Proseguono i lavori della 23° assemblea annuale dell'Anci

Ori di questo
Importante seminario
Diamo lettura di questa nota
Giunta all'assemblea dell'Anci da parte del sindaco di Lamezia Terme
Dice Gianni Speranza
La grave situazione che in questi giorni sta vivendo la mia città
Mi costringe a non essere presente stamani ai lavori dell'assemblea dell'Anci
L'amministrazione comunale è impegnata ad affrontare questa terribile guerra di mafia che sta minando la serenità della intera comunità
Sono altresì impegnato a richiedere un intervento definitivo forte e duraturo al governo e dalle istituzioni chiedo anche a voi
Di sostenermi in in questa battaglia
Ed aiutarmi ad intraprendere iniziative politiche ed amministrative che ridiano fiducia alla mia città Lamezia Terme negli ultimi sette giorni ha avuto dodici attentati continuiamo a parlare di costo dalla politica dimentichiamo che noi sindaci
Siamo sempre e solo spesso solo soli in prima fila
Tutta la nostra solidarietà al sindaco di Lamezia per me ritengo doveroso un applauso che faccia sentire la vicinanza dall'assemblea dell'ANCI
Alle sue preoccupazioni e dalle sue sollecitazioni
Iniziamo
Un seminario che vedrà la presenza del ministro Padoa Schioppa del ministro Nicolais di Beppe Fioroni
E intanto mi tocca portare a tutti voi all'Assemblea agli autorevolissimi relatori il saluto affettuoso delle Anci regionale
Le ANCI regionali sono fortemente impegnate a sostenere a livello periferico il ruolo l'autonomia
L'azione alla partecipazione dei comuni nonché a diffondere nei territori
Quella sempre più importante rete di servizi che lanci offre a tutti i Comuni proprio stamane abbiamo avuto un momento importante Anci ideali ha presentato un volume dov'è finito Urban
E Anci Fossett ha presentato una interessantissima guida per i Comuni soprattutto per i comuni del Mezzogiorno in piena sintonia con il tema di questo sommi Nadia seminario una guida
Per l'accesso ai nuovi programmi di coesione nazionale e comunitari due mila sette due mila tredici parlare oggi di coesione competitività significa parlare della importanza di un modello di sviluppo territoriale che sia equilibrato e solidale significa parlare della importanza di forme di crescita che siano stabili che siano diffuse che siano innovative coesione competitività ci rimandano quindi ad un modello di sviluppo dove fondamentale il ruolo l'azione il protagonismo dei territori locali
Nella sfida della globalizzazione
Sempre di più la competizione non è più tra singole realtà produttive ma tra territori
E non sempre vincono i territori che hanno più risorse vengono più spesso i territori che sanno utilizzarle che sanno meglio organizzarsi in tale contesto emerge naturalmente
Il ruolo strategico primario dei comuni degli enti locali del primo momento di governo della territorio
I relatori entreranno nel merito di questo modello di sviluppo a me preme sottolineare come oggi
è il livello locale sono le aree urbane il luogo privilegiato per la costruzione dal nuovo futuro ecco le città si ripropone la piena validità
Di quella del modello ideale della storia italiana un modello che e anche della storia più antica del nostro Paese consentitemi da amministratore del Mezzogiorno dei ritardi Italia di ricordare come le città della Magna Grecia erano il luogo della integrazione sociale del governo della territorio
Se ne vogliamo favorire e radicare questo nuovo modello di sviluppo dobbiamo rilanciare nel nostro Paese in maniera seria e complessiva le politiche a favore dei comuni
Dobbiamo dare piena attuazione alle norme ed ai principi che hanno ispirato la riforma del titolo quinto della Costituzione
Norme e principi che vogliono i Comuni al centro dei processi di crescita e di sviluppo delle nostre comunità l'Europa
Più avanti di noi investe sulle città
Per sviluppare politiche di coesione il prossimo ciclo di programmazione due mila sette due mila tredici
E tutto teso a rafforzare e sviluppare le città e le aree urbane sono disponibili veniva stamane questo dato in occasione dalla presentazione dei volumi di cui ho detto oltre cento miliardi di euro oltre duecento mila miliardi di vecchie lire per le politiche a favore delle città e delle aree urbane nelle aree urbane d'Europa vive settantacinque per cento della popolazione e nel nostro Paese lo ricordava bene il nostro presidente Domenici due giorni fa il sessanta per cento della spesa per investimenti e nei comuni altro che luogo dello Sperto dei Comuni sono invece il luogo dello sviluppo
A Bristol lo scorso anno
L'Europa presentò un documento di straordinaria importanza sulle comunità sostenibili
Individuando nelle aree urbane e nel loro territorio il futuro dell'Europa il futuro per lo sviluppo delle nostre società sono i nostri ambienti sono i Comuni le aree urbane il luogo dove si concentrano la maggior parte dei posti di lavoro dell'impresa e delle scuole dove si concentrano opportunità e difficoltà dove si interconnettono aspetti ambientali sociali economici
Culturali
Ed è soltanto una elevata qualità dell'ambiente urbano che può consentire di cogliere l'obiettivo della strategia di Lisbona di fare della Europa un luogo interessante dove vivere dove lavorare dove investire e non è un caso infatti che studi analisi valutazioni hanno i piedi evidenziato che proprio il mancato coinvolgimento
Dei comuni ha rallentato il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona occorre mettere i sindaci e gli amministratori locali nella condizione partendo casomai dalle finanziarie di conoscere condividere ridisegnare il proprio sviluppo pianificazione strategica
Pianificazione territoriale programmi complessi
Programmazione unitaria di tutte le risorse disponibili snellimento delle procedure sono i temi intorno a cui o si chiamano i sindaci si chiede loro protagonismo
Si offre loro l'autonomia necessaria e ci sarà sviluppo o al tremendi non c'è futuro per il nostro Paese
Ecco io mi fermo qui per questa Breve introduzione lascio la parola al vicepresidente dell'ANCI per una relazione più ampie di don Triad introduttiva del seminario all'onorevole Osvaldo Napoli
Grazie
Ma guardate io faccio riferimento all'intervento del nostro presidente del nostro presidente Domenici di mercoledì
E faccio riferimento all'intervento dei sindaci di quest'oggi
Ed io credo che sia stato una cosa interessantissima
E quando si va a criticare normalmente appartenenza di centrodestra o di centrosinistra si critica sempre gli altri che non si fa molto nei confronti del governo bianco rosso e verde che sia all'interno dell'ANCI
La relazione di Domenici e gli interventi dei sindaci di oggi che sono stati certamente critici dimostrano come l'ANCI sia estremamente unito e abbia la capacità al di là del loro colore politico di criticare il Governo che c'è agli altri sia di centrodestra e di centrosinistra
E in questi giorni tutti gli amministratori
Hanno saputo farlo con estrema equilibrio molto spesso estremamente critico però è la dimostrazione che la nostra associazione
E l'unica saggia azione forse in Italia oggi che pur avendo un'appartenenza politica forte fra tutti gli amministratori sa parlare tutto in senso unitario dobbiamo continuare in questa magiara
E guardate
E guardate vi aggiungono detto in relazione poco tempo fa non cadiamo nell'errore lo dice uno che fa parte politica nel centrodestra non cadiamo nell'errore amministratori amici
Di differenziarsi fra quello che ha fatto il governo Berlusconi e del Governo Prodi faremmo un errore e non faremo gli interessi dei nostri comuni
Noi dobbiamo andare a guardare esattamente quello che c'è nella finanziaria e regolarci soltanto su quella finanziaria
Lo era alcuna lo scorso erano due anni fa lo erano dieci anni fa Todero adesso se corriamo il rischio di dire che uno è stato bravo e l'altro è stato cattivo anche qua faremo un errore gravissimo e nelle guardate io credo che dobbiamo essere tutti consapevoli che dobbiamo partecipare al risanamento del nostro Paese attenzione partecipiamo al risanamento del Paese
Da oltre vent'anni i sacrifici dei comuni e i tagli ai Comuni a Rivoli in modo particolare chi conosce la storia della nostra vita degli enti locali addirittura dal mille novecentottantaquattro
Ebbene io credo che la partecipazione i sacrifici sia necessario per poter certamente costruire un Paese migliore però vi permettete vi è un altro ringraziamento lo dico al presidente Domenici ma lo dico a tutti quanti specialmente ai gli alti dirigenti politici delle nostre associazioni io credo di dover dare perché se siamo qua a discutere
E a conoscenza di quelli che sono i numeri di quelli che sono i problemi della finanziaria
Dobbiamo ringraziare fortemente i dirigenti impiegati la porta del lavoro dell'ANCI e permettetemi anche dell'Italia che ti danno la possibilità a questi dirigenti
Di saper fortemente conoscere cosa in trincea all'interno della finanziaria e poi per andare a trattare allora io credo che tutti voi dovreste fare un bel battimani ai grandi dirigenti che fortemente professionalmente sanno tanto di questi corsi
Guardate lo dico al mio Presidente lo dico al sindaco Chiamparino il mio problema non è stato in questi tempi
La coalizione o più di uno ma penso che siamo insieme
Il mio problema sono molto sincero con voi
E ho fatto parecchie agenti guardate il mio problema di questi tempi non è stato il governo di coalizione
Non ho nulla da dire al di là ognuno fa gli atti che deve fare il mio problema mi dispiace lo ci sarà scritto ma ripeto lo saprà il mio problema è stato come il ministro del tesoro
Padoa-Schioppa abbia guidato
La concertazione con i comuni e non soltanto con i Comuni
Io credo
Che è stato brutto sentirsi dire tutti i giorni l'accordo con gli enti locali c'è quando invece addirittura il giovedì sera se non sbaglio alle diciotto il giovedì sera facevano la finanziaria non ci aveva ancora dato un solo dato
Dove noi poter disputare io credo che forse il ministro Padoa-Schioppa avrebbe dovuto ascoltarci prima
E avrebbe dovuto capire le esigenze dei Comuni i sindaci oggi dei Comuni gli amministratori dei Comuni hanno un'alta capacità manageriale
E non vanno a tirare per dover prendere in più contro gli interessi generali del Paese la sua posizione nel continuare a dire
L'accordo con gli enti locali c'è permettetemi
E stato irritante fuori luogo e io questo glielo dette in parecchie occasioni forse sarebbe stato meglio che il ministro avesse capito cos'è l'Anci cosa storico punti i comuni e come sia ministro li comuni
Lui questo non l'ha fatto e di questo devo dirlo con estrema carezza mi rammarica sotto l'aspetto non politico ma sotto l'aspetto istituzionale
Guardate i problemi a mio giudizio non nascono soltanto dalla finanziaria lo sviluppo del Paese e il tema anche di oggi passa attraverso la finanziaria
Ma passa attraverso cos'è avvenuto prima ha detto bene ma l'avevo già detto io negli altri giorni ma ha detto bene qualche amico questa mattina
Gli enti locali non sono parte di concertazione ma devo dire l'ha detto Chiamparino nell'ultimo Consiglio nazionale che avevo fatto a Roma
Gli enti locali fanno parte delle istituzioni e devono essere il prima di fare la normativa coinvolti la gli enti locali non sono la Confindustria o i sindacati col quale bisogna trattare
Ma sono parte integrante delle istituzioni allora vedete se avessero capito tutti questo tipo di passaggio avrebbero copula ha capito che i comuni sono disponibili a parlare e a dare i giusti consigli
E la concertazione se concertazione vogliamo chiamarla e già mancata amici e lo dico al mio presidente a tutti gli altri sul decreto Bersani
Non è possibile parlare di tasse di farmacie di panificatori senza non coinvolgere i comuni questo è un dato di fatto ben preciso non è possibile per non parlare di trasferimenti degli atti notarili oppure di indulto e l'amico Chiamparino questo sull'indulto al di là che io l'ho votato quindi non è questo il problema
Il problema in prova del costo dei servizi sociali sull'indulto non si può parlare del trasferimento di atti notarili
Del problema dell'imbuto con inserimenti sociali i problemi dell'immigrazione che da centocinquanta mila da centosettanta mila passo la cinquecento mila vuol dire due milioni e io
Dico che l'immigrazione legale
E ben venga ed è giusto trattarli come trattiamo nostri concittadini però il trasferimento da centosettanta mila cinquecento mila vuol dire due milioni Cogne ricongiungimento chi paga gli asili di Dio
Chi piaghe buoni scuola tipa deboli trasporto e senza nessun trasferimento dal centro alla periferia tutti questi tipi di servizio vengono a carico del Comune prima della discussione della Finanziaria
Questo è il vero problema è quando i tagli raggiungono il cinquantun per cento i comuni il quarantun per cento le per le regioni e l'otto per cento delle Province
Guardate io l'ho già detto e lo ripeto non dobbiamo fare una difesa corporativa dei comuni e il costo della politica qualche il populismo
Di quello che dicono gli amministratori guadagnano questo ha detto bene questa mattina si andassero a vedere ma attenzione i soldi quelli che uno che dice il contrario
Il comune di un piccolo in il sindaco di un piccolo comune di un comune medio di un Comune grande dico al contado parodico Parenti apre il vostro applauso
Dico che forse se qualche ministro qualcuno bianco rosso e verde che sia fosse andato negli anni precedenti negli anni di oggi andare a fare il sindaco in un paese di cinque mila abitanti e avesse per attraversarla piazza impiegare un'ora perché il cittadino lo ferma perché ha problemi della buca della luce dei problemi familiari sicuramente capirebbe che con lo stipendio è una miseria e dovrebbe essere aumentato e non solo diminuito
E guardate
Guardate io ho letto in questi giorni come dicevo il sindaco dico parlo anche ditte quando il sindaco Chiamparino diceva sul giornale di oggi di questi giorni Sergio tu dicevi sono stato ad un ministero correggimi se non dico la verità
Dice sono stato ad un ministero sono stato lì non mi conosceva nessuno passavano decine e decine di persone
Forse sarebbe meglio ridimensionare all'interno del ministero antica che parlare di di ristrutturazione dei comuni ho detto meno detto male più o meno però il significato e quelle di correggo siamo fatti però il significato è quello quindi intendo dire prima andiamo ridimensionare i grandi palazzi e prima andiamo capire quello che dei vari Comuni
E ho detto e lo ridico il costo della politica si diminuisce anche in un'altra maniera
Non è possibile avviare regioni province comuni circoscrizioni comunità montane Unione dei Comuni consorzi atto ben circondari aree metropolitane parchi assai più gravi in più ne metta incominciamo a rimodulare tutto il gioco attraverso il testo unico allora riusciamo a capire che facciamo ancora un favore in sindaci che non devono rivolgersi a quattro enti diversi per poter operare sul suo stesso territorio di cui ne ha la responsabilità il costo della politica si abbassa anche in questa maniera
Allora permettetemi se è vero che il sessanta per cento degli Investimenti significa che lo sviluppo economico e sociale passa attraverso i territori locali
I Comuni devono perciò avere le risorse per fare questo
Attenzione
Io sono uno di quelli che dico che i comuni non si possono più amministrare copisti amministravano una volta in senso ordinario
Il comune è diventato propulsore di reddito ed è diventato propulsore Denise viluppo
Se non è capace a fare questo il Sindaco se non è capace l'amministrazione a farlo deve andare a casa
Questo è il concetto non si può più amministrare in comune come nel suo perché lo si è previsto dava una volta io sono stati in questi tempi al Sud ho trovato dei sindaci eco anche qua attenzione
E necessario capire che le aree deboli sono d'aiutare quando io sento
