Una politica europea per l'energia

Comunque su quelli che non vogliono allora diamo inizio queste
Tavola rotonda sulla politica europea perenne Jiang cominciando a dare la parola al ministro Bersani
Grosso modo tutti avranno cinque minuti di tempo per intervenire perché siamo in tempi piuttosto stretti il ministero ci deve lasciare poco prima delle sei le
Ma io salutando innanzitutto il commissario ringraziando tutti quanti per la presenza
Cinque minuti ovviamente cerco di stare all'essenziale
Noi abbiamo bisogno di una forte forte
Sviluppo di una dimensione europea della politica energetica
Questo attiene ai compiti certamente la commissione Telekom degli stati membri e attiene anche la responsabilità delle impresa che devono sempre più ragionare in quella contesto in quella dimensione
Dobbiamo fondamentalmente mettere le basi per la sicurezza degli approvvigionamenti in un contesto che vedrà una sempre maggior dipendenza dell'Europa d'arresto del mondo oggi una dipendenza al cinquanta per cento sarà all'ottanta per cento
Questo significa
Affrontare un problema di dimensione assolutamente strategici
Io
Non riprende i temi del del del libro verde abbiamo condiviso quell'impostazione abbiamo discusso e discutiamo ancora in tantissimi appuntamenti poi quella dell'energia uno sorta di compagnia di giro no che si ritrova sempre simpaticamente
Però i punti quindi vado vado all'essenziali punti su cui sviluppare iniziative nei prossimi mesi prossimi anni a nostro giudizio sono essenzialmente cinque o sei
Il primo è passare dal libro verde un piano d'azione ne abbiamo parlato col commissario utilissimi incontro di cui lo ringrazio abbiamo avuto pochi minuti fa
Un piano d'azione per l'Energia che riesca a darsi obiettivi flessibilità per raggiungerli riconoscimenti specificità però degli obiettivi
Condivisi e che siano in grado d'inglobare anche tematiche che sono di profilo ambientale e di pur
Profilo di politica della concorrenza noi il prossimo piano d'azione dobbiamo trovare alcune sintesi per queste Poli
E quindi creare anche i tavoli necessari sufficienti a determinare queste sintesi anche a livello europeo
Secondo tema secondo punto quello della sicurezza degli approvvigionamenti e del costo degli approvvigionamenti qui dicevo il commissario ci vuole con l'aiuto agli stati membri l'ostruzionismo sta da parte di Stati membri o con un colpo di reni
Dobbiamo parlare certamente con una sola voce nel dialogo coi Paesi produttori
Perché nessuno si salva da solo
E dobbiamo cogliere la risorsa di quattrocentocinquanta milioni di consumatori per sviluppare delle politiche che si facciano leggere un po'anche dal mercato che un mercato assolutamente diciamo inafferrabile
Parlando commissario poco fa dicevo una delle grandi priorità che abbiamo sulle quali lavoriamo con convinzione che all'efficienza energetica e risparmio energetico
Deve poter trovare una declinazione anche in termini messa sul mercato cioè di avere dei piani di risparmio energetico ai sensi del genetica tenerne cassetto ma insomma che spazza anche applicare che l'Europa ragiona anche per non essere totalmente subalterno dinamiche dei mercati
Così anche tema forse più Complesso ma altrettanto significativo elaborazione lancio anche di nuove forme di contrattualistica
Di tipo diciamo sì curativo che possono proiettare ecco segnalare al mercato la possibilità di interventi in termini di maggiore sicurezza e certezza di approvvigionamenti quindi la sicurezza
La il protagonismo della della dell'unione in termini di politica di sicurezza di approvvigionamento di basso corso del Polo regionalmente
Altro punto il dialogo con i Paesi limitrofi noi dobbiamo allargare l'area di collaborazione stiamo l'abbiamo lavorato sui Balcani bisogna che riprendiamo o con i Paesi dell'Europa del Sud Est
E che ci affacciamo con una politica significativa nella alla sponda altra sponda del Mediterraneo
Di queste diciamo comunità energetica
Euromediterraneo abbiamo ribadito l'intenzione oggi il commissario come impegno che formale a costituire terminare qui a Roma in Italia diciamo la segreteria il punto di raccordo perché crediamo di dover svolgere una funzione particolare in questa in questa in questa area per motivi che non sto a Rho
A descrive
Dobbiamo che fare qualcosa dal punto di vista della convergenza diciamo del delle politiche infrastrutturali scale europea
Io credo che l'esempio che sulle grandi politiche per il caso del quale saremo colti quanto europee sempre più dipendente i prossimi anni
Noi sia per ragioni di sicurezza sia per ragioni di di di mercato dinamica concorrenziale
Dovremmo a vere insomma ecco un sistema di di visto casi riserve condiviso delle politiche di maggiore dialogo anche attorno ad obiettivi europee da consolidare assieme
Altro punto noi abbiamo il mercato interno da completare
Io dicevo il commissario
Questo
A noi noi abbiamo fatto noi italiani ha fatto dei passi rilevanti in termini normativi folle più di altri paesi europei
Ecco
Io gli ho detto così noi vogliamo andare avanti
Non ci piace molto il concetto di reciprocità anche quando siamo costretti a usarlo perché sappiamo che questo concetto
è un concetto che inevitabilmente ti mette dalla parte del freddo
E quindi politiche di sviluppo del mercato interno che consenta delle forbici troppo ampia fra diverse soluzioni portano ad invocare le reciprocità era responsività portoni invocare soluzioni difesi
Quello il passo che si fa bisogna farlo il più possibile armonizzati
Se vogliamo determinare una dimensione europea questa è la nostra convinzione
Questo vale per le politiche
Energetiche vale anche per le politiche la contendibilità per esempio normative sull'OPA su uno incidono come sappiamo che sul mercato Energia sono concorrenza differenza molto ampio a livello europeo
E noi siamo per favorire la costruzione non di campioni nazionali ma di Campione europee
E quindi di accompagnare il processo di integrazione con la soggettività anche all'atto d'impresa che ci consegni un mercato abitato da soggetti da soggetti di dimensione europee
Un altro punto
Riguarda gli energivori
E ancora una volta il suo tema l'abbiamo sollevato il commissario come lo stiamo sollevando nei rapporti bilaterali che abbiamo con gli altri paesi membri
