I Convenzione nazionale per la pace

Inizio
Ai lavori di conclusione di questa convenzione
Avremo quattro relazioni dei quattro gruppi tematici nell'ordine
Gruppo tematico uno
Luisa Morgantini gruppo tematico due Luciana Castellina
Gruppo tematico tre Gianni pensabile responsabile regionale eccessi
In sostituzione Giovan Battista Righetti presidente AGESCI gruppo numero quattro Mario Pizzolante
Diamo subito la parola a lui sa Morgantini
Avvertendo che il tempo è tiranno la materia trattata vastissima e dunque qui queste sintesi saranno per forza un po'sature e sì Luisa Morgantini può andare vuole parlare dal podio formata dal podio parla dal tavolo come preferisce
Come
Cerchiamo di contenere cerchiamo di contenere gli interventi nell'ordine di dodici minuti
La parola Luisa Morgantini
Beh poi terribile questa sala grande vasca
Così papà inventati poco mediante l'intensità del popolo sia nei cuori e nelle azioni della cosa che faremo mio compito qui è quello di riportare il confronto e la discussione avvenuto nel primo dei quattro temi approntati dalla nostra convenzione per la pace
Il tema pace vita quotidiana diviso in sei gruppi
Un elemento
Nelle
Un elemento neolitica
I gruppi è stata la partecipazione non quantitativa i gruppi in realtà si equivalevano da quindici a trenta persone ma certamente qualitativa delle discussioni qualità che non potrà probabilmente essere manifestata in questa mia breve esposizione di alcuni dei gruppi sono stati elementi di conflitto e di messa in gioco non soltanto di opinioni diverse ma di madri profondi DS questo è stato più evidente del gruppo dove sono stati trattati nei rapporti interpersonali in cui necessariamente la contraddizione sessuale e l'emergere di un punto di vista delle donne che rimette in discussione non soltanto un sistema ma anche quei singoli comportamenti che sono caratteristici
Prova sì
Prova Angelo che rimette in discussione non soltanto un sistema ma anche quei singoli comportamenti che sono caratteristici
La cultura di dominio e di violenza ma vediamo quali sono le questioni affrontate nei singoli gruppi il gruppo ha spiritualità ed etica della pace ha vissuto a detta dei partecipanti i momenti di incontro e dialogo inattese insperati
La presenza di monsignor Agostino e diversi pastori evangelici hanno reso evidente il grande cambiamento avvenuto in questi anni quello di provarsi a parlare di pace
Dove il momento importante è il passare dalle invocazione della pace all'epica
E a Dallas è quella del Cristo che entra le regole
Tratta
Della città ingiuste nazionalista del suo l'etica della pace
Va bene
No come modello
Stavo parlando del gruppo spiritualità ed etica della pancia
Dicevo che l'etica della pace è stata avvertita come itinerario da percorrere e non come modello realizzato la pace quindi non come sogno ma come azione da costruire storicamente con tutti con umiltà e solidarietà concreta con resistenza passiva con l'obiezione di coscienza
Con capacità di denuncia il controllo delle istituzioni e dei politici
Poi il coraggio di gesti unilaterali
Con capacità di confrontarsi con la ricerca scientifica economica con le esperienze rettifica
Un impegno concreto reggente
è stato proposto nel gruppo di dedicarsi nei prossimi mesi ad approfondire il processo conciliare per preparare una grande assemblea mondiale per la giustizia la pace e la salvaguardia della creazione
Del tema educazione alla pace
Sono stati affrontati i rapporti fra educazionale pace e sua interrelazione con una cultura della pace
La scuola l'università gli ambiti extrascolastici come Chiesa mass-media istituti ed enti locali
Visti come luoghi per la realizzazione di un'educazione sulla pace centrata su autenticazione educazione alla coscienza di trazione educazione critica l'autocritica
Sì sono anche individuati impedimenti ostacoli
Modelli simbolici culturali dettati al consumismo la paura del disarmo il militarismo e la non conoscenza
Da parte del gruppo è venuta tra l'altro unanime la richiesta al Comitato promotore della convenzione
Perché vi sia una convenzione nazionale a carattere monotematico sull'educazione alla pace coinvolgendo scuola università censire esperienze in atto e circolazione dell'informazione
Il gruppo di lavoro sul pace compiti sociali nel constatare la relativa novità di questo tema all'interno del dibattito del pacifismo
Ha messo in evidenza due ordini di problemi
Che meritano continuità di approfondimento il rapporto che esiste tra pacifismo movimento ed organizza in sociale e tradizionali ed immenso che esiste tra impegno sociale impegno per la pace
Il movimento per la pace se detto se confrontato anche aspramente con consolidate esperienze e tradizioni di lotta per la pace le sue tematiche hanno attraversato le diverse organizzazioni sociali dei sindacati e le associazioni partiti
Ma vi è ancora molta strada da fare avvenga dice lo scambio maggiore e nuovi livelli di cultura e impegno per la pace in ogni caso si è detto il pacifismo è stato giustamente elemento provocatore di conflitti inaccettabile
Se la pace non è assenza di conflitto master Mazzone di uguaglianza e giustizia organizzarsi per rimuovere dalla società diseguaglianze emarginazioni e sfruttamento
è un operare concreto per la pace ma anche portatore di conflitti ad altri livelli
La pace del resto non può essere una cosa astratta ma deve vivere nella quotidianità dell'impegno sociale
Tanto più in una società dove la critica esaltazione della spontaneità del mercato l'accettazione della legge del più forte contrasta pensare un po'di silenzio per favore quando
Contrasta con una pratica di pace e di trasformazione sociale tutto questo ha messo in moto un ragionamento sul confronto fra un rapporto contrattuale tra virgolette deve essere un linguaggio da sindacalista
Basato sul confronto dei rapporti di forza e l'esperienza non violenta del bacino così come l'emergere di una battaglia per la qualità della vita è stato visto come sollecitazione al superamento di una pura e semplice contrapposizione tramite nemico in questo senso esempio fatto e anche quello dell'ambiente
Sulla pace rapporti interpersonali il gruppo che diceva all'inizio ha messo più in evidenza la contraddizione sessuale che si è chiesto qual è la cultura che legittima il dominio la guerra qual è il sistema di idee che rende possibile e giustificabile la guerra per le coscienze e nell'immaginario collettivo
In questo senso qualsiasi discorso sulla pace deve tenere in considerazione e il sistema di idee di dominio di forza ha dato luogo a riconoscimento di un solo soggetto forte pensante
E a scelte di potere che hanno assoggettato la metà del genere umano manifestandosi nell'oppressione sessuale istituzionalizzando e rendendo legittimo il ricorso alla violenza e alla guerra per la soluzione dei conflitti alla repressione della diversità alimentando i sentimenti
Negativi quali l'aggressività la volontà di potere
Ma la discussione in questo gruppo separa profondità sull'esigenza di costruire una nuova cultura della pace partendo da sé da riconoscere la propria dimensione di bene e di male di debolezza e di forza
Per conoscere le proprie paure insicurezze riuscendo a dar vita ad una cultura delle differenze e dell'accettazione dell'altro unificando ciò che è stato separato
Razionalità ed emotività sentimenti le ragioni portò e testa
Del gruppo pace informazione si è evidenziato l'esistenza di una questione di fondo e cioè come la guerra funzioni del sistema d'informazione molto più della pace perché si presta meglio alla costruzione della notizia
Le singole testate si è detto nel gruppo operano infatti in una logica di mercato che dall'avvento della televisione in poi tende ad enfatizzare sempre più il carattere spettacolare dell'India
Vi è poi un fenomeno nuovo al quale va prestata attenzione se si vuole combattere efficacemente contro la pubblicizzazione di una cultura di guerra ed è quello relativo alla pubblicità per la produzione di armamenti e più in generale del sistema militare
Stampa e televisione operano poi su due livelli selezione e valorizzazione delle notizie determinando così la definizione degli avvenimenti socialmente rilevanti e costruendo invece anche nei confronti dei movimenti per la pace e dei suoi protagonisti stereotipi negativi
Il gruppo ha poi fatto una serie di proposte
Tenendo anche le in evidenza che le trasformazioni tecnologiche sono oggi in atto nella dell'informazione e che accendano maggiormente gli organi di informazione
Prima di tutto il movimento per la pace deve darsi propri strumenti di diffusione di materiale potenziando centri documentazione e fonti alternative di informazioni
In secondo luogo è indispensabile un lavoro di ricerca sull'informazione
è un controllo sistematico delle notizie veicolate dai media
E poi è stata espressa la necessità di un lavoro specifico verso i giornalisti
Contribuendo così alla loro formazione sulle questioni della pace
In questo senso il gruppo propone la continuazione la costituzione di un agenzia di informazione sulla pace
Auspicando che la convenzione dia continuità alla discussione sull'informazione anche attraverso i specifiche iniziative
Veniamo ora al gruppo
Che ha trattato il problema pace solidarietà
E che ha scambiato in realtà nel breve tempo a disposizione analisi esperienze punti di vista sul rapporto che intercorre tra pace e solidarietà soprattutto in relazione a rapporto nord-sud del mondo
E ai soggetti che in questi anni hanno lavorato nella solidarietà con i movimenti di liberazione il popoli del sud ma anche qui anche in Italia
Partiti e siamo partiti da un'idea comune la solidarietà come pratica di pace
Vivere la pace vuole anche dire vivere e agire concretamente la solidarietà
La pace e del nuovo comune ormai non è solo assenza di guerra ma affermazione della giustizia e diritti umani e civili
Della libertà e dell'autodeterminazione dei popoli
E allora praticare la solidarietà significa rompere con una cultura che afferma nei valori e nei comportamenti
L'individualismo la sicurezza di gruppo la non partecipazione la delega è un modello di sviluppo e genera sfruttamento scambio ineguale oppressione e dipendenza
Praticare la solidarietà vuol dire rompere con una cultura è un sistema
Che sostiene e si fa complice per razzismo della parte dell'oppressione economica politica e militare delle persone e dei popoli in questo senso
La solidarietà si deve oggi dispiegare contro lo scambio ineguale contro le condizioni di dipendenza imposte dal nord al sud
E in particolare è necessario affrontare il nodo drammatico del debito estero con la consapevolezza e le contraddizioni che esistono non solo tra nord e sud ma anche affrontare quelle contraddizioni
Che sono benissimo tra Sud Sud e tra nord e nord e soprattutto con la consapevolezza dei profondi legami esistenti fra le lotte dei popoli del sud e del nord del mondo per la democrazia
Solidarietà non è oggi è stato ribadito più volte nel gruppo dare ma un fare insieme con reciprocità di interessi e di mutamento
Non ci si può occupare del sud del mondo senza contemporaneamente mettere in discussione i modelli dei paesi in cui viviamo
Il movimento per la pace sconta pesanti ritardi e incapacità ad operare
Nella solidarietà e a saper collegare la lotta per il disarmo con la lotta a sostegno dei movimenti di liberazione o con i paesi che cercano di uscire dalla dipendenza economiche dal sottosviluppo
Anche se è stato il movimento italiano che ha posto nell'ultima convenzione di Perugia il problema
Per la solidarietà certamente questo non è sufficiente per dire che il movimento italiano è stato su questo capace di agire in prima persona
In questi anni molte sono state le esperienze di solidarietà che hanno inciso profondamente nella cultura italiana basti pensare al terremoto in Irpinia dell'ottanta e nella sua tragedia è stato un momento di grande forza
E manifestazione di rottura nella cultura individualista Movimento di solidarietà che intrecciava aiuto a mare materiale e volontà di intervenire politicamente per cambiare la situazione ineguali
Il terremoto in Irpinia ha segnato un fatto importante giovani e non più giovani diverse tendenze politiche religiose hanno mutuato escluso esperienza di solidarietà concreta con ipotesi trasformazioni sociali
Ma infinite sono le pratiche di solidarietà diffusa nel mondo nei modi più diversi esemplari sono stati in questi anni
Le campagne di solidarietà con il Nicaragua per difendere un'esperienza di autodeterminazione democrazia
Centinaia in questi anni sono state le persone che sono nati in Nicaragua costruire centri di salute posti di produzioni in scuole
Nel nostro gruppo Yoox sul palestinese mettere in evidenza come però a volte questa solidarietà concreta possa andare a scapito di una più forte pressione politica
La realizzazione dei piccoli progetti cosa possibile realizzabile e gratificante può far perdere
A volte rimuovere brande massacri come quelli che sta vivendo il popolo palestinese emersa così la necessità dei due momenti non come cose parallele ma come momenti estremamente intrecciati intrecciate
Vi è la necessità di riunire tutte le forze attorno ad un progetto di solidarietà anche il movimento sindacale e nella sua storia è stato un agente della solidarietà e dell'affermazione della pace le sue richieste nei metodi di lotta
Deve diventare o ridiventare un soggetto più attivo non in singoli atti di solidarietà ma nel rivendicare un diverso progetto di sviluppo sia al nord che al sud del mondo e intervenire sulle contraddizioni drammatiche e sono presente che il nostro Paese come la questo dell'immigrati degli emarginati della disoccupazione