Urge amando vi Napoli sopra ho fatto il sindaco parla italiano di Torino quando sento il sud del Sud hanno il Sud ed aiutare ed aiutare perché da crescere nell'interesse del Paese intenso in termini generali non possiamo questo dimenticarlo
Però intendo dire che è essenziale che il proprio comune sappia creare sviluppo e saprà che era il reddito ma attenzione amici
Ed è qual passaggio io ricordo i tempi del sottosegretario di ieri non è possibile l'unione dei Comuni in maniera coatta in campanile è un riferimento dei comuni e il riferimento della gente e dove la gente si va in busta la porta al sindaco all'assessore se si parla di Unione dei Comuni in maniera coatta
è un errore gravissimo mentre invece noi io per primo dobbiamo capire che invece noi dobbiamo andare incontro all'unione dei servizi
Perché lo ignora disservizi abbatte il costo generale e questo sulla strada che noi dobbiamo andare se questo non riusciamo a capirlo faremmo un grave errore in termini amministrativi ebbene
Si è parlato molto in questa assemblea del nostro futuro
Delle azioni che devono essere e devono contraddistinguere l'Associazione la nostra autonomia
Dell'in Italia i territori la città non vi sono dubbi e l'ho detto prima sono in grande sofferenza
Investimento sulla reti welfare infrastrutture problemi ambientali trasporto locale le politiche della casa e anche altro e guardate voglio dire lanci la sua prima parte l'ha fatta
E cioè quando nella riunione del dieci ottobre il Governo e guardate io non sono un pessimista
Il governo ci ha concesso cinquecento milioni in meno
Ha dato duecentosessantasei milioni per quanto riguarda le spese cofinanziate comunitaria ha dato il accolto via al due virgola sei dello stock di debito per finanziare le infrastrutture duecentosessanta milioni per i piccoli comuni quindi una parte Sila ha concesso è ovvio
Che il passare da due miliardi ottocentosettantadue milioni a due miliardi di trust di taglio di trasferimenti costringerà sempre i comuni ad applicare nuova tassazione però lo dico a tutti
I abbiamo incominciato a prendere questo possiamo criticare questa fase però attenzione per essere fortemente oggi siamo critici
E lo dice uno di centro destra
Per essere fortemente critici dobbiamo aspettarci quelli che sono le accoglimenti degli emendamenti che Lanzi ha fatto presentare in Parlamento
Se in quel momento il governo non accoglie gli emendamenti
Che noi abbiamo presentato al quel punto it certamente dovremo essere fortemente tredici oggi dobbiamo essere in appesa ed essere equilibrati del dire abbiamo abbiamo incominciato a prendere questo ci aspettiamo altro se quell'altro non arriva
Certamente lo sa il presidente Domenici come lo sanno tutto dovremo certamente prendere una posizione fortemente penalizzante nei confronti
Di chi amministra la cosa pubblica a livello nazionale
E necessario abbiano nel due dal due mila sette
La compartecipazione di domani che dinamica lire che potrà darci delle risorse aggiuntive
Utili per raggiungere gli obiettivi che al governo ci darà col patto di stabilità
Così come riteniamo che una modifica del Patto di stabilità possa essere fatto limitando la sola cassa il criterio su quale applicare le regole del patto stesso
Quest'ultima correzione pensiamo a costo zero per lo Stato produrrebbe una riduzione del potenziale aumento della pressione fiscale locale che invece il criterio della competenza potrebbe esasperato
Ebbene io credo che da questa Assemblea allori comuni italiani lanciano la proposta di una grande patto per lo sviluppo dei sistemi urbani
Un cow impatto capace di legare i diversi livelli istituzionali la realizzazione di una politica di rigore selettivo convogliando le risorse disponibili nei punti strategici per rilanciare la crescita e per affrontare l'emergenza del disagio sociale che vediamo ormai manifestarsi su tutto il territorio nazionale
E guardate io concludo con una proposta
A noi manca come enti locali il forte riferimento
Guardate io credo
Che sia necessario fare
Al governo di oggi Koba il governo passato ma come i governi futuri
Proporre di a vere un ministro non in compartecipazione con tutto il rispetto per il ministro Amato che è un ottimo Ministro e poi mondo conoscitore della materia la materia
Noi dobbiamo chiedere fortemente di avere un ministro che parli soltanto ministro degli enti locali questo è il punto e abbiamo bisogno di avere un ministro degli enti locali che abbia fatto l'amministratore che conosca i problemi che vada profondamente sotto questo aspetto e quindi oggi se è vero che partiamo al sessanta per cento degli investimenti abbiamo diritto ma nell'interesse del governo di qualsiasi governo nell'interesse del Paese
Di avere un ministro chi curi soltanto a questo tipo di settore
Se abbiamo la capacità la porta e se i politici a più alto livello capiscono l'importanza di questo io dico che sapremo far crescere il nostro Paese in modo migliore di quello che tutti noi e di quello che altre prima e oggi sanno far crescere penso che questo c'è l'augure tutti voi grazie per la vostra attenzione
Grazie ad Osvaldo Napoli a parola questo punto a Maurizio Mannoni che coordinerà la tavola rotonda
Sì eccomi qua
Buongiorno
Io insomma mi alzo perché il Quai d'acqua giù in fondo non riesco a vedere la fine della
Del tavolo la insomma c'è un po'di
Di incomunicabilità su questo fatto ecco ma niente io sono qui soprattutto come amico di antica data dei comuni grandi e piccoli dei sindaci degli amministratori quindi mi fa piacere
Essere partecipare a questo incontro così cercando cercando di o fare andare avanti questo pomeriggio che sarà un po'complicato a un certo punto di vista ma anche ricco dite e di spunti come sapete più tardi arriverà il ministro Padoa Schioppa che circa anche come abbiamo sentito da dalla relazione di Napoli avrà molte cose
Alle quali rispondere questo sarà un punto interessante però prima vogliamo cercare di sviluppare anche alcune idee insomma perché poi la finanziaria così come per il Paese intero non è l'unico strumento ce ne dovrebbero essere tanto non ci si accanisce soprattutto su quello ma ce ne dovrebbero essere tanti altri così anche per per le città per i comuni non è che sono il braccio di ferro sulla Finanziaria esaurisce
Tutto l'apporto di idee iniziative che ci sono c'è una cosa però se mi permettete una curiosità no che io ho vorrei chiederlo proprio a Domenici diciamo abbiamo visto che questo spionaggio fiscale ha riguardato tantissime categorie cioè no da da Prodi fino alle veline sono esclusi i sindaci cioè come mai questa qua il segno del che te vi siete tenuti in scarsa considerazione
L'ennesima dimostrazione ma non non lo so magari siccome sta venendo fuori che qua un bel pezzo di italiani in realtà sono in qualche modo controllati verificati seguiti forse alla fine ci sarà anche qualche amministratore locale però io una risposta ce lo ci sono talmente tanti controlli che vengono esercitati sui sindaci che forse diventa quasi inutile fare queste
Ah ecco
Voi siete
Voi siete già spiati per conto vostro spiati ufficialmente gli atti ufficialmente
Va bene allora diciamo non so neppure dove andare una grande sfida tanto per cambiare quella che gli amministratori propongono no
L'ho visto già dal titolo di questa di questa assemblea annuale dell'ANCI l'Italia che deve ripartire dalle città è stato detto anche altre volte nel passato ma credo che mai come adesso sia una sfida seria attuale e importante
La prima domanda è lecita sono pronte
Credo che a questo insomma la lavo la risposta sia generalmente positiva la seconda domanda ben più sostanziosa hanno le risorse adeguate e gli strumenti giusti per farlo
Naturalmente questo ci rimanda dritti dritti alla Finanziaria vedremo tra poco però nel frattempo come dicevo io vorrei che grazie anche all'aiuto delle persone che sono qui portassimo qualche contributo qualche idea insomma no perché sono importanti anche questo io vi presento rapidamente le persone
Che personalità che parteciperanno a questo questo brand ma intenso forum Aldo Bonomi presidente dell'Aster Roccella giù in fondo al collo la all'estremo
Bene
Non mi pare di aver visto il sindaco di Messina no non c'è forse arriverà tra poco forse arriverà tra poco
Poi Mauro guerra coordinatore nazionale Anci unioni di comuni anche lui non è seduto ma forse ci raggiungerà
Dopo Raffaele Morese presidente di Confservizi eccolo qua buona sera
Paolo Avarello del Linux donazione all'urbanistica
Poi qui di seguito abbiamo Francesco Ferrante direttore generale di Legambiente
E dall'altra parte del tavolo Elisabetta Spitz direttore dell'Agenzia del Demanio
Presentato tutti quelli che sono per il momento allora idee diciamo contributi per capire no come la competitività delle nostre città si può promuovere io non so potrei cominciare da un qualsiasi di voi però vorrei cominciare visto anche che qui da Ferrante insomma perché uno dei temi grandi importanti
Una delle sfide più importanti per i sindaci e quello della mobilità nelle città nullità deriva ecco lei è un ambientalista possiamo immaginare quali sono le sue le sue idee però ecco
Le vostre linee guida insomma le vostre idee sono così conflittuali con quelle dei sindaci oppure c'è no
Una larga parte di di di vedute comune
In teoria dovrebbero essere molto simili poi questo non sempre avviene però mi fermerei primario sul perché in teoria dovrebbe essere molto simili
Qua si parla di competitività
Presi parte giustamente alle città perché io credo che le nostre città sono tra le cose più belle che questo Paese ha genere sono i posti splendidi
Su cui sarebbe giusto scommettere scommettere sino in fondo per poterle valorizzare e utilizzarle anche come strumento economico
è vero anche l'altro punto che queste chiudere l'esperienza comune di tutti gli amministratori che il degrado sociale e il degrado ambientale vanno molto spesso a braccetto
Ed è proprio la risposta su qualità ambientale che risponde anche non solo ma anche a una richiesta di qualità sociale che poi la richiesta che i cittadini fanno ai loro amministratori in questo ragionamento sulla qualità ambientale è del tutto evidente io credo che la questione della mobilità è di una mobilità
Con girerà probità sostenibilità per riscoprire dire parlare di mobilità concreta perché oggi le nostre città tutte quelle grandi per un verso quelle medie per un altro ma anche piccoli comuni e cercherò di spiegare rapidamente perché soffrono della mancanza di mobilità del fatto che non ci sia grado di libertà sufficiente per i cittadini muoversi ero città perché c'è sempre traffico là dove il traffico è un avvelenamento anche delle questioni atmosferiche quindi è la salute di quei cittadini e quindi lo sforzo degli amministratori da questo punto di vista credo
Che fino a qui si vada a braccetto con le richieste ambientaliste è quello di trovare un modo di muoversi che sia possibile sia si è appunto sostenibili acceso e ci si possa muovere davvero nelle grandi città avendo più trasporto pubblico locale più autobus metropolitane ma questo vale anche nelle medie e anche per i piccoli comuni il problema della mobilità è fondamentale perché al contrario molto spesso abbiamo fenomeni di pendolarismo
Italiche diciamo oggi noi siamo in una condizione per i pendolari del nostro Paese una condizione assolutamente
Diretti silicei come si usa dire camion propensione al Terzo Mondo ma ebbe
Chiuso ed è un problema diciamo che si aggrava sempre di più nel senso essendoci molte persone che tendono a spostarsi dalle grandi città ai ai piccoli centri limitrofi quella del pendolarismo diventa e allora di ne abbiamo due due modi per rispondere a questa crisi mobilità il primo è quello di avere
Più risorse qui ci si intreccia con ragionamento fatto sino adesso sulla Finanziaria
Per finanziare il trasporto pubblico locale qui da questo utilità ci sono alcuni paradossi e lo dico perché siamo a pochissimi chilometri da da Perugia ma Perugia in costruzione una un'opera diciamo avveniristica è futuribile un mini metrò per il nordico risolverebbe l'avrebbe darebbe un grandissimo contributo alla mobilità di quella città e siccome manca il dieci per cento dell'intero costo economico di cui vanno di solito carico gli enti locali siano diamo in un perito un momento di crisi perché considerate si riesce a concludere un'opera così importante credo questi siano analoghe situazioni in molte parti d'Italia dove però onestamente
Sì se si divaricano e si separano non sempre perché non sempre così ma a volte avviene le ricette ambientaliste dalle politiche concrete le amministrazioni locali laddove noi si chiede alcuni atti coraggiosi per cui insieme all'aumento del trasporto pubblico ci dev'essere una politica di contenimento del mobilità privata
Perché se io faccio un esempio riguarda la città di Roma
Se noi riuscissimo a fare andare gli autobus esistenti oggi a Roma
A una velocità di un chilometro allora lì oggi vanno in media quindici o anche allora se andassero un chilometro allora più veloce equivarrebbe a comprarne mi ecco tredici mi corregge Raffaele selvaggia aumentare di un più alto equivarrebbe a comprare mille cinquecento mezzi in più
Allora se noi abbiamo una politica coraggiosa di liberare per esempio le corsie preferenziali nelle grandi città
E per quanto riguarda il pendolarismo incentivare vivamente quel benedetto trasporto sul ferro che in questo Paese del tutto negletto se noi fece gli estimo queste strade e su questo non sempre
Andiamo a braccetto con gli amministratori locali no ma scorrevole ma perché non andate a braccetto cogli amministratori nel senso che io non credo che ci sia un amministratore locale che dica no io voglio più auto private bene i centri storici delle città non voglia la corsia preferenziale allora Nana nessuno dice così perché l'ambiente come teste Cretaceo sparare è un problema di risorse è un problema è un valzer di palloni è un problema che al momento i cittadini che ogni volta che si scava per fare un parcheggio mettono no proteici arrivano in piazza perché hanno paura di crolli il palazzo sotto
No io non nego che ci sia questo anche questo argomento un problema che argomento serio
Ma non non dovete trascurare il fatto che laddove si prova a chiudere al traffico privato alcune porzioni delle città a esistono del diamo delle vogliamo chiamarle delle degli interessi costituiti
Delle nobili chiesti combattono tale politica e si impedisce di fare una cosa che invece però comunque è stata praticata non solo in Europa si sia sempre Europa ma in Italia ha ottenuto un successo sia in termini di mobilità sia in termini di attività e di servizi economiche in quella parte della città restano e sono sostanzialmente poi lo dico
Senza infingimenti commercianti che sono quelli spesso che si oppongono a queste Poletti politiche che si era un po'più ferme da questo punto di vista laddove si è fatto non c'è stata una riduzione delle gli accessi al centro che magari appunto erano controllati magistrato un aumento con altri mezzi ma dobbiamo aumentare i gradi di libertà ai cittadini di muoversi dobbiamo diminuirli ma per fare questo significa anche impedire a volte alle auto private di fare un determinato percorso un determinato dal diritto
Va bene
Allora io non so se da questo mi posso agganciare all'intervento di Elisabetta Spitz direttore dell'agenzia del Demanio anche per fare un po'di ping pong al tavolo non so il il tema che col nel quale parliamo con lei è come valorizzare no uno dei temi come valorizzare gli immobili ci sono le nostre città no
Ho sempre sentito dire che ad esempio romanze fatto presente quelle caserme di viale Giulio sia del centro storico si potrebbero fare anche non solo ma anche dei parcheggi insomma questa è un'idea potrebbe essere un'idea insomma e che ne pensa oltre altre a tante altre destinazioni importante
