VII Foro di dialogo Italia-Spagna

Benvenuti nella sessione Venaria finale dei nostri lavori i voglio dare un benvenuto al presidente del Senato
Il senatore Franco Marini che qui con noi oggi già stato quei questa mattina si sono incontrati due presidenti del Parlamento italiano e spagnolo
La sessione plenaria comincerà finale comincia adesso per la presidenza della sessione plenaria passo la parola
Alla nostro amico del mio amico e collega Mazis Serra
Grafica spietati grazie anch'io vorrei fare niente non si benvenuto al presidente del Senato Franco Marini
E il benvenuto anche se è stato con ogni due due giorni passati a Manuel Marin ringraziandolo
Per la sua presenza con noi in questi giorni
Possiamo continuare quindi come d'abitudine con le sessioni plenarie di questi forum di questi fuori in cioè il relatore di ognuno dei tre gruppi nei tre gruppi nei quali ci siamo separati divisi spiegherà presto dei partecipanti al Foro
Come si sono svolti i dibattiti le discussioni di ogni gruppo seguiremo l'ordine secondo il quale ci siamo separati e quindi chiedo a Stefano Sannino
Redattore del gruppo a
Che ha dibattuto argomenti soprattutto inerenti la politica estera
Alcuni miei Porroni potrà riferire Inter mesti ci cioè di politica interna com'è il caso dell'immigrazione e altre internazionali quindi chiedo a Stefano Sannino di presentare la sua sintesi del dibattito del gruppo A grazie
Se ne fissa in effetti è vero il il nostro gruppo dove discutere di questioni di politica internazionale
Ma come spesso accade le questioni poi di politica internazionale significano con quelle di politica in permettere o no un intreccio inestricabile
Vorrei partire da una constatazione che il gruppo era molto numeroso ma la presenza italiana invece molto scarse evidentemente il miglior partecipanti italiani si sono concentrati molto di più sui gruppi economici e hanno lasciato invece quello di politica internazionale agli amici e colleghi spagnoli
Come diceva nazisti in effetti abbiamo sono partiti dalla valutazione della dimensione mediterranea e soprattutto dalla idea che ormai il Mediterraneo
è diventato un concetto molto più largo di quello a cui siamo stati abituati a negli anni scorsi
Non soltanto quindi la sponda sud del mediterranee mentre Ben Affleck ma Invasion mediterraneo che si allarga progressivamente verso il Medio Oriente e arriva fino all'Afghanistan in un intreccio che sia che rende la situazione estremamente complessa
Altra constatazione da cui siamo partiti e che ci sono delle situazioni molto concrete di crisi di di di in cui Italia in Spagna sono accanto l'una all'altra nella gestione
Abbiamo pensato soprattutto è libero evidentemente ma anche in Afghanistan dove le nostre truppe lavorano insieme
La un altro aspetto che abbiamo è stato sottolineato e quello che il baricentro della
Del Mediterraneo il ridiventato un baricentro fondamentale nella ottica della politica internazionale
Lo dicevano anche ieri i due ministri degli esteri o dopo la fin dalla alla alla fine della guerra fredda la fine del blocco sovietico in qualche modo il Mediterraneo è ritornato ad essere un centro di problemi difficoltà di tensioni ma anche di opportunità e questo quindi da una particolare responsabilità ai nostri due Paesi che sul Mediterraneo si affanna anche se all'interno del gruppo alcuni ritenevano che la di nulla concezione mediterranea dell'Italia e la concezione mediterranea la Spagna non fossero necessariamente coincidenti e per Tirano invece da due percezioni diverse una quella spagnola più concentrata sul Maghreb l'altra quella italiana che invece tendina più a spostarsi verso la parte mediorientale
Questa è una pista di riflessione ed anche di lavoro comune utile interessante perché le due visioni possono complimentarsi a rafforzarsi reciprocamente
Un tema che abbiamo discusso molto lungamente nel corso della nostra del nostro colloquio è stato quello della immigrazione
Che direi ha avuto un ruolo centrale
Evidentemente sì all'Italia che la Spagna erano di non erano abituate a ricevere lavoratori migranti al contrario eravamo abituati ad affrontare i problemi dei nostri lavoratori che emigrano all'estero e questo ha cambiato fortemente le prospettive
E le note la e la nostra capacità di affrontare questo questo complesso fenomeno
L'idea e che ladri la gestione dei flussi migratori è senz'altro una una sfida molto significativa per i nostri due Paesi sono stati citati gli sbarchi le difficoltà che esistono anche in Africa per per le popolazioni che non riescono a trovare occasioni di lavoro
Ma anche l'opportunità che questo purché la gestione di flussi può provocare Q generare per le nostre economie e di e quindi l'importanza di aprire una politica che appunto gestisca questi flussi ma come è stato detto che gestisca anche le diversità che sia capace cioè di fare delle politiche attive nei confronti del di queste comunità
Legato a questo al problema dell'immigrazione abbiamo brevemente discusso anche letti di oggettive difficoltà in cui si trova il continente africano i limiti della politica aiuto pubblico allo sviluppo e la necessità quindi di rilanciare sia in sede comunitaria ma anche in sede internazionale più larga lo sforzo nei confronti del sostegno all'Africa
L'altro grande tema che è stato dibattuto dal dal nostro gruppo di lavoro e la Turchia e in particolare la questione dell'allargamento alla Turchia
Direi che il sentimento generale dei vertici tanti era favorevole a procedere sulla strada dell'allargamento alla Turchia anche se non con non poche sottolineature delle difficoltà che ciò comporta sia in termini di via diverso grado di sviluppo economico delle della Turchia con il resto dell'Europa ma anche qui c'è una tesi contrapposte
Tra coloro che invece dicevano che la Turchia realtà è molto più dinamica di quanto non si immagini e che siamo piuttosto vittima di stereotipi da questo punto di vista il problema dell'identità dell'Europa problema della capacità anche dell'Europa di assorbire una paese delle dimensioni della della Turchia
Detto questo c'ha anche portato a toccare in maniera piuttosto rapida il problema delle riforme dell'Europa cioè se le ha capacità dell'Europa può continuare ad allargarsi indefinitamente senza aveva completato il processo
Di riforme istituzionali e in questo contesto so che è stato sviluppato un'idea abbastanza interessante sulla con necessità di e rafforzare il concetto di sicurezza europea
è stato detto che nel momento in cui c'è il massimo di crisi istituzionale in Europa l'Europa non è mai stata tanto presente sulla scena internazionale
E che quindi questo probabilmente deve fare riflettere che c'è una capacità parliamo soprattutto di politica estera cioè una capacità dell'Europa stessa
Di utilizzare delle forme diverse meno comunitarie più intergovernative cooperazioni rafforzate che consentano comunque all'Europa di svolge un ruolo primario sulla scena internazionale
Il terzo tema terzo grande tema che abbiamo toccato e quello dell'America Latina
Li direi senza troppi differenze di accenti grande sia da parte della da parte spagnola interessi attenzione nei confronti del subcontinente latinoamericano
Anche se è un elemento di difficoltà e generato il PIL provocato dalla pur politica agricola comune
Ma restrittiva europea che crea un grosso ostacolo allo sviluppo dei rapporti con l'America Latina
Sottostante direi a tutti quanti questi temi che abbiamo sviluppato il rapporto tra Italia e Spagna è stato detto da qualcuno che il rapporto di tale Spagna è stato lungo caratterizzato da una simpatica indifferenza reciproca
Certamente non da forme di competizione e Mahfoud più di collaborazione
I Professional società e quelli che lavorano sulla politica estera nell'ambito delle strutture governative hanno sottolineato i punti comuni liberano appunto in Afghanistan anche se non ne abbiamo discusso
Che l'emigrazione
In cui già lavoriamo molto intensamente insieme e dove invece come nel Maghreb o in America Latina dovremmo fare di più
Interessante che da più parti è stato sollevata è stata sottolineata la necessità di a rafforzare la collaborazione tra Italia Spagna allargando l'anche alla Francia
E c'è stata la proposta di esistendo anche un foro di dialogo s'franco spagnolo e un foro di dialogo italo francese se non si potessero trovare delle forme di collaborazione in modo tale che di botte di di quanto in quanto si potessero incontrare
