Firenze. Cuore del laboratorio toscano. L'anno della verità - Assemblea Annuale di Assindustria 2006

Buongiorno a tutti io devo anzitutto scusare il ritardo con cui cominciamo
Ma
Potrà sbrigarmi era una battuta ingiusta
è colpa del vice sindaco
No
L'applauso avrò perché lo farebbe
Siamo tutti abituati a Firenze caro presidente a dire corsa il vicesindaco per quello che succede io credo che abbia però almeno il merito di lavori le sta facendo beh
Grazie a tutti di essere venuti grazie alle autorità grazie a voi
E grazie in particolare al nostro presidente Luca Cordero di Montezemolo che
Vi posso assicurare per quanto io segua la sua attività sta facendo un grande tour de force per il Paese
Parlare
A noi imprenditori per parlare alle autorità locali io prima di dare la parola il saluto
A alcuni dei nostri ospiti vorrei ricordare soprattutto
Ai miei colleghi l'organizzazione della giornata di oggi
Abbiamo adesso l'Assemblea io credo che colla concluderemo nell'arco di un'ora e mezzo un'ora e tre quarti poi del chi si trattiene avremo lanci in piedi e subito dopo alle due l'assemblea privata qui dobbiamo approvare il bilancio
E siccome siamo tutti molto inattesa di questa giornata particolare o almeno molti di noi soprattutto per coloro che non sa non stanno non abitano a Firenze alle sedici in associazione ci sono due sale attrezzate per vedere la partita
Questo implica che non ci sono giustificazioni per quell'imprenditori che non restano all'assemblea privata
Bene
Io devo rapidamente leggere due lettere di saluto che ho ricevuto
La prima dal ministro per i Rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Vannino Chiti che mi dice che con vero rammarico devo comunicarle per sopraggiunti impegni istituzionali non mi sarà possibile essere presente come previsto all'assemblea annuale ordinaria
Che si terrà il ventidue giugno prossimo
Mi ringrazia e l'invito e prega di trasmettere i suoi saluti al presidente Montezemolo e a tutti i presenti
è una lettera delle sindaco Domenici che dice caro presidente la ringrazio per l'invito all'assemblea annuale ordinario di Assindustria
Apro una parentesi e l'ultimo anno che voi vedete il nome Assindustria perché dal primo gennaio del due mila sette
Anche Firenze si adegua alla linea adottata da Confindustria si chiamerà Confindustria Firenze
Il nostro logo e anche la nostra forza e quindi
Il titolo che avete scelto per il vostro incontro costituisce un terreno di confronto e di impegno su un'idea di crescita per quanti operano in ambiti diversi di responsabilità nel nostro territorio
Scadenze improrogabili non mi consentono di essere con voi e di partecipare come era mia consuetudine
Ad un dibattito che sono certo sarà ricco di progetti e di proposte di stimoli utili e concreti per un lavoro in grado di unire le energie le risorse che numerose disponibili possono contribuire allo sviluppo sociale ed economico della vostra dalla nostra comunità
Vorrei tuttavia far giungere a lei al presidente Luca Cordero di Montezemolo ai suoi ospiti un cordiale saluto
E un augurio sincero perché dalla vostra assise esca rafforzata la volontà di procedere insieme istituzioni in prese associazioni economiche di categoria
Sulla strada della modernizzazione raccogliendo le sfide difficili per l'aria che la realtà ci impone
Quindi ringrazio per queste due lettere e darei la parola al
Vice Sindaco per un saluto fra l'altro lo ringrazio in modo particolare perché so che era particolarmente stressato dall'impegni e quindi a ha avuto il tempo ha trovato il tempo di essere con noi
Ringrazio
Io lei presidente anche per la benevolenza con cui ha voluto salutare la mia presenza in questa sala ringrazio quanti hanno applaudito per quanto concerne
Ma abbiamo voluto aggiungere
E non soltanto per un atto formale nei confronti dell'Assemblea nei confronti del presidente nei confronti del presidente Montezemolo
Alla lettera del sindaco la presenza dell'amministrazione comunale con questo saluto e con una delegazione folta di assessori molto autorevole l'assessore
Al al allo sviluppo economico Göring assessore al dal piano strategico Nencini l'assessore alle partecipate al progetta
Per Albini che l'assessore la partecipazione Cristina Bevilacqua quindi una delegazione dell'amministrazione ampia ed autorevole per assistere ai lavori e non per un atto formale
Perché crediamo che proprio continuando a fare riferimento all'anno della verità noi siamo entrambi
Amministrazione e una una delle forze sociali più importanti del nostro territorio di fronte al ad una fase particolare della lunga sfida del cambiamento che ci investe da molti anni la sfida
Che non è nel non fermarsi e nel ripartire e nella necessità di rispondere ad una situazione nella quale come lei signor Presidente molte volte a ripetuto il rischio della rendita è il rischio di questa realtà e di questa città e forse non soltanto di questa città e di questa realtà
Dunque negli slogan ma che abbiamo Sempre sentito ripetere è il tempo del fare
Noi ci troviamo accomunati e ci troviamo accomunati non è per una rivendicazione dei nuovi ma certo come amministrazione siamo la città che negli ultimi tempi ha superato in termini relativi qualunque altra città estere essendo seconda solo a Roma per quanto riguarda mole di investimenti
Quanto sia difficile fare e investire in questa città per ragioni anche oggettive quelle che facevano parte della battuta iniziale lo sappiamo tutti ma anche per la necessità di arrivare ad un superamento di carattere culturale che è forse la riforma più importante che noi abbiamo di fronte
Da questo punto di vista nei confronti di un'opinione pubblica che è abituata con grande intelligenza a individuare sempre quello che si doveva fare prima per non fare quello che si sta per fare l'adesione e la iniziativa della di un'associazione come l'associazione industriale diventa estremamente importante e positiva e su questa contiamo
Non è soltanto un'amministrazione comunale che ha deciso di infrastrutturale la città in termini moderni
E anche la voce degli operatori che chiedono che questa infrastrutturazione sia portata avanti perché c'è la necessità di portarla avanti
L'altro elemento che vorrei dire per non rendere formale il saluto è che la consapevolezza credo comune che non si governa una realtà come la nostra soprattutto nella fase in cui siamo senza la consapevolezza come si dice oggi di una governance diffusa in cui non c'è uno degli interlocutori che decide ma c'è la necessità di un concerto fra gli interlocutori gli operatori e i soggetti e nella situazione di Firenze questo concerto
Ad essere sistemico perché non esiste un aspetto risolvendo il quale non si creino problemi o non si risolvano anche altri aspetti da questo punto di vista credo di poter dire che le amministrazioni amministrazioni dei comuni dell'area fiorentina l'amministrazione provinciale stanno dando luogo a quel Consorzio per la per l'agenzia della mobilità che tante volte è stato al centro delle iniziative della associazione degli industriali mentre procede
E procede anche con significative prese di consapevolezza già con questo discorso dell'Agenzia della mobilità la consapevolezza che il governo della nostra area non può più essere distinto almeno per le sue funzioni essenziali nelle divisioni delle circoscrizioni amministrative che un tempo costituivano pura anche il vanto della identità di ciascuna delle realtà sappiamo che su questi temi cioè sintonia sappiamo che nella impegno comune ad affrontare la non solo la la la necessità di fare ma la necessità di una profonda modifica culturale
Nori sì possiamo incontrare possiamo reciprocamente aiutarci ed è quindi per questo motivo che il doveroso saluto di benvenuto si traduce anche in un augurio sincero di buon lavoro
Grazie
La parola al presidente del
Abbastanza significativa io credo che le parole che Assindustria sceglie
Anno dopo anno per in qualche modo anche sollecitare o provocare le amministrazioni locali e più in generale la comunità fiorentina trovino un richiamo importante
Presso tutte le realtà che oggi sono qui presenti
Lo scorso anno il tema del fare fare fare
Un'intesa assoluta nello ricordava anche il vice sindaco ad oggi
Noi abbiamo senza ombra di dubbio un rischio come amministrazioni che quello di prendere il decisionismo come semplice esercizio muscolare viceversa io credo che alcune realtà che in questo hanno si sono
Appena testo pensando esplicitamente alla questione del piano provinciale dei rifiuti il termovalorizzatore ma anche altre realtà come la Fondazione Palazzo Strozzi dimostrino
Che in questo anno accanto alla discussione al dialogo all'ascolto caratteristiche fondamentali per un'amministrazione noi abbiamo voluto dire con grande nettezza che il fare fare fare appartiene anche a noi
Dopo tanti anni di discussioni di dialogo di necessario ascolto abbiamo deciso di decidere davvero e io credo che di questo va dato atto non tanto e non solo alla Provincia ma anche a quegli amministratori a quei sindaci che in prima fila hanno sfidato le proteste hanno retto una situazione che sembrava assolutamente difficili credo che la differenza tra la politica il bar dello sport sia che in politica dopo tante discussioni bisogna decidere e questo noi l'abbiamo fatto anche presidente Ceccuzzi
Su uno dei settori su cui non avevamo raccolto lo scorso anno quell'operazione di Firenze mostre una delle poche cose sulle quali non eravamo d'accordo che oggi con la presenza di una persona autorevole di un CDA autorevole penso a Lorenzo Bini Smaghi e al consiglio d'amministrazione che lo governa
Può essere una delle leve dello sviluppo per il nostro territorio e credo che sia che bello per la storia di Firenze che sia un banchiere in questo caso il banchiere centrale che prova a ripartire a rilanciare il tema del rapporto
Tra sviluppo economico e culturale
Quest'anno accanto al fare fare il tema della verità l'anno della verità
Che riguarda peraltro anche gli stessi argomenti dello scorso anno perché io mi limito a dire che è inutile che noi continuiamo a parlare di servizi pubblici locali
Se o che scegliamo con tempismo la soluzione al tema del piano provinciale dei rifiuti se continuiamo ad avere cinque aziende dei rifiuti che insistono sul territorio provinciale
Non sul territorio regionale ce ne sono cinque con cinque consigli d'amministrazione con cinque strutture di direzione generale con cinque e diverse strategie credo lasciando stare era che coinvolge tre comuni dell'Alto Mugello le altre quattro debbano dar corso visto che alcune di queste sono anche in Assindustria debbano dal corso rapidamente io credo a un processo di unificazione nella logica ricordano dal presidente Martini qualche settimana qualche mese fa
Dicevo però che è l'anno della verità anche e soprattutto per alcune questioni che ci riguardano
Io prima raccontavo di una vicenda sulla quale lo scorso anno non eravamo forse d'accordissimo ce n'era una sulla quale ramo molto d'accordo che era quella della Fiera e su cui oggettivamente dobbiamo rilanciare e ripartire io credo che si debbano scorgere anche i segnali positivi
Il turismo a Firenze cresce più che in tutto il resto d'Italia e e e ti dico la Fiorentini dire che s'era perso tante posizioni prime è vero
Ma oggi Roma cita i dati che ci dice se davanti a noi di due punti percentuali elementi per fare rimanere queste persone
Certo è che sul settore della offerta turistica noi abbiamo bisogno in particolar modo per il settore fieristico e congressuale di dare chiarezza alla scelta del sistema fieristico e su questo credo che sia importante che il Comune la Provincia e la Regione
Hanno chiarito con grande forza quella volontà che lo scorso anno manco devo dire più per le responsabilità del mondo delle categorie non di Assindustria perché presidente fu molto chiaro fin da allora fin dalla Rear dall'intervento dalla relazione
Ma perché ci sia con chiarezza a la scelta di ridurre il numero dei consiglieri d'amministrazione e di evitare che quello diventi un condominio di l'attribuzione di un Patek capaci perché qui preme non è e credo che voglio dire chi era ieri
A visitare Pitti sia in the conto che noi abbiamo una eccellenza intoccabile quale Pitti per quello che prevede e che fa oggi nel nostro territorio e contemporaneamente la disponibilità a mettere dei soldi sul
Piatto ma canto a questo io credo siano della lega per tante cose ne cito due e termino con una battuta le due che cito perché sono quelle che più riguardano la Provincia sono l'anno e la scuola
C'è un tema scolastico ne parlammo in Assindustria grazie a un pregevole iniziativa del presidente Ceccuzzi c'è un tema della scuola disastroso
La scuola italiana è da quattro anni priva di rifinanziamento anche soltanto per il settore dell'edilizia non tanto per un progetto culturale mancano i fondi anche per l'edilizia scolastica
Noi abbiamo fatto investimenti molto significativi oltre venticinque milioni di euro in un biennio su questo e siamo convinti che la scuola vedesse dopo più bello di una comunità perché la scuola è il luogo del futuro
Quello che io credo sia necessario che ci sia una capacità da parte delle imprese
Se è possibile di inventarsi strumenti anche innovativi
Per andare a dare un messaggio di speranza questi in questo caso trentacinque mila giovani che frequentano le scuole superiori e che hanno un grande bisogno di sentirsi non i cittadini di domani ma i cittadini di oggi e l'edilizia scolastica la capacità dell'offerta formativa
E la capacità di coniugare il mondo dell'impresa con il mondo della scuola riguarda tutti non riguarda solo noi
Dall'altro l'Arno
Oggi siamo tutti a festeggiare oggi in questo periodo in questo anno a festeggiare il quarantesimo anniversario dell'alluvione
A ricordare anche a costruire logicamente comprensibilmente una sorta di è applica come presidenziali festeggiare in un senso in una norma anche festeggiare sa Presidente perché
La
Verrebbe e festeggiare perché avendo al museo avendo avuto il presidente supposi che m'ha fatto la già prima la relazione e m'ha fatto le e lo che lui dice con grande puntualità su questo Maranello rigore di motivo neri stiamo festeggiando una straordinaria pagina della storia di Firenze
Fatta di impegno coraggio e generosità il punto vero è che se festeggia se un po'meno e cercassimo di costi delle casse d'espansione per adesso
