Intervista ad Antonio Ferrari sui negoziati per l'adesione della Turchia all'Unione europea e la missione internazionale di pace in Libano

Turchia la commissione esteri del Parlamento europeo ha deplorato le persistenti da alcune e gli insufficienti i progressi del processo riformatore avviato da Ankara dopo l'apertura ufficiale un anno fa delle trattative che dovrebbero concludersi con l'ingresso della Turchia nell'Unione entro una decina d'anni noi ne parliamo
Con Antonio Ferrari inviato speciale ed editorialista del Corriere della Sera uno dei massimi esperti in Turchia e di Medio Oriente che salutiamo Ferrari buongiorno oppure allora partiamo da da questa che sembrerebbe una una sorta di battuta d'arresto ai negoziati
Ma diciamo che questa battuta d'arresto ma forse battuta d'arresto un po'troppo diciamo questo ostacolo da parte dell'Unione Europea purtroppo era prevedibile visto o meglio prevedibile perché
Perché into in quest'anno quest'anno così che ha che ha segnato l'avvio difficoltoso da appunto di quel di questi negoziati con la Turchia per i poteri verso l'Unione europea assegnato anche un crescente una crescente da una parte in Europa
Crescente scetticismo soprattutto in alcuni Paesi mi riferisco alla Francia ma mi riferisco con il generale Amos dall'all'Olanda alto svariati paesi europei mentre alcuni mantengono forte decisa la quella linea appunto positiva nei confronti della Turchia
E in questo comunicato bisogna dire l'Italia l'Italia che ha cambiato governo prima c'era un governo di centrodestra adesso c'è un governo di centrosinistra ma la linea sulla Turchia non è cambiata noi siamo favorevoli a secondo me molto giusto essere favorevoli
E dall'altra parte dicevo disaffezione disattenzione dalla stessa parte turca perché è vero che ci sono questi problemi che io alcuni parametri sono stati soddisfatti altri un po'meno
C'è molto da lavorare ancora sui diritti umani per esempio sulla riforma della giustizia e sulle libertà culturali delle minoranze in particolare poi ne parleremo magari dopo quella dei dei curdi curdi che rappresentano una componente importante della società turca
Però questo continuo alzare il prezzo da parte dell'unione europea globalmente ha creato una certa disaffezione anche in Turchia cioè la gente dice va beh
Insomma noi vogliamo entrare e la Turchia non vuole entrare in Europa per ragioni di carattere economico questo è un po'così il il punto che bisogna ribadire che è soltanto una certa superficialità tende a non considerare totalmente non per ragioni economiche perché la Turchia agli analisti turchi che sono molto molto avanzati molto
Molto apprezzati per capire cosa dicono ma noi non prevediamo una crescita incredibile in Europa
Anzi direi che diremmo dicono loro che ci sarà così una crescita abbastanza limitata e che e questo significa per noi non quei vantaggi che si potrebbero avere se la crescita fosse più alta ma noi vogliamo entrare nel quadro istituzionale europeo portare le nostre conoscenze la nostra anche allora la nostra volontà mosso da pulsioni europea
E anche e così la portare questa possibilità
Di un'integrazione all'interno della dell'Unione Europea che superi certe barriere anche religiose considerare l'unione europea un club cristiano è comunque un grave un grave errore io credo tanto di avere all'interno un grande paese
Musulmano moderato con molto importante e dal punto di vista economico e dal punto di vista strategico e dal punto di vista diciamo della della possibilità noi di avere è un grande Paese di questo genere alle frontiere dell'area più tribolata che tanto ci interessa come il Medio Oriente
E sarebbe positiva ma questo alzare il prezzo ha creato appunto questa disattenzione
Anche dal parte turche ce ne sono in tanti
Intanto gli scettici che dicono D'Alema se chi continua ad alzare il prezzo a noi voglio dire vuol dire che l'Europa non ci vuole e quindi va be accontentiamoci di un partenariato e economico che però ci consenta di non come come dire proseguire su questo cammino di diritti riforme così rigido come richiesto dall'Europa per i soli nazionalisti soprattutto
L'estrema destra penso soprattutto ai Lupi grigi i Lupi grigi che sono
Il movimento giovanile di questo partito di estrema destra checché rocce mentre contro l'Unione europea
Contro l'ingresso nell'Unione Europea e sta facendo di tutto per boicottarla quindi abbiamo questo quadro un un certo scetticismo europeo disaffezione diciamo della parte più finito euro di una parte della diciamo della parte più filo europea mi scusi il bisticcio di parole della Turchia e poi abbiamo questa resistenza
