Tra gli argomenti discussi: Balcani, Europa, Kosovo, Politica, Serbia.
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11:30 - Camera dei Deputati
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9:59 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
RAD
Un giorno da radio radicale buongiorno da Roberto Spagnoli alla microfono della notiziario dall'Europa sud-orientale parleremo oggi soprattutto di Serbia e di Kosovo ma parleremo anche di Croazia parleremo di Turchia e parleremo anzi iniziamo appaia parlando di Bosnia perché la domenica prossima domenica primo ottobre c'è una scadenza elettorale
Molto importante si vota per le elezioni politiche ma se le elezioni da cui scaturirà
Il nuovo assetto politico bosniaco e dunque è un appuntamento molto importante per un Paese che a undici anni dalla fine della guerra
A undici anni dagli accordi di Dayton guarda all'Europa ma appunto a undici anni dalla fine del conflitto di quel tragico conflitto l'integrazione etnica ancora una una chimera
La stabilità è tutt'altro che garantita
E proprio la questione del Kosovo le spinte indipendentiste che vengono dal Kosovo
Si riverberano anche nella situazione bosniaca con per esempio settori politici ma anche istituzionale della Repubblica Srpska vale a dire l'entità serba di Bosnia che più più volte hanno minacciato di ricorrere a un referendum secessionista referendum separatista in questa situazione i Balcani e la Bosnia rappresentano una priorità strategica per l'Italia questo è quanto ha detto il sottosegretario agli Esteri Famiano Crucianelli
Che si è recato in visita nei giorni scorsi nella capitale bosniaca Sarajevo
Secondo Crucianelli occorre incoraggiare la Bosnia verso una linea di riforme che puntino una vera integrazione perché questa è la condizione per proseguire sulla strada dell'Europa
Ma per questo ha detto ancora sottosegretario c'è bisogno di una forte presenza dell'Europa e di una forte presenza multinazionale
A undici anni dalla dalla guerra a Sarajevo il confine tra la capitale bosniaca e la Repubblica serba scala cominciamo l'entità serba di Bosnia
è invisibile per chi viene da fuori ma molto bene evidente molto ben tracciato molto ben marcato per il bosniaco chi bosniaci musulmani da una parte i serbo bosniaci dall'altra e l'alto rappresentante l'attuale alto rappresentante internazionale Christian ci Valses Shilling che è la massima autorità civile del Paese si twitta
A tempo determinato improvvisamente dalle con gli accordi di Dayton non nasconde la preoccupazione per questa situazione le questioni tuttora aperti in Bosnia sono molte
C'è la mancata approvazione finora della Costituzione che esprime proprio le difficoltà che esistono tra bosniache serbi e croati e sia spetta appunto come dicevamo domenica prossima il primo ottobre data delle elezioni politiche
Sperando che dal voto venga una spinta verso la stabilità nell'una spinta sulla strada dell'integrazione nell'Unione europea e nella NATO vengo un rilancio anche della collaborazione con il Tribunale penale internazionale diciamo che l'appuntamento di domenica prossima è molto importante perché si si rinnova il parlamento statale si rinnovano i parlamenti delle due in Titano ha da dire la Repubblica Srpska la federazione la Bosnia-Erzegovina ma si rinnova anche la presidenza tripartita
Autorità bosniache chiedono il sostegno dell'Italia in sul nel nella strada dell'integrazione europea
Da parte italiana la risposta per bocca del se il Sottosegretario Cursi analizzata sicuramente positiva a patto che vengano rispettati gli standard europei e vengano attuate le riforme chieste
E veniamo adesso a parlare di di Serbia anche qui siamo o nei prossimi mesi ci sarà un delle scadenze politiche delle lettere ed elettorali molto importanti i referendum sulla nuova Costituzione entro il due mila e sei poi elezioni molto probabilmente nella primavera
Per l'anno prossimo queste sembrano appunto le scadenze della politica serba per i prossimi mesi
E in vista proprio della fase finale dei negoziati che dovranno definire negoziati di Vienna che dovranno definire lo status definitivo del Kosovo a Belgrado la classe politica la politica belgradese ha deciso di accelerare i tempi per precostituire una situazione blindata per il Kosovo adottando appunto una nuova costituzione