Che è il vero problema che ancora non abbiamo risolto forse sarebbe meglio per tutti in questo la Provincia in questo anno aperto una forma innovativa di rapporto con il sistema privato che io credo sia particolarmente importante significativa a partire
Dai project sulle briglie elettrici
Termina con una battuta visto che è l'abbiamo fatta il presidente ma in questo la logica di di coinvolgimento a mio giudizio c'è bisogno che nessuno si senta escluso che ci sia una parte di responsabilità in tutto neanche un briciolo di responsabilità può essere perduta
E forse bisogna rimettersi in gioco riso perché Presidente Montezemolo nella sua importante significativa relazione al ai diciamo all'assemblea di Confindustria Noiret ha posto il problema anche della rinnovamento dell'aspetto istituzionale
Inserendo anche le Province in questo allora io vorrei dire che raccolgo la sfida su questo aspetto la raccogliamo i come provincia ma raccogliamo insieme a Firenze il punto non è cosa decidiamo di cambiare
Il punto è prendere atto che per come noi stiamo vivendo qui ed oggi
Il tema della rappresentanza ha bisogno di un salto di qualità e riguarda noi istituzioni perché non è possibile avere sette livelli di governo diverso filantropa ma riguarda anche quelle realtà associative e realtà del mondo delle categorie che hanno bisogno di spronare chi su questo
Perché sarebbe troppo facile dire che
Ad oggi la richiesta di nuove province viene dalle realtà locali e dei mondi delle categorie locali quello che mi interessa non è stare a discutere di questo emettersi anche noi in gioco ma avere una consapevolezza che insieme ce la possiamo fare davvero ieri si era in Ponte Vecchio ad assistere a una straordinaria occasione come quella del di uno degli eventi di Pitti vale a dire la sfilata di Roberto Cavalli ha visto una capacità
Di
Stupirsi di stupore di meraviglia rispetto al rapporto tra Firenze del passato e la Firenze di oggi
E l'eccellenza di oggi che ha suscitato io credo ben più di uno stupore perché ha suscitato inchino nel Fiorentino la convinzione che abbiamo un qualcosa di unico al mondo
Credo che essere nell'anno della verità significhi non soltanto di dire agli stessi questi ma anche essere disponibile a giocarsi una parte
Delle proprie responsabilità e probabilmente anche a rimettersi in gioco un po'di più di quello che tutti insieme abbiamo fatto su questa strada la Provincia augura buon lavoro al presidente Ceccuzzi all'Assindustria e naturalmente a Confindustria nazionale
Recare all'assessore regionale Brenna di portarci non saluto della Governo regionale il Presidente Martini si è scusato con meno aveva un impegno istituzionale non è qui con noi ma rappresentato dall'assessore Brenna
Sì buongiorno sono molto lieto di portarvi saluto del governo regionale ringrazio il presidente Ceccuzzi per l'occasione che si viene offerte rivolgo un saluto particolare a tutte le autorità presenti al presidente Montezemolo
Vorrei fare una considerazione carattere generale affrontare tre punti la considerazione riguarda la discussione sul programma regionale di sviluppo
Programma regionale di sviluppo che fra l'altro ha incontrato giudizi estremamente positive ricordo a questo riguardo una lettera sottoscritta
Tra tutti gli stakeholders che non soltanto considero positivo il metodo ma anche le questioni affrontate le parole chiave di questo programma del gruppo sono discontinuità
Dinamismo qualità innovazione internazionalizzazione
Solo parole chiare che devono diventare i parametri per misurare la responsabilità del governo regionale ma sono parole chiare che devono anche impegnare i comportamenti coerenti tutti gli stakeholders per l'appunto
Io credo che ci unisca l'imperativo di superare la fase del dibattito ci unisce
La necessità di agire e quanto si stia agendo per l'appunto lo si trova premente anche nelle difficoltà di carattere logistico che si trovano ma la questione per l'appunto che se mai si comincia se mai si affronta questi temi mai potranno trovare una soluzione
E l'altra considerazione che faccio è che io non considero il dibattito un attardarsi ricorda però che mentre noi discutiamo i nostri competitori se di posizioni e quindi il tempo è sempre di più una variabile competitiva
Il primo dei tre punti voglio affrontare in una recente indagine si ricorda che la Toscana avendo la fortissima propensione all'export ha bisogno di internazionalizzare la propria politica
La Toscana esporta l'area del dollaro il venti per cento in più da regioni italiane questo fa sì quando la realtà lo si espande abbiamo grandi vantaggi quando questa si contrae pesa e negativamente e allora sull'internazionalizzazione sono molti i soggetti che operano e generando risultati ma spesso generando sovrapposizione confusione dispersione di risorse sconcerto fra i nostri interlocutori
Allora abbiamo avviato d'intesa appunto con il tavolo di concertazione
Un processo di semplificazione i soggetti che non vuol dire assolutamente semplificazione la complessità però siamo giunti per l'appunto la condizione operativa
Gli studi sono terminati occorre che tutti conferiscano al soggetto unico che ripeto non è soggetto che semplifica la complessità quel potere quelle potestà che possono portare il sistema Toscana nel mondo ancor più di quanto non sia stato fatto fino adesso
Il secondo punto una recente indagine afferma che nei processi di delocalizzazione rintraccia abitazione
Il sessantacinque per cento delle imprese fiorentine va in Europa e negli Stati Uniti
E quindi smentendo quel facile boatos che dice che si va a delocalizzare inseguendo la riduzione dei costi c'è anche questo per il diciotto per cento si va nel far East
Ma il sessantacinque per cento che va nel Primo Mondo lo fa per motivazioni ben precise che sono la ricerca di nuove opportunità
Il presidio di questi mercati per generare valore da riportare qui per investire qui e questione estremamente discriminante un pessimo rapporto fra pezzo qualità fornita dei servizi del terziario Dell'Orto Regione allora ne consegue che l'imperativo di recuperare competitività non soltanto all'impresa ma il sistema Toscana non può essere ricercato soltanto all'interno del puro recente aziendale
C'è un tema che riguarda appunto rapporto qualità fruibilità rapporto prezzo-qualità del terziario e servizi che deve essere affrontato Terna vanificare appunto l'azione di recupero e persistendo questo sistema inefficiente io non voglio buttare la croce addosso nessuno preminente ognuno di noi ha posizioni di rendita
E dato che però questa condizione prende il nome rete riposizionamento competitivo più aspro io non so se si chiama rendita si chiama mercato protetto sentiamo mercato Teplice sentiamo mercato tariffato
So che il recupero di efficienza di efficacia tanto al settore pubblico fatto settore privato è la futura obbligazione che oggi dobbiamo scambiare
è stato ricordato la Toscana tre milioni e mezzo di abitanti
Un quartiere Shanghai allora qualche economie di scala qualche elemento di efficienza qualche elemento per semplificare ed ha soltanto il settore pubblico e nel rapporto di qualità presso il servizio e credo che sia un elemento importante
L'altro punto riguarda un intervento sul sistema infrastrutturale materiale materiale persone informazioni versi viaggiano più è forte la dotazione materiale materiale nostra regione minore pressione sui corti e allora occorre agire occorre agire occorre agire
Il programma regionale di sviluppo della regione assume un impegno oltre che delle linee definite investe dal due mila sette due mila dieci quattro miliardi e mezzo di euro e la cosa credo che sia un elemento che traduca poi da inserire il dibattito non ben definito ad azioni concrete l'aspetto che ci riguarda più concretamente che riposizionamento competitivo la capacità di attrazione della nostra comunità
L'ultimo punto riguarda il manifatturiero
Manifatturiero che non ha bisogno di protezionismo
Non ha bisogno di darsi dicevo che siamo l'economia di trasformazione con la fortissima vocazione all'export provato immaginarne un po'di vento quale simmetrico sarebbe la gelata rivolte opportunità di esportazione e quindi il manifatturiero a priori politiche di strategie abito di regole condivise addio addio Europa
Nei nostri orizzonti avremo sempre più d'Europa è sempre meno Roma
E allora faccio una piccola considerazione a questo riguardo mi è capitato e partecipare un dibattito dove l'importantissimo imprenditore che ha interesse nell'editoria finanze non è Berlusconi ha iniziato il suo intervento dicendo
Soltanto un cretino o pensare di investire il manifatturiero in Italia oggi motivando questa sua affermazione con il grado di vetustà con il grado di maturità quei fattori prodotti manifatturieri sono sotto schiaffo a quelle che sono le competizioni dei paesi emergenti a meno dell'ente che da TAR credo che ne è stato Franzela Palade mutuato il modello dei distretti tecnologici investe a mezzo un miliardo di euro per lo start-up inverte vento che costerà sette miliardi di euro a regime per un prodotto che ha cinque mila anni i profumi
Si capisce podismo nelle stanze di questo settore quindi molto spesso lazzaretto Vecchio desueto maturo è l'approccio dopodiché che la subfornitura di basso valore aggiunto si approva il posizionamento lo sanno tutti e allora se la scelta che fa il piano regionale di sviluppo è quella di puntare su settori manifatturiero sui settori tradizionali per favorirne lo riposizionamento credo che riassumendo con lo slogan potrei dire non solo manifatturiero molto senza manifatturiero
Ma puntare sul manifatturiero in Toscana vuol dire puntare su settori ad alta specializzazione ero all'intervento innovazione estremamente importante e concludo veramente
E sta dice che fatta cento la spesa per ricerca innovazione trasferimento in Lombardia il contributo pubblico del venticinque per cento in Emilia Romagna il quarantotto per cento in Toscana il contributo pubblico del settanta per cento Lisbona dice chi per fare dell'Europa economia più competitiva occorre investire il tre per cento l'anno del PD e due terzi dovesse privati
Qualcheduno dice Vento Scanavacca case Trezza pubblica sia figlio dalla pigrizia ed incapacità prospettica il sistema delle microimprese io dico che la risposta l'affermazione microimprese
Che molto spesso avverbio d'innovazione non sempre hanno la possibilità la potestà al loro interno diversità la risorsa forte riposizionamento competitivo e vorrei testardamente continueremo a investire innovazione testardamente continueremo a vestire e l'ultima considerazione dalla mente
Occorrono politiche per lo sviluppo dico di più occorrono politiche pubbliche per lo sviluppo
Che sono altra cosa il controllo pubblico sull'economia se si osserva il mondo indipendentemente assegno di governo che sia il capitalismo è stato francese il capitalismo compassionevole statunitense il capitalismo renano l'intervento alla mala pubblica difendere i campioni nazionali se la strategia a ripercorrere per il sistema Paese effettivamente competitivo è significativo
E allora noi noi revochiamo questo nostro impegno nel programma regionale di sviluppo per l'appunto l'intera massa di investimenti è di quindici miliardi di euro
Non saranno la soluzioni a tutti i problemi ma certamente e un buon contributo e della testimonianza per intero se il governo regionale a questi problemi buon lavoro
Qualche ogni tanto nelle nostre anche nelle nostre assemblee dobbiamo innovare
Vorrei che il presidente del gruppo Giovani di Firenze portasse il suo saluto a questa Assemblea
Alla parola Jacopo Morelli
Autorità e cari colleghi vi porto il saluto dei giovani imprenditori fiorentini
Un saluto che testimonia la capacità di rinnovarsi del nostro territorio e di Assindustria
Ringrazio il presidente Ceccuzzi per questa opportunità
Qui oggi in questa Assemblea c'è una nuova generazione di imprenditori che ha scelto di investire e di scommettere sul futuro di Firenze
Il presidente Montezemolo ci ha definito laboratorio di idee per tutto il sistema
Siamo laboratorio si ma anche officina un'officina fatta di tanti giovani che ogni giorno si battono per cercare di creare ricchezza per il loro Paese e di questo sinceramente siamo orgogliosi
La nostra curiosità la nostra Energia la nostra apertura al mondo sono al servizio di questa casa ma soprattutto di Firenze su cui nutriamo forti aspettative per l'avvenire
Viviamo in una regione e in una provincia che invecchiano con un grande bisogno di attrarre nuovi talenti intelligenze capitale umano per affrontare il presente e proiettarsi in avanti
Ci piacerebbe che i giovani di ogni nazionalità venissero qui non solo per brevi periodi di vacanza o di studio
Ma soprattutto questo sarebbe bello per vivere e lavorare
Quando immaginiamo Firenze tra dieci anni vorremmo pensare che ha saputo giocare bene le sue carte della tradizione ma anche della passione per l'avventura e l'innovazione
Smettiamo per favore di cullarci nella gloria di una storia ereditata
E guardiamo al futuro che dobbiamo costruire
Attrezziamoci per declinare l'espressione genio fiorentino al presente piuttosto che al passato
Per questo vogliamo fare la nostra parte nell'anno della verità riunendo le forze delle giovani generazioni nelle imprese come nelle istituzioni in una coalizione per cambiamenti ormai indispensabili
Noi mettiamo in questo progetto la stessa passione che esprimiamo nel nostro lavoro quotidiano grazie
Beh dai giovani agli anziani
Ma era importante questo saluto perché se mi consentite dirlo lavoro del gruppo giovani all'interno di Confindustria estremamente importante spesso viene ricordato solo per i convegni di Santa Margherita e Camogli in effetti un lavoro diuturno che ci è di grande stimolo di grande apertura mentale
Bene adesso passo alla mia relazione
Saluto le autorità il presidente Montezemolo tutti voi che siete intervenuti
E vorrei dire che con questa Assemblea noi torniamo a chiedere in maniera pressante a tutte le componenti attive del territorio
Di condividere un progetto ma anche di farsi carico di una preoccupazione forte
Il progetto è quello di lavorare ad una realtà dotata di enormi potenzialità che sono le sue ineguagliabili risorse culturali il suo patrimonio imprenditoriale la sua capacità di lavoro