Al fine nell'ultima parte del gruppo ci sono definite alcune priorità e alcune proposte concrete soprattutto la necessità l'informazione corretta all'utilizzo anche dell'esperienza di chi ha lavorato nel volontariato il sostegno politico e materiale ai movimenti di liberazione
Al sostegno per la cooperazione allo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo alla diminuzione delle spese militari
Liberando fondi da dedicare alla cooperazione
è un sostegno forte importante a un movimento per la cancellazione del debito estero dei Paesi poveri alla cessazione della vendita delle armi all'impegno per la pace in Centro America nel mondo
Dare continuità a questa convenzione per andare avanti nel confronto ma anche per lavorare agire insiemi insieme ai gruppi è in movimento
E si potrebbe per esempio questi fa una proposta formare un fondo comune e intervenga dare soccorso giuridico nelle diverse situazioni dal Sudafrica il Cile
Ai palestinesi arrestati nelle terre occupate della Cisgiordania troppi sarebbero gli esenti
è stato infine proposto di partecipare alla riunione indetta per l'undici aprile a Verona dalle riviste che si occupano di solidarietà e Terzo Mondo per preparare un discorso nobilitazione comune per il vertice dei sette Paesi in cui industrializzato
Un vertice della solidarietà conto un vertice della supremazia in vertice che esprima i bisogni dei popoli del Sud dei popoli che lottano per la liberazione quei popoli che soffrono della mancanza di democrazia un'altra scadenza
è l'anniversario di Chernobyl il venti sei apprende una catena umana si snoderà da Caorso San Damiano è importante che il movente studia
Questo è il lavoro dei nostri lavori di gruppo chiedo scusa dell'imprecisione vaghezze
Ma vogliamo comunque trovare un modo comune e cerchiamo di fare diventare questi nostri incontro questa convenzione una speranza un tempo ricca una volontà precisa
Di unire le nostre mani i nostri cuori le nostre teste le nostre lotte per far sì che la pace non sia più solo aspirazione ma realtà e se la solidarietà come dice una poetessa nicaraguense è la tenerezza dei popoli facciamo sì che sia la tenerezza ad invadere il nostro mondo
Diamo la parola nella relazione
Al tema due
Il tema due all'onorevole Luciana Castellina
Pregando di essere solidali anche nella contenimento dei tempi
Ma come per tutti riferire di tanti gruppi cinque difficile soprattutto perché la discussione non è mai stata monotematica
Giacché è sempre del singolo problema trattato si è cercato di cogliere tutte le facce le connessioni gli approcci possibili sicché da ognuno una catena di altri problemi una serie di spirali di intrecci
Ed è bene credo sia stato così
Perché il modo in cui si è sviluppata la discussione
Approvato quanto corretto fosse il titolo del tema globalità della pace vale a dire la sua non riducibili ITA al singolo aspetto affini con la rivendicazione
E in questo modo di procedere analisi mi pare si sia verificata la specifica qualità del nuovo pacifismo degli anni ottanta
Che ha sempre rifiutato le semplificazioni che ha accettato la sfida della complessità della terribile complessità del tema della pace e della guerra
E si veda badate è difficile perché accettarla anche comportato spesso un prezzo la minore visibilità del movimento che si sa e più visibile quando si concentra su un punto magari chiudendo gli occhi rispetto a queste connessioni
Io credo dobbiamo essere contenti che questo movimento ha avuto l'intelligenza e il coraggio di rifiutare le semplificazioni facili ed arbitraria di avere rifiutato di ridurre la pace alla non guerra
E anche solo al semplice disarmo senza guardare le complesse ragioni che questo riarmo lo producono e che se non affrontate impediscono di tagliare le radici profonde della guerra in questo senso si può ben dire che si è davvero parlato della globalità della pace
Non solo del resto nel senso della complessità del tema
Ma anche nello sforzo di collegare di rendere fra loro coerenti la proposta politica che il portato dell'azione collettiva e di un'azione che necessita la mediazione delle istituzioni e insieme però il fare di ciascuno
Di qui il ruolo della persona della sua scelta individuale della sua testimonianza e dunque l'importanza per il pacifismo di trasformare non solo le grandi politiche i rapporti di forza ma la coscienza la cultura di ogni essere umano
Tutto questo mi pare sia stato il filo conduttore del dibattito dei vari gruppi di lavoro il che mi pare possa condurre ad un'altra constatazione
Questo movimento in tutte le sue così pur variegate componenti a un tratto comune che riassumerei così
Non è nato dalla paura o almeno la sacrosanta paura della guerra non l'ha indotto affatto a mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi
Nel senso di sacrificare al bene pace il bene della giustizia della democrazia della libertà e della solidarietà
Tutti i beni che implicano il rischio della trasformazione del mondo questo badate un tratto nuovo del pacifismo attuale nuovo rispetto al passato alla tradizione
E la novità sta nell'intendere la pace non come status quo come congelamento del mondo così come per evitare il rischio degli squilibri pericolosi che il cambiamento porta sempre con sé ma al contrario intendere la pace come risultato possibile e certo difficile di un processo dinamico che passa proprio per la trasformazione del mondo delle sue strutture nei suoi valori
E questo nella consapevolezza piena che non potrà esserci pace vera finché non ci saranno anche giustizia libertà
Potere di autodeterminazione Democrazia vera nel senso di riconoscimento dei diritti degli individui e dei popoli in una parola un nuovo ordine mondiale
Proprio perché la guerra nasce dalle tensioni prodotte dalle situazioni ingiuste e sarebbe illusorio pensare di costruire la pace su questi vulcani
Di qui come conseguenza il legame stretto da tutti avvertito
Fra lotta per il disarmo e lotta per la democrazia rapace liberazione dal sottosviluppo dall'oppressione della violenza il rifiuto di accettare una coesistenza
Regolata solo dei potenti che possono magari accordarsi fra loro
Ma solo nella misura in cui venga loro riconosciuto il diritto l'arbitrio di esercitare la loro prepotenza su tutti coloro che potenti non so e così infatti il gruppo due pace liberazione diritti dei popoli dice
Patisce non è solo mancanza di guerra è rispetto
Dei diritti e delle identità di ciascuno e valorizzazione delle differenze contro l'arroganza di chi pretende di imporre il proprio modello
E perciò anche solidarietà con chi è vittima di una violazione dei suoi diritti
Anche se questi diritti significano espressione di una cultura che ci è estranea badate un concetto importante pensati all'Afghanistan che solidarietà con la violazione di diritti e culture che ci sono estranee e non dunque solidarietà solo con i propri simili con i propri amici ideologici
E pace
è uscita dal sottosviluppo perciò capacità di assumersi non solo i propri problemi ma i problemi di tutti è il riconoscimento dei diritti dei popoli a non essere schiacciati dalla logica dei blocchi
E il gruppo numero uno quello dei diritti umani torna sulla stessa idea sullo stesso rifiuto dell'arroganza di Ray euro Centrica manichea
Laddove dice che i diritti umani vanno definiti tenendo conto delle culture delle situazioni storico geografiche diversa dalla nostra che di tali diritti danno una lettura diversa dalla nostra
Che insomma lo sforzo da fare è ricostruire principi di diritto capaci di avere un valore universale ma di ricostruirli a partire dal riconoscimento delle diversità e non schiacciando le e soprattutto che non basta denunciare la violazione dei diritti umani ma occorre trovare idee dire che consentano di promuoverli
Pace e sviluppo il tema di questo gruppo domina in realtà un po'tutti i gruppi
Ma è stato affrontato più in dettaglio naturalmente dal gruppo cinque nord-sud sviluppo e cooperazione internazionale che ha compiuto una rigorosa critica di tutte le politiche di aiuto
Che si presentano come m'era e trascurabile compensazione del tre maggio di risorse che novanta opera danno del sud o concepite in termini di assistenza
Senza preoccuparsi della distruzione che producono sul tessuto socio economico e culturale del sud che insomma non favoriscono uno sviluppo otto centrato ma soprattutto il gruppo cinque dice due cose molto importanti la prima che la cooperazione allo sviluppo del Sud non è doveroso sacrificio dei ricchi in favore dei poveri
è ormai diventato necessità per lo stesso nord giacché l'uscita dal sottosviluppo del terzo mondo e condizione per la stessa sopravvivenza del Nord
E la seconda cosa che pace e sviluppo non sono temi paralleli ma due aspetti inseparabili di una medesima città dico due concetti importanti perché indicano il superamento di un'idea del rapporto col Terzo Mondo fondata solo sulla solidarietà
Per riconoscere invece la realtà di un interesse comune perciò di una naturale convergenza nell'azione il gruppo tre quello della non violenza apposto di più l'accento sulla persona sulle sue scelte affrontando una gamma molto estesa di problema
E poi che il gruppo ne ha fatto specifica richiesta di leggo le proposte scaturite così come mi sono state passate
A rifondazione della vita interiore liberandola dal mito del progresso e del consumismo di politica delle obiezioni di coscienza le strutture violenta a partire dalle forze armate
Ci politica della costruzione alternativa educazione alla non violenza servizio civile degli obiettori al servizio militare servizio civile volontario delle donne
Difesa non militare da calamità naturali sanitaria ecologiche smilitarizzazione dei corpi professionali specifici della protezione civile
Istituzione statale di un centro studi e ricerche sulla difesa popolare non violenta legalizzazione di un corpo di difesa popolare non violenta e passi unilaterali di disarmo
Autogestione delle fabbriche qui siamo andati un po'in là nell'arte ma denuclearizzazione e autonomia degli enti locali programmazione energetica basata sull'uso efficiente dell'energia e sull'uso delle energie alternative sì al referendum antinucleare
Infine il gruppo A quattro esca Ovest blocchi militari dialogo negoziati distensione dal bus
Che intanto essendo stato quello cui ero presente finirò mi scuserete per descrivere forse di più anche perché qui ho potuto cogliere anche più differenziazioni di posizioni che per gli altri dei resoconti dei coordinatori non occorre accordo fra tutti sul carattere non allineato del movimento della pace
E sul significato di questo non allineamento che è autonomia dai due blocchi non si è vista di un sistema o dell'altro anche perché nessuno corrisponde di più a un ideale è ipotesi del superamento dei blocchi non solo come smantellamento delle due macchine militari ma anche come disaggregazione dei blocchi ideologici e operare per il progressivo dell'allineamento degli Stati
Qui un primo punto di differenziazione con stanco partito radicale in particolare sulla necessità di non concepire la democrazia e di diritti umani sono nel senso del nostro modello e dunque anche le differenze una differenziazione sulla priorità e gli obiettivi e i bersagli ma Corrado pieno fra tutti mi pare
Sulla necessità di ottenere il rispetto degli accordi di Helsinki Murder a dispetto di tutti e tre i testi di Helsinki strettamente connessi fra loro
Il gesto dei diritti umani quello della cooperazione economica quello del disarmo
Giacché la cooperazione economica moltiplica i legami e crea interdipendenza e dunque necessità reciproca che aiuta a scongiurare i conflitti militari
E il disarmo crea sicurezza e perciò toglie rigidità chiusura i blocchi così producendo salutare scongelamento apertura dei canali di comunicazione spazio per i processi di democratizzazione
Così come accordo c'è stato sulla concezione alternativa della sicurezza
Sicurezza non più ricercata attraverso patti contro nemici potenziali e presunti ma papi che tali municipi includano non li escludono perciò una sicurezza che non può essere trovata nella propria sicurezza e basta ma deve essere trovata in quella dell'altro che condizione della propria perciò non sicurezza affidata alle armi ma la fiducia alla politica i rapporti che costruiscono sicurezza comune o meglio come ha detto Accame
In sicurezza militare di ciascuno che è compensata dà maggiore sicurezza politica perché elimina la provocazione la capacità di attaccare e perciò di essere attaccati
Con tutto ciò che ne deriva dal punto di vista della trasformazione radicale degli apparati militari oggi sempre più provocatorio offensivi
Il ruolo del movimento per la pace insomma non è l'eliminare i conflitti né essere parte nel conflitto ma operare Perbellini di militarizzare i conflitti queste ipotesi non sono solo espressione di nuovi e divorzi valori etici
Il movimento della pace non può nutrirsi solo di valori e sterco detto anche se valori non sono certi ininfluenti rispetto alle proposte politiche
E infatti la concezione alternativa di la sicurezza comporta passi politici concreti dunque obiettivi tempi e scadenze dire per esempio che il superamento dei blocchi un processo non ha senso se non si individuano le tappe di tale processo e qui il nodo noto
Della nostra discussione uscita della NATO e tappa obiettivo prioritario per superare i blocchi oppure se tappa dove si colloca e ancora è possibile nella NATO
Noto non mia dagli Stati Uniti è possibile cambiare la NATO eliminarne il carattere offensivo
Nella diversità delle risposte a questo quesito
Accordo mi pare ci sia stato lo sulla necessità intanto di lottare il subito
Contro tali strutture dottrine offensive il che è di più semplice lotta contro i missili ma deve essere anche lotta contro le basi di comando e controllo che guidano possibili aggressioni
