L'agricoltura italiana tra Europa e Mondo - Festa nazionale de l'Unità sull'Agricoltura

Direi di cominciare per cortesia
Scusatemi
Per cortesia
Bene allora buona sera cominciamo questa seconda parte una una giornata piena di agricoltura no a non stop agricola molti di voi sono stati già presenti nella riunione che è appena finita
Io ho ascoltato mi sembra come dire che si sia sviluppato oltre ai temi politici ovviamente cari sì alla Margherita che ai DS
Si è parlato per quanto riguarda l'agricoltura direi soprattutto come era forse giusto anche per una migliore scansione degli argomenti della dell'agricoltura italiana
Mi aveva colpito un passaggio ripetuto da più parti di questa necessità di cambio di cultura io direi che questo settore deve veramente fare questo salto culturale perché per tanti anni direi almeno per mezzo secolo
Per sua fortuna sicuramente in parte purtroppo anche forse
Per un po'di sfortuna l'agricoltura italiana e quella europea è stata dominata da una dirigismo comunitario che portava tanti soldi
Oggi si è parlato molto di come commercializzare è una volta sappiamo bene che bastava produrre perché il problema della commercializzazione poteva essere un opzionato c'era un'anima
Se uno produceva tanto grano comprava un prezzo politico molto elevato diciamole chiamiamolo col loro nome per lunghi anni è stato un mercato molto molto virtuale
Ora sappiamo eh sapete che c'è stata questa questa questa novità importante della riforma della politica agricola comune per cui i discorsi di oggi erano molto attuali e credo che le indicazioni sia pure articolate comunque messe un senso di univocità da questo tavolo quindi affrontare il mercato la qualità importante ma non basta gregario l'offerta sono temi non nuovi ma direi di attualità ancora maggiore
In questa seconda parte invece il tema di questa riunione l'agricoltura italiana tra Europa e mondo
Gli accenni alla politica agricola europea sono stati numerosi dicevo che era ancora dominata dalla da i vari regolamenti comunitari quindi con i nostri ospiti
Cercheremo di capire come questo salto culturale che poi significa salto organizzativo salto commerciale salto di aggregazioni commerciali aggregazioni produttive
Come l'agricoltura vorrai riuscirà a proporsi come protagonista del mercato
Oggi è stato credo che fosse il presidente della CIA
Se non ho inteso male
Diceva che poi è la Confindustria l'industria rappresenta solo il venti per cento del PIL italiano ad onor di cronaca perché i numeri non sono un'opinione con altrettanta onestà va detto che il settore agricolo pesa per il due per cento quindi quando poi invece si vuol dare lustro
Il peso specifico economico al settore si fa riferimento a un non meglio identificato sistema agroalimentare che porta poi questa percentuale alla quattordici quindici per cento a seconda dei parametri di riferimento
Questo che cosa potrebbe voler dire
Che è bene parlare di agricoltura però evidentemente
Anche opportuno poter dover parlare di un modello agroalimentare
Che non può limitarsi a una congiunzione con o senza trattino di due termini che spesso sul mercato si affrontano in termini conflittuali ma evidentemente se si riuscirà ad organizzare
I tentativi ci sono e qualche strumento pure
Una più moderno modello interprofessionale che possano consentire una governance una programmazione dei vari settori credo che tutta la filiera come si usa dire ne trarrebbe vantaggio oggi si è parlato anche molto della crisi agricola in termini sono stati citati i recenti dati freschi di stampa dell'Istat che danno nel secondo trimestre un'ulteriore flessione
Questo è un dato preoccupante però ad onor del vero bisogna dire che due anni fa
Allora questo sembra il dato Istat era schizzato del dieci per cento quindi voglio dire ci sono anche delle volatilità statistica in un settore che ancora e dominato anche da contingenze climatiche o dall'andamento dei prezzi che evidentemente come dire necessitano di un'analisi forse più di medio periodo per poter dire
Questo è un periodo buono un periodo cattivo sappiamo bene le oscillazioni
Che ci sono comunque il dato resta preoccupante per carità però deve essere una spinta riorganizzarsi per poter affrontare come è stato detto alle nuove sfide del mercato
Quindi ora dopo questa breve tre considerazioni ho cercato un po'di prendere spunto da quello che si è detto prima perché è un po'un continuum quindi ci occuperemo di l'agricoltura italiana tra l'Europa e il mondo i temi sono l'Europa sappiamo bene
Con la sua politica agricola comune
Quando si dice mondo credo che ci si riferisca
Soprattutto alla globalizzazione dei mercati era un grande trattato che tutti guardiamo con un certo rapporto di odio e d'amore penso al Round della WTO
Queste regole del commercio mondiale abbiamo anche un rappresentante dell'Africa oggi per cui poi avremo anche modo di ascoltare la voce di quei paesi che insomma all'interno di questa grande assise che la WTO evidentemente non sempre sono sulle posizioni sintonizzati sulle posizioni europee
Che sia la fortezza Europa o che sia l'aggressività dei Farmer dei trader americani comunque
Questo negoziato da anni naviga un po'a vista prima della pausa estiva ha subito quello che sembrava un tracollo verticale le notizie di questi giorni
Ti ho visto sui giornali e sulle agenzie sembrano segnalare una qualche indicazione da parte dell'amministrazione di Washington quindi americana che così nell'immaginario prevalente è stato indicato un po'come nella capro espiatorio per questa resistenza rivedere le sue leggi di sui sussidi il agli agricoltori sembra che ci sia una certa disponibilità a ridurre gli aiuti ai propri agricoltori per poter dare una come dire per poter dare una spinta che questo negoziato possa ripartire
Quindi credo che questi siano un po'i due temi all'interno dei quali si trova l'agricoltura italiana
Bisognerà realizzare altre riforme rafforzarsi per evitare poi che si finisca col rappresentare la classica figura del vaso di coccio
In questi mercati sempre più competitivi è stata eletta con molta onestà intellettuale oggi un po'da tutti che la qualità è una bella parola appariva declinata in un certo modo
Io ho ascoltato e devo confessare la mia ignoranza mi sfuggiva questo dato che ritengo preoccupante il parmigiano reggiano che lavora circa venti milioni di quintali di latte
Ha un indice di penetrazione sui mercati esteri che addirittura del dodici per cento non solo più basso della del Belgio come è stato ricordato da Tampieri ma addirittura è anche più basso della media italiana che passa in Europa che comunque su quattordici quindici per cento quindi quando si affrontano i temi anche in una assise così con molta io direi onestà intellettuale e credo che possa far bene
Ai dibattiti per quello che possano valere ma soprattutto poi come richiamava anche il ministro fare delle richieste che abbiano una certa come dire percorribilità est attività concreta perché credo che i tempi degli aiuti a pioggia
Possiedano finiti cioè devo dire ne approfitto per dare la parola all'assessore delle Marche
Alla all'assessore Petrini cioè devo dire ancora qualcosina da fare io come antenna
Come antenna di questa diciamo non efficienza della spesa ho adottato sui giornali
Specializzati sul Sole ventiquattro ore su quale scrivo un'antenna che in qualche modo
Utilizzo come un segnale mi sembra che sia affatto incoraggiante
Parlo dell'articolo sessantanove perché non è molto ha detto ai lavori
Due anni fa Alitalia ha scelto il disaccoppiamento totale
Poi tutti e noi che siamo dei creduloni giornalisti ogni anno abbiamo scritto che ci sarebbe stato questo strumento per valorizzare qualcosa le regioni si vedono io perdo dieci tu pertinenti
E finisce insomma drammaticamente a tarallucci e vino
E quindi evidentemente quel salto culturale va fatto sia da parte degli operatori
Sì evidentemente anche da parte delle istituzioni perché scegliere sapete è un'arte difficile significa che tra le tante cose possibili una ne va fatta delle altre per questa volta no
Non so se sia stato troppo drastico assessore Ravera era un po'il simbolo prego io vi pregherei di essere come dire abbastanza Prairie possibilmente entrare nel merito dei
Quindi la parola l'assessore Petrini
Sì grazie Mastrantonio buona sera a tutti ma questo l'articolo sessantanove forse un bell'esempio di come
Non bisogna comportarsi soprattutto nel rapporto tra la regione tra le regioni il Governo nel corso degli ultimi anni articolo sessantanove andato soprattutto a beneficio degli ingrassa attori del Nord
Nel momento in cui anche noi potevamo averne un beneficio noi Regione con l'ottanta per cento i seminativi viste le perdite che molte di queste regioni avrebbero conseguito in termini ovviamente dei contributi pacche l'accordo non si è fatto tiriamo ancora campare in attesa di un cambiamento
Dico questo perché l'articolo sessantanove c'è sessantanove ci impone di fare una riflessione su come a volte le regioni non possano illudere quelli che sono i propri specifici interessi
Non potendo deluderli c'è bisogno di un governo che faccia anche scelte di carattere complessivo quindi nazionale e che di volta in volta sappia anche redistribuire
Questi benefici credo comunque che anche il dibattito questo secondo dibattito che facciamo qui oggi alla festa dell'Unità ci permetta di introdurre molti degli elementi che ci stanno più a cuore
Perché l'agricoltura più di tutti gli altri settori risente fortemente di questa tensione dialettica tra globale e locale
Sopra le nostre teste vengono prese decisioni che noi non possiamo controllare ma poi a livello locale che ci pongono le domande le domande più forte stringenti su come soddisfare i bisogni e su come risolvere i problemi capita ai sindaci delle città per il lavoro per il traffico per l'inquinamento capita agli assessori regionali per l'agricoltura e la domanda che fanno eh
Che cosa produciamo al contrario degli altri settori dove invece chiedono come produciamo qualsiasi artigiano industriale o commerciante
Di questo territorio così come di questa nazione
Chiede alla politica come migliorare la propria produttività come migliorare la propria redditività come migliorare la propria organizzazione commerciale come migliorare la propria capacità progettuale
L'agricoltore chiede che cosa produco
Perché abituato da quello che Mastrantonio ricordava poco fa una politica che gli ha imposto per campare