Ed è proprio il futuro del Kosovo a che ha fatto unire un po'tutte le formazioni politiche del Paese dagli ultra nazionalisti radicali
Di Vojislav Šešelj che sotto processo all'Aja ai conservatori del partito del premier Vojislav Kostunica file progressisti dello schieramento che fa capo al presidente serbo Boris star dice
Il mondo politico serbo è sostanzialmente a d'accordo unanimemente sulla necessità di adottare con urgenza la nuova costituzione
Per poter dichiarare così il Kosovo parte integrante della Serbia e quindi creare una un un problema anche una precondizione
Per i negoziati di Vienna resta solo da definire la data di questore del referendum che poi dovrà confermare la nuova costituzione e la data più probabile sembra essere quella del cinque novembre e a togliere qualsiasi dubbio sulle intenzioni
Di Belgrado è stato il ministro lo stesso ministro alle Finanze mangiando Dinky ci che ha annunciato anche lo stanziamento di quasi seicento milioni di dinari vale a dire circa sette milioni di euro per coprire i costi del referendum non è chiaro invece per il momento la data delle elezioni politiche malgrado tutti gli sforzi del governo per cercare di fissare la scadenza all'inizio dell'anno prossimo
La coalizione prende Kostunica appare ormai rassegnata all'idea che il voto si svolga in primavera anche perché secondo la legge serba devono passare almeno due mesi dalla referendum alle votazioni
Ma non tutti in Serbia sono però entusiasti per la nuova costituzione al di là delle dichiarazioni ufficiali il presidente età dice per esempio che tra l'altro impegnato in un'offensiva diplomatica degli Stati Uniti che lo ha portato tra l'altro anche a ribadire all'ONU
La linea di Belgrado sul Kosovo favorevole autonomia ma contrari all'indipendenza Tati ci dicevamo sembra favorevole la nuova costituzione ma più per opportunismo politico che per reale convinzione
Il referendum per ora ha messo in secondo piano le lotte interne le dispute interne tra i partiti tra i vari libera
I fronti di scontro da questo punto di vista sono molti a partire da quello che divide lo stesso presidente tardi ci dal primo ministro Kostunica
Un altro scontro poi è quello che vede contrapposti praticamente gli ultranazionalisti del partito radicale serbo a tutti gli altri partiti
Per ora i nazionalisti dominano i sondaggi sono secondo i sondaggi rappresentano circa un terzo dell'elettorato serbo e quindi nei fatti sono l'ago della bilancia tengono in scacco la il mondo politico l'assetto politico serbo
Dato che una loro eventuale assolutamente possibile evitare elettorale costringerebbe tutti gli altri partiti a unirsi in una coalizione di unità nazionale che però sarebbe si dal fin dall'inizio piuttosto fragile
Questo e questo potrebbe determinare una situazione di stallo che rischierebbe poi di bloccare definitivamente il GP già difficilissimo percorso di integrazione europea della Serbia
Ma dicevamo poco fa appunto della dell'offensiva anche diplomatica della Serbia alle autorità serbe presente età dice si sono recati a sono legata a New York per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite come hanno fatto anche molti altri capi di Stato e la regione balcanica e su questo sentiamo la nostra corrispondente Marina si corra
Il presidente della Serbia Boris Tadic nel suo intervento al Palazzo di Vetro
Ha ribadito la forte determinazione della Serbia democratica per la pace instabilità nella regione non mancando però di illustrare la chiara indiretta apposizione del suo Paese contro l'indipendenza del Kosovo
E di cruciale importanza per il costo va detto Tati stabilire lo stato di diritto ed eliminare ogni forma di discriminazione contro il popolo serbo e contro tutte le comunità non albanesi
Che dura da sette anni e questo solo per il fatto che si oppongono agli estremisti e terroristi
Proteggere la sovranità e l'integrità territoriale della Serbia ha aggiunto il presidente tardi città nell'interesse dello sviluppo democratico e della prosperità dell'intera Europa sudorientale
