Rispetto dei diritti umani nel contrasto al terrorismo internazionale

Allora buongiorno buongiorno a tutti pregherei coloro i quali stazionano la nella
Nell'ingresso di prendere posto
Debbo innanzitutto scusare l'assenza del presidente della Commissione esteri della Camera Ranieri quale purtroppo è dovuto correre dalla madre che M versa in condizioni serie di salute c'è pure la assenza da giustificare del dottor Dambruoso che magistrato esperto in termini questioni di terrorismo il quale purtroppo che lui ha avuto un un ricovero li facciamo tanti auguri ringrazio in modo particolare i nostri illustri ospiti
Il ministro io lo chiamo meriti solo perché sono stato cinque anni con lui poi si dice che ministri rimane sempre diciamolo
L'onorevole Martino sta già ministro degli Esteri e poi ministro della difesa
L'onorevole Mattarella
Già amministro della difesa e il generale Fabio Mini perché molte volte leggiamo nel comuni commentatore
Delle esperto di riflessione strategico-militare cui commenti appaiano frequentemente sulla grandi giornali italiani
E e poi ovviamente a il dottor Oscar letta mi scusi che anch'egli esperto di questioni nel terrorismo io ho poi i nostri amici parlamentari
Il a partire dalla appare l'onorevole Forlani che è capogruppo nella Commissione esteri
Della Camera per l'undici
L'onorevole Mannino
Capogruppo dell'UDC alla Commissione Difesa del Senato
L'onorevole D'Alia che
Tra l'altro è stato sottosegretario alla nell'ultimo governo al ministero degli esteri
Del scusate l'interno e e ebbene noi abbiamo inteso promuovere questo convegno questa tavola rotonda questo dibattito
Per una questione diciamo così di riflessione è un momento di riflessione in ordine a tematiche cruciali per la vita Pozzolo del nostro paese ma della comunità internazionale
Cioè la questione oggi del terrorismo internazionale il contrasto al terrorismo internazionale e il la questione del rispetto dei diritti umani feriti dalla persona e del del dell'autodeterminazione dei popoli
Questa questione del contrasto al terrorismo internazionale è questione fondamentale
Abbiamo da poco celebrato l'undici settembre
E sappiamo quanto il terrorismo Possa destabilizzare creare con diciamo poche risorse grandi
Sconvolgimenti nel mondo
Soprattutto la parte del mondo più industrializzata più evolute più avanzata
E nello stesso tempo quanto abolì il contrasto al terrorismo anch'animato discussioni
Tanto per le questioni come dire quotidiane di
Rispetto dei diritti della persona
E qui
Si apre un capitolo che io solo accenno ovviamente ma anche altri tratteranno più competenti di me
Cioè la il diritto della singola persona nel sistema dei controlli della prevenzione dei dei crimini del della dell'organizzazione del degli attentati
E questa è questione che si impatta anche un nel nostro Paese ma anche negli altri Paesi abbiamo visto gli attentati dei centri di Londra come addirittura sono stati compiuti da islamici che avevano addirittura la cittadinanza e quindi come in un
Momento di grandi immigrazioni si possono controllare questi flussi
Ai fini della sicurezza interna dei limitati senza in intaccare i diritti della persona poiché vide i diritti dei popoli
Che le il contrasto al terrorismo organizzato porta anche il ad intervenire nelle missioni militari ieri fortunatamente se io volevo salutare con soddisfazione il fatto che ieri le commissioni difesa ed esteri della Camera abbiano votato pressoché unanimemente
La missione il decreto del per che autorizzare finanzia l'ammissione italiana del Libano
E qui entrano in campo le questioni della autodeterminazione dei popoli la sovrana il rispetto della sovranità delle delimitati
Per evitare che si manifestino essi realizzino
Delle come dire
Delle mattanze delli strascico noi siamo buongiorno noi siamo nella
Nella
Come paese siamo un nove Paesi che maggiormente partecipa alle missioni grande missione quella del Kosovo pensiamo un intervento il nostro che balzo la la fine di undici stranieri via utenti che mattanze che sui si verificavano nella ex-Jugoslavia segnatamente nel board nel corso Vercelli
Ancora oggi
E qualora i nostri militari io ho visitato quei luoghi
Tante volte si allontanassero venissero come dire vicenda dove si ritirassero queste missione militare idoli comincerebbero le stragi Prix comincerebbe Rolle i massacri le violenze
E così pure le in il mio intervento in Afghanistan in Iraq che io credo che tutte queste missioni abbiamo da parte dell'Italia abbiano avuto un denominatore comune
Si può poi discutere ed è importante farlo sul
Lui la l'unilateralismo l'multilateralismo nella decisione dell'interventi di mini rinvio di missioni militari ma certamente per quanto riguarda il nostro Paese rinvio in Iraq è stato un rinvio a guerra finita non siamo andati a fare la guerra siamo andati ad impedire le stragi
Di questo credo che si debba dare merito
Alla ministro dalla difesa all'epoca ministro Martino al Governo presieduto dall'onorevole Berlusconi
E anche queste missioni ci uscì collocano nell'ambito di una strategia di carattere vivo solidaristico umanitario
Che tende a far sì che che non vengano così pesantemente violati i diritti fondamentali della persona
Ora
Di questa introduzione io vorrei poi termino perché l'introduttore non dovrebbero poi parlare più di tanto io cercherò di attenermi a questa regola
Io credo che
Dovremmo anche ripensare sulla questione dell'Iraq che
Una nostra uno al suo ruolo
Dobbiamo prendere atto che lo schieramento che oggi è al Governo nella a criticato a suo tempo la la missione in Iraq non ha dato il proprio voto
Ha promesso il ritiro del contingente né militare italiano finirà che
E delle de e nella Pro votazione del la ratifica del decreto delle depressione avvenuto il mese di luglio
Sì fa esplicito riferimento al Progetto di diretti di ritiro citato questo a questo provvedimento votato per la verità da tutti
Però io mi domando se noi giornalmente leggiamo di
Ritrovamenti di cadaveri torturati e uccisi sommariamente bombe nelle scuole venne mercati degli ospedali cioè di fronte alle squadroni della morte che imperversano le fanno stragi quotidiane ecco se la comunità internazionale non si debba porre il problema del che fare
Si può criticare l'intervento di chiamiamolo di tipo unilaterale messo in essere dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna si può essere d'accordo o non d'accordo però io credo che si debba convenire tutti
Su un criterio ecco il succo suo nel quale queste missioni militari della comunità internazionale debbano svolgersi dove debbano svolgersi quando debbano svolgersi a fronte
Di quale situazione debbano svolge altrimenti noi rischiamo di considerare di pace l'ammissione che per qualche verso ci piace
Ho oppure nei considerare di guerra lavora un'analoga missione che invece per qualche motivo come dire arrivi alleanze internazionali di riferimento a gruppi locali non ci piacciono ecco
Questa è una questione
Sulla quale sarebbe bene che il sistema Italia nostro Parlamento che esce con con questa soluzione unanime intorno alla missione ONU il Libano SIT si imponesse ho avviato una riflessione sul
Quando intervenire e se in sulla base di quali principi e di qualificazione io credo che se
Le missioni di peace prive di Kipling o mantenimento della pace euro Peace making Rolf costruire alla pace
Sì hanno un fondo di carattere hanno alla base una una motivazione forte di carattere umanitario
Dobbiamo dico detto farci carico e dobbiamo verificare quando come intervenire perché il non esserci o vi dire di non voler andare a non voler testare
In un Paese significa in qualche modo fare da spettatori il Bin pacifismo inteso nel senso lasciateci in pace o facciamo finta di non vedere non credo sia un pacifismo che piaccia a nessuno
Dobbiamo lavorare per una ma per la pace dobbiamo lavorare per la solidarietà dobbiamo lavorare per la difesa dei diritti della persona e dell'autodeterminazione dei popoli è vero che la democrazia non si può imporre con le armi
è vero che ciascun popolo ha diritto di darci diciamo la forma statuale che crede però è altrettanto vero quando si ha di fronte a regimi a sistemi che producono violenza
Che producono sopraffazione perché gruppi né ristretti semplicemente perché sono un po'armati o nella condizione di dominio degli altri
Deve realizzano lo sterminio delle minoranze etniche lo realizzano
Le le le le strategie o alimentano il terrorismo interno che internazionale evidentemente la comunità Anna della comunità internazionale loro Europa ai Paesi maggiormente sviluppatasi debbano porsi la la questione allora può venire fuori da questo dibattito un'idea che non
Ovviamente si tratterà si può trattare di una nuova fase ecco macché fare in Iraq di fronte
Alle strali vogliamo che prevalga dovessero uscire immaginiamo gli Stati Uniti le la Gran Bretagna l'Italia tutti dovessero uscire cosa accadrebbe in Iraq
Ce lo vogliamo porre questa questione
Come la vogliamo affrontare noi abbiamo ed ho concluso alle spalle l'una fase nella quale
Qui le guerre così come sono vissute la prima la seconda guerra mondiale nell'ipotesi di guerra fra blocchi di Paesi fortunatamente alle spalle
Oggi la situazione pone nuove emergenze cioè quelle del terrorismo internazionale e quelle soprattutto di
Teatri disseminati nel mondo laddove si verificano fatti gravi di violazione di questi fondamentali diritti
Le i i Dini le forze armate la politica estera degli Stati le forze armate di diventano essenziali per far sì che nella realtà planetaria
Si possa e si debba intervenire proprio per ripristinare alcune minimali condizioni di rispetto dei diritti dalla perciò allora l'ultima questione è quella delle forze armate cioè che tipo di forze armate dobbiamo avere
Se l'Italia
Può continuare ad essere un paese che si espone giustamente molto sul fronte delle missioni militari all'estero
Però o nel nostro paese diciamo questo noi abbiamo appunto passato in Commissione Difesa proprio prima della chiusura di agosto il consuntivo del bilancio della difesa sono due ex ministri siamo arrivati alloggi zero ottantaquattro del il quando chi era anni fa all'uno e quindici quando Paesi come la Francia Gran Bretagna la stessa Germania ma leggevano
Dalla Germania più bassa per le note vicende seguite alla seconda guerra mondiale così come l'Italia furono bloccate al se non vado errato all'uno virgola tre del PIL per le le spese delle forze armate ma siamo sicuramente
In una situazione di insostenibilità ecco quindi qui rivalutiamo le forze armate come strumento di pace riavvolgiamo le forze armate come strumento il fondamentale per una politica estera e credo che il nostro Paese
Mi ha che ha ambizioni di svolgere un ruolo sul proscenio mondiale non posso fare a meno di forze armate
Efficienti e quindi debba porsi anche il problema di come finanziare lo strumento militare
Nel nostro Paese al servizio di una politica estera volta alla ricerca della della stabilità della pace e della sicurezza internazionale o questo io ho concluso
Se sono stato un po'lungo male di me ne dolgo ma d'altro canto la a tematica si presta diciamo a considerazione plurime
Io
Devo poi dar la parola perché sostituisco anche il collega Dragotto fare un'introduzione e
Doveva poi moderare il collega Drago che al momento non è ancora arrivato e bloccato dalla dalla circolazione io
Vorrei alternare un po'l'interventi fra gli ospiti gli amici di partito perché vogliamo fare emergere accanto diciamo alla alle posizioni che autorevolissima mente verranno esposte
Ai nostri ospiti anche quella dell'UDC e credo su questo fronte Sicilia qualificato Manera notevole anche negli ultimissimi avvenimenti della missione in Libano
Darei per primo la parola se lo gradisce al ministro onorevole Martino
Il lo ringrazio di nuovo per essere qui stamani grazie
Ex dura lex sed lex Francesco
Ma io vorrei prima fare una riflessione sul nostro atteggiamento nei confronti del terrorismo
Molti di noi
Si comporta nei confronti edonismo come quasi tutti noi ci comportiamo nei confronti della morte riteniamo che il problema esista ma che riguarda gli altri
In realtà il terrorismo esiste che riguarda tutti a sinistra c'è chi dice che il terrorismo non esiste e che non esiste una definizione di terrorismo
Se posso prendere a prestito l'immagine dell'economista di Cambridge Joan Robinson ci sono cose che possono essere definite ma non viste e cose che non possono essere definite ma che possono essere viste un punto può essere definito in modo rigoroso un punto è un'entità che apposizione ma non a grandezza dal momento che in una grandezza nessuno lo vede qui lo si può definire ma non lo si può vedere un elefante molto difficile da definire conforme anche molto difficile non vederlo il terrorismo somiglia all'elefante più che al punto lo vediamo e sappiamo che cos'è l'abbiamo visto in America lo abbiamo visto in Inghilterra lo abbiamo visto in Spagna abbia visto in tantissimi Paesi musulmani mondo che io lo abbiamo visto in Medioriente
Ora il tema di questa di questa tavola rotonda
Mi richiama un'altra delle mie memorie di economista accademico e cioè che di fronte a molti problemi noi non abbiamo una soluzione
Abbiamo un credo c'ha la possibilità di scambiare una cosa con un'altra per cui il perseguimento di un determinato obiettivo in maniera più efficace comporta il perseguimento in miniera meno efficace di un altro obiettivo
Se noi vogliamo combattere il terrorismo
Dobbiamo anche essere disposti ad accettare una serie di restrizioni alle nostre libertà che normalmente considereremmo inaccettabile
