Sinistra Europea: manifestazione nazionale e fase costituente

Un luogo speciale
Questo parco non solo un parco bello luogo speciale per la nostra memoria
è un luogo speciale per la nostra identità qui è nata dalla Resistenza
Italiana l'otto settembre del mille novecentoquarantatré
Quei in questi luoghi
In questo luogo è stato anche disarcionato il governo Tambroni nel mille novecentosessanta
E qui a pochi passi nel cimitero acattolico di Roma riposa Antonio Gramsci quindi abbiamo fatto una scelta molto molto importante
Ringrazio tutte le delegazioni presenti del partito ringrazio Gianni Rinaldini Cesare Salvi e il senatore Paolo Brutti
Ringrazio in particolare la delegazione della Federazione dei Castelli Romani perché ieri compagno Jacopo limiti il segretario della sezione di Marino è venuta a mancare improvvisamente quindi ringrazio i compagni di Marino che sono qua presenti compagno molto giovane
Mi sembra importante fare questo questo saluto e poi volevo ringraziare tutti i compagni della Federazione da Romana che hanno lavorato in maniera veramente importante a questo evento
In particolare a la gestione dei ristoranti di diciotto giorni di festa oltre trenta mila visitatori musica cinema teatro tante presentazioni di libri
Tanta tanta politica e tanti dibattiti a partire dalla presenza del presidente della Camera Fausto Bertinotti del nostro segretario Franco Giordano
Del nostro ministro Paolo Ferrero dal nostro capogruppo alla Camera Gennaro Migliore da nostra vice ministro Patrizia Sentinelli del del direttore del giornale Sansonetti del presidente del gruppo al Senato Russo Spena e tanti altri io insomma
Del presidente del gruppo europeo Musacchio sarà da qualche parte quindi insomma mese mi scuso per quelli che erano dimenticato
Chiaramente se salutiamo in maniera molto calorosa il nostro segretario che appena salito sul palco e Franco Giordano
Una festa dedicata ad Angelo Frammartino nostro compagno impegnato in una vera missione di pace in Palestina l'unica per ammissione in cui ci sentiamo sostenere con grande forza
Una festa che guarda al futuro
Il nostro futuro la costruzione del partito della Sinistra europea sezione italiana
Siamo pronti ad incominciare do la parola per il primo intervento a Danielle Mazzonis sottosegretario al ministero dei beni culturali portavoce dell'associazione degli aderenti individuali a sinistra europea
A noi dalle si riescono a salire possa parlare qua ho fatto uno sforzo ci sei riuscito
Per capirsi perfetto
Allora anzitutto vorrei veramente ringraziare Rifondazione
E tutti voi
No noi accesi accesissimo
E Rifondazione e tutti voi singolarmente di darmi la possibilità veramente una cosa che mi riempie di piacere a nome dell'associazione dei liberi associati individuale alla sinistra europea c'abbiamo questo nome così lungo ma comunque che rappresenta una serie di persone abbastanza ricca
Di averci invitato a lavorare con voi in questa opportunità
Io voglio dire che per noi la costituzione di questa nostra nuova soggettività di soggettività politica
Ci rende ancora più vogliosi di fare politica potrei cercare anche di spiegarmi in che modo e l'abbiamo concepita il più rapidamente possibile per non essere richiamata per i tempi
Per la sinistra italiana perde la sezione italiana della sinistra europea nella quale noi ci collochiamo l'esperienza di questa specifica festa che stiamo chiudendo adesso è stata decisiva
Siamo riusciti per merito di Rifondazione dei compagni di Rifondazione permettetemi di nominare parte decisa lì e Leonardo Ragozzino
A tradurre in una realtà visibile per ben venti giorni non abbiamo perso una battuta il nuovo soggetto
Una vera e propria sperimentazione direi
Mi piace chiamarla così di con me anime storie diverse possono ritrovarsi confrontarsi discutere conoscersi
A volte persino a fondersi per qualche ora in qualcosa di di nuovo che non ne appiattisce le specificità le culture le provenienze ma al contrario le esalta e valorizza così almeno noi della Libera associazione abbiamo vissuto queste settimane ed è con questo spirito senza timore di accelerazione che ci conducono o in Robin un partito tradizionale che veniamo qui a lavorare con questo con Rifondazione in questo percorso
Il nostro approccio ci porta a proporrà di partire dal consolidamento di un'identità comune
Da una concretizzazione del processo di costruzione di un nuovo soggetto politico piuttosto che dalla creazione subito assieme e soprattutto grazie a Rifondazione che spinge il processo a un vero e proprio partito
Questo perché mi sembra di riflettere il parere degli associati temiamo di rivivere esperienze che soprattutto noi più lei che abbiamo già conosciuto
Sappiamo e capiamo perfettamente che per agire nelle istituzioni i partiti devono istituzionalizzare assente il che comporta inevitabilmente decisione maggioranze scelti a Bari apparati
E quindi
Uno è necessario restringimento degli ambiti della partecipazioni a momenti puntuali nell'agire politico
Noi comici dicono i compagni venuti anche oggi da Macerata da Perugia da Crotone la massa da Milano e da Roma stiamo cercando di aprirci a nuove idee esperienze copiando un po'gran parte delle cose che il movimento ha già fatto prima di noi
Per raggiungere un aspetto che abbia il profilo e le fasi della partecipazione il bandolo della nostra matassa vuole infatti essere la partecipazione ampia critica aperta voci diverse
E ampie anche riconosco non sempre convergenti
Cioè una manifestazione vera di democrazia partecipata
Questa forma di confronto ci ha portato già a lavorare come dicevo prima con tanti compagni e crediamo che vale la pena di continuare partecipare però a che cosa
Possiamo rispondere solo con parole emblematiche pensiamo all'emersione all'elaborazione alla proposta di politiche in altre parole a fare emergere tutti insieme una nuova politica della trasformazione frutto del vissuto concreto delle donne e uomini che lottano per un'Europa sociale democratica passionista
Antiliberista dell'uguaglianza di genere e interclassista insomma parlo di un europeismo antagonista che credo sia la prima pietra
Della ampio partito della sinistra europea al quale già abbiamo aderito attraverso Rifondazione Comunista
L'elaborazione di cui parla parliamo emerge dai bisogni
E il bisogno di lavoro e di sicurezza e non parlo della sicurezza via blairiana che e secondo me proprio Landi sicurezza di risposta a un terrorismo eccessivamente descritto
Abbiamo bisogno bisogni di vite Menem povere e meno frammentate abbiamo bisogno di elaborare politiche e questo significa lavorare intorno a proposte che aggregano che traducono bisogni in diritti
Ed è il compito questo compito che ci mobilità sappiamo che è arduo ma è anche l'esaltante e non può che essere concepita in chiave europea L'Europa del mercato e dei mercati
De mercanti abbiamo visto e già fallita e fallite perché la terapia che si era inventato per uscire dall'inflazione e dal declino economico si è rilevata una pessima terapia
Assomiglia proprio a quella del Sud America e dell'autorganizzazione l'Eurosistema da quando è stato messo in opera ha visto contrarsi il PIL di tre punti soprattutto nei Paesi maggiori i parametri Salo
Mi dispiace per Padoa Schioppa e per pochi altri che sperano ancora che si possa continuare a governare attraverso il governo delle risorse
E le sue le attuali proposte del governo che noi contrastiamo con forza sembrano non tenere conto che anche applicando le misure alla Villepin Merkel il debito pubblico cresce
E pertanto varrebbe la pena anche per loro sperimentare politiche davvero innovative che possono ugualmente portarci a non sforare il famoso tre per cento
Parlo come giustamente è stato inciso incide insiste Ferrero
Di una nuova forma di riscoperta dei beni comuni i beni comuni il valore pubblico ritornato al mercato attraverso è che Berlusconi a cui Berlusconi l'ha regalato è riportato a noi per poter creare lavoro sono convinta che questo lavoro riguarda non solo i beni comuni più tradizionali
Ma anche i beni culturali dei quali io stessa mi occupo in questa fase sono convinta che questo progetto può dare risultati di occupazione subito togliendo la sensazione di frammentazione di provvisorietà
Che hanno i giovani sempre di più in questa fase tutto ciò naturalmente ricordando che la dimensione europea e pertanto il partito della sinistra europea e la chiave di Lolita per poter arrivare a un nuovo modello grazie
Diamo la parola Vittorio Agnoletto europarlamentare UE PRC Sinistra europea
A chi ci chiede perché siamo ancora qui
A lottare
Perché non ce ne stiamo tranquilli visto che abbiamo cacciato Berlusconi
E siamo al governo le possiamo dare tante risposte
Oggi però tutte le nostre risposte si sintetizzano in un nome
Oggi è questo nome e mi Acea Spiridon
Un rumeno
Trentadue anni
Trovato morto sepolto attore di caffè vicino a Licata
Dopo che il suo datore di lavoro negava che ci fosse qualcuno
E sottratto alle macerie tagliandogli i piedi e poi è morto in ospedale
Nella figura di questa persona
Si sente utilizza la tragedia dei migranti da un lato e la disarticolazione del mercato del lavoro che riguarda anche noi italiani dall'altra parte
è un motivo più che sufficiente per dire che abbiamo ancora molte cose da ottenere e per le quali lottare
Per dire che non lasceremo soli i lavoratori di attese lavoratori dei call center e tutti quelli che si battono contro la precarietà e che col loro saremo in piazza quattro novembre