E che cosa produrre e quindi una disabitudine a confrontarsi non solo con il mercato ma anche come in più rudimentali strumenti imprenditoriali che vi sono a nostra disposizione strumenti che hanno reso la maggior parte dei nostri operatori del tutto schiavi diciamo così da venti che non possono poi facilmente controllare
Credo però che sebbene questa domandarci provenga in maniera sempre più pressante del territorio noi non dobbiamo farci intrappolare da soluzioni che nel territorio non possono essere molto spesso trovate
Anche nel precedente dibattito si facevano molti esempi a questo proposito se vogliamo che l'agricoltura di qualità
Ritrovi anche attraverso una denominazione d'origine territoriale una propria visibilità una propria distintività certamente la battaglia sul made in Italy va fatta a livello nazionale ma fatta soprattutto a livello europeo se vogliamo che l'agricoltura in Italia possa anche produrre Energia biocarburanti ma come ci ricordava Tampieri anche plastica Dio degradabile dobbiamo far sì che no nel territorio ma il governo ragiono in termini di reddito potenziale così come hanno fatto la Germania
E la Francia un reddito potenziale che in questo momento
L'erario
Perde risorse ma in futuro visto che alcuni settori potranno crescere certamente di recupererà così come nell'intermediazione se non vogliamo che l'agricoltura non sia completamente schiava
Oltre che dell'industria anche della commercializzazione cioè dei della Gdo dobbiamo in qualche modo farsi che attraverso regole un po'più
Funzionali e funzionanti
E la l'agricoltura posta in qualche modo affrancarsi a volte o abbia anche perché no
Un suo spazio di protezione perché a volte anche di questo abbiamo bisogno visto che parliamo di un settore utile a tutti ma con la sua originalità specificità
Credo che in questa tensione dialettica il primo sforzo che dobbiamo fare è certamente quello di offrire una visione comune
Una visione che Sveva la politica ovviamente condividerla ma aveva anche diversi operatori per poi muoversi tutti come in un fronte comune è per questo che ritorno anche al dibattito precedente
La conferenza quanto mai necessaria
Per ripartire per stabilire questo rapporto anche con la società diceva prima Tampieri ha dieci anni che sento parlare di questo nuovo patto con la società civile ma la società civile non lo sa
Un po'accade come quando eravamo ragazzini
C'era un mio amico che ogni tanto si finanziava con una nuova ma queste non ne hanno mai saputo nulla qui rischiamo la stessa cosa perché non siamo proprio capaci di comunicare quelli che sono i valori i significati oltre che le concrete qualità che l'agricoltura può apportare come valore aggiunto anche negli altri settori qui nelle Marche dove la situazione anche sotto il profilo morfologico oltre che per climatico
Differente e certamente quella legge nulla padana
Sicuramente ci muoveremo più su una agricoltura intesa come agricoltura di servizio una agricoltura che possa certamente mantenendo il paesaggio il suolo e le acque con la qualità che oggi possiamo vantare certamente ci muoveremo su un'agricoltura che posso ancora vantare le proprie eccellenze attraverso le tante piccole nicchie di cui è capace ma per quel che riguarda la capacità competitiva eccetto che bisogna fare quello
Che prima c'è indicare il ministro Tampieri e tutti gli altri che sono intervenuti bisogna muoversi per recuperare competitività attraverso nostra capacità anche di esportare
Visto che le capacità di assorbire di assorbimento da parte del mercato interno sembrano venute meno su questo bisogna fare delle scelte forti anche con il piano di sviluppo rurale
Dove le risorse vanno concentrati vanno concentrate laddove ci sono le maggiori possibilità di successo
Laddove ci sono aziende che mostrano una evidente capacità di potercela fare perché guardano ad un futuro che non è quello a sei mesi del raccolto tra dieci mesi ma a quello
Almeno
Di cinque o dieci anni e quindi è una possibilità di sviluppo che sia l'imprenditore sia l'azienda possono sostenere io credo concludo anche perché siamo già irritato con l'inizio di questo dibattito che molte di queste soluzioni potremmo condividerle insieme al governo noi regioni cambiando un po'di quelle che sono le abitudini che in questi anni hanno contraddistinto
La Conferenza delle Regioni e il Comitato tecnico con il ministro credo che se e il nostro obiettivo è quello di avere un coordinamento efficace coordinamento efficace a migliorare le performances e non solo dispensa ma anche di risposta ai problemi che l'agricoltura e ci pone dobbiamo anche chiarire di nuovo chi fa che cosa su alcuni versanti la pesca non ne problema di oggi lì forse qualcosa in più a favore delle Regioni nell'agricoltura forse qualcosa in più al coordinamento nazionale che certamente potrà così in misura più funzionale di ridar
Fiato anche alle filiere e all'agro industria che certamente poi assolutamente trainante per il futuro sviluppo della nostra agricoltura vi ringrazio
Bene grazie grazie all'assessore all'assessore Petrini direi importante questo richiamo due due richiami di lei
Uno è stato ribadito è stato detto anche prima di questa articolazione dell'agricoltura italiana no perché giustamente l'assessore poi dice
Che comunque nelle Marche ci delle condizioni Peto climatiche altimetriche di tradizioni per cui un certo tipo di agricoltura casomai anche una spiccata sensibilità dell'assessore verso i temi perché no
Potrebbe essere come dire luogo l'habitat più giusto per e saltare quella parte di produzione di servizi soprattutto dell'ambiente di guardiani del territorio
E quindi dicevo di queste tante agricolture dell'Italia che poi rendono compresso evidentemente
Anche fare delle scelte nazionali perché sì va bene per una cosa per un'area e male per l'altra
Però rende anche se ben declinata forse potrebbe diventare un punto di forza perché credo che anche nei paesi con le monocolture
Se va in tilt il mercato dei cereali qui oggi parliamo di Europa ma non dimentichiamo che io da due o tre anni l'Europa si è allargata moltissimo e tra un pochino entreranno altri due partner Romania e Bulgaria
Che sono ancora forse per alcuni versi più importanti almeno a giudicare da quella migrazione degli imprenditori agricoli anche italiani perché no che sono andati a investire guarda caso non in Polonia o non tanto in Polonia in Ungheria ma proprio in Romania quindi evidentemente o sono lungimiranti UDC devono essere delle condizioni particolarmente importanti
L'altro richiamo che credo possa essere anche uno spunto per il dibattito di oggi
E questo del nuovo piano così di sviluppo rurale l'assessore ieri ha partecipato a una tumultuosa nei giorni scorsi riunioni a Roma del Comitato dove bisogna far quadrare il cerchio per non perdere
I fondi della vecchia programmazione e soprattutto impostare questo nuovo Piano di sviluppo rurale che non vorrei essere una Cassandra ma rischia di essere uno dei degli ultimi grandi momenti delle grandi torte ex torte comunitarie
Perché sappiamo che fino al due mila e tredici la riforma PAC è stata fatta questo nuovo PSR scade nel due mila tredici potrebbe essere è come dire una sorta di vigilia di uno scenario che per ora è difficile conoscere ma potrebbe essere facile immaginare potrebbe portare a delle situazioni ancora più come dire verso una ulteriore deregulation liberalizzazione per cui evidentemente bisognerà trovarsi preparati
A quell'appuntamento e la spesa dello sviluppo rurale che comporta come fondi comunitari qualcosa come otto virgola due miliardi di euro nei sette anni
Evidentemente è un'occasione sì però va sfruttata bene perché poi potrebbero arrivare vacche ancora più magre
Quindi parlando di PSR di sviluppo rurale di politica agricola ci spostiamo in Europa con l'onore e l'europarlamentare Enzo Navarra
E quindi per un suo intervento
Ci dice come si vede un po'da Strasburgo perché ultimamente abbiamo visto che l'Europarlamento ha avuto su temi agricoli anche sulla pesca cui faceva riferimento la mano piuttosto pesante nei confronti della commissione
Se intanto volevo salutare tutti voi ringraziare dell'invito e dell'opportunità che mi è data di questo dialogo e di questo confronto o inviterei il nostro gentile moderatore a usare la mannaia per far rispettare
Enti nostro il nostro intervento in modo da essere previ noia ed ascoltare molto anche tutti voi
Io penso questo che la bussola fondamentale come è già stato detto
Diventa non il rapporto di principio fra produzione agricola e consumatore produzione agricola e ambiente
Ma la più alta consapevolezza di questa nostra volontà strategica da parte dell'opinione pubblica
Vi è ancora da questo punto di vista gatte da superare
E diventa secondo me l'obiettivo fondamentale del nostro lavoro
Per la semplice ragione che su i caratteri della PAC
In parte in modo fondato in parte in modo non fondato
Viene una diffusa opinione nove e una interpretazione non positiva di questo opinione da parte dei circoli europei
Per cui
Sì tende si propone la PAC nell'ambito del bilancio comunitario come uno spreco da ridurre
E quando noi saremo alla puntamento della cosiddetta revisione di medio termine del bilancio comunitario
Noi ci confronteremo nuovamente con un'offensiva che è stata visualizzata in occasione della del negoziato dei mesi scorsi dalla dal primo ministro inglese
Blair che propone l'immagine distorta l'obiettivo distorto meno soldi alle mucche più soldi alla ricerca i circoli e dell'opinione pubblica europea è parte dei cittadini sono molto influenzati da quest'impostazione e noi dobbiamo giungere a quell'appuntamento recuperando il carattere virtuoso di quel rapporto
Io ho fiducia che sapremo farlo e soprattutto fiducia nella ruolo pilota dal nostro Paese a quel tavolo vuole approfittare per salutare
Il ministro De Castro don certo per fargli i complimenti di circostanza
Ma perché gira già in questi primi mesi diversamente anche sul terreno agricolo il rapporto dell'Italia con gli altri Paesi nell'Unione Europea
Perché abbiamo sofferto la distanza è l'assenza del nostro Paese nell'ultimo periodo e questo si paga in termini di insufficiente credibilità scarso peso negoziale e quindi abbattimento dei nostri interessi invece quando si propone un governo con una strategia con un ministro che essa le cose di cui tratta
E che soprattutto già orari costruisce i fili di un'alleanza sulla nuova concezione strategica che noi vogliamo proporre con gli altri Paesi abbiamo una condizione di partenza più favorevole per i nostri figli