Minoritaria però fastidiosa tumultuosa proprio quella dei lupi i lupi grigi qui commesso non per speculare ma vorrei ricordare che dà i Lupi grigi proveniva Mehmet Alì Agca l'uomo che ha sparato al Papa
Ecco è questo poi ovviamente ci porta direttamente a a parlare del problema
Del problema che poi riguarda purtroppo tutti noi e del problema del terrorismo internazionale perché lo abbiamo visto questa estate ripetersi
I Paesi che cercano di mantenere un dialogo con l'ottimo con l'Occidente che vogliono attraverso riforme che magari appunto noi sembrano timide o di insufficienti però di fatto sono Paesi che cercano di dare un futuro alle giovani generazioni come scrivevi
Tu ieri a proposito della Giordania e sono poi i paesi colpiti nel mirino sono nel mirino del del terrorismo del terrorismo internazionale e
La Turchia è sicuramente fra questi allora la domanda che volevamo fare atti a proposito di del PKK
Chi sono questi falchi per la libertà del Kurdistan che hanno rivendicato gli attacchi contro i turisti di qualche settimana fa per quell'uomo you pronto volevo dire
Niente quello che dobbiamo avere sempre presente anche occorre che ci avviciniamo all'anniversario
Dell'undici settembre che hanno segnato una svolta nel mondo in tutt'anche nei nostri dei nostri comportamenti come Stati come Paesi come Unioni eccetera eccetera beh insomma da quel giorno siamo tutti un po'diverso io dobbiamo vivere con molte più attenzioni dovute solo un piccolo dettaglio pensate a Schengen
Schengen
Ciascuno dovrebbe del viaggiare liberamente in Europa lamenterebbe cibo sopra tutti i Paesi approva puntuali appartenenti a questo patto di Schengen però sta di fatto che prima di controlli sul passaporto ce n'era uno uno quello della polizia alla frontiera adesso non c'è più la polizia la propria natura il passaporto viene controllato due tre volte sia al momento del check-in sì al momento dell'imbarco
E questo significa modificare abbiamo dovuto tutti rinunciare a qualche nostra piccola libertà per per per app per potersi difendere per per assicurare cerca un minimo di sicurezza a tutti noi ecco
E dopo questo ci sono i primi Paesi moderati i Paesi moderati stanno pagando un prezzo altissimo per il suo all'Egitto penso alla Giordania penso alla
Alla alla Turchia e anche ad altri Paesi altri paesi che hanno tentato di procedere sulla via delle riforme via delle riforme che una via difficile non è che dall'oggi al domani queste sono frutto di una superficialità e dell'ignoranza dall'oggi al domani dice va be'adesso far fate le riforme votate poi si vede che qualche risultati portano il voto utile le le elezioni noi dobbiamo essere favorevole alle elezioni ma dobbiamo anche
Aiutare a Mutu queste queste questi Paesi e questi i vagiti di democrazia accrescere non si può pretendere tutto da un giorno all'altro e questi fatti ne pagano il prezzo veniamo al PKK dunque
Qui siamo davanti ha un problema al PKK non è un movimento terroristico o meglio non lo è nella sua origine il PKK è un movimento indipendentista
Che in fondo riprendeva maniera abbastanza violenta quando necessario quella promessa che era a quel quel quell'accordo che era stato raggiunto ha sempre nel mille novecentoventitré
Dove si diceva appunto che il PKK che i curdi
Avevano diritto ad avere un loro Stato i curdi sono divisi fra alcuni Paesi della regione e ricordiamo che i curdi sono in Iraq sono una delle componenti fondamentali
Di questo Paese che io credo che sia sia stato sbagliato concettualmente sbagliato sin dalla sua nascita un errore degli inglesi mettere assieme queste tre componenti curdi sunniti e sciti è stato forse un errore molto complicato e di falchi ne vediamo le conseguenze
I curdi sono presenti in Siria né hanno anche lì in una situazione molto particolare che la Siria un tempo proteggeva i movimenti rivoluzionari curdi
Turchi proprio così addirittura ospitava oligopoli della Bill AO Challant
La Turchia anche rischiato di in conflitto con la Siria adesso invece la Siria e la Turchia si trovano a condividere lo stesso problema cioè a impedire
Che possa a risorgere un movimento indipendentista collettivo curdo e poi ci sono i curdi in Iran e anche lì che infastidiscono il potere centrale quindi vediamo
Che oggi se possiamo se vogliamo dare un piccolo quadro strategico
Vediamo che i curdi di Turchia e soprattutto i loro movimenti violenti violenti che sono tornati alla violenta dopo la cattura di o ce l'hanno ciarpame che aveva promesso
Di rinunciare lo ha mantenuto lui come leader forse oggi come leader conta molto di meno