Ci sono piccole restrizioni come il fatto per esempio via sparendo un decoder glielo porti per i controlli di sicurezza non poter riportare a bordo di Nerio oggetti metallici e così via
Ci sono anche più grosse restrizioni
Non c'è alcun dubbio che il terrorismo e la negazione della libertà il terrorismo è un modo di sopraffare
Brutalmente spesso in misura addirittura letale le libertà degli altri
E quindi secondo me in questo scambio fra il perseguimento degli obiettivi noi dobbiamo anzitutto tener presente l'estrema pericolosità del terrorismo non solo per la nostra sicurezza ma anche per le nostre libertà ora come liberale
Io credo che la libertà sia il valore più importante
Che esista perché nulla a bollore senso la libertà
La pace senza libertà è una parola vuota
L'Arcipelago Gulag era pacifico
E la democrazia mi ricollego a quanto ha detto così bene Francesco introducendo il tema non è una bizzarria dei paesi occidentali
Non è un modello politico e questi cercano di esportare imponendo con la forza la democrazia un'aspirazione universale noi lo abbiamo visto in Afghanistan
Dove le donne per la prima volta si sono recati a votare in massa da qua hanno votato in massa ad
La popolazione e si è trovata riunita per la prima volta nella sua storia misura enorme attorno ad un solo ridere che Karzai l'abbiamo visto in Iraq in Iraq c'erano le minacce di morte i chi andava a votare a stato minacciato di morte il settimanale inglese dicono visto aveva pubblicato un articolo subito prima delle elezioni del trenta gennaio dicendo che sarebbe mila e cinque dicendo che sarebbero state un fallimento perché siccome la prova dell'aver votato era l'inchiostro indelebile sulle dita
Quelli che avevano dato però facilmente identificabili e aver sarebbero stati ammazzati dei terroristi bene hanno corso il rischio della vita e sono andati in massa a votare mi piacerebbe tanto che anche nei nostri Paesi
Dove non c'è quel pericolo ci andasse in massa a votare quindi l'aspirazione è davvero un valore universale a democrazie e davvero una spiegazione nelle sale perché ogni volta che alla gente offerta la possibilità di decidere la sei
Il proprio destino BA alle elezioni a votare
Ora noi ci troviamo in una situazione di straordinaria pericolosità
Abbiamo che al terrorismo non statale al terrorismo dei gruppi armati al terrorismo di Al Qaeda si è aggiunto in maniera esplicita quanto mai prima il terrorismo degli Stati
Noi abbiamo che
La teocrazia iraniana per bocca del suo leader dichiara di volere distruggere lo Stato di Israele dice che ci sarà la fine dei giorni il giorno in cui l'ultimo ebreo sarà stato ucciso
Abbiamo che Hezbollah ha nel suo statuto
Il genocidio degli ebrei la distruzione dello Stato vi sarete abbiamo che la Siria appoggia Hezbollah dati sui legami col Libano abbiamo che Hamas che governa ora in modo congiunto il territorio di Gaza
Questa embrione di Stato palestinese non riconosce lo Stato d'Israele e ne chiede la distruzione ori di fronte a una pericolosità
La pericolosità di questa situazione non ci possono essere equivoci noi dovremmo aver imparato dalla storia del ventesimo secolo che è un errore non prendere sul serio le parole dei fanatici perché molto spesso dicono esattamente quello che vogliono fare
Questa storia l'abbiamo già vista non vogliamo che si ripetano le atrocità del cosiddetto Olocausto le atrocità della Shoah
Una parola sull'Iraq
In Iraq come ha detto Francesco Bossi la guerra è fra la democrazia e il terrorismo e qualsiasi autentico democratico deve stare dalla parte della democrazia l'Italia non ha fatto la guerra in Iraq Italia andata in Iraq solo dopo la fine delle ostilità
E la nostra era una missione di pace gradita dalla popolazione assolutamente necessaria
Il governo ha deciso di non partecipare
Ha una missione voluta dalle Nazioni Unite guidata da un funzionario delle Nazioni Unite con scopi prevalentemente civili che era il PRT cioè il la squadre ricostruzione provinciale che doveva insegnare agli iracheni
Come che cosa fare per la ricostruzione
Dice stato detto ironicamente ma comportava trenta funzionari ottocento militari gli ottocento militari erano necessari per proteggere la sicurezza l'intero Pieretti
I trenta funzionari non erano i membri del PRT erano quelli devono insegnare agli iracheni come fare per ricostruire il Paese
Andarcene è stato un tradimento delle Nazioni Unite un tradimento l'impegno assunto dal Governo dal Parlamento italiano un tradimento dell'Iraq un tradimento della democrazia noi viviamo in un mondo straordinariamente complesso
Alfonso decimo Revy Castiglia
Pare che abbia abbia detto se l'onnipotente mi avesse consultato prima di mettere mano alle creazione gli avrei suggerito qualcosa di più semplice non è stato consultato siamo condannati a vivere in un mondo complesso
Grazie onorevole Martino
Che asse ha sostenuto con molta lucidità e molta precisione
Diciamo la motivazione le motivazioni con le quali il nostro Paese negli ultimi anni ha
Deciso gestito la propria presenza nelle nel nei teatri di maggior crisi nel
Nel mondo e col voglio cogliere anche l'occasione per dire non siamo stati supportati da forze armate
E sono comportati in maniera esemplare e io credo che tutta l'Italia debba andare fiera delle proprie forze armate
E avere una altissima riconoscenza nei confronti dei nostri militari in modo particolare delle vittime di coloro che delle missioni all'estero nell'adempimento del loro dovere hanno perso la vita
Come avevo detto per alternare la presenza degli ospiti con il punto di vista del nostro partito da lei adesso la parola anche anche a luglio non l'avevo detto prima l'ex ministro Mannino senatore
Della commissione difesa della del Senato grazie
Mi permetterete innanzitutto di rivolgere un pensiero commosso stamattina alla memoria di Oriana Fallaci
Sia per chi condivide il suo pensiero
Sia per chi non lo condividevo non condivide
Il tono dei suoi scritti
Però in questo momento uno dei suoi libri in Scialla
Credo che meriti di essere letto per chi non l'avesse fatto soprattutto i più giovani riletto perché lo ha fatto in quel tempo
Con l'augurio e la speranza che gli italiani e la missione italiana il Libano Torri intorni via da quella terra così come è tornata la prima missione in b n da tutti gli incidenti ma avendo sopportato difficoltà Milone semplici non brevi
Io condivido l'introduzione ignoti geologica di Antonio Martino noi non sappiamo oggi cosa sia il terrorismo e ci comportiamo di conseguenza come lo struzzo guardiamo e mettiamo la testa sottoterra
Sappiamo per certo che non è un terrorismo come quello che abbiamo conosciuto perché il terrorismo attraversa la storia di due secoli di un pezzo di Europa compresa l'Italia da ultimo negli anni Settanta credo
In un modo molto concreto è anche molto doloroso ma il terrorismo davanti al quale ci troviamo oggi non è più non è neanche il terrorismo basco non è il terrorismo irlandese è un tipo di terrorismo
Nuovo gli stessi americani hanno dovuto assistere al crollo delle Torri cinque anni fa l'undici settembre prima di capire cosa fosse il terrorismo e di reagire se e di questi giorni è una polemica nei confronti dell'amministrazione Clinton
Che non è poco per suscitare polemiche quanto proprio per sottolineare questa difficoltà di intelligenza del tipo di terrorismo davanti al quale noi ci troviamo e non comprendendone la consistenza alle ragioni molto molto sono scambiate ed è un equivoco terribile i poveri del mondo che si ribellano ai ricchi l'arroganza degli americani che viene contrastata anche dagli europei
Tutti i motivi che possono meritare un apprezzamento ma che non rappresentano la descrizione autentica delle ragioni di questo terrorismo perché questo terrorismo prendiamone atto si innesta anzi ha una radice
Di tipo antropologico con la sua ricaduta storica
è di tipo religioso
Quindi ci troviamo davanti ad una fenomenologia assai complessa che dico subito non ci deve portare all'equazione terrorismo uguale musulmano terrorismo uguale arabo ma che ci deve portare a considerare
Che senza quella radice questo terrorismo non ci sarebbe
Questo terrorismo non ha una radice territoriale
è un fenomeno ben descritto da Antonio Martino che appare ora qua ora la ma che hanno indubbiamente un centro unificante tre filoni
Al Qaeda gli Hezbollah Hamas aggiungerei i fratelli musulmani
Un'unica radice chiamiamola antropologica e religiosa probabilmente un unico centro direzionale quale strategia si è dato per quello che possiamo comprendere da quello che è avvenuto a New York in Spagna in Inghilterra una strategia che io chiamerei decostruzione mista
C'è un autore francese peraltro cattolico che parla di una strategia dolce del terrorismo mettere all'interno dell'Occidente
Non soltanto i germi ma gli sviluppi della paura
Della incertezza nella fase in cui l'Occidente non si riconosce su una identità fatta anche di diversità l'Occidente e l'Europa hanno rifiutato
In occasione dell'approvazione della costituzione europea poi non non avvenuta unto riconoscimento alla propria storia che è un riconoscimento alla propria ragione identitari
Un terrorismo senza territorio un terrorismo però con un esercito o con degli eserciti un terrorismo con degli eserciti di votati alla morte
Quindi con un fondamento nichilista che vorrei dire l'attrice la conclusione epigoni Ca'tragica anche dell'Occidente se l'Occidente non reagisce come notarlo
Abbiamo ascoltato e sentito e visto in questi anni tutte le possibile elezione è chiaro che l'il terrorismo non si lotta con gli eserciti
Poi possiamo anche riconoscere e azzardo una valutazione forse dar vita ma nel momento in cui Boucher avesse o non avesse le ragioni che adesso vengono messe in evidenza nella loro debolezza quando non loro inconsistenza
L'intelligenza strategica della decisione dell'intervento in Iraq e affidato soltanto lo ripeto d'una valutazione ardita il tentativo di territorializzare il terrorismo per costringerlo a prendere una forma che possa essere contrastata realmente
Diversamente il terrorismo una nuvola che attraversa tutti i cieli ripeto è una valutazione ardita ma lo dobbiamo mettere nel conto dei nostri ragionamenti perché è vero caro Bossi che dobbiamo oggi porci il problema dell'Iraq ma partendo dal riconoscimento di una sorta di necessità proprio greca tragica
Ad operare un intervento che finalmente rappresentasse una cesura in quell'area drammatica che il Medioriente nel quale però oggi più chiaramente si vede
Il senso del gioco politico proprio con il disegno dell'Iran da non demonizzare ma da considerare realisticamente per quello e vengo poi a un punto decisivo che ci riguarda
La lotta al terrorismo può implicare una rinunzia alle garanzia liberaldemocratiche perché questo è un punto che ha una ricaduta nella nostra vita
Non nel momento in cui sopportiamo i disagi dell'attraversamento delle stazioni ferroviarie o degli aeroporti
Ma quando siamo costretti come dimostra la polemica sollevata da Panebianco sulle colonne del Corriere dalla Sera
Con la replica che vi fa su Repubblica ieri Cordero che riscopre le sue ragioni
Le sue regioni garantiste ignorate in altri aspetti
Della vita politica e della vita civile nazionale possiamo noi rinunciare alle garanzie liberaldemocratiche possiamo lottare il terrorismo
Accettando che la vittoria del terrorismo si realizzi anche in uno degli effetti perversi costringerci a vivere nella paura costringerci a rinunziare alle Carinzia liberaldemocratiche
Non è un tema teorico astratto un tema che condiziona poiché le scelte concrete come quelle che purtroppo perché non evocarne con molta chiarezza
Hanno avuto una rilevanza nella vicenda di Abu Omar e legittimo
è legittimo il comportamento di chi punto interrogativo perché i servizi segreti italiani sembrerebbero estranei ha operato una scelta così
Vorrei dire illegale rispetto all'ordinamento italiano e che senso ha dire e legittimo sei legale
Ha senso che per difendersi dal terrorismo si debba accettare lo stato di eccezione
Non è poco smette perché lo ha fatto ieri troppo Buttiglione ed è oggi al centro di tante interpretazioni della cronaca ma lo stato di eccezione può diventare la normalità
E quando nel venticinque lo stato di eccezione dipende la normalità nella nostra storia nazionale nel venticinque ci fu la svolta autoritaria del fascismo
E allora sono temi con i quali la politica si deve confrontare rinunziando alle scelte facili e soprattutto vorrei dire alla banalità della superficialità siamo di fronte ad una prova estremamente decisiva e permettetemi di dire nel momento in cui c'è una reazione esagitata ed esagerata degli incerti sedimenti del mondo islamico è la grandezza del discorso
Array che svolge di Papa Benedetto sedicesimo dovrebbe rappresentare per noi un punto di riflessione non perché è una chiamata ad una crociata tutt'altro
Perché una lettura attenta della prima pagina di quel discorso dimostra l'infondatezza
Della reazione strumentale
Delle televisioni Isla delle televisioni arabe ed islamiche
Ma perché in quel passaggio
Che papa Benedetto sedici
Ricostruisce le ragioni identitarie che possono permettere innanzitutto il dialogo con il mondo musulmano e con la religione Nomentana
E le condizioni sono fondamentalmente quelle della regola primaria non fare ad altri della regola d'oro non fare ad altro quello che non vuoi fatto atte la sutura richiamata da Benedetto sedici a questo
Ha questo significato
Ma andando avanti o l'Occidente in modo particolare l'Europa riscopre e vive
Trasferisce nel suo vissuto storico e politico il senso della propria identità che è fatta anche di diversità
