«Per la legalità costituzionale e per la democrazia. La vicenda degli 8 seggi contestati al Senato della Repubblica». Messaggio di Giuliano Vassalli

Carugo le mie condizioni fisiche non mi consentono di intervenire al convegno che oggi luogo al Residence Ripetta sulla questione relativa al riparto dei seggi al Senato
Portata davanti alla giunta per le elezioni del Senato della Repubblica pertanto ringraziandoti per il gentile invito mi permetto di affidare al presente scritto l'opinione che avrei voluto poter esprimere a voce
La mia
E d'altra parte una osservazione molto semplice fondata sulla considerazione di principi elementari proprio del nostro ordinamento giuridico e attinenti a diritti fondamentali quali sono quelli relativi alla materia elettorale
Mi pare che detti principi siano stati del tutto trascurati dalla decisione adottata in sede di proclamazione degli eletti dall'ufficio elettorale regionale
E cioè dalla corte d'appello quando ha creduto di poter ragionare sulla base di frasi o di proposte di emendamento contenute nei lavori parlamentari
Relativi alla legge ventuno dicembre due mila cinque numero duecentosettanta o di altri elementi estranei alla lettura del testo della legge
Tutto il problema infatti mi pare che si riduca al confronto tra al comma tre e il comma quattro dell'articolo diciassette
Del decreto legislativo numero cinquecentotrentatré del mille novecentonovantatré come sostituito dalla citata legge numero duecentosettanta del ventuno dicembre due mila cinque
Nel comma tre si disciplina il caso in cui la verifica compiuta dall'Ufficio elettorale regionale ai sensi del comma due di detto articolo diciassette
Abbia dato esito positivo nel senso che abbia constatato il raggiungimento superamento del cinquantacinque per cento dei seggi assegnati alla Regione da parte della coalizione di liste o delle singole liste
Che ha ottenuto il maggior numero di voti validi espresse nell'ambito delle circoscrizioni
Nel comma quattro si disciplini invece il caso in cui la verifica abbia dato esito negativo nel senso cioè che il cinquantacinque per cento dei voti assegnati alla Regione non sia stato dalle suddette liste raggiunto
Nel primo caso quello disciplinato dal comma tre l'ufficio elettorale regionale individua nell'ambito di ciascuna coalizione di liste collegate
Le liste che abbiano conseguito sul piano circoscrizionale almeno il tre per cento dei voti validi espressi e procede quindi per ciascuna coalizione di liste al riparto tre dette liste ammesse dei seggi attribuiti
Nel secondo caso quello disciplinato dalla comma quattro l'ufficio elettorale regionale assegna alla coalizione di liste o alle singole liste
Che abbia ottenuto il maggior numero di voti un numero di seggi necessario per raggiungere il cinquantacinque per cento dei seggi assegnati alla Regione e il cosiddetto premio di maggioranza previsto come unica eventuale deroga al principio proporzionale dell'articolo uno comma due della parte della legge numero duecentosettantadue mila cinque dedicata alle elezioni del Senato da Repubblica
La legge non fa quindi alcuna menzione di una limitazione dell'assegnazione dei seggi soltanto alle liste che abbiano conseguito sul piano circoscrizionale almeno il tre per cento dei voti validi espressi
Così che è chiaro che mancando questo sbarramento infra collezionare
Vale in quest'ipotesi che quella verificatasi a seguito delle elezioni del nove dieci aprile solo lo sbarramento di cui l'articolo sedici lettera b numero uno della legge e cioè l'appartenenza a una coalizione di liste che abbia conseguito sul piano regionale
Almeno il venti per cento dei voti validi espressi e che contenga almeno una lista collegata che abbia conseguito sul piano regionale almeno il tre per cento dei voti validi espressi
Condizione quest'ultima che si è pienamente realizzata per la coalizione di centrosinistra
E altro non occorre
In particolare non occorre che per essere ammessi alla ripartizione dei seggi all'interno alla coalizione si debba appartenere a una lista che abbia conseguito sul piano circoscrizionale almeno il tre per cento dei voti validi espressi