E l'ottanta e contro le armi non nucleare
Queste dunque le discussioni litigi proposte
Le più generali le ho dette altre più specifiche sono emerse da vari gruppi moltissime sul controllo del commercio delle armi
Mi pare reso più urgente dalla notizia dei giornali di oggi che ci dicono ottici confermano della violazione dell'embargo
Alle esportazioni di armi al Sud Africa perpetrato dall'Italia e da quasi tutta la comunità economica europea
E poi ancora premio Nobel della pace a Mandela lettere al Papa la cioè al Presidente della Repubblica per il Cile
Forse poche proposte specifiche più immediate quali la rimozione degli euromissili vestiari la moratoria dei test
Forse perché fra noi più scontate e perché per la Krupp preoccupazione di quella globalità di cui dicevo all'inizio c'è stata quasi una riluttanza a ridurre questa tematica così complessa
Ha un elenco semplificato di obiettivi
è giusto ma io credo che occorra ancora darsi scadenze è uno almeno ne è emersa quella della catena umana tra caos e stando mi hanno il ventisei di aprile anniversario di c'erano qui insomma in conclusione alla luce dei nostri gruppi risulta che questa discussione in questa sede così inedita e così singolare
Approvato che è cresciuto un'omogeneità
Oggi superiore anche al passato recente ricordiamo ancora le polemiche attorno alla manifestazione del venticinque ottobre
E dunque che è maturo il momento per dare più peso a questo movimento della pace che può ormai collaborare nella diversità a tante iniziative comune
E che ha in comune soprattutto una cosa la più preziosa
La comproprietà completa di essere arrivati di fronte ad una questione di salvezza perché è in atto un meccanismo che può far sì che la vita dal mondo e di ciascuno nella vita del mondo sia perduta
A meno che non intervenga qualche cosa una salvezza che rovesci la corsa in atto che ha una mitica in cui tutto può essere perduto
Di qui la coscienza contemporanea religiosa e secolare arriva alle stesse conclusioni
Può essere diverso il giudizio su quale sia l'origine dei meccanismi della distruzione ma questo non cambia la sola cosa che cambia che discrimina è quella che c'è fra chi accetta la pesa inerte e chi invece assume la responsabilità etica politica in ordine alla salvezza
Questa soluzione di responsabilità molare politica e quello che ci è di più in comune è comune la battaglia contro il nemico più insidioso il nemico che predica l'impotenza e la rassegnazione
Che dice che la speranza e l'impegno che la salvezza sono utopie noi siamo qui uniti dall'idea che no la pace può e deve essere di questo mondo e che il mondo può essere salvato
Appare diamo la parola Accardi per sapere per il gruppo tre
Quel contratto in oggettiva difficoltà relazionare sull'area tre
Perché sulle sui sei gruppi di lavoro
Mi sono pervenute solo sulle spese
Vorrei iniziare comunque da alcune considerazioni preliminari per entrare poi nel merito tende conclusioni dei gruppi di lavoro
C'è stato un approccio non sufficientemente globale
Ai tempi se anche se la globalità è stata più volte richiamata
Su molti aspetti le conclusioni del gruppo di gruppo sono apparse come un contributo scontato
Come un insieme ormai di luoghi comuni
Anche se il dibattito nei gruppi è stato e lo scambio che mesi c'è stato è stato molto più ricco di quanto eppure verso delle relazioni
Il rischio perché si può occorrere e quello di un'assuefazione ai temi della pace
Un rischio peraltro che va affrontato con l'esigenza della pace che un'esigenza radicale determinante oggi non deve essere così
Gli aspetti legati alla sicurezza alla pace al disavanzo
Sembrano assumere talvolta un'eccessiva caratterizzazione ideologica e di principio seppure in presenza in una continua presenza di un'attenzione ed uno sforzo serio all'individuazione di problemi concreti il tutto comunque all'interno di un percorso logico e di un modo di pensare alla pace che rilevare un modo di pensare da occidentali e quindi di pensare ad una sicurezza ad una difesa da occidentali e del sistema occidentale
Non è mancato il fine
Qualche rara voce a dir la verità che consiglia di essere più realisti del re avvertendo che rimane un proposito assai uxorio quello del disarmo e della riconversione delle industrie che producono gli armamenti poi che l'economia dell'Italia e ti altre nazioni occidentali e ormai troppo intimamente legata al commercio delle armi per essere mutata sulla spinta e sulle pressioni che i movimenti pacifisti
Sembra si corre seppur limitatissima la presenza all'interno anche di questo convegno che una presenza secondo la logica la logica di Caino che si chiede ma sono forse io il responsabile di mio fratello una logica che porta avrebbe assuefazione turistica della certezza e che l'indifferenza quasi fosse rasentando il Civis
Entrando nel merito delle sintesi uno dei primi nodi che emerge e quello dell'assenza di pace per la presenza di uno squilibrio profondo profondo tragico disumano tra il benessere e la sicurezza alimentare del nord e la fame dei paesi del Sud
Tra le due cose esisteva un rapporto di causa-effetto discipline non si tratta infatti di passare qualcosa dal nord al sud ma di riconsiderare globalmente il rapporto nell'ottica di un nuovo e diverso sviluppo
Il nome nuovo della pace come anche ieri è stato più volte ripetuto e uno sviluppo globale Pezzato delle sue varie specificazioni in termini globali attuato terribili globali
La globalità dell'approccio non si realizza se non attraverso la globalità dell'approccio culturali
Una cultura che cosa costruisca itinerari e percorsi pedagogici di pace voglio sapere che inizia ad essere costantemente tramandato di generazione in generazione una cultura e una educazione alla Ponti Anita una cultura multirazziale che abbia il coraggio di sperimentare quello che ancora nei secoli non è stato sperimentato la cultura ancora che faccia crescere esperienze di pace per costruire una scienza di pace un'arte una politica di pace
L'itinerario di pace che vuol dire un'educazione dei giovani al senso critico che vuol dire formazione conoscenza studio dei problemi della difesa civile della protezione civile non dimentico dimenticando che i dati servono a capire debba far confondere
Quando i dati sono contraddittori perché ad esempio il numero degli armamenti nucleari in Europa non servirà a rincorrere Esperti più esperte vuol dire che i dati non servono più e che per quella strada non si risolverà la questione
Occorre cioè fare un passo indietro e riproporsi il problema e del nostro campo caso chiedersi se è giusto e sensato che una sola arma nucleare pecca installata
L'ho bandita
Penne o per la pace vuol dire anche l'impegno per la costruzione di un nuovo ordine economico
Il nuovo ordine economica internazionale che non solo risolva il problema del debito estero dei Paesi poveri oggi attualissimo ma che rende posta in modo globale il problema
In quest'ottica ripensare abile rispettosi delle risorse nazionali di sviluppo per eliminare la dipendenza
Ciò vuol dire ad esempio il no ad una esportazione di tecnologia dal Nord al Sud ma al pensare ad uno sviluppo tecnologico del Sud la misura delle sue risorse
Rompere cioè Gillet perverso che lega le esportazioni di armi a governi che guarda caso sono sempre quasi tipo dittatoriale poche dal commercio traggono la forza per imporsi nei Paesi del Terzo Mondo
Infatti le statistiche dando il settanta per cento dei governi del terzo mondo leganti più o meno mascherata mette a dittature militari
Denunciare inoltre in modo fermo il ruolo multinazionali hanno convergente principali dello squilibrio Nord Sud la denuncia che forse non è stata sufficientemente forte in questo convegno non c'è necessità di portare
L'esempio per sopravvento telefono culture dei paesi del sud del mondo in mano monocolture alle fonti nazionali occidentali
è stato sottolineato ancora i gruppi che necessario avere consapevolezza che occorre accettare le conseguenze dei sacrifici necessari
Per garantire questi cambiamenti cioè non porre freno agli sprechi voi che mangiano più i cani in America del Nord che i bambini dell'Africa
Il problema degli armamenti inoltre non è solo un semplice problema espone ma è oggi un problema che si caratterizza per la difesa degli interessi economici del Nord
Cossiga connesso infatti anche se sono stati fatti intravedere come un pacchetto difensivo antisovietico non sono altro che controllo dell'aria mediterranea ed un controllo del medico e del petrolio
Quale strada ancora viene indicata
Tra i gruppi
La strada per un percorso di pace Kennedy maggiormente i movimenti pacifisti dell'Occidente del nord
Ai movimenti
Del sud del mondo solo in questa integrazione di lotta e di tensione si può arrivare ad Uboldo più giusto e più pacifica
Diva difficoltà ha tracciato un quadro dei gruppi verso relativi al tema tre comunichiamo la presenza fra noi
Degli amici che sono venuti a dare il contributo a questa convenzione diranno anche seguite
E monsignor canti sentirsi Nespoli Catanzaro Franco Politano vicepresidente della giunta regionale Carlo share docente di fisica ordinario di fisica all'Università di Tor Vergata e Alfonso Torsello segretario comprerà CISL ai quali daremo la parola immediatamente in questo ordine le CGIL scusate ai quali daremo la parola in quest'ordine non appena si concluderanno sviluppi delle quali ultimo tema quattro diamo la parola a Mario Pezzolla
Il tema quattro disarmo ha messo in evidenza come le problematiche della pace non possono essere affrontate
Non possono essere isolate e affrontate separatamente ma come teste un intreccio molto stretto tra i vari aspetti in particolare tra corsa agli armamenti e fame nel mondo tra corsa agli armamenti e democrazia
Lo sviluppo abnorme della produzione militare
Ha portato a una de umanizzazione della guerra oggi è possibile distruggere in un attimo milioni di persone
Semplicemente premendo un bottone
Questo significa che l'individuo non avverte neanche più il trauma provocato dalla guerra come avveniva sulle trincee
Nella prima guerra mondiale
Questo pone la necessità di ripensare il rapporto quindi che c'è tra l'individuo e la preparazione della guerra stessa e puntare quindi sempre di più alla autocoscienza alla responsabilizzazione della persona umana nei confronti di chi programma scientificamente la distruzione dell'umanità quindi un dato emerso che credo accomuna
Tutte i gruppi di studio e cioè il fatto che di fronte al problema della pace del disarmo non si può né attendere benevolmente che i grandi si mettano d'accordo né pensare a un movimento pacifista che sia semplicemente una forza di pressione dal basso ma occorre investire gli individui nella sua interezza
Ciascuno con le proprie responsabilità di qui la valorizzazione degli atti di disobbedienza civile
Di non collaborazione con chi prepara la guerra attraverso la pratica dell'obiezione di coscienza la pratica dell'obiezione fiscale la pratica dell'obiezione professionale cioè di del rifiuto a costruire armi e la pratica della obiezione di Scienza c'è l'obiezione degli scienziati a collaborare ai progetti di guerra
Per quanto riguarda il primo punto quello sulle spese militari produzione commercio delle armi
Questi lavori sono stati introdotti da Roberto Cicciomessere parlamentare europeo il quale ha sottolineato come il problema della riconversione dell'industria militare in particolare in Italia riguarda la definizione di due questioni quale domanda alternativa alla domanda di prodotti bellici quale modello di difesa alternativo a quello attuale che prevede la produzione bellica
Sono questi i nodi da sciogliere anche se si può intanto pensare a primi passi in questa direzione ad esempio regolamentando in modo rigoroso il commercio delle armi del nostro Paese
Nella discussione si sono avuti diversi interventi che hanno accentuato
Il legame
Non si sente
Che hanno accentuato il legame tra scelte di produzione e modello di difesa italiano
Il anche il legame tra scelte di vendita delle armi e rapporti con i Paesi del Terzo Mondo
In particolare le mozzarelle di Pax Christi ha ricordato l'impegno di un gruppo di associazioni cristiane per la nuova legge sul commercio delle armi che riconduca i traffici sotto la responsabilità della politica estera del governo
E preveda un effettivo controllo sulla materia eliminando gli attuali livelli di segretezza e vieti le esportazioni di armi ai Paesi in guerra che violano il diritto diritti umani
Terreni della lega per i diritti dei popoli ha richiamato l'esigenza di considerare la sicurezza intensa globale non solo militare
Ha segnalato l'esperienza in corso in Italia di ricerche sulla riconversione dell'industria bellica e ha sottolineato che tuttora continuano gli scandali della vendita di armi italiane al Sudafrica come mostra la recentissima notizia riportata dall'istituto di studi strategici di Londra sulla ordinazione di quattro aerei di guerra da parte dell'aviazione sudafricana all'industria italiana parte ma quartiere Ottilia decente dell'iniziativa per la pace dalla FIGC Stefano Semenzato DTP è Giacomo Barbieri della FIOM-CGIL hanno portato diversi contributi alla discussione
Sulla connessione tra pace e democrazia emerge anche nella questione dell'industria bellica sulla quale le decisioni fondamentali vengono prese al di fuori di ogni controllo