Qui bisogna che razionalizziamo un punto forse a noi ci arriviamo prima era separazione giallo perché abbiamo un'urgenza più marcate di quelle di altri Paesi europei
Però ecco o
Il continente l'Europa
Sa di non poter perde alcune produzioni tipo diciamo così strategico lo sa e ogni paese me poi lo sa e quindi ognuno sta aggiustandosi delle soluzioni
Fantasiose comunque sempre temporanee precarie
Fino alle menti che poi finiscono per deformare le regole di mercato
E che costringono ad aggiustamenti che poi non a imitazione al ribasso aggiustamenti ecco questo è un tema da prendere in mano rapidamente
Da affrontare razionalmente da circoscrivere e da assumere all'incrocio fra politica energetica politica industriale quelli della concorrenza ma questo è solo un tema la politica la concorrenza perché è un tema politico industriale sto qua
Infine Kyoto
Noemi
Abbiamo segnalato che diciamo c'è un problema di approfondimento comune sulle prospettive due mila e dodici in avanti qui c'è un problema di vedere come si trova una sintesi composizioni come quelli paesi come e Stati Uniti con Paesi emergenti
Perché diversamente e la credibilità il processo viene viene compromessa e c'è un problema di vedere come non si determinano e la cosa è successo nel passato
Sta succedendo diciamo che nell'attualità delle situazioni a scala europea che sono riteniamo abbastanza discorsi senso che
Non sempre riconoscono regole uguali dal punto di vista della situazione di fatto
E caricano tutto il sistema su una parte diciamo di produzione sia di produzione elettrica e cosa che c'ha provocato e si provoca degli squilibri riguardo quindi questo tema adesso noi stiamo cercando come il Paese attualmente di di di stare nel solco dicessero adempienti cercando di eliminare le punte di contraddizione più evidenti però è chiaro che su questo tema bisogna fare un ragionamento diciamo molto concreto molto su io finisco dicendo Alitalia concerto commissario avrà nei prossimi mesi una posizione solidamente saldamente convintamente
Europea
Perché percepisce che il suo problema non sono le sole da sole percepisce anche che nemmeno la Germania nemmeno la Francia e nemmeno gli altri paesi nel breve o nel medio potranno risolversi solo da soli grazie
Grazie
Mi sembra che il ministro Bersani lei ha tracciato un quadro molto precise concisa di quello un programma europeo per l'Energia allora io chiedo
Al commissario Piebalgs lo condivide e soprattutto il loro ritiene realizzabile in questa Europa venticinque visto che da trent'anni ci si trova con la politica energetica comune ancora non ci si è riusciti
Basta forse anche un po'a trecento parte sebbene sessuale viste invece era un tempo analogo ecco San me ne stavo chissà di un'altra tra Adriano alzata Accio vecchi nozione più in forze soffro mi ha ospitato fare crisi charter Sama Anpac Alessandra l'avanzata assenti ai primi quota ah sì inserti fuori S capo Inter De Pace
Strappo dei testi scrivessi sociale
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A questo punto a dare la parola Alessandro Ortis presidente dell'Autorità per l'Energia e sentire appunto come la vede questa roba
E questa Italia ma noi abbiamo avuto un interessante incontro proprio poco fa col commissario
E penso di potere
Sviluppare di nuovo una serie di punti che abbiamo toccato con lui poco fa nel senso voi delle conservazioni ed egli dell'esortazione anche che venivano dal ministro Bersani
Innanzitutto
C'è un trovati d'accordo sul fatto che siamo ancora insoddisfatti
Per il livello nello stato d'avanzamento delle liberalizzazione dell'apertura dei mercati a livello europeo e che c'è altro da fare
Ma c'è altro da fare
Non ci sono percorsi a ritroso quindi proseguire sulla strada dell'apertura dei mercati e dello sviluppo della concorrenza non solo dal lato della domanda il primo luglio del due mila e sette è segnato sotto questo aspetto ma dal lato dell'offerta ecco dunque l'importanza delle armonizzazione in modo che gli operatori abbiano un quadro sempre più armonizzato
E un Carrey no su cui sviluppare in modo offre il massimo delle loro capacità competitive quindi il superamento di assimetria
Che riguardano anche l'implementazione delle direttive tempi e interpretazioni degli stessi fra i vari Stati membri assegni assimetria ancora esistono che vanno superate
E in questo senso naturalmente abbiamo toccato più il ruolo che compete ai regolatori nel senso che abbiamo notato l'apprezzamento del commissario per questo approccio che ci siamo immaginati inventati e che perseguiamo con l'appoggio della Commissione questo approccio regionale per dare come dire nuovo impulso al cammino pragmatico verso la creazione del mercato unico europeo come si sa sia per i caschi per l'elettricità
Ci sono dei gruppi di lavoro dei regolatori a livello regionale proprio la tesi a superare pragmatico pragmaticamente già nel nei rapporti di cross border le difficoltà che ci sono ancora gli ostacoli che ci sono ancora a progredire verso il mercato unico
Complessivo europeo in questo senso l'importanza dell'armonizzazione dei ruoli dei regolatori delle autorità all'interno dello del Unione Europea ci troviamo ancora di fronte a assimetria anche per quanto riguarda il potere i livelli di dipendenza che era dell'intendenza i ruoli dell'autorità
E in questo senso Chen permessi di segnalare alla commissario l'opportunità secondo noi di dare valore invitare
Importanza il ruolo alla già esistente Consiglio europeo dei regolatori e allergie che il Gruppo dei regolatori che lavoro insieme alla Commissione all'interno della commissione per sviluppare ancora di più una interlocuzione un apporto collegiale dei regolatori in questo senso e quindi anche la loro capacità organizzativa di operare a livello di Consiglio europeo dei regolatori che ricordo fu costituito alcuni anni fa
Prima su base volontaristica su iniziativa proprio dell'Italia della Spagna
In questo senso quindi dare valore a ciò che è stato già immaginato riconosciuto come ruolo dei regolatori europei nel Sud-Est Europa dove per trattato
Che regola i rapporti in quella quello scacchiere
è stato istituito un board dei regolatori