O difficilmente può essere affrontato il dialogo e se il dialogo non è affrontato con forza costruttiva è chiaro che l'occidente l'Europa si devono preparare soltanto al gioco del terrorismo islamico
Perché così va definito senza paura delle favor delle parole perché se avessimo paura delle pago delle parole rinunceremmo al nostro dovere e alla nostra funzione politica
Bene grazie all'onorevole Mannino quale ha introdotto molte questioni in parte come dire anche tecniche in parte politiche
Che sono in da affrontare e comunque che sono ineludibili rispetto alla al contenuto del di questa tavola rotonda ora io
Prima ridare la parola al all'onorevole Mattarella che nuovamente ringrazio di essere qui che è un esponente di prestigio della nella Margherita e della della scena politica italiana
Volevo dentro cui far chiedere al generale memi di darci qual che
Risposta qualche pareva ecco ad alcune delle questioni che sono state troppo in a evocate da tutti ecco il e lui un esperto di strategia militare a una lunga carriera militare di comando Regione di operazione dimissioni e quindi credo che un suo parere possa essere utile poiché anche successivi interventi grazie era grazie a lei sì allora
Veramente con piacere vorrei portare qui non tanto il così la visione politica una visione da commentatore o la visione del dell'esperto qui esperto io francamente non mi sento anche perché c'è una cosa fondamentale con la quale concordo pienamente
Il terrorismo è vero che si vede però si vede sempre conforme talmente nuove talmente strane che è difficile avere un uno schema di misura col quale confrontare quel se quello che si vede in quel momento seria terrorismo no
La difficoltà della definizione internazionale sul terrorismo anche internazionale è una cosa che si trascina ormai da dieci anni ieri l'altro erano ovvio workshop con dei giuristi italiani ed egiziani la la convenzione sul terrorismo internazionale e partita nel mille novecentonovantasei e ancora non si capisce quale sia la definizione io capisco tutte le difficoltà di carattere giuridico però il fatto fondamentale questo
Il momento in cui parliamo di terrorismo internazionale parliamo di diritti umani abbiamo due ordinamenti completamente distaccati sul terrorismo non esiste un ordinamento giuridico internazionale concordato sui diritti umani invece esiste un consolidato quadro giuridico che individua bene quali sono i limiti e quali sono le cose che si possono fare
Quindi in questa discrasia dal punto di vista invece militare dal punto di vista di uno che è stato più o meno nei territori e nei teatri delle cosiddette operazioni di pace cosiddette perché non sono cosiddetto operazioni cosiddetta perché sono di pace
Perché la pace io dico francamente l'ho vista sempre poco in tutti i posti dove sono stati ho visto in tal un tabù e molto odio ho visto molta animosità
Visto la voglia e il sentimento di non arrivare mai a un compromesso il che significa che si chiudono anche molte volte
Le porte si mettono le barriere alle soluzioni
Bene dal punto di vista militare posso che dirvi se che sul terreno è difficilissimo individuare non il terrore
Non è il terrorismo e difficile individuare i terroristi edificio individuare chi è l'Autore ma non dal punto di vista soltanto pratico dal punto di vista proprio organizzativo
La l'onorevole Mannino a messo in evidenza un fatto fondamentale il tentativo forse americano di terra territorializzare il terrorismo in Iraq il nuovo a concentrarlo probabilmente questo era anche lo schema che era stato fatto in Afghanistan non ha funzionato lì e continua a non funzionare in Iraq perché perché si ha una concezione sbagliata di quello che significa controllo del territorio
Tutti pensano che controllare il territorio sia controllare i confini sì a controllare le strade sia controllare i passaggi de delle persone da un punto all'altro no il controllo del territorio è il controllo delle persone è il controllo di che cosa fanno delle attività delle delle delle intenzioni dei movimenti politici che che che che che che li sostengono dei movimenti economici o delle potenze economiche che stanno dietro a ciascuna atto di terrorismo
Nei Balcani è difficilissimo capire chi è il terrorista chi è il freedom Fighters il combattente per la libertà
E difficilissimo capire se lui è connesso che il Colle alla criminalità organizzata o no e tutte queste cose criminalità terrorismo Guerra di Liberazione o comunque buoni sentimenti sono tutti un mix per cui dal punto di vista militare dal punto di vista di chi deve esercitare contro del territorio è una missione veramente difficilissima io mi auguro che nelle missioni anche in Iraq che ci sia la possibilità per poter dare continuare a dare il nostro contributo ma il contributo deve essere un contributo fattivo deve portare dei risultati ecco perché io ho da tempo da molto tempo da quando era in servizio continua a chiedere la revisione periodica Accetti Ca'indipendente delle missioni
Andiamo a capire andiamo a vedere quali sono i risultati che sono stati ottenuti in Bosnia dal mille novecentonovantaquattro
Andiamo a capire quali sono stati i risultati ottenuti da UNIFIL dal mille novecentosettantotto da un suo dal mille novecentoquarantotto andiamo a vedere se queste missioni hanno portato qualche risultato
Se non è così io che comunque o se comunque l'approccio iniziale si rivela insufficiente rispetto alle esigenze che nel frattempo sono mutate bisogna che le missioni mutino
Già che cambino
Non si può stare a discutere del finanziamento delle missioni ogni sei mesi sui presupposti che ne avevano create considerate otto anni prima non si può i presupposti sono cambiati
Se oggi discutiamo di terrorismo internazionale discutiamo di un terrorismo che cambia continuamente io dico la verità ho molta molto rispetto per le idee di tutti ma quando sento che il si va cercando si cerca di schematizzare il terrorismo internazionale come se fosse una cupola io dico non sono così non è un anno non lo vedo
Mi sembra una semplificazione e probabilmente che può aiutare il ragionamento Point e aiutare a individuare quali sono i collegamenti ma ormai tutti gli analisti sanno che non è così
Non c'è una centrale del terrorismo nel mondo c'è forse un'idea che guida c'è forse un a un'autorizzazione una carta bianca che data in vista in forza di terminati i principi religiosi fanatici questo sì c'è ma non è una direzione unica
Vorrei alleggerire il discorso Osama Bin Laden l'altro giorno ha chiamato Bush e gli ha detto ci guarda ho due notizie una buona e una cattiva notizia buona
La voglio fare è finita mi costituisco secondo notizia cattiva vengo in aereo bene allora che
Cambia tutto
E la centrale se noi continuiamo a vedere Osama Bin Laden come il polo del contro Occidente come il polo di tutte le attività contro anche il nostro sistema di libertà è una una una semplificazione che non vediamo perché siamo rimasti così frustrati e così esterrefatti di fronte agli attacchi di di di Londra
Non tanto quelli di Madrid che tutto sommato avevano anche una certa razionalità perché comunque quelli che la l'hanno fatta avevano una matrice anche di carattere anti spagnolo ma a Londra è avvenuto quello che molti analisti avevano già previsto prima
Guardate che il terrorismo non è soltanto fatto da pochi cristiani Hezbollah oggi sono da seicento oggi prima dalla guerra erano stimati seicento ottocento combattenti
Chi si andava oltre arrivava a mille i combattenti di Hezbollah ammassa combattenti di Hamas sono ancora di meno
I talebani in Afghanistan i talebani afgani Sances censiti prima di Enduring Freedom ma comunque subito dopo la campagna di bombardamenti sul sull'Afghanistan erano due mila oggi se qualcuno mi dice che vengono uccise duecentocinquanta talebani al giorno mi devono dire dove sono questi talebani chi sono
è ovviamente si dà modo esita strumentalizzazione anche a quelli che dicono guardi questi non sono quelli quelli morti non sono talebani ma sono dei poveracci civili o dei poveracci donne bambini si strumentalizza tutto si può dire tutto
Se soprattutto si parte da queste premesse e se si parte dalla premessa che il terrorismo internazionale è una cupola e diretto da una cellula iniziale originaria
Non si arriva da nessuna parte
Quello che è successo il a Londra è un movimento di carattere generazionale
Che succede dappertutto e che può succedere dappertutto
La generazione che è si è rivolta al terrorismo contro l'Inghilterra e contro i britannici e quindi contro l'Occidente è una generazione che in primis è contro i propri genitori
è contro quelli che li hanno messi in una situazione nella quale l'integrazione non è mai avvenuta
Questo è le l ed è il criterio chi è che è andato lì pachistana Fassino dottrinale o comunque a a imparare le piccole tecniche del terrorismo lo faceva innanzitutto contro il proprio genitore contro la propria moschea contro le ragioni che avevano avuto i propri genitori per rimanere in Gran Bretagna
Tutti sanno quali sono i movimenti degli degli emigranti la prima cosa che foglio fare di migranti di prima generazione e quella di ritornare al proprio Paese con un po'di soldi per poter stare perché il loro mondo è quello la seconda generazione non è che vuole tornare
Vuole stare dove eh ma vuole essere come gli altri
Se questo non succede
La seconda o la terza generazione si rivoltano contro il Paese ma soprattutto si rivoltano contro i propri genitori contro quelli che li hanno messi secondo loro in queste condizioni sono fenomeni che ovviamente non comportano più l'analisi di di un uomo di una cellula comportano asili di un sistema che giustamente dice Luigi del ministro Martino è estremamente complesso sul terreno da militari si vede
In in piccolo tutte le non si vedono tutti gli aspetti di questa complessità
Criminalità terrorismo
Estremismo sovversione Doris stupidità
Ma soprattutto si vedono continuamente le violazioni dei diritti degli altri un comandante sul territorio oggi è preso tra non due fuochi ma tra cinquanta fuochi il primo fuoco è quello del legale ci sono delle cose che può fare e mille cose che non può fare
Io in Kosovo ero contornato da una serie di Rita El Pais ottobre ognuno di questi mi diceva il suo parere in base a quello che il suo Paese pensava di quello non avevo un legal advisor italiano
Noi ancora oggi non abbiamo formato una generazione di consulenti legali per le operazioni
Abbiamo i consulenti legali che ci danno consulenza su come fare i contratti per comprare la verdura e la mortadella ma non non su questi sono bravissimi siamo bravissimi non abbiamo un consulente legale che ci posso dire comandante questo si può fare e questo non si può fare
Abbiamo soltanto il buon procuratore Intelisano che ogni tanto telefona e dice guardi generale che si fa questo lato incriminare ma grazie arrivederci
Io di vi ringrazio per l'attenzione voglio soltanto concludere questo intervento che dal punto di vista militare dal punto di vista della della pratica dell'operazioni è auspicabile uno che siano che le operazioni e le missioni siano verificate
In base ai risultati in base all'Energia che abbiamo e in base non tanto ai rischi guardate che i nostri soldati sono in grado di affrontare i rischi ma molto più di quanto non siano altri
Ma c'è abbiamo una forza in più
Le famiglie dei nostri soldati nostri cittadini sono in grado di sopportare sacrifici e anche sacrificio dalla vita dei figli in maniera molto più seria e è solida di quanto non sappiano fare altri quindi non è una questione di rischio l'apertura e l'iniziale di meno la questione di far valere dare un valore a quello che facciamo vi ringrazio
Grazie del generale minimi per verrà fatto anche questo richiamo diciamo al verifica periodica del valore delle missioni
E e anche alla conduzione dei dei nostri militari io volevo chiedere al l'onorevole Mattarella
Corale cerchiamo dei intervenire scendo un esponente di maggioranza il governo in carica
Su se ritiene puramente darci qualche indicazione in ordine alla alla a queste questioni che sono emerso cioè Krupp come atteggiarci nella vicenda irachena traccia voler come dire
Sollevare una
O no una questione ma che fare
E sulla anche sulla questione dello strumento militare usato ministro
Della difesa cioè oggi un problema anche di rivalutazione del del del ruolo delle forze armate e di sostegno anche di risorse da garantire per le forze armate ecco se fra le varie considerazioni
Ci desse anche qualche indicazione ne saremo grazie grazie lo
Grazie ma io ringrazio molto UDC per l'invito anche per l'assenza forzata del presidente Ranieri
Sono l'unico
Presente l'unico esponente del maggioranza di governo quindi dell'altro schieramento
Quindi ancor più ringrazio per l'invito
E vorrei seguire le le i temi che
L'onorevole dossi erbosi cene c'era posto prendendo una anzitutto uno lo spunto da un considerazione che Ioria Cossiga
En passant sottolineato
E cioè il voto di ieri in commissioni congiunte essere difesa
Anch'io vorrei esprimere particolare soddisfazione USA è un apprezzamento per il voto così ampio che vi è stato
Credo che fosse indispensabile altronde
Non per quanto si fosse discusso in qualche partito dell'opposizione
Sull'opportunità di di un voto favorevole io ero fosse però sono convinto che se si sarebbe arrivati a quella che devo dire all'UDC appreso con chiarezza fin dall'inizio
D'altronde vorrei sottolineare
Questa è una missione che vede nella comunità internazionale
Un grande consenso generale una condivisione sostanzialmente unanime con una sola eccezione quella di Al Qaeda che si è dichiarata nemica della missione UNIFIL
