Incontro con i giornalisti al termine della visita ispettiva di Sergio D'Elia, Enrico Buemi, Bruno Mellano e Iolanda Casigliani alla Casa Circondariale Le Vallette di Torino dopo l'approvazione della legge sull'indulto e prendere atto, dal punto di vista quantitativo, delle persone che ne usufruiranno

Collegamenti di qualche prestabilito
Grande Oriente
Citare
Il prezzo dell'acqua
Cominciamo questa conferenza stampa che abbiamo indetto a seguito della visita della delegazione della Rosa nel Pugno nel carcere lo uso Cotugno di Torino carcere delle Vallette di Torino una delle tante visite che come cosa del pugno che come radicali abbiamo fatto in questi anni
E quanto mai significativa in questo momento proprio perché vogliamo verificare Mammano che l'applicazione della legge sull'indulto dai suoi affetti anche per può seguire quello che abbiamo detto e sarà un lavoro di lungo periodo abbiamo detto
Anche nella fase di lavoro parlamentare di conquista parlamentare della legge sull'indulto te l'indulto doveva essere il primo passo per garantire condizioni minime di virilità di legalità delle carceri italiane ma per costruire un percorso di giustizia giusta per costruire un percorso di vera attuazione costituzionale della pena detentiva in Italia
Io sono Bruno Mellano con merce Enrico Buemi che della legge sull'indulto è stato relatore è stato il padre la legge Buemi ed altri
Della Rosa nel Pugno Sergio D'Elia membro dell'Ufficio Preside di presidenza della Camera dei deputati segretario di Nessuno tocchi Caino
Io landa casi gli anni dell'associazione il detenuto ignoto dell'associazione radicale Adelaide Aglietta danni attiva militante sulla questione carceri e detenzione
Il quadro di stamattina quello che abbiamo trovato al carcere le Vallette ce lo fa adesso Enrico Buemi preannuncio che nel pomeriggio saremo al secondo carcere per importanza dalla grandezza ospitalità e ricettività che se e che il carcere di Saluzzo in provincia di Cuneo sono realtà che sono profondamente cambiati in queste settimane proprio grazie alla legge sull'indulto Enrico il quadro
Buongiorno a tutti
Vorrei dire che
La ragione per cui
Io sono stato spinto con altri colleghi particolare Sergio D'Elia Bruno Mellano ad altri a presentare una proposta di legge immediatamente dopo l'entrata in carica della quindicesima legislatura del Parlamento la quindicesima legislatura
L'assoluto convincimento che che era necessario promuovere un atto che consentisse di risolvere o di affondi cominciare ad affrontare una situazione fortemente lesiva degli interessi della comunità
Perché bisogna sfatare questa questione cioè l'indulto è a favore dei detenuti l'indulto come primo passo per una nuova politica criminale e anche diciamo
Detentivi De la Pena è il momento in cui si riporta se si riesce a mantenere questa situazione
La situazione delle carceri in uno stato di non orari di normalità affinché all'interno delle carceri si possono effettuare quelle politiche di rieducazione
E di riavvio a un inserimento sociale positivo di coloro che hanno commesso dei reati e giustamente per questo motivo sono stati condannati a delle pene in particolare delle pene detentive
Quindi l'indulto non come atto di clemenza ma come misura di partenza per una effettiva politica
Di per inserimento sociale di politica di dell'aria duca azione che è indispensabile affinché invece il carcere non rimanga dentro quella macchina di nuova
Che forma nuova criminalità
Anziché professionalizzare la criminalità che esistenti
Allora i numeri ci dicono intanto che il provvedimento a inciso significativamente nella realtà carceraria
I dati che abbiamo per quanto riguarda il carcere delle Vallette diciamo l'ultimo Censimento prima dell'applicazione dell'indulto era di circa mille quattrocentocinquanta presenze
A questa mattina siamo novecentocinquantacinque
Se si è scesi in queste settimane fino a otto centocinquantaquattro presenze
Quindi si è ridotto di più di un terzo la presenza nel carcere delle Vallette questo un fatto importante
Che appunto vita il senso di questa emergenza presente nelle carceri italiane e anche in particolare nel carcere le Vallette per quanto riguarda popolazione carceraria
Le per quanto riguarda
Le donne si è scesi da centocinquanta ottantanove
Purtroppo permane il dato negativo della presenza dei bambini sotto
