Rassegna stampa estera
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato venticinque novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta
In apertura questo oggi ci occuperemo delle due principali notizie della settimana in Libano l'assassinio di Pierre Gemayel ministro dell'industria del governo democraticamente eletto di Fuad
Signora assassinato martedì scorso probabilmente da forze legate alla Siria riproporremo l'editoriale di le figlie o del titolo il Libano e il conto dell'Iraq e poi vittoriale dalle come mi settima nel britannico uscito ieri in edicola europea e la prossima al PIL con la guerra è come evitarla dopo l'assassinio di Pierre Gemayel lavora più probabile per l'economista e quella che ci sarà a Gaza non in Libano l'altra notizia della settimana l'avvelenamento e la morte l'altra notte di Alexander Litvinenko l'ex spia russa critica del Cremlino che si è rifugiata a Londra nel mondo pubblica il racchiuso posto Monty Alexander Litvinenko una lettera scritta
Po'pro poco prima di morire di Knin Kokusai dal presidente russo
Vladimir Putin a proposito di Russia riproporremo anche un'analisi dall'economista abbandonare la speranza e un commento di Alexander Petrov dall'International Herald Tribune di ieri
La pressione esterna è diventata l'unica speranza per fermare Bladimir Putin nella sua corsa per riportare la Russia al passato il titolo
Ci occuperemo Point di alcune scadenze elettorali europee ed elezioni olandese che si sono tenute mercoledì risultati sono alquanto controversi hanno vinto i cristiano democratici del primo ministro di ampie Heather Balkenende pur avendo perso qualche seggio
I reali vincitori però sono l'estrema sinistra populista i cristiani calvinisti e un partito anti islamista
Lo scenario più probabile è quello di una grande coalizione e su questo vi leggeremo un analisi di quanti in Pinna secondo cui quella della grande coalizione una nuova malattia europea che ora colpisce anche l'Olanda ci occuperemo poi anche nelle elezioni presidenziali francesi delle primarie del Partito socialista che hanno disegnato Ségolène Royale
Di grasso ieri pubblicava un dossier in cui si chiedeva se Ségolène Royale le veramente popolare cioè se l'elettorato popolare quello degli operai che abbandonato da più di dieci anni il Partito Socialista possa ritornare ad essere la base
Per vincere le presidenziali con Ségolène Royale candidata ma partiamo dal e Libano dalla morte di Piero prese mai el con un editoriale di ieri le figlia o dal titolo Libano il conto dell'Iraq nell'assassinio di Pierre Gemayel non è solo un omicidio politico in più in Libano dopo la guerra tra Israele ed Hezbollah la ripresa a Beirut degli omicidi di personalità anti siriani
E soprattutto un segnale che dimostra che il Paese dei cedri una pedina maggiore nello scontro tra gli Stati Uniti e li rende sullo scacchiere del Medioriente scrive diffidiamo
Certo nel breve periodo questo nuovo crimine non favorisce nella Siria Nance bolla l'organizzazione sciita pro siriana
E però iraniana Damasco i suoi alleati sottolineano che l'assassinio avvenuto nello stesso momento in cui la Siria poteva uscire dal suo isolamento cioè quando Washington sì
Sta facendo strada l'idea di un dialogo con gli Stati Uniti per contribuire a stabilizzare e di Raqqa quanto Hezbollah l'organizzazione sciita vede la sua offensiva contro governo di fuori signora concretizzatasi con le dimissioni di sei ministri seriamente compromessa
Loro si è visto i funerali vice Maiella l'omicidio galvanizzato Lefons sei antisiriane da impedito Hezbollah di organizzare come previsto le sue manifestazioni per far cadere un governo sostenuto dalle potenze occidentali
Ma non per questo scrivere finiamo bisogna concludere che l'omicidio Gemayel è un complotto volto a dare la colpa sulla Siria accusata ingiustamente giustamente oppure che c'è una manovra cinica per sbarrare la strada Hezbollah anzi per Damasco come per terra la strategia della tensione in Libano è una linea di condotta costante per cui Iran e Siria sanno trarre benefici enormi c'è innanzitutto il tribunale internazionale che deve processare i responsabili dell'omicidio di Rafik Hariri
Per il regime sì ma siriano direttamente chiamato in causa sfuggire un verdetto accusatorio è una questione di sopravvivenza per Gemayel è stato ucciso precisamente il giorno in cui il Consiglio di sicurezza dell'ONU
Statuiva sul Tribunale chiunque sia mandante il suo messaggio è chiaro la determinazione ostacolare il tribunale internazionale non verrà meno la destabilizzazione del Libano serve del resto come argomento Damasco per giustificare il suo ritorno eventuale sulla scena libanese quanto a Teheran prosegue finiamo dopo il fallimento della campagna israeliana contro Hezbollah i suoi obiettivi in Libano sono evidenti la Repubblica islamica vuole