Per tornare finalmente ad essere una sede ospitale per le attività di creazione del valore producendo beni e servizi
Vogliamo inaugurare davvero
Una stagione che consenta a Firenze all'intera Toscana di riprendere velocità sulla via dello sviluppo
Che metta le nostre in prese in condizione di competere ad armi pari nel mercato globale che offra ai giovani prospettive concrete di lavoro e di benessere
Sono convinto che sono credo insieme a voi che questo non è un esercizio visionario ne è una chimera ma un'opportunità vera alla nostra portata che sarebbe responsabilità grave non riuscire a cogliere
Quindi nasce però la preoccupazione la preoccupazione di restare prigionieri di un antico vizio che la mancanza del senso dell'urgenza e della tempestività è stata ricordata la questione tempo anche negli interventi di saluto
L'incapacità cioè di rispondere in tempi stretti che sono i tempi imposti dall'economia ai ritardi che dobbiamo recuperare e alle sfide che abbiamo di fronte
Nel tema che abbiamo scelto per questa Assemblea diciamo che siamo arrivati all'anno della verità
La concorrenza internazionale che è tra impresa e ma anche tra territori impone a tutti noi scadenze perentorie
Siamo obbligati a rimuovere i blocchi che hanno provocato quella soffocante stratificazione di deficit competitivi che ci fa perdere terreno rispetto ai nostri principali competitors
E dunque giunto il momento di misurare lo stato di attuazione dei documenti che abbiamo sottoscritto e degli impegni che ci siamo assunti a livello provinciale e regionale
è giunto il momento di raccogliere i frutti di quella importante stagione che ha prodotto i fatti per lo sviluppo regionale prima e provinciale poi e che descrisse il nostro territorio comune laboratorio di dialogo sociale
Oggi dobbiamo tirare le fila del discorso
Dobbiamo verificare se quella volontà condivisa
Di diventare più competitivi non riducendo i nostri standard sociali ma innalzando la nostra capacità di creare valore rimasta una vuota dichiarazione d'intenti o se ci consentirà davvero di cambiare marcia
Lo scorso anno come è stato ricordato negli interventi di saluto rivolgemmo un appello impressa pressante fare fare fare
E torniamo a chiederlo quest'anno con lo stesso vigore serve discontinuità servono scelte coraggiose serve decidere decidere e realizzare perché di tempo non ne abbiamo più
Siamo
Reduci da un lungo periodo elettorale in cui il clamore della propaganda ha avuto la meglio sulle ragioni della politica sembra che questa fase non sia ancora finita
Questo può spiegare l'inerzia decisionale ma di certo non la giustifica in termini di competitività
Domenica saremo chiamati al referendum sulla riforma federale
Il nostro giudizi al riguardo è molto chiaro
Qualunque sarà il risultato è indispensabile da subito rimettersi intorno ad un tavolo ed affrontare con serietà e partecipazione costruttiva
La modernizzazione del Paese sia nelle sue strutture portanti come nella ridefinizione della filiera istituzionale e dei processi che la caratterizzano
Lo diciamo con la sincera delusione di chi aveva visto nel federalismo un modo per accorciare semplificare i rapporti tra governanti e governati
Per rendere più chiare trasparenti le responsabilità degli amministratori attraverso la riforma fiscale per lasciare spazi più ampi all'iniziativa dei singoli
Ma lo diciamo anche con la speranza che si superino le angustie della polemica sterile tra i partiti e si metta mano corresponsabilità ad un progetto di vera trasformazione condivisa del nostro Stato
Siamo all'inizio di un nuovo ciclo della politica italiana una nuova legislatura un nuovo governo nuovo quadro di equilibri politici fissati dal voto popolare
La nostra associazione non ha espresso alcuna valutazione di valore né prima né dopo le elezioni
Si tratta certamente di valutazioni legittime per ciascuno di noi come singolo imprenditore o cittadino non per un'organizzazione indipendente come la nostra
Ma questo nuovo quadro politico chiediamo con la forza di un'associazione non collaterale con alcuno schieramento ma dentro la politica
Che a Roma come in Toscana come a Firenze la priorità by partisan sia lo sviluppo
Perché non possiamo continuare a crescere sulla base di frazioni percentuali e perché non possiamo permetterci ancora una volta di non agganciare la ripresa internazionale su questi temi la nostra associazione non farà sconti ad alcuno
E come ha ricordato il presidente Montezemolo recentemente a Santa Margherita
C'è bisogno di liberare il confronto politico dai veleni che hanno intossicato il dibattito elettorale degli ultimi anni perché il clima meno adatto all'economia e quindi alla costruzione di un sentiero di crescita stabile
Dalla congiuntura manifatturiera arrivano segnali incoraggianti per l'industria toscana
A livello regionale dopo ben diciassette trimestri con il segno meno ed un timido passaggio in terreno positivo a fine due mila cinque la crescita della produzione è tornata su livelli superiori al due per cento rispetto allo stesso periodo del due mila cinque
Sono cresciuti anche il fatturato e gli ordinativi sia interni che e vorrei dire che sarà nostro impegno nei prossimi mesi cercare di unificare tutto quel bombardamento di dati a cui assistiamo spesso contraddittori sulla congiuntura
E spesso male diciamo almeno male interpretati perché quando qualcuno si permette di dire nell'imprenditori toscani non investono forse dimentica che proprio le imprese manifatturiere toscane
Hanno segnato delle crescite di più del due per cento negli ultimi due anni sugli investimenti e quindi credo che sia indispensabile
E vedremo in quale su quale tavolo che le categorie su questo si intendono e si facciano sentire direi che nel panorama toscano va ancora meglio le l'area fiorentina dove si consolida il trend positivo per produzione e fatturato sostanziale stabilità per gli ordinativi esteri mentre soffrono quelli interni l'occupazione sostanzialmente stabile
Si tratta di numeri lungamente attesi che certamente però rendono prematuro parlare di un'inversione del ciclo economico
E di un possibile agganciare la ripresa europea perché non dimentichiamolo il confronto avviene con trimestri che segnavano cadute significative
Vale a dire non abbiamo ancora recuperato i livelli di produzione di quattro cinque anni fa quindi è una sottolineatura che io credo dobbiamo tenere in grande considerazione
Stiamo crescendo ma non siamo ancora tornati ai livelli precedenti
Però sono dati che dimostrano che a Firenze come in Toscana
Ci sono imprenditori che nonostante il vento contrario hanno continuato a credere nel loro lavoro testardamente con coraggio ad investire nelle proprie fabbriche nei propri collaboratori a guardare al futuro
E mi preme ricordarlo a tutti quei sacerdoti del declino che profetizzava non futuro senza industria o che magari ancora oggi lo auspicano e mi preme ricordarlo anche a chi cerca di riversare sulle in prese responsabilità proprie
Siete voi cari colleghi che siete qua presenti oggi numerosi la prova evidente che i fondamentali della nostra economia che sono l'industria manifatturiera nella sua più larghe eccezione
E l'imprenditorialità diffusa tengono ancora e che il rilancio dello sviluppo è possibile certamente il nostro modello produttivo interessato da profondi cambiamenti accanto ai grandi gruppi multinazionali
Si registra un ruolo sempre più trainante della media impresa che si sta attrezzando per accrescere i fattori competitivi interni aumentando gli investimenti nella produzione riposizionando sì sui mercati facendo innovazione
Resta problematica la situazione della piccola impresa anche se pare iniziata una timida inversione di tendenza
Non mi nascondo che si tratta di segnali di reazione che rischiano di essere vanificati dalle storiche debolezze del nostro sistema produttivo sulle quali le imprese e le loro associazioni devono fare di più
Dico questo a ulteriore dimostrazione che il primo appello al fare lo rivolgiamo hanno gli stessi chi è abituato a stare sui mercati sa che non sono consentite auto assoluzioni e noi abbiamo ancora molto lavoro da fare
Si deve favorire e lo stiamo facendo con iniziative specifiche
La crescita dimensionale e con essa la capitalizzazione delle nostre imprese attraverso fusioni joint ventures accorpamenti di aree di business condivisione di strutture di marketing
Dobbiamo assistere nostra impresa in modo innovativo nell'internazionalizzazione e qui consentitemi di dire che ho apprezzato quello che ha detto l'assessore Brenna
Anche se siamo ancora in ritardo e spero che il ritardo adesso venga colmato per riorganizzare tutta la filiera dell'internazionalizzazione in Toscana e mettere fine
A tutto quell'enorme spreco di risorse
Che fino a oggi c'è stato
Dicevo in modo innovativo nell'internazionalizzazione e nei loro rapporti con il sistema bancario e con l'università
Occorre investire e lo stiamo facendo nei fattori di successo aziendali nella qualificazione dei prodotti e dei servizi offerti nelle capacità professionali del capitale umano
Con la precisazione che la necessità di innovare non si traduce automaticamente nell'abbandono della nostra salute traduzione produttiva
Saper fare tipicità
Resteranno punti di riferimento per molte nostre aziende e dovremmo per vedere adeguati strumenti di sostegno a quelle produzioni che la domanda considera un segno inconfondibile di eccellenza qualitativa e che devono fare da traino della filiera produttiva collegata a tal punto da rendere il territorio un polo di attrazione di settori come la moda la pelletteria all'agroalimentare la ceramica il vetro ma anche la meccanica e di farmaceutica
Si deve consolidare lo stiamo facendo
Il riposizionamento sui mercati ad alto potenziale di crescita
Ed occorre una riallocazione del manifatturiero su prodotti di contenuto tecnologico ed elevati standard qualitativi che rappresentano la difesa la difesa più efficace dalla concorrenza internazionale
L'Italia tra i Paesi europei quello che vede un peso maggiore dell'industria manifatturiera dopo la Germania sia in termini di addetti che di valore aggiunto e la Toscana e terra per eccellenza di manifatturiero e made in Italy
Siamo consapevoli che occorre andare oltre
Che occorre investire i nostri prodotti di contenuti immateriali che sarà solo la competizione sulla qualità e sul valore non quella sui prezzi che ci permetterà di vincere la sfida della concorrenza
Abbiamo bisogno di spostare il nostro core business dal saper produrre al saper creare al saper innovare al saper vendere
Per restare competitiva anche nei costi d'impresa non può più concentrarsi né tanto meno esaurirsi nella fabbrica ma deve cambiare pelle diventando luogo di accumulazione impiego della conoscenza capace di guidare trasformazioni materiali progettate comunicarle e venderle e non dobbiamo temere
La delocalizzazione delle fasi produttive a minor valore aggiunto Sessa e strategicamente proiettata alla crescita dell'impresa locale
è questo il nuovo made in Italy che aggiunge alla fabbrica della trasformazione materiale l'intelligenza che sta nelle competenze e nella creatività di chi vi lavora
Un'intelligenza che certamente guida le macchine ma che crea significati costruisce identità
Stende reti di relazioni mobilità comunità di professionisti progettisti consumatori sposta prodotti e processi grazie ad una logistica moderna ed efficiente
è questo il futuro industriale che noi imprenditori immaginiamo per la nostra provincia un passaggio che non ci fa paura perché vediamo i messo il rinnovamento del nostro manifatturiero
Che resta elemento determinante di sviluppo per tutti gli altri settori
Ma anche la crescita accanto adesso di un'industria della conoscenza e dell'immaterialità di cui la nostra realtà le carte in regola per essere leader a livello internazionale potendo giocare la sua grande tradizione culturale come motore della nuova economia
In questo sforzo di riposizionamento dobbiamo avere al nostro fianco molti alleati
Che di questo cambiamento debbono pure farsi carico assumendosi una quota parte di rischio
Anzitutto occorre un terziario innovativo qualificato che non deve porsi come mero fornitore di servizi ma come Parma e del necessario cambiamento del manifatturiero ed elemento integrato della filiera produttiva
Oggi diventano critiche quelle conoscenze applicative organizzative e logistiche capaci di coordinare filiere produttive sempre più complesse mantenendo le flessibili e collettive
In modo da consentire a molti attori di interagire
I bisogni vanno creati gestiti rinnovati
E le connessioni di filiere sempre più estese sono il vantaggio competitivo che si crea nel servizio al cliente la nostra realtà vanta un terziario innovativo dinamico
Ma che deve ancora migliorarsi sul piano qualitativo per essere motore di cambiamento e di innovazione continua per tutto il comparto produttivo è innanzitutto questa la prima sfida da cogliere ed avvincente
Ed è una sfida
Sulla quale l'associazione è impegnata in prima fila affinché cresca la qualità dell'offerta e la capacità di acquisto della domanda ma principalmente maschi allo spirito di partenariato tra industria e terziario innovativo
Poi ci vogliono servizi di qualità
In tutti i Paesi industriali cresce la qualità dei servizi cui contenuti sono un fattore di rilancio perdendo se per il territorio
Da noi i servizi sono ancora troppo pochi poco concorrenziali e troppo spesso costituiscono una vera e propria rendita di posizione
L'industria vissuto di concorrenza e si è rafforzata sul campo i servizi sono stati a lungo protetti
Ed ora rischiano di non reggere la competizione e di non saper fornire alle imprese quel contenuto di qualità di prezzo e di servizio che consentirebbe di migliorare la loro competitività bisogna lavorare per invertire questa tendenza a partire dai servizi pubblici anche locali
A questo riguardo definiamo una volta per tutte e quali sono i servizi che devono restare in mano pubblica e procediamo poi con coerenza e decisione verso la liberalizzazione e quindi la privatizzazione degli altri
Nell'interesse dei cittadini e delle imprese clienti liberando risorse per lo sviluppo territoriale e pur mantenendo un controllo rigoroso affinché al monopolio pubblico non si sostituisca il monopolio o l'oligopolio privato
Inoltre la pubblica amministrazione
