Intervista al prof. Ignazio Marino sul caso Welby e sul dibattito in materia di eutanasia e testamento biologico

Radio radicale oggi parliamo con il professore Ignazio Marino presidente della Commissione igiene e sanità del Senato che proprio in questi giorni in concomitanza con il caso di Piero Way di e la richiesta di Piero Welby egli rivolta alla Presidente della Repubblica Napolitano si accinge ad un lavoro molto importante che è quello di avviare la discussione per giungere a un testo unificato sul testamento biologico direttive anticipate già avevamo in qualche modo avuto nostro ospite professor Marino quest'estate e c'aveva appunto anticipato quell'impegno che avrebbe cercato di portare avanti anche con rapidità e determinazione vediamo cosa è cambiato alla luce anche del caso UE di e salutiamo subito il presidente la Commissione igiene e sanità professore Ignazio Marino
Come nel Senato che essere quella sera vera
Dunque intanto così vorrei da lei anche una riflessione a caldo su questo dibattito relativamente proprio alla richiesta di Piero Guelfi e visto che lei è anche un medico oltre che un politico chiaro attualmente un ruolo istituzionale importante ecco la vita di Piero Welby così come oggi con quindi tutta la dipendenza da dalle macchine che Luisa e viene definita da molti appunto più naturale della morte che lui in qualche modo sta chiedendo al Presidente da Repubblica come diciamo appello a a livello umano certo non istituzionale ecco io ho vorrei sapere da lei secondo le secondo appunto l'acqua e la sua reazione rispetto a questa vicenda di Piero Welby
E io credo che insomma è difficile personalizzare anche perché come medico non conoscono la situazione
Clinica del signor Welby come appunto come paziente conosco il suo appello che ovviamente
Mi ha colpito come colpiscono tutte le situazioni drammatiche che si feriti che hanno su pazienti che affrontano un un momento una fase della malattia nella quale diventi impossibile
Pensare di guarire insomma che quindi si può solo assistere sostenere curare e qui è proprio il punto credo che ognuno ognuno di noi debba avere la libertà di decidere quando le terapie che vengono proposte sono eccessive il livello di terapie delle terapie sono inappropriate sono fuori dall'ordinario una decisione
Che ognuno di noi deve poter prendere in piena in piena libertà io le faccio un esempio che di qualcosa che poco conosciuto o delle semplicemente perché se ne parla poco ci sono
Pazienti la cui vita legata saltuariamente ma con continuità a una macchina l'emodialisi
Che decidano di non sottoporsi più all'emodialisi e questi pazienti muoiono nel giro di pochi giorni
E ed è una scelta è una scelta individuale legata proprio a quello che noi consideriamo o vita nessuno nessuno credo può imporre una definizione di vita ad altri esseri umani e sappiamo che anche nel nostro Paese vi sono state situazioni dove pazienti si sono rifiutati ad esempio di fare di amputare un arto pur sapendo che questo li avrebbe condotti a morte credo insomma che così come e logico e giusto che vi sia il consenso informato prima di far i sottoporre a un intervento chirurgico
Questo si possa estendere a qualunque terapia e anche a quelle fasi della malattia dove non siamo più in grado
Di esprimere il nostro parere quindi ripeto prima erano prima ho poi servire per farlo applicare dopo ecco se fosse già stato approvato un testo di legge sul testamento biologico
Piero Welby in qualche modo avrebbe di fronte o una possibilità diversa una positiva di di soluzioni anche rispetto al
La sua situazione o sono cose diventa sì dipende moltissimo dal tipo di legge che arriveremo ad avere
Di uovo senza personalizzare ma è chiaro che un paziente sfortunato come il signor Welby attraversato una fase in cui a un certo punto si è deciso
E che era necessario
L'aiuto di un respiratore automatico per continuare a vivere con un paziente potrebbe già in quella fase decidere di non essere collegato a un respiratore automatico e inevitabilmente
Questo significherebbe rinunciare a vivere
D'altra parte anche in una situazione come come quelle in cui si trova il signor Welby detto con molta chiarezza e ad esempio noi avessimo una legislazione temi Leo assimilabile a quella che c'è in questo momento negli Stati Uniti
E egli avrebbe dire diritto a eteree redatto e distaccato da tutte da tutte le apparecchiature che lo sostengono quindi è chiaro che e la legge e sarà ed è importante perché sulla base del G l'azione che potranno poi avere provvedimenti comportamenti differenti
Ecco avete già cominciato la discussione in commissione e in base alle proposte che sono state presentate più o meno sembra siamo otto ecco quali sono i punti che secondo lei saranno più difficili nel confronto e perché sostanzialmente bisogna decidere e valutare da una parte e fino a che punto dieci del cittadino no e poi su che cosa quindi come immaginai il confronto in base a proprio alle proposte che sono state già depositate