E nello stesso tempo per dire che la vita dei migranti non può essere questa che chiediamo al nostro governo di opporsi
Alle misure annunciate da Frattini che l'unico scopo è quello di pattugliare militarmente il mare facendo finta di non sapere che sei milioni di persone cercano di emigrare
Eh perché magari noi continuano a derubare l'Africa continuiamo a trattarla come un continente in una logica coloniale
La sinistra europea non nasce oggi c'era tua dentro questi contenuti ma credo di non fare un torto assolutamente nessuno a dire che se non solo simbolicamente noi dobbiamo determinare una data
Questa data si chiama luglio due mila e uno Genova
è lì che è nata la sinistra europea eliche a Rifondazione unico partito ha deciso di stare dentro al movimento a pari livello con gli altri e di rischiare
E non l'abbiamo tanto dimenticata al punto che chiediamo la commissione d'inchiesta parlamentare ed esigiamo perché quello sta sugli accordi e gli accordi da tutti devono essere rispettati
Le nostre radici affondano nella storia del movimento a Genova
Ma con la stessa forza affondano
Nella storia di Rifondazione di questo decennio
Perché adesso è facile tenere ma nel decennio passato quando si era soliti quando si aveva contro un liberismo che avanzava a gonfie vele
Quando si rischiava di essere discriminati in ogni angolo e sul posto di lavoro e non era facile
E allora io voglio dirlo chiaramente compagni di Rifondazione
Non abbiate paura
Vigiliamo insieme perché il percorso della sinistra europea non sia semplicemente un meccanismo di cooptazione di ceto politico e di occupazione di posti e lo dice per primo uno che grazie a Rifondazione è stata eletta al Parlamento europeo
E chissà anche a questo partito ha da restituire tanto
In un lavoro quotidiano
E diciamo anche che il nostro stare insieme ha costruito questo grande movimento
Ma che questo movimento ancora tante cose da dire
Non siamo e non saremo mai disponibili ad essere trattati come uno USA e getta
Siamo fortemente consapevoli della differenza tra questo governo e il Governo Berlusconi abbiamo lottato molte volte da soli in cinque anni per capovolge la situazione
Sappiamo anche che ci battiamo non per un'alternanza per un'alternativa di mia politica
Non ci attirano le sirene del tanto peggio tanto meglio
Perché sappiamo bene che nel tanto peggio a pagare solo i ceti popolari e operaio
Ma sappiamo anche che la dialettica sociale è il sale della democrazia
Ho imparato quando ero giovane lo credo ancora oggi
Che nella pace sociale
Vince il capitale
E allora dobbiamo dire in modo chiaro
Che proprio perché siamo nel governo ci serve un montare del conflitto sociale ci serve andare avanti con i nostri obiettivi perché di questo viene anche rafforzata la delegazione che sta al Governo
Abbiamo ottenuto un risultato molto chiaro il ritiro delle truppe dall'Iraq non ce l'ha regalato nessuno l'abbiamo conquistato
Ma è un primo passo
Adesso si tratta di ottenere il ritiro delle truppe dell'Afghanistan entro un anno non è rinviabile questo obiettivo
L'altro giorno
In commissione esteri al Parlamento europeo a porte chiuse l'Alto rappresentante dell'Unione Europea
Pato
Detta i vostri governi che non si tratta di una operazione peacekeeping ma peace and forcing che prima ci vuole la guerra che i comandi saranno unificati sotto la direzione inglese
Siamo in uno scenario che rischia di produrre un nuovo Vietnam e dobbiamo venirne via prima che anche noi italiani ne rimaniamo invischiati lo dobbiamo dire con chiarezza e porre questo come obiettivo di tutto il movimento
E dobbiamo dire che a maggior ragione questo obiettivo oggi era forzato della partecipazione in Libano si tratta anche di questioni economiche non solo ma dispensa io credo che la presenza in Libano sia necessaria
Penso che non c'era alternativa a cacciare Israele dall'occupazione del Libano ma dobbiamo dire con chiarezza che questo non ci basta sappiamo che non saranno i militari da soli a costruire la pace
Ecco perché dobbiamo parlare anche di invio di corpi di pace civili
Ecco perché dobbiamo impegnarci perché i nostri compagni dentro il governo riesca ad ottenere l'immediata rottura dell'accordo militare tra Italia e Israele non si può fare interposizioni in un'alleanza militare con uno dei nostri contendenti
E nessuno ci dica che siamo
Antisemiti
Siamo contro quel governo israeliano
Ma siamo a favore di quelli israeliani che a loro rischio pratiche nelle fusioni gli obiettori di coscienza che vanno in galera pur di non andare a calpestare un'altra volta i diritti dei palestinesi
E diciamo chiaramente
Che l'essere a favore della missione in Libano
Non significa aver trasformato il tutto il movimento in D'Alema boys siamo con l'ONU quando agisce in un modo siamo contro loro quando produce un milione e mezzo di morti per l'imbarco in Iraq e non lo dimentichiamo
Siamo pacifisti abbiamo scelto la non violenza
E allora diciamo a Prodi con la delicatezza che si dice un Presidente del Consiglio che abbiamo scelto
Non siamo d'accordo a togliere l'embargo di vendita delle armi alla Cina ma siamo per una riduzione della produzione delle armi e di una trasformazione
E credo che il lavoro che Patrizia che Paolo che rappresentanti nostro nel governo fanno
Abbia proprio questo obiettivo
Ridurre le spese militari smetterla con la ad pendenza una politica di grande potenza dall'Italia mentre al centro la difesa delle politiche sociali la difesa di quello che resta dell'Uefa non sono parole
Dire che dobbiamo difendere le pensioni dire che dobbiamo avere un salario di cittadinanza dire chiederne strumentata e le pensioni minime significa dire queste cose in modo molto molto preciso
Significa dire che lavorare trentacinque anni in una fabbrica per chiedere di andare in pensione è diverso che passare trentacinque anni in un consiglio d'amministrazione a decidere dove tagliare i posti di lavoro all'Atm piuttosto che all'Italia
Non solo sinistra Sinistra Europea perché oggi nessuno può più ragionare solo in termini di nazione
Perché siamo contro un mondo unipolare dominato dagli Stati Uniti ma non rimpiange amo per nulla il vecchio mondo bipolare della guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica
E allora c'è bisogno che l'Europa diventi soggetto politico
Che abbia accelerato anche un suo patto politico che però non può essere la Costituzione liberista che hanno bocciati in Francia in Olanda vogliamo un'Europa che sia in grado di colloquiare così del mondo con l'Est
Per questo vogliamo un'Europa che rifiuti la privatizzazione dei servizi e siamo contro la direttiva Bolkestein e per questo che siamo contro la rigidità dell'accordo di Maastricht che in nome della stabilità economica d'Europa dei banchieri ci chiede di tagliare ancora una volta i servizi sociali di far pagare la crisi ai ceti popolari
Io penso
Che questa nostra esperienza un'esperienza che mette insieme persone storie che vengono da culture diverse che viene dal comunismo non ortodosso dall'ambientalismo
Critico dal cristianesimo sociale quel cristianesimo che faceva dire a padre David Maria Turoldo
Fede a ribellarsi
Fede rompere le catene credere e fare giustizia è io credo che la costruzione di un soggetto europeo servano in Italia servano in Europa ma non solo io sono appena tornato da qualche ora
Dal Kurdistan turco sono stata al confine tra l'Iraq e l'Iran
Io ho visto che cosa vuol dire vivere una situazione di repressione
Di guerra
Ho visto delle madri disperate piangere di fronte all'ennesima strage fatta dall'esercito turco contro una manifestazione pacifica curda dove su undici morti sette sono bambini
Ecco che allora il nostro progetto non è solo per noi non è solo per l'Italia per l'Europa
Ma è anche per queste popolazioni che lottano in Kurdistan come lottano in Palestina in America Latina grazie
Diamo la parola ad Anna Rita Mastrangelo delegata FIOM ex Siemens
Finalmente sui giornali si ricomincia a parlare di telecomunicazioni italiani
Finalmente per noi lavoratrici e lavoratori che ormai da dieci anni
Stiamo lottando giornalmente in prima linea contro la scellerata politica di Telecom era inesistenti strategie dei vari governi italiani che si sono succeduti su un settore così importante quale quello delle telecomunicazioni
Peccato però che se ne parli ancora una volta solo da un punto di vista finanziario scorpori suddivisioni perdite
Pochi di presidenti costretti a dimettersi come se questi non può non fossero stati responsabili del disastro creato ma mai una volta si pensa a quale sia stata la strategia industriale di questo gruppo qua quale possa essere in futuro
L'unica cosa buona di questo tanto parlare era proprio il documento di Rovati costretto a dimettersi che paventava un ritorno della gestione della rete al pubblico
Spero comunque che l'aver bruciato Rovati non significa aver bruciato la sua idea
Perché ricordiamolo bene la perdita di trenta mila posti di lavoro nel settore delle telecomunicazioni e dovuta alla maniera un po'allegra in cui si sono condotte le privatizzazioni Italia
E alla serietà dimostrata dai vari privati imprenditori Colaninno prima e Tronchetti Provera dopo nella gestione di questo gioiello quale la Telecom
I sia smette permesso di smontare a pezzo a pezzo il fronte industriale riducendo l'operazione ad una mera operazione finanziaria
In questi ultimi dieci anni cioè dal mille novecentonovantasette data cultura varato il piano di privatizzazione del settore delle telecomunicazioni abbiamo assistito a dismissioni smembramenti ristrutturazioni perdite di posti di lavoro e neanche un investimento