Che si occuperà del dello sviluppo della regolazione in quell'area naturalmente cercando al massimo anzi impegnandosi al massimo di armonizzare la al a quella europea in questo senso abbiamo avuto la presa vento del commissario anche per l'iniziativa che abbiamo assunto per il gruppo di lavoro di tutti i regolatori del Mediterraneo mentre che che anche sullo scacchiere meridionale quindi non solo su quello orientale Ester verso la Russia
E nel Sud-Est Europa ma anche nello scacchiere importante del bacino mediterraneo si sviluppi quel supporto anche dei regolatori a quell'indirizzo strategico delle armonizzazioni che veniva considerato importante essenziale sia dal commissario
Che dal ministro naturalmente è un interesse forte dei regolatori a che si sviluppino anche le infrastrutture sì che la competizione si possa sviluppare grazie anche alla disponibilità consistente sovrabbondante di capacità infrastrutturale mi riferisco alle reti mi riferisco dai sistemi di approvvigionamento alla diversificazione dei sistemi di approvvigionamento legacy anche rigassificatori ecco in questa logica naturalmente la nostra posizione sull'unbundling dei monopoli tecnici
è stata ulteriormente ricordata è chiarita
Il ministro l'ha già detto l'importanza anche di un'armonizzazione nel trattamento delle industrie energivore fa parte di questo il percorso delle armonizzazioni verso un'apertura sempre più compiuta dei mercati e infine ci siamo permessi anche di evidenziare l'esperimento italiano
Condotto a valle dei dei decreti
Ministeriali affidati nella loro esecuzione l'autorità a favore dell'uso razionale intelligente dell'energia mi riferisco a i meccanismi di mercato flessibili
Dei certificati bianchi che come molti sanno è stato avviato comprimari completa applicazione nel due mila cinque e ha dato dei risultati significativi superiori al ai target che ci siamo dati per il due mila cinque quindi sono stati ristabiliti i nuovi target
E noi siamo confidenti che questo meccanismo di mercato
Che peraltro segnalo è sta to particolarmente apprezzato anche durante il bordo forum dei regolatori mondiale che si è tenuta la settimana scorsa a Washington probabilmente avrà un'attenzione anche da parte dei colleghi negli altri paesi europei si che si possa davvero costituire non solo mercato italiano dei certificati bianchi ma un mercato europeo dei certificati bianchi come si sta facendo
A a supporto dei certificati verdi quindi lo sviluppo del energie rinnovati naturalmente siamo permessi anche di segnalare il commissario alcuni problemi di maggior dettaglio che certamente non interessano
Questa platea ne cito uno per tutti l'intero Tirso compensation
Per fare in modo di a poter adottare un sistema che sia più fare e più né e ne ho e molti meno oneroso per i consumatori italiani
A questo punto diamo la voce ai protagonisti del mercato cominciando con Fulvio Conti dell'ENEL
Che è stato tra l'altro protagonista recentemente di un tentativo di crearlo questo famoso campione europeo tentativo
Che per ora non è riuscita tra l'altro ci piacerebbe sapere se nel frattempo ha ci sta ancora provando visto che le indiscrezioni sulla stampa francese dicono che in realtà lei ci sarebbe ancora trovando
Grazie
In realtà era è già un campione europeo sottotono vuole giocare in serie A non essere bene adesso cercherò di argomentare
Questo tema nell'altra
Il tema non è soltanto nel tema l'Italia nel contesto europeo nel contesto di una politica gli approvvigionamenti delle delle energie ahimè naturalmente fortemente dipendente dalle importazioni in Italia
Più del novanta per cento della regia importata in senso assoluto e di questo l'ottanta per cento è sostanzialmente fornito da idrocarburi di cui l'Italia possiede pochissimo per cui una iniziativa europea assolutamente necessaria e di questo credo tutti siamo consapevoli anche dagli interventi precedenti non devo ripetermi
Devo dare atto peraltro Andris Piebalgs di di sta facendo di stare attivando una serie di di di politiche che vanno in questa direzione
Dobbiamo evidentemente supportarlo nel suo lavoro a Bruxelles e perché queste politiche diventino una comune politica energetica del sistema europeo il libro verde che parla di sostenibilità di competitività e di sicurezza di approvvigionamenti va in questa direzione credo che ne stia già facendo la sua parte
Lo sviluppo e sostenibile in casa del soltanto per citare alcuni numeri dal mille novecentonovanta ad oggi non abbiamo ridotto del venti per cento le emissioni di CO due ancora prima che si parlasse di Kyoto
Abbiamo ridotto dell'ottanta per cento l'emissione di esso due vie nove x sono numeri impressionanti sono stati fatti sulla base di programmi di ambientalizzazione su cui è nella investito più di quattro miliardi di euro in termini di efficienza energetica crediamo di avere attivato una serie di programmi che fanno dal dall'installazione del contatore digitale in trenta milioni di famiglie di industrie per consentire a ciascuno di dei consumatori di modulare la propria esigenza energetica promuovendo efficacemente il risparmio energetico ma dall'altra parte abbiamo anche aumentato
In modo chiaro e netto la efficacia e l'efficienza dei nostri impianti di generazione perché stiamo passando
Da impianti prevalentemente basati su olio combustibile con un rendimento del trentanove per cento delle kcal in kilowattora impianti
A carbone pulito con una efficienza del quarantacinque per cento e con una riduzione confermata scientificamente dell'ottanta per cento di tutte le emissioni inquinanti
Il problema la nostra dipendenza energetica evidentemente è pareva lentamente vista in un oggi in una logica elettrica
E si commette un errore fatale
Dal due mila due mila cinque il consumo di petrolio per la parte elettrica è diminuita di duecento mail duecento mila barili giorno
La parte trasporti aumentato di quattrocento mila barili
Dobbiamo evidentemente cercare di essere più sereni nel giudizio nei confronti di oggi elettriche lavorare così come stiamo facendo per migliorarci tu ulteriormente ma affrontare i veri temi del ambientalizzazione che sono prevalentemente a mio giudizio le trasmetto sport nel settore rinnovabili crediamo di aver fatto una grande grande sviluppo stiamo investendo il in Italia un miliardo e quattrocento milioni di euro per migliorare la nostra aumentare nostra quantità di energia prodotta da fonte rinnovabile nel settore dell'eolico nel settore dell'idroelettrico nel settore la geotermia