Beh intanto io le rispondo che qui ha francamente ci sono due sindaci con i quali stiamo portando avanti abbiamo portato avanti detti importanti progetti di valorizzazione nell'ambito delle loro città quindi ho qui due testimoni proprio affiancarmi
è ovvio che la valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici ma da questo punto di vista io intendo non solo quegli immobili statali quindi le caserme come le diceva o i grandi uffici pubblici che potrebbero trovare più utilmente localizzazione nelle periferie e magari svuotare i centri storici
Ma anche le grandi potenzialità che esprimono i patrimoni invece di proprietà degli enti locali che rappresentano l'ottanta per cento dei patrimoni pubblici in Italia una forte sinergia fra questi patrimoni e la valorizzazione congiunta fra Stato ed enti locali di questi beni potrebbe veramente portare a una rifunzionalizzazione dei centri urbani
Il Progetto nella legge finanziaria di quel nella proposta di legge finanziaria di quest'anno c'è c'è un'ipotesi di dismissione di beni quattro miliardi di euro di caserme non più utili o non più utilizzate
C'era un'ipotesi di lanciare la concessione di lungo periodo quindi nel cosiddetto londinese quindi la possibilità di rifunzionalizzare questi contenitori senza costi aggiuntivi ma con forti investimenti per le nuove destinazioni
Chiaro che punto di partenza è un è una forte coesione fra Stato ed enti locali in questi progetti perché la certezza anche dei tempi e la trasparenza delle procedure diventa un obiettivo
Essenziale per poter pareggiare questi progetti io credo che in questi anni abbia motivo meccanico mi scusi dov'è che si inceppa la la cosa no quando quando c'è un immobile da recuperare eccetera
E quando no guardo dovrebbe verificare se questa coesione del quale parliamo laddove questa questione si è realizzata già in questi anni
Mi gli accordi che abbiamo sottoscritto e anche il protocollo di intesa che è stato sottoscritto non più di un mese fa fra l'ANCI e il Governo è la dimostrazione di questa volontà di condividere questo percorso
E soprattutto sopra i soggetti pubblici che devono garantire l'altra speranza nella procedura e poi solo alla fine di questo percorso attivare le risorse agli investimenti privati
Questa coesione sicuramente sarà sostanziale per lo sviluppo dei delle città
Non ho stava continuando interrotta
No no è esattamente questo quindi io credo che oggi soprattutto questa coesione tra sorge tra i diversi soggetti istituzionali porterà la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico ma non solo nell'ambito dei centri urbani o delle città in genere ma anche nei territori diffusi io credo che a una nuovo rilancio anche dei territori con le diverse epoche con diverse vocazioni quindi cominciare a immaginare distretti territoriali convocazioni diverso diversificate potrà anche essere questo un impegno per rilanciare i patrimoni immobiliari pubblici anche al di fuori dei contesti urbani ma in distretti più ampi dove nell'acquisizione di alcuni territori potrà invece offrire delle grandi opportunità
Chiamparino scusi se la coinvolga in questo ho bisogno anche di qualche amministratore quelli che c'erano qui c'è un abbandona casco per no per intervenire su questi temi vedevo che lei annuiva sei sul fatto Eternity creando un un argomento di grande portano
Sì io annuisco perché con l'architetto Spitz abbiamo sono uno di quelli che insieme a Walter Veltroni non hanno mezzi abbiamo fatto degli accordi chi sono andati oltre il protocollo di intesa già abbiamo fatto delle trasferimenti di patrimonio
Però appena presente entrano in campo le ferrovie o il demanio militare campa cavallo c'è chi problema stava e lei allora crescente essendo che lei Serena il ferroviere posso fare l'esempio non abbiamo le Officine Grandi riparazioni che sono dove nello tra fine Ottocento e Novecento si tiravano sui vagoni
Vorremmo trasferire il Museo d'arte contemporanea e dato che loro ce l'hanno scritto a Bilancio ha un valore alto perché ha rivalutato probabilmente in passato per far fronte alla situazione di bilancio se adesso non lo acquisiamo a prezzo di mercato loro non ci stanno e quindi bisogna fare delle operazioni più complesse
Idea compattate contorno se parliamo delle caserme su piazza Dante allora secondo me l'idea della servizio ben capito cioè quella di riuscire cosa secondo me di la vera rivoluzione a a mettere insieme le amministrazioni dello Stato e fare dei progetti di valorizzazione con le amministrazioni locali di questi bene eri uscirebbe a garantire risorse che entrano valorizzazione delle città discussa anche sarebbe troppo bello per essere vero però non ci crediamo
Va beh insomma da parte delle idee forse su questo pare lo voleva dire qualche cosa no dell'Istituto Nazionale urbanistica è un tema che
Mi interessa suppongo
Sì anche se
Va detto che forse le amministrazioni che tentano di fare sviluppo quindi per questo di competere
Spesso puntano un po'troppo sugli immobili anziché guardare al Complesso delle loro attività qui vengo all'altro termine che era previsto cioè quello della coesione
Che spesso viene considerato come alternativa un polo è nel senso alla coesione
Richiama la distilla redistribuzione mentre la competitività richiede concentrazione di risorse allora intanto queste risorse quali sono qui parlo le cose antipatiche le dico a nome personale parlo invece con l'esperienza del nostro istituto
Si parla molto più di di competitività nei documenti dei Comuni negli ultimi anni che non non di coesione evidentemente le amministrazioni sentono maggiormente questo bisogno ma se ne parla
Come dire un po'in astratto un po'come il termine strategico che viene usato
Diciamo in maniera spesso vuol dire solo velleitario
La la realtà è che per sviluppare la competitività da da qualche cosa da qualche risorsa bisogna partire cioè non ci si può inventare il tutto si deve avere qualche cosa per cercare di è una forma di investimento che è un investimento sociale e qui appunto rientra la coesione ma è anche un investimento economico fortunati i Comuni che hanno dei beni immobili da cui muovere
Però forse
Visti anche i chiari di luna
Forse anche bisognerebbe ripensare un po'tutto il sistema della finanza locale in particolare qui ovviamente parlo per i comuni che è un po'anomalo anche nel panorama europeo che forse anche studiando modelli diversi
Le prime cose sono cose di cui si parla molto nelle riunioni con gli amministratori per esempio
La questione del catasto avviata forse dieci anni anzi più di dieci anni fa che però hanno non va avanti non si non si muove ma anche diciamo tutte le attività anche quelle legate a banalmente all'edilizia ai contributi
Che sono previsti in questi casi che vengono applicati spesso in una maniera ciocca mente scontata ex ante cioè non si tratta neanche di una contrattazione perché si parte da un livello troppo basso
Ecco i Comuni che veramente vogliono innescare processi virtuosi dei processi di sviluppo anche producendo le risorse per la per la questione forse
Forse stanno imparando molto duramente che aspettarsi anche i fondi europei
Saranno meno di quelli a cui siamo abituati anche nel nel Meridione figuriamoci nel Centro-Nord
Quindi bisognerebbe fare uno sforzo un po'più sull'ordinario so che più deprimente l'ordinario delle grandi visioni strategiche però anche per una visione strategica ci vuole una base
Un po'più soldi perché dice questo insomma l'ordinario perché amministra perché gli amministratori una delle sì cioè bisogna anche guardare al futuro progettarono all'ordinario diciamo e la però gli amministratori hanno anche hanno bisogno diciamo di di
Di proiettarsi nel futuro in maniera più visibile più più convincente
E ci vorrebbe un lavoro che sparsi per esempio attraverso successivi mandati amministrativi di ricostruzione della struttura di base
Che faccia funzionare le amministrazioni
Bene allora siamo al nostro amico Raffaele Morese presidente di Confservizi cioè le municipalizzate se non sbaglio
Ex municipalizzate
Che contributo lei ci offre a questo discorso che stiamo facendo la coesione a competitività lo sviluppo
Delle nostre città
Innanzitutto buonasera il contributo che danno le aziende di servizi pubblici locali è pari all'otto per cento del PIL
E quindi una cosa consistente
Chi sta qui in sala lo sa sono i gioielli di famiglia di comunità locali sono lo uno strumento di forte coesione perché portano servizi essenziali fino al punto più distante che forse dal punto di vista dalle convenienze strettamente economica questo non converrebbe
Ecco collega aree norme di territori con la mobilità con l'acqua
Devo devo dire che il loro la loro identità e migliorata con il processo di liberalizzazione in dieci anni hanno fatto tutto quello che non si poteva fare nei primi novanta anni di storia delle aziende municipalizzate
Non sono più a piè di lista sono delle imprese a tutti gli affetti
Non godono di un'atmosfera attorno che e arrivi riconosca esiste sviluppi la loro funzione di sviluppo come diceva nella sua introduzione
Il sindaco
E io sono molto come dire
Arrabbiato con questa Finanziaria
Perché
Fa un'operazione importante per migliorare la contenuti l'ultimo che mancava all'elenco l'ultimo che mancava all'elenco degli arrabbiati e Werner ci sono open fino al collo
Perché fa un'operazione importante di sostegno dalla competitività del sistema produttivo
Ma poi mette
Le aziende dei servizi pubblici locali diciamo nel salotto dei ricchi
Perché ha preso un pacchetto di questi settori e li ha esclusi dal Cuneo dalla riduzione del cuneo fiscale
Li ha messi assieme alle banche gli ha messo assieme al alle assicurazioni alle telecomunicazioni
Mio PA perché le impresa di servizi dubbio cari sono motori di sviluppo sono loro che possono nel territorio sviluppare il sistema delle imprese assicurare benessere ai cittadini
Se migliora la loro capacità di investimenti
Se mi posso permettere di dare dei dati non miei ma di Mediobanca la dimostrazione sta nel fatto che l'analisi di Mediobanca degli ultimi cinque anni dei bilanci di due mila e cinquecento aziende private e pubbliche dice questo fatto cento le disponibilità le aziende di servizi pubblici locali destinano cinquantasette a investimenti tecnologici
Undici a investimenti finanziari e quarantadue per la gestione
Le aziende private nel settore industriale e dei servizi hanno questa tripartizione a investimenti tecnologici trenta
A investimenti finanziari venti se è il resto alla gestione questo significa che le aziende di servizi pubblici locali non hanno compartecipata quel processo
Non brillante virtuoso dei finanziarizzazione del sistema produttivo italiano tutti i soldi che han prese ammesso che hanno le tariffe sono alte e quindi la gente si lamenta che ma almeno sono stati spesi per investimenti progredire infatti l'efficienza di queste aziende molto migliorato in questi anni di escluderli dalla lo dà la misura principe
Per il sostegno dei pro dalla competitività ed è una forte miopia se a questo Paese sopra avessi queste aziende perché Stay aziende vivono in un sistema di regolazione
Sovrabbondante la madre delle normative nel settore dei servizi pubblici sociale sembra incinta non finisce mai di vedersi cambiare queste regole e quindi l'altra esigenza che avrebbero queste aziende di avere delle regole molto più
Stabilì per poter realizzare poi dalle politiche di medio e lungo periodo come in questi settori sono decisi sì quindici anche qualcosa che può stare fuori finanziaria diciamo no no dai l'esempio sommaria si possono fare delle cose che migliorino anche va be'però comunque lei accennava la gente comunque si lamenta del fatto che siete troppo cari insomma sono servizi che costano troppo spesso
Da questo punto di vista ci dia una buona notizia no tutti i dati che nei fatti ogni anno facciamo come conserve c'è un'indagine su di customer satisfaction diciamo così
è regolarissima la tendenza tariffa alta consenso alto tariffa bassa consenso basso
Energia e il Gas tariffe considerate alte consenso altissimo trasporti tariffe basse rispetta tutto è relativo a all'Europa tariffe basse consenso bassa per i motivi che diceva loro
Rifiuti uguale rifiuti uguale no non è vero niente la gente disponibile a pagare se lei la qualità del servizio e buon
Senza invece non è buona è chiaro che se ne lamenta
S'è ovviamente questo nome un problema diciamo un problema che riguarda molte responsabilità non AN la responsabilità del sì nella responsabilità dazi con l'azienda
Ne diciamo della del del finanche del cittadino è un complesso di responsabilità che di settore per settore andrebbe guardato bene
Se le scambio del trasporto pubblico locale
La la guerra con la macchina private ma guarda il mezzo pubblico è una guerra persa in partenza se i dati sono quelli dei tredici chilometri
Allora noi dobbiamo tutti quanti qui la qualità non lo potete offrire voi la qualità del servizio non lo potete offrire fare la la qualità dell'autista non Enna la bravura di saper guidare e nel tenere i nervi saldi
Quella è la sua qualità principale poi sempre guidare relativa tredici allora non è un problema
E quindi riguarda il come si organizza la città come la gente compartecipa questa organizzazione dalla città e quindi si rende progressivamente
Comodo
Puntuale il mezzo pubblico per vincere veramente la battaglia con ma ai gli amministratori da questo punto di vista avete
Avete qualche critica da rivolgere o no
Dopo diciamo critica io credo che un miglioramento per queste aziende passa attraverso due due cose uno
Tutte le aziende sono troppo umane rispetto a quelle che ci sono in Europa e quindi o gli amministratori abbandonano una vecchia concezione del municipalismo
Che è stato un grandissimo strumento e di coesione
Di benessere ma lo abbandonano nel senso che non si devono attenere attaccate quella quell'azienda di dimensioni piccole ed è e Necci possiamo accontentare che nasca qualche campione che spontaneamente si aggregano dell'Eden perché il problema è di tutto il sistema quindi riuscire ad aggregare nelle aziende per creare delle aziende efficienti e questo si può fare o dall'alto dato quando ha parlato dall'offerta ma bisogna creare dalle aziende più grandi secondo assicurare un confronto sistematico con tutti i soggetti delle realtà in maniera tale da poter trovare le soluzioni più indolori per poter fare un servizio adeguato
Vale per gli inceneritori vale Verne trasporto pubblico locale vale per una centrale
Allora rimane Angelo Bonomi presidente dell'Aster
Allora
Certo devono l'aria scarsa competenza anch'agenzia per lo sviluppo
Associazione agenti sviluppo territorio periodo moti sviluppo territoriale dello sviluppo quindi lei che meglio di lei no no ma solo una battuta infatti in primo luogo quando noi pensiamo ai comuni
Diamo per scontato che i Comuni si debbono occupare dalla così dalla coesione territoriale dalla coesione sociale dei servizi del bene pubblico
Però
Molto spesso trascuriamo il fatto
Che i Comuni sono un soggetto Strategico dopo sviluppo quindi quando parliamo di crescita di competitività di fase nuova dalla Finanziaria per andare verso la crescita bisogna ragionare partendo anche e soprattutto ai comuni perché primo dato il nostro capitalismo di territorio non sto parlando del capitalismo solo dei grandi gruppi ma del capitalismo di territorio sei mila cinque sei milioni cinquecento imprese quattro mila imprese leader che competono alla globalizzazione
Deve molto al rapporto empatico con i sindaci con i Comuni
Perché le nostre imprese sono partite
Da ottomila piccoli comuni hanno fatto duecento distretti e in ogni distretto c'è sempre una città leader che traina e oggi come oggi fanno quindici venti piattaforme territoriali che competono alla globalizzazione
Quindi ragionare con i comuni significa accompagnare una variabile strategica per la competitività primo dato
Molto importante
Due