Il che Pomentale le preoccupazioni per la missione ma ne rafforza le motivazioni naturalmente
E il fatto che quasi tutta l'opposizione ha rotto la favorevole elemento importante che va apprezzato e che e io spero possa
Costituire anche in queste creature onde un elemento un un fattore di dialogo tra maggioranza e opposizione su anche su altre questioni altri argomenti
Non c'era onorevole Bossi tanto vogliamo senatore ma ad Adua la due le due qualifiche discende l'onorevole Bossi ha parlato anzitutto del problema dei diritti delle singole persone e qui è stato affrontato da chi già intervenuto
Non c'è dubbio come diceva bene il ministro Martino vi è un'esigenza di accettare limitazioni e condizionamenti
Sacrifici nella vita nella vita collettiva dispersi chiese di sicurezza
Sono aumentate aumentarla così in mente vanno accettate con assoluta disponibilità da parte della dei cittadini
Diverso è il problema
Della limitazione ai diritti
Io qui condivido le riserve che il senatore Mannino ha formulato
Sul tema introdotto rilanciato sulla stampa da alcuni articoli di Panebianco
è un crinale pericoloso quello della sospensione diritti individuali
Che possano essere definite norme più severe
Che possono essere affanno affinate soluzioni legislative certamente cosa che dobbiamo fare
Ma l'idea che possiamo congelare o sospendere i diritti individuali e Ucraina costituisce una deriva pericolosa mia vis
Io anche qualche dubbio sulla utilità di queste cose
Faccio un esempio concreto senza polemiche poi io sono un ammiratore degli Stati Uniti
Da sempre
Guantanamo dare cento tutto dire dall'avversione si è dichiarato ma due terzi di quelli che erano stati incassati sono stati liberati
Già e lo so deliberati vuol dire che non c'entravano
Perché la costrizione ditte individuali comporta poi il rischio altissimo di colpire gli innocenti chi non c'entra
Vorrei un crinale pericoloso questo
E occorre sempre queste queste differenze alle democrazie
E le civiltà mature da da altri ordinamenti occorrente avere presente il valore del rispetto dei diritti individuali semmai vi sono altre cose da da stimolare come responsabilità di Parlamento e Governo
Il rafforzamento il perfezionamento degli strumenti di sicurezza degli apparati di sicurezza
Alcune altre forme di prevenzione e quanto poc'anzi ricordava il generale Mini sulla
Sulla Gran Bretagna noi abbiamo se al di là fortune fondo di avere una presenza di immigrati che va crescendo velocemente ma è ancora molto inferiore a quella che hanno altri grandi paesi simili al nostro la Gran Bretagna la Francia Germania
Dalle esperienze positive e negative di quei Paesi possiamo tra le molto per azioni prevedibili pensione che evitino i pericoli che poc'anzi evocava e ricordava il generale Mini
Questa è una responsabile una responsabilità e sarebbe una responsabile attività di Governo e Parlamento e qui devo dire senza con una comune
Con uno sforzo comune di opposizione e maggioranza su questi temi che si chiedono mondiali si serie approfondite
Una
Sul secondo punto già rende ciambelle nove Bossi è quello degli interventi sugli Stati buchi vorrei coglie l'occasione di sistema per una considerazione che certamente messo Martino condividerà
Ogni tanto sente dire il terrorismo e problema di sicurezza interno e allora occorre stile così l'
Pare
E intensificare l'attività di polizia cosa indispensabile naturalmente gli appalti questo interna vanno vanno sviluppati vanno potenziati vanno messi in condizione fronteggiare pericoli così diversi e così nuovi come tutti ha ricordato ma e umbra una questione che attiene anche al versante difese perché non c'è confine
Nelle in queste forme ormai affermate si è purtroppo diffuse il terrorismo tra Sicurezza Esterna sicurezza interno il che non vuol dire militarizzare la sicurezza interna al contrario vuol dire agire sui due pedali su due versanti apparati di sicurezza Interna e Sicurezza Esterna garantita dalle forze armate con gli interventi che sono state spesso chiamati chiamati a svolgere
E faccio un esempio tra i tanti possibili
Il Kosovo i termini e qui il più esperto di noi avendo comandato il contingente
Bene perché si è fatta la missione in Kosovo
Ricordava
L'onorevole Bossi prima qualche aspetto le tv hanno mostrato a suo tempo cose fosse di espulsione etnica
Da panel d'nel Kosovo dei residenti
Questi fenomeni questi vi sono purtroppo sono sempre stati
Scontri espulsioni etniche i genocidi
La civiltà moderna e la impone di impedirle di bloccarli
Prima questi contrasti e crisi lo si risolvevano con forti massacri con grandi deportazioni con genocidi
L'abbiamo il dovere gravità modella di impedire queste cose ma c'è un dato in più
Cosa producesse non fu si fosse fatta la missione in Kosovo da parte della NATO cosa sarebbe avvenuto
Si sarebbe formata in Albania alle porte di casa nostra
Un'immensa realtà di campi profughi di quasi due milioni di persone
Espulso dal Kosovo
Di regione musulmana detto tra parentesi
Un numero doppio
Di quello dei palestinesi
Che uscivano i territori di Israele che anzi sono stati il nucleo della disperazione poi palestinese che alimentato terrorismo
Avremmo avuto o un passo da casa nostra
Due milioni di persone disperate
Mal tollerate in Albania probabilmente vittima farne preda facile del fondamentalismo terroristico
Ecco perché la la dea quella dimensione difese forze armate altrettanto importante perché lì c'era in ballo in gioco la questione di solidarietà di tutela dei diritti umani per le operazioni ma c'era anche durante una questione di Nicola spetto di nostra sicurezza
Continua sulla scia per chiudere del delle Little per gli spunti del
Onorevole Bossi
E raccolgo gli ultimi due che mi ha chiamato a fare l'Iraq ma io qui naturalmente non posso che dire che dissento dal giudizio così tranchant e così e così pesante espresso dal dalla vinicole sottolineare ministro Martino
E che ha avuto il privilegio di avere come successore
Io non non ritengo è stato alcun tradimento in Iraq e credo che per giudicare occorra fare un passo indietro sulle ragioni della guerra in Iraq
E qui molti sanno al tavolo
Un mese prima che si iniziasse la guerra in Iraq vi è stato un vertice alle isole Azzorre
Tra Bush Blair e Aznar
è stato il vertice che con un comunicato formale indicato gli obiettivi e le ragioni per cui occorreva fare la guerra in Iraq
Erano tre Rivola ricorda prima
Distruggere l'arsenale di armi istruzione di massa che l'Iraq detiene si è visto che non ve ne erano
Secondo obiettivo
Tagliare impedire che l'acqua continua a essere base del terrorismo internazionale
Il senato e Stati Uniti qualche giorno fa ha concluso la sua indagine dicendo non vi era alcun rapporto tra Iraq e Al Qaeda
Anche perché Saddam era un miscredente e tutto Eva tra lei e comunanza con i fondamentalisti islamici
Terzo obiettivo garantire finalmente agli iracheni il rispetto dei diritti umani
Io condivido il giudizio di Martino sull'importanza delle lezioni di coloro che coraggiosamente hanno votato in tantissimi in Iraq ma ricordo anche col tema Diritti e umani finirà che vi sarà qualche pagina nera è stata disegnata e che ha danneggiato fortemente la siamo la nostra sicurezza perché alimentato risentimenti e basse e reclutamento di terrorismo in in e nei Paesi musulmani
Pene quelli quegli obiettivi
Su che non esistevano e largamente in e larghissima misura dimostrano l'errore di quella guerra è il fallimento politico di quella scelta
Che ha prodotto un'altra conseguenza
Condivido quello sto detto anche da Martino sull'Iran
Alla base della crisi che vi è stata in Medioriente per cui si è fatto fare messo nel Libano e vi è stata in gran parte ovazione iraniana in contatto con l'Ict Hezbollah che sono quelli che hanno provocato gli
Gli incidenti è un termine riduttivo lo scontro con il rapimento di militari egiziani israeliani col ucciso negli altri di altri militari israeliani
L'Iran
Prima della guerra in Iraq era contenuto il frenato da un nemico vicino e confinante che la lira
Vorrei d'equivoci non difendo da mosse AN che rombico dittatore
Ma l'Iran trovavo un contenimento della profetizza irachena
Oggi in Iraq
Vi è la prova della crescita
Strettamente collegata all'Iran
è il deterrente negli Stati Uniti de di di cui disponevo gli Stati Uniti la minaccia di un intervento e vanificato dall'impantanamento in cui trovano in Iraq il deterrente costituto dalla dal timore intervento americano e fortemente diminuito
Perché la sorte dei dell'Iraq quello che vota Iraq a indebolito l'immagine di fosse quello di e questo deterrente e l'Iran è diventato espansivo nella zona nell'aria
Io condivido il Desio definizioni Martino una teocrazia autoritaria
Ma lo era anche prima da guerriera segna pensare a queste conseguenze
Ora cosa fare oggi in Iraq
Noi possiamo collaborare come stiamo facendo da fare all'addestramento
Del per quanto riguarda che il che poi che fan posso fare presso la prima che Paesi altri Paesi europei per addestramento del Fo delle forze di polizia
A all'assunzione di responsabilità diretta e propria da parte di uno del governo iracheno
Anche perché sappiamo che è molto diffusa tra gli iracheni il desiderio che le truppe straniere vadano via qua anche io condivido quanto ha detto Martino
Anche con l'apprezzamento che vi è stato per alcune presenze per la nostra presenza
Perché i nostri militari sono stati lì come altrove portatori di grande professionalità e di grande senso di umanità
Ma è chiaro che in Iraq si desidera avere un governo la sovranità irachena piena però corre addestrare le loro i loro apparati di sicurezza i loro apparati militari questo dobbiamo fare e questo credo quello che debba fare il nostro Paese al riguardo
Concludo sulle forze armate perché è una cosa che
Anche messo massima tante volte richiamato
Le nostre forze armate merito la riconoscenza del Paese
Sono sempre pronte andare anche in fronti pericolosi anche in teatri rischiosi al servizio delle pubbliche occorre dotarle di mezzi quanto meno sufficienti
Io vorrei con un pizzico non dico di civetteria ma di orgoglio ricordare che nelle finale finanziarie del novantanove del due mila il bilancio di una difesa e sia pur lievemente home entrato per due anni consecutivi
Negli ultimi anni l'ultimo anno è stato drammatico per la difesa emesso Martino se che ne è stato vittima lo ha lamentato e a gran voce protestando gran voce ma noi abbiamo oggi nelle forze armate
La una difficoltà di mantenere lì la funzionalità ordinaria
Non parliamo di investimenti che sono indispensabili alla funzione tra ordinaria abbiamo piloti che non riescono a fare le pile ore piloti di di pilotaggio necessari per mantenere l'abilitazione fugare alcuni aerei
Perdendo Investimenti che il Paese ha fatto solo professionalità occorre invertì la tendenza e io spero che già in questa fosse finanziaria con tutto il cuore che vi sarà vi sia una considerazione l'esigenza che la difesa cui chiediamo tanto in tante circostanze
Compresa la missione in Libano che riguarda quelle o colazione lo sicurezza ma riguarda anche la nostra sicurezza e quelle tutti i paesi europei
Alle forze armate per cui chiediamo tanto si dia un evidente segno di considerazione nella manovra finanziaria
Grazie ancora per le
Grazie onorevole Mattarella per il per il contributo che ha voluto portare come particolarmente prezioso o anche come esponente di maggioranza e per le cose che ha detto io soprattutto prendo davvero con un con molta soddisfazione del fatto che anche nella finanziaria prossima si possa vedere perlomeno qualche segnale di e attenzione per le nostre forze armate per per tutto il nostro sistema di sicurezza
Scoop poi parleremo tra l'altro noi abbiamo qui presente il dottor colletta progetto quali chiederemo poi intervenire anche sulla questione dell'intelligenza e della sicurezza Interna della prevenzione di eventuali atti terroristici
E poi la dottoressa
L'Empoli che ha durò un po'gli aspetti anche psicologici perché la guerra e il terrorismo rimettiamolo proprio una guerra psicologica oltre che Cowen tappeti gli attentati ma cerca di imporre un non ha paura e quindi bloccare i processi invita civile di tutti i giorni io chiedo alla all'onorevole D'Alia
Di intervenire anche per ulteriori come dire messi appunto della della nostra allineare il nostro impegno futuro poi per quello che riguarda l'UDC
Chiuderà interventi l'onorevole Forlani
Quale chiedo un po'anche con quell'idea di saper cogliere ne ha sicuramente capace il significato le conclusioni ecco se così si può parlare di una tematica così calda così movimento come quella sulla quale ci siamo intrattenuti quindi adesso la parola all'onorevole D'Alì
Grazie io sinteticamente credo che il tema che abbiamo scelto per questo incontro sulle lotta al terrorismo spiego garanzia dei diritti umani
è un tema complesso perché coinvolge ad ampio spettro politiche interne ed internazionali
Cioè l'undici settembre che è stato qui evocato al di là delle cose che abbiamo detto ai evocato secondo me un dato cioè affatto ha comunicato in maniera dirompente al mondo la dimensione globale di questo fenomeno la sua complessità perché oltre alle forme organizzate di terrorismo che conosciamo e che sono grazie a Dio censite anche dei nostri organi di prevenzione e di sicurezza oltre alla individuazione nello scenario globale di Stati che
Hanno una missione diciamo così che nasce anche dalla loro o insistenza da loro lo storione alla loro tradizione che in qualche modo fiancheggiano sostengono o alcune organizzazioni terroristiche noi abbiamo assistito lo diceva prima il generale vini