Ultimamente anche nel settore delle biomasse
E ci confrontiamo con la dura realtà quotidiana di un Paese che fa un gran parlare del bisogno di spingere sulle rinnovabili
Ahimè quando si tratta di attivare investimenti
Tiro fuori il peggio di sé con tutta una serie di procedure amministrative particolarmente vincolanti e in qualche modo di ostacolo dobbiamo in qualche modo migliorare la fruibilità richiesto enorme massa di investimenti per spingere efficacemente nel Saggiatore rinnovabili ma dobbiamo pure renderci conto che si fissiamo obiettivi irrealistici
Di raggiungere dalle rinnovabili Massimo del ventidue per cento del totale la produzione d'energia elettrica ci stiamo dando degli obiettivi non realizzabile meglio avere obiettivi certi realizzabili che possono effettivamente poi beneficiare far beneficiare tutti i nostri concittadini ma per fare questo abbiamo bisogno anche di arrivare ad avere una armonizzazione dei sistemi di incentivazione per produzione di energie rinnovabili che oggi come oggi non abbiamo abbiamo nemmeno all'interno del nostro Paese certamente non ne abbiamo a livello europeo nonostante questo il ventisei per cento oggi della nostra energia prodotta in Italia viene da rinnovabili che sono ancora una volta la somma di idroelettrico e di altre fonti e stiamo attivamente cercando forme di energie alternative abbiamo qui presente Enea nella persona del suo presidente con quale stiamo sviluppando un progetto di solare termico in Spagna sono riuscite a realizzarlo in un anno e mezzo l'abbiamo Progetto fermo da due anni che non riesce ad avere una firma con l'esazione da parte di un ministero se questo motori
Procedere lascio a voi giudicare abbiamo la possibilità di investire attivamente proficuamente anche in altre parti d'Europa per il quanto opportunamente ricordava il ministro immaturo
Molto chiaro di apertura del mercato su questo robot ci vedono già presenti non siamo già attivamente presenti in paesi come la Romania la Bulgaria abbiamo fondate opportunità di sviluppo in Grecia in Turchia su cui stiamo cercando di entrare in questo in questo periodo e siamo già presenti sia nel mercato iberico sia nel mercato del nord Europa attraverso la presenza in Francia quindi risponderà la piccola provocazione
Dire addio nasce dal sellino siano già un campione europeo in questo senso
Il punto fondamentale che dobbiamo però concorrere in mercati con normative comunitarie assolutamente simmetrica e non è possibile che varcato il confine ci possono essere barriere all'ingresso di operatori come ENEL oppure attività svolte a contrastare nell'interesse dei consumatori attraverso l'allargamento dei mercati quello che avviene puntualmente in questi giorni nei mercati nordeuropeo del dalla Francia dal Belgio che sia emblematico di una percezione nazionalistiche patrio patriottarda di un po'di un fan amano che assolutamente globale se non limitata alla sola Rocco dobbiamo spingere qui è un argomento che abbiamo trattato con a Andris Piebalgs diverse volte ad avere un no un sistema di regolazione unica per tutti i paesi con sistema armonizzato di regolazione per lo sviluppo ordinato del del regole in base al quale poi si si decide di investire in vari paesi che evidentemente prevenga anche questa degenerazione del tutto nazionalistica di
Paesi che considerano il loro sistema inviolabile all'esterno le alleanze che si stanno sviluppando tra
Sonatrach e Gazprom ed altre che possono arrivare lentamente devono spingerci tutti a leggere in modo coeso non credo ci sia bisogno di un mi sta bene e oggi abbiamo già amministra emerge signor Piebalgs
Dobbiamo dargli gli strumenti e i poteri di intervento nelle singole legislazioni per poter favorire uno sviluppo ordinato dei nostri dei nostri
Merk grazie
In quanto alla sicurezza dell'approvvigionamento bene gran parte è stato già detto ma ritengo opportuno sottolineare come c'è bisogno di rigassificatori certamente per diversi diversificare le fonti di approvvigionamento unitaria ma non credo che ce n'è bisogno soltanto attraverso la possibilità di avere licenze di costruzione dobbiamo veramente arrivare a farli quindi dobbiamo avere e sulla continuità amministrativa che consente ad un investimento di arrivare dal momento che la decisione fino al momento delle effettive implementazione
I casi dei rigassificatori fino ad oggi sono ahimè casi negativi in questo senso
Le tappe dei colleghi della British Gas con cui ed ha cercato di fare l'impianto a Brindisi qui in aula in in sala che possono testimoniare di come è facile parlare difficile realizzare cose ma detto queste ammesso che la cabina di regia che a cui affido molta molta speranza che Possa come dire superare queste difficoltà di tipo a strutturale amministrativo in Italia per realizzare questi investimenti
Ammesso che questa cabina di regia consente di arrivare a questo io dico anche che per avere una politica le peggioramento del gas bisogna anche essere grandi abbastanza da poter permettersi e andare nel captare in Egitto in Russia in Algeria e negoziare con i Paesi produttori gli approvvigionamenti
Vedo troppi piccoli imprenditori che si improvvisano importatore di gas senza avere alcuna cognizione di causa dobbiamo necessariamente lasciare che i grandi operatori siano messi in condizione di poter completare la la catena di valore che va dall'estrazione del gas fino all'arrivo al grasso in Italia e quindi avere non soltanto in mente il problema dei rigassificatori ma anche quello delle lecco fattori o delle tubazioni
Dobbiamo necessariamente spingere l'acceleratore sugli investimenti alternativi al riassetto e produzione di energia elettrica il gas per la produzione di energia elettrica è un lusso che non ci possiamo permettere o quanto meno non ci possiamo permettere nella misura assolutamente
Straordinaria che noi abbiamo in Italia il sessanta per cento oggi tendenzialmente il settanta per cento dell'energia che sarà prodotto in Italia prossimi due anni dirà diventerà Energia prodotta da gas non ci possiamo permettere
