Approvato l'indulto alla Camera dei deputati. Intervista a Bruno Mellano

Bruno Mellano deputato della Rosa nel Pugno oggi nel Successo colto innanzitutto la Rosa nel Pugno da chi si è impegnato nel Satyagraha come Marco Pannella
Daniele Capezzone Rita Bernardini e a molti altri
Altre migliaia di cittadini dicevamo in questo processo di oggi alla Camera c'è anche un un ordine del giorno che porta proprio la prima firma tua quell'anno e che dice cosa
Ma abbiamo pensato di abbinare al voto sul sull'indulto una piccolo ordine del giorno che servisse però per indicare il pensiero più generale della della Rosa nel Pugno
Noi riteniamo e questo dice l'ordine del giorno che il provvedimento di indulto è sicuramente un passaggio importante e necessario me il primo passaggio di una riforma più complessiva di una attività che questo governo questo Parlamento deve affrontare a breve sin da subito sin dalla provvedimento di amnistia che vorremmo immediatamente poter affrontare ma all'interno di una riforma complessiva della giustizia e dell'amministrazione penitenziaria italiana che ha davvero alcune urgenze non più rimandabili non più procrastinabile l'ordine del giorno in modo molto semplice ha voluto elencare una serie di temi e di battaglie battaglie della Rosa nel Pugno battaglie radicali di questi anni
Proprio per
Fare un po'a memoria al Governo delle leggi già approvate da questo Parlamento e non attuate sul terreno della della giustizia e dell'amministrazione penitenziaria in particolare cito un caso la riforma del sistema sanitario all'interno del carcere la legge del novantanove ed è sostanzialmente disapplicate in tutta Italia
Cito il caso della cassa delle ammende legge del due mila sostanzialmente inapplicata inattuata
è una fondo molto dotato di denaro che però non viene attualmente utilizzato per inserimento lavorativo e sociale detenuti ho citato nell'ordine del giorno anche la legge Meduri che è una delle ultime leggi approvate dal Parlamento passato per
Risistemare anche dal punto di vista della carriera
La figura dei direttori di carcere perché molti istituti italiani hanno direttori di carcere vacanti o che rivestono un ruolo che sopra la qualifica che hanno attualmente e queste sono tuta sei rilegge che sono approvate che sono a disposizione del governo ma che in parte non sono state attuate
Quindi sostanzialmente l'idea era ad un un po'a memoria
Molto semplice molto Teo anche dettagliato
Cito ancora
La legge quaranta del due mila uno che appunto sulla detenzione delle madri detenute con i figli dentro il carcere quindi una serie di richieste puntuale al Governo per rispettare e dare conclude completa e corretta attuazione
Alle leggi che
I vari altre fasi storiche state conquistate che il Parlamento ha approvato
Bruno Mellano il
Esiste già una figura quella del Garante dei detenuti in alcune realtà anzi in due realtà quella del Lazio che quella regionale dell'Umbria
In questo ordine dal del giorno da te promosso e raccolto questa mattina in aula dal sottosegretario Li Gotti rappresentate del Governo si lancia aveva una proposta in
Tema di garante della figura del garante ma si abbiamo anche in questo viaggio non voluto ricordare come attorno alla figura del Garante si sta muovendo una attenzione anche delle istituzioni locali delle regioni in particolare la Regione Lazio che per prima ha avuto la volontà politica di dotarsi di questa struttura
Recentissimamente la Regione Umbria
Stanno ragionando su queste sono in fase di approvazione leggi simile in Regione Piemonte Regione Liguria è importante lavorare su questo all'interno di una legge che è stata depositata e che è in discussione
Attualmente in commissione attività istituzionali del
Affari istituzionali della Camera per un figura di garante nazionale però una sistematizzazione un coordinamento dei garanti regionali questo non per istituire un nuovo una nuova figura no il nuovo nucleo di attenzione rispetto al cachet ma per dare sistematizzazione per dare ruolo ad una
Esigenza che c'è di coordinamento fa
Le regioni per esempio gli enti locali e l'amministrazione penitenziaria
Sapendo benissimo che molti sono gli interventi dell'inserimento sociale di attività sociali vengono mai fatte dagli enti locali Italia servizi sociali locali delle ASL delle delle regioni e quindi all'interno
Di un ordine del giorno che si permetteva di ricordare al governo
L'urgenza e la necessità di intervenire anche con la costruzione di percorsi di inserimenti sociali lavorativi dei detenuti indicare una strada indicare una chiave che può esservi soluzione noi in Piemonte abbiamo come radicali come Lista Emma Bonino più volte insistito su questa figura abbiamo ritrovato nei direttori di carcere e anche nell'amministrazione penitenziaria regionale col provveditore una attenzione interessata perché questa figura può aiutare gli stessi istituti a coordinarsi con l'attività come gli enti locali e con il livello governativo sapendo che nel momento in cui il ministero della giustizia in difficoltà gli enti locali sono intervenuti
Molte volte in molti casi a supporto a a surroga del dell'ente nel nazionale ricordo il caso degli educatori professionali educatori che sono figure imbuto delle istituzione penitenziaria quelle atto a cui passa attraverso la cui attività passano tutte le misure alternative i percorsi di inserimento sociale che mancano nella struttura amministrativa
Nazionale del ministero di Giustizia e che per esempio la Regione Piemonte ha inserito a Poppi estesa nel bilancio regionale e che però è un provvedimento temporaneo deve essere diventare soluzione definitiva deve diventare
Momento di ragionamento di reinserimento sociale complessivo della popolazione detenuta che comunque tantissima anche dopo l'indulto