Ad un fenomeno che molto più complesso e che riguarda quello che potremmo impropriamente definire anche il cosiddetto terrorismo diffuso cioè quelle forme di aggregazione presenti sullo scenario mondiale presenti nel nostro Paese io ho letto con attenzione ad esempio un libro di una giornalista
Che si intitolava il telefonista di Al Qaeda
Che è arrivato lo spaccato l'esperienza di questo primo collaboratore di giustizia chiamiamolo così impropriamente
Nel nostro Paese cioè uno che organizzava reclutava era inserito e che aveva anche una sorta di doppia identità cioè da occidentale in alcune sue manifestazioni di costume e di comportamento di integrazione sociale ma che e aveva nel suo DNA questa vocazione e fondamentalista alla insurrezione questo forse il fenomeno più complesso e quando l'onorevole Martino in maniera Felice come sempre a evocato la metafora del punto e delle vie Infante
Penso che si riferisse anche e soprattutto a questa realtà evanescente o comunque molto o nascosta nel nostro tessuto sociale e culturali che credo sia estremamente importante
Ora è evidente che io non intendo assolutamente perché non è la mia presunta competenza avventurarmi nel dibattito relativo le questioni internazionali devo però ecco sottolineare un aspetto che l'Afghanistan e l'Iraq
Sono la metafora del fallimento di un sistema di relazioni di organizzazione internazionale che si chiama ONU
Che e dell'unità europea del tempo cioè noi dobbiamo sempre storicizzare i fatti degli eventi li dobbiamo anche sottolineare che anche in Iraq vi sono stati i conflitti etnici
Mono direzionali perché il buon Saddam Hussein diciamo di gas di curdi se né intendeva abbastanza quindi io credo che invece noi dobbiamo come dire trarre gli aspetti positivi e il voto sulla missione in Libano è un aspetto positivo perché cambia l'atteggiamento delle forze politiche nazionali
Di maggioranza e di opposizione rispetto ai temi della politica estere
Cioè rispetto alle missioni internazionali rispetto al contrasto al terrorismo rispetto alla necessità di come dire intervenire nel Medio Oriente in maniera determinata e organizzata
Le forze politiche oggi e credo anche con il contributo dell'UDC
Guardano a queste scelte con un occhio diverso che quello dell'interesse nazionale e non quello dell'interesse dello schieramento d'appartenenza io credo che questo dobbiamo sottolineare e forse forse se anche nella passata legislatura parte invertite
Ci fossimo trovati in queste condizioni e con la opposizione del tempo verosimilmente ci sarebbe stato forse anche un ruolo molto più incisivo dell'Europa anche nel contesto e negli scenari internazionali detto questo io voglio sinteticamente dire però due cose
Il contrasto al terrorismo e la garanzia di diritti libertà impone delle scelte di governo nazionali
E che come dire riguardano le politiche che non solo sul piano della sicurezza ma in quello che come dire ormai con un termine di moda viene definito le politiche integrazione la vogliamo fare nel nostro Paese su questo io credo
Che se la strada
Del Libano chiamiamolo così e una buona strada dovremmo come dire incamminarci anche su altre questioni che riguardano il contrasto e la lotta al terrorismo interno ed internazionale ormai nella sua dimensione esistenziale mutevole
Dovremmo avventurarci su questa stessa strada a cominciare dalla questione che riguarda la riforma dei servizi
Dove per la verità il dibattito che ha interessato il nostro Paese negli ultimi mesi è stato più concentrato su un come dire almeno nell'immaginario collettivo più sulla questione
Della organizzazione verticistica diciamo così della gestione dei servizi anziché sui contenuti e sulle missioni dei servizi
E verosimilmente io credo che questo tema sia un tema centrale perché non è possibile che oggi ad esempio con riferimento alle garanzie funzionali nel nostro Paese l'attività di controspionaggio ad esempio e un'attività che viene considerata borderline o che comunque è soggetta ad un sindacato giurisdizionale dei confini molto incerti e quindi questo Bull era anche le motivazioni e le capacità di intervento delle nostre strutture
Peraltro verso non sono chiari i limiti dell'esercizio di questa funzione di prevenzione di formazione di sicurezza che i servizi devono svolgere
E questi sono temi su cui ovviamente aspettiamo un confronto perché è necessario ed è un tema che deve essere oggetto di una riflessione di un confronto condiviso in Parlamento
Una seconda questione
Riguarda ahimè un tema importante ma posto male secondo me da un governo che la legge sulla cittadinanza perché anche questo è un tema molto delicato e che coinvolge come dire anche le questioni relative alla ai diritti di libertà e alla prevenzione del contrasto al terrorismo li indico come temi per non perché non voglio dilungarmi
E credo che sia un tema posto importante da condividere ma posto in un momento sbagliato e con contenuti discutibili che devono essere oggetto di un confronto parlamentare o ampio perché attiene a regole che riguardano la nostra carta costituzionale cioè i diritti di cittadinanza il godimento dei diritti costituzionalmente garantiti
La terza questione riguarda ovviamente la immigrazione
E la gestione dei flussi anche questo è un tema che non può essere oggetto di steccati di natura ideologica ma deve essere oggetto soprattutto oggi
E soprattutto dopo che le politiche spagnole di chiusura delle frontiere e che si apprestano anche come dire ad operazioni di maxi espulsione degli irregolari
Complicano ancora di più e moltiplicano determina una conseguenza del moltiplicarsi degli sbarchi e dei flussi regolari nel nostro Paese
è evidente che anche questo è un tema che va trattato con attenzione di un tema che coinvolge politiche estere internazionale perché centrale il ruolo e i rapporti con la Libia
Kent quando noi eravamo al governo erano oggetto continuo lo dico senza polemica ma proprio perché per comprendere che i contenuti delle questioni poi travalicano anche la logica degli schieramenti
Perché la polemica che si fece con noi fu quella che non dovevamo discutere con la Libia perché la Libia non aveva sottoscritto la Convenzione di Ginevra e quindi era un Paese che non garantiva una serie di diritti umana
E il ruolo di Malta bene ha fatto il Governo ad assumere questa iniziativa trilaterale con Malta e la Libia ma io credo che sia importante che il segnale che si dà anche sui temi dell'immigrazione non può essere un segnale che inconsapevolmente o indirettamente come dire porti alla moltiplicazione dei flussi regolari perché purtroppo è quello che in questi mesi si è verificato nel giugno nel nostro paese e da ultimo e concludo io credo che sia necessario ed opportuno che anche sulla come dire organizzazione delle forme di contrasto
Alla terrorismo interno ed internazionale
Temi che vengono accennati che echeggiano avvolto in Parlamento nelle forze politiche quale ad esempio di un nuovo ruolo da assegnare alle procure antimafia alle direzioni alla Direzione nazionale antimafia sia per quanto riguarda il contrasto all'immigrazione clandestina ma anche per quanto riguarda il contrasto al terrorismo
Sì a un tema che oggi più di ieri debba essere oggetto di un confronto e di un approfondimento perché su queste questioni si gioca il futuro
Della sicurezza nazionale del nostro Paese della integrazione nel nostro Paese ma soprattutto diciamo della salvaguardia di interessi fondamentali che credo stiano a cuore a tutti noi indipendentemente da dove politicamente siamo collocati grazie
è arrivato l'onorevole eccellenza salutiamo travaglio
Allora come come da programma perché che ci cercando magari accelerano un po'i tempi per l'impegni del onorevole Martino gli onorevole Martin e Mattarella io volevo un po'un flash da parte della dall'esperto diciamo della della polizia sulle intelligenze la prevenzione possiamo in questo Paese stare
Al tranquilli relativamente tranquilli cosa stiamo facendo
Pregherei la sintesi perché Point dobbiamo accelerare i tempi di chiusura questo comprendiamo purtroppo fanno sempre un po'le specie gli ultimi
Grazie onorevole Bossi io cercherò di essere sintetico e anzi sicuramente sarò sintetico dirò subito che gli scenari internazionali ci chiamano direttamente in causa come operatori delle forze di polizia il terrorismo internazionale come è stato detto da chi mi ha preceduto è un terrorismo che in qualche modo opera in franchising nel senso che posto che ha una medesima matrice di tipo ideologico o religioso che dir si voglia
Ha sviluppato sì che si si sviluppa solo all'interno di diversi Paesi fenomeni per così dire autoctoni che chiamano direttamente in causa la capacità di contrasto delle forze di polizia che sono direttamente chiamate ad operare in quel territorio
Dico subito per sgombrare il campo da equivoci che il dibattito più mediatico che politico che è stato animato
Da alcuni commentatori su autorevolissimi giornali in ordine alla sospensione dei diritti umani e delle libertà civili
Come condizione necessaria per rendere più efficace la lotta al terrorismo internazionale
Non è assolutamente condivisi condivisibile non è condivisa
Da chi come me poliziotto e sono la stragrande maggioranza parlo a nome della stragrande maggioranza mosse di dire della totalità i poliziotti e dei carabinieri non è condivisa non soltanto per ragioni di intimo convincimento non soltanto perché ci chiamiamo di una tradizione giuridica a sentimenti di democrazia e di libertà ma perché è la sospensione dei diritti e il ricorso a forme inconsuete di contrasto sono semplicemente inutili
Parlo con un minimo di cognizione di causa che mi perdonava onorevole se faccio riferimento personale ho avuto il privilegio di operare presso la DIGOS di Roma dal mille novecentottantuno fino a due anni fa
E quindi sia da giovane operatore che ha fronteggiato con le risorse che aveva a disposizione il terrorismo interno delle Brigate Rosse sia da più maturo esperto tra virgolette tale non sono ormai sono stato presentato in questa veste di questioni che riguardano il terrorismo dico con molta franchezza che l'attività di contrasto deve essere esercitata con strumenti a volte straordinari ma che rientrino nell'ambito della civiltà giuridica la quale ci richiamiamo
Noi siamo strumenti della democrazia non siamo aguzzini della democrazia questo significa che giammai accetteremo l'idea di dover ricorrere all'uso della forza incontrollata utilizzando zone grigie che sono assolutamente contro indicate per far fronte ad una ad un fenomeno che invece può essere affrontato ripeto con strumenti straordinari ma che siano inscritte nell'audio dalla nostra tradizione giuridica
Detto questo
Il cosiddetto decreto Pisanu la legge di conversione la centocinquantacinque non riteniamo che siano un ottimo strumento i colloqui investigativi le espulsioni mirate ovviamente ci siano elementi che facciano ritenere che ci sia una intelligenza una un concorso in attività terroristiche o pseudo terroristiche sono strumenti efficaci che possono essere sicuramente migliorati
Che in qualche modo vanno armonizzati nell'ambito di una legislatura europea che invece lacunosa perché qui occorre dire che gli stati membri hanno recepito e l'Italia lo ha fatto ben dodici convenzioni però ciascuna di queste convenzioni è stata recepita con una legislazione penale autoctona
Che spesso non è in perfetta sintonia con gli stati limitrofi
Voglio andare dal piano della dissertazione teorica quello concreto se noi oggi possiamo avere intercettazioni preventive per una certa fattispecie di reato qual è il terrorismo internazionale
Ecco sarebbe auspicabile che i colloqui investigativi le intestazioni
Preventive gli stessi permessi permessi di soggiorno premi hanno addirittura la carta di soggiorno per contributi di particolare entità
Fossero strumenti condivisi e che è sempre possibile per la polizia italiana intercettare alla luce del diritto e con tutte le garanzie la previste
Un sospetto terrorista sarebbe auspicabile che se il terrorista che in Europa gode di una possibilità di muoversi assolutamente certificata potesse essere perseguito analizzato verificato almeno in ambito europeo lo abbiamo verificato con un arresto
Qui quel terrorista che era scappato dal in Inghilterra che la DIGOS romana a catturato qui a Roma ed è proprio parlando con questi soggetti che ci siamo resi conto che se qualcuno è convinto che le forme di partecipazione di collaborazione siano frutto di coercizione fisica si sbaglia di grosso
Le spinte motivazionali che animano questi soggetti creano il rischio che forme coercitive non producano alcun risultato in un soggetto colluso nel soggetto coinvolto ma fortemente ovviamente ideologizzato e possono creare tanti innocenti
Possono creare i casi di innocenti che vengono ingiustamente perseguiti quindi gli strumenti della democrazia sono strumenti efficaci possono essere affinati e noi ripetiamo la legislazione europea dovrebbe essere più omogenea insistiamo col dire che il coordinamento giudiziario è fondamentale le forze di polizia si stanno attrezzando ci sono degli organismi interforze che funzionano bene c'è un centro di analisi strategica antiterrorismo che in qualche modo cerca di filtrare e ciò che è opportuno che venga sviluppato in sede investigativa e ciò che invece appartiene al novero delle cosiddette polpette avvelenate come usiamo dire in gergo però è ovvio
Che al raccordo operativo sul territorio tra le forze di polizia non può che seguire addirittura precedere un raccordo di tipo giudiziario noi ancora oggi abbiamo casi di indagini che vengono condotte in procure diverse su filoni omologhi o sovrapponibili