Con una grande influenza dei gruppi di pressione militari industriali indicazione dei servizi segreti è stato inoltre richiamato il quadro economico generale in cui il discorso della riconversione può essere fatto i cani del consiglio di fabbrica della Ricordi Milano che è un'industria bellica coinvolta anche nella vicenda dire anche ha parlato delle contraddizioni vissute come lavoratori in questa situazione ma anche delle iniziative che il sindacato potrebbe prendere Valle del movimento non violento ed altri ha ripreso una questione cruciale introdotta nel privato e cioè quella di quale società vogliamo difendere e con quale modello e difesa esprimendo la sua posizione favorevole a una scelta rigorosamente non violenta a partire dallo obiezione alla stessa attività di produzione militare il secondo gruppo quello della militarizzazione del territorio e dello spazio ha messo in evidenza come la militarizzazione della Società italiana ha compiuto notevoli passi avanti negli ultimi anni attraverso la crescita abnorme dei bilanci militari l'installazione di nuove armi di sterminio di massa sul territorio italiano missili risalgono insomma
Che vanno ad aggiungersi agli altri oltre mille ordigni atomici già esistenti l'ampliamento e l'aumento di base installazioni militari soprattutto degli Stati Uniti e della NATO lo sviluppo di un armamento sembra chiaramente di tipo offensivo e non difensivo vedi aereo tornato l'aumento delle servitù militari che gravano ormai pesantemente su tutte le regioni italiane le nuove pericolose concezione dei militari italiani che ipotizzano l'impiego delle forze armate al di fuori dei confini nazionali per quando riguarda allestiti ai guerre stellari e una iniziativa e questa è una iniziativa destabilizzante del già precario equilibrio del terrore e che apre un nuovo incontrollabili capitolo della corsa Adriano le tecnologie delle Guerre stellari sono applicabili anche nelle strategie offensive comporteranno l'assorbimento di notevoli risorse finanziarie senza apprezzabili decadute economiche e determineranno una ulteriore militarizzazione della ricerca e lo sviluppo non c'è una ulteriore espansione dell'industria bellica questo gruppo ha messo in evidenza come occorre riconoscere i limiti del pacifismo italiano e cioè e basta privilegiare i i momenti di mobilitazione di massa perché altrimenti sì è perdente bisogna invece costruire un ruolo positivo che punti alla responsabilizzazione individuale e all'hotel medio e lungo periodo sul territorio questo gruppo ha messo in evidenza alcune proposte specifiche
Opporsi con le iniziative possibili con tutte le iniziative possibili alla partecipazione dell'Italia al progetto di Guerre stellari
Sviluppare strategie di don collaborazione col prepara la guerra attraverso quindi l'obiezione di coscienza alle spese militari vizio professionale e quella insieme
Darsi strategie di intervento anti militariste sul territorio con iniziative specifiche continuative anche di carattere giudiziario sulle basi militari sulle servitù militari e sulle fabbriche di armi legandosi alle esigenze del popolazioni battersi controlli pubblicizzazione del rischio militare del nucleare come invece prevede la nuova legge sulle servitù militari
Attuare circonda venti delle basi militari per contrastare l'operatività e impedire ed impedirne l'ampliamento sostenere e potenziare l'attività di questo tipo che già viene svolta col viso sviluppando il professor Goggi se l'osservazione e missili e dando concreta funzionalità oltre che al campo della verde di India anche quelli dell'Italia e del cigno verde e ora sono abbandonati inoltre necessario un maggior coinvolgimento delle istituzioni sociali come i sindacati partiti politici in modo da fare del problema c'è da fare del pacifismo uno strumento di politica estera e di collaborazione internazionale occorre inoltre portare avanti vertenze territoriali legati al problema delle fabbriche di armi
Perché queste fabbriche di armi influenza fortemente l'economia delle zone in cui sono installato ciò allo scopo di ridurre la dipendenza appunto economica delle regioni italiane dalle fabbriche di armamenti al riguardo c'è una iniziativa specifica de che emersa nell'ambito del gruppo di lavoro che quella di opporsi alla nuova fabbrica di armi nella otto Melara che dovrebbe essere costruita nella Piana di Gioia tali
Si esprime il più netto rifiuto il progetto di realizzare una fabbrica di componenti missilistiche di missili anticarro in provincia di Reggio Calabria appunto piana di Gioia Tauro
Si ritiene inaccettabile una logica che tende a cui militare progetti di fabbriche di Port in quantità di posti di lavoro e che quindi sottende la volontà di esercitare ricatti occupazionali tanto più rinviabili molto più messi in atto nei confronti di popolazioni di aree economicamente svantaggiati
Qual è il caso della Calabria quando il volare del
La Provenza di Reggio Calabria
Denunciano elevatissimo spreco di risorsa del già edotto preda che prevede a fronte di una produzione priva di qualsiasi reale prospettive economiche all'utilizzazione io oltre un miliardo di lire per realizzare ciascuno
Dei quattrocento posti di lavoro si impegna impegno le organizzazioni che rappresentano a dar vita a un più vasto movimento guidato da un lato impedire la realizzazione di un'industria di morte quella fabbrica dell'otto aprile
Utilizzando tutti gli strumenti possibili della burocrazia affinché la volontà popolare le prospettive il rifiuto di un futuro di pace
Prevalgono sulle logiche dominanti gli sprechi di sviluppo distorto e l'istituzione di guerra dall'altro da tirare un lavoro di ricerca di riflessione e consenta di prospettare per Gioia Tauro
Per la Calabria in genere per il Meridione è un programma di investimenti che faccia perno su un'idea di sviluppo quindi di lavoro fondato sulla qualità e cioè sulla carta
E cioè che si è caratterizzato da parametri di alta decaduto occupazionale di basso impatto ambientale alto valore aggiunto in Regione
E utilizzazione e valorizzazione delle risorse disponibili urbane produttive ambientali nel territorio per quanto riguarda il loro gruppo di lavoro sul servizio civile sull'obiezione di coscienza
è stato messo in evidenza come sia necessario un nuovo concetto di difesa e di sicurezza non aggressiva e non violenta
Sia importante effettuare la scelta preferenziale verso l'obiezione di coscienza e servizio giustizia civile il superamento dell'attuale servizio militare
Sia importante attuare una mobilitazione concreta per il diritto all'obiezione di coscienza per una nuova legge per difendere le condizioni di vita dei giovani di leva è necessario grande impegno ora contro la normalizzazione e la tranquillizzazione impuri ministero affronta i problemi
Un nuovo concetto di difesa sentenza Corte Costituzionale molte sessantaquattro del maggio ottantacinque pone una radicale trasformazione per l'esperienza di servizio al Paese e una valorizzazione della scelta del servizio civile e dell'obiezione di coscienza
Il il servizio civile deve essere qualificato
Unire l'utilità ed eticità testimonianza individuale impegno politico sono emerse queste proposte specifiche impegno confronti alla collaborazione in sedi locali e nazionali per difendere e valorizzare i sindaci dell'obiezione di coscienza Appello per il diritto all'obiezione di coscienza per il miglioramento del testo di legge di modifica della sette sette due in discussione in Commissione parlamentare
La famosa proposta caccia proposta al governo di istituire una commissione governativa per lo studio e la sperimentazione di nuovi modelli di difesa in particolare forme e difesa non violenta al riguardo era stato anche
Preparato un documento che adesso io sintetizzo in poche parole con il quale sì solidarizza con gli obiettori di coscienza otto trasferiti Autori dovuti che avendo Aldo determinato il loro servizio eccepire rifiutano la precettazione forzata e sono stati fatti decadere dallo status giuridico di pittori nonostante abbia più di un anno di servizio dovranno in futuro affrontare la strada del carcere militare
Il libro può
Rumeno qua quello relativo a strategiche sta di Cesar negoziati tra Sarno Salvo bilanciata disarmo bilaterale ora partecipato i parlamentari Anderlini e Famiano Crucianelli ha rilevato che oramai politica disarmo non può non può persino un ottica internazionale e il popolo e il Governo italiano quindi posto nel tempo operare in ambito internazionale sia stimolando la conclusione di accordi a Ginevra si avviando alcune iniziative collaterali che siano di supporto costruttivo in tale prospettiva
Preso atto dell'importanza del nuovo corso segnato da Gorbaciov in URSS i partecipanti al gruppo hanno discusso sul ruolo del movimento pacifista e sui limiti che adesso possono finire da una scarsa democrazia
Politica ed economica ha rilevato che la corsa agli armamenti è un meccanismo sfuggito di mano le due superpotenze nel corso del confronto dell'opinione sono state avanzato alcune proposte come delocalizzare
La zona altre Adria
Al Teatro di Sarno di corpi come dici tu panificio il fuoco forestale iniziative in appoggio alla moratoria degli esperimenti nucleari e all'intesa di cinema sostenere diverse for il piacere di coscienza
Individuale alla guerra ultimo
Molto giacconi sintetizzarli riescono solo a devo riferire i gruppi di lavoro altrimenti non sarebbe corretto nei confronti dei gruppi stessi cerco di sintetizzare ultimo gruppo di lavoro quello sulla opposizione alla guerra zone più industrializzate obiezione di coscienza professionale totale e in questo proposito il calo soprattutto di motivare la scelta delle obiezioni nel contesto attuale come scelta di tutti gli stati informati partecipazioni
E che appaiono come un recupero di soggettività di fronte a una pace che sequestrati in laboratorio lavoratori protetti applicati filtro dei potenti un'anticipazione del futuro di pace come si e si può ricostruire un rifiuto di una logica corrente sì quella pace primario nacque una richiesta di un diverso modello di convivenza una risposta al superamento di fatto degli Stati nazionali sovrani che rende ogni guerra una guerra civile una scelta di partecipazione che spinge in questo tempo luogo la politica di cercare i TIR nuove per la pace dato che le le tradizionale titolo manifestate inadeguate
Per quanto riguarda le vie d'uscite riuscita
Sì
Le risposte e gruppo ritiene possa essere date sono queste
Se è una legge contro una vita e ferisce profondamente la mia coscienza ho il diritto-dovere di obiettare c'è una non violenza partiva che acquiescenza ma c'è anche una non violenta attiva che pone il diritto la disobbedienza in questo caso diventa creativa non tutte le scelte personali sono individualistiche ma possono acquistare tale spessore qualitativo da divenire politiche l'obiettore pur rispondendo a un tour CELTA di coscienza tende a coinvolgere altri non è un alpino che arriva solo alla vetta ma una guida alpina che tende ad arrivarci contante in questo caso l'obiezione diventa anticipazione creativa di una nuova politica che mette in moto processi nuovi anche per la carica innovativa della unilateralità oltre a quanto sopra detto c'è da mettere in conto anche di anche difficoltà perché la scelta della pace domanda un PPE Gobbi profezia
Ora il microfono della presidenza e l'orologio alla a Tom Benettollo del coordinamento nazionale
Nel dare la parola agli amici
A nome credo di tutto il comitato promotore
Ringraziare quanti hanno la
E hanno lavorato molto per creare le condizioni migliori al nostro lavoro
A tutti agli enti locali
Politiche sociali
Alle dieci
Sì metta le persone ai giovani
Ai lavoratori che si sono affaticati per noi un sincero grazie un grazie sentito mi si permetta di visitare tutti il contributo dato da Antonio Di Marco e dagli Amici delle attività di Catanzaro
Noi venuti a Catanzaro per aprire questa strada nuova un processo convenzionale che portava che può far maturare ancora una volta davvero nuove per l'intero movimento per la pace abbiamo trovato anche nuovi amici quindi siamo lì mi segua augurandogli aveva promesso di venire in via brindavano con amicizia non è Boy venuto bene io credo diamoci un nuovo appuntamento la strada è appena cominciata
Siamo convinti che dopo questa convenzione potremmo tutti andare avanti insieme ognuno con la sua ricchezza ideale religiosa politica a tutti i soggetti sensibili accordi dunque un buon lavoro insieme
E tra i soggetti che qui sono convenuti piace ricordare che ce n'è uno di nuovo
Che si presenta proprio nel giornale della convenzione
è un gruppo poco promotore di una associazione che mette insieme una parte rilevante dell'esperienza pacifista
Persone dare compagni e amici che intendono dar vita a un movimento libero indipendente organizzato rilanciare la lotta il dibattito l'azione politica e ideale per la pace
Questo comitato promotore dell'associazione per la pace ha realizzato un questionario pacifista che avete già visto e compilato e anzi a proposito di questo siamo tutti invitati a farlo al più presto pervenire serve a capire le idee di tutti serve attesta nuovi rapporti per lavorare meglio insieme a tutti coloro che nel che fanno parte di questo comitato promotore dall'Associazione per la pace molti di loro sono tra noi un cordiale fraterno buona fortuna per questa nuova avventura pacifista
Ora la parola a monsignor Antonio canti sani arcivescovo di Catanzaro per il suo contributo che ed il suo prezioso contributo per a questa nostra convenzione nazionale per la frase grazie
Sono veramente lieto di porgere il saluto più sincero e caloroso a tutti i partecipanti
Acquista visione nazionale per la pace
E in modo particolare ai promotori dell'iniziativa
è innanzitutto un saluto che vuole essere espressione
Il vivo apprezzamento
E difatti significativo che qui si incontrino persone associazioni movimenti di diversa estrazione sensibilità ed esperienze compiendo così un passo concreto verso quella unità sostanziale sui valori di fondo tutto che il movimento pacifista vede assolutamente perseguire se vuole effettivamente distruggere ogni tipo di violenza e costruire la vera pace
