Il futuro del sistema nazionale nell' educazione ambientale tra qualità culturale dei territori e ricerca della sostenibilità

ATO con una una relazione introduttiva
Dei Boris Zobel
Che perché si o quelli vocazione ambientale non ha bisogno di presentazioni però lo presento lo stesso che il direttore del consorzio di Pra Catinat centro di educazione ambientale dalla mille novecentottantaquattro
Se non sbaglio avendo fatto il ventennale del due mila e quattro dire che questi tre
I conti tornano
Da
A ottantatré grava perché ha fatto nel due mila e quattro e quindi
Il ventennale
Dopo come sapete ci riuniamo in tre gruppi di lavoro abbiamo visto un po'la le presenze nei gruppi abbiamo pensato opportuno diciamo di sciogliere d'autorità il quarto gruppo quindi invitiamo le persone che si erano iscritte con che erano poche che se ne scritta quel gruppo iscriversi agli altri tre gruppi
Quindi tre gruppi sono partecipazione relazione capitale sociale
Secondo gruppo i beni comuni e la l'azione educativa terzo gruppo le politiche pubbliche le strategie istituzionali
Questi gruppi sono in realtà introdotti Giada dalle questioni che abbiamo sollevato in mattinata e in parte adesso saranno introdotti dalle questioni che porrà Boris nella nella discussione
Pensiamo che per i gruppi di lavoro si hanno sufficiente circa un'ora e mezza
Di lavoro jump Charlie iniziali verso le quattro e ventiquattro e mezza fino alle sei poi ci riuniamo in plenaria dall'introduzione di Franco Lorenzoni poi l'intervento del sottosegretario Marchetti e poi proseguiamo con la discussione che ovviamente sarà o anche un modo per riportare in plenaria le cose discusse nei gruppi e per arricchire la discussione prevediamo le conclusioni intorno alle diciannove
La tecnologia è pronto tutto pronto
Allora possiamo cominciare la parola Boris Zobel
Buongiorno
Buon pomeriggio cioè io cercherò di rappresentare dal mio punto di vista una un'argomentazione rispetto a dei temi che incroceranno l'educazione con l'ambiente e la sostenibilità
La partecipazione
E i beni comuni
Trattando in un modo
Col tentativo di di argomentazione sequenziale molti temi che sono già emersi questa mattina quindi con questo si segna il fatto che il tema e il modo di affrontarlo sono almeno da questa sala già abbastanza condivise
Questo sfondo logica positiva perché si è parlato nella presentazione anche stamattina del Consorzio per la catena e allora il Consorzio per la catena e un sono due strutture questa è una delle due costruite molti anni fa e ristrutturate e sono diventati Centro educazione laboratori per una società sostenibile e queste solo una solo strutture della Regione Piemonte fare un servizio per la Regione Piemonte ed è in queste strutture
Che si sono elaborate cose confrontate poi sì a livello regionale che nazionale da questa struttura
Si vede
Il mare viene via e io ho voluto appunto usare il mare l'inedia
Come sfondo
Parto da questa affermazione di Paul Valé Ry perché anche stamattina abbiamo detto che ci vuole una prospettiva di futuro per poter ragionare di educazione ma
Valéry diceva siamo in un'epoca in cui anche il futuro non è più quella quello di una volta
E magari scriveva negli anni Sessanta non oggi che pure già allora c'era questo allora la domanda e che anche l'ambiente non è più quello di una volta non tanto all'ambiente in senso fisico ma quell'idea di ambiente che si orienta ci fa scegliere si fa muovere
E allora potremmo
Partire
Partendo da una libro
Uscito nel due mila e cinque
Da delle definizioni di ambiente come si sono trasformate nel tempo per successivi inclusioni non in alternativa una all'altra si è partiti da insieme delle risorse naturali
Per arrivare a un ambiente che era visto come interazione fra risorse naturali elettività umano
L'insieme delle risorse naturali nella prima accezione era dedicato alla conservazione alla difesa
Della della natura
E qualcuno interpretava questo difesa quasi come una sineddoche cioè sì difende un pezzo di natura un parco per significare la necessità di difendere tutta la natura
Tutto l'ecosistema ma di fatto probabilmente non bastava questa sì mediocre
Per produrre degli effetti operativi
E neppure l'interazione cioè il conoscere questi interazione porre l'attenzione soprattutto al fatto che sono le attività umane che incidono sullo risorse
E quindi per trattare di risorse si deve trattare di attività umane
Si è passati poi una concezione di ambiente che può essere descritta come l'insieme lecco socio sistema
Di tutte le risorse disponibili e in cui la partecipazione
E finalizzata a condividere e a ripartire equamente non le risorse ma la responsabilità sulla risorse sulla gestione delle risorse
Però
Il parlare di ambiente rimandare come spesso si fa
Alla questione dell'ecco sistema lecco sotto sistema
Parte si è partiti riparte ancora oggi dall'ambiente naturale
E il passaggio difficile e di arrivare al nostro ambiente naturale
Chiederci quale l'ambiente in cui naturalmente noi umani individui e società Quiliano
Quindi nostro come ambiente e corretti di individui di cittadini
Di società locali
Fino arrivare alla dimensione globale
E tutto questo come non un sovrapporsi di piano indipendenti di attori e di risorse indipendenti ma come un qualcosa di estremamente intrecciato
Allora l'ambiente potremmo perfino i interpretarlo utilizzarlo come un indicatore
Della sostenibilità
Potremmo dire
Delle interazioni della nostra specie nelle sue organizzazioni sociali
Rispetto al all'ambiente in cui vive la sua nicchia ecologica che ormai e uguale corrisponde al mondo intero
E in questa dimensione chiederci chi e cosa si distrugge quando si distrugge qualcosa
Cosa conservare e difendere
Mettendo in evidenza che fra le cose fra virgolette non ci sono solo le cose fisiche ma le cose anche in materiale
E
Il in questa andare a cercare le responsabilità
Cosa e chi distrugge o cose di chi conserva
Molto spesso
Siamo portati a aderire a delle maggioranze
Anche quando non sono maggioranze ma sono comunque molti che la possono pensare come noi e fermarci a questa condivisione di un'idea comune
Addirittura c'abbiamo il rischio che questo conformarsi che qualcuno
Gustavo Zagrebelsky dicono di qualche mese fa chiamava
Anzi in un libro
Chiamava ululare coi lupi il lo stare in gruppo come aumento di forza
Può essere riferito dell'ideologia
Quindi a movimenti culturali che vengono usati molto difensivo o in modo da uniformare i pensieri e non al per fissare di una di tradurli in azioni condivise
Questi sono dei rischi delle difficoltà che abbiamo
Invece occorrerebbe riuscire a individuarsi ciascuno
Come cittadino cittadino attivo la cittadinanza attiva la sentiamo dire ma è difficile poi
Comprendere cosa vuol dire operativamente
E a questa città e non sa attiva aggiungiamo la responsabilità e la consapevolezza
Responsabilità che può essere riferita verso se stessi io rispondo a me stesso
In quanto vi sono individuate riconosciuto come parte
Ma anche una responsabilità verso gli altri tutto il il resto che e tutto l'ecosistema
Però questo binomio
Che è abbastanza complesso
Perché la consapevolezza
Non corrisponde automaticamente alla responsabilità questo un punto critico pensiamo che otto sia sufficiente
Informare
Spingere a
Sr coscienti di alcuni fenomeni e che questo sia sufficiente a far sì che ciascuno si sente di dover rispondere a se stesso e agli altri del proprio ruolo rispetto a questi fenomeni
Lanza del del vasto un ambientalista ante litteram diceva
Usava questa immagine credi di poter scacciare questo bruco bene ecco fatto non era difficile
Bene
Ora li fai il bruco allora il passaggio
Che secondo me che straordinario di questa piccola immagine e che c'è una complessità fragile
Che non può essere
Resa consapevole e dare come esito una nostra responsabilità complementare rifare il bruco rifare un po'fare un batterio
Fare un pezzo di DNA sono cose ancora non alla portata dell'uomo mentre sono facilmente alla proseguono quegli schiacciare un bruco
Più difficile eliminare un batterio
Ma
Questa è la dimensione di una consapevolezza
Non consapevole potrei dire
Quella che Peterson chiamava saggezza sistemica che può essere prodotta da un un'immagine da un'esperienza indicibile
In un bosco in mezzo al traffico cittadino
Ma che cita una sensazione di partecipazione che non è
Prodotta da una somma di informazioni
E questo vale sia appunto per l'ambiente umano come per l'ambiente non umano
Dunque un po'di scienziati americani fisici
L'istituto di ricerca sugli isotopi atomici
Scrive
Una domanda che ogni individuo quando si trova per esempio a sentirsi impotente o potente di fronte alla tecnologia di fronte a una situazione
Siamo in un vuoto
La terra le risorse sono solo materie
Il loro uso una semplice usura oppure
Ecco i dieci miliardi di miliardi di atto mi sono tutti di seconda mano
Non ci può essere nulla se non calato dall'uomo ex-novo con qualche tecnica di manipolazione ma noi i legami con il tutto li potremmo verificare pensando a come siamo costituiti e come questo
Rimandi a di ha molti più
Termini di realtà all'affermazione di Prospero che siamo fatti della stessa materia dei nostri sogni
Questi questi scienziati via americani sostengono che siamo figli unici leader Cosimo che portiamo dentro di noi dei pezzi del cosmo
C'è una stessa identità fra cielo e terra
E come diceva Bezzon non possono esistere organismi isolati
Bensì solo organismi del proprio ambiente quindi non possono che esistere individui nel proprio ambiente il loro ambiente e il territorio nelle sue complessità
Quindi non possono che esistere territori nel proprio mondo il mondo e l'ambiente delle nostre piccole patrie
Che i nostri
Territori di appartenenza di vita di lavoro
E questo quindi rimette in evidenza il problema dei legami
Aristotele diceva già a suo tempo che e lo schiavo quello che non ha legami che può essere usato dappertutto a fare qualsiasi cosa
E invece l'uomo libero e colui che ha molti legami molti obblighi verso gli altri la città e luogo in cui vive
Solo che oggi abbiamo questa questo mito Vasco Rossi usato in modo parziale in una pubblicità
Scrive dice il cantante
Che occorre potersi distinguere
Essere soltanto a rispondere solo se stessi
E questo è possibile perché i legami questo è una pubblicità di un telefonino non dice
Queste pubblicità che per poter essere così occorre avere campo un telefonino qualcuno cui telefonare dei ripetitori delle energie per ricaricare le batterie una tecnologia e così via sembra che
Un oggetto magico permetta di rispondere solo a se stessi e così tanti altri
Strumenti tecnologici
E questo perché i legami non si vedono e quindi
Si passano e si negano
Eppure anche se non lo sappiamo noi viviamo in un luogo comune cioè un luogo in comune
E quindi
Dovremo lottare lavorare per costruirci mantenere e valorizzare un bene comune
C'è un libro uscito l'altra nocche descrive molto bene
L'attuale situazione dei beni comuni
Io qua non faccio una trattazione sistematica chiaramente di gioco uno veloce descrizione di quali sono secondo questi autori in particolare
E evidenzio come per bene comune per esempio l'acqua non basta pensare all'acqua
Che scorre bisogna pensare alle forme di gestione di questo bene
Alle persone ed organizzazioni eletti che non logiche che ne fanno la gestione questo e il bene comune acqua nel Complesso
E tutto questo non sono o almeno non dovrebbero diventare merci
Ci sono infatti beni comuni globali non solo materiali ma anche immateriali come la conoscenza e poi ci sono i i beni comuni sociali servizi quelli che ci permettono oggi di sopravvivere
E che sono uno degli elementi fondamentali del legame sociale
Il rapporto servizi pubblici istituzioni legame sociale cittadini è un legame di nuovo molto poco visto
Si può dire che sia un pluri verso quello dei beni comuni
Vanno appunto dall'ambiente naturale alla vita all'ambiente sociale anche le leggi i servizi e le istituzioni
Pensate che c'è un libro Di Carlo Donolo che si intitola l'intelligenza delle istituzioni che descrive come il fatto che noi oggi possiamo salire in auto
Ed è vero che
Dei sistemi di difesa della nostra incolumità sistemi tecnologici
Sia stato un effetto del delle istituzioni dei controlli degli obblighi delle delle direttive i famosi i testi gli euro
Uno due adesso siamo quasi al sei servono in questo senso allora tutto questo è un bene comune
La distruzione di questo vorrebbe dire che ciascuno
Si rimette a muoversi nel mondo senza nessuna regola
Anche le strade su un bene comune forse le autostrade non del tutto almeno le strade si permettono
Di comunicare e di muoverci
Allora sono così necessarie per vivere
Necessarie per convivere
Nel discorso della sostenibilità nel convivere
Anche con un dopo e tenendo conto del prima del nostro leader
E con questo allargamento del concetto di beni comuni si sono sono aumentati gli obblighi che noi abbiamo verso questi
Oggi di fatto il rischio che corrono tutti questi e che vengano spacciati come cose private quindi private a qualcuno che non può permetterselo
Mentre sono e questo è un articolo di Barbara Spinelli sulla Stampa di qualche settimana fa
Solo gli interessi generali che dovremmo provare a ricostruire
Le leggi le cose che il singolo non può tutelare da solo ma che deve tutelare come bene della società
Ma perché in un campo cioè in un al convegno del sull'educazione parliamo di beni comuni
Abbiamo visto che i beni comuni ineducazione citando alcuni vantaggi vantaggi di efficacia
Ci permettono di passare dalle compressioni generali discorsi generali
A delle comprensione locali cioè ci impiccano
E ci interessa un livello generale Nacci implicano poi anche a livello personale potrebbero
Potremmo accorgerci di essere implicati fino a livello personale
Quindi passiamo da un bel disegno di Eco socio sistema io Camoranesi oggi tanti altri autori
Alla struttura che connette di Gregori Bezzon per arrivare al nostro ecosistema quello
Di in cui viviamo ma soprattutto in cui noi Aggiano visto che già stamattina si è posto
Questo problema
Quindi
Possiamo
Crederci in questo modo e quindi passare di nuovo al discorso collettivo
Ma
Come attori singoli come autori del proprio presente che devono cercare di conformarsi a uno luogo comune condividere insieme ad altri queste comprensione
E qui da queste e passare ad azioni progettazioni che non sono altro che delle
I de orientate al futuro
E qua rientra un discorso che spesso
Non abbiamo trattato per qualche forma di con delle con una difficoltà anche stamattina emergeva il discorso della politica un vantaggio del bene comune che mette in gioco la politica e anche qua
Cos'è la politica se la rivediamo
Ad origine
E certo la l'arte di governare ma e definita come arte di gestione dei beni comuni
Secondo e filosofo Savater
Se l'etica vuol dire star bene con se stessi e avere il coraggio di agire di conseguenza la politica invece cerca un accordo molto più difficile
Che il coordinamento e l'organizzazione tra molti Quito che riguarda morti
è una sfida necessaria e la condizione per vivere insieme
Allora
Qual è il nodo che stamattina è già uscito molte volte
E che ci serve una politica
Cioè una tendenza della società
Che venga rappresentata con delle politiche cioè delle strategie che sia in qualche modo in raccordo con le strategie educative
Stamattina è stato usato l'esempio del villaggio riunioni per educare un bambino ci vuole un villaggio
Il filosofo
Con la cosa scrive un polacco scritto che le virtù si apprendono in ambienti in cui sono praticate non si possono apprendere dai manuali
Occorre un ambiente in cui si dimostri vengano fanno parte di quell'ambiente della vita
E c'è una formula che vi ho riportato deve è una formula che nato nel nell'ambito della promozione della salute
E che io ho tradotto nella
Della sostenibilità potremmo metterci altri nomi
E dice che nella sostenibilità
Sia sia un miglioramento delle condizioni di sostenibilità della presenza dell'uomo nel mondo delle attività produttive eccetera eccetera
Questo sei educazione alla sostenibilità
Si moltiplica cioè si incrementa con una politica di sostenibilità
E la politica la possiamo intendere sia a livello di politiche generali ma anche di politiche personali
Cioè di scelte su come ciascuno di noi noi singoli gruppi sortita locali riescano a tradurre riescono a tradurre io progetti e quindi in trasformazione della realtà
Ciò che noi come educatori proponiamo dei nostri contesti educativi
D'altra parte le tendenze di una società si producono per somma
Delle azioni e pensieri dei forti
Temo delle scelte
Anche se come diceva Brecht
Pessimistica mente
Rischiamo continuare a pensare che il il futuro
Sì è un qualcosa in cui non c'è niente degno di nota il presente e l'unica
Cosa qui posti nella quale possiamo progettare
A tutto ciò la proposta che io sono in grado di fare anche visto lo sviluppo del pomeriggio i gruppi di lavoro e di cominciare subito su questi temi
Educazione sostenibilità beni comuni politica
E in un consapevolezza che
Sì è razionale che anche emotiva
Cominciare dialogare riflettere
Hannah Arendt
Ci insegna che il dialogo e con costante scambio di parole che punire può unire i cittadini nella polis
E che in questo dialogo che si occupa di un mondo in comune
Permette di far diventare umane
Delle cose che se non ne trattiamo insieme sembrano staccate
Sembrano non di nostra
Non sembrano legate
E quindi la prima idea quella di cominciare a fare di questi temi e dei beni comuni un costante argomento discorso fra noi
Allora vediamo la cittadinanza
Che assumo un altro un particolare ruolo
Intanto perché noi dobbiamo provare
Da questa cittadinanza attiva riuscirà ad allargarsi anche alla città di non saprà sita altrimenti stiamo in quella situazione di ululare coi lupi dei cittadini attivi
Minoranze
Felici ma paralizzate
E quindi attiva e che aumenti la sua attivazione riuscendo a coinvolgere gli altri con alleanze
Diminuendo la facilità diminuendo diciamo il il rischio di Caterina antagonismi dettati dalle nostre necessità di appartenenza di distinzione
E questa locale e globale lo sapete tutti uno degli slogan
Di Legambiente ma
Aggiungiamo oggi
Però nel Tarja nel senso di Ernesto Balducci l'uomo oggi e planetario
Ma se non è attivo soltanto richiamandosi movimenti
O in riunioni come questa
Dei territori all'Ytzhak te cioè noi ci troviamo forse d'accordo ma siamo arrivati da tutte le parti d'Italia
Dovremmo riuscire a lanciare processi di dialogo nel territorio in cui abitiamo e lavoriamo legandoci ai processi di quel territorio
E allora
Di questo se ne parlerà poi domani ma
Questi territori diventano la possono diventare laboratorio di sostenibilità
Cioè
Possono diventare luoghi in cui le virtù siano esercitabili ma anche Sir citate cioè devono essere laboratori
Lontani dalla realtà dei pezzi di realtà
I pezzi in cui progettare
Trasformazione del territorio mentre si progettano così realizzano attività educative
Devono diventare luoghi comuni
Luoghi in comune
E soltanto in questo modo
Potranno essere dei villaggi che educano ciò è che insieme a noi
Dimostrano la possibilità di vivere insieme di produrre un maggiore livello di sostenibilità tanti gestire i beni comuni non in teoria sui manuali ma in concretezza
Quindi
Come cittadini attivi come il dialogo costruisce la polis possono essere laboratori di democrazia
E questi sono i temi del pomeriggio
Partecipazione convivenza
Ma ribadisco di politica dobbiamo riappropriarci nei territori
Della politica a livello delle persone e dei gruppi la nostra politica che arriva fino alla politica con la T maiuscola
E
Con questo immaginarci all'interesse generale
Che deve riuscire ed è un lavori immanente
A coniugarsi cioè essere sostenibile con interesse locale
Perché molto spesso questi due interessi stanno su tavoli diversi a livelli generali astratti si parla del primo nelle dimensioni per esempio oppure un assessorato si occupa di uno è un altro assessorato si occupa dell'altro
In questo modo i territori possono diventare laboratorio di educazione ma dobbiamo in qualche modo organizzarci con alleanze sempre più vaste per
Io credo lavorare anche a livello locale dei territori in questa dimensione grazie
Passiamo allora
Ai gruppi credo e spero che sia indicato all'ingresso dove in quali sale si tengono ovviamente non in questa
Ci rivediamo qui alle
Ricominciamo alle sei meno dieci diciamo al diciotto per iniziare la plenaria
L'organizzazione di ricerca e formazione che in questo caso con Legambiente
Come Spoleto alla Regione ha di fatto organizzato questo appuntamento
Ci siamo divisi
Fra i gruppi per in qualche modo animare condurre per quanto possibile ma anche ovviamente in modo orizzontale come si dice
Il lavoro stesso
Abbiamo
Como riferimento complessivo come si è detto anche prima gli interventi che stamattina voi molti di voi ovviamente operano perché la valutazione ambientale non solo quindi diversi dei temi che si stanno ponendo oggi pomeriggio sono in qualche modo all'ordine del giorno sia di di azioni di pratiche di sollecitazioni anche di critiche evidentemente
Volevamo partire da una
Sollecitazione ma giusto per contestualizzare
Questo gruppo
Però a mettere in relazione il tema dalla partecipazione con me
Le relazioni legami come se detto anche poco fa dall'intervento Isobel
Ecco un altro concetto che di fatto emerge ma che è stato attraversando compiutamente molti degli studi
Non so sull'educazione ambientale sua sostenibilità ma delle scienze sociali in genere era il tema del capitale sociale
Avremo ragionare insieme a voi
L'apporto soprattutto delle binomio protagonismo e serve a registrare radio radicale no proprio non si sente bene
Adesso non mettiamo un po'ombre o
Con l'altoparlante
Che veniva a Varedo
Di di fatto questo questo Briolo protagonismo e relazioni ovviamente al al tema complessivo dello sviluppo socioculturale poi di quello di cui ci stiamo occupando anche questa occasione
Alla partecipazione
Signor forse bene cogliere contestualizzarle in ordine
Almeno due grandi questioni una è quella mi riferisco in particolare alla relazione Zobel ha come le dinamiche della società e quindi la le dinamiche relativa anche la cura o meno dei nostri beni ci sono voluti negli anni Venti diciamo c'è una complessiva
Che sta determinando difficoltà oggettive insomma no
Impedimenti
Nella è possibile a di prefigurare da subito per il futuro
Una una situazione uno sviluppo così dice sostenente quindi sono le questioni in gioco
Che vanno poi condizionare o meno
L'esigenza di un maggiore protagonismo e quindi di una partecipazione e di una cittadinanza attiva
In tutto questo se l'impatto più o meno consapevole ma volte molto spesso abitudinario dello strazio insomma quindi se siamo in questo senso come si diceva interdipendenti sempre di più e non rapporto reciprocità anche se non me lo vogliamo quindi questa idea di destino comune o di grande come nel sociale come qualcuno ha detto
è nella realtà delle cose insomma qui non siamo più in questo senso per certi aspetti isolate dall'altra
E questo può essere un'opportunità un riferimento alla parte c'è un'azione al protagonismo e che il il tema della soggettività
Cioè della capacità delle persone degli individui poi molto di più in forma organizzata di essere attori nelle dinamiche dalla società è fortemente aumentata questo sia perché
Ci sarà una crescita così aveva sei culturale insomma no no di massa le informazioni circolano le opportunità
Di costruirsi anche conoscenze sono aumentate e in tutto questo le politiche ambientali hanno dato il loro contributo perché essendo per definizione questioni collettive
E veicolando anche in questi anni attraverso non solo tema Sveva terzo le politiche pubbliche ma molto attraverso l'organizzazione anche sociali sia hanno favorito il lordosi consenso critico insomma quindi da questo punto di vista ci sono delle dinamiche che su Tuttolibri mentali fanno in qualche modo intravedere la possibilità di praticare
Come sta approvando
A sollecitare anche oggi pomeriggio sta sono stati di luoghi di laboratori di esperienze di pratiche in cui riconnette alci
E righe aprire effettivamente quello che stiamo condividendo che non condividiamo
Dove ci troviamo e che tipo anche di futuro possiamo prefigurare insieme
E tutto questo la partecipazione mette fortemente in evidenza il ruolo degli attori
Quindi a trattare dei problemi pubblici
La sfera pubblica complessiva dei dei problemi era stato sì ma non è solo più l'attore istituzionale Toro politico
Ma sono molti odiatori che più o meno
In termini di corrispondenza di reciprocità di condivisione agiscono al di là anche delle stesse politiche
O consapevolezze che avvengono a livello appunto di di politici quindi c'è una molti attore recita in gioco che va capita sottotono a capire come ricondurla a anche qui visioni regole
Rappresentazione e realtà condivise problema molto ovviamente complessa soprattutto se mettiamo in gioco la componente economica cioè gli attori economici
Rispetto alla capacità di prefigurare anche con loro in modo attivo un futuro sostenibile
Ho gli altri due passaggi non voglio parte Lanfranco perché poi il riferimento all'esperienza che concreta quello che stiamo di fatto tutti noi vento nelle nostre realtà
Da un lato la la ricchezza il contributo che diverse la partecipazione anche il protagonismo collettivo porta dietro perché il dialogo come si accennava il confronto fa emergere i punti di vista differenti interessi più o meno sottesi su una dalla questione
Su un dato problema
Aumenti alla comprensione
Fra chi si confronta in questo senso
Alimenta il tema la fiducia
Con l'altra componente sempre di più presente
Nelle nostre dinamiche molte delle modalità con cui si costruiscono su anche politiche
O strategia addirittura anche economiche si fondano sulla sulla fiducia
Fra soggetti economici che magari condividono strategico tutto questo non è sempre positivo perché se prendiamo esempio
La finanza quello che avvenuto anche in Italia da queste forme di reciprocità
Di corrispondenza non sono sempre positive
La domanda capire come invece la fiducia fondata su altri leader reso altre consapevolezze sorta di condivisioni può essere di aiuto
Per tutti quindi per l'interesse generale
Da questo punto di vista chiuso sul capitale sociale
Mette in gioco il tema delle relazioni le le diciamo
Ci sono un anche di diverse scuole di pensiero ma i due riferimenti
Degli studiosi portano alle già interpretare sia via sociale come siano dotazione individuale cioè il sistema delle relazioni
Che io ho disposizione per agire
Per territorio per esprimere i miei interessi per esprimo il mio lavoro e professionalità il mio modo di pensare il benessere e la qualità della vita qui possono essere professionale istituzionali tecniche
Amicali e così via
C'è un altro fronte di ricerche e di di lavoro che Inter perché avere sociale come dotazione più collettiva è tempo il tema anche di questi due giorni cioè i temi comuni allora quanto il capitale sociale quindi la condivisione di un'identità territoriale
La memoria riferimento a memoria le tradizioni al modo di operare che c'è stato nel negli anni sei un territorio possono diventare capitale sociale quindi una ricchezza una dotazione per la collettività
A questo si aggancia evidentemente il tema della protagonismo la cittadinanza ora c'è no duplice letture dalla Zobel adesso una sorta di cittadinanza attiva
Che può essere anche critica perché nel modo con cui noi diciamo produciamo
Tecnicamente colpito disordine impatto
Effetti sull'ambiente
Automatismi che non ci fanno certo recuperare un senso la realtà della cura dalla quale deve la vita al fatto di prendere comunemente la macchina perché purtroppo in Italia i servizi pubblici sono quello che sono
Ed era talmente parte integrante del nostro modo di agire insomma
So quale voi riflettiamo Vaughn sorbire una sorta di in questo senso Cittadinanzattiva che evidentemente a una componente critica ma c'è tutto un versante in verità
Su questo codivido parzialmente lettore dava Zobel
Ti site anzi a dire che comunque si esprime più che un è una virtù nel senso di
Crescita di consapevolezza da parte delle persone dell'esistenza di problemi e del fatto che siamo collegati che nostro agire
Produce impatti e così via che dobbiamo cambiare delle cose eccetera c'è anche molti autori riferendosi alla realtà Inter con la cittadinanza ti opero come modo di essere dei cittadini che con più facilità
Anche qui però poste in condizioni di poter esprimere una si organizzano esprimono responsabilità intervengono sul territorio non sembra o evidentemente sono ascoltati
Si relaziona così del positivamente con le istituzioni
E così via però
La storia di questi ultimi decenti e la conoscenza di una moltitudine espressione di queste forme di di organizzazione anche spontanea sta a dimostrare che come una sorta di substrato di di capacità
Di attitudini ci siano si tratta di fare in modo che queste azioni anche a volte isolate o addirittura individuale cioè quante persone anche individualmente rispetto dei disservizi pubblici intervengono o si organizzano porto l'esempio perché c'è vicino via Foligno vettura legato alla la i treni agli orari potuto per i pendolari
Quelli non era così facile ho immediato diversi decenni fa organizzarsi in quel modo se il fatto di condividere una situazione una lettura del problema siamo trattati male gli orari non vengono rispettati i costi sono eccessivi
Nel pendolo arriva soprattutto la grande città organizziamoci
E nel caso specifico questo comitato è diventato un interlocutore
Come dire specifico politico della di Trenitalia
Per fortuna sopportato anche l'amministrazione comunale non sembra questa viene Toto lire la moltitudine di queste situazioni
C'è evidente non penso anche se delle esperienze vostre ma comunque sia dalla dalla casistica e possiamo leggere anche attraverso i testi eccetera ma anche per esperienza personale
Il protagonismo comunque avviene allora si tratta di capire rileggendo il tutto come dal punto di vista ritorniamo
Al confronto per noi per questo gruppo
Come il tema della partecipazione di un certo tipo di legami di relazioni dentro la posso di coltivare ecco
Relazioni sociali ovviamente dinamiche non non sempre strutturate
Il fare in modo di condividere appartenenze anche territoriale eccetera può favorire un orientamento verso la sostenibilità Audi proponiamo
Diciamo due livelli di confronto
Il primo proviamo a leggere insieme l'esistente c'era rispetto ma le vostre esperienze
Non solo legate alla componente educativa ma anche proprio come vita anche normale quindi nel per i vostri territori
In qualche modo come si muove non si muore tristemente
Azioni interventi intorno a questi temi
Allora cerchiamo di capire insieme sua base rivelò che la vostra esperienza
Gli affetti i riscontri ma anche i luoghi in cui si praticano non pratico ad esempio la partecipazione legami relazioni dove si possono condividere analisi otto comunque concordare insieme progetti d'intervento capire anche le modalità con cui si esprimono
O meno
Certe relazioni
Sul territorio sodo relazioni che investono su temi importanti e su questioni collettive come lo sviluppo sostenibile solo alcuni attori alcuni soggetti c'è un orientamento più orizzontale
E quindi vengono investire anche le organizzazioni dei singoli cittadini a partecipare in modo attivo
Ad affrontare e insieme a risolvere i problemi contare delle ore e così via insoliti
Mi non diamo di presentare le vostre esperienze a parte
Di dire il nome il cognome insomma da dove provenire dell'organizzazione lentamente a cui fate riferimento va leggere insieme quindi leggere personalmente l'attrezzo se esperienza umana e anche evidentemente professionale come in qualche modo questi temi
Vengono più o meno agiti
E si esprimono si evidenziano nelle nei vostri territori perché aprire e per confrontarci ora evidentemente anche con me
Le proposte e quindi su che cosa sarebbe importante puntare quale strategia sarebbe importante o migliorare
Ho realizzare ex nuovo e così via quindi
A titolo di accesso insomma che abbiamo anche insieme il versante propositivo che un po'anche andino il cuore del convegno di oggi di domani cioè capire in questo senso il sistema delle dotazioni ambientale torniamo a questo può prefigurarsi un futuro leggendo insieme l'esistente le criticità i punti deboli ma anche le gli elementi di forza quello su cui si sta a argento già forse non sempre in modo sistemico ma evidentemente il futuro e quindi su che cosa puntare come sistema che che o si sta sempre più diversificato non sempre raccordato come ci siamo detti anche stamattina
Quindi se la cosa spero sia abbastanza chiara
Chi vuole corrente la parola rivoltelle il microfono solo per la registrazione dire il nome e cognome la provenienza tra l'organizzazione cerchiamo quanto si vede tutti quanti di poter esprimere
Il proprio punto di vista ecco
Invece notiamo le cose fare anche lettori portano
Tre sono insegnante richiamo Nardone Anna Maria
Dico a Spoleto qui in centro storico mentre lei parlava io pensavo
Un'esperienza che ho fatto direttamente per quanto riguarda la mobilità alternativa
Il Comune di Spoleto
A rivolgendosi alla cittadinanza e le associazioni
A con riferimento al all'apertura quindi l'inaugurazione del primo parcheggio chiedeva quindi proposte relative alla circolazione nel centro storico quindi ho partecipato a un comitato di residenti del centro storico
Insieme abbiamo fatto la nostra proposta no per dire e parla di cittadinanza attiva di partecipazione e quindi la partecipazione c'è quando c'è l'interesse e io che ho investito comprato casa in centro storico ci vivo a Spoleto prescelta cinque anni Mentor tantissima vere una buona qualità della vita quindi aria pulita non avere traffico
E così io avendo l'interesse ho partecipato
A questo Comitato No questa per esempio la mia esperienza poi non so se ci sono altre esperienze
Da condividere quindi passo la parola chi vuole intervenire
Grella Parco Regionale dell'Appia Antica Roma
Secondo me dovremmo partire dal presupposto del riconoscimento della partecipazione sul senso di riconoscimento la partecipazione quando questa sostanzialmente diventa poiché realtà o suggerimento scontro con la politica
La partecipazione o la partecipazione cittadine definitela come volete perché non credo che sia questo qui il problema è il riconoscimento del potere forte chi è più forte vince la battaglia allora il cittadino che partecipa è in realtà assimilabile ad un potere forte
Se e questa situazione qui la politica è realtà
Deve sciogliere la sua ambiguità che realtà chiama i cittadini lo chiama le istituzioni e le associazioni eccetera alla chiamata generale quando non sa proporre quando non ha più l'ideologia che da una determinata scelto da un determinato tipo di Indirizzo
E di conseguenza si trova nel vuoto dell'indirizzo politico non c'è più l'indicazione a lungo raggio a lungo termine c'è la politica del giorno per giorno
Quindi si chiama cittadino
Per il parcheggio si chiama al cittadino per alla pedonalizzazione di un breve tratto o per un programma didattico minimo relativo a piccole parole d'ordine
E non un progetto a lungo termine in cui il cittadino è realmente partecipe è realmente funzionale anche ad un sistema stesso questa è una problema forte che di nuovo la politica manca sotto questo punto di vista Quiché
Fin quando ha bisogno prende pretende dal cittadino la partecipazione ma quando deve essere realmente protagonista della politica gli si dice tranquillamente il tuo potere già lei svolto quando sei entrato all'interno della cabina la partecipazione oltre o un momento di debolezza della politica o perdita di tempo
Della politica stessa quando praticamente le faceva riferimento
Alle scelte delle Ferrovie dello Stato queste fino a pochissimo tempo fa non c'erano questa dei questa necessità di chiamare al cittadino OPA anche di organizzare il cittadino stesso
Per quanto riguarda i brevi tratti di di ferrovia cioè la ferrovia PID pendolare perché in realtà tutta la linea ferroviaria da pendolare oggi in cui la scelta della politica è quello di far passare prima i treni a lungo d'a lunga tratta e s o roba di questo genere i pendolari vanno a finire all'ultimo da all'ultimo a posto allora il cittadino li dovrebbe essere consapevoli di anche lui di essere un uno protagonista con la P maiuscola di essere soltanto quello che ti dice se noi chiudiamo
Quella passaggio pedonale che molto probabilmente ci passa soltanto Antonio con la la sua mucca forse recuperiamo qualche minuto forse riusciamo ad arrivare a Terni o a o altre località vostre qui di di snodo e quindi recuperiamo poi per arrivare a Roma quei dieci quindici minuti
Al giorno che per noi son trauma ma sono palliativi sono dei surrogati in realtà torno a ripetere il problema o la proposta principale quello lì di riuscire a determinare l'effettiva funzione cioè dall'effettivo potere
Della partecipazione del cittadino e su questo la politica purtroppo non è chiara ma su questo i cittadini dovrebbero abbastanza bello bastonare
Perché se noi che lavoriamo all'interno dei parchi di conseguenza nel territorio all'interno delle scuole
A fare abbastanza veloce per non rubare il tempo alle persone dobbiamo entrare all'interno delle classi faccio un esempio consumo sostenibile uso sostenibile
O attività sostenibile definita anche questa come volete ma poi quando usciamo abbiamo l'entità governativa tessili minimizza tutta all'interno di uno slogan compra
Perché solo in quel modo consuma perché solo in quel modo la l'economia d'una nazione va avanti e ti battiamo le mani e gli altri di dicono grazie
Vuol dire che l'azione che svolge un parco e funzionari d'un parco il funzionare un cittadino che a quel punto non prende più la macchina
Per realtà antagoniste sovversivo allora se la sovversivi ITA del territorio la sovversivi da dei cittadini eh poi di fatto l'elemento fondamentale del proprio benessere divida
Allora deve essere riconosciuta la sovversivi da individuale del cittadino chiaramente sovversivi da politici
Ma qui c'è un tema fondamentale della partecipazione c'è la intanto innanzitutto capacità di ti incidere cioè senza se se come cittadini organizzazione se chiamato