Tre anni che sono appunto in carcere non perché hanno commesso un reato come è ben noto ma perché sono affidati alle loro madri e i bambini presenti alle Vallette questa mattina sotto i tre anni sono sette
Quindi un dato piuttosto stabile
Il dato nazionale e e di questo tipo hanno ben cioè per quanto riguarda sempre le vallette hanno beneficiato del provvedimento di indulto seicento ho ho settantaquattro detenuti ad oggi
Di questi sessantasei sono rientrati e non perché hanno commesso anzi non sono neanche usciti perché avevano pendente altre situazioni per cui pur avendo il beneficio dell'indulto
Per reati commessi prima dall'entrata in vigore indulto non hanno potuto beneficiare del provvedimento quindi quelli che hanno beneficiato effettivamente del provvedimento in termini di rimessa in libertà sono stati seicentosei
Sei seicento ci seicentootto scusa seicentootto di questi sono tornati in carcere grosso modo una decina
E prevalentemente per ragioni connesse come diceva giustamente Sergio D'Elia prima per ragioni connesse al leggi all'infrazione delle leggi sull'immigrazione
Cioè persone che nel momento in cui sono state dismesse sono state segnalate alla questura
è la questura a verificata successivamente che non avevano adempiuto all'ordine di espatrio che era collegato alla rimessa in libertà
Questa è la situazione per quanto riguarda il dato nazionale che credo che abbiamo certi interessi coloro che hanno beneficiato del provvedimento sono circa venti mila più di venti mila
Vi sono state revoche per circa l'un per cento quindi grosso modo duecento duecentodieci
Anche qui dentro qui nei duecento dieci c'è sempre il dato relativo alla legge sull'immigrazione
Quindi non reati particolarmente gravi ma reati collegati un reato collegato alla in ad un inadempimento all'ordinanza di rientro cioè di espatrio
Gli stranieri rimessi in libertà sono grosso modo un terzo della popolazione che ha beneficiato del provvedimento
Queste sono un po'i dati di di più di ordine generale
E la situazione nelle carceri
Come direttori tornate manca il clima di normalità c'è anche una buon rapporto con la popolazione detenuta anche coloro che non hanno beneficiato hanno colto l'importanza di un'attenzione da parte del Parlamento nei loro confronti
E a rappresenta anche una speranza
Per coloro che hanno beneficiato del provvedimento ma nello stesso tempo hanno pene più lunga e devono scontare appunto il periodo che intercorre tra la messa in libertà e la l'anno diciamo la riduzione o l'annullamento della pena inflitta e vi è anche una valutazione da fare di ordine più generale e che se non si incide rapidamente anche sul sistema della sanzione
Noi avremo comunque una situazione che tende a recuperare questi margini di di normalità che abbiamo realizzati con l'indulto perché vi è una arretrato di esecuzione di pena detentiva
Che dell'ordine dell'uno dei due anni in Piemonte quindi cosa vuol dire vuol dire che ci sono cittadini che hanno ricevuto una condanna definitiva detentiva è che non rientrano in carcere perché non vi sono le condizioni per poterli accogliere e quindi i tribunali concedono ancora delle sono nella fase di una valutazione diciamo di urgenza di necessità del provvedimento
Sia ospita che questa situazione con una alcune modifiche anche per quanto riguarda la definizione della pena come elemento retributivo si possa quanto prima arrivare a una maggiore quasi personalizzazione della pena in modo tale che si è nero Agate pene che abbiano significato su coloro che sono i destinatari perché ci sono pene
Chi hanno un'efficacia su un destinatario e non è né hanno tutto un'altra su un altro destinatario mi riferisco al carcere lavoro socialmente utile ad altre attività che sono
Diciamo che possono essere contemplate ecco io mi fermo qua
Ribadendo questa positività della della misura del provvedimento assunto della sua portata sociale ma anche della sua portata sociale per la società che sta fuori non soltanto per la popolazione carceraria ma come in misura come prima misura per un'azione di aumento della sicurezza e non di riduzione della sicurezza per i cittadini
Piazza Enrico Buemi son dimenticato dire che Enrico Buemi e rappresentante della Rosa nel pugno in Commissione giustizia della Camera oltre appunto essere il primo firmatario il relatore in aula del provvedimento stralcio dell'indulto e quindi anche primo firmatario del provvedimento per l'amnistia che sarà incardinato e il relatore in aula del provvedimento sull'amnistia di cui speriamo di poter discutere apre so che Enrico fa un po'di andare quando ritieni do la parola Sergio D'Elia membro della Ufficio di Presidenza della Camera i deputati deputato della Rosa nel Pugno
