Rassegna Stampa Estera del 12 Ottobre

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì dodici ottobre questo l'appuntamento con la rassegna nella stampa internazionale a cura di David Carretta ambizione di oggi sarà ampiamente dedicata alla crisi nucleare con la Corea del nord in particolare
Vi proporremo e due commenti originali che abbiamo trovato sulla Stampa di ieri e di oggi dal Guardian non intervento di Simone Jenkins disse Kondo cui bisogna accertare la Corea del Nord nel club nucleare oppure bombardarlo la subito perché perché le sanzioni economiche sono una risposta codarda che avrebbe come unico risultato quello di pugni nella popolazione rafforzare la dittatura di Kim Jong il e vi anticipiamo che Jenkins e più favorevole ai bombardamenti che accettare
Pyongyang nel club non creare poi dell'International Herald Tribune di oggi Thomas Friedmann
Che traccia uno scenario preoccupante un giorno gli storici spiegheranno che lei era post guerra fredda iniziata il nove novembre
E finita il nove ottobre nove novembre dall'ottantanove data in cui cadde il Muro di Berlino
Nove novembre due mila e sei data del test nucleare della Corea del Nord
Ci occuperemo anche del ruolo della Cina in questa crisi lo faremo con la figlia o un'analisi di ieri
La sfida nucleare nordcoreana segna la fine di un certo terzomondismo cinese titolo in chiusura poi parleremo di Anna Politkovskaja la giornalista uccisa sabato scorso
A Mosca
Diversi quotidiani ieri hanno pubblicato i resoconti dei funerali di Politkovskaja Damon ne parla oggi con uno in corrispondenza ti manda in battello a migliaia di russi hanno assistito ai funerali dalla giornalista assassinata ricordiamo che non c'erano
Solo i russi
C'era anche Marco Pannella e dall'invasione Nieri vi proporremo alcuni stralci di un intervento di Emmanuelle qualunque sul messaggio di Politkovskaja all'Europa in sostanza l'Autore chiede all'Unione Europea di decidere quale messaggio ascoltare quello di Vladimir Putin o quello della giornalista rossa uccisa
Ma cominciamo dalla crisi nucleare con la Corea del nord due commenti originali che abbiamo trovato sulla stampa internazionale il primo dal Guardian ieri firmato
Simone Jenkins accettare la Corea del Nord nel club nucleare oppure bombardarlo subito questo il titolo
Scrive Jenkins e adesso la Corea del Nord e il quarto forse il quinto Paese d'aver rigettato il Trattato di non proliferazione gli altri sono India Pakistan Israele forse l'Iran
Ci sono cinque Stati nel vecchio club nucleare Stati Uniti Russia Regno Unito Francia e Cina e cinque in quello nuovo non è facile rispondere alla domanda su quali debbano essere le relazioni commerciali diplomatiche militari tra questi due club se Paesi come il Regno Unito la Francia vogliono missili nucleari per ragioni di difesa strategica non si capisce perché la stessa cosa non debba valere anche per l'Iran o la Corea del Nord
Il Pakistan è una dittatura instabile che ha venduto tecnologia militare in passato che ospita i terroristi eppure sta dalla parte dell'Occidente
Così anche l'India che dovrebbe presto godere della cooperazione nucleare americana con la bomba nucleare israeliana non solo l'Iran ma anche Turchia Egitto stanno pensando di perseguire quella strada
Il Giappone ha reagito allo stesso modo al teste nucleare nordcoreano
Qual è la direzione morale che ci guida chiede Jenkins in realtà non esiste c'è solo opportunismo
I cinque grandi hanno avuto l'arma nucleare per mezzo secolo che rifiutano di rinunciarvi delle altre potenze nucleare Israele India e Pakistan sono considerati come affidabili l'Iran è un mal di testa e la Corea del Nord un incubo
Finora proseguo per l'Autore
La bomba nucleare è stata più che altro un problema di status il problema centrale con la Corea del Nord è che invece la bomba nucleare la questione della bomba nucleare passa dalla capacità di usarla all'intenzione di usarla
