Presentazione del "Libro bianco sul lavoro nero" della Fnsi

Perché di lavoro si tratta non è che lavoro
Di lavoro partiamo in questo momento partiamo perché il contratto da seicentocinquanta un giorno ne non è rinnovato e non si riesce ad avere il negoziato prestazione della FIEG del lavoro parliamo perché affrontando la questione del precariato nel mondo giornalistico affrontiamo uno dei nodi della condizione del lavoro oggi in Italia e che vede il nostro settore al centro probabilmente paradigma di una realtà
Complicata difficile
Sulla quale si abbattono l'interessi e di poteri forti che ritengono che la contrattazione la messa in regola il riconoscimento del lavoro nella sua dignità sia un problema e non una questione da affrontare con spirito concertativo per disegnare equilibri avanzati nella realtà sociale anche in quella economica
Oggi noi presentiamo la nuova edizione del libro bianco sul lavoro nero una storia di violazioni soprusi nel mondo dell'informazione è un aggiornamento di un lavoro fatto raccogliendo materiale testimonianze documentazione fatto la prima volta nel due mila uno e aggiornato quest'anno proprio alla luce dell'esperienza che viviamo in questa difficile stagione contrattuale
Rappresentiamo anche un estratto presenteremo
Un estratto sul di un'indagine scientifica sul lavoro giornalistico fatta dalla lista degli studi di Cassino ed elaboratore nuovi servizi di questa università
Di qui oggi vi presentiamo l'estratto relativo all'abusiva più al lavoro Ottone colleghi presenti appartengono essenzialmente a quest'aria diciamo così
Di problematica nel del nostro settore avremo modo di
Insieme vedere
Le due cose e di arricchire la giornata con una serie di interventi anche politici e sindacali che sono previsti in agenda voi sapete interverranno il sottosegretario Levi tra gli altri il presiede la Camera Bertinotti
Per accelerare la dinamica dei nostri lavori darei subito la parola al segretario della Federazione della stampa generazione lo stanno Paolo Serventi Longhi che ha peraltro pre presentato il libro con una prefazione appunto aggiornate che oggi ci illustra il senso specifico del materiale di queste giornate anche delle nostre battaglie grazie
Buongiorno grazie Franco grazie a tutti voi per essere con noi questa mattina
Abbiamo tutti quanti il dovere di essere il più rapidi possibile questa è una iniziativa organizzato dalla Federazione della stampa nell'ambito delle iniziative sindacali delle azioni di lotta di mobilitazione della categoria
Per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico sapete che noi abbiamo già fatto noi giornalisti tredici giorni di sciopero per ottenere il tavolo che non abbiamo ottenuto ancora
Per il rinnovo del contratto abbiamo dei momenti importanti nelle prossime ore di verifica e di confronto
Allora in sede ministeriale vedremo che cosa accade
Perché abbiamo organizzato questo momento di riflessione e abbiamo organizzato la seconda edizione del libro bianco sul lavoro nero dei giornalisti un po'schematico come titolo
Perché evidentemente la realtà è una realtà molto complessa
Perché questo tema il tema del l'precariato del lavoro autonomo
Del lavoro nero può appunto sono temi centrali della piattaforma che il sindacato dei giornalisti ha presentato i propri editori
Sappiamo bene che il problema del precariato non è solo un problema giornalistico
Basta leggere anche questa mattina i giornali che si comprende perfettamente come il tema del lavoro del lavoro che non c'è del lavoro emarginato del lavoro
Fuori e come dire diventato centrale nella dinamica sociale politica e istituzionale
Del Paese si confrontano tesi differenti realtà diverse anche ideologiche differenti confrontano opinioni diverse tra maggioranza e opposizione opinioni diverse all'interno della maggioranza opinioni diverse all'interno dell'opposizione i nonna discussione che sempre più forte noi naturalmente pensiamo che il nostro problema il problema del precariato giornalistico è particolarmente grave in una situazione italiana che potrei dire drammatica
Come dire i dati poi snocciola eremo nella giornata ma insomma
E il fatto che i giornalisti iscritti alla gestione separata dell'Inpgi per il lavoro autonomo quindi coloro che sono ufficialmente nell'ambito del lavoro autonomo sono ormai oltre ventitré mila sono quasi il doppio dei giornalisti che hanno un rapporto di lavoro dipendente e una percentuale due a uno che a nostro avviso considerando alla considerando l'area dell'elusione alla contribuzione previdenziale differenziata per lavoro autonomo e anche più vasta
Una delle percentuali più alte di lavoro autonomo d'Europa
Per quanto riguarda il settore giornalistico una delle percentuali più alte nel nei settori
Soprattutto quelli che tradizionalmente sono settori di lavoro dipendente
E quindi come dire è un nulla è il lavoro dipendente che si sposta sul lavoro autonomo è il cambiamento del modo di operare sul piano del mercato del lavoro da parte delle aziende
Noi ci dobbiamo confrontare con una realtà che vede il governo o il nuovo governo il governo presieduto da Romano Prodi tra qualche incertezza e qualche contraddizione dichiarare una volontà di cambiare le regole in un quadro europeo che trova difficoltà ad affrontare queste tematiche