Di fare degli incontri ettari
Ma quello che mi sembra più interessante della discussione e che sottolinea in maniera quanto provocatoria e se i la collaborazione tra forzamento la collaborazione tra Italia e Spagna indebolisce i due Paesi ogni rafforza
Questo soprattutto nei confronti dei tre grandi europei di Francia Germania e Regno Unito se cioè il fatto di lavorare più insieme di trovare più posizioni comuni
In fondo marginalizzati tavelle s'è la Spagna rispetto al gruppo dei tre oppure se questo rafforza la posizione rispetto al gruppo elettrico e direi che una indicazione che poche ore più tardi e quella che la collaborazione bilaterale deve essere vista in un contesto più largo quello del cosiddetto qui impera ma anche altre forme di più allargate che potrebbe ricomprendere anche la Polonia
Infine una questo ultimo punto sul metodo di lavoro
Essenzialmente l'idea resta all'ente che è stata da alcuni partecipanti al gruppo è stata quella di istituzionalizzare un po'di più il rapporto e il dialogo sono state indicate più almeno tre possibili aree in cui si può dialogare in maniera più costante in maniera più strutturata
Immigrazione coinvolgimento dei giovani e degli studenti nuove forme di aiuto di aiuto pubblico all'Africa
Attraverso di piccoli gruppi che possano tra una seduta del fu una sezione del foro ed un'altra poter continuare a svolgere una attività e portare poi risultati alla discussione del Foro
Terminò sottolineando una
Quello che non è stato detto e quello che non è stato discusso nella nel corso della del del nostro continuando il nostro corpo dell'ambito nostro gruppo di lavoro è stato discusso molto poco di Israele e Palestina
Non si è discusso nulla di Siria non si è parlato di Anna sia appena toccato l'Afghanistan
Grazie sì grazie Stefano Sannino per la spiegazione del dibattito e la relativa al gruppo a
Quindi seguendo l'ordine del giorno passiamo adesso alla sintesi e la discussione del gruppo B
Il gruppo vi si occupava delle grandi sfide delle delle grandi reti delle infrastrutture quindi chiedo a Rainer Masera di passare alla riassunto del dibattito del gruppo che lo interessa
Forse unire mi sia consentito di riallacciarmi alle considerazioni un po'di organizzazione dei lavori che sono state fatte precedentemente anche lo dico un nostro gruppo si è ritenuto al termine di un dibattito lungo e approfondito che poi cercherò di riassumere si è sentita l'esigenza di mantenere vivo questo dibattito e preparare al meglio i lavori dei e dei Fori successivi tricolore successivi e quindi noi abbiamo interpretato questa esigenza sulla base di una ipotesi di mantenere una sorta di sito
Elettronico che le due fondazioni potrebbero attivare con la collaborazione di alcune delle grandi istituzioni che erano rappresentate in modo appunto di consentire una focalizzazione una precisazione della tematiche uno scambio dei contributi e dei punti di vista fra i partecipanti
Si è parlato nel nostro gruppo di infrastrutture le infrastrutture dei trasporti sono complesse eterogenee perché evidentemente implica non sia un aspetto card le infrastrutture fisiche sia un aspetto invece soft le infrastrutture e telematiche le infrastrutture tipiche della nostra economia e società dell'informazione si è peraltro ritenuto che non esista una vera dicotomia fra i due approcci che entrambe
Le reti di trasmissione di dati di informazioni di persone di nero ci siano fondamentali sia per costruire L'Unità europea e la presenza di Paolo Costa ci ha consentito di avere sempre questa divisione europea sott'occhio anche fisicamente ma sono anche fondamentali per rafforzare nel breve-medio termine le competitività dei sistema paese e e il confronto fra Italia e Spagna è anche avvenuto in questa chiave europea ma in questa chiave
Di capacità di attivare al meglio le risorse dei bilanci nazionali Leavitt le risorse europee e le risorse private per conseguire la realizzazione di queste reti di infrastrutture le infrastrutture sono notevoli abbiamo discusso di Energia
Abbiamo esaminato a lungo le problematiche connesse a quella che è un'esigenza fondamentale delle nostre due economie e dell'Europa nel suo complesso
Con conclusioni forse non particolarmente innovative ma anche sottolineano come le fonti tradizionali e in particolare il petrolio e il gas continueranno per le nostre economie a essere particolarmente significative il che evidentemente ripropone il Mediterraneo come punto di riferimento geo politico ma anche economico dell'attuale scacchiere europeo e internazionale
Si è
Poi passati prevalentemente all'esame delle cosiddette reti farà delle reti strade autostrade porti ferrovie ero porti acquedotti
Sì sono sottolineati due aspetti il primo e fondamentale che occorre oggi guardare queste reti in maniera integrale
Da e non come spesso è avvenuto in particolare nel nostro Paese in Italia in maniera disintegrata occorre
Cogliere appieno Attraverso strumenti di analisi costi-benefici e strumenti di analisi che competono ai governi le interazioni fra i diversi sistemi
Perché soltanto attraverso queste interazioni che si colgono pienamente i vantaggi
E i benefici che queste retti General
Quindi si è affermato il principio che sta ai governi nazionali nell'ambito peraltro di una programmazione che non può che essere di livello europeo per le grandi reti che innerva non l'Europa
Nel mantenere un primato e una capacità di guidare questi questi processi
Peraltro si anche sotto sostenuto e io non trovo che ci sia assolutamente contraddizione che nell'ambito di un processo generale che vede lo Stato da attore a regolatore da attore finanziario ed economico piuttosto a responsabile delle condizioni macroeconomiche di stabilità
Una condizione nell'ambito della quale il Governo potrebbe definiti i rispettivi governi e l'Europa nel suo complesso potrebbero e forse dovrebbero definire delle regole più omogenei di tariffazione
Di costruzione
Di in generale di seguire le infrastrutturazione dei dei diversi sistemi e quindi l'esigenza di più Europa
Ma più Europa nell'ambito di assicurare delle regole omogenei delle regole omogenee che consentano anche di crescere alle impresa europea coerentemente con quello che il ministro degli esteri
Italiano ha affermato nella
Cena nella riunione plenaria di ieri
Si è anche esaminato attentamente e l'esperienza spagnola esperienza spagnola che per risultata senz'altro particolarmente efficace nell'arco degli ultimi quindici anni chi vi parla
Ha ha avuto la fortuna di seguire negli ultimi dieci anni come membro del consiglio di amministrazione della Bay le realizzazioni che la Spagna ha fatto
In piena sintonia con quegli indirizzi di fondo che abbiamo affermato decisione a livello strategico nazionale
Capacità di implementazione molto corretta apportando anche le decisioni delle autorità locali a diverso lo livello in fase preliminare non in fase successiva
Con riduzione dei costi e dei tempi
E poi ci siamo soffermati sulla esigenza oggi tenendo conto dei vincoli che i governi si sono avuto imposti nel rispetto delle regole di Maastricht che peraltro sono
Rispetto di regole rivolte alla stabilità economica e finanziaria
Alla esigenza di un maggior ricorso al partenariati o pubblico privato e forse questa sia detto un'esigenza generale quando lo Stato recede dal Welfare State nelle sue implicazioni più estese
Occorre peraltro mantenere degli standard elevati per economie che comunque crescono e sono ricche
E hanno esigenza di solidarietà e quindi il partenariato pubblico-privato rappresenta uno strumento fondamentale
Ricordo che nel che hanno a medio termine dei trasporti la Spagna prevede ben il quaranta per cento di infrastrutture e per finanziate attraverso questo partenariato nuovamente la Bay e le organizzazioni private sia spagnole sia a livello internazionale svolgono un ruolo significativo
Grazie
Fondamentalmente ricordato ancora e qui chiudo che uno dei vantaggi ma nonché l'esclusivo vantaggio del finanziamento pubblico privato e quello anche di favorire un attento controllo dei tempi e dei costi di realizzazione di queste infrastrutture molto rilevanti
E nell'ambito della quale ormai la quota finanziaria dell'Europa relativamente ridotta chi chi parla dice che forse troppo ridotta si parla di otto miliardi di euro nel due mila sette due mila tredici a fronte di esigenze