E l'unità si costruisce proprio così attraverso il dialogo sincero che ne sono certo è stato l'anima di questa convenzione si tratta in conto di vivere lo spirito di Assisi lo storico incontro multi religioso delle ventisette ottobre scorso
Voluto dalla passione per la pace di Giovanni Paolo secondo e soprattutto per i credenti un preciso punto di riferimento ma esprimo vivo apprezzamento anche perché questa convenzione ha risposto all'esigenza di dare visibilità come ha scritto Matteo alle mille iniziative che in Italia si portano avanti a favore della pace
Ed era un'esigenza cantava soddisfatta proprio per dare respiro alla coscienza del popolo
Per far creasse
La coscienza del popolo
Quando parlo di pace anche nel mio magistero ordinario mi sento non di rado ripetere
Che certe cose vanno dette ai cosiddetti garanti
E invece bisogna sottolineare con forza che la pace passa attraverso la coscienza di ciascuno di noi
è sempre vero che sono le idee e i valori che fanno la storia
E con ciò su cui dobbiamo
Puntare l'idea della parte l'affermava già Paolo sesto deve diventare pensiero di può l'opinione pubblica è una forza che farà pensare i governanti una forza che può far tremare coloro che detengono il potere mi sia consentito però di aggiungere
Che il mio saluto e anche espressione
Di viva gratitudine
Perché si è voluto scegliere proprio Catanzaro come sede di questa convenzione la chiesa di via
La Chiesa di Dio che Catanzaro Squillace vuole trovare e più effettivamente trova in questa convenzione
Un forte stimolo a camminare con l'accresciuto entusiasmo e più intensa determinazione per la via della pace solo qui dell'arresto proprio per questo per dire
Con molta semplicità ma credetemi con profonda sincerità che questa chiesa particolare ogni senza particolare tutta la chiesa farà più che mai la sua parte a favore della pace
E la farà questa parte sforzandosi di attuare sempre più pienamente il compito di annunziare la base di educare alla pace di testimoniare la pace
D'Annunzio della fase politico per la chiesa una dimensione essenziale della sua missione evangelizzatrice
E se il mio che prendere sul serio la parola di Dio
Già nelle Vecchio Testamento Isaia proclamava
Effetto della giustizia sarà la pace preannunziando concluse il regno messianico porgeva hanno la loro spalle imponderabili
Le loro lance in falci un popolo innalzerà più la spada contro un altro popolo non si eserciteranno più nell'arte della guerra
Quanto più questo va detto per il Nuovo Testamento sono annunziando la pace possiamo dirci la Chiesa di Gesù Cristo la chiesa di colui che ha chiamato Beati costruttori di pace
Ha eliminato la stessa categoria di nemico e di Speroni e e morto per abbattere ogni muro di divisione e la nostra pace
Ora in Gesù Cristo voi che un tempo eravate lontani scritti
Diventati IDC indicarsi del suo sangue
Esclama l'apostolo Paolo e nella lettera i carretti aggiunge non c'è più giudeo né greco non c'è più schiavo né libero non c'è più uomo né donna perché tutti voi siete uno intervista oggi nessuno
La Chiesa perciò rinnovo Acqui in questa convenzione l'impegno
Dichiara i danni la necessità della pace solo nella pace nuovo i popoli l'umanità intera possono svilupparsi e questo in fondo il costante magistero dei parchi da Benedetto decimo quinto che parlò inutile strage a Giovanni dodicesimo terzo
Che si chiamava alla Chiesa sta a cuore più che ogni cosa la pace e come si sente risuonare forte il grido di Paolo sesto all'ONU non più la guerra
Non più la guerra ed esemplare mi pare basti al riguardo l'insegnamento e la testimonianza di Giovanni Paolo secondo pellegrino di pace per le vie
Del mondo intero
è stato più volte giustamente questi Johnny ripetuto che la vera pace si incontra sulla giustizia ma di giustizia si può parlare
Quanto si riesce davvero a costruire una società in cui all'uomo ad ogni uomo sono garantiti i diritti fondamentali della persona
Proprio a questo punto del ventesimo anniversario della Populorum Progressio è doveroso ricordare il grido profetico di Paolo sesto e lo sviluppo il nome della pace siamo perciò coscienza
Che la Chiesa annunzia la pace quanto con la parola c'è aperto ma soprattutto coi gesti
Nella totale disponibilità a pagare di persona accettando anche la persecuzione
Sa porsi come coscienza critica dedussi auto tutte le violenze comprese ovviamente le violenze struttura
Ed è chiaro il riferimento a certi modelli di sviluppo che aggravano il divario tra i vari normi aveva vissuto del movimento significativo al recente al riguardo il recente intervento della Santa Sede
Sui debiti dei Paesi del terzo ponte chiaro il riferimento alla produzione e al traffico di armi e a certe delittuose forme di inquinamento
E comunque s'era detto che la chiesa dà il suo contributo a costruire la pace soprattutto educandato la pace e ce n'è bisogno
Lo dico con molta sincerità anche all'interno della comunità che rischia di può i pastori non possono tacere però morì in esilio anche quando sono soli quanto più forte però è la loro voce se con loro c'è tutta la comunità sono per su qui
A questa convenzione per dire che la comunità cristiana saprà sempre più educata alla
L'educazione alla pace e d'altronde per la chiesa lo spazio suo proprio uno spazio privilegiato e fatte nell'odierna il più importante
Perché non è la spada e oggi investire sfiderei ma il cuore dell'uomo
Sono i cuori che devono cambiare le coscienza che devono rinnovarsi bisogna che tutti a cominciare da coloro che sono i primi responsabili della cosa pubblica abbiano
E costantemente coltivino una mentalità di passò
La chiesa educarlo alla pace annunziando il bambino
La buona notizia dell'amore di Dio per l'uomo
Per ogni uomo chiamato ogni uovo a vivere la vita stessa di Dio perciò il nuovo ripeto ogni uomo e valore assoluto e va fermato per se stesso perché un uomo
E non per altra ragione
La chiesa educa alla pace aiutando ad amare Cristo negli altri ma anche gli altri intere ingiusto con lo stesso cuore di Cristo
L'accento si che diventi davvero assoluta la convinzione che l'uomo si realizzano un quanto pensa ad affermare se stesso scavalcando gli altri ma quanto chiusi tra l'altro non un avversario bensì un fratello
Quanto si apprende altri vive la vita come servizio agli altri
C'è vera educazione alla fase se si sostiene lo sforzo di superare i conflitti con la pazienza e ripetiamo la parola più volte pronunziata col gli atti
Non si possono nascondere i conflitti non ci si comporta come se le ingiustizie non esistessero
Bisogna Antara Invernizzi
Occorre eliminare le cause e ha sola Chiesa contribuisse soprattutto quando vive la scelta preferenziale degli ultimi donne tale scelta facoltativa donne una specializzazione
E essenziale per la
E la sua carta d'identità e perciò questa chiesa e felice quanto vede che proprio all'interno della comunità cristiana maturano giovani per un autentico volontariato giovani che fanno la scelta
Del servizio civile
E proprio con la scelta dei poveri che la Chiesa indica il vero fondamento della pazzia l'uomo l'uomo ripeto che non vale per quello Tiepolo Viggiù possiede ma per quello che e infine la chiesa educa alla pace educando alla multimedialità
Promuovendo perciò la cultura dell'accoglienza
Affermando che la diversità è arricchimento ai tanto abile vere e aggiunge Squirrel pura leso il nuovo no come un male ma come cara infinita e progresso e proprio a questo punto nella mia qualità di presidente della condizione ecclesiale per le migrazioni voglio ricordare la legge vorrei sento quarantatré
A favore dei lavoratori penso mondiali
Per la quale legge hanno dato il loro contributo anche gli organismi ecclesiali una legge che è una scelta di civiltà anche se non è perfetta anche se si incontrano purtroppo tante difficoltà nell'applicazione ma quindi anche per dimostrare che sul valore uomo un'intesa è sempre possibile trovarla voglio notare che quella legge è stata approvata da tutte le forze politiche
Ma non basta parlare di pace apprezzi ambizioni di pace usare un linguaggio di pace e la pratica della pace
Che porta la pace deputazione d'altronde si fa accorge attraverso gesti concreti di qui un terzo compito che la comunità ecclesiale vuole vivere sempre più pienamente testimoniare la pace e chiaro che sono autentici gesti che si compiono per percorrere sul serio il Sentiero della pace
Solo se si opera perché a tutti individui e popoli ceo non riconosciuti e garantiti i diritti che spettano occorre però moltiplicando i gesti di pace
A favore dei poveri per bloccare la produzione delle armi al difesa dell'ambiente e comunque ogni giorno proprio così ogni giorno bisogna essere operatori di pace
Di quella pace che rispetti accoglienza dialogo riconciliazione condivisione solidarietà collaborazione il servizio a casa nel quartiere nella città nella regioni a tutti i livelli ovunque
Si è chiamati a vivere e ad opera ma proprio qui ho ricordato
L'incisivo messaggio che Giovanni Paolo secondo ha rivolto ai calabresi l'undici ottobre scorso circa letti insita nei comportamenti pubblici
Per una Regione più umana e solidale sottolinea Antonio la necessità della trasparenza della compattezza e di una più generosa dedizione
Al bene comune innanzitutto aggiungo all'interno delle istituzioni non sono venuto a questa convenzione
Per fare un apprezza magari la faccio a me stessa son venuto soprattutto per ascoltare sono perciò sicuro che non mi si accuserà di fare prediche a sei
Avviandomi alla conclusione mi permetto di affermare che la chiesa contribuisce alla costruzione della pace dando fiducia non può essere diversamente la Chiesa annunzia che Cristo è risorto
Aggiunse che proprio per questo e presente nella storia la potenza dello spirito che nonostante tutto sta portando questa storia verso la sua liberazione totale
La Profezia è stato giustamente detto scudi dice
La previsione
La Chiesa farà pertanto ogni sforzo perché non si cada della tentazione del fatalismo
Della rassegnazione della passività
E mi si contenta di aggiungere tale servizio la chiesa doveva vorrà e saprà compiano soprattutto in Calabria
In questa regione così travagliata ove c'è più bisogno di resisterà al male leggi soprattutto mafia con una quotidiana coerenza a vivere su valori fomentare tutti la fase
Se però comunque bisogno di coraggio considerando qual è la posta in gioco la salvezza dell'umanità questo coraggio non ci mancherà non ci sottrarremo sull'esempio di tanti che sono caduti per la pace non ci sottrarremo alla corruzione nel nome della nuova creazione che innalza
Il mattino di Pasqua ce la metteremo davvero tutta
Per realizzare la nuova città degli uomini puntata sui valori della libertà della verità della giustizia e della pace la Chiesa impegnata per questo progetto in forza della sua stessa natura e se insegniamo strumento dell'unità del genere umano
Il sei la Città di Dio in mezzo agli uomini essa mi si perdoni se mi permetto di ribadirlo ancora una volta essa la chiesa
Malgrado la sua povertà
E le sue debolezze
è pronta a collaborare per la sua parte alla costruzione di un mondo guarito dalle sue attenzioni dai suoi contrasti e dalle sue paure essa la chiesa
Viva al vive nella speranza perché San nella fede stipendio torna la pace coloro che sono vicini di a coloro che sono lontani
Ha ora la parola Carlassare offre Professore ordinario di Fisica
All'università di Tor Vergata e Roma
Ma credo che dopo l'intervento di monsignor tempi strani è molto difficile prendere la parola
E molti di voi noteranno senz'altro quello che si chiama
Un calo di tono
Quindi mi scuso di questo e mi trovo un po'dell'imbarazzante situazione di dover più può spiegare che ci fa yuppismo cioè uno scienziato
Tutto bene ringrazio vivamente di questo graditissimo invito e per lo sforzo organizzativo e ci sta dietro e sono pienamente d'accordo che oggi è utile più che mai tentare un coordinamento di quella rare complicato arcipelago che il movimento pacifista italiano
Ma per tornare alla domanda principale cioè che ci sto a fare io qui inizierò con delle statistica
In Italia ogni anno muoiono circa dieci mila persone per incidenti d'auto
Un po'meno di mille persone muoiono per criminalità comune
Tra dieci e cento vengono ammazzati ai terroristi
Qualcuno muore per incidenti di caccia quei cacciatori si sparano a vicenda ogni tanto uno muore per un morso di vipera ancora non è morto nessuno per incidente nucleare
Però sono certo che se noi ci chiediamo chiediamo a un qualunque nostro concittadino qual è il pericolo che oggi ti minaccia perché hai paura di morire di morte non naturale
Qui certamente metterebbe al primo posto gli incidenti nucleari al secondo i terroristi opporsi al terzo ad evitare
Queste statistiche dovrebbero servire a far comprendere un fatto molto fondamentale
Che quando l'essere umano si trova davanti ad una situazione di un po'la proprietà molto piccola di un pericolo molto grosso il suo comportamento non è per niente nazionale
Cioè lui non fa spontaneamente quello che sarebbe il proprio interesse
Spieghiamo questa affermazione o un esempio di segno completamente opposto
Sì una persona razionale dovesse comprare un biglietto della lotteria certamente non lo pongo perché sta esattamente piume comprò un biglietto della lotteria chiunque ha giocato tocca ciò sa perché scritto nella Gazzetta Ufficiale che in media più della metà dei soldi se il Pd dallo Stato da ogni lotteria ad ogni domenica Totocalcio lo Stato si piglia più della metà dei soldi
Quindi chiunque fa questo gioco in media perde più della metà dei suoi soldi ogni domenica che gioca tutto calcio