Deve diventare un elemento di facilitazione e non di ostacolo per lo sviluppo economico è questa la seconda sfida ad accogliere
Non è un caso se tra gli indicatori che tengono lontani gli investitori esteri dal nostro Paese
Il problema legato alla pesantezza burocratica e alla complessità amministrativa e tra i primi indicatori non è un caso e non lo è nemmeno in Toscana
E fra l'altro sappiamo bene che a causa di certe problematiche come sanno le amministrazioni sono qui in sala imprenditori che hanno atteso anni la possibilità di costruire un nuovo stabilimento
Sulla sfida della semplificazione
Si è più volte manifestato l'interesse del livello regionale
Non la rilanciamo si tratta di una riforma a costo zero che richiede però forte impegno e rapidità di attuazione
Per favorirla si potrebbe ipotizzare anche un sistema premiale per gli operatori virtuosi
Un discorso a parte meritano le banche perché le imprese per crescere hanno bisogno di un sistema bancario che sappia valutare condividere i rischi
In una visione dinamica dell'azienda che tenga conto del suo passato ma soprattutto della sua capacità di crescere di produrre cash flow
Siamo una regione di banche con un forte radicamento territoriale il loro apporto al miglioramento dell'economia toscana non può limitarsi al ruolo di prestatore di danaro ma deve essere anche capace di favorire lo sviluppo dimensionale delle nostre piccole imprese
Ed al riguardo la nostra associazione
Non è stata inerti
Proprio per favorire questo approccio soprattutto in un'ottica di crescita anche dimensionale delle piccole e medie aziende è stata costituita insieme a nostri associati che hanno condiviso il progetto
Firenze induce a fine anzi uno strumento del tutto innovativo almeno nel panorama dei servizi del sistema confindustriale
Per innovare c'è bisogno di mettere in campo una massa d'urto formidabile in termini di capacità di conoscenze ricerca e dunque di un rapporto sempre più stretto con le università
In Toscana godiamo di un sistema universitario diffuso e di molte aree eccellente
Ma non riusciamo a stabilire quella compenetrazione fra aziende ed università
Che è indispensabile per l'arricchimento qualitativo dei nostri prodotti e del nostro modo di fare impresa
Le risorse umane portatrici di nuovi saperi sono il primo fattore del trasferimento della conoscenza delle tecnologie dell'innovazione
Il nuovo sportello aperto sia presso l'ateneo fiorentino che presso Assindustria
Per il placement dei neolaureati dovrebbe permettere l'incontro fra domanda e offerta occupazionale ma principalmente dovrebbe favorire la capacità di una Rete del trasferimento del sapere attraverso il capitale umano
Ma troppo tempo stiamo impiegando per mettere a punto gli accordi relativi alle convenzioni per utilizzare i laboratori universitari a fini produttivi e viceversa utilizzare gli impianti produttivi affini della ricerca troppo tempo stiamo impiegando per far decollare la fondazione della ricerca e principalmente per tenerla legata allo sviluppo del territorio
Siamo consci che la ricerca deve poter spaziare superando i vincoli delle peculiarità produttive locali
Saremmo felici se le eccellenze né attrezzerò altre provenienti da tutte le parti del mondo perché si genererebbero
Effetti benefici diffusi ma siamo molto amareggiati per gli enormi ritardi accumulati in questo campo le cui cause devono essere definitivamente accantonate ed eliminate
Forse l'apertura di un tavolo regionale che fissi un calendario stretto di impegni e di tempi di realizzazione chiamando alle loro responsabilità le università e le imprese
Potrebbe rappresentare un tentativo da espletare prevedendo anche un monitoraggio premiale sulla conclusione dei progetti
Nel fare le congratulazioni e gli auguri al riconfermato rettore dell'Università di Firenze questa mattina
Ho ritenuto mio dovere sottolinearli che abbiamo tanto discusso abbiamo tanto lavorato adesso o gli accordi si fanno o dovremmo prendere strade diverse
Infine mi soffermo sul nostro partner naturale
I lavoratori le risorse umane o come oggi si dice il capitale umano
Questo territorio non è stato solo sede di buone relazioni industriali ma anche laboratorio di buone pratiche
Da Gadda quasi due anni abbiamo prudentemente esplorato con i sindacati locali nuove forme di relazioni bilaterali stiamo cercando di affrontare le crisi in un'ottica nuova inquadrandolo in un contesto di sviluppo dove sono da salvaguardare le risorse umane del potenziale produttivo del territorio cioè i motori dello sviluppo
Non i posti di lavoro o le attività decotte
Talvolta abbiamo avuto successo altre volte purtroppo no
Ma solo lavorando con tenacia e determinazione su questo terreno si possono raggiungere nuovi risultati nelle relazioni industriali
Altrimenti i successi resteranno casi isolati soprattutto se non riusciremo a dare una sponda nazionale a queste esperienze anche noi siamo partiti dalle questioni della flessibilità e della precarietà
Ma il dialogo non si è arenato su posizioni inconciliabili
Anzi abbiamo convenuto sulla necessità delle forme di flessibilità convinti entrambi che flessibilità non vuol dire precarietà e che la precarietà è un fattore negativo non solo per ragioni di equità ma anche per lo stesso sviluppo economico
L'impresa che investe sul capitale umano e su sistemi retributivi premianti punta sul miglioramento della produttività unica strada per la vita per avviare Circuiti virtuosi di crescita della competitività ma lo ripeto bisogna anche sul piano nazionale si completi la riforma del mercato del lavoro con la ridefinizione degli ammortizzatori sociali così come la stessa legge Biagi prevedeva
E si avvii un dialogo costruttivo sul sistema contrattuale
E sull'orario annuale di lavoro avendo al centro della discussione un forte sempre più indispensabile recupero della produttività ed una maggiore governabilità dei contratti
Dobbiamo evitare per il nostro recupero del sentiero dello sviluppo il ritorno ad una conflittualità permanente e ingovernabile
Molte partners vi sono le istituzioni
A cui viene chiesto di garantire alle imprese un contesto esterno competitivo dove operare
I quattro punti i nostri quattro punti fermi sono noti e riguardano la realizzazione il potenziamento delle infrastrutture per la competitività del territorio
La modernizzazione e la semplificazione della macchina amministrativa che operi nella certezza dei tempi riduca significativamente il fardello burocratico che pesa sulle imprese
Il contenimento della fiscalità locale a carico delle aziende un profondo processo di ripensamento dei servizi pubblici sia sotto il profilo del loro ruolo
E della necessità di aprire alla concorrenza che del loro passaggio nella sfera privata secondo lo schema prima descritto
E ciò che abbiamo chiesto alla Regione discutendo del nuovo programma regionale di sviluppo
Di sostenere le imprese attraverso un contesto territoriale più competitivo con interventi concreti e temporalmente definiti su due priorità infrastrutture e semplificazione amministrativa
E con politiche industriali che favoriscano il passaggio ad un maggior valore aggiunto del manifatturiero tradizionale attraverso un impegno sui fattori orizzontali di sviluppo come la formazione delle risorse umane e l'innovazione e il trasferimento tecnologico appunto ma si è detto prima all'internazionalizzazione
Da questo punto di vista il nuovo programma regionale di sviluppo si propone obiettivi ambiziosi nel segno della discontinuità rispetto ai modelli precedenti ma le difficoltà dei conti e possibilità agli alla Spencer trasferimenti statali che costi che costituiscono una larga parte di quindici miliardi di cui parlava l'Assessore Brenna
Dicevo possibili tagli alla spesa trasferimenti statali imporranno necessariamente una coerente selezione delle priorità di intervento
Lo dico anche alla luce delle rigidità del bilancio regionale che vede le risorse disponibili ingessate per larghissima parte sulla spesa sanitaria
Serve una seria revisione della spesa storica senza la quale la Regione vedrà sempre più assottigliarsi le somme da destinare alle infrastrutture e allo sviluppo
Nell'ambito di questa revisione l'impegno più significativo riguarda per la quantità di risorse che assorbe il settore dei servizi sanitari dopo un maggiore partenariato tra pubblico e privato unito ad iniziative comuni nella sperimentazione con l'industria farmaceutica potrebbe liberare
Disponibilità importanti
Ma come dicevo le imprese hanno bisogno anche di lavorare in un ambiente competitivo e qui sono troppe
Le questioni infrastrutturali aperte che penalizzano lo sviluppo del territorio e che devono trovare una soluzione perché anche sulla competitività del contesto esterno si giocano le nostre prospettive
Io non toccherò oggi come ho fatto altre volte problemi di carattere nazionale o internazionale perché la presenza del presidente Montezemolo me lo evita
E mi concentrerò quindi su quattro pilastri individuati e condivisi dai firmatari del Patto provinciale per lo sviluppo
Abbiamo condiviso con le istituzioni e la strategia e la scelta intermodale basata sul ferro e poi abbiamo lavorato per arricchire con l'apporto privato il Progetto stiamo dedicando risorse nostre camerale affinché la capacità progettuale su questo tema
Possa marciare speditamente senza ripensamenti tesi più alla conservazione grazie
Più alla conservazione dello status quo che ad una superata discussione di merito
L'intero sistema intermodale ipotizzato non deve essere rimesso in discussione dalla mancata realizzazione del sotto altra versamento di Firenze da parte dell'alta velocità
Questa è la priorità del territorio e l'intera comunità deve far sentire al Governo centrale all'unisono la propria voce su questa su questa scelta non ci possono essere divisioni politiche
Gli enormi sacrifici che stiamo affrontando che avete anche affrontato venendo qua
Sarebbero mortificati da cambiamenti di programma
Sul piano locale
è il momento poi di dare vita all'Agenzia della mobilità perché l'intermodalità e la molteplicità dei vettori possa essere coordinata e perché la progettualità espressa dal territorio dalle imprese dalle associazioni possa trovare la sua sede istituzionale io quello che ci ha detto stamane il vice sindaco al riguardo evidentemente lo testé Remo perché è una nostra proposta che portiamo avanti da tempo e vogliamo che sia realizzata ritenendola particolarmente utile dall'in studio e sono stati fatti
Sono passati quattro anni dalla firma del primo documento sulle azioni da intraprendere per il lancio fieristico e congressuale di Firenze
Quattro anni trascorsi invano mentre il mercato italiano del settore si arricchiva di nuovi agguerriti protagonisti
Oggi Firenze non viene neppure citata fra le realtà fieristica del Paese
Chi ha letto le inchieste a questo riguardo dell'estate scorsa Bonte Strimone
Eppure c'è ancora possibilità di un rilancio
Basato sui significati di plauso che possiamo cercare a partire dalle strutture in prossimità di uno dei centri storici più famosi del mondo e come ha detto il Presidente della Provincia a partire dalle eccellenze che a pochi metri da qui stanno facendo una delle manifestazioni più importanti
Nel settore della moda
La strada è quella individuata dal patto parasociale di Firenze Fiera tra soci pubblici e mondo bancario
La speranza è che la recente accelerazione registrata con l'ultima assemblea della società consenta di assumere chiare ed urgenti iniziative in termini di piano industriale di governance societaria che ne favoriscano il rilancio
Io sono molto timoroso di dire che su queste cose e condivido la posizione del presidente la Provincia perché quando l'abbiamo già condivisa abbiamo messo un anno per arrivare a questa soluzione se vi ricordate
Rilancio che passa necessariamente anche dalla realizzazione del nuovo Auditorium congressuale per il quale si deve procedere subito alla fase della progettazione esecutiva e contestualmente va rinnovata con con la convenzione con il demanio
Per quanto riguarda la Fortezza da Basso al fine di arrivare con spedì
E sa ai necessari lavori di adeguamento delle strutture che vi sono ospitate
Si dovrebbe voltare pagina uso ancora il condizionale e mi auguro che l'attuale consiglio di amministrazione non ostacoli questo processo voluto dagli azionisti
è stato finalmente messo un punto fermo sulla localizzazione del termovalorizzatore
La logica perdente del non nel mio giardino è stata sconfitta la tenuta della filiera istituzionale alla fine è prevalsa questo è un risultato che trova nella coesione di tutte le forze la rappresentanza il suo maggiore puntello
Questa scelta dovrà essere realizzata con il ricorso alle migliori e più sicure tecnologie disponibili a livello internazionale premi alla responsabilità di saper trovare gli elementi di compensazione la realizzazione del parco della piana riequilibra il peso ambientale dell'opera e darà questo territorio la qualificazione desiderato
La Regione Toscana con i suoi tre e i cinque milioni di abitanti due Ario porti principali da alcuni secondari rappresenta un'aria formidabile per lo sviluppo del trasporto aereo anche in relazione alla sua fortissima vocazione turistica
La competizione campanilistica non ha senso
Occorre invece una forte integrazione nei servizi una mobilità efficiente di interconnessione una promozione comune d'una comune posizione nelle interfacciarsi con le compagnie aeree
Nell'ambito di una politica mirata di specializzazione aeroportuale
Ma occorrono anche infrastrutture aeroportuali finalmente adeguate al ruolo che ciascuna reporter chiamato a giocare nel sistema toscano
Accanto a questi quattro pilastri infrastrutturali
Abbiamo considerato strategici gli interventi su quattro sistemi il sistema del welfare locale il sistema dell'orientamento e della formazione il sistema della cultura e della promozione del territorio il sistema della ricerca e dell'innovazione
Ho ricordato alcune delle questioni aperte che devono essere risolte dopo tanti troppi anni di attesa
Sono emergenze sulla cui analisi si è registrata un'assoluta unanimità di vedute tra istituzioni e mondo economico e sindacale
Ognuna di esse è stata definita una condizione prego competitiva per un nuovo sviluppo di Firenze e della sua provincia eppure su alcune di esse la tenuta politica è venuta meno e talvolta malgrado l'impegno delle istituzioni
