Verso il Partito Democratico: manifestazione dell'Ulivo per Roma

Sono entrambi lui stanno facendo ingresso questo momento
Adesso servono esprimiamo
Noi cerchiamo grazie pregherei tutti coloro che sono ancora in piedi di prendere posto perché c'è ancora disponibilità in sala grazie
Vi diamo il benvenuto alla a questa manifestazione dell'Ulivo per Roma del cento dice di avere il Partito Democratico
Siamo molto felici della grande partecipazione che che in sala Enel numerosa ancora molte persone sono fuori
Prima però di iniziare i lavori
Volevo al nome di tutti quanti noi rivolgere una pensiero ciò che è accaduto ieri la nostra città ai duecentotrentacinque i nostri concittadini
Che hanno ridere riportato delle ferite e a purtroppo la perdita di Alessandra e unto coglie l'occasione per un sentito cordoglio un forte abbraccio alla famiglia Lisi
Quindi colgo l'occasione di per essere molto breve dare subito la parola al portavoce del Centro d'iniziativa del partito democratico Roberto quartieri e dare subito inizio ai lavori
Grazie
Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa perché crediamo che l'Ulivo il Paese attraversi un momento decisivo
Innanzitutto perché a Orvieto al seminario di Orvieto è stato compiuto un grosso passo avanti verso la costruzione del partito democratico come molti hanno detto si è passati dalla discussione sul se alla discussione sul come
E nei lavori del seminario abbiamo potuto tutti constatare una larga unità
Assai più larga anche di quanto sia emersa forse sulla stampa
Sulle ragioni del nuovo partito sui valori programmi che devono ispirarmi il profilo e l'azione e anche su di questo le questioni organizzative ha prevalso in realtà un approccio che punta a dire che il partito democratico non può nascere sulla contrapposizione tra partiti e società civile ma deve essere invece la sede lo strumento di un loro proficuo incontro noi crediamo che la discussione che si è aperto Orvieto non debba però riguardare solo i vertici
Ma Deva debba invece svolgersi anche dal basso debba coinvolgere i cittadini gli elettori tutti coloro sono interessati a questo grande processo democratico ed è quindi questa la prima delle ragioni che ci hanno spinto organizzare questo incontro la seconda ragione riguarda la sfida che il Governo ha messo in campo con la legge finanziaria è una sfida cruciale per il governo e per il Paese
Lo è perché la destra nella sua azione di malgoverno ha devastato il bilancio dello Stato ha portato l'Italia sull'orlo della bancarotta
E il centrosinistra si è trovato nelle e la necessità di fare una difficile legge finanziaria ed è riuscito credo bene nel compito di conciliare la necessità del rigore con le ragioni dello sviluppo e dell'equità
Rigore perché si è portato si porterà il deficit sotto il tre per cento senza tagliare lo stato sociale
Sviluppo perché misure come il cuneo fiscale rilancio delle infrastrutture daranno un impulso fondamentale lo sviluppo del paese e infine equità perché le misure della Finanziaria anche gli altri provvedimenti intorno ad essa
Come dire tendono a premiare il lavoro rispetto alla rendita a premiare il lavoro stabile rispetto al lavoro precario e a premiare chi ha meno rispetto a chi ha di più contro questa Finanziaria contro questa scelta importante del Governo si è scatenato una violenta offensiva della destra
Che trova anche in mente
Certo spazio negli organi di informazione e che sta mettendo in campo categorie corporazioni gruppi sociali privilegiati che non vogliono appunto contribuire al risanamento del Paese io credo che a questa offensiva
Occorre reagire
Ed è in momenti come questi credo che si capisce meglio a cosa serve il Partito Democratico serve cioè a non lasciare solo il governo serve a spiegare e a discutere nella società i problemi del Paese
Serve a discutere con i cittadini delle scelte fatte e delle scelte da fare e anche magari a correggere in tempo degli eventuali errori
Il nostro centro è nato con questa idea del ruolo e della funzione del partito democratico noi vogliamo nel nostro piccolo contribuire alla nascita del nuovo partito attraverso un impegno diretto sui contenuti
Dell'azione di governo sulle grandi sfide che riguarda il nostro Paese la nostra città e con un metodo che porti a più largo coinvolgimento dei cittadini
Finora hanno aderito al nostro centro già oltre mille cinquecento cittadini abbiamo dato vita a quattordici commissioni gruppi di lavoro che stanno organizzando un'elaborazione
Si può ritrovarla sul nostro sito www mai più divisi punto it e dell'iniziative sui principali temi al centro dell'agenda politica e a sostegno del Governo Prodi della giunta Veltroni e delle altre amministrazioni di centro sinistra
Anche l'iniziativa di oggi è stata organizzata con questo spirito di larga partecipazione
Abbiamo pensato di promuovere quest'incontro una forma un po'diversa e quindi ci siamo impegnati nei giorni nelle settimane scorse in una larga azione di discussione al nostro interno l'ENI gruppi di lavoro attraverso il nostro sito dei volantinaggi con i cittadini in cui abbiamo raccolto domande
Opinioni questioni che venivano dal nostro interno e più in generale dagli elettori dell'Ulivo abbiamo poi discusso tra di noi abbiamo sintetizzato elaborato raccolto
Queste queste questioni e in cinque quesiti che verranno rivolti da alcuni nostri portavoce a Fassino che a Franceschini noi auspichiamo che la discussione di oggi sia utile e proficua
La consideriamo un punto di partenza per il lavoro che ci attende sia come centro invito tutti appunto ad aderire che ancora non l'ha fatto a partecipare al lavoro dei gruppi
Ci sono vari appuntamenti non ricordo domani si riunisce il lavoro lavoro e precarietà ma soprattutto vorremmo che questa nostra iniziativa di oggi servisse a preparare una grande mobilitazione che vogliamo lanciare sabato ventotto ottobre nella nostra città
Per realizzare cento banchetti
Tra i cittadini nei quartieri per discutere per spiegare per difendere le ragioni della finanziaria in un momento in cui credo sia importante una forte presenza nella società per rispondere a quella offensiva di cui ho parlato
Questi e quindi poi lo sbocco che vorremmo dare alla nostra riunione invito tutti quelli che vogliano dare la loro disponibilità a partecipare a questa mobilitazione qui chiediamo anche il contributo dei parlamentari dei membri del governo per darci una mano a lasciare la loro disponibilità al bar qui all'ingresso oppure attraverso il nostro sito e quindi non mi resta che ringraziare Fassino e Franceschini e tutti voi
E dare inizio ai lavori del nostro incontro grazie
Grazie Roberto chiamerei il primo intervento Vittorio
Mi chiamo Vittorio Alberti sono collaborò svolgo attività di ricerca dell'Istituto Sturzo e collaboro con unità e sono iscritto della Margherita
Il partito democratico può essere un passaggio di grande rilevanza storica perché andrebbe ad unire tradizioni culturale e politica che sono state divise contrapposte per duecento
Per vincere grandi sfide che il Paese ha di fronte è necessario unire queste forze in un grande soggetto unitario capace di guidare il cambiamento
L'esperienza dell'Ulivo il successo della lista unitaria hanno dimostrato che nel Paese
E tra le forze politiche esistono le condizioni per questo progetto
E su tale base ora occorre costruire bisogna costruire il partito democratico
Ma a fondare un partito nuovo è un'operazione difficile e complessa bisogna fare i conti con un insieme di ragioni sentimenti anche dei sentimenti con storie processi organizzativi consolidati sedimentati
Con esperienza istanze nuove che sono cresciute maturate al di fuori dei partiti
Vengo quindi alle domande come motivate l'esigenza di costruire il partito democratico
Come lavorare per costruire una cultura politica o identità condivisa
In particolare sui temi cosiddetti eticamente sensibili il Partito Democratico
Avrà la capacità di avviare una seria elaborazione culturale che non costringa i rappresentanti nell'istituzione a votare Sempre secondo valore individuale coscienza
Come si intende sciogliere la spinosa questione della collocazione internazionale del nuovo partito del futuro Parlamento europeo
E infine quale accoglienza pensata che avrà la formazione del partito democratico all'interno delle sezioni e dei circoli delle mura al viceministro della Margherita
Si sta lavorando affinché la cultura politica del nuovo partito si raccolta dalla base oppure Orvieto ha rappresentato unicamente l'espressione della volontà dei leader
Sì io ringrazio naturalmente il centro per il Partito Democratico che ha promosso questa iniziativa dico che le la formula e naturalmente interessante
Le questioni poste adesso sono quasi tutte diciamo questo
Quindi può darsi che su alcune si possa tornare con le domande successive quindi io provo diciamo intanto a rispondere ad alcuni poi se nel corso del
La discussione
Non emergeranno nuovamente le questioni poste a priori Wanda ci ritornerò io
Va be per essere diciamo sintetici visto che abbiamo scelto questa modalità
Scusate
Allora io dico rispondo a tre questioni delle tante che sono state poste
Perché perché insieme
E dove
Dove diciamo la collocazione internazionale eccetera
Perché
Ma le ragione a me paiono queste
La dico così nuova formula sintetica
Noi siamo entrati in un nuovo secolo
E se ci guardiamo intorno vediamo che negli ultimi anni del secolo scorso nei primi di questo cavallo di questo passaggio
Sono maturate anche nella società italiana cambiamenti che hanno modificato nel profondo tutte le variabili intorno cui noi abbiamo costruito la nostra identità e le nostre esperienze
Nel corso del Novecento
Il lavoro è stato un grande valore fondante
L'identità della sinistra delle forze progressiste italiane
Io credo che un partito democratico debba essere un partito anche un Partito del lavoro e che anche per il partito democratico il lavoro debba essere un un idem un valore d'identità fondante
Ma so come sapete tutti voi
Che il lavoro con cui siamo chiamati a fare i conti su cui dobbiamo plasmare sia la nostra identità sia la nostra politica non è la forma di organizzazione del lavoro fordista su cui per decenni abbiamo costruito la nostra esperienza perché siamo nel nel passato oltre al dal ciclo produttivo meccanico quello informatico siamo passati dal lavoro fordista lavoro flessibile al lavoro mobile la società liquida di Bauman e tutte le cose che la sociologia
Sia ampiamente diciamo insegnato a Lecce
Il Novecento è stato percorso da una grande idea che è stata una grande idea di emancipazione di sviluppo e di crescita e di progresso
E cioè che la crescita quantitativa lineare
Dei fattori produttivi sarebbe stato capace di rispondere a tutte le domande i bisogni e le aspettative degli uomini delle donne del pianeta
In questo inizio di secolo nuovo la parola che più ricorre nel nostro lessico quotidiano e la parola sostenibilità
Dovendo che ci sollecita a fare i conti con un'idea dello sviluppo in cui non è sufficiente l'espansione lineare quantitativa dei fattori produttivi perché ogni giorni siamo chiamati a misurare la qualità dello sviluppo il nodo dell'alimentazione la tutela dell'ambiente l'habitat la natura del genere umano e via di questo