Abbiamo assistito allo smembramento di Italtel che era nel lontano mille novecentonovantasette la più grande società europea delle telecomunicazioni
E si contrapponeva all'americana AT&T e alla svedese Erikson ed oggi che cosa è alterna
Che cosa è stato di tutti quei lavoratori ceduti a multinazionali quali la Siemens solo un anno fa non è all'Aquila abbiamo condotto una lunga dura una lotta dura cento ore di sciopero in tre mesi contro la Siemens alla quale si è permesso ancora una volta di svendere il più grande laboratorio di ricerca e sviluppo del settore nel Mezzogiorno ad un soggetto industriale ad oggi non è in grado di sostenerne il peso
Difatti ad un anno di distanza il laboratorio campa con le briciole lasciate da Siemens e non si occupa più di ricerca
Se non passate ma il gioco di parole di ricerca di un lavoro
Forze politiche di centrodestra allora al governo della nazione è di centro sinistra al governo della Regione Abruzzo avevano garantito sulla bontà dell'operazione solo che a distanza di un anno non capiamo ancora quali siano le garanzie da dare al governo
Anche nel nostro caso nessuno ha dato peso al piano industriale presentato da compiere l'azienda acquirente
Perché di fatto non è aveva uno
Aveva solo un bel piano di intenti faremo diremo senza un minimo di studio di marketing alle spalle
Qual è il motivo per cui la società acquisisce spesso gratuitamente pezzi di aziende dismesse delle multinazionali presto detto
Fino a quando per due tre anni garantisce la multinazionale si va avanti e poi si chiederanno le casse integrazioni le mobilità questo è il modo di fare imprenditoria in Italia oggi sia un Guadagnini mette in tasca i miei debiti faccio pagare allo Stato
La leggerezza con cui i governi hanno avallato e avallano le cessioni di lavoratrici e lavoratori senza mai controllare se i piani industriali presentati da chi acquisisce siano credibili è imperdonabile
Leggerezza dettata dall'urgenza di risolvere le morte emergenze che si affacciano al tavolo di volta in volta e quindi c'è un soggetto industriale che oggi non mi fa perdere posti di lavoro ben venga
E poco importa se quei posti di lavoro si perderanno domani domani si pensa domani forse saranno responsabilità di un altro governo di un altro colore politico
è così territorio aquilano abbiamo assistito alla perdita di migliaia di posti di lavoro
Delle cartelle che solo nel mille novecentonovantasette contava due mila duecentotrentasei posti di lavoro tra produzione ricerca oggi con l'avvicendarsi di Siemens flex Tronics e dulcis in fondo firme
Di addetti ai lavori tra le varie agendo ugole che non hanno più nomi altisonanti in quel sito sono rimasti cinquecentoventisette attivi però bisogna dire che un aiuto dal governo precedente noi del territorio aquilano l'abbiamo avuto un bell'aiuto
Mentre si discuteva confine mette per la fuoriuscita di tutti i lavoratori attraverso ammortizzatori sociali Apple domani diventato oggi si cambia la legge pensionistica
Non permettendo così a più di quattrocento lavoratrici e lavoratori da Gancia sia la pensione
Hanno avuto buon gioco queste grandi multinazionali perché ci hanno spezzettato così che l'emergenza sono state condotte tutte separatamente
Alla FIOM di questa debolezza sull'emergenza del settore delle telecomunicazioni ce ne siamo accorti già da tempo due anni fa abbiamo tentato un coordinamento dei lavoratori del mondo delle TLC
Ma non ha avuto seguito auspico accadano che anche FIM e UILM potessero coordinarsi lo stesso modo coordinarci tutti
Ma la storia di ordinaria follia che ha travolto il mondo delle telecomunicazioni non dava fiato e si è continuato a inseguire le emergenze separate sperando in qualche risarcimento da parte di qualche governo
Cronaca annunciata di un declino inevitabile no
Secondo me era possibile evitarlo era possibile attraverso impegni reale da parte dei governi era possibile evitare la svendita che si è fatta di questo settore
Era possibile salvaguardare trenta mila posti di lavoro andati perduti tra servizi installazione ricerca e manifatturiero tutto ciò era possibile
Come attraversa Telecom Telecom era ed è ancora oggi uno dei più grandi gestori a livello mondiale da quando è stata privatizzata quali investimenti sulla rete ha fatto nessuno
C'è da chiedersi come abbiamo fatto ad indebitarsi senza aver mai fatto nessun investimento limitandosi a gestire la rete in regime di monopolio aumentando a dismisura il canone telefonico che grava su tutti gli utenti italiani spiando i manager delle altre compagnie
C'era chiederselo
Ma le risposte sono tutte lì nei giochetti finanziari che vanno così di moda al giorno d'oggi
In questo settori privati imprenditori che si sono avvicendati avevano unica bella idea imprenditoriale cercare di pregare tutto il popolo italiano e ci sono riusciti
Dall'utente che nessun vantaggio avuto da una privatizzazione così ma riuscita
Alle lavoratrici e lavoratori che si sono visti privare del loro diritto costituzionale del posto di lavoro ai cittadini italiani che con le loro tasse hanno dovuto sopperire attraverso gli ammortizzatori sociali agli errori di questi grandi industriali
E questo è un
Noi troviamo spiegabile che la gestione della rete Telecom torni allo Stato l'unico in grado di garantire investimenti
Auspichiamo che questo nuovo governo di centro sinistra si comporti diversamente dal governo precedente su questi grandi temi altrimenti non si capisce più veramente quale sia la differenza tra destra e sinistra
Basta con il liberismo che ha permesso solo la ricchezza di pochi a scapito della sopravvivenza di molti oltretutto il nostro liberismo si scontra molto spesso con il non liberismo di altri paesi europei quali la Francia quant'è avvenuto in queste vicende sponda anche la mancanza di un partito forte della sinistra legato al mondo del lavoro
La frammentazione a sinistra dovuta dopo l'ISMU odierno inseguendo l'elettorato di centro ha portato alla marginalizzazione dei temi legati al mondo del lavoro
Sono la creazione di una forte aggregazione politica a sinistra di livello europeo può riportare questi temi al centro del dibattito politico italiano ed europeo
L'unica speranza
Per le lavoratrici e lavoratori e quella che questa aggregazione si costruisca
Nei tempi dovuti nel pieno rispetto delle diversità esistente a sinistra tra organizzazioni politiche singoli individui e movimenti senza che nessuno imponga formule precostituite così come è stato affrontato il dibattito nelle giornate di obietto
Su questi obiettivi io e molti altri compagni lavoratori del mio territorio non faremo mancare il nostro contributo
Allora vi vi ricordiamo che la riunione di domani mattina
Costitutiva della sinistra europea si terrà al largo Angelicum a cento metri dal dall'Eliseo sempre a via Nazionale
Diamo la parola Pietro Folena deputato indipendente del PRC Sinistra Europea
Questo popolo
Ha commesso un grande peccato
Si sono fatti in Diodoro
Ieri in edicola
Lo confesso dopo tanti anni ho aperto la Bibbia c'è un grande quotidiano regalava
Scoperta a caso
E l'aperta proprio su quello che Mosè
Sconfortato
E adirato corrisponde a Dio
Un Diodoro
Questa terribile
Immagina in fondo e quello che la politica debole
è un pensiero un minimo con la stessa responsabilità
Che aveva Aronne
Hanno fabbricato
In una lungo ciclo storico nel cuore della società contemporanea
Quel Diodoro degli anni novanta
Dei primi anni Duemila
Una per una si è posta l'obiettivo di conquistare le meraviglie del creato
Per le quali ci sono volute sette giorni la vita breve tagliandola
La cultura
Privatizzando la l'acqua
Come abbiamo denunciato in questi anni
Financo lo spazio il firmamento
Quel Diodoro ha preso le forme della tv commerciale dell'Isola dei famosi dell'ostentazione dell'apparenza
Per cui vale di più
Come retribuzione
Il lavoro di uno show Menna o di una velina
Che non il lavoro di un giornalista
Che studia e che opera in modo precario
E quei Diodoro ha riempito
Dobbiamo saperlo perché se no non avrebbe vinto la destra in anni recenti in Italia e altrove agli empito un vuoto un vuoto di parole di emozioni nostro un voto di socialità di solidarietà di cultura
Di politica
Ci ha parlato di liberismo di riformismo
Salvo poi
Aprire in nome del liberismo e del riformismo
I conti esteri anche Telecom aveva i conti esteri
Il figlio di quel Diodoro e la Società dell'Ingiustizia
Trovato molto bello
L'articolo che ha scritto il Presidente della Camera
Repubblica su Repubblica
E quello scritto da segretario del partito di Rifondazione sul socialismo in un dibattito per alcuni versi sconcertante
In definitiva se dobbiamo dirci da dove veniamo noi che siamo qui
E voi che siete lì e chi siamo e tanti che possono venire
E per i quali se non predisporrà pazienza apertura
Possiamo dire ciascuno di noi sono socialista sono comunista sono sindacalista sono cristiano sono pacifista sono ambientalista
E faccio parte di queste di tante altre variegate tribù di queste e di altre grandi componenti della sinistra ma prima di tutto noi siamo esseri umani persone
Donne e uomini che sentono sulla propria pelle
Insopportabile questa società ingiusta
E che sento il dovere agire io sono eletto a Foggia a Bari
Per me è stato uno choc andato al di là di quello che io e noi avevamo denunciato leggere il reportage di Fabrizio Gatti che è uno delle migliori penne del giornalismo italiano si sapeva a Foggia in Capitanata