Questo lusso dobbiamo investire energie alternative il carbone carbone pulito
è la risposta insieme allo sviluppo delle tecnologie rinnovabili e infine dobbiamo convogliare il più possibile somme per le ricerche lo sviluppo
E dobbiamo farlo in maniera centralizzata in maniera non polverizzata questi sono progetti che richiedono enormi somme di danaro dobbiamo spingere anche con il supporto dovrà Unione europea che ha fondi a disposizione perché questi vengono penalizzati in progetti come quello che abbiamo annunciato anche oggi su base sperimentale per arrivare ad una emissione zero nel nostro processo di combustione dei combustibili ci stiamo lavorando noi vorremmo essere supportati degnamente
Dignitosamente da parte del del dei vari ministeri italiani ma è anche e soprattutto dall'Unione Europea se noi riusciremo a fare questo
Crediamo di aver prodotto un sistema virtuoso è un esempio di apertura del mercato italiano a vantaggio di tutti i consumatori europei grazie
Grazie ora la parola Paolo Scaroni al quale tra l'altro vorrei chiedere se è d'accordo con quanto diceva Conti cioè produrre elettricità da gas russo che non ci possiamo permettere
Ahimè si son d'accordo lo dico tra da venditori di gas io resto convinto che il nostro Paese si è incamminato troppo sulla strada del gas ed elettricità e questo aggiunge un elemento di debolezza
Al nostro sistema energetico ma fatemi innanzitutto dire che sono d'accordo sul programma in sei punti che ha illustrato il ministro
Sono anche d'accordo sia con il commissario Piebalgs che con il presidente Ortis quando hanno parlato di armonizzazione europea
Dei provvedimenti cosa assolutamente necessaria sia per non privilegiare alcuni prese persi penalizzarle delle altre sia perché soltanto un mercato armonico europeo
Ci dava garanzia di tutta l'energia che vogliamo a prezzi competitivi e con quella sicurezza di approvvigionamento che i nostri cittadini di ci chiedono
Io vorrei dirvi due parole sul gas magari dirò cose che son già state in qualche modo dette ma forse ho qualche dato in più non fa male anni all'inizio degli anni novanta in Europa si consumavano trecento miliardi di metri cubi di gas
Oggi se ne consumano cinquecento
E
Si sta andando velocemente a consumarne settecento sospinti da Kyoto innanzitutto Kyoto per dire la semplice
Vuol dire più gas e meno carbone e quindi sia perché del nucleare verrà chiuso e verrà sostituito da gas
Naturalmente il sistema elettrico il principale responsabile di questa crescita ma non è solo questo nel frattempo la produzione europea continua a diminuire Inghilterra e Olanda
Che non esportatori di gas cominciò a diventare importatori la produzione italiana scende a ritmi vertiginosi più del dieci per cento l'anno
E l'Europa che consuma il venti per cento per il gas al mondo ne produce il due per cento
Questo dà un'idea del tasso di dipendenza vi sia un po'doccia ministro e allora che fare va di fronte a noi abbiamo dei paesi produttori soprattutto quelli limitrofi Annoni
Che hanno delle società di Stato sempre più ricche
Sempre più potenti il che giustamente giustamente dal loro punto di vista vogliono conquistare la catena del valore del loro gas perché i gas e i loro
Scendendo a valle possibilmente arrivando fino al consumatore finale e non ambizione di intermediari dicono ma il fondo Gassendi ombre lo prendo io
Fino in fondo la catena
Questa è una cosa che non so sei ai cittadini europei piaccia all'ENI certamente piace poco per questo mestiere lo facciamo noi e quindi ci piacerebbe continuare a farlo evidentemente
Loro in tutto questo di fronte a questa nostra dipendenza io credo che l'energia e soprattutto il gas dei da
Abbia la recita di esser vista non solo più come un tema strettamente economico con le ricette che applichiamo a tante altri temi della nostra attività di tutti i giorni ma vada vista
Come si potrebbe vedere la difesa una sovranità nazionale perché merita quelle visioni a lungo termine diec'anni quindic'anni vent'anni che questo mestiere richiede
Allora una politica europea che fondi solo ed esclusivamente sulla regolazione dei mercati interni mi sembra non sia la risposta
Ai tre temi fondamentali che dobbiamo sempre avere in mente avere tutto il gas che ci serve
Ai prezzi più concepiti tipi possibili e con quella sicurezza di approvvigionamento che abbiamo capito l'inverno scorso e fondamentale ce lo ricordiamo l'inverno
Con l'Ucraina e la Russia beh cose del genere vorremmo che non si ripetessero più questo non vuol dire che dobbiamo prendere il processo di liberalizzazione e stravolgerlo o buttarlo via o o far passi indietro dico dobbiamo tra guardarlo con questa nuova situazione che si è venuta a creare
Nel mercato europeo
A me sembra sia indispensabile
Una politica europea dell'energia che assicuri la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas
Nuove pipeline s'nuove nuovi rigassificatori ma commentare dicesse Fulvio Conti dobbiamo guardare cosa c'è dietro rigassificatore perché il vero problema che ma anche il gas liquido nel mondo non tanto i rigassificatori quindi bisogna sapere che cosa Enrica significherebbe o
Dobbiamo interconnettere l'Europa
Noi dobbiamo far sì che la Spagna che beata lei ha saputo costruire sette rigassificatori quando voi siamo ancora con il nostro del mille novecentosessantacinque lì fermi al palo beh quel gas li posso venire anche da noi
E quindi la la creazione di infrastrutture europee e assolutamente fondamentale
E da ultimo vogliamo anche perseguire una politica di efficienza energetica come dice il commissario Piebalgs io preferisco dirà anche di risparmio energetico che è fattibile si può fare si deve fare
Ed è la miglior risposta che possiamo dare
Ai tempi ambientale
Concludo dicendo che sembra a me che tutti i temi che noi trattiamo
I in ogni nostro paese sull'energia non possono che prendono la dimensione europea
Da tutti i punti di vista e anche la nostra regolazione deve aprire un respiro e un passo europeo non è possibile
Che la regolazione italiana sia diversa da quella tedesca sia diversa da quella francese sia diversa da quella belga dobbiamo procedere di pari passo per creare un grande mercato europeo dell'energia che dialoghi con i produttori da cui dipende Remo forzatamente per i prossimi dieci quindici vent'anni su una base di un rapporto di forza paritetico grazie