Questo il testo della legge contro cui non vale né il ricorso ai lavori parlamentari né quello a pretese razionalità che autorizzino un'applicazione analogica della legge
Nella specie l'applicazione di un criterio indicato per gli solo numero tre al caso previsto nel numero quattro
Nel caso in questione infatti ogni ricorso all'analogia e categoricamente da escludersi perché nell'articolo diciassette comma tre si tratta manifestamente di una restrizione del diritto di elettorato passivo diritto fondamentale al quale solo la legge può in ipotesi usare eccezione
Inoltre trattasi sempre per la previsione di cui all'articolo diciassette comma tre
Di una disposizione eccezionale e dunque sottratta anche nell'ambito di leggi ordinarie all'applicazione analogica articolo quattordici delle disposizioni sulla legge in generale premesse al Codice civile
Qui
Con il richiedere almeno il tre per cento dei voti addirittura si pretenderebbe di estendere una disposizione prevista per il caso opposto che quello dell'avvenuto conseguimento del cinquantacinque per cento dei voti validi espressi
Conseguimento che nel caso di specie coalizione di liste del centrosinistra per il Senato notoriamente non si è verificato a questo punto a me non sembra neanche necessario andare a ricercare la ratio voi della disposizione eccezionale del comma tre dell'articolo diciassette
Che secondo un autorevole opinione sarebbe rivedibile nell'opportunità
Di ammettere al riparto dei seggi nel caso del conseguimento del cinquantacinque per cento dei voti le sole liste che abbiano dato un consistente contributo al successo elettorale
Voi ancor meno del diverso trattamento stabilito nell'articolo diciassette comma quarto con la disposizione che ci riporta alla regola di cui l'articolo sedici
Uno numero uno della legge
La si potrebbe probabilmente rinvenire nel non aver voluto gravare con soglie di sbarramento aggiuntive in una ipotesi per la quale già era prevista l'eccezione del premio di maggioranza o in altre spiegazioni ancora
Di fronte ai vincoli imposti dal nostro ordinamento alle leggi restrittive di diritti qual è indubbiamente la disposizione che prevede lo sbarramento infra coalizione Ale
Oltre che cessionari rispetto al principio proporzionale tanti voti tanti seggi stabilito dal citato articolo uno comma due
Non vede io sogno di andare alla ricerca di una ratio che permetta di convalidare la bontà della scelta fatta dal legislatore
Dicevano i nostri giuristi medievali e i nostri giuristi del Seicento che per le norme eccezionali o derogatorie
Il termine latino era odiose
Così come per quelle penali
Non sette estensione De casu abkhazo
E sia e siamo ex identità te del Maioli tate rationes questo principio si è sempre mantenuto attraverso i secoli nella nostra civiltà giuridica
Esso sia pure con parole parzialmente diverse sicura tanto nell'articolo quattro delle disposizioni sulla pubblicazione interpretazione e applicazione delle leggi generale
Premesse al codice civile del mille ottocentosessantacinque le leggi penali o quelle che respingono il libero esercizio dei diritti o formando eccezione alle regole generali o ad altre leggi non si estendono oltre i casi e i tempi in esse espresse
Quanto all'articolo quattordici delle disposizioni sulla legge in generale premesse al codice civile del mille novecentoquarantadue tuttora vigente le leggi penali
E quelle che fanno eccezione a regole generali o ad altre legge non si applicano oltre i casi e i tempi in esse considerate
L'ufficio elettorale regionale ha violato con la sua interpretazione le regole supreme dell'ordinamento italiano sicché la sua decisione dovrebbe essere rimossa
Al di fuori di ogni altra considerazione dal Senato della Repubblica organo chiamato a convalidare o meno sulla base di criteri rigorosamente giuridici l'assegnazione dei seggi
Ecco questa e la lettera di Vassalli
Tecnicamente
Chiara esplicita
E penso non solo per l'autorevolezza della fonte ma per il suo contenuto preciso non ammette discussione perché le cose così stanno dal punto di vista giuridico