Il fatto che questi giochi siano così popolari nel nostro Paese in tutti i Paesi inoltre in un certo senso il fatto che l'uomo davanti a una probità molto piccola di un evento molto grosso buono o cattivo si comporta in modo completamente irrazionale
Si comporta contro il tuo interesse come contro il suo interesse si comporta chiunque Totti al Totocalcio o compi un biglietto della lotteria
Ho usato questo esempio per spiegare un po'più di produrre al problema cioè il ruolo che in un certo senso la scienza quindi la logica e la razionalità possono avere anche in questo problema della catastrofe di una guerra nucleare
Catasto che oggi la priorità piccola ma non piccolissima ma che se questo è una catastrofe latente definitiva per l'umanità
Bene il mio interesse in questi problemi è nato nel mille novecentosessantadue
Quando mi trovavo in California all'Università di Stanford appare la mia professione di fisico e fu attirato dalle riunioni di un forum della facoltà sui problemi del disarmo
Quorum che ebbe alcune riunioni non ebbe un grande successo qual è la fine però dimostrò io spetti c'era un problema c'erano dei problemi che gli scienziati gli intellettuali potevo discutere in quanto tali quindi quando mi sono posto il problema di cosa io
Fisico potevo fare in questo campo quattrocento di scegliere quegli strumenti che professionalmente aveva quindi quando gli strumenti e professionalmente arrivo quella didattica e della ricerca
Quindi inizia il dopo una certa pratica la più grossa attività del mille novecentosessantasei quando con l'aiuto del professor Edoardo Amaldi organizzando il primo corto il primo corso di una scuola richiamo alla scuola tribunali del disarmo e controllo degli armamenti
Qual è lo scopo di questa scuola è una scuola di carattere prevalentemente tecnico scientifico e poi anche politico
Che servirà però a fornire a delle persone più o meno non al corrente di questi problemi qual erano i fondamenti tecnico-scientifici dei problemi politici del disarmo
Perché tigre del disarmo entro una chiaramente politico e assolutamente un problema politico è tutto un problema politico
Però per capire alcune sofisticazioni a cui difficoltà del ragionamento è importante a dire un giorno un certo bagaglio di conoscenze tecnico-scientifiche impediscono agli altri di farsi gioco di Doni
I piccoli partiti per fatti certi delle cose che astutamente certe non sono
Quindi la distinzione abbastanza chiara grangia certe premesse di carattere tecnico scientifico che sono oggi abbastanza certe
è abbastanza universalmente accettate e qua tutta l'analisi politica tutte le opinioni che portano alla decisione ma che sono ovviamente individuali soggettiva questo è il problema che noi ci siamo posti nel lontano mille novecentosessantasei e che ancora oggi ventun anni dopo sui quali oggi ancora oggi continuiamo a lavorare
Vediamo per esempio alcuni esempi di queste premesse tecnico-scientifica
Oggi è abbastanza chiaro ma era molto meno chiaro allora quali sono gli aspetti di una guerra nucleare quali sarebbero gli effetti un altro problema è oggi pensabile una guerra nucleare possa essere limitata fa pensare a una guerra nucleare limitata nel centro dell'Europa
Esiste un inverno nucleare c'è una guerra nucleare porterebbe ad un abbassamento della temperatura di quaranta cinquanta gradi con conseguente disastri disastrose su tutti gli esseri umani
Quali sono le prospettive oggi delle guerre stellari questo sogno reaganiano che possibilità concrete Cia oggetti scientificamente valido incidente serio di ragionevole dietro cosa potrà funzionare in cinque anni
Dello continuamente in che senso alterano il contesto militare inchieste Enzo Campione rapporto difesa offesa inchieste entro la difesa impaurita rispetto all'offesa o viceversa
L'equilibrio strategico
è siamo pari siamo di valenza più bombe l'Occidente cerchio bombe l'Oriente ci vogliono più bombe però mentale per ristabilire l'equilibrio
Questi sono alcuni dei problemi e deciderò immediatamente un esempio un esempio un po'vecchio di quattro cinque anni fa ma ancora oggi numericamente rigoroso del bar
è difficile discutere che oggi ci sono superiorità in Europa per esempio tra l'Occidente e l'Oriente
Ci sono molti dati soggettivi la strategia militare non è una scienza una tecnologia un'opinione l'ingegneria però diciamo forse l'aspetto più semplice l'aspetto più chiaro è il confronto strategico confronto dei misteri e detestati intercontinentale tra Stati Uniti e Unione Sovietica
Bene io alcuni anni orsono e contro il valido ancora oggi perché non ci sono state novità di rilievo mi sono divertito a fare un confronto tra il potenziale strategico cioè solo quello che minaccia le superpotenze
Americano e sovietico
Io ho preso dei dati assolutamente oggi noti assolutamente accettabile a tutti i dati dell'Istituto di studi strategici di Londra che è stato anche citato qui precedentemente
Allora se uno fa un confronto tra i dati strategici può fare un confronto per esempio sul numero di missili e bombardieri strategici
Proprio fare un confronto ampio sul numero di testate nucleari oppure altre altri vediamo questo confronto smaltito a un confronto del numero di missili e bombardieri strategici arriva alla conclusione che sui ministeri c'è una netta superiorità americana
E circa vendette sulla sovietica pardon di circa il trenta per cento
Sì invece fa un confronto degli aerei strategici di confronto il vantaggio è americano di un fattore circa due se per sintetizzare fa un confronto sulle testate nucleari viene fuori un po'la superiorità americanate circa il trenta per cento uno e ventisette e il rapporto però ovviamente ora molto sento contare le testate
Uno può dire chi ha più senso contare l'esplosivo cioè le bombe il numero di bombe che portano detestate non compare il numero di missili Bellomo di Bombardier portano le testate
Bene allora sull'OPA ingombro in confronto sul numero di bombe trasportate la superiorità e americana qui del trenta per cento però se uno calcola qual è il potenziale distruttivo di queste bombe quello che si chiama
Le metti di equivalente Megaton
Allora viene fuori che per il potenziale esplosivo battute dai sovietica che abbonda molto più grosse ed è un'assurdità del trentasette per cento
A questo punto uno può dire non conta solo il potenziale delle bombe ma conta la prego precisione sul bersaglio perché bombe missili più precisi sono più letali più efficaci militarmente
Allora se uno fa un confronto diciamo
Sul potere dettati valletta vita delle bombe benissimo arriva di nuovo hanno seguita americana del trenta per cento
Quindi come vedete io ho preso gli stessi dati non letti in quattro modi diverso numero di missili numero di bomba potenzialità delle bombe letalità del sistema
E leggendo gli stessi dati in modo diverso Arrigo due volte alla solita americana di circa il trenta per cento ed forte a una subunità sovietica di circa il trenta per cento
Quindi se io volessi imbrogliare e farli crede che uno è superiore all'altro potrei farlo semplicemente leggendo i due di questi dati e non gli altri due
Quindi vedete che discutersi oggi ci vogliono tanta missili a Comiso per ristabilire la parità è completamente assurdo quando lo sbilanciamento è del trenta per cento quindi circa i tre mila testate
Tre mila testate di terrore di valutazione
Pozzato quest'esempio appunto per insistere un pochettino sul lavoro che non abbiamo fatto in questi anni
In venti anni di Spolli sul disarmo abbiamo circa riciclato
Circa diciamo coinvolto un migliaio di persone
Ci siamo rivolti a un pubblico internazionale
Abbiamo parlato fatto le nostre scuole tutte in inglese e in inglese pubblichiamo gli ha pubblichiamo circa di ogni atto di ogni scuola due mila volumi che vanno sul mercato commerciale vengono invenduti dall'editore ma Millan di Londra due più prestigiosi in questo settore
Perché abbiamo scelto l'inglese come lingua operativa perché l'inglese oggi questi problemi è nostra impressione sono internazionali e quindi ha deciso di rivolgersi a un pubblico internazionale questo non vuol dire lo rivolge c'è italiani abbiamo lasciato ad altri
Che sono più bravi di noi tecniche organizzative diciamo questo settore
Quindi ha avuto sempre un basso profilo in Italia ma una buona reputazione all'estero
Abbiamo avuto delle ultime scuole venti nazionalità diverse e nell'ultima scuola cinque cinesi ma venuti apposta dalla Cina mandati apposta per seguire la nostra scuola
L'abbiamo avuto anche alcune gradevoli sorprese gli italiani che non ha inizio pochi tre o quattro all'ultimo scuole o circa un quarto le donne che è uno due la prima scuola erano anche loro un quarto all'ultima e quieta sia andato abbassando
Quindi diciamo siamo trovati con lo spazio uno spazio diciamo
Educativo uno spazio di ricerca
Per esempio recentemente adesso stiamo lavorando a concludere una ricerca sulla violenza politica in Italia
Sul terrorismo
Uno di là ma che c'entra la scienza col terrorismo
è invece c'abbiamo osservato alcun tipo di conservare che gli elementi di violenza politica in Italia solo molte migliaia
Quindi uno può diciamo analizzare tutti questi eventi dividere per la loro categoria destra sinistra strategia del terrore strategia della destabilizzazione lotta armata autonomia eccetera e farne delle serie storiche
E da queste serie storiche sottoporle ad analisi statistica
Come si fa a diciamo con gli eventi socio economici
Temi di anticipo un risultato che tentiamo di pubblicare per conto del CNR
Non esiste quasi nessuna correlazione tra gli indicatori socio economici del Paese inflazione disoccupazione cassa integrazione
Tenore di vita propria prodotto nazionale lordo pro capite e la violenza politica
Cioè dal punto di vista socio economico la violenza politica si può considerare quasi una variabile impazzita non ha nessuna correlazione col benessere o malessere sociale del paese e questo correlando migliaia di eventi
Su privo di tredici anni
Un altro curiosità
E che la violenza politica un aspetto epidemico si comporta come un'epidemia vedenti tengo a raggrupparsi quando ce n'è uno spesso ce ne sono anche altri in obbligo di pochi mesi si raggruppano poiché c'è un periodo gli stati altra curiosità
La violenza politica d'Italia tipica tre mesi di ferie va in vacanza a luglio agosto e settembre
Sulla guarda le fluttuazioni stagionali intensità in luglio agosto e settembre e circa un terzo della media nazionale e negli oppure unito questi piccoli modestissimi esempi per dare un'idea per spiegare come anche un approccio scientifico un approccio razionale può dare un contributo utile a questi allo studio per analisi di questi problemi
Vorrei concludere con un esempio un altro piccolo esercizio che purtroppo andare ben mostrato sulla tra spagnolo preparato delle trasparenze
Per fare questa conferenza Occhetto una lavagna luminosa purtroppo non ci siamo capiti quindi devo parlare cavi sotto il faccione mostrare gli e trasparenze
Però vorrei cerca di buttare a voce una trasparenza che ho preparato per questa conferenza
è molto il problema della guerra della corsa agli armamenti è determinato da un fattore fondamentale da una considerazione molto importante cioè la paura dell'aggressione se io ho paura che il la Versailles voglia aggredire di godere le armi per difendermi
Per aprire le armi per difendermi goderne almeno così spesso
Se invece gli almeno lo spesso voglio averne qualcosa di più
Allora è chiaro che modesto superiore ma anche l'avversario gode volesse superiore e l'acquisto nasce questa spirale degli armamenti che ci afflitto negli ultimi quarant'anni anzi direi afflitto umanità forte degli ultimi tre mila anni
Adesso però è un fattore nuovo molto importante da prendere in considerazione
E questo è la probabilità di guerra per errore
Sono tanti tipi di errore
L'errore tecnico su cui molto si è studiato è forse il più trascurabile
Più grave e l'errore umano
L'uomo Peppe stanchezza
Per incomprensione
Per le crisi nervosa posta stupidamente spingere il bottone
Per esempio per errore umano sia prevalente basta pensare di nuovo gli incidenti d'auto
Pochissimi incidenti sono dovuti alle rock alla al Mechanical Fede Arnaud cioè alla alla rottura di qualcosa al momento critico il grosso incidente dovuto all'errore umano alla stanchezza la frustrazione al nervosismo
Però quello non lo sappiamo calcolare perché abbiamo la statistica degli incidenti
Per nostra fortuna non abbiamo la statistica degli incidenti nucleari ancora un giovane su una guerra nucleare
Se ce ne sarà una poi cesseremo di fare statistica funziona nessuno che resterà appare statistica
Quindi è difficile valutare questo grosso pericolo
Però se non mettiamo dentro i nostri equazioni del pericolo nucleare
Non solo il pericolo dell'aggressione
Ma il pericolo dell'incidente nucleare no non ci rendiamo conto sulla base di un semplicissimo modellino semplice orbita
Che la scelta razionale la scelta logica
La scelta più giusta non è la parità con l'avversario ma è un pochino di meno qualcosa di meno non si sa quanto ma qualcosa di meno perché la parità cita diciamo la paura di essere aggrediti si riduce il pericolo di aggressione
Ma tutte le armi che ci sono qualunque fucile qualunque bomba pronta a partire contribuisce al pericolo di guerra accidentale
Quindi le bombe dell'avversario sono pericolose quanto le mie davanti e davanti all'ipotesi di incidente ambedue possono provocare un incidente
Nessuno mette questo fatto queste considerazioni a parole in un semplicissimo modellino matematico o chi vuole glielo posso mostrare all'arrivo alla conclusione che la soluzione logica produzione egoisticamente migliore e quella di accontentarsi di qualcosa di meno