E adesso Umberto quadri no dietro
Grazie ricordo che
Quando conosciuto per la prima volta il commissario Piebalgs era circa un anno fa
Il commissario mi disse
Mi domando come mai abbiamo fatto tanto per a liberalizzare il mercato dall'energia e tutti si lamentano
è uno dei settori in cui si è più fatto di in termini di di direttive e di cambiamenti eppure sembra così lontano l'obiettivo Nutella creazione di un mercato europeo unico efficiente coordinato e poi ho visto molte delle riflessioni del di quella giornata riflesso nel nel libro verde che è stato emesso qualche mese dopo oggi vorrei fare qualche commento aggiuntivo quelli che feci quel giorno con riferimento proprio alle indicazione del libro verde ma innanzitutto la più grande carenza per arrivare ad un mercato europeo delle energie che le regole tra i vari mercati sono troppo diverse le direttive europee sono troppo vasche
E lasciano ai singoli Paesi impossibilitati realizzarla stando nei limiti delle direttive europee con risultati molto differenti da un paese all'altro
Questo deve essere cambiato se si vuole arrivare ad un mercato europeo dell'energia
E quello che chiedo non è una generica a un armonizzazione ma molto di più
Ci vuole una roadmap che dica in tempi precisi qual è il punto d'arrivo a cui si vuole arrivare etica e le regole a cui tutti i Paesi europei devono uniformarsi
Se questa base minima
Non ci sarà tutto il resto illusorio pensare di creare poi un vero mercato europeo e domandarsi poi come mai
Tutto questo ci lascia insoddisfatti diventa una conseguenza per la mancata attuazione della omogeneizzazione delle regole posso fare qualche esempio
Le reti grande dibattito sul Col de come devono essere trattate anche qua penso che sia imperativo che regole comuni che vengono adottate per tutti i Paesi europei e tutti i Paesi si uniformano per stare organizzazione del mercato retail che sarà il punto del due mila sette
Ogni paese sta facendo le proprie regole la Francia sta tornando indietro ad un mercato sostanzialmente ha regolato
E questo compatibile con il mercato unico europeo assolutamente no
E libero ogni paese di dettare delle regole di ritorno alla tariffa io non credo sia possibile se la Commissione non interviene e non pone degli obiettivi precisi a questo riguardo non ci sarà mai un mercato europeo dell'energia
CO due il modo con cui il protocollo di Kyoto è stato attuato dei singoli paesi europei e sostanzialmente diverso
Questa crea delle norme distorsione della concorrenza e pensare dopo di avere un mercato libero e competitivo su scala europea è totalmente illusorio
Incentivi alle rinnovabili Azioni Paesi si inventi propri si creano ulteriori distorsioni alla concorrenza e non voglio parlare mix energetico
Sì alcuni Paesi proibiscono rendono praticamente impossibile investimento in alcune fonti di energia col parlare di differenza di costo di produzione e differenze e quindi del mercato dell'energia è una logica conseguenza
Quindi questo i e quello che io definisco il livello minimo di sopravvivenza
Se vogliamo parlare di mercato dell'energia ci vogliono non generiche direttiva comunitaria ma regole precise uguali per tutti i Paesi che oggi non ci sono e non s'intravede anche anzi vedo un processo di involuzione sul proprio sulla su questo campo
Il secondo livello e quello delle interconnessioni non esista un mercato europeo perché i paesi non sono di fatto interconnesse
I collegamenti sono condizionati dalle barriere geografiche ci sono le Alpi ci sono intere nei c'è una manica e ci sono gli stretti del Nord esiste un'unica placca continentale dove effettivamente interconnessione sono abbondante i prezzi di fatti
Sono uguali tra Germania Francia Polonia centro dell'Europa nelle altre aree europee i prezzi sono diverse
Ora il modo con cui noi abbiamo regolato l'interconnessione fino adesso con delle aste che era praticamente portano tutto il differenziale di prezzo tra un mercato all'altro a favore del gestore della rete sono contrarie al principio di creare dei gruppi europei che pianificano a livello europeo il proprio mix energetico
è necessario se si vuole creare effettivamente un mercato europeo
Competitivo libero avere la possibilità di avere contratti di lungo termine sulla linea di interconnessione e favorire l'ampliamento della nuova linea interconnessione però se puntiamo solo sull'ampliamento sappiamo che ci vorranno e cinque agli otto forse dieci anni per avere una maggiore capacità di interconnessione sull'inesistenti è possibile cambiare la regola del gioco
Perché l'attuale sistema a mio avviso non ha portato ad una reale uniformazione del dei prezzi di mercato l'incentivo dato il gestore della rete a fare nuovi investimenti si scontra con le capisco le difficoltà pratiche di fare questo investimento
Ecco se questi due Problemi livello normativo livello fisico di interconnessione saranno risolti beh allora affrontare poi il grande tema della politica energetica a livello europeo diventa non solo fattibile ma anche molto auspicabile ritengo però che a voler affrontare solo il tema della politica energetica senza aver risolto i problemi di base
Possano incontrare delle serie difficoltà in futuro e non voglio essere troppo pessimista in questo perché ci sono delle cose
Che possono essere realizzate ma sarebbe curioso che si voglia realizzare le cose più difficili quindi un piano energetico europeo
Una pianificazione del mix a livello europeo un piano nucleare a livello europeo e poi lo si riesca a mettersi d'accordo su come devono essere regolate a livello europeo le reti e le interconnessioni
E conclude questo primo giro di tavola Emma Marcegaglia
Grazie e buonasera a tutti anch'io saluto il commissario devo dire che sono state dette è stato detto praticamente tutto e devo dire che e dagli interventi che mi hanno preceduto esce una istanza molto forte che io stessa condivido cioè quella della necessità di una politica energetica europea
Devo dire però non sono molto d'accordo con quanto diceva prima Umberto Quadrino dirlo come dire è facile che sia un'esigenza sentita da tutti è vero