L'Occidente non si è mosso contro India Pakistan perché non ha mai visto questi Paesi come una minaccia l'élite al Governo in Iran e deviata ma non pazza
Con la Corea del Nord le cose
Sono diverse perché non sappiamo scrive Jenkins cosa Kim Jong il il voglia fare della bomba
Se prevenire un'atomica nelle sue mani era un obiettivo legittimo della politica delle Nazioni Unite lo ancor di più il tentativo di toglierla dalle mani da del dittatore nordcoreano magari addotta adottando il capitolo settimo della Carta delle Nazioni Unite in altre parole
Minacciando o usando la forza concessioni richieste e minacce finora non sono servite a nulla ricorda al Guardian il Consiglio di sicurezza dell'ONU una potuto nulla
La Cina ha cercato di aumentare la pressione diplomatica ma non c'è stato modo di fermare la determinazione nordcoreana nonostante il pessimo stato del Paese
La più lutti dalla politica più stupida per contro sarebbe quella delle sanzioni economiche le sanzioni infatti non funzionano mai perché danneggiano la popolazione rafforzano chi governa
è successo con Castro Gheddafi Saddam e gli Ayatollah e la proposta di tagliare gli aiuti e le forniture energetiche cinesi alla Corea del Nord avrebbe come unico risultato la carestia la migrazione di massa
Le sanzioni sono crudeli contro produttive e sono una guerra da codardi saremmo tentati di concludere che nel mondo deve accettare una nuova generazione di Stati nucleari questo del resto è quanto hanno detto in passato per esempio alcuni esponenti dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica
Ma questo secondo Jenkins non può valere per il caso che la Corea del Nord e allora c'è una sola alternativa eliminare le ambizioni di Pyongyang nel modo più semplice possibile
E cioè bombardamenti ieri sofisticati che hanno un ruolo nella diplomazia coercitiva della non proliferazione Israele e usati con efficacia contro l'impianto nucleare chiusi Raki in Iraq nel mille novecentottantuno
Gli Stati Uniti hanno ripetuto questa operazione con Desert Fox nel mille novecentonovantotto se Kim è una minaccia tanto instabile a quanto sembra la sua capacità di costruire bombe siti missilistici deve essere rimossa con missili Tomahawk così Simon's Jenkins sul Guardian
Ieri invece sull'International Herald Tribune di oggi c'è un altro intervento originale ed è quello di Thomas Friedmann un giorno gli storici spiegheranno
Che l'era post guerra fredda iniziata il nove novembre è finita il nove ottobre leggiamo
Di cosa si tratta tra tutte le ere quella post guerra fredda non è stata poi tanto male il collasso del comunismo la diffusione della democrazia e del libero mercato e una stabilità generale hanno creato un mondo in cui la Cina la Russia l'India hanno potuto crescere pacificamente
Gli Stati Uniti hanno prosperato l'Europa è diventata unità e libera
Sì c'è stato l'undici settembre la Bosnia l'arrivo dei Petrol dittatori e delle guerre africane ma dopotutto paragonata la vasta repressione allo stallo nucleare che ha caratterizzato la guerra fredda l'era post guerra fredda è stata molto migliore per buona parte dell'umanità
Purtroppo scrive Friedman questa era probabilmente finita sì un giorno gli storici diranno che l'era post guerra fredda iniziata il nove novembre nove novembre mille novecentottantanove data in cui cadde il Muro di Berlino che finita nove ottobre due mila e sei
Data del test nucleare della Corea del Nord il nove ottobre un discorso secondo Friedman è iniziato il mondo opposto post guerra fredda che sarà definito sostanzialmente da tre questioni la prima e l'Asia nucleare ASI nucleare in cui Giappone Taiwan Corea del Sud reggeranno alla bomba di Kim Jong-il con una propria corsa all'armamento atomico
La seconda questione il Medioriente nucleare lira una quasi certa quasi certamente seguirà la leadership per la direzione
