Intervista a Giuseppe Giulietti sulla nomina del nuovo Presidente della Rai e sull'autonomia del servizio pubblico radiotelevisivo dalla politica, dal Governo e dai partiti

Beppe Giulietti ieri ci siamo occupati con Capezzone
Ma abbiamo visto anche un suo intervento e proprio di questo chiediamo conto in tema di informazione comunicazione perché come dire è arrivata una presa di posizione netta da parte di un rappresentante dell'Ulivo come Morri che dice via Mimun rimanga il CDR il così amministrazione
E questo come dire quello che ci si è il problema principale del dell'informazione italiana dopo tutto quello che è successo in questi cinque anni di governo centotré
Guardi ho la sensazione che benché siano dimore il paese è stato anche qui vocato però adesso a me interessa il mio pensiero non più degli altri
Il mio pensiero e che nel mondo della comunicazione il problema vero non è chi allontanare mi preme avevo e quali voci giungere io alla RAI non solo alla RAI aspetto ritornare a sentire nomi non solo di giornalisti come viaggio tra Guzzanti ma di giornalisti di autori di scrittori di grandi temi che sono spariti dalla comunicazione pensi al referendum costituzionale concede non se ne parla
Io e questo mito sono interessato a sapere che cosa sarà aggiunto e credo che il dibattito debba essere su che cosa si aggiungerà e non su che cosa si leverà questo seconda parte a me non interessa nulla
Ci vuole anche un dato di autonomia dell'azienda che forse la ribadito e anche reso istituzionalmente più solito
Guardi io penso vogliamo tornare in questo Paese tutti rispetto degli statuti e delle regole
E le regole per quanto riguarda il servizio pubblico sono che una volta nominato il consiglio di amministrazione io mi auguro subito subito il nuovo direttore generale che vorrei fosse percepito non per la sua tessera
Per l'amore per la libertà per l'autonomia per la capacità di sbattere il telefono in faccia tutti compreso Prodi e compreso il centrosinistra
Una volta che state queste regole sarà il consiglio di amministrazione sarà il direttore generale a decidere che cosa fare dell'azienda di servizio pubblico
E noi dovremmo stare a guardare senza interferire superando vecchi vizi vecchie abitudini e schemi sbagliati
Mi auguro che nel discorso d'insediamento il Presidente del Consiglio dica con forza che in questo campo noi faremo come Spagna
Faremo una legge di un articolo per allontanare governo e partiti tutti dal contro del servizio pubblico ci batteremo per il massimo di autonomia e molti italiani ci giudicheranno nei prossimi mesi anche
Dal nome del direttore generale
Se sarà un uomo di famiglia o se sarà invece un grande manager che un uomo di grande sensibilità culturale editoriale
E da ciò che di nuovo si vedrà anche attraverso gli schemi del servizio pubblico se tutto questo non accadrà in questo campo dare un'immagine molto vecchia e daremo una grande delusione a milioni di italiani