La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 17 minuti.
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Rubrica
Dibattito
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Buongiorno da radio radicale Roberto Spagnoli alla microfono per l'appuntamento del martedì mattina con le notizie dall'Europa sud-orientale questa mattina ci occuperemo di Turchia o per meglio dire della questione Cipro che in questo momento e costituisce un appunto di di confronto piuttosto duro tra Turchia e Unione europea
Poi ci occuperemo del Kosovo ieri c'è stato a Roma l'incontro tra le nostro ministro degli esteri D'Alema e il primo ministro kosovaro Agim cerco ma questo ci porterà a parlare anche delle prossime elezioni
Previste in sede per il prossimo gennaio delle ripercussioni che la questione del Kosovo sta avendo nella politica serba
E infine ci occuperemo del giro che il Ministro degli ministro degli Esteri svedese Carl Bildt ha compiuto nei giorni scorsi Heaney balcanica built negli anni novanta
Ah è stato per qualche tempo alto commissario internazionale per la Bosnia Erzegovina e nei giorni scorsi si è recato tra l'altro in serbe in Croazia di questo ci parlerà Marina si corra
Dunque la Turchia o per meglio dire la questione Cipro il tempo sta per scadere lo ha dichiarato il primo ministro finlandese Matti Vanhanen nessuno ha detto apertamente che il piano elaborato dalla presidenza di turno dell'Unione Europea che appunto finlandese
Il piano su Cipro è inaccettabile o nessuno ha proposto una soluzione alternativa per cui secondo Vanhanen una soluzione ancora possibile in realtà però alla riunione dei ministri degli esteri dell'Unione che si è svolto lunedì della settimana scorsa
Era emerso abbastanza chiaramente che il Piano finlandese non ha molte possibilità di riuscita qualche giorno fa il commissario europeo all'allargamento Olli Rehn
Aveva rivolto non duro attacco al governo turco ne abbiamo avuto abbastanza di linee rosse di ricatti nel Mediterraneo orientale
Aveva detto Renna intervenendo al Parlamento europeo durante una discussione sulla questione cipriota renale ha invitato a sostituire le linee rosse con la costruzione della pace cioè ad accettare la mediazione finlandese che aveva detto potrebbe essere l'ultima opportunità per anni dislocare la situazione e perciò deve essere considerata con la massima serietà il commissario era europeo l'allargamento non aveva nominato direttamente Ankara però le sue parole erano state interpretato un po'da tutti come una risposta diretta al ministro degli esteri turco Abdullah Gül
Che era tornato a ripetere proprio il giorno precedente giorno prima che il suo governo non intende cedere a ricatti nella questione aperta con l'Unione europea sull'isola di Cipro
La questione sempre la stessa ne abbiamo già parlato
Anche era non applica la Repubblica di Cipro l'accordo con l'Unione europea che prevede l'estensione dell'unione doganale
Anche nuovi paesi che sono entrati nell'Unione Europea nel due mila e quattro e quindi anche con Cipro Ankara chiede a Brussel che l'Unione Europea tenga fede alla promessa di porre fine all'isolamento dei turco ciprioti che sono rimasti fuori dall'Unione Europea
Dopo il fallimento del piano ONU di riunificazione dell'isola
L'estensione dell'unione doganale per la Turchia sarebbe un implicito riconoscimento della Repubblica di Cipro senza però aver ottenuto il riconoscimento in cambio di Cipro Nord la parte occupata dai turchi nel settantaquattro che non è mai stata riconosciuta dalla comunità internazionale
Il piano finlandese cerca quindi di dare la possibilità al governo turco di aprire alla Repubblica di Cipro senza però diciamo così perdere la la faccia senza venire meno alle proprie posizioni e in cambio
Prevede l'apertura del porto turco cipriota di Famagosta in cambio della restituzione della città abbandonata divano Cha I greco ciprioti
Ankara però da parte sua chiede che prima pressano rispetti le promesse sulla fine dell'isolamento dei turco ciprioti ripetendo che Cipro non fa parte delle questioni sulle quali la Turchia sta trattando l'adesione all'Unione europea
Come vedete è una situazione abbastanza complicata risulta anche un po'macchinosa raccontarla