Intrapresa dai nordcoreani e quando gli Sciti iraniani avranno la loro bomba i sunniti in Arabia Saudita Egitto Sirio vorranno la loro la terza questione è un Iraq disintegrato nel cuore del mondo arabo con il suo impatto dei stabilizzatore sul prezzo del petrolio e sul terrorismo tutto questo porterà a un mondo post post guerra fredda molto più volatile
A meno che scrive Friedman a meno che Cina e Russia
Non decidano di agire insieme soprattutto capiscano che questo mondo post post guerra fredda è una minaccia molto più grande alla loro prosperità rispetto a quello post guerra fredda
In quegli Stati Uniti erano e sono ancora la potenza dominante avete letto bene scrive Friedman il mondo post guerra fredda può sopravvivere solo se Russia e Cina rinunceranno alle loro ambiguità sulla potenza americana e sui rami in Corea del Nord gli Stati Uniti infatti hanno esaurito
Cioè lo strumento delle sanzioni con l'Iran e Corea del Nord
I soli Paesi che possono avere un impatto sono Cina e Russia se la Cina avesse detto la Corea del Nord che la prosecuzione del programma nucleare avrebbe portato al taglio degli aiuti dell'Energia
Kim Jong il avrebbe rinunciato il dittatore nordcoreano in fondo non è un suicida secondo Friedman
Senza un'esplicita minaccia cinese la Corea invece diventerà nucleare e probabilmente tutta l'Asia diventerà a sua volta nucleare cosa che ricorda l'autore non è positiva per le prospettive di crescita cinesi
Se la Cina e la Russia dicessero all'Iran che si uniscono alle dure sanzioni economiche proposte dagli Stati Uniti in caso di proseguimento del programma nucleare iraniano a loro volta gli Ayatollah farebbero marcia indietro e così conclude più avanti Friedman grazie al test nucleare nordcoreano siamo arrivati al momento della verità sì dobbiamo tutti chiarirci le idee ma soprattutto lo devono fare Mosca e Pechino
Loro hanno costantemente difeso le soluzioni multilaterali euro l'ora devono sottoscrivere a quelle sanzioni multilaterali che per quanto dure potrebbero funzionare con Iran e Corea del Nord rendendo inutili le opzioni Mindy unilaterali americane
Se Russia e Cina vogliono vedere sopravvivere mondo post guerra fredda allora
Non possono più fare i battitori i liberi opponendo sì sì all'unilateralismo americano sia al Murri dal multilateralismo efficace
Insomma conclude
Friedman sull'International Herald Tribune Russia e Cina devono cominciare a pagare un prezzo e cosa fanno luce Cina almeno sulla Corea del Nord la Russia sembra orientata a seguire
Le richieste di Stati Uniti e Giappone
La posizione cinese e meno chiara favorevole a sanzioni punitive ma appropriate l'ambasciatore di Pechino all'ONU ha detto sanzioni prudenti e alla Cina
Alle sue nuove responsabilità dedicata un'analisi ville figlia o di ieri firmata François o te
La sfida nucleare nordcoreana segna la fine di un certo terzomondismo cinese il titolo
Scrive il quotidiano conservatore francese del test nordcoreano di lunedì costituisce uno dei rovesci più gravi della diplomazia cinese dal mille novecentoquarantanove ad oggi
E nessuno dubita che l'onda d'urto colpirà a Pechino
Non solo i responsabili della politica estera dell'impero di mezzo perdono la faccia riconoscendo la loro impotenza davanti alla determinazione di Kim Jong il ma sono anche costretti a ricalibrare le loro relazioni con il resto del mondo
La Cina come le altre potenze del globulo prima di lei
Appena ha dimostrato di non saper controllare gli stati protetti la sua diplomazia si trova una svolta lei era del sostegno ai tiranni e dell'arroganza è terminata
Ora arriva l'era delle responsabilità condivise la Corea del Nord prosegue le Figaro Cos costituiva una carta importante nel dispositivo strategico cinese in politica estera
Fino a che questo paese era sotto il controllo cinese rimaneva un bastione di fronte alle forze americane che sono distanza nella Corea del Sud soprattutto inattesa di un'eventuale riunificazione delle due Coree
