Assemblea autoconvocata «No alla guerra senza se e senza ma. Via dall'Iraq, via dall'Afghanistan»

Invito sempre i giornalisti ad accreditarsi all'ingresso
E direi di cominciare
A questo
Ci sono
Questa
Registrato
Riscrivere restano trentuno richieste
All'una andare via
Segna bisogna segnala faccia via basta sei di
Lui Franco come sta
Ci sei
Allora inviterei tutti i presenti Hans a sedersi per favore al silenzio perché siamo cominciamo
Questa Assemblea
Convocata sui temi della
Della pace contro la guerra
Per andare via senza si senza ma
Dalla guerra in Iraq e da quella in Afghanistan
E un'Assemblea che
è stata anche male interpretata dai giornali
Non c'è nessuna intenzione di informare il voto individuale dei deputati dei Serantoni
è il tentativo invece di fare il punto sul dibattito
E
Sullo stato dell'arte
L'arte che in questo momento si chiama guerra
Non sfugge a nessuno che nel momento nel quale noi siamo qui infuria una nuovissima quanto vecchia guerra che si allarga in Medioriente
E che precipita e rischia di precipitare approfittando anche dell'abbandono
Da parte dell'Occidente
Della realtà palestinese
L'isolamento vissuto da questa realtà la tragedia di questa realtà verso la quale addirittura l'Unione europea si è impegnata recentemente fino a poche settimane fa con nuove sanzioni
Ci sono ci si sorprende poi che la situazione precipiti è degeneri e che venga aiutata tra virgolette tanti da altri interlocutori nell'aria
Io penso che forse mai come in questo momento un'assemblea di questa natura avuto senso e e l'uomo
Anche perché esattamente dal nodo non districare atto della crisi mediorientale che si è dipanata l'intera crisi mediorientale e si allarga l'incendio
Dopo l'intervento destabilizzante in Medioriente degli Stati Uniti con l'invasione dell'Iraq quindi non stiamo parlando di altro ma parliamo della stessa drammatica tragica
Sanguinosa coso
I per fare questo punto ed è probabile nota anziché questo può essere uno stile un contenuto
Profondo del del movimento della pace chiamare
A verificare i parlamentari eletti non su contenuti marginali o specifici o particolari ma assolutamente generali che informano
Non semplicemente
La natura di una maggioranza di governo ma l'assetto complessivo del processo delle delle civiltà la natura stessa del mondo che vogliamo che vogliamo costruire
In modo incredibile viene presentata questa Assemblea come una
Costituzione di quelli che vogliono far cadere il governo di centrosinistra le cose non stanno così l'intenzione e assolutamente quella di qualificare fino in fondo i contenuti di pace di questo governo perché il contenuto di pace e di questo governo non sia un elemento marginale parolaio ma profondo ed è per questo
Che noi vogliamo ribadire i contenuti che ispirano la presa di posizione netta corrompere o la permanenza in Iraq che e contro la permanenza in Afghanistan
Molte persone si sono iscritti a parlare a questa Assemblea
Just ci sono trentatré persone iscritte a parlare
Ci sarà un problema di contenimento degli interventi come è facile immaginare perché credo che entro l'una l'una e mezza noi dobbiamo lasciare la sala per via della del tipo perde la particolarità del luogo in cui siamo e quindi invito tutti alla brevità
I al rispetto di questa unica regola che qui cerchiamo di dia vere ci sono molti interventi e molti messaggi di compagne e compagni persone che non sono potuti venire in primo luogo c'è Vittorio Agnoletto che ci saluta da San Pietroburgo per le iniziative del G otto San Pietroburgo già Leningrado
I le
E poi ci sono una serie di messaggi
Di messaggi scritti che leggeremo volta a volta piuttosto importanti tra i molti presenti che saluto è arrivato sono arrivati anche Franca Rame e Dario Fo io vorrei salutarli con un applauso
Leggo subito l'intervento di messaggio di Samir Amin
Cari compagni intendo esprimervi la mia più convinta solidarietà mai come oggi è necessario unire le forze pacifiste progressiste che con intransigenza si battono per impedire che la missione di guerra in Afghanistan continui
Il ritiro delle truppe quindi anche delle truppe italiane e l'unica soluzione al dramma di un popolo e di un intero Paese vittime della tragica aggressione statunitense del due mila e uno
L'Italia deve avere il coraggio di rispettare la sua magnifica costituzione e deve sfilarsi da una guerra ingiustificabile che ogni giorno miete vittime e produce miseria e il tempo delle scelte nette e il tempo della fine della missione militare e del ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan Samira Milne
Do la prova adesso a Sergio Carraro
Si prepari Paolo Sabattini
Allora rapidamente i tempi sono sono bravi e bisogna cercare di andare al sodo dei dei problemi
Io penso che la prima cosa sia un ringraziamento vero a quel gruppo di parlamentari
Che ha tenuto tiene duro perché questo ha tenuto aperto una prospettiva per tutti
In un momento in cui sembrava che come dire il Governo la linea del la Realpolitik
Dovesse e potesse mandare a casa tutte le ragioni che ci hanno visto in piazza per anni e anni consecutivamente
L'auspicio non è solo quello di essere in tanti a sostenere la battaglia i parlamentari ma lo speciale che quello che questi parlamentari questi parlamentari che resistono crescano di numero ne vedo alcuni in sala che non sono i firmatari del primo appello mi auguro che si aggiungeranno e quindi diciamo questa questo punto di di tenuta
Diventi più forte e più ampio e più incisivo di quanto è stato già abbondantemente fino adesso
C'è una questione rilevante e cioè che in discussione
Sono le modalità e i contenuti con cui l'Italia si rapporta in un mondo che è in guerra giustamente Tommaso
Di Francesco ricordava che proprio in questi giorni il Medio Oriente
Sta diventando nuovamente qualcosa di più della questione palestinese
C'è la questione aperta dell'Afghanistan lascia una fuoriuscita dall'Iraq come dire che è stata poco convincente sul piano della determinazione politica il modo con cui l'Italia con un governo diverso da quello Berlusconi appiattito sugli Stadio diverso Israele Sira porterà il resto del mondo
Nei prossimi anni
è il nodo
Rilevante decisivo della partita che esso aperti
Non è solo il problema se come ce ne andiamo dall'Afghanistan se ce ne andiamo dall'Afghanistan
è il rapporto tra l'Italia ed un mondo in cui la guerra è tornato adesso una componente delle relazioni internazionali esplicitamente dentro questo compenso l'Italia
Come ci sarà anche con un governo di centrosinistra ci sarà sempre dentro la NATO sempre dentro quel quadro da alleanze sempre in una posizione che al massimo arriva l'equidistanza o possiamo e dobbiamo scommettere sull'Italia che come dire cambia completamente la tendenza e diciamo sulle relazioni internazionali avvia una nuova fase
Ma su questo abbiamo un problema che ha due facce il primo che non possiamo accollare tutta D'Alema nome riprende a cera solo con D'Alema in fondo lui fa
Quello che ha sempre detto
Mette in pratica delle degli orientamenti di politica internazionale con delle ricadute interne che abbiamo già visto concretamente all'operosità degli anni novanta
E adesso ci sembra che si muove in coerenza con l'elaborazione messa in campo allora
Ma dobbiamo discutere e questa è l'elemento di lealtà di franchezza in questa discussione
Anche sulle responsabilità delle scelte che hanno portato il movimento contro la guerra io vorrei cominciano a chiamare così più che il movimento per la pace e spiegherò se ne a volte Paul perché a questa situazione di crisi in cui il punto di tenuta è venuto da una ribellione etica se volete politica Dini di dignità di un gruppo di parlamentari
In questi anni noi abbiamo continuamente ripetutamente abbassato il tiro e la qualità e i contenuti delle nostre piattaforme
A differenza del movimento contro la guerra in tutto il resto del mondo soprattutto nel Terzo mondo e anche gli altri Paesi europei
Per cercare una interlocuzione educazione unitaria con quella parte del movimento che possiamo definire per comodità moderne governista
Questa scelta la diciamo la leadership del movimento contro la guerra la Sempre gestita anche
In contrasto con altri pezzi del movimento che chiedevano degli obiettivi e delle proposte più avanzate della mobilitazione
Beh questa scelta si è rivelata nel momento critico nel momento decisivo una scelta sbagliata
Del quale oggi ci troviamo con diciamo l'ala governista del governo che ci lascia da soli ad affrontare la questione dell'Afghanistan e del modo con cui l'Italia fra dentro un mondo in guerra
Verso una del questa è una delle questioni sul quale bisogna a questo punto andare più a fondo perché si è scelta una strada che alla luce dei fatti c'ha portato alla difficoltà e non ad una boh vento in cui anche minoranza ma non minoritari come posizioni
Potevamo stare in campo meglio di come ci siamo stati eravamo pochi il due giugno dello scorso anno e qualcuno ci ha detto ai revisori orrore la sinistra radicale se isolata
Eravamo pochi anche al due giugno di quest'anno compagni con tutta l'interlocuzione con la amava governista del movimento
In chiusura
Io cerco di stare nei tempi
Intorno a ai parlamentari resistenti vogliamo chiamarli così
Li conosciamo trenta euro per uno la propria storia propria traiettoria intorno a questi parlamentari che tengono la testa alta in una situazione in cui la Realpolitik il pragmatismo imparerò può esserci un nuovo inizio
Sul viale truppe sulla questione interminabile ma decisiva della NATO e delle basi perché questa storia della NATO ce la portiamo avanti dal dopoguerra
E sembra una condanna perpetua sulla partizione della Palestina come paradigma
Perché il rischio che la Palestina torni ad essere anche nell'agenda politica un problema umanitario e non un nodo politico quell'essa è una cosa che non possiamo consentire loro è nata per trasformare la Palestina da problema umanitario a problema politico per il resto del mondo se noi accettassimo questo passo indietro commetteremmo operiamo una una violazione clamorosa della dei rapporti con la realtà
Lunedì inizia il dibattito alla Camera noi ci auguriamo che sia alla camera sia al Senato i parlamentari i senatori
Da oggi no no a quel decreto ci auguriamo che altri facciano altrettanto lo dichiarino pubblicamente sarà bene che da lunedì fino a mercoledì piazza Montecitorio sia presidiata dal movimento contro la guerra per con un presidio permanente iniziamo lunedì concludiamo mercoledì quando ci sarà la votazione poi appuntamento al Senato buon lavoro grazie
Paolo Sabatini io informare i due cose di servizio chi volesse servirsi superava gallerie vuota
E fuori stanno facendo le multe perché sono stati emessi macchine nei parcheggi autorizzati invece soltanto col parchimetro
Quindi chi l'avesse fatto sappia che Trova pessime sorprese
Paolo Sabatini serie mentre dice alle macchine messe in mare le va a sistemare violentato ringraziare per la partecipazione di nazione Assemblea
Anche non soltanto per il tema ma anche perché di posizione una questione importante nel dibattito che i movimenti in Italia hanno cercato di imporre in questi anni ed è quello della democrazia partecipativa noi ci siamo trovati di fronte un dibattito tutto chiuso all'interno del Parlamento e senza praticamente nessun interlocuzione reale
E se non ci fosse stata questa iniziativa il coinvolgimento reale di quei soggetti che in questi anni
Hanno votato per la pace e non solo perché c'è un nesso stretto tra le questioni le Paci
E quella ad esempio del mondo del lavoro io sono un operaio che per tanti anni ha cercato disco che si è scontrato con le burocrazie sindacali là dove cercavano di imporre dall'alto le decisioni e i lavoratori e le lavoratrici
Io credo che ripristinare anche una condizione oggettiva quella della partecipazione di una discussione collettiva con quei soggetti che in questi anni hanno fatto le note in Italia non solo sulle questioni della pace contro la guerra ma sulle altre tematiche emerse la questione estremamente importante
E sappiamo anche che il compito che oggi ci aspetta il contributo il piccolo contributo che ognuno di noi cercherà di dare a questo dibattito compiti importanti
Ci siamo ci proviamo intanto a fare un'assemblea in un luogo a un po'particolare
Ci proviamo a due passi dà la più grande università di un'OPA la città del sapere della civiltà
Che molto ha fatto in questo Paese e dall'altra parte ci troviamo a due passi da uno dei luoghi simboli derisa sia seconda guerra mondiale lo Scalo San Lorenzo i bombardamenti la guerra la morte che c'è stato in queste zone
Io credo che la convivenza di questi due questioni quella della della civiltà della cultura e anche rifiuto della guerra che è venuto fuori anche da queste cose drammatiche come il bombardamento di San Lorenzo Cesare esattamente quello che ha portato i padri della Costituzione a scrivere appunto l'articolo undici non è un'altra cosa
C'è un collegamento stretto tra la cultura tre livelli di civiltà e le cose che materialmente sono successe anche nel nostro Paese anche qui vicino
E allora nel momento in cui noi ci troviamo a discutere esattamente di quello che prevedeva l'articolo undici io non credo che sia possibile così come ci è stato detto e qua mediante ottenere il sì detto nelle fabbriche
Dobbiamo cercare di limitare il danno dobbiamo cercare in qualche modo bisogna fare questo accordo perché altrimenti chissà che succede e poi quello che ti succede materialmente nel momento in cui due accettato una viene definita riduzione del danno una questo istotipo nelle fa abbiamo visto quello che poi è successo una volta incomincerà a passare i passano su tutto
Allora io credo che il problema non sia né di dire c'è un problema di riduzione del danno necessitare scorciatoie o quant'altro
Vorrebbero vi è un problema
Nel momento in cui ci si annuncia una Finanziaria della Mini e sangue in cui vive ci sarà il blocco del dei dei dei contratti nazionali eccetera eccetera io di qua tagli di lama
Tutti i soldi che vengono spesi oggi per gli anni dal nostro Paese
Come potrebbero essere diversamente utilizzati ma da ex dico io sono operaio queste cose mi stanno a cuore va be'può MM compagne e compagni vivranno sulla propria pelle
Un eventuale blocco dei salari e dall'altra parte sappiamo che si spendono centinaia migliaia di milioni di euro per fare le guerre dal questore bombe ma questo è un problema che riguarda direttamente anche noi il mondo del lavoro non è soltanto un problema del pacifismo quello storico quello base
è un problema che è direttamente collegato con tutte le altre questioni che ci sono oggi in Italia
Se ci verranno a dire e oggi se dovesse passare questa impostazione che ci che cercano in qualche maniera di farci subire ci metto davanti a un elemento drammatico si può andare avanti forse i caschi il governo questo il dramma
Ebbene io mi domando ma questo autunno
Quando ci troveremo di nuovo di fronte un problema gigantesco qual è quello della legge finanziaria dello Stato con i sette faremo tesi faremo secoli fermiamo adesso
Ne abbiamo cercato in questi anni di costruire un nesso stretto
Tra le questioni della pace contro la guerra con quelle del mondo del lavoro della redistribuzione della ricchezza nel nostro Paese delle tematiche ambientali sono questioni strettamente connesse
L'unione senza l'altro non si può reggere noi oggi lo stiamo ragionando soltanto ed è già una cosa importante soltanto della guerra
Non stiamo ragionando se possibile in questo Paese impostare una nuova politica una nuova politica economica sociale che tratte tagli trasversalmente tutti quanti soggetti che nel nostro Paese che non si fermi soltanto a valutare l'esistenza
C'è un c'è nel nostro Paese la capacità a dare un veramente un taglio di discontinuità con quanto non è stato fatto nel passato
Bene io credo che noi oggi stiamo discutendo di questo
Io credo che sia oggi noi dovessimo scegliere se non dovessero mandare dei messaggi forti e chiari alla maggioranza della maggioranza che governa questo Paese non ci troveremo in difficoltà non soltanto sulla guerra
Non ci troveremo in difficoltà per quello che riguarda le aspettative di quei milioni e milioni di uomini e di donne che hanno pensato che in questo Paese ci fosse un'alternativa possibile
E non è un problema che riguarda soltanto l'Italia badate perché sappiamo che questi movimenti sono trasversale in tutti i Paesi in Europa e nel mondo non siamo soli a fare questa battaglia
Ci sono tantissimi sono centinaia di milioni di uomini e di donne che in questo momento stanno subendo le oppressioni e dall'altra ci sono centinaia di milioni di uomini e di donne che stanno battendosi esattamente per le nostre questioni io credo che da questa Assemblea dei ci fuori e quindi per questo sono contento finalmente che ci sia una discussione collettiva e non soltanto nel segreto delle stanze
Ne uscì fuori una mozione reale un sostegno reale quei compagni potremo delegare a fare una battaglia in Parlamento
Ma devono sapere che non è una battaglia che nasce soltanto tra di loro una discussione tutta politica e pubblicistica tra poche persone ai vertici di alcune organizzazioni o di o di qualche altra cosa ma che ha un sostegno reale
Da parte di tutti quegli uomini e quelle donne che vogliono realmente in questo Paese ci sia un cambiamento
Io credo che da questa Assemblea Debussy Fauré appunto una mozione e che la mozione deve prevedere la fuoriuscita anche non soltanto dall'Iraq ma anche dall'Afghanistan e che quei soldi vengono destinati diversamente ringrazio
Complimenti per la precisione c'è adesso è nativa voce in telefonata Beppe Grillo
Chiamati
Grazie dobbiamo tecnico
Conto
Sto qui a caldo anzi ci sono buongiorno vi pentite
Grazie
Perché la possibilità che evita testi irriverenti fa cospirazione guardi
Ma tonica cliente finale di rappresenti comuni in dalle una nuova nell'ambito della Bipop girando punto tutto e tutti bene io vorrei poi rinviare che volevo essere con voi questa questa cosa
Questo il partitino del perché un'altra Incantesimo fatto sta parlo della guerra l'incantesimo dove circa ci siamo trovati così non sappiamo niente perché io le persone perché capolino arrogante invierà dolce fatta una ragione normalmente non per una ragione di Mark Bingham beh un Governo di pubblicità richiamo andato là con una parola con delle parole perché sono i professionisti della parola
Capo Pardo significati di pace e di guerra separati ricopre portatori di pace impegnati i costruttori di pace Isserlis un famoso Prete