Secondo immediate arabi ai margini dell'Assemblea generale dell'ONU il presidente ettari ha incontrato due volte il presidente americano Bush alla tavola rotonda sulla democrazia organizzata dal presidente americano e ad un pranzo di lavoro dei capi delegazione all'assemblea generale organizzato dal segretario generale Kofi Annan
Partecipando all'a tavola rotonda sulla democrazia il presidente tanti ha parlato di nuove democrazia nel mondo dei cambiamenti in Serbia dopo gli eventi del cinque ottobre
Che hanno segnato la caduta del regime Milosevic un modello come detto stabile per i cambiamenti che molti Paesi hanno adoperato nelle loro rivoluzioni pacifiche pacifiche
Tardi ci ha avvertito che con un eventuale indipendente del Kosovo il futuro democratico della Serbia potrebbe essere assai compromesso
Sempre a New York mercoledì io svolta la riunione dei capi di diplomati e del Gruppo di contatto per il Kosovo di cui fanno parte gli Stati Uniti Russia Gran Bretagna Germania Italia e Francia
I ministri degli Esteri di questi Paesi
Concordano che la decisione sullo status del Kosovo appresa entro la fine dell'anno e che per ridurre intere una soluzione bisogna fare ogni rapporto possibile
Nella comune dichiarazione chi sottolinea anche il prefetto sta entrando in una fase importante e quindi bisogna trovare una soluzione duratura dell'ultima importante questione che riguarda la dissoluzione della ex Jugoslavia
Un pieno appoggio anche all'inviato speciale dell'ONU per i negoziati sul costo Martti Ahtisaari il cui lavoro è stato molto apprezzato da parte dei ministri del Gruppo di contatto
I quali hanno incoraggiata ettari affinché possa preparare una proposta adeguata per lo status definitivo
Nella ricerca della soluzione hanno sottolineato i capi di diplomazia dei cinque Paesi nessuna parte può bloccare il proseguimento del progetto e hanno criticato duramente Belgrado pie
L'ostruzione della partita scelte partecipazione dei serbi kosovari nelle istituzioni appellandosi alle autorità serbe di interrompere questo incitamento ricordiamo però che la Russia in diverse occasioni ha ribadito di non escludere la possibilità di porre il veto al Consiglio di sicurezza sulla decisione dello status del Kosovo per quanto riguarda queste ultime dichiarazioni nel Gruppo di contatto di cui la Russia fa parte il capo della diplomazia russo Serghei Lavrov ha precisato che gli elementi chiave della posizione ruota sul Kosovo rimangono gli per cioè trovare una soluzione tenta stabilire però date e cadente ultimative
Sempre tutto quanto è una bozza di risoluzione preparata dalla commissione politica dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
Che dovrebbe essere discussa e votata la prossima sessione il Consiglio d'Europa si legge nel testo della proposta di risoluzione rispetta interessi della perde il suo diritto all'integrità territoriale ma ritiene che l'indipendenza condizionata del costo sarebbe la soluzione giusta che oltre a corrispondere alla volontà della maggioranza dei cittadini del Kosovo può garantire una pace duratura e stabilità dell'intera regione dei Balcani occidentali il Consiglio d'Europa quale che sia l'esito dei negoziati sul Kosovo e pronto ad aiutare sia la Serbia che il Kosovo per poter affrontare le prossime sfide
Nella bozza di risoluzione ti leggi anche che le vicende degli ultimi mesi sono state particolarmente scoraggianti per la Serbia
Inclusi i rapporti tesi con il Tribunale dell'Aja la sospensione dei negoziati con l'Unione europea
E la dissoluzione dell'Unione con il Montenegro ma in questa fase delicata alla leadership politica serba ha la responsabilità di impedire i sentimenti antieuropei aspetto alla propria opinione pubblica
Qualora i negoziati sul costo sul futuro status del Kosovo si allunga però oltre i tempi ragionevoli il Consiglio d'Europa ritiene che si dovrebbe forse prevedere come possibilità estrema una soluzione internazionale imposta
Appuntamenti importanti che riguardano la tempio della prolattina sulla scena politica internazionale tono come del resto per tutti gli altri Paesi la partecipazione delle massime cariche alla sessantunesima Assemblea generale dell'ONU
Mercoledì scorso il premier croato Ivo sanate
Nel suo intervento ha presentato la candidatura della Croazia per un tetto non permanente al Consiglio di sicurezza dell'ONU durante il mandato due mila otto due mila nove