Allora in sintesi a che cosa noi dobbiamo lavorare secondo il mio punto di vista per giungere a quell'appuntamento respingendo l'offensiva che tende a abolire o ulteriormente e drasticamente ridurre la politica agricola comune
E invece a riproporla in modo legittimato davanti all'opinione pubblica
Innanzitutto appunto visualizzando il modo concreto il rapporto fra la produzione e la qualità
E visualizzando in modo concreto la funzione sociale dell'attività agricola in agricoltura anche per gli aspetti di tutela e di salvaguardia ambientale
Dobbiamo dire dunque al contribuente europeo che quello che viene destinato alla PAC e qualcosa che riguarda la società perché è difficile immaginare una modernizzazione nell'epoca attuale che posso sostituire il buon cibo per le persone non so con quale artifizio
E giacché è uno dei compiti fondamentali delle missioni su cui si giustifica l'esistenza dell'Unione europea la salute dei cittadini
E la salvaguardia del paesaggio noi dobbiamo considerarci interpretare circa come i primi attori di questa nuova strategia e da questo punto di vista anche per quanto riguarda alcune delle questioni nevralgiche io penso che a quell'appuntamento noi dobbiamo riproporre un tema che era presente nella piattaforma dal Parlamento
All'epoca della riforma Fischler e che nel Consiglio dei ministri invece fu cancellato relativamente a una distribuzione interna
Al primo pilastro
Possano mettere un tetto
In modo che non vi siano aiuti pubblici rilevantissime a aziende di proporzioni immense
E che invece questa redistribuzione sia più finalizzata verso le strutture piccole e medie della nostra azienda io tendere anche a ipotizzare fin da questo momento una quota di cofinanziamento nazionale per modo che il Budget più complessivo
Verso l'agricoltura europea sia sostanzialmente inalterato
Anche se torno a ripetere questo possiamo conquistarlo se noi visualizza diamo la funzione generale di questo aiuto pubblico in campo agricolo
In secondo luogo vorrei dire che se noi cominciamo a delineare questa strategia
Per fronteggiare la revisione di medio termine noi dobbiamo introdurre molti criteri di questo segno con questo segno
Nelle riforme incorso nelle riforme imminenti che riguardano produzioni fondamentali per il nostro Paese vale a dire la riforma dell'OCM vino la riforma dell'ortofrutta
Abbiamo una grande possibilità
Di discutere
Di tessere alleanze di essere preparati quando partiva il procedimento legislativo
Noi siamo al cospetto nel prato di forma del vino di una comunicazione della Commissione e dobbiamo dunque occupare questo spazio temporale per interagire con quelle proposte
Per avanzare miglioramenti e correzioni in modo che appunto a gennaio fine dicembre gennaio noi ci presentiamo con una piattaforma precisa
Che indica gli obiettivi fondamentali anche secondo una precisa gerarchia
Dei loro principali interessi
Perché è del tutto evidente che quando si entra in un negoziato si entra con dieci proposte fuori c'è il livello finale del compromesso che costringe a rinunciare a qualcosa delle proprie proposte
Noi vogliamo stabilire attraverso il ministero con il settore
In modo condiviso che cosa mettere aprivo al secondo al terzo e al quarto posto
Stiamo parlando di proposte fondamentali
C'è l'ipotesi di eliminare la distillazione se vediamo le statistiche vediamo che uno strumento di intervento sulle crisi è divenuto sostanzialmente uno strumento di integrazione del reddito non possiamo più giustificarlo in quanto tale naturalmente mi invece di dire abolizione pura e semplice distillazione noi possiamo dire impiegare le impiegare
La finanza destinata alla distillazione verso progetti virtuosi di rilancio e di riconversione qualitativa dei nostri vitigni estirpazione io non sono per dire un sì è un no di principio a questa misura
C'è in una certa appunto misura l'esigenza di incoraggiare l'agricoltore che non era pianificazione capacità di pianificazione verso il futuro a uscire
Dalla dalla dall'attività di produzione
Ci sono dal io pazzo per esempio la alla composizione anche anagrafica dei viticultori della mia regione fasce generazionali sessanta settant'anni che non sarebbero in grado di inoltrarsi sulle nuove frontiere
Della riconversione produttiva trasformati ve commerciale a quel punto una parte di questa attività può essere incoraggiata dall'estirpazione da finanziamento all'estirpazione ma non certamente come misura che fa della diminuzione della nostra produzione Monico obiettivo strategico per compensare gli squilibri
Fra produzione e consumo
Perché se noi adottiamo il principio secondo il quale lo squilibrio si risolve solo abbattendo la produzione noi Faloria favoriremo oltre misura solo l'invasione dei vini del Nuovo Mondo nel consumatore europeo
Quando invece c'è una leva che possiamo utilizzare verso il sostegno alla promozione al consumo consapevole
Perché se noi poi diciamo solo consumo urtiamo la sensibilità per la salute delle persone che è molto alta soprattutto nei Paesi nordici ed è come se noi inducesse IMO all'alcolismo
Invece quando diciamo promuovere il consumo consapevole anche con l'aiuto della scienza noi dobbiamo dimostrare anche le qualità sul piano della salute come si dice dalle nostre parti di un buon bicchiere di vino
Altro punto sulla riforma del vino
Molto sensibile è molto controverso
Relativamente alla classificazione vino doc vino da tavola
Io sono perché il vino protetto della denominazione di origine sia annoverato sotto l'ombrello generale delle di Oppi
Perché queste hanno una validità più universale e possono continuare a rivolgersi verso una parte elitaria del consumo
Sono allo stesso tempo per designare il vino da tavola in modo più preciso relativamente alla sua prevenienza alla data di di produzione al vitigno
E non riesco a immaginare come questo possa confliggere con l'altra categoria e ad ogni modo giacché la nostra produzione di vino da tavola
è una produzione che mediamente vada al sessanta settanta per cento allora o noi introduciamo queste misure o consegniamo al consumatore
L'idea che vino da tavola ed vino scarso Binho non buono
So che su questo c'è UA appunto un dibattito anche con gli operatori ma quando dicevo di profittare di questo momento per definire gli obiettivi volevo dire
Appunto biologicamente pervenire alla sintesi altrettante chiare sono le nostre idee in ordine alla o all'ortofrutta relativamente al sostegno alla semplificazione
Delle grandi associazione dei produttori
Che abbiano forza di concentrare offerti e di negoziare sul mercato alla designazione della provenienza anche dei trasformati ma non voglio entrare molto nel dettaglio perché in questa prima fase mi preme solo dire questo
L'Europa diventa nemica quando noi ci presentiamo soltanto con la difesa dell'esistente l'Europa diventa uno spazio negoziale positivo quando facciamo nostre le linee innovative
E proteggiamo la qualità e la salubrità dei nostri prodotti con la consapevolezza che quando nel mondo i prodotti della dieta mediterranea
Ormai diventano richiestissime ad ogni latitudine noi abbiamo la possibilità di candidarmi non soltanto per la vendita sotto il decorso di casa nostra ma appunto nel mercato globale grazie
Grazie grazie onorevole Navarra che poi si è soffermata sulle spalle del ministro io avara nel rapido Accademia rosso la mia agenda questa giornata
Ha capito ha spiegato quale Goetze che bisogna scegliere insomma questa in questo discorso deve molto importante anche direi andare a Bruxelles è molto importante la sottolineatura che l'Europa non è una matrigna può essere una buona madre perciò bisogna andarci anche con delle idee possibilmente con una gerarchia delle priorità perché poi i negoziati si fanno i compromessi
E cercare di farli al meglio ora do la parola avremo fare una traduzione alla rappresentante
Della troppa mi sono fatto presidente ROPPA mi sono fatto spiegare cercherò di dirvelo e questa organizzazione dei produttori che era che raggruppa dodici organizzazioni dell'Africa del dell'Ovest e quindi abbiamo con noi il presidente di o bufala
E al quale do la parola sui temi che immagino possano riguardare un'agricoltura che forse anche quella ha qualche problema prego
Grassi assumersi VQ
Sette versi Michel moderate sì potrei tuta porrà
Esprime mai sua Curno Air
Chi mai f ambiguità a pranzo Farrow Massimina
Se Lisiero il sigillo part-time avec l'altra Berman Europa
Sono giusti le disse
Per favore signore l'Europa e che lei gli assegni massiva adonti cinge l'organizzazione
E i gruppi pulpito agricoltura le filiere pugliesi con fondi copa Monmouth Ferrero ridotto a sei milioni dopo il tipo di voglio voterebbe cuspidi
La figlioletta
Sette rue du russi chi De Falla di più più familiare
Non son broccoli ogni voto uno p
Lo patti si può ogni pur regionale alla definizione di politica agricola e occupazione sente la serie A uno la Cominetti economiche devono quanto della fraudolenta lo passi può appiglio di negoziazione unico e internazionali Rachel maltempo il le siti duale da Cordoba Maria e con un vitigno coro per a sale pepe tele politico giuridico rivolge l'attenzione
Quello prosegue
Signor ministro delle Politiche agricole signor sottosegretario di Stato per gli Affari Stranieri
Signor presidente dell'organizzazione degli agricoltori italiani signora presentato del Parlamento europeo signore e signori io innanzitutto esprimere la gioia e l'onore che mi è stato conferito invitandomi qua a partecipare a questo seminario sull'agricoltura italiana tra Europa e mondo organizzati in occasione della festa nazionale dell'Unità
Questo piacere io lo condivido insieme ai membri
D'Europa che come stato spiegato prime questa rete di agricoltori e contadini in tutto sono trentacinque milioni dell'Africa nord-occidentale
Di cui io mi sento un umile missionario il blocco è stato creato sei anni fa la raggruppamento di produttori agricoli e di tutte le filiere dei diversi sottosettori chiaramente l'agricoltura di ben dodici paesi dell'Africa dell'Ovest
Sono più di trentacinque milioni di piccoli produttori confederati in seno alla Federazione nazionale dei produttori
Questa è una rete giovane che difende i valori di un'agricoltura contadina performante duratura che permette la famiglia rurale di sopravvivere e conservare una certa dignità
Beneficia della del riconoscimento dell'Autorità nazionale delle istituzioni di integrazione regionali partecipa ai negoziati
Sulle sapere che sono degli accordi di partenariato economici e prende parte anche l'assemblea paritaria assetti dell'Africa e dei Caraibi delle isole del Pacifico