Il beato costruttore di pace riguardo a un out militare col col mitra entità elicottero qui e che queste sono purché di parole che sono importantissime capirti indicatore la parola cambio applicato del mondo si tiene da davanti quindi la guerra pubblicata da pubblicitari la guerra di pubblicità di marketing stiamo da qualche parte per sponsorizzare qualcun ho qualcosa ma comunque non è uno sport in questo voglio dire ci sono anche i morti i morti ci sono stati forse ce ne saranno ancora ci sarà la prima volta mi terremo i ponti di marketing
Quindi il fatto di mettere lì con voi e di discutere sulla guerra di bimbi Bindi paritari capelli perché dovrebbe i non sono mai anch'io non sono un pacifista
Sono o sopra specificati questi calcoli non riesco neanche a a pensare come ecco perché dice però che in accordo Surico rigetto talmente distante da Bin questa cosa e ci siamo di nuovo c'è una guerra che sta arrivando guerre totali
Guerre guarita e morì a quelle di De Mauriac aspetti parla della memoria in le memorie delle due città c'era di turchi quarantotto lo Stato di Israele informava che erano anche la memoria migliore per fare la la comitato una settimana della dimenticanza io credo che bisognerebbe
Volevo calcola più avete garantita topi dimenticare per poter che può perdonare andare avanti anche per i giovani dare questo esempio quindi io sono pentito che via via via piatte chiamato io sono a vostra disposizione col proprio
Perché grandiosi insomma bisogna andare avanti con con queste idee secondo me quindi quindi un abbraccio vi abbraccio simbolicamente tutti grate di esserci
C'è Salvatore Cannavò
Sì
Poi c'è una lettura d'un messaggio di Chomsky
Poi si prepari Piero Bernocchi
Io innanzitutto vorrei cominciare con un ringraziamento fuori da qualsiasi retorica e da qualsiasi diciamo propagando Isma'un ringraziamento sincero a tutti quelli e quelle che sono qui per due motivi
Il primo perché questi sono giorni di una grande difficoltà
Vi assicuro che non è facile ogni ogni momento ogni giorno resistere a tutte le pressioni tutti i tipi che vengono fatte per convincere chi ha espresso una contrarietà arrivò a rivedere la propria posizione rivedere il proprio voto
E potete immaginare dentro come Parlamento che tipo di pressioni vengono fatti però l'avvocato di ringraziamento più importante è un altro
Questa Assemblea oggi
Ha ridato dignità e forza a un luogo è uno spazio che poteva essere spazzato via da questo passaggio politico parlamentare
Questo credo che sia l'elemento centrale di questa giornata
In un vuoto in uno spazio che in questi anni c'è stato sempre il no alla guerra senza se e senza ma non ce lo siamo inventati noi qui oggi nelle convocare questa Assemblea
Ce lo siamo inventati molti se lo sono scordato ce lo siamo inventati nell'ottobre del due mila e uno subito dopo i bombardamenti in Afghanistan
E ce la siamo inventati nell'organizzare una manifestazione quella del dieci novembre due mila e uno che è uno degli atti fondativi del nuovo movimento per la pace contro la guerra italiano
Chissà chi sono sicuro che la maggior parte dei presenti c'era quella manifestazione si ricorda quanto è stato difficile organizzarla in dirla parteciparvi si ricorda che quel giorno in piazza Roma c'era una manifestazione indetta da Giuliano Ferrara piazza del Popolo
E noi eravamo cento Milella ce n'erano solamente quindici venti mila
Quell'atto fondativo del Movimento contro del nuovo movimento contro la guerra del nuovo movimento per la pace e tutto quello che è venuto dopo compreso il movimento
Per il ritiro dall'Iraq è partito da lì e sembra compreso dentro nel suo agire e dentro il suo corso quella parola d'ordine del via dall'Afghanistan
Non è oggi manteniamo uguale uno spazio che in grado di contrastare di resistere a due concetti velenosissimi che sono stati introdotti in questa discussione il primo io non sa davvero chi l'abbia inventato
E il concerto della riduzione del danno
La riduzione del danno
Si può ridurre il danno in Afghanistan si può sparare un po'meno certamente si può occupare un po'meno
Mi ricorda tanto quella critica che veniva fatta alle forze politiche moderate della sinistra quando si diceva quello zero tanto diversi dal liberismo siete solo un po'meglio oppure meno peggio il meno peggio Isma'assurto a linea politica centrale
Ma il perché il problema è che la guerra è l'unico punto su cui non ci può essere mediazione
La guerra o c'è o non c'è forza o non c'è non c'è un po'meno
Andare sul liberismo si può essere un po'meno liberismo in una particolare momento si può anche accettare di limitare i danni
Di un attacco sociale di un attacco economico ma sulla guerra non si può e non pesto
E qui la seconda aspetto fondamentale la guerra esso è consustanziale alla nostra identità politica a nostro modo di fare politica al nostro progetto politica la nostra identità collettiva
Il no alla guerra questa roba qua è la forma più alta della politica e se è così
Non c'è un bene superiore che è il quadro di maggioranza il quadro governativo il quadro politico da tenere poi dopo la tattica che è il voto che teniamo sulla guerra è il contrario
Il bene superiore no alla guerra e pace la tattica che è l'apporto con le forze a maggioranza con le forze degli ha con gli altri alleati con un governo che pure contribuisce a tenere in piedi quella roba lì viene dopo sta sotto
E questo è il punto centrale di questa nostra discussione quanto il punto centrale
Di questa cioè nostra discussione
Io ho detto in tante situazione abbiamo detto tutti non vogliamo far cadere il Governo non abbiamo fatto una battaglia per fare una parte una
Iniziativa diciamo strumentale politica dispiace che ancora oggi autorevoli dirigenti sindacali insulti del nostro lavoro il nostro modo di essere in una
In questa iniziativa dicendo che non c'entra niente in caso di coscienza ma è solo una strumentalità questa accusa la respingiamo al mittente perché oggi noi facciamo una battaglia che nuove da nostre convinzioni nuove delle nostre commerciale e e a queste le è e collegate per questo abbia presentato gli emendamenti per questo li presenteremo alla Camera Fini presenteremo al Senato perché questa battaglia la vogliamo portare avanti fino in fondo e vi dico una cosa
Oggi questa sembra è una grande assemblea è un fatto molto importante ma se questa iniziativa l'avessero promossa non otto dodici quindici parlamentari
Posti Gati ma tutte le forze della sinistra radicale il PRC il Pdci i Verdi la sinistra DS tutti insieme si manca però di no Flammarion quasi no noi facciamo l'Italia di un'altra parte pergamene ottenere un risultato casa sarebbe accaduto oggi in Italia e il quindici mila tifosi quaranta persone in questa sala cosa sarebbe potuto accadere perché questa resa preventiva sulla guerra
Finisco sulla cosa che mi sta più a cuore
Noi oggi non facciamo qui l'assemblea del decidere il voto parlamentare le cose cioè non vogliamo caricare nessuno di una responsabilità così alta
Ne facciamo un'assemblea di questo tipo perché vogliamo rilanciare il movimento contro la guerra che da questo sia l'elemento che ci più ci sta a cuore
E vogliamo provare a battere una cosa che è stata introdotta al movimento il principe Vlad è lega oggi movimento sta a guardare quello che fa il palazzo e non si è più mosso si è bloccato siamo Pitocchi siamo Polito raggi possiamo sbloccare questa situazione a partire da questa magnifica Assemblea
Dobbiamo riuscire a fare questo lavoro sapendo che oggi l'Afghanistan paradossalmente non è una priorità Balzac Avatar secondo posto perché oggi la priorità la Palestina
Oggi la priorità era buono non era senta andare diventa incessantemente da liberare andremo a fare un atto collettivo fa parte dell'insensata il fuoco per il ritiro di Israele dai territori occupati
Perché quella bara finisca perché lo Stato di Palestina passa finalmente nascere questa nave la priorità delle priorità e subito dopo ovviamente del provvedendo l che stiamo l'abbiamo messo questo manifesto via dall'Iraq bianche dall'Afghanistan sono molto contento molto felici deve promosso insieme ad altri questa Assemblea sono molto contento che questa Assemblea da oggi non è più di proprietà di qualcuno ma di proprietà di appartenenza di tutti noi
Adesso c'è la lettura del messaggio di Chomsky all'Assemblea
Ai vinto che c'è
Una comunicazione
Se lo potete scusate ma stanno mettendo beh lo striscione
Sulla Palestina però mettono sopra il proiettore se potete grazie paesaggio
La arretra diciamo sì ai senatori italiani
Cari amici ho preso dalla vostra coraggiosa presa di posizione contro la partecipazione dell'Italia operazione militare della NATO che si sta convertendo in una forza d'intervento internazionale subordinata agli Stati Uniti
L'espansione della NATO all'Est in violazione delle chiare garanzie date a Gorbaciov che aveva concordato l'unificazione della Germania nel quadro della NATO costituiva già una gravissima minaccia alla pace e la sicurezza internazionale al di là dello stesso inganno
Il nuovo è sempre più ampio ruolo che la NATO sta assumendo costituisce una seria minaccia all'ordine internazionale
Voglio esprimermi il mio personale apprezzamento per la vostra coerenza nel difendere i principi dell'articolo undici della Costituzione italiana che recita l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
Consente in condizioni di parità con gli altri stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo sinceramente vostro Noam Chomsky
Noi avevamo scritto come intervento richiesto Gianni Minà però da qua non lo vediamo in sala
Se per caso i salassi faccio vedere nel caso non sia in sala dopo quando arriva eventualmente interviene
Altri mi ero per la la parola Piero Bernocchi
Si prepara
Emiliano Brancaccio
Ma direi che c'è un un gigantesco paradosso in quello che sta accadendo in questa discussione e visto che ce ne sono tanti di paradossi aggiungono io
Ipotizziamo che quei venti mila voti di differenza non ci fossero stati e che oggi Berlusconi no Café e che Berlusconi avesse vinto
E fosse venuto alla Camera e al Senato avesse detto
Bush ha insistito tanto voleva che raddoppia sì le truppe ma io ho resistito tenacemente e vi assicuro che manderemo gli stessi militari che mandavamo prima in Afghanistan e qualcuno avrebbe parlato di riduzione del danno
Qualcuno avrebbe detto ma che bravo a Berlusconi è diventato un moderato finalmente usciamo dall'Afghanistan non l'avrebbe detto nessuno
Anzi un'espressione come riduzione del danno che ve lo dico francamente quasi peggio di guerre umanitarie un'espressione così oscena che non riesco a capire come compagni
Che hanno lavorato con abbiano protetta perché viene dal movimento cosiddetto pacifista
Quello che dice che non bisogna appoggiare le resistenze che bisogna porgere l'altra guancia quello che mentre si stava combattendo a Baghdad e diceva speriamo che finisca presto che le sofferenze del popolo iracheno finiscano e che gli Stati Uniti
Vincano tranquillamente oggi ci parlano di riduzione del danno come mai
L'abbiamo detto e banalissimo è la sindrome del governo amico si chiama esattamente così siccome al governo ci stanno sembra amici nostri si accetta da questo Governo cosa che non avremo neanche vagamente sopportato dal governo Berlusconi
E allora
E allora
Si dice diceva prima Salvatore si ammutolito il movimento pacifista intanto non usiamo questa espressione Io sono pacifico ma non sono pacifista i appoggio e appoggio
E sono d'accordo con tutte le resistenze che in questo momento cercano di cacciare via gli Stati Uniti da quei Paesi noi siamo con la resistenza irachena ma siamo anche della resistenza afgana e vogliamo che diventi più forte
è situata fuori gli Stati Uniti perché senza fare resistenza qualsiasi movimento pacifista europeo avrebbe realizzato assolutamente niente e la ringraziamo per il sacrificio
Cercherò
E eravamo
Sta di fatto che anche se una parte consistente del movimento pacifista intelaiata col centrosinistra e affittata
E quindi oggi è paralizzato anche in pochi anche otto senatori e deputati anche un movimento che il due giugno a portare in piazza solo mille persone
E che il ventisette ne ha portati in piazza quattrocento ha creato un casino in ordine sì perché ha messo il dito sulla piaga
E la piaga è grossa e purulenta Pino stanno discutendo se in Afghanistan ci andiamo via tra tre mesi sei mesi un anno
Qui si sta discutendo come dice giustamente Mantovani che vi invito a leggere con grossa attenzione perché quella intervista di oggi segna esattamente qual è il punto
Dice Mantovani che con questa mozione attenzione con questa mozione non sto parlando del decreto
Sia a un passaggio cruciale e decisivo è una mozione dice Mantovani e se lo dice Luigi dobbiamo credere che cambia la politica internazionali è vero la cambia basta leggerla
La mozione dice che vogliamo il rafforzamento delle grandi organizzazioni internazionali a partire dalle Nazioni Unite la scelta per il multi darwinismo
Per garantire la prevenzione dei conflitti è una vera efficace lotta contro il terrorismo cioè dice che appunto non basta questo bisogna farle in maniera molto più efficace
E al proposito Mantovani è entusiasta
Perché l'Italia stante al Consiglio di sicurezza chiederà che l'Organizzazione delle Nazioni Unite si dotino di una propria forza militare sotto il comando del segretario generale è una richiesta dice assolutamente dirompente
E ha ragione perché lo spiega dopo questo serve a creare un ambiente di sicurezza globale necessarie a rafforzare le dinamiche democratiche dei singoli
Paesi riducendo l'uso della forza a ultimo strumento possibile e chi lo porta a questo uso della forza le nostre missioni militari dello lei quel testuali nostra fingendo svolte con l'apprezzata professionalità riconosciuta competenza e capacità di relazioni umane delle forze cioè le forze armate che sparavano sui ponti in Iraq erano dotate
Di relazioni umane elevate quelli che hanno fatto la guerra in Iraq in Afghanistan dice questa mozione è gente che sa lavorare la dobbiamo saper far lavorare dove in un contesto multilaterale queste il cambiamento
Che cosa vuole la mozione che cosa vuole questo governo basta con le guerre unilaterali ritorniamo alle guerre concertate ritorniamo alla guerra come jugoslave Cossato ritorniamo a particolari schifezza e non a caso il regista è lo stesso
è assente il D'Alema della guerra umanitaria quello che si inventano all'ossimoro più schifoso degli ultimi decenni cosa che nessuno aveva mai tirato fuori è questa la strategia di questa mozione non solo non c'è differenza tra la mozione e il decreto Maserati dire che questa fa ancora rischi foto perché questa indica una strategia l'Italia sta dentro una guerra permanente con gli Stati Uniti
La fa attraverso la NATO e l'anno che si doterà addirittura di una struttura militare autonoma che potrà operare queste la strategia per questo io mi auguro che i senatori e i deputati bene che aumentino
Facciano questo votino non sono contro il decreto ma votino senza alcun dubbio contro questa mozione spieghino perché fa parte di una strategia catastrofica appunto la guerra concertata
E guardate c'è una dimostrazione ed evidenti
E quello che succede nel luogo che più ci tormenta io credo che tutti noi oggi stiamo soffrendo in maniera indicibile per quello che succede in Palestina siamo indignati scandalizzati
Il vediamo in maniera orrenda quello che sta succedendo ma vi rendete conto che questi barbari stanno decidendo di aggredire due Paesi come rappresaglia per il rapimento di un soldato
Ma come non si consente alla resistenza irachena afgana di rispondere con le armi e poi si dice che uno Stato sovrano
Ha il diritto di in data i due Paesi massacrare centinaia di innocenti distrugge tutto il territorio perché nella vita militare e il Governo italiano su questo che dice
Vuole intervenire vuole interporsi come mai non si vanno in per poterli come mai non vanno a fermare gli israeliani
Ma lei ha mai messo a verbale era per il prossimo non vale per la Palestina è chiarissimo perché perché non gliene ha fatta e niente nel popolo palestinese perché non è il petrolio non a casa e viene lasciata abbandonata a se stesso non è solo la pressione enorme della Lodi
Della lobby israeliana e della lobby filo israeliane in Italia trasversale che influenza il Governo è che lì dentro non ci sta la NATO e l'ONU che vogliono quelle cose lì
Come mai il governo italiano non prende posizione quasi mai il governo italiano e gli altri Governi non condannano tutto ciò
Perché tutto dentro una strategia di la NATO ed è questo che noi dobbiamo dire chiaramente
Deputati senatori votate contro votate contro il muro e la mozione del decreto ma in ogni caso siccome appunto il movimento va ricostruito su basi forti indipendenti in piazza
Il diciassette in piazza il ventiquattro se non riusciremo a fermare il decreto abbiamo già una mobilitazione anche a settembre in piedi l'abbiamo deciso al Forum europeo di Atene che ha deciso non solo la fuoriuscita delle truppe da tutti i territori di guerra
Ma anche una lotta a fianco del popolo palestinese per cacciare l'occupazione israeliana e soprattutto infine per far chiudere tutte lei schifose basi militari della NATO e degli Stati Uniti che stanno in giro per l'Europa
Su questa posizione dobbiamo tenere fermo e non cedere un centimetro e mi auguro che i deputati e senatori che ringrazio vengano dove su questa posizione grazie
Adesso leggiamo il saluto di don Alberto vitale di Pax Christi
Molto breve cari amici e amiche autoconvocati contro la guerra senza se e senza ma
Diceva concomitanza del Consiglio nazionale di Pax Christi riunito oggi a Firenze mi impedisce di essere tra voi a ribadire più convinto che mai il nostro Comune ripudia la guerra quale strumento adatto a risolvere i conflitti a rifiutare l'idea che la pelle il sangue di chiunque possono essere impiegati quale mercimonio politico
Ad auspicare una politica estera degno di un Paese civile moderno vale a dire basata sull'oggi che le azioni non violente
La gravità dell'odierna situazione non fa che confermare la lucidità di un del giudizio espresso da Giovanni ventitresimo ormai più di quarant'anni fa
Per cui dalla nostra arriverà che si vanta una potenza atomica allineano dalla ragione ritenere che la guerra possa strappa a risarcire i diritti violati
Don Alberto vitali tredici luglio due mila sei
Emiliano Brancaccio si prepari Paolo Cento
Non si possono accettare compromessi sulla guerra
Ma si possono accettare compromessi sul liberismo
Nord lo so
Non lo so
Althusser direbbe che si intravede qualche nesso di causalità e quindi io suggerirei una riflessione in proposito
Va bene io vorrei dire una cosa
