovane che non al posto di lavoro io penso che questo è un compito fondamentale
Lo diceva l'ambasciatore la Rocca bisogna intervenire sull'opinione pubblica per ricostruire come di un senso comune
Mi verrebbe di dire per far coincidere la vocazione la quindi la parola della nostra Costituzione un po'più con quello che il sentire comune diffuso io credo che su questo dobbiamo fare un grande lavoro
Non basta oggi dire sì bisogna fare l'accoglienza non non non basta in qualche modo segnare il problema morale e politico bisogna fare un lavoro di prosciugamento di questi veleni che ci sono nel corpo sociale
Io credo che da questo punto di vista il lavoro che le le organizzazioni e le associazioni sociali possono fare enormi
Lo dico io non so se si diciamo se va bene per un uomo di governo ma io penso che se il dibattito politico su questi temi viene sequestrato dentro al conflitto tra i poli politici non se ne esce
Perché la discussione non è mai sul merito delle questioni e sempre sul far leva delle paure sociali per l'appunto per costume capro espiatorio non se ne esce noi noi abbiamo un problema impedire che questa cattiva politica sequestri il dibattito su queste grandi questioni
E abbiamo il problema di costruire una dialettica tra le questioni che voi ponete e la politica complessivamente per certi versi secondo me questo problema sta a monte delle divisioni dentro la politica
Bisogna far sì che il che il dibattito politico avvenga tra le reali istanze sociali
E la politica che deve esser chiamata risponde
Perché altrimenti è un teatrino in cui francamente sia difficoltà a accogliere quali sono gli elementi reali del del contenuto se non
Le vocazioni come in una sorta di campagna elettorale continua e alla fine distruttiva di qualsiasi possibilità di dare una risposta reale
L'ho io su queste diciamo finisco perché oltre punto l'impegno che abbiamo comunemente di costruire una lo una legge sull'asilo
Questo è un impegno che abbiamo noi io chiedo molto un impegno a voi
Questo governo secondo me può fare delle cose buone
Se associazioni le associazioni da quelle diciamo
Internazionale a quelle locali che si muovono sul territorio fatte fanno fatte sentire la vostra voce
Perché non è un problema di governo amico
E che questo governo può fare delle cose buone se molto disturbato dalla società
Perché determina il campo della discussione viceversa questo governo è molto tirato per la giacchetta da quelli che si chiamano a volte i poteri forti o da quelle che son queste polemiche in cui sfuggono i termini del contenuto reale
E quindi io credo che noi abbiamo bisogno
Degli appelli come del pungolo diciamo così
Benevolo ma
Rigido tenderei a dire perché questa è la condizione affinché questo governo possa fare delle cose buone per cui se dovessi dire uno slogan
Il disturbare il manovratore
Non è una brutta cosa ma è la condizione per avere un governo che faccia delle buone cose
E spero che l'anno prossimo potremmo essere qui a discutere di come una legge sia stata fatta e di come la discussione possa avvenire in un altro clima anche dentro questo Paese
Ringrazio il il ministro Ferrero per queste parole molto incoraggianti tutti noi abbiamo visto l'applauso che ha espresso giustamente questo apprezzamento
Passo immediatamente la parola al sottosegretario Lucidi sottosegretario
Grazie
Ci sono arrivati diversi inviti per questa giornata mondiale del rifugiato per il segno siamo qui ma sappiamo che intanto in altre città italiane ci sono altre iniziative che si stanno svolgendo e credo che questo davvero sia una grande occasione una grande opportunità per per tutti per per comprendere che esistono luoghi dell'immaginazione raggiunge a fatica luoghi che abbiamo bisogno di vedere dove non si sa quale tempo segnerà la conquista di quelle libertà invece già fondano il nostro sistema democratico
Voglio davvero ringraziarvi per per quest'invito voglio ringraziare azzurra sia per la sua azione propositiva che per l'azione reale di servizio che svolge e insieme ad altri non voglio ringraziare lanci e le altre associazioni di altri enti che ci hanno consegnato in questa giornata un appello rivolto sia al governo che al Parlamento penso si è rivolto al Parlamento tutto