Che si possono configurare fra duecentoventi e in realtà quattrocento o addirittura cinquecento miliardi di euro
Quindi esigenze
Estremamente rilevanti un ruolo che sarà più di guida del unione europea
E quindi si è ritornato alle alla fondamentale considerazione costi e tempi di queste realizzazioni devono essere mantenute sotto attento controllo anche perché ciò è condizione necessaria perché i privati possano
Pigliare i loro rischi
Nel contribuire alla realizzazione di queste opere grazie presidente
Grazie Rainer Masera per la sua sintesi passiamo adesso al terzo ed ultimo gruppo
Quello relativo alle politiche industriali qui chiedo a dei migranti vero costi prendere la parola per presentarci riassunto a farci una sintesi molte grazie presidente
Effettivamente l'ambito di lavoro del gruppo CIPE nostro gruppo è stato quello della politica industriale articolata su quattro interventi principali molto importanti e di interventi altrettanto importanti
E suggestivi in un quello che è stato molto attivo e l'ambito è sicuramente stato molto vasto
Ma abbiamo sempre tenuto presente alcuni aspetti nella misura in cui abbiamo convenuto dal primo momento che l'intensa dinamica
Della concorrenza globale della globalizzazione l'emergenza l'emergere di nuovi concorrenti quindi non ha fatto altro che accelerare la maturità
Quasi la saturazione di alcuni settori industriali di entrambi i nostri Paesi hanno quindi eroso i vantaggi che fino a pochi anni fa presuntamente credevamo impliciti
Nei modelli di crescita
Il riassunto la sintesi che possiamo fare del dibattito si può articolare
Su due aspetti diversi e principali da una parte e base di partenza per la diagnosi
In secondo luogo le risposte alle politica rilevanti
Le basi per poter fare la diagnosi della situazione dell'industria in entrambi i Paesi c'è l'essere l'Italia e la Spagna sono senza dubbio simili queste due basi una prospettiva generale di carattere macroeconomico
Dove constatiamo il peso crescente dal settore dei servizi
Il callo
Dell'industria
E ancora una volta l'erosione di potenziali vantaggi
Che potevano avere precedentemente le industrie dei due Paesi e tutto ciò
Largamente associato all'aspetto che definirei se centrale intorno al quale si sono mossi molti dei dibattiti cioè la dimensione imprenditoriale oppure quel che egualmente vero l'identificazione l'individuazione di un censo imprenditoriale dove sono dominanti
Unità
Di piccole e medie dimensioni
Incluse le aziende familiari
Su questo punto sono stati sottolineati tre gruppi
Di vulnerabilità in primo luogo una specializzazione settoriale
Che tre dominata che dominata da settori ormai maturi tradizionali
Dove in secondo luogo troviamo l'innovazione come elemento scarso sia per motivi legati alla natura stessa dei settori sia perché quelle dimensioni queste piccole ridotte dimensioni delle aziende limitano largamente la generazione necessaria di economie in grado di promuovere processi di reggesse più i c'è ricerca sviluppo innovazione e ovviamente l'internazionalizzazione
Egualmente ridotta nel caso di queste aziende prima di tutto vorrei fare prima di questa diagnosi
Parlare dell'ambito della risposta della reazione che ci possiamo attendere da parte del del degli attori dai governi dell'Europa e da parte delle aziende stesse
Dai governi
La prima constatazione che possiamo fare
Che ha costituito che ha rappresentato direi io il primo degli interventi verificare e accettare che la politica industriale è assolutamente importante deve esistere cioè deve essere una perché di fronte a qualsivoglia tentazione di inibizione di politica industriale dobbiamo riaffermare la necessità l'esigenza di avere delle politiche industriali anche se è vero che con orientamenti
Non necessariamente coincidenti che si sovrappongono a quelli tradizionali parlo soprattutto della valutazione critica che abbiamo fatto della frammentazione di alcuni sistemi di incentivazione all'industria
Ed è stato valutato invece positivamente
Come in alcune occasioni la il cammino migliore la via migliore per incidere sulla politica industriale in modo favorevole sia una politica fiscale
Indovinata azzeccata soprattutto se teniamo conto della proliferazione
Delle piccole e medie imprese
Come ovvio vediamo che la generazione di stime di incentivi alla natalità alla natalità di aziende nuove aziende deve costituire parte portante di queste politiche industriali soprattutto in settori avanzati in settori più intensivi a livello di conoscenza fino a o di ricerca e sviluppo di educazione distruzione ma si è parlato anche della necessità dell'esigenza
Di potenziare i raggruppamenti industriali cluster le fusioni consorzi specializzati senza per questo rinunciare a politiche di concertazione di concertazione imprenditoriale aziendale
In ambito europeo siamo tutti d'accordo sul fatto che abbiamo bisogno di più Europa nella politica industriale è stato sottolineato con forza ieri e anche oggi
Abbiamo sottolineato l'opportunità storica l'occasione di potere realizzare una cooperazione rafforzata in questo ambito abbiamo sottolineato orientamenti possibili da intraprendere concreti il primo fra tutti la intraprendere grandi iniziative europee l'Europa dei Progetti l'abbiamo chiamata in secondo luogo il sostegno ad una politica di incentivazione dell'innovazione europea soprattutto orientata alla piccola e media impresa
E in questo senso che abbiamo salutato con favore il nuovo programma di innovazione concorrenza e competitività nonché l'assegnazione di fondi di coesione specificamente miranti all'innovazione nella piccola e media impresa
Abbiamo quindi è convenuto abbiamo identificato settori industriali critici come l'energia in modo particolare infrastrutture
Perché non è casuale che entrambi i Paesi l'Italia e la Spagna
Sono i principali importatori al netto di energie sono le economie più dipendenti che abbiamo a livello energetico ed infine
Quello che abbiamo fatto è stato fare delle proposte dei suggerimenti tendenti miranti a rinnovare il sistema di rapporti sindacali soprattutto per quanto concerne l'ambito delle piccole e medie imprese proporre un nuovo paradigma orientato ad una maggiore cooperazione concertazione il mettere in comune condividere degli obiettivi comuni tra lavoratori e imprenditori infine ma non per questo meno importante quando parliamo di politica industriale dobbiamo anche pensare alle reazioni
Delle aziende stesse
Non è che dobbiamo fare affidare tutto lavoro ai governi all'Europa nel nostro caso in questo senso abbiamo parlato della necessità dell'esigenza considerando le dimensioni medie delle grande la maggio parte industria entrambi paese di rafforzare la cooperazione di progredire
Su quello che abbiamo deciso di chiamare una reazione federativa anche a livello europeo
è difficile trovare delle formule di cooperazione paneuropea ma non per questo sono necessarie in quanto difficile ed infine
Una delle argomentazioni in che dovevamo trattare e che necessariamente benché non fosse in programma doveva per forza affiorare nel dibattito
A che vedere con le decisioni imprenditoriali di ristrutturazione di riorganizzazione con iniziative di fusione di aggregazioni
Transfrontaliere transazionali tra i due Paesi dai nostri due Paesi ed è in questo senso
L'idea centrale era capire fino a che punto possiamo parlare di un interesse generale di un interesse nazionale
Quando ci troviamo ad interpretare o a vigilare o ad autorizzare in talune circostanze decisioni di concertata concentrazione tra aziende di diversi Paesi
Di aziende spagnole con aziende italiane e quindi quindi abbiamo riconosciuto che ci troviamo in un momento difficile i di sfasamento in alcuni settori
Tuttavia credo che al contempo esiste una comprensione
Generalizzata e forte relativa ai limiti
All'integrazione in determinati settori
I di quest'ambito di cui stiamo parlando abbiamo parlato
Di un processo progressivo di cercare di disegnare alleanza italo spagnole
Che in alcuni settori con me incipit come fasi preliminari a ulteriori più avanzate forme di cooperazione che insisto una volta ancora non sono state viste come molto fattibili come praticabili io mi riferirei piuttosto le difficoltà che a volte le autorità interpongono di fronte a decisioni imprenditoriali di questo tipo deciso industriali di queste dimensioni e quindi è stato suggerito che volendo provare collaudare un processo di cooperazione Mirante