Ma c'era omertà a volte anche a sinistra e diciamoci la verità a volte anche nel sindacato
Non abbiamo comunque fatto abbastanza
Da Genova ragione Vittorio
Da Genova e lì che comincia tutto quel rifiuto morale dell'ingiustizia ha cominciato
A diventare prima di tutto e io bene voglio rendere grazie come ha fatto Danielle Mazzonis alla vostra disponibilità
Di voi compagni del Partito della Rifondazione Comunista che vi siete messi in gioco alla pari del movimento ha cominciato a diventare Progetto di partecipazione
è cominciata una traversata nel deserto per molti anche
Abbastanza dolorosa e sofferta e per molti ancora assolutamente non con con con non conclusa forse per tutti
In cui il problema non è ciò che fai tu che posto occupi che potere ha mai o quanto
Si divide il potere che c'è
No ma quello che facciamo insieme per impedire che si ripetano cose di questo tipo per salvare il creato il mondo la natura l'ambiente per cambiare l'economia per liberare la vita sì la vita
Perché è di questo che dobbiamo parlare della vita
Senza lasciare nessuno questo argomento al nostro argomento del distacco a volte totale fra la politica e la vita delle persone
Io stesso sento
Come politico di professione come si dice una parola che non amo l'usura delle parole delle frasi che noi che non facciamo con la vita precaria
Usiamo per parlare di precarietà e di lavoro
Non non non ho più le parole per dirlo
Perché non danno conto di cos'è la fatica della vita oggi della relazione che c'è fra un lavoro precario e tante volte schiavizzato dai call center
Alle lavoratrici delle pulizie della Regione Sardegna
Per le quali noi stiamo occupando simbolicamente da ieri la Regione Sardegna col movimento sardista che aderisce a uniti a sinistra fino
Fino al ragazzo giornalista precario che prende quattro è uno a pezzo ci lavora tre quattro ore al giorno quattro euro a pezzo per i grandi quotidiani che un giorno sì e l'altro pure
Scrivono editoriali chiedendo al governo una svolta liberale
Gli stessi giornali si prendono come il Sole ventiquattro Ore tanto l'ho già detto altrove lo ripeto
Diciannove milioni
Di Europ dallo Stato anche se sono aziende quotate in borsa gruppo Mondadori gruppo Caracciolo gruppo Sole ventiquattro Ore gruppo RCS e poi vogliono tagliare tagliare i soldi a Liberazione all'unità
Anche al secolo d'Italia il giornale di partito oppure alla stampa diocesana e di base
Tra questo lavoro atomizzate indifeso
E gli affetti lo stress
Salutiamo il presidente della Camera Fausto Bertinotti
Compagno presidente
Io vorrei parlare della relazione che c'è tra questo lavoro atomizzato
E lo spezzettamento degli affetti
Lo stress personale psicologico fisico
L'impoverimento della dimensione della sessualità anch'essa aggredita dal mercato
Fino alla stessa possibilità rimessa in discussione la possibilità di avere figli
Per le ore che si passano nel traffico nei treni pendolari per il costo dell'affitto per l'assenza sostanziale di servizi oggi diciamoci la verità per una giovane coppia che si chiama e che vuole liberamente metterà al mondo un bambino è più difficile però creare rispetto a ieri non solo per ragioni
Interiori perché il Diodoro
Ti spinge a rinunciare a vedere il domani a progettare
O semplicemente a volere la luna
Ma perché è una donna precaria innamorata del suo compagno che vuole la maternità
In questa società ingiusta in cui non esistono servizi ma neanche a volte neppure delle piattaforme contrattuali si richiede dei congedi parentali per i padri che dovrebbero mettersi al servizio della propria esperienza di paternità be'diciamoci la verità se non c'è la nonna o il nonno fare figli per il gran la gran parte delle famiglie medio-basse è oramai diventato un lusso
Irraggiungibile
E così abbastanza paradossale del paradossale che l'antica saggezza dei nonni
Delle loro favole della loro saggezza del loro potenziale sociale umano qualcosa che appartiene
Alla memoria di questa società torna a essere l'unica via per per tanti
Quindi liberare lavoro dalla precarietà non è solo un progetto economico e sociale è un'idea di soggetto politico o di partito è un progetto di cambiamento della vita
Ma non era questa l'istanza socialisti Ica originaria quella di Chicco il crocifisso nelle pianure della poco andava in giro per le campagne sul socialismo cristiano
O del mutualismo del solidarismo ovvero Amatrice e originale
Del nostro movimento noi siamo eredi di questa grande storia socialista comunista mutua lista cristiana di sinistra
Ne siamo eredi proprio perché ne abbiamo visto i punti critici nella storia comunista quando si è negata la libertà
E anche in quella socialdemocratica quando si accettata anche in tempi recenti la guerra ebbene Partito Democratico
è una una sfida da non sottovalutare è una proposta moderata
Con venature progressiste dentro quella logica
Di cui ho parlato all'inizio
Ma no noi non dobbiamo semplicemente rispondere a questa iniziativa con la nostro è un nuovo inizio mica Berlinguer parla un'altra stagione di terza fase della storia del movimento
Operaio finita la fase
Prima e poi la fase della divisione tra socialisti e comunisti si è parlato di socialismo del ventunesimo secolo comunque lo si voglia chiamare l'importante è non avere una dottrina col trattino senza trattino ma invece una ricerca di senso individuale
E collettivo ebbene non avrà senza quest'impresa e ho concluso
Se non avremo uno strumento capace di cambiare qui e ora la vita
Il governo è uno di questi strumenti governo nazionale come i governi locali e regionali ma qua ci vuole anche lo strumento civile e sociale
Il partito nel Novecento è stato uno strumento noi dobbiamo immaginare in questa costruzione qualcosa che abbia lo stesso valore
Come l'esempio da centonovantadue del Partito socialista non era un congresso nato dall'alto era un congresso di Società cooperative
Sindacati leghe pieno di pulsioni oggi diremmo di una Rete
Vedremo quale sarà la forma non sappiamo compagni veramente ho finito che cominciamo
Non sappiamo ancora dove arriviamo
E voglio dirlo facciamolo con grande attenzione anche perché più diffidente più lontana la compagna metalmeccanica citato il nostro seminario di Orvieto fatto con la sua azione deve per la sinistra con la sua azione rosso verde
Tante altre forze si stanno interrogando a me non interessa un assemblaggio di ceto politico
Vittorio vigileremo insieme contro il ceto politico comunque si manifesti da sinistra o in modo moderato ma lavoreremo
Perché questo processo abbia una cifra partecipativa e democratica di versa il nostro obiettivo non è la conquista del potere
Ma è la trasformazione del potere la critica al potere la cessione del potere prima di tutto ai lavoratori e alle persone che oggi nella vita concreta di oggi faticano in modo insopportabile
Diamo la parola Lisa Clark dei Beati costruttori di pace
è molto alto rientri
La non violenza è il fondamento di una politica di trasformazione sta scritto così nei documenti della sinistra europea
Io credo che questo
Sia
Un punto di arrivo e punto di partenza contemporaneamente importante che segna gli ultimi cinque anni direi da Genova come diceva Vittorio forse è cominciato anche prima ma negli ultimi cinque anni a un percorso che abbiamo fatto insieme con molti di voi e molti di noi del nostro mondo siamo arrivati ad a vere dentro
Nei documenti di un partito una frase di questo genere perché abbiamo anche superato alcune reciproche diffidenze
Con la un'altra frase che sta sempre in alcuni documenti della sinistra europea dove c'è scritto la pace non è assenza di guerra
Abbiamo superato un po'la diffidenza che chi faceva politica
Di partito di sinistra aveva nei decenni scorsi nei confronti di chi parlava di pace
Perché si diceva beh insomma la però non la pace a tutti i costi non lo stare zitti non non ribellarsi non esprimere il dissenso
E noi dicevamo ma non intendiamo questo
Pace per noi noi dicevamo intento significa e racchiude in sé
Giustizia diritti uguaglianza solidarietà altrimenti non è pace
Ora dobbiamo fare un passo in più credo che che la pace è unica e indivisibile e noi non possiamo dirci in pace
Finch finché ci sono altre zone del mondo ad altri popoli del mondo che non possono godere della pace dico ricordiamo noi io verso la quale ci impegniamo
Io
Non sono in grado di fare grandi discorsi non è anche un discorso scritto mi scuserete per questo
Volevo solo indicare due temi sui quali credo che da qui andremo avanti e post possiamo andare avanti in particolare in un quadro europeo
Il primo sono le armi il disarmo anche questo stanno i documenti della sinistra europea
Anche questo credo che sia il risultato di tutti questi anni della nostra condivisione di idee del nostro dialogo e del nostro stare insieme sui temi della non violenza
Non solo sappiamo che le armi la costruzione delle armi il mercato delle armi il commercio delle armi porta via talmente tante risorse che non sono neanche conti io non riesco neanche a contare tutti gli zeri
Di quel miliardo e quarantaquattro milioni di dollari spesi ogni anno per la produzione delle armi
A fronte
Di un miliardo e seicento milioni
Per il bilancio il bilancio ordinario delle Nazioni Unite tenetelo presente anche questo il bilancio ordinario delle Nazioni Unite vale per gli Stati del mondo un Millesimo di quanto valga il commercio delle armi
Ecco non solo perché tutte le risorse che vanno nella produzione delle armi