Intascare i dividendi di politici del suo sostegno militare suoi alleati libanesi cioè bolla ottenendo una rappresentazione cita più forte al governo
La posta in gioco è di fare del Libano una testa di ponte iraniana sul mediterranea
Il giorno in cui gli Stati Uniti saranno obbligati a chiedere ai siriani iraniani di aiutarli a stabilizzare l'Iraq come sembra suggerire la commissione presieduta da James Baker
Damasco e Teheran alzeranno la posta scrive nelle conclusioni lo finiamo in realtà l'omicidio Gemayel hanno già cominciato perché per l'Iran come per la Siria in Libano resta l'elemento fondamentale per la loro affermazione come potenza sulla scena regionale
Ed è sul Libano che gli Stati Uniti rischiano di pagare il conto dell'Iraq così vede le cose il quotidiano conservatore francese una prospettiva diverso l'abbiamo trovata sull'Economist uno dei suoi editoriali la prossima piccola guerre come evitarle al titolo
Dopo l'assassinio di Pierre Gemayel la guerra il più probabile a casa che in Libano secondo il settimanale britannico che scrive l'assassino indice mai è il ci ricorda quanto tutto il Medioriente non solo Libano sia un pericoloso casino dopo la vittoria divina contro Israele dalla scorsa estate
Il partito uscita hezbollah sta cercando di rovesciare il governo libanese Hassan Nasrallah il leader pro siriano in Prati iraniano di Hezbollah dice di volerlo fare per ragioni strettamente pacifica
Ma in realtà questo è un tentativo della Siria di riprendere il controllo del Paese dopo che il suo esercito è stato costretto a lasciare il Libano lo scorso anno a seguito delle manifestazioni di protesta per l'omicidio dell'ex premier Rafiq Hariri
L'economia si chiede se tutto questo possa dare un inizio dare inizio a una guerra civile come quella che ha ucciso decine di migliaia di persone negli anni settanta ottanta alcuni degli ingredienti
Della delle guerre civili di allora sono di nuovo presenti cioè le precarie relazioni tra le diverse sette libanesi un Governo in crisi l'interferenza di potenze straniere
Ma altri Green ingredienti sono assenti secondo l'Economist questa volta per esempio i cristiani sanno che verrebbero sopraffatti tutta la società libanese sembra impegnata nel tentativo disperato di evitare un'altra calamità ma l'unico modo per ridurre il rischio di una guerra civile è un forte messaggio internazionale alla Siria cioè parlare con Damasco proposito di racket non significa che la Siria avrà mano di Brera in Libano ma lì ma non per l'Economist solo al secondo posto della classifica dei luoghi della regione dove è più probabile che scoppi il prossimo scontro violento un pericolo molto mangio resiste nella striscia di Gaza la guerra a bassa intensità che stanno conducendo Israele i palestinesi ora rischia di diventare molto più drammatica così l'Economist in uno dei suoi editoriali di questa settimana l'altra notizia che ha caratterizzato gli ultimi sette giorni eh l'avvelenamento a Londra di Alexander Litvinenko il mondo oggi pubblica quello che definisce il racchiuso postumo di Litvinenko
Reato in questo letto posso sentire distintamente il battito delle ali dell'angelo della morte le Xander Litvinenko dettato una lettera dal suo letto di ospedale un testo che il suo portavoce ha letto davanti alla stampa a Londra nel quale l'ex agente russo accusa al presidente Vladimir Putin di esser responsabile della suo morte può riuscire a far uccidere un uomo ma le proteste ovunque nel mondo sì ripercuoteranno signor Putin per il resto della sua vita scritto
Litvinenko ritenendo che il presidente russo e indegno del suo incarico lei ha dimostrato di non avere rispetto per la vita la libertà ai valori della civiltà aggiunto Litvinenko concludendo
Che Dio la perdoni per quello che ha fatto non solo a me ma tutto la Russia e infine in con ricorda le monde morto giovedì sera a Londra dopo un aggravamento brutale del suo stato di salute tre settimane dopo essere stato ricoverato in e ricevevo un inizialmente pensato che si trattasse di taglio radioattivo ma dopo molteplici esami hanno concluso che potrebbe essere polonio radioattivo una sostanza molto tossica anche dolosi infine nel mondo riporta anche la reazione di Vladimir Putin il presidente russo ha denunciato l'uso della morte dell'ex agente russo a fini di provocazione politica
Ritenendo che non ci sono ragioni per speculare sulle cause del decesso il comunicato medico non dice che si tratta di una morte violenta e dunque non c'è nessuna ragione per fare speculazioni di questo tipo aggiunto puntina
