L'intervista è stata registrata mercoledì 18 ottobre 2006 alle ore 09:30.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Politica, Radicali Italiani, Sdi.
La registrazione audio ha una durata di 11 minuti.
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docente di Scienza politica presso l'Università degli Studi di Bologna
senatore, componente della Commissione Parlamentare Antimafia (FORZA ITALIA)
deputato (LA ROSA NEL PUGNO)
responsabile giustizia della Rosa nel Pugno (LA ROSA NEL PUGNO)
(LA ROSA NEL PUGNO)
deputato, segretario dell'Associazione Nessuno tocchi Caino (LA ROSA NEL PUGNO)
Io credo che sia giusto utilizzare gli strumenti possibili è uno di questi sette evidentemente sono i giornali per rendere noti i termini di un dibattito intenso e delicato come quello che si sta volgendo trentanove del pus
Ecco ma secondo lei professore sarebbe giusto sarebbe più giusto dal punto di vista politico valido anche tenendo conto delle caratteristiche diciamo così del sistema politico italiano
Una presentazione della Rosa nel Pugno a livello locale a livello amministrativo e in che termini che con che meccanismi concreti come
Ma credo che sia utile essere presenti a livello locale anche con eletti perché il proprietario del pubblico che il messaggio non è arrivato a tutti i potenziali elettori forse la presentazione di liste a livello nazionale è stato costruito in un tempo troppo breve e quindi i radicali il partito sul territorio potrebbe essere utile
E anche attraverso presentazione di liste di candidati e poi sperabilmente l'ingresso nei consigli comunali provinciali e così via perché questo produce visibilità del simbolo produce attualmente mobilitazione direttori che altrimenti sarebbero disinteressati voterebbero a più partiti e produce anche quelle risorse che sono per fare politica altrimenti si rischia anche di rimanere senza denaro e quindi senza la possibilità di comprare spazi e di ottenere visibilità
Entriamo nell'apparire del senatore Carlo Vizzini di Forza Italia sempre al microfono di Claudio Landi
Quando è nata la Rosa nel pugno l'ho vista come una speranza per i riformisti italiani come l'inizio di un processo e non una tappa qui il problema è invece che fatta la unificazione è iniziato il processo alla Rosa nel Pugno ed è un processo tutto celebrata all'interno con il riti del delle liti storiche dei socialisti e dei riformisti dei laici italiani sempre condannati a dividersi e litigare sino al punto
Da ridurre
Questo schieramento dal punto di vista numerico
Risibile rispetto alla vicenda politica italiana a loro sia la capacità
Di continuare di riprendere di ritentare un volo auto che un volo di Progetto che il volo per spiegare che chi ha radici di altra natura difficilmente può diventare campione di laicismo e di riformismo in questo nostro Paese chi viene dalla storia delle due chiese che si sono che hanno vissuto simul stabunt simul cadent in questo la nostra nazione per tanti tanti anni parlo dalla Democrazia cristiana e del Partito Comunista Italiano
Non può pensare di essere titolare del di una storia per riproporle rilanciarla per il futuro
Come invece la la Rosa nel pugno con i suoi esponenti può fare
Ma qui e e la la politica che deve prego prevalere sull'interesse di bottega e la politica che deve prevalere sulla presentazione di una lista a Palermo Bagheria o a Corleone come a Benevento
In cui entra in discussione chi è titolare del simbolo
Eccola sull'intervento di ieri Pannella sentiamo ora le valutazioni di Salvatore Buglio deputato della Rosa nel punto Walter vistato nel solco
Pannella fa bene a dire guardate ce la possiamo ancora fare sostanzialmente lui dice questo ce la possiamo ancora fare
Perché questo è questo che vogliono gli italiani anche quelli che non ci votano però se è vero quello che dice pannelli io credo al suo appello bene a questo punto dobbiamo rimetterci insieme e camminare sui progetti sui programmi ma questo vuol dire che quel simbolo la rosa nel pugno non possiamo chiuderlo in un cassetto
Non può essere una cosa che prendiamo una volta ogni tanto come una fotografia ingiallita per cui guardiamo diciamo guarda quando siamo belli quella fotografia quel simbolo deve essere fatto vedere a da me a milioni di italiani e la questione delle politiche amministrative dove ci saranno dodici milioni di persone che ci guardano che ci misurano
Bene il problema non è di presentare la Rosa nel pugno non è quelle prove problema come ci presentiamo a quei dodici milioni di persone
Allora se quel po'dodici milioni di persone ci presentiamo con un programma liberale laico dove facciamo vedere che per esempio cigli Ordine professionale dove ci sono grandissime resistenze
Facciamo vedere che noi lavoriamo per aprire le porte a milioni di giovani bene il per svecchiare e modernizzare questo benedetto Paesi io penso che quello è il problema se non siamo d'accordo su quella ma il fatto di portare la Rosa nel Pugno meno diventa un fatto secondario
Ecco perché dico raccolgo l'appello di pannelli dico uniamoci di nuovo faccia una direzione mettiamo un programma serio e a quel punto credo che ne possiamo anche competere nelle prossime elezioni amministrative
E sempre Falconio ha intervistato un alto esponente della Rosa nel Pugno Enrico Buemi responsabile Giustizia dello SDI