Vanno a detrimento di quella pace che comprende tutte quelle altre parole che vi ho detto prima che vorremmo impegnarci a costruire nel mondo ma anche perché in particolare in Europa
Possiamo con
Una seria un serio impegno al disarmo dare un impulso anche a nuove relazioni con altre parte del mondo abbiamo una piccola situazione di illegalità totale che compì che coinvolge anche il nostro Paese
Ed è la presenza di bombe atomiche su questo territorio
Sapete che a Ghedi e ad Aviano ci sono novanta testate nucleari
Io sono statunitense non è antiamericanismo il mio le testate nucleari non hanno anzi hanno nazionalità ma non non ci interessa molto sono sono le testate nucleari che devono essere smantellate non spostate altrove attenzione anche quello sarebbe illegale secondo il Trattato di non proliferazione
Le le bombe atomiche che sono in Italia devono essere possono essere unicamente distrutte
Ce ne sono anche in altri paesi europei
Una grande campagna della sinistra europea ma molto molto ampia anche di opinione pubblica abbiamo bisogno di fare anche battaglie culturali e di coinvolgere popoli che sono per adesso tenuti nell'ignoranza su queste tematiche
Una grande campagna che vada nel senso intanto di ripristinare la legalità nei Paesi della NATO nei Paesi cosiddetti non nucleari che invece per aderire alla dottrina di quell'alleanza li ospitano sul proprio territorio ecco io credo che una grande campagna in questo senso potrebbe essere utile per dare il segnale di un nuovo corso e anche per unirci
E per trovare tanti nuovi compagni di strada
La seconda di cui vi volevo parlare un ma il tema a cui io sono molto affezionata una cosa una parte del mondo che mi è molto cara e che Patrizia questo lo sa bene
E che invece rimane sempre più oscurata
Nelle nostre discussioni politiche nelle nostre campagne di azione e dell'Africa
In Africa io
Ci vado spesso ci ci passo abbastanza tempo nella Repubblica democratica del Congo sono state uccise nella nei dieci anni di guerra nei cinque anni di guerra scusate dal novantotto al due mila tre sono morti quattro milioni di persone
Non se n'è mai parlato
Sui giornali sui grandi giornali se ne è parlato una volta sola su un giornale come Repubblica
Un articolo di tre quarti di pagina una volta sola in cinque anni
Ma perché c'era stato un episodio di cannibalismo e quindi rientrava tutto nella nell'agenda già scritta dall'informazione cioè
Sono delle persone primitive che non hanno niente in comune con noi vedete sono anche cannibali e quindi a noi non interessa non riguarda e soprattutto Nucky responsabilità ne abbiamo noi
E invece le cose non stanno così
E quelli più attenti tra di voi lo sanno benissimo forse tutti quelli che stanno qui
Che stanno qui sanno invece quali sono anche le nostre responsabilità di fronte alle tragedie dell'Africa la guerra permanente globale che si combatte per le risorse si combatte non ha certo risparmiato l'Africa
C'è anche qui una cosa che vorrei proporre una campagna di di di respiro europeo che possa fare anche cultura e e politica di educazione delle persone nel Parlamento europeo
Sì discute di cose africane cioè l'Africa subsahariana perché gli europei sono stati anche così in gamba da dividere l'Africa in due pezzi quelli un pochino meno neri e quelli più neri
L'Africa subsahariana con tutte le guerre che ha con tutti i problemi che ha con i quattro milioni di morti dal novantotto al due mila tre nella Repubblica democratica del Congo
Non ha la dignità di essere considerata nella commissione esterni del Parlamento europeo ma unicamente nella Commissione sviluppo
Ma capite che schiaffo che è questo in faccia ai seicento milioni di africani
Noi eroica e non abbiamo neanche Filippi il tempo Terni dedicare loro qualche riunione di Commissione quando ci sono cose così tremende e così gravi come le guerre
In cui ripeto siamo molto coinvolti noi europei
Ecco questo chiederei solo con questi due le due a armi e Africa io credo che sia un nostro nuovo percorso dicevo che all'inizio che il punto di arrivo era la costituzione di una realtà politica che scrive parole come la non violenza è il fondamento di una politica di trasformazione il punto nuovo punto di partenza ed impegnarci tutti insieme io direi a partire da queste due tematiche grazie
Allora io ringrazio di nuovo tutti i relatori volevo sottolineare ringraziare di nuovo anche Gianni Rinaldini Cesare Salvi e Paolo Brutti per la loro presenza qui tra noi
Sembra importante sottolinearlo
Ricordarvi che stasera alle ore venti qui all'arena centrale
Una serata per Carlo Giuliani proiezione quale verità per piazza Alimonda interverranno Giuliano Giuliani Graziella Mascia Piero Sansonetti
A seguire Giampiero Alloisio Silvio lega seguiranno pensioni dedicate a Carlo adesso lasciamo la parola al segretario del partito della Rifondazione Comunista Franco Giordano
Grazie
Grazie
Se con uno sforzo di immaginazione care compagne e cari compagni
Provassimo tutti quanti insieme
A rimettere le lancette dell'orologio indietro di un anno
E da andassimo a ritroso nella memoria
Ci accorgeremo di quello che è già cambiato in questo Paese
E del ruolo che stiamo esercitando per determinare ed accelerare questo rinnovamento
Certo c'è ancora tanto da fare
Certo il rinnovamento radicale quello vero quello che vogliamo noi dalla Società italiana
In realtà deve ancora iniziare e sono evidenti d'altronde anche le resistenze e le difficoltà non siamo che all'inizio ma sia pure per un soffio abbiamo mandato a casa il governo Berlusconi
Un governo che per cinque anni alimentato una politica conservatrice
Una politica che ha colpito le classi più deboli del Paese e ha compromesso spazi di democrazia di convivenza e di socialità
Guai a dimenticare lo dico per noi tutti
Che quella vittoria contro le destre è stato il frutto di una straordinaria stagione di movimenti
Del movimento pacifista del movimento dei movimenti delle esperienze diffuse di conflitto sociale
La nostra prospettiva sta tutta dunque nel rilancio di questa stagione
Nella relazione intensa che da Genova in poi abbiamo costruito con queste soggettività
L'Unione
Il suo governo sappiano che il futuro della nostra prospettiva comune
E del nostro leale investimento politico
Che vale lo dico con grande chiarezza per tutta la legislatura stai esattamente nel legame con queste forme di partecipazione
è questa
La nostra forza
è questa la nostra ricchezza è questo il nostro valore aggiunto
L'Italia è cambiata nei suoi vertici istituzionali
Alle presidenze delle assemblee parlamentari
Quasi simbolicamente
Dopo anni tristi di invisibilità delle lavoratrici e dei lavoratori
Due uomini che provengono da una lunga e appassionata esperienza sindacale oltre che politica Franco Marini è Fausto Bertinotti
Con l'elezione di Fausto Bertinotti
In una giornata di indimenticabili emozioni
Simbolicamente avvenuta
Tra il venticinque aprile e il primo maggio
Ci sentiamo coinvolti in un riconoscimento dal nostro cammino della nostra storia della nostra gente ed un popolo largo che va oltre noi
Però oggi siamo qui a dire
Al Presidente
Nella maniera più semplice ma con tanto affetto grazie
Grazie per aver diretto in tutti questi anni con straordinaria capacità il nostro partito
L'impasto nei passaggi e tornanti difficili
Grazie per la forza con cui Iaia offerto la stagione dell'innovazione politica culturale
Grazie per averci riportato se in quei
Ora tocca a noi
E dico a noi non a caso a tutte e tutti noi continuando in questo lavoro ed esaltando la democrazia è la solidarietà nel progetto comune
è cresciuto nel Paese
Il bisogno di una nuova e più grande soggettività politica
Che raccolga le speranze di bisogni di una parte sempre più larga della società italiana
è un'idea di alternativa di società che non può spegnersi in una dimensione separata della politica delle istituzioni del Governo
Deve bere bene nel conflitto sociale
Nei movimenti nell'apporto di nuove culture radicali l'ambientalismo il femminismo il pacifismo
Dobbiamo investire sulla trasformazione molecolare della società come amava dire Gramsci ricostruire nuove forme di socialità
Di relazione di aggregazione
A fronte di una desertificazione ed un impoverimento nei luoghi dello scambio ricostruire luoghi di democrazia partecipata
Ed è per questa ragione
Che io voglio ringraziare le compagnie ed i compagni di Roma che hanno dato vita questa bella festa
Compagnie
E compagni che come ha spiegato Massimiliano Smeriglio
Compagne e compagni che per animare questo spazio che porta un nome così carico di significato per noi parroco della Resistenza hanno dato un senso
Ad una porzione del loro tempo lavorando in totale gratuità grazie ai compagni grazie compare
E anche attraverso questi gesti
Che abbiamo l'ambizione di contribuire a riformare la politica
A riconnettere la politica con la vita
La politica con il conflitto la politica con il protagonismo è la partecipazione e sottrarla alla sua separatezza
E contribuire a costruire per questa via il rinnovamento reale del Paese
Stiamo assistendo proprio in questi giorni
Alle manifestazioni più eclatanti e persino inquietanti del degrado delle classi dominanti della grande borghesia di questo Paese
Oggi viene alla luce
In tutta la sua evidenza la natura del capitalismo nostrano
Qualche giorno fa c'è tornato ancora ieri Luca Cordero di Montazeri Molo ammoniva noi tutti
E la politica distare alla larga dalle prerogative del mercato
Di stare alla larga