In questo momento ci sono otto disegni di legge io sono assieme ad Anna Finocchiaro il firmatario di uno di quei di disegni di legge Anna Finocchiaro il capogruppo a del dell'Ulivo quindi mio disegno di legge in qualche modo mettendo condivido dal capogruppo
Che rappresenta oltre cento senatori a una una suo suo peso specifico ma questo però non significa che possono poi essere scelto come come testo base cioè il testo di riferimento per la legge in questo momento in esistono appunto diverse proposte e vi sono sicuramente di ioni diverte le proposte riflettono visioni differenti i punti direi mentre ICI sono essenzialmente tre
Nel mio disegno di legge io ho introdotto la figura del fiduciario cioè di una persona
Che immagino potrebbe essere un amico una persona con la quale che condivido parte della propria vita con quale sono affrontati spesso discorsi impegnativi sulla vita sulla morte su che cosa per noi è vita che cosa e qualità di vita e che cosa non è più una vita accettabile e che nel momento in cui non siamo più in grado di decidere abbia il compito difficilissimo è di grandissima responsabilità di parlare
Con i medici e e deciderete
è venuto il momento diciamolo così brutalmente di staccare la spina perché secondo me occorre un fiduciario innanzitutto perché può essere un grande sostegno alla famiglia perché evidente che parliamo di situazioni dove le emozioni
Sono molto forti
Ed ad inoltre anche da considerare che se io sottoscrivo più testamento biologico in a mi troverò in una situazione di non poter più esprimere le mie volontà tra cinque o dieci anni
Citeranno sicuramente stati dei progressi scientifici per cui quello che io ho firmato oggi potrebbe non non mettere attuale sulla base dei progressi della scienza
E quindi potrebbero anche esserci risorse che io non avevo considerato e un fiduciario che conosce il mio pensiero
Il mio modo di vedere le cose potrebbe interpretare alla luce anche di nuove conoscenze scientifiche quello che potrebbe essere la mia la mia volontà
Ecco quando la senatrice Binetti nella sua proposta di legge dice che l'idratazione e l'alimentazione parentale non sono assimilabili all'accanimento terapeutico e non possono essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento secondo lei questa è una questione più tecnico semplicemente morale cioè che si può tradurre in un monito religioso del tipo sulla vita decide di io e quindi non di non decide il cittadino posizioni di questo tipo secondo lei possono essere comunque superate in una visione più laica immaginando un'opzione in più che cittadino potrebbe esprimere dispetto
Proprio a quella scelta specifica ma io vede parto da un principio che il rispetto della vita rispetto alla dignità della vi
Da non è una proprietà di chi crede Rispetto no non è che chi crede a più attivo mi al più diritto di parlare della dignità della vita rispetto a chi non crede che ha una visione laica quindi partendo da questo da questo presupposto e lo dico come credente
Partendo da questo da questo presupposto io direi che queste problematiche vanno affrontate soprattutto da un punto di vista tecnico qui stiamo parlando di scrivere una legge che serva che sia applicabile e che rispetti la dignità dei dei pazienti
In un mobile e in un momento delicatissimo della loro della loro esistenza e allora io vorrei porre l'attenzione sul fatto che
Può diventare
Non è semplice dico da affrontare il problema della nutrizione enterale della nutrizione parenterale che che in fondo che cosa significa fornire
L'idratazione quindi l'acqua alla nutrizione
Attraverso o delle vene o attraverso una sonda introdotta nello stomaco perché il paziente non è più in grado di alimentarsi o di bere
Per per conto suo questo in realtà non significa che quel paziente
Lasciato solo con questa idratazione e nutrizione e cioè con banalizziamo allo con l'acqua il concetto no che è stato banalizzato nel caso di Terri Schiavo l'acqua il pane gli voi Lupoi privare della quel pane non è così
Perché i nella ma tra stragrande maggioranza delle situazioni questi pazienti hanno bisogno
Di antibiotici perché altrimenti ti ammaleranno di polmonite perché non respirano più spontaneamente
Vengono a contatto con batteriche editing spettano prendono la polmonite e muoiono oppure perché sono immobili no tutti sanno che ormai anche per una persona fa un viaggio in aereo si deve alzare camminare perché se no il rischio che si formano dei trombi dalle gambe nelle vene delle gambe poi possono avere delle delle embolie e morire di embolia polmonare immagini una corpo lasciato in un letto per settimane o menti è chiaro che deve essere protetto con farmaci che rendono meno qua curabile il sangue per prevenire queste malattie
Lo stesso immaginiamo la possibilità dei dei cubisti che possono presentare infettarsi che devono essere curati altrimenti il paziente morirebbe di infezione ecco allora tutte queste altre terapie