Le terribili ripresasi Miner e assi evoca
Desailly e riedificò che al la stabilità di più più Akrabello Monson confronti rubli
Va spesso io sente Rosi la politica agricoli Italia Oro pei e mogli al saudite che occupa sul posto sette ma un problema se problem solver problemi vie alle condizioni di un mondo le poco del lambita blatte tran-tran sambuco sente Dinho europei e mezzo sit-in di questi assiomi valutabile di quelli ti come siamo
Mele debba con Bosone padre savoir sì la mondializzazione e poi le palmo queste
La che c'è un surplus io la Fed savoir
Il mondializzazione pur ci tu qua e Como
La tv Depardon fosse siti assegni V e se a sette ampollose seconda Portela che ci han la mondializzazione e dei rapporti Antonio ladri che il più italienne ladri più più europea la di il più affinché e dai le impressioni usavo sette nucleo di più affinché amputa
Lerna Poldo forse a chi è il tempo invidio etniche deserte dove ecco la mondializzazione
E se ti visione ed Ramoni Fini mano la mondializzazione alla liberalizzazione
Le diverse ask don't su siti assegni fu Pasquino e finti marmi di Poussin deposte mondializzazione che in sua qua quindi ma illiberalità sia
In modalità c'è un po'qua da un po'Gabriella che siano espanse al colon qua soffuse
Nulla conclude fantino presi piccolo
Le le le proibite agricole so alla Foa e Diaz alla Foa De Michiel crudi John McCourt o ancor più funzioni Orlando evochi è tutta lì gli atti e fonti onde del fast dell'aver orma Iliade von ciò Socialis diario von ciò economico chi sono è importante avrà anziani la scomparve politiche agricole
L'ex notavo così in fondo ciò e importanti consiste all'Ulivo da porno profilassi o
L'OPA sono canna Flick ai Dal Monte le sfatta ciò familiare giù horror è importante dalla fame Dessay Fonzino
E parco secca questa sua anni tradito sua Anna Flick o ancora che va defence tipo dati il più i forti e forte sì l'exploit pace un familiare chi giù alla quarta di Alfonso economiche le fonti a Ostia
Lo passò usi comprovanti sì en Italie importati Dell'Atti il TIR e caratteristiche passettino dopodiché c'è un famiglia e per Settimo dopo diciott'familiare più in fondo ciò è un portale dall'aggressione perché ero qua sta la conservazione dell'acronimo
E segmenti aspetti calmato un uso affermò Olivo dell'Africa passati e fitti Humala Griffith familiare suddetto bofonchia estrema importanza chi rimborsa defence support vecchio e so anche quello
Il tema del presente seminario e molto evocativo degli sforzi e delle sfide alle quali oggi si confrontiamo si confronta i sistemi dell'agricoltura del pianeta tutti continenti vivono allo stato attuale la costruzione di grandi blocchi regionali e di un commercio internazionale liberalizzato
Ebbene il dibattito non si può sviluppare sì siamo a favore o contro la mondializzazione le divergenze profondi sono alla ricerca degli oggettivi delle obiettivi scusate
Cioè di capire quale ruolo o per lo meno quale dovrebbe essere il ruolo e quindi capire la mondializzazione perché per quale motivo per chi e per quali ragioni
E l'impressione è che abbiamo onorato i produttori agricoli africani dell'Ovest
E quella del rapporto di forze che attualmente vengono imposte
E che si basano su una visione molto stretta che assimila la globalizzazione a una liberalismo sfrenato
Quando in realtà sappiamo che le merci che vengono trattate dall'agricoltura sono diverse
Dalle merci ad esempio il petrolio le macchine e gli altri beni manufatti
Quindi bisogna pensare alla funzione
E cercare più che altro la funzione della produzione le motivazioni della produzione
Questo per noi è un fatto nobile
Siamo numerosi insieme ad altri servizi della società
Ci rivolgiamo quindi soprattutto l'alimentazione umana e animale alla creazione di ricchezza e di posti di lavoro alle per allora conservazione di tutta la industria agricola e trasmettiamo dei valori culturali e sociali in Africa come in gran parte del mondo
L'ex Fatah sono familiari è un possiamo considerarla come la piccola agricoltura
L'impresa a conduzione familiare merita di essere conservata difese valorizzata
E la piccola industria familiare che non è un residuo del passato quanti devono continuare ad evolversi
Anche e cercando di condividere le evoluzioni tecniche del nord e del sud qui in Italia esistono ancora numerose aziende familiari agricole quindi si può creare un parallelo tra lamenta l'Africa del nord e l'Europa
Le grandi industrie a conduzione familiare sono considerate come guardiani di un grande territorio anche in Italia in Italia come altrove nel mondo la piccola impresa a conduzione familiare merita di essere conservata e portata avanti
Anna Flick del resto l'abito in più in famiglia e tutto si è importante
Assillo menti entro sette ricchi di flusso sì al mezzo si a sir Tupperware diffusa della pur diceva agricolo
E il contro i quipu trans è incluso anche il PPI e contro ridotte a tre pulsanti e che sì è pari a di cui il più difficile e la i voli e dall'età e latte dividendo il tipiche la propizio definito il più foie
Beh ma allora svolto bustese forte non paga Perini da quattro euro pur alternando Manta ciondolo quindi ed un quanto l'ha pure detto
Allora la che c'è un grosso pur ed essa qua pur Guam maltese performances profitti One le pentita di il terzo avresti può l'arresto età riesce fitti ma ogni vuoi di politica agricola che attua ogni fu regionale nazionale è internazionale
Nell'Africa dell'Ovest la piccola impresa a conduzione familiare rappresenta la base della società e dell'economia e qui si esercita la solidarietà familiare
Comunitaria è degli stessi cittadini e attraverso questa che viene assicurata la sicurezza alimentare il mantenimento e la gestione duratura delle risorse naturali la salute l'educazione il mantenimento degli equilibri sociali
E un crocevia economico e lo sviluppo delle zone rurali con l'agricoltura soprattutto l'intatta al consumo nelle Marche e ai prodotti di casa quindi nazionali e bisogna cercare però anche delle connessioni mercati internazionali attraverso un certo numero di esportazioni culturale come il cotone caffè il cacao
Contrariamente a quello che si pensa e si dice l'agricoltura familiare africana non è fissata nella tradizione e in un mondo antico arcaico volute moderna e apporta ogni giorno una proroga della propria vitalità ed è la capacità di adattarsi ai bisogni continuamente
E che si evolvono continuamente sia fisici economici politici e soprattutto monetari
Emerse don se ti piace oculati più più e per formare meno per me papà detti vedere uniti virtual Placco perché se effettivo Marri Argante dei soggetti ripuliti agricoltori purché la Regione e pur non organizzazione dopodiché non passò cosa desiderasse
Le offerte avesse pasta POR par perfetto delle politiche agricole Agresta porta le Marche e la le Marche e la vite umane questa che e non possono potuta di chiusura H borse funzione coma fare pulsa tifernate ma locale nazionale e regionale canti sardi torna a fare i contratti di lavoro donata condominio europea no e fu al Sol Levante sette versione sua serve unicorno puliti ne apporta sette versione rispetto a poco serve egli ha ha anch'io chiedesse ma anche puliti uno pompa emerse se tanta si effetti ma un pool antiusura la liberalizzazione e la luce due più d'uno una e se pur quanto alza un clan di sì sì chiedo orpelli nota di più più equilibri lì praticamente enti sposa e il siluro Apollon credo la politica agricoltore intende la politica agricola a vecchie
Attorno a sé passo protette da porte a Assirevi comune più poi
Ed è quando Hans anima ante dei difetti fisici animanti R. Herlitzka figlio avanti lui le mafie un giudizio su con un utente di ad averle repellente e sessanta Nuno pompa sotto il mio commentavo bollenti in protezione pelose con ogni ogni vogliono PD Ulivo d'onore che occorre perverse settanta
Il Paris attaccando e quello della sottomissione dell'Africa rispetto agli altri Paesi per troppo tempo ancora in Africa
Sarà legata all'aiuto pubblico allo sviluppo per poter assicurare quella che la sicurezza alimentare e a ridurre la povertà affinché l'Aprica possa ridurre almeno la metà dei membri della povertà da qui al due mila e quindici ci sarà bisogno di fare degli investimenti ulteriori si parla qui ci sono le cifre di diciassette miliardi di dollari all'anno di cui la metà di origine straniera questo sembra una cosa forse difficile da ottenere l'aiuto pubblico per lo sviluppo
Viene sempre a diminuire anno dopo anno per il solo settore agricolo l'aiuto pubblico allo sviluppo in Africa si è abbassato dal mille novecento
Novanta al due mila e due del dal sedici per cento al quattro per cento per gli Stati Uniti dal quattordici per cento al quattro per cento
La prima è quindi deve cercare di implementare sempre di più i propri sforzi realizzano lo sviluppo agricolo purtroppo finora e lo sforzato quello di constatare che malgrado grandi contributi significativi per la creazione di una ricchezza nazionale le risorse finanziarie che sono state date allo sviluppo agricolo sono sempre state mamma la più ridotte
La parte di spesa all'interno del Budget allocate l'agricoltura è restata si parla sempre dell'Africa intorno al sette otto per cento
Ed è oggi e ancora calando
Inoltre il dibattito che riguarda questa organizzazione Europa e di mettere pressione ai governi dei dei Paesi africani banche che europei e mondiali e se l'agricoltura deve conservare la propria mobilità sta proprio nobiltà all'interno di un sistema di programmazione ed investimenti però più chiari e quindi giocare un ruolo nella realizzazione della sovranità sedimentare e per poter sradicare definitivamente la povertà
Va emerse settanta sapevo così spedirla dependance delle vecchie lire e gli saputo benché sia un fondo mancato
Pascale le politico ammessi al tanta arrivi le tariffe due Aglietti posti più comune di rosso
Poco questi conteso il loro sul suo popolo devono che norma di PIL per loro e le indagini oggi Milio formando è entre Gino Della dipinti sì aumenta orribili detta rituali di questo punto vendita qual è Don Cepu quando possono un credo le micosi Anzio a qui io ci sono atti al ma a un pur anche Emilio Oro per e lieta assente riviste da grave sia efficace un pasto suo fondo signor Lo Presti del riedizione detta riguardo e non possiamo ancora sette del meccanismo contro di loro a quattro l'edificio economico Anna free
Ma pure te invece ventisette sembra versante resta chi può dalle infiltrativo semi grezzi en Italie en España insomma lo schermo ex chiesa Pasculli voi Del Piero da mobili dopo nel sette citi azione dopo perché
