I cattolici democratici e il nuovo partito

Buon pomeriggio a tutti benvenuti grazie
A questi incontro ascolto promosso dall'Associazione popolari ho il dovere di David prima di iniziare di dalla parola Presidente
Pierluigi Castagnetti di Forneria alcune indicazioni di natura organizzativa
Questa sera procederemo andremo avanti i nostri lavori fin verso le ventuno diciamo
Per consentire anche al dibattito di essere un po'più di avere più tempo per il dibattito domattina dovremmo riaprire verso le nove nove e quindici non più tardi perché insomma c'è molta partecipazione
E ci sono già diversi iscritti a parlare di conseguenza vi invito anche compilare o a far cedere dal modulo per la richiesta d'iscrizione per domani immaginiamo una aumento di partecipazione allora abbiamo allestito una al cinema Garden che qua nella piazza
Una sulla sala del cinema che è collegata direttamente con la con centro congressi per questioni di sicurezza non possiamo superare in questa sala Pds de di seicento persone di conseguenza gli altri saranno costretti ci dispiace ma ha da ad andare nell'altro nel cinema
Io non avrei altro vi chiedo scusa se c'è stato qualche momento di disorganizzazione Mario dovuto un po'l'accesso all'accreditamento fatto nel pomeriggio che ci hanno un po'costretto esser ritardo sulla tabella di marcia saluto affettuoso a tutti grazie mille da parte dell'Associazione popolari
La parola Castagnetti
Beh ben ritrovati ieri sì ritroviamo in tanti esso ma fa piacere constatare che ci sono anche dei volti nuovi ci sono molti giovani
E questa una ragione di soddisfazione
Ci salutiamo tutti fra tutti consentite di rivolge un particolare saluto a Franco Marini il presidente del Senato
Eccezione riguarda solo il all'incarico e la funzione che sta svolgendo altrimenti non ci sarebbe giustificazione no scherzi a parte
L'associazione dei popolari ha ricevuto il mandato dall'ultimo congresso del Partito popolare del due mila e due
Di costo direi sia il patrimonio materiale che quello immateriale del popolarismo
Mentre il primo obiettivo può essere conseguito con una buona amministrazione conservativa e diamo atto
Agili Gilli a Nicodemo Oliverio di di essersi adoperati molto in questi anni il secondo può esserlo soltanto attraverso una sua continua attualizzazione cioè mettendo sempre dalle patrimonio dentro il gioco della storia
Le iniziative della associazione
In questi anni alcuni convegni di carattere storico e alcune pubblicazioni
Hanno accompagnato discretamente il lavoro di tanti di noi impegnati con ruoli dirigenti dentro il partito Margherita democrazia e libertà
C'è stata rimproverata la modestia di tali iniziative l'ha fatto ancora ieri con un bell'articolo sull'Europa
Garofani
Ma non si deve dimenticare che un eccesso di attività
Dell'associazione nei primi anni di vita della Margherita avrebbe potuto se non pregiudicare sicuramente complicare il farsi e il consolidarsi del tessuto del nuovo partito
Ci troviamo invece oggi di fronte a un passaggio molto impegnativo
Non previsto quattro anni fa in ogni caso non previsto in tempi tanto ravvicinati quello della nascita del Partito Democratico
Qualche amico
Gerardo Bianco e ieri e anche Lucio D'Ubaldo su un giornale è arrivato a chiedere la riconvocazione dei delegati del congresso dell'ultimo congresso del PPI
Per valutare insieme questa novità
Mi pare che non lo si debba fare
Poiché anzi io sono contrario ma poiché la scelta di concorrere a dar vita alla Margherita è definitiva
Ed è in quella sede che chi di noi viene dall'esperienza dei popolari partecipa insieme a Francesco Rutelli e a tutti gli altri dirigenti a definire democraticamente le scelte del partito
Ciò non toglie che la portata della novità comporti una riflessione di coloro che hanno in comune non solo una specifica esperienza partitica ormai alle nostre spalle ma un sostrato culturale
Cristianamente ispirato
E quindi è un ritrovarsi per valutare insieme le modalità e le condizioni del passaggio che ci attende
Le condizioni perché il passaggio non realizzi la dissipazione di quel patrimonio immateriale
Che ci è stato affidato in custodia come il talento della parabola perché lo fruttifica Simone
Noi sappiamo che a sessanta anni dalla nascita della Repubblica
A quarant'anni dal Concilio Vaticano secondo a diciassette anni dalla caduta del muro di Berlino a cinque anni dall'attentato alle Twin Tower
A dodici anni dalla nascita di fatto di un quadro politico bipolare nel nostro Paese il sistema dei partiti non può continuare a restare organizzato come nei decenni che ci hanno preceduto
è giunto il momento scrive Romano Prodi nella lettera di convocazione del convegno di Orvieto che si svolgerà la settimana prossima
è giunto il momento di formulare proposte assumere impegni per costruire quel grande soggetto democratico di cui l'Italia ha bisogno un grande partito moderno che unisca tutti democratici e che costituisca il baricentro politico e programmatico del campo riformatore e progressista
Noi siamo qui per questo per formulare proposte e per assumere impegni
I nostri dubbi le nostre obiezioni meglio le nostre condizioni le discuteremo in questi tre giorni nello spirito costruttivo che abbiamo già detto qualche altro amico ha obiettato che non avremmo dovuto inserire l'opzione a favore del Partito Democratico già nel titolo del convegno per lasciare più aperto il dibattito abbiamo scelto di farlo perché questa non è una sede congressuale in cui si è chiamati a votare un'opzione o un'altra
è una si è una sede di discussione liberale fra quanti ritengono di condividere le ragioni di una necessità storica di una domanda che ci viene dalla situazione del Paese
Che vede la politica organizzata in due polli
Da un lato una destra che presenta posizioni più moderate intelligenti ma è dominata da quelle più populiste e radicali
E dall'altro un centrosinistra troppo frammentato e a sua volta troppo esposto ai condizionamenti di posizioni culturalmente antagoniste come amano definirsi quantunque minoritaria
Avvertiamo dunque la necessità di tentare la riorganizzazione del paesaggio partitico italiano cercando di mettere insieme quanti hanno cultura di governo tendenzialmente convergenti
Ma sappiamo che l'operazione non sarà facile non sarà semplice e non potrà essere affrettata
Richiede la messa a punto di condizioni che ancora non si vedono in modo soddisfacente e che riguardano in primo luogo il piano della disponibilità vera cioè convinta mi è capitato di osservare tempo fa che se trovo in questo percorso un ostacolo nella struttura organizzativa molto auto centrata del partito dei DS ne trovo uno ancora maggiore nella rigidità della struttura mentale di diversi dirigenti soprattutto in periferia
Mi riferisco alla loro scarsa capacità di adattamento ad una condizione di reciproco riconoscimento di pari dignità
E dunque di rinuncia a qualsiasi attitudine al controllo e al dominio delle situazioni
So bene che sono problemi che si superano con l'esperienza e la confidenza in questo senso considero il lavoro che stiamo facendo nei gruppi parlamentari unitari
Una palestra di preparazione efficace e preziose
Se ne parlerà poi Dario Franceschini domenica mattina
Nella stessa linea credo che sia utile il dialogo fra di noi che ha già cominciato a svilupparsi su alcuni giornali
Pietro Scoppola avuto il merito di avere posto la questione che alla nostra attenzione oggi
Per primo e in modo molto autorevole oltre che rigorose convincente
E lo ha fatto in varie sedi in relazioni a convegni come il nostro in articoli sulla Repubblica ma soprattutto insieme a Beppe Tognon nel libro intervista la democrazia dei cristiani
Per questo abbiamo chiesto gli abbiamo chiesto di introdurre i nostri lavori con la relazione generale poiché le questioni che lui da un po'di tempo fa proponendo per noi sono fondamentali
Vale a dire irrinunciabili
Il tono pacato con cui ne parliamo non deve ingannare
Nel senso che non deve far pensare a una nostra disponibilità a prendere atto in ogni caso di un esito qualsiasi
Non ne siamo disponibili cioè ad accettare che su questioni tanto serie vada in onda la tradizionale sceneggiatura che prevede per ognuno ha la libertà di parola e per i capi la in discutibilità di decisioni già prese
Noi andiamo ad Orvieto fra sette giorni all'incontro promosso da Romano Prodi ma non vorremmo che le condizioni che noi proponiamo
Che che per noi sono importanti oggi fossero considerati semplici esposizioni di un libero pensiero interessanti ma ininfluenti
Francesco Rutelli presidente del nostro partito lo sa bene e non dubitiamo del suo impegno a sostenerle
Provano scopro odi ha scritto nella lettera di invito che occorre tenere conto di tutti i dubbi e di tutte le obiezioni senza farci bloccare da nessuna DS
Per non farci bloccare c'è un solo modo rispondere sciogliere i nodi e superare le obiezioni
Le questioni che noi poniamo la questione che noi poniamo e semplice da enunciare e a mio avviso è semplicemente una vogliamo che la tradizione culturale del cattolicesimo democratico sia assunta esplicitamente alla pari di quella socialdemocratica e di quella liberal democratico come cultura di riferimento del nuovo partito
Esigiamo l'atto qualche traccia un progetto anche tra ora i cattolici dell'Ulivo
Andiamo oltre il cattolicesimo democratico è stato detto da qualcuno
Vogliamo essere chiari si può dire a nostro avviso andiamo oltre l'esperienza del popolarismo e spiegare poi come e in che direzione
Ma il cattolicesimo democratico è un concetto più complesso
Il cattolicesimo democratico non è un catalogo di valori ne è un programma di partito nella memoria di cose del passato
Ma è una cultura politica
Mi spiace per quegli amici che ancora non hanno ben compreso è una modalità ben precisa per i cattolici di stare nelle istituzioni della democrazia cioè di assumere la responsabilità della politica
è un modo di concepire la democrazia ed illuminato una di arricchirla dell'originale tradizione umanistica personalista cristiana
De Gasperi e Moro vengono giustamente evocati a questo proposito come esempio di grandi cattolici democratici
Un modo è un modo di definire la condizione di laicità della vita politica
Cioè di rispetto del proprio un della politica e della democrazia non è un caso che a scrivere in modo così chiaro l'articolo sette della Costituzione a cui non non c'è proprio da aggiungere nulla per definire il concetto di laicità sia stato in concorso ovviamente con altri un costituente cattolico
Andare oltre quell'acconto quella tradizione
Comporta inevitabilmente il rischio di andare nella direzione di un passato lontano forse anche inconsapevolmente tornare cioè ad una concezione neo Gentiloni anno in cui i cristiani scambiano consenso con programmi
Ma rinunciano a fare storia e quindi a perseguire in concorso con gli altri con gli strumenti della politica un certo disegno di società
Per questo chiediamo che questa originale tradizione politica che in gran parte e storicamente coincisa con il popolarismo ma non solo giustamente ieri lo ha rilevato mi riferisco ancora questo articolo di Francesco Garofani
Non esaurisce l'esperienza del popolarismo questa tradizione
Ma che in gran parte sto per questo chiediamo che questa tradizione sia considerata ripeto alla PA alla pari delle altri altre due
Che ho già citato quella socialdemocratica quella libera il corpo democratica cosa essenziale nella definizione del sostrato culturale del partito di riferimento non dobbiamo aderire complessivi di alcun tipo se diciamo che il Partito democratico deve avere questa cultura tra le sue culture di riferimento
Abbiamo l'impressione che qualche equivoco sul senso di questa tradizione
Non sia o possano non essere casuale
C'è chi parla di cattolici popolari di cattolici sociali ad e adesso con lo spirito di autonomia di autoironia
Anche apprezzabile di Théoden vogliamo precisare che la definizione di cattolici democratici non l'abbiamo non ce la siamo data Dinoi
è stata coniata da Sturzo nel famoso discorso di Caltagirone
Per distinguere l'impegno autonomo dei cattolici in politica autonomo e rispettoso del magistero della Chiesa
Per differenziarlo da quello che lui definiva un dei toreri con moderati timorosi delle novità e della logica delle istituzioni democratiche
Si dirà che questa seconda specie di cattolicesimo politico oggi non c'è più non ne sono convintissimo in ogni caso non sarebbe ragione sufficiente per abbandonare quell'altro specifico modo di definire la responsabilità dei laici cristiani
Non fosse altro perché questa specifica responsabilità dei laici cristiani ha trovato poi solenne consacrazione in alcune costituzioni conciliari sessanta anni più tardi
Intendo riferirmi esplicitamente al punto trentuno della Lumen Gentium è compito dei laici trattare le cose temporali per ordinarle secondo i disegni di Dio
E al punto quarantatré di della gaudium e spes dai sacerdoti che vige dai sacerdoti i laici si aspettino la forza di luce spirituale
Non pensino però che i loro pastori siano sempre scoperti a tal punto che ad ogni nuovo problema che sorge anche a quelli gravi essi possono avere pronta una soluzione concreto che proprio a questo li chiami la loro missione
Assumono invece essi piuttosto la propria responsabilità alla luce della sapienza cristiana e ponendo attenzione rispettosa alla dottrina del magistero fine della citazione
E tali principi diventeranno addirittura cannoni del vigente
Codice di diritto canonico mi riferisco ai canoni duecentoventicinque e duecentoventisette che replicano questo concetto
Il cattolicesimo Dumas democratico ha dunque storicamente ha realizzato questa modalità di stare in politica
In autonomia e fedeltà ai cosiddetti principi non negoziabili a partire da questo da quello supremo che la sapienza come sappiamo indica competenza specifica per gli uomini di governo il principio non negoziabile della giustizia ce lo dimentichiamo ai politici è stato apposto dalla Sapienza questo principio non negoziabili
E peraltro sappiamo bene di vivere in un tempo storico politico ed ecclesiale diverso da quello del passato
In cui la Chiesa è costretta ad assumere responsabilità e presenze nel dibattito culturale e anche politico più dirette del passato a tutela di valori fondamentali per il destino dell'uomo
Così come sappiamo che la fine dei partiti a ispirazione cristiana metti cristiani impegnati in politica nella condizione di agire un più marcato pluralismo di posizioni non deve scandalizzare nessuno
Ciò non toglie però che quella credibilità di stare in politica da cristiani
Come diceva va sulle obbedienti in piedi definita dal Concilio per la Chiesa universale conservi integro il suo valore nell'interesse della comunità a partire da quella ecclesiale
La storia ci ha insegnato infatti che proprio questo modo esigente di vivere alla cavità in politica come diceva Paolo sesto da parte dei laici cristiani virtuosi ha finito per riversare frutti preziosi all'intero popolo di Dio
Lo vogliamo ricordare a noi stessi in primo luogo alla vigilia del grande appuntamento di Verona della Chiesa italiana proprio per ricordarci della responsabilità che abbiamo anche nei confronti della nostra Chiesa noi che facciamo politica ma detto tutto questo per superare una polemica fra di noi un po'sorprendente e anche un po'triste torniamo alla questione che intendiamo porre al Partito Democratico
A noi parrebbe davvero ingiusto e inaccettabile l'eventualità anche esso rinunciasse ad assumere questo filone di pensiero come uno fra i più importanti di riferimento per la sua azione
La nostra richiesta non se solo dall'impegno che abbiamo assunto con gli stessi quando abbiamo deciso di passare dal Partito popolare la Margherita l'impegno di non archiviare questa tradizione ma di rivitalizzarla in una diversa forma partitica
Ne nasce dalla preoccupazione che essa venga inopinatamente
Presa da partiti centristi assunta da partiti centristi che stanno nell'altro polo dello schieramento con in quel caso ricadute gravi sull'intero quadro politico poiché potrebbe apparire che i cattolici potessero avere una propria rilevanza solo nel centrodestra e questo non deve accadere la nostra richiesta nasce dalla consapevolezza che oggi un moderno partito riformista non puoi ignorare la domanda dissenso di valori e dunque di nuovo umanesimo che viene posto alla politica
E che a tale domanda proprio la tradizione culturale cattolico democratico non essa soltanto certamente a delle cose da dire
Sfuggire a questa novità che incombe sui partiti che incombe sulla politica la novità di queste domande che vengono poste oggi alla politica
E insistere invece prevalentemente su una supposta esigenza di definire una nuova laicità significherebbe a nostro avviso sottovalutare la complessità di questo tempo
E un partito che nasce non può permettersi questo lusso vi è poi una ragione ulteriore mi sembra essenziale che la politica sempre più se secolarizzata e ciò ebbene sempre più dominata dalla nuova ideologia del PRA comma e ciò non è bene conservi un collegamento con un termine di paragone adesso Esterno
Un intellettuale di sinistra
Raffinato come Aldo Schiavone
Recentemente sulla Repubblica ha scritto virgolette le identità moderne sono onde non alberi le nutrono il male e il vento non la terra ogni giorno che si rimette tutto in gioco e aggiungo io riassumendo parti di quell'articolo
In questa situazione occorrono nuclei di pensiero critico che aiutino ad orientarci ad esempio di fronte al capitalismo che si fa ideologia al pensiero unico
Ritorna la citazione
Oggi la Chiesa cattolica dice Schiavone mantiene una preziosa finestra in questa direzione preziosa perché ci salva dalla dittatura del presente sotto o cui ogni sinistra perde l'anima
La Chiesa può farlo perché il fondamento del suo discorso non è economico eccetera eccetera chiusa la citazione
Ecco perché insistiamo
Nel chiedere che la tradizione del cattolicesimo democratico venga assunta come tradizione una delle tradizione di riferimento
E nell'insistere vorremmo evitare equivoci e anche forzature e per questa ragione prenda presto le parole da un articolo del dodici agosto di Jo discorso Di Giorgio Tonini
Nell'auspicare che virgolette scrive Giorgio Tonini e io condivido i DS riescono ad andare oltre Togliatti accettando l'idea che l'ispirazione cristiana possa e debba attraversare in profondità
Il partito nuovo del quale essi vogliono essere parte grande parte fondativa
Sono ancora lontani troppo lontani da quel pluralismo culturale e religioso che è pane quotidiano il socialismo europeo
Lo dimostra il grigio monocolore ex PC che ancora e sempre più contraddistingue il gruppo dirigente di vertice di un partito che sembra
Voleva restare almeno sotto questo profilo un partito di ex comunisti chiuse le virgolette
Dunque lo ripeto la condizione che noi poniamo non serve soltanto a evitare
La imperdonabile dissipazione di un pensiero politico fermentato
Dalla cultura cristiana ma ancor più serve al Partito Democratico per evitare il rischio della insostenibile leggerezza di fronte alle sfide di questa stagione
Non starò ad indicarle tutte le sfide
Quelle relative alle inediti queste inedite questioni etiche sollevate
Dai problemi che siamo soliti annoverare nella sfera della cosiddetta biopolitica e che sono assolutamente presenti alla nostra attenzione e al dibattito politico quotidiano sono quelle più evidenti
Non ci soffermiamo su di esse
Non perché non ne apprezziamo l'importanza sempre più rilevante e ineludibile per la politica ma perché vogliamo in questa sede
Emancipare la nostra tradizione culturale dallo stereo Pinto stereotipo di una cultura specialistica ed esclusivamente specialistica in queste materie
E cristiani per dirla con Baudo non sono i burocrati morali della politica sono dei facitori di politica animati da una ispirazione etica ben connotate la loro tradizione culturale ha prodotto filoni di pensiero politico tra i più solidi degli ultimi decenni potremmo dire tra i pochi
Sopravvissuti alla temperie del secolo scorso penso all'idea di democrazia personalista e comunitaria
Al principio di sussidiarietà istituzionale al concetto di economia sociale di mercato e all'utopia concreta e possibile dell'unità politica dell'Europa