Ah mi è stato comunicato che per essere qui potrei pagarla
Ma io pensavo di essere un compagno di strada
Un modesto compagno di strada
Comunque io una cosa la vorrei dire
Vorrei parlare qui del paradigma delle mani legate
In tema di politica estera ci dicono che abbiamo le mani legate
Perché dobbiamo rispettare gli impegni presi con la comunità internazionale
E in tema di politica economica ci dicono che abbiamo le mani legate
Per gli abbiamo preso un impegno
Con la Comunità europea
è il paradigma delle mani legate questo paradigma imperversa oppure all'estrema sinistra imperversa
è evocano le mani legate non solo quelli che hanno bisogno di far passare sotto silenzio le più nefaste decisioni politiche
Evocano le mani legate anche quelli che hanno bisogno di vendere qualche copia in più dell'ultimo libro sulla globalizzazione sull'impero sulla Fises dello Stato nazione
No quando ha detto
Ma noi oggi constatiamo dolorosamente constatiamo che gli stati nazione non sono morti
Gli Stati nazionali si sono indubbiamente indeboliti a seguito della crescente integrazione concentrazione polarizzazione mondiale dei capitali ma gli Stati-nazione non sono morti
Non lo constatiamo di governi decidono magari parlamenti molto meno che in passato
Ma i governi DC torno il Consiglio europeo
è un ente intergovernativo
La NATO e le Nazioni Unite di diritto o di fatto sono enti intergovernativi
Non è un caso che al di là delle piccole contingenze di politica interna noi siamo qui riuniti perché al paradigma delle mani legate noi non crediamo noi vogliamo far pressione sul Parlamento
E sul governo affinché si costituisca un evento una frattura interna al blocco degli alleati americani noi vogliamo fare politica estera qui
Ma allora
Al di là degli esiti
Questa circostanza che è una circostanza drammatica costituisce pure un insegnamento generale
Per tutti noi e voi
Ha ragione silenzio per favore ha un senso
Su un insegnamento generale
L'insegnamento e che la prossima volta che saremmo tentati di parlare di globalizzazione e di fine dello Stato noi ci si domandi prima se davvero sappiamo ciò di cui stiamo parlando
Se no facciamo la fine di quegli intellettuali di grido che parlano di economia e di politica senza avere la più pallida idea di che cosa l'economia e la politica siano a questo proposito a proposito dell'esigenza chi attesi
Di mettere assieme le cose
Di arrivi finalmente un quadro organico della situazione
Domani esce un nostro appello sul Manifesto e su Liberazione
Un appello degli economisti contro il piano di abbattimento del debito pubblico del Governo contro la politica lacrime e sangue che si profila all'orizzonte
Io so che qui qualcuno ha l'abitudine
Di leggere il giornale saltando le pagine economiche però non ebbe
E lo so sono sono sono pesanti le pagine no
Ebbene io acquisto qualcuno dico
Ti supplico
Domani non saltare le pagine economiche domani domani fai uno sforzo per collegare quel che ci dice a Moggi
Con qualche leggi Rai nell'appello dorme lega politica economica e politica estera dove mai missili un pochino un tantino più marxista del solito
E concludo io non non francamente non non non mi azzardo diciamo a fare
Da avanzare un suggerimento ai parlamentari che sanno bene quel che devono fare di sicuro io per quel che ho capito se mettessero la fiducia voterei a favore del provvedimento
Perché non ci sono al momento le condizioni
Di movimento e di mobilitazione
Per scatenare una crisi di governo da sinistra
Tuttavia dico che le minacce di questi giorni
Contro i dissenzienti
Sono indegne
Sono indegne
Da un punto di vista politico perché mi risulta che all'indomani delle elezioni fu Tommaso Padoa Schioppa teorizzare le maggioranze variabili sul Corriere della Sera
Prima ancora che tutto questo si verificasse
E sono indegni e perché se i dissenzienti non ci fossero secondo me bisognerebbe inventare lì grazie
Luca Casarini
Si prepari Franco Russo
Ma molte cose sono state dette sono assolutamente d'accordo
Io credo che sia importante mantenere quest'aspetto anche di autonomia anche oggi anche se verrebbe da dire non azzardate lì poi avvenire chi voterà sì alle decreto di rifinanziamento sulla missione in Afghanistan che nessuno venga
A dire che fa parte del movimento che si sta battendo per la pace cioè non violento
Che bisogna abolire le frecce tricolori ma se poi finanziare la missione in Afghanistan ecco nessuno venga a dirlo verrebbe voglia di fare tutto così un intervento ma non è il caso
Il problema io credo sia anche quello di un'autonomia culturale che è segnalata nella visione di che cos'è la guerra oggi
La guerra umanitaria che
E nella sua seconda fase la prima è stata nel primo governo di centro sinistra
Oggi interviene in soccorso del fallimento della guerra preventiva questa la realtà
La bara preventiva è entrata in crisi ed è entrata in crisi pesantemente grazie anche a uno straordinario movimento globale di delegittimazione della guerra di Bush
è uno straordinario movimento di resistenza e di resistenze alla guerra diffuso
Ovunque
Che non è che si esprime solo militarmente ma si esprime anche socialmente in quei Paesi perché se no nessuna resistenza militare potrebbe sostenere il confronto con gli eserciti più potenti del mondo se non avessero l'appoggio
Comunque di una dinamica sociale all'interno dell'Iraq e dell'Afghanistan in ogni Paese che ha occupato militarmente questo ci dice che è nato un nuovo paradigma almeno per quanto mi riguarda il diritto di resistenza
Di fronte a un sistema permanente che si chiama guerra ma che in realtà loro vogliono gestire come azione di polizia globale questo è il linguaggio di quella mozione e di quello che stanno discutendo
A livello del Governo italiano non hanno stanno discutendo di nessuna exit strategies stanno discutendo di una nuova articolazione di gestione politica di una nuova fase della guerra
Cioè sono passati a gestire la narra questo dobbiamo dirlo forte senza nessuna paura ma anche sulla base di un ragionamento molto semplice basta guardare
Io credo che sia importante pensare al mondo come una dinamica in cui questa espressione del governo globale che noi abbiamo conosciuto Coni i vertici
Quando c'era la stagione dei vertici quando il G otto il WTO
Erano rappresentati anche come le forme di governo globale
La guerra a questo come compito cioè costruire una dimensione di governo globale possibile ovviamente a guida neoliberista ovviamente imponendo un mondo ingiusto
E lo fa attraverso la forza il monopolio dell'uso la forza perché Israele può muoversi così
Massacrando civili scatenando guerre eccetera
Perché fa parte della polizia globale secondo loro perché quello è quello che succede quando qualcuno dice mandiamo i caschi blu a interporsi in Israele a parte la provocazione giusta di Piero che vige l'anno li mandate mai certo
è come dire mandiamo i carabinieri a interpretazioni con la polizia mandiamo il SISMI a correggere il sistema andiamo insiste a correggere il SISMI allora
Su questo su questo io credo che noi dobbiamo affermare un'autonomia culturale perché guardate i governi il governissimo
Io mi ricordo tutto un dibattito che nasceva fatto anche con Bertinotti no sugli USA pattisti perché significa è caduto il paradigma della presa del potere
Ma per reati gravi non è caduto il paradigma e apre dal potere perché si va al potere con le elezioni cioè senza rivoluzioni con le elezioni che si sta al potere a tutti i costi questa è la verità che ci stanno insegnando
Allora io su questo credo che la il movimento dovrebbero recuperare una loro autonomia
E per esempio sulla questione di che cosa fanno i movimenti oggi c'è un interessante articolo di Enrico è ULI
Dal movimento pacifista grigie il termine pacifismo è morto
Dentro a una vecchia cultura io credo che sia assolutamente vero io credo che oggi dobbiamo ragionare sulla costruzione di un percorso di percorsi contro la guerra di resistenza alla guerra cioè una dimensione strutturale
Noi ce la troviamo a casa nostra guardate hanno fatto la exit strategy dall'Iraq tanto la fata la resistenza irachena Lexi strategico agli italiani e non certo
I governi eccetera Mariani quello l'hanno fatta allo stesso tempo hanno fatto un accordo col governo americano prima iniziato con un preliminare col governo Berlusconi oggi confermato da brutti
Per il raddoppio alla base della base americana di vicenza altri due mila soldati da impiegare prontamente in Iraq in Afghanistan dappertutto come pure forza di pronto intervento
Questa è la dimensione la guerra non è il problema del ritiro da un quadrante per dare il proprio di soldati e liberare gli americani dall'altro
Il problema è l'uscita da una dinamica culturale di governo del mondo questo serve votare no opporsi alla guerra applicare un ragionamento su che cosa significa resistere alla guerra a casa nostra perché la guerra è destrutturata è dappertutto
Io credo che su queste cose noi dobbiamo non solo riflettere affermare la nostra autonomia culturale e veramente far piazza pulita una volta perché anche offensivo questo fatto riduzione del danno non violenza
Sarà stata una testa così con la non violenza rispetta i movimenti adesso vuotano le missioni militari ma queste non verranno più parlare non ero più parlare
Non era un ottimo
Allora è più
Più dicendo che invece invece noi abbiamo dalla nostra che cosa abbiamo dalla nostra
La può il fatto che questa dimensione di mondo non è pacificata Leo speravano tutti anche quelli che voteranno adesso l'Afghanistan speravano che tutto fosse pacificato
Non è così è da lì che ripartono i movimenti globali di resistenza perché la gente l'umanità rifiuta questo mondo
Ecco la gente ha imparato che invece di dire è un altro mondo è possibile bisogna praticarlo costruirlo anche bloccandola guardate strutturando attaccando la trovando le forme di resistenza nostre e riconoscendosi in un diritto di residenza globale comunque io invito tutti ad aderire anche alla scadenza avanti al parlamento io gli voglio tirare le uova in faccia quelli che tetti almeno le uova a quelli che votano non devono stare in pace non restano infatti
Allora grazie
Si prepara a Franco russo tanto voglio dire leggo un intervento voglio dire che ci sono molti messaggi che ci sono arrivati persone impossibilitate avvenire
Ne continuano continuano e continueranno ad arrivare molti di noi metteremo in Rete nei nostri siti tutti i messaggi
Così saranno pubblici anche alla versione in
è grave perché noi abbiamo sintetizzato molte letture d'accordo con gli autori regole sull'intervento di Raul Mordenti
Sì prego
L'argomento dei sostenitori di un voto del centrosinistra che prosegua la politica del governo Berlusconi è uno solo e su dice e necessario per non far cadere il governo Prodi e non far tornare al governo Berlusconi
A me pare che questo argomento sia del tutto inconsistente
Più che si può ragionevolmente sostenere che data la presenza di forze pacifiste nella coalizione dell'Unione per non far cadere il governo Prodi sia assolutamente necessario proprio non votare il rifinanziamento della missione in Afghanistan
La vera domanda politica e quella che poniamo oggi noi e la domanda è come risolvere i casi in cui all'interno della stessa coalizione si manifestino due diverse opzioni politiche e a questa domanda la risposta non può certo essere quella di D'Alema che dice semplici
Basta che poi denunciata la vostra posizione o quindi a te hanno voi
Una prima risposta ragionevole mi sembrerebbe invece essere un referendum fra gli elettori del centrosinistra il logo e chi forza il geologo curdo il gioco per ubbidire ad impegni di servilismo assunti oltre oceano
Che mette in pericolo la coalizione non certo chi come noi nella coalizione antiberlusconiana vuole starci ma con tutta la propria diversità che io credo possa essere sia addirittura maggioritaria nel popolo della sinistra la palla Franco Russo visibili in USA scusa un attimo Franco una comunicazione
Di servizio a chi interviene davanti a la la scansione dei tempi dovrebbe esserci il il timer per cui noi cerchiamo di essere un minimo flessibile però se c'è un minimo di autoregolamentazione ci che adesso si sino adesso c'è stata non è questo problema però
Vi ringrazio per avermi dato la parola io devo confessare di non vi sembri e non vi Semprini arrogante non vi sembri né arrogante né paradossale io devo dirvi che nelle posizioni che vado sviluppando sulla vicenda delle missioni militari non mi sento nel solo nelle urne esistente né un un giapponese io mi sento insieme alle milioni di persone che in questi anni hanno costruito il movimento della pace
Mi sento insieme a tutti coloro uomini e donne che in tutti questi anni si sono opposti alla guerra al sistema di guerra la guerra preventiva perché ce lo dico senza appunto iattanza non mi sento solo e devo anche dirvi che non ho neanche particolari drammi di coscienza
Perché il coscienza appunto non riguarda questa fase politica e qui probabilmente siamo in non particolarmente in sintonia con quanto è stato affermato prima io leggo per esempio le parole di Rinaldini non in maniera maliziosa
Quando gli Nardini dice che è una questione politica e non di coscienza io penso in via Aldini voglia dirci che sull'uscita dell'Italia dal sistema di guerra siamo tutti d'accordo
Che sulla guerra sul sul no alla guerra senza se e senza ma in Italia si è conquistata diffusa
Una coscienza popolare il problema che sta davanti a noi e come rendere efficace un movimento pacifista che per anni ha messo in moto milioni di persone la cosiddetta seconda potenza ma che finora non è mai riuscita a bloccare una guerra
Questo è il dramma che tutti quanti ne abbiamo vissuto questa il dramma su cui ci siamo spesi nelle discussioni che abbiamo fatto all'interno dei movimenti dei movimenti pacifisti voglio dirvi
E voglio dirvi che secondo me il problema dell'efficacia dei movimenti è il tema eminentemente squisitamente politico non è un tema appunto di coscienza
Perché ripeto non c'è divisione fra di noi che stiamo qui e coloro che lo stanno qui sul fatto che bisogna essere appunto contro la guerra
Quali sono i mezzi politici oggi per uscire dal sistema di guerra questo è il punto
La prima affermazione questa io non darei molto per scontato
Mi ricordo appunto delle delle dichiarazioni di D'Alema che la fuoriuscita dall'ira che sia stata una cosa scontata
Era nel programma dell'Unione è stata oggetto appunto di un confronto politico dentro il governo e della maggioranza
E dagli ottocento militari che sarebbero dovute di restare in Iraq a proteggere i cosiddetti civili oggi usciamo dall'Iraq mal gestita io sono onesto con voi e con me stesso mal gestita
Perché secondo me appunto un capo del governo che era nel programma quella si pensi unione di fuoriuscita dall'ira che doveva immediatamente appunto dire come governo mi riferisco a Prodi vada immediatamente fuori dall'iracheno l'aumento niente delle altre missioni
Militari la seconda la seconda missione in questione è questa
Come far divenire il nostro Paese a questo punto uno strumento per superare anche gli impegni NATO
Perché io son d'accordo con tutti coloro che dicono che oggi il dramma che sta davanti a noi alla Palestina e Libano un popolo martoriato un popolo messi in prigione
Però devo anche dirvi che sento con molta forza invece la vicenda dell'Afghanistan perché mentre sull'Israele io posso proporre delle cose su Israele posto Guajira attraverso l'Unione Europea posso chiedere la il rispetto delle delle delle risoluzione del Consiglio di di sicurezza dell'ONU sull'Afghanistan c'è l'annata di cui l'Italia fa parte
E sull'Afghanistan non possiamo nasconderci dietro un dito che è una guerra cosiddetta bassa intensità perché la guerra appunto non si distinguono i morti son sempre morti
Allora io penso che l'obiettivo di tirar fuori l'Italia dalla nata dall'Afghanistan sia un obiettivo assolutamente sacrosanto
Come muoversi come muoversi come far sì che il movimento oggi riprenda la parola questa un'assemblea importante
Non è l'unico luogo in cui si riuniscono i pacifisti sarà l'assemblea di Genova c'è stata gli incontri fatti fa le forze parlamentare altre associazioni
Di impianto pacifista io penso che noi dobbiamo agire affinché da oggi riprenda appunto un movimento popolare
Chiaro che si esprima direttamente sulle piazze
Nelle nelle in tutte le situazioni possibili immaginabili affinché appunto l'Italia fuoriesca dall'Afghanistan
E che si ponga appunto un problema intanto che la NATO non può supplire alle esigenze degli Stati Uniti d'America in quell'area
Geopolitica perché di questo si tratta cioè gli Stati Uniti vogliono avere mano libera in Iraq e a far sì che la NATO subentri nei suoi compiti appunto di guerra all'interno dell'Afghanistan per me appunto
Non si può stare con la guerra e nella guerra
E quindi io voterò in conseguenza all'interno del Parlamento con questa mia posizione appunto non darò una lira la guerra ma non mi sento a Rosa Luxemburg perché mentre allora c'era una spaccatura fra fra democrazia
E le frange rivoluzionari che si opposero alla guerra oggi per fortuna questa spaccatura fra le forze pacifiste non c'è ci dividiamo sui mezzi
Io penso che sarebbe stato molto bene avere altre linee politiche all'interno del governo perché il governo appunto non è come diceva Berlinguer bisogna fare un partito di lotta e di governo io penso che il governo sia un terreno di lotta non un terreno di compromissioni io penso che il governo stare al governo non sia un pranzo di gala con autorevolmente è stato detto per questo ritengo e ho concluso per questo ritengo che la ripresa dei movimenti di massa pacifisti sì o no appunto lo strumento fondamentale
Non per aver degli eroi in Parlamento ma finché effettivamente l'opinione pubblica pacifista pesi perché la storia non finisce ho terminato davvero non finisce il venti di luglio perché fra sei mesi dalla vicenda dell'Afghanistan c'aveva ancora davanti
E allora in questi sei mesi dopo lo fa crescere una tale pressione per cui sarà impossibile al governo Prodi mantenere anche solo soldati in Afghanistan vi ringrazio
Giorgio Cremaschi si prepari Ferdinando Rossi
C'è una presidenza distratta
Allora
Io
Vorrei partire
Scusi mi scuso è se prima di entrare brevemente visto che nel nel merito vorrei partire con una premessa che riguarda secondo me non solo questo ma un po'come la politica in Italia
Rispetto a questa Assemblea continuo a sentire
Dichiarazioni commenti ovviamente di stampa eccetera che come prima cosa
Si chiedono cosa c'è dietro