Se esistono differenti hanno nettamente una situazione di sostegno da una situazione di terapia e allora se c'è una situazione di terapia rientriamo nell'accanimento terapeutico
E la rinuncia a questo accanimento non significa uccidere significa semplicemente accettare che non c'è più nulla da fare
Secondo lei professor Marino dove discutere parlare di morte no in questo in questi giorni nel caso di Piero Welby no ha tirato fuori di no questo concetto di dolce morte di morire fa bene anche al Paese in qualche modo c'è l'autodeterminazione del cittadino passa anche attraverso una consapevolezza del di questi dei limiti in Pordenone delle cure e anche de di un migliore rapporto coi con la fine della propria vita
Io ritengo che è importante che un cittadino maturo
Si interroghi sul senso della vita e sul senso della morte
Ieri sera ho partecipato a un dibattito televisivo nella trasmissione di Giuliano Ferrara con Stefano Rodotà e il cardinale Barragan e devo dire che ho appreso molto da due persone che approfondiscono attraverso lo studio i temi della vita della morte del cardinal Barragan per esempio
Affermando
Che e assolutamente lecito rinunciare all'accanimento terapeutico quindi dire no l'accanimento terapeutico spiegava che addirittura evitano testi nel Medioevo
Sulla sull'arte di morire cioè sull'arte di a approfondire i la conoscenza e la meditazione su su quello che la fine della vita spetti poiché in molte filosofie sono ha anche orientali non solo occidentali sono molto approfonditi e quindi io penso che rifuggire come spesso accade nella nostra società da questi da questo tipo di
Di approfondimenti ER sbagliato noi viviamo in una società dove si tende sempre di più a a evitare questo tipo di argomenti a allontanare per quanto possibile la discussione su su problematiche come quelle della morte a a a portare i nostri familiari a morire in ospedale insomma io credo che questo ha che questo in in generale non sia lo sia positivo credo che invece il supporto umano la comprensione la la partecipazione i anche in questi aspetti così gravi e difficili della vita siano importanti
Ecco un'ultima domanda per concludere più che altro una riflessione finora in Italia ci sono stati dei temi tabù no prima la fecondazione assistita che è stata rinviata di anno in anno anche nel dibattito parlamentare e ora questo tema dell'eutanasia quasi impronunciabile quando né questo tentativo di rifugiarsi non sul tema più circoscritto dell'accanimento ti è un Tyco in realtà poi sono diciamo facce della stessa medaglia lei cosa pensa dei politici che hanno paura di parlare di eutanasia
Ah io presento innanzitutto che in un Parlamento si debbano affrontare tutti i temi che sono importanti per i cittadini mi pare che abbiamo un cittadino verso il quale dobbiamo grande rispetto e anche ammirazione per aver reso pubblica una sua difficile situazione ecco è quello cioè il signor Welby e poi abbiamo il primo cittadino d'Italia il Presidente che a a a con dedicato grande attenzione mi sembra che di fronte a due appelli di natura diversa ma altrettanto importanti
Dire che si deve rinunciare a un dibattito su questi temi no mi sembra assolutamente fuori luogo io però vorrei aggiungere anche una cosa vorrei sottolinearla davvero conforta perché ho ho avuto così il dispiacere di vedere
Su alcuni tipi anche vicini alla Rosa nel Pugno e forse anche ai radicali affermazioni davvero false e cioè che io Peuterey il testamento biologico le direttive anticipate di evitare come uno strumento che alla fine pongono da la decisione finale nelle mani del medico beh questo è davvero falso io ho scritto un libro
A su questi argomenti un anno fa e il mio comportamento personale anche quando ho dovuto staccare la spina è sempre stato quello di rispettare anche quando non ero d'accordo la la volontà del paziente questo io credo sia fondamentale perché allora mi lasci dire qualcosa
Un po'così forse non e non bellissimi italiana ma se noi facciamo una legge e poi e individuiamo
Nel medico il decisore finale allora abbiamo scherzato allora io la legge sicuramente non la voglio fare io muoio una legge in cui il medico o sicuramente Fossati informare la famiglia se ci sono delle possibilità terapeutiche che loro non hanno individuato se ci sono dei nuovi progressi nella medicina che non erano note quando è stato firmato il testamento Biroli somma informare ma assolutamente non decidere poi lo dico come medico avere un documento scritto
In nel quale e indicata la volontà del paziente e anche di conforto al medico che di mestiere ovviamente vuole sempre tentare di salvare una vita quando si trova di fronte una situazione del genere
Avere anche la possibilità di valutare la sua decisione
Su quello che la volontà del paziente io credo che sia di aiuto
Bene la ringraziamo molto professor Marino per la sua partecipazione a questo dibattito anche i microfoni di Radio Radicale vi auguriamo buon lavoro e e davvero insomma speriamo tutti questa capacità di dialogo
Grazie e buona serata arrivederci