Nel corso del Novecento l'esperienza di tutte le forze riformiste italiane si è plasmata cresciuta e vissuta dentro la dimensione essenzialmente dentro la dimensione dello Stato nazionale
E c'era c'è stato per lungo periodo una forte coincidenza tra la dimensione del mercato la dimensione dello Stato nazionale
Viviamo in tempi di globalizzazione di interdipendenza di integrazione di mercati aperti che tutti mettono in discussione la funzione regolativa dello Stato-nazione la capacità redistributiva
Perfino le forme della democrazia potrei continuare e non voglio farlo se non sono troppo lungo per dire
Che siamo di fronte a cambiamenti e norme che chiedono un pensiero nuovo per un secolo
Non perché quello che aveva fatto il Novecento sia sbagliato perché quello che ha fatto il Novecento è stato giusto e felice
Sono cambiate le variabili intorno cui abbiamo costruito le nostre identità la nostra esperienza abbiamo bisogno di un riformismo nuovo per un secolo mo'sì intanto lo facciamo per questo il partito democratico è l'ambizione
Di
Esprimere un pensiero riformista all'altezza delle sfide del nostro tempo e quindi con una dimensione valoriale progettuale culturale ampia lo dico tutti quelli che tu ogni giorno dico ma dove sono i contenuti valori il progetto quei per questo facciamo perdiamo
Non facciamo per l'avvocato per mettersi d'accordo io Rutelli su questo su quello cinquantun c'è bisogno di fare un partito per fare
Lo facciamo perché percepiamo che se
Il riformismo vuole essere capace di rispondere stile nostro tempo abbiamo bisogno di un pensiero nuovo
Secondo perché lo facciamo insieme
Perché mi si potrebbe obiettare benissimo è giusta questa sfida perché non lo fanno i DS da solo perché non lo fa mai vinta da solo perché bisogna farlo insieme
Dare una ragione che mi pare questa
Noi sappiamo come l'Italia si è stata caratterizzata nel corso del Novecento da una compresenza di più culture riformiste i rifornimenti tagli è stato plurale
C'è stato un riformismo di matrice socialista a cui che è stato rappresentato da tanti partiti che da ultimo ha rappresentato dei Democratici di sinistra un riformismo liberaldemocratico un riformismo cristiano sociale cattolico democratico
Nel corso del Novecento queste riformismi sono stati divisi separati spesso contrapposti perché perché avevano una lettura diverse avevano letture diverse della società italiana e a partire da letture diverse proponevano risposte diverse i problemi dell'Italia
E in più
Questa diversità di lettura e di proposta politica era infatti zattere Isa più rigida dal fatto che vivevamo nel Novecento e soprattutto nella seconda parte del Novecento nell'epoca più vicino a noi
In un mondo diviso in due in un'Europa divisa in due e quella divisione rendeva più rigidi anche le appartenenze i campi di schieramenti e la dialettica politica
Bene tutte e due quelle ragioni stanno le nostre spalle
Tale nostre spalle la divisione dell'Europa e del mondo in due
L'Ulivo l'abbiamo fatto dopo la caduta del Muro il muro di Berlino prima non avremmo potuto farlo
E nell'Ulivo negli ultimi undici anni che abbiamo alle spalle noi abbiamo già cominciato a costruire
Una lettura comune della società italiana e risposte comuni alle società italiane
Per cui se ci mettiamo a discutere qui adesso io Franceschini
Davanti a voi scopriamo che io Franceschini su molte cose che attengono all'Italia di oggi ai suoi problemi alle risposte che dobbiamo dare esprimiamo una comune analisi è una comune proposte
Ci separa più la storia da cui veniamo che l'idea che abbiamo dell'Italia di oggi e delle risposte che dobbiamo dare all'Italia di oggi
Per questo lo possiamo fare insieme
Per questo lo possiamo fare disse
Quel lo facciamo per quella ragione e possiamo farlo insieme per queste per quella per quest'altra ragione che ho cercato di Tito
E la lettura della società e la costruzione di proposte comuni riguarda l'intero spettro delle tematiche che abbiamo da Fran di fronte al nord
Come dare una governance alla globalizzazione che
Ne ha affermi dentro la globalizzazione valori di giustizia di liberazione di rispetto dei diritti
La pensiamo allo stesso modo
Pensare l'Italia in Europa e considerare che l'Europa è la dimensione lo spazio in luogo della nostra vita del nostro futuro e quindi l'Italia non può che essere pensata all'ICI facendo coincidere l'interesse del Paese con la dimensione europea è una cosa su cui la pensiamo allo stesso modo
Il valore dell'impresa del mercato come fattori essenziali per produrre accumulare quella ricchezza senza produrre la quale non si fa nessuna politica di giustizia sociale di redistribuzione è una comune convinzione
L'idea che abbiamo bisogno di avere un welfare universale non solo nella prestazione dei diritti ma anche delle opportunità l'idea che ispira un'idea innovativa e forte di welfare
L'idea che alla deriva populistica e plebiscitaria che è stata conosciuta in questi anni di crisi della democrazia rispedire rappresentativa si possa rispondere si debba rispondere con la democrazia dei cittadini è un'idea comune
E anche sulle questioni etiche
Io penso che noi siamo in grado pur partendo da approcci culturali che sono diversi di costruire un punto una proposta politica comune
Perché anche su queste materie il problema non è negoziare i principi perché i principi non sono negoziabili se ma compì la politica non è non è quello di negoziare i principi compì dopo il decollo di costruire delle soluzioni condivise
E a partire anche da approcci etici culturali diversi si possono costruire soluzioni condivise comune
Quindi questa ecco la seconda risposta è la ragione per cui possiamo fare insieme questa questa diciamo misurazione in questa in questa sfida terzo dove si mette in euro
è aperto un dibattito tra noi probabilmente la risposta che do io sarà diversa da quella di Franceschini io mi sforzo di offrire un argomento razionale
No un argomento razionale
E l'argomento razionale queste
Parte da un'affermazione che ha appena fatto
Noi non possiamo pensare l'Italia se non in Europa e un grande partito democratico riformista che nasca in Italia non può che pensarsi in Europa prima di tutto poi anche in un orizzonte più grande da prima di tutto lì
Deve pensarsi come un grande partito che è parte di un campo di forze progressiste e riformiste e democratiche europea
E anzi io penso che il partito democratico è il contributo che l'Italia può dare alla costruzione di un campo unitario di centrosinistra e di forze riformiste anche a scala continentale
Per perseguire questo obiettivo
Il partito democratico italiano non può inseguire
Un avanguardismo solitario
Che sarebbe velleitario
Un partito democratico riformista italiano non può che stare là dove stanno in Europa i riformisti
E non per una volontà perversa di qualcuno ma per ragioni storiche il novantacinque per cento delle forze riformiste in Europa sono partiti socialisti e socialdemocratici che se si vuole stare
E se si vuole stare in un campo di forze riformiste non si può che stare insieme a queste forze
Preciso ancora per essere più chiaro il mio ragionamento politico nel senso che io non chiedo non chiedo
A chi non si riconosce nei valori
Ideologici e politici e culturali della socialdemocrazia un'adesione ideologica la socialdemocrazia io mi considero un socialdemocratico non ho problemi ad aderire associa al Molise Franceschini viene da un'altra storia
E giustamente mi dice non chiedermi un'adesione ideologica socia Nunzia non gli chiedo questo
Pongo un problema politico pragmatico dico che è un grande partito democratico e riformista plurale
Corretta Rizzato da una compresenza di più cultura se stai in Europa sta là dove stanno gli altri riformisti e insieme a quelle forze lì lavora per costruire un campo di forze unitario più
Capisco che
Non sia una scelta semplice e tuttavia io non ne vedo un'altra
Se non quella di dire che noi stiamo da soli isolati ma questo indebolirebbe moltissimo il valore dello dell'operazione politica di dar vita a un partito democratico perché oggi nessun partito si può pensare soltanto in una dimensione nazionale che è troppo angusta rispetto alle sfide che abbiamo davanti
E quindi si tratta di costruire
Un percorso politico che consenta al partito democratico di incontrarsi con la famiglia socialista e insieme a quella famiglia lavorare per un più ampio campo di forze progressiste anche altre perché
Nel momento in cui dico che c'è un novantacinque per cento di forze riformiste che sono socialiste socialdemocratiche dico implicitamente che c'è un cinque per cento di forze riformiste che non appartiene a quella storia e mi interessa
Interloquire anche con quelle lavorare anche con quelle a me io non ho problemi
Ma
Non posso non vedere che la storia dell'Europa e la storia politica dell'Europa moderna ha costruito una certa configurazione del campo progressista riformista di cui noi dobbiamo tenere conto se non altro per realismo politico
Se non per altre ragioni e quindi io penso
Che è questa la ragione per cui bisogna lavorare per costruire questo percorso
So che questo è un punto aperto un punto sul quale non siamo ancora arrivati ad un accordo su questo punto io
Ritengo che siccome siamo tutti
Intenzionati a costruire il partito democratico a farlo sul serio discutendo ragionando troveremo il modo per dare una soluzione positiva anche questo tema
Anch'io vi ringrazio per questa iniziativa che e sicuramente uno delle modalità migliori per
Affrontare questo percorso e e affrontare i prossimi mesi cioè
Ragionare convincere ascoltare
Stiamo facendo un'operazione di portata storica
In una situazione
Non Pacileo
Perché il nostro tentativo di fare un partito
Unendo altri partiti come dire vivi e vegeti quindi fare nascere un partito da una fusione non da una frammentazione da una divisione come capitato molte volte quasi sempre in questi ultimi dodici anni italiani
E avviene in una situazione che
Inedita anche da un altro punto di vista
Perché normalmente i partiti nascono sulla base di una lotta sociale sulla base di una protesta una voglia di cambiamento e noi stiamo provando a fare un'operazione così ambiziosa così difficile mentre governiamo
è chiaro che l'opinione pubblica ci guarda prevalentemente per le cose che facciamo governando
E quindi quando qualcuno dice c'è poca passione in questo percorso certa c'era più passione
Nel mese corrispondente nell'ottobre
Dopo vita di Berlusconi
Perché c'era la consapevolezza da una sconfitta bruciante la voglia di cambiare la voglia di rimettersi in moto che è stata per molto il motore nella passata legislatura oggi dobbiamo usare la ragione però convincere naturalmente più iniziative come queste ci sono
Piero dire abbiamo fatto una pochi giorni fa l'altro ieri a Mila no anche quella promossa da movimenti delle e la società civile
Credo che sia un percorso molto utile
Quindi vi ringrazio per questo le è vero che le domande fatte da da da da Vittorio Berti sono sul sono tante somma si finirebbe col dibatte quindi né per sconti o qualcuna posto che non non sottolinea non ripeto le ragioni che ha detto Piero