Siamo lieti che ormai per la stragrande maggioranza delle scelte condividiamo analisi e strategie e siamo orgogliosi di aver trovato con ben quarantacinque istituzioni locali e tredici associazioni della rappresentanza la condivisione di un piano di sviluppo
Ma le decisioni politiche avevo diventare atti amministrativi procedimenti che in tempi certi facciano ricadere i loro effetti benefici sulla comunità
Nelle ultime settimane abbiamo richiesto insieme alle altre categorie economiche e dalle organizzazioni sindacali
Al presidente della Provincia e dal sindaco di Firenze ma anche al governo regionale per quanto di competenza un tavolo per la verifica delle iniziative in corso di realizzazione la definizione di un percorso tempo Rizzato
Per quelle da realizzare questa road map dovrà dare corpo al masterplan previsto dal Patto
Il tavolo è stato aperto proprio in questi giorni abbiamo trovato ampio consenso nelle istituzioni sia sul metodo che sul merito e di lavori sono in corso
Se tutti noi il sistema fiorentino nel suo insieme dovessimo fallire in questo salto di qualità necessaria il declino progressivo della nostra provincia diverrebbe inarrestabile
Diciamo senza mezzi termini che su ognuno di questi argomenti troveremmo inaccettabili ulteriori rinvii o diritti di veto che dovremmo considerare vere e proprie assunzione di responsabilità in negativo
E qui sta il nocciolo del ragionamento di oggi che riguarda una questione di metodo prima ancora che di merito dando corso a quella nuova stagione di concertazione che abbiamo ora ipotizzato
Noi abbiamo chiesto ai pro e ai nostri interlocutori incluse le altre rappresentanze delle categorie economiche dei lavoratori un impegno a fare sistema per un nuovo cammino di sviluppo con la convinzione che la via maestra per mettere a valore le potenzialità del territorio
Passa attraverso quella rete di relazioni sociali coese dove interessi diversi trova una composizione in un progetto complessivo di alta qualità
Basato su una scelta precisa delle priorità e su percorsi definiti e certi di realizzazione
Su questo progetto di governance allargata si è registrata una vasta condivisione dispiacerebbe constatare che si tratta di buone relazioni in fruttifere siamo i primi a credere che il dialogo sociale sia la via maestra per condividere un progetto di sviluppo impegnativo su cui è richiesta la convinta adesione di tutti gli interlocutori
Dispiacerebbe constatare che si è trattato solo di un consenso di facciata
Non industriale siamo abituati a impegnarci onorare gli impegni presi ci aspettiamo lo stesso dai nostri interlocutori
Dispiacerebbe ancora di più registrare che i livelli istituzionali cui è affidata buona parte della realizzazione del patto
Sono bloccati o quanto meno ritardati da volontà particolari o da difesa di piccoli interessi di segno opposto io da un frazionamento decisionale non più tollerabile
Sarebbero costretti a governare un galleggiamento di Firenze e della sua provincia ai margini delle realtà più dinamiche e competitiva del Paese
Noi siamo convinti che sia oltremodo mio per e perdente imporre il galleggiamento ad un territorio che ha tutte le potenzialità per avere un ruolo leader a livello internazionale
E dichiariamo senza mezzi termini che daremo battaglia tutti quei gattopardi che sono convinti che nulla debba cambiare perché viviamo nel migliore dei mondi possibili
Questa è la vera rendita che minaccia Firenze una rendita di posizione che legata alla logica della conservazione e al mantenimento di egoistici privilegi di basso profilo teme e dunque mortifica ogni sforzo di cambiamento
Noi non possiamo e non vogliamo rassegnarci
Ad un declino progressivo ed inarrestabile che soffocherà ebbe la grande potenzialità imprenditoriale della nostra provincia e vanificherebbe la ricchezza naturale di questo territorio
Non è sempre stato così quest'anno il presidente la Provincia ha ricordato ricorre il quarantesimo anniversario dell'alluvione l'evento più tragico del dopoguerra che pure rappresentò un momento di grande mobilitazione civica
Allora il nome di un'emergenza tangibile e fiorentine mostrarono al mondo intero nascita forte e internazionale che non si rassegnava ma sapeva reagire e lottare
L'Energia dov'è finita
Da allora ci sono state altre alluvioni più silenziose ma altrettanto disastrose di progetti mai realizzati
Di occasioni perdute di ritardi e Firenze scivolata nella routine né di una media realtà italiana dove sembrano smarriti lo spirito dell'attenzione collettiva degli anni migliori
Mai come ora abbiamo bisogno che la politica assuma il ruolo che le compete
Le nostre richieste di partecipazione alla al governo allargato del territorio siamo consapevoli del primato che è riservata alla politica quell'alta quella nobile di ampie vedute di cui sentiamo il bisogno
In questa ottica rivolgiamo un appello alle forze di maggioranza ed opposizione perché le istituzioni decidano e non si smarrisco hanno in defatiganti ed inutile dispute mai come ora
Abbiamo bisogno di scelte coraggiose in cui il consenso segua e non prescelta le azioni non si possono accontentare tutti è inaccettabile che qualche comitato di qualche decina di persone blocchi o quanto meno ritardi un'opera i cui vantaggi si riversano su un milione di abitanti e su migliaia di impresa
Da questa responsabilità non è immune la Camera di Commercio
è un'autonomia governata dalle associazioni della rappresentanza cui spetta il ruolo strategico di sostenere le imprese nei processi di cambiamento e nel favorire le politiche volte alla promozione e valorizzazione del territorio
è su questo terreno che dimostreremo la nostra capacità di essere a tutto titolo soggetto del governo allargato dello sviluppo economico evitando dispersioni di risorse promuovendo la progettualità necessaria a stimolare la buona amministrazione locale
La Camera di commercio e l'ultimo anello di una filiera istituzionale troppo lunga che come già detto auspichiamo sia ricompattata da una riforma costituzionale
Ma deve svolgere un ruolo propulsore nella pianificazione strategica nel rilancio dell'unione dei comuni dell'area metropolitana dell'agenzia metropolitana della mobilità dei grandi investimenti infrastrutturali
Avendo fiducia rilanciamo
Lanciamo l'idea di una grande Firenze motore di sviluppo per l'intera regione
Tra i territori europei più ricchi quelli che hanno mostrato maggiore dinamismo sono quelli che hanno saputo valorizzare il ruolo di traino delle proprie grandi RM metropoli delle prove grandi aree metropolitane
La Baviera l'Île de France Lina Orlando la regione di Bruxelles
Tanto a prevalenza industriale che ha vocazione terziaria
In Italia questi motori lo fa locali della crescita globale non hanno spinto in maniera altrettanto vigorosa
Non lo sviluppo regionale senza un investimento sui grandi centri urbani
Che in Toscana si traduce particolarmente ma non soltanto nella valorizzazione dell'area metropolitana fiorentina e ormai imprinting impensabile non a caso anche il programma regionale di sviluppo parla della Toscana come di un'unica città globale
Noi non siamo affezionati alle formule ma le realizzazioni osserviamo che l'intera nostra regione a poco più di tre milioni di abitanti molti meno dei grandi centri europei
Per competere ha bisogno di rinunciare ai campanili e di fare squadra per mettere insieme la massa critica che oggi sulla scritti occorre oggi sulla scena internazionale
Ma accanto alla grande Firenze vogliamo Ancona Firenze grande perché torna a pensare in grande un territorio che sa mettere a valore il suo patrimonio artistico e culturale producendo a sua volta nuova cultura che alimenti
Un'altra fondamentale industria quella turistica
Che ha molto investito in questi anni ma cui si richiede un ulteriore sforzo di qualificazione promozione e valorizzazione del territorio
Perché la competizione che si è scatenata anche in questo campo non consente più ad alcuno di vivacchiare di rendita con approcci non professionali o disorganizzati e servizi scadenti la Corea la creazione e l'avvio della nuova fondazione della cultura dovrebbero essere un segno forte per questo territorio di avere un punto di riferimento importante di rilancio
Vogliamo dunque un territorio che forte del suo brand della sua storia diventa attrattivo per sviluppare quell'industria della creatività
Dell'immaterialità e dei servizi che nei sistemi economici avanzati sono la chiave della crescita e che consentono di aggiornare davvero le nostre migliori tradizioni rendendole ancora economicamente rilevanti
Perché la memoria come scrive Italo Calvino
Conta solo se tiene insieme l'impronta del passato e il progetto del futuro se permette di diventare senza smettere di essere e di essere senza smettere diventare questo è il modo attuale secondo noi per essere Firenze
Mi avvio alla conclusione
Per dire che il rilancio di un territorio
Comincia evitando di cadere nella pericolosa spirale delle attese decrescenti
E progettando il futuro in modo da tornare a governarlo scegliendo senza esitazione la via magari scomoda di una profonda trasformazione cessando di cullarsi nell'ordinaria amministrazione ed in un comodo ma rassegnato stato scuro
In questi anni abbiamo perso terreno e per recuperare ci vuole uno scatto di reni perché dobbiamo correre più forte degli altri
Noi industriale ci sentiamo parte viva di questa realtà e come parte viva il responsabile sentiamo il dovere di parlare chiaramente con coraggio e verità sul fu del futuro possibile e delle cose che vanno cambiate
L'autorevolezza della nostra organizzazione deriva dalla sua indipendenza politica e della sua capacità di dialogo propositivo con le istituzioni
Senza alcuna arroganza ma con la pretesa di chi non ha da tutelare Intini interessi diversi da quelli dei propri associati
Con l'obiettivo di contribuire a costruire oggi le basi di uno sviluppo che deve durare anche domani
Vogliamo tornare a crescere come sapevamo fare anni addietro per questo abbiamo proposto per la nostra Assemblea il tema a Firenze cuore del laboratorio toscano l'anno della verità
L'abbiamo fatto per sfidare noi stessi e chi ha responsabilità istituzionali a tutti i livelli per parte nostra per quanto è nelle nostre possibilità noi ovviamente ci batteremo per vincere questa sfida
Grazie la parola al presidente Montezemolo
Autorità
Signore signori amici e colleghi imprenditori
Io sono particolarmente contento di essere oggi qui a Firenze
Tra tanti imprenditori tra tanti amici personali
Dopo una relazione del vostro presidente che ho particolarmente apprezzato sia nei contenuti sia nel tono una
Relazione pragmatica una relazione con un simpatico stimolante ma rispettoso ping pong con le istituzioni locali nell'ottica
Di uno stimolo ma anche di un grande e doveroso rispetto reciproco
Riflettevo durante la relazione del presidente
Al fatto che
Anche oggi a Firenze o l'onore e l'orgoglio di partecipare ad un'assemblea
Molto molto ante con una partecipazione molto ampia con una grande attenzione
E quindi con la certezza che i temi che noi oggi come Confindustria portiamo all'attenzione prima di tutto come cittadini del nostro Paese e poi all'attenzione del Governo sono temi
Importanti sentiti e fortemente condivisi
Io approfitto anche per salutare di miti e mi fa piacere di vedere qui nelle prime file
Non solo molti esponenti del nostro parlamento e quindi ringrazio dell'attenzione della presenza ma anche tanti colleghi del sistema associativo
Di altre realtà regionali a dimostrazione di uno spirito di squadre di una volontà di partecipazione che mai come in questo momento è importante
Con un po'di orgoglio devo dire che
I temi che era in questi due anni abbiamo con forza ha portato all'attenzione del Paese da Ragusa a Bolzano
A tutte le nostre associata a tutte le nostre assemblee che sono particolarmente concentrate in questo periodo sono diventati dei temi centrali
Forse quando due anni fa parlammo di concorrenza
A questo abbiamo dedicato un interessantissimo convegno di vicenza prima che la campagna elettorale io rompesse nel convegno era stato un convegno di grande interesse e di approfondimento internazionale contanti esponenti europei concorrenza dice innovazione e ricerca
Internazionalizzazione
Dimensione delle imprese
Il grande tema della semplificazione ed sulla burocrazia ma anche l'education l'università e la scuola
Su questi temi qualcuno disse ma come vola alta Confindustria parliamo di problemi più contingenti più importanti più immediati
No su questi temi ci giochiamo il futuro del nostro Paese
E a noi cittadini prima che imprenditori
Il futuro del nostro Paese interessa molto anzi moltissimo
Due anni fa dicemmo rimbocchiamoci le maniche
E lo ripetiamo forte oggi prima di qualunque argomento di qualunque richiesta di qualunque lamentela gli imprenditori italiani si sono rimboccati le maniche debbono continuarlo a fare e non debbono pensare che i problemi siano sempre al di fuori delle proprie aziende
Del governo di turno del sindacato
Di avvenimenti internazionali che sono serviti a molti come alibi
Perché il Paese che li ha vissuti più da vicino parlo gli Stati Uniti d'America sulla propria pelle e poi il Paese che ha reagito ha reagito in un modo straordinario come aumento del PIL come crescita dell'economia del benessere dell'occupazione
Quindi credo che in primo messaggio che da questa sala
Da un mondo imprenditoriale serio che si confronta con i mercati
Con la concorrenza che non si ride
Non si mette al riparo della concorrenza con le tariffe con le concessioni o nel mondo imprenditoriale fatto soprattutto di piccole imprese che vanno in giro per il mondo a competere con concorrenti Budget Prezzi qualità
Bene da questa sala
Vi è deve venire un primo forte fondamentale messaggio noi siamo consapevoli del ruolo che abbiamo in questo Paese
Si rimbocca Remo ancora più le maniche la crescita dell'impresa dipende in gran parte da noi abbiamo bisogno di fare ancora di più e ancora meglio il nostro mestiere ne siamo consapevoli e la nostra sfida quotidiana
Fatta di innovazione fatta di organizzazione
Fatta nel mettere al centro come noi chiediamo al Paese
Di mettere al centro non con le parole ma con i fatti l'impresa che è il motore dell'economia quella che crea benessere