Se vi è una responsabilità forte in questo fallimento e certamente quella di Pannella che ha pensato di trasformare la Rosa del Pugno in un partito radicale più grande
Non accettando le regole di un partito o organizzato democratico non accettando il confronto di merito ovvero e non la polemica giornalistica
Che certamente serve per andare sui giornali ma non costruisce niente di positivo rispetto un progetto che deve vedere solidarietà non conflitti oggi la partita credo che sia persa e la delusione di uomini e di dirigenti politici come me che avevano creduto nella Rosa del Pugno è grande
Novità in già da molti anni abbiamo un progetto
Che abbiamo chiamato in modo diverse ma non lo sta diverso ma ne nella sostanza è sempre lo stesso Nara questo nostro Paese col nostro concorso
Una grande forza riformista
Ispirata a principi di solidarietà sociale ma anche capace di modernizzare il nostro paese che vediamo anche oggi quanto ce ne sia bisogno
Prima l'abbiamo chiamato con il congresso di Genova la casa dei riformisti che il Partito democratico riformista
Oggi pensavamo si potesse chiamare il da Rosa nel Pugno
La Rosa nel pugno non come elemento esaustivo ma come seme di un processo più ampio che avrebbe dovuto coinvolgere anche altri soggetti anche quote di elettorato deluso dalle vicende di altri partiti
Abbiamo anche pensato al Partito Democratico come approdo finale
Con me il concorso appunto di una forza certamente aggressiva certamente in grado di proporre contenuti più avanzati
Con l'apporto anche della cultura radicale
Questo però oggi non è possibile e quindi bisogna far cadere come si può dire
Questa nebbia che si è alzata
A chiarire le posizioni riprendere il dialogo che le asperità pannelli Année hanno impedito con quelle parti in per i democratici di sinistra e della Margherita più aperte a un confronto di tra forze che hanno una visione liberale della società ma anche una visione sociale dei rapporti tra gli esseri umani e tra i soggetti e quindi cercare di riprendere un filo di un ragionamento
Un altro deputato della Rosa nel Pugno Giovanni Crema
Ma programma del singolo è uno dei problemi
Problema di presentare partito dalla Rosa nel Pugno liste della Rosa nel Pugno le elezioni amministrative uno dei problemi
Sono tanti altri problemi che sono sorti in questi mesi e chi purtroppo Stano dimostrare che la Rosa nel Pugno rischia di essere un sogno per alcuno di noi permane ad esempio che ho creduto profondamente questo obiettivo e non l'obiettivo di una lista elettorale perché io appartengo
A quel mondo che socialista che si è avvicinato al progetto la Rosa del Pugno per costruire un partito un partito vero anzi io sono rimasto sempre sulle parole di Emma Bonino l'apertura della campagna elettorale a Verona
Nelle elezioni politiche quando Emma disse la Rosa nel pugno non è non sarà una solo lista elettorale
Ma sarà un partito è un partito che sarà il primo nucleo per la costruzione di un grande partito riformatore ecco io sono rimasto a questo progetto
è il progetti Boy delle nostalgie movimentismo fine a se stesso di dire tutto lei contro il tutto per ritrovare un'antica logica natiche importazione io le rispetto ma non appartengono a questo patto politico che andava una verifica elettorale
Io ho fatto un congresso nazionale del mio partito dove abbiamo provato l'unanimità di progetto della Rosa nel Pugno noi non abbiamo approvato all'unanimità
Nel chiuso di una stanza il progetto della rosa nel pugno ma in piena e totale trasparenza e lì
Negli indenne nei nelle registrazioni di radio radicale è stato fatto lì di fronte all'intero gruppo dirigente
Del partito radicale dei radicali italiani lì di fronte alla politica italiana che ora Pannella ci faccia sapere a pagamento sul foglio il Pannella pensiero io posso prenderne atto
Ho grande rispetto per la persona ma che Pannella sia l'unico depositario della verità di cosa abbiamo fatto in questi dieci mesi e di cosa sia la Rosa nel Pugno
Beh mi rifiuto di pensarlo
Stiamo infine Sergio D'Elia deputato della Rosa nel pugno è segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino sempre al microfono di Alessio Falconi
Innanzitutto i fondatori della Rosa nel pugno devono essere oggi
Dopo sei mesi sette mesi all'altezza delle loro ambizioni
All'altezza soprattutto delle speranze che hanno ingenerato in quel milione di elettori italiani che hanno dato fiducia alla Rossa nel pugno
Devono essere all'altezza della novità politica unanimemente riconosciuta
Riguardo alla comparsa sulla scena politica italiana ed anche elettorale di questo nuovo soggetto soggetto politico
Non si possono tradire queste ambizioni queste speranze e quest'anno novità insomma non si può costruire una gabbia
Nella quale rinchiudere il Progetto ambizioso della Rossa nel pugno proprio di tutto abbiamo bisogno fuorché di una come dire normalizzazione partitica
Del soggetto politico Rosa nel Pugno re costruiamo una gabbia e la chiamiamo nuovo soggetto politico nuovo soggetto politico c'è c'è già si è presentato ed è agli elettori avuto un milione di voto di voti bisogna continuare non chiudendo ma allargando
Diciamo la sfera di di influenza nella nella Società Italiana della Rosa nel Pugno facendo entrare nuovi soggetti quindi apprendo all'esterno non rinchiudendolo in una gabbia quelli che sono gli sconfitti o che si considerano tale o i delusi del risultato delle delle ultime elezioni
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