Ed un appello che richiama a ad un dovere legislativo cogente
Che è sempre stato inevaso e che ribadisce la distanza che ancora esiste tre principi costituzionali internazionali e l'attenzione concreta
Che abbiamo finora offerto ad un diritto che giudico inderogabile giudico soprano
Che abbatte l'idea di confine quando questa collide con la prioritaria l'esigenza di difendere la persona umana
Il tema di che stanno la speranza sintetizza l'avete già detto il percorso umano e psicologico che rifugiato intrapreso prima ancora di affrontare il suo viaggio viaggio che lo porterà lontano dalle privazioni da persecuzioni da assenza di libertà da morte
Il rifugiato è una persona in fondo che è riuscita nonostante tutto a dominare la disperazione
E a fare appello a tutta la sua forza interiore per combattere ciò che nega la sua vita e la sua dignità
E allora diciamolo il diritto d'asilo diritto è un diritto soggettivo pieno
Ed è un diritto direi anche che ci pone a confronto con una realtà che sebbene si componga poi con il fenomeno più complessivo delle migrazioni
è comunque una realtà che ha una ragione originaria bene individuata che ho io credo che questo dobbiamo averlo sempre presente
è una ragione che supera i desideri insonni di trovare un luogo in cui vivere meglio lavorare e far crescere la propria famiglia e propri figli
è una ragione che costringe a lasciare la terra perché è una terra Verza maligna che non solo non dalla vita ma che può anche toglierla
Chi chiede rifugio ci chiede contro discrimine che patisce di varcare una soglia
Una soglia reale e simbolica oltre la quale egli sia riconosciuta l'identità personale negata e allora credo che ragione di questo noi siamo obbligati a pensare le regole terrei le regole del nostro Paese in funzione di garanzia di protezione di un diritto fondamentale
E le regole europee in funzione della condivisione di uno spazio comune di rispetto e di promozione attiva di questo diritto
Il governo è impegnato lo diceva prima di me il ministro Ferrero in linea con il programma elettorale della maggioranza affinché venga approvata dal Parlamento una legge organica sul diritto di asilo
Questo impegno sta dentro il progetto di una nuova politica per l'immigrazione che sia in grado di dismettere un approccio emergenziale
E quindi difensivo in qualche modo e di guardare a ciò che sta accadendo continuerà ad accadere come un segno distintivo di questo nostro tempo
Dicevate prima commentando
E le vicende che abbiamo visto
Un fenomeno epocale strutturale globale rispetto al quale definire un nuovo ordine di convivenza e di giustizia oltre che di sicurezza e quindi di libertà
Ed indubbiamente sicurezza e libertà sono valori che debbono ispirare anche la scrittura di una legge organica sul diritto di asilo
Ma senza che queste avvenga in tempi indebitamente confusa con la pur necessaria disciplina dell'immigrazione regolare
Questo non significa ignorare quei casi di un possibile utilizzo strumentale e distorto del diritto di asilo ma avere ben chiare le diverse premesse giuridiche che ne devono determinare la disciplina
Tra l'altro l'accoglienza per i rifugiato impressa nel DNA stesso della nostra democrazia quando i costituenti hanno scritto l'articolo dieci della Costituzione italiana
Hanno voluto conferire al diritto di asilo la maggiore ampiezza possibile e lavora i lavori preparatori quegli anni ci autorizzano a crederlo
Sapete tra l'altro che la dottrina qual è l'idea della dottrina prevalente sul diritto di asilo e cioè che si tratti di una norma addirittura immediatamente precettiva e non già programmatica
Voglio invitarvi a riflettere su dato
Nel due mila cinque ci sono stati ottocentottantacinque riconoscimenti di status circa il nove per cento di nove mila trecento quarantasei domande di asilo