Ma sta di fatto che la presidenza di turno finlandese dell'Unione Europea sembra avere adesso l'intenzione di anticipare i tempi rispetto al Consiglio europeo che si svolgerà il quattordici e quindici dicembre
Lucky la presidenza di turno non ha intenzione di sollevare la questione di Cipro al Consiglio europeo di dicembre
Che si occuperà invece delle questioni legate al processo di allargamento dell'Unione Europea quindi le decisioni sulla questione di Cipro dovranno essere prese l'undici dicembre dal Consiglio affari generali e relazioni esterne dell'Unione europea a cui partecipano anche i ministri degli Esteri dei venticinque
Di conseguenza la raccomandazione che dovrà fare la Commissione europea sul proseguimento dei negoziati con la Turchia
Dovrà arrivare durante la prima settimana di dicembre
Ma siccome la vera scadenza eh prima della raccomandazione della Commissione ciò significa che il governo turco in pratica dieci dodici giorni per dimostrare di voler rispettare gli impegni sulla questione di Cipro in caso contrario e chiaro con l'Unione europea dovrà agire di conseguenza
Se la Turchia venisse giudicati inadempiente rispetto alla questione di Cipro l'Unione europea non potrebbe fare altro che sospendere anche se in maniera parziale i negoziati
Per l'adesione che sono iniziati l'anno scorso e qui tra le opzioni sono diverse
Si potrebbe andare dal congelamento di soli tre capitoli con quelli direttamente legati alla questione doganale
Fino a una sospensione invece più estesa che potrebbe riguardare almeno otto dei trentaquattro capitoli negoziali attualmente aperti tra Unione Europea e Turchia
Parliamo adesso del Kosovo il il governo italiano vive con una sua missione precisa quella di aprire le porte dell'Unione Europea a tutti i Paesi dei Balcani occidentali
Lo ha detto ieri il ministro degli esteri D'Alema dopo l'incontro a dei giornalisti dopo l'incontro che ha avuto alla Farnesina con il primo ministro del Kosovo Aghim cieco
D'Alema ha definito voluto definire prematura ogni discussione Sulley termini specifici di quello che sarà il futuro status del Kosovo
Perché ha detto D'Alema bisognerà intanto a aspettare il piano elaborato dal dall'il capo negoziatore delle Nazioni Unite Marti Ahtisaari
Piano che verrà presentato subito dopo le elezioni in Serbia previste per il ventuno gennaio poi ci sarà un successivo negoziato sulla base del piano e quindi si dovrà attendere pare una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
D'Alema però ha voluto insistere
Sul fatto che l'ingresso nell'Unione Europea del Kosovo ma così ma anche comico della Serbia della Croazia della Bose insomma di tutti gli altri Paesi della regione
Rappresenta l'ha detto D'Alema non solo un'aspirazione legittima di questi popoli ma una necessità dell'Europa appunto per la sua stabilità e la sua sicurezza D'Alema ha detto di avere ricevuto dal primo ministro kosovaro molte importanti assicurazioni per quel che riguarda il rispetto dei diritti delle minoranze
Mi ha detto di aver garantito la disponibilità dell'Italia a continuare a costruire il futuro della regione degli in tutte le forme necessarie dalla cooperazione civile alla presenza militare c'è qua ha detto che il Kosovo è pronto all'indipendenza che il Kosovo sarà un paese moderno laico multietnico tollerante rispettoso di tutte le minoranze Resta la la questione che venerdì scorso alla conferenza stampa seguita all'incontro che lo stesso da lei aveva avuto con il capo negoziatore dell'uomo Ahtisaari
Il nostro ministro degli esteri ha dichiarato che l'Italia sostiene le cosiddette linee generali aveva detto D'Alema del piano Ahtisaari per il Kosovo vale a dire indipendenza con limitazioni e garanzie internazionali per il Kosovo perché questa e questa concerto lo ha ribadito anche ieri D'Alema questa è l'aspirazione della stragrande maggioranza della popolazione kosovara
Attizzare da parte sua venerdì scorso era stato come dire più più laconico non aveva non aveva voluto anticipare nulla del piano al quale sta appunto ancora lavorando aveva solo assicurato che la la il piano verrà presentato subito dopo le elezioni in in Serbia