Che condivido assolutamente sulle ragioni di prospettiva le ragioni storiche sono alle il fatto che con questo percorso si compie l'incontro tra i riformismi italiani senza ci si mette in condizione di affrontare un secolo nuovo non si può affrontare i fondi gli strumenti e le regole le appartenenze del secolo concluso quindi sottoscrivo quelle cose ne aggiungo alcune sul perché dovrà fare il partito democratico che possono sembrare banali
Ma che invece sono per gran parte dello dell'opinione pubblica per la gente che ci guarda le prime risposte preferisce aspettano certi interessa ed è giusto affrontare il motore per il discorso della grande prospettiva politica ma poi c'è anche l'urgenza
E non c'è dubbio che una delle cose che ha infastidito
Il nostro elettorato e gli italiani in genere quando abbiamo governato dal novantasei al due mila uno e che in buona parte est TAC continuando infastidire e il fatto che le collezioni italiane e in particolare il centrosinistra
Sia molto troppo frammentato troppe sigle troppe facce
Troppa caccia alla visibilità
è una è una malattia è una malattia è una malattia che si contagia tutti prematuramente più il partito è piccolo più per sopravvivere ha bisogno di visibilità e la visibilità la si guadagna molto più facilmente
Creando un problema nella propria coalizione piuttosto che parlando ma l'avversario questo purtroppo
E quindi la gente ci chiede semplificazione diventare un non un sistema basato su due partiti perché lontanissimo nei decenni i momenti in cui l'Italia avrà le condizioni politiche ad avere un partito di qua partito dirà ma avere coalizioni più semplici si non c'è dubbio che costruire una grande area riformista che è un po'quello che abbiamo fatto con i gruppi parlamentari insomma
Che da sola fa i due terzi del della consistenza della coalizione e che poi si allea con quel pezzo di sinistra più radicale che c'è nel Paese che serve per vincere con la quale abbiamo costruito un programma di governo comunista come nell'insieme ma insomma
è una domanda di semplificazione che ci e di unità che si vende agli elettori
Con le primarie ma con tutti i segnali che abbiamo ricevuto in questi anni quindi è una risposta a questo
Il secondo è un segnale
Che dobbiamo prendere anche da un lato elettorale insomma
DS Margherita
Separatamente
Dal mille novecentonovantasei sono dieci anni cui si è votato col sistema centrodestra centrosinistra nelle varie lezioni e nelle varie forme con le quali si sono presentati perché sapete che prima de La Margherita c'erano più partiti ma diciamo i DS hanno avuto delle trasformazioni in questi anni
Ma insomma quelle due aree politiche sono sempre rimaste lì elettoralmente
L'area occupata oggi dalla Margherita e dall'Udeur tra il dieci e il quattordici per cento l'area dei DS tra il sedici e mezzo il diciannove per cento
E anche queste lesioni abbiamo visto che da soli non abbiamo capacità espansiva possiamo fare un dignitoso lavoro di manutenzione del nostro elettorato insieme abbiamo una capacità di attrazione molto più forte perché gli italiani si aspettano un partito un partito di dimensione europea un partito un partito dentro il quale certo convivono e convivevano culture politiche diverse laici cattolici sarà una sinistra ci sarà una parte o dell'altra ma insomma dentro una cosa moderna uno strumento forte in grado di garantire la linea della coalizione di governare
E questa cosa l'abbiamo già vista al dato elettorale perché
Quella cosa che non si capiva ma che alla fine è stata utile molto utile nel confronto Camera Senato Suma
Abbiamo visto che l'Ulivo prende di più dei DS Margherita separati e che prendendo di più prende di più
Nell'elettorato di confine ma prende di più anche nel centro sinistra che è una cosa che si è sottolineata poco perché alla crescita la camera dell'Ulivo corrisponde anche un flessione
Dei partiti di accomuni comincia da Rifondazione dei partiti del centrosinistra i cui elettori evidentemente hanno sentito una forte attrazione dà l'idea di questo grande processo politico così ampio così forte
Tra la questa somma è un segnale da
Alla faccia di chi dice qui c'è la deriva moderata sono abbiamo pregiati i voti di Rifondazione dei Comunisti italiani Verdi perché si capisce che c'è una cosa che insomma è una cosa che
Di cui c'è bisogno del Paese
E e poi c'è una ragione di urgenza
Pratica
La coalizione una coalizione
Complicata
Ancora molti partiti molti gruppi parlamentari nonostante non ne abbiamo fatto uno così grande
Insomma avere una un'area politica
Con alle spalle un progetto politico così forte insomma è la garanzia di stabilità per il governo
Proviamo a pensare se non ci fossero i gruppi parlamentari unici e non ci fosse soprattutto dietro i gruppi parlamentari unici il il disegno politico del Partito Democratico e nell'affrontare le scelte di ogni giorno anziché a quest'area
Essere luoghi in cui si media si costruiscono le intese si forza si mettono d'accordo i partiti più piccoli ci fosse invece una competizione tra DS e Margherita
Fisiologica siamo al di là delle volontà dei dei singoli fisiologica competizione vediamo quanto sarebbe più fragile la tenuta del governo che lì ci sono anche ragioni urgenti
E quindi dobbiamo andare avanti in questa direzione perché è vero quello che diceva Piero
Lo capiamo sempre di più anche nell'azione parlamentare insomma le differenze non sui contenuti non si vedono più su novantanove cose su cento è vero quello che lui dice e che noi ci siamo divisi
Ancora
Più per la storia che abbiamo alle spalle che per le cose che vogliamo fare per il futuro non c'è dubbio e non c'è altrettanto dubbio che la gente questo l'ha capito e C tre perché non l'avete ancora fatto datevi una mossa muovetevi ed è quello che stiamo cercando ed è quello che stiamo cercando di fare
Ed è quello che stiamo cercando di fare
Te i temi etici
Qui noi dobbiamo essere onesti
Ci sono alcuni temi che sono quelli più legati alla coscienza delle persone in su cui non c'è ancora un sentire comune
E non va bene
Perché si può fare tranquillamente una coalizione di governo come l'Unione
Costruita sul programma di cose da fare e funziona può funzionare
Un partito deve avere qualcosa in più un partito deve avere un tessuto di valori condivisi perché un partito non è una coalizione
E quindi non è più possibile pensare di rispetto a questi temi si chiama o bioetica visualizzarli teme che essa sono nel confine tra scienza s'sviluppo della scienza sviluppo velocissima la scienza e etica e regole
Quei temi saranno sempre di più centrale nell'azione legislativa perché l'evoluzione scientifica ci costringe ogni giorno ci costringerà ogni giorno ad affrontare uno di questi temi non ci capiterà più una volta ogni hanno come Capitani ogni dieci anni come capita in passato
E quindi non è più possibile affrontarli con l'unico criterio sono d'accordo del della libertà di coscienza o meglio la libertà di coscienza su questi argomenti sia coscienza di un laico di un cattolico non è questa rilievo
è intoccabile nel senso che alla fine conta più quella rispetto alla fedeltà allo schieramento partito ma una cosa è
La libertà di coscienza salvaguardarla
Come punto di arrivo di un percorso in cui ci si ascoltati Sisto e cercato di far sintesi si è provato a costruire soluzioni comuni un'altra cosa è la rubli Berta di coscienza come punto di partenza io la penso così
Fine del nostro discorso che è un po'quello che è avvenuto nemici Scone gli anni scorsi ne abbiamo affrontato la legge quaranta sulla procreazione assistita poi il referendum
Molti dibattiti su questi temi con laici e cattolici seduti sulle proprie posizioni semmai i dibattiti servivano semplicemente reciprocamente a manifestare le ragioni della propria verità
Mentre io credo che su questi temi non è che c'è bisogno sparsi per un dialogo c'è assolutamente bisogno dialogo perché non capisco come la coscienza duca tonica la coscienza di un laico non si debbano interrogare allo stesso modo di fronte a temi come l'Ignis a vita la che il diritto per i figli
Illy rischi della manipolazione genetica il confine tra cura delle malattie e tutela della vita
E non sono temi che devono interrogare
La coscienza di ciascuno di noi allora dovevamo togliere queste vuole cominciare il confronto sul Partito democratico l'abbiamo fatto nel seminario di Frascati l'avevamo
Da molto
Fatto molto positivamente nel dibattito sulle cellule staminali al Senato
Dove sembrava impossibile va be'il luogo in cui sarebbe caduto il governo
Di TIM possibile mettere d'accordo la Binetti Mussi
Insomma si sono messi lì hanno ragionato la discussa hanno trovato una sintesi su un tema delicatissimo che quello delle ricerche su staminale questo dimostra che è possibile perché noi non dobbiamo fare come gli struzzi sui temi difficili ma doveva anzi cominciare dal nostro confronto
Il terzo tema scusi
Che rispondeva Piero c'è la collocazione internazionale
è un tema vero
è un tema che dovremmo risolverlo perché ormai la nostra azione politica è nazionale ma è chiaramente collocata dentro prospettive europee dentro la globalizzazione molto più di tre quattro dieci anni fa quindi non si può pensare di costruirsi una cosa in casa propria che prescinde da tutto ciò che c'è nel mondo
Abbiamo del tempo
Perché le elezioni europee sono nel due mila e nove a quel punto dovremmo avere completato il percorso il partito dovremo per forza iscriversi in Europa in uno stesso gruppo parlamentare
La la
Non c'è altrettanto dubbio quello che dice a Piero c'è in Europa la posizione riformiste occupata prevalentemente credo che il novantacinque per cento sia un poi alta come quota ma insomma
Largamente ma la maggioranza dei diritti dei partiti che appartengono al Partito socialista europeo diciamo la la la se dovessimo guardare la la la la vera e propria
Appartenenza alla tradizione socialista nel senso della tradizione sareste novecento c'è cominciato dei laburisti inglesi sarebbe molto da discutere diciamo appartengono a quella a quella famiglia politica
Non c'è altrettanto dubbio che se si guardiamo oltre i confini europei guardiamo al al mondo sapendo che insomma ormai nel mondo si capisce con chiarezza
Che il mondo è diviso politicamente due parti che sono e quindi non sappiamo di essere dalla parte dei laburisti Inghilterra del made in Italy dei Democratici negli Stati Uniti del governo dei socialisti democristiani in Cile del partito del Congresso in India
Insomma varie forme che dipendono dalle storie nazionali di coprire la posizione di riformista progressista se guardiamo questo orizzonte chiaro che ci sono molte altre forze che non appartengo alla tradizione socialista ma che sono chiaramente dalla stessa parte riformista allora
Noi dobbiamo uscire da questo schema
La Margherita che chiede ai DS usciti dal PSE coi DS che chiedo la Margherita entrate nel PSE
Per questo non ci porta da nessuna parte dobbiamo metterci a lavorare abbiamo del tempo e il fatto di costruire un partito così importante in Italia che esprima Presidente Consiglio
Che
Sì costringerà anche in Europa a mettere in moto una discussione che è tesa non a sciogliere l'anno di cose che non esistono insomma costruire un centrosinistra europeo