Ma ci sono state anche quattro mila trecentocinquantaquattro concessioni di protezione umanitaria più del quarantacinque per cento
Ad altrettanti righe richiedenti asilo a cui era stato negato lo status di rifugiato alla stregua della convenzione di Ginevra
Mi fa pensare questo dato mi fa pensare
Sull'insufficienza della previsione della convenzione di Ginevra comprendere quei casi che meritano comunque protezione secondo il principio del Nord le folle Ban
è evidente che dopo mezzo secolo ci confrontiamo con nuove situazioni meritevoli di tutela finora non associate alla definizione di rifugiato
L'asilo è un diritto fondamentale dobbiamo scriverlo in una legge dobbiamo scrivere che come tale imbocca una tutela piena quanto alla sua agibilità e quanto alla sua difesa
E questo è il filo col quale dobbiamo d'essere la trama normativa a partire dal dovere che abbiamo di non respingere chi vuole chiedere asilo in Italia
Per finire con quello di assicurargli la permanenza ha che ha lo scopo di una verifica giurisdizionale delle ragioni proposta
Lungo questo percorso dovremmo definire tutti quegli interventi che diano il segno di un effettive attenta presa in carico della persona nonché della sua domanda
La recente istituzione delle Commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato ha favorito sicuramente un servizio di prossimità un'articolazione più vicina la necessità e l'urgenza di riconoscimento del diritto occorrerà proseguire su questa strada operando anche sulle modalità di valutazione con la previsione di un'unica ed equa procedura di essa delle domande di asilo
Sapete già che nei prossimi giorni il Ministro dell'Interno nominerà una commissione ministeriale che avrà il compito di visitare i centri di permanenza temporanea e formulare valutazioni e proposte
Abbiamo sentito importante su questo lavoro chiedere un impegno una partecipazione anche del mondo associativo c'è stata una risposta molto importante molto positiva
Questa importante iniziativa darà sicuramente l'opportunità di fare una riflessione anche sui centri di identificazione considerato comunque che la discussione di un progetto organico sul diritto di asilo dovrà affrontare anche questo tema
Ancora alcuni passaggi su alcuni aspetti che ci sollecitate
Restano ancora da recepire per l'Italia due direttive europee in materia di asilo
Una sulle procedure per il riconoscimento e la revoca dello status l'altra sull'attribuzione della qualifica quanto alla recente istituzione del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e del fondo nazionale per le politiche dei servizi dell'asilo
Certamente queste queste realtà questi servizi rispondono al bisogno di integrazione espresso da rifugiato riconosciuto superando le logiche meramente assistenziali
Integrazione nel mercato nel lavoro nella società civile la cultura del Paese di accoglienza
Attualmente il sistema di protezione finanziato dalle risorse del fondo nazionale per le politiche servizi dell'asilo
Si tratta di circa ventitré milioni di euro per l'anno in corso ed è il fondo europeo per i rifugiati sono circa due milioni di euro
Quest'ultimo fondo sta coprendo le categorie più vulnerabili cioè tra i vulnerabili ci sono i più vulnerabili
E si tratta delle persone disabili dei minori
Di minori stranieri non accompagnati degli anziani dei bisognosi di assistenza sanitaria delle vittime di tortura di violenza
Questo sistema che si è ispirato all'esperienza del programma nazionale attivo che fu avviata nel due mila dal ministero dell'Interno insieme a da onore Anci
Ha dato sicuramente
Sta dando centralità al ruolo degli enti locali
Enti locali perché i gestori di servizio sul territorio ed inoltre sta favorendo anche il coinvolgimento delle associazioni del volontariato che sono maggiormente impegnate nel settore
Ecco per concludere all'iniziativa basta per concludere il mio intervento ma l'inizio di una strada all'inizio di un percorso all'inizio di un lavoro
Che ci spetta che ci appartiene con la responsabilità di governare il Paese io credo che non ci sia dubbio che chi ci chiede accoglienza e rifugio