Cito queste cose perché sono stucchevoli alcune polemiche che sono state fatte prima di questo nostro incontro come se qui fosse convocata una Nostalgia
Una commemorazione voglio dire che questo filone di pensiero ha prodotto queste uniche novità politico Est dati politici queste che sono sopravvissuti
E hanno attraversato tutte le vicende del secolo scorso sopravvivendo tutto il resto è stato cancellato
Vi sarà una qualche ragione sarà una qualche ragione
Per quaestor riteniamo che essa sia ancora appropriata ad affrontare una delle questioni più difficile su cui invece mi soffermo brevemente ed è la crisi della democrazia
E qui è proprio il caso di tornare a parlare di cattolicesimo democratico proprio perché parliamo di crisi della democrazia
Proprio perché come ha mirabilmente detto Scoppola nella citata intervista di Laterza i cattolici italiani non sono alla ricerca di una democrazia cattolica
Ma di una forma più alta di democrazia di una democrazia di tutti ma di una democrazia che sia tale e purtroppo oggi per una serie di ragioni che tutti conosciamo
Stanno evaporando ad approvando alcuni connotati non marginali della democrazia
I cattolici che fossero animati da questo l'hanno dimostrato all'assemblea costituente e nondimeno negli anni difficili in cui si è trattato di realizzare e consolidare la democrazia del Paese e sia consentito sottolinearlo lo hanno confermato anche nell'ultimo referendum costituzionale dovrebbe far riflettere il dato che quando sono in discussione assetti e principi costituzionali in questo Paese
Questa tradizione culturale quasi mai
E titubante o prigioniera di incertezze sbandamenti
Se è vero che come dice John danni in un magnifico libro edito dalla Bocconi il mito degli uguali
La moderna democrazia si è trasformata
Nel governo dei professionisti della politica
Reso sopportabile dall'idea che sia il popolo in ultima istanza deciderne la legittimità attraverso le elezioni otto Nendo ottenendo in cambio
Di nuovo virgolette la libertà di poter fare ciò che si desidera almeno per una parte considerevole della propria vita
Se è vero quindi che è diventata la democrazia
Il governo dei professionisti della politica allora c'è molto da fare nella direi direzione se consentite della rhythm'n'ocra attizza azione della prima
Se la democrazia sta progressivamente degenerando verso forme sempre più evidenti di oligarchia favorita anche nel nostro Paese da un'assurda legge elettorale
Allora c'è molto lavoro che attende il nuovo partito
Nelle ultime due legislature nell'ultima in modo clamoroso è scandaloso l'approccio alle riforme istituzionali e costituzionali
è stato nell'ultima in modo clamoroso è scandaloso improvvisato disorganico superficiali e incolto
è necessario pensare ora un processo di incultura azione istituzionale della politica
Dobbiamo riconoscerlo con umiltà e realismo prima di riprendere come si dovrà fare il tema delle riforme
Ma c'è una questione strettamente connessa a questa su cui ha fatto recentemente qualche cenno Paolo Prodi sia su MicroMega che sull'Unità
Che dovrà essere affrontata contestualmente la nascita del Partito Democratico quello della democrazia interna ai partiti è forse dalla necessità di raccogliere le esortazioni inascoltate di Costantino Mortati
Per arrivare a una legge di attuazione dell'articolo quarantanove della Costituzione
Non ci sono solo casi clamorosi
A questo punto è è storia vera democrazia del nostro Paese il più clamoroso in assoluto è stato quello della scissione del PPI come tutti sappiamo
Un caso di scuola su cui ci sono stati anche dei pezzi di letteratura
Istituzionale molto interessanti
Quando appunto si si è verificato che che un presidente che era in minoranza è partito con impossessandosi di ciò che non gli apparteneva insomma ecco e quindi ma al di là di questo c'è proprio un un affievolimento di fatto per molti versi inevitabile ma che deve porci dei problemi
Della partecipazione già all'interno della vita dei partiti
Non vedo qui infatti che i partiti siano le istituzioni più fragili e più essenziali al funzionamento della democrazia se dunque in un certo senso ineludibile la loro trasformazione in partiti io non non so che non si può tornare al passato e quindi prendo atto di una tendenza ineludibile di una loro trasformazione
Di natura liederistica ci si deve però applicare all'obiettivo di preservare il carattere ai partiti di sperimentatori e produttori di democrazia è difficile
Che vi sia democrazia nel Paese se i partiti che dovrebbero garantirla non esercito non non vivono in una condizione di reale democrazia
Conciliando la personalizzazione della leadership con la sovranità interno effettivamente agilità dai soci e dai dirigenti da essi espressi
Cell operativo della democrazia moderna è come dice Popper quello di potere un giorno sostituire il leader eletto senza ricorrere alla violenza la prima rata condizione da preservare e proprio queste
Se la caratteristica delle democrazie moderne quella della separazione del contrappeso amento dei poteri
All'esaltazione del potere del leader nella vita moderna dei partiti
Nella vita dei partiti moderni deve corrispondere una più accentuata possibilità di controllo e di concorso all'esercizio del potere stesso
Se è giusto riconoscere alla progressiva del leader di rappresentare all'esterno alla linea del partito occorre che gli ordini del partito chiamati a definire e a condividere quella linea siano di natura elettiva e non derivata
Non nominati noi oggi viviamo la democrazia con ordini che sono nominati dal capo
Sei sistemi elettorali siano essi maggioritario come l'ultimo proporzionali blindati conferiscono ai partiti uno smisurato ingiustificato potere
Non già di designare ma di preordinare la elezione dei loro rappresentanti nelle assemblee elettive
La selezione di tali candidati predestinati deve essere affidata organi collegiali territorialmente competenti o a procedure partecipative quali le primarie
Perché nessuno LA
Perché nessuno è eletto si senta debitore della designazione se non a un principio di selezione democratica sono queste solo alcune fra le tante questioni sollevate
Dalla tendenza alla personalizzazione delle leadership che investirà inevitabilmente anche il partito democratico
Come vedete dobbiamo applicarci ai problemi concreti che abbiamo nel processo costituente del Partito Democratico
Ho finito vorrei brevemente Cennano accennare alla questione della collocazione internazionale del nuovo partito
Potremmo limitarci a dire che sul tema hanno accettiamo pregiudizi e che ogni definizione deve essere una decisione condivisa cioè elaborata insieme
A noi pare che la rigidità con cui tutte le componenti dei DS cristiano sociali compresi
Pongono la questione del collocazione nel PSE
E dunque automaticamente perché questo lo statuto del PSE nell'Internazionale socialista
Rivenendo un loro insuperato problema identitario come se dicessero formiamo una cosa nuova ma non totalmente
Posizione rispettabile ma non condivisibile
E a mio avviso neppure rinviabile al cammin facendo
Senta
Lindsey della questione è meno grave di ciò che essa rivela appunto una esigenza identitaria
Al punto che ieri il coordinatore dei cristiano sociali che oggi sono riuniti come noi poco ad Assisi
Che ha dato il benvenuto nel luogo dove loro sono approdati dodici anni fa
No caro Luca il partito democratico non è un ingresso ma un incontro noi non siamo interessati ad un approdo tardivo al socialismo
No proprio
Se proprio si ritiene indispensabile avere un tetto anche in Europa
Oggettivamente non lo è se non insieme al Parlamento europeo dove peraltro sono possibili varie soluzioni
Allora bisogna darsi l'ambizione praticabile è praticabile è possibile è alla portata questa ambizione
Di costruire un tetto nuovo
No no non si sottovaluti la stretta connessione fra la condizione che abbiamo posto quella del riconoscimento della coessenziale ITA della tradizione cattolico democratica nella definizione del sostrato culturale del nuovo partito
E quella della collocazione europea
Ho posto sul tavolo del nostro confronto una serie di questioni a mio avviso importanti prima della vocazione di Scoppola
Non certo per condizionarlo non è nelle mie intenzioni Luís assolutamente non non ci lascerebbe assolutamente ma semplicemente per contribuire ad indirizzare la nostra discussione su un binario ne semplicistico né superficiale né reticente ma di onestà intellettuale e spirito di verità
Come si conviene alla vigilia delle nozze perché il matrimonio sia duraturo e possibilmente felice
E finalmente adesso la parola al professor Scoppola per la relazione introduttiva al convegno
Grazie per questo fallito
Risoluzione
Dicevo grazie per questo saluto io sono molto lieto di trovarmi qui in questo luogo Chianciano pieno di ricordi anche se i miei ricordi sono legati a un'altra sala
Forse meno bella ma sono tanti ha ormai lontana
Grazie per Luigi Castagnetti per la per le parole molto gentili molto lusinghiere
Che ha detto nel presentare nel preannunciare questo mio intervento
Voglio dire subito con molta sincerità con molta franchezza
La mia non è una lezione non ho nessuna pretesa di dare delle lezioni a voi la mia è una riflessione ad alta voce su temi che mi hanno sempre appassionato e sui quali ho anche riflettuto a lungo e lavorato
E per questo ho accettato con entusiasmo l'invito che mi ha rivolto Pierluigi Castagnetti non ci siamo intesi sulle nostre reciproche relazioni nostri interventi
Io concordo con moltissime delle cose che per legge ha detto
Può darsi che in alcuni passaggi si avverta una sensibilità anche diverso al credo che sia legittimo
Credo che gli obiettivi e i confini dei nostri un costo incontro siano definiti nonostante le polemiche di questi giorni anzi forse anche grazie alle polemiche di questi giorni che hanno contribuito
A far definire confini obiettivi
Esclusa in partenza l'ipotesi di una ricomposizione ricostituzione del centro intorno ad una forte presenza di un partito di ispirazione cristiane
Questo non è in discussione
Dovrebbe essere chiaro bene peraltro diciamo sia chiaro per tutti esclusa per ragioni prevenuti ecclesiali
Perché non è più compatibile
Con
Documenti con la quanto Pierluigi Castagnetti ha richiamato che la Chiesa stessa definito nei documenti del Concilio e poi nel magistero successivo
Anche se vi sono nostalgici ecclesiastiche
Ecclesiale mente non accettabile anche se ci sono stragi ecclesiastiche in questa direzione non è compatibile questa ipotesi con una democrazia bipolare verso la quale ormai siamo tutti orientati avventata l'opinione pubblica che è diventata un fatto sentito dal letterato italiano e che è un modello ormai affermato sempre più in Europa
L'ipotesi è quella di una forte ed ampia aggregazione che in una democrazia bipolare rappresenti il Polo delle rinnovamento e delle riforme questa è l'ipotesi le questioni aperte le domande riguardano allora il come stare in questa aggregazione
Come ha detto Pierluigi nel
L'invito nel cartoncino d'invito senza iattanza e senza subordinazione
Mi sembra che siano due condizioni sulle quali vale la pena di riflettere senza iattanza ma anche senza subordinazione
Se questa deviazione assumerà la forma di un nuovo partito il Partito Democratico
Dopo lari devono sciogliersi in questa nuova realtà o devono stare il Cilento conservando una loro identità
E visibilità questo mi sembra che sia il tema in discussione il tema sul quale io mi propongo di riflette
E la risposta a mio avviso non può essere una risposta di principio
Poi giudiziale o sia già andata
La nostra tradizione è nata precetti obiettivi per certe battaglie
Ha concepito il Bartini partito come uno strumento non come un elemento di identità collettive è questo che ci distingue
Dica al mente dai partiti della sinistra
Dei partiti della sinistra l'appartenenza al partito è un elemento di identità collettiva
Per i cattolici che si impegna in politica l'appartenenza al partito non è un elemento primario di identità collettive e sento vorrei dire un elemento di secondo livello
Da questo punto di vista è molto più difficile per un ex comunista aderire al Partito Democratico che per un ex democratico cristiano
Il problema è solo quello della coerenza degli obiettivi della cultura ispiratrice del nuovo partito rispetto alla nostra identità profonda ideale e spirituale che non si esaurisce in una dimensione partitica
Il problema è quello di come pensiamo il partito democratico
La duplicità dei livelli & da un lato più agevole la tensione ma la rende anche più esigente
Un punto è ormai chiaro
Se il Partito democratico dovesse essere una edizione aggiornata della socialdemocrazia non può essere il punto di approdo dell'esperienza popolare su questo non ci sono va detto molto chiaramente Castagna
Non ci sono dubbi dal mio punto di vista di un uomo che ha situazione che ha meritato ha studiato quel storicamente il problema consentitemi un rinvio alla prefazione con scritto a quattro mani
Con l'amico Beppe Tognon alla seconda edizione della intervista che è stata cortesemente ricordata la democrazia dei cristiani
Quello che avvenuti in Francia si fa sempre riferimento al modello francese a figure come quella di dello cent'non può a venire in Italia per Ettore giovani che si condense all'Inter parole
Per la forza maggiori nel nostro Paese
Che ha avuto la tradizione politica cattolico democratica di gran lunga maggiore rispetto a quella che ha avuto in Francia dove pure la tradizione a culturalmente un altissimo poi Stige e una grande profondità pensiamo a cominciare da dal socio fondatore lontana dall'inizio dell'Ottocento la figura e la grande figura tormentata di Nanni
Per la debolezza della tradizione socialdemocratica
E per il peso dell'eredità comunista nella nostra storia e quando dico penso dico importanza forza di condizionamento della nostra società e della vita politica in positivo e in negativo per queste tre regioni non è pensabile che l'esperienza
Del movimento cattolico democratico della democrazia cristiana poi diventata di nuovo popolarismo Possa
Dissolversi in un nuovo partito sostanzialmente socialdemocrazia e c'è un ulteriore ragioni che noi deve essere particolarmente presente
Perché un esito di questo genere spingerebbe irrimediabilmente la chiesa italiana
Penso
Una destra che è una testa senza storia
Vanificando lo sforzo di uomini come De Gasperi come Moro
Che con i grandi sofferenze
Ma confronto con passione hanno contribuito agganciare stabilmente la chiesa e la democrazia per dirla contattarvi il conto con ville che hanno contribuito a creare
Alla istituzione della democrazia nel mondo cristiano
Se questo fosse il punto
Di approdo
Partito socialdemocratico non può essere la casa
Ne in Italia né in Europa degli eredi di Sturzo De Gasperi di dosso
Direi che se fosse questo non servirebbe neanche molto stare qui a discutere tanto la cosa ai miei occhi appare scontata
Ma non è questo
Non deve essere questo
Può essere una cosa diversa il Partito Democratico e qui e noi dobbiamo interrogarci su che cos'è il partito democratico può essere e quanto noi possiamo fare perché sia una cosa di Venezia
La condizione dell'adesione della partecipazione non è in un atteggiamento di osservazione dall'esterno non è in un atteggiamento di condizionamento di un processo che sta per aprirsi si è già aperti
Io anticipo qui brevemente alcune delle idee che esporrò al convegno di Orvieto del sei sette ottobre che Romano Prodi mi ha chiesto di riaprire me ne scuso non con voi ma con quelli di Orvieto semmai che da va sentirle con un'altra volta
Il discorso è semplice se lo si prende dal capo giusto e complicato se lo si piazzava Codella code proprio il problema che Pierluigi Castagnetti ha accennato ha toccato alla fine quello della collocazione europea come se ci dovesse o immaginare gli individui su misura dei vestiti che già esistono e non i vestiti su misura degli individui non è possibile parlare della collocazione europea come un elemento decisivo condizionali
è una impostazione assolutamente inaccettabile
è la realtà che il nostro Paese riuscirà ad esprimere che deve condizionare le collocazioni la ridefinizione delle collocazioni anche in euro
Storicamente i partiti nascono
Per a presentare ok tradita anche dal voto esco penso a mano ha suscitato in me voi di una società che cambia così è stato e per il partito liberale problemi della borghesia
Nascente che si affermava per il partito socialista movimento operaio poi partito il movimento cattolico poi partito popolare la Democrazia Cristiana il Partito comunista fino agli ultimi esperienze
Gli autisti di ambientalisti meriti di norma i partiti nascono sul ceppo di movimenti pro esistenti e già radicati nella società
Allora la domanda
Da falsi che io non ho sentito ancora in giro nel dibattito sul Partito democratico di cui si parla tanto
Una domanda di fondo e che cosa dovrebbe rappresentare oggi il Partito Democratico quali interessi quali domande quali valori quali cose nuove che hanno bisogno di esprimersi in un partito nuovo
Questa è la domanda di fondo
Perché non basta dire mettiamo insieme le tradizioni riformiste
Non basta dire
Dobbiamo creare in Italia un un partito funzionale al bipolarismo si queste son cose anche vere anche serie giustissimo gradito Castagnetti non voglio mettermi su questo
Il coté a dirlo su questo è giustissimo che un sistema bipolare ha bisogno di questa semplificazione e quindi ha bisogno che certe posizioni politiche di tipo dico si uniscano
Perché altrimenti il sistema non funziona
Ma questo e tutto appartiene alla funzionalità della politica non ci darà ragione di un partito nuovo si può ottenerlo con un'onesta Federazione dei partiti esistenti
Una federazione di partiti purché fatta seriamente
E rispettata nelle sue regole può assolvere a questa funzione perché nasca un partito nuovo occorre che ci sia una risposta nuova domande nuove che la censura esprime ed è su questo che bisogna io credo intero interrogare
In fondo alle domande nuove sono i problemi che il secolo scorso ci ha lasciati nonna risolti legati tutti a un intreccio di interessi materiali e immateriali su quali bisogna riflettere
Il secolo scorso ha segnato il fallimento di tutte le ideologie di liberazione dell'uomo legati al mito dell'uomo nuovo costruito dal potere politico dallo Stato
Sia i totalitarismi di destra e di totalitarismi di sinistra il cristianesimo la chiesa
E alcune idee le ha ricordate giustamente Castagnetti della tradizione nostra hanno tenuto
Viva l'esigenza della liberazione dell'uomo e in questo senso hanno scavalcato il secco
Sono entrate nel millennio non sono nel cimitero dell'ideologia
Tuttavia non hanno potuto dare e non era il loro compito del cristianesimo e della chiesa una risposta compiuta sul terreno della politica
Il secolo trascorso assegnato anche il fallimento dobbiamo dirla questa cosa con preoccupazione ma dobbiamo dirla perché vera ah il fallimento del mito di una democrazia capace di risolvere di fare emergere spontaneamente una risposta
Ai alle domande si si emergenti della società di conquistare terre e popoli nuovi una democrazia capace di auto di prodursi Norberto Bobbio lo ha scritto negli anni ottanta
L'illusione della democrazia è stata quella della sua spontanea Autori produzione la democrazia non si riproduce spontaneamente ahimè non si esporta tanto meno con la forza
La democrazia è debole la storia non è finita quando crollò il comunismo ci fu un consulente
Francis Fukuyama
Per il Dipartimento di Stato che scrisse un libro che cresce lungo e la fine della storia perché fra il fallito il comunismo la storia infinita il modello è quello democratico capitalistico e invece no
Non funziona pone problemi nuovi ai quali bisogna far fronte
Noi sappiamo tutti ormai che la democrazia è in crisi sotto l'effetto della Società dei due terzi
La maggioranza e ambiente e non fa più funzionale la democrazia come garanzia per i deboli e per gli emarginati
E spesso schiava degli interessi costituiti degli interessi forti più che interprete delle speranze dei deboli vorrei ricordare le omelie su questo tema così profonde del cardinal Martini quante volte
A che richiamato su questo tema della democrazia
Della Società dei due terzi e delle ingiustizie che poco che anche a livello politico il fin e secolo secolare registrata a livello mondiale un'eclissi di classi dirigenti