Il il Primo Ministro kosovaro da parte sua ha detto che in qualche modo ha ha fatto una un come dire una sorta di apertura diciamo così ha una possibilità di in limitazioni di indipendenza con limitazioni questa è la domanda che ho avuto la possibilità di porre al primo ministro kosovara vincere Q proprio se sono disposti ad accettare un'indipendenza limitata ed eventualmente in cambio di quali garanzie sentiamo la risposta che ci ha dato il primo ministro kosovaro
Ma dove c'era le vedute Members
Verso il cielo Kosovo QT otto dal il popolo dei prese crediamo abbiamo fiducia che il Kosovo sarà un Paese completamente indipendente porto la presenza del del controllo celoma con altre bisogna internazionale che è benvenuta contorce solamente tributi epico Pisu alcuni da competenza
A Bobbio ha competenza su tutto Peter tra presenza per conto si capisce che l'indipendenza sarà in qualche Cai in in questo caso limitata dalle competenze piccole ma comunque dalle competenze che rimarranno alla comunità internazionale
Beh io ce premuto mi character molti detto ecco sono sposato tre tra per commettere tre noi non solo promettiamo una caratteristica multietnica del futuro del Kosovo intendere la salvaguardia del dei diritti delle comunità minoritari con legge regolamento ma garantiamo questo
Nello stesso giorno di queste dichiarazioni ieri dunque e dopo le parole di venerdì scorso di D'Alema su un possibile indipendenza in qualche forma limitata del Kosovo il Primo Ministro serbo Vojislav Kostunica
A avvertito la comunità internazionale che la Serbia accoglierà Ritter giudicherà ogni eventuale riconoscimento dell'indipendenza kosovara come un sequestro illegittimo di parte del proprio territorio
Il Kosovo ha detto Kostunica in sintesi non potrà mai essere dichiarati indipendenti in modo legalmente valido
Questo lista che è stato citato dall'agenzia di stampa Beta ha fatto queste affermazioni a margine di una riga riunione del suo partito in vista delle prossime elezioni del ventuno gennaio secondo Kostunica indipendenza del Kosovo rappresenterebbe uno schiaffo al diritto internazionale alla Carta dell'ONU che alla storia d'Europa
E dunque per il primo ministro serbo è semplicemente impossibile che il Consiglio di Sicurezza Possamai gettare nella spazzatura la risoluzione mille duecentoquarantaquattro quelle in base a quale appunto il Kosovo ricade sotto la sovranità e l'integrità territoriale della Serbia
Kostunica ha ricordato i bombardamenti del mille novecento novantanove contro la Serbia per fermare la pulizia etnica contro i kosovari albanesi quei bombardamenti ha detto questo rito sono stati un grande errore che ogni dunque ogni ulteriore errore anche minimo dei Paesi della NATO a proposito del Kosovo avrebbe gravi conseguenze
Così non il primo il primo ministro serbo il Presidente della Repubblica Boris statici che a un avversario politico di Kostunica ed è il leader di un mi del Partito Democratico che su su posizioni po'più liberali di quello del di Kostunica
Tali c'è appunto e è stato interpellato per rispondere a quello che aveva detto D'Alema ha detto che non c'è ancora una posizione unica del gruppo di contatto subito il gruppo di mediazione formato da Stati Uniti Russia Francia Germania Gran Bretagna Italia non c'è non c'è una posizione unica del gruppo di contatto sul destino del Kosovo
E età dice si è detto anche a favore di un'azione diplomatica della Serbia che ha definito grintosa ma anche ragionevole per mostrare alla comunità internazionale quanto serie negative sarebbero le conseguenze di un riconoscimento
Dell'indipendenza del Kosovo tali sì però ha dovuto ammettere che il il cammino della Serbia molto molto difficile molto duro la questione però al di là delle dichiarazioni fatta anche ad uso interno
Viso dalla campagna elettorale per le politiche del ventuno gennaio la questione veramente sta nel gruppo di contatto è opinione diffusa tra tutti coloro che seguono le vicende del Kosovo che il destino del Kosovo non si deciderà né a Belgrado né a Pristina Massi deciderà all'interno del gruppo di contatto ma qui il problema è complesso perché il Gruppo di Contatto appunto c'è anche la Russia che tradizionalmente il problema protettore della Serbia che si oppone a ogni indipendenza del del del Kosovo e chiede