Nei comuni partono i soggetti strategici per supportare lo sviluppo territoriale
Faccio un esempio Raffaele Morese diceva prima l'importanza delle multiutility se non ci sono delle multiutility efficaci
Che producono Energia trasporto reti capitalismo delle reti il capitalismo manifatturiero non va da nessuna parte rispetto a questo Chiamparino lo sa benissimo
Quanto ha inciso la strategia del Comune anche per il risanamento di una grande impresa come la FIAT
è stato fondamentale ma non solo perché ha dovuto gestire il problema dei cassintegrati o dei disoccupati ma anche in funzione di sviluppo questo è il problema
Ed allora
Se io posso fare un'osservazione alla finanziaria è semplicemente che la Finanziaria ancora troppo incentrata Chiamparino sul meccanismo capitale e lavoro dopo non lo dico perché tu né so benissimo che solo magari osservazione ragionamenti che condividiamo
Pensando che il problema è solo ricchi poveri capitale lavoro ridistribuzione ma bisogna anche pensare alle nuove forme dei conflitti che sono quelli tra i luoghi e influssi dalla globalizzazione ed allora se non si finanziano
Il nuovo le città che sono strategiche per agganciarsi ai flussi il Processo dalla crescita dalla competitività Nash è monco il problema non è un problema caritatevole quello di supportare i comuni è un problema strategico per lo sviluppo
Senza i comuni non ci sono i distretti produttivi senza i comuni le città regione la città regione di Torino che sviluppa un ruolo fondamentale per tutto il nord-ovest rispetto a questo e quindi bisogna assolutamente che si capisca che le città i comuni sono un attore strategico lo sviluppo questo abbia posti
La ringrazio ora credo Chiamparino che sia arrivato il ministro Padoa Schioppa quindi
Non almeno
Da fare ad un segnale la diet
Però sentiamo se Napoli si arrivato il ministro possiamo farlo accomodare
Et entro col presidente
Va be insomma
No no fatti e non c'è nessun problema
Bonomi va avanti sicuramente un altro spunto interessante cioè
Ecco
Come il problema è questo insomma che sta arrivando quando è così
Io e molto interessante le cose che sono venute fuori fino adesso quindi potevamo benissimo continuare
Ma attendiamo
Naturalmente tutti voi siete interessati a ciò che il ministro ci dirà
Naturalmente speriamo che sia sono cento confronto pacato perché basta il parlamento diciamo al ministro basta quello che esso che è cominciato già ad accadere in Parlamento a livello di effervescenza perfetto no
E ieri ne ha avuto un piccolo assaggio diciamo con la fiducia sul decreto col decreto fiscale insomma saranno settimane e mesi complicati
Per il ministro Padoa Schioppa e tra poco sarà qui con noi
E al telefono
No
Va bene noi lo aspettiamo
Cioè non è che siamo alla radio che c'è bisogna di coprire dei vuoti possiamo ascoltarlo anche stando in silenzio no
è tranquillo visto tutto tutto bene tu l'hai visto
Ai raffreddati
Bene intanto si accomodano anche i i giornalisti fotografi
In modo da poter fare il loro lavoro
Sì
Aspettiamo che arrivi il ministero per
Per farlo e si chiama
Beh sarebbe opportuno che il ministro sentenze noto quello che dice di un per
Come vuole
Del al
Rocco allora
Tra poco il ministro sarà qui sul palco intanto il sindaco Sergio Chiamparino a qualche cosa da dirci
Ma io ecco il ministro
Benvenuto
Sono fischi all'americana
Io
Vorrei esordire intanto ringraziando visto che era già fa so che l'ha già fatto accogliendolo il presidente Domenici io vorrei però ringraziare anche personalmente e anche per la responsabilità che portò nell'anzi come coordinatore del Sitam metropolitane il ministro Padoa Schioppa per essere qui con noi a discutere questo bisogna sempre e lui un momento non semplice perché stiamo affrontando uno dei temi più critici che nel dibattito politico di questi mesi rinvio di questo la ringrazio sentitamente e io la esprimo anche i ministri o anche esprimendo soddisfazione per un'intesa che abbiamo raggiunto il dieci ottobre se non ricordo male nella Sala Verde di Palazzo Chigi
Ministro un'intesa per la quale esprimo soddisfazione ma che forse si poteva in quei termini raggiungere prima
Si poteva raggiungere prima perché a una condizione che è poi un po'lasse di questo mio breve discorso
Da cui inizio su cui concluderò a condizione ex che i comuni come anche gli altri soggetti locali ma lasciatemi sottolineare due volte il comuni fossero stati e fossero considerati come previsto dalla Costituzione come parti integranti dello Stato italiano e quindi fossero stati chiama
A
Fossero stati chiamati a costruire insieme a condividere la costruzione di un documento di politica finanziaria che noi per primi sappiamo non può essere sta non poteva essere non potrà essere un documento che da a tutti ma anzi non può che essere un documento che deve essere rigorosi e deve obbligarci tutti
Noi insieme agli altri a fare i conti con la necessità di mantenere i parametri europei di fare delle le nell'Air riforme necessarie per recuperare risorse da investire nello sviluppo oltre che nella di redistribuzione del reddito di questo ne siamo consapevoli al punto che se non sbaglio
E noi breath cito la Corte dei conti se non sbaglio siamo stati il comparto della pubblica amministrazione che è riuscito pur non essendo in equilibrio se è riuscito a ridurre il tendenziale per il due mila sette
Se non sbaglio da due mila sette a da due da due e sette a due miliardi
Allora io dico questa secondo me la questione
In chiave del rapporto anche sulle questioni della finanziaria naturalmente raccordo è andata così è un accordo per il quale esprimo soddisfazione è un accordo che però deve affrontare ancora l'iter parlamentare e cui io non mi rivolgo più soltanto al ministro Padoa Schioppa mi rivolgo a tutti noi perché l'iter parlamentare come tutti sappiamo
Io rotto di incognite
E quindi l'abbiam bisogno che questo accordo
Arrivi in porto così come è uscito dalla Sala Verde di Palazzo Chigi
E chiaro questo quindi bisogna che arrivi in porto con quelle cifre arrivi in porto con gli impegni che erano stati assunti poi se durante l'iter parlamentare
Si troverà qualcosa da migliorare ancora noi non diremo di no naturalmente ma intanto bisogna che l'iter parlamentare che quell'accordo sia garantito nel suo iter parlamentare e allora vengo e qui riprendo
A me sta a cuore questa questione del ruolo istituzionale dei compiti comuni e riprendo quello che Aldo Bonomi introduceva poc'anzi ma che è venuto anche dall'intervento di Morese dagli altri interventi
E cioè
Il i Comuni noi questo ruolo istituzionale ci teniamo certo perché sta scritto in costituzione e ci mantiene certo perché lo sentiamo se mi permettete un'espressione un po'enfatica sulla nostra pelle perché noi ogni giorno diamo risposte ai cittadini che siano di destra di sinistra o che non siano io nessun'altra parte politica gli diamo risposte su un arco di problemi che va dai più banali ed elementari il più complesse
Ma direi per restare essere un po'più specifici perché credo e penso che il ministro Padoa Schioppa possa essere un buon testimone proprio per la sua esperienza di questo che abbia ragione Bonomi a dire i comuni anche gli altri soggetti locale diciamo i governi locali forse più proprio i governi locali sono stati in questi dagli anni novanta in poi
I protagonisti o meglio fra i protagonisti centrali
Dei modelli di sviluppo che hanno permesso Alitalia dis di di temere e di riprendere un percorso di competitività
C'è ma Aldo Bonomi ricordava giustamente i distretti cioè tutto il modello diciamo che poi la giornalistica lo definisce l'Italia della fascia adriatica il Nord Est quello che è ma anche in Piemonte se si toglie da Torino i distretti industriali ci sono insomma
Quel modello lì al centro alla Rete dei comuni
Non c'è dubbio no così come non c'è dubbio che io lo dicevo ieri al presidente Napolitano che è stato a Torino e noi comune di Torino
Compra insieme alla Regione metà e metà abbiamo investito per la Cittadella Politecnica e per recuperare e rilanciare sulla mobilità sostenibile
Una parte aree di Mirafiori centoventi milioni di euro
Sono soldi sprecati questi io penso di no se guardo ai risultati che già stanno venendo e che io mi auguro verranno e per i quali dobbiamo lavorare e questo cosa vuol dire che anche nel nord-ovest dove diciamo la verità fino a non molti anni fa
Il Comune i gli enti locali
Non dico che fossero sottomessi ma certo
Risentivano di una debolezza di una simmetria nei confronti della grande impresa oggi non è più così oggi anche nel Nord Ovest ma basta pensare a Genova l'operazione di riconversione dell'industria di Stato
Cioè se una un ruolo dei sistemi di governo locale centrale sui temi di sviluppo e Morese ha ricordato l'importanza del delle reti delle multe gli Utilities che ormai si muovono
Al tempo stesso come o fornitori di servizi ma anche come protagoniste della politica industriale
Tesa a creare più competitività in settori strategici per i costi dell'impresa allora tutta questa cosa che e nota stranota ma mi interessava dirla perché io penso che sia qui da cui sia queste assembliamo l'investitura contemporanea
Della intendo per Conquer a che non deriva soltanto come è giusto che sia dalla Costituzione come giusto che sia da ruolo iscritto nella storia dei Comuni ma quello che sta iscritto nella contemporaneità dello sviluppo economica da qui deriva il ruolo istituzionale del dei comuni e in generale dei governi dei governi locali allora io concludo in questo modo
Se questo è vero io credo sia vero
Noi
Non possiamo noi abbiamo più a che questo ruolo sia riconosciuto
In tre modi chiede di coperti uno quello che ho già detto cioè dobbiamo essere chiamati a costruire insieme le scelte di fondo che riguardano questo Paese
Secondo
Dobbiamo
Abbiamo bisogno di Poteri e terzo di risorse cioè deve essere bisogna avere il coraggio io lo dico anche sulla questione istituzionale lo dico a al alla mia parte politica e a quell'altra Osvaldo Napoli bisognerebbe avere il coraggio di fare il un a di congelare tutto il processo di riforma istituzionale
Di congelare di provare a vedere se non abbiamo sbagliato noi quando infine di legislatura di tredicesima mi pare forse abbiamo votato una riforma istituzionale
Chi ha cambiato poco ma introdotto un metodo sbagliato e se non avete sbagliato voi ha spinto a riprodurre lo stesso metodo e a cambiare di più
Forse sarebbe utile fare una specie di coi dico piccolo
Candidati no ma io non sto parlando la Finanziaria sto adesso mi è venuto di dire questo lo dico non è che le ho parlato della Finanziaria Orsi
Però non volevo adesso non farmi
Testo Unico riordinò ordinamentale dei comuni non può andare all'interno della finanziari questo organico legato a mano capito benissimo devozionale
E non puoi togliere gli ha affidato Pasquale diventando affidato potestà e non è che l'intero dalla quale della finanziaria che
Previsto presto al TAR noi ora abbiamo un sindaco solo sotto i tre mila abitanti e diventa assessore
Ma quand'è che la democrazia e se ne va via in queste ore intendevo dire ma questo in un Paese non ne no discorso che lo dicevo all'interno dicono che tra applicativo Radu affoga nei miei confronti c'è non mi sfuggiva
Ai pazienti
No allora ho capito io pone un problema politico che comprende anche questo perché se si accettasse e e qui però l'iniziativa politica non può non possiamo neanche far carico di tutto solo al governo
Cioè iniziativa politica qui se se si convenisse su questo cioè che conviene fare una sorta di pit stop e vedere se non c'è qualcosa da mettere a punto l'iniziativa non può essere solo del Governo iniziativa dobbiamo avere il coraggio prima di tutto di prenderà in mano noi che attua a vario titolo siamo anche esponenti politici degli dei due campi politici perché se c'è questa volontà io son convinto che il governo disponibile a far questo
E allora io dico questo sarebbe necessario perché secondo me ripeto coinvolgimento poteri e risorse insieme qui io se avverto questa esigenza e vengo alle risorse e termino chiedo scusa per l'intermezzo
Noi quando parliamo di risorse vorrei può essere chiaro non parliamo soltanto di più a di più trasferimenti e non e non parliamo nemmeno anzi non non ci piacciono tanto le fiscalità diciamo così appiccicate noi vorremmo ecco perché ritorno al costruire insieme poter costruire come lei con voi con il Parlamento una ipotesi che affitti ai comuni autonomia e responsabilità nella gestione di alcune delle parti fondamentali anche dal punto di vista fiscale lancia rappresento lanciato il progetto della del può del provare a trasferire ai Comuni il complesso della fiscalità sulla casa
Siamo noi saremmo pronti ad accettare questa sfida dal catasto
Alla gestione delle fiscalità che allora permettono di fare delle politiche ma se abbiamo l'autonomia e la responsabilità di affrontarle tutti assieme non a comparti stagni allora io penso signor ministro
Che le condizioni per ripa a partire naturalmente dal da raggiungere il traguardo da portare a compimento l'accordo che abbiamo siglato il dieci ottobre le condizioni per poter portare avanti questo cammino ci siano tutte credo che ci siano tutte intatte le condizioni politiche istituzionali per poterlo fare
La condizione però e da parte nostra io sono sicuro di dire e lo dice questa assemblea se la volontà piena di farlo e di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità
Per bisogna però che ha riusciamo insieme ad affermare questa volontà di fare un cammino come parti dello Stato italiano che hanno funzioni diverse compiti diversi ma che hanno la stessa dignità istituzionale
Grazie sindaco Chiamparino ministro Padoa Schioppa
Non so se lei vuole intervenire dal buonasera innanzitutto dal fare sì
Lei mi pare
Si sia lamentato di avere nel governo nove partiti qua molto peggio perché ci sono migliaia dei sindaci e quindi la la la situazione anche più complessa
Non mi sono affatto lamentato di avere nove partiti mi era stato chiesto
Sì da una intervista di un giornale di Amburgo se mi sentivo ostaggio dell'estrema sinistra ho detto non mi sento ostaggio di nessuno in una coalizione di nove partiti il governo dipende dall'accordo di ciascuno di essi poi gioco dei titoli a a allora cambia autorizzata importante sopra
Quella sera grazie dell'ospitalità che mi offrite ho ascoltato attenta a mente le parole
Del sindaco Chiamparino la tentazione di
Riprendere il discorso dove l'ho lasciato
Ci sarebbe
In particolare pensando a agli accenni che ha fatto
Sul modo in cui la legge finanziaria nata su quella Breve coda che c'è stata di discussione e di ricerca di un accordo finale
Farò un commento su questo punto ma poi passerò al discorso che ho preparato
Io penso che
La polvere che
Circonda
Il deposito di un oggetto voluminoso Complesso come la legge finanziaria impedisca di vedere i profili di questo oggetto per un certo tempo
Purtroppo nessuno può aspettare di vedere bene l'oggetto
Prima di fare commenti
Tanto meno lo possono fare
Gli organi quotidiani di stampa
E quindi il tempo per capire è più lungo del tempo concesso per esprimere giudizi
Io credo che il giudizio che si darà di questa legge finanziaria quando
Si sarà depositata la polvere sarà stata studiata
Sarà un giudizio
Molto positivo
Di un'operazione importante che rimette i conti pubblici italiani
In ordine che elimina dei rischi molto seri di blocco dell'economia quali si avrebbero avuti se non si fossero dati fondi
Ad attività essenziali dello Stato per i quali i fondi erano stati soppressi che realizza importanti obiettivi
Di equità sociale e che perciò mantiene pienamente la promessa che stava nel DPEF
Di perseguire quei tre obiettivi dello sviluppo del risanamento e dell'equità in maniera simultanea
Non perché ci sia non è nemmeno possibile ragionare in termini di prima e dopo perché molto spesso lo stesso identico strumento persegue contemporaneamente più di uno di questi obiettivi