Dalla possibile vendita di tempo
Dopo che peraltro esattamente l'anno prima i dirigenti della Telecom avevano ritenuto strategica la completa complementarietà della Telecom Conti
Luca Cordero di Montezemolo ci ha spiegato che non ci può essere Nostalgia per lo spazio pubblico
è un'affermazione la cui arroganza non lascia mai spazio per un bilancio reale in questo Paese dica cosa sono state le privatizzazioni
Ideologici saranno loro noi abbiamo il dovere
Di preoccuparci per i lavoratori di quell'azienda che il tre ottobre sciopereranno perché guardano con ansia alle loro prospettive
E si sentono minacciati dai giochi finanziari dal maneggio quanto noi stiamo con loro
Il mercato
La concorrenza
La politica non c'entra nulla
Mi piacerebbe fare una domanda semplice semplice
Con quanti soldi propri Tronchetti Provera ha acquistato la tele come
Quanto ha speso del suo ruolo
L'Italia rischia di essere il Paese
In cui bevve fece età una parte del capitalismo che non rischia mai capitali propri
La politica non c'entra nulla signor Presidente di Confindustria in tutto ciò
Voi volete Tonetto e nere lontana la politica che sta con i lavoratori è tenervi stretta quella che difende disinvolte truffaldine operazioni finanziarie in un settore strategico del Paese
Un pene comunque
Come l'acqua
Bossi abbiamo scritto nel programma dell'Unione tutto insieme
E non ci convince per niente quest'idea che lo stesso presidente di Comit Findus tre a ci ripropone ogni piè sospinto il patto per la produttività
Sembra ogni volta che chiede alle organizzazioni sindacali di cedere qualcosa
Ora sul terreno degli orari ora su quello dei salari senza mai affrontare le questioni reali della difficoltà del nostro sistema produttivo a cominciare dalla lotta alla precarietà del lavoro
Ma emerge un degrado
Anche con la persistenza di un doppio sistema
Uno legale l'altro clamorosamente occulto
Che utilizza il bene comune telecomunicazioni
Per spiare soci
Banche
Politici giornalisti mezza Italia in un verminaio che non asse Inés su cui bene ha fatto il Governo ad intervenire con estrema rapidità
Per fermare sul nascere la stagione dei ricatti su cui la magistratura faccia sino in fondo la propria parte
Quello che lanciamo
è un vero allarme democratico sulla natura dei poteri e sulla trasparenza del nostro Paese
Ma questa vicenda ci parla di tante cose
Emblematica
La proprietà Tronchetti Provera
Acquista la pelle ecco con un tetto di circa trentanove quaranta miliardi
In cinque anni
Vende partecipazioni in altre aziende telefoniche per quindici miliardi di euro
E nonostante ciò il debito è aumentato
Quarantuno forse quarantacinque miliardi
In questi anni
A debito crescente gli azionisti si sono divisi ripetutamente i dividendi
Sono proprio forti è
A noi chiedono di ridurre il debito dello Stato quando tocca a loro per fare profeti aumentano e il debito di queste aziende
Ma da quale pulpito da quale pulpito
Ci viene la predica sulla politica del rigore
Prima o poi in questo Paese dovremmo fare un bilancio sereno è vero sulle privatizzazioni
La cronaca noi le nostre convinzioni politiche
Ci dice che hanno ridotto l'occupazione e danno abbassato la qualità dei servizi
Per questo riteniamo urgente ripensare uno spazio pubblico in economia
E se ci fossero ancora dubbi proviamo a guardare la vicenda le autostrade
Altro nome illustre berretto
Le cui gesta le vittime del saccheggio in Argentina peraltro le conoscono molto bene
Si impegna a produrre investimenti nel settore
Naturalmente non li fa e si prepara a vendere agli spagnoli la Rete cioè si vuole vendere ora cosa che non è solo UA che è la nostra siamo al classico siamo a Totò con la Fontana di Trevi
Spazio pubblicò in un settore strategico per noi come le telecomunicazioni significa governo pubblicò delle reti con buona pace del presidente di Confindustria ci sono esempi diffusi in tutta Europa persino nella sua tanto invidiata Gran Bretagna di Tony Blair
Ci viene un'ultima lezione da questo degrado
E per me è forse la lezione più importante
è franata si franata
Sotto le vicende la cronaca
E del disastro finanziario produttivo
è franata all'illusione per tanto tempo coltivata
Anche da settori maggioritari del nostro schieramento e della sinistra
Di produrre una semplice sostituzione tra il vecchio sistema di potere di relazioni imprenditoriali e finanziarie con uno nuovo
E anche questa la nostra sfida riformismo vogliamo ambire a cambiare la prospettiva della nostra politica economica le destre hanno investito sulla competitività di prezzo è sulla contrazione del costo del lavoro
Per attuare questa politica hanno prodotto precarietà
Bassi livelli retributivi bassi livelli formativi
La legge Moratti era esattamente inscritta in quel disegno per questo oggi è veramente inservibile e andrebbe definitivamente abbandonata
Al contrario bisogna investire sulla qualità e sul cambio di paradigma economico
Investire sulla formazione pubblica investire sulla ricerca investire su retribuzioni definito osé investire sulla bonifica dalla precarietà
Stiamo provando anche sul terreno del Governo a cambiare il passo di marcia
Il nostro ministro Paolo Ferrero ha cominciato a dare il segno sulle politiche per i migranti e per la solidarietà sociale a cominciare dal diritto alla casa
Patrizia Sentinelli sul settore per noi strategico e che chiediamo venga fortemente finanziato della cooperazione internazionale
Ebbene stanno lavorando le altre compagne e compagni qui impegnati a vari livelli nella compagine governativa
Stiamo cambiando la politica estera e di pace dell'Italia
Con il decreto Bersani-Visco abbiamo avviato la lotta all'evasione e l'elusione fiscale incominciando a smuovere rendite di posizione e di privilegi
Ora è il momento di consolidare il consenso sociale ed avviare una politica di risarcimento
So bene
So bene che ereditiamo una difficoltà finanziaria viale non voglio nasconderlo le destre al governo
Con la finanza creativa di Tremonti hanno prodotto un vero e proprio disastro sociale ed avviato il Paese al declino
Ma contiamo continuiamo a ritenere che l'entità della manovra non ci pone al riparo da possibili tagli allo Stato sociale
E lo decidiamo valutando soprattutto le stime di crescita superiori alle aspettative
E le stesse entrate fiscali significativamente più alte
Tutto ciò accade per un clima nuovo di fiducia anche per qualche fondato timore
Noi non saremo mai il governo dei condoni fiscali e dei condoni edilizi
Ma è una disputa ideologica quella che vogliamo proporre no non è una disputa ideologica
Il punto oggi è
Chi paga il risanamento finanziario
Una cosa è certa
Non possono ma proprio non possono pagare il risanamento economico finanziario di questo Paese le lavoratrici i lavoratori i pensionati i precari
Hanno già dato
Ora bisogna far pagare coloro durante il governo Berlusconi si sono arricchiti
Bisogna fare una lotta serrata come dice spesso il presidente Prodi all'evasione e all'elusione fiscale
Noi aggiungiamo alla grande rendita finanziaria ed immobiliare
Abbiamo solo cominciato
Se uno parla di evasione
Deve tener conto di questi dati sempre in Italia ci sono due milioni trecentocinquanta mila imprenditori
Due milioni dichiarano un reddito annuo da zero a quaranta mila euro
è tra i cento mila addirittura un reddito negativo
In Italia ci sono circa novecento mila professionisti de questi cinquecento mila dichiarano un reddito annuo da zero a quaranta mila euro
Solo lotto zero virgola quattordici per cento della somma di entrambe le categorie dichiara un reddito superiore ai duecento mila euro annui
In Italia abbiamo un guinness dei primati gli imprenditori e i professionisti più poveri al mondo
Proviamo
Proviamo a mettere a confronto
A che ci propone ad ogni piè sospinto il rigore proviamo a mettere a confronto questi altri dati sulle pensioni faccio un esempio esempio accade una piccola la logica
Nel nostro Paese abbiamo quattordici milioni circa di pensionati INPS
Lamenta
Sette milioni riceva una pensione pari a trecentotrentasette euro tre milioni ricevono una pensione pari a cinquecento sessanta euro
Dieci milioni sono sotto i cinquecento sessanta euro e gli altri tre milioni sono a Mila euro solo cinquantacinque mila
Sono sui quattro mila euro qualcuno ci spieghi dove si vuole tagliare perché sono veramente curioso di capire da che parte dobbiamo provare a risparmiare su questa gente
Qualcuno ce lo spiega
Al contrario
Sono d'accordo col segretario dei DS che chiede l'aumento di queste pensioni ma sono nettamente contrario con lui quando chiede di farlo a scapito di coloro che hanno maturato diritti
Noi non vogliamo disincentivi
Nel programma dell'Unione
C'è scritto abbattere lo scalone e l'anno prossimo perché scatta nel due mila otto dobbiamo mantenere questo impegno
Abbiamo fatto
Una battaglia con i sindacati
Per mettere fuori le pensioni dalla Finanziaria
E questa battaglia dobbiamo e possiamo vincerla siamo tuttora contrari ad ogni logica restrittiva su cui su chi ha maturato aspettative e diritti
Si faccia dunque su questo un tema di discussione vera
Fuori dalla tagliola della riduzione della spesa
In grado di trattare seriamente e la relazione tra i lavori il tempo la vita
A chi ci dice
Decisivi volutamente che bisogna aumentare l'età pensionabile perché l'aspettativa di vita o mentalità vorrei poter rispondere provate a parlare con un operaio alla catena di montaggio con ritmi sempre più intense di lavoro