Anche a volte per questioni particolari ancora di più per questioni più complesse
Su tutti i politici chi chiama che sono stati spesso destituzione devo mettere in condizione di chiarire
La possibilità di incidere voi sul processo decisionale quindi tu mi chiedi di esprimere un punto di vista l'autolettura anche del territorio delle dinamiche di quello che sta avvenendo in quel quartiere in quel in quel comune in quella regione poi però come faccio mi mette in condizioni di incidere e quindi non è solo una consultazione ma come si usa chiamava verso lo sviluppo e la democrazia deliberativa quindi il fatto che insieme condividiamo una lettura dell'esistente i problemi anche gli interessi
E il potere e la partecipazione a a un altro grande link comunque pregio che se praticata metti nel luce anche poteri più o meno evidenti no
Di trattare insieme i temi e prospettare insieme le soluzioni al di là dell'atto decisionale in sede perché non con deliberazioni dalle pensiamo solo alla scelta finale no all'atto che una Giunta fa altre esperienze invece mettono in ciò un processo ci arriviamo a quell'orientamento perché abbiamo condiviso magari confrontandosi discutendo avendo anche condivisa differenti sono era una cosa però comprendendo si forse riusciamo a trovare a prefigurare soluzione soddisfino più interessi più situazioni e probabilmente maggiormente lo sviluppo anche dei l'interesse generale o come ci stiamo dicendo i beni
Comune insomma è passato un servizio una risorsa naturale un ambiente antropizzato o può essere una città
Però è molto evidente nessuno problem solving sta centrando un tema
In termini di conflitto
E per conflitto il potere forte a il il ex assessorato al più politiche dei bambini e delle bambine non esiste più adesso è un ufficio che non c'ho più neanche una stanza all'interno del Piano regolatore generale di Roma
A mi invece le politiche per i cani che pratichi circoscritta all'interno delle città comporta un problema serio andare abbastanza grande ha tolto praticamente il potere all'assessorato di politiche dei bambini e delle bambine allora lì in realtà la politica decide finalmente qualche volta anche su una d'accordo non è d'accordo chi privilegiare quindi il bambino dà fastidio tutto sommato perché è un progetto a lungo termine il suo calare col suo essere all'interno di una città che dovrebbe creare delle maggiori attenzioni il bambino va tolto
Il bambino va scansato
E quindi le aree verdi le aree verdi sono per i cani non sono per i bambini
Le strade sicure non sono belle i bambini rimasero americani e quindi si chiede vigili urbani di non intervenire a multare chi fa fare la cacca sul marciapiede
All'interno delle scuole se ci sono delle aree verdi non sono più per i bambini ma sono a addirittura per portarci dentro chicane lì c'è una decisione della politica lì vai ad uno scontro o ad un'accettazione
Ma quando irrealtà tu hai tolto all'assessorato di politiche dei bambini e delle bambine addirittura proprio l'emblema stesso
Perché l'ho vista
Non si è più proprio riconosciuto in quanto tale il conflitto a bisognerebbe riuscire a capire l'entità iniziale cioè la Giunta se si trova all'interno dell'ambiente
Sull'ambiente o per l'ambiente a seconda dei io la posizione in cui io mi trovo do anche il tipo di disposti in quel caso la Giunta si è trovata direttamente a contrastare lo spazio Alberto Elli ha dato una risposta i cittadini si dovrebbero porre non solo in quella situazione
Ma quasi sempre
Si stanno dentro l'ambiente si stanno sull'ambiente quindi lo utilizzano stanno per l'ambiente
Questo e ti dà poi di fatto quel tipo delle strategie cioè la strategia io me l'ha detto a me la ritrovo a seconda del posizionando il mio posizionamento rispetto alla a alla problematica in quel caso lì la città ha risposto che meglio sacrificare i bambini
Che non i cani perché noi abbiamo il trauma più grande che dove portano a far fare i bisognini Gani negli spazi giochi dei bambini quindi evidentemente c'è un qualcosa di mentale di grosso ma anche e soprattutto di politica
Che trova assolutamente un fattore da sacrificare in questo caso il bando
Sì
No no fatica
Vent'anni
Allora
Io mi chiamo Marinella De Simone abito che a Spoleto anche se non da molto tempo
Sta facendo proprio un un lavoro di formazione con dei ragazzi che sono qui
Come esperimento in una scuola superiore che Spoleto dedicata all'etica e alla complessità soprattutto nel campo economico quindi proprio parliamo anche di quelle case questionari tu prima quindi sul problema del consumo che viene invece respinta proprio per agevolare la produzione così portare avanti l'economia quindi tutti questi preconcetti che comunque ormai ci appartengono
Istituzionalmente proprio a qualsiasi livello
Quello che mi piacerebbe aggiungere al dibattito che stiamo facendo un po'la prospettiva da cui si fa cioè e quando ne parliamo di capitale sociale in qualche modo parliamo di condivisione nati condivisione di quello che sappiamo di quello che siamo del nostro de la nostra vita quotidiana quando però poi parliamo di intervenire in ambito collettivo ci muoviamo quando c'è un interesse che può essere leso o che è già stato leso che dobbiamo difendere quindi entriamo automaticamente non livello diverso non più di condivisione collaborare con l'obiettivo comune ma difesa del nostra
Dei nostri beni in quindi non c'è una visione rispetto a quello che si diceva prima di bene comune il bene diventa comune quando c'è un interesse comune ma non come bene in sé da difendere da tutelare no per cui ecco che possono essere vanta avvantaggiati cani piuttosto che i bambini perché in quel momento il bene comune da difendere diventano i cani non più bambini
Quello che secondo me sarebbe bene invece provare a fare come sforzo alle Alpi individuale che poi si potrebbe riflettere prenda speranza anche dall'istituzionale e quella invece di provare a a spostarci un attimo dall'aspetto di interesse personale da difendere che certo l'ha sempre difeso da sempre
Tutelato a un concerto invece di bene comune che va al di là del nostro interesse specifico del nostro bisogno specifico di un parcheggio in centro come diceva prima Anna Maria
O dei cani che hanno bisogno di fare loro i loro bisognini in determinati luoghi portandoli poi via spazi ai bambini
Ma per la visione collettiva c'è una visione che riguarda sì i propri cani ma riguardi anche i bambini che riguardi il parcheggi in centro riguardi anche la viabilità globale diventa difficilissimo ovviamente
Ma è uno sforzo che bisognerebbe fare perché finché ci limitiamo ognuno a metterci da un lato e dire adesso io decido da che parte sto in questo momento mi interessa tutelare di abilità perché sono un pendolare piuttosto che tutelare invece la chiusura al centro perché abito in centro
Non se ne esce se non con continui richiami istituzioni che devono difendere il nostro punto di vista e quindi si continua a portare avanti un discorso di interesse anche a livello globale quindi la politica infondono rispecchiato che la nostra mentalità
Una cosa che volevo aggiungere su quello che dicevi tu prima agiscono in proposta di Parlato aveva cenato se l'aspetto della relazione che del protagonismo no su questo che è una cosa che da un lato sembra sembra quasi in contraddizione cioè non metto in cui noi pensiamo a relazionarci quindi lavorare sull'apporto fiduciaria con gli altri a lavorare su un discorso collettivo di bene comune come se perdesse nostro protagonismo è come se perdessimo i nostri interesse da difendere per capirci
Quello che stiamo cercando di portare avanti anche con con i ragazzi che sono qui e quello che proprio abbiamo deciso di fare per il momento è questo trio della nostra vita quindi dovunque capitolo portiamo avanti
E quello di lavorare su un concetto etico che si è un po'più allargata rispetto a quello che ho sentito proporre prima primo letto un attimo non mi ricordo la frase esatta ma insomma che l'etica è un star bene con se stessi e quindi gruppo il problema la politica deve lavorare sui beni comuni
A mio avviso nostro avviso letti che proprio invece avere questa visione individuale ma collettiva congiuntamente quindi avere una visione etica che sia il senso comune cioè il bene comune non l'aspetto sto bene con me stessa per per dal mio punto di vista pensare è molto più etico o o etico non è un più o meno ma etico pensare che posso star bene solo se
Sono l'ambiente cui tutti stanno bene
Non riesco a pensare due cose in maniera dicotomica nasca pensare che sia possibile star bene con se stessi e demandare poi ha un aspetto collettivo politico pubblico lo star bene comune
A mio avviso sta bene comune a che vedere con lo star bene individuale e viceversa
Non so se mi sono spiegata
è quella che io chiamerei una scommessa etica cioè i nomi non non non posso essere certo di ottenere un risultato il capitale sociale proprio questo io non posso sperare che la politica automaticamente recepisca quella che l'istanza che parte dal basso però devo fare
Perché se io scommetto su questo se se lo sono il primo a farlo sono soli prima mettermi in gioco a diventare attore su una scena pubblica
è non posso aspettare sempre che siano gli altri a farlo per me perché questo rientra in quello che dicevi tu prima io ho una un valore politico solamente in questa città il voto quando esco dalla cabina mio colore politico non esiste più
è questo secondo me è sbagliato in onore politico in ogni attimo della mia vita quindi nel difesa dell'ambiente diventa ogni ogni gesto che lo svago quotidianamente ogni cosa che io dico ogni cosa che faccio c'è il mio modo di essere quindi il modo in cui io divento attore
E quindi del sono protagonista in questo senso anche se non posso sapere l'effetto per quella scommessa però intanto lo faccio
Io mi chiamo Dario
Mi accompagna a lei
Sopraggiungere sono una cosa che anche su questo forse è un è una una piccolezza sulla su un concetto che è sempre quello di attore
Che io non ce la faccio più osso terminatore nel senso che comunque per me tanto restrittivo
Ci sono alcuni che usano già il termine di agente
Io utilizzerei agente generativo in questo senso ce ne siamo individui che
Secondo me hanno profondamente e anche se non lo sanno la possibilità di generare ogni volta che entrano in relazione con un altro soggetto con ambienti quest'anno lo stesso termine attore allora ragione perché questo un'illusione il termine attore
Secondo punto di vista estremamente riduttivo mi fa pensare a una persona che sta su una scena e ha un bel copione c'ha una bella scenografia lo usano dappertutto guarda nel mondo dell'organizzazione del mondo della politica dovunque
Anche se poi per attore si intende questo concerto collettivo di più persone
è una cosa estremamente riduttiva si partiva ognuno di noi genera in qualunque momento in qualunque istante genera qualcosa di dinanzi e mutevole
E questo per me è il concetto di relazione che mi fa pensare all'etica
Ovviamente è un punto di vista personale però già quando un esprime il termine
Abituando siti allenandosi ospita esprimere quel termine si rafforza valore e dà forza tutto ciò che fa all'interno della relazione questo era una piccola aggiunta perché secondo me ciò che dice Marinella legato profondamente acciocché ne possiamo fare per incidere tempo per tempo su questo e quindi a me piace proprio la quotidianità dell'etica del saper essere
Nella relazione quindi per me relazione significa questo né possibilità di generare in ogni istante tutto qua
Grazie
Dà anche un'idea di falsità cioè io in questo momento rido perché la battuta mi dice di ridere te invece quello che dicevi tu invece mi sembra abbastanza interessante molto interessante un romeno per quanto mi riguarda
Perché ha forse introduce un meccanismo nuovo c'è io non sono più un micro
Ma nella proprio nel mio passaggio quotidiano sono macro
Cioè non c'ho più una visione estremamente riduttiva come diceva lei sto sulla mia mattonelle faccio mio ballo della mattonella ma partecipa all'interno di un ballo che forse mi porta anche oltre quella mattonella poi non lo so se rimango fermo
O se faccio il Bazo il prevosto all'interno o cerco di essere all'interno d'un progetto magro quindi rifiuto una l'ottica estremamente riduttiva o parziale curdo rifiuto della parzialità del Progetto
Anche importanti ad esempio riguarda il sorgere della reiscrizione l'attore ma la ce lo siamo dicendo che avente insomma quel Tivoli
Di approccio insomma si era la capacità di comprendere
Le proprie potenzialità ma anche
Il talora anche vede legami quanto uno è in funzione anche di dove sta delle relazioni che ha ma anche la capacità di rendersi conto di poter attore Enzo in questo senso agire c'è quindi una cosa volesse matura un'intenzionalità che un assume anche in forma critica rispetto ad un'altra visione
Presuppone anche il tentativo di capire come può intervenire perché magari non ho le risorse o gli strumenti per lo fa per cui molto spesso
A volte ci si ferma che so alla denuncia la contestazione non è invece ad assumere un ruolo anche di governo quindi di apporto alla soluzione di un problema o in questo senso
Valutate che
In la politica le istituzioni
Non hanno favorito
La crescita di una
Possibilità di agire
E di fornire aspetti generati contributo risorse
Per i cittadini e per le organizzazioni che questo è un problema che sullo sfondo provvede lo stanno trattando anche dell'altro gruppo ma dal podestà la partecipazione l'altra cosa ce ne siamo stare in qualche modo invitati o cresciuti ho sollecitati a poter esprimere in positivo le nostre perché il seno assente licenze nostre saperi le nostre conoscenze in luoghi adatti effettivamente partecipativi in questo senso oppure c'è una sorta di ritardo
Di arroccamento anche oggi difficoltà come si diceva dalla parte delle istituzioni di chi dovrebbe anche no promuovere la partecipazione
A mantenersi propri poteri propri punti di forza
E non delegare non decentrare non mettersi in gioco insomma e questo mi sembra un altro aspetto che dove lo diceva volesse interessante perché rispetto alle prospettive si rilanciava anche oggi prima intervento Isobel
Identifichiamo dei luoghi ci mettiamo in modo de laboratori territoriali c'è qualche cosa che stimo di parola
Dobbiamo inventarci
Qualcosa di nuovo
E questo glielo diametro Foppolo possiamo anche lavorare su qualche cosa che e già esistente magari rigenerando ridefinendo lo criticandolo insomma e così via perché i percorsi possono essere diversi
Per assumere
La capacità di una responsabilità sui nostri beni comuni
Cioè secondo me c'è una estrema ossessione d'andare alla ricerca del nuovo buttando via tutto quanto Regazzi no acqua sporca bagnarola asciugamano tutto quanto mentre invece secondo me c'è ha ha bisogno di fermarsi
Due minuti e recuperare poi invece quello che di positivo c'è stato fino adesso e che ci ha portato molto probabilmente ad essere anche qui oggi ci sono esperienze dalla fine dell'ottocento primi del novecento ad oggi di partecipazione d'educazione partecipi cioè alla fine i i personaggi da cui partiamo come cultura
Non so de certo nati l'altro ieri
Ma vengono abbastanza da da lontano secondo me bar recuperato tutta una tradizione reale di partecipazione che poi si come è finita Cunene altro Warde maniche ognuno poi c'è la individuo rispetto alla alla ideologia che anche si dice che non c'è stato ma ce l'ha poi se la porta dietro ma secondo me vanno recuperati tutte le tradizioni delle scuole a Danzi poi tra l'altro qui proprio a Spoleto succede d'una piazza oggi con con le norme Gioia ho visto che dedicata Ferrer
Però se poi oggi parliamo con qualsiasi funzionario del ministero dalla Pubblica istruzione non sa neanche chi è fare
Però se vai a dire copriamo un attimo quel tipo di di scuola andiamo a vedere quel tipo di scuola sarà stanze ma diciamo a quel era ideologica Baku questo ossessività del nuovo del moderno facciamo molta più ideologia di prima
Secondo me bar recuperato il tempo del ragionamento va recuperato il senso del sacrificio anche a ragionare l'odore del sudore del ragionamento
L'non è che dobbiamo sempre per forza di cose sputare ci addosso eventuali risoluzioni quasi come se queste siccome quasi come se fossimo all'interno
Di una trasmissione televisiva incominciare a fermarci a sentire anche il rumore o come ieri una trasmissione di Gorrini Sterna diceva di incominciamo a risentire
L'odore del dell'arrivo della della neve forse molto probabilmente riusciremmo a capire molto di più il senso dello spazio in cui viviamo è quello che ci dobbiamo fare volenteroso spazzatura
Proposte strategie comunque
Posso continuare sia in termini di lettura dell'esistente
Magari intervento già dare spunti di riflessione per quanto riguarda le proposte le strategie da turista prettamente della dell'educazione ambientale che quindi della della formazione perché
Non si adesso esso sostanzialmente sono abbiamo parlato degli con la necessità di recuperare un senso alla alla partecipazione ai legame c'era del Complesso e la società delle complesso delle dinamiche viviamo
Se pur avendo al centro il tema della cura
Dei beni comuni e collettivi però ragionando ancora giù in termini il sistema d'educazione ambientale
No però a capire
Perché è importante
Sia in questo caso come gruppo questi temi
Conseguentemente che tv anche di strategie
Sarebbe importante perseguire siamo qui chiamati soprattutto come soggetti persone organismi che operano perché ancora formazione e quindi anche anche delle dotazioni alla faccia uno sforzo anche rileggere le sollevazioni che ci pongono questi temi per con le stiamo sviluppando anche proprio come recupero di identità di un sistema che può dare effettivamente un contributo sia esso scuola ho fatto di organismi non profezie insomma cooperative
Ci detrazione dentale e quant'altro si muove
Nell'ambito della educazione formazione sostenibilità recupera un'identità che possa per veti e rilanciare un polo importante insomma no di recupero della come al titolo anche del convegno di qualità
Del territorio insomma
Tenente neanche prove di cultura territoriale
Io volevo solo aggiungere una cosa Anna che mi avevano Angelo onesto nel parco dell'Appia Antica
Sono guardiaparco e mi occupo anche di educazione ambientale qui dal mio punto di vista credo che il problema grosso sia la gestione tra il cioè il capitale sociale e la povera privata nel senso che
Per molti
E un io battute fra il Parco vedo che errata è una bella cosa la bellezza erano sulla carta fino a che il loro territorio lenta regalerei messa quindi nel momento in cui lo si trova in una bella casetta sull'Appia Antica
La diventiamo qualcosa da siamo i nemici quindi già questo è un grosso problema lì a Lodi
Come dire
Ci aspetta dire che uno ha nel nell'ambito del del anche della tutela del territorio
Casa come se le aree protette fossero qualcosa che va oltre altri arricchirne camminiamo tutti i giorni
Qui questa per me è una e ottenuto la grande nella gestione di questo capitale sociale e io dello specifico dico nel nei parchi o comunque plaid avverare il grosso problema quello delle il rapporto con le istituzioni perse abbiamo che le persone sono abbastanza avvertibile motivare a tutelare fatto per quello che ho detto prima il problema Drosera la Magnani per agonismo delle varie istituzioni caricato all'interno del del terrore del parco
Nessuna DS diciamolo di Pantani quale mollare l'osso qui di fatto e San durante le competenze succede che o un problema si recasse contro l'Inter circospezione ci ha passato circospezione quindi la Cina abbia dato all'interno di navale con un fosso che blocca di ieri due le circoscrizioni siamo tutte del Comune di Roma tra comunque abbiamo problemi grandissimi del dialogare le falle terrore tra loro
E Palini quando ci sono macchie con che hanno comuni più piccoli ma dove ci sono diciamo i coloro che gestiscono i parchi e io chiedo scusa colorato che i sindaci dei vari comuni che sono quelli di una vecchia guardia che non ha una sensibilità ambientalista diciamo dei dati notevole
L'ho fatto che rivendicare la coglie nel il predominio era del sei al territorio rispetto all'ente regionale quindi c'è una lotta tra l'ente regionale e che arco e le varie situazioni perché comunque a poter far loro rivendicò la proprietà di quel territorio e la libera gestione di quel capitale sociale
Cioè se le istituzioni non impara dialogare tra loro
Credo che la battaglia della sensibilizzazione delle relazioni che che dal basso sta faranno cambiare testa e fanno intanto secondo me come consapevolezza a livello dati dove dove le squadre lo vedono i cittadini
Ma sono nel parco e comunque tutto quanto si blocca poi alla alla gestione vera perché comunque vari un pacco non può decollare se non c'ha il coglie l'appoggio di tutte le le componenti
Quindi esiste solo un un una farsi notare esatto
Questo esternalizzare alla propria il proprio potere poi porta quell'entità del cittadino o alla scuola dalla da dall'associazione a quant'altra di individuare nel nostro caso
Il parco come la panacea del loro problema quindi noi entriamo all'interno delle scuole ma anche dei centri anziani sociali e quant'altro come alle persone che sono state individuate apportare il nuovo quindi le insegnanti di individuano come quelli che finalmente arrivano lì senza far polemiche ma portano fuori i ragazzi sviluppano collo con noi
A un percorso didattico così anche gli anziani eccetera eccetera cioè mentre la cittadinanza ti individua con un qualcosa Lissi in quel caso di nuovo ce n'è un qualcosa di non infetto rock però poi appena sanno che tu di allochi anche con la con la controparte con le altre amministrazione cederà ligia scatta quel tirarsi indietro
Perché dicono va be'può in fin dei conti tra oggi e domani pure voi veri sporca de all'interno della politica
Ecco anche questo è un un una situazione grave per una città come Roma cioè la politica individua da come delle persone o come dei portatori di interessi sporchi
Quindi praticamente con la politica io mici rapporto solo esclusivamente se debbo guadagnare qualche cosa altrimenti me ne vado d'altra parte in quel caso ci individuo non noi
E questa è una cosa abbastanza grave perché con l'insegnante ad esempio noi ogni anno dobbiamo sempre per forza di cose proporre
Proprio perché ci viene richiesto di essere surrogato a ad altre ad esempio il MIUR noi
E ci siamo trovati in una situazione agghiacciante in cui praticamente anche le insegnanti pensavano che il mio urlo cioè sarebbe l'ufficio era privato
E quelle dice no no ma quelli se arrivano con i soldi quelli Bonci sanno di niente non la vogliamo c'è porta anche ad una sorta di ignoranza su quello che è realmente le
Diciamo sì l'istituzione il ruolo che il quell'istituzione deve svolgere perché poi ti acchiappa non assessore Ettore ieri chiedono la moglie la luna e il sole quello non può far niente fa le promesse allora su tutti gli embargo niente
Anche questo c'è far capire effettivamente attraverso questo decentramento queste nuove sigle che se ne vanno in giro effettivamente che ruolo dovrebbero anche svolti c'è anche un problema di riconoscimento una certa ignoranza
Burocratica chiamiamola così
Ecco questo non
Fino ad oggi giusto no complessità sociale burocrazia e poi il potere di alcuni che dominano quindi piuttosto difficile poi di fatto partecipare attivamente
Perché ci sono mille ostacoli
No
A proposito dell'intervento che nove stavo pensando prima perché diceva la signora aveva detto
Parco e proprietà privata mai ma insomma l'articolo quarantadue della Costituzione
è importante soprannome costituzione cosa prevede che prevale l'interesse generale della collettività sull'interesse particolare torniamo mi riaggancio quello che hai detto tu prima
E poi la Costituzione viene completamente ignorata dopo tanti anni insegnamento economia aziendale finalmente son passata diritto economia
Allora io in tutte le classi insisto molto sulla carta costituzionale perché non è conosciuta mi guarda Marco cose cose la Costituzione e questo discorso proprietà pubblica di proprietà privata io lo affronto spesso si può dire tutti i giorni
Il discorso del dell'espropriazione salvo indennizzo così come previsto è articolata durante tre i ragazzi mi pare non ci pensa un po'e dico mica è giusto è a innovare cioè ma come mi tolgono proprietà privata per farci che la strada ma la facesse un'altra parte questo è quello che mi dicono non lo accettano
L'ignoranza ecco tutti i giorni dobbiamo fare dobbiamo scontrarci con l'ignoranza diffusa ed è preoccupante
E poi per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile
Io ne parlo ne parlavo anche l'anno scorso sono presenti Remy ex allieve quando insegnava economia aziendale e parlavo con loro di
Sviluppo sostenibile che comunque rientra in maniera marginale nel programma di economia
Politicamente nell'area aziendale e ne parlavo e quindi anche l'etica ed economia etica per dire che non c'è solo lo scopo di lucro il profitto innanzitutto
Però non lo faccio io lo fa l'altra mia collega non quanti siamo parlarne ma previsto dal programma ministeriale non è previsto
Io lo faccia rientrare facce rientra nella programmazione allora siccome io partecipo anche da tre anni a un altro progetto
Spoleto educazione Futuro in collaborazione con l'Enea mi sono meravigliata stamattina che non ero presente venne allora mi sono informato chiesto l'avete invitato dice sì abbiamo invitati non son venuto per poi non voglio entrare nel merito ma c'è un Progetto
E da tre anni io collaboro Spoleto virgola imbucarsi al futuro sviluppo sostenibile e quindi in la giornata dell'UNESCO se ne farà anche stamattina eccetera noi eravamo presenti qui
In centro il Comune ha messo a disposizione un locale dove ci siamo incontrati con le scuole c'era e c'è però sempre in maniera marginale
Ma quanti sono gli insegnanti nelle scuole parlano di questo io penso pochissimi e allora se non c'è informazione non c'è educazione
A alla qualità della vita al benessere non solo in termini economici
Non se ne viene fuori perché i giovani non sono a conoscenza ignorano completamente il problema politico spegne la luce c'è il sole non esagera butta la carta ma questa carta perché lei sprecata andiamo a vedere e divento pesante perché
Non lo capisco
Un comportamento ma è difficile
Scuola avevamo indicato
Ho questo è l'altro tema no dicevo dell'interpretazione critica della realtà no
C'è il confrontarsi con la Costituzione italiana con altre visioni
Maturare in questi decenni per fortuna insomma che sono anche dichiarazioni anche modo i propri provare a organizzare la società in modo diverso rispettosa e quali tiare rispettosa dei diversi diritti eccetera
Pone l'esigenza per noi oggi di capire come portare una visione critica quindi della realtà se abbiamo queste enormità dei problemi e non riusciamo a a identificare ci su qualche cosa che no
Faccia corrispondere le nostre visioni suppongo solo cioè non in su perché noi ci ritroviamo su qualche cosa di di di condiviso che che si riferisce interesse c'era già un'idea anche come educazione forse questo tema della far crescere una visione interpretazione critica e quindi strumenti anche di lettura critica dei giovani e non solo forse anche dei cittadini non sarebbe importante
La proposta potrebbe essere quella rete Gialappa s emessa e comunque si è si deve informarne si deve sì che gli allargare il discorso alle persone a tutte le persone e diciamo anche Sergio Tadino pubblicizzati queste cose
Forse lei chiedi scorsi che stiamo facendo i raggi
Sono andati Lezzi con il tempo e anche questa sostenibilità all'etica così devono esserne Ian a portali e ai giorni nostri tacendo informazioni partendo soprattutto irretito dalle scuole guai che come abbiamo sentito dire da molte versioni Simon del futuro essi non sappiamo non abbiamo niente inizio nostrano che fu dotato di nucleare
Grazie
Io come proposta una strategia non è che cosa che mi viene in mente che mi sembra anche molto anche del resto è proprio l'educazione l'educazione proprio scolastica cioè
Nello scorso credo che non me lo dimenticherò più o meno mi ha colpito moltissimo lo scorso fine corso abbiamo un corso università sulla sulla complessità nel sistema economico a conclusione del corso proprio l'ultimo giorno uno studente
Alzata la mano ha chiesto ma ma allora
Secondo lei da quando vi sarebbe cominciare a occuparsi di complessità
Teniamo conto che questo corso e dell'ultimo uno degli ultimi esami alla fine del triennio per quel prendere la cosiddetta mini Lauria e m'è venuto spontaneo da rispondere ma a mio avviso credo proprio dal dall'asilo nido
Complessità non significa altro che tener conto delle relazioni insomma delle connessioni che ci legano l'un l'altro
Ecco quindi non è la complicazione
E quindi per tornare al discorso iniziale quindi educazione scolastica secondo me è il punto di partenza perché la possibilità che abbiamo quindi partire dall'educazione scolastica la dal dal primo primo momento possibile e anziché come si sta facendo la direzione che stiamo seguendo è quella della specializzazione sempre più spinta no io e dei bambini piccoli stanno facendo elementari e vedo che li aumentano le maestre aumenterà insegnamenti di si insegna al dal computer all'inglese a qualsiasi cosa possibile cioè si lavora molto sulla sulla quantità
Dare più insegnamenti possibili perché così si pensa di prepararle un futuro
La qualità e completamente dimenticata e mi avvisa la qualità invece non è solo essere bravi maestri è anche questo ma è anche capire siccome ogni argomento se legato all'altro cioè l'educazione soprattutto
Educazione cioè quello che non è una volta facevamo fatto molto male che era poteva essere chiamato educazione civica che poi non era altro che una forma strana di patriottismo
E quando Amodei deduca dell'educatore avanzati facevano proprio la Costituzione ed eravamo molto fortunate sono facevano sono spesso ce le chiamavano dei doveri civici che venivano sentite come dei doveri imposti ecco io al mio Curio veramente dello sforzo che chiedo sempre
E anche l'educazione ambientale che non venga vista in quest'ottica sono venga viste non erano il nuovo dovere non votate la carta per terra o non sprecate le risorse perché diventa un obbligo non capito non compreso educazione proprio invece far capire la qualità di quello che noi stiamo vivendo la qualità dei beni che abbiamo a disposizione l'importanza del bene che prima esposizione cioè proprio l'educazione per l'educazione non so come che vada diversamente
Quindi un concetto trasversale che non va sulla quantità delle nozioni perché l'imparare tante cose può venire col tempo può anche non servire a niente ma semmai manca
Le mancano le fondamenta quindi presente per la politica manca la conoscenza della Costituzione che la nostra carta dei valori che superò nell'interesse c'erano store carta del cammino che bisognerebbe rispettare fare no anche la cosa più importante che abbiamo noi
Se non viene segnato questo ma guardiamo invece a dare tante nozioni han parole tutte le norme del Codice civile ci dimentichiamo la la carta costituzionale per fare un esempio abbiamo perso la possibilità che abbiamo quindi una possibilità che abbiamo concreta senza andare sul nuovo ma rimanendo sul vecchio e la scuola
Certo che premesse dicono anche la famiglia la famiglia magari ci fosse anche la famiglia le spalle mangia intanto i bambini otto ore o quelle che sono le passo la scuola
E come tornava a casa da scuola mi dicono fatto
Mi mi raccontano quantità separate di di cose che hanno imparato
Ma non vengono educati e stare insieme cioè non vengono toccati cioè la l'educazione ambientale secondo me non è tanto come dicevo prima il dovere ma educare rispettare l'altro quando impara espletare l'altro impara rispettare anche l'ambiente perché l'ambiente è l'altro
Finché la vedo come un obbligo diventa al parco dove vada passeggiano domenica proprio lunedì le mete più rompere le scatole
Quindi io se potessi avere qualcuno che fa scuola ride lei cercati da lavorare su sulle conoscenze comuni cioè sono educazione
Essere a essere uomini insomma prima di tutto cercasse futuro dovrebbe essere questo più che
Nozioni
è stato controlli
Cioè siccome parliamo di cittadinanza in realtà quindi di cittadini grandi soggetti in realtà noi diamo già un implicazioni di diciamo partecipazione a un contesto sociale no e quindi secondo me andava colta diciamo delle cose che diceva lui Nowotny
L'aspetto diciamo che la educazione c'è l'alleanza e anche la conoscenza e rispetto delle regole
Perché diciamo in una in una sono in un consesso sociale in un consesso sociale esiste in quanto ci sono delle regole
E quindi una cosa fondamentale diciamo della cittadinanza prima nelle anticipazioni quella di dire in quanto cittadino io sono cittadino una città e quindi io ma conosco le regole conoscono a rispetto le regole di quella città che vuol dire sapere cos'è pubblico e cos'è privato
Che vuol dire sapere che cos'è il ministro alla Pubblica istruzione che cosa fa quell'ente che cosa fa quell'aria vedo che questo discorso che faceva cioè diciamo di che ed è la capacità critica è vera aiuta diciamo nei livelli li sottolineare un pochino che ci Scary la cittadinanza e anche conoscere
Che per partecipare a De Franco Ciani e diciamo che ti rende libero in un consesso sociale
L'esistenza delle Rand che ci sono delle ragioni chiaramente sono regole che sono state condivise ma che comunque adesso ci sono credo che sia una prima Cossa e rispetto a questo discorso dell'educazione io direi che
Partecipa diciamo la villa partecipazioni ha visto che tante cose no
Credo che il dare per scontato che non è semplice entrare in relazione è un primo al mondo per trovare delle strategie e delle proposte di cambiamento nel senso che che in qualche modo tutti politici e quelli che lavorano nel parco gli scopre che stanno a scuola per le famiglie oggetti dell'azione ambientale tutti
In realtà essendo dei saggi atti tendono a pensare che con la potenza allora ecco diciamo giusta no
Quindi ignorando il mio occhiale quello che mi permette poi di essere allora l'idea che va fatto uno sforzo dire ha esiste anche l'altra e quindi in qualche modo l'altra mi può modificare senza niente armi e io lo devo comunque ascoltarmi mi devo tenere conto quindi creare delle occasioni dei piccoli laboratori in cui uno sperimenta il conflitto che nasce dal dover viene a fianco all'altra
Credo che possa essere anche una possibilità di partecipare in onesta insidie siccome hanno fatto il parco sotto casa mia allora non va bene se lo fanno a cinquanta metri di distanza io mi attivo solo quando mi serve ecco questa cosa qui credo che a ruota
A monte di questa analisi da una parte il rispetto delle regole da un'altra parte il dire Valentino che stiamo vicini siamo d'accordo probabilmente lui
La sua esistenza in qualche modo viene a ledere qualcosa diciamo della mia del della della della mia autonomia no allora in qualche modo io devo rinuncia un pezzettino
Per permettergli di vivere in un pezzettino questa cosa è una trattoria vivente lei contenuti nella scuola c'è un laboratorio di sperimentazione evidente di esistenza
Umana che dal fatto nelle città aveva fatto niente affatto nei luoghi di lavoro fatto traenti DiVersi richiedere cioè la proposta esperimenti anzitutto educare alludendo al e seconda cosa a sperimentare perché pensava il capitale sociale che pesano se pensano a Lund e l'unione aprendo un grandissimo capitale sociale no il problema è anche le sfide che dobbiamo vivere a oggi
Se indiana è una società della conoscenza diventano incontra dica mentre che il politico se è bravo se è onesto se non è colluso sei
Si può risolve i problemi nessuno sa allora il discorso è che quale capitale sociale brandendo un po'un capitale sociale che innanzitutto capisci niente è solo non trova le risposte
E che forse diciamo confrontandosi con i fino a fatica di questa cosa per quello che ha detto prima per quindi diciamo non è era il politica contro il cittadino il politico in qualche modo diciamo è lo specchio del cittadino
Si sa che si tratta di cominciare Nakata palesando che è vero che c'è una tradizione che ci può insegnare tanto ma anche che negli anni
E mi sono in un in un mondo in cui è più complicato sapere che cosa deve fare un capitale sociale per essere davvero innovativa no
Grazie
Io mi chiamo Dimitri Zanuso sono del Centro di Ricerca educazione documentazione ambientale di Monza noto come creta sì stiamo da una ventina d'anni abbiamo sempre nel parco di Monza
Vorrei partire ragionando su una proposta io penso sia interessante importante lavorare anche sul come sulla modalità quindi non dico di abbandonare il contenuto ma fare esercizio di modalità perché forse questo diventa anche importante
Esercitarsi imparare ad ascoltare a insegnare ad ascoltare educare all'ascolto in due educare alla relazione
Quindi toccherà la modalità in modo che il contenitore sia in accordo con il contenuto ecco forse questo però è un tema educativo che non deve solo coinvolgere la scuola a tutti i livelli
Là dove io credo che il futuro dei giovani non sto cioè che i giovani non sono il futuro ma siamo già al presente e lo stiamo costruendo
E qui di questo ce ne rendiamo conto in prima istanza la scuola materna e e notiamo che lì che già alla scuola materna che si fa questo tipo di esercizio già visti si si costruisce l'uomo o la donna del domani perché dico che perché secondo me è necessario lavorare sua modalità perché credo che esista un po'un corto circuito anche dei concetti
Abbiamo sentito anche alcuni interventi ogive a parlare di ambiente come della dei rifiuti prova dell'acqua il problema dell'energia sembra che si sta sempre solo questo come ambiente l'ambiente spesso e volentieri è solo questo raccolta differenziata attenzione l'energia non sprechiamo l'acqua
In realtà questo corto circuito cosa determina determina che al di là di quelle tematiche poi non c'è la possibilità di tradurlo in azione pratica nella vita nella vita di tutti i giorni e qui credo vasca la questione allora tramite questo esercizio credo che poi
Si possono andare a risolvere altri grossi problemi