Alla lotta armata proprio perché diciamo insistere sui diritti culturali sui diritti del del della minoranza diritti che dovrebbero essere rispettati in ogni Paese democratico
E dall'altra parte però vediamo che ci sono i curdi buoni i curdi cattivi i curdi Narni dell'Iraq sono considerati dei combattenti per la libertà
E i curdi al di là della frontiera con le armi in pugno sono considerati dei terroristi
E anche questa è una diciamo contraddizione storica e d'altra parte come come dicevo ci sono Paesi che considerano il problema curdo un problema come la Siria e come l'Iran un problema serio proprio perché può diciamo condizionare le scelte del potere che non vuole rinunciare diciamo al controllo di queste minoranze ecco detto questo che cosa che cosa è successo negli anni a recenti punto dopo la cattura di uccelli in Turchia
Si era avuta una certa apertura soprattutto sui diritti del popolo del popolo curdo della minoranza curda e qualche risultato in effetti è stato anche ottenuto
Però
Al recentemente visto che c'è stata una certa recrudescenza anche da parte delle autorità militari centrali proprio per impedire
Che il contagio libertario che arrivava dal nord dell'Iraq si espande se si diffondesse anche in Turchia
Ecco che siamo tornati ad una volta armato che non dipende più dalle scelte di a villa o Charlatans ma dipende da questa nuova generazione che dal ripensamento di a Biella o c'è allarme si è sentita in qualche modo tradita è chiaro che però pur non essendo appunto come origine un movimento terroristico come dicevo prima e purtroppo nei fatti
Utilizza sistemi terroristici perché quello che è stato fatto l'estate scorsa l'estate che è ancora in corso tra l'altro in alcune città
Balneari importanti la Turchia la voce turismo per la Turchia è fondamentale l'economia turca beh insomma questi questi sfratti attentati
Forse non tanto per compiere delle delle stragi gigantesche perché quando il
Un terrorista mette una una bomba su un piccolo autobus con affollato de sulla bomba è molto potente lui non si salva nessuno in effetti il numero dei morti è stato ridotto quindi c'è da dire che probabilmente avevano questi attentati più un valore dimostrativo proprio per ci siamo ancora no e che un valore così di di dare un durissimo colpo al Paese però qui dobbiamo aggiungere una cosa molto importante
Che questi attentati paradossalmente diciamo servono oggettivamente ai nemici dei dei guerriglieri curdi già pronto a quell'estrema destra quell'estrema destra che non vuole l'Europa
Che vuole continuare diciamo su su un cammino nazionalistico
Molto e anche se diciamo preparato magari connesso economicamente ma separato strategicamente dall'Unione Europea tradendo quindi anche il messaggio importante il
Il grande cambiamento voluto da uno dei grandi uomini del secolo scorso è stato Kemal Ataturk
Ecco quindi che si sono collegate diverso è forte quando il governo islamico della giustizia dello sviluppo guidato da nel Recep Tayyip Erdogan che governo che che cosicché da da partito unico partito unico che però è diventato un grande contenitore anzi garantito una certa stabilità al Paese governo rappresentato dal ma anche da una grande maggioranza parlamentare
Sì con una base islamica e ideologica una abbastanza consistente ma all'interno della quale una specie di Democrazia Cristiana turca diciamo così in chiave islamica all'interno poi ci sono collegate sono entrate forza che non avevano niente a che fare con le radici islamiche comunque questo movimento
è il movimento questo partito che più nonostante molte contraddizioni anche del suo leader Autocar spesso che più ha voluto in maniera determinata
La scelta europea loro la possibilità di cominciare questi negoziati anche certe aperture per esempio nei confronti della Grecia nei confronti di Cipro
E ed crea rispetto a tutti gli altri governi precedenti ecco quando si ha presentato il problema libanese che cosa hanno detto
Corretto governo turco vogliamo partecipare anche noi e il Consiglio opposto il Presidente della Repubblica Sandro empio che c'è che certo non ha delle simpatie per della dell'estrema destra nazionalista polacca abbiamo talmente tanti problemi patria perché andiamo a cercarci dei nuovi
Però Erdogan ha tenuto duro e adesso abbiamo le forze turche si arrivano riparte e comma secondo te
I questi attentati contro turisti Commenda ricordare il punto il turismo e forse una delle voci i più importanti per la Turchia
E di fatto però a a vede delle similitudini anche con gli stessi attacchi che ci sono stati con attacco pesante in Giordania ad Amanda dell'altro giorno c'è la possibilità che si unifichino le forze di questi terrorismi diversi tra di loro c'è che trovino un terreno comune