Ma scusi parte
L'ho finito e se da qualche parte un'aria economico chi non si è imposto in giurisdizione dei TAR più ai miei più più larga no ma se spera
La povertà in Africa nord occidentale
E più particolarmente quello che il delle zone rurali
Ecco non può più
è dipesa per troppo tempo dal cattivo governo dalla corruzione da scelte inappropriate delle politiche agricole delle strategie di sviluppo economico che sono poi riflesse
Sia nel lavoro ma anche chiaramente sui profitti l'Africa nord-occidentale
è stata in pena per dieci anni eppure ha prodotto al netto ed è divenuta importatrice di prodotti alimentari qui c'è il contrasto tra una grande produzione che viene asportata ma allo stesso tempo il problema di dover importare poi prodotti che vengono curati altrove
Nel corso di cinque anni passati l'importazione di prodotti agricoli
Da parte anche dell'Europa sono progressivamente aumentati fino arrivare al novantasei per cento
Questo particolare per i prodotti alimentari che hanno la concorrenza anche nei mercati locali
Tutte le valutazioni su quelli che sono i contratti di partenariato sottolineano gli effetti negativi a volte di una politica di mondializzazione se sia sugli agricoltori su quelle che sono le ricette fiscali
E quindi a volte si assiste anche al fenomeno digradanti
C'è un margine di grandi scioperi
E dire Stabila destabilizzazione politica questi mette in evidenza al rischio di metri concorrenza diretta i produttori ad esempio del male del Burkina Faso
Con prodotti che poi non possono competere con quelli che vengono prodotti e tornano sotto altra forma
Bisogna dimenticare che l'Europa agricola è stata costruita a forza di protezioni e di sovvenzioni oggi ancora le sovvenzioni e le esportazioni rimangono insomma delle tariffe
Delle barriere tariffarie e quindi delle tasse troppo elevate
A fare gli avversari con un volo donne se e per esempio Nuvolo anche la Comit che internazionale assai dopo Howard Lupu ad un Murillo
Non quello a ritmo proprio lui tutto può Howard unico turno diretta
La possibilità di definibile politici sono Lippi conformi hanno pipa cioè non reality dopo a Hogwarts mutuati fitti umano a partite se protezione devono prenotarsi il PPE e se la se noto o pensiamo con USA secondo devono per avendo si chiede sapendo organizzati io dici anni Italy ai attraverso un mondo e si è arreso e calmo anche appunti hanno apparsi passione a semina vorrebbe siano se chi l'uso inviti partiti Lia quando Forum des Femmes
Progetto lo Affry chi lo fa si disse debba avete il resto
De Sutter Akrabello morti e di sì Alitalia watt la tradizione ma paternità letali dettagli curiosi amputa domopak Previti gli esperti alla permettono racconta gli spettava pur devo la preda vantare
Dunque per concludere è la forma secondo i più importante capire che la comunità internazionale deve dare la possibilità anche all'Africa occidentale
Di potersi sviluppare a partire parata una politica non di totale globalizzazione Pinetti accordati fatti altrove ma a partire da quella che l'agricoltura delle regioni e delle sotto ai giovani e grazie a tutti purtroppo il fatto della traduzione non gli ha dato la possibilità di esprimere tutto quello che avrebbe voluto dire
Ma vi ringrazia tutti comunque grazie
Venendo ringraziamo al presidente De Falla per questa importante discorso c'era come dire dato uno squarcio dei problemi dei Paesi diciamo africani sia pure della parte dell'Ovest però il richiamo frequente alla necessità di crescita di evolvere se è vero che l'agricoltura in Europa e nei paesi industrializzati abbiamo detto è molto importante
è evidente
è banale sottolineare che comunque ancor di più e nelle nei paesi meno come dire industrializzati andiamo avanti con i lavori ora la parola vi pregherei di stringere un po'più i tempi
Francesco Bazzarelli che responsabile nazionale DS dall'agricoltura prego
Sì solo pochissime considerazioni una prima considerazione di ordine pratico io credo che potremmo svolgere un incontro a Roma
Con l'autonomia tematica di coltura se son d'accordo anche circola margherite insieme al Forum delle donne con l'Europa in questo incontro ufficiale discutere col tempo necessario
Per affrontare i temi che riguardano appunto l'agricoltura e l'Africa che c'è tanto cuore e quindi vogliamo vedere quali potrebbero essere le politiche attive da parte nostra a livello nazionale
Secondo punto io credo che tutte le politiche istituzionali Cyrano Apax sia che il round evitabile Trio
Non possono non tenere conto dei processi che naturalmente oggi coinvolgono globalmente il nostro pianeta penso naturalmente
Ai fenomeni di mutamento climatico i grandi problemi ambientali che impattano enormemente sulla gestione anche della stessa realtà agricola
E cioè i fenomeni di desertificazione di cambio climatico
Hanno creato vere e proprie ripercussioni per milioni e milioni di persone al punto tale che non ci troviamo di fronte al fatto che mentre cresce nei paesi del sud del mondo una di coltura che ha delle caratteristiche fortemente industrializzate non appartenente a quel modello culturale
Di pari in altre realtà del sud del mondo prevalgono fenomeni di desertificazione e arrivano problemi di carattere climatico lasciando milioni di persone né la fame e della sete quindi come vedete questi argomenti possono essere affrontati solo attraverso la ridefinizione del modello di sviluppo e cioè insomma
Dobbiamo ragionare tutti dentro nove equilibro sostenibilità ambientale e dobbiamo ragionare in che modo
I consumi riescono andare dentro quel principio di sobrietà di rigore
In questo
Quadro evidente è un contributo importante spetta ai Paesi europee che più hanno svolto una funzione di equilibrio rispetto al Sud del mondo e che in qualche modo naturalmente sono un punto di riferimento
Non solo attraverso la capacità di apertura del mercato perché è bene
Che nel da brutti io amo noi svolgiamo le funzioni di apertura al mercato ebbene e noi diciamo in maniera molto chiara no al mantenimento delle sovvenzioni alle esportazioni facendo anche di queste una battaglia importante significativa
Ma dobbiamo lavorare in maniera molto seria
Sul modello di sviluppo dell'agricoltura del suo lutto perché badate sarebbe abbastanza sciocche puerile se prevale la cultura in qualche modo liberista tout-court
Di organizzazione del mercato rispetto alle condizioni economiche più vantaggiose per cui noi di fatto nel momento in cui apriamo al Sud del mondo di fatto mettiamo in condizioni le grandi compagnie internazionali cioè grandi trust economici e finanziari che hanno spostato nel sud del mondo i loro interessi il loro modello di sviluppo agricolo industriale
Che utilizzano nello spopolamento dell'agricoltura delle campagne nella quota centra mento
Fondiario delle condizioni anche di lavoro che molto spesso non sono umane metterebbe in condizioni insomma di maggiore agevolezza i grandi gruppi finanziari speculativi allora vedete
Quando ragioniamo di liberalizzazione bisogna entrare nel merito di che tipo di liberalizzazione quale modello di sviluppo
Bisogna che li portiamo avanti nei confronti dei Paesi del sud del mondo sapendo che in questo quadro bisogna avere un atteggiamento non presuntuoso noi non siamo portatori di modelli giusti
Di modelli corretti
I modelli del mondo sopra plurali modelli del mondo sono quelli che convivono con la natura con l'ambiente e il territorio con la pastorizia
Con l'arrivo l'agricoltura di sussistenza con fenomeni che danno risposta naturalmente alla formazione
A risposte anche primarie e naturalmente questi devono essere condivisi altrimenti somma riporteremo anche nel modello economico il modello portato avanti specialmente che ne abbiano contestato della guerra per portare i valori che non sostanzialmente pensiamo siano giusti siccome diciamo portatore di valori di pace
E non di valori di guerra e non siamo convinti che i nostri valori
In in una assoluto ci sono valori giusti siamo convinti che alcuni valori sono universalmente giusti il rapporto PRIP parità tra i sessi la giusta elevazione umana il no alla violenza il sia la giustizia
La distribuzione egualitarie sono valori fondamentali però è coeso sta mente sono valori che devono essere però condivisi maturati e portate avanti
Credo che questo sia un punto di fondo nel quale noi inneschiamo le nuove relazioni internazionali io credo siccome siamo portatori di queste culture come sinistra come riformisti come uomini che hanno anche una tradizione le donne che vengono anche dalla tradizione cattolica se avremo fa la valere e far valere queste ragioni anche nelle relazioni internazionali dentro l'Unione europea e anche a livello di dub litio perché questo un po'anche l'obiettivo di chi vuol cambiare davvero le cose nel mondo
Bene grazie ad alberelli ora la parola al presidente della CIA Giuseppe Politi prego sì
Pochissimi minuti io inizio dalla da un riferimento proprio alla organizzazione del degli agricoltori dei contadini dell'attività per dire che mi piacerebbe condividere questo progetto di essere come cooperazione Italia raccolto reparti nera di questo progetto di cui nonno
Non conoscevo stante anche una situazione chi come organizzazione siamo direttamente impegnati
Con nostre strutture con nostri uomini in Africa sia in angolo a in Angola che nel Congo oltre che nei paesi del Sud America con progetti di di cooperazione essendo noi come dire titolari avendo messo su un'organizzazione non governativa per la cooperazione anzi di dico a differenza di tanti altri anche di altre organizzazioni professionali agricole
Mi piace dirlo questo il famoso cinque per mille sulla che era possibile quest'anno devolverli due alle ONG l'abbiamo dedicato a finanziare dei progetti diciamo proprio dei paesi che hanno bisogno di sviluppo con progetti di carattere diretto e quindi mi piacerebbe come dire incontrarci nelle sedi e nei modi possibili per vedere quali forme di collaborazione possibile mettere insieme stando attenti alla cosa come dire quando ripartiamo
Di agricoltura e quindi di rapporti tra le agricolture del mondo di tenere ben distinta diciamo la il ruolo diciamo da una parte dell'Europa dall'altra parte degli Stati Uniti d'America però di non mettere e dall'altra parte tutti i paesi in via di sviluppo perché i problemi sono DiVersi i problemi del Brasile problemi dall'Argentina i problemi del Sudafrica e così via sono certamente diversi