Ad una concentrazione importante effettuare con cura le scelte dei settori oggetto di queste alleanze è stato suggerito come settore possibile più propizio per questo
Fattore il settore finanziario e si è parlato anche della possibilità di creare strumenti come i fondi equity
Al fine di collaudare Investimenti iniziative di investimenti in aziende italiane spagnole in ogni caso su questo punto abbiamo riconosciuto abbiamo ammesso
Quanto ci rimane ancora da fare
Quanto terreno dobbiamo ancora preparare per poter procedere
E su questo stesso punto è stata riconosciuta la convenienza l'opportunità che riunioni successive che sito che dovranno seguire a quei sta fori successivi non dovranno mai abbandonare dovranno sempre includere nella loro agenda di lavoro questi aspetti che esterno e sono chiave della politica industriale e soprattutto di rapporti interpreti teoria lento è tutto grazie
Molte grazie Emilio abbiamo finito quindi questa prima parte della sessione plenaria finale
Che è quella relativa ai dossier preparati dei tre gruppi passiamo adesso ai due presidenti che ha ci hanno concesso la loro presenza aperta oggi in primo luogo lasciamo la parola
Al Presidente del Senato tra Repubblica italiana Franco Marini
Se vuole procedere grazie
Grazie presidente
Io debbo dire che ho accolto con
Molta simpatia
Questo invito
Eppure
Avendo qualche impegno perché credo che dalla settimana prossima così cominci un c'è lavoro al Senato della Repubblica in qualche modo impegnativo diciamo così
Impegnativo
Per tutti e due gli schieramenti ma insomma per chi presiede poi in maniera particolare
Naturalmente le questioni si debbono affrontare se affrontato seriamente penso
Dei
A bere un pochino diciamo così l'abitudine a non preoccuparsi poi oltre il necessario di fare le cose per bene però lo ha accolto debbo dire per due ragioni
Oltre che per la simpatia per il sottosegretario Enrico letta
Uno dei giovani politici
A mio avviso di grande spessore del nostro Paese che mi ha invitato il ricordo che letta poi mi ha confermato
Della nascita di questi Forum di questa iniziativa che alla settima edizione se non sbaglio
E che nacque da un'idea da una delle tante idee di un politico italiano straordinario che ha avuto insomma un destino
Un po'duro che il nostro amico Nino Andreatta
Che mi ha confermato Enrico letta fu l'ideatore di questa cosa quindi sono qui e sono qui anche per cogliere un'occasione
Io debbo dire sono per tendenza
E per forse antica attitudine ad essere un uomo delle cose intermedi
Cioè sono preso molto dalla sono sempre stato preso molte dalla nostra vicenda italiana
E quindi forse non un grande esperto nel senso che ha dedicato molto tempo ai problemi anche fuori dal nostro Paese che sono poi dal nostro Paese e questo lo capisco
E debbo dire che ha avuto un'esperienza qui l'onorevole Costa mi è testimone molto limitata un mandato nel Parlamento europeo nell'altra legislatura
Ahimè esperienza limitata
Perché mi trovai ad essere nel Parlamento europeo e nel Parlamento italiano
E quindi insomma un po'indaffarato dal tra stand anche dai trasferimenti debbo dire costa lo sa
Che però
Ho capito per questa mia esperienza particolare limitata nel tempo
La impossibilità di continuare in questa corsa italiana a consentire la presenza del Parlamento italiano in quello europeo
E
Ho sempre il mio collega con il quale sono stato sono stato uno dei più forse il più deciso fautore e quindi uno che ha poi portato alla scelta assieme ad altri ma uno dei più decisi fautore della incompatibilità che poi abbiamo fatto passa
Questo capita sempre nella vita degli uomini
Puoi conoscere tutto quello che voi se poi fai un'esperienza ti rafforza e dà un senso anche alla tua conoscenza io questo
Debbo dire che voglio togliere dalle tre cose che dirò perché stimolato un po'dagli interventi un po'da una riflessione che ho fatta in in queste ore
Dirò che voglio togliere una possibile Inter Petra azione troppo pessimistica
Di queste tre cose che dirò
No non sono pessimista anche perché so che non abbiamo alternativa
Per come va il mondo nel mondo di oggi con i problemi aperti con le risposte che dobbiamo dare sui temi che avete affrontato se non gestire questo rapporto Europa altre grandi aree del Monte
L'Italia lo sa la Spagna lo sa forse non tutti con la stessa consapevolezza dopo l'allargamento ma insomma io non vedo un destino
Per le nostre economie per la nostra politica fuori dal io dico la parola rafforzamento di questo vincolo europeo allora questo lo metto a premessa
Perché poi mi fermerò un po'su qualche difficoltà
Che noi abbiamo e che sia di di consapevolezza comune
Ecco la prima riflessione mi fa dire che il rischio più grande che io vedo oggi
è certo questo problema della stop sulla carta costituzionale ha un grande significato perché nella mia visione
Insomma era diciamo così una battuta d'arresto almeno
Sull'idea di Europa che vogliamo stabilizzare nel prossimo futuro
C'è la volontà di dare
Non la luna
Loro i miracoli ma di dare una certa corposità all'Europa politica
Questa è una necessità
Perché del mondo in cui viviamo e dell'area in cui viviamo non è pensabile governare l'economia e i fatti spesso dirompenti della società senza vere anche un ruolo politico comune
Tant'è vero che insomma abbiamo anche delle forme diverse se penso un po'al Mediterraneo qualche passo di cooperazione più forte
Tra Spagna e Italia c'è ed è un fatto positivo sentenza Libano ha giocato un ruolo questa intesa tra i nostri due Paesi e probabilmente anche qualche chiamiamola così non incertezza ma qualche attenzione e quindi qualche
Non entusiasmo francese può essere stato smosso anche da questa divisione determinazione comune dei nostri due Paesi nella storia cadono anche le cose non esplicite
E non dichiarati su quello che oggi è questa dannazione dei mezzi di comunicazione mi scuso con i giornalisti che sono fondamentali
Qualche volta sono troppo io trovo pure qualche collega in politica che mi dice no ma lascia stare
Franco sono io caro Marini dice lascia stare che ormai la politica e comunicazione solo comunicazione poi vanno a sbattere il muso perché non è per fortuna corsi
E spero e quindi a volte ci sono cose che non troviamo rappresentate che sono vere questa che ho detto è vera dell'atteggiamento poi che si è evoluto della Spagna sulla della Francia sulla questione del Libano
C'è poi anche la complessità dare un consista mo'forte comune ai venticinque perché questo fatto dell'allargamento non è che non abbia qualche influenza o qualche non remora non ci creda quello condiviso anch'io
La scelta dell'allargamento però insomma i paesi che hanno costruito la strategia e poi le strutture ora si trovano in un ambito più largo che ha potenzialità ma anche momenti di fermo perché bisogna riconsiderare un po'le strategie comuni
Non è ancora nemmeno come dicevo idee diverse che ci sono sull'approdo di quale Europa politica oggi vedo una difficoltà sulla quale possiamo intervenire però e l'iniziativa di oggi qui a Verona
Un punto che guarda qualche scelta concreta
Che abbiamo già fatto il corridoio il sindaco credo sia molto interessato quindi anche gli organizzatori avranno scelto Verona perché io non soltanto per la bellezza della tua città che sulla quale non c'è nulla da dire
E nemmeno del fatto che si possono trovare dei vini all'altezza che possiamo competere con gli spagnoli molto abbondantemente qui ma anche per un interesse allo sviluppo di questa impegno dell'Europa io vedo il rischio di un certo allentamento della tensione
E poi penso ho avuto modo anche di verificare con il presidente recentemente del Parlamento europeo che anche in Paesi dove
Con i fatti anche perché poi in Italia approvato come all'unanimità metà pare l'America diciamo sostanzialmente insomma con una larga maggioranza
La costituzione gli spagnoli sono passati per un referendum in termini positivi anche dei Paesi come i nostri
Insomma il dibattito sui problemi aperti attorno all'Europa ristagna non non c'è io mi illudo e la mia interpretazione perché in Italia la voglia di Europa la necessità ormai è approdata a una consapevolezza che dà tutto per scontato
Ma insomma poi nell'articolazione dei venticinque un po'di ripresa di dibattito e di attenzione necessaria e sono così com'e queste un'iniziativa nella società oltre che tra le forze politiche sono così convinto di questo
Che caro Presidente però il senso di una iniziativa che il ventitré marzo mi sembra ventidue ventitré i le due Camere italiane