Ricordate una figura politica che abbia dominato il passaggio di millennio non c'è
A livello mondiale la figura che ha dominato il passaggio di millennio è stata la figura del Papa Wojtyla
Ma non la figura di un politico c'è una crisi a livello mondiale di classi dirigenti se pensiamo a cosa è stata la classe dirigente ha degli anni della seconda guerra mondiale nel bene e nel male
La forma partito che abbiamo ereditato dal secolo scorso non è più idonea a selezionare una classe politica all'altezza delle nuove sfide
Il secolo scorso ci ha consegnato un modello di società mi riferisco a modello nostro occidentale in cui fate attenzione sono riflessioni amare un po'pessimistiche Matvejević
In cui il futuro e e poi e poi ordinato in cui non c'è futuro libero
Noi sappiamo con certezza scientifica che il nostro modello di sviluppo sì non subirà modifiche radicali intera in un tempo che con qualche approssimazione e già calcolato dagli scienziati pianete invivibile
Ma non si sa ancora come e con quali svolse il modello di sviluppo potrà essere modificato
Il problema enorme che tuttavia un partito che guardi al futuro non pone del presente
Come orizzonte culturale quello della libertà
Delle future generazioni oggi chiuse
E per questo senza speranza e fiducia e senza interesse alla politica in un fare determinismo liberare le nuove generazioni dal senso di questo determinismo e una grande funzione
Il secolo scorso che si era aperto nel clima ingenuo di una sconfinata fiducia quando ci fu l'esposizione di Parigi
La scienza che avrebbe liberato l'uomo da tutti i condizionamenti e alla fine anche dalla dalla morte un motivo ricorrente
Si è chiuso eh sì eh pochi anni fa e ci consegna in eredità la drammatica coscienza di un progresso tecnologico che sfugge alla possibilità di ogni controllo
Poi c'è il tema dell'insostenibile rapporto fra il nord e il sud del pianeta il famoso venti per cento e ottanta per cento
Le risorse
Sono utilizzate per l'ottanta per cento dal venti per cento della popolazione e viceversa
Il fattore religioso che sembrava dover scomparire nella previsione di certa cultura laica di fin e secolo scorso
Riemerso sulla scena mondiale in primo piano ma assunto anche forme fondamentaliste che rappresentano una sfida imprevedibile inquietante
Alla democrazia i valori liberali
Proprio a questi valori
La libertà di coscienza la laicità dello Stato lo sappiamo il fondamentalismo islamico attribuisce la responsabilità della crisi del tessuto etico religioso della Società accidentale e per questo la considera una società decadente una società che deve essere travolta condotti in conto la quale concentra la sua polemiche il suo attacco laicità e libertà religiosa sono valori irrinunciabili la laicità dello Stato
E la condizione essenziale della convivenza pacifica ma dobbiamo forse ripensare la laicità in termini che non escludono anzi valorizzino
L'apporto delle esperienze religiose alla formazione del tessuto etico della società se non vogliamo che del fatto religioso del cristianesimo
Si impadronì scadute o con gli atei devoti come li chiamava Nino Andreatta
Per i loro obiettivi politici
Così al senso di indipendenza e di frustrazione prodotto da un determinismo frutto del sistema economico
Ed è la risposta Tecnoblend alla rincorsa tecnologica si aggiunge un secondo motivo di insicurezze tutto interno alle responsabilità politiche e religiose la crisi del rapporto tra i popoli e le religioni
La libertà dal determinismo la liberazione della paura e la riscoperta della speranza come spazio vitale necessario alle nuove generazioni non sono certo obiettivi facili alla portata soltanto di un partito politico
Ma il partito democratico se nascerà
Non potrà non porsi questi temi come elemento caratterizzante della sua cultura
Tutto doveva inquadrarsi in una visione utopistica di internazionalistica che non dovrà essere solo un punto del programma ma dovesse senza connotazione sostanziale del nuovo partito
Ma l'incertezza che assilla le nuove generazioni altri aspetti che sono parte essenziale della domanda che un partito democratico dovrebbe raccogliere io penso alle possibilità e alla stabilità
Del lavoro alle garanzie per la vecchiaia e per la malattia io senti ragazzi con età non cioè voi ci avete una pensione assicurata Mannoni come affronteremo e malattie da vecchiaia insomma quello che il Welfare aveva conquistato della globalizzazione ha messo in discussione e qui il rischio e credo di una difesa quantitativa
Dell'welfare che si risolva in un progressivo arretramento senza un salto di qualità
Consentitemi un confronto fantasioso un tempo c'era la famiglia patriarcale della famiglia patriarcale molte delle esigenze delle sofferenze dell'umanità erano
In qualche modo condivise
Erano sanante
La vecchiaia le malattie della vecchiaia le gli handicap
Tutto si risolveva in un tessuto di solidarietà sociologicamente consolidato tutto questo è stato in parte sostituito dal dal dallo australe
L'individuo isolato la famiglia nucleare hanno trovato sicurezza assistenza dalle istituzioni del welfare
Ma quando il welfare entra in crisi
Si ridimensiona nelle sue possibilità di intervento ecco che noi abbiamo bisogno di inventare una risposta
Sulla base di un tessuto libero
Lasciatemi usare questa parola nel suo significato profondo che viene dall'etimo latino nel tessuto libico di amicizia
Bisogna ricostituire quello che se il tessuto sociologico del passato ci sono pagine molto belle dietro suono su questo bisogna sostituirlo a livello di libertà di impegno volontario
L'amicizia contro la solitudine la riforma del welfare in altre parole non dovrebbe essere questione di quantità o di tagli
Maggi riconversione qualitativa nel senso di un coinvolgimento di tutto il tessuto sociale su valori di convivenza solidarietà riuscisse appunto
Attenzione amicizia nel senso appunto profondo e non un'amicizia politica come talvolta accade
Non si tratta solo di vecchiaia di malattia di welfare si tratta di socializzazione della nuova generazione io guardo con preoccupazione alle forme di socializzazione di le nuove generazioni di bambini e ragazzi
La socializzazione
Fidanza oggi alla vita di banda nelle strade a numerose sale da gioco alla partita non dello sport ma del fanatismo sportivo alla televisione
Mi chiedo se non si può pensare ad una funzione più ampia della scuola
Ad una valorizzazione con opportuni incentivi di tutte le iniziative esistenti nel quadro di un'applicazione larga non gelosa del principio di sussidiarietà perché esistono tante forme e i cattolici sono in prima fila
Di socializzazione giovanile guardate con indifferenza dalla scuola e dallo Stato dal potere politico e che dovrebbero essere viceversa valorizzate ecco determinismo
E libertà paura e speranza di futuro solitudine amicizia sono queste alcune delle antitesi sulle quali un partito democratico dovrebbe lavorare per costruire la sua identità e il suo Poggetto questi sono solo esempi d'accenti
Questi assegni sono sufficienti per comprendere che un partito che si muove in simile orizzonte culturale dovrebbe avere una struttura del tutto nuova tutta da inventare dovrebbe in sostanza realizzare una nuova forma partito
Dovrebbe io credo fondarsi sull'adesione
Più obiettivi più che sui iscrizioni che poi diventano iscrizione al corrente
Dovrebbe valorizzare al massimo la partecipazione di base per garantire un largo circuito di nuove energie e quindi creare le premesse anche delle immersioni di una nuova classe dirigente
E mi chiedo se un partito con queste idee e con una struttura come quella che ho cui ho fatto cenno non rappresenterebbe lo sviluppo coerente di quella che noi chiamiamo la tradizione cattolico Democratic
Questo dobbiamo chiederci
Perché questa è la condizione per aderire non essere gli con la propria cultura portare il proprio contributo ma essere lì come elemento qualificante del nuovo partito
Come lo sono stati i costituenti cattolici nella fase di formazione della Costituzione italiana
Non si trattava tanto di a di un di un apporto a fianco ad altri apporti
Ma di essere elemento coalizzare ante credo che la tradizione cattolico democratica Heinz sì de condizioni per elaborare risposte a queste domande drammatiche alle quali ho fatto cenno
Il personalismo
Che fonda la nostra tradizione lo hai chiamato già Castagnetti
Sarebbe in qualche modo esaltate sviluppato in personalismo io ma richiamato da Giuseppe Dossetti all'assemblea costituente nel famoso ordine del giorno
Del nove settembre quarantasei quando ci fu la discussione se la costituzione doveva avere un'ideologia ispiratrice Dossetti Rabbo
Quell'ordine del giorno
Cui si faceva cenno alla tenzone
Dove sarebbe a mio avviso esaltato valorizzato come elemento ispiratore della vita associata come elemento ispiratore di una nascita e di una libertà di coscienza e di religione
Che non rinnega no anzi valorizzano l'apporto delle esperienze religiose alla vita sociale
Sarebbe elemento ispiratori non solo delle iniziative statali di welfare bevono studi uno spirito di solidarietà in tutto il tessuto sociale sarebbe infine infine un personalismo ispiratore della ricerca di nuovi modelli di sviluppo
Perché nuovi modelli di sviluppo tipo non essere ricercati con urgenza
Più di quelli in cui siamo inseriti se fossero di se diventasse o i modelli di sviluppo di tutti i Paesi che hanno bisogno di sviluppo
Renderebbe o il pianeta invivibile nel corso di pochissimi decenni questa è la due realtà di fronte alla quale oggi siamo un partito come quello ipotizzato farebbe un saldo ancora mento democratico alla Chiesa italiana non per legami strumentali di vertice Barnaba per spontanea coinvolgimento delle tante realtà cattoliche di base impegnate generosamente
Del volontariato
Sui cosiddetti temi di rilevanza etica sarebbe forse meno difficile trovare intese democratiche sulla base di una comune consapevolezza del quadro culturale cui ho fatto riferimento e in particolare del nuovo complesso tolto fra scienza e tecnologia che noi abbiamo una situazione Sideri in una situazione in cui la tecnologia sfugge alla scienza
Il problema del rapporto con l'etica è condizionato dal rapporto della tecnologia con la scienza prima ancora che indirettamente Colletti
Si può pensare oggi realisticamente ad un processo per la formazione di un patito di questo tipo sia attivato
C'è fermento di iniziative ti incontri tra i quali quello di Orvieto fra pochi giorni difficile tra fare previsioni sugli esiti quel che non si può pensare è che i cattolici democratici restino indifferenti di fronte a questa ipotesi che li coinvolge profondamente perché come accennato rappresenta lo sviluppo coerente della loro tradizione del loro impegno
è importante che queste idee possano entrare nel circuito del dibattito politico possono contribuire comunque a creare un nucleo intorno al quale coinvolge convoglia le energie
Culturali soprattutto giovanili ho inteso parlare di centri di formazione di scuole di formazione politica questi temi dovrebbero essere al centro di scuole di formazione politica i partiti del centrosinistra Fasciani passi possibili sulla via dell'unità
Unità di liste unità di gruppi momenti assembleari aperti alla partecipazione di non iscritti ai partiti assemblee costituenti a livelli territoriale naturalmente l'esito dipenderà dalla regia
E c'è da augurarsi che la regia sia illuminante in aperta a questi sviluppi è perciò sia affidata ad un organismo sufficientemente libero e indipendente dalle logiche di partito
C'è da augurarsi che una costituente del Partito democratico se ad essa si arriverà sia formata sulla base di una parentesi partecipazione aperta come quelle che si è avuta nelle primarie la partecipazione a Perth è la condizione delle novità
La novità è la condizione della confluenza senza riserve nel nuovo partito dei cattolici democratici che non possono confluire in una cosa vecchia devono confluire possono solo in una cosa nuova che contribuiscano a
In sostanza mi pare che si deve arrivare a questa riflessione conclusiva il partito democratico non può essere concepita come una stazione prestabilita la quale un treno da tempo in movimento debba per forza arrivare Pedio democratico è il treno in movimento
Popolari e la tradizione cattolico democratica non posso non essere dentro questo processo sopra questo treno
Il nostro caro Emmanuel Mounier parlava dell'ascolto e dell'accoglienza degli eventi
La credo manca come tratto caratteristico della presenza del cristiano nella storia il Concilio ha parlato dei segni dei tempi discernimento bisogna radici spirituali le ha ricordate con tanta efficacia per Luigi Canali mette in concorrenza con lui Pisano radici spirituali interiori nella tradizione che noi chiamiamo cattolico democratica che sono decisive per dare una risposta ad una nuova stagione politica
L'essenziale è che i cattolici democratici abbiano coscienza di queste dice che puntino ad avere un ruolo decisivo nella definizione del nuovo partito senza perdersi in giochi di potere
E per fare questo non possono restare in tre strani al processo devono starci intento a portare il loro contributo esigente non solo sul terreno delle idee dei programmi ma sul piano dell'apertura alla società civile alle energie in essa presenti
Aldo Moro in polemica contro un partito chiuso vi ricordate alla fine degli anni Sessanta parlava di un partito immerso nella società
E parlava di un principio di non appagamento come superamento dei limiti della politica
Come organizzare il Sirat ettari attrezzarsi per questo passaggio io vi dico francamente la mia con Pupi Mione
So che non sarà condivise sì qualche cosa di organizzato è necessario non dovrebbe essere a mio avviso una corrente ma piuttosto un vero centro studi una fondazione capace di alimentare culturalmente
Di creare come dire sviluppi coerenti a quelle intuizioni personalistiche che ho brevemente richiamate e che hanno bisogno di DS il declinante rispetto ai problemi del futuro che si annunciano
Proprio perché la ipotesi più coerente quella di una fusione nel nuovo partito che quell'importante una forte presa di coscienza identitarie
Ma non è vero una una presa di coscienza identitaria partitica è un'identità di coscienza e di singoli conoscenze questo è il punto
Non mi sembra valida richiama l'esperienza già fatta dalla Margherita
Pentito democratico non è un esprit stencil lone di quel processo di aggregazione parziale vivesse una cosa nuova e perciò spinge ad un ritorno alle proprie radici ciascuno
Non si tratta di mettere insieme pezzi di classe dirigente ma pezzi di popolo
Milioni di cittadini personalmente coinvolto e mia nonna quanto già appartenenti ad un partito è giusto che ciascuno si interroghi sulla sua identità ciascuno
Se non abbiamo questo senso di un partito che rinnova in senso della cittadinanza nel nostro Paese così debole così FIAT allora non è una cosa nuova non è un partito democratico
Occorre superare ogni tentazione di personalismi di energie devono essere unite occorre Coin coinvolge i gruppi associazioni legati alla tradizione cattolico democratica ma non impegnati in prima fila nella vita politica
Bisogna insomma trovare o ritrovare i legami con il proprio mondo popoli ipotesi lo scioglimento di una sui figli soggettività partitiche in un nuovo e più ampio soggetto esige un radicamento maggiore nel proprio terreno
La propria cultura nella proprio ambiente nella propria storia
Guai se il problema si riducesse a quello pure Ale della presenza negli organigrammi del nuovo partito
Le polemiche di questi giorni sulle quali non posso e non voglio entrare sarebbero superati nella prospettiva che ho cercato di delineare sarebbe superato l'equivoco di parlare ancora di una questione cattolica che non c'è più
Non c'è più una questione Gatto
Per la formula era usata a sinistra o da sinistra per contestare l'unità politica dei cattolici negli anni in cui l'unità politica dei cattolici ha in qualche modo resa necessaria dalla presenza comunista nel nostro Paese
E allora da sinistra si parlava polemicamente della questione cattolica e si usava questi posizioni è questione cattolica per evocare il precedente la questione romana l'elemento della divisione della frattura fra la coscienza religiosa e la coscienza nazionale la coscienza democratica
Ma oggi non c'è più una pressione da non possiamo noi chiedere alla tentazione di fare rinascere
L'espressione questione cattolica
Esiste il problema di un inveramento dei valori cristiani in una società multata questo è il problema vero che non è questione cattolica
E con l'autenticità di questi inveramento che si deve conquistare il consenso e non con il rapporto giù con la gerarchia
L'esigenza è quella di contribuire a costruire perdonate ancora l'autocitazione una democrazia dei cristiani
Come democrazia di tutti mi fermo qui
Con la coscienza un poco inquieta di avere detto troppo poco e al tempo stesso troppo
Troppo poco rispetto
Alla complessità del tema e troppo rispetto alla mia limitata competenza invece verso la vostra esperienza su questi temi primi prego di credere allo spirito di amicizia con cui sono venuto qui a parlare sincero
E vi ringrazio per l'occasione che mi avete dato di tornare su questi temi che mi hanno sempre appassionato
Avevamo ragione di di di investire per l'introduzione del nostro convegno proprio su Pietro Scoppola davvero ci ha fatto una lezione
Appropriatissima insomma colto non solo in i sentimenti che ampiamente condivisi ma insomma ha posto sul tavolo
Le questioni le vere questioni su cui si deve discutere perché il partito democratico non può consentirsi il lusso di di un'improvvisazione di essere un partito effimero un partito legato a una stagione
Deve affrontare questi questi nodi queste questioni insomma se vuole guardare al futuro ed essere guardato come un partito per il futuro
Allora qua io ho diversi scritti abbiamo raccolto diversi scritti io sarei per non sospende i lavori
Non siamo in prossimità di un congresso e quindi le assenze dalla sala spero che non siano numerose come normalmente avviene quando c'è da organizzare vedere che qua non ci sono deleghe e quindi spero che siamo tutti interessati a continuare ascoltarsi
Allora
Il primo iscritto leggo i primi quattro e poi dopo proseguiamo con
Giorgio Merlo Edo Patriarca Egidio Banti e Guido Bodrato i primi quattro son questi
Allora Giorgio Merlo prego
Merlo onorevole Merlo che ha fatto un bell'articolo stamattina
Sul Riformista
A dir la verità non mi rompa iscritto ebbero
Dunque ogni allora sia chiaro me l'ha chiesto però vorrei giorni di seguito no alla Camera ma avete vorrei essere il volano alto nel follie sono testimoni minimo sei testimone ecco
Allora non vi era prescritto perché dopo otto professor Scoppola è sempre difficile
Richieste di favori cogliamo l'occasione anche per che ha ragione Pierluigi non è non siamo qui per la reale che ma per riflettere io
Credo che l'iniziativa e di questo voglio ringraziare Pier Luigi è molto utile forse è tardi però è necessaria
è un momento di riflessione culturale io credo che quello sia anche debba essere un momento di scelta politica
Le riflessione professor Scoppola credo che ci impongono anche questo
Io mi rendo conto che il rapporto tra cattolici e politiche è un rapporto antico rapporto complesso oggi ha assunto forme nuove modalità diversa rispetto al passato
Credo che sia bene ripetersi anche tra di noi alcuni elementi che sono già stati toccati magistralmente da Scoppola
Rimuovere definitivamente la tentazione nostalgica è bene ripeterlo questo perché alle volte serpeggia anche tra di noi serpeggia anche come semplice richiamo simbolico emotivo
Non occorre riportare indietro le lancette della storia l'unità politica dei cattolici non è più riproponibile non è più riproponibile un partito a forte identità cristiana
Io devo dire sotto questo aspetto quando parliamo di rapporto tra noi cattolici democratici popolari
E
E il partito democratico in questo momento di transizione ebbene subito dire una cosa con molto chiarezza
Noi il vero strappo sotto il profilo del dell'identità lo abbiamo compiuto con la nascita della Margherita
La Margherita ha scritto nel suo statuto è un soggetto plurale a identità diffuse non è un soggetto forte