Dai problemi del Paraguay dell'Angola del Congo stiamo attenti a non confondere tutto altrimenti pure noi faremmo un cattivo servizio
L'altra cosa per ciò che riguarda soprattutto la trattativa
Per il WTO insomma la posizione
Almeno per ciò che riguarda la mia organizzazione e poi dire aboliamo completamente gli aiuti e le sovvenzioni per ciò che riguarda la commercializzazione per ciò che riguarda la commercializzazione concentriamoci sulle cose che dobbiamo fare a casa a casa nostra chiediamo semplicemente regole uguali per tutti per ciò che riguarda la riconoscibilità e la tracciabilità dei prodotti a iniziare dalle dopo
E la le IGP su questo pensiamo che loro Paci debba dare una mano ma io basta Andrea nella sua all'inizio ha fatto una battuta ce l'ha detto e chiaro seguendo pure il dibattito precedente che c'era necessità di un cambio di cultura da parte degli agricoltori io mi permetto come Gentile c'è necessità di un cambio di cultura della società rispetto all'agricoltura e rispetto ai temi dell'agricoltura quindi non è necessario fare un appello solo agli agricoltori come se gli agricoltori dovessero cambiare
E gli altri sostanzialmente non devono farlo nei rapporti con con l'agricoltura come ecco una risposta io devo essere molto per esigenze di tempo molto schematico per ciò che riguarda il cosiddetto nuovo patto con la società
Di cui sottosegretario Tampieri ha parlato presente parlare dieci anni però in pratica ne parliamo solo al nostro con la società ne parliamo solo annoso solo anno su anno solo al nostro interno però la società ancora nulla recepito ma io evidentemente leggo poco o ascolto poco diciamo il quello che ruota intorno all'agricoltura di nuovo patto con la società si parla da pochi mesi in Italia abbiamo parlato di patto con i consumatori abbiamo parlato di tanti altri pazzi Perotti patto su questa esigenza
Che la società per parla l'agricoltura debba relazionarsi con tutta la società capendo né tutte le implicazioni e le difficoltà sostanzialmente se ne parla
Positivamente lo diciamo solo solo ed esclusivamente da qualche da qualche mese
Problema un salto di qualità della società noi nella riunione precedente abbiamo detto
Nell'incontro precedente quanti ci stavamo un po'quasi tutti ci stavamo abbiamo detto sostanzialmente quello che l'agricoltura ha bisogno abbiamo detto che l'agricoltura per essere competitiva ha bisogno di sposare ti impongo la qualità Qian necessità di organizzare il prodotto che le istituzioni devono sorreggere diciamo lo scorso imprenditoriale degli agricoltori che le risorse finanziarie risorse pubbliche debbano essere finalizzate e quindi non debbano piovere indistintamente su tutto ma devo andare su concetti e a me piace
Si parlava del vino però mi piace dirlo in termini i generali siamo attenti come già non essere ideologici su questo
Cioè noi dobbiamo intervenire sull'agricoltura sull'agricoltura produttiva sull'agricoltura che produce ricchezza sull'agricoltura che poco passione sulla BCE sull'agricoltura che vuole e quindi sugli agricoltori che vogliono misurarsi coltelli del mercato indipendentemente se sono piccoli grandi o meriti siamo attenti a non percorrere come dire
Uno scenario e delle scelte di carattere di carattere ideologico diciamo su questo che il piccolo è bello che in media bello e che il il grosso
Va male o viceversa non compete sostanzialmente a noi pare queste scelte ma vanno finanziati soprattutto Progetti e capacità di carattere di carattere imprenditoriale altrimenti rischiamo come dire di uscì io mi permetto lo dicevo una battuta prima anche alla al ministro De Castro voi e spesso affrontiamo sui problemi del mercato delle crisi di mercato facevamo riferimento alla destinazione che in pratica è nata Ercole ritiro del mercato di percentuali
Importanti per ciò che guarda sto settore poi è diventato una misura diciamo quasi indistinta che interviene chi interviene tutti tutti gli anni dicevo già che parliamo di motivazione il doppio bordo come dire di una manovra tendente a togliere qualcosa
Dalla generalità degli agricoltori per ridistribuire Blot in maniera più selettivo secondo obiettivi e tutto il resto mi permetto di dire noi soprattutto per il settore ortofrutticolo e non solo per il settore ortofrutticolo se vediamo quello che è successo quest'anno nelle campagne italiane io rubai dovrà succedere tutti gli anni calamità
Calo di produzione
Quindi difficoltà nel reddito degli agricoltori ma perché non togliamo una percentuale degli aiuti diretti agli agricoltori e finanziamo dei piani credibili per ciò che riguarda tutte le polizze multirischi in modo da dare la certezza come dire che c'è una polizza che interviene in quanto la pubblica amministrazione non ce la fa più sostanzialmente andare dietro a queste Caravita quindi creando sostanzialmente dei problemi giacché si parla tanto di motivazione bene
Togliamo a tutti delle misure percentuali di cui ognuno prende poco o molto e Rizzi subiamo Rho i vaghi era tale da sorreggere quegli agricoltori in quelle zone un po'le aziende che hanno avuto delle calamità o dei cali produttivi di carattere di carattere di carattere oggettivo
Devo essere purtroppo devo essere devo re devo essere devo essere brevi
Agricoltura nel mondo in Europa il ministro vivaci diceva quale deve essere diciamo il rapporto nostro con l'Europa lo condivido cioè nel senso puro dobbiamo noi facciamo parte dell'Europa quindi dobbiamo tenderà Comedia non essere neutri rispetto a queste regole vado per ANCI se non ci vanno sostanzialmente per cambiarle una pala una volta patte vanno in un certo senso rispettate
Noi ecco dobbiamo fa lo scorso a livello soprattutto a livello nazionale non solo come dire
Per comportarci in maniera coesa
E facendo sistema in Europa rispetto a quelle che sono le esigenze della nostra agricoltura sapendo per apriamo la chiudiamo immediatamente questa parentesi vedi le proposte che ci non condivise
Che ci vengono dal dito che a livello europeo è chiaro prevale una scelta scelta che la scelta come dire di un'agricoltura nordica
Di un'agricoltura in cui non ci stanno le differenziazioni di un'agricoltura il cui rapporto col territorio le specificità la diversificazione sostanzialmente non viene non viene premiata e quindi lo dobbiamo stare attenti a dipendere questo tipo di agricoltura che tipica dell'agricoltura italiana dell'agricoltura
Delle bacino del del Mediterraneo quindi su questo dobbiamo essere molto ma molto ceroso
Sapendo che noi diamo per scontati ieri con il ministro De Castro stavamo a un dibattito in Puglia cioè molto facilmente si parla di panieri diventi in Puglia medi in Toscana medi in Emilia Romagna e tutto il resto stiamo attenti a non complicare molto
La vita degli degli agricoltori perché prima si parlava anche per ciò che riguarda i controlli certificazioni giubilo siamo attenti perché poi tutte le certificazioni automaticamente
Diventa proposte per l'impresa con l'impossibilità degli agricoltori a trasferire poi sul mercato questi questi maggiori questi maggiori costi e quindi già un dal dibattito dai due dibattiti a me piace dirlo che c'è stato oggi all'interno della della festa dell'Unità mi pare di cogliere come vi è un'attenzione anche un occorre Spoon stabilizzazione da parte delle istituzioni da parte delle regioni da parte anche degli agricoltori e delle organizzazioni professionali pretendenti come di appare appare il sistema mi piace a denunciare in questo e chiudo in questa assise in questa in questa riunione che proprio questa mattina caro ministro abbiamo licenziato
Abbiamo licenziato un manifesto che uscirà attiri BA del sottoscritto attiva del presidente della Coldiretti attivati del presidente
Capanna mo'non mi ricordo dell'associazione dei diritti genetici e attiva del presidente della Coppo
Tassinari per la difesa dell'agroalimentare italiano è un manifesto aperto a tutti sostanzialmente ma avvertiamo e con l'esigenza di rivolgere questo appello al Paese perché nell'agroalimentare
Che poi certo che parte da quel due per cento tre per cento che diceva prima Mastandrea però se ci non ci fosse
Quel tre per cento sicuramente non ci sarebbe quella proiezione del pattern quattordici quindici per cento dell'agroalimentare e soprattutto non ci sarebbe il cosiddetto made in Italy
Proiettiamo ci in avanti allora immaginiamoci la pasta
Italiana
Senza il grano duro italiano immaginiamoci l'olio extravergine d'oliva senza l'olio pugliese o senza luglio toscano vediamo e vedremo cosa significherebbe voi questa questo agroalimentare quindi siamo attenti pure
E questo lo dico
A a chi Guarco all'agricoltura in questo caso dico
Abbastanza Lea perché giustamente io dico a entrato nel merito delle cifre ecco quando parliamo di agroalimentare forse a differenza di tutti gli di tutti gli altri settori dobbiamo parlare quindi c'è la necessità di fare sistema certamente c'è necessità di promuovere relazioni interprofessionali però non possiamo scindere le due cose
Non possiamo scindere il prodotto dall'industria alimentare lo possiamo fare per gli altri settori Montezemolo sicuramente può assemblare la sua cinquecento prendendo i bulloni dalla Cina o prendendo i parafanghi dal dalla Corea
Beh se vogliamo il made in Italy se vogliamo fare la pasta con la bandierina bianca rossa e verde bene ci deve essere anche il piano duro fatto nella pianura del foggiano o dalla Basilicata Altamura dice lui aprile
Sicuramente
Non commetterà bandierina bianco rosso e verde quindi valore aggiunto
Del Belli ritagli in gran parte se non esclusivamente in gran parte appartiene agli agricoltori appartiene certamente anche ai grandi dibattiti ciò che fa Porta e l'agroalimentare italiano
Che ripeto
E la seconda voce come importanza
Nello scenario dell'economia italiana e soprattutto la bravura e la produzione di qualità dell'agricoltura italiana e a questo bisogna dare attenzione è valorizzata
Siccome siccome stiamo parlando di pasta credo che la dose di fissare il presidente nella consentirà al di là del fatto che viviamo Mastrantonio don Mastrandrea Narciso ma ci sono ma ci sono abituato da quando facevo l'emendabilità vuol dire Maestro qualcosa però io credo che poi quando si lanciano questi messaggi Presidente si rischia di distorcere
La realtà perché per esempio se noi dovessimo fare in Italia dopo questa riforma ancor di più la pasta sono col tricolore ora non vorrei fare il rapporto tra il bullone ancora non dico meno legge nel pensiero
Non c'è il grano duro in Italia perché le truppe enti
Io so che se ne importa il cinquanta per cento se non è vero per carità