Tra tra questi alcuni i mass media l'informazione parla spesso di problematiche ambientali piccole grandi qua il cittadino se ne sente investito non sa come risolverlo allora fa un passo indietro dice va be sono troppo grandi io non ce la farò mai
Allora probabilmente lavorando sul come si riesce a trovare anche quella dimensione personale nel piccolo per poter andare a intervenire
Qui mi riallaccio a delle riflessioni che faceva Boris in altri contesti ci sono luoghi in cui si aprisse sta pensando ad una montagna al vivere la montagna da parte dei dei dei portatori di handicap
Sotto questo concetto si pensa che la montagna per i disabili o la montagna più fruibile da tutti
Quindi credo che l'attenzione alle piccole cose dalle grande attenzione sia sia proprio sia proprio il futuro e credo anche che sia necessario non solo educare una tantum queste cose ma credo sia necessaria una pratica costante
Perché altrimenti va a finire che come in quelle lezioni di educazione stradale nelle classe poi bambino riesce qua in macchina col Papa che che in veste di qui in veste di va a buttar giù il ciclista non rispetta gli stop allora
è andato è stato tutto inutile insomma
Stiamo arricchendo
Contenuto mentre
Quest'ultimo intervento sull'Iva
Va be'Natalini modalità di gestione umana e allora io credo che per esempio un compito è rendere le città capaci di assai la gente fuori
Quindi diciamo probabilmente come come come si partecipa anche cioè non facendo sci la gente di casa facendo i marciapiedi
Innanzi a un otto e cammina entra una stasi dell'antica suburbana perché diciamo l'uomo costruire dell'Wadi sociali che giustamente tradizioni che decenni prima c'erano e probabilmente c'è una grande possibilità di ricchezze sociali tu lo si incontrava e parlano senza sappia ecco rifare le piazze rifare le piazze senza le macchine questo credo che sia sostenibile generale di Roma le piazze su scomparsa
Non ci stanno più quelle che c'erano prima adesso sono il Puppo
Scusi per soli Pupo cioè sono le aree verdi piano parcheggi
Questo di fare uscire le le le persone significa quello che poi alla fine avevamo detto prima cioè far uscire da dal piccolino alle grande
E dove poi alla fine ritornerà il villaggio il villaggio non si ritrova dentro la capanna se ritrova nella piazza messa circolo creata dalle capanne dobbiamo riuscire a capire se questi meccanismi o queste modalità riprendendo anche quello che aveva detto l'altro ragazzo
Appunto sono le le le le il diciamo sì le modalità che su Berto no son vertono un determinato un modo di concepire invece un sociale o una socialità che non deve trovare la collettività ma deve ritrovare l'individualità
Quindi la persona la famiglia il piccolo gruppettino chiuso dentro casa a cui non va dato va data la possibilità di è di stare insieme se sta insieme sta solo per il grande spettacolo per il grande evento
Qui deve partecipare poi se ne deve ritorna a casa ecco questo è forse molto probabilmente invece adesso una nuova e ulteriore materia d'insegnamento l'educazione forse dovrebbe essere anche questo c'è una riappropriazione dell'altro più che il riconoscimento io spero che domani la Marianella Sclavi oltre che è l'arte di ascoltare così c'è l'arte di ascoltare ma secondo me va dato anche all'ufficialità
De de della parola dell'altro cioè se io l'altro ma imparo pure a sentirlo a lo faccio pure parla ma poi marzo e me ne vado a sconfitte
Ho solo consumato altro tempo ce lo devo riconoscere ufficialmente la la parola dell'altro la dignità dell'altre questo Boy ad esempio per quanto riguarda sempre nuovi e parco ogni anno
Che poi tra l'altro è anche un risparmio economico gigantesco perché noi come parco siamo un quattro cinque anni
Che non facciamo più pubblicità del parco perché all'inizio dell'anno agli insegnanti sanno che li li incontriamo prima di tirar fuori i programmi e quindi praticamente è un interscambio perché hanno interessano che poi i progetti e programmi vengono continuati all'interno della classe non diventano più gli spot pubblicitari
Così come i centri anziani e le realtà sociali più o meno organizzate
Quello delle relazioni questa Novi veramente un risparmio economico gigantesco perché lo facciamo più pubblicità le persone sanno che in quel punto ogni domenica c'è l'appuntamento con il Parco quindi facciamo delle cose veramente ridicole
E abbiamo invece una marea di gente perché ormai è chiaro individuato come un qualche cosa allorché lire Rispetto che riconosce o che può anche criticare
Negli ultimi anni noi s'ogni anno raddoppiamo il numero delle delle classi e ad esempio quest'anno faccio solo le materne proprio perché si è arrivati ad un numero talmente elevato che ognuno di noi praticamente c'è dice alla io c'ho le materne e le sciarpe in meno elementari medie c'è un'altra collega che fa solo archeologia per le caratteristiche che c'è il parco cioè ognuno arriva poi alla fin fine veri le le le richieste continue anche dipartimentali il proprio intervento ma un risparmio economico
Non indifferente su questo ecco il faro uscire anche perché chi te difende il parco non non de certo la legge o l'articolo di legge
Non tre bis de certo quella è l'ultima guarda se Ciaccia Remo certi progetti d'autostrada all'interno del perché la più antica che manco voi potete immagina che lo difende la gente
Quando praticamente a noi è successo più di una volta che i cittadini neanche chiamati da noi se sono interposti fra la ruspa che noi
Vere e proprie battaglie non non non politiche aggiunge fisiche
Di persone che hanno individuato lo spazio voi all'interno cioè si possono proporre cento mila
A motivazione è chiaro che se ce la faccio sul parco caso due costate più rispettose non ce le ce l'hai
Bagno da vicino insomma come abito io tra comunque il cittadino chi individua e l'importante è l'individuazione e il rispetto sotto questo punto qui ecco perché stamattina speriamo che i politici che c'erano presenti
Abbiano capito il fatto che chi lavora comunque nonni caso indipendentemente dalle funzioni o dal ruolo che Chabad difeso
La politica deve difendere persone che lavora perché altrimenti non c'è senso stesse sballottato a destra e sinistra una deserto il cittadino che ti rispetta perché sei un balzello se un pupazzetto senza senz'anima senso niente niente
Questa la riappropriazione luoghi
Con di una certa modalità dei di esistenza di uscire e anche la grande sfida nei confronti di altre
Dinamiche invece
In termini di come dire strumentali Bonino for scesi Teresa capolista dei consumi cioè che che predomina adesso
C'è una logica sono dinamiche tendono a far uscire i cittadini per consumare oppure per andare non sa che fare a domenica ore giovane centri commerciale allora è una grande sfida anche rispetto a questo sistema di
Di condizionamento che come cittadini di via mezzo che però altre finalità ovviamente altri strumenti forse anche molto più forte perché sono molto più efficace con vista espressivo simbolico utilizzano mass media c'è era mentre chi lavora
Più livello laboratoriale eccetera una strumentazione o risorse molto ovvio limitati meno sia interessano anche da questo
Punto di vista
Da da quello che ci siamo detti e in particolare mi riallaccio non solo il tuo nome senza Stefania
Mi riallaccio pochino ciò che ha detto
Questa perché può darsi che ho interpretato male io però mi sembra che tu partissi da una da un assunto che era quello ad esempio delle norme
Uno dei principi fondamentali e la cittadinanza è quello del rispetto delle norme
Queste norme ce le siamo date e mi è sembrato anche che ci fosse il presupposto ma posso anche sbagliarmi che comunque poiché ci sono sono condivise
E anche in questo senso c'è stato poi il passo successivo la cosa importante per noi da fare e quella di trovare un luogo dove nel rispetto reciproco si possa accettare il tuo modo il mio modo e trovare un modo in sostanza questo ce lo aggiungo io per convivere serenamente questo però è una mia conclusione quindi ti prego sbagliato di
Di chi è malato
Così come anche ricollegando Mola Luigi cui non ricordo il nome
Demitri si è soffermato sulle modalità cioè mi sembra che tutte e due e dei quest'questi questi aspetti si colleghi no al che fare terra
Cioè trovare appunto dei modi per e quindi il che cosa fare per
Il più forse il nostro punto di vista Center trova anche quello di Marinella è che l'educazione dovrebbe essere più sul che cosa essere per che cosa sapeva essere per che qualcosa è centrato più alle modalità che ognuno di noi può avere per generare con l'altro qualcosa di diverso che mi spiego meglio
Se io parto dal dal principio che è necessario rispettare delle norme
è in qualche modo a partire da un principio che esiste una separazione di pace è un presupposto e cioè che siamo separati che comunque la norma ci consente di regolare la nostra separazione
Partiamo da un altro presupposto invece che sia possibile fra di noi generare qualcosa
E la norma diventa il che fare per evitare di entrare in conflitto
Cosa diversa è proviamo a verificare quali sono tutte le possibilità per per essere in modo tale che la relazione generi qualcosa questo cambia profondamente tutto perché al di là della spazzatura o della o di altro noi abbiamo un presupposto che sta a monte e che momento questo è il che fare per risolvere il problema ma a monte
C'è una nostra assunzione di responsabilità relazionale
E di generare ciò quindi tutto quello che viene poi dopo io non dico che non fa parte della nostra vita assolutamente quindi attenzione sono due livelli di terzi
Uno è un livello del saper essere come dire etico responsabile
Piante qualcosa proprio del come io sono una bisogno che tu
Mi dica che non va buttata la carta perché io sono già arrivato nel senso io a quello ti dovrai educare fermo rimanendo che tutto il resto è ovvio che va fatto e cioè il che fare importante però vi faccio l'esempio ne abbiamo parlato anche altre otto del bilancio sociale
Il bilancio sociale rimane una carta straccia
Può Ricci usate può rimanere una carta straccia ma ci facciamo tantissimo bilancio sociale ma tutte le persone che stanno in quell'azienda e che sottoscrivono il loro bel Codice etico solo uno più fetente dell'altro
Uno più carogna dell'altro ecco spiegate mi questa cosa se non ha solo due livelli diversi quindi una saper essere della persona che già di per sé e per definizione e quelle tre cose son tutte e tre la stessa cosa mio punto di vista perché se io sono in relazione sogno saper essere Conte dice Aversa
Noi la generiamo da sola interi in teoria anche in pratica non dovremmo avere provvisorio di norme
No fermate di scusarmi questo ovviamente
No sono ideali no adesso però quando parliamo di mora M della socialità planetario dell'identità planetaria
Moran parla di parla di questo paventare a dire le azioni ma che sono profondamente individuali profondamente soggettive dove la soggettività è per definizione relazione cioè il soggetto in quanto tale non esiste non ci sta voglio disse praticamente quindi detto questo
Tra alcune cose sicuramente sono però sul piano leggermente diverso il il la vera cosa che si dovrebbe fare
E a tutti i livelli anche oggi a persone di venti o trenta quarant'anni anche nell'adultità tutto sto principio che non si può avere non so capacità di trasformazione dipende tutto dipende dal tipo di relazione che stare nella formazione del modo di essere nel modo passionale di Di Crescenzo mano
Ecco quindi secondo me quello che manca è fare questa educazione propulsa per essere che credo sia una cosa un pochino diversa non so se tecnicamente sempre Ducati è sempre un problema di educazione no
Certo certo
Sì sì sì accipicchia sì sì no no io volevo solamente soffermarmi su quell'altro livello di quest'orso ramo discusso quindi tutto quello che dicono loro ben venga cioè lo voglio fare anch'io però oltre quello probabilmente per poter e in qualche modo dinamico usare questo problema nel medio-lungo periodo
E dare oggi a chi al alle future generazioni oltre a quelli di adesso la possibilità di un giorno di essere loro portatori di un modo generativo della relazione
In modo tale che risulti sempre meno pressante cogente la norma che ci sarà sempre e comunque è sempre più forte importante di valore la relazione tutto qui ma
Fioriranno che vengono per fortuna insomma che sarà
Come termico questo ci siamo
Sarebbe un costo
Fra un uomo e una donna si possa generare qualcosa che vada un po'al di là di essere Luís Pasquale e lei Francesca
Cioè che questa relazione se narrazione generativa
E questo allora persone diciott'anni ti colpisce perché vuol dire che ci sono magari alcune cose alle quali nuovi anch'io non sono stato mai come dire abituato anche a
Ha esperito cioè a parlarne a discuterà confrontarli con le persone su questi temi no
Ci sarà sempre un principio di separazione noi abbiamo trovato il nostro modo di diciamo sport Parre esportare questi principi attraverso la complessità che è una vera e propria giuria una scienza no
Si definisce esso conoscenza complessità o scienza avrà qualità otto via dalla complessità ma ci potrebbero essere ovviamente tantissimi altri modi che io non conosco e che sarei felicissimo di conoscere è semplicemente uno dei dei dei possibili modi tua per comprendere che molto spesso a volte non siamo neanche consapevoli che ci sono tanti modi che non conosciamo cioè che
Che
Necessarie quindici in contatto con questi mondi per quello che dicevi all'inizio luoghi posti dove potersi
Confrontare è una cosa
Bellissima magari
Da quel momento The ferme Nietzsche che vide che forse ecco hai intrapreso una strada che non è poi propriamente quello da cui ieri ripartito
Il teste rispetta questa situazione qui però è chiaro che rientra all'interno delle del delle delle strategie riuscire a trovare anche gli strumenti cioè più che andare a fare i corsi non è ad esempio certe volte ponevamo il problema che venivano a fare i corsi d'aggiornamento che Palatina quando ne fa il sei sette l'anno alla fine arrivi a fa pure quello con la patatina rossa al naso per fare i detersivi insomma quando invece bisognerebbe
Molto
O di più avere la possibilità o in luoghi dove al limite anche incontrarsi in situazioni come queste per riuscire a capire se il tuo ragionamento è ancora all'interno di di una linea non tanto se condiviso o meno ma se per lo meno no non lo stai addiventa Napoleone che davanti allo specchio appunto sentireste
Se l'altra cosa
Qui sul mio nome abbastanza importante anche perché ultimamente nell'azzurro Girardi debiti Cursi
Che forse un opulento gruzzoletto quella roba lì pur facendo educazione ambientale avrebbero dopo fortuna c'erano degli insegnanti estremamente interessanti sotto questo punto di vista cui hanno recuperato alzando andando via riduttivo consultazione
In cui praticamente
Proposte strategie
La domanda era a Natale loro Coccoluto Bicocca pubblico fummo quadri sopra perché se non c'è arrivano paste così poteri che Napolitano
Come praticamente la domanda era a Natale
Qual è il problema
Delle famiglie lì c'erano insegnanti anche le religioni uscito fuori tutto il valore dico c'era c'era questa dice Dettori fatto la domanda tu una porzione del rinvio qual è il problema dei famiglia Natale quest'anno ripetuto un'altra sera dice allora furente vero niente
Problema Natale è il regalo regalo che non fa litigare la famiglia
Allora dall'altro da una parte invertì chiari litigare la fame allora è in orizzontale c'era playstation il il pazzo aderì Potter la bicicletta è un libro in verticale costo durata soddisfacimento della persona soddisfacente dell'individuo soddisfacimento della famiglia beh alla fine usciva fuori che era la PlayStation o quello che praticamente rimetteva tutto
Apposto perché il libro una volta compra belletto soltanto una cosa da spolverare la bicicletta crea dei problemi perché se caschi metti anzi a fumare a tuo padre la una volta che poter poster
La piccina al muro lo butti via quindi la cosa la Play Station invece praticamente visto che ogni anno ogni Duane escono fuori programma e nuove quello è quello che soddisfa tutta quanta la famiglia questi non è che lo facevano delle persone di educazione ambientale
Erano dei come degli strateghi vede della rossastri
Come
Ma quale provocazione ma abrogazione l'hanno sempre dalle insegnanti non solo dei religione esteso alzata e se ne sono andati perché non erano proprio le dispense forma direbbe riporta all'interno delle classi
Perciò a secondo me tra le strategie c'è anche quello soprattutto da allargare anche renderlo abbastanza informazione malformazione punta dall'organizzazione no informazione
Relativa ad un ulteriore immagazzinamento dei di altre notizie come strategia questo diritto ritrovarsi sempre più spesso quello perciò secondo me è stato un errore enorme grandissimo far finta che Genova non è esistito Genova due mila perché secondo me li c'erano le basi
Vere e proprie d'un ragionamento che non era solo chiuso all'interno della scuola all'interno del territorio del luogo di produzione ma che stranamente
Riusciva a mettere in comunicazione estremamente stretta tutte e tre queste componenti
Avvertono anche Walter
Elementi da portare
Senza
Seppure in modo limitato insomma proprio
Questo è uno solo
Credo anche veramente centrale insomma dibatto potremo anche quando ha corrispondenza c'è rispetto agli altri gruppi è questo grosso modo una cartina di tornasole insomma
Rispetto anche la possibilità di maturare di verificare ad esempio è già qui
Sosta identità dei tanti Comuni visione su alcune cose
Niente
Scusate riconosce ENI
Ground oggi solo che garantiscano Tonolo e altre
Fonseca di Ceresole lavoro assolve concerto il bene comune con lezioso quindi non non solo le condizioni materiali ma tutta una serie di acquisizioni
L'opportunità eccetera il materiale che dovrebbero tre certo nostro lavoro preordinare anche l'agire insomma quindi
Non uccidere
Do per sé qualche cosa aveva cultura anche nostra introiettato insomma e quindi che potrebbe in questo senso considerato come bene collettivo una modalità acquisire la che non va a mettere in discussione rispetto ad agire così tante altre cose
Però so avere questa riconosciuto delle denunce di quello che si è maturato
Importante
Come determinare una
Un focus attenzione una capacità di esprimere l'educazione interventi in modo parte dalla scuola ci dicevamo che rimane il contenitore per certi aspetti privilegiato
Per connettere
Questa sorta di lavoro sul su quello che è uno e
In relazione a questo contesta questa queste dinamiche a questo mondo che stiamo vivendo
Rapportandosi ovviamente a lo stemma della relazione quindi
Che uno può ricercare il benessere la qual era la vita solo se è una ricerca comune collettiva condivisa
Però trovando anche modalità insomma e quindi recuperandola con i piedi
In questo senso concretezza rispetto al fatto di
Provente generare o rigenerare luoghi opportunità condizioni per favorire poi molto concretamente l'incontro
Il dialogo la relazione il ragionamento
Fatto di con quasi un senso delle cose c'era insomma
E questo credo sia con la la parte anche no centrale per
Di questo obiettivo propositivo
Sente vorrei aggiungere una cosa è venuta in mente su in questa in questa riesame
La proposta dell'educazione è una cosa che mi sto accorgendo che a mio avviso è molto importante
Lavorare cioè cominciare un po'a a ripulire nostre nostre convinzioni no cioè cominciare a lavorare a insegnare se fosse possibile a a esaminare nostre convenzioni cioè a fare passi indietro rispetto a quelle che sono le convenzioni crediamo dominanti
Che ci che ci Celentano automatici i comportamenti non ci rendono un po'autonome in quello che facciamo
Fare un passo indietro ad esaminarle a quella che si chiama l'epistemologia della conoscenza cioè cominciare a a capire in che mondo noi lanciamo in che modo ne conosciamo in che modo noi apprendiamo
Questa che siamo la prole tanto difficili
Poi nell'applicazione concreta se provassimo a farlo risulterebbe molto molto semplice andiamo a cercare quelli che sono Nastri preconcette punti gli occhiali che indossiamo e con cui guardiamo il mondo aderente a me segnala degli adulti diventa molto difficile perché le togli veramente distratto il tappetino volante su cui stanno viaggiando F. precipitare
Quando la vai a fare dei bambini diventa banale perché va bene sono abituati col giocata Amber le posizioni del gioco
Ecco ai bambini e quindi soprattutto poi della capitale dagli insegnanti ma fare uno sforzo a sempre richiamarsi a Morena visto che parliamo di cittadinanza universale di ripensare de di educare al futuro
Parla in parla di di apprendere ad apprendere no c'è veramente ricominciare daccapo nell'apprendimento perché l'abbiamo delle convenzioni così forti così se partire
Che se lavoriamo solo sulle norme sull'insegnare l'educazione ambientale diventa come c'è prima la Città della Domenica ma poi lunedì ritorniamo nella nostra nel nostro Tomatis meno André tutti noto mobile nel lamentarci del comportamento dell'altro nel buttare la chica fuori dalla finestra la macchina
Quindi proprio andare proprio alle fondamenta della nostra del nostro modo di essere oggi dalla sua cultura occidentale dei nostri principi economici i nostri principi sociali
E lì credo che se lavoro più dura ma fra premente quello che potrebbe portare grandi frutti
Anche immediate non solo nel futuro
Luogo
Magari esterno anche certi contesti può essere la scuola il trio può essere più complicato difficile
Utilizzando modalità adeguate lavorando su contesti dello che già esistente opera sport può essere proprio la scuola
Credo sia l'opportunità e giù insomma c'è un un obiettivo che se condiviso insomma quindi se diventa prassi
Come trasversale no alla all'educazione scolastica che non solo ambientale può ottenere forse più facilmente certezza del risultato è chiaro deve combinarsi con niente vigili discorso di corrispondenza di decorrenza con
Qualche cosa devi fare invece ulteriore sorpresa va bene
Cioè in termini di proposte di di diciamo proprio proposte concrete per chi dovesse diciamo o ha l'opportunità di fare proposte a un un bar livello no macro
è nero chiamiamo lavorare sui diffusori
Cioè fare in modo che
Questo tipo di approccio lo abbiano i diffusori in quelli che nelle reti
Ne ne non Hector proprio nelle reti
Sono chiamati gli gli abbraccia scritto H umbri cioè quelli che hanno la possibilità con loro verbo con loro esempio
Di diffondere rapidamente questo tipo di più che insegnamenti perché poi ognuno gli dà il proprio significato ma queste modalità no
Ecco in questo senso
Diventa fondamentale la modalità però chi lo può fare questo perché sulla ci vogliamo mettere a fare la diffusa diffusione sicuramente a tutto il mondo dobbiamo partì appunto e bambini piccoli cioè devono venire su questi se vogliamo aggirare l'ostacolo dei costi e dei tempi
Capirete che cambia tutto tant'è che quando si parla non solo di ascolto per esempio attivo o di leadership efficace tutti dalla dal cordone Jani altro che cosa fanno insegnanti ti dicono subito genitori e leader
Per il Po e sono gli han fatto voi pensate Anna Maria che possibilità enorme di aiutare questo questa dinamica questo processo enorme con molta molta più di me io non so adesso voi che cosa fate ma nella enorme perché lei ogni anno
Alla possibilità di lavorare
Accerta piace lei è carica di responsabilità in questo senso no dico io sì no io di con dicevo io potrei non esserlo perché magari faccio no io moltissima se scherzando io personalmente moltissimo
Io però sono entusiasta di fare questa cosa magari moltissimi
Non lo sono ma anche oggi per esempio in questa cosa che è stata a Perugia con l'assessore
E anche lei ha detto proprio questo il no come anche altri ho detto la la vera tematica sa se vogliamo fare presto fare in modo che soprattutto i docenti soprattutto professori medie Licei siano stimolati tanto tanto tanto tanto perché sono loro che fa fanno così se non facciamo così i tempi potrebbero e quindi ha strategicamente era lavorare sui diffusori
Voto parliamo di politica parliamo io adesso ho detto perché l'ha approfittato a Lecce Anna Maria ma parliamo voglio dire dai preti e politici ai carabinieri
Ecco i da qui non dico più niente tanto è registrato te
Se vi accomodate notare sì allora cominciamo l'ultima parte
Del lavoro
Se avanzate un pochino
Allora il tentativo
Un po'disperato
Che abbiamo affidato a Franco Lorenzoni
Sì dandoci delle sue enormi capacità comunicative
Lo lo posso dire tanto non mi sta sentendo
Era quello di introdurre un ulteriore riflessione sulle cose che sono state dette quindi anche da un suo punto di vista di persona come dire
Esperta dei fatti
E segnalare alcuni dei punti emersi nei lavori di gruppo appositamente non hanno abbiamo voluto dedicare la parte finale alla restituzione in plenaria dei lavori di gruppo per una convinzione profonda che non serva assolutamente a nulla nel senso che le discussioni servono a chi partecipa alle discussioni raccontare le discussioni fatte da altri serve in genere molto poco
Questo però significa che adesso Franco farà all'interno di una sua proposta dirà di riflessione inserirà anche alcuni elementi che sono emersi a gruppi che non vogliono smettere essere esaustivi
Interverrà quindi il sottosegretario Marchetti che poi deve rientrare a Roma immagino
A spasso con
Non non rientra Savona basta Savona
E
Dopodiché ovviamente si apre dei tempi disponibile su tutto compatibile con le nostre resistenza fisica un un avremo ancora una mezz'oretta a disposizione di discussione in cui le persone che ritengono di voler riprendere temi che nelle loro gruppo sono stati in particolare rilievo ovviamente sono invitate ad ad intervenire
Rimane il il fatto che questi incontro per noi ma credo per tutti presente soprattutto una riapertura delle danze diciamo così e quindi non dobbiamo uscire con un documento conclusivo con del delle mozioni congressuali
Però è bene che tutta una serie di filoni di riflessione si rimetta in campo e quindi nella speranza che da qui a breve ci siano altre occasioni simili
Affranti
Allora
Ci provo però io non non credo che posso raccontare qualcosa che è accaduto nei gruppi perché già è difficile quando i gruppi parlano direttamente
Auditorium primario per sentito dire diciamo che è una casa
In però volevo premettere alcune alcuni nodi diciamo
Vorrei proporre a discussione e poi c'è comparire delle stessi possono collegare con alcune delle cose emerse nella discussione di oggi pomeriggio
Allora c'è nell'ultimo gruppo
Mi ha colpito l'ultima frase
Perché una delle poche Colletto
Che diceva
Ribollire le nostre comunicazioni e convinzioni parlava di una ripulitura di evidentemente di parole e di immagini
Questa è una cosa che credo sia molto importante io ho la sensazione che ho
E gli ho parlato anche a Perugia una settimana fa
è che a noi mancano delle metafore delle parole piene delle immagini
Per esempio sulla questione delle del clima decima che muta o meglio sulla questione dello stato di salute del pianeta Terra
Mi veniva in mente pensando a questo la forza che ebbe quella frase di Pasolini che a un certo punto scrisse sul Corriere la sera non ci sono più le lucciole ma non si vedono più le lucciole
E se la ricordiamo ancora adesso son passati trentacinque anni evidentemente quelli in quell'immagine che parlava di diserbanti cioè parlare di una cosa molto concreta cioè nel tanta parte dell'Italia con l'avvento di diserbanti le lucciole per un certo brio sono scomparsi adesso ci sono di nuovo ma insomma
Non so che è successo ma insomma ci sono di nuovo
Questa mancanza di precisione di pregnanza
Nell'immaginazione del futuro io penso che sia un grande limite nella nostra educazione
Ecologica o ambientale o allo sviluppo sostenibile presto stanziate molte parole che non sono uguali tra loro
C'è stato un avvertimento nel nostro gruppo di qualcuno che ha detto stiamo attenti alle parole che usiamo cerchiamo di usare le parole con precisione penso di sì sia molto giusto
Per esempio quando parliamo del futuro delle catastrofi ambientali date clima già stiamo facendo uno spostamento ottico verso gli una nostra situazione
Perché se parlate con gli abitanti di New Orleans tanto per restare in Occidente chiaramente loro annata percezione di cosa sono i cambiamenti climatici di che cosa succede
E per esempio li si scopre una è una metafora purtroppo forse una profezia
Come anche nel Paese più tecnologico più sviluppato della terra cioè gli Stati Uniti e se sei povero se se addirittura Negro
Non c'è scampo cioè a quelle che non sono catastrofi naturali ma dovremmo definì le catastrofi artificiali cioè dovremmo con più precisione dire quella una catastrofe artificiale cioè una catastrofe provocata dall'intervento dell'uomo sul
Diciamo la biosfera no che cosa sta succedendo
è come se ci fosse io sento nel nostro linguaggio nei nostri pensieri una mancanza di lungimiranza
Noi siamo molto assertivi oggi presente nel gruppo sentendo tutti gli interventi così dicevano e dobbiamo fare questo dobbiamo dire questo dobbiamo siamo gli altri non capiscono perché sono sono colti stesse cross essendo egli aggiunge simbolo comunicazione alla capirebbero tutti come noi
Certe volte questo capitale diciamo nei gruppi diciamo ambientalisti un po'un asse
Un fare un po'assertivo come se noi diamo capito e il problema è solo che tanti altri non hanno capito
Le cose mi sembrano sono come minimo un po'più complesse
Nel sito che forse l'abbiamo capito una cosa e da un nostro punto di vista
Ce ne son tante attaccati sicuramente non abbiamo capito
E poi perché credo che questa fatica della costruzione di lungimiranza sulla chiamo così cioè di costruzione di un futuro l'unico c'era un uno che è venuto da Bruxelles Tusa il nome Paolino me lo ricorda che riceva
Per qualsiasi educazione ecologica il problema è educazione ambientale anzitutto il giorno con lo sviluppo sostenibile bisogna pensare come minimo per sette generazioni future
E tanto è
Tant'è
Io a me piacerebbe anche che sempre ogni volta che facciamo proviamo a a fare delle proposte oppure evidenziamo l'importanza dei nostri azioni
Fascismo il quadro culturale in cui ci troviamo
Allora voglio fare una metafora horror
Io spero invito tutti voi a leggere questo bellissimo libro che siamo Gomorra
E in particolare l'ultimo capitolo che secondo me va subito dato a tutte le scuole superiori come lettura obbligatoria perché l'ultimo capitolo di Gomorra raccolto a metà fra assolutamente straordinario cioè nella piana di Caserta
Da venti venticinque anni
La camorra che non è un caso che non si chiama Cosa Nostra ma si chiama sistema
La camorra si chiama sistema questo per voi della cosa sistematica le date si chiama sistema la camorra intensa
Ed è la più avanzata delle azioni criminali no no preziosi strani come capire se l'anno sistema il sistema camorra certo punta deciso alcune famiglie perché loro sono molto articolate c'è un buon coordinamento
A questa mia ha deciso che la monnezza fruttava più della droga e soprattutto era meno rischiosa
Il problema è che sono le industrie del Nord di Milano di Torino l'industria del Triveneto eccetera che mandano uno di Legambiente non so chi ha fatto tutto il calcolo praticamente come si fosse un camion un TIR che partisse da Milano tutti in fila uno attaccato all'altro arrivassero fino a Caserta cioè questa quantità di rifiuti demandano sistematicamente nel casertano
O voi si consoli Soutine parte tossici in parte noi comunque ci sono molto tossici mescolati insieme i calvinisti si rifiutano di scaricare
Quindi mettono questi rifiuti su decadenti piccolini che chi guida guidano i ragazzi che non vanno a scuola strike quindici quattordici quindici sono sette anni sono loro che portano questi camion dentro
La discarica quindi vedete gradiscono ideatore del Sud è molto funzionale al nostro sviluppo economico del nostro Paese al sistema del nostro Paese c'è un piccolo sistema camorra che funzionale al sistema perché smaltire rifiuti nello spirito italiano perché già anche pensare a tutto la nostra nazionale
L'idea che un padrone un industriale scusate un imprenditore sfuggita
Paghi per smaltire rifiuti e con la nostra cultura
Bisogna pagare il meno possibile
Pagare tanto per smaltire rifiuti una cosa fanno lontanissima dal nostra
La nostra idea perché questa storia del bene comune di cui ci ha parlato con tanta precisione Boris
E adesso e molto aliena alla nostra cultura questo non va dimenticato
Cioè io non so lo faranno tutti i Paesi del mondo sicuramente e li mandava magari direttamente in Africa insomma i rifiuti lo sapete in Somalia il terrore dello Tsunami non fu l'effetto lo tsunami ma l'effetto che lo Tsunami scoperti o tantissimi depositi di rifiuti tossici che erano nella costa somala
Questo è solo una metafora per dire che ne parliamo di dispersione scolastica nel Sud altissima Napoli sia ma qua c'è qualcuno che paga duecentocinquanta euro a viaggio a Piaggio a dei ragazzi per portare il rifiuto tossico dall'autostrada fino agli scali
Perché questo perché se noi non abbiamo dice ce lo siamo immaginare a far vedere e a raccontare il mondo come e l'orrore del mondo come e lì l'incredibile complicità politica economica finanziaria con questo sistema di cose
Secondo me parlare di bene comune non funziona ucciso che manca completamente l'altra parte che il male comune e molto fruttuoso e molto funzionante
Cioè
Ma il mal comune mezzo gaudio penso non so Codice che ho tutto caotico insomma nel nostro Paese ci sono tutta una serie di complicità molto potenti
Che in qualche modo lo dobbiamo compiere continuamente
Di cui dobbiamo sempre tenere conto
Di cui dobbiamo informare veramente di non l'ha fatto glielo regalo senza su quest'ultimo capitolo dei Jethro imparato RG tra i ragazzi tante volte
Perché è l'inferno ma non è l'inferno altrove nel sud del mondo poveracci quelli no nel nostro paese abbiamo un sistema che contempla che dei ragazzi a quattordici anni
Si bruciano quasi di io comunque moriamo il cancro entro tre quattro anni perché fanno un lavoro che noi di per sé non prevede futuro
Questa metafora mi aiuta a riproporre un altro tema che che io su quali Mida di ragionare nel nostro gruppo è emerso come questione
Il problema dell'allontanamento dalla fatica fisica
Noi diciamo in Italia abbiamo allontanato drasticamente la fatica fisica perito per gli italiani e questo oscuramento grande progresso un grande miglioramento
Mi chiedo
Se
Scherzando il siccome l'altro ieri ho vista Giove un camion che portava le olive con tre africani
Che perché la raccolta di olive le fanno gli anziani
E gli stranieri cioè anche qui in Umbria diciamo terra dell'Ulivo cioè Mila direttiva che volevo proporre al Partito democratico di mettere Ulivo e anche con un nero che ti raccoglie le olive un anziano che sta lì sotto col cestino no per dire che l'Ulivo questo grande simbolo dalla nostra grande meravigliosa diciamo
Civiltà mediterranea oggi l'Ulivo senza il nero il vecchio che fra poco morirà
Non si usa
Cioè non si usa più cioè questo per dire che le trasformazioni per cambiarlo
Il tessuto sociale
Allora il la diciamo lì in una cosa su cui si accede discutere che propongo la discussione la fatica fisica abbiamo allontanata non sarà Carlo Taranto così tanto la fatica fisica
Ci siamo anche sempre più disabituati ad affrontare altre fatiche tipo la fatica delle relazioni la fatica psicologica la fatica lo stare con gli altri
Cioè la tecnica buona che io chiamo buona perché la lavatrice penso che sia la grande conquista dell'Occidente
Dice perché sono delle donne occidentali autrice ha cambiato la vita insomma no
Penso che nessuno vuole tornare sarà bellissimo non si lava tutti insieme si parlava si cantava tra nessuno pensa di gol
A quella tecnica tra virgolette buone diciamo che ci libera dalla fatica e accompagnata ad altri aspetti della tecnica che sicuramente rendono molto più faticosa la
Chi non molto faticosa ma abituale
Io credo che sia stato il bullismo di cui tanto si parla
Di questa difficoltà di relazioni le scuole che effettivamente c'è è forte non è che siano così indifferente c'è persino nei paesini più sperduti non è una cosa metropolitana
Se aumentata secondo me anche aumentata perché c'è meno allenamento allo stare con gli altri dovendo fare insieme delle cose
L'immagine è che il la Play Station
Io se mi stufo la spengo
L'altro non lo posso specie
La grande fastidio dell'altro è il fatto che non lo posso spendere questo cambia
Secondo me tutto comincia anni fa quando c'erano gli animatori delle feste dei bambini
Cioè tutto è cominciato allora perché quando esclude non mi fanno una festa hanno bisogno di animatore c'è qualcosa che non va fatti puzzava la cosa già vent'anni fa adesso è diventato di ricordate tutti quanti pagano animatore perché sul mio finisce la teste migliori
Di tutte le classi sociali c'è una festa suonando vuol dire che c'è qualcosa che si è c'è qualche negli nella relazionalità dei bambini e dei ragazzi qualcosa si è rotto
La tecnologia aumento a questo perché chiaramente se uno per molto tempo può giocare e divertirsi molto tempeste son fantastica cioè senza avere bisogna incontrare un altro poi quando lo incontra fa più fatica
Paradosso io mi è venuto in mente il signore delle mosche Messico alcuni quella letto tempo fa sia rimosso un bellissimo libro su quanti bambini sono cattivi no
I ragazzi sono cattivi anzi l'umanità è cattiva e quindi molto buono della gli educatori Tiberio pensano che i termini sono buoni
Perché ridotta cioè tolte tutte le non so come DR more culturali
Insomma la fiera umana
O ululare in gruppo miscela
A tutte le età
Può diventare presente presente nel nostro territorio
Aggravata dal fatto che ci sono maggiori paure stamattina è stato un po'impressione perché sembrava che
Cioè il lutto per cento il per il dopo Genova no alle Java tutti in questo oggi questa giornata le strisce dopo cena ma poi per tanti anni non siamo più fissi le istituzioni alle convocavano i ministeri in mano nemica insomma tutta questa cosa che è sicuramente vero no c'abbiamo stiamo elaborando il lutto del silenzio dopo Genoa silenzi istituzionale
Però mi sembra che nel mondo sia sceso anche qualche altra cosa