In cui ci siano i socialisti con loro forza ma ci siano anche un po'quello che abbiamo fatto come Marguerite di questi anni costruendo il partito democratico europeo che una piccola cosa rispetto al PIL Sam avete insieme partiti riformisti di nove dieci Paesi
Che non apparso ancora chiaramente dalla stessa parte ma non appartengono la alla famiglia socialista credo che più passino i faremo e più costringeremo l'Europa ad aprire un dibattito da questo punto di vista sicuramente nessuno ci perdonerà ebbe se noi decidessimo di non partire nel processo di costruzione del partito democratico perché non abbiamo ancora compiutamente definito su quale saranno sta proprio fino all'Europa partiamo e lungo la strada troveremo la risposta
Grazie il prossimo intervento e Daniela ecco golosa l'occasione per salutare altri politici romani e regionali che sono qui in sala Claudio Mancini Pino Battaglia Lamberto Casciani e Angiolo Marroni grazie
Quanto meridionali igname Daniela Gentilini Nansen iscritta ad un partito ma sarà tra i promotori del Centro iniziativa per il partito democratico del quindicesimo Municipio democratici Arvalia
Nel dibattito giornalistico che ha seguito al seminario di Orvieto c'è sembrato di cogliere ancora da parte di molti commentatori un'impostazione vecchia che ripropone la contrapposizione tra partiti e società civile
è un'impostazione che noi non condividiamo e chi non ci sembra corrispondere allo svolgimento effettivo del seminario di Orvieto
Ne chiediamo che il Partito Democratico si debba fondare tratte sull'incontro tra partiti associazioni cittadini che insieme di in un processo di lavoro comune nel rispetto delle stragi e dell'identità di tutti
Il principale terreno di quest'incontro è quello dei programmi cioè della elaborazione di risposte concrete ai grandi problemi del Paese e della capacità di rendere l'azione riformista un processo partecipato e condiviso nella società
Di qui una serie di domande sanate nel dibattito come impostare il rapporto con i cittadini e la presenza nel territorio del partito democratico come ripensare dato il concetto e le pratiche della militanza nella società di oggi
I partiti hanno mostrato fin d'ora un limite evidente anche nella valorizzazione delle donne e dei giovani come pensate che il Partito Democratico passa affrontare questo
E infine quale concreto percorso pensati per giungere nel due mila otto alla costituzione del Partito Democratico rispettando il pluralismo e al tempo stesso garantendo garantendo il principio democratico di una testa un voto grazie
Io coi suoi consente
Ma io credo che
Questo tema un tema vero
Nel senso che non c'è dubbio che al partito democratiche all'Ulivo cominciamo a spiegare la ai non addetti ai lavori insomma che faticano a capire
La distinzione che unico partito democratico oggi sono assolutamente sinonimi
Uno è il simbolo dell'altro
La gente che crede nel partito democratico nel processo partito democratico e l'Ulivo non sono soltanto i militanti di partito ci sono molte altre persone una gran parte delle quali sono quelle che si sono né si infila un anno fa alle primarie che hanno dimostrato una voglia di impegno di mobilitazione su hanno fatto una domanda di unità appunto e che non hanno percorsi di militanza di appartenenza
A uno dei due partiti
E che sono organizzati o in associazioni movimenti ce ne sono tanti in giro per il Paese voi vi siete la prova o non sono nemmeno organizzato stanno semplicemente aspettando di avere una casa più grande alla quale aderito alla quale dare non solo il proprio voto ma una parte del proprio impegno
Allora prima esigenza fondamentale nelle prossime settimane perché insomma noi
Abbiamo la straordinaria capacità di di di di di farsi del male che quando siamo d'accordo
E questo dibattito che somma attraversa un po'i giornali la società civile i partiti le cosa succede le quote i partiti non vogliono apparire insomma siamo d'accordo sull'obiettivo
Che fare un partito siamo d'accordo nel farlo in fretta
Più in fretta possibile con i tempi che richiede la politica il più in fretta possibile
Siamo d'accordo a che questo partito abbia nasca anzitutto perché se noi diremo di ipocrisia nasca anzitutto dall'incontro da da da dalla fusione dalla dal dalla scelta consapevole di DS e Margherita dei loro gruppi dirigenti
Per i loro aderenti
Siamo tre tanto d'accordo che si deve aggiungere molta altra gente in questo percorso non soltanto arrivando quando è tutto definito
Ma partecipando anche la fase così sono partito perché su questo dobbiamo aprire questa discussione autolesionista sui giornali cui sembrerebbe che i partiti difendono gelosamente non si sa che cosa e che invece i rappresentanti della società civile
Chiedono spazi che non arrivano insomma andiamo avanti sua andiamo avanti su un percorso condiviso
E sicuramente il partito dovrà nascere da quest'incontro dovrà soprattutto rimettere in discussione perché avremo per questo serve il tempo nel definire la forma non possiamo fare un partito che vuole affrontare sfide nuove sfide politiche nuove ma che soprattutto deve avere a che fare avrà a che fare con modalità
Di impegno politico
E di rapporto tra cittadini e impegno politico completamente diverse dalle tue dagli anni in cui sono state costruite le strutture le modalità di impegno dei dei DS e Margherita che pure vengono da hanno attraversato
Con modalità diverse mano attraversato un lunghissimo periodo di ricerca di adeguamento della loro forma partito rispetto il suo male a ai cambiamenti sociali
Ci si è in parte riusciti in parte non ci si è riusciti e chiaro se dobbiamo fare un nuovo partito vogliamo fare un nuovo partito non è secondario nemmeno il modo in cui farlo
I circoli le sezioni la rappresentanza territoriale esiste ancora come unica condizione di appartenenza il criterio della iscrizione permanente per intendersi per cui io se scelgo di aderire un partito aderisco quel partito quasi come scelta di vita o invece esistono spazi intermedi oggi per cui oltre ai a quelli che hanno maturato le la volontà di militare in un partito si può immaginare uno spazio di altre persone che decidono di condividere una battaglia che va a quel partito
Una mobilitazione un argomento un settore ma che non hanno le condizioni per maturare una scelta di permanenza definitiva come costruiamo l'equilibrio tra queste cose sono sotto com'era come conciliamo rappresentanza territoriale con rappresentanza interessi sono tutti temi nuovi di cui dovremo ragionare
Costruendo un partito nuovo anche nella forma nel suo rapporto con aperto nel suo nel suo rapporto con la società civile con gli elettori
è chiaro che questa discussione non si fa in due ore
Chi pensa facciamo il partito con bacchetta magica
Troviamo un giorno dichiarano con un decreto che son soldi ex Margherita la mattina dopo chi c'è c'è facciamo un partito somma stiamo costruendo una cosa che non si è mai fatta in Italia che mette insieme un terzo italiani che porta a confluire lì partiti che hanno l'organizzazione identità storia orgoglio
E insomma non è una cosa semplice allora ci siamo dati credo posto che alle spalle abbiamo un percorso
Proposta del nostro parlarci male
Sul percorso inaspettato c'è un anno fa ed il giorno dopo le primarie
Quel giorno vi si è cominciato a parlare di partito democratico prima c'era lui il soggetto federazione le cose che sono più o meno non riuscite beh in un anno abbiamo affrontato una legge proporzionale che ci spinge ad andare ognuno per conto suo mi ha fatto la lista dell'Ulivo
Alle politiche
Abbiamo
Fate il Governo e tutto il resto abbiamo fatti gruppi parlamentari unici
In tutti i posti dove si è votato dopo l'elezione del politiche alle amministrative alle si sono fatti i gruppi unici come a Roma dell'Ulivo
Se uno avesse detto un anno fa chiedo fra un anno sarà successo questo
Detto su ne passa in più stiamo facendo un dibattito sul tema Partito Democratico la cui novità sta più con il democratico sta nel termine partito
Ricordi per quanti anni ne ho parlato soggetto federazione perché non abbiamo il coraggio o non c'erano le condizioni politiche per dirlo oggi stiamo discutendo come fare un partito guardi che siamo avanti allora non è che nove mesi dieci anni adesso abbiamo detto una cosa ragionevole
Chiudo con il percorso
Abbiamo fatto Orvieto
Che è stata una cosa molto utile che ha dimostrato quanto sia avanti tutti si allarga la base più si si capisce quanto siamo avanti abbiamo detto facciamo l'inizio dell'anno un secondo seminario di Orvieto
Nel quale si approvi una manifesto carta dei valori perché poi ci ha detto più volte giustamente Piero nei congressi DS Margherita dono dalla propoli con così definito ma un'idea generica
Quindi un in gennaio mescolato come è stato il primo Orvieto tra partiti e persone che vengono dalla società civile una parte con i partiti
Dopo un percorso di preparazione fatto da una serie di personalità che siano fuori dalla mischia a stendere questo documento approviamo quel documento su quel documento facciamo i congressi ma DS e Margherita con l'Obiettivo vedremo ma insomma di farli
Prima dell'estate in maggio contemporaneamente perché sembra che la decisione di DS e Margherita si è una decisione convinta perché vanno convinti ancorati gli indecisi superate superate le resistenze
Deliberano questa cosa subito dopo che può essere qualche mese questo inizio due mila otto a fine due mila sette su qualche mese dopo il l'assemblea costituente del nuovo partito
Mi pare che sia un percorso che ci consente di andare avanti in questo processo
Va coinvolta già in questo processo quella parte di di associazioni movimenti che sono disponibili a lavorare nella costruzione del percorso fino alla sulla Costituente e questo significa che alle prime lezioni generali che fortunatamente per noi saranno nel due mila e nove
A quel punto dovremmo arrivare avendo concluso il processo cioè avendo fatto il partito e presentandoci all'edizione due mila nove due mila dieci due mila undici avendo alle spalle un percorso di costi sono partite
Ma dunque io sono d'accordo intanto sulla sull'assunto dalla domanda le è stata apposta
E cioè che c'è e spesso è venuta anche nella immagine è stato offerto attraverso i giornali da dibattito di Orvieto
Si è spesso una rappresentazione
Della dibattito su come fare il partito democratico e come costruirlo che
Diciamo
Rappresenta propone un dilemma falso
E il dilemma è
Tra
Partiti
E partecipazione democratica più che partiti e società
Cioè
C'è una vulgata che io trovo falsa e che prima ci lasciamo alle spalle meglio è perché non corrisponde alla realtà e del tutto astratta
Secondo cui
La politica o si fa attraverso i partiti e per partiti si intende organizzazioni di donne e di uomini che hanno una struttura un'organizzazione un'attività permanente dei gruppi dirigenti i partiti per quello che sono
Ma questo inibisce la partecipazione democratica oppure se si vuole una politica che sia capace di essere fondata sulla partecipazione democratica bisogna depotenziare i partiti
Ora questa rappresentazione è falsa perché non esiste in natura questo dilemma
E tutto nella testa non è nella realtà
Premetto