Non è nel il primo carcere che
Noi visitiamo
Dopo l'applicazione dell'indulto e c'è un dato che si conferma tutte le visite
E cioè che l'uscita dal carcere di persone che hanno usufruito di questo beneficio
Sono state certo tante più di quanto le previsioni di un primo momento stima se ero si parlava di dai dodici mila ai quindici mila detenuti
Invece il dato ad oggi lo ricordava Enrico Buemi di ve oltre venti mila detenuti ai quali vanno aggiunti quattro mila perso vanno aggiunte quattro mila persone in stato
Di semi detenzione in qualche modo o perché erano in semilibertà o affidati ai servizi sociali diciamo oggi hanno beneficiato dell'indulto
Circa ventiquattro mila persone noi non abbiamo concepito
L'indulto per questo ci siamo battuti anche con non solo per l'indulto ma anche per l'amnistia di cui parlerò fra poco con la Marcia di Natale promossa da Marco Pannella da don Mazzi
Perché ritornasse nelle gare nella legalità
Il carcere italiani e l'unico modo perché eri potesse rientrare nella nel legalità è che questo Paese
Approvasse dopo quindici anni che anche che non avveniva un provvedimento di indulto che riducesse di almeno un terzo quello che abbiamo definito il carico umano di sofferenza
Che eri di cui soffrono di cui che pesa non soltanto sulla popolazione
Ora possiamo dire pesava sulla popolazione detenuta ma anche su coloro i quali in carcere lavorano i direttori del personale amministrativo soprattutto gli agenti di polizia penitenziaria
Ora le sezioni del carcere sono più vivibili non soltanto per i detenuti
Che non stanno più sui letti a castello fino al terzo livello con il naso a un palmo dal soffitto
E che ora abbiamo visto sezioni alle quali sono stati smantellati i letti a castello detenuti sono in celle dove prima stavano in quattro cinque sono uno o due
Ma questo significa una diminuzione del carico di sofferenza anche per gli operatori degli operatori penitenziari quindi non una misura di clemenza ma un atto di buon governo di una situazione intollerabile per la quale Italia veniva condannata decine di volte ogni anno e non è un problema di questo del Governo precedente
Per tutti mi governi che si sono succeduti negli ultimi quindici vent'anni per denegata giustizia nelle carceri per violazione di diritti umani fondamentale
Sessanta mila detenuti i quali erano nel giorno dell'applicazione
Dell'indulto significa significavano anche la legge innanzitutto la legge penitenziaria non poteva essere applicata i detenuti erano così numerosi per cui tutti i programmi finalizzati al loro reinserimento sociale non potevano essere in tempi compatibili con la penna
Che gli era stata comminata essere attuati
Uno educatore per duecento trecento detenuti significa che occorre fare la fila e magari uno esce a fine pena
E non può usufruire della liberazione anticipata o della semilibertà o di altri benefici misure alternative perché i programmi perché vere cosiddette relazioni dei sintesi che i gli educatori devono predisporre perché siano poi approvate dalla direzione del carcere magistrati sorveglianza non potevano essere sviluppa ora con ora siamo a circa trentotto mila detenuti con trentotto mila detenuti la legge Gozzini può essere applicata e se si applica la legge Gozzini noi possiamo mettere a regime un carcere
Di quaranta mila quarantuno mila quarantadue mila detenuti questo oggi è possibile farlo e non era possibile farlo prima
Prima dell'indulto da questo punto di vista devo dire che vanno assolutamente rivisti
Ne parlavamo prima con Enrico
E e e quando arriverà per il parere nella Commissione giustizia interverremo in un certo senso vanno previsti i programmi di edilizia penitenziaria
Sono programmi che trentennali
Il piano per l'edilizia penitenziaria del mille novecentosettantuno
E però ogni anno viene prorogato ora siamo nell'ultima e proroghe sono diventate triennali con Progetti
Che
Di costruzione di nuove carceri che non vengono costruite perché o non ci sono i soldi o addirittura come la Corte di Conti ha denunciato
Esistono sorte di inversione del meccanismo per cui prima si finanziano i soldi Sifim finanziano la costruzione del calcio e poi si fanno i progetti in Italia succede questo non è che c'è il progetto di costruzione del carcere per quello vengono stanziati soldi