La Corea del Nord era un fantastico jolly nelle mani di Pechino che poteva essere scambiato solo con un'altra carta e cioè Tai Wan
Da lunedì scrive le figlia o questo jolly non esiste più e le carte sono cambiate la bomba non coreana colpisce la strategia di porre Inter potenza della Cina in Asia perché i cinesi hanno sopravvalutato la loro influenza in Corea del Nord
Cosa succederà secondo l'esilio nel breve periodo Pechino non ha altra scelta se non tappare tutti i buchi aperti dall'esplosione atomica la cosa più gente da fare compiere una virata a centottanta gradi con il Giappone per sviluppare un clima di scambi commerciali bilaterali talmente favorevoli che il Giappone sarà costretto a rinunciare
Alla corsa agli armamenti per arrivare alla sua bomba H queste ipotesi quella della bomba H Nippon nipponica spiega l'allineamento delle posizioni cinesi su quelle occidentali al Consiglio di sicurezza dell'ONU
A proposito della crisi nordcoreana
Pechino di fronte al piccolo tiranno di Pyongyang nulla altra scelta se non entrare nel rango delle potenze ragionevoli
E questa è la prospettiva di lungo periodo per la diplomazia cinese è giunto il momento che questo impero che pretende di essere tanto moderno accetti il peso
Delle sue responsabilità
Per quanto possa sembrare assurdo domani scrivere fidiamo la Cina potrebbe anche liberare la Corea del Nord dal suo tiranno rimpiazzandolo con un regime meno paranoico così il quotidiano
Francese a proposito della ruolo della Cina in questa crisi votiamo pagina ci vogliamo occupare in chiusura di Russia ci sono stati i funerali di Anna Politkovskaja la giornalista uccisa sabato scorso a Mosca
Marco Pannella non sapete vi ha partecipato
Abbiamo trovato su diversi quotidiani resoconti del dell'ultimo saluto ad Anna Politkovskaja le Monnet parla oggi con una corrispondenza di Madeleine vattela migliaia di russi hanno assistito ai funerali della giornalista assassinata
Il quotidiano francese non manca di sottolineare l'assenza le al al ai funerali del potere russo nessun responsabile politico
Di alto rango era presente
E invece c'erano diversi diplomatici stranieri organizzazioni non governative giornalisti lettori che hanno formato una lunga fila di attesa per raccogliersi davanti alla bara
E poi le Montughi che anche il commento di un collega di Anna Politkovskaja che dice per far riflettere sulla democrazia in Russia ci vuole l'assassinio di una giornalista
E a proposito di Anna Politkovskaja va anche segnalato un bell'intervento pubblicato da Libération ieri firmato da Emanuel Vallon professore di Sociologia
All'università di Parigi messaggio di Politkovskaja all'Europa anche se Putin è solo uno spettatore è lui che ha costruito la scena del crimine scrive
L'autore perché perché l'impunità garantita agli assassini dei giornalisti e la protezione accordata ai torturatori dei ceceni hanno come fine di insegnare nuovamente al popolo russo
Il silenzio e la paura e tempo che l'Europa decida quale messaggio ascoltare quello di Putin o quello di Anna Politkovskaja
Che con i suoi articoli raccontava per l'appunto questa Russia normalizzata da Vladimir Putin
Sempre a proposito di Russia c'è la questione la caccia ai Giorgianni nell'ambito dall'ampio ampia crisi
Diplomatica tra Mosca e Tiblisi e vogliamo recuperare un un articolo che ci siamo dimenticati di segnalare ieri sempre
Dalle Monda proposito
Di questo articolo in cui si fa reso conto delle persecuzioni nei confronti di Giorgianni ma soprattutto c'è una foto di una manifestazione c'è stata russe organizzata dal Partito radicale transnazionale è stata repressa dalla polizia
Con l'arresto di alcuni militanti del partito radicale lo si vede dalla spilla appuntata
Sul petto di uno degli attivisti democratici arrestati perché dicevano sostanzialmente Giorgianni siamo con voi abbiamo concluso da David Carretta un buona giornata l'ascolto di radio radicale