Perché non ci siano equivoci sulle cose che dirò che in Italia le primarie per scegliere i candidati sono state fatte per la prima volta in assoluto
Non in questi anni ma nel mille novecentottantacinque
Non lo sa quasi nessuno in una città che si chiamava a Torino furono fatte da un partito che nel Partito comunista italiano di allora di Torino che era diretto da un signore che si chiama Piero Fassino
E che
Checché chiamerò e che Fornero la documentazione così almeno ce ne memoria nel mio archivio tiro fuori
E che allora era come dire già di rottura questo chiamo trentasette mila iscritti era di rottura chiamarli iscritti oggi giustamente si chiamano gli elettori ma per allora era una grande diciamo rottura
Trentasette mila iscritti a votare una domenica mattina per scegliere gli ottanta candidati al consiglio comunale di Torino bellezze dell'ottantacinque
Lo dico non per vantare dei meriti che non non hanno molta importanza ma per dire che se c'è una persona che è convinta che la politica ha bisogno di partecipazione
è certamente chi vi parla e cito ancora una cosa più fresca più recente la memoria e qualche compagno che in questa sala del mio partito
Testimoni di questo nel mille novecento e novanta nella fase cruciale di trasformazione dal pc al PDS tra il primo il secondo congresso con cui
Facemmo quella scelta si svolse alla Fiera di Roma qui vicino
Una conferenza programmatica del PC per dare come si diceva anche allora alla trasformazione i valori il Progetto i contenuti perché quando discute della formati dicono i suoi contenuti solo di contenuti sia la forma si capisce mai diciamo
Come tenere insieme tutto e li tentammo di tenere insieme tutto e io che ero responsabile di organizzazione del PC che gestì la trasformazione del PCI in PDS proposi una riforma della forma partito nella quale proponevo le primarie per scegliere i candidati
La consultazione periodica per via referendaria degli elettori mandiamo non mandiamo i soldati in Libano per esempio sarebbe stato interessante una certa mattina chiedere a milioni di persone serranda accordò nove secondo me se avrebbero detto di sì ma avrebbe reso ancora più forte quella scelta
Proponevo il voto segreto per tutte le incarichi direttivi del partito
Proponevo il ma il termine di mandato per cui ho mandato non fosse replicabile all'infinito proponevo per fine a un tempo in cui gli apparati erano molto più grandi di adesso l'anno sabbatico per i funzionari di partito come una forma esattamente di non burocratizzazione della cosa
Perché è chiaro e chiamo tutto questo per dire che le proposte che ha avanzato Vassallo Orvieto non solo non mi scandalizzano sono più basse di quelle che io avanzavo dieci anni fa
Chiaro
Quindi per dire che io sono totalmente d'accordo con il fatto che la politica ha bisogno di fondarsi su un innovazioni profonde di partecipazione democratica dorme il dilemma falso che anche intorno al dietro c'è stato riproposto
E che per fare queste cose qui
Bisogna che non ci siano i partiti o quanto meno bisogna destrutturare i partiti perché i partiti sarebbero l'ostacolo a fare queste cose io penso esattamente il contrario
Io penso che se si vuole innovare la politica nella direzione di una politica fondata su un circuito virtuoso di osmosi con la società di partecipazione democratica di protagonismo dei cittadini tutto questo non nasce senza che ci sia una grande forza un partito che sia radicato organizzato strutturato che si dà come metodo della sua attività politica quegli strumenti di partecipazione ecco perché il dilemma è falsa
Ecco perché il dilemma fare
Cioè
Io mi batto perché ci sia un Partito Democratico che Silvia
Un partito a cui aderiscono centinaia di migliaia di persone perché oggi io guido un partito i DS che a seicento mila scritti non profondo tutte le energie che sto profondendo per farne uno di cento mila lo dico subito
Cioè pensa un partito che abbia una capacità di relazione con la società più grande che intanto parte dall'avere centinaia di migliaia di aderenti per questo mi dà la certezza non la certezza ma certamente più certezza di avere un partito che in rapporto con la società che vuole rappresentare intanto perché a base di massa
Voglio un partito che si è organizzato in tutti gli otto mila comuni italiani perché questo mi dà la garanzia che sarà capace di rappresentare la domanda dell'intero Paese
Voglio un partito che faccia la Campos che faccia attività piede sempre quando ci sono le campagne elettorali anche quando non ci sono e che non sia soltanto una somma di comitati elettorali
Voglio un partito vero
E penso che un partito vero come questo deve avere nel proprio statuto nello Statuto no come eventualità
Che utilizza le primarie per scegliere i candidati che adotta il voto segreto che usi fai referendum degli elettori a tutte le altre cose e la cosa non sono affatto in conflitto le due cose si tengono
Se vogliamo avere un partito che innova la politica penso che per l'avvocato delle tasse anche questo obiettivo
Una grande sfida per riformare la politica la politica si riforma a partire dal fatto che riformi soggetti che fanno politica
E non a prescindere da loro
D'altra parte guardate l'esperienza vi indico chiudo
Due anzi poi la storia della transizione ancora due esempi le famose primarie del sedici ottobre che celebriamo oggi con questa iniziativa come sono state che che che che cosa siccome se possiamo rappresentare così un leader che le propone Prodi
I partiti che condividono con la proposte le organizzano perché i dieci mila seggi in Italia non si mettono in piedi soltanto con un articolo di giornale ci va un organizzazione
Quattro quattro milioni e trecento mila persone che assumono quella cosa la fanno diventare coloro protagonismo una grande occasione di partecipazione democratica
Ma un anno prima in Toscana e non a caso cito questo esempio cioè dove c'è un partito di destra non solo i DS ma i DS esattamente Toscana sono un partito come si direbbe pesante dal podio struttura no migliaia di iscritti settori dappertutto Case del popolo governiamo quasi tutto assessori sindaci cioè quello un partito quel partito li così strutturato così forte un anno prima organizzato in Toscana le primarie per scegliere i candidati elezioni regionali ha portato centosessanta mila elettori della Toscana morta
E ne ha portati centosessanta mila perché è un partito forte organizzato e radicato se era un partito molto più leggero forse centosessanta mila ho riportato
Allora ecco che è falso il dilemma è scompariranno questa storia qua
Noi abbiamo bisogno di partiti
Forti e radicati
In cui l'elemento forte sta anche nella sua nella loro capacità di essere aperti
Dinamici osmotico sì con delle regole che impediscano come dire a l'autoreferenzialità e burocratismi benissimo panico tale stabilisce
L'altra questione sulla base di questo ragionamento io arrivo anche all'altro problema ma insomma si arriva lì all'autunno una testa un voto tutte queste cose io dico subito che è chiaro che a regime
La regola fondamentale di qualsiasi organizzazione
E così oggi nei partiti nei sindacati in Italia è una testa un voto no quando si va a decidere si vota e ognuno vota sulla base delle proprie convinzioni una testa un voto è la regola normale
Io di di vita di un organizzazione
Siccome il partito democratico né lo facciamo nasce da un'azione comune convergente di soggetti diversi non solo per storia ma anche per dimensioni e radicamento
I partiti
Associazioni come lavoro quella che ha promosso questo incontro
Sì soggetti di Società Civile l'altra sera gli eravamo io fra Dario eravamo libertà giustizia ALT Associazione che interessate
Se vogliamo essere come dire effettivamente fare in modo che nessuno si senta prigioniero si perda però è stato addirittura se ne vadano dobbiamo costruire un percorso nella transizione che consenta a ciascuno quale che sia la dimensione del soggetto a cui appartiene
Di avere piena titolarità e pari dignità
E quindi una testa un voto a regime è la regola se partiamo da una testa un voto guardate che ci sono dei rischi
Volete che io abbia dei problemi applicare una testa un voto in Emilia in Toscana nelle Marche in Umbria in Liguria
L'a picco
Non so se la Margherita in quelle regioni d'accordo perché il nostro peso e così prevalente che se partiamo con in testa un voto decidiamo tutto noi da sola
Allora non è una contestazione di un principio democratico dire attenzione alla testa al volto l'obiettivo nella transizione devo costruire le condizioni per arrivare lì
Esattamente è funzionale a quell'obiettivo
Anche qui una rappresentazione sciocca sui giornali per cui chi ha fatto questo ragionamento è uno che è contro la democrazia notti favolosamente perché è un democratico vero
Chiaro
Che non vuol far prevalere solo alla logica dei numeri che sa che la logica dei numeri a a diventa la regola fondamentale quando i creato le condizioni di una pari dignità per cui nei numeri tutti siano uguali
Perché sei mesi applichi numeri tra soggetti che non sono uguali i numeri accentuano la sperequazione
E l'ineguaglianza e quindi nella transizione dovremo costruire un mix io Orvieto ho fatto un esempio che può essere un po'di gergo politico ma però secondo me è utile
Come referente metaforico diciamo
Ho detto noi pensiamo a come è stata costruita l'Unione europea in questi anni
L'Unione Europea nasce per volontà degli Stati così come il Partito Democratico nasce per volontà dei partiti
Ma l'Unione europea a mano a mano che cresce non è soltanto la somma degli Stati mano a mano che cresce determina una sua soggettività materie di competenza propria dei propri organi e mano a mano
Si riduce la dimensione dell'intergovernativi taccio dell'accordo tra Stati a favore di una tendenziale progressiva comunitarizzazione delle politiche su scala europea
Ma noi siamo dentro un processo una transizione anale
Cioè i soggetti che si mettono insieme determino tra di loro modalità con cui mettersi insieme mano a mano che che facciamo crescere questo processo nella transizione il il processo di fusione determina anche l'adozione di regole che via via riconoscono questa
Comune identità che costruiamo insieme
Certo questo è molto più complesso che scrive un articolo di sessanta righe sul giornale in cui ci
Mica come organizzare la politica questo non c'è il minimo dubbio
Ma io dico proprio questo attenzione
Che se si vuole fare Partito Democratico bisogna avere fin dall'inizio io ce l'ho proprio per questo sono determinato a farlo consapevolezza della complessità
Il modo peggiore per fare il paio democratico e banalizza nella complessità se si è consapevoli la complessità si trovano anche tutte le risposte per gestire la complessità che fare il partito democratico
Siamo per la prossima domanda Elena
Le prossime tre domande saranno formulate tutte e tre insieme grazie
Buona sera mi chiamo Eleonora o voli sono indipendenti l'amministrazione pubblica in particolare il ministero del commercio internazionale che ha avuto il privilegio di avere l'onorevole Fassino come ministro io personalmente lavorava nel suo gabinetto quindi ricordiamo con particolare piacere quell'epoca anch'io sono una non iscritta ai partiti