Cambia la la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica abbiamo deciso tra alcune iniziative che si fanno anche il ventitré una grande Assemblea dei parlamenti dei paesi dell'Unione dei Venticinque
Abbiamo già iniziato il lavoro di preparazione delegazioni meglio se saranno anche i presidenti dei Parlamenti che noi ovviamente in metteremo e pregheremo di essere presenti per dare il senso
Penso di invitare anche grandi personalità emblematiche del cammino europeo
Per dare al nostro Paese ma se l'ambizione non è troppo grande anche un senso in Europa di un impegno dei Parlamenti dalla politica e continuare per riportare alcune scelte strategiche al centro dell'attenzione che oggi mi pare un pochino scemata
Io anche dalle relazioni sintetiche macchiare che ho ascoltato penso che sul piano delle grandi scelte dell'economia di questa dotazione infrastrutturale assolutamente necessaria si vada avanti
Con grande sforzo qualche volta con difficoltà anche dei paesi membri noi ne abbiamo siamo il simbolo di una difficoltà proprio sulla grande infrastruttura che richiamavo per il sindaco di Verona c'è poi Classe
Leone Torino abbiamo un problema io credo che l'Italia debba risolverli e il Governo sta facendo il possibile deve fare il possibile con l'occhio al risultato secondo me questo è un nodo da sciogliere nell'interesse della strategia del dell'Italia certamente del nostro Paese a quest'asse che va poi da Lisbona fino a chi quindi li vedo che insomma
Dei passi avanti si fanno resta questo stato un po'di torture secondo me al quale bisogna reagire determinato
Dal diciamo dalla Stasi di Taveri
Grandi scelte che comunque non possono essere lasciate nel silenzio io parlo del nostro paese ma in euro per quella poca esperienza diretta chiedo quali sono
Quindi premetto una cosa per non farla troppo lunga Maba brevemente
Io passo qualcuno qui dei signori che sono italiani nella mia ormai lunga esperienza lunga anche perché sono vecchio quindi per un pragmatico
Vive Ebo confessare che nei miei anni di direzione del sindacato
Sapendo di vivere in un Paese come l'Italia
E con la cultura allora negli anni sessanta o settanta all'inizio degli anni domina non è che gravissimi sei pare che decesso Marini un pragmatico perché dovrebbe essere un complimento
Ma io so troppo bene che specialmente in quella fase lì in Italia ben pragmatico era qualcosa ma invece lo sono lo dicono anche oggi e lo accetto volentieri
Voglio dire che in su questi tre
Problemi che toccherò e sui quali e debole la riflessione dell'Europa
Poi vediamo ma sono alla base di molte difficoltà e di questo fermo che scontiamo che vediamo
Su queste tre questione qualcuno mi può dire subito ma che Spy non non capisci le difficoltà che ci sono nel decidere queste cose penso di un impegno per la Costituzione
Sul Mediterraneo e questa faccenda dello scontro di civiltà o del dialogo e dell'integrazione e da ultimo sulla questione della Turchia
Io so che sono cose complicatissime
L'ultima divide i Paesi divide le forze politiche a ciò che è un però voglio dirvi la mia
Per almeno porre qualche punto di chiarezza nell'approccio
Che non sempre si vede sulla Costituzione ho detto ormai è un punto fondamentale per dare il senso di un rafforzamento di un'Europa
Che non ha solo l'economia come preoccupazione ma accoppiava politica un'Europa di connotazione che vuole fare politica
E quindi su questo io spero che la presidenza tedesca come primo obiettivo si ponga il modo per uscire dall'impasse poi la soluzione si discuterà ma almeno il modo per uscire
Siamo in una situazione su questo punto che non è che non se ne può parlare se ne deve parlare per trovare la via d'uscita uguale quella possibile
E quindi su questo io capisco ma bisogna lavorarci con un'ambizione un po'alta
Dentro questo problema c'è la grande questione della
Livello di politica estera e di difesa dell'Europa
Il discorso sarebbe lungo e che si lega dentro questa questione
Il Libano è stato possibile perché in particolare tre Paesi dell'Unione ci sono assunti una forte ahimè pesante di difficoltà insomma si sa che non è un però tre Paesi nel Mediterraneo che hanno un ruolo importante grande di guida hanno noi dopo il segno delle ultime elezioni americane
Credo che non discuteremo più tra di noi sei perché era c'era Moore rendez passione su questo almeno al Parlamento europeo che io ricordi sulla critica all'unilateralismo probabilmente le elezioni e le condizioni generali nel mondo della prima potenza e quello che c'è nel Medio Oriente un freno all'uno e alle scelte unilaterali ma porranno
Lo pone la situazione
Ma l'Europa che oggi è impegnata nel Libano perché non può trascurare la sua preoccupazione per il Medio Oriente
Sarebbe un'Europa inesistente il Medio Oriente ci tocca il nostro nel momento in cui le condizioni come capitò più vicino qui ma in in Bosnia o in Serbia insomma quando poi nasce la esigenza di qualche punto fermo di un intervento di aiutare lo sbocco delle situazioni
E non c'è più l'unilateralismo che abbiamo furiosamente criticato per la risposta ricade automaticamente sulle spalle dell'Europa
Allora come utopistico
Chiedere che si dia un'accelerazione
E in questa nuova situazione a queste contraddizioni della costruzione di una nostra politica estera e di difesa o è una necessità che chi capisce eccome evolve il futuro deve porsi con grande determinazione primo punto
Secondo punto
Io credo che questo rapporto tra i nostri due Paesi sia fondamentale proprio nei rapporti con l'Europa mediterranea
Il Mediterraneo nella sua storia le ha conosciute tutte motore della cammino dell'umanità
Assistito a grandi imperi
Non solo quelli dove c'eravamo noi a guidare ma anche altri che hanno e poi sono spariti momenti di Fermo
Perché devo ridiventa una marginale rispetto a quello che capitava remoti oggi le condizioni generali hanno riportato in una posizione centrale importantissime mediterraneo
Per noi per l'Europa non solo per è importante economicamente ed ancora di più politicamente
I nostri due Paesi rispetto alla dotazione forte infrastrutturale se penso ai mari a tutte le possibilità le potenzialità per le occasioni di guardare alle merci che passano dall'Oriente eccetera
Sono in grado di accompagnare questo sforzo io credo di sì anche con le strutture parlamentari comuni che abbiamo costruito con Paesi tanti Paesi dell'area del Mediterraneo questo si deve fare
E assieme
Questa spinta che non si fermerà
Dal Nordafrica e dalla l'Africa immediatamente sotto il sa non si può fermare
Non ci può fermare perché ormai gli squilibri sono tali che questi giovani verranno e tra l'altro l'Italia non può certamente dire
Che vuole la guerra di civiltà c'è stato qualche segnale isolato nel dibattito culturale italiano
Ma mai il pop la le forze politiche la maggioranza del nostro Paese non ci crede per la sua cultura e per come ha vissuto nei miei
Dicono nei secoli i rapporti contraddittori ma sempre esistenti tra i vari popoli dell'area del Mediterraneo logicamente ma noi abbiamo bisogno qui ci sono imprenditori
Come è possibile che insomma sì
Uno dei in quella direzione Colli idea di chiudere parte che non è possibile
Ribadiamo ci bene la difesa della sicurezza il rispetto delle regole ma questo lo dobbiamo fare assieme anche lo deve fare l'Europa lo facciamo a questo CIPE la premessa ma poiché il dialogo
Tale cultura il dialogo tra i Paesi il dialogo nel Mediterraneo perché guardiamo il dato più semplice più accetta perché l'Italia ha bisogno di questa forza lavoro
Vi farei l'elenco non delle aziende del Nord
Ma settori agricoli straordinari del Mezzogiorno
Con anche sfasature che riguardano noi nella gestione del mercato del lavoro sulle quali bisogna mettere le mani ma se io penso all'agricoltura dalla piana di vittoria
Che ricchissima ma lì la la la la dalla mano d'opera e largamente dei paesi che ci sono attorno a noi ne abbiamo bisogno quindi costruire una linea comune che rifiuti questa voglia di rigetto
Che tra l'altro e autolesionista
E veniamo perché no sì debbo concludere immediatamente ho finito dentro questo discorso
Io vi posso
Garantire allunghiamo semiti parlo cinque minuti se il Presidente Marino ha tutto il tempo che vuole poi cinque minuti sorta no no no io sopra e poi sei uno è graditissimo ospite del convegno dell'Italia debbo stare attento
Cinque quattro minuti soltanto
Io critico