è le procure non hanno un organismo di concertazione tra di loro quindi il dibattito che l'onorevole da via ha ha voluto ribadire sulla necessità di istituire una procura nazionale antiterrorismo o di istituire una sezione specializzata all'interno da procurarsi antimafia e assolutamente attuale
Sembrava che ci fossero convergenze politiche sufficienti perché si arrivasse
Ad una soluzione che apportasse a questo risultato però ancora oggi stiamo aspettando una forma di coordinamento che essenziale sarò sintetico onorevole
La polizia di Stato labili carabinieri in misura molto minore
La Guardia di Finanza sul territorio si organizzano ovviamente con gli strumenti che hanno abbiamo pagato pegno quando in qualche modo la dottrina e la giurisprudenza si sono come dire dovuti cimentare sulla interpretazione noi portiamo giudizio personaggi che riteniamo come dire
Terroristi o comunque aderenti a cellule terroristiche poi c'è un dibattito assolutamente serio assolutamente pertinente sulla differenza tra terrorista resistente in teatro bellico entrato non bellico ecco
Occorre anche qui che la dottrina e la giurisprudenza si affinino ulteriormente anche qui in ambito europeo perché non dobbiamo creare zone franche dove magari ci sia una maggiore possibilità di tolleranza
Ho occorre un'attenzione particolare e qui non posso che condividere l'analisi del genere del generale mini
Un'attenzione particolare al futuro prossimo alle analisi molto molto dirette fatti su cui gli attentati di Londra di Madrid c'hanno fatto scopre una cosa abbastanza banale ma inquietante l'i terroristi non venivano da fuori
I terroristi erano giovani nati in quei Paesi appartenenti addirittura alla piccola borghesia in qualche modo tra virgolette integrati
Bene la sfida che dobbiamo cogliere come forze di polizia è quella di una prevenzione attenta
Alla politica il compito di cogliere questi segnali che sono fondamentali il diritto di cittadinanza sì però è importante che si comprenda che le cellule dormienti alle quali in un certo modo si è fatto riferimento nella nel nella evocazione turismo internazionale probabilmente più che di cellule dormienti dovremmo parlare di una generazione dormiente rispetto alla quale le forme di integrazione sono essenziali
Perché evidente che il terrorismo in franchising al quale lo devo prima si alimenta di forme autoctone che sfuggono ad un controllo centralizzato quindi anche qui condivido non c'è una centrale del terrore non esiste una cupola paragonabile a quella mafiosa
C'è qualcosa di diverso
Per mettere le forze di polizia e concludo rapidissimamente nelle condizioni di ben operare però occorrono mezzi adeguati occorre è qui e non voglio apparire retorico con le solite richieste no occorrono mezzi adeguati occorrono mezzi per la formazione occorrono mezzi per la professionalizzazione degli operatori di polizia
Perché non è pensabile che qualcuno supposta sostenere che poliziotto tra virgolette normale possa essere tranquillamente utilizzato per il controllo Territorio o per un'intercettazione telefonico per un pedina tutto o per un'attività di investigativa in un ambito specialissimo qual è quello del terrorismo internazionale da questo punto di vista non possiamo che prendere come un auspicio assolutamente favorevole quello che la prossima Finanziaria stanzi le risorse necessarie
Non vogliamo soldi per gli stipendi sono importanti anche quelli ma vogliamo dei soldi perché la polizia venga ammodernata si è resa efficiente e quindi in grado di diventare ancor più di quanto già non sia strumento di democrazia in Italia
E all'estero grazie
Dovrei dare la parola all'onorevole Forlani per perché e poi con una una dulcis in fundo chiedevo alla gli aspetti psicologici noi dobbiamo vivere per Martino ministro Martino che chiedeva andar via ma ma aveva fatto segno di una chiusa Tura o ci rinuncia
Non voglio infliggere ulteriori discorsi all'auditorio vi ringrazio per l'invito
Ovviamente mi rifiuto categoricamente di polemizzare con l'amico Sergio Mattarella anche se lui sa benissimo che ho idee diverse dalle sue regine riguarda l'Iraq auguro successa questa vostra manifestazione scusa grazie
Forlan
Pure regionale
Tira le conclusioni di un dibattito sopra così complesso così articolato e anche così ricco di spunti suggestioni non è impresa molto semplice anche perché si sono toccati in molti diversi aspetti tutti in qualche modo connessi con il tema principale perché non c'è solo la lotta al terrorismo all'azione di Intelligence della repressione il fenomeno in se stesso nelle sue articolazioni ma ci sono sullo sfondo di questa tematica le grandi problematiche di politica estera che il mondo sta vivendo in questo momento e quindi la guerra che si sono registrate le missioni internazionali il dibattito sulla necessità della corte della dell'intervento della comunità internazionale indeterminati teatri di guerra o comunque di stabilità
Missione giusto emissioni secondo alcune stime secondo alcuni non opportune guerre che si doveva fare quello che non si dovevano fare legittimità internazionale è un tema molto complesso che purtroppo ne implica tanti altri che forse sono stati toccati in modo meno incisivo
Mi limiterei intanto alla questione
Che è quella che il cuore un po'del della tematica così come ci è stata indicata
Che ha posto il ministro Martino all'inizio del suo intervento
L'idea cioè che nel momento in cui la diffusione e la pericolosità della minaccia terroristica si è registrata nella sua maggiore intensità
Cioè con l'attentato alle due Torri l'attentato sul territorio americano
L'undici settembre si sia creata una grande dicotomia
Una sorta di contrasto una difficoltà di conciliare
Due aspetti essenziali per gli equilibri della della comunità mondiale
Da un lato
La necessità di una lotta più incisiva più efficace più capillare al fenomeno terroristico che significa azione di prevenzione un'azione di Intelligence azione di repressione
E dall'altra la tutela
Di un patrimonio
Di diritti umani di valori di garanzie che hanno costituito veramente
L'essenza degli dei nuovi o equilibri dell'Occidente democratico a partire dalla seconda guerra mondiale fino ad oggi
La seconda guerra mondiale
Nata sulle cene il cioè sulla seconda guerra del secondo dopoguerra
Sulle ceneri
Di una deflagrazione devastante
Milioni milioni di morti l'Olocausto la dignità umana
Calpestata livelli di massa
Tutto questo aveva prodotto una cultura avanzata dei diritti umani delle garanzie sancita dalla Carta delle Nazioni Unite dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del quarantotto
Che è ripresa in larga misura dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo del mille novecentocinquanta e da tanti altri accordi e convenzioni che si sono succeduti nel tempo
E quindi la tutela della dignità umana
La una diversa regolamentazione dei trattamenti carcerari divieto dei trattamenti degradanti della pena di morte almeno per quanto riguarda l'Europa
Le garanzie giurisdizionali diritto di difesa l'equità nei giudizi la corretta utilizzazione delle prove
La tutela della privacy
Rispetto alla quale
L'Europa era arrivata ad una cultura molto molto avanzata corrette mettono metodo metodologie d'indagine per individuare i sospetti
Era tutto un grande patrimonio di valori che ispirata gli ordinamenti democratici occidentali e che questi si noi vogliamo esportare anche nei Paesi cui ancora questi principi e questi diritti non sono tutelati
Nel momento in cui la minaccia terroristica rivelato questa sua pericolosità e questa sua capacità di incidere a livello mondiale e come diceva giustamente Martino non è un problema che riguarda gli altri ma riguarda ormai
Tutti i Paesi del mondo perché ci sono cellule come è stato dimostrato dalle recenti drammatiche vicende in tutti i Paesi anche dell'Occidente democratico
Questo pericolo ha naturalmente posto il problema se la comunità internazionale poté e quella democratica in particolare potesse ancora permettersi questo questa forte struttura ordinamentale di tutela
Dei diritti umani e questo grande problema e questo grande problema
Perché sicuramente ad una
Azione incisive capillare di repressione del terrorismo
Deve corrispondere quanto meno una tutela delle garanzie io sono d'accordo con quanto diceva Martino sulla necessità di accettare di sacrificarci un po'accettare certe restrizioni delle libertà le lunghe appunto code agli al miglior negli aeroporti
Certe misure di ordine pubblico ma sicuramente quando si tratta delle garanzie
Quando si tratta di ledere alcuni cardini fondamentali della dichiarazione dei diritti dell'uomo
Comincio ad avere qualche perplessità
E purtroppo nella lotta al terrorismo nel corso delle azioni militari che si sono succedute delle vicende cui abbiamo assistito in questi anni alcuni aspetti inquietanti
Sono emersi Guantanamo trattamento di questi detenuti questi prigionieri qualcuno nel tempo è stato anche scagionata
Garanzie processuali di fatto sospeso completamente travisate rispetto a quelle che erano previste dagli ordinamenti statuale
Carcere di Abu Ghraib in Iraq quelle immagini terribili che sono state diffuse la vicenda che riguarda pro nostro Paese Abu Omar un non so se fosse un cittadino italiano residente in Italia che comunque viene portato via di forza dall'Italia dal servizio segreto di un altro Paese violando la stessa sovranità nazionale sono tutte questioni che inducono delle riflessioni e su sulle quali sicuramente governi e parlamenti devono interrogarsi per trovare il giusto equilibrio il giusto contemperamento tra la tutela di garanzie fondamentali che costituiscono un grande patrimonio a mio giudizio della civiltà moderna la cultura dei diritti umani
E quelle che sono l'esigenza di repressione adeguata di un fenomeno che così capillare così insidioso così nascosto così vile perché chi va a colpire va a colpire non solo stazioni ferroviarie luoghi di grande concentrazione di popolazione civile inerme e indifesa e ignara a tradimento senza alcun preavviso sicuramente la forma più più spregevole
Di violenza di attacco e di massacro è quella terroristica del terrorismo cui abbiamo assistito in questi anni
Io credo che il giusto equilibrio il giusto contemperamento debba essere trovato negli ordinamenti ma che non vada smarrito il senso delle garanzie
Qui avrei tantissimi
Dati i rapporti di Amnesty International delle organizzazioni umanitarie effettivamente ci sono a parte i casi che ho citato diversi passaggi un po'inquietanti discutibili che hanno creato polemica anche nei paesi in cui si sono verificati
Mentre l'Europa devo dire che anche con le normative anti terrorismo che adottato successivamente all'undici settembre ha mantenuto probabilmente questo equilibrio tra tutela dei diritti e azione
Incisiva e c'è anche una risoluzione del Consiglio d'Europa in questo senso del due mila due che salvaguardare questo principio in qualche altro Paese
Ci sono elementi di maggiore inquietudine mi riferisco in particolare Gran Bretagna Gran Bretagna e Stati Uniti cui si riferiscono alcune delle denunce più gravi
Su violazioni di diritti umani
E delle garanzie giurisdizionali e in quegli stessi Paesi in quegli stessi Paesi governi sono stati criticati dalla magistratura ed ai Parlamenti per questi episodi quindi non è una critica i Paesi in se stessi ma forse a certe metodologie d'indagine che hanno vestito governi governi che peraltro hanno raggiunto anche dei successi per c'è anche il problema della
Dell'incisività della tutela dal terrorismo l'Inghilterra è uno dei Paesi un po'sotto accusa tutto proprio per la tutela dei diritti umani però quella cellula che voleva mettere gli esplosivi negli Ciampi degli aerei eccetera è stato individuato ed è stato debellato
Esigenze contrastanti da bilanciare
E da conciliare
Ma per mia cultura mia impostazione io del resto faccio parte della Commissione sta mi sono occupato quindi più di politica estera che di questioni difensive o di Intelligence come può essere accaduto ai colleghi a Bosio ad alienare gli ex ministri
Della difesa sono più portato ad analizzare i problemi sotto l'approccio politico e io credo che il terrorismo ferme restando tutte le esigenze di Intelligence e di indagine e di repressione
Sì è un problema che ha forti radici politiche che abbia forti radici nella storia di questi anni e in alcuni problemi che investono gli assetti mondiali
Io non credo che il terrorismo sia diretto guidato ed elaborato
Dai poveri del mondo da coloro che risentano dei grandi squilibri nella distribuzione delle risorse che soffrono la fame che devono emigrare che vivono gli orrori delle guerre dell'epidemia che non possono beneficiare
Di tante risorse concentrate in alcune aree più ridotte del mondo io credo che il terrorismo sia guidato
Da strateghi
Da speculatori da personaggi che per tutt'altri interessi che non la tutela della povertà per interessi politici per interessi di potere per interessi petroliferi Energetici perseguano l'instabilità e la destabilizzazione
Io non credo che sia fatto per i poveri a livello decisionale
Io credo che però ai poveri del mondo venga richiesta da questi personaggi da queste forze la manovalanza e lì si trova terreno fertile si trova terreno favorevole
Perché finché la povertà sarà così diffusa finché le ingiustizie sociali distributive saranno così forti finché tanta parte della gioventù mondiale non avrà una prospettiva di autorizzazione
L'inserimento di accesso alle risorse di accesso all'arco molto spesso e vivrà nelle condizioni maggior degrado più facilmente
Sarà attratta