Io penso lo voglio dire proprio così che uno dei problemi della politica italiana e che abbiamo una classe politica nella sua maggioranza nella sua grande maggioranza almeno è un mondo dell'informazione che prima di chiedersi cosa c'è davanti guarda edere cosa c'è dietro mentre cosa c'è davanti è chiaro c'è una questione drammatica che percorre la coscienza si la coscienza di una parte almeno del paese che la questione della guerra è già una svaluta azione una mancanza di rispetto non affrontare la questione in questa dimensione
Perché io credo siamo arrivati a un passaggio delicato inutile sottolinea che lo faccia avere è inutile fare o
Sì aereo vicino a
Ai due maggio siamo arrivati
Quale delusa
No no evitava infine che come allora disse sì no non son così le tribune sindacali non sono così
Ecco dicevo l'altra quest'detto questo io voglio dire che in Italia siccome in realtà appunto stiamo parlando di politica
Dal molto tempo in Italia come veniva ricordato in molti interventi sulla questione della pace e della guerra ci sono ben nostro paese tre grandi posizioni non cinquanta tre nello scenario politico italiano ci sono da un lungo tempo direi dal mille novecentonovantuno quando è cominciata la stagione delle guerre la nuova stagione delle guerre con la prima guerra d'Italia tre grande posizioni
C'è una posizione della destra filoamericana del centro destra filoamericano che compare anche oggi e diventa anche a favore dei bombardamenti in in di Israele contro la Palestina e contro il Libano cioè quella posizione di destra che dice noi siamo con gli Stati Uniti siamo in ogni caso con il mondo occidentale c'è una posizione crociata diciamo così
C'è poi un'altra posizione che è quella
Che chiamiamo così di centro sinistra o almeno di centro o del centro del centrosinistra che quella posizione che in questi anni è stata contro la guerra in Iraq ma non contro la guerra
Perché ha fatto la guerra in Kosovo perché pensa ad un altro modello è un'altra posizione diverso accerto da quella di Berlusconi
è stata nostra alleata a questa posizione sulla guerra sull'Iraq ma è una posizione che non dice si fa la guerra senza se e senza ma
Dice che con qualche se e con qualche ma o un attimo cose di questo genere la guerra si può fare
E poi c'è una terza posizione che è quella che in Italia ha avuto il movimento pacifista in tutte le sue articolazioni
E cioè quella che dice partendo da un giudizio di principio anche di principio si io non mi scappa cioè non lo so sembra che sia dire un'arte no abbiamo detto l'incipit il no alla guerra e al principio avviare
Partenze e
Da una questione di principio dà anche un giudizio politico nessuna delle guerre
Dal mille novecentonovantuno a oggi hanno percorso il mondo in nome della democrazia della pace dovrei nuovi equilibri eccetera a risolto novità noi sappiamo ancora più in guerra ogni missione militare
Compresa quella in Afghanistan staccava allargando no riducendo la guerra
No non è non c'è un'ultima guerra che conclude le guerre c'è una guerra che apre altri scenari di guerra
Allora
La terza posizione resta Terza posizione in Italia fino al nove aprile fino al nove aprile è stata sostenuta da tutto il movimento pacifista
In altri Paesi
La pubblica discussione tra le due posizioni c'è stata all'interno del movimento pacifista
Ci sono state posizioni diciamo
Ah discutendo a livello internazionale l'abbiamo visto in altri Paesi c'era una discussione c'era posizioni ci sono posizioni che indipendentemente appunto dalle questioni dei governi di Croma forse bisogna avere atteggiamenti diversi
Non è la posizione del movimento pacifista italiano il movimento pacifista italiano fino al nove aprile non si è mai chiudo difficili diviso sulla questione dell'Afghanistan
E allora che cosa è cambiato
è cambiato il Governo tutto qui
Guardate io non va avanti
Lo dico perché è un problema centrale
Che riguarda il movimento questo movimento riguarderà in autunno il sindacato sulla Finanziaria
Perché mi pare evidente che se noi oggi avessimo avuto Tremonti ancora e per fortuna non l'abbiamo che ci veniva a dire che in autunno taglierà pensioni sanità
Spesa può perché scuola saremmo già in piazza o un governo
è un problema
è un problema che riguarda tanti altri movimenti il problema si chiama
Sindrome del Governo amico i movimenti non possono essere flirta queste aziende non è elementi devono essere indipendenti enorme ma è anche vero che ora giornale popolare resta Galperti la
è scattata qui Carrère Roberto mare ottimismo dei fondali pensare come hanno fatto gli studenti francesi Castellazzi era arrivata la cambiare
Ecco qua ecco
Io non voglio davvero discutere non sono un esperto di alchimie parlamentari
Però voglio dire una cosa
Questa sì c'è un problema di autonomia e indipendenza dei movimenti c'è un problema di trasparenza del quadro politico rispetto a queste tre posizioni
Dicevo appunto della politica italiana ci sono tre posizioni con Boscia
Per la guerra pacifista nell'ambito con qualche esito con qualche regola contro la guerra senza se e senza ma
Voglio sapere se in Parlamento nel Parlamento italiano questa terza posizione
Che potrà essere maggioritaria potrà essere minoritaria ma anche il peggiore dei sondaggi dice che rappresenta il trenta quaranta per cento del Paese se nel Parlamento della Repubblica italiana questa posizione contro la guerra senza se e senza ma
A diritto di esserci grazie
La parola affinché minatore Rossi senatore dei Comunisti italiani
D'Alema ci dice o vi va bene questo o mi dimetto
Ora sulla crisi di governo il ritorno del puzzone io posso mettermi a pensare
Ma sul fatto che D'Alema possa non essere più ministro degli esteri è proprio una cosa che non mi sconvolge assoluta
Ne mi fanno paura ai suoi ricatti sulle parole perché ero nei DS conclusi quando lui fece la guerra alla Jugoslavia
Solo che non mi ribolle sue parole neanche delle sue bomba perché Mentor bombardava io ero Novi Sad e a Belgrado figuriamoci se ho paura delle sue parole
Ci dicono che siamo
Una minoranza arrogante che vuole imporre la sua volontà alla maggioranza
Non ci sfugge che c'è una maggioranza fatta dalla coppia di fatto DS Margherita
Una coppia di fatto allargata perché appare interessi anche i radicali e Italia dei Valori e che stiano discutendo solo sulla data delle nostre ufficiale
Sappiamo che c'è una maggioranza ma viva Dio si è discusso e si è discusso molto non come decreto Bersani e questo DPEF fatte in una nottata
Per mettere insieme uno straccio di programma mostrati una suola abbondante duecentosettanta pagine con tutta una serie di questioni due per ognuno qua dentro sicuramente ma anche fuori nell'Unione ci sono cose che piacciono cose che non piaccia o no
Ma per quanto riguarda la guerra ci sono delle robe chiare era ora su cui hanno dobbiamo attestarci per ad era uno schieramento ampio contro la guerra
E allora quando nella prima proposta ci dicono ritireremo quattrocento uomini
Siamo fuori da indurre inserito poi si impara che non solo ce n'è una di fregate ma ce ne sono due dentro le norme fregata della proposta che ci fanno e vi daremo una commissione quando si è chiesto alla Commissione tale Marche sicuramente un gentiluomo
Gli ho subito detto che gettone di presenza volete riportano i giornali già quella risposta bastava e tuttavia lo sappiamo che siamo in un Paese dove una medaglia da cavaliere è una commissione non la si nega a nessuno
Dire che quel decreto va bene perché ci danno una commissione perché c'era il calo dei quattrocento che poi sono spariti e torniamo con lo stesso numero ci vuole un bel coraggio
E allora bene abbiamo fatto a piantare massetto e a dire no
Ebbene fa il movimento a stare in piedi ad allargarsi nella bellissima giornata di oggi e quelle che seguiranno
Per stare nel programma per le cinque minuti non ci riesco cioè il passaggio a pagina novantotto cito solo il passaggio più breve ed una forza Dell'Atti unite di natura tale da garantire la terzietà ristretto al Paese agli interessi in campo alla faccia della terzietà come ci siamo comportati sino ad oggi
E un secondo passaggio a pagina centodue
Quando ci dice se vinceremo le elezioni immediatamente proporremo al Parlamento italiano il conseguente rientro dei nostri soldati dei tempi tecnicamente necessari guarda caso coincidono con quelle di Berlusconi
Definendone anche in una consultazione con le autorità irachene
Apprendiamo confrontando il programma con quello che ha fatto l'amico D'Alema che Condoleezza Rice fa parte dell'autorità irachene
A pagina centosei in particolare l'impiego delle forze armate non può essere mai identificato con l'intervento umanitario e di cooperazione che deve essere condotto con forza e Cirilli
è autore non è che possiamo scrivere un documento dell'Unione e poi noi siamo i Disobbedienti se pretendiamo che venga attuato
E ancora pagina centouno
Siamo fermamente convinti che la lotta al terrorismo debba essere condotta con strumenti politici di intelligence e di contrasto delle organizzazioni terroristiche
In primo luogo sul piano politico sociale ed economico che dobbiamo parte del progetto del terrorismo prossimo campione il serbatoio di averti dando risposte anche i sentimenti di umiliazione e di emarginazione
Riteniamo comunque necessario confermare una ripulsa morale e politica dei metodi terroristici condotti sia da organizzazioni cat astanti
Su Israele allora ce ne rendiamo conto a che fare terrorismo di Stato per quale ragione queste forze che firma il documento dell'unione
E allora chiediamo con forza che l'onda occorre stavolta s'intervenga ci sono quattordici risoluzioni dell'ONU per la Jugoslavia ne è bastata una fatta lavate per applicava la mattina quattordici risoluzioni
Si vada laddove si ponga come forza di interposizione rispetto alla politica di Israele
Il problema del loro diventerà quello che Israele adesso dei confini diversi da quelli che dovrebbe avere secondo i dettami dell'ONU e c'è un altro elemento non trascurabile Israele alla bomba atomica
Esito che non cresca la bomba atomica in altri Paesi ma vivaddio vogliamo dirlo che la bomba atomica oggi ce l'hanno gli Stati Uniti che sono gli unici che l'hanno adoperato da la prima volta era secco ma per vedere se funzionava bene e che Israele ha la bomba atomica l'hanno negato a voi adesso tranquillamente lo dicono senza che faccia parte di nessun accordo internazionale
E allora il governo italiano cominci ad attuare gli impegni del suo programma
Elettorale e poi c'è il passaggio a centonove sulle basi militari a dar ragione Casarini su questo punto concordo con lui con altri no ma cerchiamo di stare insieme
Che mentre si parla della riduzione delle pagine si va ad aprire nuove basi allora
Ho finito
Noi come senatori del gruppo Verdi Comunisti italiani ci riuniremo
Partiamo bene perché siamo in quattro che hanno assunto la posizione del no ci sarà poi una discussione anche della relazione del mio partito ma fino in fondo la battaglia è per un no alla guerra
Leggo adesso un una lettera all'Assemblea di Giulietto Chiesa se l'inattesa da Kabul di una telefonata di
Gino Strada
Che dovrebbe arrivare in diretta
I
Invito hammam minore brusio perché davvero chi vuole ascoltare rischia di non ascoltare
Sì
Io continuo a dire che sopra forse un po'di spazio ce lo sbaglio non c'è più nemmeno spazio c'è spazio ancora quindi chi vuole stare seduto sopra può andare c'è ancora spazio sopra chi ha difficoltà a stare in piedi
Poi ci sono dei posti ancora ma insomma
Per favore ascoltiamo che interviene leggo la lettera di Giulietto Chiesa
Cari compagni che oggi siete oggi gli unici legittimi rappresentanti delle istituzioni delle bandiere della pace che riempirono finestre balconi d'Italia sono con voi in questa difficile giusta battaglia
Le cose debbono tornare ad avere i loro nomi in Afghanistan c'è una guerra e le nostre truppe Type artici sono oggi quale che sia il giudizio sulla legittimità internazionale ed era arrivato a Kabul e della NATO e io ritengo illegittimo anche quello resta il fatto che quella missione inizialmente quando fu decisa non aveva compiti di guerra
Che è stato progressivamente deciso nell'ombra un mutamento di compiti e funzioni del contingente NATO e al suo interno di quello italiano
Si è trattato di un grave stravolgimento della missione non lo si può dire a legittimare a posteriori rifinanziando lo l'Italia è membro della NATO è alleato con diritti eguali a tutti gli altri essere membri di un'alleanza non significa rinunciare alla propria sovranità e non ce n'è uno statuto della maratona sulla riga che imponga di partecipare a questa guerra
Così stanno le cose che sono dure come pietre arretrare da questa certezza significa legittimare la partecipazione dell'Italia alla guerra
Rappresentiamo una parte grande di questo Paese non demordiamo qua siamo parte della maggioranza che ha dato vita a questo governo tanto atteso dagli italiani la responsabilità della sua tenuta la condividiamo con tutti gli altri
Nessuno può capire di averne di più o di meno Dinoi
Va in onda Gino Strada da Kabul adesso
Sentite
Perirono
Tolto non lo faccio ma questa volta ho preparato un intervento scritto che hanno importanza anche la delicatezza dal concerto per piano e visto che vorrei che non ci fossero fraintendimenti corretta informazione per cui rileggo quello che ho scritto quella mattina migliore della nostra Assemblea
Quindi organizzare un era quella morti feriti e sofferenza
Ogni anno molti più morti dell'anno precedente c'è la guerra e lo dicono tutti
Ha detto recentemente il Washington post la battaglia per il controllo del Sud sarà cruciale per l'Afghanistan e per la NATO
Il compito del nuovo importo è nato e quindi anche dei militari italiani che ne fanno parte
è che virgolette estendere a quell'aria il controllo del governo Karzai i rimpiazzare le operazioni di contromisure Ghione condotte sinora dagli Stati Uniti
è inequivocabile si combatte per tenere in vita il traballante regime di Karzai
Un regime di Kigali fondamentalisti come lo ha definito recentemente la deputata afgana a Montecitorio
Questa è la situazione e lo sanno tutti prende sempre politici italiani
All'OPA migliaia di chilometri di distanza
Morti e feriti perdono nomi e volti e spariscono
La garitta degli afgani è diventato un problema ristabilita alti discontinuità che ombrello ha intrappolato
Mentre qui milioni di persone cercano da trent'anni di sopravvivere in mezzo alla guerra arrogarci ti scuote vinte internazionali per giustificare la coltivazione della nostra partecipazione alla guerra perché foto nel migliore dei casi Pietri strategico
Non c'è altro che sia riuscita da studiare e disegnare ci sarebbe solo da impacchettare letteralmente armi e bagagli venire via per non essere più parte delle truppe di occupazione di questo Paese e di una guerra di aggressione
Fa
Il servilismo della politica pronta a calpestare valori diritti e coscienze purché mantenersi impietriti acquisire meriti presso gli amici potenti è cosa nota e non mi stupisce
Era già successo nel due mila uno quando oltre il novanta per cento dei parlamentari italiani calpestando la Costituzione lo statuto dell'ONU la risoluzione del Consiglio di sicurezza ha contato per portare l'Italia dentro la guerra afgana cinque anni dopo i nostri soldati sono ancora in Afghanistan per una sola ragione la spessa per il tifoso servilismo della carta politica italiana verso gli Stati Uniti
Italiana in modo che il partito al si prepara ancora una volta sacrificare vite umane a trasformare anche i nostri soldati in uccisori o vittime
Vuol dire deve servirci da quel padrone che rappresenta anche per la maggioranza dei cittadini statunitensi il principale pericolo per la pace e la sicurezza internazionale tutto questo busta ma me lo aspettavo ampiamente prove invece una grande amarezza nel constatare che in Italia sembra finito il movimento per la pace
Abbiamo già detto la dichiarazione di quei leader di partito che avevano ospitato con le bandiere arcobaleno solo per la coltivazione della guerra in Afghanistan e contribuiranno a deciderlo
Passa qualche formuletta politica un'alchimia in più per convincerli scienza e coscienza a dire sì alla guerra
Abbiamo anche letto dichiarazioni di esponenti di varie organizzazioni del movimento per la pace
Ritengono che la scelta di guerra e il Governo intende fare sia accettabile un compromesso certo ma sopportabile
Doveva succedere nell'anestetizzare parte del linguaggio che chiama democratico i bombardamenti e libertari occupazioni militari anche la parola pace ha finito per cambiare significato perfino all'interno del movimento
Adesso sappiamo che per molti lettere pacchetti e può spingersi fino a contemplare e a giustificare la guerra credo sia l'occasione giusta per smettere di chiamarci pacifisti è l'occasione giusta per dare vita al movimento contro la guerra
Giustifica chi
Essere contro la guerra prima ancora che un obbligo costituzionale mi pare discrimine fra civiltà e inciviltà
Tra le cose umane per brutte che siano e quelle più umane
Ritardi di avere qualsiasi ruolo nel produrre violenze omicidi di massa pulizie etniche i genocidi stupri e torture mi sembra insieme un valore primario di specie è una garanzia di sopravvivenza della specie stessa
Essere contro la guerra non è un valore di Testori sinistra
In un mondo sempre più militarizzato in un mondo che ha scelto da tempo le armi come forma della politica e che possiede tutta la tecnologia di distruzione di massa
Il voto in quei focolai di guerra si moltiplicano di giorno essere contro la guerra mi pare l'unica posizione di buonsenso l'unico copione davvero umana
Ma possono la coscienza e l'intelligenza recitare l'orrore della guerra a giorni alterni
Una guerra civile un anno a questa guerra è diverso e quest'altro il nostro ruolo è diverso qui siamo porterò nulla primo forte nato le alleanze internazionali questa guerra giusta
Batta le nostre coscienze sapere che i soldati italiani hanno il bollino nato per rendere accettabile la partecipazione alla guerra in Afghanistan
Negli ultimi anni credo è maturato un importante movimento di persone che non vuole più saperne della logica della guerra vede la guerra per un po'le bici avverrà per togliere agli altri quello che hanno quello che potrebbero avere fino a togliere loro anche la vita
Questo movimento rifiuta di aggredire economicamente e militarmente moralmente
Rifiuto di sfruttare altri esseri umani e rifiuta tutte le ragioni per la guerra tutte le sue giustificazioni
Per questo credo che un voto per la guerra sarà un macigno pesante per quell'area politica che in passato ha più volte dichiarato sintonia col movimento per la pace