Che d accordo con gli amici del centro ha scelto di fare una domanda un po'meno strutturata di quelle che ci hanno preceduto e più legata all'attualità
Nel Paese oggi esistono due tipi di critiche alla legge finanziaria la prima alimentare al centrodestra e proviene da chi vuole difendere i privilegi e considera la Fast la fiscalità balzello iniquo
La seconda ci preoccupa realtà di più perché proviene da chi si aspetta le riforme più coraggiose che liberino risorse per la ricerca per le infrastrutture per la competitività
Occorrerebbe rispondere tempestivamente a queste due posizioni per evitare il rischio che nel Paese si determini una percentuale una percezione distorta della finanziaria come di una legge punitiva o inadeguata
Per questo ci sembrerebbe utile che insieme alla Finanziaria
Venisse presentata un'agenda di lavoro
Che definisca concretamente i prossimi passi del governo su materie decisive quali liberalizzazioni pensioni pubblica amministrazione ricerca un'agenda che evidenti il disegno organico nel quale è inserito il provvedimento della finanziaria
Inoltre crediamo occorre affrontare di petto come sta facendo disinteresse del governo la questione del fisco
Sappiamo che il livello di evasione in Italia è stimato in cinquanta miliardi di euro di mancato incasso per lo Stato non è più sostenibile
Soprattutto se si intende impostare una concreta politica di modernizzazione e di rilancio
Siamo tuttavia consapevoli che la logica dell'evasione e trasversale all'impresa lavora un tono allo stesso mondo dei lavoratori del lavoro dipendente in qualche caso coinvolto marginalmente sia pure e lavoro nero
Su questo terreno sì impianta la propaganda del centrodestra contro il fisco vessatorio e contro lo Stato che prende e non da come intende il gruppo dirigente dell'Ulivo impostare una battaglia culturale per far maturare nei cittadini la consapevolezza della necessità di chiudere l'epoca dell'evasione
Come orientale come orientare l'azione politica per evidenziare meglio il puntuale collegamento tra il successo delle misure antievasione e benefici collettivi e benefici individuali
Che da essa deriveranno in altre parole come collegare la lotta all'evasione
Alla realizzazione di riforme strutturali per lo sviluppo sostenibile e all'abbattimento della pressione fiscale
Grazie ora la volta di Francesco
Il si prepara vino
Saluto tutti io mi chiamo Francesco Bolelli non sono iscritto ad alcun partito e collaboro con alcuni giornali
Partecipò nell'Ulivo per Roma al gruppo sulle liberalizzazioni e i diritti del cittadino consumatore come gruppo abbiamo prodotto alcuni Domaine documenti che vi invito andare a leggere sul sito un mai più divisi punto it
Ora con il decreto sulle liberalizzazioni l'Italia ha fatto un notevole passo in avanti perché si è riusciti a liberare inerzie prima bloccati da logiche anticoncorrenziale
Purtroppo le manifestazioni di queste settimane dei professionisti e la vicenda di taxi rischiano di trasmettere ai cittadini un'apparente sensazioni di timidezza del governo di fronte alle corporazioni
Per cui vi chiedo quali saranno gli strumenti concreti che l'Ulivo il futuro Partito Democratico utilizzeranno per consolidare il consumerismo in Italia
E quindi per accrescere la consapevolezza dei cittadini riguardo i propri diritti grazie
Grazie Francesco ora è la volta di vino
Salve mi chiamo vino Lazio sono sociologo e giornalista lavoro nel gruppo i DS della RAI è nel gruppo di lavoro sulla comunicazione dell'Ulivo per Roma
Quest'ultima domanda si concentra su una grande anomalia italiana
Che è quella della concentrazione in un unico soggetto di una grande quantità di mezzi di comunicazione solo nella tv questo soggetto raccoglie oltre il sessanta per cento degli introiti pubblicitari per controlla giornali periodici case editrici
Sale cinematografiche e non è un caso che l'Italia precipita al al settantanovesimo posto nella libertà di stampa nel mondo al tempo stesso la RAI sembra paralizzato da veti incrociati e non riesce a esprimere realmente il suo la sua dimensione di servizio pubblico
Il centrosinistra avanzato la proposta di riordino del sistema radiotelevisivo che ha suscitato una reazione scomposta da parte del centrodestra indifesa dell'interesse di Berlusconi
Alle difficoltà di rinnovare e modernizzare il sistema delle comunicazioni si aggiungono però quelle relative alla capacità del Governo di comunicare rilevata da molti osservatori e molto sentita dagli elettori dell'Ulivo
Basta vedere quello che è successo appunto con le liberalizzazioni nella nella finanziaria
Allora come può essere risolta posso avviso l'anomalia del sistema italiano e poi come il nascente Partito Democratico può produrre quei cambiamenti anche nel modo di comunicare la politica e infine dall'informazione alla formazione e ipotizzabile che nel Partito Democratico si rilanci la formazione politica che tanta parte ha avuto nella tradizione
Delle politiche appunto in esso sì rappresenta
Che qui poi cumulando tre domande serie da fare notte quindi io dico veramente soltanto i titoli
Ma non c'è dubbio che sulla Finanziaria
C'è un deficit di comunicazione
Nel senso che
Come sempre capita
Fa più rumore ciò che dà fastidio rispetto a ciò che incontro la propria spinta di guardate che stiamo parlando soltanto degli aspetti negativi della finanziaria negativi nel senso che insomma comportano qualche costo qualche sacrificio qualche intaccare qualche interesse non parliamo della miriade di cose positive che ci sono che emergeranno con chiarezza nelle prossime settimane fa e che oggi non si vedono perché sono come dire micro interventi sono tanti sono da tempo di fare lei come ne cito soltanto uno sta regole di sapere quanti di voi sanno con questa Finanziaria
La gratuità dei libri scolastici arriva fino al secondo anno delle superiori
Presente che è una cosa che tocca miei famiglie certo non c'è giornale che l'abbia scritta per interventi come questi ce ne sono tanti si vedranno ma la prima considerazione che dobbiamo fare noi diciamo per senso di responsabilità e perché ci aveva Tato dato tanto fastidio
Quell'avvio della legislatura in cui per giustificare l'impossibile mantenimento degli impegni elettorali Tremonti comincia dal giorno dopo dicendo il buco da trenta mila miliardi sempre delle cose che non esistevano
Abbiamo scelto un atteggiamento più responsabile
Diciamo le cose che vogliamo fare
è inutile sottolineare che insomma le cose che dobbiamo fare le le manovre doveva fare deriva dalle verità che abbiamo ricevuto però insomma in fondo dobbiamo spiegarli italiani
Che non è che ci siamo svegliati Storti una mattina abbia vizio Besso cosa facciamo per far dispetto dei cittadini facciamo una manovra da trentaquattro miliardi
Di cui metà ma alla riduzione del debito pubblico per potere rientrare nei parametri che ci impone Unione Europea
Che dice facciamo sta cattiveria
Abbiamo stiamo dobbiamo fare una manovra trentaquattro miliardi perché questa è la situazione dei conti pubblici cui ci ha lasciato il centrodestra certo Remo voluto fare una manovra di De metà come dimensioni ma siamo impicci vieni imposta semplicemente per potere costruire le condizioni non solo per restare nei parametri europei ma anche per costruire le condizioni per il risanamento e la cristiani anni successivi e quindi in senza sesto usare i toni e le il qualunquismo populista usato dalla destra ma insomma dobbiamo spiegarlo facciamo una manovra trentaquattro miliardi di euro perché questa è l'obbligo che ci ha lasciato la situazione contabile che abbiamo trovato
Dentro questa manovra dico perché apre si parla molto della revisione l'aliquota IRPEF che peraltro stiamo lavorando per correggere alcune distorsioni soprattutto sui redditi medi
Ma quella manovra come entrata comporta circa due miliardi su trentaquattro puramente si parla solo di quello la gran parte della manovra da punto di vista delle
Delle entrate deriva da un'opera di razionalizzazione e di risparmio sulla spesa pubblica
Cosa che normalmente si secondo le teorie Fanfani governi di centrosinistra dice di centrodestra invece non ci troviamo avere a che fare con la spesa pubblica si è moltiplicata nei cinque anni passati quando governava l'estate dobbiamo intervenire quindi la gran parte deriva da questo
Riduzione razionalizzazioni
Sono questo dobbiamo spiegare agli italiani dobbiamo cominciare elencare ma mano che correggiamo anche alcune delle cose che avevo detto erano giusto corregge dovevano spiegare che dentro ci sono molte cose da spiegare che ci sono il mantenimento degli impegni che abbiamo assunto in campagna elettorale cui nessuno credeva quando dicemmo taglieremo di cinque punti il cuneo fiscale
Rideva nei dibattiti abbiamo tagliato di cinque punti il cuneo fiscale che è un'operazione che costa molto
E che facciamo non soltanto perché è un impegno preso con gli elettori ma perché in quel modo nei confronti delle imprese nei confronti dei lavoratori avremo negli uni benefici somma di stare io di avere qualche cosa di più
Nella propria retribuzione dall'altra costruire le condizioni vedremo se funzionerà
Per diminuire il costo del lavoro e quindi costruire le condizioni perché il sistema d'impresa e Possa reinvestire crescere
Mantenimento dell'impegno fiscale avevamo detto tante altre cose che stiamo facendo avevamo detto
L'imposta di successione soltanto sui grandi patrimoni ieri avevamo costruito una un'intesa una norma severa Pato in Parlamento prevede che soltanto i patrimoni di tipo molti milioni di euro saranno tassati
L'impegni per la famiglia lo spostamento di risorse sulla scuola
Sono tutte cose che mi han detto che ci sono in Finanziaria naturalmente sento che non soddisfano tutti qualcuno dice ma lo state adempiendo a tutto il programma per il momento il program il programma di cose
Che per fortuna abbiamo scritto perché vincolanti tutte le scelte da collezione per i prossimi cinque anni non è che si fa tutto il primo anno magari avessimo trovato nastri sei Conti in grado di fare ci fare di più avremmo fatto di più ma abbiamo cominciato esattamente in linea con il programma è una finanziaria fatta di queste dimensioni all'inizio e quella fico consente come è avvenuto con la con
In quel momento per altri motivi perché si trattava di rispettare i parametri di Maastricht entrare in Europa con con la Finanziaria del primo governo Prodi insomma costruisce le condizioni per il risanamento e quindi arriva arriverà in fretta il momento dalla restituzione
Ma è una delle condizioni per per per fare per fare restare il nostro Paese competitivo per intende Steno cercando di distribuire di distribuire la richiesta i cittadini nel momento in cui si chiede secondo quel principio sacrosanto
Che è stato calpestato in cinque anni il centrodestra cioè chi ha di più
Mette di più chi ha di meno metri di meno se un principio scritto nella nostra Costituzione
In mezzo a queste abbiamo cercato e stiamo cercando di fare altre cose si cita giustamente perché è stato un segnale di cambiamento il decreto Bersani ci sono molte cose nuove anche in finanziaria