A carattere identitario li abbiamo compiuto il vero strappo identitario ecco perché credo che non dobbiamo oggi fare un trauma se il problema
Si ripropone con nuove modalità e forse con nuove esperienze politiche tutte da definire tutte da scrivere
Molti quindi questo un po'per queste
Questo elemento mangia vissuto da allora non a caso non a caso molti hanno individuato nella Margherita all'anticipazione di nuove forme di presenza politica senza ancora sapere se si parlato meno di partito democratico
Io credo che in questi anni e questo lo dico all'USA a Pierluigi anche se va ringraziato per iniziativa di oggi noi probabilmente noi cattolici democratici permettetemi un po'questa semplificazione
Abbiamo pagato un deficit di elaborazione politica e culturale
Noi in questi anni abbiamo siamo stati forti sotto il profilo organizzativo e della presenza istituzionale siamo stati probabilmente deboli
Sotto il profilo della l'epurazione politica e culturale e qui non posso non dirlo probabilmente c'è stata anche un'inerzia dell'Associazione i Popolari io condivido quello che diceva prima Pierluigi che non si voleva dare l'impressione di rioccupare il partito della Margherita ma probabilmente un'inerzia organizzativa e politica dell'associazione ai contribuito ad impoverire un po'la nostra presenza politica e culturale
In questi anni
Sono cambiate però molte cose
Io credo che non possiamo anche non dirci con molta franchezza alcuni elementi circolando al nostro interno professore questa riflessione c'è è inutile non dircela forse con un po'di crudezza
Noi abbiamo denunciato un ritorno al Gentiloni ISMU del centrodestra l'abbiamo visto nelle Aule parlamentari abbiamo visto nel lavoro parlamentare perlomeno questa è la mia impressione è che cosa vuol dire difendere atleticamente gli interessi cattolici
Ha di nuovo ha visto concretamente che cosa vi che cosa vuol dire l'attenuazione del principio della laicità l'abbiamo sperimentato sui testi legislativi non vi cito perché li conosciamo abbiamo visto cosa significa una strumentalizzazione volgare ed incolta di principi e valori cattolici
Debbo dire che alcune di queste degenerazioni hanno toccato anche alcuni nostri settori non siamo immuni da questo rischio
Io voglio dire al mio grande amico piemontese Gigi Bobba lo scritto quindi lo posso dire tranquillamente io non ho condiviso
Quando Gigi ha mandato una lettera all'associazioni cattoliche dicendo in buona fede ovviamente potete votarsi tranquillamente come centrosinistra garantiamo noi sotto il profilo del volo
Non ho condiviso perché al nostro interno non c'è nessuno che deputato a rappresentare in modo esclusivo i valori e i principi dell'ispirazione cristiana non c'è nessuno tutti contribuiamo con il nostro limite con note difficoltà
A far sì che quei principi e quei valori abbiano cittadinanza all'interno del partito di riferimento all'interno del nostro schieramento
Ecco perché allora
Dico che
E importante in questo momento recuperare questa tradizione che Pierluigi ha cercato di sintetizzare la sua relazione iniziale è importante costruire lavorare per costruire per dar vita ad una nuova sintesi politica ma non si può rinunciare non si può rinunciare noi non possiamo rinunciare a darci un grande obiettivo con altri e cioè a fare quello che dicevamo un tempo nei corsi di formazione a Chianciano stavo pensando altre parti quando dicevamo dobbiamo avere l'ambizione di poter definire i profili di un progetto di società
Lo dico questo perché noi abbiamo corso un serio rischio
E l'abbiamo corso forse inconsapevolmente ci siamo limitati a difendere degli interessi nella contesa politica democratica che non è quello che ci ha insegnato la cultura del cattolicesimo democratico
Un pensiero politico
E qui credo che sia la nostra vera sfida non nasce e non cresce con l'estemporaneità non nasce nella superficialità e nel pressappochismo culturale ed organizzativo ecco perché allora
Credo che sia importante porci una domanda per lo meno per me è importante la pongo a tutti voi
A vanto una riflessione a cui questo convegno che tu non possa non dare una risposta
E queste
Con una nuovo soggetto che arriverà anch'io condivido molte delle cose del professor Scoppola non conosciamo ancora l'identità il profilo
Di questo nuovo soggetto politico
Ma dopo la nostra cultura vuole essere una presenza testimoniale e quindi condannata progressivamente all'irrilevanza politica e culturale una presenza dispersa organizzativamente
Non forte non caratterizzata oppure facciamo decollare
Da studiare il modo un processo un avvio un percorso capace di rilanciare in termini moderni la nostra originalità culturale politica attraverso un processo di ricomposizione politica e culturale dell'area cattolico democratica non chiusa
Non un recinto all'interno del nuovo soggetto politico però chiedo che a questa domanda me dobbiamo dare una risposta una presenza testimoniale o una presenza organizzata all'interno del futuro soggetto politico
Lo dico lo dico questo perché se credo che sia un esigenza non dettata soltanto da un elemento organizzati visti coda una burocratica sommatoria di piccole storie personali seppure importante
Disseminate nel nostro nel nostro Paese credo che attorno a questa risposta sia in gioco anche la cittadinanza attiva politica e culturale o irrilevante oltre o o di rilevanza della nostra
Esperienza
Noi abbiamo visto l'ha detto Pierluigi che ci sono amici cari all'interno della Margherita che giudicano ormai datata archiviata l'esperienza cattolica democratica inadatta probabilmente a cogliere le nuove modalità dell'organizzazione politica io credo di no
Noi non siamo deputati a risolvere i casi di coscienza
Anche se sono destinati sempre di più a condizionare gli stessi rapporti politici a condizionare la spessa dialettica politica
Noi oggi credo che abbiamo una grande ambizione se abbiamo la robustezza culturale capace di vincerla contribuire a costruire con altre culture un progetto di governo della società contemporanea
Il gentil lo Nismo non Paolo Gentiloni la corrente Gentiloni Diana non ci appartiene geneticamente
Noi non possiamo essere quelli che vengono interpellati dai mass media solo e soltanto quando ci sono problemi di coscienza da affrontare e da risolvere
Se noi avessimo in questa trappola rischieremmo di essere condannati
Album ad una sorta di irrilevanza politica e culturale definitiva
Per assolvere a questo compito a questa missione la stessa idea la stessa associazione probabilmente inadeguata perché probabilmente è figlia di una stagione passata questa sì anche se può e deve contribuire
A
Rafforzare la nostra posizione culturale noi dobbiamo favorire queste le mie opinioni e promuovere un allargamento politico e culturale partendo dalla nostra storia
Noi non siamo i cattolici professionisti che mi pare un elemento che serpeggia anche un po'all'interno del nostro partito nessuno lo ripeto ha il monopolio della rappresentanza cattolica e chi lo rivendica
Anche inconsapevolmente trasuda un integralismo di ritorno che non fa crescere la cultura della laicità e che rischia di riproporre la stessa confusione tra schieramenti o per esempio non vedo di buon occhio tutte lì gruppi interparlamentari che nascono attorno a dei principi contemplati nella dottrina sociale della Chiesa perché vedo lì
Non una incoraggiamento ad un dialogo politico ma Bidoli una confusione
Che rischia di ingenerare confusione anche nella stesse assemblee parlamentari
All'interno delle stesse assemblee parlamentari ecco perché allora
E lungo questa strada secondo me che si incrocia il nodo e concludo del come ci si rapporta col partito democratico e con la nuova frontiera dell'Ulivo superato il partito identitario livello culturali
Io ho difficoltà a comprendere le ragioni di chi è tiepido
Sul Partito democratico in virtù di una presunta identità della Margherita la pongo così la Margherita non ha un'identità culturale la Margherita un programma politico
Credo che sia compito di chi si riconosce in questo partito di difendere con strumenti politici la specificità programmatica di questo partito del nuovo soggetto politico ma se vogliamo davvero accettare la sfida
Che abbiamo lanciato all'indomani delle primarie diciamoci con altrettanta franchezza che le perplessità di molti nostri amici beat di molti amici presenti nella periferia
Non si superano con le forzature giocando a chi resterà con il cerino acceso per poi accusarlo di aver fatto fallire il progetto io credo che attorno a questo progetto noi dobbiamo procedere alla luce anche delle cose molto interessanti che ci ha detto oggi spopola e che probabilmente ripeterà ad Orvieto
In un'assemblea diverse dobbiamo procedere con realismo e con senso di responsabilità dico questo perché fa parte anche del nostro dibattito noi dobbiamo scegliere una modalità capace di far decollare
Se ci sono le condizioni politiche questo progetto ma deve essere una modalità realisticamente percorribile qualcuno per esempio parla di modello federativo
Valutiamo che cosa vuol dire questo modello federativo se una strada concreta capace di far convergere culture
Di far di riconoscersi in una comune sintesi politica e nello stesso momento di mantenere una nostra specificità culturale e politica credo che e chiudo veramente il recupero di questo patrimonio culturale politico però ci permette anche di recuperare alcuni anticorpi culturali
Capaci non di farci ritornare all'antico ma capaci di farci recuperare uno stile una prassi una cultura che si è progressivamente appannato ricordava Pierluigi il rischio della personalizzazione politica lo svuotamento del ruolo dei partiti
La riduzione della partecipazione
La riduzione anche della collegialità
E un dibattito che sia il Misery tu io credo sotto questo aspetto che il recupero della nostra cultura significa anche recuperare la democrazia dei partiti
La democrazia dei partiti non è il recupero della partitocrazia ma il recupero di una partecipazione democratica alla politica io
Non posso dimenticare una lezione che ho ricevuto sin da ragazzo quando partecipava molti corsi di formazione a loro si facevano quando ci insegnavano Chelab il partito e lo strumento democratico per eccellenza capace di trasformare i ceti popolari da classe subalterna ceto dirigente del nostro Paese
Per poter assolvere a questo compito credo che il partito sia molto importante come credo altresì che attorno al recupero di la democrazia dei partiti sia importante anche recuperare
Quella classe dirigente che probabilmente tutta nostra
Quelle presenze arricchite ricchissime disseminate nella nostra periferia che probabilmente in questi anni sono stati alla finestra ci hanno votato ci hanno incoraggiato ma non si sa ma non se la sono sentita sino in fondo di partecipare al dibattito politico
Io credo che sotto questo aspetto dobbiamo recuperarla questa classe dirigente recuperarla anche qui recuperando un vecchio elemento una vecchia lezione un'antica lezione
Che in questi corsi di formazione ci venivano fatte a noi giovani democristiani di allora e cioè
Che quando si parla di selezione della classe dirigente la legittimazione democratica precede sempre l'investitura dall'alto sempre ecco perché quando Pier Luigi
Parlava poc'anzi di sistemi elettorali
Di coglieva un aspetto vero
La classe dirigente non può essere fatta soltanto da esperti la classe dirigente non può essere
Soltanto l'espressione di illuminati provenienti dalla società civile che comunque ha un ruolo molto importante nella nostra società la classe dirigente deve anche essere recupero di militanza di radicamento e di espressività sociale culturale che ci dovrebbe caratterizzare tutti io credo che questo dibattito questa tre giorni
Posso offrirti sotto questo aspetto i degli utili elementi al fine di poter affrontare con dignità le nuove sfide politiche
Grazie
Grazie
Allora
Vorrei Memmi formare che sono tanti gli iscritti a parlare oggi e abbiamo deciso di non disciplinare l'onda la durata degli interventi almeno vediamo un poco a finire le cose mi sono senese c'è una degenerazione una deriva dovremo intervenire però ci affidiamo ecco al al buonsenso all'esodo la misura perché ecco perché domani poi un'altra giornata piena anzi vorrei approfittare di questa intermezzo per annunciare che l'intervento di Francesco Rutelli sarà domattina
Così come quello di di Marini e non domani pomeriggio come era stato annunciato perché domani pomeriggio deve partecipare
Alla Conferenza nazionale del turismo allora adesso la parola Edo Patriarca che è espressione più che mai qualificata di quel mondo dell'associazionismo cattolico a cui faceva riferimento Pietro Scoppola prego Edo
Grazie pregherei può di silenzio sì grazie Pierluigi dell'invito mai
Abbiamo passato un po'di mesi stimi esistiti in in conversazioni molto utile interessante e ringrazio anche Pietro Scoppola per le cose che ci ha detto molte cose
Largamente condivisi da me anche anticipate rispetto quello che avrei voluto dirti
A me pare che la domanda che oggi a cui Pierluigi Castagnetti ha già risposto che comunque ha circolato in questi giorni e i giornali
E se ancora oggi la cattiva cultura del cattolicesimo democratico il popolarismo
Una cultura viva efficace oppure se semplicemente una cultura da prendere come manifesto alle pareti delle nostre case oppure per rinsaldare le nostre biblioteche
E l'ha risposto oggi che io mi sentirei di dire proprie partire anche da questa militanza sociale di questi anni cioè di quelli che in questi in questi anni hanno cercato di curare reti tessuto relazioni anche col mondo laico e di dire che la risposta è sì ma devo dire di no partendo da un approccio ricco a cui non saprei da qui non saprei partire quello culturale
Ma proprio dell'esperienza vissuta
Non solo all'interno del confronto tra le associazioni cattoliche ammanco il rapporto fecondo e molto positivo che in qualche modo abbiamo costruite negli animi territori con con la successi sui molari ecco cioè in questa storia decennale
Io almeno credo tanti altri amici abbiamo riscoperto e scoperte o quotidianamente come questa tradizione questa cultura politica questo filone fosse oggi attualissimo e preziosissimo
è chiaro che la provocazione che oggi è rivolta ai popolari
Mi pare che Pietro Scoppola l'abbia rilanciata sia quella di raccogliere le sfide
Una tradizione feconda se sa leggere il futuro
Altrimenti non serve e d'altra parte un futuro è possibile soltanto se ci sente radicati in una storia
Tradizione e futuro sono due due polli che devono stare insieme
E allora propongo ma credo Pietro Scoppola li ha già citati il rilancio
Non voglio rende interrare il processo costituente del Partito democratico mi interessa piuttosto intaccare quali sono i noti le questioni su cui aprire il confronto
E su cui ritengo proprio il cattolicesimo democratico abbia da dire tanto è assai e la prima questione
Lo ce n'lo accennava Pietro Scoppola
E il tempo che stiamo vivendo lei professor Scoppola citava
Citava Bauman
L'abbiamo letto in tanti
Dico alcune cose dello cinque alcuni passaggi del suo libro del suo ultimo libro
Parla di questa società liquido moderna
Dice i giovani si allontanano dalla politica
La sfera pubblica perde consistenza il privatissimo la fa da padrone
Vige il faccia a faccia le cene formali a Quattrocchi anche in politica in pulita delle posizioni sociali
Fragilità delle carni umani
Status instabile dei diritti
E anche degli obblighi individuali
E allora mi domando se è questo lo scenario un po'triste un po'preoccupato di questa realtà di questo tipo che stiamo vivendo questa Radice personalista e comunitaria che abbiamo coltivato in cui siamo radicati non è la giusta risposta a questo tempo anche a questo tempo
La questione antropologica non è questa
Cioè il capire cosa sarà l'umano l'umanità nei prossimi anni questa premura
D al molti Dinoi di una di un accurate legami non è una questione oggi davvero antropologica quando si parla di famiglia e non è una questione cattolica non c'è dietro una preoccupazione
Di una società frammentata
Quando c'è la premura per le povertà per i nuovi poveri non c'è una questione antropologica dietro
Quando parliamo di eutanasia scusate se non è non c'è dietro la questione del corpo umano
Di una premura per il corpo umano
E non Michele erano state tradizione non ci dice che in fondo in fondo è il Poggio il problema di sapere come io assisto coloro che stanno maligni cari
Non è questa la nostra tradizione e guardate che non è frizione
Necessariamente che va declinata con il cattolico mi pare che abbia una sua ragionevolezza una sua sensatezza che appartenga alla tradizione popolare della nostra gente della gente normale
Coloro che hanno vissuto l'esperienza Della sofferenza a me è capitato in un due volte nel giro di tre anni non pensano minimamente alla questione dell'Uta nel sia ma non ci pensano minimamente la questione vera di come posso accompagnarti
Di quali strumenti io per sostenerti
Allora io su questo vorrei per un confronto anche con i laici
Non difensivo ma porre la questione antropologica che non è badate bene solo bioetica mi pare più vasta
La seconda questione che io intravedo lo accennava anche mentre vedo che mi ha preceduto e la qualità della democrazia
E io sento come esperienza anche sociale che democrazia vuol dire anche non solo riforme istituzionali non solo riforma del titolo quinto non solo federalismo fiscale certamente importanti non solo il partito certamente importanti ma nella tradizione popolare democratica
La questione democratica si gioca anche nella capacità di infrastrutturare il civile
Guardate che questa è una questione nostra
Il civile autonomo una rete il tutta la la Teoria dei corpi intermedi le Autonomie una democrazia fatta di autonomia e di responsabilità
Questa visione della democrazia mi pare profondamente legata alla tradizione del cattolicesimo democratico mi domando se non debba essere rilanciata in forme nuove in forme diverse
Chi è oggi il cittadino lettore
Chi oggi il cittadino consumatore di cui si parla tanto anche nel DPEF
è un anonimo guardate se non c'è la premura da parte della politica io a organizzare le reti sociali il cittadino elettore il cittadino consumatore una bella teoria
Non serve a nulla
Va bene come retorica anche il DPEF ha questo titolo lo scritto un sull'articolo su Avvenire ma una vera politica quella mi pare che appartenga a questa tradizione ha come preoccupazione fondamentale non il collateralismo
Ma quello appunto di rafforzare il tessuto democratico con l'esperienza di partecipazione sui territori e non è questa un'esperienza del cattolicesimo democratico
Diversa dall'esperienza socialista mi pare anche diverso dal partito comunista
E la terza sfida che io sento altrettanto urgente
E la questione dell'economia guardate
In questa estate dovermi ho riletto un bel libro di Deaglio là dove si parlava di post globali
Da libero persone intelligenti sono cattolica quindi non non può essere accusata di integralismi
Ed è aglio constatava
La fine
Della globalizzazione il fallimento del mercato
E si poneva il problema serio lo poneva anche Pietro Scoppola di come di cosa voglia oggi direi riscrivere un'economia più sociale più a misura d'uomo
Oggi ci vogliono regole ma quante regole
Allora oggi anche questa a me pare la terza sfida che io ripropongo
Che sento ineludibile se mai si debba aprire si dovrà aprire un confronto per il partito democratico e mi domando anche su questo se non si debba attingere a questo patrimonio vasto ricco di economisti anche d'ispirazione cristiana che hanno scritto su questo
Non possiamo parlare di economia oggi
Economia di mercato si ma un'economia più giusta più responsabile un'economia più sociale
Ma capite che se questo può rimanere solo teorica bei discorsi da fare qualche conferenza pubblica
Oppure si traduce in percorsi economici
In teoria economiche praticabili
Altrimenti avremo appunto l'implosione di questo sistema
E l'ultima nota che può ridere poi mi avvio da però la conclusione non ci può stare
In questa riflessione tematica sul Partito democratico
Do per scontato i colori guardate io sono stato un po'di dichiarazione fissati dei valori
Dico bene diamoli un attimo per scontati
Nel senso che siamo d'accordo almeno tra di noi
Ma cerchiamo di incarnato di tradurli in esperienza in pratica politica