Il problema appunto come fare che piano di azione fare che cosa sono le quali sono le premesse che servono per avere un vero
Mercato europeo e se noi guardiamo come dire le direttive che sono state emanate le prime del novantasei sul settore lette quelle successive novantotto
E vediamo qual è il risultato effettivamente vediamo ancora un mercato sostanzialmente frammentato a livello europeo
Un mercato scarsamente integrato e dove appunto alla fine ci sono ancora a simmetria negli stati membri molto fa parte quindi l'obiettivo di a vere un mercato unico contendibile dall'alto dell'Offerta competitivo che dia come dire
Prezzi concorrenziali è ancora un obiettivo lontano
Io credo e sono d'accordo su questo che il primo punto la prima cosa da fare è che l'Europa emetta direttive non così a maglie larghe le direttive come dire fino ad oggi sono direttive che lasciano troppo spazio
All'interpretazione sono spesso frutto di compromessi ecco io credo che qui non ci sia tanto la responsabilità della commissione quanto spesso la Commissione la la responsabilità invece dei singoli Stati membri che vogliono tutelare la loro in qualche modo la loro volontà di decidere loro possibilità di decidere però fino a quando noi andiamo avanti in questo senso i mercati rimarranno frammentati non integrati e con regole diverse avendo regole diverso è questo
Appunto diventa difficile poter parlare seriamente e concretamente di un mercato europeo unico quindi come dire che cosa è successo alla fine che non abbiamo questo mercato unico e che l'aumento di efficienza nel funzionamento dovuto anche ai processi di liberalizzazione che sono stati portati avanti alla fine non è non si è tradotto in un vantaggio reale per l'utente europeo allora su questo io sono d'accordo con Quadrino salverebbero come dire dei tempi
Dati che vengano rispettati delle cose da fare in modo molto serio che cito anch'io alcuni esempi penso che il tema dell'Ambra dell'unbundling deve essere applicato effettivamente ma nello stesso modo in tutti gli stati membri non può essere fatto in modo diverso
Ci vuole la notte una tutela effettiva della reciprocità quanto diceva prima Fulvio Conti
Non non non se non serve a commentarlo ulteriormente penso che serva anche lo sviluppo di un'architettura dei mercati simmetrica non troppo diversa da Paese a Paese
E penso anche che bisogna predisporre una normativa comunitaria sulla tutela della concorrenza
Che sia anche qui in qualche modo omogenei dove ci siano raccordi omogenei tra le competenze dei regolatori di settore e le autorità antitrust degli Stati membri anche qui
Ci sono in realtà situazioni molto diverse da Stato a Stato quindi il tema delle regole il tema delle a simmetria nelle regole è un tema ancora tutto da risolvere o comunque dove ancora grandi passi in avanti devono essere fatti
Il secondo tema anche qui è già stato detto è quello degli Investimenti investimenti in Rete in rigassificatore tutto quanto sta a monte Investimenti in in interconnessioni però anche qui sono d'accordo con quanto diceva Quadrino le regole ancora una volta sono molto importante se noi guardiamo che cosa succede al confine italo francese
E in questo tempo questo senso certamente non non abbiamo un buon esempio di come dovrebbero funzionale regole spesso ne vediamo che il nostro gestore non riesce nemmeno a sedersi cogestore francese per arrivare a delle regole comuni quindi c'è un problema di investimenti che vanno portati avanti ma ancora una volta anche nelle logiche di interconnessione ci devono essere delle regole che vengono condivise
Terzo punto anche qui son tutte cose che sono state dette cerco di andare a Flash il tema degli energivori è un tema molto importante l'ha ricordato prima il ministro Bersani ci sono dell'impresa è delle industrie di base che l'Europa non può non ha vere
Come dire non averle più in futuro significherebbe un impoverimento e un declino industriale forte l'Europa non se lo può permettere non solo deve permettere quindi credo che serva sicuramente
Fare qualcosa di concreto per l'energico Ric anche qui servono delle regole europee prima possibile altrimenti rischio che ogni Paese si arrangia a modo suo
E magari quelli dove le regole antitrust o anticoncorrenziali non sono forti come in altri Paesi magari riesco ad arrivare
A una serie di iniziative a favore degli energivori in altri Paesi come l'Italia magari questo non c'è e questo crea un ulteriore svantaggio competitivo del nostro Paese rispetto ai propri competitor europei Quarto punto quello dell'emission trading su questo Confindustria ha una posizione molto preoccupata e chiara già come dire l'obiettivo di Kyoto è un obiettivo condiviso non v'è dubbio serve per il futuro ne dobbiamo avere una politica sostenibile per il futuro
Però ecco non possiamo solo fare in modo che l'Europa imponga al proprio interno le proprie impresa e delle regole senza invece preoccuparsi di fare in modo che queste stesse regole vengono applicati in altri Paesi uno ancora una volta si creano svantaggi competitivi secondo aspetto se non non arriviamo a una strategia condivisa a livello mondiale i sacrifici in termini competitivi che vengono fatti in Europa alla fine non servono per risolve il problema delle missioni
A livello mondiale il primo piano di allocazione ha visto come sappiamo l'Italia fortemente svantaggiata rispetto ad altri paesi l'Italia è corta di diritti rispetto alle proprie missioni quando invece ci sono grandi paesi industriali europei che sono lunghi hanno più diritti di emettere di quante sono le fettine emissioni
Il secondo piano rischia sostanzialmente di mantenere queste distorsioni non abbiamo apprezzato come dire
Il lavoro fatto dal ministro Bersani però anche qui credo che le preoccupazioni rimangono tutte e anche a livello europeo anche al commissario chiediamo che ancora una volta non ci siano in qualche modo atteggiamenti o decisioni a simmetriche che vedono l'Italia penalizzata rispetto agli altri Paesi europee
Due ultimissime annotazioni sull'efficienza energetica anche noi crediamo che sia uno dei grandi temi su cui lavorare c'è grande spazio di miglioramento