Bene spero di non avere stonato troppo in questo consesso ha parlato un linguaggio colto e molto diverso del vostro del mio e quindi diciamo mi scuso e vi ringrazio di questa attenzione
Dura la parola volevo solo la tra Franco Politano vicepresidente del giunta regionale della Calabria
Consentitemi di sottolineare soprattutto il significato della scelta di tenere questa confusa convenzione per la pace in Calabria
La nostra regione
I suoi problemi l'intera vicenda Calabresi con i suoi lati positivi e negativi ha bisogno di tanta unità ancora come di tanta unità bisogno la lotta
Che chi lavora produce fa cultura conduce per la pace
Ed è senza dubbio un segno importante emblematico
Il proprio da qui dalla nostra regione parta un appello unitario forte per riaffermare il valore della convivenza e della collaborazione pacifica tra i popoli
Il nostro quello mediterraneo così come ancora un teatro di guerra
Oggi come sappiamo nuove minacce alla pace alla convivenza
Vengono dopo Paesi nostri vicini la Grecia la Turchia ancora una volta dunque sinistri rumori di guerra si odono in questa parte dell'Europa nel mentre nel mondo molte sono le tensioni gli scontri
Mi chiedo quanto noi possiamo fare per impedire che questa nuova ondata di barbarie ci travolga
La risposta è che noi possiamo fare molto se questo spirito unitario animato da una grande volontà di pace si traduce in un'azione politica quotidiana coinvolgendo in un impegno comune i giovani le donne che sono tanta parte di questa convenzione delle organizzazioni politiche e sociali di organizzazione del mondo del lavoro da istituzioni democratiche
Non è il mio è un appello generico dovuto in un certo senso alla circostanza
Ed è espresso con le parole della politica
Io credo invece che da questa battaglia comune che oggi dimostra di aver superato barriere ideologiche e politiche
Per prefigurare un unico schieramento discendano i principi della democrazia e del progresso dello sviluppo e del lavoro
In un mondo dai cambiamenti repentini sconvolgenti in cui sono rimessi in discussione ogni giorno valori che si ritenevano immutabili in cui lei dice i gli ideologi navigano nel mare della crisi la pace non poche voler dire democrazia progresso sviluppo lavoro
E anche queste tale una dura battaglia di pace
Pensate qui in Calabria ma anche in altre regioni del Mezzogiorno il potere mafiose criminale aperto qui un vero e proprio fronte di guerra una guerra non soltanto lascia sul campo centinaia di morti ogni anno pensate Reggio Calabria ma che si passa il tessuto sociale corrompendo oro avvinti androne i suoi tentacoli soprattutto i giovani e le loro aspettative
Quella contro la mafia non è un capitolo a sé in un panorama come il nostro e non può esserlo nemmeno in un panorama agitato dai pericoli della guerra il potere criminale è una vera e propria potenza un caposaldo su cui i traffici illeciti di armi e di droga possono contare
Vedo quindi in questi io sono d'accordo con l'episcopato calabrese un concatenarsi di interessi che possono drammaticamente interferire nel bisogno di pace e di giustizia in Europa e nel mondo
La Calabria il Mezzogiorno sono una parte nato un ponte naturale verso l'Africa i Paesi arabi
Da questa considerazione possono scaturire azioni politiche conseguenti non solo per l'Italia ma per l'intera Europa
Invece si insiste a considerare l'intero Mezzogiorno soltanto come punto strategico militare
Finendo così per inasprire i conflitti interni i desideri di egemonia
Non desidero ritornare sui nodi storici che vedono i Paesi aree via del Terzo Mondo in continua tensione incerto scontiamo la vecchia Europa sconta i mali del colonialismo i suoi effetti negativi
La volontà di popoli dapprima oppresse sfruttata di Appiah sfruttati
Di affermarsi come soggetti attivi nello sviluppo economico e mondiale
Ma penso anche alle nuove politiche di Potenza lo sfruttamento di grandi risorse la questione delle materie prime il petrolio
Vi sono quindi ragioni storiche ed economiche che minaccia una pace la rendono precaria ancora in questi momenti
Di un punto cruciale questo che chiami in causa le grandi potenze ma anche il ruolo di Paesi come il nostro
Non tutto si decide nelle alleanze militari una politica di pace e di collaborazione economica può essere e deve essere uno degli obiettivi di un paese come l'Italia
Il bacino del mediterraneo per esempio non può essere un cuoco di guerre localizzate di tensioni politiche di traffici illeciti dalle armi alla droga
Ma deve diventare un uomo di pace l'occasione per nuovi scambi economici sociali culturale io sono convinto che ci sia un destino comune nella vita dei popoli che gravitano nel mare del Mediterraneo e questa la considerazione che può favorire una nuova collocazione del mezzogiorno e un nuovo rapporto non subalterno con l'euro euro
Ed è partendo da un nuovo rapporto su su che possiamo realizzare un nuovo rapporto nord o sud
E però mi chiedo come possiamo pensare di portare avanti questa linea
E guardare Queen dai Paesi paesi di quest'aria se poi i missili di commesso sono puntati proprio contro i paesi del terzo mondo e del Mediterraneo
Governi europea l'Italia debbono superare ambiguità tre parla realmente perseguirlo realmente l'obiettivo dell'opzione zero sugli errori sugli euromissili
Allora
Su questioni come questi io mi rendo conto si tratta di coinvolgere la gente
Che deve essere messi in condizione di intervenire nelle scelte che si operano e allora perché su questioni come queste khomeinisti sul nucleare militare e civile proprio perché sono questioni che regolano la specie il futuro la risorsa dica la risorsa umana il popolo non può dire la sua non deve dire la sua in Calabria non abbiamo vissuto un'esperienza straordinaria con un e ferendo mo'contro la centrale a carbone che vogliono insediare a Gioia Tauro ha partecipato il novantacinque per cento dalla popolazione e noi chiediamo il rispetto alla volontà popolare che lo chiediamo proprio alla vigilia oggi non solo a alla vigilia di una società che il ministro all'industria deve operare cioè quella di rinviare far saltare
Il decreto per gli espropri dei terreni per insediare la centrale a Gioia Tauro aggiotaggio io tale e siamo una Regione dove il Consiglio regionale io penso che sia questa regione un'altra ha dichiarato la Calabria zona dei denuclearizzata
è una battaglia
Che dovrà continuare perché vedete noi stiamo cercando in questo momento industrie per esempio di trasformazione per valorizzare le nostre risorse perché questa è una regione che non deve essere vista solo nei dati negativi della disoccupazione della criminalità
Anche delle risorse che popolari boh valorizzare sono risorse umane materiali le risorse dell'agricoltura del turismo dell'ambiente invece ci prospettano industrie di morte come l'Oto Melara e tutto il resto noi diciamo no a questa logica l'abbiamo detto con le popolazioni io voglio rilevarlo questo dato importante che è un elemento di forza della battaglia calabrese cioè qui ci siamo ritrovati comunisti socialisti cattolici realmente
Su una terreno di iniziativa su tre questioni di fondo pace lotta alla mafia questione morale sono stati il terreno dopo non essere il terreno su cui dobbiamo continuare a incontrarci per esprimere le forze migliori di questa di questa Regione
E comunque
Allora una Regione non ferma
E però io credo che si debba parlare di più di pace anche in Calabria io sento lo dico per la Calabria ma forse è un problema
Che riguarda anche altre regioni del Mezzogiorno il nostro voi nel movimento per la pace soprattutto qui dove nel Mezzogiorno non è all'altezza della crisi della gravità dei problemi e della crisi
La realtà meridionale quella calabrese da questo punto di vista sono caratterizzante da circostanze militari e strategiche che non lo sappiamo bene ci fanno vivere o su una polveriera lo dicevo non voglio enfatizzare i pericoli naturalmente
Ma voglio richiamarmi ad una realtà oggettiva che non più tardi di un anno fa vide il mezzogiorno la Sicilia la Calabria la Campania al centro di un possibile scontro armato dalle conseguenze catastrofiche
Il pericolo concreto allora rimane latente sempre presente non sono certo le alleanze che qui si vogliono mettere in discussione nella possibilità di combattere in campo neutro una battaglia per la pace
I neutroni ismi sono vincenti quando hanno alle spalle ragioni storiche consolidate modelli di cultura fermate quando fanno parte de la coscienza storica di un popolo
La necessità che qui voglio affermare invece relativa al ruolo nostro di meridionali e di calabresi per una battaglia di pace che sconti mica i pericoli della guerra e apra a partire dalle nostre frontiere
Una nuova fase di collaborazione e di scambi utili al superamento di una fase storica basata su equilibri precari e su minacce reciproche tra i due blocchi
Mi rendo conto che questo è un discorso difficile tuttavia sono convinto che noi al Mezzogiorno possiamo giocare un ruolo determinante per affermare le ragioni della pace
è un ruolo decisivo possiamo giocarlo noi calabresi la Calabria come lembo estremo insieme alla Sicilia di una strategia diversa da quella insita negli equilibri militari e degli armamenti
Ma disegnare questa nuova strategia di pace di collaborazione devono essere gli indirizzi generali del Paese l'esigente le esigenze stesse di un'opera di sviluppo che allarghi la sua sfera di azione e abbia come obiettivo il riavvicinamento economico in un clima di collaborazione di tutta l'area del Mediterraneo
Ma gli indirizzi politici le strategie economiche e di sviluppo in un Paese democratico pur tra spinte e controspinte possono essere il frutto delle richieste di vasta aggregazione di forze come in questa sede oggi
Questa unità di obiettivi pur nella diversità degli orientamenti politici e anche il punto di partenza per una lotta di progresso e di sviluppo che attualmente vede impegnati in prima linea le forze democratiche della regione Calabria io credo che non si può scindere questa lotta tesa a superare i dualismi economici e sociali di carattere nazionale dal tema di fondo della nostra epoca
Lavorare cioè per portare avanti consolidare i rapporti di collaborazione di assistenza tra i popoli per spegnere i focolai di guerra e per dare inizio a nuovi rapporti tra le superpotenze che configuri il superamento delle attuali divisioni
La Calabria e il Mezzogiorno possono e bevono nella loro lotta per lo sviluppo il lavoro una nuovo cultura comprendere idealità più alte di pace proprio perché esse prefigurano
Non soltanto un Mediterraneo più sicuro libero da i focolai di guerra e dalle tensioni
Ma anche perché nella strategia di un Paese fortemente industrializzato come il nostro in cui esistono vaste aree del Mezzogiorno in forte ritardo una nuova idea di sviluppo si può concepire soltanto guardando al di là delle frontiere
Per quanto ci riguarda
Voglio dire
Con estrema chiarezza ti come calabrese come meridionali quest'aria mediterranea fortemente agitata detenzione militari
Segnata sulle cartine come punto nodale di possibili conflitti via peraltro importante di traffici illeciti dalla droga le armi è un punto di grave freno o può con diventare sempre di più e dobbiamo averne la consapevolezza un punto di grave freno per lo sviluppo però ogni politica produttiva d'altra parte tutto questo
Costituisce un alibi
Per quelle forze potenti dell'economia interna ed internazionale che prefigurano un'Italia protesta verso le Alpi varcare le Alpi si dice per guardare all'Europa
Chiusa nella più armata delle difensive lungo la costa mediterranea Europa fortemente condizionata dal potere delle multinazionali
Voglio dire cioè che c'è una tendenza in alcuni settori delle classi dirigenti a negare il carattere preminente della questione meridionale nella storia d'Italia e io aggiungo in questo caso nel quadro delle nuove relazioni internazionali del nostro Paese
Per questo ai teorici della tesi del del varcare le armi per le Alpi noi rispondiamo allo stesso tempo e necessario solcare il Mediterraneo la Calabria il Mezzogiorno restano un punto strategico di cerniera tra Europa e Mediterraneo ed episodi come Sigonella o tanti altri fatti sul terreno economiche democratico
Dimostrano come l'Italia debba adeguare la sua politica per quest'aria
Del mondo
Noi qui in Calabria invece quindi pensiamo a modelli di sviluppo diverso e ad una pace che si integri in modo organico nella programmazione delle risorse e negli interscambi il Mezzogiorno e la Calabria diventano rami secchi soltanto in una concezione produttivistica che usa l'assistenza come bavaglio alle tensioni sociali e alla domanda di sviluppo e di crescita democratica
Invece la Calabria l'intero Mezzogiorno possono e devono fare di più non vi sono modelli consolidati di pace come non vi sono modelli consolidati di sviluppo
Ma sia la pace io ritengo che lo sviluppo hanno a ben vedere finalità comuni se perseguiti nell'interesse della comunità
Ed è per questo che qui in Calabria non ci sentiamo impegnati in su questi due fronti fronti di cambiamento e di rinascita
Fronti di crescita e di progresso sociale di nuova cultura di nuove speranze per i giovani lavoratori le donne ciò che stiamo tentando di affermare qui in Calabria con un'opera difficile irta di pericoli di ogni genere
è spostato un vecchio modo di fare politico è una logica nuova quella del buongoverno
Che non genera soltanto attese speranze ma anche e soprattutto un lavoro comune una grande partecipazione democratica un modo nuovo di affermare la democrazia di gestire le istituzioni
In quest'opera in questo lavoro di ricostruzione vogliamo che tutte le forze disponibili si impegnino per rendersene compartecipi per essere protagoniste destinatari