Rifiutate la guerra umanitaria di centro sinistra e quella per la civiltà di centrodestra risultata la guerra P. Partito al terrorismo può al movimento accettarla oggi perché non cade il governo italiano
Il nuovo modo di pensare di milioni di persone la questione guerre è stata risolta da tempo e per cento perché il gioco di guerra produce talmente ripugnante che nessun fine neppure il più nobile potrà mai giustificarla
Ci potranno essere guerre legali e perfino legittime per leggi cambiano
Ma non ci saranno mai guerre giuste
Per questo nessuna guerra negoziabile perché non ci può essere compromesso accettabile sulla vita di altri esseri umani
Io sono contro la guerra contro ovunque anche quella che un giorno forse non lontano ci sarà proposto come la guerra per il bene e credo sia arrivato il momento di mettere urgentemente nell'agenda della specie umana l'abolizione nella guerra a volere la guerra come è stata abolita la schiavitù togliere la guerra con l'opzione possibile per dare speranza di futuro a tutti gli esseri umani mi sembra questo il nostro impegno più urgente
Un'Utopia
Non credo un progetto piuttosto di fronte alle criminose politica dei governi ai cittadini dare vita la cultura della solidarietà del dialogo tra non violento dei diritti umani
Dare tenta ripudio della guerra cacciare la guerra dalla storia dell'uomo
Prima che la guerra Agcom dalla storia
Sulla guerra non si possono fare sconti a nessuno
Io non saprei come spiegare alla donna afgana che la terza del marito e del figlio per un proiettile una pompa è stata necessaria e che deve accettarla con realismo per non far vacillare impegni internazionali dei politici italiani e le loro poltrone
E voglio invece ringraziare avere convocato questa Assemblea
Sono contento che i nostri sentimenti sono condivisi da moltissime persone che purtroppo non hanno voce è importante però che sappiano che in Italia ci sono ancora parlamentari che rispetta lo costituzione e cittadini contro la guerra tra
La parola a Manlio Di Nucci poi ci sarà la lettura di un messaggio di Walden dico
Si prepari anche Cesare Salvi
Le ultime le ultime parole le ultime parole Silenzio però scusate
Le ultime parole silenziosità s'aspetta un attimo agli atti scusa davvero
Adesso effettivamente è un po'troppo il brusio no non si riesce neanche a sentire l'acqua
Per favore s'fate silenzio se poi va be almeno si riesce a capire
Vorrei partire da queste ultime parole di Gino Strada
Quando richiama l'attenzione sul fatto che qui stiamo parlando di qualcosa che interessa tutti che interessa decine di milioni di italiani miliardi di esseri umani sul pianeta Terra
Quindi non siamo un gruppo di addetti ai lavori pacifisti o contro la guerra come si voglia chiamare ma siamo qualcosa che cerca di essere e di più la domanda fondamentale e quella dove stiamo andando meglio dove ci stanno portando perché mi sembra chiaro che il stiamo andando in una direzione senza via d'uscita o purtroppo sin intravede sempre più chiaramente la via d'uscita
Non si sta parlando e discutendo semplicemente di Afghanistan e Iraq emerge di una visione complessiva
Intanto c'è il problema dell'informazione dove la possiamo avere semplicemente prendendo e di consiglio se non avete già fatto l'intervento integrale di Parisi alle commissioni difesa congiunta di Camera e Senato
L'intervento dello stesso Parisi il venti giugno al al al l'istituto degli Alti Studi strato strategici e in quella stessa sede di intervento del Capo di Stato Maggiore Di Paola
Allora leggo e non c'hanno una visione complessiva cioè l'Italia deve oggi proiettarsi con le sue forze militari ormai su scala globale
Viene enunciato a questo concetto
Su scala globale e quindi non siamo più alla difesa della patria non siamo più limitati alla dimensione europea Mediterraneo Atlantico ormai si trova a proiettare su scala mondiale
Perché siamo in un mondo sempre più interdipendente perché non partecipare con le nostre forze armate su scala globale ad affrontare le varie crisi vuol dire emarginare CID dalla comunità internazionale questo è il concetto
Il capo di stato maggiore della difesa specifica che noi siamo proiettati soprattutto nella fascia di instabilità e crisi che attraversa che attraversa l'Eurasia
Che e che deriva secondo lui questa fascia di stabilità in crisi dal fatto che lì cioè un contatto sto citando tra gli attori paesi potenze che sono attori di primo piano nella globalizzazione e altri che invece sono emarginati dalla globalizzazione
Perché la ci sono le fonti energetiche
Indispensabili Allo sviluppo perché lana ci sono potenze emergenti e li nomina Cina e India
Che proseguendo lo sviluppo economico di questo passo possono sopravanzare alcuni dei Paesi più ricchi entro quindici anni
E quindi questo non però non è un causare problemi di stabilità problemi di diciamo minacce alla cosiddetta sicurezza
E non c'è stata una visione complessiva che va praticamente dietro quella già elaborata dal Pentagono quando ci dice nel documento del trenta settembre due mila uno che in Asia
Stava sorgendo la possibilità che si crei una potenza rivale ecco una formidabile base di risorse questi sono i concetti base su questa via su questa via
L'Italia sta avanzando con una spesa militare che al settimo posto mondiale
Settimo posto mondiale noi abbiamo superato i ventisette miliardi di dollari
Ma ci dice Parisi abbiamo bisogno di più risorse perché abbiamo bisogno di militari preparati e ben pagati da mandare nelle varie parti del mondo e sono trenta mila
Attenzione su base rotatoria annua sono trenta mila più tre mila pronti a essere proiettati
Nei teatri di crisi quindi una grossa parte delle forze armate abbiamo bisogno di armamenti sempre più sofisticati e costosi ricordiamo uno per tutti il cacciagione Strike Fighter statunitense
Che l'Italia si è impegnata ad acquistare al costo ormai lievitato che si sta avvicinando ai cento miliardi dollari l'uno ma abbiamo già questo impegno e sono comunque tutti armamenti per l'offensiva sono tutti armamenti
Adatti a forze armate che vogliano proiettare anzi in lontani teatri bellici come dice il nostro capo di stato maggiore quindi questo è il quadro complessivo su cui bisogna inquadrare anche il dibattito politico cioè noi vogliamo che l'Italia sia questa che l'Italia si senta a livello come dice Parisi del suo status politico
Ed economico perché manda forze militari fuori dai confini o pensiamo a Malta Italia e contestualmente pensiamo a un'altra Europa
Purtroppo siamo legati al carro da guerra statunitense attraverso un triplice nodo che costituito da una NATO che ormai ha non ha più niente a che vedere con il Nord Atlantico ma è arrivata sulle montagne afgane abbia siamo legati attraverso un nuovo modello di difesa che come ha ripetuto Parisi alla alla commissione ci porta a difendere gli interessi esterni
Dell'Italia e siamo legati perché in Italia ci sono alcuni tra i più importanti comandi alcune tra i più importanti basi statunitensi e tutto questo apparato bellico si sta riorientamento verso verso sud
Questi sono questioni che sono penso strettamente interdipendenti non si può parlare di una cosa come dell'altro
Non abbiamo tempo ovviamente di toccare altri argomenti però mi sembra chiaro quello che è già stato qui sottolineato io penso vada ribadito che
Che
Non si parla solo di guerra si parla di una concessione di una concezione complessiva in cui l'economia è alla base qui è in ballo è in ballo diciamo la competizione su risorse che si vanno restringendo è in ballo una una diciamo lotta al coltello per conquista di nuovi mercati
E i soggetti sono da un lato gli Stati ma sono soprattutto i grandi gruppi multinazionali la cui dimensione economica e spesso maggiore di quella di interista
Quindi in questo mondo Lavinia
Che ci viene indicata la via su cui ci stanno trascinando è una via senza uscita è una via che ci porta a una guerra infinita sia da un punto di vista geografico e sia da un punto di vista temporale è questo che noi dobbiamo rifiutare quindi concludendo io penso che quando stiamo discutendo in una Assemblea di pacifisti o militanti contro la guerra qui pulsa diciamo senza lo dico senza retorica
Un cervello pensante della nostra democrazia
Un cuore che sente tutto questo e quindi questo messaggio questo volere politico noi dobbiamo saper trasmettere alla società grazie
Allora intanto che leggo la lettera di Walden Bello si prepara il senatore Cesare Salvi dopo di lui Alessandra Micozzi
Ai nostro otto coraggiosi senatori italiani cari compagni sono venuto a conoscenza della vostra battaglia contro il decreto di rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan appoggio pienamente i vostri coraggiosi intenti
La guerra in Afghanistan impresa imperialista una palese violazione di diritti di un Paese sovrano un'ingiustificabile invasione che peraltro non è stata avallata da alcuna risoluzione delle Nazioni Unite
Negli ultimi cinque anni gli Stati Uniti hanno cercato di imporre in quel Paese un protettorato ma i loro tentativi si sono trasformati in un enorme fallimento
Quel che è peggio è che l'Afghanistan è diventato un arco Stato dalla cacciata dei talebani nel due mila uno la produzione di papaveri da oppio è cresciuta vertiginosamente acquisendo il poco onorevole primato di fornire circa l'ottanta per cento del traffico mondiale di eroina qualcosa come centosettanta mila afgani fanno oggi uso di oppio ed eroina trenta mila di loro sono donne
Una recente inchiesta condotta dalla società indipendente Afghanistan esercito and evaluation unit
Dimostra che almeno diciassette neo eletti in Parlamento sono trafficanti di droga altri ventiquattro sono legati a bande criminali quaranta sono Aga a capo di gruppi armati e diciannove sono coinvolti in crimini di guerra e violazione dei diritti umani
La missione italiana al pari di quelle delle altre forze NATO è e sarà percepita come al servizio degli interessi USA sa assolvere a un compito che la macchina militare statunitense non è riuscito a completare in questi cinque anni imporre con successo l'occupazione militare
Si tratta di un lavoro sporco e immorale la sola strada percorribile per uscire dalla crisi afgana e il ritiro di tutte le truppe straniere d'invasione sinceramente vostro Walden Bello
La parola
Al
Scusate
Allora mi scusi un attimo con la senatore Cesare Salvi siccome tra tre minuti arriva la telefonata di ieri Alex Zanotelli le chiedo se per favore può aspettare leggiamo un'altra lettera di quelle che ci sono arrivate inattesa
Della telefonata viale ex e poi abbiamo la parola senatore Cesare Salvi intervento questa lettera di nella Cina tempo
Sull'Afghanistan si misura la possibilità presente e futura di una politica estera di pace
Come sarà possibile nel prossimo futuro operare per una politica di pace in Parlamento e fuori se oggi si accetta un decreto che continua la complicità di guerra del nostro Paese
In nome della tenuta di una maggioranza che sul tema del servilismo la NATO non accetta di rinunciare a nulla reitera la tesi della guerra democratica
Da molte parti l'accordo sul decreto proposto dal governo viene giustificato con una riduzione del danno queste illusoria valutazione deve fare i conti con i fatti il decreto non contiene nessun riferimento a un possibile ritiro intanto si rifinanzia rinnovo delle truppe e continuiamo a fare la guerra a restare sotto il comando della NATO per uccidere e morire
Nel programma dell'Unione c'è scritto che la politica estera si deve ispirare l'articolo undici dalla Costituzione ma sono cinque anni che il movimento pacifista giudica la missione in Afghanistan una missione di guerra in violazione dell'articolo undici
Non c'è bisogno di un osservatorio per sapere questa verità basta mese i resoconti di Emergency e dei parlamentari che sono più volte andati in visita in Afghanistan e che hanno votato contro il rinnovo
Per otto volte
Allora ha chiamato adesso richiama quindi è un minuto che arriva la telefonata di Alex Zanotelli
Intanto che arriva la telefonata vi ricordo che
No c'è la telefonata
Pronto figli
Circa sì
Attaccare mano quell'area
A aveva tentato il tutto buongiorno a tutto un grazie nelle davvero per questa occasione di potere che deturpano
Forza avrei voluto ebbe ma sono non ha a Napoli macchinette per un incontro che non approfittato
Purtroppo tutto chiedo scusa per come va parolacce band locali davvero adempiere compone in questo momento è importante io parco adesso non da politico ma parlo semplicemente prima di tutto da missionario che si trovano ed attraenti come Beretta emittente de in questo Paese ebbe una grande tradizione nella tradizione che va a trovare gli accreditamenti indiani la preclusione di Tonino Bello negli anni toccata dappertutto telefonate nuove impegnate cristiana e dobbiamo continuare a percorrere Secondo amiche parlo come un milionario come miglior MPA distribuita ricade guerre panino dinamica come ed è Walter perché non che assorbe sono più limone soprattutto per ed altro patto in Centrafrica in particolare piena guerra impongono
Noi ci ostiniamo a coordinare a parlare per Afghanistan e l'Iraq
Ed è giusto maggiori parla delle guerre in Africa la guerra in comunque affatto quattro milioni di morti e nessuno ne parla
E Prato io vorrei aprire vorrei capire e il capitolo pena prettamente a e nostri militari italiani in Somalia
Non mettiamo è una una potenza coloniale come l'Italia
Mandare il professor Gatti appare egli niente non è maggiormente Acqualagna no tra come noi volenti o nolenti
Ammobiliamo
Nel ventre impotente Coppa ritornare ancora reca al centro opera nostra attenzione Capaccio come migliorare il e poi no Pavia parlando da prete da miliardario davvero io dico tutta la mia solidarietà tutto un movimento l'abbiamo portata avanti lettera Walter autoconvocazione oggi esprime non abbiamo portato avanti questo movimento in Italia
Per e poi operare piccolo undici per la Costituzione italiana quei probabilmente ripudia la guerra quindi non poniamo è sarebbe venti
Teatrale in guerra
Elena in Iraq rumena Caniglia
Siamo in bilico crea propri guarda però io poi vivere tutta la mia solidarietà a quanti dicono che non c'è nessuna differenza apparirà anche accanita fa parte della spetta guerra imperiale una guarda che
Una guerra imperiali tempi limitati dando l'intera leader venti per cento del mondo nel quale il Papa secondo la Banca mondiale l'ottantatré per cento delle risorse riguardo al mondo già alle nostre guerre quel traguardo che facciamo
Sono imprenditore no leader infinita ecco perché come come missionario non mettiamo accertare ne sono profondamente immorali
E qui Am ER un'alterazione fondamentale per me entrando tutto il problema quando si tira in ballo la NATO io vorrei che finalmente entrata nel parlamento e il Parlamento italiano
Tutto l'utente perché mai e in questo nostro Paese e nella UE nell'opinione pubblica europea non io puzzo mai l'evoluzione dannato
Che è nata come organizzazione e invita e ancora con il vertice di Washington del novantanove è diventata un'organizzazione pioppeta cioè
Un'organizzazione per comprendere i nomi trentatré Fittipaldi per l'Occidente comunque ha minacciato i e con il vertice di Praga
A nessuno binocoli improprio no guarda preventiva
Poi quel petizioni non sono mai patate per il Parlamento italiano non sono mai state valutate dai popoli d'Europa e che quindi incominciamo a valutare fatta il padre per gli americani e non facciamo c'è qualcosa che non va da qualche parte ecco perché in questo momento così importante
E davvero meglio non sono più accontentare di tecnica ma sono qui apporre questi problemi al centro io no bacchettare un mondo troppe l'anno scorso abbiamo speso oltre mille miliardi di dollari in armi
Dove abbiamo combattuto una guerra in Iraq
è abbiamo con la punta della barca abbiamo combattuto una guerra in Iraq permetterti americani è come dicono che portata dai mille ai due mila miliardi di dollari
Mentre abbiamo cinquanta milioni ecclestone all'anno che muoiono di fame è l'assurdità di tutto il nostro mondo e la politica deve affrontare per metterlo va avanti compilare piano esperto corpi bene nei tempi e nei più di questo momento come la ronda Piero gravi chiudiamo dell'attacco avverrà
Pennate Rita Ghedini ed acqua di opinione internazionale contro il terrore quando qualche per la otto aprile due mila uno hanno attaccato l'Afghanistan
Lei ha detto almeno in due pletora tornare non applica la quota no mercato neppure Roberto di autorizzare gli attacchi aerei
Le non non piacque a occultare Hortus criticare una tutti terrorismo terapia commenta però fondamentalisti religiosi industrie private e movimento di resistenza popolare
Ora pattugliata padrona quando un il prione da un governo riconosciuto
Il comportamento deve organizzare non è una vendetta per New York e Washington trentenne marittimo a tutti terrorismo contro il popolo quel mondo
Ogni ponendo la gente che viene uccisa Pepper raggiunta non sottratta ai pilotata sarà ricordato qual è proprio all'orrendo bilancia tecniche Barbieri hanno Jorge Washington
La gente raramente che alla guerra il Governo raramente Adalberto hanno l'agente viene uccisa
Il governo troppo è vero ma perché ricompongono promette capiterà
Ulteriormente finirà prima perché andò a parlare la mente dell'agente e toccarne pensiero e poi come tuttavia Thierry Monreale per applaudire cadaveri straziati Pedro Roberto i volonterosi
Partita con tutto quello noi stiamo dalla parte della gente piena Kamil Dante come impongono come ovunque
Quarta corda guarda dobbiamo lente allora guardata però da poco e grazie a voi
Detta
Rizzo chiede Cesari Salvini mi raccomando silenziose perché scusi io impedisce di ascoltare addirittura dalla nota da qui dopo Cesare Salvi interne alla Dario Fo e poi Alessandra Micozzi
Bene essendo Orsato
Tra quel dieci per cento di parlamentari italiani che ha votato
Contro la parte la guerra in Afghanistan fin dal novembre due mila e uno
Vorrei dire perché quello che è accaduto in questi cinque anni mi ha confermato la giustezza di questa scelta
E sul fatto quindi a questa guerra bisogna essere contrari
Questa guerra si compone di due parti
La missione verrà cattura di Al Qaeda
La missione umanitaria per riportare pace in Afghanistan
Tutti e due gli obiettivi sono stati clamorosamente falliti
La commissione esteri del Parlamento del Regno Unito dalla Gran Bretagna
Ha detto nella sua risoluzione in un suo rapporto sul terrorismo del luglio scorso
Che il pericolo del terrorismo fondamentalista è aumentato e non è diminuito con la guerra
E che è diffuso nel mondo islamico la percezione che si tratti di una guerra contro l'Islam