I riferimenti europei sono evidentemente importanti
Ma l'obiettivo di un processo di stabilizzazione
Del lavoro autonomo del lavoro precario era un obiettivo condivisibile dal punto di vista generale e condivisibili anche per noi giornalisti per la la realtà che noi giornalisti
Abbiano vedremo
Come vedremo il perché vedremo gli aspetti previdenziali vedremo gli aspetti del mercato del lavoro vere vedremo naturalmente i problemi che sono connessi all'attuale legislazione
La riforma della legge trenta sul mercato del lavoro è un obiettivo a mio avviso fortemente condivisibile importante anche per il settore giornalistico ma evidentemente non solo no e anche gli aspetti riguardanti la contribuzione nell'aumento della contribuzione ci sembrano per il lavoro autonomo ci sembrano elementi importanti
è chiaro che nel settore giornalistico come dire sono state le trasformazioni della produzione come dire dei prodotti giornalistici e del giornalismo in generale a cambiare la nostra a cambiare la nostra realtà
Noi di
Abbiamo subito capito cosa stava accadendo e lo abbiamo denunciato ormai da anni abbiamo imboccato la strada di una battaglia che individui
Come dire un tatto generazionale non ideologico con i giovani che non riescono ad avere un rapporto di lavoro dipendente
Noi non avevamo messo nel conto però che questa trasformazione epocale il ruolo degli editori dei giornali ma non sono degli editori dei media in generale
Si sarebbe modificato
Attratti gli editori
Dai lì guadagni forti garantiti dal momento delle risorse pubblicitarie dalla esigenza che loro si ponevano di ridurre i costi soprattutto il costo del lavoro giornalistico
Gli editori sono cambiati nel mondo della dell'impresa editoriale cambiata nuove personalità del mondo economico finanziario si sono rivolte al settore dell'editoria
Le tecnologie il modo di produrre naturalmente cambiato ed è nato si è come dire allargato a dismisura una panorama di decine di migliaia di giovani e meno giovani giornalisti che fanno questo mestiere ogni giorno
E che di fatto sono diventati una sorta di massa di manovra nelle mani degli editori e di qualche direttore senza scrupolo
E l'obiettivo di scardinare le regole e di eliminare i diritti e qualunque forma di tutela costruiti negli anni dal dal nostro sindacato ma direi dal movimento sindacale in generale è stato portata avanti con una rapidità sorprendente
Dal due mila uno quindi in cinque anni la situazione è andata aggravandosi sempre più i livelli retributivi del lavoro autonomia che è sempre stato marginale nel settore giornalistico nell'espansione del mercato del lavoro si sono ridotti gradualmente con come dire cifre che variano evidentemente da azienda ad azienda
Ma che attualmente non superano le sette i sette dieci euro a a servizio giornalistico complessivo complessivamente inteso
Una situazione evidentemente particolarmente difficile
E dura noi facemmo nel due mila uno già allora un la prima edizione del libro bianco proprio perché vedevamo cambiare la realtà sotto i nostri occhi e vedevamo una situazione nuova e che cosa facemmo ci limitammo a raccogliere stima né anzi delle opinioni
Lesta o di tante colleghe
Altri no
La altri colleghi ai colleghi che le cui storie già comparivano nel due mila uno oggi un rapporto di lavoro dipendente non l'hanno ancora trovato il fenomeno quindi si sta effettivamente dilatando a macchia d'olio crede difficile che la cosa
Sì trovi una soluzione in più abbiamo avuto una novità assoluta e cioè la diffusione la precarizzazione del lavoro giornalistico negli uffici stampa della pubblica amministrazione
Dove non questo fenomeno non era evidenziato una situazione davvero incredibile rispetto a una leggerla centocinquanta del due mila che prevede la contrattualizzazione giornalistica dei giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione ma evidentemente nel settore privato nei quotidiani nei periodici nell'emittenza radiotelevisiva
Nel servizio pubblico della RAI attraverso un uso eccessivo come dire che poi ha esploso dei contratti a termine ma non solo anche delle collaborazioni nelle reti del servizio pubblico
Questi tutto ciò ha determinato evidentemente un cambiamento nella strategia del nostro sindacato da tre i congressi
Il tema del lavoro autonomo il tema del precariato è diventato tema centrale
Noi di fronte al di là che era del precariato del lavoro nero
All'uso improprio degli stagisti alle vere e proprie scandalosi attività di sfruttamento dell'attività intellettuale giornalistica a danno dei più giovani ed è più ricattabili
L'abbiamo chiesto agli editori di definire per contratto alcune regole elementari per l'utilizzo dei freelance del lavoro autonomo dei precari dei contratti a termine la risposta è stata quella di respingere la possibilità stessa di trattare queste materie
La possibilità stessa di trattare per esempio un salario minimo per questi giornalisti Pippo un salario un compenso minimo per questi giornalisti
Una situazione naturalmente grave per quanto riguarda la previdenza per quanto riguarda la salute la sanità gli editori dicono voi sindacato non vi mischiate