Insomma leggendo al contrario la frase del presidente russo se l'autopsia dovesse rivelare fatti nuovi allora si può cominciare a speculare ma insomma
L'Economist pubblica un'analisi sugli avvelenamenti russi abbandonare la speranza del titolo vi leggiamo
Il passaggio più significativo dal punto di vista politico indipendentemente dalle varie teorie che circolano sull'avvelenamento di Vizzini in Coppa
Dai legami tra i vari avvelenamenti perché c'era stato ce ne sono stati molti altri nella storia recente della Russia
Il causa è una delle poche conclusioni che si possono trarre dai drammi di questa settimana scrive l'Economist mentre la Russia diventa sempre più ricca e presuntuosa contemporaneamente ritornando a essere sempre più senza legge il venti a Londra hanno confermato la lista di questioni da cui russi devono tenersi lontani se vogliono preservare la loro vita in particolare la Cecenia e l'assassinio di Anna Politkovskaja così tra l'altro l'Economist sull'International Herald Tribune di ieri abbiamo trovato un commento di Aleksandr Petrov of se non l'Unione europea chi e la domanda
Per fare cosa la pressione esterna è diventata l'unica speranza per fermare Vladimir Putin nella sua corsa per riportare la Russia al passato questo
Il titolo dell'Herald Tribune scrive Alexander petroso durante l'era sovietica i difensori dei diritti umani guardavano all'Occidente come la loro unica speranza per fare pressioni sul governo di Mosca
In modo surreale oggi sono nella stessa posizione
La pressione esterna e ora la sola speranza per fermare Vladimir Putin nella sua corsa per riportare la Russia al passato
Ma i governi dell'Unione Europea non sembrano interessati esercitare questa pressione il vertice unione europea Russia che si tiene in Finlandia un teste della volontà europea dopo un periodo particolarmente nero per i rapporti umani in Russia c'è da pensare che l'Unione europea
In c'è da sperare che l'Unione europea invece si anni di discorsi deboli con Mosca e cominci a usare il bastone questa la speranza di Alexander Petrov
E a proposito di questo vertice Unione Europea Lou servì segnaliamo molto brevemente in la rubrica scialle Magna sempre dell'Economist
Secondo cui Europa e Russia vogliono forgiare un nuovo accordo di partnership ma nessuno dei due e pronto e quindi è meglio aspettare la fine del mandato presidenziale di Vladimir Putin
Passiamo ad altro argomento vogliamo occuparci delle elezioni olandesi si è votato mercoledì risultati sono controversi primo partito è quello del premier uscente Jan Peter Balkenende cristiano democratici
Dura sconfitta dei laburisti Successo di chi dei maoisti dei cristiani e degli anti islamisti che si sono mossi al centro della scena politica questo il titolo
Del Financial Times per l'appunto un partito ex Movistar così quello che mi ha chiamato il Partito socialista può il partito calvinista
Il partito anti-Islam sono i veri grandi vincitori delle elezioni di mercoledì in Olanda scrive il quotidiano tra siti che poi
Aggiunge in un altro articolo che la vittoria dell'estrema destra e dell'estrema sinistra causando scompiglio politico in Olanda le Figaro ieri ci informava del delle degli scenari aperti
Per la formazione di un nuovo governo in un articolo dal titolo gli olandesi alla ricerca di un improbabile coalizione
Qual è questa improbabile coalizione la grande coalizione e ne parla in particolare il Financial Times in un'analisi di quel team PIL dal titolo
L'Olanda colpita dalla malattia oro prima della grande coalizione forse dovremmo chiamarla nuova malati europea scrive PIL e l'incapacità degli elettori europei di produrre chiare i risultati elettorali
Mercoledì sera gli olandesi si sono uniti al club già formato da Germania Austria Repubblica Ceca ci permetteremmo di aggiungere anche l'Italia dove sì una maggioranza anche se di poco c'è ma i risultati elettorali sono stati tutt'altro che chiari non c'è nessuna maggioranza in Olanda né per il centrodestra mentre il centro sinistra scrive pile così l'unica soluzione sembra essere una grande coalizione
Come quella che i cristianodemocratici e socialdemocratici sono stati costretti a fare lo scorso anno in Germania per certi aspetti e quel che sembrano volere gli elettori e quel che hanno detto in Germania e quello che stanno dicendo in altri dove il Partito popolare i socialdemocratici stanno cercando da due mesi di arrivare a un accordo
E quello che sembra probabile Repubblica Ceca dove i quattro partiti non comunisti i destra e di sinistra stanno tentando di formare un governo cinque mesi dopo le elezioni in Olanda