Da quelle culture di fanatismo da quell'interpretazione distorta dell'Islam attraverso la quale questa manovalanza reclutata da grandi strateghi del terrore
E quindi occorre incidere su problemi di carattere politico su problemi di redistribuzione economico di redistribuzione nel genetica su problemi di promozione
Delle economie del terzo mondo e quindi in particolare la cooperazione allo sviluppo è uno dei nodi fondamentali ci sono poi problemi di assetto territoriale che vanno riviste investono in particolare il Medioriente il terrorismo mediorientale l'instabilità
La continua proliferazione di focolai di guerra in quelle aree è profondamente legato al problema
Di redistribuzione di riassetto del territorio
I palestinesi
Per
I
Insediati in questi campi profughi dove la vita impossibile e senza prospettive e senza possibilità di senza speranze soprattutto per i giovani
Devono trovare un loro Stato devono trovare una loro patina quelle uno dei grandi problemi che dovrà essere risolto
Uno stato entro confini certi che coi esista pacificamente con Israele che collabori magari con Israele che ha tanta parte della sua popolazione
Che ebraiche che araba e non è non è tutto ebraica e quindi è naturale che dovranno crearsi non solo lo Stato
Ma dovranno cooperare
Un giorno questi due Stati
La necessità di c'è il problema del Golan problema delle fattorie di Sheba dell'evacuazione della Cisgiordania tutti problemi che coinvolgono la Siria il Libano i paesi coinvolti in questi attuali conflitti
Che devono essere affrontati e risolti occorre una grande conferenza sul Medioriente che non porti a termine soltanto la road map per quanto riguarda la questione palestinese ma riguardi anche questi aspetti
Che investono gli stati limitrofi perché Hezbollah non è soltanto una forza che riflette le aspirazioni degli estremisti sciiti dell'IVA Hezbollah è uno strumento che la Siria è uno strumento dell'Iran
E in qualche modo un avanguardia di Paesi che perseguono ancora l'instabilità dell'area perché ancora intendono affermare alcune proprie rivendicazioni politiche
è un'area peraltro quella mediorientale
E quella islamica più in generale
In cui molto spesso troviamo ancora governi autoritari
Governi non religiosi governi laici Imana cronisti ICI paternalistico ci molto spesso espressione di classi dirigenti corrotte
Che quindi non sono percepiti come rappresentativi degli interessi delle legittime aspirazioni dei rispettivi popoli sono vissuti come nemici dei popoli e più facilmente anche questo alimenta la propaganda di quell'organizzazioni fondamentaliste dalle quali molto spesso si
Sì irradiano le cellule terroristiche
Si diceva l'esportazione della democrazia la necessità di portare la democrazia come panacea di questi mali questi problemi è vero è vero
Noi tutti auspichiamo che il luogo che questi regimi si evolvano verso la democrazia ma stiamo molto attenti a non limitare il concetto di democrazia a quello di democrazia elettiva l'esportazione della democrazia elettiva non basta se non si esporta la cultura dei diritti umani la cultura delle garanzie della dignità dell'uomo la cultura delle libertà
Perché
La democrazia elettiva è stata portata in Afghanistan
Con un risultato positivo per il governo Karzai sicuramente un governo amico dall'Occidente è un Governo che intende stabilire una condizione di democraticità effettiva del paese di rispetto i diritti umani da un governo che non riesce a
Rappresentare tutta la realtà complessa di quel Paese e quel Paese e di nuovo in guerra c'è ancora la guerra civile anche se ce lo dicono ora a ritmi alternati
A corrente alternata i mezzi di informazione cioè di nuovo eroe civile e c'è il ritorno dei talebani nel sud del Paese perché il governo democraticamente eletto non è riuscito a imporre la sua autorità su tutto il territorio del Paese
In Iran
Io non c'è democrazia elettiva in Iran si vota ci sono tutte queste sovrapposizioni di organismi
Religiosi rispetto alle autorità civili questo questo sicuramente questo limita la democrazia però il Parlamento eletto il governo espressione del Parlamento il presidente eletto dal popolo
Ma quale presidente eletto il popolo ha eletto un presidente che sta perseguendo la destabilizzazione mondiale che sta lavorando per l'arma nucleare che è fonte delle grandi inquietudini di questo momento quindi stiamo molto attenti alla mera valorizzazione della democrazia elettiva rispetto agli altri elementi della democrazia che solo la cultura del diritto la cultura della dignità umana
L'Autorità nazionale palestinese non è ancora uno Stato ma è fondato sulla struttura elettiva finalmente hanno votato l'anno scorso hanno tutti contenti che era
Da circa vent'anni che non si celebravano elezioni
Ma chi ha vinto le elezioni l'ha vinto hamas l'ha vinto è oggi il primo ministro è un uomo di Hamas e Hamas e il partito che anche una frangia terroristica che ha causato l'instabilità
Degli ultimi mesi degli ultimi anni in quell'area Allo stesso modo Hezbollah Scola non è solo un gruppo terroristico un partito è un partito che ha deputati eletti che ha un forte una forte rappresentanza nostra presentati vita popolare a dei ministri
Potrebbe un domani assumere la guida del governo al posto degli islamici moderati che ci sono oggi però non basta non basta tutto questo quando parliamo di esportazione della democrazia quando parliamo di portare a votare dei popoli che fino ad ora hanno avuto delle dittature stiamo molto attenti a non trascurare
La grande necessità di trasfondere in questi Paesi in questi popoli attraverso un dialogo attraverso la cooperazione attraverso gli aiuti attraverso rapporti sempre più intensi trasfondere anche la nostra
Cultura della democrazia oltre ai meccanismi
Culturali oltre meccanismi ordinamentali
Della democrazia
Iran se penso
Che c'è stato fino all'anno scorso un presidente come Khatami
Che inizialmente si era presentato come presidente riformatore come presidente cura liberalizzare quel Paese riconosce i diritti delle donne
Diminuire un po'l'autorità dei religiosi
Aumentare libertà civili e attenuare questo questo questa questo obbligo di stato di rispettare le regole più oppressive della della religione o di una certa interpretazione della regione Nuccia spettatori europei ci aspettavamo da questo presidente alla luce queste promesse grandi risultati
E l'UDC ma io mi sono di grande attualità ho bisogno di tempo abbiate pazienza non è facile provocanti ostacoli e alla fine noi europei ansiosi di realizzare presto obiettivi che per noi sono dati quasi per scontati
Abbiamo perso la fiducia cosa Presidente abbiamo detto che delusione questo presidente che che imbroglio che è stato detto tante cose non ha realizzato niente
E questo presidente ha perso un po'l'appoggio dalla comunità internazionale sicuramente degli americani con il tempo anche del del delle culture europee che sono in contatto con le opposizioni iraniane
Che cosa è successo dopo questo presidente
O o comunque il suo preteso successore ha perso le elezioni ed è arrivato Ahmadinejad cioè il presidente vuole la cancellazione di Israele e che oggi sfida agli Stati Uniti speculando sul fatto gli Stati Uniti militarmente non possono più intervenire perché impantanati nel nell'Iraq
Come prima veniva ricordato
Quindi io voglio sottoporre una serie di suggestioni per stare molto attenti anche questo concetto di esportazione della democrazia
Stare molto attenti hanno svilire i diritti e le garanzie il cui mantenimento sono l'unica condizione perché veramente si possa fermare a livello mondiale la libertà
Grazie all'onorevole Forlani che ha compiuto un'analisi molto approfondita e molto su dettagliata e anche importante specifica la quale c'era bisogno perché è chiaro questo convegno noi abbiamo un po'per flash affrontato varie quaestio
Io peraltro chiedo scusa perché
Ma non fa farla parlare per ultimo non è come dire una diminutio ma anzi come si dice dulcis in fundo perché c'è un aspetto e io credo importantissimo cioè il noi abbiam parlato di terrorismo
Spero di Boffo unzione nella misura in cui condiziona nel profondo anche negli aspetti psicologici la vita delle persone
La milioni di persone che che sono costretti a cambiar vita proprio per le per la paura del terrorismo magari eventi che non si vedranno mai ma che ottimo riccamente come ci spiegava piuttosto letta possono avvenire allora la dottoressa Viera vera scusate per le voi
Che è presidente della Federazione italiana delle psicologi io credo sia la la persona più adatta ecco per spiegarci
Come vivere questa situazione se ci sono ampi tratti a questa paura come convivere ho detto terrorismo che purtroppo sembra doverci accompagnare per parecchi anni grazie
Intanto buongiorno
A tutti un ringraziamento per i le persone rimaste
Sì se le conclusioni hanno un merito in questo caso il merito è quello dell'analisi psicologica quindi come dire agli psicologi o alla Psicologia o la psicanalisi
In particolare e destinata alla lettura conclusiva di una tavola rotonda complessivamente a mio avviso molto protesa
Alle ai come si può dire a trovare gli strumenti di soluzione
Quando si lavora su una patologia perché comunque il terrorismo che ci piaccia o no è una patologia è una forma di ossessione è stata fortunatamente è toccato il tema di come si forma un'identità allegata una soluzione che quella del terrore
Dal genera nei minimi e dal dottor con Letta e anche dal rappresentante del Copaco guarda caso tutte relazioni tecniche senza nulla togliere
Alla politica e alle scelte politiche che hanno sicuramente una declinazione fondamentale nelle scelte e nelle soluzioni però quando si curerà una patologia innanzitutto devi comprendere il significato cioè di che patologia si tratta
Devi entra deve avere il coraggio di accettare quel tipo di patologia cioè noi oggi rimuoviamo costantemente ciò che già sappiamo non è vero
Che non è definibile il terrorismo questo tipo di terrorismo ha come eccellenza il terrorismo cioè il terrore e sorprendente se dal mio punto di vista chiaramente
Tecnico la rimozione che fa l'Italia ma che fanno anche forse anche e chi interpreta a livello internazionale non è che appartenere alle Nazioni Unite o la NATO o ad altri Stati molto più prestigiosi significa che venga compreso il meccanismo psicologico la Psicologia come voi sapete spero perché molto negata come disciplina
Non è esclusivamente l'interpretazione della follia ma anche delle follie collettive la psicologia di massa
Che è stata beh Erich Fromm per citare un un grande psicologo
Di gruppo io sono uno psicanalista anche di gruppo non sono individuate quindi il comportamento che produce risultati nella cambiamento dei comportamenti sociali
è l'aspetto principale sul quale si muove il terrorismo essendo il terrorismo a differenza della guerra il non luogo
Della contrapposizione del nemico cioè nel senso che nella psicologia della guerra c'è un'idea di occupazione consente di strumenti della difesa e credo che il generale l'opposta comprendere molto bene non solo la strategia e la psicologia militare si basa proprio su questo e tutto abbastanza chiaro vengono organizzati gli eserciti
C'è una simbologia della guerra che riguarda due mila anni della storia dell'umanità pur essendo l'umanità non necessariamente collusiva
E non è parte del della struttura archetipica dell'umano andare in guerra ce ne dobbiamo uscire anche dall'utopia dell'accessibilità è chiaro che nel tentare in poco tempo in dieci minuti di dire alcune cose significative che non siano banale che siano utilizzabili da dal politico e dall'esperto e oltretutto fare sì che si esca momentaneamente dall'anni ebreo usi identificare il terrorista di di identificare i possibili scenari Mickey scenari che è un po'l'idea della soluzione
Della diagnosi
Un meccanismo Complesso quindi diciamo che il terrore si basa proprio nel nell'anno visibilità del De Micco cioè il soggetto o i soggetti o le comunità sociali
Non sono in grado di individuare cioè non è nell'interesse del terrorista essere individuabile
E non è nemmeno possibile definire oggi quali saranno gli scenari del futuro quelli visti i sistemi difensivi per motivi diversi dall'analisi disco letta
Io ritengo che dal punto di vista
Sì con logiche o siano inutili finché non si comprende qual è la tipologia della trasformazione del terrorismo è stato detto il terrorismo territoriale
Nella trasformazione di un terrorismo chiamiamolo planetario non dobbiamo dimenticarci che l'uso di internet e le nuove tecnologie possono mutare in modo esemplare in modo tragico credo che sia stato l'onorevole Mannino a usare la parola tragedia nella sua eccezione nei suoi significati simbolici
Più eclatanti perché proprio di questo io a mio avviso ci si dovrebbe preoccupare è ovvio che parlare oggi di tutela dei diritti umani lo trova abbastanza
Mi devo dire sorprendente perché vuol dire un'altra negazione della psicologia esistono e meccanismi di difesa che si chiamano rimozione
Cioè di fronte situazioni complesse che creano e anzi e angoscia l'individuo che cosa fare rimuove dimentica sostituisce un significato con un ampio coppe credo che oggi mi ringrazia comunque l'UDC per avere avuto questo grande coraggio di inserire la psicologia in un tema apparentemente così
Ridotto alle alle diciamo il sistema delle difese
E al sistema delle scelte e delle strategie dei popoli che sicuramente importante ma bisogna comprendere oggi
Che i fondamentalismi nascono all'interno delle strutture affettive dell'individuo noi abbiamo una visione dramma a mio avviso drammatica perché continuiamo a non voler comprendere che il comportamento sociale anche i comportamenti di gruppo quindi anche il sistema per cui si organizza una strategia con funzioni