Provate a parlare con un edile costretto a salire su ponti assorbe sicure fatiche oppure provate a parlare con una maestra d'asilo a contatto con decine di bambini che non ti permettono un attimo di distrazione
Ci sono
Lavori che gratificano e lavori che consumano il fisico
Che che alimentano lo stress e alimentano anche tanta dipendenza psichica
Non dobbiamo tagliare i servizi nella sanità
Ne produrre ulteriori tagli sul pubblico impiego agli enti locali dissanguati dalle finanziarie di Berlusconi
Si vuole razionalizzare la spesa
Va bene accettiamo la sfida
Perché allora in sanità e ritorno dei ticket
Interveniamo drasticamente al contrario a ridimensionare il finanziamento pubblico alla sanità privata attraverso le convenzioni
Interveniamo sul buco nero della spesa farmaceutica
Non ci convince neanche questo attacco sistematico lavoro pubblico una vera e propria campagna
E così può capitare
Che dalle colonne di un importante giornale un noto tecnico professionista possa lanciare anatemi sulle sacche di spreco e sui lavoratori
Fannulloni
Nullafacenti e poi scoprire che il novello Savonarola recepisce dal pubblico una modesta somma di alcune centinaia di migliaia di euro per una consulenza
Ma la nostra scuola la sanità
Servizi importanti funzionerebbero senza i lavoro dei precari anche qui
Accettiamo la sfida
Andrebbero tagliate le la proliferazione degli enti l faraonica consulenze così certe o che si può intervenire è trovare lo spazio per razionalizzare la spesa
Ma noi
Noi tutti che vogliamo cambiare radicalmente le norme sulla precarietà
Noi che siamo impegnati insieme a tanti soggetti sindacali ed associazioni il quattro novembre in una grande manifestazione nazionale
Noi che vogliamo investire sul lavoro a tempo indeterminato e sulle tutele noi chiediamo che è lo Stato ossia il primo a dare l'esempio si assommano stabilmente tutti precari pubblici
Occorre cambiare il sei
Occorre innovare
Per il Mezzogiorno tutto ciò significa fermare
Questa dolorosa dissipazione di risorse umane ed intellettuali
Ogni anno settanta ottanta mila tra ragazze e ragazzi diplomati e laureati emigrano dalle terre del Sud per inseguire una speranza di lavoro nei tanti nord del mondo
E come se è un'intera città media scomparisse dalla carta geografica
Ci credo che le statistiche sulla disoccupazione sono migliorate se migliorassero tutti giovani sarebbero ottimi
Non dimenticherò mai non dimenticherò mai
L'emozione e la commozione di quelle ragazze e quei ragazzi che alla stazione di Paderno di Palermo urlavano pieni di speranza alla vigilia delle elezioni non torniamo per votare ma votiamo per tornare
E a quei volti a quelle intelligenza che dobbiamo rivolgerci
Per valorizzare le incredibili risorse di memoria di natura del sud
Per un piano di risanamento dei centri storici di messa in sicurezza il territorio
Non lasciamo più solide
Soli le ragazze e di ragazzi di Palermo
Di Locri di Scampia quelli di Casale di Principe che proprio oggi hanno manifestato contro le tante mafie che uccidono i loro sogni ai testi proprio non ho il loro futuro
Non derubrichiamo
Bene il film Acerra Scanzano terra Lezzi la vittoria esaltante tecniche Puglia ricostruiamo l'impegno nostro fare una politica nuova nel Mezzogiorno
Per impegniamoci in tutto il Paese in una lotta senza quartiere la precarietà
Essa è la cifra di questa forma della globalizzazione capitalistica
Non determina solo ingiustizia
In sicurezza
Discrezionalità del totale del datore di lavoro e contemporaneamente la solitudine del lavoratore
Mi piacerebbe riflettere
E verificare sul campo il nesso sempre più evidente
Tra diffusione della precarietà aumento dei ritmi di lavoro
Le fatiche
Con gli infortuni sul lavoro con le morti bianche con quella guerra che pesa come un macigno sulla coscienza di chi insiste sulla bontà di questa modalità e sfruttamento dalla forza lavoro
Ma la precarietà la precarietà
è una forma di invasione dell'esistenza e della vita
Ti produce uno smarrimento
Uno spaesamento
Un asservimento psicofisico
Non sei solo merci
Ma mère ce uno sa e getta scoria resse i due
La precarietà The altera l'idea del tempo
Sei in una permanente ipertrofia del presente
La percezione del tempo è scandita in attimi di presente da consumare
Si spezza il legame con il passato e il legame con il futuro non c'è più stacco tra sacro e profano
La rivolta delle banlieue è un'esaltazione dell'attimo del presente
Ecco ci voi non ci vedete ma non ci siamo noi esistiamo
Esistiamo anche con una potenza distruttiva e odio riporta la noia con un ossimoro è un grido di esistenza distruttiva ed autodistruttiva attimi neanche vissuti con una dimensione nostalgico di gioia attimi fu di Ferretti spogliati di emotività una somma di attimi che ci toglie la vita la sua densità il suo calore
Vogliono sgomberare i corpi degli uomini e delle donne dalla storia per ricollocare lì su un mercato
Non più solo lo sfruttamento dalla natura ma quello della vita non soltanto nella produzione ma della riproduzione
Contrastare la precarietà del lavoro e della vita per cambiare la società è questa l'attualità della sfida
Vogliamo riprogettare un idea del socialismo partendo dall'iniziativa concreta di tante ragazze e di tanti ragazzi
Di tutti noi che abbiamo animato i movimenti
Dobbiamo scrollarci di dosso ogni idea di semplice conquista e gestione del potere residuo di una cultura che ha prodotto i fallimenti del socialismo reale
Non riusciremo neanche a ridurre
I danni del capitalismo se la nostra iniziativa quotidiana non è inscritta in un disegno generale di rinnovamento e la società
Non combatte la povertà
Non ce la fai se non aggredisce il meccanismo che determina le crescenti ineguaglianze
E allora noi dobbiamo far vivere l'uguaglianza con la pratica della differenza che il movimento delle donne da tanto tempo ci viene prospettando
E dobbiamo coniugare l'uguaglianza con la libertà intesa come liberazione da ogni forma di asservimento superamento di ogni forma di eliminazione di ogni forma di perdita di senso di solitudine
Un altro mondo è possibile e per quel mondo noi dobbiamo conquistarci la pace e deve essere un mondo di cooperazione
La guerra preventiva e permanente di Bush ha mostrato per intero i disastri prodotti il dolore per la perdita di tante vite umane in una spirale perversa tra guerra e terrorismo
Oggi quella politica mostra il suo fallimento
è formalmente terminata e deve dire finalmente terminata la nostra missione in Iraq e i nostri militari tornano in Italia
Sentiamo questo risultato
Con una vittoria del movimento per la pace che per anni si è mobilitato con questo obiettivo
L'Italia ha cambiato la sua politica estera
Non siamo più subalterni agli interessi geopolitici americani
Certo come ha detto Lisa il nostro sguardo adesso dovrebbe andare anche ad altri parti del mondo che non sono strettamente connesse con gli interessi geopolitici americani come l'Africa per l'appunto
Questa scelta trascina con sé una parte dell'Europa
Che polacco a riconquistare una sua soggettività
In Medio Oriente la politica di guerra di Bush ha destabilizzato l'intera area
La guerra il Libano o meglio l'occupazione militare e di legale del governo israeliano del Libano è stato l'ultimo episodio gravissimo di questa permanente instabilità
Oggi siamo protagonisti di una difficile ma importante missione di pace ritorna la centralità dell'ONU e perciò diventa sempre più urgente la sua riforma
Stiamo provando con D'Alema e Prodi a tenere aperta la strada negoziato in Iran
Ma non ci sarà mai pace
Non ci sarà mai pace in Medioriente se il popolo palestinese non avrà il suo stato con i confini stabiliti nel sessantasette
Si rompa l'assedio nei territori
Si riapre il negoziato
Basta con tutti gli atti UNI laterali sia quando quell'atto unilaterale si esprime nella forma violenta nella guerra di Bush sia quando si presenta con il ritiro da Gaza no la pace va costruita tra diversi è tu deve riconoscere il tuo interlocutore devi negoziale con i palestinesi
La sicurezza di Israele
Bene prezioso è affidata alla pace e dal negoziato non la politica di guerra nella politica di riarmo
Proponiamo allora certo il disarmo nucleare
Ma il disarmo nucleare deve investire tutta l'area proponiamo una conferenza internazionale di pace per dare finalmente una risposta al bisogno di questa martoriata terra che la Palestina
Ed è questo per noi il terreno di una ricomposizione unitaria del movimento per la pace
E di una grande mobilitazione democratica
Ora il nostro Paese sta seguendo persino una politica consono alla sua vocazione geografi
Vorrei fare una proposta tutti i partiti dell'Unione
Pacatamente
Concentriamo le nostre risorse di pace su questo scenario
So bene che ci sono posizioni diverse su altri scenari di guerra
Per noi in Afghanistan c'è una guerra
Giorno dopo giorno ne abbiamo la drammatica confermo
E allora proviamo tutti insieme a rinegoziare il nostro impegno nelle sedi internazionali in quei territori anche alla luce dei nostri nuovi obiettivi restiamo in Afghanistan ma restiamo solo con la cooperazione civile incarnata
Ritiriamo le nostre truppe
Abbiamo guardato con interesse è condiviso
L'importante viaggio in Cina del nostro presidente del Consiglio e di tanti esponenti del Governo
Ebbene intensificare le relazioni commerciali
Ma non possiamo proprio condividere la ripresa di esportazione delle armi
Al contrario io credo sia urgente per noi e per tutto il movimento della pace rilanciare una campagna ed una grande mobilitazione democratica per il disarmo