Quella che crea occupazione
Quella che crea presenza internazionale quella che crea ricerca
L'impresa quella che ha permesso dal dopoguerra ad oggi a questo Paese senza materie prime di essere una delle prime potenze industriali del mondo come chiediamo al Paese mettete l'impresa al centro con i fatti con le decisioni e ne parleremo
Noi dobbiamo mettere al centro del nostro lavoro prima di tutto il capitale umano i nostri collaboratori qualunque imprenditore sa che è la cosa più importante
Rappresentata dai propri uomini
Poi dei propri prodotti
E vengo ed ai propri clienti su questo terzetto uomini prodotto al cliente noi
Abbiamo la nostra vita la nostra sfida quotidiana il nostro continuo migliorare i nostri investimenti io spesso in questi anni
A Maranello ricevevo dei giornalisti magari dei posti più lontani del mondo che veniva a chiedere ma qual è il successo della Ferrari che poi il successo di tante aziende molte delle quali qui rappresentate molto bene in questa sala
E successo cara signora Ferragamo e quello che ci accomuna la passione
La capacità la voglia di rischiare il nostro denaro non quello pubblico dello Stato perché il vero imprenditore quello che rischia il proprio denaro la capacità di mettere i nostri uomini al centro
E lo dico con orgoglio oggi
Essendo il presidente di un'azienda che due anni fa molti davano per finita
E che in questi due anni senza aiuto di nessuno sottolineo di nessuno come è giusto che sia
Ponendo uomini prodotti ricerca mercato stare agendo ed è un segnale positivo in questo Paese a dimostrazione che sì se la può fare
Allora prima di tutti i nostri uomini nostri uomini vuol dire formazione
Vuol dire organizzazione
Vuol dire qualità della vita in fabbrica sin perché la fabbrica e la nostra vita vuol dire continua continuo miglioramento mettendo i migliori al centro abbiamo bisogno di grande meritocrazia in questo Paese premiare i migliori nell'università nella pubblica amministrazione nella nostra società
Come facciamo noi nelle nostre aziende dove introduciamo
Nel capitalismo familiare che rimane una grande componente dell'Italia i nostri figli al momento opportuno non perché è solo perché hanno il nome dall'imprenditore ma perché si sono preparati
Perché aveva fatto dei giusti sacrifici come devono re come ho fatto i nomi e i padri ed entrano in azienda quando possono dare un vero contributo l'azienda questo il capo attivismo familiare italiano moderno ovvero
Allora dicevo noi oggi ci troviamo in una situazione
Con i molti aspetti
Preoccupanti ma anche con grande opportunità
Vediamo in estrema sintesi la fotografia che teniamo là fuori dai partiti perché perfino i numeri
Dei debito pubblico della spesa corrente sono diventati dei numeri o di destra o di sinistra colorati perfino teniamo fuori
Anche un referendum costituzionale Chun su cui ci giochiamo il futuro dell'assetto del Paese dalla bagarre politica portarti ittica contingente del Paese
Cerchiamo di guardare avanti cerchiamo di dire tutti noi dove vogliamo essere tra vent'anni
Perché il futuro del nostro paese non è per noi né di destra né di sinistra il futuro dei nostri figli e il futuro delle nostre imprese è il futuro della nostra vita e le scelte che facciamo oggi o che non facciamo oggi le pagheremo tra dieci anni
Quando noi ci confrontiamo con altri Paesi noi crediamo che parlare del due mila venti del due mila e venticinque come parlare di oggi il tempo scorre in una maniera straordinaria lo sappiamo nelle nostre aziende
Quando facciamo i piani quinquennali quando ci diciamo come imprenditori che la cosa più bella la sfida dove vogliamo essere tra cinque anni a che livello di fatturato che quote di mercato pre in quali Paesi vogliamo diventare i più forti
Io faccio parte del consiglio di amministrazione di uno dei più grandi gruppi del lusso
Che che attrae al suo interno un Kuchiki Sandro bene questo gruppo che sta a Parigi due anni fa
In una riunione fu detto quale il paese più importante per il futuro di questo gruppo io pensavo non dico gli Stati Uniti e le e il Giappone la Cina Lidia no Macao
Questo vi dimostra come sta cambiando il mondo come bisogna darsi delle sfide come bisogna guardare avanti abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte
Allora il primo tema è la dobbiamo fare noi perché se no non siamo credibili
Non non possiamo non accollarci la grande responsabilità che abbiamo come classe dirigente di questo Paese
Lavorare
Investire rischiare crescere andare in giro per il mondo fare joint ventures soprattutto mettere in una maniera parossistica maniacale al centro del nostro lavoro quotidiano i nostri uomini i nostri prodotti i nostri clienti e se qualcuno di noi in questo periodo sia uno si era un po'distratto con qualche investimento immobiliare o finanziario di troppo i veri imprenditori sono tornati a concentrarsi nelle loro aziende questo è un fatto importante
E i risultati e i risultati si vedono
E vi do subito delle cifre di nuovo stavo dicendo prima io chiedo scusa ma non voglio leggere un intervento quindi magari certe volte mi dimentico marito e stavo dicendo prima
Guardiamo delle cifre
Il due mila noi abbiamo avuto un quinquennio in cui la crescita del Paese è stato zero
Di fronte a un'economia mondiale che crea cresceva a livelli del cinque per cento e un commercio che cresceva livelli del tre per cento
E qui stiamo attenti non stiamo parlando sempre solo di Cina e di India parliamo di Brasile
Parliamo di alcuni Paesi del Nord Europa che hanno fatto di tecnologia e di minori tasse sulle sulle aziende pur avendo molto peso fiscale sui cittadini la loro scelta strategica
Parliamo di Paesi come gli Emirati parliamo grazie a Dio lo dico come imprenditori perché questo significa grandi opportunità di molti Paesi che sono cresciuti bene noi di fronte a un a un'economia mondiale che cresceva siamo cresciuti
Zero e sicuramente meno di qualunque Paese d'Europa
Oggi ci troviamo con una situazione di cifre che può che significano cifre allarmanti
Di debito pubblico
Di spesa corrente ma soprattutto cosa che a noi imprenditori interessa nelle nostre aziende di mancanze di risorse per gli Investimenti quanti sacrifici noi facciamo nelle nostre aziende efficienze
Il lavorare sui costi
Tutto quello che è possibile per reperire le risorse per gli investimenti
Quanto lavoriamo io spesso sento degli amici che mi dicono Luca adesso son contento perché ho appena finito di riorganizzare l'azienda dico Guerra che ore sono le nove di sera domattina alle otto di mattina devi ricominciare
Poi forse stare una notte contento perché chi si ferma è perduto nell'organizzazione e nell'innovazione e i casi di successo clamorosi che ci sono anche in questa sala sono dovute a questo fatto a un continuo miglioramento nel continuo rapporto tra idee e applicazione
Delle proprie idee allora dicevo io credo che se guardiamo i problemi la prima grande preoccupazione e quella dei conti pubblici l'equilibrio tra la finanza pubblica
Della finanza pubblica è la premessa essenziale per qualunque politica di sviluppo
Ed è fondamentale trovare questo equilibrio che oggi non c'è tra da un lato i risanamenti delle dei bilanci pubblici ripeto risanamento dei bilanci pubblici non è solo per stare nei parametri europei ma per generare le risorse per per il futuro del Paese
Infrastrutture ricerche
Ricerca Cecchi non investe su questo non investe sul futuro e il futuro sarà una sfida formidabile in cui noi vogliamo essere vogliamo vincere tra sistemi Paesi
Perché le infrastrutture
Ci riguardano come cittadini ci riguarda come imprenditori il problema della consegna delle merci della logistica dei costi che noi abbiamo di trasporti dei tempi di consegna rispetto ai nostri concorrenti veri imprenditori
Fan vivono di tutto questo e come informo loro quando mi dice perché cosa c'è di me oggi ogni piccolo elemento ti fa vincere
E lo stesso nel nostro mestiere i tempi di consegna l'efficienza sono uno dei grandi temi di soddisfazione del cliente oltre che di costi per noi quindi dicevo noto che a reperire le risorse per lo sviluppo
Perché solo così possiamo fare le scelte di tre
Quindi non basta ridurre l'indebitamento seppur doveroso si deve garantire che la natura della riduzione abbia Effetti poi permanenti su questi de su questo del siamo di fronte a scelte strutturali
A scelte coraggiose e a scelte che lascino il segno
Quindi noi oggi cosa abbia bisogno abbiamo bisogno finalmente di ricominciare a fare politica industriale e politica economica
Dobbiamo avere un governo che si ponga degli obiettivi e ripeto insieme a noi si decida dove vogliamo essere tra dieci o da venti otto tra vent'anni cioè domani mattina
Io credo che su quello che è avvenuto non servi no non serve uno siamo in un Paese che siamo i campioni del mondo a parlare sempre del passato o di vedere o a vedere di chi sono le colpe recriminare non serve serve a confrontarsi con la realtà
Né tanto meno ricercare responsabili del dissesto la lista credo sarebbe molto molto lunga e forse diciamoci la verità
Nessuno ne sarebbe escluso
Diciamo nemmeno noi forse
E se devo dire per esempio all'interno della mia azienda dell'azienda che ho l'onore di presiedere
Intoppo potrei dire forte in quindi è meglio non non guardare mai guardiamo avanti
Il risanamento questo un tema in fondamentale deve essere perseguito con un forte Palio degli sprechi
Con un contenimento della spesa direi un taglio coraggioso drastico strutturale e permanente
Di una spesa corrente che è andata completamente fuori controllo
E non con l'aumento della pressione fiscale
Io vi do un dato
E su questo sono d'accordo con quanto ha detto in questi ultimi giorni il viceministro Visco
Prima di mettere nuove tasse facciamo pagare le tasse a chi non le paga il dio solo sa quanto spazio c'è
Io vi faccio un esempio noi abbiamo il livello di va più alto in Europa venti per cento la Merkel l'ho appena aumentato è arrivata al diciannove per cento
Ma al ma abbiamo il più basso livello di Europa di riscossione dell'IVA il che vuol dire che c'è una ampio margine di recupero per l'evasione
Recupero che serve per gli investimenti a parte per un Paese che deve vivere di equità il sommerso chi non paga le tasse è concorrenza sleale a chi tutti i giorni si confronta con l'etica pone il senso dello Stato con le tasse in busta paga ecco la correttezza
Ora
L'Italia non può permettersi di continuare a crescere a livello zero
E dicevo prima e dicevo prima
Questi segnali positivi
Il primo ripresa dell'economia onestamente si debbono
All'impresa e cresciuta la produzione industriale perché io non credo che in questo ultimo anno sia stata la cicogna portarci la crescita abbiamo avuto la più lunga campagna elettorale del mondo
Quindi Paese paralizzato
Paese lontano dalla dalla vera realtà perché qui forse qualcuno ho troppi si dimenticano che l'Italia vera
Non è l'Italia
Che legge
Tutti i giorni cosa ha detto un onorevole cosa gli ha risposto un altro sulle prime tre pagine dei giornali c'è una distanza troppo grossa tra il mondo il palazzo della politica e il Paese reale il Paese che lavora il Paese gli accordi
Io credo che mai come in questo momento
Con senso dello Stato ognuno debba dire è arrivato il momento di scegliere
Il periodo delle promesse empori il lunghe in questi ultimi quattro o cinque anni quante volte ci siamo sentiti dire
Taglieremo lì taglieremo l'IRAP perché è una tassa ingiusta messa ad altri
La tassa ingiusta la tassa eh clamorosamente ingiusta per noi perché va a incidere sul costo del lavoro e adesso dal danno si aggiunge la beffa perché alcune regioni
Che hanno gestito male gestito male la spesa sanitaria hanno sforato
Si recupera questo sforamento incidendo sull'IRAP sul territorio quindi le imprese sul territorio pagano colpe non loro con una tassa ulteriore sulle imprese
E questo voler mettere l'impresa al centro non è così quindi dobbiamo stare attenti ad essere coerenti con certe scelte
Ora dicevo
Noi in questi anni
Abbiamo
Siamo stati di fronte un periodo troppo lungo di noci
Dieci quindici anni di innocente di fronte a Paesi che scelgono in fretta si sentono
E quindi lo ripeto arrivato il momento di scegliere nelle spese da tagliare
E qui vanno preservate quelle che favoriscono la crescita che non sono a vantaggio di questo o quel soggetto economico ma sono a beneficio di tutti
E per questo noi chiediamo scelte coraggiosi e anche impopolari e non dobbiamo sempre lamentarci se vogliamo delle che delle scelte polpo Lupo è se sia Luciano hanno in queste non stanno bene dobbiamo arrivare a delle scene
Abbiamo assistito in questi anni in questi ultimi anni a un lievitare
Della spesa per stipendi nella pubblica amministrazione delle altre spese correnti che ha fortemente contribuito all'azzeramento dell'avanzo primario e questo è un fatto è un dato di fatto ed è questo che ci preoccupa perché non ci sono le risorse
Una buona amministrazione pubblica è fondamentale per la ripresa del Paese ma abbiamo visto nessun miglioramento a fronte della maggior spesa e qui dobbiamo dirci una cosa noi
Insistiamo sul tema della concorrenza perché vedete non è che abbiamo solo il cuneo fiscale e l'Iraq nessun altro Paese in Europa le imprese a questa o peso fiscale ma peggio c'è un peso indiretto
Noi paghiamo la l'Energia l'elettricità più alti di tutori che c'è una tassa che la più alta d'Europa anche noi parliamo
Noi paghiamo delle professioni
Quando ormai Sclero tipizzate spiegate a un vostro amico americano che per vendere una macchina usata mi raccomando quando lo vendette scegliete bene quella nuova che andrete a comperare per vendere una macchina usata dovete andare dal notaio
Signori
Io ho un fratello notaio che ogni volta che sui giornali vengono questa dice sei bravo bravo complimenti ma io lo ripeto è forte
Per vendere una macchina usata noi dobbiamo andare dal notaio e noi imprenditori per andare a Parigi dove andare molto più spesso che per vedove macchinosa
Allora nel due mila e sei con Paesi che hanno delle crescite noi dobbiamo uscire da questo mondo noi abbiamo facciamo l'esempio noi abbiamo chiuso le porte le finestre in quel non c'è più aria fresca dobbiamo aprire alla concorrenza non è possibile che noi e lo dico con rispetto ma con preoccupazione agli amministratori locali nel mille novecento novanta sei
C'erano trenta società municipalizzate in forma di S.p.A.