Le e anche straordinario che già meno di un mese dopo la presentazione della legge finanziaria in realtà le tensioni
Che un'operazione del genere necessariamente accompagna si siano via via smorzato e la prima è stata proprio quella dei comuni e si è risolta prevalentemente con un chiarimento senza una
Modifica
Di impostazione della manovra e si è risolta con reciproca soddisfazione
La stessa cosa è avvenuta anche più facilmente con le regioni
Sulle questioni di sanità che previdenza che sono due questioni che
Quasi sempre destano straordinarie
Difficoltà non ci sono state difficoltà e non è vero che non ci siano stati interventi perché la sanità ha praticamente arrestato la crescita della propria SPISAL dopo sei anni
Nei quali cresceva di oltre il cinque per cento all'anno
Le ultime questioni sono state risolte sul tema del TFR quello che a me sorprende che in realtà nessuna di queste questioni
Si sia ingigantita mi colpisce molto di più il fatto che le cose più grosse più impegnative che sono nella legge finanziaria non hanno neanche
Destato una attenzione particolare certo è una operazione di estrema complessità e io ho già detto che
Se ci fosse la possibilità di fermare gli orologi e di condurre fino in fondo
Le tutte le consultazioni nel modo in cui si vorrebbe probabilmente non ci sarebbero stati neanche quei Piccoli fuochi successivi glielo dico
Particolarmente di fronte a questo uditorio perché naturalmente sapete bene che c'è stata una
Contatti approfondimenti di scambi nei dieci giorni che sono seguiti alla legge finanziaria
Ormai io penso che le cose siano assestate la sono
Fiducioso che nonostante il
Il rumore che necessariamente Confort circonda il dibattito pubblico la legge finanziaria
Sarà approvata nelle sue linee fondamentali così come non deve dare fastidio che ci sia una discussione vivace un
Portato della democrazia non deve dare fastidio che ci siano alcuni cambiamenti migliorativi però io sostengo che nell'edificio i muri maestri e le fondamenta resteranno intatti
Qualche tramezzo forse sarà spostato
Parecchi Stucchi possono essere ritoccati ma questo non mi sembra una cattiva cosa
Raramente io leggo perché non non mi piace leggere cosa che non ho scritto io stesso però oggi è un discorso scritto
Vi chiedo di avere la pazienza di ascoltare la lettura il mio intento infatti non è quello di commentare la legge finanziaria quella la considero ormai un'opera
Compiuta per quanto riguarda il governo e ho fiducia che il Parlamento la rispetterà nelle sue linee fondamentali
Invece vorrei guardare oltre
Sono innanzitutto consapevole di come l'Italia il Paese delle cento città abbia fondato la sua tradizione di democrazia prima di tutto nell'esperienza storica del libero comune
E di come i Comuni siano debbano continuare ad essere la culla spessa della democrazia
Non a caso la politica nasce nella polis nella città
E non posso non pensare al contributo che le nuove regole per l'elezione dei sindaci adatto al rinnovamento della democrazia italiana negli ultimi anni
Viviamo in un momento in cui l'idea che il governo debba articolarsi su più livelli si fa strada in tutto il mondo
Sempre più si riconosce che l'interesse comune ecco l'aggettivo che per voi diviene sostanza a molte dimensioni dimensioni che vanno dalla città al mondo
Questo interesse comune la cosa pubblica deve perciò essere perseguito nella sua dimensione ottimale
L'effetto Serra il problema di tutta l'umanità il paesaggio urbano attiene più direttamente alla vita della comunità o delle città
Se l'azione di governo fosse concentrata un unico livello non solo sarebbe inefficace perché sarebbe comunque sovradimensionata o sottodimensionata rispetto al problema che affronta sarebbe anche oppressiva
Ecco la ragione per la quale l'articolazione del potere pubblico su più livelli è garanzia di buon governo di libertà e di democrazia
Ecco anche il motivo per cui fin dalla giovinezza ho considerato il federalismo come una mia convinzione politica forte sia in chiave sovranazionale con riferimento all'Europa
Sia in chiave sub nazionale con riferimento alle regioni e ai Comuni
Oggi l'Italia un'occasione da non mancare
Ritengo che questa legislatura abbia tra i suoi compiti quello di dare un assetto compiuto al federalismo italiano di completare un processo che è iniziato negli anni novanta
Nel mio intervento di oggi vorrei esporvi come vedo questo processo e come la legge finanziaria anticipi nuovi passi verso forme appropriate di federalismo fiscale
Al cui perfezionamento dovremo lavorare insieme già nell'immediato futuro
Il modello di finanza regionale e locale applicato ancora all'inizio degli anni novanta era basato su una netta separazione tra responsabilità distesa responsabilità di finanziamento
Le amministrazioni locali gestivano direttamente circa un terzo della spesa pubblica locale ma al finanziamento di questa spesa provvedeva quasi interamente lo Stato centrale
Il grado di dipendenza dal bilancio dello Stato misurato dall'incidenza dei trasferimenti sul totale delle entrate locali era intorno all'ottantacinque per cento per le regioni e al settanta per cento per i Comuni
Ancora più significativo del fatto che tra le fonti proprie di entrata dei governi locali non ve ne erano alcune che potessero essere prontamente manovrate per far fronte eventuali eccedenze distesa rispetto ai livelli programmati
Non sorprende che da un tale assetto con seguissero il mancato rispetto del vincolo di bilancio da parte dei governi regionali e comunali e il sistematico ricorso all'intervento dello Stato per ripianare a posteriori i disavanzi la risposta del governo centrale per indurre disciplina fiscale prendeva la forma di una maggiore severità sui finanziamenti futuri
Spesso una seria sottostima dei fabbisogni di Spesal e l'imposizione di più stringenti vincoli ex ante tale risposta non faceva che aggravare la situazione infatti se le spese non sono esattamente pre determinabili nessun vincolo di bilancio può essere credibile in assenza di manovrabilità delle entrate
All'inizio degli anni Novanta divenne senso comune che l'assetto ora ricordato andasse profondamente riformato
Nella direzione di ridurre sostanzialmente lo squilibrio tra volumi dispensa entrate locali
è quello che potremmo definire un orientamento di finanza pubblica a favore del decentramento fiscale
Negli stessi anni tuttavia emersero nella società italiana altre spinte ancora più potenti verso l'autonomia dei poteri locali
Non semplice decentramento ma federalismo
Innanzitutto una domanda di maggiore efficienza dei servizi pubblici si sostanziava nella richiesta di modalità di offerta più differenziate e correlate alle specificità locali
Dunque attribuite direttamente a livelli di governo più vicini ai cittadini del governo centrale
Poi sotto la spinta di una concorrenza internazionale ha cresciuta dalla globalizzazione una ricerca di competitività delle aree più ricche del Paese che si sostanziava nella domanda di riduzione della pressione fiscale
Del ruolo dello Stato nella vita economica e nello specifico dell'ammontare di risorse trasferito verso le aree più povere
Negli anni Novanta l'insieme di queste esigenze quelle di finanza pubblica e quelle sociali fu alla base di un'intensa stagione di riforme nella direzione di un sempre maggiore decentramento delle responsabilità distesa e di finanziamento
Si affermò con il decreto legislativo centododici del mille novecentonovantotto la regola generale dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale e dell'intervento dello Stato in via residuale
E furono così devolute agli enti locali le competenze amministrative in rilevanti settori
Quali industria energia turismo opere pubbliche assetto del territorio beni culturali istruzione tutela della salute e altri ancora
Ed ebbe luogo un corrispondente trasferimento di personale e risorse finanziarie
Dal lato del finanziamento si compirono passi importanti verso il superamento del precedente modello di finanza derivata l'introduzione dell'ICE dell'ICI
L'artifizio vale comunale all'IRPEF
Alla fine degli anni novanta il processo di riforma era ormai maturo per l'avvio effettivo del federalismo fiscale
Il decreto legislativo cinquantasei iniziò a disegnare un'architettura di sistema che puffo fu poi sostanzialmente confermata dalla successiva riforma del titolo quinto della Costituzione
La riforma del Titolo quinto approvata nel due mila e uno consolidò il processo di riforma attuato fino a quel momento e definita cornice costituzionale per un'ulteriore fase di trasformazione sia riguardo alla distribuzione delle competenze legislative tra Stato Regioni
Sia nel disegno generale del sistema di finanziamento dei livelli di governo decentrati
Nella scorsa legislatura il processo di riforma registro di fatto una battuta d'arresto
Si scelse in pratica di non dare attuazione alla riforma costituzionale del due mila uno per fare strada a una nuova e negli intenti di chi le ha promuoveva più radicale riforma costituzionale
Per attuare forme ancor più avanzate di fare del realismo interno non si procedette alla definizione dei livelli delle prestazioni di servizi pubblici
Ne si affrontò la questione del coordinamento della finanza pubblica messi tradussero i principi dell'articolo centodiciannove in una legge organica
Nella concreta politica di bilancio si ebbe così per certi versi un ritorno alla situazione precedente gli anni Novanta
Con un inasprimento dei vincoli all'autonomia finanziaria al di fuori di procedure concertate
Con la spesa sospensione della facoltà di variare la misura delle delle addizionali furono smantellati gli spazi di autonomia tributaria
Con bilanci locali di nuovo irrigiditi dal lato delle entrate l'oggetto del patto di stabilità interno si spostò progressivamente dal controllo del saldo di bilancio a quello della dinamica della spesa
A fronte di un sostanziale arretramento del federalismo concreto l'iniziativa politica della passata legislatura si concentrò su una nuova riforma costituzionale che fu approvata a fine due mila cinque ma poi respinta nel referendum del giugno due mila e sei
Quella riforma incideva significativamente sulla ripartizione delle competenze legislative attribuendo alle Regioni potestà esclusiva in materia di sanità e distruzione
Dove la riforma del due mila e cinque appare più carente è proprio nella materia del federalismo fiscale
La riforma a meno apparentemente non intervenne sulle modalità di finanziamento in quanto non modificò l'articolo centodiciannove
Ma affermò il principio secondo cui cito in nessun caso l'attribuzione dell'autonomia impositiva agli enti territoriali può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva
Una siffatta prescrizione presa alla lettera implicava che ogni nuova o maggiore imposta locale dovesse essere compensata da riduzioni di altre imposte locali o statali
In pratica un modello mai sperimentato altrove e radicalmente opposto ai principi del federalismo fiscale che presuppongono equilibrio tra autonomia e responsabilità
Un modello del tutto analogo a quello della finanza derivata
La grave carenza ora rilevata non deve impedirci di vedere tuttavia come della riforma del due mila e cinque sia confluita anche una riflessione condivisibile
Innescata dal contenzioso sull'interpretazione dell'articolo di centodiciassette che definisce le competenze legislative di Stato e regioni
La riforma infatti ampliava l'ambito della competenza esclusiva dello Stato includendovi materie oggi assegnate a una dilatazione davvero abnorme della competenza concorrente
Il progetto del due mila cinque è stato bocciato dagli elettori veniamo dunque al presente e al futuro
Questa legislatura ha il compito di completare il processo di riforma iniziato negli anni Novanta e interrotto nell'ultimo quinquennio
è un compito importante per due motivi
Innanzitutto perché l'attesa di migliori servizi pubblici non potrà realizzarsi in un sistema di relazioni tra livello di governo disordinato e conflittuale come quello attuale
In secondo luogo perché l'assetto attuale costituisce un fattore di rischio per l'equilibrio della finanza pubblica
Tra il due mila e il due mila e cinque la spesa corrente primaria delle amministrazioni locali
Aumento in termini reali a un tasso medio annuo del tre e nove per cento contro il due uno per cento registrato per il complesso delle amministrazioni pubbliche
è un tasso di crescita del prodotto interno lordo dello zero e sei per cento
La dinamica della spesa corrente locale solo in parte è spiegata dal trasferimento di funzioni verso gli enti decentrati
Essa è eccessiva e deve essere riportata sotto controllo
Completare il disegno di un sistema ordinato di rapporti finanziari tra i livelli di governo richiede che siano conciliati tre principi garantiti dalla Costituzione come riformata nel due mila uno
Primo l'autonomia finanziaria di comuni e regioni che comporta differenze territoriali nelle prestazioni dei servizi
Secondo la perequazione necessaria per l'un'infermità nei livelli essenziali delle prestazioni che richiede importanti trasferimenti perequativi
Terzo la sostenibilità della condizione complessiva dei conti pubblici per assicurare la quale occorre un coordinamento tra i soggetti erogatori di spesa pubblica e immesso un ruolo di guida del governo centrale nella formazione del bilancio
Sono evidentemente principi intrecciati tra loro e imparziale conflitto
L'attenzione del ministro dell'Economia deve rivolgersi in modo particolare al terzo obiettivo la sostenibilità del sistema dei conti pubblici
E questa potrà essere conseguita solo se l'assetto dei governi locali sarà disegnato in modo tale da assicurare un equilibrio tra autonomia e responsabilità
Ebbene ritengo che il disegno di legge finanziaria approvato dal governo il ventinove settembre è ora in discussione alla Camera compia passi importanti in questa direzione
Permettetemi di illustrarli brevemente
Iniziamo dalla responsabilità
è un principio strettamente connesso all'autonomia tributaria tanto da esserne il gemello
Mentre come dicevo nella scorsa legislatura gli spazi di autonomia tributaria erano stati virtualmente annullati la legge finanziaria tali sparsi li restituisce Elia amplia i Comuni potranno variare l'aliquota dell'addizionale IRPEF una loro una possibilità loro preclusa dal due mila e due entro limiti più ampi che non in passato
E va sottolineato che poiché vi sono limiti di natura economica e politica la crescita della pressione fiscale
Per i tributi condivisi un ampliamento dei margini di manovra per gli enti decentrati implica di fatto un restringimento di quelli disponibili al governo centrale
A tutti gli affetti lo Stato ha ceduto ai comuni parte di una leva che a tutt'oggi stava nelle sue mani
L'autonomia tributaria a livello locale non può esercitarsi solo sui grandi tributi erariali che idealmente costituiscono un'applicazione del principio di capacità contributiva
Deve anche disporre di strumenti specifici basati sul principio del beneficio e destinati a finanziare sospese particolari di interesse locale
La legge finanziaria introduce due tributi con queste caratteristiche l'imposta di scopo per la realizzazione di opere pubbliche e il contributo comunale di ingresso e di soggiorno
Vi è un'ampia letteratura economica che discute quali tributi siano più adatti a essere attribuiti agli enti locali
Ma un punto fermo è che tra questi vi sono quelle che gravano sulla proprietà immobiliare in Italia da tempo è prevista la partecipazione diretta degli enti locali alla gestione del catasto
La legge finanziaria addotta finalmente disposizioni per rendere concretamente attuabile la realizzazione dell'esercizio di tali funzioni
La responsabilità deve accompagnare l'autonomia e questa per potere essere esercitata esige coerenza tra risorse e funzioni assegnate