è il quarto punto su cui dobbiamo ragionare il tema della pace Amici
Non si può non trattare questo tema le politiche internazionali e il tema della pace
Se vogliamo raccogliere anche qui l'esperienza e la tradizione se dei cattolici democratici e anche l'esperienza vissuta dai movimenti anche quelli cattolici discussi cosa voglia dire oggi fare politica per la pace era
E concludo
Con un richiamo così a
Alla recita
Con un richiamo anche a uno stile sobrio
Ha uno stile che molto caro a questa tradizione del cattolicesimo democratico
Citando Aldo Moro ho trovato per caso devo dirvi
Una sua citazione del quarantasette quindi molto giovane
Che a proposito del contributo che doveva dar la politica dovrebbe darla politica per costruire più fraternità
Tema che dovremmo riprendere libertà uguaglianza ma c'è anche il tema della fraternità politica
Dice questo Moro
La politica ricondotta accusi umilmente al suo posto
Accetta una dignità in testa tra ritirata trapelata della psiche riguarda il bene comune
E per questi e per questo così semplicemente definita appare quale una grandissima cosa auguri e buon lavoro
Allora ma mantengo l'impegno che ho assunto di non fissare i limiti di tempo per i primi quattro che ha annunciato ma sono già ha costretto poi per i successivi a partire da Giampiero Bocci che serali
Le il primo dell'acqua per la successiva a fare un accordo ecco perché purtroppo sta crescendo il numero degli iscritti e qua diventa difficile
Allora Egidio Banti prego
Come voi sapete la Chiesa italiana nel cammino di preparazione del convegno di Verona
Ha chiesto a tutte le conferenze episcopali regionali di individuare un laico comunque una figura come testimone del Novecento
I vescovi della mia regione la Liguria hanno individuato una donna la laica
Itala Mela che avuto ha svolto una grande funzione per la mistica italiana e non solo italiana la mistica cattolica del Novecento
Ora io non ho conosciuto Itala Mela perché quando è morta io ero poco più che un bambino
Ma si dà il caso che una parte almeno della mia formazione politica si sia costruita in dialogando con una persona che evita la mela era l'interfaccia e non si può capire questa persona che la Chiesa ligure e quindi la Chiesa italiana scelto come testimone del Novecento senza quest'altra figura
Che era Angela Cotelli
Morta dieci anni fa
Dirigente della Fuci come Itala Mela partecipe del Codice di Camaldoli i lavori del Codice di Camaldoli deputata alla Costituente deputata al Parlamento italiano membro del governo
Itala mela e Angela Cotelli compagne di liceo e compagni di università erano quasi la stessa persona
Quasi sorella
Come Marta e Maria
E come Marta e Maria a un certo punto hanno sono venute diversificando la loro vita la loro attività
Quanto più diventava legata alla l'elemento spirituale
E quindi quasi a un e vita era uno Plata benedettina alla fine
Dedicata interamente alla riflessione religiosa Itala Mela
Tanto più si dedicava la laicità praticata all'impegno sociale e quindi anche politico oltre che culturale Angela Cotelli ma restavano sempre legate tante
Che durante la guerra quando Itala Mela fu costretto a sfollare da la Spezia a causa dei bombardamenti fu accolta ad Albareto vicino a Parma in una casa di proprietà della Cotelli
Sempre amiche e mi diceva la Cotelli che la sua attività politica
Poco senso avrebbe avuto senza avere alle spalle Itala ma riteneva che anche la spiritualità di Tara si avvalora se del rapporto con lei e questo è scritto fra l'altro
Negli atti della causa di beatificazione che è stata avviata
Maranta e Maria
Io credo che noi siamo dalla parte di Marta ci fu un convegno tempo addietro dalla parte di Marta che è considerata quella un po'più scavezza con la diciamo così perché non ascoltava le parole del maestro in quanto si occupava delle faccende di casa
Ma senza occuparsi delle faccende di casa non si andava avanti
Può essere scomodo ruolo di chi sta dalla parte di Marta ma è essenziale perché altrimenti non mangiano neanche quelli che stanno ad ascoltare il maestro non mangia nemmeno il maestro
E d'altra parte questi ruoli si intersecano
E quindi io credo che sia tanto più giustificato il ruolo di chi è obbediente in piedi come diceva Bashere citata da Pier Luigi nella sua relazione che io ho trovato molto bella come quella di Scoppola peraltro dalla parte di Marta significa svolgete fino in fondo un ruolo laico che però eh nella casa di Lazzaro nella casa dove insegna il maestro
La domanda è oggi
Per evitare che Marta faccia dopo faccende di casa sì si potrebbe affidare un catering esterno
Io credo di no io credo che non ci si debba e non ci si possa fidare un catering esterno per queste cose bisogna fare in casa la diversificazione dei ruoli con la Scelta
Libera e autentica che ciascuno fa di come organizzarsi
Tenendo conto del proprio retroterra dialogando come si può e si deve dialogare
Fra fratelli e tanto più farà fratelli e sorelle di fede ma assumendo le scelte impropria in piena autonomia e nell'ambito della strada giusta che c'è davanti vedete
La vicenda di Ratisbona è preoccupante non tanto per quello che ha detto il Papa
Ma per un incerto forse c'era il passaggio fa un Segretario di Stato e l'altro non lo so può darsi ma per un certo sbandamento che è sembrato apparire fra chi deve anche fare in modo che non ci siano fraintendimenti nelle parole del Papa
Io credo che del resto siamo su un crinale delicatissimo che è quello della costruzione di un'etica mondiale dove tutte le religioni e in primo luogo per noi la religione cattolica devono trovare una possibilità di dialogo di interfaccia per fare questo è necessario che la laicità faccia dei passi avanti importanti nella fedeltà ovviamente di ciascuno alla propria fede
Alla propria chiesa ma anche nella capacità di dialogare di costruire perché la politica in questo ci entra politiche adeguate a quelli che sono gli sviluppi di una società in profonda trasformazione
Non è certo né il tempo né il modo in questo momento per me di approfondire questo tema ma è un tema che ci induce a considerare valide a mio giudizio le indicazioni che celato Pierluigi e quelle che sia dato Scoppola grazie
Guido Bodrato
Cari amici
Io penso abbia fatto bene personalmente gliene sono grato come credo la grandissima maggioranza dei presenti
Pierluigi a convocarci in questo
Convegno che ha sottolineato non è un congresso non sia molto
Qui convocati per
Decidere qualcosa
Ma per esprimere liberamente la nostra opinione rispetto ad un processo
Che
Tutto il gruppo dirigente della Margherita considera ineluttabile ora mai scontato nel suo approdo finale ma però siamo convocati come popolari
Per questo io elettore
Ma non militante della Margherita mi sento pienamente a casa
E giustamente e questo è il primo rilievo che farei
Scoppola notato nel la parte conclusiva del suo appassionato intervento
Che discutere
Di partito democratico
Non solo non è
Una decisione prevista dall'ultimo congresso dei popolari ma nasce dal fatto che si è esaurita la stagione della Margherita
Se non fosse così è oggettivamente così non ci sarebbe stata ragione per convocarci a discuterne in quanto popolare
Allora il problema non è il se il come
Questione
Quasi di lana caprina a questo punto ma è cosa ci tiene uniti
Perché ci siamo convocati per discutere come popolari
Di una presenza dei cattolici democratici in un partito nuovo
Che lo avete sentito
Non è una mia osservazione critica non si sa bene ancora quale identità via
Noi decidiamo che c'è un partito che poi dentro quel partito in un processo che non sappiamo quanto lungo sì dei primi era una identità che ci auguriamo plurale
Perché quando si dice che in quel partito deve esserci
L'anima cattolica democratica quella socialdemocratica e quella liberaldemocratica significa che ci auguriamo che sia un partito plurale mi auguro non come il gruppo unitario
Previsto da uno statuto che comporta una lettura sostanzialmente le rivista del processo democratico
Quindi il problema non è piccolo e io non credo che loro possiamo risolvere certamente non nomi proprio allo con un lungo intervento Macconi qualche riflessione del tutto politiche
Del tutto politica
Perché
Non mi rifugio nella cultura politica
Voglio esaminare quali sono
Le questioni che oggi sono in campo che ipotesi abbiamo di risolverle qual è la conseguenza sull'orizzonte politico di questo Paese della realizzazione del progetto che si considera ineluttabile
Vedete cari amici
Noi diciamo che
Non può essere uno sbocco socialdemocrazia
Su questo tra di noi siamo tutti d'accordo
I più convinti sostenitori
Della costruzione del partito democratico sono anche i più decisi nell'affermare che non sarà un partito da iscriversi alla scuola socialdemocratica e che non approderà al partito del socialismo europeo vedete io se avessi votato in passato in Francia lo scritto più volte non solo adesso ma quando la DC era maggioranza quasi assoluta avrei votato permetterà Agnano per Giscard d'Estaing
In Gran Bretagna sicuramente voterà il laburista e non a differenza di Rutelli liberali
Ma il problema è di confrontarci con ha cercato di fare Scoppola anche oggi ma in modo più compiuto altre volte
Come la storia del nostro Paese e con il fatto lo si può dire anche del socialismo e Massimo Salvadori lo ha detto più volte in queste prima settimane del socialismo siamo forte storicamente determinate
Non ha senso discuterne al di fuori della storia e dei rapporti di forza e del consenso che si ottiene e del sistema istituzionale nel quale si vive di queste questioni non siamo al convegno di Verona dei cattolici italiani
Siamo in un contesto direttamente politico io vorrei dire che anche il il parlare di cattolici democratici è un come dire è la prima stagione di Sturzo
Ma oggi i cattolici onorati sono trasversali
In una società secolarizzata possiamo sostenere che in altri partiti in altre coalizioni non esistono cattolici democratici mi sembrerebbe un'affermazione un poco ardita
Vorrei dire un poco Gentiloni Anna
Quindi stiamoci attenti a cosa diciamo ma il problema vero non è questo e che tutti i dirigenti dell'altra forza politica della quale siamo alleati strategici
Sostiene che quello invece è l'approdo inevitabile
Lo ha detto nell'ultimo congresso diessino a Pesaro
Fassino ha detto l'orizzonte europeo è inevitabile ed è inevitabile che in quell'orizzonte lo sbocco sia il Partito del socialismo europeo
Ha aggiunto una cosa che dico Franceschini
Ha aggiunto che quando si saranno il nuovo partito ogni testa è un voto sì vota per maggioranza
E se la maggioranza decide che quello è lo sbocco
Beh tutte le altre discussioni o si torna indietro e si cancella il se
O altrimenti questa è una questione politica che non risolviamo in casa nostra sale se e scontato e non c'è altra questione una seconda riflessione che dobbiamo fare riguarda il processo che caratterizza il cammino verso il partito democratico
Si può dire quello che si vuole
Caro Scoppola tu hai detto delle cose condivisibili Issime
Ma sta di fatto che per la sinistra italiana e soprattutto per i postcomunisti quello è l'approdo che garantisce definitivamente la legittimazione a governare della sinistra mentre nottate che per permea doveva dire prima doveva dire prima giustamente Scoppola ricordato
Non l'ha detto in questi termini che la conventio ad excludendum era la figlia della guerra fredda da una parte e dall'altra
E noi abbiamo lavorato a lungo perché fosse superata questa condizione e la democrazia fosse compiuta io non metto affatto in discussione
L'alleanza di centrosinistra come un'alleanza che non ha alternative nella vita del nostro Paese ma questo è l'orizzonte e rispetto al quale invece ed è una simmetria sulla quale riflettere
L'approdo dei POR democristiani
Castagnetti ai polemizzato con questa posizione deve dei cristiano sociali ma questa è la posizione dominante su tutta la grande stampa del nostro Paese
Significa abbandonare una storia che oramai si è esaurita e scegliere un'altra strada
Cari amici c'è una questione politica fondamentale in queste discussioni
Noi entriamo in un partito nel quale culturalmente c'è una egemonia
Rispetto alla quale bisogna ricollocare la storia del Paese attraverso un'operazione di revisionismo che è fortissima
Ma che credetemi se va avanti così quel partito non avrà quaranta per cento che promette Veltroni
Ma si troverà in grandi difficoltà a conservare il voto dei cosiddetti moderati
Termine che noi in passato pero De Mita consideravo da ripudiare diciamo moderazione sì moderati no adesso noi siamo i moderati la componente moderata del centro sinistra
La terza riflessione
Secondo me non è fondamentale
Uguale democrazia qual è la qualità della democrazia la quale pensiamo perché vedete noi siamo usciti appena da una campagna referendaria
Che hanno condotto fondamentalmente le associazioni cattoliche i sindacati nell'assoluta assenza di tutto lo schieramento di centro sinistra
Va bene
Ha voluto dire qualcosa quel voto ma quando io ho subito dopo quel volto leggo sui giornali appelli a riprendere il dialogo a ricominciare a discutere Alon ingessare le maggioranze e articoli motivati dal loro punto di vista di autorevoli esponenti dello schieramento di centro sinistra che hanno puntato su una vittoria di misura i sostenitori del nei
Di misura perché forse ben chiaro che alcune cose Berlusconi non doveva farle
Ma un'altra maggioranza avrebbe potuto farle e si ritiene che tutto questo va bene ma bisogna mettere in piedi un altro sistema
Perché la Repubblica italiana ha bisogno di un profondo mutamento del suo assetto politico ebbe io qualche problema me lo pongo su quale democrazia si immagina quella autocratica con un altro caro amico esaltato nell'una
Settimane
Per cui il problema sono i sindaci eletti i presidenti delle regioni eletti il premier eletto e tutto il resto deve venire dopo
Vedete per me è questo tutto si può discutere ma la qualità della democrazia no
Se venisse fuori o un partito democratico
Che come dire eredità di più il centralismo democratico che il pluralismo va be'quello non potrebbe essere il mio partito
Forse lo voterei come
Montanelli votava turandosi il naso se il mercato della politica non offre altro
Ma un partito di questo genere non avrebbe dietro il consenso popolare che è necessario per realizzare una svolta nella vita politica di questo Paese
E di questo si discute poco lo si lascia nell'ambiguità ed è per questa ragione che del partito democratico si danno cento versioni diverse Odolo pensai un modo l'altro nell'altro qualcuno lo pensa come il partito del presidente
Classica definizione neo gollista
Altri lo pensa come un partito che Roma è scontato perché i lettori hanno fatto quello che noi non abbiamo fatto e quattro milioni di elettori con le primarie hanno deciso ma i quattro milioni delle primarie ognuno anche lì la pensava a suo modo
Allora qual è il partito che noi pensiamo
Ultima riflessione e quando si sia fatto questo partito quali sono le conseguenze sul sistema bipolare
Cari amici
Si sono tra di noi
Coloro che sono della scuola del cerino lasciamo che sia la sinistra diessina rompere noi non lo possiamo più fare
Ma
Se la sinistra diessina rompe
Ma anche se non rompessero anche la cosa è molto più grave quel partito farà fatica a superare il trenta per cento dei voti e sarà quindi ecco la questione bipolare caro Castagnetti e questa storia del tutto scontato
Ai tuoi descritto due condizioni che sono pieni di contraddizioni
Beh se si va avanti così il
Bipolarismo quali vantaggi offre rispetto a un sistema
Visivamente più articolato esplicitamente più articolato
Noi non sappiamo nemmeno se la finanziaria supera o meno le quattro-cinque obiezioni che i quattro cinque diversi partiti hanno sollevato dicendo così o non voteremo nemmeno la fiducia
Ma se c'è una sforzarci destra
Che avrà tutta insieme più del quindici per cento dei voti notate provento non sarà mai unita perché ascesa estrema è per sua natura settaria
Ma settarismo la spingerà a essere sempre più a sinistra sprigiona sempre qualcuno più no global dell'altro
E come si governa questo Paese
Cioè è la soluzione dei problemi come proposta ecco io l'ho detto quello che penso
Ve l'ho detto come dire un po'da
Comporta da solitario ma siccome so
Grazie
Sulla A tre non vanno non voglio non voglio non voglio creare problemi e no no vi prego di non insistere
Sì so me so che la politica non si fa da soli da soli si può scrivere l'ho fatto tante volte un articolo ma non si può fare politica io ho sempre detto anche quando sono state molte le volte
Dissentiva dalle decisione fatti resto a con i miei amici
E solo qui e per questa ragione ma questi sono i problemi della politica non di chi guarda indietro smettetela di liquidare le questioni dicendo che c'è qualcuno che è nostalgico
Io non ho nessuna ragione di essere nostalgico ma non temo a differenza di molti nomenclatura che la discussione mi prive di qualcosa che non l'ho più
Quindi discutiamone seriamente
Va bene allora proseguiamo come abbiamo detto invito Alfonso chiese a contenere il suo
Entusiasmo è sempre lo stesso poi sempre Alfonso allora i prossimi quattro sono Giampiero Bocci doveri Giampiero
Qua Paola Binetti Franco Monaco e Pierluigi Castellani
A Franco Mola corsivi si scrive mesi anche mi si era iscritto a prima ma adesso si riscrivibili scrive non mancano gli iscritti Gaetano Piepoli
Do è Giampiero Bocci
Allora Paola Binetti
Ho imparato la formula si intende che vi abbia rinunciato
Allora adesso cominciamo in modo discreto non siccome c'è Paola non non fisso il tempo
L'altro è la è la prima signora che interviene ma è un'amica e non allora silenzio per favore
Ma io
Non sarei intervenuto ha così subito un convegno a cui vengo per la prima volta in una sede in cui la stragrande maggioranza delle persone sono degli habitué però tra la nell'aria c'è stata qualche sollecitazioni o qualche piccola provocazione
Per carattere non sono una che lascia cadere le non le sfide ma lo lascia cadere le sollecitazioni perché mi sembra importante per lo meno offrire attraverso la chiarezza uno spunto concreto per il dialogo
Mi permetto una citazione che perdonerete permetterà Doucet un po'la complessità del problema proprio perché stiamo parlando dei cattolici democratici lasciatemi fare una citazione tutte evangelica
Che rappresenta un po'la contraddizione nella quale io mi muovo tutti i giorni anche in questo mio andare il politico
Ed è quella in cui da una parte si dice che i cattolici i cristiani comunque devono essere come il sale che si scioglie
E questo è un po'un aspetto una sollecitazione un invito a non fare il gruppo una sollecitazione hanno un fare corrente una sollecitazione a non avere un'identità che si contrappone ma più o meno nello stesso passaggio del testo evangelico si dice anche che il cristiano e la fiaccola che si mette sopra il moggio
Allora come al solito il Vangelo è pieno di paradossi e credo che tutti noi ci traduce ci trasciniamo dietro questo paradosso
Da un lato il paradosso di essere il sale quindi dalla da un lato il fatto di essere mescolati così intimamente così profondamente in questa nuova realtà se si formerà
Da essere capaci di testimoniarlo uno ad uno ognuno di noi perché competenti perché disponibili perché aperti al dialogo perché capaci di costruire insieme
Ma dall'altra parte abbiamo anche bisogno di una chiarezza in alcune proposte che facciamo che ci renda riconoscibili all'interno della vita politica
Ma che ci rende riconoscibili anche da parte del Paese fuori
Ci sono delle realtà ci sono dei valori ci sono delle affermazioni che proprio per il carattere popolare che voglia vogliamo vere
Devono poter dialogare e poter essere percepiti con immediatezza e con chiarezza da tutti
Ci sono questioni e guardate sono troppo invischiata in questo tipo di approccio per non percepirlo che sono come delle come dire come sa come si fa con i cuccioli quando di getti un pezzo di di di di di di ossa oppure un pezzo di qualche cosa per vederlo arrivare no
Ma queste non sono sollecitazioni occasionali quaranta che quando io credo ogni giorno ce n'è uno abbiamo cominciato lasciatemelo dire anche se non sono all'ordine del giorno dalla questura degli embrioni la questione dei PACS alla questione dell'eutanasia la Pet qualunque questione è una provocazione antropologica che ci viene fatta non è soltanto una proposta di legge