Oggi ce ne sono ottocento che danno servizi scadenti che per i cittadini e per l'impresa senza concorrente con il denaro pubblico nel due mila e sei in un Paese moderno non è più accettabile questo abbiamo finito
A questo queste
Questo lo diciamo con rispetto ma diciamo se qui ognuno deve fare la sua parte tutti noi dobbiamo contribuire a modernizzare a rendere più meritocratico questo Paese parliamo dell'università
Guardate l'università è un tema fondamentale
Fondamentale ma vi rendete conto che fatto cento quello che noi esportiamo nel mondo solo il tredici per cento è rappresentato da prodotti di alta tecnologia
Ma vi rendete conto che per noi metalmeccanici per noi manifatturieri e non solo gli istituti tecnici sono fondamentali periti tecnici dalla Ferrari alla via senza i periti tecnici chiuderei
Vi rendete conto che noi per innovare abbiamo bisogno di un'università che sia concorrenziale che non riceveva il denaro a pioggia indipendentemente da quello che fa non possiamo accettare che nel giro di quaranta chilometri in meno che andare dal centro di New York all'aeroporto Kennedy ci siano quattro o cinque facoltà meglio qualche facoltà condominiali in meno e qualche centro di eccellenza in più sul territorio
Allora
Queste verso il testo che noi abbiamo il dovere di chiedere delle decisioni alla politica perché quando parliamo di concorrenza parliamo di meritocrazia di premiare i migliori noi abbiamo bisogno che nella pubblica amministrazione ci sia la meritocrazia non possiamo avere un Paese che negli ultimi anni gli stipendi pubblici sono aumentati del trenta per cento ed è il tredici privati così non si mettono a posto i conti
Noi abbiamo bisogno che chi lavora nella pubblica amministrazione non risponda al politico che l'ha messo in quel posto ma il cittadino cliente questa la cultura del Paese ed è però non siamo
Allora
Io lo ripeto sempre prima di tutti facciamo il nostro mestiere e cerchiamo di dare al nostro Paese più di quello che chiediamo
Ma se per chiedere si intende più concorrenza più meritocrazia delle università che premino i professori non come adesso solo sull'anzianità abbiamo i professori universitari più vecchi d'Europa
Abbiamo bisogno di dare il contributo abbiamo bisogno di dare i contributi all'università non a pioggia chi lo merita a chi produce a chi fa ricerca a chi aiuta le piccole imprese
A a chi a chi fa nascere nuove imprese archivi inventa aumenta il numero dei brevetti è su questo che noi dobbiamo dare il denaro non a tutte le università in maniera uguale e noi abbiamo bisogno dell'università che si facciano concorrenza l'una con l'altra si Rubini professori
Non vorrei dire fatta la campagna acquisti come giocatore che un momento che meglio
Non toccare stabilimento però facciano questo
Chi si laurea in America o in Inghilterra in un'università o in un'altra seconda del nome dell'università in cui si è laureato apporta in più articolo meno aperte nelle aziende per il prestigio e la forza questo è quello che sognavamo per il nostro Paese
Non segniamo contributi a fondo perduto non sogniamo facilitazioni che noi sogniamo un Paese che ci sia più concorrenza che quindi paghiamo meno come cittadini e come imprenditori servizi
Perché ha detto bene Ceccuzzi il sistema industriale per crescere ha bisogno di servizi competitivi
Trasporti ai siti marketing Energia e questo sì si basa sulla concorrenza
Allora se questo è richiedere qualcosa un sistema educativo moderno l'assistenza per le materie scientifiche l'aumento di tecnologia più concorrenza più meritocrazia più liberalizzazioni
Abbiamo bisogno di ingenerare risorse imprenditoriali quanti imprenditori oggi sarebbero pronti a investire in nuovi settori che sono chiusi alla concorrenza
Allora io richiamo l'attenzione di tutti su questi temi però io non posso esimermi essendo a Firenze di toccare
Un argomento che è straordinariamente importante per l'Italia che è doveroso toccare a Firenze è un altro argomento che secondo me e spero condividiate la priorità di tutte le priorità proprio alla vigilia di questo referendum fuori dai partiti
Il tema e questo
Noi alla fine degli anni Settanta quindi non cento anni fa eravamo il primo Paese al mondo per attrazione turistica primo
Oggi non siamo tra i primi quattro
Eppure Piazza della Signoria ancora qui
Soldini ha ragione presidente i calzaturieri a richiamare i cinesi
Però noi su questo almeno su questo non possiamo parlare dei cinesi che non credo che con la loro bravura siano ancora in grado di copiare Capri Taormina o Piazza della Signoria se in questi anni
Siamo passati al quarto posto e spirò che non si vada oltre ma lo temo ma lo temo
Vuol dire che abbiamo lavorato male tutti nessuno escluso
Allora e ma impossibile che questo Paese non si dia un una sfida
Forte a proposito di politica industriale a proposito di politica economica di tornare ad essere il primo paese al mondo per l'attrazione di turisti
Perché vedete
Noi siamo i primi come Confindustria dire internazionalizzazione andiamo in giro per il mondo noi grazie anche alla grande disponibilità del Presidente della Repubblica Ciampi che è stato
Veramente e lo voglio ringraziare una volta di più infaticabile perché nessun altro nessun'altro e andati in Cina
E andati in India è andato in Brasile
Noi siamo nati in Cina in India in Brasile in Turchia in Croazia
In Bulgaria negli Emirati Arabi otto missioni forti importanti in meno di due anni coinvolgendo oltre quattro mila cinquecento piccoli impresa
Internazionalizzazione fondamentale
Le grandi chiatte che portano le piccole
Il sistema Italia perché bisogna andare in giro per il mondo non con tutto il rispetto camere di commercio vince Saatchi ci vuole semaforo per un imprenditore quando va in giro per dicendo che le no ci vuole un sistema italiano ci vuole un sistema
E qui arriviamo al tema al tema del turismo che si aggancia i referendum con tanti altri temi
A proposito di sistemi Italia
Io ho avuto il privilegio di aver vinto una borsa di studio pochi anni fa io o meno di quarant'anni quindi sa pochi anni fa per andare a studiare negli Stati Uniti
E allora parliamo di pochi anni fa c'era visitate la Spagna Spotti in televisione li scoprì le televisioni private cinquanta canali la sera cartelloni di Mirò parliamo degli anni settanta visitate la Spagna oggi dovunque va in giro per il mondo non faccio
Non vi dico questo perché sono a Firenze ma onestamente l'unica regione intesa come regione conosciuta e la Toscana ma se voi mettete venite a visitare un'altra regione X
Senza scriverci italiana io credo che quando va in Dubai che c'è un grande cartellone visitate la Regione x non dico il nome perché tolto i due le due Regioni conosciute sono
Motivazioni diverse la Sicilia e la Toscana ottima azione diversa però dico però se le due regioni più l'azione del mondo allora voglio dire
Vogliamo dire visitate l'Italia
Vogliamo aprire una cabina di regia un coordinamento una politica turistica il favorire imprenditori che investono in alberghi non abbiamo una grande catena alberghiera italiana
Non abbiamo un grande tour operator italiano non abbiamo una politica italiana per il turismo e turismo industria sono i due core business del nostro Paese
E diceva bene andare in giro per il mondo ma per tante piccole imprese soprattutto artigianali soprattutto molto piccole il poter vendere i propri prodotti in Italia ad un numero di clienti maggiori sarebbe la soluzione migliore il turismo e business il turismo immagino
Allora rinviamo
Arriviamo a un punto
Vi rendete conto che noi stiamo perdendo completamente la capacità di attrarre
Investimenti stranieri nel mondo produttivo industriale
Noi intercettiamo meno del sei per cento di tutti gli investimenti che nel mondo arrivano in Europa meno dell'Inghilterra meno della Francia meno della Spagna meno dell'Olanda
E meno della Germania
Vi rendete conto che noi non siamo tra i primi sei paesi in Europa e la capacità di attrarre studenti stranieri
Ma vi rendete conto cosa vuol dire per i nostri politecnici per le scuole di Desailly per la storia dell'arte per tutto quello che l'Italia da migliaia di anni può offrire
E vi rendete conto che siamo a zero nella capacità di attrarre ricercatori professori stranieri perché siccome non c'è concorrenza non è vestita non possono fare i corsi in inglese e quindi non a pagamento gli studenti visto
Ieri perché non non possiamo pensare che i cinesi gli indiani gli americani Ida sappiano l'italiano elencano su a a fare corsi in italiano
Come i nostri ragazzi che vanno in giro per il mondo romano perché sanno l'inglese
Allora su questi temi noi chiediamo una grande reazione
Perché non possiamo fare il nostro mestiere lo dobbiamo fare dobbiamo fare ancora di più su questo non ci piove però questi sono temi di fondo di scelte di fondo di un Paese e abbiamo bisogno che di nuovo che torni la politica una politica alta
Una politica consenso dello Stato
Che scelga per il Paese una politica che scelga il pollice
E poi crei consenso
Una politica che dia la risposta i cittadini su questi temi ai cittadini perbene ai cittadini che lavorano ai cittadini che pagano le tasse ai cittadini molti di coloro che magari fa fatica arrivare alla fine del mese perché pagano le tasse in busta paga
E in busta paga se non hai una casa quello stipendi molto
In busta paga forse fai anche fatica lava ad arrivare alla fine del mese
E io credo che noi abbiamo bisogno di sognare un'Italia
Che abbia
Più concorrenza più innovazione e più solidarietà questo un Paese forte è un Paese in cui noi come imprenditori Kobe noi veniamo da troppi annidino uscente poi dobbiamo pretendere che si facciano delle scelte
E se io fermarsi
Qualcuno di voi per strada e vi dicessi se aveste la bacchetta magica parlo prima in questo caso come imprenditori e poi come cittadini cosa vorreste per fare bene il vostro mestiere
Bene io sono sicuro di una cosa
Che il cento per cento di voi mi rispondeste un paese meno complicato con meno burocrazia che ci mettesse in condizione di fare il nostro lavoro
Perché vedete ogni tanto anche un po'di romanticismo tra di noi va bene io credo che tutti noi che viaggiamo siamo orgogliosi di essere italiani perché sentite
In qualunque posto noi andiamo anche i più remoti posti del mondo ci sono degli italiani ci sono dei marchi italiani ci sono dei negozi italiani io devo dire
Avendo molti rapporti con il mondo universitario internazionale vedo troppi italiani bravi in giro per le università mondiali non solo di economia parlo di medicina parlo di ricerca parlo di fisica in tutti i settori
E io ho la sensazione che gli italiani ci sono che gli italiani si danno da fare in tutti i settori
Non solo gli imprenditori manca l'Italia faccio un po'di provocazione manca l'Italia ma anche il sistema e ho anche la sensazione che spesso i più l'Italia che si giova degli dell'intraprendenza degli italiani nel mondo e non gli italiani a sentirsi coperti dalla bandiera dal proprio paese quando vado in giro per lavorare questo è un tema di riflessione
E quindi arriviamo al tema della burocrazia e della semplificazione
Negli anni nel quarantotto Einaudi
Diceva
Io ammiro
L'intraprendenza l'intraprendenza di tanti imprenditori italiani
E nel dopoguerra era momenti difficili erano momenti di tensioni sociali ma anche nella capacità del Paese la classe dirigente di far degli accorti era un Paese in cui c'era pochissimo denaro grande coraggio
E grande grande forza di volontà con la stessa forza di volontà di cui dobbiamo essere fortemente riconoscenti ai nostri nonni
A chi ha fondato le nostre aziende di cui a maggior ragione portiamo grandi responsabilità lo dico le nuove generazioni alle a quelli che hanno delle aziende di seconda o di terza generazione grande responsabilità
E quello spirito che oggi manca in molti e sta tornando paradossalmente proprio per la grande crisi
Che abbiamo attraversato era lo spirito belle Einaudi c'era eppure noi per questi imprenditori facciamo tutto
Per rendergli la vita difficile
In alcuni casi addirittura usava il termine per umiliarli
E non a caso aveva proposto e l'Ulivo lo dirò tra pochi secondi che un un un titolo della Costituzione fosse dedicato alla concorrenza quella stessa concorrenza che oggi uno degli elementi che manca di più nel nostro Paese a trecentosessanta gradi
Ora dicevo
Poi negli anni Settineri Naldi a Nicola negli anni Settanta Guido Carli un grande presidente di Confindustria parlò delle Hatcher lacciuoli per le imprese
Credo che da allora la situazione ancora peggiorate abbiamo più concorrenza del pubblico sul territorio abbiamo più pornografia abbiamo più procedure