Perché a me a meno che una analoga soluzione non sia per esempio adottata per le cosiddette Repubbliche secessioniste della Georgia Ossezia del sud e l'Abkhazia e allora appunto la partita come vedete si fa più complicata
Riguarda i i rapporti di forza gli equilibri geopolitici e già strategici che vanno dai Balcani al Caucaso e quando si parla di Caucaso si parla anche di fonti di energia e di anche linee di dove passeranno poi dove passano passeranno
Gasdotti e oleodotti
E allora si capisce anche che le dichiarazioni di D'Alema quei di venerdì e quelle di ieri sulla costa del Kosovo sono improntate a una cauta di più in diplomazia
E chiediamo con la visita compiuta nei giorni scorsi nei Balcani dal ministro degli esteri svedese Carl Bildt che negli anni novanta è stato inviato speciale del Segretario generale dell'ONU per la pace nei Balcani è stato anche alto commissario internazionale per la Bosnia Erzegovina bit si è recato in tra l'altro in Croazia in Serbia e anche in in Bosnia Erzegovina e di questo ci parla la nostra corrispondente Marina si corra
Durante gli incontri Ankara io avevo Carlo il ha invitato i dirigenti bosniaci a concentrarsi sull'economia sociale e ad abbandonare la retorica del passato
Rappresenta un ostacolo molto frustrante per l'avvicinamento del Paese all'Unione Europea
E per il riavvio dell'economia che cadrebbero le due principali sfida per il futuro del Paese
Alle porte dell'Unione europea rimangono aperte per i Paesi come la Croazia Bosnia Erzegovina e Serbia ha detto viltà ma a questi Paesi devono continuare il processo delle riforme indispensabili
Chiamato a commentare le ultime dichiarazioni del premier della Repubblica Ceca catodica che farebbe addirittura intenzionato a sacrificare l'avvicinamento della Bosnia Erzegovina rule all'Europa pur di mantenere la polizia della Repubblica tedesca
A giudicato queste posizioni come una retorica che fa pensare
Ai tempi del mille novecentonovantuno e che significa soltanto indietreggiare maggiormente ripete rispetto alla Croazia che già sta nel momento del Progetto di adesioni
Ma anche rispetto alla Serbia che ha compiuto notevoli progressi nelle riforme economiche
La vecchia sostiene l'ulteriore allargamento dell'Unione ed è un promotore attivo di questo progetto ha precisato il ministro degli Esteri credete durante gli incontri con i vertici Croatia Zagabria
Sottolineando dopo quanto si è incoraggiante il progresso provato Mallon evitando di avvertire che c'è ancora tanto lavoro da fare quanto indicato anche nel recente rapporto della Commissione europea
Di seguito all'incontro di Carpi con le massime autorità dello Stato serbo il presidente della Serbia Boris Tadić ha detto che il più difficili colloqui dei dirigenti serbi con i diplomatici internazionali
E quindi anche con Carl il piglio in quanto capo della DIGOS diplomazia vedete riguardano la collaborazione della Serbia con il Tribunale penale internazionale e il fallimento nel rispetto degli obblighi verso la giustizia internazionale
L'unica possibile risposta detta ottavi Cecchi e non avendo trovato Ratko Mladić sul territorio della Serbia
Non sappiamo che lui si trova veramente impervia ma continuiamo a cercarlo
Quanto al Kosovo il capo della diplomazia vedete ha espresso preoccupazioni per soluzioni opposte avvertendo che la questione Kosovo potrebbe trasformarsi in una nuova Garda
L'attuale situazione insostenibile per la stabilità regionale per il futuro europeo della ferrovia ritiene built la comunità internazionale i negoziatori internazionali continuano ad impegnarsi per diminuire le profonde divergenze tra Belgrado e Pristina
E bisogna occuparsi di questioni concrete nonostante lo Stato sul quale però deve esistere una risoluzione delle Nazioni Unite ha dichiarato in conclusione di una sua visita a Belgrado
Carlo il
Grazie Marina grazie Marina si verrà grazie anche a voi che ci avete ascoltato termina qui questo notiziario dell'Europa sud-orientale l'appuntamento è per martedì prossimo intorno alle sette del mattino
E vi ricordiamo come sembra anche l'appuntamento del sabato sera con passaggio a sud-est
Il settimanale sulla realtà politica dell'Europa sudorientale
Da Roberto Spagnoli è una buona giornata è un buon proseguimento con i programmi di radio radicale
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