Viene buttata lì per vedere quanto ottiene il modello culturale
Di cui noi siamo protagonisti come persone impegnate all'interno della vita parlamentare ma come norma di cui noi siamo protagonisti anche come garanti di uno stile garanti di valori garanti di quello che nell'immaginario collettivo ma anche nell'esperienza tradizionale del popolo italiano rappresenta la propria italianità
Questa è un'esperienza che ne abbiamo vissuto io non io non dico politicamente sapete tutti quanti ne sono assolutamente naïf però l'abbiamo distrutta in un impegno
Di nella attività professionale un impegno in attività associativa mi impegno in quel capacità di andare incontro a tutte le sfide che la cultura del nostro tempo ci pone
Non siamo le i problemi bioetici che ci vengono posti con tanta insistita contraddizione
Da Francia assolutamente minoritarie
E che ci paiono convincere a stravolgere i modelli su cui in realtà si basa sostanzialmente la struttura abituali ordinaria con cui le famiglie italiane si riconoscono le persone quel personalismo cattolico forte importante che si riconosce anche il modello che alle sue stelle e le sue sostanzialità questo è quello che viene costantemente continua a Mestre messo in discussione per provocare cinque
Ed è vero che non possiamo avere come ad una azione e reazione non è questo
Però noi dobbiamo sapere che ci stanno molto a vedere se siamo quanto siamo capaci
Di pagare di persona per difendere questi valori quanto siamo capaci di farci garante di una di una cultura che profondamente riformisti Ca'
E io sono convinta che l'ingovernabilità diciamo tra virgolette questa straordinaria penso che fare la finanziaria si è una cosa difficilissima oggi perché la coperta è piccola perché bisogni sono infiniti sono assolutamente differenziati
Ma c'è un modello che dietro tutto di questo che richiede un riformismo molto più profondo non si può pensare di fare una Finanziaria che tenga
Senza una cultura della riforma ma la cultura della riforma interpella un modello calmo dell'antropologia ma temiamo dall'antropologico individualistico
è un modello antropologico fortemente aperta una dinamica relazionale fortemente avverto una dinamica sussidi diciamo della solidarietà
Questa è una cultura nuova
è una cultura nuova che passa per il fare Università in un modo diverso che passa per fare il saluto in un modo diverso di passa per fare famiglia in un posto diverso
Che passa per sostenere il lavoro dei giovani in un modo diverso questo ci si chiede ci si chiede e ci interpella su contenuti sullo stile su un valore nel quale probabilmente troppo spesso si nota una fatica dell'andare ed è un po'dell'andare dietro
Dico questo soltanto per dire che a livello personale io credo che ognuno di noi deve essere presente come un sale con un lievito che si scioglie
Ma
A livello di testimonianza culturale
Noi non possiamo rinunciare ad essere la fiaccola che si mette sopra il moggio grazie
Grazie allora Pierluigi Castellani
Io cari amici sono grato a Pierluigi Castagnetti al professor Scoppola sì delle relazioni che hanno tenuto perché ci danno
Il sostegno culturale politico alla nostra azione al nostro progetto
Dubbiamente arricchiscono
In qualche modo la nostra sfida
Però credo che partendo da quelle premesse
Sia necessario tra di noi anche chiarirci quali sono i veri ostacoli come giustamente ricordava prima Guido Bodrato dove ci porta questa sfida e vorrei partire
Da quello che inizialmente era l'idea del partito democratico almeno in chi l'ha lanciata
Se ricordiamo era l'idea quella di togliere il trattino alla parola centro sinistra
Cioè c'era dentro
In qualche modo l'illusione che si potesse fare un partito che unificate se tutto il centro sinistra
Per tenere in qualche modo anche a bada se così si può dire quella che comunemente lo chiamiamo la sinistra radicale
Invece via via questo progetto è cambiata
E dobbiamo prendere atto che dovrebbero prendere atto tutti
Che quelle illusione di togliere il trattenersi a sinistra
è fallita anzi
Dobbiamo prendere atto che il Partito Democratico
Se sarà una cosa nuova
Per forza di cose dovrà allearsi con un'altra sinistra che
Sarà irrobustita perché no
Da quelle che dentro i Democratici chissà non ci staranno avendo partitocratica e quindi il partito la costituzione Depardieu ocra dico metterà un trattino ben più forte più intenso o maggiore spessore al centro sinistra
Perché dico questa amici
Perché dobbiamo far capire non soltanto a noi ma io credo anche a Piero Fassino che se vuole con nomi andare avanti in questa sfida indubbiamente deve mettere nel conto che avrà dei nemici a sinistra
Perché solo così potrà nascere qualcosa di nuovo come prima giustamente indicava il grosso Scott e questo significa anche un'altra cosa
Che
Il partito democratico non sarà più prigioniero in qualche modo di quella che ancora viene chiamata l'identità socialista se sarà di nuovo ci metto sempre in sé perché soltanto all'ora potrà essere momento di attrazione al centrosinistra per un elettorato che può andare in libera uscita dal centrodestra cioè solo allora
Se sarà ripeto una cosa nuova
Potrà veramente aggiungere qualcosa al centrosinistra in termini anche di consenso elettorale e far vincere veramente il centrosinistra perché con ultime elezioni diciamo così questa vittoria non è stato poi così netta come qualcuno la dipinge
Altrimenti amici se sarà una cosa vecchia sarà soltanto qualcosa che riorganizza all'interno dell'attuale centrosinistra
Le i partiti con loro consenso sarà una ristrutturazione
E se non sarà una cosa nuova certamente questa ristrutturazione farà pesare di più la sinistra all'interno del cioè Sinistra e quindi potrà mettere in libertà alcune quest'altro alcuni elettori che oggi ancora hanno votato Perigeo sinistra perché c'era una vita perché c'eravamo noi perché qui c'è l'altro problema e qui ringraziando ancor prosa Scoppola credo però dobbiamo opporci
Quali un problema nuovo Rispetto
Alla soluzione che lui & ha indicato
Cioè quella che la nostra presenza deve fecondare irrobustire e per questo basta un centro studi a una fondazione io credo che ci vuole il Centro Studi finalmente è una fondazione perché dobbiamo come giustamente ricordavi Amir Luigi Castagnetti
Inverare declinare in modo nuovo il cattolicesimo lavorativo o il popolarismo sforziamo cosa di cui oggi i giovani quelli che hanno vent'anni non hanno mai sentito parlare per cui dobbiamo parlare hanno alloro per loro i attualizzato
Ma per fare questo
C'è il problema della rappresentanza
Nel partito democratico
Chi rappresenterà quest'idea questi valori come sarà riconoscibile
Soprattutto se permarrà
L'attuale legge elettorale dove i parlamentari sono nominati e non eletti come ci sarà il momento di confronto con è il nostro retroterra culturale ma anche sociale come potremmo garantire nuovi
Dei voti al centro sinistra se non saremo visibili
Se in qualche modo non ce l'avremmo anche noi una relazione
Larga sottile a livello di società ma che va dalla Val d'Aosta alla Sicilia
è una corrente amici non lo so ma un qualche qualche formativo organizzativo uccisa ci dovrà essere per forza altrimenti noi avremo delle nostre belle idee ma poi forse sarà difficile fare camminare perché ripeto sarà ebbe il mio discorso è terminò tra poco poi bisognerà votare per la testa
E quei guardo a al mio amico Pierluigi Castagnetti veniamo da due regioni
Dove la sinistra ha sempre governato la sinistra in forte
Siamo sicuri
O come potremo pretendere una volta che ci avviamo con decisione verso il partito democratico che ci sia una sorta di disarmo
Delle organizzazioni forti che hanno i DS in questi territori come potremo per sopravvivere votando
Per testa un voto un uomo una persona un aderente al Partito Democratico in queste regioni se veramente il partito pure un sa qualcosa di nuovo certamente ci possono aiutare amici
Anche
Gli amici delle primarie
Comuni abbiamo visto che si sono avvicinati a votare alle primarie e non erano militante di partito e allora forse dovremmo immaginare una forma partito del tutto diversa che non è quella certamente del centralismo democratico ma lui ha ricordato ma che è qualcosa di più e di meglio
è un partito aperto dove certamente conta più la partecipazione che la vera militanza diciamo così dogmatico
E poi un'ultima questione è stata prima accennata
Da Guido Bodrato la voglio anch'io risottolineare
Noi Equino dico
A Paola Binetti soprattutto che comunque ringrazio per la sua efficace e forza
Presenza che ha messo nel Senato su queste questioni non possiamo essere ridotti
A coloro che difendono soltanto l'etica cattolica in alcuni questioni la ricchezza della nostra cultura
La ricchezza dalla nostra storia ben più ampia il nostro è un progetto complessivo che certamente tocca no e non in modo marginale i problemi della bioetica ma che riguarda la società l'economia che riguarda le istituzioni che riguarda la qualità della democrazia
E allora anche su questo questo è un altro fatto nuovo bisogna
Essere pienamente convinti e c'è molto da lavorare
E c'è qualche preoccupazione prima lo ricordava Bodrato non ha fatto nomi ma fu una delle ultime e interviste
Di Walter Veltroni ha detto che lui non sarà certamente in politica come candidato
Se non ci sarà l'elezione diretta del premier se non ci sarà maggiori se non ci saranno maggiori poteri per il premier e allora amici che cosa abbiamo fatto e cosa abbiamo detto nell'ultimo referendum non è una contraddizione rispetto a questo
Ma davvero allora
Il partito democratico sarà ancora una contenitore per qualche leader di turno non c'è un vero partito che anima la società e che è ricco di particolari di partecipazione effetto
Effettiva vogliamo guardare fino in fondo
Il leaderismo non è solo berlusconiano il leaderismo attecchito anche anche della cultura di tipo istituzionale all'interno della sinistra
I vari
E diciamo facciamo i nomi amici
I vari barbe era perché no anche i vari Ceccanti laica Casile e quant'altri tutti questi sono immaginano la politica in modo diverso da come lo immaginiamo noi
A volte anche per loro il Parlamento è qualcosa di intralcio perché il leader alla fine che decide allora su queste cose amici che si gioca il futuro del partito democratico se non avremo fatto chiarezza su questo
E non avremo anche in qualche modo cercato di rappresentare questo mondo che vogliamo esprimere e che vogliamo portare con il suo consenso all'interno del partito democratico la nostra sfida sarà veramente difficile
Allora è per questo bene ben vengano questi convegni vediamoci più spesso ricarica musi insieme e soprattutto ricominciamo a fare cultura politica perché i giovani di queste cose proprio non sanno niente i giovani non si avvicinò alla politica si avvicinano
Soltanto se pensano che si possa far carriera con la politica dobbiamo anche ritornare a questo la politica è un servizio abbiamo di regioni venite con noi c'è spazio per voi perché vogliamo ancora una volta ricercare il bene comune e soltanto il bene comune
Allora leggo ai quattro prossimi allora adesso c'è il professor Piepoli poi Giovanni Burtone Ivano Strizzolo Enzo Carra Mimmo Tuccillo non sono cinque questi qua allora primo Piepoli Gaetano vai
Io credo che gli interventi finora realizzati nella loro pluralità di accenti hanno sottolineato mi pare al di là di tutto alcune preoccupazioni che sono poi anche al fondo dell'idea del partito democratico
Una preoccupazione che quella di rispondere alla domanda come arricchire l'esperienza di democrazia politica nel nostro Paese di fronte a trasformazioni profonde della scienza dell'economia della Società
Due
Come è possibile in un certo qual modo
Accelerare la fine di una transizione continua che non ha sbocco del nostro sistema politico istituzionale e con quali strumenti
Terzo mi pare cercare di rispondere a una domanda antica come arricchire la povertà di classi dirigenti nel nostro Paese che nel nostro sistema
Il tema del partito democratico mi pare che sia un'occasione se leghiamo visse al come perché io credo sinceramente che non siamo in grado di raccoglierne i frutti senza pagarne il prezzo
L'orizzonte è sicuramente quello della laicità della politica questo vale per noi che veniamo da un'esperienza di popolari questo vale per gli altri interlocutori però del partito democratico che cosa significa questo orizzonte beh significa una cosa molto semplice in Europa c'è un dibattito che sta venendo fuori sempre più grande
Sul senso del
Della relazione sociale sul senso complessivo che vien fuori dalla crisi da un lato dello stato sociale dall'altro del soggetto
Questa è una tema che ha ha che sostanzialmente intorno all'idea del buon uso dei diritti dell'uomo oggi coinvolge gran parte del mondo culturale europeo che sta prima però della sua mediazione politica nel gruppo dei socialisti europei
E noi abbiamo a mio parere il compito di incominciare a stanare anche i nostri amici di coalizione perché questo dibattito culturale sulla laicità li coinvolga li coinvolga direttamente come coinvolge direttamente noi
Le coinvolge esproprio sul tema del senso dell'innesto della relazione sociale che vien fuori dalla crisi di tutto ciò che è mio è mio e nello stesso tempo dalla crisi dell'idea dello stato sociale
Però vorrei dire che e questo richiede a mio modesto parere anche un'opera di revisione critica rispetto a chi siamo noi
Perché qui finora aggiustamenti abbiamo abbondantemente sottolineate l'eredità che sulle nostre spalle abbiamo però scarsamente interrogato mi stesi se siamo in grado di essere gli eredi degni di questa o Complesso di storia che ci appartiene
E il che significa anche fare i conti con una storia nella crisi italiana la crisi italiana negli ultimi anni e fondamentalmente a partire dal luminoso Pontificato di Wojtyla assegnato un progressivo processo di dimensione periferica noi veniamo tutti da una storia anche culturale del cattolicesimo italiano che si è svolto intorno la dialettica cultura della presenza culture dalla mediazione questo è già oramai alle nostre spalle
I nostri interlocutori è una era una generazione episcopale che aveva vissuto il concilio aveva gestito il sia pur in maniera contraddittoria le riforme successive questa generazione oramai non esiste più
Il che significa che lo scenario nel quale ci muoviamo anche all'interno della crisi italiana e delle mediazioni culturali del cattolicesimo sono molto diverse da quelle che sono state fondamentalmente come dire le culture con cui noi ci siamo riferiti dopodiché è evidente che il mondo cattolico al quale noi facciamo riferimento è molto più diffidente rispetto al passato in ordine a future scelte via futuri orizzonti che reputa probabilmente scarsamente fedeli sul versante della congruenza tra testimonianza di valori
Io credo che sulle nostre spalle l'onere di dimostrare che nella laicità della politica
Il senso della testimonianza non si disperde ma si arricchisce
Però questo richiede anche che questa stessa partita venga giocata dai nostri interlocutori insomma non esiste solo la secolarizzazione dalla fede la secolarizzazione della società
Esiste anche la secolarizzazione della secolarizzazione
E ai nostri amici DS che come diceva giustamente Pierluigi hanno una caratteristica che rispetto a noi cioè aver conservato l'identico gruppo dirigente dei mutamenti
Per cui la preoccupazione di Guido mi pare fondamentalmente un dato abbastanza evidente nei fatti
E lo dico venendo da una regione in cui l'antica battaglia di un centrosinistra la Regione ormai si è trasformato in una realtà di una sinistra con qualche spolverata Tina di centro qua e là soprattutto negli organigrammi
è chiaro che tutto ciò che sta davanti a noi
Io penso che noi abbiamo il problema di essere uniti per affrontare non come componenti organizzata un desiderio di identità all'interno di questa forza
Ma per spingere su un versante che sia in grado di produrre la laicità dell'orizzonte politico
Da questo punto di vista credo che dobbiamo accettare non solo la sfida ma anche di pagare i prezzi rispetto alla storia passata dalla Margherita rispetto al suo futuro
Vorrei dire che lo dico da una terra in cui in particolare da una città che vede otto mille duecento iscritti al partito cioè grossomodo quasi quanto i suoi voti elettorali il che significa che la Margherita viene votata da tutti gli iscritti più qualche amica amico compare con mare e così via il che dimostra la difficoltà e la pesantezza
Di quel percorso democratico a cui richiamava Pier Luigi S. dunque siamo chiamati addirittura dover ridiscutere le antiche i de di Costantino Mortati in ordine a una legge sui partiti questo dice l'uno la dice lunga rispetto alla difficoltà del presente ma la dice anche lunga rispetto all'impegno e allo sforzo culturale che ne dobbiamo mettere grazie
Grazie purtroppo sta accadendo quello che tenevo da un lato c'è la stanchezza perché ormai sono tre ore che siamo insieme dall'altro c'è il piacere di ritrovarsi tra amici ma insomma vedo che c'è molta gente nel nella old almeno quelli che sono dentro mi avete che che processo lo sforzo di di di di starci in silenzio
E io non mi invito andar fuori ma insomma ascoltiamo ci siamo rimasti ancora in qualche centinaio ma insomma
Alcuni molti sono già anche usciti nella hall allora adesso c'è Giovanni Burtone l'onorevole Burtone ne ha facoltà
Ha chiesto di parlare ne ha facoltà
Il dibattito
è tornato ad avere una accelerazione in questi giorni
Attorno alla Fondazione
Del partito democratico
Ma dobbiamo dircelo è stato un dibattito
Che ha sofferto forse troppo a lungo
Di una sindrome
Dissociativo
C'è stato chi ha subito detto bisogna fare questo partito accelerare ogni processo
Qualche altro ha dato il contrordine
Bisogna rallentare
Bisogna fermarsi
Inattesa
Quindi che ha creato una sensazione d'impotenza non soltanto tra i tanti simpatizzanti
Che hanno votato Ulivo pur non appartenendo ai DS alla Marguerite
Un senso di impotenza anche tra i nostri iscritti
Anche tra i nostri dirigenti
La percezione purtroppo diffusa
Questo che la decisione fosse stata delegata ai vertici
La possibilità che è partito venisse realizzato con una operazione di laboratorio con una sostanziale anche sottovalutazione
Delle nuove forme di partecipazione che l'Ulivo ha determinato io vorrei che non si sottovalutasse
Il grande momento di partecipazione nuova determinata dalle prima
Gli affetti
Sono però anche evidenti nella constatazione che si è affievolita la passione tra coloro i quali vogliono fare il partito democratico è un'amara
Constatazione
è scesa la tensione tra colori i quali avevano assunto questo impegno
Di dar vita al nuovo partito
Così come in contemporanea si è indebolita la struttura periferica del nostro partito io non parlo dei DS e non parlo delle cose che vi possono riguardare parlo nella mia esperienza nel mio vissuto quotidiano nell'impegno politico
Che io porta avanti nel mio territorio al di là della crescita e che tesserati nella Margherita non mi pare che in questi ultimi mesi ci sia stato un x una spinta forte all'impegno politico
Diventa quinti urgente
Definire la direzione
Di marzo
Abbiamo fatto troppi atti politici che hanno segnato il percorso
Ormai necessario
Atti politici non soltanto elettorale
Io credo che dobbiamo fare ogni sforzo in questa fase politica finalmente nel dar vita al nuovo partito al Partito Democratico senza più tentennamenti equivoci incerto
Non è un'operazione semplice
C'è nell'orizzonte soprattutto questa tematica che riguarda la collocazione internazionale Pier Luigi
Nella sua introduzione è stato molto fermo dobbiamo decidere prima senza equivoci
E io credo che il dibattito che si staglia che si sta sviluppando sia lungo questo corso però bisogna procedere nella consapevolezza dobbiamo col Partito Democratico mettere un elemento di innovazione politica
La capacità di far vivere i diversi riformismi cattolico democratico socialdemocratico liberale non nella separatezza
Nella parzialità neppure nell'accostamento
Mai nella capacità del dialogo e quinti della Singh della sintesi
Per quel che ci riguarda come cattolici democratici non dobbiamo avere pensieri negativi
Io credo che non ci troveremo davanti alla dispersione la nostra storia