Il modo come questo discorso dell'approccio alla Turchia è stato portato avanti in Europa
E qui l'ho vissuto dal domanda nove al due mila e quattro quando si è votato e cinque
Perché l'ho vissuto nella commissioni esteri
Della Parlamento pone l'unica cosa che mi consentiva la presenza pure in Italia ma la son presa questa libertà
Ho una reticenza
Ed un
Insomma non parlare chiaro che erano assolutamente incomprensibile
E che è tra le ragioni per cui stiamo arrivando in una situazione di grande difficoltà nessuno ha mai avuto la Ka la volontà e la capacità di dire alla Turchia hanno io sono assolutamente favorevole
Io lo so che è difficile ma nessuno può pensare che si possa chiudere nei tempi necessari con adempimenti che la Turchia vera deve fare questo quadro che rafforzerebbe la l'Europa politica
Che rafforzerebbe ci darebbe una grande arma verso il mondo musulmano
Per non entrare nelle strettoie dello scontro la Turchia dentro l'Europa
E anche economicamente può essere un discorso generale e da dentro il quadro mondiale all'Europa un ruolo molto importante molto forte
E io vedevo a parte che la maggioranza erano contrari ma insomma poi si diceva Babe
Poi vedremo
Poi alcuni cominciavano a dire sì iniziamo il confronto troviamo le forme però non ci crediamo
Ma questo è un grande Paese
Più o meno rilievo strategico straordinario ma pensate per un minuto solo i guai dell'Iraq se avessero avuto anche una Turchia
Contraria attivamente rispetto a quello che è accaduto con sarebbe successo ma io guardo in positivo
E può dare e se potessi parlare di storia
Ma in fondo siamo così diversi ma c'è qualche parola ci sono nella storia anche elementi che ci possono dire che poi insomma qualche passo assieme si può fare per l'Italia per la Spagna perché poi abbiamo due storie su questo piano molto vicini
Allora questo è un problema serio che non è che risolviamo domani io sono contento che la commissione se non sbaglio non abbia chiuso la porta
Ha lasciato Perrot
Insomma si debbono rispettare le regole date bene ma si deve dare il senso di un atteggiamento positivo per sbloccare il problema perché questo serve all'Europa la strategia dell'Europa e serve all'Occidente
E serve a questo quadro di carattere generale nessuno può pensare che insomma poi la Turchia che deve fare dei passi in un piano istituzionale dei diritti umani
Noi poi l'accettiamo quando sono come noi
Perché è un mondo che ha poi delle sue caratteristiche che resteranno anche dentro l'Europa ma il dialogo col mondo musulmano non è se si chiude positivamente
Il rapporti il negoziato con la Turchia nessuno può dire che l'Europa apre una fase di scontro col mondo musulmano tutto questo discorso dei Paesi diciamo così ragionevoli moderati con le loro contraddizione da una Turchia che rientra dentro il dentro l'Europa finito il tempo del negoziato questa è una risposta di un fatto di straordinario peso strategico
Mi fermo torno al fatto che so e conosco le grandi difficoltà su questi problemi ma ormai siamo andate al ormai siamo Europa
E io sono sicuro che nel vostro dibattito nessuno stamattina ha detto ma dinanzi alle difficoltà dinanzi al quale ai venticinque via che facciamo ci fermiamo sciogliamo il Bingo credo nessuno Ben Ahmed BA sta soltanto aver
Diciamo otto l'importanza di questi due o tre problemi l'ultimo perché sono sicuro più in mezzo a tante difficoltà ma avremo la forza ed è quello che voglio
Non solo per il nostro Paese circondò il contributo per andare avanti da Predore questa Europa più forte e più efficace nella sua azione
Bisogna affidarsi presidente ma vivi molte grazie presidente Marini chiediamo ora Manuel Marin presidente della Camera dei deputati di Spagna che ci ricorda qualche parola
Grazie nere si segreta del presente Merini
Sarò molto veloce cercherò di riassumere brevemente quanto mi è parso di
Cogliere nel gruppo di lavoro al quale ho partecipato
E soprattutto nella mia velocità ora si perderanno alcune sfumature che non riuscirono certo ad esprimere correttamente con tutto l'interesse che peraltro meriterebbero uno degli argomenti fondamentale di questo foro ma frattaglie Spagna parte i rapporti bilaterali comparso in modo molto bello e non articolo sull'Economist la Spagna un Paese vincente che supera l'Italia che incomincia a perdere terreno per riassumere l'espressione espresse il primo giorno
L'Italia e la Spagna secondo me nell'Unione Europea direi e quindi si comincerà a dire qualcosa di Montorio al panorama europeo è molto difficile in questo momento che secondo me continuerà ad essere uno scenario difficile perché riassumo
Zapatero quelli che sono stati a favore del referendum Zapatero a favore dell'Unione Europea Prodi a favore di un trattato leggero costituzione europea sì
Ma leggendo alcune parti sostanziale del trattato
Sarkò si mini trattato solo ed esclusivamente per risolvere i problemi
Decisionali e poi presidente del Commissione europea Barroso ci orientiamo verso l'Europa delle barbarie
Queste le posizioni fondamentali o alcune di esse per quanto ci si deve aspettare a breve termine e quindi non possiamo sperare in un panorama facile
Io non sono capace in questo momento di intravedere o una fine di questo apre però fare un commenta ora mode riflessione su questa nostra recente storia nel settanta con la crisi energetica
Gli europei e gli europeisti quelli che credevamo nel processo
L'integrazione eravamo studenti a Bruxelles o in altre università e
Fumo vittima dell'euro pessimismo che c'è poi portato via un decennio circa sono arrivati gli anni Ottanta sono incominciate le discute su chi voleva l'edificio europeo e chi non lo voleva
Nacque allora le loro esce l'euroscetticismo rispetto agli europeisti che non sapevano da che parte andare
Eccome aviere alcune riforme che non si sapeva dove avrebbero portato
Poi sono arrivati gli anni del rilancio pur con c'è un certo scetticismo e poi negli anni novanta il rilancio importante cito atto unico mercato interno senza frontiere unione economica e monetaria
Maastricht e da ultimo
L'Uruguay Round e quella che secondo me è stata una delle sconfitte più importanti cioè l'euro ecco perché il mio primo punto di riflessione
Lo rimbalza aerei all'Economist proprio sulle ingresso dell'euro quel vero disastro
Partei pensionati che erano pronti al suicidio eccetera eccetera mercati al collasso perché le le casalinghe per esempio non erano pronte a fare la conversione in euro non siamo così drastici però l'euro in termini storici sicuramente la maggiore sconfitta degli euroscettici talora che cosa è successo nel due mila e questo lo dico per quanto riguarda il lavoro fatto sulla Costituzione europea
E in Spagna ed essendo presidente spagnolo uno dei principali difensori
Perché non è stato invano che abbiamo fatto un referendum costituzionalmente per noi sarebbe praticamente impossibile disfare il risultato di un referendum nazionale rispetto alla Costituzione europea
La Costituzione europea era nata con grandi illusioni da parte dei lavoratori
E avevamo fatto un balzo in avanti è straordinario perché tutto falliva perché boro burocrazie di Bruxelles nelle conferenze intergovernative
Si insinuava no hay si allontanavano però dalla realtà
Era non lontani dal pubblico dall'opinione pubblica non c'era comprensione fra i due settori e si arrivò all'idea geniale di fare la Convenzione sulla base della Convenzione europea il popolo
Costituire ai Parlamenti nazionali quindi fisici matematici i politologi gli imprenditori tutti saranno quelli che faranno la Costituzione e così il popolo
Darà finalmente il balzo in avanti nossignore
La Costituzione non è stata fatta fra i governi ha seguito la strada della Costituzione ed è stato un fallimento in alcuni Paesi e perché perché io credo che il problema del due mila si possa risolvere molto semplicemente così chi vuole essere il leader europeo
Questa è la domanda chi vuole essere leader europeo o detto in altri termini chi vuole
Chi vuole sacrificare una parte della sua agenda nazionale a beneficio della costruzione europea
Ed è questo che dalla spiegazione di molte delle cose che succedono oggi ce ne sono di leader europei indubbiamente c'è un qualcuno che leader europeo nelle misure in cui sia capace di sacrificare la propria agenda nazionale
Siamo in Italia e come ricordava il presidente Marini lo ricordo molto bene