Cioè io penso che Berlusconi a tutti i suoi danni ne ha fatti tantissimi ma io penso che il clima di guerra che si è creato dopo l'undici settembre e dopo la risposta Trocino interni si estende e molto più grave del governo Berlusconi e passa dentro tutti noi perché io sono sicuro che oggi quando si pensa all'immigrazione non lo si pensa come si pensava di sanità
No non si pensa così cioè dopo la tutto comincia con la guerra in Jugoslavia insomma cioè parlare di bene comune posto guerra nella ex Jugoslavia post guerra in Iraq
Cioè di rendere conto che ne stiamo assistendo a situazioni
In cui popolazioni rimpiangono un dittatore che metteva ordine non so come dire
Perché la carneficina dell'Iraq e e come dire tutti le responsabilità sono molto complesse eccetera eccetera eccetera
O quello che è successo in Bosnia non solo in Bosnia insomma
Evoca un'idea di bene comune di appartenenza
Che oggi è la più diffusa
Cioè oggi si costruisce con potenti come potentemente il bene comune laddove c'è un nemico molto preciso
Allora l'utopia meravigliosa di Boris che i fatti su tutte le nuvole coprono la valle no giustamente lui nelle slide a me sottoveste probabilistica e poi c'è una grande nuvola e sotto lo sa cosa c'è
Perché tra quelle parole e oltre quelle nuvole ovviamente c'è tutto il problema di come far leva questa la domanda aperta mica non è una critica faccia Luino dietro a tutti noi cioè come far leva per ritrovare quel barlume quel momento di bene comune in cui io mi riconosco con l'altro e c'è la fraternità ed Enzo né francese o non so che
Cioè questa questa questione evidentemente è è aperta ed è molto complessa e non la scambia Erei cioè mi sembra non mi sembra credibile
Che lo possa fare la militanza attiva nella scuola o la militanza ambientalista
La posizione delle comune esattamente una non so come dire una trattativa un compromesso una fatica bestiale
Decisione di onde dell'accordo utili di Amelia fare riunioni a notte cieca per non far fare una strage ma due palle così cent'
Cioè stiamo attenti non pensiamo che il bene comune qualcuno che l'ha capito altro beh come comunicarlo agli altri perché talvolta si confondo queste cose la posizione delle comune condiviso era fatica bestiale di mettere d'accordo persone che proprio non sono d'accordo
Tant'è vero che a un certo punto ci si finge per sempre il gruppo nostro ci hanno provato posizioni concrete divergenti qualcuno diceva
Quando i carrubi davano da mangiare cavalli allora la Puglia aveva il sentimento diciamo del
Si sapeva che cosa si mangiava a che cosa si faceva c'era la comunanza un'altra di Spoleto ha detto ma io veramente il progresso almeno a me che mi dispiace cioè diciamo
Cioè non possiamo pensare a al al buon tempo antico queste posizioni non hanno alla fine portato un bello scontro a dire siamo d'alla fine il gruppo sempre come rete di affari no ma più o meno siamo d'accordo non siamo d'accordo
Abbiamo delle immagini immaginari molto diversi tra noi giustamente tu hai detto scusa di apertura
Tu hai detto l'acqua risorsa bestemmia l'acqua non è una risorsa imparata a parlare cioè il linguaggio conta che una insegnante
Motivata brasato padre Tolui sorgendo Progetto sull'acqua come risorsa è quella bastonata cioè
No giusto cioè nel senso che chiaramente lei stava evocando un una cosa molto seria su o l'acqua come patrimonio l'ha parlato Boris allora le parole contano ma conta ancora di più il pensiero che dietro le parole ragionamento come ci si lavora sopra
Che è molto faticoso la stessa insegnante alle scuole superiori quindi poveraccio tutta la mia ammirazione
Ha raccontato che per fare questo mo'sotto il getto dell'acqua come risorsa
Non riusciva a farlo
Perché nella scuola udite udite c'erano insegnanti
Quindi lei ci ha poi comunque genitori va abbastanza bene con gli studenti agli insegnanti
Cioè come si fa chiesto cinquecento insegnanti davanti paradisi cinesi segnati come praticamente no la
Allora
Toh l'ultima cosa torniamo indietro gli adolescenti
L'adolescenza è sicuramente letta in cui i nostri figli diciamo così sono più permeabili alla cultura
Del mercato chiamiamolo così sono assolutamente permeabili ce sono colpiti come altro che Polonio ma molto peggio del polonio ce l'hanno dentro il corpo da tutte le parti questo germe
Allora la scuola in quel momento abdica
Abbia perché guardate le scuole superiori il nostro Paese diciamocelo francamente
Tranne pochissime rare eccezioni sono
Un vuoto pneumatico c'è un posto dove non c'è contatto tra generazioni dove c'è uno scollamento dove dove girano a vuoto gli ragazzi con tutta la loro energia vitalità positiva negativa distruttiva tutto quello che volete ma non incontra un adulto
Allora io credo che in quell'età lì si misura in qualche modo la responsabile sento anche di dire della mia generazione cioè di una generazione di un tempo che ha fatto lotte straordinari sui diritti diritti di quadretti di là molto forti
Ma su cui sul piano degli obblighi ho dei doveri
Noi
Noi non non abbiamo tratto cioè non lo so io non so io penso che gli adulti sono con in enormi difficoltà
A trattare
Con i ragazzi rispetto alla questione diciamo del
C'era un bellissima frase nessuna ricordano
Sì non vai dopo i trent'anni di guerra mostruosa insomma che ha coinvolto l'Europa scrisse una cosa che diceva dichiarazione degli obblighi degli esseri umani
C'è la prima cosa che si disse dopo tutta questa catastrofe facciamo una dichiarazione degli obblighi degli esseri umani
Boris con molta precisione ci ha spiegato che più c'è comunità più ci sono obblighi reciproci
Su questo punto che secondo me a fondamento di ogni bene comune cioè l'adolescente Protocol cambiare il mondo proporrebbe trasformare le potrebbe
Dare energia
Ah il vuoto a degli degli adulti che si Scansano sbatte contro il muro
A degli adulti che si Scansano continuamente genitori esso non voglio fare il discorso ai bei tempi antichi in cui c'era no non lo so
Però c'è sicuramente un vuoto diciamo di di connessione culturale
Per cui noi abbandoniamo i giovani ragazzi a questa e la cultura corrente del nostro paese cioè assoluta deresponsabilizzazione rispetto al al pubblico al collettivo
Cioè né noi né che sia un Paese che per caso ad a tutti questi voti a Berlusconi che in tutto il mondo ridono
L'utilità Havel perfetto italiano che dice io delle logiche ne frego quando non vanno ad d'accordo con me
Allora fare i conti con questo c'entra molto con la vocazione ambientale così diciamo prima c'entra tantissimo perché il problema se noi dobbiamo in qualche modo rinunciare cambiare seguire degli obice per cui questo tipo di di di di sviluppo chiamiamolo di cultura di civiltà Alexander Langer dice la civiltà civiltà ecologicamente compatibile questa civiltà non in qualche modo non è capace di pensare al futuro
Questa cosa qua noi dobbiamo io non lo so devo fare tutti gli sforzi possibili immaginazione nel nostro gruppo c'era mi ricordo come ti chiami una contenuta ha detto guardate l'unica cosa che noi facciamo la pubblicità
Le nostre cose dobbiamo inutile non se ne parliamo quasi dico ce la siamo siamo arcaici parliamo tra noi bisogna fare
è interessante perché l'ha provocata come detto ma tutte queste cose belle che ne sappiamo bella timbri tutti sì ma insomma c'è un preoccupante ad esempio non riusciamo a comunicarle perché gli altri comunicano molto meglio di noi questo è sicuro
Al Gore era vicepresidente di Clinton quando ha presentato il suo film che non so come sia Sophie sulla catastrofe ambientale soggezione ha detto forse col cinema si riesce meglio era vicepresidente Stati Uniti per otto anni fosse cinema può essere che
No per dire interessante verso chi chiaramente di forzare il mercenario collettivo è un'impresa enorme
C'è influenza l'immaginario collettivo e dire delle cose e come dire che in qualche modo siano evidenti davanti a tutti
è importante interessante io adesso non non so la credibilità scientifica
Sushi costanti giornali questa cosa tra quarant'anni tutto finito
No gruppo licenziare il top soluzione ambientalismi avanti così la la china tale per cui non si esce tornare indietro c'era certo io non lo so mi sembra sempre esagerato questo mi sembra che si aggira tra l'alternanza tra
Pensare che la tecnologia si salverà comunque
Che è una cosa molto presente nella nostra società l'emergenza del futuro e l'altra Teti e tanto la catastrofe imminente quindi
Allora spiegarsi studiare capire io noto lo spione tra Vittorio dicendo di ho sbagliato tutto facciamo la materia di ecologia alle superiori
Almeno qualcosa d'impatto
Cioè seriamente lo dico anch'io so che già fa i progetti che risente sì sul territorio tutte le situazioni giustissime ma guardate che livello di ignoranza sullo stato proprio diciamo ignoranza di di conti inutili mirini sull'equilibrio così che c'è
In generale le scuole superiori totale studenti niente di di quello che successe non si interessano loro
E è un altro punto ancora
Io non ho così tanta sfiducia ai ragazzi dei giovani sono sicuro che troveranno loro strade che non capiamo non riusciamo entra in comunicazione già bellissima frase di Platone la Repubblica diceva
Se i figli non fanno gli stessi giochi dei genitori la Società da rotoli
Interessante l'UDC a due mila cinquecento anni fa se capita
Che ha fatto gli stessi giochi e aver costruito un immaginario comune quindi c'è una possibile trasmettersi fosse figuriamoci adesso il fratello grande non fallisse si gioca il fratello più piccolo cioè
No
Però la cosa interessante capire se per esempio i listini l'elemento sistemico tutti siamo d'accordo nel dire qualsiasi argomento di questi che sappiamo è complesso ricordo
Come funziona complessità quando non si leggono i libri quando si lavora su gli sms quando si lavora sull'internet con questa modalità di conoscenza che è un'altra parate oggi la conoscenza dei ragazzi è un altro una seguenti percorsi
Consenta digitale che va velocissima e va continuamente su errore un errore proprio un errore
E chiunque impara a usare qualche cosa
Mi chiedo la complessità che c'entra con questa modalità di conoscenza centro non c'entra
Forse questo non abbia conoscenza ancora più lega che più ci avvicina la complessità io non so niente
So solo che noi abbiamo l'interruzione di relazione tra le generazioni molto forte molto forti e credo che anche se facesse una conferenza dopo Genova ci torniamo tutti più o meno cinque anni più vecchio
Non credo che troviamo quelli i giovani nati dopo capito
Non so sentendo ride e questo chiaramente preoccupante perché evidentemente c'è un problema di di impegno su una cosa su un'altra cosa
E l'ultimo nodo
Rispetta la terra malata
Se vogliamo fare prendersene cura o trovare delle terapie
La cosa è molto diverso
Alla terapia specifica
C'è uno specialista che sa qual è il problema o presume di sapere quali problema e prova a risolverlo in modo settoriale
Non so se qualcuno di voi è capitato ma chiunque di applicarle avere un parente un amico
A colpito da malattia grave
Molto grave
Sa l'incertezza assoluta in cui ci si trova
L'enorme incertezza a chi mi rivolgo a quello quello cosa ne sa cosa ne saprà il corpo del malato ci fa molta paura ovviamente
E e sempre più difficile anche questo mutamento culturale su cui ragionare
Il prendersi cura
Che prendersi cura non è la terapia è un'altra cosa
Ovviamente non è che non bisogna fare le terapie sono molto importanti
Ma le due cose non sono la stessa
Allora ragionare su che cos'è provare avere cura per il pianeta Terra
In un'epoca in cui siamo obesi e anoressiche
C'è quindi anche col nostro corpo se abbia un po'di problemi
No
Cioè il nostro corpo spesso è vittima
Dicevo di questo Polonio che gira insomma da tutte le parti
Ma l'esito
Allora il punto è prendersi cura del pianeta terra che tipo di
Possibilità diciamo dove dove si esprime dove si vede chi lo testimonia
Perché chiaramente l'utopia di Boris è un'utopia che coinvolge la maggioranza o comunque una minoranza molto attiva che la maggioranza possa recepire come appartenente alla stessa città stessa cittadina
Ma forse se quella cosa là e e troppo utopica troppo lontana noi il valore da testimonianza dobbiamo mantenerlo testimonianze attiva nel territorio
C'è da questo punto di vista per tornare diciamo al nostro la nostra dimensione il piano in serie A tutta questa costruzione educativa che come ha detto camerieri prima forse nasce dal fatto che l'Italia sta messa così male che siamo stati così bravi all'educazione ambientale
No forse una spiegazione possibile
Tutta questa cosa qua deve potere in qualche modo essere una testimonianza viva in qualche modo riconoscibile che qualcun incontri
Questa del fatto che il rischio di contra la solo nella prima infanzia poi c'è un buco un'adolescenza e poi giovani qualcuno si impegna e gli altri
Non non non mi sembra che funzioni tanto
Due tre parole dei gruppi proprio quelle che le somme che avvertano dopo tutto questo non non posso assolutamente presumere diciamo di di di raccontare come è stato detto dei gruppi
Nel nel gruppo del bene comune sia parlato di attività rieducative
Si è parlato di condividere un idea di progresso ci son state posizioni diverse di cui ho detto c'è stato forte quest'appello a ripensare i sistemi di comunicazioni si è parlato del coinvolgimento emotivo
Se porta si è parlato del dell'importanza di una cultura che non sa che non sia solo fare ma anche cultura del riflettere del pensare del rispetto delle persone qualcuno ha parlato del rispetto della natura e dei suoi valori intrinseci
Nel gruppo delle politiche pubbliche e strategie istituzionali si è tentato di elaborare il lutto del dopo Genova
E poi si è parlato del problema superare necessità di coordinare tra diverse istituzioni pubbliche e l'ARPA assessorati all'agricoltura che si occupano della delle patrie scuola eccetera diciamo tutti coloro che lavorano per cementare senza essere accreditati insegna e quindi provare a vedere se si può smettere anche questa sistema
La distanza tra le politiche educative le politiche reali
L'importanza del mettere al centro come si disse a Genova la funzione formativa per lo sviluppo sostenibile quindi anche per il settore produttivo agricolo eccetera
Si è parlato della precarietà dei c'è aderire Bartoli territoriali che rendono deboli queste strutture quindi debole anche la professionalità di chi ci lavora dentro
Sì è poco proposto di partire dal documento quello che sta in cartellina
E ci si chiedeva quali competenze utili bisognava rintracciare il territorio quindi avrei sulle competenze
E basta grazie
Il terzo gruppo dopo si apre la processione perché sta scritto tutto lì
La da adesso la parola al sottosegretario Laura Marchetti ha avuto la pazienza di rimanere fino adesso condoni se poi dopo non non scappare penso che qualche battuta di approfondimento sulle cose dette da Franco e anche sui gruppi che sono stati riportati in modo così dicono per singoli punti si possono apre
Dieci non la pazza
L'impegno che il ministero dell'ambiente
Offrirà
A tutti coloro che si occupano di educazione ambientale
Associazioni regioni
Laboratori cittadini sarà Massimo
è stato detto stamattina dei collaboratori del ministero si sente
Lo voglio ribadire commenta nei limiti della politica nei limiti dell'agibilità consentita la politica
Ci impegneremo anche arrendere concrete alcune delle proposte che sono state fatte questa mattina comincia dal conferenza dalla seconda Conferenza sull'educazione ambientale a rinforzare i protocolli che abbiamo già in atto
Con le regioni ai a resuscitare a far rivivere
Il Progetto insieme a a
Rafforzare i laboratori di educazione ambientale in un'ottica in cui l'educazione ambientale vede come primi attori non solo i bambini ma anche i cittadini
E la democrazia partecipativa delle comunità
E però detto questo
A questo ministero chiede un impegno anche reciproco e contrario agli intellettuali e agli insegnanti che sono qui presenti
Figaro chiedo nella forma provocatoria insomma del gruppo
L'impegno a stare un po'fermi
Io so che questo è difficile perché la scuola il modello di scuola degli ultimi anni un'ingiunzione Alfa
Fra i progetti i progetti project abilità e competenze su progetti insomma
E
E poco a riflettere sulle strutture portanti della scuola e questo interattivo
Ha un'azione spesso non discussa spesso sento senza testa ha rischiato di travolgere anche l'educazione ambientale
E la sfida epocale che l'educazione ambientale
Offri quando ha offerto nel dibattito culturale generale
Io penso soprattutto all'educazione ambientale nella scuola anche perché fra le deleghe
Offertami dal ministro c'è quella di attuare un programma in sinergia col ministero della Pubblica istruzione un programma nazionale di educazione ambientale per la scuola e quindi da lì dobbiamo capire che cos'è l'educazione ambientale oggi nella scuola e se quello che oggi definisce chiude il ruolo dell'educazione ambientale
Se l'educazione ambientale deve essere per esempio una pratica pomeridiana
La pratica appunto di fare attraverso insegnanti bravi progetti più o meno virtuosi che mirano ai comportamenti la raccolta differenziata il rapporto diverso col territorio
Se e una forma di etica laica che si sostituisce al crollo e al tramonto deve cioè
Se è una disciplina missato in uno dei delle proposte della Moratti l'educazione ambientale rientrava nelle sedi educazione educazione stradale educazione sessuale educazione al traffico educazione ambientale arte se questo ecologia tubicino una materia ecologica
Oppure se l'educazione ambientale può essere di più
Una sorta di grimaldello per modificare l'impianto di studi tradizionale il modello tradizionale la scuola in questi anni ha conosciuto tante variabili
Ma tutte secondo me variabili esteriori che non hanno mai messo in discussione il modello culturale l'impianto filosofico della scuola o meglio hanno confuso l'impianto gentiliana
Con nuove cose senza mai aprire una discussione sul paradigma
Ed è risultata
Una cosa assai controproducente per l'educazione ambientale che mentre il pomeriggio non insegnanti educa ramo i ragazzi appunto alla raccolta differenziata e altri comportamenti virtuosi le materie della mattina
Insegniamo noi veicolava ne continuano a perpetuare e comportamenti contro natura
La fisica
Insegna che la materia e una cosa morta da manipolare violentare la storiella nella letteratura ci dicono che il paradigma non è che il paradigma prometeico dell'homo Faber che non può che altro che manipolare
L'educazione fisica perfino ci insegna un modello militare che niente ha a che fare con la libera espressione della corporeità allora di fronte a questa separatezza fra la scuola del mattino e la scuola del pomeriggio l'educazione ambientale invece può diventare appunto ripeto e a questo forse dovremmo lavorare riprendendo ci la funzione di intellettuali di pensatori
Che proprio degli insegnanti può diventare il grimaldello per un nuovo paradigma per un nuovo modello di razionalità
Una razionalità contro natura che ridefinisca nella scuola tutto gli statuti e epistemologia ci delle discipline
Le strutture mentali e perché no i tempi e gli spazi abbiamo fatto la discussione prima tu sei delle merci ti do del tu perché e mi ricordato gli anni bellissimi io mi sono formato
Alla squadra nemici
La struttura circolare che ci siamo dati una discussione
Ma paragoniamo la allo Spazio contro natura in cui vivono i nostri e in cui viviamo noi con i nostri ragazzi uno spazio in cui non ci si guarda negli occhi uno spazio geografico ma insomma apriamo una grande discussione
Sulla riorganizzazione degli spazi
E sulla riorganizzazione anche dei tempi della scuola tempi sempre più colonizzati dall'informazione e poco destinati al gioco alla qualità
A alla creatività alla fuga anche il diritto alla fuga diritto al nuoto un diritto che mi è molto caro
E però per farsi che l'educazione ambientale sia questo un nuovo modello di razionalità
E allora dobbiamo fare anche un'operazione sulle parole sull'uso che noi facciamo delle parole sull'uso che noi facciamo delle categorie personalmente per esempio
Essendo stata scuola dai teorici della complessità da Bezzon amore Lovelock maturate valere al e vari l'ho sempre pensato
Che la parola ambientale fosse una parola assolutamente riduttiva
Una parola in cui appunto che riduce la
L'ambiente ha uno sfondo o un paesaggio sostanzialmente sa fare separandolo dalla vicenda umana e dalla vicenda dei viventi
Quindi questa questa educazione ambientale andava riformulata oddio in questi anni è stata riformulata con un'altra categoria che devo confessare
Non solo non mi piace di più ma mi inquieta anche un po'che questa di educazione allo sviluppo sostenibile
In insomma
Anche su questo forse dovremmo e la parola ormai dei protocolli internazionali
è una povera parole elaborato dalle parti della Banca mondiale soprattutto nella seconda fase del la fase non clintoniano della conferenza di Rino ma la fase la seconda fase degli ultimi quattro cinque anni
Ed è una parola insomma pesante da sostenere appunto su cui dovremmo riflettere di più io come antropologo sono inquieta
Su intanto sulla prima idea
Intanto penso come pensa la touche come pensa Wolfgang Sachs che ha scritto libri e libri e libri su questo che sviluppo sostenibile sia se non un ossimoro ossimoro sicuramente un imbroglio
Perché il livello di obesità e lo dico con dolore o si sta esistenziale che noi raggiungiamo e un livello insopportabile
Per cui continuare la pretesa di continuare a crescere
è una pretesa veramente insostenibile
Dato lo stato del pianeta
Ma lo dico anche come antropologo ma di chi ha sviluppo si parla il nostro sviluppo
E questo che vogliamo decollare infatti la trappola di tutti i protocolli internazionali è questa io vengo da Nairobi è stata proprio questo è stato in il limite più grosso di questa conferenza
La voglia di importare un modello di sviluppo che il modello occidentale senza neanche pensare che c'è l'altro
E che ci possono essere forme di crescita forme di economia forme di società
Che solo diverse forse più praticabile più equilibrati
Ma non solo nella parola sviluppo nella categoria di sviluppo sostenibile così come elaborato dal palco la Banca mondiale c'è questo concetto lo diceva bene il libro bianco dirlo risorsa
In rapporto rispetto alla natura come risorsa
Ma tutto diventa risorsa nella categoria di sviluppo sostenibile anche gli umani diventano risorsa che significa poi questo la modesta proposta di lui dei suoi no siccome i bambini costano cari gli ingressi non amano i bambini
Allora c'è l'autore che fa una modesta proposta
Trasformiamo la carne dei bambini in carne da mangiare e così i bambini possono anch'esse perché vengono trasformati dallo Statuto dispense allo statuto di risorse e così si fa con i migranti i migranti non li buttiamo a mare perché possono essere risolti ma nella elaborazione della dello sviluppo sostenibile la natura diventa imprese una risorsa
Che significa semanticamente qualcosa che non ha un valore insegue un valore etico un valore intrinseco per cui noi dobbiamo atteggiarci alla pura comunque perché ha un valore etico ma la natura e a me Sorsa per qualche altra cosa un palco e io lo so che è difficile fare i parchi
Ripartì significa abbassare i limiti edilizie così allora trasformiamo parte in risorsa perché questo darà posti di lavoro eccetera
La Tempesta di Giorgione perché la dobbiamo tutela perché è una risorsa che può far venire tanti turisti nel museo questa ideologia un po'cinica
E un po'opportunista
Della natura appunto come risorsa
Che poi arriva a dire l'acqua come risorsa e mi scuso della ma dire che l'acqua la fonte stessa della vita la nostra madre ha qua
Può essere può entrare nella categoria dello scambio significa poi aprire tutta la strada alle privatizzazioni e alle licenze e alle recinzioni privatizzazioni
E mercificazione che oggi avvengono sulle sui beni
Sui beni naturali sul patrimonio naturale in un suggerimento patrimonio il professore suggeriva patrimonio suggerire in matrimonio
Da materna
Dalla madre terra i beni della madre tetti e quindi questa categoria di educazione allo sviluppo sostenibile non mi soddisfa mi piacerebbe molto data la mia formazione materialista invece la categoria di educazione naturale per rimettere in centro poi la parola che in gioco che deve essere la padrona
La parola natura
Educazione
De intanto parola bellissima materna anche queste che rimanda alla nascita e alla vita direttamente alla nascita la vita
E alla cura della vittima ma rimanda anche al problema politico ed ecologico più alto dei nostri tempi che la perdita della natura
Ce lo dice benissimo anzi omessa quando mette sotto accusa non la scienza e giustamente del nostro gruppo si è fatta la distinzione fra tecnologia scienza perché oggi non siamo più di fronte alla scienza
Perché non c'è lascia la scienza e carica di dubbio di possibilità di previsione noi siamo oggi di fronte a un grande attacco della tecnologia
Anzi della tecno-scienza come dice la touche che non si limita più a manipolare il violare la natura
Ma come dice John entra nelle subacquei della natura introduce degli elementi che la natura non riconosce più e di cui la natura non sa non si sa più libera con l'ingegneria genetica Colin nucleare Marcon se questo non è di classe queste di carta se fosse di plastica questo semplice
Elemento è un'emissione nella natura di una cosa che la natura non riconosce e di cui appunto e che non può più garantire la riparazione e lo e l'omeostasi e accanto a questo il Progetto oggi della tecno-scienza
Non agisce solo sulla natura esterna
Sulla devastazione del mondo esterno dalle montagne alle stelle dal mare ai ai fiumi agisce sempre di più sulla natura intenti
Sulla natura interno sull'artificializzazione dell'essere umano dove si gioca
Soprattutto nell'altra parte del mondo nel teatro nel cosiddetto terzo mondo dal punto di vista degli sviluppi visti la partita
Si gioca sulla colonizzazione della vita sempre di più la carne la partita dei brevetti la partita della colonizzazione della biodiversità ma anche da questa parte del mondo dove si gioca la partita sul Johnson sogno di franchista
Non solo gli OGM
Che cosa si sono la possibilità di costruire un mondo non contro natura ma senza nato
Un mondo completamente artificiale dove non c'è più niente dove non c'è più la naturalità l'animalità dell'essere umano l'animalità intesa come sessualità come corporeità come nascere dà corpo di donna come il limite della morte tutto questo non c'è più e il mondo che che abbiamo di fronte non si tratta di mettere la natura nel passato e nel futuro
Si tratta di avere a che fare con il mondo sempre più artificiale in cui la perdita in giunco della naturalità
Mette in discussione il primo bene comune che l'umanità stessa in quanto possibilità di realtà autentica di relazionarsi alle corse
Allora questa è la sfida epocali a cui l'educazione innaturale l'educazione materna ed educazione materiale può mettere ma non mi dilungo oltre un'ultima cosa
Volevo dire a proposito dei linguaggi ogni mondo nuovo ha bisogno di un linguaggio nuovo ha ragione professione
Se no non c'è e il
E ci accorgiamo di fronte alle giovani generazioni che il nostro linguaggio
La lentezza della scrittura so del resto la rivoluzione della scrittura di Platone assegnato un mondo nuovo così noi stiamo entrando in un altro modo
E però
E per questo nel comitato d'onore che ho costituito comitato interdisciplinare di psicanalisti antropologi urbanistica venti persone che si occuperanno con gli insegnanti naturalmente distendere le nuove linee dell'educazione ambientale ho coinvolto anche registi cinematografici Sergio Rubini
Quest'perché il linguaggio del cinema
Arriva di più il linguaggio delle immagini arriva di più e però professore mitizzo dobbiamo delegare agli specialisti solo del cinema solo delle immagini oppure non possiamo anche qui una sfida recuperare qualche cosa che era nostro e che ci hanno tolto anche qui la devastazione l'inquinamento nel linguaggio di questi ultimi anni del linguaggio della scorsa è stato tremendo
Obiettivi strategiche
Portfolio insomma un linguaggio bancario millibar demenziale mentre il linguaggio della scuola e della cultura il linguaggio classico erano linguaggio capace di a di appellarsi Almiento al sogno all'affettività
Alla narrazione alla fabula così come il linguaggio del cinema allora perché non tentare
Di riscoprire quello che era profondamente nostro dei colonizzando l'immaginario perché questo l'altro problema grande non solo l'occupazione degli stili di vita ballo occupazione delle nostre immagini profonde forse appunto madre natura
Ci può dare una risposta
Grazie anche per il contributo che mi permetterei di definire il rituale diciamo da in qualità più di competente Dini intellettuale che da sottosegretario
E che quindi ci arricchisce nella discussione eccetera
Continua a offrire spunti di riflessione Ierse inviterei però il coordinatore del terzo gruppo che per vincere il primo gruppo
Che non so se in sala
A diciamo a raccontare esprime esplicitare un po'i punti fondamentali che hanno toccato nella discussione altrimenti rimane un po'zoppa la la presentazione
Cioè
Qualcuno del primo gruppo
Che se la sente
Sono tutti fuggiti
No
Grazie
Lì c'è un voi
Si è difeso
A
Abbiamo lavorato sul sul concetto di bene comune
E siamo arrivati molto velocemente su
Su che cosa si poteva fare per cosa era possibile suggerire si è parlato lungamente di che cosa e poi gradatamente siamo spostati più su un discorso del come nel senso che ci siamo accorti che dirà di tanti progetti che si possono proporre sul sull'avere una visione condivisa
Di un bene comune per difendere forse sarebbe bene cominciare a pensare anche a ha come punto de colonizzare nostre menti cioè come abituarci a ragionare e liberi da preconcetti liberi da visione che in qualche modo ci vengono imposte no e che ci portano sempre a considerare il bene comune come qualcosa che non ci appartiene che va difeso ma che in qualche modo comunque non è un bene altro rispetto a noi
E quindi siamo arrivati per parlare anche della scuola dalla scuola anche la più rivolte ai più piccoli anche bambini
Alle elementari a come sarebbe bene lavorare più su un approccio non tanto e non solo almeno quantitativo a cui siamo invece sempre stati abituati quindi a a sommare i nostri sapere le nostre conoscenze Uncle cari bambini tante nozioni quanto piuttosto a lavorare su una qualità della conoscenza
Quindi l'educazione che non è intanto è solo l'educazione civica no l'educazione che ho eravamo abituati noi
Ma l'educazione trasversale ad avere rispetto dell'altro e quindi l'ambiente
Diventa partecipe della nostra vita quotidiana
Per chi era nel nostro gruppo So dimenticato qualcosa lo prego di di aggiungere se c'è qualcosa col tralasciato
Allora se
Sui temi
Come lo
Carlo Bonzanigo
Forse anche provocatorio scusatemi perché oggi la sei non lo sono
è vero c'è c'è questa abitudine di lavorare in gruppi sottogruppi a riportare le notizie io onestamente
Non credo che sia molto forti
Io credo io abolirei questo questo suddivisione in gruppi sottogruppi perché si lavora per mezz'ora informa estremamente sintetica si dicono delle cose che vengono sintetizzate su un foglio di carta che poi vengono riportate informazioni sintetica
Qual è l'utilità di questo non esco io preferisco che si continui propongo preferisco sono questa la mia quello che mi ha suscitato adesso anche l'ultimo intervento forse non è meglio continuare a parlare e e e e a confrontarsi a sentire gli interventi successivi che ci arricchiscano tutti in modo che poi in virtù di questo di questo di questo arricchimento poi si riesca ad essere i trasmettitori ulteriori piuttosto che cercare di condensare in frasi sintetiche dei punti che poi in realtà ci sfuggono e non ci rimangono perché non rappresentano in realtà un approfondimento rappresentano una una superficialità azione dei discorsi
Chiedo scusa ma inutilmente del parco proprio non non riesco più a cogliere il senso di questa
Ma l'ha visto che Carlo Serassi addossati ruoli nostra coscienza critica
C'è qualcuno che vuole
Sia su questo aspetto che non è secondario poi io anch'io avrei delle cose da dire ma anche sulle
Sulle molte sollecitazioni che abbiamo avuto sia da Franco che da
Che dalla sottosegretario Marchetti sottosegretaria
Pasquale Grella
L'incubo della del primo gruppo che ho praticamente monopolizzato il il microfono no c'erano due punti su cui noi ci siamo basta
Ma non lo so veramente Patricia spiazzato perché non è che ci aveva detto che andava via per cui alla fine ci siamo anche trovati
Un po'in difficoltà nel nel riportare il lavoro del gruppo no due due punti sostanzialmente ci siamo soffermati abbastanza era il il senso del riconoscimento di chi partecipa un senso di quasi righi di incontro-scontro con da coll'altro riconoscimento che nel superamento della parzialità comunque nonni caso andava ha valutato andava anche in parte riscoperto c'è sempre questo tentativo
Di a vere
Da una parte lo stimolo nel far partecipare però dall'altro anche il fastidio
Nel momento in cui chi partecipa poi cerca di dare delle soluzioni
A quel punto occupa lo spazio di chi ha organizzato di chi è al potere in quel momento di chi ha una sorta di decisione a medio piccolo o a lungo termine noi ci siamo soffermati su questo anche nel momento in cui quando chi poi partecipa o interviene all'interno specialmente del territorio solleva delle a indicazione trova il muro della politica
Che si sente infastidita poi tutto sommato dalla a dalla pressione diciamo sì non solo d'opinione pubblica espressa dall'altro quindi c'è stato un tentativo anche di riuscire a capire chi è l'altro e quale interesse voi che sostanzialmente non muove
Ma è il punto su cui poi alla fine ha visto il coinvolgimento di quasi tutti i partecipanti del gruppo il senso del ragionamento cioè recuperare il senso del ragionamento non andare per compartimenti stagni non andare per spot pubblicitario sporto scadenza adire determinati da altri ma iniziare a riuscire a capire il territorio realmente quello che vuole
Rispetto ad un intervento d'una partecipazione collettiva e chiaramente sui tempi
Riuscire a non essere eccessivamente influenzati o anche incattiviti
Da una ricerca estremamente disperata del nuovo ma di riuscire anche a capire quello che è stato prodotto fino adesso è recuperare in quanto di meglio secondo la situazione la parzialità o la partecipazione delle persone ritiene che sia stato prodotto grazie
Penso che perché non ci sia qualcuno che voglia intervenire utilmente proverei a
A chiudere però ripartire un attimo dalle cose dette da Carlo bolzanino
Anche per ricostruire a fine giornata un po'la logica alla
Probabilmente siamo anche nella fase come dire della della morte dei convegni come forma di comunicazione
Io però sotto sotto continua a pensare forse perché odio la comunicazione a distanza non lo so
Continuo a pensare che i convegni con abbiano un loro senso per il fatto di avere delle persone in presenza diretta rispetto a questo è evidente che si possono fare anche errori di progettazione nella nell'idea di convegno lo troviamo un'idea che mi sembra confermata da quello che è successo
Anzi due idee la prima che questo convegno servisse a riaprire una serie di almeno di finestre se non di porte quindi no a fare un po'di corrente d'aria e quindi a rimettere in comunicazione soggetti che hanno lavorato in questi anni hanno continuato a lavorare ma spesso in situazioni di di isolamento la seconda è che ci sembrava e questo mi sembra che il pomeriggio l'abbia confermato che è talmente tanto tempo che non si comincia non si discute pubblicamente di queste cose che c'erano tante cose da dire
è evidente che quello che è successo nei gruppi è un'esperienza interessante importante solo per le persone che stavano in quei gruppi riportare quell'esperienza in termini di partecipazione a confronti de eccetera è operazione estremamente complicata che sicuramente non si può risolvere avendo a disposizione i tempi che ci siamo
Che ci siamo dati
Per cui il senso del pomeriggio e che ci fossero alcune cose in comune
Che ci sembrava importante che venissero riproposte che stavano nel contributo di Boris e in quello di Franco a cui poi si è aggiunto il contributo della sottosegretario e poi
Per il gruppo e l'interesse delle cose che avevano a che fare che saranno limitata gruppi più ristretti sia quelli che hanno partecipato al singolo al singolo gruppo senza la pretesa di arrivare a una sintesi che francamente era improponibile oltre che impensabile
D'altra parte era anche importante che proprio perché questa era l'occasione che ci fosse la possibilità per tutti di dire la loro
In una dimensione frontale così grande in così anche psicologicamente impegnativa come questa sala tre quarti delle persone
Avrebbero taciuto quindi di fronte all'ipotesi di fare un un pomeriggio di conferenza Oddi innestare un elemento in cui tutti quanti potessero dire la loro anche intervenendo in modo meno formalizzate rituale abbiamo scelto
La seconda strada sapendo che un po'quello che tu hai rilevato noto sacrosanto era un prezzo è un pezzo che avremmo pare pagato
Il problema che mi pongo rappresentano pongo un continuazione anche rispetto all'associazione in cui lavoro è come effettivamente costruire momenti di discussione elaborazione confronta che poi possono avere anche delle ricadute operative cioè dei cambiamenti nelle pratiche perché poi il problema è quello le cose che ci siamo detti oggi che influenzando sulle pratiche che ciascuno di noi ha e rimproveri io
Senza sapere a strette nulla delle riflessioni di Franco sulla questione degli adolescenti diciamo sono su posizioni direi i denti che va comunque sicuramente molto simile alla sua su questa cosa per esempio della del vuoto pneumatico che c'è oggi nella scuola superiore tra adolescenti e adulti
Detto questo che significa niente perché poi la mia pratica scolastica o la sua probabilmente sono anche molto molto diverse bisognerebbe poi trovare il tempo di confrontarsi ragionare ma soprattutto di fare esperienze insieme cosa che francamente risulta sempre più
Complicata
Io e adesso non uso il termine
Complessità diciamo come éscamotage
Pubblicitarie finale però penso davvero che l'unica cosa che possiamo fare quello di avviare un processo