All'autodistruzione della nostra identità può essere un nuovo inizio per coloro i quali si ispirano al personalismo solidale cristiani
E può esserci un nuovo Ostrava strumento adeguato al tempo che viviamo capace di esprimere una tavola di valori che abbia la capacità di dare contenuti
Politici plurali alla nostra società contemporanea che richiede risposte plurale
La Società delle nuove tecnologie dell'economia globale degli indù vittime non più delle classi dei consumatori e non soltanto dei produttori
Dunque una forza politica che possa esprimere idee nuove
Utile ad affrontare le questioni legate alla comunità mondiale all'Europa al nostro Paese
Le stile
Che ci riguardano sono quella della pace dello sviluppo sostenibile il governo del mercato e su questo il partito democratico e può può e deve dire qualcosa di nuovo
Un'esperienza utile significativa è stata quella condotta nel lavoro parlamentare io voglio ringraziare Dario per l'equilibrio con cui ha condotto il nostri impegno comune nel Parlamento
Giornalmente noi non abbiamo verificato differenze
Ne su questioni economiche né su questioni sociali
E neppure i temi di natura internazionale sono stati un problema per il gruppo parlamentare L'Ulivo anzi nel Parlamento è stato un elemento di equilibrio di unità
Della coalizione
Io credo quindi che dobbiamo avere coraggio si qualcuno dice
Che ci saranno problemi quando affronteremo le tematiche eticamente sensibili
Credo che sarebbe opportuno far prevalere anche su questi temi la saggezza del dialogo la comprensione della diversità
Dobbiamo evitare
Di scrivere anche la nostra cultura la nostra appartenenza al bipolarismo etico il tentativo di dividere in maniera schematica quasi manichea di bene dal male
Questa non è la linea che è ispirata la nostra formazione politica la scelta di pane di campo deve essere il dialogo su queste questioni così
Delicata la capacità di rispettare l'altro di comprendere anche le Regioni le ragioni dell'altro
L'esperienza parlamentare però non basta
C'è la necessità di avere un partito capace di interpretare i bisogni e l'estate attive del Paese
Di disegnare una prospettiva con una visione ampia ecco perché e urgente avere un partito che contribuisca ad aiutare il governo del paese un Paese in cui bisogna difendere le fasce deboli
Ma in cui non bisogna intimorire ceto medio un Paese che non ha bisogno di avere pensioni di aprire nuovi conflitti
Un Paese però che ancora drammaticamente diviso in due parti una parte deboli mezzogiorno che aspettai ricca il riscatto da parte del governo di centrosinistra
Un Paese che ha visto spesso indebolita la propria democrazia rappresentativa dai poteri economici dai mass media dalla grande finanza
Con la politica trascinata dal populismo dall'eccessivo leaderismo e quindi dall'antipolitica
Proprio per questo io condivido quello che dice Pierluigi la nostra comunità non ha bisogno di un nuovo partito personale
Ma di un partito vero un partito con le regole come diceva Giorgio Merlo un partito che sappia rispettare il territorio che guardi alla militanza che sappia tener conto delle minoranze
Un partito che sappia però trasmettere passioni emozioni sentimenti e fiducia nel futuro
Grazie Ivano Strizzolo
Dove sta
Si prepara Enzo Carra
Majorana anch'io cari amici di alcune rapidissime riflessioni anche se
I temi toccati dalle Haute couture entro credevo che nell'occasione si è messo in prima fila Michele Agrusti Paolo a cui gli facciamo gli auguri per l'onomastico di oggi va bene gli avvocati
Devo dire che gli spunti del due relazioni introduttive anche se forse Pier Luigi per grande rispetto che tutti noi abbiamo per l'amico Scoppola per il grande spessore della sua relazione ha voluto definire la sua una introduzione alla relazione vera è quella del professor Scoppola
Per cui gli stimoli per il dibattito sono moltissimi ma rapidamente alcune e considerazioni se siamo qui
Perché sentiamo la necessità di recuperare fosse un ritardo come ha sottolineato Giorgio Merlo che abbiamo tutti noi non lo imputo a nessuno
Nel elaborare alcune nostre riflessioni e proposizioni in vista di questo percorso di costruzione dal Partito Democratico e qui faccio subito una considerazione
Noi ormai ci siamo messi su un cammino che ci vede in una condizione che se noi restiamo in mezzo al guado faremmo la cosa peggiore perché abbiamo costituito i gruppi dell'Ulivo alla Camera e al Senato abbiamo dato l'adesione ad un progetto politico che è alla base del Governo dal nostro del nostro Paese
E pur con tutte le preoccupazioni la difficoltà
è la riserva che possiamo manifestare su quel percorso noi dobbiamo andare avanti però andare avanti non significa andare alla cieca significa come stiamo facendo sulla base ecco delle relazioni introduttive
Approfondire alcuni temi non dico mettere dei paletti ma sicuramente tentare di dare un contributo affinché un esborso oggetto politico nuovo che deve nascere non nasca sulla base di equivoci non nasca sulla base di una non condizione di pari dignità tra le diverse culture che vogliono dare l'apporto alla Nasta di questo soggetto ma sia quindi un cammino che poi da una prospettiva e segna una svolta perché io credo che qui sta per Noemi ma credo anche per chi crede anche provenienti da altre culture politiche
è sicuramente l'impresa più grande che noi dobbiamo affrontare in questa fase storico-politica del nostro Paese
E badate bene amici questo sforzo questa impresa non dobbiamo tentare di portarla avanti e contestualmente dobbiamo anche lavorare perché il governo del Paese come una coalizione molto complessa dove le mediazioni ecco sono all'ordine del giorno specialmente oggi è come la finanziaria ecco queste mediazioni e questo percorso così complesso è così difficile va di pari passo con la costruzione dal partito dopo la quindi un'impresa maggiormente ancor più difficile
Allora io credo che l'elemento portante per non fare sì che la nascita del Partito Democratico non sia nient'altro che è la continuazione della storia
Dei post comunista in questo nostro Paese
Da Hermès e Versace messa alla base l'elaborazione di una sorta di manifesto del Partito democratico dove noi dobbiamo dare il nostro contributo perché nessun manifesto e qui il professor Scoppola sia dato degli spunti
Importantissimi dalla sua relazione la considero quasi una sorta di prime manifesto perché aveva grande spessore culturale e noi dobbiamo tradurla in un manifesto di carattere politico sul quale chiedere l'adesione perché solo così viene meno la preoccupazione che Bodrato giustamente ha ricordato perché se qui varrà il principio una testa un voto re principio verso il quale noi abbiamo sempre manifestato condivisione
Perché
La nostra esperienza politica a parte dal famoso motto dei liberi e degli eguali però il problema sta al momento della partenza perché se nel manifesto che sta alla base della richiesta poi di adesione libera da parte non solo della classe dirigente di Margherita
DS o di componenti esige civili e sociali ma sta alla base per da chiedere l'adesione a cita bene che magari non meno hanno legati a nessuno di questi partiti ma se in questo manifesto noi diamo anche l'indicazione di un percorso legato anche ai problemi della collocazione internazionale il problema dell'adesione sarà di quanti magari oggi vogliono già precostituire una adesione al Partito socialista europeo io sorte
Non serve a dire in questa platea che se abbiamo scelto di non morire democristiani sicuramente non vogliamo morire socialdemocratici ma questa affermazione ecco che penso ci vede
Tutti tutti uniti non significa che noi non dobbiamo fare uno sforzo affinché è proprio la natura nuova di questo partito sottolineo questo aspetto che è molto è stato richiamato nella relazione dal professor Scoppola nuovo nel senso che deve essere una svolta perché noi ci siamo lasciati alle spalle strutture storico politiche organizzative e abbiamo invece la storia che da è stata dalla nostra parte rispetto alle battaglie e fatte nel dopoguerra mentre sono altri chi ancora forse non hanno e concludo Pierluigi che non hanno mollato gli ormeggi con una certa impostazione concludo veramente ricordando anche il tema scommesse non si possono toccare tutti gli argomenti l'amicone dopati Gatti ha richiamato la pace
Io credo che accanto al tema della pace sul quale tutti conveniamo eccetera non possiamo in questa fase storica coniugare anche il dato della sicurezza perché guardate amici
Anche cittadini parlo così della realtà del nord che più conosco anche cittadini non letti non elettori leghisti ma anche cittadini che hanno votato centro sinistra Ulivo Margherita eccetera
Cominciano davvero una certa preoccupazione di questa presenza ecco che forse nome completamente è finalizzata per quanto riguarda il dato dell'accoglienza
Dalla né integrazione di diverso e cultura e presenze di immigrati nel nostro Paese forse non c'è stata fino ad oggi anche da parte del nostro governo anche da parte nostra quella sufficiente attenzione a quel nesso che ci deve essere tra pace
E sicurezza l'ultimissima l'ultimissima cosa
Non so la richiamata ma lo stesso Pier Luigi è quello non possiamo pensare dell'elezione diretta dei verdi sia diversi livelli possa rappresentare un modello sulla per il futuro nella sostanza democratica in questo nostro Paese una riflessione su questi temi va fatta grazie
Grazie allora Enzo Carra Mimmo Tuccillo Beppe Matulli qui i prossimi tre ci sono quei
Io l'unica l'unica licenza che mi sono consentito è quello di di rispettare l'ordine di iscrizione poi dopo c'è Paolo Barbi
La distribuzione geografica insomma no cerca di conciliare queste cose
Ecco ma se si doveva ritengo quesiti doppiette vai Enzo
Da io intanto vi ringrazio per per darmi questa occasione dall'altro c'è stato qualche equivoco Pierluigi soprattutto contesi in questi giorni anche sulla stampa per il per un per un incontro che faremo dal quale siete tutti ovviamente invitati
Su su dopo il divieto non su dopo Chianciano quello che così ironicamente le di tutto un Pier Luigi viene definito come l'incontro dei teodem insomma una cosa abbastanza curioso ma i giornali fanno questo e altro
Io ne so qualcosa
Beh insomma quello è un incontro che verrà dopo dopo il biglietto sempre colpito ci sia e dunque insomma utile credo anche dopo non non non rifletterà su queste cose queste sono ben altri su questi siamo d'accordo figuriamoci se siamo Lia a sottilizzare tra di noi soprattutto in questo momento
Mi sembra che i problemi davvero una volta tanto siano altri io tra l'altro non avere neanche parlato perché questo è stato detto
Avevo letto una la l'intervista di di Franco Marini sul sul Corriere quando a un certo punto dice nella nel nostro Paese non esiste una cultura riformista egemone c'è invece una priorità di riformismi
E quello cattolico e vitale perché vitale di insegnamento sociale della Chiesa
Perciò se si vuole costruire un nuovo soggetto che si accettato anche da larga parte di quell'elettorato bisognerà tenerne conto altrimenti c'è una visione distorta e miope della realtà italiana
Questo è un punto fondamentale i cattolici non possono accettare un'egemonia culturale prima che politica del filone socialdemocratico
Vastissima
Quando uno addetti però negli stessi giorni leggo invece da un sempre sullo stesso giornale una di la dichiarazione che mi inquieta un po'perché dice il partito democratico è il nostro destino comune
Penso a qualcosa di completamente nuovo non ha il coraggio di ideologie passate
Certo apparati e partiti per ora resistono agavi accadrà tra qualche anno però accadrà o a questo punto questo è Angelo Rovati
Che non c'era dato come Espoo come appunto allora tra le tue cose ho detto qui c'è uno spazio sul quale noi come suol dirsi come si dice in questi casi è meglio interrogarci sul serio
Intanto vedrete sarò molto sintetico penso intanto che cosa ne facciamo della Margherita
Perché qui non non l'abbiamo già data per per le pene spinta anzi del mai nata un po'bambino mai nato ma è vero è stato così e non è stata un'esperienza ci siamo entrati così perché c'era e non avevamo altro da fare perché non perché in quel periodo non eravamo un po'liberi distratti non lo so è stata una finta
Il professor Scoppola dice cattolici devono entrare in una cosa nuova questo è verissimo questo forse abbiamo un coraggio che altri non hanno
Per fortuna nostra
E però anche la Margherita era nuova
E dunque da a questo punto sarebbe sarebbe giusto introdurre una riflessione su quel punto prima di fare un passo avanti ma non lo dico per non non lo dico con il primus del fermiamoci qui poi quando avremo fatto la riflessione non mi interessa questo
Dico soltanto che siccome anche la Margherita era una cosa nuova e ricordiamo le le appassionate e difficili sofferte discussioni che all'epoca sul passaggio intanto cinque anni professor Scoppola non una vita cinque anni sei al massimo qua quattro sì ma diciamo il allora tra quattro e sei anni così con lo spot con cono con una certa implicito di cita dunque io direi che almeno questo visto che l'analogia tra partito tra tra fondazione della Margherita Rifondazione eventuale del partito democratico Noiret non hanno alcuna analogia essendo i soggetti estremamente l'ha detto anche lei e severi estremamente diversi mi pare che il la sacralità
La la imporla rilevanza del nuovo soggetto sia estremamente più ci richieda qualcosa un un supplemento di tutto un supplemento di riflessione ma a partire da quello della Margherita
C'è inoltre ameno dibattito con altre tradizioni benissimo però io vi devo dire ma la tradizione socialdemocratica secondo i suoi stessi esponenti più illustri di tutta Europa è incanta e in in sala di rianimazione
Al anzi alcuni l'hanno data per morta proprio Blair di cui un Qunu pensa a cui qualcuno si riferiva con grande con grande entusiasmo con grande passione
E allora a me risulta che normalmente se noi siamo figli e lo siamo
è il morto che tira giù il vivo non vorrei che in una situazione del genere fosse fossimo noi trascinati in una in una situazione abbastanza firma abbastanza abbastanza morta
Come quella di una tradizione che non c'ha non ci appartiene e non e non ci potrà appartenere ma ci pare appartenere anche perché ci chiediamo se esiste ancora e dove esista
Quando io leggo gli appelli accorati alla nuova borghesia fatti dagli esponenti di quello che fu il partito che riguardavano società senza classi o la lotta di classe mi spavento devo dire onestamente ancora oggi
Anche perché fin lì nessuno di noi è mai arrivato per fortuna
E questo questo non facilita certamente però lei ripreso Scoppola dice giustamente difficile lo so che alla fine il pessimismo della ragione e difficile fare previsioni sugli esiti e però certo almeno un esito lo vogliamo vogliamo dirci che non lo vogliamo fare quello dei cristiano sociali si o del movimento Pax beh almeno questo non vorremmo passare il resto dalla nostra storia dell'anticamera di Fassino almeno questo direi che cioè lo dobbiamo dire tra noi con tutto il rispetto degli altri e delle scelte degli altri
Poi finiamo con la Margherita
E diciamo che la Margherita è e è stata l'ho sentito dire qua da molti è stato un partito senza identità ma non è per caso che facendo così
Lavorando così abbastanza distrattamente nell'ineluttabile di cui parlavo prima andiamo verso un partito che non solo e senza identità me dunque anche senza fascino
E perché al momento alcun identità se non c'è la la Margherita mi pare che il partito democratico sia leggermente peggio
Qualora ne io non il tempo del PM come o di ottimismo no no sono ottimisti la figura di è tutto è tutto il noti Nismo è tutto qua perché io credo che qui mi pare davvero e che definisco sulla su un'altra considerazione
Opportuna di di Scoppola tu partito è un fine non un partito per nascere ha bisogno di un fine il partito essendo uno strumento e uno strumento ha bisogno di un fine altrimenti qual è lo strumento è soltanto quello di mettere insieme dei gruppi dirigenti degli apparati come dice Rovati
Ognuno di noi mi pare che un partito abbia bisogno di un obiettivo allora io mi mi limiterei se fosse così se è così alle citarne alcuni rapidissimi quale riformismo
Lo sappiamo qual è il riformismo è il è lo stesso mi riguarda la durata alla borghesia
Alla borghesia romana
Quale riforma della Costituzione quale riforma dello Stato
E qui l'hanno detto tutti quanti in altro modo quale riforma dello attuale stato s'vogliamo pensare dopo la fine di lo Stato che conosciamo
Perché in fin dei conti tutte le bicamerali a cui abbiamo assistito gliele qui morti ad un soluzione al cui esito disastroso abbiamo assistito curdi questo parlano ma siamo sicuri perché è un padre che un partito come il Partito Democratico non debba soprattutto interessarsi alla riforma dello Stato
Oppure deve pensare ad altro demenza reali tradizioni quale quale politica sociale
Sentite io se c'è un solo sospetto che o non è ottantina sono pessimista non è vero Pierluigi non sono pessimista e sono generalmente buona fede e tu lo sai però un sospetto che mi che ho in questo momento ma è possibile che non abbiamo mai preso di non abbiamo preso sul serio le difficoltà di dialogo e di politica che hanno due organizzazioni diciamo così che in fin dei conti hanno qualche legame con lui con noi Partito Democratico eventuale cioè la CGIL la CISL
Ma nessuno di nessuno di noi si è accorto che ci sono due linee completamente diversi
Che ci sono problemi col che in cui la cui analisi e quindi la cui soluzione sono diverse con gruppi e lì non si parla soltanto di gruppi dirigenti ma si parla di lavoro e si parla di lavoratori
E quindi quale quale politica sociale lo so che forse la definizione sembrerà un po'obsoleta consentiremo di fondo non siamo e dunque sì almeno sui fini non siamo d'accordo ma dico almeno qual è l'esigenza della società a cui della società italiana alla quale si presenterà questo nuovo partito
Ecco io mi accontenterei di questo veri dello Stato spero anche abbastanza rapido accontentare soltanto di vedere su questo palco invece che non gli altri professionisti della politica con la società civile a cui Tronchetti Provera che effettivamente ci danno delle ogni volta ci ci vengono a pungolare a dare a dare dei punti
Ma io direi che in fin dei conti se facciamo parlare questa parte del nostro del nostro essere del nostro essere oggi partito anche si in via d'uscita
E quello che verrà beh forse qualche idea ce la facciamo perché se no sta scontate mi se no ma davvero va avanti non per il Partito Democratico non per indolenza ma per capacità super sopraffina di gruppi dirigenti che hanno deciso di stare insieme per perpetuare se stesso è quasi nulla grazie
Allora Mimmo Tuccillo foibe prematuri
Buonasera a me pare carrabile introdotto qualche elemento di riflessione prima è opportuno forse riprendere io ringrazio Pier Luigi citato questo unità il professor Scoppola perché a con la sua relazione offerto mutando estremamente suggestivo se fosse se fosse quello il manifesto su cui costruire il partito democratico porta probabili
Ente molti di noi si sentirebbero anche più rassicuranti
Non so se così se sarà così però io limito la mia riflessione la mia considerazione ad uno spunto che c'era nella relazione delle professioni e cioè il partito democratico non può essere semplicemente il compreso il completamento di un percorso che va dal Partito popolare poi alla Margherita e poi al Partito Democratico deve comportare un salto di qualità c'è bisogno
Di qualche cosa di molto più importante di molto più serio di molto più nuovo
Di una se di un salto di qualità nella democrazia
Nel recupero della democrazia nei partiti e nel sistema politico del nostro Paese di allora questo Pier Luigi non ci riporta al nodo irrisolto della storia politica di questo nostro Paese
Nodo sempre illuso e che però poi agli appuntamenti importanti inevitabilmente torna ripresentarsi
Cioè il nodo della crisi della politica che si è avuto appunto con la crisi del sistema della Prima Repubblica
E della soluzione delle scorciatoie che sono state date a questa crisi della politica
Tutto sommato perché il partito popolare non ce l'ha fatta e ha esaurito la sua capacità propulsiva