La parola al signor ministro
Ecco mi date la parola e non fase complica apre
Intanto
Voglio iniziare queste mie brevissime riflessioni partendo da da quanto ascoltato dal presidente dell'Europa la nostra amico
Che ci ha messo in evidenza come a volte le semplificazioni globalizzazione liberalizzazione aiuti ai Paesi in via di sviluppo
Ed è io vorrei portare questa sera qui in questa nostra Assemblea un riflessione è un pochino più come dire più attenta su questo binomio che è spesso come ci ha raccontato lui non è non è esattamente così in effetti liberalizzare le frontiere ma tutte le volte che si apre un dibattito a livello europeo c'è stato qualche settimana fa sul WTO quando eravamo a Ginevra con Emma Bonino per parlare appunto di negoziati multilaterali subito i giornali quotidiani nazionali hanno tifato i titoli questa Europa cattiva che con la politica agricola comune non consente ai paesi in via di sviluppo di crescere di poter trovare spazi commerciali e noi ci siamo abituati a questo cliché per cui tutte le volte che c'è un negoziato e sempre la PAC oggetto di attacco
Ecco io vorrei invece riflettere come Luís diceva nel suo intervento che questo binomio non è così non è che liberalizzazione globalizzazione uguale sviluppo crescita dei paesi più poveri nei paesi in via di sviluppo non è così anzi a volte sull'altare
Diciamo dei paesi in via di sviluppo si giocano negoziati interessi che non hanno nulla a che fare con i paesi di sviluppo e vorrei prendere l'esempio proprio di un settore che ci sta a cuore che ci sta vedendo ancora così tutti impegnati Stato e regioni parlo della riforma bieticola saccarifero dello zucchero
Ebbene proprio in quei in quelle settimane di quel drammatico negoziato che ha visto la chiusura del cinquanta per cento della produzione italiana tredici stabilimenti su diciannove noi in quelle in quelle settimane si leggevano i giornali europei che dicevano ecco dobbiamo farlo perché è perché i paesi in via di sviluppo l'Europa non può continuare a finanziare la produzione di zucchero ed è cari amici questa decisione comunitaria ancorché noi non l'abbiamo condivisa ma non lo diciamo adesso che la prima volta non ha favorito la produzione dei paesi in via di sviluppo
E i nostri agricoltori che producevano obiettori nostri di dieci quindici ettari quindi già una dimensione che siano a Foggia o che siano qui nelle Marche e hanno dovuto chiudere o chiuderanno perché sappiamo bene
Che da duecentottanta mila ettari che la superficie destinata a barbabietola nostro paese si arriverà poco più di cento mila non è che l'hanno chiuso e nel frattempo si è sviluppata la produzione di canna da zucchero nei Paesi poveri non è così in realtà abbiamo favorito lo sviluppo delle grandi false Ende brasiliani probabilmente che sono aziende di quattro cinque mila ettari oppure magari altre ricche produzione del nord del mondo questo per dire che bisogna stare attenti alle semplificazioni
Ne vuole essere questo adesso un discorso eccessivamente protezionista nei confronti della PAC che da questo punto di vista sono totalmente d'accordo quello che ci ha detto Enzo la Marra prima
L'Europa diventa cattiva se non assecondiamo i processi di cambiamento ma i processi cambiamento li dobbiamo assecondare quindi dico anche con la stessa franchezza che comunque andava fatta una riforma del settore bieticolo-saccarifero certo
Una umani era un pochino più graduale ci avrebbe aiutati questa riduzione in un anno del cinquanta per cento Ciampi Cianci ha messo oggettivamente molto
In difficoltà però dobbiamo prendere atto che certamente il livello dei prezzi interni in Europa rispetto ai prezzi internazionale era tale che imponeva comunque una riflessione
Ma d'altra parte però stiamo attenti a queste esemplificazioni che alle volte citando un quadro distorto della realtà oggi forse è arrivato il momento di riflettere meglio e di più su questo come dire binomio paesi in via di sviluppo paesi ricchi anche gli stessi giornali ci portano sempre all'attenzione questo questo questa critica americana no questa critica degli Stati Uniti che fanno nei confronti dell'Europa e poi si dimenticano gli stessi americani che hanno un far Bill una legge che assegna agli Stati Uniti ben settantasette miliardi di dollari
E quindi assolutamente paragonabili ai nostri cinquantadue cinquantatré miliardi di euro no anzi se gli riferiamo agli agricoltori visto che in America sono poco più di due milioni
E noi ce l'abbiamo sette a venticinque nove ne avremo tra qualche mese con l'Europa ventisette beh è evidente che non c'è questa disparità che appare quindi occorre riflettere di più con cognizione di causa occorre fare un po'quello che ci diceva Insiel lavorare con serietà sui dossier conoscere bene le voci il mondo si è complicato cambia con una rapidità cui non siamo abituati abbiamo bisogno di riflettere con più attenzione anche sulle scelte che dobbiamo fare scelte che alle volte sono difficile qui mi richiamo a quello che diceva Paolo prima l'assessore Petrini cioè questa difficoltà che abbiamo in Conferenza Stato Regioni a confezionare decisioni che vadano diciamo verso l'interesse nazionale e non semplicemente un egoismo regionale
Purtroppo è così reso non lo so quali saranno le formule che dobbiamo inventarci Paolo ma certo che con l'articolo sessantanove che tu citavi
è stato per noi io almeno insomma Manfredo Guido gli amici l'abbiamo vissuto come un fallimento c'è un tentativo di utilizzare non in maniera a pioggia questi poche risorse che l'articolo sessantanove cita come conseguenza della riforma
Io sono centottanta milioni di euro quindi non è che sono però centottanta milioni di euro indirizzati in una direzione precisa per esempio per stare alla battuta
Del presidente Politi sul grano duro avrebbe consentito che quattrocento mila ettari che abbiamo abbandonato a quella cultura magari con un programma più preciso legato al miglioramento di qualità in modo che diciamolo non diamogli alibi agli industriali di dire che non facciamo il grano duro che vogliono loro facciamo il grano duro che voglio però per esempio anche se l'avevamo confezionata con qualche correzione perché sapevamo tutto grano duro sarebbe passato c'abbiamo messo la soglia abbiamo tentato niente da fare perché poi alla fine di scontri
Con le regioni che ridicolo no io con questa ipotesi perdo sei milioni di euro Tune guadagni cinque la Puglia ne guadagna diciotto e quindi non si fa
E alla fine abbiamo spalmato a tutti questi centottanta milioni e con la conseguenza che gli agricoltori si vedranno arrivare dieci euro di più
Ma e qui e che non cambierà niente ecco io non lo so quale sarà diciamo la strategia per migliorare per cambiarle cooperò certamente uno sforzo tutti insieme lo dobbiamo fare oggi siamo anche agevolati dal fatto questo non voglio fare sottolineature politiche ma c'è una una convergenza politica ampia nove che fra le regioni e il governo si potrebbe tentare lo faremo torneremo ovviamente su questo terreno e cercheremo cercheremo di farlo però è importante che ciascuno di noi faccia come dire un piccolo sforzo nell'andare nella direzione generale questo è un un momento difficile perché le scelte saranno sempre di più scelte decise a livello sovrannazionale
Sarà sempre di più l'Europa è spesso oramai Ginevra
Come patria come capitale del Butti oche prenderanno decisioni sulla nostra pelle allora
Se noi poi traduciamo queste decisioni in un serie di piccoli apporti regionali e poi a sua volta province noi non riusciremo a dare diciamo così un po'di sostanza questo modello di agricoltura europea che vorremmo invece forte e competitivo
Però non posso neanche e questa è la prima considerazione generale di metodo su un discorso in particolare che sollevava sulle riforme europee che sollevava
Penso lavarla beh quello non c'è dubbio qui c'è lavoro per tutti non è che adesso sulla riforma vino per stare sugli esempi che tu citavi ma potremmo soffermarci su quella ortofrutticola che pure tanto importante per il nostro Paese
L'idea di fare la lista della spesa che si faceva un tempo quando eravamo in sei o in nove Paesi quindi si poteva in qualche modo a cena con i colleghi ministri mettersi d'accordo su un aspetto la adesso non siamo in queste condizioni noi non possiamo presentarci divisi
Non possiamo presentarci con l'idea di andare lì con un elenco di cose che non vorremmo inserire in quella proposta di riforma dobbiamo assolutamente imparare a fare
Una come dire un'analisi tutta assieme qui noi abbiamo seguito quest'idea degli stati generali del vino che adesso vorremmo farla anche dell'ortofrutta c'è un momento collegiale di coinvolgimento in cui le parti sociali le regioni il Governo gli e Sperti discutono su quelli che la tendenza il futuro del settore dopodiché inizia la fase di concertazione e facciamo l'elenco di priorità perché non è che possiamo pensare che anche se non condividiamo come non ha detto Enzo molti punti di quel documento che ancora non sono proposte giuridiche è un documento della Commissione quindi dobbiamo aspettare le proposte della Commissione in maniera formale a dicembre e gennaio
Ma anche lì non è che possiamo fare una lista di venti punti dobbiamo concentrarci dare delle priorità allora per esempio uno degli del diciamo una una una particolarità che sottolinea disse l'Unione Europea con questo documento sottolinea che il settore vitivinicolo non ha un proporzione tra domanda e offerta che dobbiamo estirpare una parte del patrimonio
Per otto non ci piace il metodo perché la vogliamo una vitivinicoltura più competitiva quindi vogliamo dare più spazio alla viticoltura europea che deve affrontare grandi competitors nel mondo molto più agguerriti
Ma poi non si capisce perché se da una parte mette l'estirpazione dall'altra mette l'autorizzazione all'importazione di mosto dai paesi terzi invece si trasforma poi in vino europee quindi ci sono degli aspetti straniero allora su questo noi dobbiamo fare squadra dobbiamo cercare tutti insieme non perché mi piace questa cosa del tutti assieme ma perché poi a Bruxelles se non ci presentiamo con un'idea condivisa Stato-Regioni organizzazioni mondo agroalimentare quindi la filiera agroalimentare noi non riusciamo a incidere già in un'arena complicata
Dalla difficoltà di mettere assieme i punti di vista che sono diversi da Stato a Stato
Che sono profondamente diversi perché se voi parlate con un col ministro tedesco sulla riforma del vino Luís arrabbiatissimo perché in quella proposta è stato molto lo zuccheraggio e dice no lo zucchero bisogna metterci lo cominciamo scherza