Perché ha sperimentato teme di sperimentare la persecuzione debba trovarci come voi dite nell'appello sensibili alle sue condizioni
E che questo debba poi avvenire oltre che con le norme con i comportamenti concreti avete ragione io trovo che nell'appello che viene oggi indirizzato al Governo al Parlamento il frutto di convinzioni profonde
Tra un altro affermate anche con rigore
Che mi sembra necessario che passino ora attraverso il legislatore nel vissuto della società come elemento raccomandava lo stesso ministro Ferrero che rafforzi della nostra società il civismo
Il sentimento democratico
Lavoriamo insieme lavoriamo insieme significa torniamo a riprende la buona prassi la buona consuetudine che con chi come voi lavora quotidianamente in esperienze di servizio il Governo si sieda si confronti
Per verificare insieme qual è il progetto attraverso il quale davvero governare nel nostro Paese una politica per l'immigrazione
Che sia che significativa e di accoglienza e di integrazione quindi ti ama questo come avete ricordato c'è il tema del insieme al tema dell'asilo c'è il tema del diritto di cittadinanza del diritto di voto amministrativo
C'è il tema della libertà religiosa c'è il tema di una disciplina dell'immigrazione che non sia versata
Su un'impostazione repressiva ma che sia una politica dell'immigrazione davvero aperta a regolare un fenomeno con quale dovremmo fare i conti per molto tempo gran
Ringrazio molto il sottosegretario per queste parole
Perché ci indicano che ormai ci sarà ci sono le condizione di una vera e fruttifera collaborazione con il Ministero dell'Interno
Chissà non solo per una collaborazione istituzionale e formale
è stato colpito del delle parole del sottosegretario nella serietà nella profondità nel tempo
Che dimostra nel considerare diversi aspetti della problematica che si è parlato del legame tra la persona individuo e le regole interni in funzionamento con rispetto e sostegno di un diritto fondamentale si è parlato della specialità del diritto di asilo e la distinzione fondamentale tra rifugiati e immigrati si è parlato dell'importanza della distinzione tra status di rifugiato e sostegno umanitario e l'importanza di analizzare il perché immagino la preponderanza
Della del del sostegno umanitario e il nome no abbastanza
Ridotto di status di rifugiato si ha parlato anche
E del tema della di importanza delle modalità di valutazioni uniforme tra tutte le Commissioni territoriali infine tanti temi di cui avremo tante cose da dire
E devo dire che mi sento molto ottimista dopo delle parole del sottosegretario e anche dopo di quelle del ministro Ferrero
E che in verità ha parlato in termini che capiamo immediatamente
è stata l'opposizione che facciamo spesso chiamo sempre fatto noi tra guerra preventiva di cooperazione tra Paure e comprensione
Tra politico stazione del discorso è e Pianico costruttivo tra le persone che sanno veramente di che sta parlando di che si tratta la la problematica
Penso che finiamo molto bene questa questa sezione per la giornata e vorrei da parte nostra poter assicurare l'impegno in condizionale dell'UNHCR e nostra piena disponibilità per collaborare con il ministero dell'Interno eccone il ministero della solidarietà con tutte le enti di tutela con lanci con tutti quanti
Per continuare con la costruzione di un sistema che possa veramente dare risposta a tutte le necessità
Dei richiedenti asilo ed è rifugiata nel tutte le tappe del del loro percorso cioè nello mento che arrivano sul territorio italiano fino a quando finalmente arrivano a una certa integrazione non è facile
Però è lo ha lo abbiamo visto oggi con le testimonianze di fatti ma e dia copia di integrazione è possibile
E che finalmente in Italia c'è veramente una speranza vera per i rifugiati epiteti gerente asilo grazie
Nel chiostro ci sono delle belle foto ci sono state donate da da Armando Di Loreto e che testimoniano l'attraversata dal Niger a Lampedusa e poi c'è anche un cocktail per tutti grazie
Maria arrivederci grazie
Grazie mille