Vengono stanziati soldi che poi li rimangono perché non ci sono i progetti è pura demagogia
Quella della costruzione di nuove carceri
E io spero che questo governo non faccia
La propaganda che ha fatto quello precedente per cui tutto il piano poi delle grandi opere
Del governo Berlusconi si era poi ridotto nelle grandi opere carcerarie che poi non sono state come gli altri piani
Eseguiti
Noi abbiamo ora un miliardo di soldi per di di di euro per l'edilizia penitenziaria che a parer mio quei soldi vanno usati in maniera diversa per l'ammodernamento di strutture esistenti per le ristrutturazioni
Per la manutenzione straordinaria in alcuni casi si possono far lavorare i detenuti per queste opere di messa a norma delle nostre carceri base alle direttive europee in base al Regolamento
Penitenziario che è stato approvato nel due mila e che rimane ancora lettera lettera morta quindi bisogna investire quei soldi perché le carceri siano ammodernato io credo che il nostro Paese con quaranta mila detenuti
Ecco ridotto trentotto mila quaranta mila detenuti non ha più quell'emergenza per cui debbano essere costruite nuove carceri nuove carceri che noi sappiamo lo hanno confermato il ministro della Giustizia l'altra sera parlando al
Arrighini Comunione e Liberazione lui Lutz sono parole sue ci vogliono vent'anni per costruire un carcere il tallone del taglio batterò il Guinness dei primati se riuscirò a ridurle a diciannove anni
Noi non è necessario aspettare vent'anni perché aspettare vent'anni per costruire un nuovo carcere significa con i soldi destinati a quello che non vengono fatte le opere di
Manutenzione straordinaria che fa facendo le quali secondo me carceri storici
Che sono nel tessuto urbano
Nei centri storici le nostre città quindi con una interrelazione fra società e carcere molto stretta che in qualche modo obbliga la comunità farsi carico del problema che si sta di Etra
Dietro le mura di un carcere verrebbero chiusi
O affidati a speculazioni di vario tipo per costruire invece Carceri Nuove in periferia l'esperienza di tutte le case ho visitato il carcere di Parma
Dieci giorni fa è un carcere che a sei anni ed è un carcere dove piove dentro tutte le carceri costruite in periferia con sistemi edilizi volti al risparmio non è che si costruisce la propria seconda casa si costruiscono
Dei pollai per detenuti dove fa freddo Kinder sono dei congelatori d'inverno e dei forni destato
Quindi io
Mettiamo già le mani avanti non ci si propongano piani di edilizia penitenziaria in carcere ridotto alla ai termini quaranta mila detenuti può essere gestito con le strutture esistenti che vanno ammodernate
Vanno messi a norma però di questo sita però ci sono due aspetti per rendere la situazione normale come ora come ritornata ora io non dico legale quanto un la situazione di normalità
Su cui bisogna intervenire riguardano due leggi del nostro Paese la legge Fini-Giovanardi sulla droga
Una legge per la quale si può finire in carcere per il possesso
Dell'equivalente per farsi dieci Spinelli finisce in carcere
è per molto meno quindi anche per uno spinello si può avere il ritiro della patente il ritiro del passaporto ed altre pesanti sanzioni amministrative il reato di consumo di droga leggera quindi parliamo di hashish e marijuana è un reato tipico che i giuristi definiscono i reati senza vittime di cui magari semmai sono vittima gli autori stessi del reato
Ed è assurdo che per un reato senza vittima sì faccia la scelta del carcere poi c'è il problema duro della tossicodipendenza del rovinate da altre droghe
Le se le prime per me sono non droghe
Le droghe invece considerate pesanti per le quali io credo che il più possibile bisogna privilegiare e sono reati strumentali in qualche modo al procurarsi la droga
Il tossicodipendente a rotta come si dice a Roma
Che è costretto a fare uno scippo per procurarsi i soldi
Beh quella è una condizione io non ho proposto e non mi sognerei mai di proporre la dei criminali sezioni degli scippi dei furti e le rapine come qualcuno ha scritto
Io però dico che bisogna tenere in considerazione che è un tossicodipendente che costretto dalla sua tossicodipendenza compie del reati
Il più possibile come già in parte molto limitata viene oggi deve scontare la sua pena in un ambiente il più possibile diverso da quello carcerario