Che si muova diverso a diversi livelli all'interno del quale può essere utile
Istituire dei gruppi di lavoro a distanza che si inviano materiali creare situazioni in cui per tre giorni si sa si sta in un posto che si fanno esperienze insieme in quella limitate
A quell'attività che ci siano anche momenti pubblici come questi perché d'altra parte
Il confronto con la politica lo avvia a partire da situazioni come queste perché anche la politica sarà la sua ritualità e mi sembra che mai siamo d'accordo che se non proviamo interloquire con la politica a spostare i termini da politiche non andiamo poi
Da nessuna parte insomma
Non voglio mediare voglio semplicemente dire che sono profondamente convinto che o siamo capaci di muoverci su piani e livelli diversi a scala territoriale nazionale eccetera eccetera
Oppure
Il risultato di questo convegno non serve a nulla per cui diciamo non non la non la prendo come una provocazione quella di Carlo aprendo invece con un suggerimento a pensare anche ad altri incontri in altre forme utilizzando
Che ognuno sia funzionale a quello che vogliamo raggiungere
Per cui per esempio portare un politica fare un'esperienza di tre giorni per confrontarsi sulle pratiche educative mi sembra un come dire un intento
Molto interessante ma un po'donchisciottesco diciamo rispetto alle condizioni la politica che oggi ci offre mentre invece un confronto tra educatori che vengono da esperienze diverse che stanno dentro strutture pubblico piuttosto dentro associazioni o cooperative si confrontano sulla questione del precariato forse può essere una cosa estremamente
Interessante
Nel merito sì anche a me dispiace d'aver capito nulla
Di quello che è successo negli altri due gruppi però per esempio il gruppo a cui ho partecipato mi è servito molto
Siamo limitati
All'infinito ci penseremo Fantozzi una volta intanto buon appetito per la cena che ormai è prossima mi auguro ci vediamo domattina alle nove novembre nove e mezzo mi sembra
Io mi scuso con tutti quanti prendo microfono sì saluto solo il sindaco di Spoleto
Siccome ho un altro impegno alle dieci e mezzo riferito a Santa Barbara qui abbiamo tanti luoghi di Santa Barbara dalle vigne al laboratorio caricamento Proietti stabilimento militare tante cose per le quali lo dobbiamo presenziare come sito come città e quindi io vi debbo lasciare ma vi lascio
Con l'assessore alla pubblica istruzione
Con
Tacendo del lato ovest saluto saluto tutti quanti voi dirigenti relatori sottosegretario per la presenza qui a Spoleto
Testimonianza del fatto che il nostro impegno in questo campo di Agenda ventuno ormai da diversi anni si è consolidato si è rafforzato è andato avanti
In questa città oltre la Teoria puntiamo a fare anche un po'di pratica
Da Agenda ventuno facciamo un po'di quelle azioni per le quali credo che tutti quali noi dobbiamo essere orgogliosi di avere nelle istituzioni e nelle attività con le associazioni delle relazioni tali per cui la città cresce sviluppa manda avanti i suoi progetti in relazione a una compatibilità e a una sostenibilità che Spoleto sta sperimentando in primo luogo un cane un grande progetto di mobilità alternativa che prevederà nei prossimi due-tre anni la conclusione di una serie di servizi di scale mobili tapis roulant
La chiusura del centro storico al traffico veicolare
Con questo concetto si stanno diciamo integrando anche interventi con importanti complessi cittadini palla Rocca Albornoz e Ana quale molti palazzi storici della città il museo
Del ducato longobardo il Museo nazionale del ducato longobardo ma anche la Galleria d'arte contemporanea cioè un insieme di iniziative tesi a sostenere il patrimonio culturale a integrarlo con i servizi della città a mettere in campo politiche sostenibilità ambientale tutte insieme
Costruendo delle sinergie incita come si suol dire è una operazione complicata una iniziativa molto difficile sia per le risorse da attivare peraltro demotivate molte con gli obiettivi europei molte cose il figlio e alcune anche con il terremoto però testimonia come questo percorso siamo sono avanti con molto impegno
Ecco io credo che l'esperienza nostra l'attività nostra l'impegno nostro insieme all'impegno le esperienze di altri territori possono costituire un elemento importante per far crescere la comunità nazionale
Dove l'ambiente onte avesse qualcosa di interdire integralismo da apporre come elemento diciamo di sbarramento lo sviluppo ma come elemento diciamo di riorientamento degli qualificazione anche della cultura ambientale la capacità di guardi noi dobbiamo avere il far crescere questo Paese e farlo crescere con i parametri e con le dimensioni tali da poter mantenere alto il livello di partecipazione attiva della gente la consapevolezza dell'Argentario qui ringrazio anche la regione dell'Umbria dottor Callieri con il quale siamo il rapporto da molti anni
Perché credo che ecco far vivere questa città questa Umbria questi territori di colla scommessa della possibilità di potere godere del tempo del modo dei profumi dei sapori dei saperi di questi territori
è un nostro modo di affrontare diciamo il futuro lo sviluppo questo è il segno che stiamo portano avanti vicino a questo progetto di cui parlava adesso io una Progetto di infrastrutture importanti da pista ciclabile Spoleto Assisi
La riqualificazione della ferrovia Spoleto Norcia una ferrovia costruito agli inizi del Novecento che raggiungeva da Spoleto verso Norcia passando per una montagna montagne molto importanti il recupero di sentieri importanti di questo territorio
Direi ecco la valorizzazione di questi territori la valorizzazione di queste storie di questa identità di questo patrimonio
Una cosa che si collega chiaramente a un'idea di sviluppo che vuole mantenere in piedi
Le i caratteri del diciamo le dimensioni e le caratteristiche del nostro territorio peraltro se riusciamo a vendere l'Italia a vendere l'Umbria vendere Spoleto lo possiamo fare con tante altre regioni dalla Calabria al Piemonte lo possiamo fare
Se riusciamo a vendere le nostre storie la nostra identità le nostre caratteristiche all'altra diciamo nostra dieci la nostra
Elemento distintivo su questo credo che l'impegno nostro è un impegno costante purtroppo il limite che noi viviamo in queste azioni della intermittenza si fanno poi ci sono dei momenti di caduta perché difficilmente questa un punto critico difficilmente riusciamo a dare continuità ai processi e dal Consiglio Milagro che questa pratica per posta Spoleto costituisca un elemento utile per voi
è una spinta anche per noi al sistema di Zara fa che sempre più questa iniziativa del foro ma questa iniziativa della concertazione questa iniziativa della crescita consapevole e della capacità di tutti quanti noi di poter guardare al futuro del Paese al futuro velocità dei nostri territori compatibilmente appunto con la loro capacità di esprimere un valore un patrimonio che è appunto la nostra del dal nostro il nostro essere per queste ragioni vi auguro un buon lavoro ormai da Spoleto
La possibile al quindi parte poter far crescere questa idea questo impegno a lavorare in questa direzione ringrazio buon lavoro
Grazie del sindaco per il saluto buongiorno io mi presento sono Vanessa Pallotta il presidente di Legambiente Umbria do la parola momentaneamente per questi saluti essendo spoletina faccia anche un po'al tenore di casa coincidenti
E adesso offre Fausto Livori presidente dell'ATO che fra diciamo i soggetti promotori di questa iniziativa presidente dell'ATO tre prego
Grazie io vi porto il saluto di tutto il Consiglio d'amministrazione
Dell'autorità dell'ambito territoriale ottimale Umbria tre
Sapete che come dire le nostre funzioni sono in materia di servizio idrico integrato
E che riguardano fondamentalmente due aspetti in ordine come dire centrali rispetto alla gestione del sistema idrico integrato
Da una parte l'ambiente quindi garantire che i servizi che forniamo attraverso il nostro gestore siano servizi
Di assoluto rispetto di tutela salvaguardia dell'ambiente e la centralità del cittadino che utente dei servizi che eroghiamo attraverso il gesto
Siamo qui perché abbiamo iniziato un percorso a nostro avviso molto significativo
Chiamo agli inizi ma reputiamo che sia la strada giusta insieme all'Assessorato alla Pubblica Istruzione Formazione
E lavoro del comune di Spoleto in una condivisione di obiettivi che è partita dalla necessità di mettere al centro come dicevo il cittadino nel caso specifico il giovane quindi gli studenti degli istituti
Di scuola media superiore di questo territorio vasto che comprende centosettanta mila abitanti e mette insieme il territorio del folignate dello spoletino della Valnerina l'obiettivo e vuole essere quello di come dire
Recepire intanto pienamente lo spirito le indicazioni contenute gli obiettivi del Progetto educare il sì al futuro che l'amministrazione comunale attraverso Assessorato alla Pubblica istruzione ha messo già in campo non da oggi che porta avanti in maniera splendida in sinergia con la regione con la Provincia e con gli altri attori interessati ecco a voi abbiamo costruito insieme a questo assessorato insieme gli assessorati da altri Comuni un progetto che in qualche maniera vuole essere come dire come posso dire integrativo oppure che può allargare in qualche modo il progetto educazione futuro in buona sostanza ci siamo rivolti in accordo con gli assessorati alla Pubblica istruzione
Alle prime tre classi degli istituti secondari e abbiamo immaginato un percorso per l'appunto sui tre anni inserito nei POF delle scuole che hanno ovviamente risposto alla chiamata diciamo così dell'Assessorato alla Pubblica istruzione e dell'atto stesso
Abbiamo immaginato per il primo anno un percorso di educazione ambientale per l'appunto su sul sul sistema idrico integrato anche per far conoscere un po'questo lo dico anche questi che a mente
E quali sono le leggi quali sono le funzioni cioè a dire atto vuol dire poco molti cittadini non sanno neanche che cosa sia lato sanno bene invece quando devono pagare la bolletta per l'uso dell'acqua dalle fogne Chi è il gestore
Ma insomma qui dobbiamo capirci cioè l'ultimo decreto ambientale sul quale il nuovo Governo sta rimettendo le mani ci sono leggi evoluzione ma insomma far capire intanto Chinellato
Seconda cosa far capire perché l'acqua è un bene comune terza cosa far capire come gestiamo attraverso il gestore di servizi quarta cosa farlo capire agli studenti in questo percorso educazione ambientale in maniera diretta e concreta
Quindi portarli
A vedere le strutture portarli a vedere il depuratore piuttosto che il sistema fognario portarli
A vedere l'acquedotto portarli a vedere le sorgenti portale a toccare con mano che cosa significa gestire le strutture le infrastrutture è un sistema così Complesso
E poi indirizzarli
Siccome dire sull'obiettivo più alto che resta a tutti gli effetti il risparmio di una risorsa che noi pensiamo da qui a qualche anno assumerà una importanza e una rilevanza mondiale forse superiore a quello attuale del petrolio
E quindi portarli anche in un percorso come dire di tipo culturale se volete più umanistico alla riscoperta di questo patrimonio che è di tutti i cittadini perché quelle sorgenti magari stando su questo ritorno qualche migliaio di anni educarli arrestarmi e quant'altro
Questa l'impostazione che abbiamo dato al al al primo posto del del del come dire del primo anno
Ora e naturalmente c'è stata una risposta io debbo dire qui ringrazio ancora assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Spoleto come colgo l'occasione
Per ringraziare gli altri assessori quelli di Foligno di Nocera della Valnerina hanno partecipato però con verande onestà debbo dire che se questo progetto si è potuto mettere insieme tramato pus
E altri soggetti i Comuni in primo luogo ricordavo lo si deve proprio all'esperienza del progetto educare il sì al futuro sperimentato in questa in questa città il secondo hanno ecco perché abbiamo iniziato dal triennio in modo che possano nei tre anni completare il percorso il secondo anno sarà rivolto alla materia dei rifiuti anche qui capite bene un settore settore delicato settore molto importante è partire parleremo naturalmente di raccolta differenziata ma parleremo anche di smaltimento parleremo insomma anche qui di tutti i servizi collegati ai rifiuti dall'igiene urbana
Alla raccolta differenziata alle forme di smaltimento
Il terzo anno sarà dedicato alla produzione di energie rinnovabili alternative pulite buone
Non credo che spetti a me insistere su questo punto posso solo segnalarvi che anche sulle energie rinnovabili lato sia voluta farsi casi ha voluto a far carico di un progetto che punta come dire a produrre energia elettrica sfruttando la pressione dell'acqua nell'acquedotto
Voi sapete che le spese che dobbiamo affrontare per portare l'acqua in salita per far funzionare i depuratori sono altissimi questo vale per tutte le altre italiane per tutte le ATO dell'Umbria per darvi un dato
Per far funzionare i nostri depuratori che sono circa cento sul territorio oltre i due più importanti di Foligno e Spoleto
E per portare l'acqua in salita cioè nelle località che stanno più alte più in montagna insomma il gestore spende circa due milioni e trecento mila euro hanno di costi di energia elettrica
Allora noi abbiamo voluto dare un segnale abbiamo redatto un progetto che è stato presentato al consiglio di amministrazione del suo preliminare non più tardi di dieci giorni fa
Con il quale ipotizziamo di utilizzare la spinta dell'acqua per caduta quindi i salti in discesa perché ci sia anche stima insomma dobbiamo spende tutti i soldi o portare l'acqua in salita cerchiamo di recuperarli quanto l'acqua scende
E scendendo può far girare queste turbine che possono produrre RCA è un primo esempio ma abbiamo poi consigliato al nostro gestore e e abbiamo fatto un ragionamento più ampio anche con l'assessorato regionale all'ambiente
Di ricercare anche lui attraverso progettazioni mirate le forme di investimento giuste ad esempio nei pressi dei depuratori che si trova una grande maggioranza in aree agricole perché non utilizzare il fotovoltaico insomma
Per quanto riguarda il nostro premiati Progetto i dati che il nostro consulente ingegnere ci fornisce io non lo faccio più lunga termino qui ci dicono che se noi andiamo a utilizzare queste come dire turbine
Nei punti che abbiamo individuato lungo il nostro acquedotto complessivamente potendolo fare domattina ma naturalmente dovremmo ragionare adesso anche in termini investimenti e costi per per fare l'operazione
Potremmo andare a una riduzione dei costi sulla l'Energia di circa il nove per cento
Non è tantissimo ma sono quasi duecentoventi mila euro su dieci sui due milioni tre che spendiamo ecco pensiamo con questo di aver dato un altro contributo è anche questa una volta diventato Progetto esecutivo ci auguriamo presto potrà essere l'argomento
Del terzo anno di educazione ambientale che andremo a proporre così come abbiamo pianificato con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Spoleto grazie buon lavoro
Grazie a Fausto Di Bari adesso per un saluto da parte del del l'Ufficio scolastico regionale non ha potuto venire il direttore generale invito il dottor botta Cioni a portare un saluto grazie
Buongiorno
Porto il saluto di Nicola Rossi che è il nuovo direttore generale e mi sento di porgere anche il saluto del dottor Panetta
Lascia l'incarico a Perugia avendo negli ultimi due anni seguito con ho fatto seguire meglio con una certa attenzione
Le politiche di educazione ambientale sul quale si sono impegnate le scuole
E i direttori cambiano le politiche restano ritengo pur non avendo approfondito in maniera specifica
Queste cose con il nuovo direttore generale è senz'altro ritengo di poter dire che
Forse più che in altri settori nei quali impegnata la scuola
L'educazione ambientale rappresentato un terreno per le sensibilità soprattutto delle istituzioni gli altri soggetti di Legambiente
Dei sindaci dei comuni soprattutto la Regione deve credere a delle reti in tre eccetera data del dado un modello di integrazione molto produttiva di per sé fare educazione significa anche ambientale significa anche
Integrarsi e auspico che si possa in maniera più incisiva di quanto fatto sinora amplificare questi questo modello diciamo di di di integrazione
Ma c'è uno strano affetto che si produce dentro
Dentro la scuola non ben ancora indagato è vero che si è superata la fase iniziale in cui no educazione ambientale faceva parte di una specie di extra scuole sta invece
Inserendo sì in maniera ordinaria curriculare dentro le attività quotidiane ma ancora e e diciamo prevalente l'idea che da un sistema diciamo di valori di carattere
Di carattere etico si possono riversare che so io questi valori nell'economia nella politica nella società nella
Nelle nostre diciamo azioni questo non basta più c'è un nuovo spazio che deve
Farci riflettere e sul quale la scuola deve diciamo dare un contributo più significativo e non è che solamente l'economia vengono trasformate inserendo questi valori o le relazioni sociali
Ma e anche la stessa etica che si cambia non basta più e su questo dovrebbe riflettere la scuola
Un'etica delle buone intenzioni un'etica che collezioni questi valori ma si vuole un'etica di carattere valutati che valuti reazioni e vanno soprattutto gli effetti che le nostre azioni
Produco quindi pertanto ritengo che l'integrazione sia lo strumento più adatto a far sì che dentro la scuola si trasformi l'educazione piuttosto che diciamo eburnea no cattedrali viene Celesia diventi soprattutto diciamo azione nel nel territorio
Buon lavoro grazie
Grazie al dottor botta acciaio a questo punto all'assessore Bottini verrà più tardi che avevo un impegno alla Consiglio regionale a questo punto invito per la tavola rotonda il dottor camerieri
Sarà il coordinatore appunto della tavola rotonda
A be'insediarsi
Al tavolo con gruppo di relatori
Che sono previsti
Buongiorno a tutti io inviterei comunque relatori a sedersi al tavolo perché quella che stiamo per iniziare credo che forse non c'era scritto nel programma ma dovrebbe essere proprio una tavola rotonda aperta agli interventi di tutti
Credo che non poteva essere altrimenti anche perché visto un po'la denominazione del convegno che ricorda un po'il film della Cavani
Come lunghezza però mi sembrava quanto mai opportuno riaprire un dibattito sul sistema nazionale in Fea
Dopo cinque anni che potremmo chiamare di stagnazione proprio ripartendo dal territorio ed a chi fa educazione ambientale in Italia ormai da decenni
Scusate se non sono diciamo al meglio però purtroppo evidentemente i cambiamenti climatici e stanno producendo i loro effetti anche dal punto di vista della salute sono diversi mesi che ha svolto dietro un una cosa che non so più come come definire se influenza mal di gola raffreddore una cosa che un complesso diciamo così
Guai
Bene
Comunque
Quello che intendevamo con Legambiente il Comune di Spoleto la fornisca i soggetti che hanno contribuito a organizzare questo evento era proprio riprendere un discorso che Legambiente le associazioni avevano cercato di avviare a Roma l'anno scorso
Con dei seminari e dei gruppi di lavoro che hanno ragionato sui vari aspetti dell'educazione ambientale da quelli organizzativi a quelli metodologici
Ripartiamo ora da Spoleto
Credo che sia un buon punto di partenza perché l'educazione ambientale o educazione allo sviluppo sostenibile o educazione alla sostenibilità come vogliamo chiamarla
Comunque non è morta in questi ultimi cinque anni
I semi che erano stati lancia seminati diciamo con
L'accordo Stato-Regioni
Mi ricordo in particolare lavoro fatto da Carlo Podda Rino che è qui presente con noi questa mattina e e che era
E diciamo a capo del delle regioni che intendevano
A vere col ministero un rapporto di piena collaborazione per questo e anche la fatica che abbiamo fatto a trovare un un testo che comunque alla fine è stato di piena soddisfazione per tutti appunto dicevo quell'accordo ha dato i suoi frutti perché perché prevedeva alcune cose alcune poche cose
Non vincolanti altre altre erano diciamo suggerimenti anche di come strutturare sistemi ma una cosa innanzitutto penso che fosse fondamentale cioè quella di prevedere delle forme di coordinamento a livello regionale
Dei sì e dei vari sistemi Thea che poi sul territorio in ogni regione potevano articolarsi
Come
E in funzione del e delle realtà locali
Questo ha permesso la sopravvivenza del sistema perché con il programma in scena varato appunto
Nell'altra legislatura
è stato possibile far nascere in quasi tutte le regioni italiane
Delle realtà di coordinamento comunque di stimolo per
Quei luoghi
Che
Sia
Il documento ONU solo decennio per lo sviluppo sostenibile che la strategia un Ecce chiamano
Luoghi dove si fa educazione non formale
è stato un apporto come ripeto fondamentale
Perché questo ha permesso alle regioni di continuare a lavorare
Su questo tema
Nel momento in cui
Anche a livello internazionale
Si sentiva l'opportunità di lavorare in modo più approfondito e cogente per
Portare
Nella società civile quei cambiamenti
Ai comportamenti in senso eco-sostenibili che sono la base il presupposto
Per qualsiasi seria politica
Di sviluppo sostenibile
Se non c'è la condivisione e la condivisione da parte della popolazione di dei singoli e del associati siamo in varie forme
Che questo è l'obiettivo strategico per il futuro ormai inderogabile visto quello che
è sotto gli occhi di tutti
Non c'è politica di sviluppo sostenibile
Non c'è azione soprattutto di sviluppo sostenibile quindi l'educazione ambientale deve a vere un ruolo
Di base per ogni politica di sviluppo sostenibile a cominciare appunto dalle realtà regionali
Non ma non è stato più riunito devo dire qui lamenta poco
La mia delusione il tavolo nazionale per lo sviluppo sostenibile
Però almeno una volta è stato riunito il tavolo per l'educazione ambientale
Le Regioni hanno continuato a vederci come
Citato no nel
E la nostra locandina in cui si fa Bremer la storia di quello che è successo e del quadro attuale
Pur fa mo'fra molte difficoltà perché alcune regioni hanno avuto la possibilità di continuare ad investire la stessa somma va anche somme più ingenti
Nel nell'attività di educazione ambientale rispetto al programma di fare altre magari non ce l'hanno fatta
In questo quadro è mancato anche un ruolo di coordinamento a livello nazionale
Per il mancato un'intesa tra le regioni e il ministero che nel frattempo ha firmato la strategia
Un esce
Senza che le ragioni le Regioni fossero a conoscenza
Dei contenuti
Ora ci troviamo ad attuare la strategia un esce senza averne condiviso
Almeno la posizione del governo nazionale la posizione dell'Italia che doveva essere portata al tavolo
Odio leggendo sia il draft olio che la state Dione cioè non è che troviamo delle cose non condivisibile
Io sotto il sottolineare il fatto che entrambi i documenti lavorano e puntano
A parere mio su due caposaldi
La costituzione delle reti e la sinergia tra l'educazione formale non formale informale
Un'ultima cosa appunto in questo in questo ambito vorrei dirla prima di passare la parola
Ai relatori da tavola rotonda
Non stiamo lavorando
Diciamo
Abbiamo continuato a lavorare
Sul su strategie su azioni di
Coprogettazione tra
Educazione formale e non formale educazione informale ancora resta un obiettivo lontano
Io quando non so se non sono un un ha detto un esperto un insegnante un educatore quindi potrei anche sbagliarmi ma io nella accezione di educazione informale smetterei anche quella che viene propinata dai media in primis la televisione
Ogni giorno nei confronti nostri ed i nostri figli
Credo che dovremo cominciare a capire come possiamo lavorare
Per fare in modo che anche questo terzo elemento lavori in sinergia con le altre due locazioni e Nolli lavori il concorrenza negativa grazie
Ray a questo punto la parola a Carlo bolzanino che responsabile del l'ufficio che presso la Regione Piemonte segue anche l'educazione e lo sviluppo sostenibile e che è stato coordinatore delle regioni per parecchi anni non so se per due
Registratore penso professionali la prima Regione Piemonte sono diversi anni che erano da nove anni addirittura che è coordinatrice diciamo delle regioni e che è capofila delle regioni in tema di ambiente quindi anche di educazione ambientale
Grazie Carlo
Sì grazie sentite buongiorno a tutti chiedo scusa io rimango seduto perché non essendo un abile conferenziere ho bisogno di buttare l'occhio regolarmente sui miei appunti per non perdere il filo cui rimango seduto posso vedere meglio recuperare gli spunti per le cose che vorrei dire la ringrazio gli organizzatori
Per l'invito che mi hanno rivolto
A partecipare a questo incontro che come aspettativa come presentazione alle potenzialità immaginava di riproporsi come momento di ripartenza
Per rivitalizzare un processo che è partito ormai molti anni fa che prende il nome dividi in Fea insomma un acronimo informazione formazione educazione ambientale e per la costruzione e quindi la rivitalizzazione di un sistema regioni e Stato
Comunità
Per spingere sviluppare ulteriormente i discorsi di cultura ambientale sul nostro sul nostro territorio quindi ringrazio per l'invito che mi è stato rivolto
Devo dire che dalle io ringrazio anche il il la recita di Spoleto anche per l'ospitalità
Non in
Collega camerieri ne ha presentato facendo riferimento alla mia partecipazione a questi lavori ormai da lunga data in effetti io incomincio a viverli e le parole di camerieri un po'me lo confermano un po'come un reperto storico dell'educazione ambientale che sta lentamente slittando così la situazione di referto archeologico mi chiedo poche insomma va be'ma il tempo direi che in effetti sono molti gli anni in cui si parla e che su cui checché occupato ecco su questo su questa specifica tematica
In effetti credo e ringrazio questa è anche una peraltro un'attestazione così di di di stima e di di riconoscimento forse per il lavoro che ho fatto nel il il fatto di aver militato e a questa questa tavola rotonda nello stesso tempo però prova anche un po'di disagio perché in in questa situazione io penso sarebbe stata più opportuna una diversa avrà rappresentanza diciamo così una diversa presenza sarebbe stato forse più opportuna la presenza del
Le funzionario della Regione
Calabria che
Attualmente e la regione capofila in materia ambientale quindi
Subentrando alla Regione Piemonte a assunto un pochino per quanto riguarda il coordinamento fra le Regioni e il rapporto fra le Regioni e lo Stato in materia ambientale assunto questo coordinamento quindi oggi forse avrebbe potuto rappresentare meglio e in termini più istituzionali la voce delle regioni su questo versante ancora meglio sarebbe stato sarebbe stato o avrebbe rappresentato ecco una voce più forte la presenza di un amministratore
Per
Dare un segnale forte del fatto che le amministrazioni attraverso i i i rappresentanti politici attraverso gli esponenti politici in effetti credono e puntano e sostengono fortemente questa questo percorso questo processo che ormai di di lunga data per cui io né mi sento un pochino a disagio perché si è vero porto la voce di una di una regione ma in realtà Porto prevalentemente mi sento riportare prevalentemente la la la voce ecco del del sottoscritto un pochino anche in termini di di memoria storica le la la la l'assenza dalla mancanza della del del della della regione del comparto Regioni in modo forte ho visto fra l'altro alcuni
Colleghi regionali però non ci sono tutte le regioni rappresentate
Ci sono
In termini di rappresentanza delle istituzioni ho visto la rappresentanza del ministero dell'Ambiente credo non so che va annunciata la la rappresentanza del del ministero dell'Istruzione onestamente io non so se sono presenti
C'era sottosegretario mi dicono che io ringrazio e mi fa piacere perché per noi ripeto è molto importante la presenza delle istituzioni al massimo al massimo livello perché diventa una conferma come dicevo di una
Di una di un giunge del del credere in queste in queste in questi processi legati alla cultura ambientale
Ecco per cui trenta ritengo comunque questa mia presenza legge un pochino debole e rispetto a quelle che erano re erano le le aspettative porto quindi e avanti abbastanza dei punti comunque dei punti e dei punti di vista personali
Sulla sulla in materia in Fea quindi su questo versante bisogna dire che sono ci sono stati in questi anni luci ed ombre molte sono state le luci vale anche forse la pena ripercorrerle proprio molto molto sinteticamente perché ci sono stati ci sono stati dei momenti sono stati prodotti dei documenti che ho mai costellano questa questa avventura anche e questo e questo percorso che se vogliamo data ormai dalla dagli anni dagli anni ottanta li cito proprio molto molto sinteticamente perché forse va va varrebbe la pena così per richiamare alla memoria ma varrebbe la pena entrare anche non so se c'era questa anzi non ci sarà tempo ma eri considerarli per le cose che questi passaggio questi documenti hanno rappresentato per i due programmi triennali promossi dal ministero dell'ambiente a fine degli anni ottanta
Anni ottant'anni novanta la circolare la ferma
Del mille novecentonovantasei se non mi sbaglio che a mio avviso rappresenta un documento fondamentale a livello del dell'istituzione scolastica sui temi dell'educazione allo sviluppo sostenibile
Quando questo cito anche questa circolare in genere mi mi mi sorge anche spontanea una domanda che che rivolgo anche ingenera pubblici senza aspettarmi ho trovato una risposta ma mi chiedo quanto questa circolare sia ancora conosciuta sia ancora Presa e assunta come riferimento per l'attività dei docenti
Terrei come messaggio di riferimento da parte della scuola per educazione allo sviluppo sostenibile pure le cose che ci diciamo oggi erano già dette in quella in quella circolare
La carta di Fiuggi del novantasette
Il la prima Conferenza nazionale di Genova del due mila con le sue risultanze con i documenti importanti che ne sono emersi e che sono stati che si è cercato di tradurre poi in operatività con molta fatica come al solito
Le linee guida
Nel nel del documento che ha legato a partire dal due mila il comparto delle regioni con il Ministero questi questa doppia documenta lo trovate comunque in cartellina
Poi la le programmazioni regionali che hanno fatto seguito i lavori interregionali attraverso i quali ogni regione ha cercato di interpretare di dare sostanza il corpo di tradurre le linee-guida costruendo dei propri pro propri sistemi regionali e nello stesso tempo i lavori del tavolo interregionale che ha legato le regioni in questo tentativo in questo lavoro di bit di prosecuzione
Il Forum delle regioni al secondo congresso mondiale che si è svolto a Torino nel due mila e cinque che di nuovo si è concluso con un documento di indirizzo con dei delle delle delle indicazioni delle manifestazioni di di buona di buona volontà
Il documento di sintesi del lavoro delle regioni
A Perugia nel marzo del due mila e sei anche questo mi pare sia riprodotto riportato in cartellina dove fra l'altro sono enucleate in modo direi
Completo
Delle delle proposte di lavoro per le regioni e nel rapporto fra fra di loro nel rapporto con lo Stato per dare ancora più sostanze più forza al al questo perché stia questo lavora in FIAT
Questa elencazione l'ho fatta
Per segnalare per per dire che in tutti questi anni è realtà delle manifestazioni di volontà da parte delle amministrazioni ci sono state e per dire nel contempo per fare emergere nel contempo e è un pochino forse l'incontro di oggi di per come si sta configurando lo dimostra la difficoltà
Che nel frattempo abbiamo vissuto nel tradurre concretamente e operativamente questi queste queste indicazioni queste indicazioni di tipo strategico queste indicazioni anche di alto respiro sui temi della cultura ambientale
Allora la domanda che s'che mi sorge mi sorge spontanea è perché c'è stata e c'è ancora tutta questa difficoltà
Nel
Nel tradurre nel fare emergere nel portare a più ampia conoscenza questa questa esigenza questa volontà questi percorsi di cultura di cultura ambientale
Io mi do una una risposta non so se si può essere condivisa o meno e questa è la è la grande ombra ecco a fronte delle luci che ci sono state la grande ombra e che
Chi opera su questo versante quindi il livello anche tecnico
Non è stato messo nelle condizioni poi reali concrete
Per tradurre operativamente al meglio queste indicazioni queste indicazioni che ho citato che si ritrovano questi documenti
Diciamo che in qualche modo si si è si è si è manifestata si è manifestata in questi anni
Quella che quel una dicotomia una dicotomia che ritrovo in una in un articolo del mille nove del novantacinque pubblicato su formazione ambiente espressi armato da Michela Mayer che è una sono un importante esponente dell'educazione ambientale il di questi anni in Italia di cui si parlava di educazione ambientale ed educazione i valori e segnalava la profonda dicotomia tra valori esibiti e valori vissuti ecco purtroppo questa dicotomia e rimasta c'è ancora fra valori esibiti quindi anche dichiarazione dichiarazioni importanti da parte del di chi ha la possibilità di chi assunto che assume funzioni di indirizzo funzioni politiche di orientamento funzioni anche di tipo di traino funzione esemplari quindi fra le altre dichiarazioni e poi i valori vissuti che per tradurre queste dichiarazioni avrebbero dovuto tradursi in una presenza più costante in una presenza concreta fatta anche anche di fisicità
Ecco che che spesso non non ho verifichiamo l'abbiamo verificato
Una presenza fatta di sostegno finanziario una una una presenza alle alle alla diciamo al comparto che in tutte le sue sfaccettature si occupa di educazione ambientale quindi una una una maggiore una maggiore capacità è una reale capacità di di partecipazione da parte del del degli amministratori
Nel lavoro di di creazione di processi e di percorsi di cultura ambientale questo a mio avviso è un pochino la la la grande ombra che ha un pochino soffocato un pochino inaridito
Il lavoro che si sta devo dire si stava lentamente può spegnere indo in cui in questi in questi ultimi in questi ultimi anni è venuto e si è in pratica di ora in uno non estinto ma si è quasi spento il rapporto fra le Regioni ed il ministero dell'Ambiente
Il rapporto con il Mingardi eletto con il ministero dell'Istruzione forse non è quasi in quasi nemmeno nato
Allora queste queste questa questa carenza questa in i impossibilità difficoltà di nutrirsi anche di di di di di una spinta che arriva dal dal sentire politico rende molto più difficile molto più difficoltoso il cammino di chi poi operativamente deve costruire situazioni sui territori
Per cui
E fra l'altro ecco un altro aspetto negativo che è venuto e viene e emergente che cerchiamo costantemente di di di contrastare che però è insito proprio anche nella nostra situazione organizzativa
La caratteristica delle gambe debole che che lega tutte queste situazioni le regioni lasciate un pochino da sole ecco si sono hanno cercato attraverso i tecnici di ridi ma rimanere legate resta il fatto condizionante che le Regioni sono comunque sono che organizzazioni istituzioni autonome
Quindi mettendo insieme tutti questi aspetti la debolezza dei legami la la la la la difficoltà e la debolezza della struttura
Il impegnata su questi versanti la debolezza delle delle dei fondi dei libri destinati a sostenere questi percorsi la la la il Silenzio del dei degli amministratori ecco hanno a mio avviso fortemente inficiato la possibilità di creare da davvero un un discorso forte e penetrante incisivo di crescita culturale sui temi dell'ambiente e della sostenibilità in Italia forse oggi potrebbe potrebbe riprendere un pochino questo discorso
In termini di autocritica devo anche dire che come regione come tecnici della Regione dovremo a nostra volta cercare di di di superare il le griglie di difficoltà nel nostro incontro cercare di di ecco in qualche modo forse di rinunciare ad essere portavoce di di singole regioni
Cercando quindi di di rappresentare di più
Il il lavoro che facciamo in termini di educazione ambientale superando spesso delle delle difficoltà collaborative che di nuovo hanno un pochino caratterizzato a mio avviso il lavoro di questi ultimi di questi ultimi tempi
Ultima se segnalazione Cutolo questo discorso mi ha portato personalmente ma questo non lo dico che in termini di di di di proposta anche avendo anche la Regione Piemonte passato un pochino il il testimone alla Regione Calabria per il coordinamento mi ha portato individualmente personalmente come funzionario della Regione Piemonte a ad una maggiore attenzione
E nei confronti del del del sistema regionale piemontese
Quindi creando un come dire un pochino alimentando un pochino un distacco che per e negativo in effetti dal sistema dal sistema regionale nel suo complesso devo dire che però ai fini della costruzione di sistemi di percorsi di processi di educazione ambientale ho ravvisato in questi ultimi periodi maggiore efficacia nella possibilità di costruire quella che chiamo così sto immaginando come filiera corta dell'educazione ambientale cioè un lavoro più che può svilupparsi maggiormente a livello locale da parte degli operatori che non un un un lavoro di confronto che peraltro ci deve essere fatto a livello nazionale che assorbe assorbito molte energie in termini di tempo in termini di lavoro in termini anche finanziari e che però non ha portato per tutti i motivi che dicevo forse a ai risultati attesi
Si stanno forse ricreando condizioni per una per una ripresa di questo di questo di questo dialogo che però deve essere e corale
Deve essere visto deve essere se profondamente sentito è avvertito per tradursi in azioni mi sono forse creando le le condizioni
Si tratta anche credo ovviamente di partecipare attivamente a queste condizioni ma anche di stare a vedere se davvero si ricrea hanno queste condizioni di attenzione
Che potranno favorire una una una ripresa più efficace dei lavori
Grazie Carlo che come al solito come suo solito ha espresso con molta lucidità dei punti di forza e di debolezza di quello che è successo in questi anni