In particolare ai governi locali deve essere garantita certezza di risorse anche in senso dinamico
Per i comuni un primo notevole passo in questa direzione è stato compiuto proprio dalla legge finanziaria con l'attribuzione di una filiera compartecipazione all'IRPEF
Per ora si tratta di una misura quantitativamente limitata il due per cento del gettito ma il passo è importante per l'affermazione di un principio che è un obiettivo per il futuro asseveri assetto organico del sistema
La definizione di un quadro di sostenibilità finanziaria sull'orizzonte pluriennale che dia a Comuni Province e Regioni lo spazio e gli strumenti per una significativa programmazione di bilancio
Osserva a questo proposito
Che proprio ai fini di un'efficace programmazione occorrerà anche rivedere il calendario delle procedure di formazione del bilancio pubblico
In modo da consentire agli enti decentrati di predisporre i propri bilanci preventivi in modo tempestivo
Non è poi da trascurare l'impegno a modificare il testo del disegno di legge finanziaria per raccogliere gran parte delle istanze avanzate dagli enti territoriali che vanno nella direzione di un più stringente binomio autonomia responsabilità
E in questo contesto non è nemmeno da tralasciare l'impegno a rendere più trasparente il percorso tracciato per il patto di stabilità interno
E in particolare a meglio precisare che l'obiettivo assegnato agli occhi ai governi locali è conseguibile non solo con misure da Issey direttamente assunte
Ma anche con misure fiscali ascrivibili alla responsabilità dello Stato
Il tema della certezza di risorse il suo intreccio con quello della responsabilità si ritrova nella legge finanziaria anche in un ambito fondamentale per la finanza regionale come la spesa sanitaria
Autonomia significa meno vincoli dal centro sulla politica di bilancio in linea di principio ciò implica un patto di stabilità interno che assuma come variabile di riferimento il saldo piuttosto che il livello della spesa come invece è avvenuto nel leggi finanziarie della scorsa legislatura
La legge finanziaria per il due mila e sette si muove in questa direzione
Per i Comuni affiancando limitatamente ai Comuni in disavanzo il criterio del saldo a quello della spesa corrente
Per le regioni avviando una sperimentazione le cui regole saranno definite congiuntamente con la Conferenza Stato Regioni
La sostenibilità dei conti CUB pubblici è una cura preminente ma certo non la sola cura del ministro dell'economia in materia di federalismo fiscale
Gli altri due principi indicati in precedenza la libertà di diversificare i servizi a livello territoriale e l'uniformità delle prestazioni AST essenziali lo sono altrettanti
Essi costituiscono l'agenda per il futuro
Nel DPF scrivemmo che e cito l'assetto definitivo delle relazioni finanziarie tra i livelli di governo dovrà prevedere meccanismi di perequazione tali da consentire il finanziamento integrale delle funzioni normali
E delle prestazioni essenziali per tutti i governi locali
Gli spazi di effettiva autonomia tributaria a livello locale dovranno garantire margini di manovra sufficienti a far fronte a eventuali eccedenze di spesa per le prestazioni essenziali
E a consentire esercitando un congruo sforzo fiscale aggiuntivo il finanziamento di eventuali prestazioni addizionali
Fine della citazione
Ora è chiaro che la perequazione delle risorse per la parte basata sui fabbisogni di Spesal richiede che di tali fabbisogni si adatta una definizione nell'assetto definitivo questi non dovranno più coincidere con la spesa storica come di fatto avviene oggi
In effetti il compito più importante e complesso che attende per il futuro
è proprio la messa a punto e l'adozione di un sistema di costi standard per le prestazioni di servizi e la formulazione di un percorso certamente graduale che renda coerente connesso la distribuzione delle risorse finanziarie
Affinché le potenzialità positive del federalismo positive per la partecipazione democratica e per il controllo dei cittadini per la concorrenza e mura attiva tra comunità ai governi locali
Affinché le potenzialità positive del federalismo possano dare frutti occorre mettere tutti sullo stesso piano ovvero come dicono gli economisti livellare il terreno di gioco
Nei prossimi mesi dovremo muovere con passi significativi verso una ricostruzione complessiva del sistema dei rapporti finanziari tra centro e periferia
Le questioni da affrontare sono molte su alcune di esse la riflessione comune tra Stato centrale e autonomie ormai matura su altre meno l'agenda non si esaurisce certo con le tematiche del finanziamento proprio dell'articolo centodiciannove
Per risolvere queste ultime è necessario interpretare e specificare i contenuti di altre disposizioni costituzionali in particolare di quelle degli articoli centodiciassette e centodiciotto
Un elenco delle questioni sul tappeto comprende la riqualificazione delle forme di rappresentanza degli interessi locali nel processo di formazione delle politiche pubbliche con la riforma della conferenza stato regioni autonomie locali
Le regole di coordinamento della finanza pubblica di competenza del legislatore nazionale e in questo ambito la definizione di un eventuale ruolo del legislatore regionale nei confronti del coordinamento dell'attività finanziaria degli enti locali
L'identificazione delle funzioni sulle quali trasferire la competenza legislativa alle Regioni nell'ambito dei principi fondamentali fissati dal legislatore nazionale la costruzione di un sistema di fabbisogni di spesa standard e la definizione di un percorso graduale di allontanamento dalla spesa effettiva della spesa effettiva da quella storica
L'individuazione delle categorie di intervento pubblico che rientrano nel campo del secondo di chi di applicazione della lettera m del secondo comma dell'articolo centodiciassette
Per le quali lo Stato deve fissare i livelli essenziali delle prestazioni
La partecipazione delle regioni a statuto speciale più ricche al finanziamento della solitari età interregionale
La traduzione in meccanismi concreti del criterio della perequazione della capacità fiscale decidendo in particolare se questa debba essere o meno completa
è un'agenda impegnativa ma solo portandola a compimento avremmo assolto il compito di costruire un sistema ordinato di federalismo fiscale grazie
Grazie signor ministro il presidente dell'Anci e sindaco di Firenze la vuole rivolgere un Breve un breve saluto
Io molto brevemente
Naturalmente ringrazio il ministro per la sua presenza qui
è questo un fatto importante
Di cui è giusto dargli atto
Ed esprimere quindi soddisfazione per il fatto che il ministro dell'economia
Sia stato qui con noi sia intervenuto
Io signor ministro accanto a questo mi permetto di rivolgerle come dire un messaggio un messaggio anche accorato nella speranza di poter e saper interpretare non soltanto questa platea ma lo stato d'animo e la condizione in cui si trovano gli amministratori comunali del nostro Paese
In primo luogo la richiesta che le faccio
So di trovarla disponibile in questo senso
Riguarda l'intesa che abbiamo raggiunto
In occasione dell'incontro del dieci ottobre a Palazzo Chigi
Quello che io le chiedo
E di poter conoscere prima che venga formalmente depositato in Parlamento l'emendamenti o gli emendamenti alla Finanziaria che ci riguardano
Questo lo dico no
Noi dobbiamo soprattutto ragionare per raggiungere insieme gli obiettivi
Perché vede signor ministro lei ha parlato all'inizio del suo intervento di
Polvere e rumore
Ritengo la metafora efficace la polvere impedisce di vederci bene
Il rumore non ci consente di capirci
Forse è questo il problema che abbiamo avuto
Credo che sia quindi da questo punto di vista necessario per il futuro prenderci l'impegno che effettivamente fra di noi la concertazione e la collaborazione interistituzionale funzioni al meglio è un impegno che ci pensa prendiamo in parti eguali
E in questa occasione quindi in occasione appunto della presentazione di questi emendamenti può essere la prima il primo momento la prima occasione appunto in cui possiamo concretamente praticare questo passo in avanti dal punto di vista del rapporto fra i nostri livelli istituzionali in una logica di collaborazione senza polvere e senza rumore
Nella sua ampia e complesse esposizione lei ha fatto riferimento a principi che sono condivisibili
Il problema fondamentale per noi è passare con coerenza e adottando quel metodo cui facevo riferimento ora ora
Passare da questi principi alla loro concretezza
Il problema quindi che anche sulle questioni che è vero sono contenute in questa finanziaria
Come il passaggio del catasto ai comuni o la compartecipazione dinamica
Noi le chiediamo di non fermarci soltanto alla petizione di principio ma di cominciare a entrare nella concretezza di questo processo riformatore
Anche perché non c'è dubbio che il riferimento contenuto in finanziaria la compartecipazione dinamica e al catasto importante ma resta non molti aspetti da chiarire da approfondire e sulla questione della compartecipazione dinamica mi permetto fin da ora di chiederle una anticipazione dell'applicazione di questa misura rispetto ai tempi che sono previsti nella stessa legge finanziaria
Credo
Che anche per quanto riguarda il catasto dovremo approfondire questi aspetti infine altre richieste molto brevemente che avanzo sono
Le seguenti
Abbiamo ancora bisogno di chiarire quello che è il destino e la prospettiva dei comuni e sono molti che si trovano fuori del Patto di stabilità della finanziaria due mila sei questo è un problema serio e chiediamo al governo di affrontare rapidamente insieme a noi
Abbiamo bisogno
Di definire con maggiore certezza e coinvolgimento la questione dell'uso e della finalità delle risorse per il lo sviluppo del Paese che sono presenti in questa legge finanziaria le avanza ancora una volta le nostre priorità
La questione della casa della lotta all'inquinamento del trasporto pubblico locale la gestione associata fra lo stato e i comuni dei fondi che riguardano l'intervento sul sociale anche su questo è possibile fare un lavoro importante e noi lo vogliamo fare insieme
Infine signor ministro
Nella sua esposizione ma può darsi che io non abbia ben compreso lei ha richiamato il binomio autonomia e responsabilità anche su questo non possiamo non essere d'accordo ma questo proposito rispetto ad alcune cifre e alcuni dati riferiti io credo di dover dire questo
Molto spesso i dati i numeri rispetto al tendenziale della spesa corrente del sistema delle autonomie sono dati offerti in forma aggregata io vorrei richiamare la sua attenzione signor ministro sul fatto che la performances dei comuni sulla spesa corrente nel corso degli ultimi anni è stata una delle più importanti dal punto di vista tendenziale per contribuire al risanamento dei nostri conti pubblici così come riconosciuto nel Documento di programmazione economica finanziaria Assia dello scorso anno sia di questa così come riconosciuto anche dalle stesse relazioni della Corte dei Conti
Signor ministro io non voglio qui operare una distinzione o addirittura una contrapposizione fra i diversi livelli delle istituzioni locali Regioni Province e Comuni
Ma chiedo a questo governo di tenere ben presente questi dati queste cifre e questi numeri per capire un punto importante e poterlo condividere fra noi che in questi anni il contributo che hanno dato i comuni italiani al risanamento del paese e della sua finanza pubblica è già stato un contributo importante che va riconosciuto
Ringraziamo Maurizio Mannoni ci ha lasciato dopo aver hanno condotto e coordinato il dibattito riprendiamo
Risolviamo
Signor ministro
Come salutiamo e ringraziamo per essere qui con noi Luigi Nicolais ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione concluderà i nostri lavori
Abbiamo a questo punto due interventi programmati e due richieste di intervento
Chiamo per il suo intervento Catiuscia Marini al presidente dell'ANCI Umbria sindaco di Todi
Non so se in sala Katiuscia
Ecco
Si prepari Salvatore Perugini il sindaco di Cosenza
Sarò molto breve ringrazio
Colleghi amministratore
Il ministro
Per la sua presenza e per essere qui con noi
In questa sessione che pone il problema della coesione della competitività per un nuovo modello di sviluppo dei sistemi urbani
Colleghi amministratori
Silenzi o no era comprensibile comprensibile a mare con poniamoci
Sarò molto breve anche perché avevamo pensato una scaletta che potesse anche interloquire con alcuni punti riguardanti
I temi della finanziaria che sono stati riassunti
Ora dal nostro presidente Domenici che trovano la nostra condivisione
Io sarò brevissima nel chiedere tre punti anche per un ministro che oltre per le funzioni e le belle che che esercita nel governo
Sappiamo attento e competente sulle materie dell'innovazione
Credo che i comuni possono essere non solo i grandi comuni e città metropolitane quella parte che comunque elemento propulsivo della crescita e dello sviluppo ma anche la Rete dei grandi e dei piccoli comuni italiani
Di quelle realtà dove il policentrismo l'identità
Locale rappresentano un elemento ed un fattore fondamentale per la competitività del sistema Italia possono essere veramente il punto
Per far ripartire politiche di crescita e di sviluppo
Sicuramente noi non possiamo avere
Redistribuzione anche di quelle risorse economiche finanziarie necessarie
Alle nostre economie locali senza un impegno per la crescita e lo sviluppo economico
Per questo vorremmo chiediamo che insieme le istituzioni locali comuni con il governo possano stringere un patto che serva ad individuare quelle priorità necessarie
Sia per rendere competitivi i sistemi economici e produttivi per il lavoro che in questi anni non abbiamo svolto spesso per i patti territoriali per i distretti industriali
Per la tenuta
Di un tessuto economico e produttivo di piccole e medie imprese rifusione delle sue riserve di richiamare la sua si riapre gli amministratori stiamo parlando delle nostre problemi abbiamo il ministro
Nicolais qui con noi
è opportuno che si faccia silenzio per comprendere le questioni che verranno poste per consentire al signor Ministro degli acquisire gli elementi per concludere adeguatamente questi nostri lavori per cui fermiamoci in silenzio ed ascoltiamo
Prego
Ne sappiamo che per questo lavoro di crescita e di sviluppo una parte fondamentale rappresentata anche sia dall'innovazione della pubblica amministrazione
Di far ripartire anche quella stagione di riforme che ha contraddistinto e che ha visto in primo piano i comuni italiani volta a favorire a snellire il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione
Tra le impresa e la pubblica amministrazione
Ma anche quella rete di servizi sul territorio fondamentali a costruire anche quella società
Dell'informazione della conoscenza che sarà parte fondamentale per la competitività di tutti i sistemi di tutti i distretti produttivi ma in modo particolare anche per la Rete
De Piccoli e medi Comuni italiani
Per cui questo aspetto dell'innovazione tecnologica e della riforma
Diventa una delle priorità sulle quali noi vorremmo costruire un punto d'intesa un confronto un patto comuni il sistema delle Autonomie locali regioni e Governo
I Comuni sono luogo fondamentale per far ripartire la crescita per dare nuova occupazione per produrre nuova ricchezza
E sono anche il luogo in cui noi costruiamo politiche di coesione sociale
La rete dei servizi abbiamo in mano negli interventi di prima ne abbiamo parlato alcuni fattori che possono essere degli asset strategici fondamentali la rete dei servizi pubblici locali
Che richiede da un lato liberalizzazione sistemi competitivi ma dall'altro può richiedere anche deve richiedere innovazione abbiamo dimostrato in questo spesso molto più molta più efficienza e competitività