Quanto è successo qui qui c'è gente del settore economico sappiamo benissimo quanto successo nel vertice di Firenze quando anzi Raniero si ricorderà perfettamente
Quando si dovette decidere
E si decise sul suo rapporto presentato dal gruppo dello sulla creazione della Banca centrale europea
Io ce l'ho ben impressa nella mia memoria
La costruzione europea in quel momento un uomo potentissimo compiere signore ottobre del presidente della Bundesbank
Mi ricordo benissimo di quella
Sessione quando lui disse la Bundesbank non d'accordo con la Banca centrale europea e si oppone sicuramente quelli che avete studiato la storia recente lo ricorderete
E quindi
Qualcuno gli disse lei non è più in carica
E questo significò per la Germania perdere il riferimento della Bundesbank
Quindi della stabilità monetaria e vere soltanto davanti un resto dell'unificazione del processo di unificazione
E questo che significa essere in un determinato momento leader europeo o non esserlo
E questo a favore di un balzo in avanti di un un progresso in avanti Italia e Spagna contino con il mio stile telegrafico
Questa mattina ci siamo chiesti come potremo pensare all'interno di questo insieme
Ce ne sono di possibilità indubbiamente in primo luogo gli spazi di cooperazione regionale sono già una realtà essi pop perfettamente cooperare in situazioni geografiche determinate
Gli spazi di cooperazione rafforzata quelli che già esistono quelli che potrebbero essere ulteriormente sviluppati pure ci sono lo spazio giuridico europeo credo che le politiche comunitarie anche ci siano e poi vorrei chiarire che cosa voglio dire con tutto questo
è stato detto che una delle questioni più dibattute quella riferita all'immigrazione
Secondo il trattato di Amsterdam in vista europeo dovrebbe già essere in tasca di tutti gli immigrati di tutti gli europei
Avrebbe dovuto esserci almeno entro il due mila e cinque ma non è stato così e c'è però uno spazio di collaborazione regionale e nella prova all'iniziativa di Chirac Prodi e Zapatero quindi si cercherà di trovare un un consesso europeo in Finlandia
Naturalmente le idee son diverse però se uno non è capace di sacrificare una parte della propria agenda nazionale non arriviamo a nulla non approviamo annulla quindi abbiamo questa opzione oggi per arrivare ad una soluzione risoluzione
A partire quindi da questa base cioè da questa cooperazione regionale all'interno del Mediterraneo bisogna andare avanti perché Nook il cercare echi o risposte nel programma europeo per il momento per quanto riguarda la sicurezza l'avete già detto
Un eccellente lavoro quello che è stato fatto in Libano eccellente ma va fatto entro in quest'ambito regionale un grande amico del primo ministro e grande europeista
Le impone nasce dalla Finlandia che anche lui presidente del parlamento della Finlandia con il quale mi sono incontrato poco tempo fa dicevamo perché fanno paura quei politici che dicono io voglio arrivare nel cuore d'Europa per sentire quell'emozione quella con Mezio né di avere l'Europa dentro di me
Un finlandese della Carelia e capace di emozionarsi editor barcè di sentire profondamente il problema di un qualche cosa che sta succedendo ai festival sono in Algarve e lei mi ha risposto no assolutamente
E allora lo spazio del Mar Nero e quello che in questo momento sta succedendo nella Transilvania romena
Sono capaci di emozionare uno scozzese è molto difficile semplicemente perché ci sono dei discorsi europei che si pretende che diventi un orizzontale trasversali ma mette fisicamente impossibile
E allora senza nessun complesso cerchiamo spazi geografici di cooperazione possibili nei quali approfondire fare qualche cosa
Il tema della sicurezza e uno il Libano c'è andata molto bene si può dire
E Franco Marini a tutta la ragione quando ha detto che la Francia si è mossa ma si è mosso perché si sono mosse Spagna e Italia perché a volte trascinare i francesi una cosa interessante l'Afghanistan in quanto già detto il ministro D'Alema ieri
Andava fatto Medio Oriente si potrebbe fare ancora molto però insistono e non possiamo la frustrare ci perché quando andiamo di fronte al Consiglio europeo
Diciamo non vi interessa il Mediterraneo e allo stesso modo qui a Verona difficilmente
Potremmo trovare delle provare delle emozioni nei forti per o un estone se la minoranza russa avrà
Il
Il passaporto o oppure no
E quindi non è un problema che possiamo sentire noi qui
Se gli estoni avranno no il doppio passaporto quindi cerchiamo delle risposte dentro gli spazi geografici che ci toccano e che hanno le proprie caratteristiche
Sempre per andare avanti credo sia molto importante in questo momento e
Vorrei chiarire al presidente Marini la mia esperienza personale rispettare lo spazio giuridico europeo c'è qualcosa che si dimentica spesso negli ultimi tempi in Europa che il diritto comunitario il diritto comunitario eh
Direttamente applicabile a tutti gli stati membri
E il diritto comunitario
Prevale sul diritto nazionale perché questo lo dico perché il mio Parlamento questo principio fondamentale credo non l'abbia considerato sufficientemente negli ultimi mesi io ho vissuto dibattiti piuttosto duri e difficili
Sulla questione energetica al parlamento spagnolo io sono io sono spagnolo alla funzione di un presidente quella di stare lì ore ad ascoltare e quindi son diventato un ascoltatore ma ascoltando mi sono reso conto che alcune cose che venivano dette erano impossibile da mettere in pratica quindi bisognava rivedere in modo radicale molte cose perché si stava dimenticando questo principio fondamentale non bisogna dimenticare una cosa in primo luogo oggi e questa è la mia opinione personale vorrei dilungarmi di più però non ho tempo
Oggi sarà la comunità europea l'Unione europea l'elemento centrale di una visione del diritto comunitario
Quella che sarà determinante proprio per mancanza di leadership così come la intendo io non perché manchino le persone
Ma attenzione mi permetto anche di dire che più che il Consiglio europeo più che il Consiglio dei ministri più nella Commissione europea o il Parlamento europeo chi sarà che avrà il vero potere federali zampate sarà il tribunale di giustizia del Lussemburgo
Questo se lo devono mettere in testa soprattutto gli imprenditori
Perché io ho visto la svolta fondamentale che si è operata all'interno del mio Parlamento per cercare proprio
Di mettere in pratica questa questa svolta
La corte funziona funziona benissimo
E quindi sarà l'elemento basilare ecco perché io credo sia d'interesse di tutti cooperare nel rispetto profondo indipendentemente dalle sfumature eccetera però all'applicazione rispetto per l'applicazione del diritto comunitario trolley detto molto bene Stefano quando hai parlato dell'emigrazione
Bisognerà però proporre un qualche cosa ne sono sempre molto perplesso anche quando siedo alla presidenza della mia camera
Capisco che sto parlando in modo un po'un po'concitato però in base ai dati che mi ha confermato Iñigo quest'anno saranno centoventi miliardi quelli destinati al Budget comunitario l'emigrazione cercate di capirmi bene noi pagheremo il cinquanta per cento per la politica agricola sessanta miliardi
Il commissario Frattini ne avrà trenta di queste immediati
Si dice che
Il problema del società e le gravose Coppola con ma non è così il problema della nostra società in questo momento come riuscire
Ad affrontare la sfida degli emigranti Marini diceva è la stessa cosa
In Italia come in Spagna agricoltura edilizia hanno bisogno di quella manodopera saremmo senza edilizia senza agricoltura se non avessimo quella mano d'opera e questo è fondamentale
E però questo tremendo problema che dobbiamo affrontare noi tutti gli europei l'emigrazione avrà trenta
Milioni di di euro
In base al Baget quindi questo non può funzionare lo dico con tutta franchezza
Se vogliamo riequilibrare le cose dobbiamo arrivare ad un'altra forma di leadership l'ho detto a Romano l'altro giorno quando è venuto a Madrid
Quale l'esercizio della leadership che va fatta rispetto all'emigrazione al Mediterraneo
Nel nostro Parlamento s'è portato avanti un dibattito veramente molto molto duro perché l'emigrazione in Spagna utilizzata come elemento di dibattito politico
Quasi nessuno s'è messo d'accordo su nulla il giorno seguente c'è stata un'interpellanza sull'OCM del del cotone perché alla corte di giustizia la Spagna a vinto e tutta la canna alla Camera ha chiuso all'unanimità il mercato del cotone i Paesi africani