Probabilmente perché non avevamo molto ben chiari le ragioni del nostro esserci ma probabilmente anche perché ci siamo trovati in un contesto che era strutturalmente contrastante con il nostro DNA
Il contesto era quello dell'antipolitica
Che è stata la risposta alla crisi della politica e della personalizzazione spinta della politica che si è affermata prima nel Polo
Con la presenza di Berlusconi e di Forza Italia e che poi ha contagiato in buona misura anche parte del centrosinistra soprattutto quella parte posto comunista che con la caduta delle ideologia e della loro ideologia hanno trovato anch'essi nella personalizzazione della politica una via di fuga è una via di salvezza rispetto alla crisi generale del sistema
E allora
Rispetto rispetto a questa condizione
Il Partito Popolare si è trovato in una condizione appunto di estrema dice difficoltà e il tentativo il passaggio nella Margherita in fondo che cosa è stato da parte nostra io non penso che sia stato come spesso ci siamo detti cercando di trovare delle motivazioni il fatto di mettere insieme culture politiche differenti
Nella Margherita l'unica cultura politica vera presente l'unico filone politico-culturale presente era quello che il cattolicesimo democratico le altre forme di
Cosiddetta cultura politica di cultura politica la cultura liberaldemocratica la cultura ambientalista non sono state mai storie collettive in questo nostro Paese sono state sempre rappresentata da alcune individualità
E quindi non è che si è trattato di mettere insieme culture di provenienza diversa così come invece ci attende questa sfida del partito democratico
E non si è trattato nemmeno di essere più laici di quanto fossimo invece noi già l'ANCI questura altra baggianata che è stata detta quando si è creata la Margherita la laicità in politica è stata una creazione un'invenzione della democrazia cristiana in questo Paese
E con tutto il rispetto lo dico veramente con tutto il rispetto non è che avevamo bisogno di Realacci o di Bordon per assumere la patente di laicità in politica
La politica la laicità in politica
è stata una caratteristica del nostro Paese del nostro partito all'interno del sistema politico del nostro Paese
Però la condizione di difficoltà nella quale ci ha portato ci siamo trovati d'adozione già portata imboccare la strada della Margherita che per certi versi dobbiamo dircelo se vogliamo rispondere seriamente anche alle domande che faceva Carra
Per certi versi è stata anche da parte nostra
Un cedimento sulla linea del leaderismo che poi ha contaminato le istituzioni ha contaminato la la struttura dei partiti l'organizzazione dei partiti
Le oligarchie all'interno dei partiti
Io penso che come margherite come Partito Popolare Lodi
Dobbiamo molto a Rutelli perché poi Rutelli ha saputo coltivare una strategia della differenza
Coi DS all'interno del centro sinistra che nemmeno noi come Partito popolare eravamo stati in grado di praticare adeguatamente e quindi su questo ci ha ridato la possibilità di esserci
C'ha ridato la possibilità di stare in campo
Ma l'approdo a cui arriviamo oggi una proprio diverso
è una Prodi in cui questa nostra storia si va ad incrociare con una storia che è un filone storico-politico ben preciso del nostro Paese
Che un'organizzazione ben precisa del nostro Paese e tutto questo cambia la modalità di quella che deve essere la riflessione e la modalità di come bisogna arrivare a questo momento di incontro o di fusione
A tutto ciò e concludo all'incrocio con una momento politico del Paese in cui si avverte stanchezza Pier Luigi stanchezza e disillusione per tutte quelle forme
Il lucide di risoluzione della crisi della politica che attraverso la personalizzazione a partita dai livelli più bassi a finire a livelli più alti
E spesso per quel che riguarda il centrosinistra non solo la la personalizzazione ma anche la tecnocrazia individuate come dire dissoluzione ai problemi che invece la politica il compito di affrontare di proporre e di risolvere
E allora sei
Dobbiamo entrare nel Partito Democratico a mio parere non è nemmeno un problema un problema di conta un problema di stabilire se si vota per singole per le persone per singole teste se siamo minoranza o se siamo maggioranza
Il problema è di saper porre con forza alcune questioni che oggi nel Paese c'è la sensibilità c'è la condizione per poter recepire e noi abbiamo il dovere poiché questo si fa parte del nostro DNA della nostra cultura della nostra storia politica di portare nel partito democratico e di mettere in testa all'agenda del partito democratico
Questa grande questione di recupero della democrazia nei partiti nelle istituzioni nelle assemblee elettive e in tutte quelle forme di organizzazione della vita politica che devono appunto assicurare una vita veramente democratica ai cittadini e a coloro che appunto partecipò come vogliono partecipare alla vita politica questa a mio parere la grande questione queste la questione che si tira fuori anche da quella etica etichettatura da quella marginalizzazione
Di chi vorrebbe portarci in questo Partito democratico o di chi vorrebbe che noi andassimo nel partito democratico a sventolare la bandierina dei cattolici e delle questioni eticamente sensibili
Sono questioni di grande rilevanza oggi
Nella grande trasformazione della scienza della tecnologia addirittura dei rapporti tra scienza e tecnologia prima ancora che di etica e scienze come diceva Scoppola ma non possono essere il dato qualificante della nostra azione
Il recupero della politica la priorità della politica e di una nuova politica insieme ad una visione della società che certamente non può essere quella classista che ancora continua a uscire da questa Finanziaria
E insieme alle questioni appunto anche eticamente sensibili possono costituire uno spettro di possibilità uno spettro di argomenti rispetto ai quali noi recuperiamo quel protagonismo politico
Nel quale non si tratta più di rivendicare la pluralità
Delle culture politiche come fossero dei soprammobili che dobbiamo mettere nel partito democratico ma si tratta di farle vivere in quella che deve essere poi l'agenda politica vera del partito democratico
Allora
Mi dispiace davvero perché mi ero dimenticato il siccome sono anni che non tornavo non tornavamo a Chianciano che a questa ora le osterie di Montepulciano che qua vicino insomma che cerchino un'attrazione molto molto forte e mi dispiace però noi siamo costretti a andare avanti ha annunciato Pepe Matulli Paolo Barbi intanto sono i prossimi
Domani alle ore otto va bene va bene aveva allora séparé di Europa pare domani
Va bene
Allora Webber ma
Allora io
Io ringrazio dopo parla parla invece se c'è Milena li ottanta
Sì Tumino era di ottanta la la ho capito
Irene Grazioli ecco il primo sì prego vai avanti ringrazio Castagnetti di questa iniziativa e lo ringrazio anche per darmi la possibilità di fare queste considerazioni e il terzo ringraziamento di farle a quest'ora così se per caso fosse il fuori tema ha una incidenza
Ne faccio meno danno di quanto ne avrei fatta se ci fosse stata la platea piena
E devo dire subito che le mie preoccupazioni di essere fuori tema
è che parto da una considerazione che Ford accanto agli interventi molto pregevoli e a considerazioni molti ebrei volto pregevoli che
Ho ascoltato c'era stata una fosse quasi prevalenza della di una preoccupazione di difesa
Facciamo il partito democratico aiuto cosa ci succede c'è allora non credo non credo che a fronte di un processo politico la posizione di difesa sia quella che può procurare il maggiore vantaggio perché dico questo e vado naturalmente per tratti molto rapidi proprio perché io condivido le premesse fatte da Castagnetti e da Scoppola
Sulla validità della tradizione popolare e della storia politica popolare rispetto agli ideologismi che hanno caratterizzato il secolo scorso
Non c'è dubbio che la validità della storia politica dei popolari a due elementi di verifica quello storiografico io è quello per l'attività politica concreta
Quello storiografico può darsi benissimo che venga in qualche modo messo
In ombra dal fatto che siamo ancora dentro la vicenda politica e quindi per ragioni politiche non lo si voglia rendere evidente via
Ma non dimentichiamoci che Federico Chabod nelle nelle lezioni sulla storia d'Italia la Sorbona
Considerava la nascita del Partito popolare come il fatto più straordinario della storia d'Italia del ventesimo secolo
Potremmo citare tante altre volte mo'citare i riconoscimenti di personaggi forse insospettati come Salvemini e Rossi sulla ruolo positivo di De Gasperi negli anni Cinquanta negli anni duri che ridono riconoscevano la validità
Della di quella tradizione anche quando quella tradizione era contestata dalle posizioni di sinistra ebbene ma proprio per questo motivo o noi
Attribuiamo al libero dibattito degli storici e quindi la democrazia dei cristiani di Scoppola né a un contributo e quindi attendiamo dalla storia il giudizio di quella tradizione ma per quanto riguarda la politica se è possibile usare un'espressione
Ironica che Castagnetti ed io abbiamo ascoltato più di una volta da un compianto amico Adolfo Sarti gli statisti che tutta Europa ci invidiano che popolano la tradizione dei dei popolari rispondano ai problemi del nostro tempo e saranno i germogli rispetto ad una ad una dibattito politico che Langue
Perché se il problema è soltanto capire se noi nel Partito Democratico e se si voterà o proprio un voto a testa
Saremo egemonizzato dagli alti e se non si fa il partito democratico
Saremo impegnati come qualcuno ha ricordato nel meritorio intento di sottolineare le differenze fra i partiti che devono concorrere a gestire il Paese qual è il futuro che noi offriamo a questo paese
A questa società quali prospettive gli indichiamo in questi giorni
Si celebra il cinquantesimo anniversario della morte di Piero Calamandrei e nella comune di Firenze come nel Parlamento italiano si è ricordato la sua figura e fa le espressioni che diceva a proposito della Costituente c'era questa
Siamo i precursori dell'avvenire
Mentre scriviamo la Costituzione
O siamo i custodi di un passato superato in disfacimento
Ed era un quesito che si poneva in un momento di trasformazione della società che era molto meno rilevante di quello che stiamo attraversando oggi
Perché nel sì perché negli anni Cinquanta nel quarantotto nel quarantanove
è vero che l'Italia era distrutta è vero che che aveva c'era stato c'era stata la la la seconda guerra mondiale c'è
Ma c'era un una società industriale che aveva alle sue caratteristiche
Oggi noi siamo in una posizione molto più difficile che è paragonabile solo a quella e ci arrivo subito e lo ha detto Scoppola al fatto che mentre in quegli anni c'erano i grandi personaggi
E non per una per un caso della storia
Nella il passaggio del millennio non è dominato da nessuna grande figura
Mi piacerebbe chiedere ma lo chiedo a uno storico cento anni fa nel passaggio dell'altro secolo c'erano dei grandi personaggi
E non è forse vero che c'è un elemento di analogia fra la crisi della società
Agricola della società patriarcale agricola che allora veniva messa in crisi dall'arrivo della dell'industria
E la società di massa quella dei partiti quella che si ricorda castagneti diceva certo che i partiti non possono essere quelli di un perché perché erano le organizzazioni di massa in una società di massa oggi siamo in una società Rete oggi è cambiato tutto
Oggi non ci sono i punti di riferimento
Quando si dice l'associazione nazionale dei popolari ma abbiamo due riferimenti
Un riferimento è il gonfalone abbiamo salvato una continuità per le cose che ricordava Castagnetti l'altro riferimento esborso
E riferimento di Sturzo è diametralmente opposto Sturzo
Fa realizza il fatto più straordinario del ventesimo secolo come dite chapeau
Perché riesce a governare la discontinuità
Perché non salva l'Opera dei congressi non è non è in non indirizza la continuità di un'esperienza che è venuta ad essere superato dai fatti ma affronta i problemi di una situazione radicalmente nuovo
Poi la grandezza di Sturzo è anche quella di aver fatto nel mille novecentocinque discorso sulla formazione di un partito di ispirazione cattolica quando era ancora in vigore il non expedit prete siciliano
In contrasto con le direttive ufficiali allora Prete DC privatissimo come è noto
Quindi ma ebbe il coraggio di guardarsi avanti dimenticandosi quello che stava accadendo nella esperienza storica
Bene
Io ora di costo solo altre tre cose
Scopo ha detto fraterno ci portiamo dietro i problemi dal secolo scorso dalla fine del secolo scorso io vorrei dire qualcosa di più per carità
Vorrei dire che per esempio noi nel secolo scorso nel nell'ultimo scorcio del secolo sconcertante siamo stati impegnati alla costruzione dell'Europa che cos'era l'Europa è un obiettivo oggi che cos'è l'Europa
è uno strumento che dobbiamo fare funzionare
E io non sento nessun dibattito su quale deve essere la politica europea al massimo continuiamo a dire cose che ci conviene che conviene all'Italia che faccia l'Europa per noi ma quel discorso sulla politica internazionale che riguardi la pace che riguardi gli squilibri internazionali non lo può fare l'Italia lo deve fare l'Europa quando mai noi abbiamo avuto uno dei nostri grandi leader che si è qualificato su questi su questi aspetti
Quando noi diciamo che l'ottanta per cento consuma il venti per cento del venti per cento consuma l'ottanta per cento delle risorse
Questo discorso che abbiamo fatto per tanti anni cambia radicalmente di fronte alla Cina di fronte all'India
E la Cina e l'India pongono dei problemi che hanno bisogno di risposte politiche e chi gliela queste risposte politiche la contarsi sul dodici per cento il quindici per cento della Margherita o dei DS e l'egemonia sarà un'egemonia di potere di cui noi abbiamo paura o una capacità di imporsi in una iniziativa politica
Allora mi chiedo è possibile costruire un futuro
Non essendo i precursori dell'avvenire ma quelli che si preoccupano di salvaguardare il patrimonio di famiglia
è possibile farlo allora lo so perché di cosche son fuori tema e lo ripeto concludendo sono fuori tema perché oggi il dibattito e fare il partito vola e pare il Palio democratico o non fare il partito democratico
Ma sia facendo il partito democratico che non facendo il Partito Democratico
Oggi si qualifica su queste risposte o è inutile pensare che la società ci segua ci seguirà perché ci sono blocchi di potere per cui si ha bisogno di seguire la politica non perché c'è una prospettiva
Una convinzione
Allora il problema uno la politica manca sia che non si faccia al Partito Democratico sia che si faccia il partito democratico e allora questi dico
La carità al lavoro nel
Il tuo nei nei nella strage la pratica della Lituania uno fare i co.co.co. sono non trovano lavoro ce l'abbiamo una risposta siamo capaci di affrontare questo problema
Ho scappiamo dei test rispetto a questo problema o facciamo i discorsi del dovere essere ci dovrebbe essere una cifra che questi siamo capaci tutti a farlo ma non è la politica
Non è la politica queste c'abbiamo un Paese che è seduto perché alla patrimonializzazione più alta per d'Europa e credo che sia tre o quattro volte quella degli Stati Uniti
E quindi non ha più appeal né il gusto né la capacità né l'altro né la voglia né l'avventura di di di rischia
C'abbiamo problemi dell'ambiente è una vera sfida della conoscenza la sfida della conoscenza non è soltanto la procreazione assistita la sfida della conoscenza è un enorme problema
Che ha bisogno di essere gestito politicamente ci vogliamo misurare con questi problemi oppure no ultima considerazione
Per gli ha fatto delle osservazioni che poi sono state anche riprese
Che non dovrebbero essere fatti Lingiardi politico moralistica sulla scarsa democrazia dei partiti
Proprio né con nelle nel ricordo di di Piero Calamandrei c'era questo riferimento al dibattito in costituente Peter il professore Elia che naturalmente fu servito delle sciocchezze ma poi mi correggerà che
E diceva e l'intervento di di Calamandrei sull'articolo mi passò sei quarantuno quella relativa ai partiti Paradiso quarantanove sì
Il metodo democratico dei partiti è la garanzia che chiede la costituzione non gli obiettivi perché diceva Calamandrei gli obiettivi li giudica la storia e la politica
Il metodo democratico e quello che è richiesto dalla Costituzione allora non è soltanto un modo di esprimersi perché debbano essere i partiti che non hanno più la funzione che avevano un tempo che non hanno più la capacità rappresentativa che avevano un tempo anche a far strada di norma costituzionale
Milena Liotta
Direi che dopo l'intervento Aliotta prego
Ci aggiorniamo domattina perché no adesso protetti fermi ai guai che chance
L'ho detto alle perché mi sembra che ormai sono siamo rimasti mattina come previsto a programmare nove
La mattina del nove ci son poi le le comunicazioni poi dopo si riapre il dibattito e tu sei scritto sei tra gli iscritti ai tanti iscritti autorevoli mantiene la parola no
No no no anche perché io prendo la parola con grande umiltà la prima volta che mi ha costo
Ad unità fa molto piacere allora voglio piacere
Ma lei sente l'esigenza
Perché sono una persona giovane forse sono un po'impulsiva e quindi sento la necessità di dire la mia di dare un piccolo contributo anche perché le relazioni magistrali hanno sollecitato molto
La mia voglia di partecipazione
E quindi sento proprio la necessità di un piccolo intervento
Per ribadire questa voglia che comunque il mondo dei giovani a di partecipare di essere presente e coinvolto attivamente e fattivamente possibilmente con dei ruoli che non è sempre facile conquistare
Oggi i abbiamo davanti una grande sfida questo appunto della costituzione di un nuovo partito il Partito Democratico credetemi già il nome mi fa sentire bene mi ci riconosco però io ho bisogno di essere aiutata ho bisogno che questo processo maturi non solo dentro di me me insieme
Alle persone con le quali io condivido la mia esperienza politica ai miei concittadini ai miei amici con i quali mi confronto quotidianamente su questi temi
E tutti insieme sentiamo necessità di un nuovo organismo di un nuovo soggetto politico che sia veramente in grado di farsi interprete dei bisogni e delle esigenze che la collettività a non perché la Margherita il partito nel quale milito e del quale insomma mi sento anche onorata di rappresentarle non nomina il consiglio comunale
Ma è un'esigenza forte queste diffusa perché la società civile e sfiduciata e quindi non si riconosce più in questa frammentazione in questa suddivisione in queste classi dirigenti consentitemelo vecchia
E quindi c'è bisogno di un'iniezione di vitalità di di gioventù anche in questo senso è forse la domanda di fondo che il professore Scoppola poneva dice ma questo partito nuovo con quali nuove prospettive si vuole presentare con quali nuovi valori con quali nuove Energia
Ma io penso innanzitutto il recupero della politica intesa come servizio servizio caro essere utili essere servo di utile a dove quindi lo spirito è proprio quello
Della missione dove ci si mette a disposizione per dare un contributo in maniera senti già disinteressata vicina vicino ai bisogni delle persone
Anche solo con l'ascolto a volte io ho avuto modo di sperimentare che anche ponendosi all'ascolto
La gente trova soddisfazione
Soltanto nell'opportunità di essere ascoltata dare delle risposte molto difficile
Quindi io dico iniziamo a recuperare anche questo rapporto con i cittadini a non considerarli più del semplice amministrati o comunque lontani dai partiti ricaviamo di nuovo un clima di di coesione di compartecipazione di condivisione e forse anche questa può essere una piccola novità un piccolo tassello da inserire nel partito democratico insieme alle cose gregge illustri che sono state vette che io non ho la capacità di di fare altro enunciazioni insomma sul tema mi fermerei comunque resto quindi la mia piccola ambizione la mia piccola aspirazione
Che tutti abbiano l'opportunità perché ne sentono l'esigenza per un recupero di fiducia nella politica di dare un contributo quindi interpelliamo la base sentiamoli vediamo anche loro che esigenze hanno coinvolgiamoli grazie
Allora domattina alle nove a domattina alle nove riprendiamo secondo programma grazie buona serata
Divertitevi
Ma non
Livio emozionale insomma
Bisogna badanti