E secondo Tech il fatto che queste che queste che questi attacchi terroristici siano venuti esattamente alla vigilia della della scelta di mandare soldati nell'ambito della missione UNIFIL
I io credo di sì perché non c'è un legame diretto c'è come dire c'è un legame psicologico
è chiaro che il terrorismo il quinto adesso pensare a una semplice piramide con un capo che dice tu vai colpisce far forse è sbagliato ci sono tanti terrorismi
Ma diciamo che il la manovra destabilizzante è una manovra unica anche se le porte sono diverse e magari compartimentati il modo per non avere un rapporto diretto l'una con l'altra però stupisce
Stupisce che l'Egitto quando vuole quando comincia a fare delle timide aperture Zac arriva l'attentato che lo colpisce in maniera violenta dal punto di vista proprio del turismo proprio della tenuta dello stato la Giordania che è un Paese circondato da frontiere competizione sono molto problematiche perdiamo Iraq Siria
Autorità nazionale palestinese nei territori occupati quindi Israele Arabia Saudita insomma di questo piccolo regno si trova veramente così sembra quasi una scatola di cartone in mezzo a tutti questi giganteschi problemi
Però continua ad avere questo la propria voce ogni tanto viene colpito quello che è accaduto l'altro ieri in fondo è modesto rispetto a quello che è accaduto a novembre quando due kamikaze
Offre sono entrati nel negli alberghi hanno seminato la la morsa dei sessanta morti e anche la la Turchia non dimentichiamo che la Turchia non più tardi di due anni fa fu colpita pesantemente dal dal terrorismo islamico
E ci furono morti in due in due occasioni alla fine dell'anno sia morti nel sinagoga ossia in istituzioni diciamo più o meno collegabili alla alla Gran Bretagna quindi voglio dire è vero che esiste e liste un una concatenazione magari non decida al a livello tuttora tecnico ma decisa al livello psicologico ed è evidente come dicevo prima che persino forse molto distanti tra di loro
Penso all'istituzione Presidenza della Repubblica che era contraria a questa missione
Penso ai nazionalisti che invece sono violentemente contrario all'Europa penso ai curdi che approfittano della situazione parlo braccio armato di questo piccolo gruppo figlio del quel figliolo diciamo del del del vecchio PKK che va a colpire i turisti durante la la nel piccolo della della stagione estiva quindi della stagione che porta valuta pregiata al Paese
Beh insomma
Anche se queste forze non sono collegate tra di loro
è chiaro che tutte e tre contribuiscono in qualche misura o cercano di trarre profitto da questa situazione è quello che molto preoccupante quindi io credo che sia ancor più meritoria la decisione del governo comunque di fare approvare dal Parlamento è stato approvata a larga maggioranza la decisione di mandare truppe si parla addirittura fino a cinque mila uomini
Pensiamo che la Turchia forse assieme a Rita di un po'meno dell'Italia ma forse vicina ma l'Italia è il Paese che oggi può vantare buoni rapporti con tutti ha ottimi rapporti con Israele e col quale ha firmato un patto di alleanza
Diciamo di cooperazione strategica e militare ha buoni rapporti con la Siria come dicevo prima dopo gli anni in cui si è verificata diritto una guerra quando Bashar ha avuto dei problemi presidente siriano a chi li ricordo si è rivolto al Primo ministro turco ha buoni rapporti con l'Iran
Ha buoni rapporti con il Libano ha ha rapporti buoni rapporti insomma con con tutti gli attori
E i possibili diciamo degli stabilizzatori della Regione quindi avere un grande sperimentato esercito di un Paese musulmano un lesse un contingente
Di un Paese musulmano moderato tra l'altro forze armate molto sperimentate e molto importanti la la la Turchia è stata per anni il fronte il bastione Novo rientrare della NATO
Ed è appartiene alla NATO appunto credo che potrà dare all'ammissione a questo importante missione della forza multinazionale ONU nel sud del Libano un contributo fondamentale
Senti quindi anche da un punto di vista diplomatico perché poi appunto come ricorda vite nella situazione geopolitica del Medio Oriente i paesi chiave che poi sanno anche salendo alla ribalta degli onori della diplomazia internazionale anche gli stessi Stati Uniti se ne stanno accorgendo sono proprio la Siria e l'Iran
Assolutamente sì ma vedi il problema oggi per lo sforzo che c'è da fare
Non è soltanto uno sforzo militare credere che li posso risolvere tutto militarmente ma secondo me aperta è una è un altro segno di superficialità