E diciamoci la verità non sentiamo in questo Paese un grande tifoso per gli imprenditori e per le imprese non lo sentiamo ed è assurdo che non sia così soprattutto per quelli e sono la stragrande maggioranza che sono bravi
Soprattutto quelli che ci mettono la faccia il denaro l'impegno la famiglia i collaboratori al territorio
Allora noi ci troviamo adesso di fronte ad una scelte importanti
Il presidente di Confindustria attuale vieni qui e vi dice noi non ce la facciamo più con tutto questo localismo con questi veti incrociati non ce la facciamo più con questa burocrazia
Non possiamo accettare in questo Paese che nel due mila e sei noi siamo costretti a non eleggere
Ma fare sino Time dei parlamentari da portare in Parlamento perché ci viene prospettata una lista di parlamentari già decisa dalla politica chiediamo con coerenza
Lasciamo scegliere
Non è possibile non è possibile che nel due mila e sei in Italia in questo paese straordinario lo ripeto straordinario che tutti amiamo
Io oggi per caso oltre o uno o l'unica camicie in cui non a cui la bandiera d'Italia perché io mi faccio sempre le camicie con la bandiera italiana qui perché mi fa piacere
Mi fa piacere mi fa piacere e anche chi guida le Ferrari qualunque di qualunque Paese sia sulla Ferrari ci dirà se la bandiera italiana stia bene lo stia bene al pilota di qualunque Paese però voglio dirvi
è possibile che le due mila e sei ci siano venti gruppi parlamentari quando nei Paesi europei ce ne quattro cinque
è possibile è possibile che nel due mila e sei in Italia l'industria numero uno come Baggio
Come si spezza come numero di occupati l'industria della politica i ladri industria numero uno il maggior numero dei persone oggi impiegati in Italia sono legate direttamente o indirettamente la polizza
Possibile che per aprire uno obbligo un piccolo imprenditore nel suo capannone deve passare dalla circoscrizione
Dal Comune dalla Provincia dalla Regione ogni tanto perfino dall'Europa sembra ormai se il tema della Comunità Montana o non si sa che cosa
è possibile che in questo momento invece di parlare tanto di veline di calcio e di intercettazioni non si facciano delle scelte di fondo a cominciare dalla Carta Simona
Questo noi chiediamo alla politica
Stiamo discutendo ancora di una delle opere più importanti per la competitività del nostro Paese il collegamento all'Europa
Parliamo tanto di infrastrutture io ho parlato di questione settentrionale non ce la facciamo più se non abbiamo il coraggio di tagliare tutti questi localismi
E io dico apprezzato molto mi fa piacere di di aver sentito un intervento di una presenta provincia primi tutto giovane e poi così responsabile
Io ho detto E mai possibile che continuiamo a sfornare una provincia dopo l'altra invece di tagliare qualche cosa è mai possibile
Che c'è qualche provincia d'Italia chi acquista la maggioranza delle autostrade invece di dismettere di fare acquistare
Fotostatica ma insomma voglio dire allora io dico io dico noi dobbiamo avere un grande rispetto per le istituzioni attenzione e qui vedo dei grandi lesbo dei grandi esponenti di una delle cose più belle del nostro Paese che sono le istituzioni militari cui va riconoscente rispetta
Gratuiti
Io vengo da una famiglia di militari
Non mi piace sentire ogni tanto soprattutto in questi ultimi tempi qualche frase di troppo che è scappata spero scappata qualcuno che riguardi le frecce tricolori o riguardi
I nostri militari io credo che dobbiamo avere gratitudine rispetto per quello che i nostri uomini fanno in giro per il mondo ma dobbiamo avere rispetto
E gratitudine
Io di fronte alla signora Ferragamo faccio fatica a non parlare di made in Italy
Di fronte a Soldini faccio fatica a non parlare di me dignità di fronte a molti di voi a Firenze faccio fatica bene made in Italy un bene pubblico io l'ho detto recentemente il ma io dico quanti Paesi al mondo
Farebbero carte false per aprire la forza di questo ma
Quel marchio che per noi imprenditori è fondamentale Pertini piccoli io dico sempre lavorate sui marchi
Rafforzato il vostro marchio perché quello vi permette di far gli accordi internazionali noi abbiamo marchi de poi troveremo i patres in giro per il mondo che non hanno né i marchi nelle idee ma magari hanno risorse
E questo vale per il supporto delle banche dicevo made in Italy è un tema che va sfruttato in giro per il mondo come nostro vantaggio allora
Noi dobbiamo dire
Alla vigilia di questo referendum che abbiamo di ho bisogno di un Paese più semplice più moderno io sei mesi fa chiesi un pistola
Fermiamoci un attimo
Un attimo
E parliamo di cose serie non a colpi di maggioranza
Che a colpi di maggioranza si cambia la Costituzione a secondo di chi al governo no il futuro del Paese non si fa colpo di maggioranza mettiamogli o strumenti migliori dei due schieramenti più responsabili a lavorare noi abbiamo bisogno
Che chiunque vinca
Questo referendum perché se vince il sì o se dice no non cambia niente
O cambia poco sul tema di fondo
Che il tema di moderna re questo Paese noi abbiamo bisogno di un impegno chiaro responsabile trasparente dalle due coalizioni per dire comunque vada il referendum abbiamo bisogno di sedersi e di modificare con accordo bipartisan come in tutti i Paesi seri
La
Organizzazione amministrativa politica del Paese
Questo Paese così non può andare avanti queste la priorità delle priorità
Perché altrimenti il nuovo presidente di Confindustria che verrà dopo di me verrà qui a parlarvi di burocrazia e voi quando dire quando dirà il primo tema per noi è la burocrazia di battere telematico Marie potevate Guido Carli a Gianni Agnelli a Vittorio Merloni a Luigi Abete a tutti coloro che mi ha preceduto
Allora
Chiunque sia il pilota della macchina Italia se non modernizzi amo la macchina rendiamo più efficiente più moderna più leggera più competitive il Mondiale non si vince noi vogliamo vincere il Mondiale perché per crescere abbiamo bisogno di una macchina competitiva
Quindi diciamo
Attenzione abbiamo bisogno di un impegno bipartisan per dopo referendum
Perché i veri problemi di fondo non vengono risolti né se vince il sì messe vince il no con tutti gli elementi più positivi o più negativi ma non dico dove ci sono in tutte e due le situazioni
E soprattutto usciamo
Dall'uso del referendum in uso partitico in uso nel contingente populista ma qui stiamo parlando della riforma dello Stato italiano che deve andare oltre la la la il contingente politico
Credo che questo sia un tema importante che noi dobbiamo portare all'attenzione del Paese perché abbiamo bisogno di un'Italia più moderna più efficiente più competitiva
Io avrei tante cose ancora da dirvi ma non vi voglio annoiare ulteriormente io credo in estrema sintesi che di di dire
Noi abbiamo necessità di mettere a posto i conti pubblici abbiamo necessità di intervenire
Sul sul sui costi sulle spese su tutto quello che non è di non è produttivo abbiamo bisogno di fare una grossa azione di una di recupero fiscale
Abbiamo bisogno di recuperare risorse da investire per il futuro di questo Paese che deve fare delle scelte di dove vorrà essere o non essere tra dieci o venti anni
Abbiamo bisogno di riforme che non costano ma che generano competitività concorrenza liberalizzazione abbiamo bisogno una volta per tutte di affrontare il tema delle Due che i
Show con coraggio consenso della concorrenza perché investire in in giovani investire in sapere e quello che ci farà fare la differenza tra qualche anno e già oggi siamo molto indietro sullo quello tecnologico dei nostri prodotti
Però
Io non posso appunto chiudere a Firenze senza aver detto
Qui dentro ci sono molti imprenditori Firenze un insieme di artigianalità di meccanica di manifatturiero ma due elementi straordinariamente importanti per il nostro Paese la cultura la cultura la moda e il turismo
Vedete l'Italia su questi tre concetti su questi tre elementi su queste tre settori anche le divinità all'immagine e secondo me ha un grande potenziale innanzitutto di business e non ma anche di promozione viviamo io anche nei sistemi Paesi di marketing di immagine dica
Ora io vorrei che ci si occupasse ancora di più di cultura che è una tramite componente unica veramente unica dell'Italia di cultura a trecentosessanta gradi
Che va dal cinema alla musica che va dal dai restauri a tutto che è quello che il mantenimento e la promozione del più straordinario giacimento archeologico del mondo e che guarda caso
Copre l'Italia nella sua interezza
E il turismo io vado a parlare a all'associazione degli imprenditori di Ragusa nel sud della Sicilia tema numero uno turismo vado a parlare a Sondrio al nord dell'Italia tema numero uno il turismo che passa attraverso tutto il nostro
Paese io ho apprezzato la scelta di questo governo
Di dare una delega per il turismo a uno dei due vice primo ministro spero che da questo seguano
Delle decisioni importanti ma di nuovo per tornare referendum noi abbiamo bisogno di avere un Paese che con l'accordo delle due
Componenti
Abbiam meno veti tra centro e periferia
Abbia meno costi della politica abbia più concorrenza dentro e abbia quindi la possibilità dal centro di coordinare e controllare indirizzare delle risorse
Fondamentali del Paese che non si possono lasciare a troppi localismi e a troppi interessi che alla fine non sono interessi nazionali perché a noi con tutto il rispetto delle regioni dei comuni interessa il futuro del nostro Paese nel suo complesso
Credo che Firenze in questo senso
Con la crescita che ho sentito e anche Roma in tal senso di turismo possa contribuire a far venire forte da questa città un invito ad un progetto ad una sfida a darsi degli obiettivi sul turismo e cultura perché credo che nessun altro Paese al mondo lo possa fare certo però
Che in un Paese che il più aperto
Allo allo sbarco di immigrati clandestini e poi più chiuso ad arrivisti a cinesi indiani i turisti o anche
Persone che vogliono venire in Italia è un tema su cui ci dobbiamo anche confrontare perché abbiamo bisogno di scelte coerenti
Io ho finito solo con un augurio
Vedete io ho molto apprezzato il discorso che fece la signora Merkel quando fu il suo discorso di investitura
E anche mi fa piacere ridirlo perché questo per noi tanto mi fa piacere di sentire volevo dire in giro per l'Italia una voglia di reazione
Anche dagli imprenditori ero fatto un'assemblea straordinaria Reggio Emilia
Meccanica manifatturiera di attacco di volontà di o di utilizzare la ripresa di coraggio e così è un po'e da tutte le parti volontà di reagire prima di tutto a noi stessi
Prima di tutto rose e questo segnale positivo questi primi segnali dovuti a noi sono un segnale forte ed è per questo che chiediamo scelte strutturali
Per aiutarla sta ripresa per dare fiducia ai mercati per dare fiducia alle agenzie di rating che guardano l'Italia con grande attenzione e per fare quelle cose che da un po'di anni tutti ci chiedono il Fondo monetario
L'OCSE tutti allora la Merkel disse
Ed è significativo per un cancelliere tedesco cioè di un Paese che come giustamente Ceccuzzi ha sottolineato è insieme all'Italia il vero paese industriale d'Europa manifatturiero forte ha detto
Il futuro apparterà
Chissà Prati incedere la sfida della creatività e delle idee
E questo è un tema importante perché dietro alle idee dietro la creatività c'è tutto
C'è l'università c'è la capacità di trasferire le idee in impresa
C'è la nascita di nuove imprese ma c'è anche il favorire la nascita di nuove imprese loro non debba passare per settecento cinquanta procedure e dodici anni per aprire una piccola impresa allora io credo che se questa è la sfida
Io credo che noi come Paese
Abbiamo tutte le risorse per poterla vincere la sfida dia l'arco della competizione delle idee quello che è sicuro che noi imprenditori ancora una volta vogliamo essere quelli che scandiscono i ritmi dello sviluppo
E quelli che tra le scelte da fare siamo sempre capaci con le nostre imprese di fare le scelte vincenti la vocazione degli imprenditori e rischiare
è creare e trovare le scelte vincenti questo è fondamentale per la crescita
Abbiamo un solo ufficio lo diciamo con grande amore per il nostro Paese che questa stessa mentalità diventi la cultura d'oggi in poi del nostro paese grazie a tutti blocca le
E ancora un momento
Presidente
Nel ringraziarti molto dell'intervento
Al ricordo al ricordo di questa Assemblea
L'innovazione l'attrattività di un toscano che nato a Pistoia
Vive a Castellina in Chianti lavora a Firenze c'è perché lo scultore Luigi Galigani che unisce l'innovazione creatività e un po'di metallurgia Benoist basta
Vorrei che venisse qua tutti consegniamo te la faremo Ranieri grazie per la fotografia e grazie Galigani insieme c'è un mese di soggiorno Lungarno questo è l'omaggio e mentre allora riconsegniamo vi faremo avere a Roma
La la stato servirà grazie come no
Chiedo scusa