E noi vediamo questa parte del pianeta da Beirut a Mumbai infiammata dalla guerra
Non si è combattuto il terrorismo la guerra portato guerra
In secondo luogo si è parlato di una missione umanitaria non può essere definita in mani tali a parte ogni altra considerazione una guerra nella quale muoiono civili donne e bambini una guerra condotta con gli strumenti con i quali viene condotta
Vorrei dire qualcosa anche su alcune parole che vengono usati in questi giorni
Dare un contributo perché si ragioni e si discuta
L'articolo undici della Costituzione
Non dice come gli viene fatto udire
Italia ripudia la guerra almeno che non la vogliono l'ONU e la NATO l'articolo undici dice l'Italia ripudia la guerra come mezzo di controversie internazionali fruttò
Cerco
C'è una Capo in cui si parla di imitazioni della sovranità nazionale ma intanto la NATO non c'entra niente
Tra l'altro quando hanno scritto la Costituzione nemmeno il sistema abbia di loro e in secondo luogo anche quando c'è l'intervento delle Nazioni Unite che va preso molto sul serio
Perché le Nazioni Unite sono una grande
Sorse naturalmente per le prospettive di pace nel mondo ogni Stato deve valutare se è coerente con la sua costituzione quel tipo di impegno
Attenzione ancora l'altro ieri con il veto degli Stati Uniti d'America è stata bloccata una risoluzione
Ancora l'altro ieri con il veto degli Stati Uniti d'America è stata bloccata una risoluzione che ha avuto dieci voti favorevoli al quattro astensioni e il quindicesimo voto contrario di blocco
Che chiedeva a Israele di bloccare l'intervento nel Libano in Palestina
Sono quarant'anni che le Nazioni Unite fanno risoluzioni sulla situazione palestinese nessuna di queste è stata adempiuta
Allora dobbiamo capire vedere che in questa fase della storia del mondo e Nazioni Unite intervengono per le condizioni che ci sono solo se c'è il consenso e la volontà Deli Stati Uniti d'America
Secondo la NATO
E parlava a padre Zanotelli prima
Ho letto sui giornali che in una di queste discussioni che ci sono state per cercare di trovare una soluzione
è stato chiesto sarebbe stato chiesto perché non tutti quelli che dicono i giornali da un partecipante all'incontro all'altro assai dove l'Afghanistan
Forse la risposta sarebbe dovuta essere certamente non è nell'Atlantico del Nord perché la NATO si chiama così come organizzazione dell'Atlantico del Nord
O a questo Paese deve discutere che cosa ha emanato oggi
Non può essere una forza di intervento militare che si dispiega in tutto il mondo non può essere perché le leggi italiane non lo consentono l'Italia non ha aderito a un trattato con quelle caratteristiche
Ultimo punto ci si disse
Quando ragioniamo così siete anti americani
Io adesso parlo per me naturalmente non penso di interpretare altre posizioni non sono antiamericano
Una nazione nella quale c'è una Corte suprema che costringe il Presidente delle Repubblica dirà Guantánamo si applicano le convenzioni internazionali
Una nazione nella quale il Congresso rifiuta la proposta di Bush per cambiare la Costituzione nel senso di prevedere come reato bruciare le bandiere mentre in Italia basta che uno brucia la bandiera verde
Sembrare Elisa chissà quale reato abbia commesso
Una relazione nella quale ci sono grandi giornali indipendenti che pubblicano documenti contro la volontà del governo certamente non può essere criticata in quanto tale ma non si deve cadere nemmeno nell'accesso posto
Ci sono azioni dei governi americani che non sono accettabili
Perché se dicessimo che va tutto bene dovremmo dire che fu giusto appoggiare il colpo di stato di Pinochet in Cile massacrare i comunisti in Indonesia sostenere e sostenere il regime di Pol Pot per tanti anni
Quindi io credo che occorra un contributo di civiltà del dibattito dobbiamo innanzitutto fare un'operazione di verità e trasparenza dire le cose come stanno
E le cose come stanno a mio avviso sono che in Afghanistan cioè la stessa guerra che in corso in Iraq c'è una stessa strategia profondamente sbagliata e ingiusta
L'Amministrazione Bush che anti umanitaria che mette in discussione principi fondamentali della nostra Costituzione che sta aumentando
E non diminuendo non solo il dramma per quelle popolazioni ma anche i pericoli per la sicurezza in Italia per queste esprimo la mia solidarietà ai parlamentari gli hanno indetto questa iniziativa
La proroga di un anno
Azzurre
Non era mia intenzione
Intervengono più in alcune cose che non si politico proporre ed esporre mi hanno colpito profondamente
Zanon
Quello che dissestato istruttrice sono un prete
Dal procuratore
Ha parlato per senz'altro
Ha tralasciato ogni momento legato alla commozione
Al sentimento peggior sentimentalismo non ha parlato di Dio non ha parlato di religiosità
Ha parlato di cifre
Ha parlato di vantaggi di certe forze di certe oblio degli interessi in denaro impotenza Casey Stoner si muovono
Non soltanto negli Stati Uniti ma a più registrati cioè in certi momenti non sono d'accordo sulla loro politica
Però alla fine accettano supinamente perché ci sono le mani legate
Ora questa vendita
Questa questo coraggio di uscire dalla ovvio appoggio frammento verso chi detiene il potere
Si riesce a realizzare soltanto sui ci mettiamo chiaro la coscienza del sapere
Le cifre che ce l'hanno chirurgie non l'abbiamo sentito viaggiare questo segreta sullo quanto costui un un apparecchio avevano militare sofisticato
Fatte le madri
Perché col in tutti i problemi che Alitalia quel problemi disperati
Sulla cultura sul sull'ospedale sul sul lavoro sul sul sul tutte le situazioni veramente tragiche l'idea che si continuo realmente
Ma a vantaggio di grande interesse
I denari in questa maniera
Mi fa sentire veramente
Il vomito
Gioia
Bisogna avere il coraggio di dire sì ho scoperto l'ho capito siamo al servizio di gente legge a grande interesse in questa guerra questa guerra una guerra veramente per cui alzata per i benefici lo strapotere assoluto di alcune nazioni su tutto dal proprio partner vitale dell'umanità
I morti Bellugi fare delle cifre
Così meccanicamente se poi non vengono o recepito quando sentiamo dire che ci sono milioni di bambini cioè buono di fame che muoiono di malattie per non muove assolutamente in quella direzione ma in questura di essere nel ricco di libero stabile instabili indifferente figura società meglio chiamarlo associazioni di interesse del comune e anche l'Italia deve far parte
E io dico scusate non ci sto
Non certo
Un popolo persegue una situazione di questo genere un popolo in delirio è un popolo che non la dignità e un popolo che non lo storico Genova il coraggio
Il sentirsi profondamente civile
Non parlo storie scorgere il valore che possono così realizzarsi con il pacifismo se è giusto parlare di di lotta per la pace difesa della pace non mi interessano questi particolari
Qui veramente cioè di prezzo la tua vita umana
Popolo che non ha questa coscienza e lo ripeto e chiudo non è degno
Già verità storica che ha dietro
E che noi ci siamo detti dimenticando di avere ecco quello quello che che diceva Grillo era molto spiritoso quando diceva non si fa altro che ricordare ci sono proprio la settimana del ricordo ecco invece bisognerebbe istituire quello della conoscenza e della coscienza questo sì
Ringraziamo
Moltissimo Dario Fo che ha voluto intervenire intanto che viene a intervenire Alessandra Micozzi due comunicazioni
La prima è che al a Gigi Malabarba arrivato un messaggio del vescovo di Caserta monsignor Nogaro
Per i parlamentari ribelli così dice in cui si appoggia la battaglia per il ritiro dall'Afghanistan precisando che non si può votare per la guerra in nessun caso mai ringraziamo anche grazie
Reale
L'altra comunicazione scusami Alessandra la faccio io perché non sarebbe fine che la facesse Tommaso
Ricordo che uno strumento indispensabile che avremo nelle prossime settimane nei prossimi mesi anche l'iniziativa contro la guerra il quotidiano comunista il manifesto
Visto che in questa fase chiede il contributo di solidarietà di tutti noi credo che oltre appunto la solidarietà politica gli applausi anche il contributo economico si possiamo anche darlo qua fuori c'è un banchetto del manifesto è uno degli strumenti possibili
E ringraziamo il manifesto del lavoro che sta facendo anche in questi giorni di informazione Alessandra
Grazie
Ma io vorrei parlare dire poche cose
Rapidamente dal punto di vista del Dinoi dei pezzi di movimento di questa bella sembrare un pezzo di movimento delle un'Assemblea di movimento contro la guerra perché credo che questa sia una degli embrioni che dobbiamo fare
Scusa Alessandra per cortesia davvero il brusio impedisce risentire annoio intervento è impossibile adesso strillo allora scusa
Ah non sono molto capace e quindi alzerò la voce dicevo che voglio dire qualcosa dal punto di vista del nostro movimento
Di cui questa bella grande Assemblea evidentemente un pezzo importante dire qualcosa perché noi siamo un movimento che come è stato ricordato eh
Nato o meglio non è nato subito dopo l'invasione dell'Afghanistan esiste tende perché diciamo che era già nato e credo che quello sia stato un momento decisivo
Perché ancora più difficile quando ci mobilità con tantissimi contro la guerra nel Kosovo ed era sicuramente una situazione estremamente difficile per cui io lo penso un po'un nucleo di movimento di autonomia del movimento originario
E penso che è sempre a quello noi dobbiamo essere coerenti
Diceva siamo un movimento che è stato capace dopo l'undici settembre discende in piazza con una enorme manifestazione e nello stesso tempo di andare con una delegazione ad esprimere ai nostri amici pacifisti amiche Paci compagni pacifisti americane Lions grazie solidarietà
è stata capace di questo quindi di fare una cosa molto forte ciò che oggi mi preoccupa
è che proprio sulla questione dell'Afghanistan dove siano stati capaci di esprimere questa forza
Questo sguardo lungo questa capacità di comprendere proprio oggi su questa questione noi stiamo rischiando invece il la
La spaccatura diciamo se non vogliamo usare questo ma stiamo rischiando sicuramente un grande disorientamento il fatto che qui
Anzi no party significative e importanti del movimento contro la guerra del movimento pacifista io ritengo che non solo per me credo per tutti debba costituire un problema perché la nostra lotta al di là delle vicende parlamentari poi dirò qualcosa ma la nostra lotta per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan è contro la guerra è una lotta che deve continuare non finisce con un voto parlamentare
E dico qui non ci sono delle parti e questo mi fa dire che questa sindrome del Governo evidentemente agisce ed ha avuto su Dinoi
Ed è la mia
Rabbia in qualche modo ed ha avuto su di noi un risultato
Come dicevo credo che il movimento senza autonomia non va avanti e per l'appunto questo risultato che ha avuto lo dimostra eterno questo quaestor novità a partire anche da qui dobbiamo lavorare in Afghanistan c'è una guerra inutile ripeterlo è stato detto benissimo è stato detto benissimo da Gino Strada è stato detto da molti interventi lo sappiamo e lo sanno tutti perfettamente
In un Paese in guerra non è possibile parlare di missioni militari di pace
Noi ci siamo andati nei Paesi in guerra con i cd mi ricorda il pullman che abbiamo fatto a Belgrado quando bombardavano
Quella era una missione
Di
Pace quella era una missione di solidarietà
Dunque non ci sono truppe militari che in un Paese in guerra possano fare missioni di pace per cui ripeto che è quello le truppe dall'Afghanistan come quelle dall'Iraq vanno ritirate e in questo senso noi dobbiamo continuare una battaglia com'è un grande rispetto io sono qui perché rispetto moltissimo
I senatori deputati ha sentito il bell'intervento
Molto partecipato che ha fatto Salvatore rispetto moltissimo la loro scelta
Essa e capisco e forse anche per me sarebbe stato così ma non ci penso perché non sono dentro il Parlamento c'è anche una questione di coscienza forse fondamentalmente c'è una questione di coscienza e di coerenza con la propria storia e con la propria con il proprio impegno pacifista contro la guerra quindi credo che al di là di questo però credo che noi dobbiamo sapere capire come come continuiamo
Penso ed è la ragione per cui appunto sono qui
E la ragione per cui sostengo tutte le iniziative a cominciare anche da quella che ci sarà a Genova il ventidue
Tutte le iniziative che propongono essi propongono come parte di una discussione più generale in una fase molto seria
Di una discussione più generale su come noi andiamo avanti e nessuno ha la soluzione e nessuno può pretendere nessuno può pretendere DS nell'espressione autentica del movimento fortunatamente il movimento è molto più grande anche di tutti quelli che siamo qui
E siamo stati capaci e dobbiamo essere capaci di parlare a questo grande movimento di lotta contro la guerra di lotta per la giustizia di parlare dissensi siamo capaci noi anche di essere uniti tra di noi su queste questioni fondamentali la lotta contro tutte le guerre la lotta per la giustizia e dunque qui dico un'ultima cosa
Ho passato due giorni insieme a pochi altri
Per vedere di lavorare
Organizzare appunto come pezzi del movimento contro la guerra
Un'assenza in piazza contro quell'assurdità terrificante che sta succedendo molto vicino a noi si tratta del bombardamenti sudata si tratta dei bombardamenti sul Libano
Si tratta di con tutto quello che sta succedendo e che per chi conosce la situazione forse in maniera non inaspettata sta succedendo questo si poteva pensare
E con l'assedio di Gaza con la riduzione all'estremo di un milione duecento mila palestinesi la negazione
Del risultato di elezioni democratiche quella volontà di affossamento della stadio dell'Autorità nazionale palestinese si poteva pensare del conflitto si estendesse oggi in primo luogo noi dobbiamo dire che Israele è bene fermarsi
Che il trenta e a cominciare dal nostro governo e poi l'Unione europea e poi la comunità internazionale deve fermare questa guerra definire l'assedio a Gaza ci va un riconoscimento reciproco ci va un riconoscimento reciproco
Del diritto ad esistere dello Stato palestinese come del diritto ad esistere dello Stato di Israele
Però poco facciamo politica su questo poco cari compagni e io credo che se il risultato delle elezioni che io ritengo che sia legittimo e tutti dobbiamo ritenere che sia legittimo del risultato delle elezioni palestinesi è stato di portare ogni partito fondamentalista religioso che probabilmente a tanti di noi anche sicuramente a tanti di noi non piace uscendo dalla storia di un Paese e di un popolo laico e democratico come quello palestinese bene credo che qui ci sia anche una nostra responsabilità anche una responsabilità della sinistra del nostro Paese non solo del nostro Paese dunque concludo per dire
Tutti i siete invitati e invitate a partecipare il diciassette sera ovviamente dopo il sit-in a partire dalle otto e mezzo ad una fiaccolata
Cioè si svolgerà a da piazza San Marco vicino piazza Venezia al Colosseo ed è una fiaccolata per una prima reazione una prima reazione
Poiché dove ce ne sono altre ci sono dei giovani che pensano ad altre iniziative
Verso Gaza una prima reazione quella però dei cittadini e delle cittadine dai movimenti dopo del movimento contro la guerra
Per dire basta deve finire quell'aggressione definire attacco a e l'assedio a Gaza bisogna che ci si rimetta Izzy pro insieme comunità civile internazionale e comunità internazionale istituzionale perché ci si fermi il ma stanco sui civili che come sappiamo è la caratteristica di ogni guerra di oggi il massacro dei civili dunque basta questo siete tutti invitati ad aderire e partecipare
Claudio Grassi
Si prepari Marco Bersani
Care compagne e cari compagni
L'aggressione del governo di Israele al Libano
E al popolo palestinese è una vergogna mondiale
Ed è una vergogna il fatto
Che tutti quelli che ci criticano poiché saremmo filopalestinesi
Non dicano una parola sul veto che gli USA hanno messo ancora una volta alle Nazioni Unite per evitare una seppur timidissima condanna ad Israele
Esprimiamo vicinanza alla lotta del popolo palestinese continueremo a batterci assieme a loro perché abbiano una terra in cui vivere
Chiediamo che venga abbattuto il muro della vergogna chiediamo che il Governo italiano interrompa l'accordo militare con il Governo israeliano
Sin qui ma noi
Intimando a voi
Parlamentari che abbiamo espresso contrarietà al disegno di legge per la missione militare in Afghanistan di rispettare il programma dell'Unione
è un'accusa che rispediamo al mittente è il governo che non sta rispettando il suo programma per due motivi
Primo nel programma c'è scritto che le missioni militari non sarebbero più state votate in blocco
Questa è stata una pressante richiesta della sinistra di alternativa per tutta la passata legislatura
E perché ce le fanno votare tutti assieme perché noi vi abbiamo rinunciato ad ottenere questo risultato era scritto nel programma quindi è il governo che non rispetta il programma
Secondo nel programma sull'Afghanistan non vi è scritto nulla poiché si sapeva che non vi era un accordo tra le forze politiche dell'Unione
Perché noi oggi dovremmo accettare una mediazione al ribasso perché dovremmo accettare un disegno di legge che come dice Fini è uguale a quello che ha scritto Lugli
Si doveva fare una mediazione ma questo disegno di legge non è una mediazione
Nel programma c'è scritto l'articolo undici il rispetto dell'articolo undici della Costituzione la guerra in Afghanistan è contro l'articolo undici della costituzione
Perché siamo contrari a questo disegno di legge
Perché non c'è un elemento di discontinuità con quello varato da Berlusconi
E la conferma clamorosa ce l'abbiamo dalle dichiarazioni ripetute di tutti i politici della destra che in questi giorni hanno già annunciato il loro voto favorevole a questo disegno di legge
La nostra proposta era ed è semplice
E cioè che anche per l'Afghanistan bisogna proporre un calendario per il rientro delle truppe
Inseriamo codesto nel disegno di legge e automaticamente non ci saranno i voti delle destre e l'Unione si ricompatta era
Ma proprio onesto
Proprio la strategia d'uscita e ciò che non si vuole infatti D'Alema
L'ha definita con il suo solito modo raffinato che ha quando parla con qualcuno con cui non è d'accordo l'ha definita una stravaganza
Ecco a D'Alema che ci ha definito stravaganti e incoscienti
Vogliamo rispondere che siamo semplicemente contro la guerra
Siamo contro la guerra sia quando siamo all'opposizione e sia quando siamo al governo
E non accettiamo non accettiamo lezioni di coscienza Katia bombardato la Serbia per oltre due mesi