Desideriamo insomma concludendo che non prevalgono le ragioni del principe ma quella della collettività della Calabria del Mezzogiorno
Così è per la pace
La pace si costruisce con le ragioni di tutti dei lavoratori dei giovani delle donne
La pace si costruisce con una politica di collaborazione l'incontro di discussione utilizzando per tutti le risorse sconfiggendo con l'affermazione della democrazia e delle sue ragioni privilegi dei giustizieri i ritardi sociale e culturale superando i due organismi economici e facendo della politica un laboratorio di idee al servizio della società io concludo le porte della Calabria sono spalancate su uno scenario di turbolenze terroristico militare
Tanti sono i pericoli che si intravedono dalle sponde del nostro Mediterraneo
E difficile essere ottimisti di fronte ad avvenimenti che minacciano l'operosità che la vita di moltitudini di uomini eppure se riusciamo a fare delle nostri vedi pace una sola idea in un grande sforzo unitario io credo che questa battaglia potremo vincere
Ora la parola al polso Torsello segretario confederale CGIL responsabile per le politiche sociali
Molte cose sono state già dei
A conferma della validità dell'iniziativa ha svolto in questi giorni via Catanzaro
Capoluogo di una regione
Con tanti problemi
Che però trova la forza ed il coraggio di scelte importanti
Tipo quelle relativo all'ambiente al nucleare
Al modello di sviluppo
Trova conferma il bisogno di solidarietà per la pace
Le cose dette confermano anche la complessità della fase che attraversiamo
Una fase sia nazionale che internazionale
Di profonde trasformazioni e di conseguenza anche di profonde contraddizioni e tensioni che impongono una sempre più grande assunzione di responsabilità
E la consapevolezza in particolare per noi del sindacato
E il ruolo di difendere gli interessi dei lavoratori può essere utilmente svolto perseguendo un'azione generale di progresso sociale di evoluzione culturale giustizia internazionale
Una grande organizzazione sociale come il sindacato ha maturato soprattutto e non da oggi la coscienza che ogni linea ogni programma non possa avere respiro concreto di natura strategica se non intreccia organicamente la causa della democrazia del progresso della giustizia sociale con il grande obiettivo della pace
Per il sindacato la pancia e quindi condizione necessaria sia come imperativo morale sia per agire nella società per trasformarla
Per renderla più giusta verso disputati e più sicura verso idee shin vere questi temi equivarrebbe non solo ad assumere il problema della pace come simbolo lettori ma dare vita ad un'azione mio fa senza respiro strategico
Per scongiurare i pericoli di guerra e difendere la pace dobbiamo quindi da una parte scorgere un'azione organica ed incalzante sul piano internazionale e dall'altra come è stato detto attrezzare la società in cui viviamo e lavoriamo per la pace
Trasformandole rendendola più giusta i bei qua affinché non sia essa stessa matrice di conflitti
Ora quando si parla di pericoli di guerra si pensa giustamente in primo luogo lo scontro atomico purtroppo se possibile anche per errore e capace di distruggere il pianeta
Sarebbe sbagliato però non porsi e non porsi subito il problema dei numerosi conflitti già aperti in quella che viene considerata la periferia del mondo
Conflitti non sempre in atti nettamente dalla rivalità tra i due blocchi anche se su di essi si innestano rapidamente i contrapposti interessi strategici
Il caso più macroscopico e quello del Medioriente dopo un conflitto nato dall'escussione dei palestinesi dalla loro terra destabilizza e travolge un'area sempre più vasta senza che vi sia stata senza che vi sia una effettiva iniziativa politica capace di arrestare
Ma possiamo ricordare la guerra tra Iran e Iraq alimentato oltretutto da una gigantesca vendita di armi a scopo di profitto che in parte ci tocca da vicino
Possiamo continuare con la guerra non dichiarata del Sudafrica contro i suoi confinanti per salvaguardare il regime razzista dell'apartheid con l'intervento militare in Afghanistan o con la guerra per procura indenni quaranta
In questi casi è un'iniziativa di pace non può che partire dal concetto dalla finalità di rendere giustizia a chi subisce tono
E di arrestare apprestare un contesto internazionale di solidarietà e sicurezza di possibilità di sviluppo economico sociale
Culturale senza discriminazioni per i popoli che sono condannati ad una situazione intollerabile infame sottosviluppo
Anche e soprattutto da in dagli interessi internazionali più forte
Difficilmente tuttavia saremo attendibili in queste iniziative di pace
Se non sapremo ottenere risultati tangibili nel frenare di invertire la corsa al riarmo tra i due grandi blocchi militari che si fronteggiano proprio nel centro dell'euro
Dobbiamo ottenere la riduzione infine la eliminazione delle armi nucleari la rinuncia alla militarizzazione dello spazio
I miei lattine della produzione delle armi biologiche chimiche e vegliare affinché il riequilibrio delle altre forze
Si realizzi verso il basso
Vogliamo giovedì che la parola difesa ritrovi un suo senso proprio più chili
Oggi le possibilità di passi significativi su questo terreno sono maggiori che nel passato la guerra fredda appare un retaggio di Brugherio ancora potenti ma sconfessati dai fatti quotidiani
Nella fase attuale le notevole apertura i recenti verificatasi nei rapporti tra Est e Ovest creando un positivo prima di disponibilità ci impongono di tamponare i negoziatori anzi è sopra di sollecitare tutti i governi europei ad intervenire affinché anche questa occasione da una parte non si disperda ed dall'altra non sia puramente delegata ad un dialogo di estremo per che circonda le fragilità e le precarietà e ciò comportò su questo aspetto cruciale noi tutti abbiamo il dovere di compito di individuare delle punti specifici e forme di mobilitazione di pressione in collegamento con altre forze sociali religiose e politiche di tutti i paesi europei affinché l'Europa esca da una posizione incerta passiva e spesso subalterno
Definendo proposte comportamenti unitari non solo e non tanto per indurre a più stringenti e coerenti sviluppi l'azione delle due superpotenze
Ma soprattutto perché niente futuro di sicurezza per il mondo non può essere affidato esclusivamente ad un sistema ancorato alcune equilibrio di forze tra Stati Uniti ed Unione Sovietica
Ma ad un sistema di relazioni sempre più ampio ed articolato garantisca la sicurezza ed il riconoscimento del Bari diritto e della pari dignità di tutti i popoli
è il banco di prova dell'Europa ma è anche il nostro banco di prova come forza di pace il professor che vogliono consapevolmente spingere lottare affinché l'Europa assolva ai suoi compiti assumendo le proprie responsabilità facendo valere anche le sue ragioni
Ragioni che debbono essere ispirati a principi e motivazioni concrete di solidarietà per i popoli più sfortunati e più del contemporaneamente come abbiamo già detto dobbiamo attrezzare la nostra società per la pace
Dobbiamo sviluppare il dialogo tra tutte le forze della società che potrà essere effettivo se faremo nostra anche un'educazione alla pace
Con il coraggio di contrastare in ogni tampone modelli di arroganza di culto della forza e della violenza
Talvolta però il dialogo non può dire non divenire confronto anche duro di fronte alla pervicacia con cui sono difesi lo strapotere economico e posizioni di privilegio e di fronte alle conseguenze drammatiche che ne derivano
Pensiamo alla precarietà strutturale dell'occupazione
All'emarginazione finanche teorizzata di una parte crescente dei cittadini
All'ingiustizia non sanata della condizione femminile alla tolleranza evidente di cui gode la criminalità organizzata da alla distruzione dell'ambiente che per puri fini di profitto rende via via sempre più inabitabile il pianeta
In questo contesto riprendiamo ancora quanto detto a proposito dell'urgenza di rendere giustizia alla cosiddetta periferia del mondo
Infatti per tre quarti dell'umanità le condizioni di vita sono spesso al limite della vivibilità e le prospettive di sviluppo prossime allo zero
Qui non si tratta solo di Fametta alleviare con aiuti Kirk restano comunque necessari ed urgenti
Si tratta piuttosto di consentire anche a questi paesi riavere una loro autonomia di avere una propria base produttiva capace di dare vita evitare Spinu in tutti i campi ai rispettivi poco
Ma per fare questo occorre modificare profondamente i meccanismi che reggono oggi l'economia internazionale e di cui l'astronomico in solvibile Pepito estero del terzo mondo è solo uno degli aspetti
Di tutto questo dobbiamo occuparci sollecitamente se non vogliamo ridurre i nostri traguardi di pace
Sempre in questo spirito
Voglio parlare infine dei mercanti di morte della produzione di carne
Poi che condividiamo la convinzione che le risorse bruciate nel riempire gli arsenali dovrebbero invece servire a produzioni socialmente utile e in primo luogo allo sviluppo del Terzo Mondo
Rifiutiamo l'abbiamo detto in una importante conferenza nazionale sull'industria della difesa e l'abbiamo ripetuto insieme tutti i sindacati della competere non europea rifiutiamo dicevo l'idea e sia lecito ricercare nella produzione di armi un nel rilancio dell'economia
Così come abbiamo chiesto con forza progetti diffusi nella ricerca scientifica e civile per contrastare la dipendenza dalla ricerca nel settore militare
Sono decidiamo insieme alla convenzione che oggi si conclude l'approvazione della legge sul commercio delle armi su cui ha insistito ieri sera l'onorevole Rutelli
E ripetiamo la nostra richiesta che arde quarto il fondo siano messi a disposizione delle industrie che correggono i programmi di investimento tipo quelli del lotto Breda per Gioia Tauro e Carey con permettono che si riconvertito no dalla produzione militare a quella civile la sola condizione che poniamo e ci sembra legittima e che sia garantita l'occupazione e la professionalità dei lavoratori di queste aziende
L'ottenimento di un nuovo rapporto tra nord e sud del mondo il raggiungimento di maggiore giustizia di maggiore sicurezza sociale scopre vedere duri confronti e dantesco questo a mio avviso non sono inconciliabili con la ricerca della pace anzi uno degli scopi della pace è proprio quello di consentire al riparo dal ricatto di un esito di guerra o di prepotenza autoritaria
Il dispiegarsi del confronto democratico al quale ciascuno possa dare il proprio contributo e dal quale possa emergere una più alta espressione della comunità umane
Da questa convenzione viene anche per il sindacato un incoraggiamento lungo l'azione intrapresa ed uno stimolo al superamento delle residue pigrizia dei resi provincialismo per assumere con maggiore vigore l'obiettivo della pace per la libertà e per la giustizia sociale per gli uomini e le donne a cui questi beni preziosi sono oggi negato
Ringraziamo tutti gli oratori intervenuti proprio prezioso contributo credo infine dal colore per un'accusa conclusione Mario Nordio consiglio nazionale delle
No no no conclusione nulla non resta che salutarci e salutare con i presenti anche chi dovuto partire perché sono tiranni anche i traghetti ieri Renato
E chi rimane credo si saluti con più calore perché ha avuto il tempo più tempo per conoscenza
Abbiamo portato qui un ramoscello d'ulivo che è un simbolo ogni foglio un'intenzione un'idea una prospettiva ma questa convenzione che si conclude anche un fatto politico
Di politica non bada politica non di partito ma politica dimensione
E dunque un impegno di ritornare a convenzione
Una convenzione più ampia più mobile una tappa del viaggio da Catanzaro verso nord o verso sud non ha importanza
Ma ci rivedremo prima a partire da questa convenzione con gli altri la specificità del nostro impegno di lavoro né in mille modi in cui siamo operatori di pace e siamo soggetti dunque della polis
Ricordiamo ancora salutando sì
Ti ruba abbiamo diviso chi è in politica da Fini da chi fa le cose perché questa è e sarà una convenzione tipo
E siamo tutti e non siamo i delegati di questo popolo della globalità di questo popolo ma l'impegno che dobbiamo prendere e di portare nella società delle città dei paesi i frutti di questa convenzione
Solo frutti immediati
E allora salutando ci proporli proponiamo come coordinamento nazionale anche un altro salute
Un saluto dalla convenzione agli immigrati in Italia
Dichiarando e siamo con loro a loro disposizione
Per difendere i loro diritti culturali di lavoro di soggiorno possibilmente in condizioni umane in questo Paese e dunque chiediamo questa convenzione decidiamo in questa convenzione di farsi garanti di questi
E per concludere il saluto un saluto e chi a chi è in pericolo
Un gesto che affermazione dei diritti umani affermazione di coscienza e fatto politico proponiamo la convenzione di inviare al governatore dello Stato dell'Indiana questo telegramma
La convezione italiana per la pace presenti sessantasette organizzazioni sociali sindacali di partito ecclesiali umanitarie riunite a Catanzaro chiede salva la vita di Paola tutta la richiede la ragione l'occhio della ragione sia nella speranza che vive in ciascuna persona ma non è finito
Se proprio non vogliono tenersi questa ragazza pur proponiamo alla convenzione di adottare costituendo allo scopo un soggetto giuridico che renda possibile l'adozione internazionale per questo proprio neanche i rappresentanti della convenzione partecipino al coordinamento non uccidere e si rechino in Indiana per sottoporla governatore la nostra proposta se non la voglio ce la prendiamo noi e con questa conclusione della convenzione un momento la cui importanza credo scopriremo solo in seguito ci salutiamo tutti arrivederci a tutti e grazie