Io lo terrei a precisare però un una cosa
Rispetto a quello che ha segnalato l'UE forse avrei dovuto dirlo anche prima e la Regione Calabria si scusa per non poter essere presente oggi
A avrebbe delegato l'Umbria rappresentare il ruolo della Regione capofila in questo momento in questo consesso
Le difficoltà che incontra la Regione Calabria nel rivolgere questo ruolo penso che se ci pensa un attimo possiamo anche spiegarcela
Per fatti successi negli ultimi tempi e che poi comunque ricadono anche sull'operatività tecnica violente come come questo
Comunque ha nel frattempo dato un segnale molto forte c'è stata convocata per la prossima settimana la riunione del tavolo dei referenti Fea con all'ordine del giorno
La discussione dei risultati del convegno di oggi e domani
Quindi anche se non sono presenti diciamo i colleghi o tutti i colleghi delle altre regioni a questa riunione ho visto che hanno dato la loro adesione già parecchi colleghi quindi l'interesse su quello che si sta discutendo oggi qui Massimo
Anche perché nell'ultima riunione che c'è stata del tavolo si referente circa un mese fa
Si vedeva questa occasione come un punto di partenza proprio
Per una riparo Faber come dicevamo prima ripartire dal territorio cioè tra la base per cercare di col ricostruirlo comunque rifondare
Una configura tutto cioè precarico configurare una visione comune
E condivisa del del futuro del sistema in senso
Quindi almeno da questo punto di vista diciamo non mi sento di condividere completamente
La il pessimismo Di Carlo anche se le difficoltà che l'unica Espresso ci sono state perché la tendenza perché innanzitutto abbiamo visto che lo sviluppo dei sistemi regionali c'è stato quando c'è stato uno stimolo da parte del governo centrale
E quindi ci siamo anche resi conto noi stessi dell'importanza di un ruolo di guida di orientamento di coordinamento nazionale del sistema
Se esiste questo ruolo anche Regioni che come Calabria e Sicilia altre tante altre regioni che ancora non si erano mosse nel due mila nei confronti dell'educazione ambientale l'hanno fatto e hanno cominciato a costruire i loro sistemi
Quindi è fondamentale il ruolo dello Stato chiaramente mi sembra banalissimo anche perché l'educazione ambientale grazie alla cittadinanza ce voi stessi non applichiamo quali quelle che sono le basi l'educazione detta rilevanza
Non credo che andremo molto lontano
Quindi dicevamo fondamentale ruolo lo stato e speriamo che questo ruolo ritorni l'occasione di oggi appunto era vista
Come una riapertura di una finestra anzi di un portone spero verso il futuro
A questo punto procediamo diciamo nei lavori è previsto l'Inter l'intervento di Vanessa fa Lucchi che è presidente di Legambiente Umbria
Graziani
Anzi Intini
Così magari anche chi sta nelle ultime file
Ha modo di seguire meglio
Io ovviamente insomma ringrazio chi con Legambiente organizzata deve ha creduto anche un po'in in questa riapertura di questo conosce ci auguriamo come dice Paolo punto verso un portone dietro una finestra anche perché nel precedente governo durante il precedente governo sia stata veramente una situazione di standby di quello che che è il sistema nazionale per l'educazione ambientale
E questo ha visto in alcune regioni come la nostra dove qua in Umbria era abbastanza maturo il il processo del sistema
Riuscire comunque a lavorare
All'interno della nostra regione ma in alcune situazioni ha creato sicuramente un disorientamento o come minimo la mancata quell'importante propulsione di tipo di tipo culturale
Istituzionale
Che può fare soltanto un coordinamento nazionale quindi la necessità anche di fare un incontro di questo tipo era riprendere le fila culturali anche istituzionali di un discorso o che è stato un po'lasciato a se stesso
è stata lasciata a se stesso in un periodo che è intercorso degli ultimi anni dove sicuramente molti scenari sono cambiati sono a cambiare degli scenari se nell'ambito della formazione che nell'ambito o delle politiche ambientali
O
Sono diciamo giusto per il nucleare né qualcuna
Per quanto riguarda le tematiche i contenuti che in parte sono anche dei riti ematiche contenuti che noi proponiamo nei lavori di gruppo di oggi pomeriggio né laboratori basti pensare come oggi di tornare in maniera prepotente la sfida intorno alla biodiversità la conservazione della natura ruolo delle aree protette
Oppure il rispetto che viene richiesta a livello internazionale del protocollo di Kyoto sulla questione dei mutamenti climatici oggi ne abbiamo dei documenti
Dei punti di riferimento che sono anche nuovi orientamenti politici delle politiche ambientali
Che forse emancipare no o la la la diciamo l'ambientalismo emancipare no l'educazione ambientale la formazione allo sviluppo sostenibile da quell'aria di nicchia
Nella quale spesso sia voluto residua volute reel relegare queste politiche per invece farne delle delle colonne portanti delle politiche nazionali e anche locali anche perché come scherzando diceva Paolo Camerini all'inizio i cambiamenti climatici portano ci obbligano eccipienti hanno addirittura a ad osservare a rispettare ad adottare dei provvedimenti rispetto ad una realtà che diciamo anche ecologicamente in evoluzioni in maniera non sempre positiva
L'altro versante sono le politiche educative in questi anni come è cambiata sia la scuola
Con l'autonomia scolastica con quindi un nuovo approccio anche che si è dato a ruolo locale dell'istituzione scolastica
Oppure a questa diciamo messa operante a regime all'interno di quelle che sono le politiche formative comunitarie e anche nazionali
Dell'educazione permanente delle tubazioni in ferro informale lo citava prima anche Paolo camerieri e queste sono sfide nuove che vanno raccolte vanno ricondotta all'interno di un sistema più generale
Che richiede sicuramente un coordinamento di tipo nazionale
In questi anni in quello che è interessante lo testimonia anche diciamo la presenza in fondo in un giorno
Diciamo in un lunedì dove c'è stato ieri anche uno sciopero dei treni ma c'abbiamo avuto molte richieste di informazione vedrà anche in sala la presenza di tanti soggetti che vengono da diverse realtà ormai i soggetti sul territorio anche a livello nazionale si sono mossi in maniera autonoma in assenza di un coordinamento nazionale
Questo l'abbiamo visto nei centri dei Centri di educazione ambientale fino ai laboratori territoriali o a istituzioni come possono essere le ARPA
E altri soggetti che però diciamo si sono mossi basti pensare a tutto il lavoro che viene fatto sulla partecipazione su Agenda ventuno
Ma manca quel lavoro di sistema sinergico
Che è in grado di far guadagnare quello che è l'obiettivo principale del del sistema della Rete che a un cambiamento dei comportamento è un cambiamento della cultura rispetta l'ambiente
Se noi osserviamo in giro per l'Italia a tutto quello che è stato fatto in questo periodo vediamo anche delle esperienze molto interessanti esperienza avanzate
Punti di vista che si sono sviluppati e questi oggi richiedono sicuramente un coordinamento in questo Periodo diciamo di interregno le associazioni ambientaliste
E le associazioni diciamo in genere intorno al al terzo settore ma anche alcune parti delle associazioni di categoria
Si sono riunite mentre le regioni hanno fatto il loro percorso anche autonomo anche le associazioni in un tavolo di alimentazione culturale proprio perché veniva percepito come il mondo si stesse evolvendo
E sicuramente gli strumenti che venivano messi in campo si si sono sempre dovuti adeguare cambiamenti ne abbiamo una società estremamente veloce
E anche le risposte si educative sia di elaborazione dei contenuti devono essere all'altezza dei cambiamenti della realtà
E questo da uno di alimentazione culturale abbiamo fatto circolando e mezzo fa due anni penso un incontro a Roma abbiamo visto una varietà enorme di soggetti che lavorano intorno a questo
E forse questo drenante sottovalutato da un punto di vista a occupazionale e diciamo di investimento di persone giovani
Che molto puntano su una tipologia di lavoro che è al centro l'ambiente
Non pensiamo e ho spesso pensiamo che i giovani di oggi vini ricevano soltanto le gli stimoli da Olbia una società diciamo consumistica veloce che bada solo al successo invece non ci sono tantissime
Forze antenate grazie a alla formazione che è stata fatta nelle regioni con i fondi strutturali moltissime improntata sull'ambiente gli stimoli che sono arrivati dall'Europa
Ma anche i tanti anni di educazione ambientale che sono state fatte nelle scuole
C'è stato un anche un cambiamento di valori nelle giovani generazioni per certi versi e li li ritroviamo coi con anche una ricaduta di investimento professionale e questo insomma
Credo che anche l'interesse intorno a questo sia che ci sono professionalità e soggette sparsi per l'Italia che su questo stanno scommettendo visto che vengono sempre stimolati peraltro per diciamo trovare lavoro di inventarsi un lavoro questo lavoro
Forse un tempo inventato oggi è divenuto socialmente molto più però importante e cruciale
Di quanto non si abbia consapevolezza un qual è il ruolo delle associazioni in un un futuro sono diciamo in una futura riattivazione del sistema nazionale dell'educazione ambientale sicuramente l'elaborazione culturale che le associazioni ambientaliste su questo hanno avuto in questi anni
Non è che le associazioni ambientaliste vogliono vantare un primato di impronta culturale su questo però sicuramente c'è una caratteristica le che le distingue da altri soggetti sia dalle istituzioni
Che dati diciamo anche altri soggetti di tipo economico che le associazioni sono una aggregazione di cittadini
Che liberamente condividono dei valori e su questo diciamo rispetto ai cambiamenti che ci sono nella società forse le associazioni ambientaliste possono portare un una testimonianza più rilevante sensibile in questo senso proprio perché sono dei cittadini che in maniera volontaria
Si sono aggregati e lavorano do su un cambiamento della società e questo non lo possiamo riscontrare nelle tante strutture né tanti presidi territoriali che in questi anni hanno lavorato in questo senso
Noi ci auguriamo come associazioni se non altro come Legambiente
Che è caratteristico un po'della nostra politica di riuscire a ricreare quelle connessioni che si sono non dico spezzate ma sicuramente si sono abilità e nel tempo non avendo un coordinamento di tipo nazionale e non avendo soprattutto una programmazione di tipo politico nazionale
Che riuscisse a dare un orientamento comune e lo sviluppo di quell'identità anche di appartenenza ad una Rete perché l'inferno né altro corpo e una rete
Dove oggi dobbiamo probabilmente avendo questa porta
Farci entrare tante altre realtà e tanti altri soggetti che in Italia stanno lavorando su questo e questo può essere fatto soltanto sistematizzare nudo e creando un sistema accogliente includente
Di quello che
Che che oggi esce e dandosi dei compiti di connessione di coordinamento comuni per riuscire a avere un'incisività sociale
Risk
Da queste politiche a queste questioni legate comunque all'ambiente Grazia
Grazie
Va adesso che ha illustrato molto bene il punto di vista delle associazioni ecco una cosa fondamentale che è stata varata nella pastella
Precedente legislatura insieme
Io faceva parte del l'accordo Stato-Regioni anche l'istituzione di un tavolo diciamo di supporto
Al tavolo istituzionale proprio Stato-Regioni sull'educazione ambientale che era il tavolo cosiddetto di implementazione culturale
In cui i soggetti che lavoratore l'educazione ambientale che hanno voce in capitolo educazione ambientale
Dove hanno potuto contribuire a costruire politiche nazionali da condividere al tavolo uno dei frutti importantissime che son stati abbiamo avuto dall'accordo è stata proprio
Una intesa tra le associazioni
Che per la prima volta penso nella loro storia hanno fuoriuscite tutte a eleggere un rappresentante o due da presidente adesso non ricordo quanti erano e quindi ad avere una visione comune una voce comune all'interno di un tavolo istituzionale
E appunto continuando sentire la voce delle associazioni ha previsto l'intervento del WWF invece che vari autorità Quadrelli che ha purtroppo dei problemi personali presente Antonella Arcangeli che inviterei intervenire
Non ero prevista a questo tavolo però leggerò gli appunti di Maria Antonietta mi scuserete che leggere non è mai la stessa cosa che parlare a braccio e il invece il mio apporto potrà essere un pochino su un piano intermedio fra l'associazione è uno dei quelli in strutture previste dal da inferno anche del laboratorio territoriale il WWF è stato una delle associazioni capofila nella gestione di un laboratorio territoriale nella provincia di Roma
E lì soprattutto è stata la mia esperienza e quindi magari aggiungerò due parole su come è stata la nostra esperienza in questo anno in questa struttura come associazione eccome struttura a cavallo fra la struttura pubblica e privata
Ecco perché apparentemente appunto ci ha lasciato qualche punto di riflessione
Per questi due giorni dopo l'incontro dell'aprile due mila e cinque a Roma può essere stimolato anche dalla tappa del quarantennale ha continuato il proprio percorso rispetta punti di riflessione che avevano dominato quell'occasione
Concentrando la propria riflessione sugli obiettivi di cambiamento soprattutto riferimento al patrimonio culturale ai contenuti da trattare alle relazioni ai ruoli da esercitare al sistema da costruire
Quindi qualche spunto partendo dai temi di questo convegno prima di tutto non si può prescindere dalle visioni internazionale dei fenomeni ma questo non può avvenire senza creare legame con il proprio territorio la conoscenza del territorio in cui si vive da profondità storica al proprio bagaglio culturale e un senso ai valori
Tramite la propria attività educativa che non è solo rivolta alle scuole ma si riferisce anche all'extra scuola
E vuole raggiungere giovani e adulti il WWF ha cercato di dare un contributo affinché l'educazione ambientale in un sistema complesso come quello del mondo attuale
Potesse diventare il contenitore ideale per un percorso di conoscenza del capitale culturale proprio del territorio di appartenenza
Conosce me e le potenzialità le caratteristiche le strutture offre ulteriori strumenti di scelta perché si forniscono punti di riferimento e si fa dà profondità storica le proprie radici
Connotando il contesto in cui si cresce in cui si formano le opinioni e i valori la difesa del territorio passa prima attraverso un processo di identità e di appartenenza che diventa poi processo di condivisione e di attenzione i beni comuni
Oggi la mobilitazione va fatta prima di tutto al Santo il livello di attenzione critica su ciò che va difeso nel presente per evitare che diventi un'emergenza nel futuro
Una vastissima dizione educativa del deve mobilitare le nostre forze a tutti i livelli per agire su numerosi fronti da quello politico istituzionale a quello del coinvolgimento delle popolazioni locali
Diventa indispensabile non li allora interno all'associazione alle istituzioni e a tutti i soggetti interessati
Nella convinzione che dobbiamo essere consapevoli che non è più una questione che riguarda l'educazione intesa in senso settoriale ma riguarda tutta l'azione delle organizzazioni come la nostra associazione
E quindi importante che questa consapevolezza si riferisca a tutte le azioni che si andranno a realizzare dopo l'incontro della primavera del due mila e cinque il WWF ha cercato di contagiare in maniera trasversale tutti i settori interni nella convinzione che la logica del cambiamento culturale dovesse riguardare tutti e tutto ciò che si andava a fare
La parola integrazione mi sembra questo punto una parola chiave per ipotizzare linee d'azione strategie di intervento l'ufficio educazione si pone come nodo strategico intermedia tra il programma e coloro che riceveranno le stimolazioni del programma stesso
Fungendo da facilitatore del rapporto dialettico tre indicazioni programmatiche Società Civile ma è l'insieme dell'organizzazione che deve assumere il problema del cambiamento culturale
Proprio perché si parla di sostenibilità e di sviluppo del territorio la politica di un'abitazione ambientale efficace non riguarda soltanto un assessorato o solo un ministero
La riflessione deve quindi essere stendersi allargarsi occorre un'integrazione delle politiche educative nella consapevolezza che non assenza settorializzare questa partita facendo né portavoce al singolo soggetto o un insieme di soggetti ritenuti finale all'argomento
Occorre invece coordinare le diverse politiche di settore dall'agricoltura la conservazione e l'Energia le politiche urbane del territorio
Facendo sistema di nuovo Rete coinvolgendo organismi ed enti che possono diventare alleati
Ora ma diciamo questo da tanti anni e mi sembra però che i tempi siano diventati maturi infatti l'urgenza dei problemi preme la consapevolezza consapevolezza di poter agire solo in maniera coordinata è diventata un'esigenza da cui non si può più prescindere
Nel momento in cui si realizza l'integrazione tra più soggetti non si deve essere non ci deve essere un molo percezione dei ruoli o l'indifferenza dizione delle strategie d'azione
Una seria politica d'azione integrata esige un'attenta riflessione sul proprio specifico occorre quindi una riflessione puntuale che porti a individuare quanto il proprio ruolo è stato coerente con la propria mission
E qui riprendere ai
Risulta a livello proprio di esperienza personale del laboratorio il tema del territoriale il tema della necessità di fare Rete e di integrale noi abbiamo visto vissuto in prima persona questo tentativo di esperienza con il laboratorio territoriale in cui la Provincia di Roma per raggi ha deciso di lasciare in gestione proprio all'associazione questo laboratorio associazioni ambientaliste e mi trovo d'accordissimo sul fatto che proprio all'interno delle associazioni che si trovò un patrimonio culturale vastissimo di grande esperienza di tanti anni
Ed è questo è stato il cuore centrale che che è riuscita a sostenere l'azione della bora torio ma le strutture in frasi chiedevano chiedevano di fare anche qualcosa di molto di più
Cioè di essere una struttura di livello intermedio proprio fra quello che esiste nella ricchezza già del territorio e un qualcosa che si deve muovere secondo delle direttive dei principi che si muovono a livello più alto a livello nazionale se non addirittura internazionale
Il livello il ruolo del laboratorio l'abbiamo vissuto con una grande coscienza di ha dovere essere questo centro di snodo e non un nuova struttura che si inseriva l'Inter è un territorio in cui si e si sovrapponeva all'esistente ma solo un punto di coordinamento e di valorizzazione di quello che già c'è insisteva nel territorio
E punto di coordinamento fra questo e il livello superiore nazionale
Ecco questo però in questa ci siamo sentiti in qualche modo soli nel senso c'è mancata avremmo avuto necessità di un codice una sorta di codici bianchi deontologico delle strutture in fra l'esperienza dovevano sapere molto bene di dovere essere appunto delle strutture in qualche modo a servizio
Del territorio di valorizzazione di quello che già esiste
Delle strutture in qualche modo si mettono in competizione col territorio non vengono ovviamente accettate non vengono valorizzate non ci servono per quelli che sono i nostri scopi strategici
Solo che se questo non è codificato a livello centrale non viene in qualche modo aveva definito chiaramente si lascia che in qualche modo ciascuno Assemini assecondato della propria opinione della propria buona volontà
Ecco in questo senso potrebbe essere una riteniamo abbiamo avuto grosse difficoltà
In qualche modo la l'esperienza del cuneo laboratorio sono stati queste sono stati del cercare di essere a servizio cercare di svolge un ruolo soprattutto di valorizzazione
E altri no sinceramente non è stato così oltre a quello che invece già si è detto tante volte e generalizzato così ha mancato un coordinamento a livello nazionale che servisse in qualche modo per far poi circolare le esperienze che si realizzavano all'interno di ciascun territorio
Questa è stata da la nostra esperienza e questo è quello che il possiamo portare come per pensare a una strategia futura ecco
Poi andremo anche i gruppi di discussione cui magari per sembrano affrontare nel dettaglio alle questioni
L'intervento di Arcangeli
Indiretto di togliete Quadrelli ha toccato un punto capitale praticamente il rapporto che esiste e che forse esamineremo meglio domani
Tra l'educazione ambientale o all'educazione sviluppo sostenibile il territorio e lo sviluppo sostenibile in in realtà o le politiche di sviluppo sostenibile
L'altra legislatura nel due mila due mila uno s'arrestò quando se stava per trovare delle forme di integrazione fra i due tavole che erano state istituite cioè il tavolo per l'educazione ambientale e il tavolo per lo sviluppo sostenibile
Sarebbe stato un passaggio cruciale
Se il tavolo per lo sviluppo sostenibile avesse funzionato comunque
Perché perché le due cose non possono chiaramente vivere in maniera disgiunta o settoriale altrimenti poi le conseguenze sono quelle che vede stavo vedendo prima cioè una incomprensione una chiusura una scarsa fiducia un mancanza di collaborazione
Vorrei prenda CNR che nel l'assemblea della coordinamento nazionale Agende ventuno che si è tenuta a Firenze all'inizio dell'anno
Per me è stato fondamentale illuminante l'intervento del presidente del Comité ventuno francese
Di colite ventuno sarebbe l'analogo le il coordinamento nazionale Agenda ventuno italiana
Con qualcosa di più perché perché non è una semplice associazione ma agisce anche come strumento di gestione ed amministrazione di progettazione
Bene questo organismo pone al primo punto del proprio programma di lavoro l'educazione all'uso ecosostenibile
Quindi pone al primo punto di un processo nazionale di Agenda ventuno francese l'educazione a quella che chiamano loro sembra che in realtà noi traduciamo un po'all'inglese come educazione musico sostenibile
Al del Depero perdurava una cosa di questo genere comunque vuol dire la stessa cosa
E penso che sia significativo che ormai anche in altre parti d'Europa sia comunque in Palazzo questo concetto questa indispensabile
Sinergia
Tra queste due percorrere lo stesso problema
Ho
Ci è stato proposto un
Un coffee break io credo non so se siete d'accordo ma io settimo anche collega Carlo Podda Rino di proseguire e magari prima del dibattito ci fermiamo cinque minuti e poi torniamo qui lavoriamo fino a l'ora di pranzo quindi io a questo punto dall'ESA parola Stefania Cornacchia responsabile per l'educazione ambientale del l'Ufficio scolastico regionale se l'Umbria
No io vorrei partire dal presupposto che l'educazione ambientale
Può rappresentare una risorsa per il cambiamento diciamo del sistema
Non solo del sistema scolastico ma del sistema in generale questo delle Carapelle caratteristiche specifiche dell'educazione ambientale tipiche anche in connessione con le caratteristiche specifiche a diciamo della realtà del momento storico che stiamo vivendo
Brevissimamente mi riferisco innanzitutto all'approccio sistemico che caratterizza tutte le metodologie tutte le esperienze di educazione ambientale che vuol dire che se noi siamo abituati a pensare
Che una persona un un insetto una rana orologio sono dell'entità che esistono grazie alle loro relazioni funzionali la stessa cosa non ci viene facile di pensare perché forse facciamo fatica a pensare Complesso del pensiero che possiamo spezzettare pensando che poi lo possiamo ricostruire senza perderne l'esistenza
Ora diciamo l'educazione ambientale da sempre
Cerca di guardare le cose dal punto di vista della struttura che le connette diciamo cerca di come dice Morelli che mi fa gioco dire perché Morello la parla di conoscenza pertinente e la città
Tra i sette saperi fondamentali per l'educazione quindi per tutta l'educazione non per un settore di questa conoscenza pertinente vuol dire coglierei essere capaci di cogliere i problemi nella loro globalità includere in questi le le conoscenze frammentate vuol dire
Cogliere le informazioni ventre contesti no studiarle prima e poi riportarli perché questo non ci permette di cogliere la realtà nella sua nelle sue caratteristiche problematiche allora se l'educazione ambientale invece appunto ha tentato semper per sua caratteristica specifica
Di situare in saperi ed entri contesti e di interconnettere saperi dentro le situazioni credo che questo possa essere uno stimolo diciamo in un momento difficile della scuola legare il fare il pensare legare l'interno e le stanze nelle stanno anche di noi stessi con il Fai sono creare una continuità tra quello che siamo le nostre esperienze e la rielaborazione critica di queste che ci permette di acquisire questi imbrogli che ci permettono di interpretare la realtà
A dico questo perché perché diciamo servì leggiamo per esempio le statistiche statistiche riguardo che riguardano la dispersione scolastica oppure le statistiche che riguardano queste verifiche internazionali come le verifiche Pisa
Noi vediamo che la scuola in questo momento sembra non essere capace diciamo che svolge quel compito centrale che ha cioè di garantire la mobilità sociale nel senso che le persone diciamo che è abbastanza collegato diciamo il fenomeno dell'abbandono della dispersione della di della difficoltà ad andare avanti nella scuola con le caratteristiche sociali dell'utenza
Anche con diciamo degli elementi che sono esterni alla scuola che non riguardano direttamente la scuola come appunto che noi non riusciamo fare acquisire quegli strumenti culturali capaci per permettono a ciascuno di liberarsi dalle condizioni di partenza di essere liberi diciamo di costruirsi un futuro così come lo vogliono allora diciamo l'esperienza di approccio sistemi per farla breve ed educazione ambientale credo che possa essere un porno possibilità diciamo di problematiche Zhao che questa cosa
E anche di parlare diciamo in generale giovani perché vediamo che già reso abbastanza annoiati diciamo da un certo modo di di fare scuola comiche
La scuola non riesce in qualche a interpretare le modalità con i e con le quali i ragazzi si confrontano oggi quel mondo per permettergli di leggerle con degli strumenti simbolici che poi le permettono di elaborare
E non diciamo di esserne Soggetti un'altra cosa fondamentale velocemente l'idea di futura mappa si parla di educazione alla sostenibilità allora facciamo non esista sostenibilità senza i dati futura
Abitare la terra in modo armonico non solo siamo non depredando la lasciandola così come l'abbiamo trovato ma anche stabilendo delle relazioni di questioni di solidarietà di sobrietà no con noi stessi con gli altri e con la natura
Allora se come di qualcuno diceva prima le caratteristiche della nostra società sono dell'imprevedibilità dell'accelerazione della velocità e questo crea precarietà ansia di futuro ansia di futura come che vediamo se citare la sensazione che insomma i ragazzi sono come dentro una una fuga in un eterno presente vogliono consumare tutto adesso come se il domani non ci fosse noi stessi diciamo come educatori abbiamo difficoltà ad educare
All'incertezza Ciad educare oggi delle persone che probabilmente domani vivranno in un mondo completamente diverso da quello che gli stiamo raccontando
Allora siamo a occuparsi immaginare avere una visione di futuro che non esiste se non si capisce bene quali sono le completo di problematicità e le caratteristiche del presente e quindi se non si passa da una comprensione profonda del presente
Credo che possa essere un altro stimolo diciamo di possibilità di educazione in generale quindici all'educazione ambientale può essere uno stimolo ma quale parlando di sistemi un'educazione ambientale appunto che si occupa del cambiamento che si occupa del territorio che si occupa in Cile ciò che si assume la responsabilità esce diciamo dalla nicchia o dall'emergenza specifiche
Ma ci siamo fermati diciamo come ricerca educativa dentro educazione mentale io per esempio so quando eravamo giovani andavamo a lavorare nelle scuole piccolissime lontane dalla presidenza
In luoghi abbastanza marginali perché questo ci permetteva diciamo di sperimentare delle forme che erano di gesta diciamo che erano particolari di come dice amo aprire le porte alla percezione uscire dalla scuola ora io credo che non non non si possa fare educazione ambientale se non ci si pone il problema della organizzazione della scuola
Una scuola che abita la terra è una scuola che abita il territorio una scuola che si pensa
Con un ruolo specifico diciamo attivo particolare nei confronti di quel territorio corto è come un agente di cambiamento di quel territorio qui diciamo uscire dalla nicchia
E anche uscire dalle emergenze specifica diciamo nel senso che l'emergenza la vista la complessità dei problemi generali allora mi veniva in mente Campello sul Clitunno dove c'è stata questa tragedia tremenda sul lavoro Cacciari riguardo direttamente anche come comunità mostra di Amelia perché un Emmeline morto diciamo in questo incidente
E allora il sindaco di Amelia parlando di questa cosa parlava appunto della velocità ma di una società che a questa metafora della lepre tecnologica che consuma velocemente veloce mentre che bisogna arrivare prime dei cinesi arrivare prima dell'intenso navette e bisogna fare in fretta
E contrapponendo la una metà fra diciamo della tartaruga saggia cioè di una carta di una strada è una strategia che imparate alla conoscenza Rino impara a vivere in modo in modo sobrio con precauzione con gioia con bellezza insieme con gli altri diciamo vuol dire che la scuola secondo me ha un ruolo centrale
Per a occuparsi diciamo dei modelli culturali che ci permettono di gestirci il cambiamento
E in un momento difficile perché appunto c'è un'erosione diciamo in la scuola ciò ce l'ha fatta poco agevoli informai di cui parla ma Paolo che mi riesce tutto il mondo della comunicazione probabilmente a una forza suggestiva a basso livello di pensiero però di elaborazione critica che ed in qualche modo sembra vincere rispetto alla scuola no
E facciamo se perdiamo questa opportunità di costruire dei modelli di pensiero delle categorie simboliche che permettono alle persone di interpretare la realtà
In cui vivono per poter progettare un cambiamento anche un percorso di vita autonomo e credo che questo diciamo CPP Italia che sono soggette a delle suggestioni e delle magie diciamo di siamo soggetti della realtà ma non la viviamo attivamente
Allora dopo questa cosa velocemente secondo me qual è per risponde alla domanda come si fa per il sistema nazionale d'azione ambientale io credo vorrei che risultasse paradossale insomma il ruolo fondamentale che la scuola cioè la scuola può giocare un ruolo fondamentale se noi i vitalizi analogamente l'autonomia scolastica cioè se noi rimettiamo al centro della Scozia discorso della scuola come insomma farsa facendo in questo momento il ministero la pubblica istruzione sia con delle direttive molto forti da questo punto di vista è salvo per esempio Co questi istituzione di questo fondo nazionale per l'autonomia scolastica che veri che veglia direttamente fondi alle scuole cioè latrina scolastica e quindi quelle parole dell'autonomia scolastica che sono la flessibilità vuol dire abitare in un territorio per capire come cambiarlo come notarlo la integrazione che sono è stretta essere cosciente che non si può stare da soli a fare questo ma che c'è una responsabilità diffusa e soprattutto la responsabilità ce l'assumersi la consapevolezza che sia protagonisti di un cambiamento che le la trasformazione non ci viene dalle circolari non ci viene da quello che dice il ministero ma che diciamo non ce l'assumiamo in quanto protagonisti diciamo educatori di quel territorio qui abbiamo un compito centrale per far questo chiaramente non ci dobbiamo cioè non dobbiamo essergli insegnanti discute de la classe oppure quelli che fan educazione ambientale durante le ore di attività integrativa oppure insomma di nascosto tu da quello che succede all'interno dell'organizzazione ma ce la dobbiamo partire dall'idea che l'organizzazione che deve cambiare diciamo che e che l'organizzazione deve assumere una sua identità una sua immagino
Una sorta di noi condiviso qui diciamo il primo un'altra cosa che possiamo assumere dall'educazione ambientale una progettazione partecipata
Che vuol dire che innanzitutto noi che stiamo in una scuola dentro quel territorio diciamo ma cosa nel fare questa scuola quali sono i problemi e incominciamo a negoziare da quelli dei problemi che ci sono e quindi capiamo diciamo quali sono gli obiettivi intermedi che ci possiamo porre quali sono i qual è il ruolo che ci possiamo dare all'interno di quel territorio
Allora questa cosa mentre ci permette di acquisire un'identità nostra Interna ci permette anche di acquisire un'immagine allestendo diciamo di assumerlo un ruolo visibile all'esterno che non è di supplenza ce ne sono la squadra che poi risolve problemi ed emergenze del territorio non si può occupare dei rifiuti di volo si deve occupare il Comune
Ma la scuola si preoccuperà di costruire dei modelli culturali di cambiamento perché non ci siano quelle emergenze ma lo lo può fare diciamo se si percepisce in quanto organizzazione in quanto sistema innanzitutto al proprio interno
E a quel punto diciamo può ripensare per esempio ha venduto ruolo chiaro preciso può ripensare proprio curricolo di scuola il curricolo sarebbe quel Carretta no dentro cui noi mettiamo le cose che ci portano nella direzione della voglia mandare allora l'autonomia non vuol dire accoglie tutti i progetti oppure stare lì di Spada ha disposto ad accettare qualsiasi cosa mi viene dall'esterno lo vuol dire mettere dentro con il carretto quei progetti che stanno dentro quest'indicazione vuol dire aprirsi
All'integrazione sia al rapporto col territorio con un ruolo definito che non significa essere autoreferenziali perché altrimenti se non ci sarebbe l'autonomia
Ma significa dire io sono così
Se io diciamo sono cosciente della mia identità del del mio essere organismo del nastro organizzazione delle mie relazioni sistemiche esistente all'interno di me sono anche capace di modificare senza disperatamente che Dante l'altra spaesamento
E costretta a doversi occupare di tutto fare assistenza sociale fa l'ospizio siamo già è forse diciamo non ce la fa
A a occuparsi davvero di quello che deve fare dal suo punto di vista all'interno di una rete ora per concludere la Rete
La Rete è non è semplicemente stare intorno a un tavolo ad avere delle indicazioni la la la la struttura nazionale è fondamentale uno perché non si può fare autonomia se non ci sono risorse quindi molte altre scuole devono accettare di partecipare a dei Progetti perché non hanno i soldi per comprare la carta
E qui diciamo devono avere fondi propri duo perché il quella struttura nazionale come giustamente era ben previsto diciamo la riforma del Titolo quinta deve finire
Metti dettero appunto agli standard minimi le norme generali tempo negli standard minimi credo che l'ambiente e l'istruzione
Sia fondamentale che mettano al centro il discorso della sostenibilità del troppi livelli minimi di prestazioni che la scuola deve garantire anche una filosofia di fondo
Ma delle norme generali dell'educazione e non indicare con delle circolari che cosa deve fare l'educazione allo sviluppo sostenibile non se ci siamo d'accordo con questo discorso
Ma dall'altra parte noi dobbiamo curare manutentare anche le reti locali
Perché per l'appunto molto spesso non è costretto cioè diciamo uno propone un progetto in atto lo può fare anche la scuola non solo l'ente propone un progetto
E poi non tra le persone che vogliono aderire a questo ma mi capita spesso per il lavoro che faccio una per ci sono dei progetti bellissimi finanziati nutrono le scuole
Che partecipano a questo progetto Alice mi domando c'è qualcosa che non funziona o non c'è un bisogno oppure non ce la coscienza di quel bisogno ma comunque il progetto perde che si dovrà occupare di creare il bisogno più piuttosto dedicare un Progetto allora diciamo più che in una Rete più che proporre un progetto un altro uno costruisce insieme un progetto
Questo è molto complicato perché vuol dire negoziare vuol dire gestire conflitti perché appunto le diversità nel territorio ha molte sfaccettature che cos'è il territorio le stesse cose le posso vedere da molti punti di vista noi gli enti istituzioni associazioni abbiamo un modo di comunicare anche che diverso di dare definizioni concetti diverso
Ciascuno con gli altri anche lavorando nello stesso settore allora c'è bisogna fare uno sforzo di conoscersi di trovare un modo comune di parlare di dare alle parole lo stesso significato di cominciare a capire quali sono degli obiettivi che ci possono accomunare
E con la coscienza che diciamo che le decisioni che prendiamo alla fine non sono quelle da cui siamo partiti quindi che in qualche modo bisogna gestire anche pacificamente dei conflitti mettersi d'accordo
Questo non sempre si può fare ma credo che uno sforzo e da una parte sono state diciamo di assunzione di responsabilità di ogni settore e di riconoscimento di tutti i settori quindi le associazioni l'informale la Regione il Comune la Provincia
Da un'altra parte diciamo le forze dalle ci dovremmo creare dei luoghi separati
Dovete darci dei tempi
Per davvero diciamo sperimentare
Concretamente la Rete cioè darsi dei tempi per capire qual è il problema di Asti dei tempi e fare un discorso per per costruire davvero un progetto comune e non tanto per quel progetto
Ma per capire anche come si fa a fare rete quindi per riportare poi nei contrasti istituzionali questo questa conoscenza che non abbiamo ricevuto attraverso una sperimentazione di una progettazione partecipata
Che diciamo ci permette di fare la cosa più difficile tentiamo di fare ancor bando nazionale
Col bando regionale educazione ambientale sa di dire ci sono dei soggetti e tanto più sono diverse si assume una loro diversità dice che sono diciamo in forma non formale è a scuola e formale e tanto più riescono a scambiarsi protetti e tanto più se la diversa diciamo tanto più di Ascona a offrirsi delle cose diverse dagli altri grazie