E questo è un esercizio di leadership nel Mediterraneo bisogna liberalizzare il commercio e questo è un esercizio di leadership io so che questo in Spagna significherà problemi per l'Andalusia per la zona del Levante è mai questa
Anche l'Italia ricordate quando l'Italia aveva avuto problemi
E con l'Egitto per le sangue nel per le arance sanguine le italiane
O si liberalizza e si liberalizza il commercio altrimenti a questa gente non altro da produrre se non manodopera forte intensità di manodopera che sia tessile che si sportiva che sia altro
E poi viene a costare sicuramente molto meno il cotone a fibra lunga del Niger di quello che invece si coltiva in Andalusia e io sono spagnolo amo il mio Paese ma è la realtà caro Stefano bisogna assolutamente affrontare questo problema e quindi
Affrontare il problema dell'agricoltura mantenere le frontiere alzate chiuse
Per cercare di far sopravvivere un'agricoltura che non ce la fa beh insomma questo di cui noi abbiamo bisogno questo è un esempio di esercizio di leadership dove c'è coincidenza fra spagnole italiane io ho lavorato molto con gli enti coglie italiane sulle grandi erette all'Energia eccetera c'è molto da fare insieme
E poi da ultimo
Concludere e dicendo qualcosa sui sulla concorrenza
In Spagna ci sono dei perfezionisti che dicono bisogna essere come gli italiani perché loro si sono competitivi sono magnifici come nel calcio
In Spagna per esempio quando andiamo ai mondiali di Fútbol ci sono dei dibattiti ci antropologici e genetici sul perché non si riesce a passare dei quarti di finale eccetera
E i politici ne parlano e ne parlano tutti le radio le televisioni e la stampa tutti cercano delle tesi antropologiche sulla nostra tremenda incapacità di classifica Alceo mondiale
E poi salta sempre fuori un teorico italiano che arriva e dice no chi è
Riesce
è sempre l'ultima squadretta locale eccetera e quindi si risolvono i i problemi del Real Madrid con cappello che è l'unico
Che riesce a far andar bene il gioiello del calcio spagnolo così lo chiamano almeno
Allora
Quindi l'inchiesta l'articolo dell'Economist lasciamo stare insomma prendiamolo con le pinze
Scusate se mi sono espresso così senza troppe sfumature un po'telegraficamente ma io penso ci sia ancora un molto da fare ma soprattutto facendo notare il leader che è arrivato il momento di prendere determinate decisioni per fare il balzo in avanti
E poi all'interno dello spazio regionale io penso che con l'Italia abbiamo dobbiamo e possiamo fare molte cose
Grazie asma normale in
Grazie Manuel Marin per l'intervento è arrivato adesso il momento di chiudere veramente i nostri lavori nostro settimo Foro
Lascerò che lo faccia Enrico Letta ma prima di lasciargli la parola perché ci congedi chiuda il foro vorrei sia aggiungere due cose due osservazioni in primo luogo vorrei ringraziare in nome di tutti gli spagnoli che hanno partecipato per la splendida organizzazione che non ha fatto una piega o per la cucina come no per il clima all'atmosfera di lavoro stupenda che abbiamo potuto respirare in questi due giorni e perché ogni anno diciamo la stessa cosa ma è vero
è vero che ogni volta che ci riuniamo qua il Foro acquisisce maggiore consolidamento
E quelli in questo momento è qualcosa di davvero importante
E quindi non grossa se può già camminare sulle sue gambe ma credo che abbia un futuro abbastanza garantito per poco che facciamo con poco sforzo relativamente quindi dopo i ringraziamenti vorrei spiegare è tradizione di altri fori ma non possiamo concluderà oggi questo argomento dove ci vedremo l'anno prossimo ci vedremo in Spagna ovviamente
Faremo la riunione nell'incontro in autunno ieri abbiamo parlato con il ricco e con i due ministri degli Affari Esteri e abbiamo anche lasciato che i ministri esprimessero le loro vedute su questo Progetto c'è sul dove fare il prossimo for siamo indubbio tra siviglia o a una località del nord della Spagna come Santander o Santiago di Compostela
La Galizia sarebbe vedere una realtà molto diversa da quella che finora è stata presentata della Spagna agli italiani in occasione delle dei fori che sono stati organizzati Enrico Letta proposto Salamanca Salamanca
Ha dei vantaggi simili a quelli che presenta Verona è una città dove pedonale mente parlando possiamo fare tutte le nostre attività l'attività che normalmente prevede il Foro e godendo di un passaggio di un passeggiata stupenda andando dall'albergo al luogo della riunione al ristorante eccetera
Quindi ci penseremo un poco con l'aiuto di Enrico Letta ma credo che le tre a quattro possibilità che ho citato sono le carte che ci giocheremo e comunque lo organizzeremo per l'autunno dell'anno prossimo
Ho sentito molte richieste da parte italiana che forse sarebbe opportuno
Aumentare lo sforzo di preparazione dello sforzo organizzativo ci pensiamo se per esempio sia il caso di convocare i relatori che prepareranno quattro mesi prima Woody con quattro mesi d'anticipo la preparazione degli argomenti dei gruppi di lavoro
Si tratta di un piccolo sforzo finanziario ulteriore ma che potrebbe s'incentivare una maggior rottura approfondimento dei dati più gradita alle discussioni dibattiti e quindi ripetendo una volta ancora il mio ringraziamento passo la parola teorico eletta
Io voglio nel nella nella chiusura di questo foro fare alcuni ringraziamenti innanzitutto andarsi is per le parole che ha appena detto e anche per l'impegno sull'anno prossimo credo che abbiamo sentito parole che ci stuzzica non molto soprattutto sul sui luoghi dell'anno prossimo
Colgo l'occasione visto che qui per chiedere subito al presidente del Senato italiano una disponibilità essere con la delegazione italiana al prossimo foro credo che ognuna delle città che sono state citate
Sicuramente spinge stimola alla presenza e alla partecipazione
Un ringraziamento al si dota che ha anche quest'anno insieme a noi fatto questo lavoro organizzativo fatemi anche a nome di Francesco Merloni che insieme a me e a la responsabilità dell'Arel ringraziare tutta la struttura dell'Arel guidata dalla dottoressa Gini che ha lavorato per l'organizzazione di questo evento il ringraziamento al Comune
Al sindaco Paolo Zanotto che ha enti con grandissimo entusiasmo colto questa iniziativa abbiamo scelto una data che ha finito per essere una data per loro complicata lo so perché la settimana scorsa e qui c'era un grande evento qualche qualche giorno fa dei ministri dei trasporti europei
Ci sono importanti avvenimenti asse a Verona in queste ore in questi giorni
Nonostante questo l'organizzazione è stata assolutamente all'altezza
Il sindaco Zanotto anche guidato il tempo perché il clima ci ha aiutato moltissimo e questa suo potere a trecentosessanta gradi credo è un una cosa che ci ha molto aiutato
Voglio ringraziare moltissimo i due ambasciatori l'ambasciatore di senta e l'ambasciatore Terracciano che hanno creduto fin dall'inizio in questo lavoro che stiamo facendo
E hanno fatto un grande lavoro per aiutarci siccome sono ambasciatori giovani nella nel tempo che hanno davanti
Nel lavoro che abbiamo la svolge le con noi so che ci aiuteranno anche per l'anno prossimo per quello dopo ancora perché dobbiamo dare continuità a questo lavoro proprio per la nobiltà delle origini le ha ricordate anche Franco Marini e lo ringrazio
Del lavoro del Foro di dialogo e anche perché veramente quest'anno è proprio l'anno della maturità il foro è diventato decisamente un appuntamento importante fondamentale per i nostri sistemi economici nella giornata di ieri e di oggi tanti imprenditori che erano qui presenti si sono visti si sono parlati imprenditori hanno parlato tradito hanno parlato
In bilaterale credo che questo in fondo è il lo scudo timore più forte che noi dobbiamo darci per cooperare cooperare al meglio
Un ringraziamento molto caloroso anche tutti coloro che hanno lavorato anche in questa stanza i traduttori in particolare che sono in fondo e che hanno svolto questo lavoro con grande grande impegno e ovviamente l'appuntamento all'anno prossimo cogliamo credo nazista e l'abbia detto con forza e aggiungo anche la mia parola questo stimolo che è venuto dalle sintesi dei gruppi di lavoro di dare continuità anche durante l'anno credo che sia effettivamente una necessità per rendere anche la prossima l'ottava edizione del Foro di dialogo un'edizione che sia preparata anche durante l'anno in modo ancora più condiviso allora grazie a tutti voi grazie
A Verona e all'anno prossimo