Nel mondo dell'impresa ma direi anche nel mondo dell'edilizia residenziale nel mondo dei trasporti un po'a tutti i livelli anche qui bene darsi degli obiettivi anche qui è importante che comunque si proceda non tanto con una logica di comando in control ma piuttosto con una logica di crediti di imposta di là dell'indie band ci marchi indie
Miglioramento che viene fatto anche in base ai migliori esempi coloro pay
Ultima da ultimo aspetto
Il tema della autorità europea
Io penso che sostanzialmente prima di creare nuove sovrastrutture istituzionali è bene capire quali sono gli obiettivi eventualmente che ci si pone
Con la creazione di una nuova autorità europea e forse come dire una maggiore già c'è ma una maggiore come dire coordinamento tra le autorità di settore che già ci sono e soprattutto come abbiamo detto una a una simmetria nelle regole di funzionamento potrebbero ottenere obiettivi migliori piuttosto che creare un ulteriore sovrastruttura che appunto non abbia obiettivi chiari
Abbiamo finito il nostro giro di tavola mi sembra che restino pochi minuti poi il ministero ci dovrà lasciare allora a me mi pare che molti aver battuto su questo tasto dei è gassificatori si avvicina l'inverno lo spettro di una nuova Ocaña speriamo di no comunque e diciamo i ci sono dei rischi ma questi grassi rigassificatori
Dove stiamo come come come pensiamo cioè riusciremo in qualche modo a superare le ipoteche ambientali le resistenze degli enti locali non è che finiranno come con la caldaia
Insomma s'intende lei interno chieste a passivo questo proposito una teoria capisco che possono essere condivise ma trent'anni questo mestiere e ne sono abbastanza
Ci sono cose che si sono fatte questo Paese
La la l'idea che in Italia non ci posso far niente destituita di ogni fondamento noi stiamo facendo la più grande opera pubblica è stata aziendine euro con lentezze Problemi l'alta velocità ex
C'è stato un periodo in cui non ci siamo posti il problema dei gassificatori abbiam perso un attimo io saluto sempre queste belle affermazioni Scaroni quando decise
Fare gassificatori sole case eccetera
Penserebbe che decesso a differenza che nel passato lemmi ritiene che ci volle classificatosi ovvero scatti perché noi abbiamo dirò che ce le diciamo tanto frammento si è
Rame
Il sì cioè
Noi abbiam perso l'attimo adesso siamo infatti una Faso effettivamente fa queste cose più difficile
Stiamo Rip rifacendo mettendo in esame tutte le autorizzazioni le cose contiamo di arrivare con difficoltà quotidiane io lo riconosco con difficoltà quotidiane alcune anche francamente incredibile eccetera contiamo però di allestire e quindi io ho fiducia che le cose ho saputo che per l'inverno ci stiamo attrezzando gli stoccaggi sono pieni pare che siano piene che quegli ucraini e quindi vediamo il sembrò somma siamo il perno
E giustamente diceva mi pare Scaroni fa
E mentre noi facciamo i gassificatori attualmente il gas liquido si concentra in poche mani e diventare un bene raro già adesso a a a chi è chi riesce averlo Fortunato che rese prenotarsi
E quindi ecco io dico solo una battuta sul tema più di fondo che sempre Scaroni si introduce cioè noi se andiamo in Europa dipendente l'ottanta per cento del due mila e trenta molto di questi pendenza si chiama gas
Poco da fare poi giusto o sbagliato tante siamo arrivati lì e non credo che ci togliamo di mezzo da il problema in quadri quattro
Allora è chiaro che a questo punto c'è un problema di tipo strategico che tiene la sicurezza
Io non sono per per affidarsi diciamo a una
Ma pura dimensione di mercato di queste inconoscibile inafferrabile cioè l'idea che avevamo prezzi bassi del suo poi si investe arrivano io vi era una doppia scontata francamente
Perché è una volta uno poteva spaventarsi e le cannoniere nessuno si spaventa cioè le ha cambiato proprio idea allora chi sa di avere in mano una risorsa
Disposta anche tenersi
Così
Allora noi dobbiamo essere secondo mi son convinto una cosa che prescinde poi da noi che tutti siamo pietre scagliate dalla mano in questi temi strategici è chiaro che Olivolo i casi sono due o l'Europa prendi in mano
Ma non l'Europa non sono soli cento la commissione Salice di paesi membri quattro cinque per cominciare
Questo tema con un tema assolutamente clou attorno al quale cerchi di coordinare la politica estera Politiche dell'amicizia politica delle relazioni le polizze tutte le politiche quella tra massa critica compresi quattrocentocinquanta milioni di consumatori
E allora puoi darti un disegno perché l'Europa resta pur sempre l'euro oppure inevitabilmente ogni situazione nazionale presieduta qualche vuole Bersani immaginate
Sì rimpallo c'era
Attorno all'attore principale che
Mediamente l'ex monopolista il quale comunque c'ha sempre il rapporto di miglior vicinato comunque e può portarti la roba a un a a un centesimo me
Questa cosa che bisogna razionalizzare tant'è vero che perciò intelligenti se ne sono accorti questi dinanzi
E ci lavorano ciascuno giuridicamente dal suo punto di vista i suoi
Ed ai suoi interessi ecco questa dinamica qua però bisogna sapere che ci porta a far regredire tutto il quadro
Tutto il quadro regolativo del quadro di convergenza
Allora è evidente che nel Breve non possiamo essere messi di fronte una scena di questo così ma nel medio lungo
Una scelta di questo genere fare entrare la costruzione europea non di poco
Io penso che siamo torno un tema flop per per le prospettive europee
Cioè se abbiamo la capacità di affrontare chiamiamola la crisi questo passaggio
In termini unitari esce un'Europa più forte se una sfida di questo genere ce la gestiamo ognuno
A casa sua viene fornito proprio più debole da queste vicende qua
Ecco questa è la mia sensazione per cui quando dico
Politiche europee io dico e armonizzazione io dico anche però ecco l'assunzione di responsabilità dei principali Paesi europea
Io credo che senza questo francamente ci raccontiamo delle cose che poi alla fine non possono succedere
Che veramente l'azione sia il fatto che qui nessuno
Si salva da solo siamo troppo ormai ecco tutto qua sono quindi dopodiché io sono convinto che
Sono ancora convinto che la che la politica possa avere una funzione
Come la ebbe intenti spero almeno è che snodo sorelle cosa
Tommaso chiedo scusa ma io sia un altro
Mi incombe un altro governo grazie