Ci sono gli arresti non solo gli arresti domiciliari sono anche gli arresti gli stati di detenzione in comunità e quello dello Stato che va di detenzione che va privilegiato per soggetti di questo tipo e questo è un punto della quindi legalizzazione delle non droghe delle droghe leggere e il più possibile
Per quanto riguarda tossicodipendenti più da droghe più pesanti hanno diciamo da droghe pesanti
Privilegiare
Una condizione di ritenzione di espiazione della pena il più possibile diversa da quella del calcio e poi c'è l'altra legge criminogena
E la legge
Bossi Fini sulla immigrazione noi abbiamo abbiamo detto sor trenta per cento detenuti italiani sono extra comunitari a Torino sono il quarantasette per cento
Abbiamo chiesto esplicitamente al direttore del carcere all'ufficio matricola quali sono poi i reati compiuti dai cosiddetti extra comunitari beh c'è una
Secondo loro quanto detto dagli operatori del carcere Torino la maggioranza stragrande maggioranza sono per la semplice violazione della legge Bossi Fini anche qui stiamo parlando di un reato
Senza vittima di un reato senza vittima che i giuristi considero una bestemmia dal punto di vista proprio può della sanzione sensazione penali
Qui e lo stato di come dire irregolarità e la condizione di irregolarità della permanenza sul nostro territorio che provocano soltanto il reato in sé che è stato inventato dalla Bossi-Fini di immigrazione clandestina e non stiamo parlando degli scafisti
Stiamo parlando del
Soggetto della persona che magari lo diceva prima sì attraversato a piedi il Sahara
Spinto dalla fame dalla dittatura dalla mancanza di cibo e di libertà ad arrivare fino alle coste
Sud del Mediterraneo imbarcarsi su un gommone
Su un gommone per tentare di raggiungere l'Italia per cercare un'alternativa una speranza quindi stiamo parlando che stiamo criminalizzando persone che fuggono dalla dittatura e dalla fame per tentare di trovare fortuna nel nostro Paese per solo questo fatto noi pur mandiamo in carcere delle persone e non sono pochi
Non sono pochi
Quindi va assolutamente rivista la legge sulla sulla immigrazione dopodiché
E la politica proprio delle quote che non che non esiste
Anzi faccio un piccolo passo indietro situazioni di irregolarità statisticamente dimostrato sono alcune decine
I cittadini non del nostro paese e quindi extra comunitari che avendo il permesso di soggiorno quindi essendo regolari nel nostro Paese hanno compiuto dei reati
Quindi è la condizione di clandestinità cui sono costretti di irregolarità che provoca parte il reato in sé di immigrazione clandestina provoca anche la commissione di altri reati invece con vittime
Che sono quelli tipici di anche di extracomunitari lo spaccio di droga
Eccetera quindi è la condizione di irregolarità che provoca criminalità in questo senso la legge Bossi Fini è una legge criminogena che provoca crimine e non ci salva dal
E non ci preserva dal crimine poi le quote vanno riviste il nostro Paese un Paese che mi ha bisogno parlo delle imprese parlo di tutti i soggetti produttivi questo Paese hanno bisogno di un lavoro che gli italiani non vogliono non sanno più fare
E sono i lavori stagionali non soltanto ma anche nelle grandi fabbriche del Nord del Nord Est del Nord Est sono gli stessi imprenditori che chiedono una revisione della delle norme sulle quote di ingresso nel nostro Paese devo dire che il ministro dell'Interno amato da questo governo sta già operando in questo in questo senso posta mano a queste due riforme che vanno fatte legge sulla droga leggi sull'immigrazione io credo che si possa
Garantire una situazione del carcere italiano normale
Che si può affrontare noi con le grandi opere edilizie ma si può Frans de con la semplice opera di applicazione della legge penitenziaria nota come legge Gozzini
Grazie a Sergio D'Elia io ricordo solo che questa mattina sono stati accolti accompagnati nella visita dal direttore Pietro Buffa oggi pomeriggio saremo a caccia di Saluzzo dove ci aspetta la direttrice Marta Costantino che ci accompagnerà dell'istituto saluzzese
Rispetto alle cose dette prima se da Buemi che da d'Elia cito due casi piemontesi gli unici due casi di carcere piemontese sulle tredici che sono sostanzialmente in regola con i le decisioni del regolamento castelli dei provvedimenti del lamento Caselli che prevedeva nelle ristrutturazioni degli edifici storici
Delle carceri anche per esempio minime strutture come le docce all'interno della delle celle