Io ringrazio ancora Stefania Corna chiacchiera ha accennato al bando regionale scorre l'ambiente che proprio lo strumento che noi utilizziamo ormai da sei sette anni
Per mettere in relazione appunto l'educazione formale educazione non formale cioè le scuole e la rete recente ed esperienza
La porta di Stefania come avrete ben capito proprio determinante per orientarci anche sul terreno che per noi è un po'terreno quasi sconosciuto Nori come formazione ambientale
Quindi possiamo più lavorare sull'organizzazione diciamo nel l'educazione ambientale nelle regioni mentre un aspetto chiave cardine
Il come fare educazione ambientale
Italica lanciato lei sarebbero materia per un altro convegno
Anche questo magari due-giorni perché anche noi vorremmo sapere come poter fare me quale può essere il ruolo della nuova scuola
A supporto di un esigenza della società che è quella di innalzare la consapevolezza per quanto riguarda l'ambiente
E favorire
Il la diffusione di comportamenti ecosostenibili
Alla proseguiamo negli interventi a questo punto è previsto l'intervento di Luigi Bertone direttore di Federparchi quel pazzo volentieri la parola grazie buongiorno
Io vorrei innanzitutto congratularmi con gli organizzatori di questo
Incontro che hanno deciso con con ciò di
Imprimere tentare di imprimere una di dare una Brivio insomma al tema
No non frequentato ormai a livello istituzionale mi sembra di poter dire da molto tempo
Io farò altra alcune sommarie osservazioni
Scusandomi di una certa loro genericità avrebbe dovuto esser qui il nostro responsabile educazione ambientale che a Maurizio Burlando qualcuno di voi lo conoscerà e che per è impegnato in altri purtroppo in altre attività in questo momento
E comincerei da dove sono partiti Paolo camerieri e Carlo o bolzanino cioè costruttivi lineare che nonostante tutto in questi cinque anni si è lavorato
Lo hanno sicuramente fatto i parchi oltre a a ai soggetti che qui sono già stati rappresentati ho ricordati parquet nel frattempo nonostante tutte le difficoltà e la crisi oggettiva nelle quali nella quale sono stati condotti da una ahimè da una politica non non molto non molto
Attiva in questo campo livello nazionale
Parchi che comunque nel frattempo per iniziativa a soprattutto regionale sono anche cresciuti di numero in questi in questi cinque anni hanno lavorato e molto tenendo dietro a fedelmente credo al ai propri compiti istituzionali
E quindi più di altri hanno sofferto dell'assenza di un quadro di riferimento nazionale
Ho parlato di compiti istituzionali io credo che non sia ancora generalizzata la consapevolezza o comunque ce ne sia poca
Di consapevolezza del significato che abbia la presenza oggi in Italia di soggetti istituzionali
Che hanno al nella nel primo articolo della legge che li ha creati il compito di fare educazione allo sviluppo sostenibile
Che non sono enti come gli altri sono indicano da fare tante cose quindi si devono ricordare di farle mettendoci in fianco l'educazione allo sviluppo sostenibile sono enti che sono stati istituiti anche per fare oltre che lo sviluppo sostenibile educazione allo sviluppo sostenibile credo che ci sia poca consapevolezza del fatto che oggi questi enti coprono più del dieci per cento del territorio nazionale coinvolgono un comune su tre
Degli otto mila e passa comuni italiani
Su
Sono presenti in tutte le regioni
Offrono una capillarità di azioni ed interventi di straordinario rilievo perché dico che ci sentiamo conoscevo consapevolezza perché per esempio hanno dovuto pietire
Un posto al tavolo dell'implementazione cultura lo dico così ma devono cercare di farsi spazio laddove si decidono le politiche
In questo settore credo ci sia poca consapevolezza del fatto che
Si tratta di soggetti che hanno come compito specifico quello di non di programmare i nomi di agire sul territorio per attività di sviluppo sostenibile che su questa loro su quei nel nel percorso che fanno verso questo obiettivo incontrano quotidianamente
Quotidianamente centinaia di migliaia di persone
Sostengono conflitti compongono conflitti
Come si può dire sosta suscitano movimenti generano reazioni si confrontano con queste con queste reazioni
E hanno
E questo credo sia il fatto più rilevante
Destinatario una tipologia di destinatari della della loro attività di educazione allo sviluppo sostenibile che
La più la gamma che rappresenta la gamma più ampia possibile
Lei partì passano quotidianamente migliaia di di di alunni di studenti di universitari di ricercatori ma soprattutto con i parchi vengono a a contatto
Migliaia e migliaia di cittadini per i problemi più svariati
Volete un esempio della scarsa consapevolezza del poi la finisco questa con questa litania la circolare dell'allora Ministro Moratti alle scuole
Che sollecitava le scuole
Al a sostenere la conosce a a favorire la conoscenza degli animali da parte degli alunni accompagnando gli alloggi so
Questo la dice lunga sul fatto che no non esiste anche a volte ai livelli più alti la consapevolezza di ciò che lo Stato stesso ha messo in movimento per produrre una conoscenza della del mondo diversa da quella è migliore rispetto a quello attuale o ho dato alcuni dati io credo che si tratti di una di dati estratti di dati
Che dimostrano una potenzialità
Enorme una potenzialità che va sfruttata e per sfruttare questa potenzialità io
Vi propongo alla vostra attenzione alcune possibili linee proprio perché il titolo la nostra tavola rotonda dice anche proposte
C'è necessità di preparare
Migliorare decisamente la preparazione dei nostri educatori quelli dei patti
Perché tutte queste cifre che ho dato scontano però il fatto che molto spesso i i nostri enti arrivino a questa prova con scarsa preparazione
Stiamo discutendo anche vedo qui
Se qui Boris dal stiamo discutendo anche di di attività che aiutino a qualificare e molto
La nostra capacità la capacità dei nostri parchi di rispondere alle esigenze più moderne più avanzate quelli che insomma si discuteranno tra l'altro nei nostri dei vostri tavoli in questi giorni
Così
Secondo punto integrando le otto le attività
Là dove è stato fatto ci sono esempi straordinari semi di di integrazione di attività di nostri parchi con le scuole con le le con i programmi scolastici
Si è riusciti a fare quello che
è indispensabile fare cioè uscire dall'angolo del naturalismo terra rispondere invece a ad una moderna concezione della
Dell'attività formativa in questo cane educativa in questo campo
Terzo elemento che fa il paio con il secondo modernizzato occorre modernizzare metodi e contenuti
Che tengano cioè il passo Taccon la duplice evoluzione da un lato con la l'evoluzione del concetto di educazione ambientale e non mi ci spingo perché lo lo farei camminare su un terreno che non è il mio
Dall'altro lato sulla concezione del parco che per fortuna ha ha conosciuto il giusto sviluppo in questi anni il parco non più come luogo
Isolato no in cui isolato da
Da tutt'da tutto il contesto territoriale ma luogo di eccellenza che
Dal proprio interno promana al contesto territoriale i risultati di una propria attività anche laboratoriale insomma di ricerca di nuovi rapporti tra l'uomo e la natura
E il terzo elemento per la secondo me per la la modernizzazione dei metodi e contenuti lo stiamo verificando noi direttamente come parquet la necessità di utilizzare i grandi mezzi di comunicazione di massa
Non esiste che possibilità di vera cioè di penetrazione vera secondo me di di un delle dell'educazione lo sviluppo sostenibile senza una critica permanente dell'educazione che viene data attraverso i grandi sistemi i grandi mezzi di comunicazione di massa sarebbe anche opportuno forse a questo proposito nell'ambito delle nostre attività istituire quartieri adesso si chiamano osservatori vanno di moda qualche osservatorio su ciò che avviene nei mezzi di comunicazione di massa che contraddice palesemente ogni nostro tentativo di agire in altro
In altro modo
E infine l'ultimo punto e cercando di fare sistema
Nel campo dell'educazione ambientale vale quello che vale nel secondo me è quello che è valso si può utilizzare il giudizio che noi abbiamo utilizzato dato dell'attività di questi anni né in tema di attività ambientale digestione territoriale
Non c'è stato collegamento tra Stato e regioni ed enti locali è mancata cioè è vero una politica ma perché è mancata una politica dell'ambiente complessi anche nell'attività dei parchi le re ogni regione ha fatto perse
Le Regioni non hanno dialogato con lo Stato lo Stato se guardato bene di dialogare con le regioni
E a qualche mese dalla dall'insediamento la governo non s'non si percepisce un mutamento di di indirizzo in questo senso esista continua ad esistere una idea che delle questioni dell'ambiente generali si occupa lo sta dei partiti nazionali si occupa lo Stato dei parchi regionali si occupa la regione ogni regione per suo conto e così un sistema che ripeto coinvolge il dieci per cento che è un grande potenziale per per il Paese
Di sviluppo diverso di gestioni di fenomeni drammatici come appunto mutamenti climatici tutela del suolo e così via non si utilizza
Perché ogni ente è lasciato a se sta e ovviamente non non pensiate che possa fare
Politiche di sistema un'associazione che li riunisce chi li raccoglie e e che gli fa fare qualche attività in comune è solo lo Stato che può fare politiche
Grandi politiche nazionali di sistema utilizzando il potenziale che esso stesso si è dato e che certe e che invece
Non non si preoccupa di mettere in movimento
Ripeto se questo vale per la politica ambientale in generale vale pari pari per la politica del
Delle per l'educazione alla alla sostenibilità e del resto quello che avete sottolineato tutti su quali concordo ma credo che insomma siamo qui in questi due giorni daranno un aiuto in questo senso e qualcuno
Presente o no spero possa raccogliere il messaggio grazie
Io ringrazio ed ha presentato e Federparchi perché toccato
Ha ripreso le degli aspetti chiave non richiesto queste giornate ha toccato un punto fondamentale mi permette anche di chiarire alcune cose
Cioè il quando fu istituito il tavolo Stato-Regioni
Fu istituito perché è prevista nella nella forma istituzionale dello Stato proprio una forma di collaborazione tra i due livelli di governo è solo quello regionale e quello nazionale quindi è un tavolo istituzionale
Venne istituito anche un tavolo a latere del cosiddetto di implementazione culturale ma era un'idea perché non trovò mai una definizione chiara anche perché potremmo chiamarlo anche che ne so consultato sull'educazione ambientale non so
Ancora dovremo dargli un nome proprio perché c'era comunque l'esigenza di di conoscere la realtà del territorio cioè quindi era un tavolo a supporto dei lavori istituzionali Federparchi è stata chiamata come tanti altri soggetti che hanno comunque un ruolo determinante l'erogazione ambientale come ricordavo prima con Carlo a pieno titolo a far parte del del tavolo
Tra l'altro la l'opera l'opera che viene svolta all'interno dei parchi regionali e dei parchi nazionali per l'educazione ambientale un'opera storica che quindi servita un po'di di di di insegnamento a tutti noi
E va quindi valorizzata ripresa e potenziata
Devo dire che in Umbria la situazione dei parchi non ci ha permesso di avere un rapporto qualsiasi esso sia col i parchi per l'educazione ambientale c'è una situazione che forse molti di voi conoscono non è una situazione molto felice è una situazione che stiamo cercando di prendere come Regione
Riformando proprio alle strutture di gestione dei parchi con l'inserimento delle comunità montane come organismi di gestione
E che noi nel nostro piccolo come centro che promuove l'educazione ambientale ha cercato comunque di coinvolgere
Varando un progetto questa non ho di collaborazione fra centri esperienza i parchi dell'Umbria su un tema cruciale
Già perché non ha funzione atto il parco in Umbria perché forse la gente non è stata sufficientemente coinvolta o coinvolta nel modo giusto
In Umbria non è che si sente come a Milano all'esigenza di una zona naturale dove rifugiarsi
Diciamo al di fuori del lavoro no nel periodo di ferie o nel fine settimana cioè noi usciamo da Spoleto troviamo un parco cioè è un parco diffuso l'Umbria ancora fortunatamente no
Quindi forse già da questo non s'è capito qual era però comunque la ricchezza che avrebbe portato l'istituzione del parco in determinati contesti
O quello che cerchiamo di fare rapportare educazione dieta e quei parchi attraverso cosa proprio lo sviluppo sostenibile la creazione di condivisa sul territorio di bilancio di sostenibilità cioè il bilancio del parco
Vediamo se può essere costruito insieme le popolazioni con l'utilizzo la guida di personale esperto recente l'esperienza è una scommessa che deriva tra l'altro da un accordo che se non sbaglio Federparchi ha firmato con la con i soggetti che fanno in Italia il bilancio di sostenibilità
Quindi abbiamo preso suggerimento che è venuto dai parchi stessi abbiamo cercato di costruire su questo una una azione di sviluppo di guida a questo punto viene il turno
Di dei ministeri che sono stati così spesso chiamati evocati invocati
Sono particolarmente felice di poter invitare al tavolo il sottocapi e segretario di Stato onorevole letizia De Torre del ministero la pubblica istruzione
Dopo
Grazie allora innanzitutto
Innanzitutto saluto mio e anche in particolare del ministro Fioroni che segue particolarmente questa tematica venendo qui stamattina Spoleto sono arrivati anche un momento prima e ho potuto girare per per le strade della città visitare il Duomo e e anche arrivando in questo centro mi pareva significativo insomma che questo questa conferenza nazionale avvenisse in un ambiente così bello
D'altra parte ancora tutti abbiamo negli occhi
Le immagini della tragedia avvenuta in Umbria
La Umbria olii e quindi anche questo è un dato significativo perché trattando dell'ambiente ci sono certamente luci ed ombre e dobbiamo averle tutte presenti per affrontarle bene
Io rappresento qui il ministero della pubblica istruzione e spero che la mia presenza possa da sé
Dire l'importanza che ha per il ministero della pubblica istruzione
Tutta la tematica dell'ambiente non dico tanto la mia presenza ma il fatto che il ministro ha tenuto fermamente che il ministero fosse rappresentato e Dio ho personalmente spostato anche un altro impegno
Credo anche ascoltando tutte le relazioni che sono sono sono passati qui prima prima della mia credo che questo sia un tempo in cui dobbiamo dare una svolta al percorso che noi abbiamo fatto nell'educazione ambientale
Anch'io sono un insegnante sono un'insegnante di matematico insegnato matematica e scienze alle medie quindi anch'io ho fatto educazione ambientale
Vengo da una una provincia quella di Trento dove l'ambiente è questione di pane quotidiano è questione di lavoro e quindi i bambini quando qualcuno arrivare azionari funghi o buttare carte nel bosco arrivano arrabbiati a scuola al mattino
Vengo però ritengo che in questo tempo la scuola debba fare un passo di qualità
Riguardo a tutto quello che è il rapporto della scuola con l'ambiente che la circonda
Un passo di qualità
Da una parte che attiene al ministero tutti al sistema nazionale nei contenuti di tutte le serie perché come state detto parliamo di qualcosa di trasversale
Nella formazione dei docenti nella formazione dirigenti nell'impianto del sistema scuola come anche la rappresentante della sede regionale ha detto
E d'altra parte nelle autonomie scolastiche a cui attiene tutto quello che è legato all'ambiente in cui quella scuola inserita e quindi a tutto il lavoro di rete con il territorio
E qui certamente sono importanti non solo i comuni che sono a mio avviso la prima entità rilevante per tutto questo lavoro perché
Il Comune parla di qualche cosa che che la sua casa è il luogo dove dove dove vivono le persone dove vivono i cittadini ed ha come compito particolare quello di curare questo territorio
Ma anche gli altri enti locali ma anche tutto il privato sociale anche tutto il forte Folco il for profit e di quel territorio
Mi piaceva come la rappresentante del WWF mi pare o Legambiente adesso non ricordo scusate
Ricordasse come le associazioni hanno il compito di tenere alta la cittadinanza attiva dei cittadini
In questo settore e questo è un dato culturale importantissimo
E anche quello di legare quanto ne facciamo non solo in un in un luogo non solo col livello nazionale ma spesso anche con livello internazionale facendoci percepire che problemi magari da noi
Piccoli Acqui giriamo intorno sono per altre popolazioni nel mondo problemi gravissimi e che d'altra parte per l'Inter dipendenze in cui noi viviamo siamo tutti legati perché un disastro ambientale che avviene anche a al grande distanza da noi
Interagisce con lui come una buona pratica ambientale che avviene da qualche parte del mondo seppur in modo meno appariscente e più lento come la la questione delle del del fatto che fa più rumore un albero che cade che in una foresta che cresce ma tutte queste buone prassi comune a foresta che cresce interagiscono anche con noi
Questi due livelli per la scuola quello del sistema ministeriale
Di struttura della scuola e quello del del del livello delle singole scuole che che devono agire localmente ecco si devono intrecciare e tengono insieme due aspetti importanti entrambi importanti quello dei contenuti quelli delle conoscenze perché si può essere appassionati dell'ambiente e compiere errori perché non ci sono
Adeguate conoscenze e quello appunto del Cittadinanzattiva e delle azioni quotidiani azioni quotidiane che ciascuno ciascuna persona se vogliamo capire la domanda che ci fa in un mondo in cui viviamo
L'ambiente mondo in cui viviamo e ciascuno di noi singolarmente e collettivamente deve agire quotidianamente
Prima interagendo parlando con rappresentante della direzione regionale mi facevo una battuta che ritengo interessante insomma educazione siamo stanchi stanchi della parola è più forse bisognerebbe passare alla parola azione ecco io lo ritengo giusta questa osservazione giusta nel senso che anche dentro la scuola anche dentro l'educazione degli aggiunti degli adulti occorre che passiamo alle azioni
Singole e collettive
Io poi direi che
E questo me l'ha sottolineato diciamo anche il filo di pessimismo che allegato alcuni degli interventi qui al tavolo
Ridire è una cosa che ho detto quando sono stata intervistata recentemente per via del bullismo
Cioè non possiamo sempre corre dietro i guai non possiamo sempre agire con dei no dobbiamo agire con dei sì e con dei sì profondi che per quanto attengono Loud all'educazione sono sì legati al nostro essere al fatto che noi siamo persone relazionali sia verso l'ambiente sia con le altre persone
E per cui il mio agire positivamente verso gli altri e verso l'ambiente e
Qualche cosa che deve venire da dentro la persona
E che può venire da dentro i ragazzi quando noi facciamo crescere loro con l'attenzione verso l'altro
Ecco quindi il sacrificio piccolo che viene richiesto a casa mia dove ormai nella mia citarsi si suddividono tutti i rifiuti acqua questo è un piccolo costa un piccolo posto ma è un costo che deve essere fatto per gli altri per le nuove generazioni non un costo non una mia azione asset etica chiusa in sé
Ecco è un'azione che deve mettermi in relazione con l'altro
E allora io credo che verremo tutti più dietro perché nasce da qualche cosa di più profondo dentro di noi
Un altro aspetto è che la scuola la scuola come l'autonomia scolastica ne diciamo non non crediamo in una scuola
Appartata se una scuola che produce chi chi ha più nazioni noi crediamo in una scuola che inserita nell'ambiente sociale e anche ambientale dove ecco e che deve essere per questo ambiente per questo Comune per questa Rete di comuni
Un luogo di cultura ecco quindi come già è stato accennato la scuola deve crescere anche in anche in questo diventare il luogo di cultura di questo ambiente concepito il senso relazionale
Dice un proverbio africano
E concludo per con questo per dire però che così ritorniamo circolarmente al punto di far tendenza dice un proverbio africano che per educare un ragazzo occorre tutto il villaggio mi sembra un proverbio stupendo e quindi ritorno all'inizio per dire che però la scuola da sola non potrebbe mai formare persone nuove uomini e donne che siano capaci di un'azione così positiva
Verso l'ambiente
Lo dobbiamo fare tutti insieme
Ministeri enti locali associazioni cittadini attivi
Ecco dobbiamo e quindi chiudo augurandoci buon lavoro augurando che questa conferenza nazionale possa essere proprio l'inizio di un di un laboratorio che si intensifica e si dilata e che ci veda prima di tutti noi lavorare tutti in reti auguri quindi a tutti può
Io chiederei anzi l'onorevole di restare con noi anche perché poi dopo il gol febbre che sono previsti interventi quindi il dibattito e credo che verranno fuori anche degli stimoli ai quali magari sarà il caso di rispondere
Sì forse noi abbiamo fatto il contrario abbiamo cercato di educare il villaggio attraverso il ragazzo questo è una battuta Ossezia otto però adesso Gerusalemme dal e qualcosa serie C da fare ma ma ancora c'è parecchio sarei quindi la parola ora ad ANAS Zanchi consigliere politico del ministro Pecoraro e Oscar io che non è potuto intervenire
Quindi aspettiamo
Buongiorno grazie intanto del dell'invito e soprattutto a nome del ministro Pecoraro Scanio che anche lui per motivi istituzionali già precedenti non ha potuto essere presente oggi ha voluto comunque che il ministero fosse presente infatti oggi pomeriggio verrà anche sottosegretario Laura Marchetti questo proprio come segnale di ripresa di nuovo interesse di questo ministero verso tutte le tematiche che ovviamente le sono proprie perché nella costituzione del ministro dell'Ambiente proprio prioritarie le tematiche dell'educazione ambientale
Molti dei relatori di questo tavolo hanno appunto detto che negli ultimi anni si è stato fatto qualche cosa nonostante la situazione ecco noi speriamo in raccordo con anche ovviamente il ministero della pubblica istruzione infatti sì stanno iniziando dei contatti in questo senso è senz'altro anche per esempio stanno iniziando i contatti con il Ministero dell'università perché se importante l'educazione ambientale di retta ai ragazzi agli alunni anche io vengo dal mondo della scuola quindi conosco bene
Le attività concrete pratiche che si fanno ma direi che è altrettanto importante se non di più e la formazione dei docenti proprio perché ancora oggi credo che nella maggioranza dei casi l'educazione ambientale venga vissuta a volte come un'altra cosa che si deve fare demandata o all'insegnante di scienze o comunque all'insegnante che
Personalmente a una afflato appunto verso queste tematiche io credo che lo dico la platea che ovviamente già queste cose le conosce un ben più time insomma è perché le pratica da anni in modo concreto
Credo che avete punto sia importante fare un salto culturale non è più educazione ambientale credo che appunto sia sempre meglio dire educazione uno sviluppo sostenibile
C'è chi ci dice che fosse sviluppo sostenibile non pare non è neanche questo io già sarei contenta se arrivassimo oppure a praticarlo veramente lo sviluppo sostenibile
La l'onorevole sottosegretario dell'attore viene dalla città dove già appunto per esempio la raccolta differenziata tiene ormai normalmente in tutti i condomini in tutte le strade noi di sappiamo benissimo che non è in tutte le parti d'Italia questo perché manco la consapevolezza la consapevolezza che credo noi dobbiamo riuscire a dare partendo dai ragazzi per dotare il villaggio ma bisogna che il villaggio crei le condizioni perché i ragazzi possano crescere in questo settore quindi poche parole a ancora proprio per sottolineare la volontà assoluta di questo ministero del ministro dell'ambiente di riaprire i contatti con tutto quello che è stato prima quindi con il gruppo in ferie a rapporto Stato-Regioni
Le critiche che ci sono state dei relatori sulle mancate diciamo relazioni con le regioni vi assicuro che sono presenti
Nei nostri pensieri nostri programmi e che sicuramente vedrete che ci saranno perché questo nostra intenzione nuovi momenti di nuovo rapporto di nuova costruzione di revisione integrazione di quello che è stato fatto grazie
Sì
Voglio dire personalmente che non mi potrò trattenere poi per tutto il dibattito perché ho degli impegni nel primo pomeriggio poi a Roma
Ma pregherei magari anche che qui della sede regionale che se ci sono degli delle cose rilevanti nel dibattito ce le possiate fare arrivare al ministero ecco grazie vi auguro quindi ancora con la forza
Allora a questo punto facciamo una specie di coffee break o un aperitivo però credo che sia doveroso anche per diciamo allentare un po'la tensione con l'impegno visto che siamo in orario diciamo di venti minuti massimo mezz'ora proviamoci piccolo
Possiamo riprendere posto per cortesia se
Restiamo più o meno in orario
Ora grazie prendiamo posto e iniziavo questa sessione di dibattito nel frattempo è arrivato anche l'assessore Lamberto Bottini assessore all'ambiente allo sviluppo sostenibile della regione Umbria
Vorrei iniziare
Questa sessione con
L'intervento di Daniela Patriarca che come voi tutti sapete
Si può considerare un po'una madre del sistema di fare
Grazie al sistema va be'sia del settore
Vi ringrazio a tutti
Mi fa piacere ritrovarmi qui oggi
Per riprendere un cammino che forse è stato interrotto anzi sicuramente è stato interrotto per troppo tempo
Mi fa piacere che si riprenda a parlare a dialogare a riflettere insieme a costruire dopo un periodo in cui si è demolito molto
Per cui credo che il lavoro che ci aspetta un lavoro importante un lavoro anche in salita non credo che sia così semplice ricostruire perché anche il non fare comunque produce degli effetti
Disastrosi nella cultura nelle persone nelle esperienze un po'tutti credo perché i ci conosciamo molti delle persone che sono qui che conosco da tanto tempo insomma non sono stati anni facili lavorare lavorare da soli cioè continuare a credere continuare a ad aspettare che qualcosa cambiasse è stato comunque un qualcosa che ci ha anche segnato
Però cerchiamo anche di uscire fuori da queste da questo tour de in qualche modo con una rinnovata capacità di
Costruire sui percorsi che comunque c'hanno sempre trovati presente insomma delle delle cose importanti che siano affettivamente segnale di cambiamento un cambiamento anche nel nostro modo di
Guardare a a alla storia quello che abbiamo fatto nel passato
Credo che oggi ci sia bisogno più di ieri di comprendere di che aprire quali sono i pregi difetti limiti potenzialità di una
Di un lavoro che possiamo sintetizzare come appunto il Progetto in ferie il sistema nazionale in Fea
E ricominciare da dove in qualche modo ci siamo interrotti per per riprendere insieme alcuni discorsi che avevamo cominciato ad avviare perché sapevamo bene allora tutti quanti che non era un processo concluso
La costruzione di un sistema nazionale è un qualcosa di lungo di di di che va ovviamente
Testato che va aggiustato che va modificato che deve essere di volta in volta proprio perché sistema
Rivisto e riconsiderato credo oggi io non non solo qui per ascoltare e per capire anche con quale tipo di
Come dire di di di di
Partecipazione insomma siamo qui tutti quanti di nuovo insieme
E spero ho ho sentito ovviamente in questi anni non molte cose sono comunque state fatte quello che che Nugnes mi sembra di poter dire che sicuramente poi nei territori nelle azioni locali
Si è cercato di mantenere acceso quella quella quel segnale insomma di attenzione e di lavoro che in qualche modo tante persone hanno svolto in questi anni quindi
Non è proprio un buco nero diciamo che più che altro un'ombra che però ha ha consentito anche a molte persone in questi anni di continuare a ragionare riflettere sul senso il significato di un'educazione alla sostenibilità
Credo che le sfide che abbiamo di fronte però sono abbastanza alte credo che vanno rimesse va rimesso al centro del nostro ragionano su pensare il senso del fare educazione la sostenibilità oggi
E quindi anche di quelli che sono gli a spetti fondanti la cultura il senso del fare educazione in contesti i i in evoluzione in cui tante e tanti aspetti
Oggi
Afferiscono scenari completamente diversi rispetto al passato in continuo mutamento quindi credo che ci sia bisogno di uno strumentario di riflessione che che che ci aiuti a comprendere a capire
Da quale punto di vista in che modo aggredire i problemi che oggi sono i problemi di tutti noi nella quotidianità e nel sociale
Parlare di sostenibilità e significa inglobare aspetti vari diversi della
Della quotidianità e del vivere e gli equilibri che vengono continuamente modificati alterati sono una sfida per un pensiero che vuole governare questi processi di cambiamento quindi ragionare su questi aspetti credo che sia uno stimolo importante e mi auguro insomma che su questo terreno si possa continuare a lavorare insieme e mi fermo qui vi auguro e ci augura anzi buon lavoro
è previsto ora l'intervento di cui atti di essa per Legambiente ovviamente non era prevista ma sono io ho chiesto di di parlare che possono fare la relazione
No io intervenire domani quindi no ma ci tenevo a in a intervenire perché insomma nell'andamento da mattinata ho colto alcune cose che sono e sono importanti innanzitutto
In premessa vorrei sottolineare una questione che noi stiamo parlando e credo che questo sia stato colto nelle spero mi Aule sia stato colto stiamo parlando non di una nicchia ma della modernità di questo Paese
Cioè stiamo parlando di una di questioni che hanno a che fare
Non tanto con lo sviluppo quant'altra proprio con la capacità di questo Paese di essere in campo nella globalizzazione nel sistema internazionale a livello di capacità culturale rispetto alle nuove sfide
Che abbiamo di fronte quindi non stiamo ragionando di un piccolo pezzetto che deve difendersi in modo più o meno
Corporativo e già non essere corporativi diciamo che in queste tre mesi di finanziaria due mesi di finanziaria un elemento di grandissima novità che forse andrebbe segnalato se i mass media fosse in grado di cogliere questi questi elementi
Mi ha devo dire mi è molto piaciuto l'intervento di di Carlo bolzanino perché sono mi ha colto alcuni processi importanti
Però proprio per questo non tanto per consolarlo ricevano sì ma perché vuole ripartire da lì vorrei cogliere i punti di forza della situazione piuttosto che i punti di debolezza perché se noi un po'una insomma
è un po'un vizio nostrano quello della del vedere sempre cose che non vanno se Concia vedere invece le cose che vanno uno poi fa anche più voglia di continuare allora innanzitutto noi oggi registriamo nel Paese a livello mondiale una consapevolezza sulle questioni ambientali che cinque sei anni fa non potevamo dare per scontata questo l'abbiamo vissuto anche nell'era berlusconiana quando ci sono state le grandi
L'insuccesso della Boat della del condono edilizio e le proteste di molti territori di monti alti locali contro quel condono e Conte le iniziative contro l'abusivismo oggi veder buttar giù delle case abusive non è più un fatto così raro
Nel Paese ma lo vediamo anche Egon lo sulla questione climatica
Lasciamo perdere
Che chi dance su Repubblica ha sostenuto che la questione climatica troppo importante per lasciarla in mano agli ambientalisti
A secondo gli ambientalisti potrei pure dalle da Chirac zone soprattutto se penso agli ambiti aveva inventato alcuni ambientalisti anglosassoni
Comunque sta di fatto che Hillary governi inglese Eva e prende atto che le questioni climatiche sono una questione centrale come forse qualcuno di noi senza fare il verso alla al noi l'avevamo detto di là mal si ha una mamma memoria però insomma l'avevamo detto da qualche anno che era che sarebbe stato così
Altro punto di forza la Conferenza nazionale di sei anni fa del Duemila è un elemento che noi dobbiamo assolutamente rivalutare in termini di partecipazione di interesse di messe in movimento di energie culturali e di azione lasciamo perdere che dopo c'è stato diciamo un una sorta di blackout ma quello è un punto da cui si può ripartire che personalmente ritengo che debba essere nel rapporto con le istituzioni e come nostra richiesta soprattutto istituzioni centrali
La questione chiave cioè credo che una richiesta che dovremmo fare uscire da qui è che entro un anno si costa si convochino seconda Conferenza nazionale
Poi chiamiamola delle educazione allo sviluppo sostenibile come volete voi io sui nomi
Mi affeziono di meno tessere punto di forza penale io questo lo ripeto ma da qualche tempo ma il sistema che esiste in Italia non esiste in nessun'altra parte d'Europa
Cioè non le vediamo tutti gli elementi negativi ma in realtà almeno c'abbiamo qualcosa su cui parlare anche su cui deprimersi se volete ma nel resto d'Europa non c'è
Il sistema così articolato così cost così come è stato costruito è pensato nell'arco degli anni novanta a partire dai piani triennali del ministro Ruffolo e poi gestito dalla il punto è costruito anche dei soprattutto con il contributo di Daniela nel corso degli anni novanta e poi presi in mano dalle Regioni nel corso degli ultimi anni oggi noi abbiamo di fronte un sistema istituzionalmente più maturo
Di quello che avevamo cinque anni fa
Il più maturo perché i ruoli sono più definiti
Ci sono le istituzioni che giocano un ruolo le associazioni che possono e debbono giocare un altro ruolo le cooperative gli educatori e via via di seguito le scuole cioè tutti i vari soggetti stanno in un quadro di riferimento che più chiare
E questo non è è l'elemento un ulteriore
Elemento un elemento di forza che ci obbliga però ad essere anche molto concreti nei ragionamenti e cioè capire esattamente quali sono le questioni le questioni in campo
No un ulteriore elemento di forza è il successo che ha avuto la settimana di l'educazione al risparmio energetico indetta nell'ambito della decennio per l'educazione sul Po sostenibile
Voluto dall'ONU e gestito in Italia dall'UNESCO
Badate
L'UNESCO
è no e meno di un vaso di coccio che viaggia insieme a base di ferro e cioè è una roba da punti sta gestionale organizzativo di una debolezza eclatante nonostante questo il solo grazie anche all'aiuto di associazioni eccetera eccetera
Che come Legambiente abbiamo coperto quasi un quarto delle iniziative nazionali però con pochissima propaganda e senza soldi abbiamo registrato né in quella settimana trecento quattrocento iniziative sul territorio
Non era mica così scontato e c'è vuol dire che comunque l'attenzione e l'interesse sociale per questa roba cioè il problema quindi che ci possiamo porre questa è una un ulteriore elemento di forse come qualificare questa esperienza ma non si tratta tanto di accendere il motore si tratta di indirizzarlo in una su un versante le più efficace rispetto a questo secondo punto io credo che
Come ho detto prima che il sistema in serie A è una dimostrazione di maturità del sistema istituzionale italiano rispetto al mondo delle locazioni ambientale
Però dobbiamo anche dirci con molta chiarezza che se vogliamo andare avanti dobbiamo anche dire che il sistema in sei a è una gamba di un sistema nazionale globale dell'educazione ambientale non è il sistema nazionale dell'educazione ambientale perché le istituzioni hanno un ruolo ma esiste la società civile si sono le scuole esiste il e l'associazionismo esistono come dicevo prima le imprese che lavorano in campo eccetera quindi si tratta di fare un salto di qualità per questo parlo da qui a un anno da conferenza nazionale in cui il sistema inferno come sistema istituzionale riprenda ruolo spazia e risorse finanziarie contempla mente però cresca in termini di qualità oltre che di quantità
L'attenzione sociale alla questione dello sviluppo sostenibile educazione ambientale quindi significa costruire un sistema nazionale
Di cui la l'istituzione è una è una gamba
Terza questione
Che cosa ci aspettiamo dalle istituzioni
Io ovviamente leggo il tutto appunto Issa di un'associazione come Legambiente la che possono sdoppiata mi io penso che intanto oggi sia un fatto fondamentale che si sia riaperto il dialogo
Lo dico anche senza falsa umiltà credo che sia anche merito soggettivo di Legambiente aver capito che in autunno era maturo il tempo per aprire di nuovo le danze per dirla con una metafora
Abbiamo ringraziamo davvero questo un tris il Comune di Spoleto la Regione Umbria perché insieme a noi si sia diciamo
Ci hanno creduto insieme a noi e quindi hanno colto anche loro questa opportunità
E credo che la presenza del ministero dell'ambiente del ministero Pubblica istruzione siano già un risultato positivo di questo incontro oltre al fatto che c'abbiamo ricominciata mettere intorno a un tavolo
Intorno a un tavolo tanti soggetti
Il
è chiaro che adesso io mi immagino che si amministra niente mista Pubblica istruzione debbano seguire dei loro percorsi interni anche di organizzazione di strutturazione
Della delle iniziative perché poi noi diciamo ministero Pubblica istruzione una mista cui istruzione Pasini uffici scolastici regionali significa scuole significa diciamo un altro mondo che deve essere messo che deve essere messi in Rete
Con credo però che lo dobbiamo avere la consapevolezza che tutte queste istituzioni e questa ricchezza oggi hanno un obiettivo che è quello di costruire e più cultura per tutti
E quando dico per tutti dico che noi dobbiamo riuscire a parlare a chi oggi non c'è
A tutta quella gente che di questa roba ancora non se ne occupa che non la ritiene importante che fa altro che tratta male l'ambiente se vogliamo dirla in modo demagogico e populista
Va bene cioè tutti quelli che stanno ancora da un'altra parte quindi dovremo trovare soprattutto che spero che nel pomeriggio questa cosa venga si cominci a mettere in movimento
Le forme per migliorare la qualità perché la comunicazione non è un problema che passa attraverso i mass media sto parlando del porta a porta non di Bruno Vespa porta a porta nel senso del riuscirà a parlare con tutti direttamente del coinvolge delle persone in situazioni concrete che sono quelle del territorio