Che avvertano modificare uno stato un'organizzazione sociale o la politica stessa vedi Madrid
Parte comunque da un'origine soggettiva noi abbiamo una visione che nega
Quando ci occupiamo di temi sociali che comunque se una comunità un gruppo di persone fanno una scelta su un'ideologia su un'idealità o su un'utopia o su un'idea che verte a modificare il cambiamento degli altri individui parte da un'idea affettiva personale
Il kamikaze e i terroristi inglesi ma anche i terroristi che sono andati ad addestrarsi in Pakistan che sono stati quelli citati dal generale Minini sono un indicatore preciso trovo molto come si può dire noi abbiamo una necessità di rassicurare ci per cui usiamo molti luoghi comuni tra cui pensare alle lotte di classe non esistono del pensiero del terrorista la lotta di classe non esiste
Nella psicologia del terrorista quella che il bene degli altri non esistono esistono semplicemente un'idea ossessiva per cui si deve modificare una situazione che parte quasi sempre da una personalità che ha costruito nel proprio isolamento psicologico la costituzione di un ideale dentro al quale costruisce il suo percorso
Di guerra che può essere anche politico una politica distruttiva che sia la l'aspetto sanante di un proprio problema personale
La negazione della soggettività che era tutti i problemi della soluzione ho avuto la la Pia piacere non si può dire il piacere e l'onore neanche l'onore
La mi sono trovato a dover seguire in terapia un terrorista di Sendero luminoso molto importante molto famoso di cui non ho mai saputo il nome perché era celato e tutelato
Dall'anonimato viveva in Italia faceva un lavoro di operaio
E aveva tentato il suicidio e mi era stato dato in gestione
Come terapia chiamiamo tentando la via salvifica perché vi cito un caso personale del mio lavoro
Nella definizione del anomalie che utilizziamo nelle rimozioni sulla questione del terrorismo Sendero luminoso che è stato grande terrorismo
Del del Sudamerica se voi ricordate dove l'uccisione dell'individuo era irrilevante quindi dovremo inserire in questi dieci minuti
Anche la visione dell'idea della vita e la cultura della morte l'aspetto assolutamente irrilevante
Di quella che la tutela degli altri Diversi da tempo quindi il nostro terrorista di grande personaggio di Sendero luminoso aveva come diciamo ma l'essere come disagio non poste stare dentro la foresta dentro questi luoghi
Oscure per portare avanti una loro battaglia questo perché lo cito sicuramente i terroristi di Sendero luminoso sono molto lontani dal terrorismo di oggi perché quello era un terrorismo territoriale prediletta insomma c'è di tutto e di più se vogliamo usare le simbologie del sacrificio all'interno di un aspetto che lì sì era legato alla lotta di classe il nostro terrorista oggi non ha un'idea
E specifica non ha un'idea di sovversione di un governo non all'idea di dover modificare una povertà con una presunta ricchezza al nostro kamikaze costruisce al proprio interno una serie di contatti che spesso sono contatti internazionali senza avvisi senza corpi ricordiamoci che internet sta provocando
Questa alienazione per cui il corpo si sottrae per cui anche la guerra non viene vissuta come tale io non credo oggi che nell'Occidente ci sia una percezione reale del futuro che il terrorismo avrà come soluzione
I problemi psicologici personale di una mancanza di aggregazione della collettività
Trovo utopico e molto opinabile che non si tenga conto che il diritto umanitario del come si vede di coloro che si vengono a rifugiare apparentemente per motivi economici in Italia Pardo
Degli extracomunitari
O fatto parte di un'esperienza che è stata voluta dalla Federazione a cui appartengo che dalla è stata la costruzione dell'osservatorio sugli spostamenti i grandi spostamenti di massa a Kavaja e Cook S in Albania credo che lo sappia
Nel nella missione triste Missione Arcobaleno e ho potuto lavorare su tutto quello che si però poca di tipo psicologico nelle deportazioni per costrizione opere diciamo fuga per a vessato dalla dittatura uso un linguaggio chiaramente molto veloce per cercare di dire due tre cose
Importante corse noi vogliamo veramente essere meno utopici o meno demagogici se vogliamo veramente per lo meno in Italia introdurre una visione meno semplicistica della cultura del terrore che sta diventando una cultura di morte una grande proposta soprattutto per i giovani ma anche per i bambini ricordiamoci che l'anoressia e la bulimia vi sembrerà strano ma sono patologie
Che hanno come luogo l'alienazione dei bisogni primari quando l'individuo si allontana dai bisogni primari come mangiare
Noi siamo già dentro una cultura di morte che può trovare proprio nel terrorismo in quel tipo di terrorismo globale dove comunque c'è sempre un'idea del bene e del male ma molto allargata in una visione dove anche la distruzione totale può essere possibile e l'Iran su questo è un concetto che non dava nessuna idea di pensare alle conseguenze di un'azione oggi c'è una bella gara anche del concetto di responsabilità se qualcuno vuole si lega il il carteggio tra Freud e a insistenti io
Vorrei veramente che venisse tenuta molto più in considerazione la Psicologia come scienza perché se la utilizzassimo un po'di più forse potevo fare un passo in avanti
Sulle calorose necessità comunque di trovare delle soluzioni strategiche che sono più rassicuranti comunque
Lì eccetera tutti l'idea del passaggio che l'individuo umano l'umanità con questi sistemi di controllo sociale allargato hanno fatto sull'idea di sicurezza in altri termini se noi vogliamo essere più sicuri dobbiamo restringere
I nostri bisogni
E le nostre pulsioni Freud ha dedicato molto
All'idea alla la pulsione del piacere la base su cui si muovono anche le scelte sociali
Noi siamo in un momento storico in cui vogliamo ottenere il principio del piacere come base dentro l'utopia della democrazia cioè nessuno ha regole non ci sono regole c'è una falsa idea di libertà c'è una falsa idea di autodeterminazione individuale
Tenendo conto che l'idea di sicurezza che vuol dire per rispetto delle regole e la tutela della vita
A come corrispondenza la necessità che le regole invece siano chiare siano precise non siano alienanti in altri termini non possiamo ne è sconfiggere il terrorismo perché e dentro l'asta dentro la stessa cultura del terrore non essere visibile possiamo sconfiggere o se iniziamo non avere bisogno di utopia e come sistema cioè in altri termini
Bisogna che ci sia una riduzione della pulsione cioè io trovo sconvolgente
Che si abbia paura di essere cioè di dare delle regole
Che bisogna che abbiamo di essa santificare l'extracomunitario non Santi fichi anche la cultura della cittadinanza ecco tutto questo a mio avviso può portare delle conseguenze molto gravi
Soprattutto in Italia dove c'è una sottovalutazione
Di qualsiasi scelta dove le parole dovrebbero pesare invece vengono usate come demagogia politica mi spiace ma io credo che ci siano anche i politici intelligenti che sanno fare scelte consapevole di questo e in altri termini per dire le regole sono necessarie per ridefinire la convivenza civile non ci può essere convivenza sì civile senza regole quando noi abbiamo alienato il diritto alla vita
Con un'idea salvifica del crimine voi pensate che il terrorismo non ce l'abbiamo in casa
Se ne prendiamo Scampia quanto diritto hanno il giovane di poter fare delle scelte dentro la cultura della violenza dove la criminalità organizzata
è una grande demagogia salvifica di un'angoscia esistenziale detto questo di ringrazio mi auguro di aver ridato alcuni spunti
Ecco lei classe la ringrazio mi ero fatto una noticina sulle se vi ricordate c'è stata tutta una corrente filosofica che era il pensiero debole
Oggi noi siamo di fronte
Un passaggio inevitabile di rinuncia proprio del pensiero debole i totalitarismi sono tutto sommato il rischio del nostro futuro cioè il fondamentalismo in realtà a mio avviso radicalizzato però oppio la la sconfitta del pensiero debole cioè nel senso che in realtà la dittatura
E i totalitarismi rassicurano alla collettività cioè quando tu esaspera i l'aspetto sofisticato ad esempio del diritto Cermenate Terme quando tu esasperati l'aspetto salvifico del crimine cioè nella cittadina non cioè l'aspetto diciamo di lettura sofisticata delle recuperò e della redenzione o o della cura c'è semplicemente il rischio della propria vita quindi le regole forti il diritto a Forte dei figure che possono usare pendii l'Iran gli iraniani non sono certamente un popolo bellicoso sono un popolo che ha una civiltà antica
La cultura coreani Capecchi ha letto il coreano Maometto non entra nel dibattito e non ho nemmeno le competenze per farlo però
Avendo scritto alcuni libri tra cui legami di famiglia per analizzare la famiglia legata alla cultura coranica e quindi al pensiero musulmano sono andata a leggermi alcune cose noi abbiamo una visione fortemente distorta anche di che cosa è l'Islam però entreremo in un altro tema ancora deve mancare nel tema
Che cosa pensa all'Islam del proprio fondamentalismo io credo che in realtà al frontalmente all'istmo
USA all'Islam come aspetto occasionale quando in realtà sono i sistemi delle civiltà io trovo che sia fuorviante dire che non è uno scontro di civiltà non ho capito bene perché c'è questa paura in realtà lo sconto casette a civiltà se noi nel termine nelle nell'eccezione di civiltà ci mettiamo dentro
Il i luoghi importanti dentro quanti dei principi base che fanno parte delle regole dell'umanità si muovono
Esatto bellezze devo fare le complimenti che apre tantissime cose da dire sulla sua relazione
Quindi anche ad esempio lei ha accettato del diversi temi sull'identità ecco per dire due tre cose a chi fa di mestiere il generale io diciamo luogo della folle la polizia
Lamento sulle tecnologie voi pensate che non non esistano le conseguenze nessuno analizza le conseguenze
Delle grandi ondate migratorie non ci preoccupiamo semplicemente di sanare le Utopie dove il lutto Pino è il diritto ma il diritto è una conseguenza di tutta una serie di strumenti che ti garantiscono che l'individuo che viene in per cento in quattrocento
In un luogo diverso dopo avere attraversato il mare devono essere non integrati perché gli dai un lavoro io provengo dal Nord Est sono stata assessore
La Provincia di Padova non crediate che sono solamente un tecnico però le utopie sono Santelli non puoi preoccupati solo di quello di costruire l'identità dentro la quale il nostro cittadino che emigra forzatamente perché guardate
Che gli extracomunitari non amano l'Italia Magdi Allam ha voglia di scriverci un libro
Amo l'Italia o amate l'Italia il problema è che il cittadino extracomunitario forzatamente mica quindi è un'esclusione sociale
E si porta dentro tutta la sua mancata territorialità che cosa facciamo noi per costruire lei parla di identità noi prima dobbiamo avere la nostra identità
Ma l'Italia al di là dell'inno nazionale al di là degli slogan non ha un'identità pensate noi andiamo in Cina dove si mangiano i cani e gatti dove il popolo tibetano io sono stata in Tibet e ti fanno vedere
Nel a da dare a lasciarla ad ancia dove c'è il governo tibetano in esilio ti fanno vedere gli eccidi sono morti un milione di tibetani senz'armi perché un popolo non violento allora
Noi non possiamo parlare di diritti umani io no volutamente non ho toccato il tema dei diritti umani perché non mi piace usare la demagogia perlomeno me lo posso permettere che faccio un mestiere diverso
In nome di milioni di persone l'Oriana Fallaci ha sbagliato non tocco il tema della sua morte ma guarda caso dovremo riflettere lei muore oggi noi parliamo di terrorismo è stata omaggiata di un minuto di silenzio in realtà andrebbe compresa ha usato toni forti a me non piace moltissimo
Le derive del che lei ha fatto però ci sono due cose importanti ha avuto il coraggio di uscire dal conformismo e dall'utopia culturale nella quale non siamo ancora invischiati dagli anni settanta ad oggi
E ha avuto per lo meno il coraggio di dirci una cosa noi rimuoviamo la verità ce l'hai non vogliamo accettare che esista il bene e il male
Esistono sedimenti i bisogni distruttivi che non sono codificate dalla ragione in altri termini
Io che lavoro sulla follia sulla malattia mentale il fondamentalismo e dentro questa grande ossessione e nonne
Curabile con la razionalità se non riusciamo un po'dal pensiero cartesiano cogito ergo sum quindi la dominato il nostro pensiero
La possibilità di modificare le azioni forse potremmo fare un passo in avanti vi ringrazio e grazie di avermi invitato a
Bene grazie mai concludiamo abbiamo parlato di questioni militari di questioni politiche ora quest'ultimo contributo importantissimo ci ci ha portato alla alla pre politica ma alle questione di fondo la questione del identità come affrontare la mondializzazione la questione dell'identità cioè le grandi questioni di questo o di quel tempo crea e non poteva mancare un contributo di questo tipo per tutti ma in modo particolare per noi che abbiamo una matrice cristiana
Che su questo essere cristiani corrisponde una visione del della vita un ordine dei valori degli ideali
Che che hanno mosso la storia hanno mosso la vita nel dei popoli per secoli ancora oggi forse noi pensiamo nella riteniamo speriamo che questa nostra visione questo nostro sistema di valori di identità
Sia tanto più utile oggi che ci troviamo in un una fase così difficile ma anche così importante affascinante
Peccato oggi perché dobbiamo guardare con prudenza ma anche con speranza e con ottimismo grazie