Caro D'Alema caro D'Alema Guayaquil per ai lavoratori della Zastava viva in grado filiera incosciente
Cari compagni e care compagne
Per chi come me in Rifondazione comunista ha sempre sostenuto la necessità di una politica di alleanze per battere le destre
Non può essere accusato di in sé insensibilità su questo ma ciò detto questo non giustifica il fatto che ad una missione di guerra
Voti contro se sei all'opposizione e a favore se sei al governo questo è devastante prima di tutto per la politica per la credibilità per i principi e per la serietà di ognuno di noi
C'è poi il provvedimento luogo dalla destra la cosa è ancora più grave
L'iniziativa di oggi e ho finito è importante
Per sottolineare che certe battaglie di principio non cambiano se cambia il Governo si fanno sempre perché sono nel nostro DNA grazie care compagne e cari compagni per l'appoggio
Per l'aiuto che ci state dando il calore di questa sala si compensa della freddezza che viviamo nelle Aule parlamentari
E se mi consentite anche dell'amarezza che ci prova cono certe dichiarazioni contro di noi di nostri compagni di partito grazie a tutti voi stiamo uniti vediamoci
Il diciassette davanti al Parlamento
Parco bizzarri
Ma molto è già stato detto
Provo solo ad aggiungere alcune cose
La cosa più interessante credo sia quella che noi dobbiamo lavorare per rimodificare linguaggio perché ogni volta ci vengono presentate parole nuove
Che diventano assunti di fede
Salvo dimostrazione contraria
Parla per esempio della parola riduzione del danno e mi piacerebbe capire
Certo cosa significa sulla guerra immediato ma cosa significa poi sul resto perché per esempio in questi giorni
è stato presentato un disegno di legge per la privatizzazione di tutti i servizi pubblici che verrà approvato a settembre e c'è scritto virgola ad eccezione del servizio idrico
Riduzione del danno
Io non credo
Allora io credo che dobbiamo ragionare rimodifica nei termini anche perché poi vengono alcune cose curiose
La riduzione del danno un valore quando si tratta di comportamenti individuali quando si tratta di impedire che uno Stato si trasformi in uno Stato etico però è curioso perché poi quando si usano parole come riduzione del danno finisce che nella mozione si trova sia un elemento di discontinuità forse per contiguità culturale nella mozione c'è scritto che ne acquisteremo l'occhio
Dagli afgani per usarlo per la terapia sanitarie credo che sia l'unico elemento di discontinuità contenute in quel documento e forse a furia di parlare di sé al danno per contiguità con il mondo delle tossicodipendenze
Siamo arrivati a dire che la vera discontinuità e che compreremo l'oppio per cure sanitarie
Ci sono altre parole
Si dice che questa è un'assemblea contro il Governo
Si dice quindi che è bene non venire un'assemblea contro il Governo perché vuol dire che sia con il governo
Io dico che questa assemblea fa bene al governo questa assemblea fa bene a Rifondazione Comunista questa Assemblea fa bene ai veneti e fa bene al Pdci così come Ibsen terra hanno sempre detto noi occupiamo le terre perché questo fa bene a Lula se noi mettessimo di occupare le terre sarebbe un problema
E cioè il movimento niente a partire dalla propria autonomia politica io credo anche culturale
Devono continuare a stare in campo
E ci devono stare con grande capacità di unità e radicalità su questo credo che dobbiamo anche smilitarizzata e fra di noi dibattito io non ci sto che se dico che sono contro la guerra senza se e senza ma mi si chiede se sta col governo contro da una parte e dall'altra
Io ho detto che sono contro la guerra senza se e senza ma
Credo che qui siamo tutti contro la guerra senza se e senza ma ed è poco importante se nel frattempo siamo anche con il Governo o contro il governo l'importante che prosegue il ragionamento e la mobilitazione sul tema che ci siamo dati e questo credo che dovrebbe essere un valore che ci portiamo dietro
Discontinuità
Discontinuità è una parola forte significa che c'è un percorso che continua e c'è una rottura di quel percorso allora io non dico che cosa devono votare i parlamentari è ovvio che io sono perché si votino
Ma non mi interessa fare la conta di chi l'ha fatto anche se apprezzo che qualcuno che l'ha fatto permette di riaprire spazi pubblici discussione che sembravano chiusi
Però dico
Ragioniamo sulla discontinuità
Bene
Perché i gruppi parlamentari di Rifondazione Verdi e Pdci non chiedono che venga inserita nella mozione che si ci si impegna a che nella prossima Finanziaria le spese militari siano ridotte del dieci per cento e che questo è un elemento dirimente perché altrimenti non passa nessun tipo di legge finanziaria
Allora questo e i parlamentari i singoli si impegnano su questo oppure io non capisco cos'è la discontinuità e quando ci sarà una discontinuità
Allora io credo che su questo occorra che pensiamo a una battaglia forte perché io credo che uno dei problemi che abbiamo avuto come movimento in questi anni
E che abbiamo sempre detto che c'era una connessione stretta tra la guerra il neoliberismo
Poi in realtà un po'ce ne siamo dimenticati delle volte ce ne siamo dimenticati in favore della lotta contro la guerra della volta ce ne siamo dimenticati in favore della lotta contro le politiche liberiste la connessione siamo poche volte riusciti a farla veramente
Allora io credo che la questione delle spese militari cioè della prossima Finanziaria
Intimamente connessa con la questione guerra neoliberismo debba diventare un obiettivo forte di tutto il movimento sul quale mettiamo in campo mobilitazioni e sul quale spingiamo perché chiesti sta in Parlamento
E si richiama a questi principi e valori su questo faccio una battaglia fino in fondo
Non è una battaglia che guarda al dopo per non parlare dell'oggi lo dico perché è sempre pronto a vedere anche i nemici più vicino a sé
L'assemblea di Genova dove la pensiamo in totale continuità comunque resta tant'è che io sono qua anche a Cuesta la pensiamo in totale continuità con il presidio del diciassette con il presidio ventiquattro
Con quello che abbiamo tutti insieme deciso al Forum Sociale Europeo di Atene con quello che andremo a fare spero molti spero tutti
Nella settimana di fine settembre ecco io credo che il compito che abbiamo noi davanti questa volta estremamente forte importante
Dobbiamo saper aprire più spazi possibili
Senza nessun arretramento sui nostri contenuti ma con la stessa capacità che in altri anni ci ha riportato con manifestazioni gigantesche capaci di incidere sull'agenda politica in particolare sulla questione pace guerra ma tenete conto che non è separata dalle politiche liberiste intervenire sulla pace sulla guerra significa domani preparare anche una società diversa quale nella quelle cui viviamo tutti i giorni grazie
Allora
Adesso ci sarà la lettura dell'intervento del onorevole Paolo Cento sottosegretario Paolo Cento poi dovrà intervenire io e poi il senatore Bulgarelli anche leggere
Va bene
Ringrazio l'intervento di di Sira care compagne care compagne
Pur non potendo essere fisicamente presente la vostra assemblea perché come avevo preannunciato sono impegnato fuori Roma voglio confermarmi la via del girone
Il movimento ne aveva delle iniziative degli otto senatori contro la guerra in Afghanistan ha avuto il merito di aver riaperto con forza al dibattito pubblico
Su quanto accade in Afghanistan sul fallimento della strategia di guerra nella lotta al terrorismo sul ruolo militarista Christine Italia assunta nella gestione delle proprie missioni all'estero durante il governo Berlusconi
Se è vero che con il ritiro dei soldati italiani dall'Iraq deciso dal governo Prodi si è aperta una pagina nuova nella politica estera del nostro Paese
Conseguenza innanzitutto dalla mobilitazione del movimento pacifista
è altrettanto evidente che proprio sull'Afghanistan si manifesta tutta la contraddizione è una debolezza di una politica che anche per il centrosinistra non assume la contrarietà alla guerra militarismo come contenuto costituente alternativo alle destre
Responsabilità che abbiamo nel sostenere pur con tutte le sue contraddizioni del governo Prodi la maggioranza di centrosinistra come certa politica
Tesa a evitare un ritorno delle destre Governo del Paese non può farci tacere di fronte al permanere la nostra presenza militare in Afghanistan anzi le voci che in queste settimane si sono sentite hanno determinato la stesura di una mozione che pure ancora del tutto insufficiente introduce finalmente nel dibattito politico la necessità di una strategia di disimpegno della nostra presenza in Italia dall'Afghanistan
Per le prossime ore saremo tutti chiamati a una valutazione dei comportamenti parlamentare più coerenti per affermare la nostra contrarietà alla guerra per salvaguardare la maggioranza di centro sinistra Governo Prodi
Ma già da ora va denunciata con forza il rischio che una parte della maggioranza di centro sinistra lavori per un approdo parlamentare bipartisan con il centrodestra
è del tutto evidente che un voto bipartisan di Dark intesa determinerebbe questo sì una crisi sostanziale dell'alleanza di centro sinistra tradimento del mandato elettorale
Anche per questo è necessario che il movimento pacifista faccia sentire con forza la propria voce
Voglio concludere con un breve saluto affermando la necessità dell'immediata mobilitazione per quanto sta succedendo in Medioriente contro la strategia di guerra del governo israeliano per chiedere la fine degli attacchi militari israeliani in Libano e la fine dell'assedio a Gaza cioè c'è bisogno pur alla vigilia della pausa estiva di una immediata mobilitazione perché quanto sta accadendo in queste ore Medioriente non è poi così diverso e lontano da quanto accaduto in Iraq in Afghanistan per lavoro tutte Paolo Cento deputato dei Verdi
Se interviene Piero Maestri
Vuol provare qualcos'altro
Tommaso Di Francesco all'inizio diceva che questa assemblea non è un'indicazione di voto
Io credo però che sia stata e sia un'indicazione di programma il programma che il movimento
Contro la guerra si vuole dare nei prossimi mesi il problema che si vuole dare naturalmente a partire dalle iniziative che ha già messo in campo che sta mettendo in campo nei prossimi giorni
Un conto programma che deve partire io su questo sono d'accordo con chi lo diceva
Deve partire dall'iniziativa immediata urgente
Contro quello che sta avvenendo in Medioriente o contro il tentativo di Cantù nell'azione politica
Del popolo palestinese contro il tentativo di mettere definita per definitivamente fine alla possibilità della nascita dello Stato di Palestina e contro l'aggressione a Gaza e in Libano
Questo significa fare una previsione sul nostro governo sulle nostre istituzioni perché facciano politica e facciamo politica prendendo delle decisioni quindi non soltanto sia Topolino perché nelle sedi istituzionali internazionali ci siano i passi per far terminare il massacro ma immediatamente facciano quello che tocca il governo italiano può fare sospendere l'accordo militare tra Italia Israele quella corda militare che se al Senato è passato anche con i voti
Fino al parcheggio dei profili spera alla camera e passati ed ecco i voti contrari
Il proprio centro sinistra e allora quel centrosinistra che ha votato contro ritiri l'accordo militare perché sta dentro anche nel programma dell'Unione oltre che ovviamente sta dentro i programmi del movimento contro la guerra
Chiediamo al governo italiano che riconosca la sentenza della Corte Internazionale dell'Aja non si può continuare a menare il fatto che noi siamo per le istituzioni internazionali e quando la Corte dell'Aja titoli e Israele deve abbattere il muro il governo italiano fa finta di niente prima non ha partecipato a quelle sedute la Corte dell'Aja
E adesso spazi però dobbiamo riconoscere quella sentenza
E chiedere al governo israeliano che applichi quella sentenza abbattendo il muro
E che sta costruendo non sui confini ma dentro i Territori palestinesi epopea ho immediatamente chiede al governo italiano e l'Unione Europea riprendere i finanziamenti al governo legittimo palestinese perché votato in elezioni democratiche molti di noi c'erano in quei giorni quelle lesioni sanno cosa vuol dire elezioni democratiche il programma
Del movimento contro la guerra è fatto di una riflessione che abbiamo per troppo tempo per un po'in ritardo su quello che davvero vuol dire moglie il modello di difesa in Italia io mi ritengo allievo in qualche modo di mali Linuccia imparato Daloui che cosa vuol dire modello di difesa in questi anni
Abbiamo cercato di fare iniziative contro modello di difesa ma forse non abbiamo capito è se in fondo oggi non è questo
Ecco il governo o il ministero degli esteri D'Alema fa qualcosa di innovativo rispetto a quel modello di difesa lo applica fino in fondo come va applicato prima bombardando
La jugoslave cover applicato facendo le leggi che professionalizzato le forze armate eccetera
E purtroppo quella mozione non è un elemento di discontinuità ma è dentro quel modello di difesa dobbiamo saperlo e dobbiamo sapere che la nostra iniziativa nei prossimi giorni nei prossimi mesi deve essere su queste o finalmente incidere sul nuovo sul modello di difesa italiano finalmente incidere sull'idea che si fanno le missioni militari per tutelare gli interessi nazionali
Finalmente incidere sull'idea che prima si chiede permesso al segretario della NATO come ha detto D'Alema nella sua audizione
Alla Camera al Senato e poi si discute con il governo italiano queste sono le logiche noi dobbiamo mettere in discussione questa è la discontinuità da un'altra
Noi dobbiamo sapere che questo è il programma dei prossimi mesi
Il problema dei prossimi mesi però davvero non significa parlare di domani per non guardare all'oggi significa che parte il dice parte oggi come parte il diciassette nel presidio davanti al Parlamento e nella fiaccolata che ci sarà la sera
Parte nelle iniziative che già ci sono delle diverse città
E parte con iniziativa politica contro la guerra senza se e senza ma
Questa assemblea non è una stravaganza dentro il movimento è un'assemblea di una parte del movimento che in questi anni si è battuto contro la guerra senza se e senza ma e ha voluto essere qua oggi per ribadirlo
Ma noi dobbiamo sapere sono d'accordo con Alessandra quando ci diceva
Che è un elemento di debolezza per noi il fatto che non ci sia tutto il movimento contro la guerra se qui noi possiamo scontare le divisioni abbiamo opinioni differenti lo sappiamo ma noi dobbiamo lavorare perché fin dalla prossima settimana
E per le iniziative che mettiamo in campo per la Palestina per il ritiro dall'Afghanistan per il ritiro delle truppe italiane da tutte le missioni di guerra perché davvero si affronti il tema delle spese militari e che nella prossima finanziaria che lo si accetti l'aumento delle spese militari anzi lo si accetti nemmeno di tenerla così come alle spese militari tanto più che si tagliano le spese sociali
Per questo ne abbiamo bisogno di tutto il movimento contro la guerra non possiamo accettare
Che è una anche se ne stia da un'altra parte scusate il gioco di parole dobbiamo fare un'operazione un'iniziativa politica nei confronti di tutto il movimento contro la guerra per quel
Eccolo qua oggi ho promosso questa assemblea il sarò il ventidue
Perché credo che il ventidue porta a diventare uno degli spazi
Di quel luogo comune che abbiamo chiamato Movimento non mi interessa nulla fare il processo a chi non è qua oggi o fare il processo a chi la pensa diversamente la B naturalmente penso che sbagli c'erano sarei qua se no non avrei firmato
Tutti gli appelli e tutte le iniziative oggi per votare no a quella visione ma noi perché il movimento contro la guerra torni a essere grande e Polonia incidere come il troppo poche volte ha fatto ma questa volta abbiamo le condizioni per farlo porne incidere sulla politica sulle scelte politica di questo governo e di questo Parlamento perché su quello che giudichiamo il governo e il Parlamento
Quindi riprendere l'iniziativa non significa aspettare significa partire da oggi stare dentro tutte le iniziative che faremo a Roma e nelle altre città e lavorare perché il grande movimento contro la guerra davvero torni a essere grande e torni a essere il movimento contro la guerra senza se e senza ma
Mauro Bulgarelli
Scusatemi Dario mi scuotere la come politico metto il sentimento momentaneamente politico per essere ulteriormente più chiaro metto il sentimento invece che parlare solo la voce se state un pochino più tranquilli magari si sente oggi sono particolarmente agitato vi assicuro primo perché sono felicissimo che vi sia tanta gente
Cosa che non mi aspettavo francamente e poi perché purtroppo per iniziare a parlare della guerra visto lo stato delle cose alle quali ci troviamo non voglio fare la retorica degli otto dei quindici dei venti di quello che si è insomma siamo sotto il tiro del fuoco amico per rimanere all'interno e credo che questa
Sia francamente una delle condizioni peggiori all'interno della quale ci si può trovare è chiaro che per noi non cambia assolutamente nulla quelle reti abbiamo parlato della guerra contro la guerra eccetera ma chi è che sceglie la guerra come elemento primario del fare Società e la politica
Ed è questo il nostro grande problema in questo momento
Sembra quasi che vi sia una sorta di pensiero unico che attraversa l'intero pianeta e che non permetta più l'esistenza e la possibilità di essere alternativa qualcosa tutt'al più si può scegliere si può scegliere di ritardare un attimo quelli che sono i processi nato
E io credo che questo sia estremamente devastanti e che ci ponga un grande problema guardate uso una cosa che mi appartiene perché faceva parte del mio lavoro precedente che poi tornerò a fare presto immagino ossia quello del comunicatore di massa mi occupavo di pubblicità e quant'altro e lavorando in una scuola elementare
Con bambini bambine di sei sette anni lavorando sulla sulla società a sul mondo sull'ambiente una volta abbiamo una sorpresa straordinaria una bambina di sette anni uno scricciolo letto e aveva sintetizzato il malessere generale con una frase straordinaria il mondo è tutto attaccato e come un vero pubblicitario aveva scritto tutto attaccato tutto attaccato
è chiaro che oggi questo implica e veramente sotto attacco il mondo no qualcuno di molto illustre dice e come se il potere avesse deciso di mettere sotto assedio la società e questo è abbastanza vero perché la riflessione
Io chiedo di fare che faccio ora in questo momento nonostante i tempi cortissimi è quanto la guerra quanto la guerra quanto lo stato di guerra globale e permanente