Io no non è mia abitudine fare diciamo interventi divo così spudoratamente ottimistico propensa che oggi ne valga la pena
Dunque una piccola aggiunta che prima non avevo detto come già penso segnale concreto
Per la prima volta in finanziaria sono previsti delle sono previste delle risorse
E non sono neanche il proprio di sosta poco perché sono previste venticinque milioni di euro per tre anni proprio come fondo lo sviluppo sostenibile quindi credo che già questo sia un segnale che dell'interesse di questo ministro che è riuscita a strappare all'interno
Come voi sapete bene nella lunga trattativa della finanziaria
Questo è un dato che Corriere c'è subito tutte un'ottima credenziale vede forse leale l'ottimismo Vittorio Forster
Tuttavia
Dubito che se ne faccia proprio rubare proprio
Diete spero che ci siano altri interventi di rigore voi appunto esprimere
Prego
Grazie della possibilità di poter intervenire sono Pasquale Grella del Parco regionale dell'Appia antica di Roma quindi Regione Lazio
Vittorio Cogliati Dezza a diciamo così appeso uno spunto che avevo già preso cioè partire dal a dall'assemblea di Genova perché sembra quasi quando si fa la cronologia delle cose che lui non è accaduto niente
E invece lì per la prima volta tre ministeri
Ragionavano seriamente su un progetto ed era la prima cosa che accadeva forse molto probabilmente e proprio per quel motivo lì che non sono stati neanche riderà scritti gli interventi che furono fatti qualcosa come se praticamente non ci fosse stato più nulla
Oltre quella cosa lì io alla politica
Chiedo di ripartire realmente da quel convegno di riuscire a capire quali sono gli strumenti che debbono o possono essere dati agli istituti come i parchi per non lasciarli totalmente in balia della variante fa della partitocrazia noi non abbiamo gli strumenti per operare perché non possiamo operare nel momento in cui siamo delle vere e proprie barchette
Sottoposti a delle tempeste incredibili sulla variante di chi si mette più o meno dietro ad un tavolo Regione Lazio ai parchi commissariati da qualcosa come un anno un anno e mezzo
Praticamente solo ed esclusivamente dalla volontà individuale delle operazioni degli degli operatori che lavorano all'interno dei parchi che si può fare qualche cosa e forse molto probabilmente come era stato fatto l'intervento di prima
Ma ci si può anche o diciamo così far belli dei numeri che praticamente voi parchi o l'economia che poi i parchi più o meno producono allora io chiedo alla politica gli strumenti di controllo dice Enzo dura ma anche e soprattutto di valorizzazione degli operatori che sono all'interno di quella realtà ed una realtà molto ma molto grosso
E di essere decide incisivi su una cosa di questo genere non si possono avere agenzie che pur non producono nulla se nonché ulteriore burocrazia non si può visto anche più o meno in tempi brevi si spera le nomine che ci saranno alla Regione Lazio dove sono dei contentini
E quindi parchi individuati ancora una volta solo ed esclusivamente come dei carrozzoni dove persone che pubblicamente
Hanno dichiarato di non volere quei parchi verranno messi a presidenza di quei parchi allora bisognerebbe riuscire a capire
Il ministero la politica come interviene o come può intervenire per difendere l'entità dei lavoratori che sono all'interno di quella situazione
Perché senza una vera e propria valutazione
Indipendentemente poi dei corsi d'aggiornamento che possono esser fatti e che sinceramente ne abbiamo fin sopra i capelli va be'io non ce l'ho più diciamo sul fino sopra la cute a della testa
Che poi praticamente non non vedono una vera e propria articolazione sul territorio perché praticamente chi dirige chi dovrebbe dare con l'indicazione politica su quell'operazione praticamente non è assolutamente interessata finché venne portata a termine quel tipo di operazione
Io credo che la politica indipendentemente dai soldi da mettere sul tavolo
Accetto se ce stanno è una cosa migliore ma io credo che soprattutto bisogna ripartire dalla vera e propria valutazione e rivalutazione del personale che all'interno della pubblica amministrazione
Perché se un personale non demotivato non far rette perché non c'è nessuna intenzione di mettersi in contatto con la scuola con gli altri enti fra se stessi perché automaticamente si punta solo ed esclusivamente alla creazione di piccolissimi
Orticelli neanche tanto di guerra ma bere proprio condominiali in cui praticamente c'è solo ed esclusivamente il tentativo di arrivare al fine del semestre per arrivare a dire ho portato quattro cinque sette classe e quindi di conseguenza voglio quelle trecento quattrocento euro che più o meno mi spettano come premio sullo stipendio ma niente più che far Rede niente più che fa credito nel vero senso della parola niente più che far aggiornamento politiche sociali l'altra cosa l'utilizzo delle associazioni ambientaliste Over the delle associazioni in Generali attenzione anche su questo punto perché purtroppo la deriva
Che si sta
Ottenendo è quello di individuare questa ricchezza sociale questa ricchezza intellettuale solo ed esclusivamente come il rimedio dove non possiamo arrivare quindi prendiamo la cooperativa più o meno sociale o no al che ci costa due soldi e che c'entra dentro la classe
Quello significa mettere nero su bianco che l'educazione ambientale un'altra materia di un'ulteriore aggiunta alle nozioni alle informazioni che devono essere date agli studenti all'insegnante
Niente di più sbagliato mente di più errato e di conseguenza voi ragazzi se ne accorgono immediatamente non reagiscono ad una cosa di questo genere la politica anche qui deve intervenire se Rede deve esser fatta Rete deve essere imposta non è pensabile che amministratore un roba di questo genere perché non vogliono sforzarsi più di tanto per capire che cos'è la Rete automaticamente chiudono queste situazioni in queste situazioni reali che già esistono e lasciano lo sbando una ricchezza enorme che già aveva detto il presidente di Federambiente
Grazie
Della buona terra
Ma
Per ritornare un po'in ottimismo io sono convinto che il vento un po'è cambiato anche il Venezuela Chavez continua la cultura e il messaggio che dobbiamo continuare lanciare l'esperienza sicuramente di tanti toh noi abbiamo solo fatto trent'anni quest'anno euro la fattoria scuola
Nata così
Tra tante foglie energie di volontari di ragazzi ora sta diventando anche uno un sistema produttivo ci lavorano una ventina di persone è una realtà concreta
Qualcuno ha scritto un articolo su un giornale a proposito dei trent'anni dice utopia concreta
Diciamo con tanta fatica certo se ci fosse come dire messa a sistema prima quello di Federparchi diceva dobbiamo far sistema
Dobbiamo far sistema perché non ne educazione ambientale educazione alla alla cittadinanza consapevole una fu lì i ragazzi hanno bisogno di sapere per poter scegliere questo è l'attività che Izzie c'è almeno come il nostro fa di supporto alla scuola secondo me l'intervento diceva bene quello della Regione Lazio che si va a fare l'intervento scuola intervento a scuola
Ci sono già gli insegnanti non siamo insegnanti non lo dobbiamo essere quelli che raccontano la realtà produttiva e i cicli delle risorse dove i ragazzi possono toccare con mano da dove viene
Ma sia l'Energia doveva finire l'acqua con le fitodepurazione il riuso dell'acqua nei circuiti nella nella bioedilizia nella coltivazione del dei prodotti questi sono strutture che devono essere utilizzate dalla scuola ma anche per la formazione dei degli insegnanti stamattina sottosegretario diceva
Che se un insegnante non ha possibilità di conoscere la realtà produttiva come fa a insegnare l'educazione ambientale
Solo sui testi quelli il sapere già come dire coi nuovi mezzi i ragazzi si sono capaci di andarli a scovare io credo che ora di fare sistema quale sviluppo possibile l'iter per l'Italia per l'Umbria in particolar modo io credo che lo sviluppo sostenibile l'unico sviluppo percorribile io spero che l'assessore abbia la forza e come dire la coesione di questa visto che ha la delega allo sviluppo sostenibile la Croce ore di questa Giunta per progetti di sviluppo reale di questa Regione grazie
Altri interventi
Giancarlo Onnis comune di Savona laboratorio territoriale per l'educazione ambientale
Ma molto velocemente mi mi sembra di cogliere l'aspetto
Un po'contrario alla al pessimismo ebbe è importante che si sia aperto un tavolo sì sì siamo si sia si siano riaperti
Le connessioni e dei nei dialoghi tra che opera sul territorio e chi chi amministra anche a livello centrale
La preoccupazione è che non si riesca o comunque si debba centrare
Rocco come importante l'aspetto della ricerca di Chorus concretezza di coerenza perché molto spesso almeno sul territorio siamo porci percepiti come quelli che vanno a fare
Attività di educazione alla sostenibilità
Qua finiti indi all'interno di processi che dal punto di vista politico e culturale vanno tutte tutti in un'altra direzione
Non c'è coerenza il mio territorio sta per affrontare adesso come piccolo caso di studio ad esempio la localizzazione di una torre-faro al né di tipo residenziale sul mare
Di centoventi metri progettato da da un architetto romano di di grande fama
Siamo in Liguria non siamo né a Miami nere
I nel Dubai
Troviamo vorremmo che ci fosse maggior politicamente ma maggiore ricerca di coerenza
La far diventare veramente la politica come Progetto come percorso di sosta di sostenibilità concreta e metterci in condizioni non tanto di essere quelli che coltivano l'orto del di di percorsi che non hanno interrelazioni ecco conseguente con conseguenze concrete sulla vita quotidiana delle persone ma all'opposto essere pezzi di motori di una politica di governo e di di di di disegno del futuro veramente di ricerca dalla sostenibilità
E quindi come elemento di valutazione del nostro agire capire i in cui quali processi a Libero Gerridi territoriale di sostenibilità sono attivi che cosa hanno portato a casa
E all'interno de de di questi percorsi qual è il nostro ruolo che cosa possiamo costruire di concreto per per la vita quotidiana repressione ad esempio tutta la ricerca di qualità ambientale derivante dalla dalla rincorsa le certificazioni ambientali spesso sì manifestai immettere un un cartello sotto
L'indicazione da città a città certificata poiché cosa succede di concreto le persone toccano con le mani la sostenibilità attuano sono protagoniste di di di di un cambiamento concreto
Ecco su questo credo che ci sia molto da riflettere molto da lavorare e vorrei che di venticinque milioni di euro indicati paventati
Che sono sempre meglio che niente su tre anni possono avere questo come argomento concreto
Quali strumenti quali politiche quali conseguenze concrete riuscire a produrre sul territorio attraverso sistema di bandi di progetti progettualità regionale gestita dal tavolo in Fea tutto quello che vogliamo
Interessante che alla fine dei tre anni si possa dire abbiamo messo in moto percorsi di cambiamento reale grazie
Grazie
Carmela d'aiuto lo Arpat Toscana
Buongiorno a tutti sia sono fermerà Darius solo mi occupo delle attività di educazione ambientale di Arthas Cana comunque l'intervento che volevo fare era anche come struttura di supporto tecnico organizzativo del sistema toscano per l'educazione ambientale infatti free rappresento anche i colleghi dell'istruzione dell'ambiente che in con cui quotidianamente lavora lavoro tutto sommato io quel che voleva dire era mi associo agli interventi precedenti sul cogliere anche i lacci e gli aspetti positivi mi sembra interessantissimo qualcuno l'ha già detto il diverso livello di relazioni che questa giornata sta ricostruendo ovviamente
Ancora in traccia in bozza però dopo un periodo di Stanca quale stato realmente
Questo di questo ultimo anno direi dal dopo Torino tutto sommato
è abbastanza interessante cogliere la presenza dei due ministeri quindi di nuovo le relazioni ad alto livello cogliere la presenza del territorio
E dell'istituzione e dei diversi soggetti in primis le associazioni che comunque di nuovo continuano a confrontarsi e hanno voglia di andare avanti sulla motivazione
Rivolgo probabilmente anche un così una un invito alle associazioni a farsi portatori di associazioni o comunque le voci diverse che ci aiutano a fare sinergia a farsi portatori di una ventata forse di novità e di Energia all'interno di questo tavolo delle istituzioni e delle regioni che in questo momento soffre un periodo di Stancari insomma bolzanino
Credo che abbia fatto un quadro molto corretto di quello che è successo ci sono molti elementi che a livello nazionale comunque continuano a muoversi io ero accenti Tenno una alla fine del mese di ottobre
E lui Elisabetta falchetti che molti di voi conosceranno ha così sta costruendo un percorso una comunità di ricerca vorrebbe essere una comunità di ricerca ancora la definizione precisa di quello che sarà non c'è ma sicuramente
è fatta di persone e di animi che hanno voglia comunque di continuare a fare qualcosa allora il tavolo di alimentazione culturale
Che sia questo che sia un'altra cosa ma davvero credo che possano essere un momento importante per come dire ridare energie di andare avanti viste anche le premesse che in questa sede
Ci hanno fatto e ci hanno portato i ministeri ecco volevo dire queste credo che da questo punto di vista anche come regioni come sistema delle agenzie
In quanto sinergia al sistema dell'educazione ambientale davvero Paul Signac possiamo continuare andare avanti perché le sinergie diventano fondamentali un altro elemento sulle sinergie è quello economico
Accogliamo credo tutti con piacere la dimensione ti una possibile risorsa economica che viene messa a disposizione ci accorgiamo ma sappiamo che questo è un momento nero per tutti che queste risorse comunque piccola se ci pensiamo allora continuiamo a lavorare anche Pepe
Attivare sinergie anche da questo punto di vista quindi quelli risorse sullo sviluppo sostenibile ma test sviluppo sostenibile
Certo significa educazione ambientale ma non solo parlava prima sede spacchi comunque continuiamo a lavorare anche con altri ministeri per mettere insieme anche dal punto di vista finanziario perché altrimenti il passaggio dalla seria all'azione
è estremamente difficile e quindi risorse a livello alto a livello ministeriale e poi ancora sinergie ricerca di risorse a livello regionale perché davvero il passaggio sul territorio si possa atto
Grazie anche a quella d'aiuto lo Carlo Bonzanigo
Molto rapidamente se non sono le sue foto sentendo interventi seguiti forse di aver dato di essere stato un pochino come atteggiamento Depp deprimente forse in modo eccessivo in mano volevo forse anche sbagliando insomma nel senso che volevo recuperare un pochino ovvero che ho ho ho cercato di di di di fare un pochino un quadro di una di una situazione che ha presentato ad una come dire una forte carenza sul negli ultimi anni nel rapporto fra il comparto delle regioni e il il Governo il potere centrale
E questo a in effetti ha rallentato a ha ha sminuito le potenzialità di lavoro che che sul sono sono sono sotto il sistema è col sistema in fila nello stesso tempo però vorrei anche dire che il lavoro ed è stato anche detto
Non si è fermato e continuato le regioni al loro interno hanno continuato a lavorare
E una sacre andò presupposti importanti per una continuità di questo lavoro e tutto questo ancora in virtù della spinta che era arrivata cinque anni fa dal dall'avvio del sistema insegna ancora con con nella legislatura precedente con con il ministero all'ambiente i terreni
E la la creazione la strutturazione di sistemi regionali infine a c'è ed è ed è ed è una situazione concreta reale e che sta operando Italia i lavori interregionali che hanno portato per la prima volta in Italia tre pubblicazioni condivise comuni a livello a livello regionale
Uno dei quali Octubre importanti ma una in modo particolare a mio avviso che è quella che sugli indicatori di qualità che crea delle condizioni di riferimento comuni per migliorare la la la le il sistema dei di sistemi regionali intera è una una realtà concreta insomma a cui ci ispiriamo come referenti regionali che prendiamo come riferimento per continuare e questo lavoro come il lavoro sulla formazione che è stato oggetto anche poi della pubblicazione curata dall'Umbria o la raccolta che fa la storia un pochino di questo sistema curata
Dalla Regione Sicilia che ha prodotto il più grande libro sulla dazione ambientale mai prodotto come è stato definito tutto tutto è connesso ecco quindi dei non non è che non ci siano stati
Degli aspetti positivi in questi anni ecco forse dovremmo curare maggiormente in questa occasione di ripresa le modalità di costruzione del rapporto fra il comparto Regioni e il ministero cercando di forse di ricavarne più di quanto non è successo in passato e elementi di concretezza e di e di e di slancio di di di lavoro mi spiego meglio forse proprio per il fatto che siamo comunque ventuno regioni ministero proprio per il fatto che questa sforzo di di di legame
Comporta Spence per spese di Energia in termini anche solo di movimento il momento fisico che si è dimostrato anche poco sostenibile negli ultimi anni anche nel lavoro fra le Regioni dovremmo trovare delle modalità di lavoro più produttive non so forse se se riesco ad essere ad essere chiaro comunque d'una serie di indicazioni io credo siano recuperabili dal documento che le Regioni hanno prodotto nell'ultimo lavoro
Sviluppato insieme a a Perugia
Nessun altro sottolineano anche la funzione se vogliamo della della Regione Umbria in questa fase perché tutta una serie di lavori importanti sì sì hanno avuto l'Umbria un pochino come come come regione come come attore importante dall'agli incontri di tre giorni di degli all'isola Paul Vese al lavoro interregionale coordinato dalla dalla Regione Umbria sulla formazione
Alla a questo documento frutto di una due giorni di nuovo fatta in Umbria e all'incontro di oggi dei quindi a questo aspetto credo che sia corretto e giusto
Riconoscerlo su questa su questo documento che avete in cartellina ci sono tutta una serie di indicazioni operative che mi sembra valga la pena riprendere a riconsiderare siano i nostri lavori interregionali ma anche caldeggiare nel nel rapporto con il con il ministero
Grazie a Carlo che
Fiuto lo ringrazio anche per le parole che ho rivolto nei confronti
Regione
Non so se c'è qualche altro intervento
Allora un accenno al documento che è stato prodotto e che voi trovate in cartellina cui faceva riferimento Carlo è un documento che
Deve servire per riorganizzare le modalità di lavoro all'interno del comparto Regioni ma è chiaro che a risvolti poi cogenti su su tutto il resto
La cosa principale che sembra che contenute in quel documento la rivisita rivisitazione d'accordo su quale avevamo cominciato a muoverci
Quando abbiamo saputo che il governo aveva fermato
La strategia un Ecce
E quindi a quel punto c'è stato detto fermi tutti perché siccome Zagabria dovremmo portare alla fine dell'anno la strategia nazionale se si fa se si rifà un accordo dovrà essere rifatto disteso preferendo conto di quello che chiesto in quell'impegno che lo stato italiano ha firmato a livello internazionale
Quindi non so se questo può essere considerata una tappa anche per discutere di cominciare a lavorare su questo che sembra un'emergenza assoluta e della quale tutti noi sappiamo molto poco devolvere
Non so se delinea una una
Credo che
La strategia un esce per l'educazione lo sviluppo sostenibile almeno per quello che ho potuto capirne io
Parlamento direttamente partecipato ovviamente a tutta la fase di poi di di di ratifica somma o comunque di accoglimento
Già il nostro paese a questa strategia comunque sia voglio dire raccoglie in parte idee riflessioni che il sistema inferno da tempo in qualche modo ha fatto proprie no nel senso che c'è una visione
Che allarga molto il campo anche se ancora per certi aspetti centrata sulla parte mi dell'educazione formale dell'educazione
Comunque agganciata processi canonici insomma dell'educazione credo che l'inferno così come diceva prima Cogliati
Il progetto del sistema nazionale inferiore a aveva e e mantiene tuttora una un aspetto innovativo importante che dà riconsiderato questo aggancio con il territorio questa necessità di tener presente le tante forme e modalità attraverso il qua presso le quali si struttura la conoscenza e quindi un apprendimento e quindi poi conseguentemente una comportamento anche se non sempre c'è questa linearità dicevo questo è un patrimonio che l'inferno quasi da subito fatto proprio nel senso che non ha ha ha guardato alla scuola ma non solo questo credo proprio perché in qualche modo
Essendo il ministero dell'Ambiente coinvolto in prima persona in questo processo non poteva che essere così il ministero dell'Istruzione
Con il quale già dall'ottanta dall'ottantasei insomma sia comincia ad avere un rapporto rapporto attraverso la la la struttura gli accordi di programma poi rivisti eccetera comunque a ha avuto un peso importante soprattutto per quello che riguarda e ha riguardato almeno per una certa fase
L'idea di rafforzare riconoscenza del dei docenti e quindi o comunque di supportare trasformazioni interne
All'istituzione scolastica attraverso una un aggiornamento un approfondimento delle conoscenze da parte dei docenti
Però poi l'aspetto qualificante dell'infestata proprio l'apertura al territorio quindi e proprio perché era il ministero dell'ambiente non poteva che essere così cioè della scuola in qualche modo qualcuno
Preposto ad occuparsene c'era
Del territorio dei processi educativi formativi del diciamo che che insistono
Al di là della della istituzione del luogo scuola in qualche modo non c'era nessuno quindi è stata una naturale necessità quella di
Progettare pensare ad un sistema quanto meno ad un'azione sul territorio da parte del ministro dell'ambiente e ovviamente con i soggetti che in quegli anni soprattutto cominciavano ad assumere una fisionomia più definita parte le regioni ma soprattutto i Comuni insomma
Trasformazione nel sistema direzione dirette a Somma da parte della comunità del proprio rappresentante del sindaco eccetera questo legame più forte fra cittadinanza e amministrazione pubblica della cosa pubblica fatto sì che Maggiore fosse l'interesse di questi soggetti alla a a al territorio le istanze provenienti dal territorio quindi questa avvicinamento progressivo fra l'amministrazione e la società civile dicevo quindi la strategia in qualche modo ci dà l'opportunità di rafforzare quelle che già sono credo da tempo
Le parole d'ordine del del Progetto del programma in Fea come si diceva oggi cercando di anche di rileggerli alla luce di quelle che sono le necessità e monumenti il modifiche le le innovazioni o quanto meno le esigenze che oggi più di ieri forse abbiamo di fronte come sfide
Io credo che per quello che posso in questo momento dare come contributo ma credo che da qui in poi si debba avviare una riflessione anche per tappe con appuntamenti forse un po'più ravvicinati cadenzati mi piacerebbe pensare all'appuntamento di una nuova conferenza attraverso un progetto partecipato di costruzione in comune
Di quell'appuntamento
Anche per per cercare di di di di di innovare nei metodi insomma dei nostri nei nostri modi di fare
Forse anche per una esigenza insomma di punto di rinnovamento che credo un po'tutti oggi qui abbiamo dicevo quindi soltanto alcune idee nomine sono venute in mente riflettendo girando alcune rispetto ad alcune indicazioni che sono state date credo che un problema
Però uno dei nodi i nodi che ne abbiamo oggi di fronte non sono tanto nodi legati al lo strumentario o comunque alla alla formula quindi agli assenti quindi alla strutturazione
Quanto nodi legati alle visioni al Progetto alle finalità che abbiamo o di fronte o Conte che vogliamo che vogliamo perseguire quindi credo che sia un problema
Di tutti quello di riposizionarsi sulla base di una visione condivisa o quanto meno articolata che che non può essere che una parola forse abusata ma sicuramente complessa non può essere così
Definita a priori ma deve essere in qualche modo costruita quello che deve essere secondo me è stabilito insieme è un percorso e le modalità per per per arrivare a questa progettualità comune
Alcuni aspetti credo che se ne importanti su tre versanti oggi bisognerebbe un pochettino a ragionare uno al versante secondo me quello prettamente educativo
Ma culturale e in qui credo che il il lavoro con l'istruzione con il mondo scolastico
Sia un lavoro prezioso nel senso che è lui che in qualche modo vanno un pochettino ridefiniti anche i contenuti del sapere e quindi gli strumenti base attraverso i quali poi noi riusciamo a fare un'educazione alla sostenibilità
Prima si parlava di valori si parlava di di categorie ma insomma bisogna che in qualche modo da quell'universo da quel mondo Cerri di un contributo anche per è una disponibilità soprattutto una disponibilità a riconsiderare i contenuti del sapere
Poi c'è un aspetto anche metodologico che attiene
Gli strumenti che noi abbiamo anche di nel governo in linea dei processi legati alle politiche ambientali sul territorio e sono lo strumentario anche della partecipazione una parte seconda parole anche questa a volte abusata ristabilire le forme e i luoghi di questa partecipazione
E poi l'aspetto operativo che è quello più pratico e che probabilmente trova più esposti gli operatori cioè a coloro che poi si interfacciano direttamente
Con i soggetti del territorio certo è che la qualità dei territori che una parola che il titolo del convegno di porte sottolinea è probabilmente il nodo centrale su cui noi dobbiamo oggi ragionare laddove le istanze
Determinate anche da processi Complessi particolari come appunto la perdita di un'identità rispetto a a a fenomeni di globalità di globalizzazione
Portano alla ribalta dinamiche nei territori nelle comunità che a volte sono incontrollabili sono da capire quanto meno quindi dicevo
Lo strumentario che dobbiamo cercare di costruire insieme anche attraverso strumenti quali potrebbe essere la definizione di un piano nazionale che però in qualche modo secondo me non può essere costruito a priori ma deve seguire questo processo sono sono articolate sono tante credo che appunto il percorso sia un percorso che però può essere stimolante entusiasmante proprio per queste questo scenario che ha di fronte
Ora io non ho letto il documento delle Regioni Nenni mi permetto di farlo questo che è stato elaborato questo documento
Che diceva cui faceva riferimento prima bolzanino ma credo che sia una buona base di partenza quanto meno come strumento comune di riflessione
Daniela che Staggia costruendo dice una prima serio di strumentario per per rispondere a alla seconda parte del del della manifestazione che vorrebbe anche formulare proposte
Rivisto ce vengono dalle i ne teniamo sicuramente
In particolare conto mi sembrano Strimone molto molto suggestivi sui quali sicuramente saremo i primi a voler
Lavorare
Non so se ci sono altri interventi altrimenti non so se
Sul suo sulla giù nel proprio gruppo mai niente due parole solamente per ribadire intanto che per il progetto un po'di massima che di di cui esse non c'aveva Daniela fa parte di questo Progetto dire appunto l'arrivo rimessa in campo dell'Energia del ministero verso questo settore
Nella sua organizzazione interna il ministro riorganizzazione interna il ministro cercherà di prevedere degli spazi anche informalmente diciamo riconosciuti proprio per il settore della formazione dell'educazione ambientale
Credo che appunto appunto non posso dire cosa è sicuro perché era la riorganizzazione si sta facendo adesso però esprimo qui in un luogo pubblico la volontà proprio anche concreta
Di far sì che l'educazione ambientale non sia soltanto all'interno magari di una struttura uno dei punti ma diventi una dei punti prioritari di una nuova struttura interna del ministero quindi per credo appunto ribadisco la nostra volontà del ministero tutto dal ringraziando sin d'ora l'apporto che Daniela potrà dare che la memoria storica del lavoro fatto e con la quale appunto ci apprestiamo a collaborare negli anni futuri proprio per realizzare concretamente tutto quello che speriamo vada in porto per accontentare sia le nostre esigenze nazionali ma anche quello che ci chiede il mondo internazionale
Mi sembra comunque significativo
Non avremmo potuto pretendere di più c'è una quanto ribadito dalla professoressa cerchi e una cosa vuole sottolineare questo richiamo dei Daniela al documento che troverete in cartella che documento di base per la costituzione di una rete delle regioni europea per l'educazione sostenibilità in realtà quella è un'idea che è nata a villa umbra
In uno dei seminari perché facemmo tra referente in fretta
Su i termini del fare e dell'amministrare educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile su questo magari sarebbe il caso di tornare anche perché
Toccare in realtà la la natura stessa del sistema di fare il perché nasce cioè realtà io lo vedo come se sia nato da un punto di debolezza strutturale del sistema Italia Noemi diversamente da al provvisto poiché confrontando no i nostri metodi con quelli delle altre regioni europee
Il nostro sistema nasce da un punto di debolezza cioè il lo scarso rispetto delle regole che realtà caratterizza un po'tutti noi italiani cioè fare educazione ambientale in Germania non è la stessa cosa che fanno in Italia cioè qui dobbiamo convincere la gente a comportarsi bene
Perché comunque non sarebbe sanzionata se si comportasse male tanto per
Fare una considerazione un po'fuori dalle righe però mi sembra che questo è servito anche per costruire un lavoro estremamente originale complesso che noi adesso possiamo anche presente a vere la presunzione di poter esportare all'estero non so con quanto successo quanto ma comunque sicuramente ci aiuta ragionare di più e a renderci conto di quello che stiamo facendo cioè ragionare sugli strumenti appunto su quelli
Che ci abbiamo messo in campo adesso dare la parola per una conclusione all'assessore Lamberto Bottini
Non ho ascoltato tantissimo
Non non hanno la pretesa adesso le conclusioni le mie ma
Posso dire sicuramente che come Regione dell'Umbria rispetto al tema
Dell'educazione dell'informazione ambientale
Di mettere di mettere la comunità nella condizione di essere partecipi ai poveri ai processi decisionali
Attraverso le modalità che possiamo mettere in campo
E quindi e quindi ponendo Silvio TT e gli obiettivi di un orizzonte strategico culturale
E di come quindi cercare di allacciare
Il lavoro che si cerca di fare sul versante culturale
A quello che poi sono le programmazioni che fanno le istituzioni
Perché pur prendendo atto e per me è facile prendere atto di una direi crescente sensibilità sulle tematiche ambientali
Provo ancora trova ancora leggo no una difficoltà a comprenderne fino in fondo
E non chiama in causa i soggetti ma la portata trasversali della politica ambientale
Cioè oggi non è più relegati le una politica ambientale
No settorializzare là in qualche maniera visto che sono in discussione come tematiche
Di una trasversalità tale che la sostenibilità se non vogliamo che diventi un abuso al termine non riempirlo un po'di contenuti
Dovrà diventare una leggibile filo conduttore delle scelte politiche istituzionali programmatiche che fanno comunica Province e le Regioni no lo stato
E credo da questo punto di vista che il tema bisogna in qualche mai a porselo
Perché certo è che in Umbria l'educazione ambientale la Rete Nicea la collaborazione con le associazioni il coinvolgimento la permettono sottolineare enorme
Del mondo scolastico
Sulla educazione ambientale per i dati che abbiamo rispetto alla a quanti sono fondamentalmente in Umbria
Credo che sia un pezzo rilevante da consolidare da rilanciare da rilanciare la Rete
Da recuperare coordinamenti con le altre Regioni più o meno cercando anche una linea mento perché non è una forza il fatto che qualche Regione sta più avanti altri magari s'attardano cercando di prendere atto di quello diceva adesso camerieri di un aspetto che
In altri Stati d'Europa è più scontato
Ovvero nelle nostre scuole faccio un esempio sei mesi mi viene bene se mi ricordo bene l'educazione civica non si insegna più
Quindi gli aspetti culturali e con comportamentali che tanto influenzano poi le scelte e che in Germania piuttosto che in Inghilterra non hanno bisogno del cambio di governi qualche volta
Per vederle
Come dire tradotte in qualche maniera di scelte istituzionali
Da noi non è proprio così non è proprio così
E io nel prendere atto dei venticinque milioni di euro
La dello sullo sviluppo sostenibile aggiungo per il discorso trasversale che facevo prima e Mauro che quando si chiuda questa partita
Finanziaria si chiuda con quegli aspetti che sul versante ambientale più diretto ho visto ci siano anche quei due trecento milioni di euro sui dissesti
I tre geologici
Ci siano quei cinquanta sessanta milioni di Euro sull'inquinamento atmosferico
Ci siano quei soldi al ritorno no che avevano davo sul versante fiscale per chi vuole investire il solare termico
Cioè
L'educazione ambientale come devi qualche mela agganciarsi a qualche scelta evidente è evidente che si fa in maniera costui da costituire un trend
Io arrivo salto mille cose per ragioni di fretta che s'aggancia anca dettato
No io non so se ci sono presenti delle imprese qui
Ma credo che le imprese
In un ragionamento di sviluppo sostenibile non possono rimanere parte terza
E io capisco gli interessi che possono avere
Karim remunerativo l'investimento non è remunerativo è obbligato a incentivato è un aiuto passivo ma non possono rimanere parte terza
Riso rispetto a quello che è lo sviluppo di un Paese fondamentalmente perché
Io rilevo come
E torna qui un paragone a volte in proprio perché no non approfondito ma come altri Paesi d'Europa sul versante energetico per esempio che e tanta parte anche del
Nostro rapporto oggi con le scuole degli approfondimenti eccetera un minimo di strada l'hanno invocata
O sul solare termico sull'eolico sul fotovoltaico dalle imboccata
In noi resta una timidezza e una come dire no matassa difficilmente
No apribile
Che fonte ci tiene in qualche maniera fermi che in certe sedici Faris dire discutere
Di educazione ambientale di fonti rinnovabili del petrolio che finisce della non competitività del nostro sistema del fatto che l'Europa ci dice che in pochi anni dobbiamo raggiungere il venti per cento di energia da fonti rinnovabili ma poi
Questa cosa qui in qualche ma dobbiamo metterla da qualche parte e porsi no diciamo collegialmente con tutti gli attori
Con tutti gli attori che hanno responsabilità in uno sviluppo
No il tema di come queste cose in qualche maniera si invocano si apre una strada eccetera eccetera
Quindi sullo sviluppo sostenibile credo che i segnali che stanno venendo anche a livello a livello statale del governo del ministero dell'Ambiente siano oggi segnali importanti
Poi abbiamo bisogno di recuperare quello che in un certo senso era tramontato un tavolo nazionale sullo sviluppo sostenibile una politica concertata tra lo Stato e le Regioni ma io parlo delle cose elementari è che non preterizione tra un cose queste no io ero inseguire la luna
Quelle cose elementari che possono come dire rafforzando sì in maniera pregnante concertate eccetera poi
è sede anche incisive sul versante delle scelte che si fanno
Credo che sia un tema questo fondamentale lo strumentario sicuramente una cosa molto molto importante no e oggi per l'Italia credo per lunga sicuro
Lo sviluppo sostenibile è obbligatorio non è facoltativo
Adesso si tratta di vedere i tempi le modalità no la
Di quanto è faticoso come dire no accendere in maniera piena questo tipo di sviluppo io credo che per la nostra regione che non può fra l'altro competere
No su aspetti quantitativi che è piccola che fragile che ha un territorio particolare
Dove ogni scelta va ponderata al cubo tanto per capire Riva vere un traguardo do lungo termine non bruciare magari risorse in pochissimo tempo per stare nella globalizzazione io credo che in ombra queste scelte siano obbligate
Ma a volo che l'Umbria da questo punto di vista perché non ritengo un'isola soltanto ma possa insieme ad altre Regioni insieme a un contesto fungere un po'da traino per quello che considero Brigato anche per l'Italia
No uno sviluppo di sostenibilità perché su altri versanti tocco questi aspetti la competitività perché sono importanti
Su alcune questioni di rispetto profondo dell'ambiente del territorio del territorio che nelle duplicabile dei nostri beni culturali il tutto quello che abbiamo per difficile che al sud est asiatico ci faccia concorrenza
E non la e non metto la cosa sospeso su scala planetaria ve ne sarebbe un'altra questione né cambiamenti climatici eccetera la metto proprio sul terreno concreto dello sviluppo
Per l'Italia per l'Umbria per tante Regioni lo sviluppo sostenibile
No lo sviluppo che guarda lontano lo sviluppo che guarda la qualità della vita
Lo sviluppo che pensa agli altri
Che al sostenibile magari ci mette anche solidale vicino
Perché guardate volontario no eccetera credo che sia una cosa una traccia da battere con sempre maggior convinzione edicola
Appuntamenti con questa aiutano non c'è dubbio no mettono portano un tassello le cose che sentivamo nove ho sentito appena dal ministero aiutano io credo che dovremmo avere gradatamente nello strumentario la forza di mettere anche dei passaggi che vanno anche oltre le scuole
Che chiamano in causa chi ha responsabilità altri protagonisti
E che in maniera serrata
Serrata si discute di che tipo di sviluppo fu in qualche maniera vogliamo
Io in questo vedo l'utilità no poi ogni cosa è un è un pezzo d'un mosaico se tratta in qualche mina di ricomporlo questo sta molto anche le istituzioni
Quando sono nella condizione di poterlo fare e la maturità culturale che credo cresca con appuntamenti di questo tipo sicuramente è un pezzettino
Come le che va nella direzione giusta grazie
Penso che ecco questo possiamo chiudere la mattinata e vi ricordo che in fondo trovate in cartellone per l'iscrizione ai gruppi di lavoro del pomeriggio grazie