Canadair ha sottolineato che questa candidatura è espressione di responsabilità e prontezza della Croazia di contribuire alle attività dell'esecutivo dell'Organizzazione mondiale
Un peggio non permanente per la Croazia presso il Consiglio di sicurezza sarebbe anche una dimostrazione del successo del pacchetto di pace in Europa sudorientale ha ribadito il premier croato
Racconta che da un paese in transizione che accoglieva le forze di pace è diventato un Paese che oggi partecipa in undici delle diciotto missioni di pace dell'ONU nel mondo
E volge oggi anche un ruolo importante di leader piena assicurare stabilità cooperazione e sviluppo democratico nell'intera Europa sudorientale ha detto il premier croato
Il suo intervento fra Nader ha sottolineato anche l'importanza dell'IMI più dei Progetti presso la corte internazionale permanente la ITT
E a sottolineato la piena collaborazione dell'acrobazia con il Tribunale dell'Aja che giudica i crimini commessi nell'ex Jugoslavia
L'istituzione delle nuovo Consiglio per i diritti umani
Ha valutato come un grande passo verso la promozione globale dei diritti umani
Per Nader ha colto l'occasione di ringraziare i paesi che hanno contribuito alla elezione della Croazia nella Commissione dell'ONU per la pace
Parlando invece della riforma delle Nazioni Unite il premier croato ha detto e la Croazia impegna per un maggior numero spia di membri permanenti tre non permanenti
Del Consiglio di sicurezza
Sulla base di rappresentanza regionale era con l'acqua che sostiene gli attuali impegni per la diffusione della democrazia nel mondo soprattutto attraverso organizzazioni Como la come era comunicante le democrazie
E la Fondazione ONU per la democrazia
Grazie Marina ringraziamo Marina si corra e chiudiamo parlando di Turchia pochi giorni prima che scoppiasse la crisi internazionale causata dalla il discorso di Papa Benedetto sedicesimo all'Università di Reagan sgorga
Un discorso che è stato giudicato da molti un nuovi prova ulteriore un intervento ulteriore de di Ratzinger di Papa Ratzinger contro l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea la commissione esteri del Parlamento europeo ha approvato la relazione legga sulla Turchia non mancando però di rivolgere critiche alla Turchia sulle questioni di diritti civili dei rapporti con Cipro e del genocidio degli armeni la relazione sottolinea quelle che definisce mancanze persistenti in tema di libertà di espressione di diritti religiosi delle minoranze
Dire nelle relazioni tra civili e militari di applicazione delle leggi sul terreno dei diritti delle donne sui diritti sindacali e culturali e sull'indipendenza del sistema giudiziario non manca inoltre nella relazione un invito alla Turchia rinvigorire il processo di riforme e si legge a intraprendere il prima possibile azioni concrete per la normalizzazione delle relazioni bilaterali con la Repubblica di Cipro
La unanime in poi diciamo così il giudizio dell'Europa riguardo alla necessità che la Turchia riconosca il genocidio armeno
Avvenuto negli ultimi anni dell'Impero ottomano ponendo anzi questa questione come condizione per l'eventuale adesione della Turchia e Unione europea
Da Bruxelles e quindi da una parte è venuto nuovamente una richiesta alla Turchia di procedere con urgenza le riforme e di proseguire con le aperture politiche
Ma dall'altra però resta l'ambiguità che determinato dal fatto che l'Europa ricontino a ripetere che i negoziati non porteranno automaticamente all'adesione
Ma a prescindere dal loro esito la Turchia deve rimanere saldamente ancorata alle strutture europee
Insomma una posizione quelle europea che ovviamente non è vista di buon occhio
Anzi è vista molto negativamente ad Ankara per questo giudizio è stato ribadito anche dal presidente della Commissione europea José Manuel Barroso che in un'intervista
Alla canali in francese di euro gli USA ha mandato un un altro segnale da dalla alla leadership politica turca in vista del rapporto annuale dell'Unione europea sui progressi verso l'adesione credo ha detto Barroso nell'intervista che la Turchia comprenda che deve rispettare i suoi impegni specie gli obblighi relativi al Protocollo di Ankara il che vuol dire garantire l'accesso delle navi cipriote porti turchi per il momento