Ci sono due carceri non a caso carceri in cento città vecchi come quello di Verbania quello di Fossano che in questi anni hanno avuto una ristrutturazione quello di Verbania
E esclusivamente fatta con l'opera di detenuti avevano la fortuna di avere un detenuto particolarmente capace dal punto di vista edile
Quello di Fossano che sta in ristrutturazione in questa fase approfittando anche della
Grande uscita che ha praticamente svuotato l'istituto in questa fase grazie all'indulto
E c'è quindi la possibilità di operare almeno in due carceri piemontesi in piena legalità in piena rispetto delle normative esistenti
Nella formazione l'approvazione della legge sull'indulto abbiamo fatto anche approvare recepire del governo una ordine del giorno che ha voluto elencare i vari provvedimenti
Di cui chiediamo la piena attuazione la piena e coerente attuazione proprio perché l'indulto deve essere l'inizio di una di una azione abbiamo voluto ricordare in questo ordine del giorno
Il problema del riordino del servizio sanitario penitenziario il poema dell'organico di polizia perché non ci occupiamo soltanto
Di detenuti il problema
E la risorsa della cassa delle ammende di cui parlerà adesso Jolanda casi Viviani
Abbiamo imposto e chiesto che ci sia una relazione annuale sulla situazione delle carceri in Italia abbiamo chiesto di ridisegnare come diceva adesso Sergio D'Elia i poneva della ristrutturazione prima ancora che della conseguente di nuovi carceri abbiamo posto il problema
Che è già incardinato incluse giustizia di un garante nazionale della popolazione dei detenuti
Abbiamo voluto ricordare che c'è il problema della donne madri che nella loro detenzione portano con sé anche i bambini e quindi una esigenza particolare di una normativa particolare proprio per impedire questo ulteriore
Scandalo di trovare bambini piccolissimi nelle carceri italiani e infine la legge Meduri che è una legge di riforma del ordinamento delle direzioni di carcere anche in Piemonte molti istituti non hanno un direttore effettivo ma hanno vicedirettori a scavalco
In una situazione che quanto mai allucinante perché sono persone che sentono adottato per governare le situazioni esplosive
Non solo dal punto di vista appunto
Della popolazione detenuta ma anche della gestione del personale che in genere molto carente e che quindi devono in qualche modo far fronte a dei livelli di responsabilità molto elevate senza avere
Neanche il riconoscimento in alcuni caso neanche il grado che
Sarebbe necessario per una direzione di calcio
Con questo sì la parola a Jolanda no non celato cioè l'opera non è compiuta
Quella che noi definiamo la prima prioritaria e gran più grande questione sociale nel nostro Paese che va sotto il nome
Giustizia
O meglio non amministrazione della giustizia il nostro Paese per cui veniamo condannati da quella Tropea per denegata giustizia violazione di diritti umani fondamentali
Beh quella va ancora risolta alla abbevera affrontato la questione del carcere con l'indulto
Siamo riusciti a portare una situazione di normalità
Appunto la situazione delle carceri
Ora c'è il problema dei tribunali
Nel nostro Paese ci sono dieci milioni di processi pendenti in tribunali significa che ci sono almeno essendo due o tre le parti in causa in un processo
Venti milioni venticinque milioni di cittadini italiani che attendono solo l'inattesa da anni chi da cinque Keita dieci per i processi civili anche quindici ancor più anni di una sentenza
Giudiziaria questa è la vera grande emergenza
Allora noi proponiamo così come per le carceri la riduzione di un terzo dei detenuti del carico di sofferenza anche poi riguarda anche gli operatori finito penitenziari lo stesso per quanto riguarda la situazione dei tribunali
Una Amnistia
La più ampia possibile quale non si è mai
Avuta nella storia repubblicana perché sia ridotto di almeno un terzo il carico processuali che sta uccidendo la giustizia nel nostro Paese sta paralizzando i nostri tribunali per cui sono tribunali che più che produrre sentenze producono prescrizioni e la prescrizione è una sorta di amnistia che nessuno vuole riconoscere come tale perché si chiama prescrizione ma in realtà un'amnistia perché cancella il reato perché dopo tanti anni di un processo di un re
Che non si conclude il reato mai in prescrizione di questa amnistia che un'amnistia di classe di cui beneficiano coloro i quali hanno la possibilità di avere avvocati che ogni giorno vanno in tribunale per procrastinare prorogare eccetera processi