Ha modificato ha modificato la nostra vita il nostro quotidiano qui nel nostro Paese
Non solo dove vi è la guerra guerreggiata cioè in Afghanistan cioè in Palestina cioè in gran parte del mondo perché la guerra è diventato un elemento primario della governance mondiale la guerra permanente la guerra preventiva in casa nostra cosa ha comportato ora stiamo facendo i conti
Con circa otto mila e cinquecento procedimenti processuali in atto che riguardano circa quindici mila persone che erano parte integrante probabilmente la punta avanzata di quel movimento che abbiamo chiamato movimento per la pace
Via il processo di Cosenza in atto di Genova non se ne parla quasi più se non per fantasmagoriche possibilità di Commissioni parlamentari
Beh e di tutto questo non è forse un riverbero della guerra in casa nostra stanno aumentando le basi militari un po'come sta facendo l'attuale governo il ritiro dall'Iraq ritiro che era dovuto questo è chiaro però sì se rimane in Afghanistan benissimo ci si ritira dalla base militare della Maddalena probabilmente perché non abbiamo tempi certi neppure su questo e come diceva Luca Casarini pare si aumenta con un'ennesima base potenziando quello che già esiste a Vicenza allora
Se questo accade all'interno del nostro Paese se nel nostro Paese via Sigonella gliela Maddalena vi è un una regione come la Sardegna che ha il sessanta per cento delle servitù militari presenti in Italia
Vi è camper vivi sono lotte sparse all'interno di tutto il territorio come le vogliamo chiamare queste sono solo lotte per un concetto di sovranità nazionale o meglio ancora di sovranità territoriale legata al fatto che nel proprio territorio un cittadino non può decidere cosa ci deve stare o cosa non ci deve essere questa è la guerra e la guerra in casa nostra è il sistema della guerra e noi siamo parte integrante del sistema della guerra e ce lo troviamo in casa un sistema che ha cambiato le modalità del nostro quotidiano del nostro vivere quotidiano
E su questo probabilmente dobbiamo riflettere
Perché dobbiamo invertire la tendenza invertire la tendenza vuol dire oggi contro la guerra all'interno dei nostri territori riuscire a modificare quello che è un modello che ormai imperante ai me su tutto il pianeta stiamo vedendo che le succede qualcosa no in quello che era tradizionalmente il giardino di casa degli USA
Cioè nel Sud America qualcosa di nuovo sta accadendo alcuni Paesi hanno cambiato ritmo hanno cambiato velocità
Hanno cambiato velocità mettendo in crisi anche il discorso del sistema economico locale che sembrava unico imperante
Colpendo capire si tenta di dare anche petrolio da da un altro punto di vista e io credo che dall'Europa dall'Italia partendo dall'Italia si possa e si debba tentare di mettere innescare un processo di questo tipo perché se no francamente francamente lo dicevo prima momentaneamente senatore momentaneamente senatore ma io non vedo le differenze
Ed è questo che mi preoccupa enormemente e se non vi sono differenze rispetto alla guerra che è così totalizzante
In quello che sono i suoi simboli e quant'altro dove posso andare trovare le differenze per continuare a pensare di essere parte di un governo di alternativa guardate e molto semplici hanno chiamati con gli ioni e indegni dall'altra parte
Da questa parte hanno detto che siamo folkloristici e che siamo inaffidabili in questo momento beh forse perderò qualche epiteto siamo diventati oltranzisti siamo diventati inaffidabili di nuovo
Siamo i ribelli nel migliore dei casi però siamo i ribelli ebbene sì siamo ribelli e credo che un po'di ribellismo faccia bene a tutti quanti
Modificare quindi quello che è il nostro atteggiamento perché oggi guardate io sono convinto di questo ve lo dico col cuore la parola pace la parola pace come l'esatto contrario di guerra non può più raccogliere quelle che sono le tensioni e il modello di società che ci stanno imponendo essere contro la guerra oggi vuol dire essere per il reddito garantito vuol dire lottare su tutte quelle che sono le questioni che vengono che crescono sotto stress gran parte della società il novanta per cento della società italiana
Perché è vero quello che diceva qualcuno la scorsa legislatura era più facile stare all'opposizione probabilmente mi ricordo che avevamo fatto anche i conti rispetto a questo e bastavano i soldi i quattrini spesi per il rifinanziamento delle missioni per riuscire a realizzare quello che poteva sembrare un sogno
Ossia il reddito minimo garantito il reddito sociale per tutte le persone che sono disoccupate in questo Paese
Mentre invece non è successo qualcos'altro
è successo che la precarietà si è allargata la guerra mai me
Si è allargata anche al concetto di pacifismo che mettiamo in campo
Guardate io non ce l'ho con Franco Russo per carità anzi ho apprezzato notevolmente il suo intervento non vorrei che ci fosse un equivoco su questo ma non vi è solo la riduzione del danno in campo vi è anche un'altra posizione
E questa credo sia legata al concetto di precarietà
Vi sono i semestrali
Cioè compagni e compagni di cammino che oggi ci dicono beh aspettiamo sei misi poi fra sei mesi riprendiamo la nostra posizione cosa vuol dire
Cioè vuol dire che per sei mesi non succede assolutamente nulla
A calare le braghe siamo sempre in tempo amici miei
E io credo credo e sono uno di quelli che continuerà la trattativa è la mediazione prima politica e mediazione ricordiamocelo questo continuerà la mediazione fino a cinque minuti prima del voto sia alla Camera che al Senato è anche questo deve essere molto chiaro
Perché noi abbiamo messo in campo la nostra radicalità
La radicalità e di per sé verticale cioè non ammette cedimenti è una colonna non estremamente forte come il punto di riferimento poi esiste la mediazione
La mediazione la politica e quella che dovrebbe farsi che la radicalità diventi possibilmente orizzontale
Da questo punto di vista ma vi è qualcos'altro il cane da guardia di questa situazione che si chiama dignità
Senza dignità soprattutto rispetto alla guerra come su tutte le altre questioni ma ritengo la guerra l'elemento dirimente in questo momento soprattutto rispetto alla guerra se non vi è dignità
Una guerra senza se e senza ma perché oltre questi e Pitto di un altro grande problema come Gigi e come tutti i dati Company coi quali si sta lavorando in questo momento siamo terribilmente coerenti
Abbiamo votato contro otto volte
E ora perché dobbiamo cambiare posizione non è possibile perché la coerenza e stupidità dice qualcuno bene siamo anche estremamente stupidi
Ringraziamo
Senatore Bulgarelli leggiamo adesso un intervento di don vitaliano Della Sala
Cinque anni dall'inizio della guerra in Afghanistan per chi soffre un'eternità per l'eternità un attimo per me un'ulteriore occasione per riflettere sull'inutilità della guerra
Per riaffermare che non esistono guerre preventive né umanitarie nemmeno operazioni di polizia internazionale
Ma solo guerre che producono morte alimentano lo spirito di vendetta il terrorismo in questi ultimi anni abbiamo assistito alla contraddizione tra Giovanni Paolo secondo che ha condannato con determinazione la guerra di alcuni settori della Chiesa tra cui cappellani militari e quei partiti di governo e di opposizione essi si sono di ispirarsi ai valori cristiani che invece l'hanno giustificato e vi hanno preso parte questa contraddizione una schizofrenia che rende i cattolici pesantemente responsabile poco credibili ma a sinistra le cose non vanno meglio
E la vicenda del voto per l'ennesimo rifinanziamento alla missione di guerra ad eserciti alleati in Afghanistan
Ne è un triste esempio
Politici che fino a pochi mesi fa gridavano contro ogni guerra senza senza insomma appellandosi all'articolo undici della Costituzione oggi si ritrovano a votare a favore di quello per cui solo pochi mesi fa avevano votato contro alla faccia della coerenza
Allora è particolarmente bello sapere che movimenti laici e cattolici singoli parlamentari di diversi partiti semplici cittadini
Si uniscano per dare più forza al grido di dolore che sale dall'Afghanistan e da ogni altro luogo di guerra per chiedere pretendere che ci si adoperi con tutte le forze per la pace
E indispensabile farlo in un momento come questo nel quale vogliono farci credere chi le armi gli eserciti e la guerra sia l'unico modo per dare un futuro di speranza all'Afghanistan è indispensabile che ci siano momenti di riflessione e di interposizione politica
Quello che sta avvenendo in Parlamento e di cui oggi stiamo parlando dell'inizio di un miracolo che dovremo completare realizzare nelle piazze e nelle strade nelle sedi delle associazioni e dei partiti perché la pace tenga imposta come unica via possibile per il progresso ovvero dell'umanità
Penso sia ormai chiaro a tutti che Berlusconi non è più Dio sostenibile
E da cacciare definitivamente fuori dalla politica italiana ma occorre anche che chi si propone di sostituirlo sia con chiarezza politicamente diverso riproponga una politica concretamente alternativa
Il signore benedica il vostro lavoro il vostro impegno per la pace don vitaliano della sua
Allora
Ci stanno facendo cioè la una passata ci sta facendo pressione per chiudere perché la sala era era affittata fino alla una di chiediamo ancora dieci minuti di di pazienza per alcune comunicazione poi
Tommaso leggerà una proposta diciamo così di mozione finale in qualche modo prima di tutto volevo ringraziare attende la sinistra palestinese che ci ha mandato un breve scritto non lo leggiamo così come nel nel suo insieme ma è appunto contro l'aggressione palle israeliana della Palestina secondo ricordo che il prossimo appuntamento fondamentale organizzato su questo a vicenda è quello il diciassette luglio alle ore diciotto per la manifestazione a Roma davanti al Parlamento quindi in piazza Montecitorio
Così come vi ricordo che è sempre il diciassette alle venti e trenta da piazza San Marco partirà la fiaccolata per fermare l'escalation della della guerra in Medio Oriente contro l'assedio di Gaza
Quindi io mi scuso con chi si era aveva chiesto di parlare ma non abbiamo sì l'ultimo intervento era Miriam Ya Basta ok brevissimo presi
No cioè la sua grazie sarò brevissima perché c'è problema di spazio quindi non ripeterò nulla di quello che è stato già detto
Siamo qui e in particolare per porre un
Un'attenzione su una questione particolare sulla questione di Gazza allora grazie a questi germi
è praticamente un enorme campo di concentramento chiusero anche alla frontiera con l'Egitto la preghiera diradate quella che è l'unica via di sbocco dei palestinesi per dalla Striscia di Gaza
è sostanzialmente sarà presa in manovra dagli israeliani Group in violazione di tutti gli accordi internazionali
Quella frontiera è una frontiera che deve essere per accordi gestita dai palestinesi
E dove l'Unione europea ha potere di controllo per quanto riguarda l'eventuale ingresso di armi allora gli israeliani lì non hanno nessun diritto quindi noi e anche a partire dal fatto che abbiamo sette
Ragazzi disabili abbia bloccati qui a Roma in questi giorni abbiamo sentito parecchi parlamentari pezzi del Governo abbiamo sentito le consulte ci siamo consultati con tutta la società civile e il movimento contro la guerra e per la Palestina
Quello che diciamo noi e che è inaccettabile abbiamo chiesto al governo di prendere posizioni chiare sulla questione degli accordi militari bilaterali con Israele ma abbiamo chiesto anche che ci si che si riprenda il controllo di piazza allora e controlla di Gazzada ad aggravare in particolare ci sono i carabinieri e ci sono anche altre polizie europee però non è che noi pensiamo che rinforzare quella il tipo Algeria che viene rinforzare la presenza militare possa essere una soluzione perché dieta per una questione di principio non sembra d'accordo siamo qui per questo perché in ogni caso la soluzione non deve essere militare
E allora sentendo agli altri ne ha fatto accenno Paolo Cento e anche Alessandra stava proponendo che è una dea una contestazione civile fatta di parlamentarismo in primo luogo quelli che non voteranno alla missione in Afghanistan ma agli altri pure che non so lo faranno magari con qualche contraddizione ci hanno dato una disponibilità in questo non si capisce come se la gestiranno però è un problema loro e noi stiamo proponendo per la Commissione larga che parti dall'Italia ma che sia allargata anche a rappresentanti del gli altri Parlamenti dell'Europa
E che sia salta partecipata anche dal movimento contro la guerra dalla società civile e per andare a Rafah Rafa è un è un dato politico
E anche a una situazione che deve essere assolutamente liberata perché ci sono più di sette mila persone fino a ieri c'erano più di sette mila persone bloccate ed entro cinquanta metri di terra di nessuno che non potevano entrare da in Egitto nato in Palestina perché bloccati da isolane appelli non ha diritto ad essere allora vogliamo che l'attenzione internazionale
E la pressione sul governo italiano sostengono suono ci sia forte da parte del movimento e che sia in forma civile e o se stia e una il numero in una in grande numero quindi invitiamo tutti a a ragionare su queste Patrizia preparare un grande viaggerà società civile al movimento contro la guerra arraffa grazie
Doveroso distinto e questo grazie allora
Primati
Legge la documento finale vi leggo questa proposta di mozione che naturalmente non mettiamo in discussione in votazione perché non votiamo niente che c'è arrivata ma la leggo così com'è arrivata l'Assemblea delle quindici esprime la propria solidarietà ai popoli palestinese e libanese vittime dell'ennesima aggressione israeliana
Rivolgiamo un appello in movimento e le forze politiche democratiche al mondo dell'associazionismo e della solidarietà
Affinché la prossima visita del premier israeliano Roma prevista per il ventisette luglio veda la più forte debilitazione unitaria per l'abrogazione dell'accordo di cooperazione militare tra Italia e Israele e l'adozione di sanzioni diplomatiche commerciali verso Israele
Debuttò Alberto è una persona non grata ai democratici e antifascisti italiani chiediamo la sua che la sua visita in Italia venga annullata
Allora
Io mi scuso personalmente a nome della presidenza cornacchie aveva chiesto di intervenire perché non siamo in grado di farlo intervenire quindi Giovanni Franzoni Cecilia parli
Domani sta Doriana Goracci ricopio Resana di Peace Reporter e senatore dell'Ohio che ringraziamo parti in particolare per la sua presenza davvero non c'è il tempo per parlare tutti per cui do la parola Tommaso Di Francesco per la lettura del documento finale
Ci siamo riuniti oggi in tanti pacifisti e pacifiste
Esponenti dei movimenti e delle associazioni contro la guerra sindacalisti parlamentari uomini e donne di partito per dire una cosa semplice e netta no alla guerra senza se e senza ma
Il nostro grido giunge mentre in Medio Oriente una nuova vecchia guerra riemerge violentemente con l'uso indiscriminato delle bombe sui civili
Con il terrore di Stato con la chiusura unilaterale del dialogo e della trattativa una guerra che si aggiunge alle tante contro cui ci battiamo da sempre dall'Iraq all'Afghanistan
La guerra sempre quando si presenta come uno strumento privilegiato degli Stati più forti e dei potenti della terra
A partire dalle grandi multinazionali per costruire uno o l'ordine internazionale fondato sul dominio dell'oppressione che a loro volta generano morte miserie e sempre più marcate povertà
La guerra si erge quindi al sistema politico globale sia nella sua versione più spregiudicata l'unilateralismo statunitense sia nella versione temperata del molti laterali Isma'
A
A copertura ONU e a guida nato
Contro questa guerra che noi intendiamo batterci senza mediazioni
Perché sulla guerra non si può mediare né tanto meno ridurre il danno
Se la guerra è un sistema di dominio e di oppressione
Che non serve a ridurre a depotenziare i fenomeni terroristici come la storia degli ultimi cinque anni dimostra il no alla guerra è fondativo di un'identità politica collettiva che ha preso le mosse nelle manifestazioni contro la guerra del Kosovo e poi contro la guerra infinita e preventiva in Afghanistan e in Iraq
C'è un filo che lega queste mobilitazioni
Un filo che non intendiamo spezzare per questo vogliamo proporre a tutto il movimento un nuovo corso un rilancio della nostra iniziativa perverrà assegnarsi né smobilitare
Per mantenere una coerenza di fondo anche nelle scelte politiche contingenti siano essi di natura istituzionale o meno
Un nuovo corso che sia basato su alcuni punti essenziali primo
Solidarietà al popolo palestinese per la costituzione di uno Stato laico e democratico sui territori occupati nel sessantasette con Gerusalemme Est capitale
Questo obiettivo per essere realizzato ha bisogno di alcune condizioni sostanziale
L'immediato cessate il fuoco il ritiro di Israele dai territori occupati
Lo smantellamento del mondo lo sblocco degli aiuti europei al legittimo governo palestinesi
Il governo italiano deve impegnarsi su questi punti a cominciare dalla revisione dell'accordo di cooperazione militare con Israele e con un impegno nei confronti dell'uomo per un'interposizione nei territori occupati
Secondo sia dall'Iraq che via dall'Afghanistan l'occupazione militare di questi paesi non costituisce la soluzione di un problema ma rappresenta il problema l'Italia deve farsi portavoce di un'iniziativa di pacificazione e di un impegno in direzione della cooperazione e della solitari solidarietà civile questo significa contrastare il ruolo di gendarme mondiale della NATO a cominciare dalla revisione degli accordi di Washington del mille novecentonovantanove
Per lei
Sia le basi militari e tira il nucleare dal suolo italiano quattro riduzione delle spese militari
Con la completa revisione del nuovo modello di difesa che prevede l'incremento di missioni militari all'estero
E per una politica di di di disarmo e riconversione dell'industria bellica senza penalizzazioni per il lavoro i lavoratori e le lavoratrici
Questo appello chiede vivere nelle iniziative che sapremo realizzare sia a livello parlamentare sia soprattutto a livello sociale il movimento per la pace rappresenta ancora oggi la maggioranza civile di questo Paese
è nostro dovere
Tardivo scende
Offrirgli gli strumenti per esprimersi a cominciare dalle mobilitazioni dalle prossime settimane costruire un nuovo slancio unitario e radicale perché la guerra sia bandita dalla storia
Chiediamo a tutti rilasciare abbastanza rapidamente la sala non fermarsi neanche