La presenza militare importante come deterrente ma questo va diciamo coniugali per sempre e costantemente con una grande iniziativa politico-diplomatica
E in questo caso i paesi come dicevo e soprattutto le altre la Turchia ma anche l'Italia che hanno buoni rapporti con tutti
Devono in qualche misura accrescere diciamo il loro impegno politico diplomatico proprio per garantire a questa forza multinazionale la possibilità di operare sia pure con con i limiti che ben conosciamo ma nella maniera più più efficace e li ripartiamo vantaggio anche tre volte per primi in vantaggio avere buoni rapporti con tutti può essere addirittura Codigoro quasi un handicap assieme un paradosso
Perché e proprio chi volesse abbiamo sabotare la missione beh magari proprio cerca di indebolire quelli che hanno buoni rapporti con tutti
Ma ecco che la presenta turca quindi sia dal punto di vista militare in copia come sostegno politico diplomatico potrebbe a rivelarsi decisiva e non è neanche detto magari così magari a cadere che proprio da questa guerra così che dico che gli italiani ormai riconoscono come sbagliata la spalla non è mai stato così
Diciamo almeno agli a livello psicologico e alle a livello politico così potente come e dopo la guerra comunque da questa guerra può anche viene fuori qualcosa di positivo qualcosa e poi come già accaduti nel Medioriente molte volte chiaro ci vuole l'impegno ci vuole coraggio
Ci vuole realismo e ci vuole bisogna diciamo come dire mettere in campo tutta la geometrica potenza mi scusi questo termine dei di un di Paesi che hanno una forte diplomazia di paesi che hanno un una dignità merita un'alta dignità militare ed i paesi che hanno anche la volontà di cercare di arrivare non dico a a risolvere anche perché finora il conflitto tranne di orientare non è non è stato risolto nonostante tutti siano impegnati taglieri di ogni genere
Beh contribuire quantomeno a riportare in carreggiata quel negoziato quel negoziato che che che riguarda il conflitto israeliano palestinese che riguarda il il rapporto tra il mondo musulmano e Israele e in un in una chiave in una chiave nuova ai Co.Re.Com. volontà nuove dove le le armi devono così possono servire soltanto come deterrente ma non devono diventare le uniche protagoniste intorno i ritorni a parlare con ritorni attorno non un tavolo a a discutere a mettere cominciare a mettere assieme quello che unisce e vedere un attimino da parte quello che divide io penso sempre ad esempio di Grecia e Turchia a un certo punto la Turchia cioè la Grecia ha ricopiato persino di entrare in guerra con la Turchia per la storia di un isolotto di mia dove c'erano poche capre però l'idea un c'è un c'è un problema di appartenenza o di chi è questo isolotto la Grecia dice il nostro e noi lo difenderemo anche una guerra se necessario ecco in questo momento pochi anni fa non sono cose del secolo scorso del per il secolo scorso Rocco alle recenti che cosa hanno fatto i due ministri degli Esteri di allora foto due amici il ministro degli Esteri Papandreou per la Grecia l'allora ministro degli esteri e allora ministro degli esteri turco Ismail CEM
Hanno cominciato a incontrarsi incontrarsi spesso fare delle missioni assieme anche in in in Paesi terzi in Medioriente
E cominciare a discutere ma che cosa ci può unire ecco parliamo di questo perché questo ci può unire su questo possiamo trovare un'immediata convergenza e questa politica dei piccoli passi ha portato oggi
Al clamoroso riceve deputato che tra la Grecia e la Turchia nonostante ovviamente il problema di Cipro e diciamo c'è un rapporto c'è un rapporto di diciamo di reciproca fiducia
E il paese che più si spende no per l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea è proprio la Grecia Grecia che nel caso in cui la Turchia intanto nell'Unione europea avrebbe tantissimo da guadagnare per esempio riducendo drasticamente le sue spese militari
Certo e poi diciamo spostando il discorso sul versante energetico Secret sicuramente l'ingresso dalla Turchia all'Unione Europea faciliterebbe anche non so presenterà per la costruzione di questo famoso oleodotto Ostuni sembrerebbe essere poi per quanto riguarda nelle nelle intenzioni hanno firmato no fermato un raccordo qualche giorno fa ad Atene
Nostre fonti energetiche e anche
Un'altra fonte primaria che non qualche volta di vi dimentichiamo ma che potrà diventare in un prossimo futuro forse più importante dello stesso petrolio che è l'acqua ed anche la Turchia americana
Ringraziamo Antonio Ferrari inviato speciale de editorialista del Corriere della Sera
Buongiorno a voi