Di quanto a volte non abbiano dimostrato le grandi aziende pubblica del nostro Paese
Questa nostro tesoro di servizi pubblici locali di aziende spesso di proprietà mista anche delle amministrazioni locali
Hanno sperimentato competenze professionali capacità di innovazione sono state al servizio dell'innovazione della competitività dei nostri territori anche su questo
Chiediamo e ci aspettiamo una dovuta attenzione spesso nelle norme che in questo caso nulla hanno a che fare con le risorse finanziarie ma che possono liberare risorse economiche e finanziarie utili ai nostri territori
C'è una parola
Permettetemi dopo aver sentito il ministro Padoa Schioppa voglio sottolineare autonomia e responsabilità
Che però per noi significa una cosa molto chiara
Le politiche di investimento
Sono politiche importanti su cui noi vorremmo esercitare fino alla fine
Una capacità autonoma di programmazione e di decisione dei comuni dei consigli comunali che tiene conto anche della specificità della diversità economica sociale e produttiva dei singoli territori
Per questo bisogna fare molta attenzione a norme generali che noi introduciamo nella finanziaria penso a quella norma sull'indebitamento dei comuni che noi diamo per acquisito che sia stata cancellata
Che mette sullo stesso piano l'indebitamento di PAC altre parti e di altri comparti della pubblica amministrazione con le risorse economiche e finanziarie aggiuntive spesso frutto di uno sforzo locale dei comuni e dei consigli comunali di un accordo sul territorio con l'impresa e con le famiglie collare lite diffusa di un territorio per incentivare le politiche di crescita e di sviluppo locale così come ha fatto bene ora Domenici ad insistere perché su quello noi possiamo premiare il lavoro che alcuni comuni stanno facendo sulla compartecipazione IRPEF questa si può anticipare può partire l'ancoraggio al prodotto interno lordo che significa in un certo qual modo favorire quei comuni
Che promuovendo politiche di crescita locale di sviluppo possono anche ottenere benefici indiretti da investire sul territorio
Così come ci aspettiamo che il margine di autonomia che ci viene concesso in alcuni settori come quello dei tributi di scopo possa essere utilizzato fino in fondo
E totalmente non con quei limiti che sono introdotti ma anche con l'autonomia di individuare le basi imponibili rispetta i quali utilizzare i tributi di scopo ecco lei ministro Nicolais ha in mano anche delle deroghe fondamentali per noi
C'è una parte innovativa di snellimento di innovazione della pubblica amministrazione che Comuni io penso all'esperienza dei sportelli unici dell'impresa ed esporta li dell'edilizia abbiamo fatto un lavoro importante sul versante della semplificazione
Dell'informatizzazione anzi spesso l'efficienza raggiunta dai Comuni è nettamente superiore dall'efficienza raggiunta ad altri settori della pubblica amministrazione
Su questo non servono
Non solo risorse economico-finanziarie ma serve di nuovo anche quindi un tavolo una sede di confronto tra amministrazioni comunali
Governo e regioni qui ci sono risorse importanti
Del sistema comunitario e anche nel sistema delle imprese qui possiamo recuperare non solo competenza e professionalità all'interno della pubblica amministrazione
Ma parti di innovazione significativa laddove abbiamo sperimentato l'esperienza in alcuni casi dei distretti industriali in altro casi dei patti locali per lo sviluppo della concertazione con il sistema economico-produttivo locale
Io devo dire che ci lascia leggermente amareggiato pensare che queste risorse aggiuntive di programmazione che ne possiamo mettere a disposizione
Non servano ad accompagnare politiche di crescita e di sviluppo ma si individuino essenzialmente come risorse sostitutive dettagli che vengono operate a livello centrale se noi facciamo questo il rischio profondo è che abbiamo e in generiamo spinte recessive che non produrranno nessun tipo di risultati per cui l'incontro di oggi pomeriggio anche oltre che con il ministro dell'economia con il ministro Nicolais potrà servire anche quella parte
Interessante innovativa che ci riguarda
Bella riforma della pubblica amministrazione con un accenno e avrei voluto che alla ministro Padoa Schioppa qualcun altro avesse fatto che riguarda proprio anche le politiche del personale
I Comuni credo che complessivamente noi abbiamo prodotto una contrazione notevole
Non solo di spesa per il personale rispetto ad altri comparti della pubblica amministrazione ma anche di numero di personale a differenza di altri livelli istituzionali che hanno espanso
Le risorse umane e professionali al tempo stesso siamo stati costretti spesso a ricorrere a figure professionali per vincoli assurdi e generalizzati che ci sono state sulle politiche del personale credo che l'errore più grande che i comuni e che come amministratori rischiamo di commettere se non cambiano le norme generali quindi questo anche con questo è necessario un confronto con il Governo e che non possiamo generare all'interno della pubblica amministrazione locale all'interno quindi degli enti locali un esercito di lavoro flessibile precario spesso di alte professionalità di giovani laureati che sono a disposizione di quel processo informatizzazione di innovazione di cambiamento di snellimento
E che sono le figure più i stabili e precaria del nostro della nostra struttura amministrativa delle risorse umane grazie
Grazie
Salvatore Perugini il sindaco di Cosenza presidente dell'ANCI Calabria salutiamo la presenza tra di noi e qui al tavolo dalla presidenza l'onorevole onorevole Pietro Colonnella è sottosegretario agli affari
Regionali e dalle Autonomie locali lo ricordo personalmente come un validissimo presidente
Della provincia ad Ascoli per induzione lo consideriamo amico degli enti locali ne abbiamo tanto bisogno come del signor ministro si prepari Antonio Bossone scusa Sindaco ancora un avviso ore diciotto Sala Giotto riunione degli amministratori dello street prego
Grazie
Anche se non è facile dire qualcosa di diverso e di originale
Alla fine dalla conclusione di questa importantissima aggiornata sia nel mattino che nel pomeriggio
Io desidero innanzitutto
Nella qualità di presidente
Regionale dell'ANCI
Rivolgere un particolare ringraziamento a questa Assemblea
Che ha con forza straordinaria manifestato grande solidarietà
Non tanto e non solo al sindaco di Lamezia
E dal consiglio comunale Lamezia quanto ancor prima alla città al territorio di Lamezia i suoi cittadini che da anni vivono in una situazione di estremo disagio con una incredibile e non ancora debellata recrudescenza
Di fenomeni mafiosi anzi forse su questo punto
Mi sarebbe piaciuto chiedere al ministro dell'economia
Se c'è in generale ma forse ancor ancor più per il Mezzogiorno del paese se c'è ma non mi pare che ci sia una attenzione particolare ai problemi della sicurezza semmai semmai mi pare che ci sia una tendenza contrarie allora mi verrebbe subito di porre una domanda
Se la traiettoria e quella dello sviluppo del risanamento eccetto forse ancor prima dello sviluppo e dell'equità sociale
Se queste tre linee che orientano il pensiero assolutamente legittimo ed apprezzabile del Governo
Quanto meno per il Mezzogiorno d'Italia se questo pensiero si possono meno coniugare con una non so definirlo a Sedico disattenzione forse manco di rispetto però con una ma non trovo un'altra parola con una disattenzione nei confronti del problema della sicurezza e della legalità sui nostri nei nostri territori però io sono certo si vedono dei segnali in questi giorni di rinnovata attenzione forse perché siamo in presenza di fenomeni devastanti che incidono profondamente ministro
Proprio sul tessuto democratico sul tessuto sociale e civile dei nostri territori beh io dico che rispetto alle aggressioni che subiscono gli amministratori locali
In Calabria forse l'unico ottimismo che possiamo derivare da questa situazione che poi la Calabria non è quella o non è solo quella di anno zero mai esiste una Calabria di amministratori operosi
Sindaci presidenti delle Province consiglieri comunali
Che giorno dopo giorno calpestano il territorio che amministrano e forse qui è il vero punto è il vero punto nella questione certo come ci si può confrontare con la cattedra autorevole di un grande economista Leonardo è difficile no cioè se dovessimo essere presenti ad ascoltare una Dotti stima lezione saremmo tutti d'accordo a dire questa è la verità però forse la politica è anche un'altra cosa è anche un'altra cosa è probabilmente è probabilmente l'equilibrio l'equilibrio delle situazione dovrebbe far sì che queste due cose stiano meglio insieme perché nessuno di noi si nasconde dietro le difficoltà del Paese
Nessuno di noi non guarda ai problemi del risanamento della nostra economia ma tutti quanti di noi e forse soprattutto gli amministratori locali sono lì in questa trincea quotidiana
In questo incrociare
La domanda individuale e collettiva
Dei cittadini da noi amministrati e tante volte a dover alzare le mani
Perché nonostante vi siano lo ricordava il ministro trasferimenti di funzione o vi siano stati nel tempo trasferimenti di funzione
Le risorse non le troviamo o se le troviamo le troviamo le troviamo sempre di meno allora secondo me il punto vero è non tanto come dire piangerci addosso ma
Trovare strade attraverso cui pur nelle difficoltà ma si possa percorrere a partire dai Comuni qualche via di sviluppo ed io credo che Chiamparino l'aveva l'aveva data questa questa strada e sono convinto che l'ANCI in questo percorso virtuoso che ha sin qui compiuto e che deve andare avanti questa strada la deve ulteriormente percorrere cioè un conto è la difficoltà del Paese un conto è il riordino istituzionale ma facciamolo a parte perché lì apriremo poi un ragionamento sul costo vero della politica accanto a tutto questo esiste però una finanziaria che spende
Non lo abbiamo votato io credo che quella sia la parte più saliente del Duce dell'ultimo documento sul piano politico dell'ultimo documento che abbiamo votato nella nel comitato direttivo dell'Anci ci sono
Ci sono indicate le strade i fondi per uno sviluppo le politiche abitative alla famiglia alle politiche sociali l'innovazione per noi ministro
Il tema dell'innovazione è di fondamentale importanza io non so quanti comuni d'Italia siano al passo con le esigenze dei tempi
Dei mercati dei bisogni sul piano della innovazione certo in Calabria sono pochi
E allora queste strade dobbiamo trovare insieme
Se è una finanziaria di sviluppo perché ci sono possibilità dispensa ragioniamo insieme concertiamo preventivamente diamo la possibilità ai comuni di rendersi protagonisti di un progetto armonioso armonioso di sviluppo e vale questo anche per le politiche per le politiche ambientali allora dobbiamo noi chiedo che governiamo i territori e quindi incrociamo le domande che dai territori vengono dobbiamo poter dire la nostra parola sul piano di una progettualità nella relazione con il governo
Nella relazione con le regioni e qui l'ANCI lanci a un ruolo decisivo che dovrà sempre meglio esercitare nella relazione con diretta con la comunità europea perché anche di questo forse i comuni non è parliamo troppo attendiamo di essere chiamati partito di un
Progetto regionale che ci lega destinatarie di risorse
E magari invece potremmo insieme a questo dedicare un po'di più dal nostro tempo per ragionare direttamente con con la comunità europea ecco io mi sarei aspettato
Dal ministro
Una parola rassicurante un po'più rassicurante
Sulle prospettive ben capendo che ciò che ha detto comunque fa i conti con i conti pubblici dello Stato però ripeto un conto è
Parlare dal punto di vista strettamente finanziario altra questione altro punto è
La politica il governo dei nostri territori
Queste sono sono temi diverse
Che forse postulano anche sensibilità o attitudini un po'diverso io sono convinto che comunque i sindaci pur nelle difficoltà sapranno presidiare e governare il territorio e non non si sottrarrà hanno mai
A questa voglia di partecipare per condividere di condividere per progettare insieme il futuro dei nostri cittadini grazie
Grazie a Salvatore Perugini
Antonio Bossone vice sindaco di Lauro si prepari Blasi rigorosamente cinque minuti ringraziamo per la gradita visita la nostra Assemblea Maria Rita Lorenzetti presidente della Regione Umbria
Bossone
Probabilmente non è in aula aveva richiesto di intervenire Enzo Blasi
Assessore del Comune di Monterosi
Pare che nemmeno Enzo basi sia presente
Giovanni vespasiani vice sindaco di Castel di Tora
Dove
Abbiamo
Boh
Buonasera a tutti
Non è l'ora
Di fare lunghi discorsi ovvero orazioni
Io sono vicesindaco attuale di Gastaldi da ora in provincia di Rieti di cui sono stato al sindaco per ventisei anni e mezzo Dominici
Devo fare alcune riflessioni
In questa finanziaria
è vero che formalmente non si parla di lacrime e sangue
Ma io mi vorrei vi vorrei domandare
Dato che bisogna ridurre le esperienze dato che si debbono
Falciare
Gli organi rappresentativi tagliando giunta
Membri di giunta o di consigli
Vorrei dire vorrei pensare se c'è spazio tra i vari emendamenti di poter parlare dei sacrifici che debbono fare anche i nostri parlamentari ai consiglieri regionali
Qui in Italia noi abbiamo una pletora di rappresentanti non solo di quelli dei Comuni delle Province unioni comunità montane province ma abbiamo un esercito di parlamentari un esercito di consiglieri regionali
Abbiamo una tendenza alla proliferazione
Di queste cariche
Tant'è che il Lazio aumentato il suo numero dei consiglieri regionali
Analoga analogo procedimento ha fatto la Regione Campania
Analogo procedimento affatto la Lombardia e via discorrendo
I nostri parlamentari sono il doppio di quelli del Congresso degli Stati Uniti non solo ma i nostri parlamentari
Sono i più privilegiati di tutti gli Stati dell'Unione Europea
Tra l'indennità e stipendi appannaggi per rimborsi vari prendono oltre venti mila euro al mese
Perché i nostri rappresentanti nazionali e regionali debbono godere di appannaggi superiori a quelli della Germania a quelli della Francia
A quelli della Spagna
Perché in una economia che arranca
Con un prode prodotto annuo lordo che ha pressoché erano zero i nostri parlamentari
Debbano guadagnare più degli altri non allinearsi
A quelli che sono i costi della politica in Francia e Germania Spagna e degli altri Paesi
è inutile che si venga a dire che la politica ha i suoi costi cento preposti la politica massetto minore specie con minori appannaggi con minori privilegi degli altri Stati gli altri parlamentare gli altri rappresentanti degli organi pubblici riescono a fare egregiamente il proprio dovere perché non lo debbono non si deve fare altrettanto anche in Italia
Allora signor Presidente io mi domando se travalichi varia varia concertazione di emendamenti
La riduzione delle indennità degli appannaggi
Valichi esige soltanto agli amministratori locali
Questo va richiesto soltanto ai membri del governo o non doveva essere richiesta anche per fare sacrifici a dare l'esempio ai parlamentari e consiglieri regionali io non vedo la ragione perché
Di questi privilegi aggiuntivi noi tutti sappiamo voi tutti sapete dei si è chiuso
Che i parlamentari consiglieri regionali quando hanno fatto la metà due anni sei mesi e un giorno diciamo così per andare in pensione per avere l'indennità di fine legislatura non perdono perché de si debba godere di questi primi vagiti Gualdo
Un metalmeccanico deve penare anni mesi farà delle lotterie a non finire per farsi aumentare uno stipendio dicendo euro al mese mentre questi nostri gran egregi grandi dominati illuminati e la pratica coprono con una sola legislatura di uno stipendio di un'incomprensione impediva a chiamare di gran lunga superiore a quello di qualunque lavoratore che fa paghe e contributi per tre