Quindi e questo è ampiamente condiviso da tutte le delegazioni del nord Europa allora Danae che quando arriviamo lì noi siamo dalla parte del giusto
Noi Italia che siamo il Paese con le patrimonio enogastronomico riconosciuti noi siamo degli altri sbagliano e no
Noi dobbiamo incominciare a capire che ciascuno di noi può portare un pezzettino un tassello di quel mosaico nella direzione in Parlamento per esempio io so la sofferenza di Enzo lavarla di vedersi praticamente solo
Perché sono due o tre
No tre adesso entrato uno nuovo sottrae i parlamentari europei nostri della commissione Agricoltura parlo di tutte le forze politiche non nostre centristi perché cioè cioè come si chiama l'altro Castiglione
E quando si vede poi le pattuglie francesi spagnole che arrivano all'i sette otto dieci parlamentari tutti compatti che al di là della forza politica portano avanti una linea allora
Voi e quindi la difficoltà no perché poi è chiaro che ognuno si deve assumere sue responsabilità quando poi dobbiamo portare gli emendamenti o dobbiamo cercare di fare sistema tra quello che fa il consiglio è quello che fa la Commissione agricoltura dal Parlamento europeo dobbiamo riuscire in qualche modo andare tutti la stessa direzione noi questo non ce l'abbiamo per principio perché qui ognuno dice la sua e quando dice la sua scrive e mandare tra Bruxelles e noi ci ritroviamo la posizione di quella organizzazione di quella di quella regione cioè noi dobbiamo fare ancora una volta un gioco di squadra né i fatti non soltanto a me e Giove cosa significa arrivare a metter giù le priorità su quello che noi pensiamo sia giusto correggere nell'impostazione la Commissione e credetemi l'Europa in questo ci dà una mano non è vero che non ci dà una mano tra l'altro abbiamo la fortuna in questo che lo strapotere di alcuni Paesi chi ha condizionato la storia della politica agricola comune il famoso asse franco-tedesco che racconta i nostri libri di politica che ancora non esiste più
Non esiste più la stessa Francia forte di un Paese molto più unito e con un Presidente della Repubblica che non perde occasioni di difendere la sua agricoltura Chirac non pensiate
Che possano la Francia oggi fare come faceva un po'di anni fa in cui una posizione però non si discuteva oggi la Francia va in minoranza regolare
Non c'è nessuna possibilità di influenzare da sola nulla non a caso qui lo dico proprio con con con voi in questo clima di amici
Che la la prossima fiera internazionale a Parigi il sì alla Fiera più importante dell'agricoltura una delle fiere più tanto europea
Dominique busserò mi ha chiesto di inaugurarla assieme a me come se una cosa che alcuni anni fa sarebbe stato impensabile perché un gesto da porre nei confronti di un Paese va be'che adesso con la Francia
Abbiamo stabilito una serie di rapporti straordinari Dominique più sennò non c'entra niente con Nick Brown quelli
Non è vecchio Browne notato che tu mi Spotti sempre su Nick Brown il ministro inglese o no Dominique visse da una persona allora questo per dire che oggi tutte le occasioni per costruire un po'di gioco di squadra e stiamo cogliendo tutte
Nei Consigli informali una volta non ci andava nessuno perché è un'occasione di perdita di Demme sono frequentatissimi perché sole occasioni in cui ci si incontra gruppetti quattro cinque io c'ho il polacco adesso in Finlandia con cui stiamo facendo
Questo per dire però che non è che si esaurisce lì le organizzazioni degli agricoltori delle cooperative no devono lavorare di questo Copaco Gega non funziona assolutamente così non ha mai funzionato ma prima non aveva un ruolo adesso però bisogna che solo l'Italia
Perché se non portiamo insieme gli agricoli vitivinicoltura i francesi e spagnoli e italiani insieme a difendersi lì perché questi tre Paesi hanno il novanta per cento della produzione europea e non facciamo sentire la voce dei produttori delle cooperative francesi spagnole insieme loro ministri
Non riusciamo a a rompere poi quella come dire quella quella quella presenza nord europea che vede invece la vitivinicoltura addirittura un problema per la salute
Ho in alcuni casi uno uno spazio per poter far crescere attraverso lo zucchero coloranti vari nel nord Europa un prodotto che portiamo Lovino allora
Qui e l'aspetto importante da sottolineare quindi l'impegno nella costruzione di alleanze questo è un dato di fatto scontato è sempre stato così
Ma adesso diventa fondamentale fondamentale alleanze trasversali
In cui dobbiamo smettere anche questo conflitto Inter filiera col mondo dell'industria io mi auguro e spero che coincida con la nuova presidenza di Giandomenico Auricchio sapere che è stato eletto il nuovo presidente per alimentare una persona molto vicino al mondo agricolo viene da una filiera quella dell'arte
E quella dei formaggi in particolare che vive in simbiosi col mondo agricolo e Possa diciamo affrontare i temi della agroalimentare in maniera un pochino diverso il suo predecessore in cui vedeva questa spaccatura netta addirittura con ricorsi uno contro la e in questo senso
Sono più ottimista ma naturalmente però poi ognuno si deve assumere le responsabilità e noi cercheremo istituzionali
Di fare da arbitro quindi sul grano duro facciamolo questo grande progetto di grano duro che coinvolga il mondo industriale che dica quali sono le caratteristiche merceologica che voi perché se è vero come è vero che pagano
Diciotto euro diciannove euro a quintale non si capisce perché a diciotto diciannove euro ci sono gli agricoltori giustamente che lo fanno in grado però dobbiamo a metterci intorno a un tavolo e stringe visti bulloni in modo da dire non diamo alibi e in questo ci deve essere un passaggio che deve vedere tutto il mondo agricolo in qualche modo e di quando dico mondo agricolo intendo anche la parte istituzionale insieme nel raggiungere sta queste battaglie
Una cosa che sembrava impensabile la voglia annunciare qua non è una rivoluzione non mi voglio biliare dei meriti
Però per esempio il costo dei carburanti è un tema un tema enorme sappiamo come cresce questo vale per l'agricoltura moltissimo che vale ancora di più della pesca
Dove il costo dei carburanti e praticamente il sessanta settanta per cento e Costituzione beh ci siamo attivati ecco che un gioco di squadra portato un accordo con l'ENI che renderemo pubblico tra qualche giorno in cui il costo dei carburanti per l'agricoltura e per la pesca sarà ridotto
Proprio perché stiamo andando nella direzione
I aiutare le imprese no
Non è che ci vogliono le non sarà una cosa però sarà riportare un po'indietro il prezzo dei carburanti e visto che è un tema così se questo si è potuto fare solo perché c'è stata una costruzione
Diciamo così molto molto banale ma in squadra con altri membri del governo e Colle organizzazioni in questo senso io penso che possiamo fare grandi passi avanti perché credetemi nelle difficoltà che stiamo vivendo non siamo il Paese messo peggio
Non crediate che il resto dell'Europa sia lì contento che questa nuova fase di globalizzazione vede forte la zootecnia francese o la cereali cultura Dell'Orto europee stanno soffrendo tutti
Cioè noi siamo paradossalmente il paese più avvantaggiato perché abbiamo i fondamentali per poter stare in questa roba abbiamo diciamo così le caratteristiche distintive che potrebbero metterci in condizioni di stare in questa globalizzazione di trarre qualche beneficio da questa roba
Però purtroppo se andiamo avanti come siamo andati avanti fino adesso non c'è nessuna speranza anzi lo faranno gli altri e si copieranno l'abbiam delinea italiana come sta accadendo dei più ricchi mercati del Nord America come accade in tante aree con loro e non è che possiamo stare fermi e aspettare che il Buttiglione ci risolve però il WTO cercheremo di lavorare se lo risolverà sto benedetto registro multinazionale obbligatorio per le DOP IGP certo che lo dobbiamo fare però nel frattempo lo stiamo fermi perché noi come diceva
Ancora una volta Giuseppe Politi verbali non esportiamo niente
Esportiamo troppo poco allora questo accade anche perché e non non riusciamo a organizzarci su questi mercati perché noi possiamo fare un'alleanza nel mercato pigliamo ristabiliti andiamogliela dire al consumatore americano
Guarda che se vuoi comprare prodotti italiano visto che comprino ove dei civili prodotto
Che ti pensi che sia italiano ma non ha nulla a che fare col nostro Paese dei sappi che la produzione italiana di qualità a questo sistema di certificazione la riconosci da questo marchio
Questi programmi sono programmi che tra l'altro possono trovare anche forme di aiuto comunitari non è vero che l'Unione europea non ce l'abbia che non li utilizziamo per i paesi terzi non c'è limite da questo punto di vista anche nella nuova direttiva sugli degli stato che ci vede impegnati
A cercare di modificarla ma sui paesi terzi non c'è limite noi possiamo farle queste cose
Evidente che non può essere il singolo caseificio non né può essere la singola impresa agricola quindi occorre anche qui giocare in squadra giocare in squadra mettendo insieme quel poche risorse che ci stanno e mettendo come dire in moto dei processi
Virtuosi
Io chiudo anche perché non voglio occupare molto tempo sottolineare intanto un ringraziamento agli amici che hanno organizzato la festa Francesco balla rally a tutti voi l'impegno è quello che anch'io lo voglio fare come ha fatto Luca Marcora prima che alla prossima
Festa sia una festa dell'Ulivo una festa dell'Area tematica dell'Ulivo e magari riuscire insieme a trovare anche un nuovo modo di cooperare nel dare a questo grande settore nel settore dell'agricoltura della fallimentare
La capacità che lui ha cioè la capacità di diventare un settore trainante per lo sviluppo economico del Paese
Noi ce lo diciamo tra noi dobbiamo fare in modo che sempre di più la società se ne renda conto
E si renda conto di quanta ricchezza possiamo ancora trarre da questo grande settore però occorre davvero una volta per tutte lavorare insieme lavorare in squadra cercare di evitare che le imprese sia massima tra di loro ma fare in modo che invece si tragga da questo settore la ricchezza per i redditi degli agricoltori
E per dare ricchezza i tanti territorio nostra agricoltura grazie a tutto il carico
Bene grazie arrivederci solo solo una comunicazione di servizio alle ore ventuno per chi è interessato alla Sala Verde ce la presentazione del libro di Clara Sereni le merengues danze ridere