Certo noi dobbiamo costruire avete parlato nelle domande di liberalizzazioni non c'è dubbio che ma dobbiamo diventare un Paese moderno in cui si liberalizza si che la concorrenza contemporaneamente si ripensa anche la presenza del pubblico perché possono convivere assolutamente liberalizzazione e concorrenza nei settori in cui la liberalizzazione e la concorrenza diventano vitali per la crescita ma anche riflettere su una presidenza del del pubblico
Nei settori in cui
Il Paese non può perdere il controllo
Cui si fanno le scelte strategiche per l'Energia alle reti su temi su cui stiamo ragionando e soprattutto per farlo guardate bisogna avere un po'di coraggio perché noi diciamo sempre di spiegare la nostra azione riformatrice
Guardate che dobbiamo sapere che le riforme
Non si fanno mai accontentando tutti
Quando si fa la riforma che riguarda i tacchi taxi
O le libere professioni lo dice un libero professionista è difficile fare riforme coraggiose vere avendo l'applauso di chi viene toccato da con le riforme
E questo con riguardo al Pubblico impiego riguarderà tanti settori insomma se vogliamo modernizzare cambiare il nostro Paese dobbiamo fare cose giuste ma anche avere il coraggio di farle
E quello che insomma stiamo cercando di far certo sarebbe stato facile ma come ha fatto loro avrei voluto vedere una manovra trentaquattro miliardi perché sarebbero stati trentaquattro anche per loro se avessero vinto le elezioni come l'avrebbero fatta
Chiedendo a chi
Facendo cosa facendo quali trucchi la fatti dal genio che che tutto il mondo ci invidia
E il ministro dell'economia sa che è chiaro che noi stiamo cercando di fare una cosa onesta seria
Sapendo quando citano gliele me l'ha chiesto anche grandi giornalisti somma cioè l'indice di popolarità che causa il governo certa stiamo facendo l'opera semplice siamo a NIS legislatura c'è un'ondata di di preoccupazione del paese comprensibile nelle diverse passi sociali ma insomma
Poi arriverà io credo molto perfetto di quello che si immagini momenti in cui si capisce esattamente che cos'è finanziaria esattamente le cose che positive che ci sono a posto che tutto ciò compreso una manovra di queste dimensioni che abbiamo fatto delle cose che dovremmo fare nei prossimi anni
Per Ivano tutte da un'anomalia che italiana e che diventa sempre più intollerante sempre più fastidiosa sempre più immorale e cioè l'evasione fiscale possiamo essere un Paese che ha un'evasione fiscale che è dieci volte quella della media degli altri Paesi
Solo arrivando ad una evasione fiscale di media
Vicina a quella dei Paesi europei quindi non farla scomparire
Sarebbe bello ma un po'utopistico
Cambierebbe sto talmente la stessa i contribuisce al nostro paese rispetto al debito pubblico rispetto alla garanzia dei servizi rispetto alla possibilità di dare più potere d'acquisto se semplicemente si chiedesse una cosa molto semplice cioè che tutti paghino le tasse
No che siamo un Paese in cui
La regolare cercare di non farlo che guardate che da questo punto di vista diciamo in incidendo perché se no saremmo disonesti incidendo su una certa propensione
Per gli dei di una parte del del dei degli italiani ma insomma il danno morale che ha fatto Berlusconi da questo punto di vista è la parte più difficile da recuperare perché le leggi si cambiano si abrogano
I le scelte politiche si si modificano a insomma questo messaggio che è stato trasferito per cinque anni al Paese con compra la fase più
Insomma resterà lì come quella detto da un Presidente del Consiglio vette raggiungibili cioè in e morale non paga le tasse se sono se sono troppo alte
E che detto presente Consiglio è chiaro insomma che è entrata cioè il il modello di Berlusconi ha trasferito nel Paese o in una parte del Paese l'idea che in questa società per sopravvivere bisogna sgomitare
Bisogna dare dei denti del del compagno di cammino col gomito perché insomma qui sopravvive chi è più furbo chi più ricco che visure giudicato non chi è onesto chi paga le tasse chi al senso delle regole del rispetto delle regole la moralità dei comportamenti
Queste quello che noi dobbiamo ricostruire dicendo una cosa molto semplice
Più gente paga le tasse più le tasse possono cavare
Questo è il messaggio che dobbiamo dare certa su potrebbe essere non gradito da una parte del Paese da alcune categorie da alcuni mondi non so questo è quello che dobbiamo fare perché la cosa giusta fare ultima cose finisco
Il sistema televisivo
Insomma l'abbiamo fatto anche qui mantenimento di un impegno abbiamo avviato due disegni di legge uno sul conflitto d'interessi e uno sul si riforma il sistema televisivo che sono due cose diverse l'azione si fa confusione
Ero e spiegarla Bondi quando non c'è lo sciopero della fame
Una cosa è il conflitto di interessi una cosa il conflitto di interessi perché bisogna insomma crediamo che questa norma non sarà mai applicato a Berlusconi
Perché verrà applicata viene verrà applicata alle personalità che hanno incarichi di governo siamo abbastanza ottimisti sul fatto che non sarà lui comunque attorno al governo ma bisogna farla perché c'è da dividere IPA chi sei chi serve il Paese deve fare gli interessi del Paese non può contemporaneamente farli teste le proprie aziende vale per tutti
E dovrà valere per tutti altra cosa che prescinde dal fatto che Berlusconi sia
Abbia un ruolo politico è la riforma del sistema televisivo perché quello questi sta facendo la proposta Gentiloni deriva da una sentenza della corte russa e di dieci anni fa dodici anni fa che non è mai stata applicata
E che dobbiamo applicare semplicemente introducendo dei criteri molto semplici dico propri titoli son parlo troppo
Il pluralismo dell'informazione è garantita da da dalla libertà dalla concorrenza più operatori più concorrenti più televisioni
E quindi bisogna creare le condizioni perché ci sia più spazio più su più non solo il duopolio che ha caratterizzato l'età degli ultimi anni RAI e se Mediaset sommi immettere libertà che il principio che ha motivato con la sentenza diversi anni fa
E poi c'è il problema qualificazione del servizio pubblico che le due cose sono legate come sta al servizio pubblico dentro questo schema soltanto seguendo logiche di mercato o invece ha un onere aggiuntivo che non è né la riforma Gentiloni mette il tema su cui si sta ragionando nel governo e la maggioranza c'è come qualificare la presenza del servizio televisivo posto che e finisco con l'ultima cosa che è stata chiesta insomma la televisione può far bene può far male
E non c'è dubbio che rispetto alla politica
Anni siamo tutti responsabili su questi anni ha fatto molto male
La gente non ne può più
Di avere l'immagine peraltro insomma falsa non corrispondente al vero che quella che è passata che la politica sia fare vedere tutte le nostre facce una dopo l'altra dodici tredici quindici diciotto tutte le sere al telegiornale
Una dopo l'altra anche se non c'è interdire e quei talk show le dico tutti Soffici ne parla sempre male di Vespa sta e in generale
Lo strumento per cui il dibattito televisivo nel fatto che so con una bella intervista
In cui uno risponde venti domande cattive incalzanti ISP espone delle idee ma semplicemente affidata la rissa darsi sulla voce confliggere cifre venti milioni dieci milioni non è vero e duraturo sono io tua non se ne può più che una politica così
Quindi c'è bisogno di riqualificare e da questo punto di vista e da questo punto di vista credo credo che dovremo impegnarci tutti sapendo che
Un'altra parte non c'è dubbio è la formazione politica
Non è stata fatta in questi anni di transizione forse diciamo così le emergenze sono state altre ha sicuramente noi abbiamo bisogno maggior ragione di creare di costruire una classe dirigente che magari senza tornare ai vecchi modelli
Noi siamo cresciuti dei corsi di formazione di partito sono tre cose che erano di una grande utilità Fitto formavano classe dirigente somma di tua mano la riflessione al dibattito confronto approfondimento
è insomma oggi se se la formazione politica dei giovani affidata soltanto appunto a quello che vedono in televisione non va bene qui non abbiamo bisogno di costruire
Ed è una delle prime cose che dovremmo fare come Ulivo anche inattesa di costruire il partito avere dei luoghi più comuni in cui si fa formazione politica
Grazie naturalmente delle domande fatte ringrazio anche da
L'espressione di
Di amicizia che mi è venuta dalla
Amica che lavora al ministero del Commercio estero loro ricordano me io ricordo loro grande Nostalgia è stato forse uno dei periodi più felici diciamo nella mia esperienza politica
E condivido la sollecitazione che lei ha fatto e cioè
Con la Finanziaria noi ci siamo proposti che cosa ci siamo proposti di far uscire questo Paese dalla stagnazione nella quale
è stata precipitata da apporti della politica della destra
Non vi paia questa affermazione ovvia perché io ho l'impressione che noi stiamo scontando un problema in questi mesi
Il problema è di aver dato per scontato una diffusa consapevolezza della criticità dell'eredità
Che ci ha lasciato il governo Berlusconi
Una parte delle difficoltà che noi abbiamo avuto e abbiamo tuttora fa percepire fino in fondo il carattere di svolta della finanziaria sta in questo una parte non solo in questa ma questo certamente
Cioè questa è una finanziaria che realizza almeno nell'impostazione di obiettivi persegue un un'innovazione svolta notevole che io richiamo brevemente
Ma ci proponiamo di ridurre deficit e debito di bilancio dopo che per cinque anni il deficit e debito è cresciuto
Ci proponiamo di rimettere in moto a livelli significativamente più alti crescite Investimenti dopo anni di crescita zero
E ci proponiamo una redistribuzione più equa dal punto di vista fiscale e sociale dei redditi dopo anni in cui la forbice si è allargata cioè sono è una finanziaria che rovescia le tendenze di questi anni
Tuttavia una finanziaria che ha questa ambizione sta scontando delle difficoltà
E una delle difficoltà è una delle ragioni in un'unica delle difficoltà secondo me è che troppo facilmente abbiamo dato per acquisito che la criticità dell'eredità raccolta fosse come dire consapevolezza diffusa
E siccome non è così una parte dell'opinione pubblica anche di coloro che sono i diversamente visti per i provvedimenti che come dire
Misura uno scarto tra la straordinarietà delle cose che facciamo è una condizione che viene percepita non così straordinaria non così critica e questo è un punto che ci riguarda però
Io penso che noi dobbiamo riguadagnare fino in fondo un giudizio nella società italiana del disastro che ci hanno lasciato
Va be'una propagandistiche faccio degli esempi ma sulla base di quello che Tremonti aveva programmato per il due mila sei e il due mila e sette nel due mila sette le ferrovie dello Stato avrebbero a disposizione trecento milioni e settecento milioni di euro per far funzionare Ferrovie ce ne vogliono tre miliardi è chiaro
Tre miliardi contro i settecento previsti ce la si chiude nonché nome di Trani non sono puliti si chiude proprio contro il Consiglio trecento milioni non funziona
L'Anas non aveva più una lira incassa
E l'operazione che facciamo sul Tfr è un'operazione che attende utilizzare quelle risorse per finanziare gli investimenti infrastrutturali se non ci sono ci sono
è una serie altre cose per cui