Per trenta trentacinque o quaranta anni vogliamo dire che anche questi abbracci nostri rappresentanti Deborah cominciare anche loro a fare i sacrifici a darci un adeguato ad esempio sì o no
Grazie
Solo minuto di orologio per Dominici Clemente poi le conclusioni per il signor ministro
Anche meno omonimo del presidente dell'ANCI oasi omonima quasi omonimo però ho avuto per questa omonimia ho avuto il piacere di parlare con un ministro per cui credo che anche oggi debbo ripetere brevissimamente le mie opinioni
Io non sul sul problema dei dei comuni dell'associazione delle difficoltà ho già scritto parecchie lettere all'Anci quindi credo che non sia opportuno che ci ritorno
Sostanzialmente io propongo proponevo in queste mie prese di posizione l'abolizione delle Comunità montane l'abolizione delle unioni di Comuni
Questi soldi questi risparmi perché in maniera tale che si sappia chi fa che cosa perché qui lo diciamo tutti chi fa che cosa però alla fine tutti fanno tutto il risultato è che sul territorio non viene nessuna risorsa allora io ho proposto l'abolizione di questi enti con dando il coordinamento delle iniziative di di delle unioni delle assurde attività associative delle convenzioni per i servizi comunali che vanno comunque gestiti in forma anche più ampia alle Province quindi e io però intervento mio non era questo perché questo lo sanno tutti credo che
Credendo sia inutile ribadirlo io ho voluto in terzo morì d'intervenire solo per contestare un pochino quello che diceva il Vicepresidente Napoli il quale sosteneva che nella finanziare non ci devono essere a norma che riformare l'ONU via locali perché poi se ne parlerà se ne riparlerà io non sono d'accordo io non sono credo che questa norma vada mantenuta nella finanziaria perché da un'indicazione precisa di risparmi di anno diconomia eccetera l'unica cosa che chiedo che le giunte nei piccoli comuni vanno riportate a Trento sindaco e due assessori non perché il sindaco e il podestà perché nei piccoli comuni sotto i tre mila abitanti il vicesindaco e l'assessore fanno gli operai e gli impiegati
Senta e diamo anche questo Poggio anche questo comunicato il Comune di Richelieu
Viceversa nelle comunità montane nelle unioni di comuni che sono sostanzialmente enti inutili che drenano solo risorse basta il presidente se lo aboliamo anche peggio ultimissima considerazione io chiedo che nella Finanziaria
Vengano inseriti aspetti nella parte che riguarda la contribuzione previdenziale
Un sostegno e uno sgravio contributivo per i piccoli esercizi commerciali dei piccoli paesi mi riferisco i paesi sotto i cinquecento abitanti
Perché se a questi piccoli esercizi commerciali che sono esercizi sociali
Che danno un minimo di vitalità nel territorio gli aumenti a malincuore ancora i contributi INPS questi andranno a chiudere risultato sarà la desertificazione del territorio e lo Stato incasserà meno perché ci saranno tanti esercizi che chiuderanno grazie grazie
Bene la parola adesso al ministro Nicolais per le conclusioni di questa giornata di grande interesse
Prego pensato di iniziare con una relazione basata sulla interazione tra canta
E l'innovazione tecnologica ma ho pensato che forse potevo stancarsi in questo modo e quindi cerca di essere un poco più diciamo di parlare un po'più a braccio
Oggi viviamo un momento molto complessa perché e la complessità deriva dal fatto che tutto sta cambiando quindi non abbiamo più punti di riferimento abbiamo siamo vivendo un periodo di grandi cambiamenti cambiamenti nell'economia e cambiamenti nelle tecnologie cambiamenti nella formazione cambiamenti nella politica
E tutti questi grandi cambiamenti richiedono una capacità di governance della complessità
Ecco il caso della complessità e di una governance della complessità e quindi richiede che tutti noi dobbiamo riuscire a se risolvere più più equazioni contemporaneamente dobbiamo cioè riuscire apre vedere quello che succederà nei prossimi anni nei prossimi anni e prendere delle decisioni opportune basandosi su dati certi
Questa è una grande complessità che viene chiesti a tutti gli amministratori pubblici e in particolare a voi amministratori locali i quali rappresentano l'elemento centrale di una catena che passa sicuramente dall'Europa al Governo centrale alle regioni e arriva ai comuni che sono l'antenna sul territorio
Quando parliamo di innovazione spesso ricordiamo che per poter un paese essere competitivo l'innovazione deve essere alimentata a tutti i livelli partendo dalle scuole elementari partendo dagli asili nido
Dove dobbiamo imparare a trasferire il piacere della ricerca l'interesse la curiosità per le cose nuove
Dobbiamo dopo di che apporre una grande attenzione alla formazione dopo la formazione alla ricerca e solo una piccola parte della ricerca diventa innovazione e nemmeno tutta l'innovazione diventa competitività per il Paese
Ma un Paese che vuole mantenere una competitività in un mercato globale come il nostro
Deve imparare ad investire su tutte le i vari pacchetti che rappresentano la lunga catena della conoscenza questo ovviamente coinvolge tutti voi perché oltre la catena della conoscenza abbiamo anche la catena o la filiera della governance perché non esiste più una libertà di governo centrale quale polpo incidere fortemente sul territorio oggi fortunatamente abbiamo un sistema di governance che parte dall'Europa dopo l'Europa arriva al governo centrale
Il governo centrale dopo di che darvi indirizzi alle Regioni le regioni hanno una una responsabilità di governo del della del territorio ma per alla fine chi è veramente l'attore dello sviluppo e il governo locale governo locale quello che al contatto diretto con il territorio
Abbiamo in questa grande complesso sistema ovviamente bisogno di ammodernare e innovare sostanzialmente la pubblica amministrazione e la nostra pubblica amministrazione che più spesso viene tanto
Disidratata considerata inefficiente i nostri pubblica amministratori sono stati recentemente anche considerati tutti dei fannulloni
Abbiamo bisogno di far capire al cittadino che qualcosa fortemente cambiato e lo possiamo fare proprio in un momento in cui l'innovazione e l'informatica
Riesce a pervadere tutto il sistema della pubblica amministrazione abbiamo quindi bisogno di entrare in questo sistema dobbiamo sostituire pratiche
Procedure che abbiamo sviluppato
Quando esisteva solo il cartaceo e trasformarlo in informatico e per fare questo abbiamo bisogno sicuramente di fondi ma abbiamo bisogno principalmente di cambiare la mentalità degli operatori
Della pubblica amministrazione abbiamo bisogno come da qualcuno di voi è stato detto prima di introdurre una nuova linfa nella pubblica amministrazione perché un cambiamento così epocale così sostanziale
Non può essere ottenuto solo formando i nostri pubblici ufficiali abbiamo bisogno sicuramente di entrare anche in una rinnovamento della pubblica amministrazione
La situazione italiana diciamo oggi si presenta come una situazione in cui l'informatica e le procedure informatizzate sono distribuite sul nostro territorio a macchia di leopardo
Abbiamo alcune reti e alcuni comuni alcune regioni alcuni unioni di comuni che hanno un livello di informatizzazione elevato un diverbio informatizzato ori informatizzazione capace di fornire ai cittadini servizi di alto livello ma abbiamo anche un'enorme quantità di aria in cui il sistema informativo non è ancora arrivata e dobbiamo in questo periodo principalmente aiutare il Paese
A diventare omogeneo anche da un punto di vista informatico dobbiamo lavorare
Affinché si costituisca una forma una specie di piano ricco regolatore della larga banda e si individuano tutti i punti e le arie in cui non esiste larga banda e vada quindi immediatamente coperta in modo da evitare quella che si chiama la del diamante di mantenere forte quello che si chiama RAI Democracy la democrazia del informatica
Abbiamo bisogno per far ciò di avviare un processo intelligente di cambiamento sostanziale anche delle procedure fino ad oggi
E di i Comuni più virtuosi le regioni più virtuose hanno operato secondo un sistema di sostituzione di di procedure nel senso siamo passati dalla protocollo cartaceo al protocollo informatico
Da un flusso documentale cartaceo a uno informatico ma non abbiamo ancora vissuto interiore interiormente questo grande cambiamento in cui l'informatica deve diventare l'elemento unico ed essenziale che sostituisce il cartario
Dobbiamo cominciare a vietare l'uso del cartaceo se vogliamo veramente informatizzare i nostri comuni le nostre regioni il nostro Paese
Abbiamo bisogno di non di fare nuove leggi che ci permettono di utilizzare contanti contemporaneamente cartaceo o informatico ma abbiamo bisogno di puntare al divieto assoluto dell'uso del cartaceo e a una regolamentazione che tenga in conto questo grande cambiamento per fare questo abbiamo in finanziaria messo una serie di punti che secondo me rappresenta uno dei punti di forza come i fondi per il rinnovo del contratto di lavoro questo non servono semplicemente per soddisfare delle giuste esigenze dei nostri lavoratori della pubblica amministrazione
Ma ci servano per mettere le basi
Per un cambiamento sostanziale del contratto di lavoro dei pubblici dipendenti
Abbiamo bisogno insieme con i sindacati e insieme ovviamente con voi Corno alle regioni
Abbiamo bisogno di mettere su un nuovo patto per il lavoro un patto che tenga conto di tutti i cambiamenti che stiamo avendo di tutti i cambiamenti che sono connessi al all'innovazione nella pubblica amministrazione oggi
Per potere essere competitivo nel Paese
Abbiamo sempre bisogno senz'altro di aziende competitive ma abbiamo bisogno anche di una pubblica amministrazione che non sia un peso per l'impresa ma che non sia un elemento di un motore di sviluppo per questo sistema
E questo lo dobbiamo fare lavorando insieme cambiando sostanzialmente tutto il modo di operare della pubblica amministrazione
Abbiamo avviato un processo di stabilizzazione dei precari
Qualcuno di voi ne ha parlato prima perché ci rendiamo conto che anche molti comuni esisteva un sistema di giovani che sono precari da molti anni e che hanno bisogno di essere stabilizzati
Debbo dire che io ritengo che le Autonomie vadano anche gestite in maniera opportuna e correttamente se un sistema e autonomo deve essere autonomo fino in fondo
Per gli enti pubblici di ricerca abbiamo avviato un'operazione in modo tale che l'autonomia sia globale ma insieme all'autonomia è stato introdotto anche un forte o sistemi forte sistema di valutazione
Per le ha le Autonomie locali io credo che noi dobbiamo tendere anche in questo caso ha un'autonomia totale
In cui non esista più una pianta organica in cui non esista più un sistema di controllo in parte di quello che si fa perché dobbiamo ritenere che se siete autonomi
Dovete lavorare in modo autonomo noi
Come Governo abbiamo il diritto e il dovere di fare delle valutazione ex post ma non un sistema misto di autonomia e di controllo continuo
Che non rappresenta certamente la migliore condizione per poter lavorare in maniera efficiente
Abbiamo
Quindi bisogno di fare insieme questo grande cambiamento abbiamo bisogno di muoverci in modo tale che tutto il sistema si muova pensando a un innovazione un'innovazione
Come si dice di processo e di prodotto di processo perché tutto le nostre pratiche vanno modificate nel disegno di legge che abbiamo che ho presentato qualche settimana fa
E che sta avviando il suo iter parlamentare intro diciamo per la prima volta il divieto dell'uso del dell'uso del protocollo cartacce
Con l'obbligo del di tutti quanti nuit di lavorare con protocolli informatici ma questo è il primo passo verso questo processo
Abbiamo anche introdotto i tempi certi perché in qualche modo dobbiamo modificare il rapporto che esiste tra cittadino e pubblica amministrazione oggi questo rapporto e basato principalmente sulla sfiducia
Ognuno di noi dalla pubblica amministrazione richiede al cittadino all'impresa una serie infinite di documentazioni che servono a ridurre al minimo il rischio della decisione che si va prima
Questo deve cambiare in tutto il resto del mondo e totalmente diverso
Dobbiamo assumere un rapporto fiduciario tra la pubblica amministrazione il cittadino dobbiamo introdurre una forte attività di valutazione ex post una forte capacità di valutazione quando la diciamo la decisione è stata già presa
Il tempo scelto
Che noi abbiamo introdotto nel disegno di legge e anche una una volere introdurre dei parametri oggettivi di valutazione
Io racconto che ultimamente ho guardato un po'i dati della valutazione dei nostri dirigenti circa quattro mila e vi debbo dire che ho trovato quattro mila ottimi dirigenti
Non è possibile che in una valutazione di quattro mila persone mi vengono fuori quattro mila ottimi qualcosa non funzioni
Dobbiamo a meglio entrare nella valutazione di tutti i nostri funzionari la valutazione è un elemento essenziale per la crescita non è un elemento essenziale per punire serve per crescere meglio tutti e quindi dobbiamo riguardare questo sistema di con cui noi siamo abituati a valutare
Io credo
Che l'altro punto su cui volevo volevo pubblico soffermarmi e che in questa in questa finanziaria abbiamo anche previsto insieme col ministro Gentiloni l'avvio di un indagine sulla diffusione della larga banda sul territorio e abbiamo previsto anche una quota di fondi per accelerare questo processo di completamento della larga banda il completamente della larga banda però deve muoversi insieme
Ovviamente con i servizi da introdurre sulla rabbia banda molto spesso vediamo regioni e anche ai comuni che hanno tutto il sistema delle larga banda hanno la tecnologia ma non hanno servizi connesse ormai no il punto di limitare di limitante non è più la tecnologia la tecnologia in un'evoluzione così in rapida ed è così disponibile che noi tutti possiamo acquistare la migliore tecnologia e quello che manca adesso e la nostra capacità di introdurre contenuti nella tecnologia e questo è un lavoro che non si può fare dal centro
è un lavoro che viene fa deve essere fatta dal territorio
E il territorio che deve in qualche modo sensibilizzarsi e riempire di contenute contenuto queste tecnologie che possono essere finanziate anche dal centro ed è su questo che stiamo molto lavorando stiamo lavorando sul sull'avvio del del pacchetto del bando per il riuso
Questo è già pronto uscirà fra qualche settimana
Siamo avviando una serie di iniziative
Per quanto riguarda i centri di servizio territoriale siamo riprendendo una serie di iniziative anche del precedente governo alla luce però di una chiara visione finale di questo nostro Paese
Il nostro Paese dopo questi cinque anni deve essere un Paese europeo in cui l'innovazione non è Pius concentrata in poche sacche ma è una innovazione diffuso abbiamo avviato un gruppo di lavoro europeo che guidato dall'Italia
Proprio per mettere a punto i nuovi modelli di di procedure per la pubblica amministrazione in un sistema totalmente informatizzato
Questo è un è un processo compresso un processo duro difficile è un processo che non può essere lineare non si può partire dalla amministrazione centrale poi passare alle Regioni poi passare comuni è un processo che deve essere portata avanti insieme contemporaneamente avendo una visione unica ma lavorando tutti insieme per il raggiungimento di questo Obiettivo
E io sono convinto che partendo qui da Bastia e lavorando insieme con voi lavorando insieme con le regioni in questi cinque anni con l'obiettivo comune di cambiare sostanzialmente la pubblica amministrazione ce la potremo fare ce la faremo senz'altro
Perché questo è l'unico modo per cui il nostro Paese possa essere veramente considerato un Paese moderno
Grazie signor ministro appuntamento a domani giornata di chiusura puntuale alle nove e trenta è confermata la presenza del ministro Fioroni ministro Mastella e ministro Amato