E beh noi diciamo se ammissibile amnistia deve essere sull'amnistia legale non clandestina come la prescrizione decisa dal Parlamento per ridurre di un terzo quel dieci milioni di processi pendenti perché
I magistrati sgrava ACTI dai i reati meno gravi immagino che l'amnistia entreranno reati di di eventi entità che pure incidono sul pregresso e sui fascicoli che pesano sulle
Sulle scrivanie di procuratori generali procuratori procuratori generali
Magistrati accentrarsi gravati di quelli meno gravi di fascicoli per reati meno gravi possono dedicarsi a concludere i processi più gravi che creano
Vero allarme sociale quindi questa è la proposta l'amnistia l'opera non è conclusa con l'indulto nostro paese bisogno di anche di un'amnistia per ripristinare la legalità violata nei nostri tribunali
Grazie Sergio poche parole per dire che sicuramente un altro merito dell'indulto è stato quello di mettere in luce questo istituto fantasma della cassa delle ammende che noi da anni stiamo cercando di attivare un fondo in cui confluiscono i soldi relativi ha i reati penali e alle ammende relative ai reati penali un fondo che dispone attualmente di ottantasette milioni di euro
E che dovrebbe finanziare progetti di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti
Da quattro anni noi radicali attraverso interrogazioni attraverso mobilitazioni
Anche su Radio Radicale radio carcere abbiamo cercato di capire quanti Progetti quali progetti finanziasse questa cassa delle ammende ancora non sia avuto notizia di alcun Progetto finanziato proprio oggi il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero ha convocato le associazioni di volontariato al ministero per fare il punto della situazione per appunto avviare potenziare proprio attività di sostegno per i detenuti
Poche settimane fa poco prima delle ferie estive Bruno Mellano con altri parlamentari della Rosa nel Pugno e non solo ha ha presentato un'interrogazione al ministro
Per avere finalmente il bilancio della cassa delle ammende per capire appunto se e quanti progetti ha finanziato la cassa in questi anni
Aspettiamo una risposta io non mi permetterei mai di insegnare il mestiere ai giornalisti presenti però neo un'idea cautela vorrei lanciare una piccole inchieste Lina sul perché questa cassa delle ammende non lavora come mai il direttore ad esempio delle Vallette ha presentato cinque Bay Progetti
Dalla vivaistica la lavanderia la panificazione per dare lavoro ai detenuti dentro e fuori
E ancora non hanno tizio da mesi riguardo all'accettazione o meno di questi suoi progetti al finanziamento meno di questi suoi progetti il Regolamento
Che è stato approvato dal consiglio di amministrazione della casa non ha previsto una scadenza temporale per la risposta a chi presente a questi progetti insomma ci sarebbe materiale su cui up indagare e approfondire
Noi corre confidiamo che il ministro Mastella
Sia più preciso di quanto lo fu il ministro Castelli riguarda questa interrogazione che ci risponda
E noi ci auguriamo veramente che questa cassa cominci a funzionare e cominci a effettuare veramente questi progetti di sostegno di reinserimento lavorativo per i detenuti anche perché come dicono i dati
Tanti detenuti sono usciti tanti rientrano il dottor buffa ci segnalava che è già a quota novecento cinquantacinque in tre settimane sono entrate cento persone quindi
Il problema sussiste vediamo di
Di capire come mai questa cassa delle ammende non funziona e non approva progetti grazie
Ma io chiuderei qui la la conferenza stampa ringraziando davvero i giornalisti per la numerosa partecipazione è un impegno che continua a un impegno militante che come Rosa nel Pugno abbiamo preso perché punto il provvedimento dell'indulto è il primo ad un po'di d'una serie di provvedimenti che occorra conquistare per dare legalità al carcere garantire una giustizia giusta in Italia quella cassa delle ammende una delle tante battaglie ma certo
Una molto significativa in questo momento se riusciamo a fare utilizzare al meglio quello strumento c'è qualche alibi in meno per appunto non vedere qual è la realtà
Della detenzione sono uscite seicentootto dicevamo pochi sono rientrati occorre prenotare a chi è uscito delle serie prospettive di inserimento sociale e lavorativo grazie e grazie a tutti
Se
Grazie richiesti