Un lungo periodo di negoziati tra i cristiano democratici di Jan Petter Balkenende il laburista IDV ter boss sembra inevitabile secondo Pilla ma il problema all'Aja e che i due grandi partiti insieme non hanno nemmeno la maggioranza e così i negoziati saranno complicati dalla necessità di integrare un terzo partito
Le grandi coalizioni sembrano dunque popolari tra gli elettori la maggioranza di loro infatti orientata al centro politico ma le grandi coalizioni sono anche il risultato del Successo dei partiti più estremisti e questo vale in particolare per l'Olanda le grandi coalizioni prosegue il columnist del Financial Times sono strumenti per grandi riforme amministrative generalmente si mettono d'accordo su un'agenda politica limitata ma in termini di stabilità non sono necessariamente negative per il mondo dell'economia
Il problema però è che sulle grandi questioni politiche le grandi coalizioni tendono a essere meno coese e meno decisive su due delle priorità dell'agenda europea
La Costituzione
I negoziati con la Turchia un governo olandese di grande coalizione potrebbe non avere le idee chiare
E questo riconosce più non è necessariamente positivo ma forse e proprio quello che gli elettori vogliono così dunque il Financial Times su un altro appuntamento elettorale quello delle presidenziali
Francesi dell'aprile due mila e sette Libération ieri pubblicava un un lungo dossier a proposito del partito socialista e della sua candidata il quotidiano francese si chiede se Ségolène Royale è veramente popolare scrive il Partito socialista abbandonato da più di dieci anni da operai e impiegati pensa che i suoi al possa far ritornare l'elettorato popolare i sondaggi lo confermano ma Emmanuel Todd sociologo francese
Dice che lo studio del voto dei militanti del Partito socialista durante le primarie non dà alcun segnale di una Rocco riconquista di questo elettorato popolare
In un'intervista denunciamo cosa dice Toldo c'è qualcosa di irreale nel concludere che le primarie abbiano dato inizio la riconquista dell'elettorato popolare da parte del Partito socialista
Il divorzio dei socialisti con lei categorie popolari un fenomeno progressivo di lunga data che comincia negli anni sessanta e che arriva al suo stadio più alto il ventuno aprile del due mila due quando lo ricordiamo gli unici o spara
Non è arrivato al secondo turno delle presidenziali le Pen ha conquistato il secondo posto
La mappa dei voti al suo Span dice ancora Emmanuel Todd mostra che il tasso di sopravvivenza del Partito socialista è stato più elevato nelle regioni meno operaia e meno industrializzate della Francia
Sarebbe storicamente sul giudice sociologicamente sorprendente se una tendenza così radicata si invertì se in pochi Nesi
Quanto alle primarie del Partito Socialista Todt spiega che il pezzo è un'organizzazione all'interno della quale fino all'arrivo dei nuovi iscritti via internet molto le cento il quaranta per cento dei membri erano eletti a vari livelli e una proporzione altrettanto forte erano impiegati di comuni
Dipartimenti o regioni in realtà per i tre quarti degli elettori delle primarie socialiste la prima preoccupazione non era di riflettere le tendenze profonde della società francese
Quindi assicurare la vittoria elettorale del loro datore di lavoro obbedendo alle ingiunzioni degli istituti di sondaggi che hanno promesso la vittoria sicura di Ségolène Royale
In più i nuovi iscritti vengono spesso dalla classi superiori tendenza Bobo e riflettono poco la realtà sociologica del Paese
E dunque un partito ampiamente distaccato dalla società quello che ha designato Ségolène Royale così
E uno del Todi in questa intervista fa Libè libere che nell'editoriale spiega che l'elettorato popolare che dal mille novecentottantuno decide in vincitori delle elezioni chi presidenziali
Tutti i candidati lo hanno compreso cercano di conquistare questi voti sarà così lo fa dal due mila e due
La sua politica sulla sicurezza è concepita più per rassicurare gli operai che per sedurre i borghesi
Il suo linguaggio popolare allo stesso obiettivo Ségolène cerca di fargli concorrenza sullo stesso terreno come lui osa parlare di sicurezza di nazione ed ha rotto alcuni tabù socialisti come le trentacinque ore riconoscendo che a volte hanno ridotto il potere d'acquisto per i più precari l'obiettivo di Ségolène voi alle rompere con il tecnocrati ISMU
Socialista che allontana dalla politica per ore i militanti del texano ritenuto che lei avesse la migliore chance di riconciliare sinistra socialista elettorato popolare tocca Ségolène Royale non deludere inquini tanti del Partito socialista così Liberazione
Abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
Puntate recenti
- 14 Mag 2025
- 13 Mag 2025
- 10 Mag 2025
- 9 Mag 2025
- 8 Mag 2025
- 7 Mag 2025