Se noi non diamo il senso del del del del davvero della criticità
Che noi tra l'altro su cui tra l'altro abbiamo fatto la campagna tra le e in campagna elettorale noi abbiamo detto agli italiani che la situazione era davvero pesante critica gli italiani ci hanno creduto ci hanno dato un voto per cambiare poi noi immediatamente dopo abbiamo archiviato quella criticità
E abbiamo come dire no no non abbiamo innestato una manovra straordinaria sulla straordinaria dalla situazione qui c'è un problema
Lo dico perché adesso
Ma il Parlamento la la la la finanziaria come la si gestisce in Parlamento e come la si gestisce nel paese in buona misura affidato all'essere consapevoli di questa criticità
Perché se uno pensa che invece adesso in Parlamento presentiamo una valanga di emendamenti per quella finanziaria da trentacinque miliardi di euro diventa di cinquantasei ecco una presente qual è la situazione del Paese
E questo c'è un primo tema
Il secondo tema che è stato posto dalla domanda io io penso
Che l'altra questione che noi non abbiamo reso evidente e che la finanziaria avvia una svolta di politica economica che non è esaurita nella finanziaria
Intanto già questa Finanziaria
Contiene impegni
La cui realizzazione va al di là della finanziaria per esempio in sede di accordo con i sindacati si è previsto che entro il trentun marzo due mila sette
Sulla base di una concertazione tra governo e sindacati si dovrebbe rimodulare la materia pensionistica per affrontare la questione dello scalone dell'età pensionabile dei coefficienti di rivalutazione e tutta una serie di altre cose
Questa è parte della Finanziaria ma è affidata decisione che si assumeranno dopo
Sempre in in nel quando della concertazione tra sindacati il governo e parti sociali la quando si è stabilito
Che nella Finanziaria ci fossero giustamente i soldi per coprire i contratti del pubblico impiego si anche però definito un impegno che nel due mila sette dovrà essere verificato che la contrattazione
Locale dei pubblici servizi integrativa di pubblici servizi su scala locale sia coerente con gli obiettivi di contenimento della spesa e di contenimento dell'inflazione è un'altra penso che la finanziaria che però non è risolto dalla finanziaria
Cioè come diceva alla
La la la la famiglia che ha posto la domanda noi abbiamo bisogno di sapere che la Finanziaria avvia un percorso e che noi dobbiamo cominciare a ragionare fin da adesso di qual è l'agenda delle grandi riforme che nel due mila sette sono necessarie per dare continuità alla svolta
Perché questo bisogna darci un'occhiata
Io non so se è tutto chiaro prese non lo rendiamo chiaro una parte opinione pubblica
Può dire va be c'avete chiesto di fare Sacrifice già questa finanziaria poi però sia chiaro da domani e così no non è così ed è più complicato
La finanza razzia una manovra che richiede alla domani la finanziaria c'è tutto il tema del mercato del lavoro e di come affrontiamo con una riforma mercato lavoro il tema della lotta alla precarietà degli ammortizzatori sociali
C'è tutto il tema di nuove liberalizzazioni a di cui ha parlato il secondo amico che è intervenuto qui
C'è tutto il tema della riforma
Della pubblica amministrazione
Se il tema
Della riforma previdenziale
C'è il tema di voci fondamentali di welfare
Da innovare e riformare che sono tutte questioni fondamentali dobbiamo era un'agenda
Che nel due mila sette si fa continuare questa strada questa strategia di innovazione di cambiamento perché se non è così colà perché la stessa finanziaria rischia di non produrre benefici che noi riteniamo produrrà
Quella finale questa finanziaria produrrà i benefici che noi ci proponiamo in quanto sia parte di una strategia di più lungo periodo di riforme di innovazione
E questo io non credo che fin qui l'abbiamo trasmesso in modo chiaro
E c'è una responsabilità prima di tutto nostra nel trasmettere fino in fondo il senso
Diciamo del dell'impatto del del del della scossa del dell'innovazione della svolta che ne vogliamo vogliamo proprio qui dentro ci stanno naturalmente i temi delle liberalizzazioni che sono stati posti
Ci sta il tema dell'innovazione in settori decisivi di welfare e di stato sociale e ci sta anche il tema finisco
Della del settore delle telecomunicazioni eccetera
Io dico questo il provvedimento Gentiloni un provvedimento
Che si muove nella direzione di modernizzare il sistema della informazione delle comunicazioni
Con l'obiettivo di
Modernizzare lo l'evoluzione tecnologica
Di
Offrire più spazio di operatività un numero più ampio di operatori Roggero rompendo una logica oligopolistico perché aggravato in questi anni sul settore
Di tutelare meglio anche tutta la
Pluralità di produttori di media e piccola taglia penso all'emittenza televisiva locale
Di
Consentire una gestione dei flussi pubblicitari che sono poi i flussi fondamentali per il funzionamento del sistema più equamente distribuiti tenta una legge che mi pare
Giusta corretta no mossa da nessun spirito né punitivo né vendicativo
Berlusconi lo sa quando uno dice
E il fascismo lo cambieremo in Parlamento già capito che se il fascismo non si cambia in Parlamento
C'è
No vuol dire che non è il fascismo cioè
Non faceva uno fa l'Aventino
Meglio non farlo perché data l'esperienza diciamo ma
No uno dei giocando in Parlamento vuol dire che riconosce al di là di qualche estemporanea come dire enfasi che è un provvedimento come dire
Si può condividere o no ma che ha una sua ragionevolezza e che in Parlamento si discuterà e si vedrà come approvarlo e come come giuste diciamo
Mi pare anche la destra poi si renda conto che in realtà è un provvedimento che a cui difficilmente si può come dire a rispondere con le barricate
Mi pare che vada nella giusta direzione io penso che questo provvedimento debba essere accompagnato
No
Dico una cosa che ho detto ieri che stamattina è stata interpretata in modo del tutto contrario al mio pensiero dal Messaggero non come ha scritto il Messaggero la cosa che dico perché bisogna rallentare la gente non erano detto per questo io ho detto ieri lo ridico cui che il provvedimento Gentiloni io condivido trovo equilibrato giusto lo sostenuto in questi giorni
Proprio perché delinea questo nuovo quadro ha bisogno apre la strada alla come dire
Al tema di come affrontare anche il problema del sarà
Perché le due cose si tengono riorganizza il sistema e tanto sistema c'è un grande soggetto a un grande protagonista forse il principale di quel sistema
Che la RAI che hai bisogno di affrontare a partire dalla prima una discussione vera e seria non sui direttori di questo quella rete di questo o quel telegiornale cosa di cui si deve occupare solo il consiglio d'amministrazione al direttore generale della RAI e non altri
Ma invece apre una discussione vera e seria e qui la politica però deve dire la sua sede capace qual è la missione del servizio pubblico televisivo come vogliamo che sia al sistema radiotelevisivo in Italia quali devono essere le priorità intorno a cui restituire alla RAI quello che è stata per tantissimo tempo la caratteristica la missione
Nella RAI il principale strumento di crescita culturale di incivili mento del Paese perché buona parte di quelli che sono in questa sala sono cresciuti nella loro formazione educazione civilizzazione accompagnate dalla RAI che è stato un grande strumento di crescita culturale di civilizzazione del Paese negli ultimi anni non è più stato questo
Non solo per tanti anche perché il sistema è totalmente cambiato benissimo allora ragioniamo come in un sistema cambiato la RAI torna a essere essendo comunque la più grande
Il più la più grande industria di produzione culturale e di intrattenimento di informazione di questo Paese
E tra i principali delle su scala continentale europea nel mondo
Vediamo un po'come la RAI torna a essere quello che è stato e costruiamo le condizioni perché
Ha solo bene alla missione di un servizio pubblico televisivo e discutiamo tutti i problemi che comporta questo obiettivo tenendo conto che c'è un evoluzione tecnologica che nel passaggio dall'analogico al digitale cambia radicalmente la composizione de de del diciamo del la configurazione tecnologica ma anche il modo in cui la televisione viene percepito e quindi influisce anche sul tipo di contenuti che vengono trasmessi
Che siamo in un mercato non più monopolistico ma olio pluralistico anzi lo vogliamo sempre di più e quindi bisogna creare le condizioni di un'operatività di mercato per molti operatori non per uno solo che bisogna stabilire un rapporto tra
Pubblicità e so che fonti di finanziamento che la pubblicità consente con
Il finanziamento pubblico attraverso il canone ci sono tantissime cose da discutere ma che tutte fioccano possono e debbono essere discussa a partire appunto dal definire bene prima di tutto la missione che si vuole che la RAI
Assolto
Anche questo è un terreno di riforma anche questo è un terreno d'innovazione somma finisco riprendendo un concetto che ha
Sviluppato Dario prima insomma la gente ci ha votato perché vuole che noi rendiamo questo Paese più moderno più libero
Più avanzato e rendendo più moderno più libero più avanzato più giusto più vecchi
E quindi guai a te la cifra su cui noi dobbiamo misurare ogni giorno quello che facciamo è questo tra l'altro i cittadini ce l'hanno già detto in queste sequestri cinque mesi di governo
Che cosa hanno apprezzato i cittadini hanno pressato quelle scelte quegli atti di politica da parte del governo che
Sì sono connotati con un fatto come fattore di innovazione hanno prestato la politica estera italiana sì
Perché abbiamo gestito la politica estera jeune tale da restituire al Paese ruolo prezzi profilo prestigio lo si è visto nel voto plebiscitario che l'Italia ha raccolto al Consiglio di Sicurezza terre all'ONU per il seggio al Consiglio di sicurezza
Gli italiani hanno apprezzato il decreto Bersani-Visco i discorsi perché al di là dell'essere d'accordo su questo su quello quel decreto trasmetteva il messaggio di un Governo che vuole liberalizzare energie risorse e opportunità eccetera venisse
Gli italiani non hanno apprezzato l'indulto non hanno trattato l'indulto perché lo hanno percepito come un tradimento
Come
Come un provvedimento tutto legato soltanto un'emergenza in una continuità che troppe volte è stata sperimentata di misure su un
Tema delicato come la sicurezza incapace di rendere più sicuri i cittadini e di rimuovere le stesse ragioni dell'emergenza e quindi non ho hanno espresso quindi e dobbiamo sapere che c'è una bussola e questo deve valere anche nel modo in cui noi ci rapportiamo sulla Finanziaria i cittadini
E dobbiamo avere come preoccupazione costante che in ogni provvedimento la bussola cifra che segna l'azione nostra sia quella dell'innovazione e del rapporto con la contemporaneità grazie
Graziare Dario Franceschini e Piero Fassino vi ricordo che il ventotto ottobre stiamo organizzando una giornata di mobilitazione ne discute con i cittadini della legge finanziaria proposto dal duo perno Prodi potete va be'visitare il sito www mai più divisi punto it o inviarci un e mail ai info chiocciola mai più divisi punto it di
Buona serata a tutti grazie grazie
Grazie
Allora nessuno si senta
Questa rumori erano così