Ha detto Barroso non siamo molto incoraggiati dalle notizie che abbiamo ricevuto
Negativo il giudizio su queste dichiarazioni di Barroso e su le posizioni europee
Non giudizio negativo e dure venuto dall'europarlamentare della Rosa nel Pugno Marco Cappato che attaccando appunto Barroso ha detto al di là delle ragioni che pure esistono per chiedere alla Turchia di riprendere il ritmo delle il rito delle riforme e chiaro che la strategia europea delle critiche dei rinvii
Il frutto di politiche nazionali ripiegate su se stesse e che in questo modo si arriverà alla vittoria anche in Turchia delle posizioni più nazionaliste anti europee antioccidentali che già si stanno rafforzando
Su tutta questa questione sulla questione della Turchia nell'Unione europea sul fatto che l'Unione europea non non deve Hakkioui non debba chiudere le porte alla la Turchia venerdì scorso il quotidiano Europa quotidiano della Margherita ha pubblicato in prima pagina un intervento di Daniele Capezzone segretario di Radicali italiani e di Paolo Messa curatore di formiche noi abbiamo colpevolmente omesso di citarlo nella puntata di sabato scorso di passaggio a sud-est cerchiamo di rimediare oggi scrivono hanno scritto tra l'altro Capezzone messa all'eventualità di un ingresso della Turchia nell'Unione europea non è argomento che può essere affrontato con superficialità o peggio tagliandolo con l'accetta e le polemiche seguite Maura sopite
Dopo l'intervento di Benedetto sedicesimo all'università dire che sgorga affrancare il Vaticano non possono pregiudicare le trattative in corso con l'Unione europea la Turchia scrivono Capezzone mensa
Non v'è dubbio ha bisogno di compiere un cammino riformatore più veloce e più sicuro anche soprattutto sul tema della libertà religiosa
Dove sono necessari più evidenti progressi ma è da temere che l'Europa e l'Italia con poche coraggiose eccezioni nell'uno e nell'altro schieramento
Stiano finendo per determinare danni profondi e difficilmente reversibili oltre che per compromettere il processo di adesione all'Unione europea
Aiutare e non ostacolare scrivono ancora hanno scritto ancora Capezzone emessa
Aiutare e non ostacolare come invece il Parlamento europeo ha fatto ancora due settimane fa l'accelerazione del processo di adesione di Ankara olio all'Unione Europea avrebbe un significato speciale per la stessa Europa per almeno tre buone ragioni
Intanto ci costringerebbe a riprendere con lena e vigore il cammino dell'integrazione europea dopo il modo spesso autolesionista con cui è stata concepita gestita la vicenda della Costituzione europea
In secondo luogo ci consentirebbe di dimostrare che l'Europa non è solo un club chiuso ma qualcosa di aperto di progettuale certo fondato su radici cristiane ma ancora di più attento ai frutti al futuro al Progetto appunto future Progetto
Che potrebbero utilmente vedere inclusa anche Israele e infine consentirebbe di orientare la costruzione europea secondo il parametro democrazia cioè includendo gli aiuti e aiutando le realtà che hanno scelto la strada della democrazia politica e facendo di questo lo spartiacque per l'inclusione dopo molti mesi di retorica dello scontro fra le civiltà appare sempre più chiaro che il vero scontro scrivono Capezzone immensa e dentro la politica dei Paesi di religione islamica
Si combattono una visione laica ed un integraliste tendenzialmente jihadista
Non sarà un caso che la grandissima parte degli attentati terroristici sono concentrati proprio in Iraq Afghanistan Arabia Saudita e Turchia
E sarebbe un tragico paradosso se la nostra Realpolitik ci portasse ad aprire credito ad Ahmadinejad e contemporaneamente per motivi meno reali
A chiudere la porta avverto che Anna
Così Daniele Capezzone Paolo Messa sul numero di venerdì scorso in prima pagina sul quotidiano della Margherita Europa e così con queste parole
Chiudiamo questa puntata del notiziario dell'Europa sudorientale vi diamo appuntamento a martedì prossimo come sempre intorno alle sette del mattino che ricordiamo anche l'appuntamento del sabato sera intorno alle ventitré con passaggio su desta grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli
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