Care compagne e cari compagni
Noi siamo impegnati nella costruzione di una nuova soggettività politica la sinistra europea
Lo avete sentito anche negli interventi che mi hanno preceduto
Non lo facciamo perché vogliamo essere concorrenti con altri
Impegnati in percorsi differenti come quello del partito democratico
Un progetto nasce sulle proprie gambe
E dentro un'ispirazione autonoma
E dentro questa autonomia politica e culturale della sinistra europea che vogliamo lanciare una sfida una competizione di lungo periodo sull'idea di società e sul futuro dalla sinistra
è il riconoscimento dell'autonomia dei progetti in campo delle sinistre quella moderata e quella nostra della pari dignità di una ricerca politica culturale e della definizione di identità distinte
Che ci fa consapevoli che progetti distinti da autonomi possono stabilire relazioni trovare punti comuni e costruire alleanze politiche
Oggi più che mai la sfida riguarda non il passato ma la direzione del nostro cammino dove vogliamo andare quale società vogliamo costruire
Un nuovo pensiero una nuova pratica una nuova prospettiva è dentro questa ispirazione che sta e vive il Progetto dalla sinistra europea
Fuori dai nuovi movimenti
E dalle nuove culture critiche che attraversano il mondo in questo nuovo nuovo secolo fuori dall'ispirazione politica e culturale del movimento di contestazione del neoliberismo della guerra
Il progetto e la sinistra europea non avrebbe senso e non è coglieremo il carattere di innovazione anche nelle forme di organizzazione della politica
è questo il motivo di fondo
Per il quale non ci hanno mai interessato Necci interesseranno mai proposte organizzati bistecche e semplicistiche sommatorie dei partiti esclusi dal Progetto democratico
E questo anche al di là
Della manifesta strumentalità e a volte manifesta miseria DTT dice mettiamoci insieme è nulla tutti i giorni mettiamoci insieme e poi ti insulta tutti i giorni su ogni passaggio dalla vita politica di questo Paese
Il partito dalla sinistra europea è la novità politica dell'Europa
E anche ben diretto in Europa
L'unica forza politica in Europa
Che ha assunto una posizione unitaria su questioni cruciali
Che riguardano il mondo non la guerra e no alla deriva del conflitto fra civiltà
Questioni decisive
Per ineriscono il processo costituente dell'Europa
La contestazione del Trattato costituzionale che costituzionalizza il mercato invece che i diritti
è segna un salto all'indietro nella storia democratica dell'Europa un rapporto nuovo con i movimenti
Come è stato nella costruzione della vertenza generale contro la direttiva Bolkestein di privatizzazione dei servizi è di deregolazione del lavoro
Ecco
Il teatro europeo è quello scelto per rendere efficaci le lotte che i grandi movimenti portano avanti
E nel teatro europeo ed italiano si stanno aggregando le sinistre che si interrogano sulla crisi della politica e cercano di muoversi nella sperimentazione di un nuovo rapporto tra partiti associazioni movimenti
è questa la dimensione dell'impresa difficile dalla tua che vogliamo intraprendere
Lavoriamo e vogliamo un percorso coi coinvolgente e aperto
Non si può dettare un modello scelto a tavolino è calato dall'alto con altre ed altri ci siamo incontrati in questo cammino dentro i movimenti e le lotte ed abbiamo incominciato a conoscerci a parlarci
Non chiediamo ad altri con altre storie con altre culture percorsi di entrare a farsi cooptare nel partito per la rifondazione comunista né vogliamo sciogliere Rifondazione Comunista
Per questo
Apriamo la fase costituente
Ci stiamo dando l'obiettivo di determinare entro la prossima primavera un primo grande evento di costituzione della sinistra europea
Ma contemporaneamente vogliamo mantenere aperto a nuovi contributi a nuove esperienze in particolar modo dei territori il nuovo processo
Come vedete è un progetto ambizioso
Vogliamo una nuova e grande sinistra alternativa un paese nel paese per avviare una riforma morale ed intellettuale
Tanti danni care compagne cari compagni sono stati prodotti in questi anni nella nostra società
Le destre hanno profuso a piene mani veleni paure angosce
Tante contrapposizioni
C'è stata una sistematica costruzione del nemico
Volta per volta il nemico era il no global il lavoratore che rivendica tutte le diritti il tossicodipendente il migrante tutto ciò che veniva percepito come diverso
No
Non dimentichiamo le giornate di Genova
Una repressione cieca
La difesa degli interessi dei potenti della terra
Via Tolemaide la scuola di azione la caserma di Bolzaneto piazza Alimonda
La morte di Carlo no non dimentichiamo
Non dimentichiamo
E per questo chiediamo così come è scritto nel programma dell'Unione chiediamo la Commissione d'inchiesta sul Genova
Lo dobbiamo a noi botte
Ai giovani del Movimento e a quelle belle dolci persone che sono Giuliano ai reali dei Giuliani
In questi anni c'è stato una cultura regressiva
E a tratti apertamente reazionaria che ha accompagnato la ristrutturazione dei poteri e l'avvento del neoliberismo
E così può cadere questa estate
In cui la violenza contro le donne sono state così ripetute che una di esse a viareggio venga violentata e mentre la stuprano le si urla lo facciamo perché sei lesbica
Contrastiamo con tutte le nostre forte forse questa crescente omofobica
Riconosciamo come reato ancora più ripugnante all'omofobica
Battiamo ci fino in fondo per tutti i diritti di cittadinanza esattamente come ce li chiedono i movimenti dei clienti gallese qui che dei transessuali
Direttrici vere ed elettricità dinanzi
Quando osserviamo
Tante ripetute resistenza
Tutte su temi che sono propri della laicità dello Stato e che riguardano libere volontà o le multiformi relazioni affettive ci viene sempre in mente l'esempio dell'Antigone di Sofocle
Una norma che non rispetta la realtà di fatto i sentimenti è destinata ad essere una norma tra scredita
Per questo io penso che sulla violenza alle donne
C'è un problema che riguarda non solo la società no
Care compagne cari compagni
C'è un problema che riguarda noi uomini
Non ce la possiamo più cavare dando la colpa alla produzione sistematica di violenza insita nel capitalismo no
C'è un problema che riguarda noi c'è un problema che riguarda le nostre paure di perdita della centralità e della supremazia è superato il tempo della semplice condivisione delle pratiche femministe
Tocca a mettere in atto una riflessione sulla nostra parzialità è giunta l'ora di metterci in discussione
Quello che vogliamo
è un mondo libero aperto non violento
Il mondo per cui quotidianamente lavorava Angelo Frammartino il nostro compagno
Ucciso a Gerusalemme da un suo coetaneo
Travolto da un mare di iodio da un mare di violenza
Io non conoscevo Angelo ma so che credeva nella non violenza la pratica cittadino del mondo
Che si è sentito parte di un movimento globale
Che non ha confini e le frontiere era a Gerusalemme perché quelle tragedie quei conflitti parlano di noi
Non conoscevo Angelo
Ma lo riconosco
Lo riconoscono i tanti volti che compongono l'arcipelago pacifista
Nelle tante iniziative dei nostri giovani comunisti che proprio in questi giorni hanno voluto confermare il valore e la scelta di queste iniziative
Se il dolore ci ha resi muti oggi noi dobbiamo riconoscere la sua passione e la voglia di cambiare il mondo
E sentire sempre questa passione questa voglia di cambiare il nostro come nostre passioni è nostra voglia di cambiare il mondo
Non dimenticarle mai
Sentire che quel rancore fra i popoli parla di un Mediterraneo che sta perdendo la sua antica storia la sua memoria
Memoria è storia di conflitti non distruttivi dove gli opposti invece di Elide essi coesistevano
Il Mediterraneo che intreccia la distesa del mare e lo spazio della terra senza che nessuno dei due elementi abbia mai finito per prevalere rischia di perdere il suo equilibrio e la sua armonia
La guerra la terra negata il dolore immenso dei migranti che affrontano il mare da una sponda all'altra sono spinti dal bisogno e l'Occidente che si riserva sempre più nel suo fortilizio polenta la nostra sfida e l'interculturalità è l'interazione la rottura di tutte le identità affisse di tutta l'identità statiche la nostra sfida è il riconoscimento della cittadinanza transnazionale
E allora cosa c'entra tutto ciò con questi centri di segregazione i centri di permanenza temporanea
Bisogna abrogare
Ritornare a guardare nel volto il migrante riconoscere i suoi diritti a cominciare da quello del lavoro senza che fra noi e loro vi siano delle insopportabili sbarre di ferro
A nostra sfida è quella della mescolanza è quella della contaminazione
In questi giorni è uscito in Italia in Italia un film dal titolo
L'Orchestra di Piazza Vittorio piazza Vittorio una piazza di Roma
Proprio qui vicino
Ad altissima densità di immigrati
E questo film racconta di un noto ed importante collettivo musicale
Quindici musicisti
Undici Paesi tre continenti otto lingue
è una musica come dicono loro che fa battere il tempo a chiunque musica da canticchiare da ballare da ascoltare in solitudine
Blues Richards
è troppo indiana Africa America latina
Una babele che inventa melodie nuove ritmi coinvolgenti linguaggi musicali innovativi è questo il mondo che vogliamo un mondo che si mescola un mondo più giusto un mondo pieno diversità eh
Sempre per dirla con loro
Un mondo in cui i caschi blu per faranno il cartellino muoiono Dinoia
Pelagos che altrove ci allora buon lavoro compagne e compagni
Anche
Allora canone
Ma