Intervista a Flavia Perina sulla polemica scaturita a seguito dell'elezione a Segretario di Presidenza della Camera dei deputati di Sergio D'Elia

Flavia Perina e direttore del Secolo d'Italia il quotidiano di Alleanza nazionale con le vogliamo parlare della polemica scaturita sulla elezione a segretario di presidenza di Sergio D'Elia che è arrivata come sapete in Parlamento c'è in discussione una mozione firmato da Sandro Bondi Dalio Vito da Carlo Giovanardi che e anche altri parlamentari che chiedono sostanzialmente al governo addirittura di preparare una legge che preveda la non eleggibilità a cariche istituzionali importanti divi e personaggi che si siano macchiati di reati
Legati al terrorismo come il caso di degli alla storia di Delia però è nota Pannella da qualche giorno ripete ai nostri microfoni siamo tutti Sergio delli hanno e vogliamo sentire il parere di Flavia Perina anche perché direttrice di un
Importante quotidiano della destra italiana e allora lei che dice di tutta questa polemica ma premetto che io parlo a titolo personale e questa è una mia specifica opinione io sono
Una garantista e sono convinta che le regole dello Stato di diritto
Debbano valere in tutte le circostanze fare le regole dello Stato di diritto prevedono che non ci siano ostacoli che vissero diritti
Elettivi positivi partivi ed attivi riguardo ad un soggetto è evidente che bisogna comportarci in tutti di conseguenza
Detto questo c'è una questione di opportunità politica l'opportunità politica la valutano i singoli la valutano gli schieramenti la valutano i partiti probabilmente sarebbe stato politicamente opportuno che
Delia rinunciasse ad un incarico di questo tipo e ma queste sono valutazioni che appunto attengono alla sensibilità dei singoli io credo che probabilmente per quel che ho letto di delirio non lo conosco direttamente forte
Se ci avesse riflettuto prima
Magari se in qualche modo addirittura pentito di aver conquistato uno il tipo di vivibilità di questo tipo ma questo punto attiene alla sensibilità dei singoli non attiene alle regole in generale le regole sono queste capisco lo sconcerto
E i familiari capisco lo sconcerto di alcune parti politiche che magari hanno sensibilità differenti
Ma non si può parlare di regole a corrente alternata
Senta quindi personalmente non avrebbe sottoscritto la mozione Giovanardi insomma personalmente non l'ho sottoscritta
Senta la
Nel dibattito su questo ha a che fare secondo lei con l'incapacità del nostro paese di
Discutere serenamente diciamo il passato in particolare gli anni più duri insomma negli anni settanta che sono stati anche al discorso sicuramente gli anni Settanta avrebbero dovuto essere al suo tempo chiusi secondo me con un provvedimento
Con un provvedimento che li consegnate definitivamente alla storia
Io ero molto concorde ne parlo un senatori di AN il senatore Alfredo Mantica una soluzione di tipo sudafricano Chi sa parli dopodiché ci diciamo la verità su quegli anni e dopodiché ci si mette una pietra sopra o sotto forma di un provvedimento di clemenza generalizzato quella sarebbe stata una buona base di partenza per un'autentica pacificazione la Società italiana la politica non ha avuto invece il coraggio di affrontare questi capitarmi io capisco anche quindi il disappunto soprattutto di molti ambienti della destra perché qualche attento alla tentazione che ci siano alcuni reduci degli anni settanta che sono un po'più uguali degli altri
Quindi il vero nodo il vero problema smentire poi l'argomentazione che chi viene magari dai esperienze
Di lotta armata esperienze di opposizione all'odiato dalla sinistra abbia comunque una garanzia in più utili chi viene d'altro tipo di esperienze voleri e mi riferisco anche al caldo stop ricche
Diciamo un po'la vedetta del
Dei
Di questo tipo di problemi una soluzione differente probabilmente sarebbe stata più equa e avrebbe smentito appunto la tentazione che ci sia sempre qualcuno un po'più uguale degli altri
Un'ultima domanda le faccio prima che riguarda appunto il nostro passato intervenendo in aula il onorevole Giovanardi ha letto lungo elenco di vittime del terrorismo così le ha presentate cioè di persone assassinate anche per come dire metterle in contrasto con con la personalità di d'Elia che invece è un terrorista solo che probabilmente non si avveduto del fatto che in questo elenco c'erano molte persone che non erano state assassinati dai terroristi ma assassinate magari in scontri di piazza o addirittura assassinate dalle forze dell'ordine del ha elencato nomi di personaggi dell'estrema destra e dell'estrema sinistra come Lo Russo Recchioni mancia Walter Rossi insomma personaggi che non hanno tanto a che fare con come dire la storia delle vittime del terrorismo se non in modo
Secondo lei da che dipende questa mancanza anche di forse anche di conoscenza elementare di quello che è successo ma io guardi non conosco il colpetto quel Non voglio sicuramente dare un giudizio sull'intervento di Giovanardi a conoscerlo
è ovvio che le vittime del terrorismo ci sono gli elenchi sono tutte vittime del terrorismo ci sono le vittime di una stagione che come ho detto a una stagione complessa difficile da leggere
E
E che avrebbe dovuto essere chiusa con una soluzione politica perché però quando non ci sono le soluzioni politiche si arriva a questo che si prendono gli elenchi delle vittime e quindi che c'è la
Tragedia delle famiglie dei parenti delle vittime che io ho capito perfettamente o che le vittime vengono utilizzate in qualche modo come un un un corpo contundente la cosa migliore sarebbe stata quella di dare una chiusura politica alla vice dagli anni Settanta
Non lo si è fatto e queste sono un po'le conseguenze detto questo appunto non voglio entrare nel merito perché non conosco l'intervento di Giovanardi insomma c'ho il massimo rispetto per quello che il suo tipo di battaglia l'idea generale
Grazie a fare la velina