Lo sfruttamento il lavoro nero il lavoro autonomo di migliaia di giornalisti senza contratto è fa fare no contro è un problema nostro
Noi riscontriamo naturalmente che mentre ci rispondono così alla nostra principale richiesta rivendicativa contrattuale
Denunciano situazioni di bilancio positive soprattutto per quanto riguarda i grandi gruppi io credo ecco che il ricavato della pubblicità per esempio dei i dati su richiamato delle pubblicità agli ultimi dati che noi abbiamo parlano di un aumento nei quotidiani del tre per cento
Nella free press del dieci del quasi l'undici per cento quindi un e aumento esponenziale nei periodici del cinque cinque per cento ed altro
Beh insomma la situazione è veramente
Come dire non non negativa per il sistema dell'impresa editoriale mentre diventa drammatica la situazione dell'utilizzo del mercato del lavoro
Di qui evidentemente la lettura delle storie io vi invito Totti a leggerle queste storie a verificare
Come dire le i drammi le difficoltà i Problemi problemi personali intellettuali psicologici professionali
La marginalizzazione il ricatto continuo ricatto
Che riguarda la propria professione riguardi a il fare giornalismo riguarda l'asservimento dei precari dei giovani o meno giovani che hanno rapporti di lavoro
Non a tempo indeterminato
In un in una situazione funzionale agli interessi dell'azienda agli interessi dei direttori
Noi abbiamo o documentiamo questa difficoltà documentiamo i problemi che i giovani e meno giovani hanno qui oggi parleranno alcuni di coloro che hanno fatto un esperienza all'interno del sindacato un fuori dal sindacato un'esperienza professionale di lavoro di quel tipo sono situazioni differenti
Vi sono i collaboratori strutturali storici che hanno scelto
La come dire la strada del lavoro autonomo rispetto al lavoro dipendente ma ancor più son quelli che sono stati e sono costretti al lavoro autonomo rispetto lavoro dipendente
Ecco la nostra non è una posizione ideologica
Noi di non siamo schierati
All'interno della maggioranza tantomeno interno dell'opposizione da abbiamo apprezzato gli sforzi apprezziamo gli sforzi del governo saluto il sottosegretario Levi che cade dal proprio passato
Mentre cito gli sforzi del governo ma siamo preoccupati per il prossimo futuro
Non abbiamo una posizione teologica nel senso che come dire noi chiediamo nuove leggi chiediamo la possibilità la possibilità di dare a tutti i precari italiani e in particolare ai di
Precari i giornalisti pelle Beethoven tutela e di come dire rispetto del ma solo dignità che spettano diverse della Terra
Stiamo ai nostri editori di ragionare con noi di discutere di confrontarsi sugli elementi che noi poniamo nella rinnovazione contrattuale
Sarà poi difficile naturalmente sarebbe poi difficile come dire questa trattativa ma almeno abbiamo detto e lo diciamo ancora qui agli editori parodiando uscì ecco io voglio concludere questa breve introduzione proprio con questo concetto con questa prospettiva
Noi apriamo alla FIEG apriamo volentieri come abbiamo fatto negli ultimi mesi un percorso di dialogo non non intendiamo chiudersi nella difesa come dire strenua delle nostre conquiste
Intendiamo ragionare sulle prospettive e sul futuro immediato e su ciò che dovrà essere domani il giornalismo italiano
Ma non possiamo accettare che non si discuta proprio non si discuta come loro vogliono
Del
Come dire del nuovo giornalismo dei nuovi giornali ismi di coloro che si confrontano con una realtà dura una realtà quotidiana vissuta veramente nel dramma io ricorderò sempre ricordo sempre
La manifestazione che abbiamo fatto sempre nel rinnovo contrattuale a Palermo davanti al al grande quotidiano regionale
Della Sicilia dove l'intera redazione era con il con sottoscritto fuori a protestare perché quel giornale si stava lavorando per farlo uscire durante una giornata di sciopero
Decine e decine di giornalisti strada insieme a noi tre quattro colleghi precari mentre altri dieci dodici erano a lavorare dentro la redazione insieme al direttore a pochi capi
Quei precari quelle precarie il giorno dopo erano chiamate dal loro direttore e veniva comunicato loro la risoluzione del rapporto di collaborazione la risoluzione del rapporto di lavoro
Ecco io credo senza fare piagnistei senza fare un discorso lati rimosso noi i battiamo i pugni sul tavolo
Diciamo a tutti diciamo i nostri editori innanzitutto
Alle istituzioni al governo all'opposizione al Paese
Che non può essere consentito la devastazione della dignità delle persone fino a questo punto né può essere cancellato con un sol colpo il diritto di fare un'informazione di qualità corretta tutelata ecco io credo da questo punto di vista che l'impegno del nostro sindacato viene questa mattina anche sulla base delle storie che raccontiamo nel libro
Sottolineata e ribadita con grandissima forza ringrazio buon lavoro a tutti vanno aggiornati
Grazie Paolo perché le offerte degnamente questa giornata presentando il libro ve lo ricordo libro sul lavoro nero
A cura della Federazione della stampa edito dalla Centro Documentazione giornalistica e curato da Renzo Santelli è il responsabile delle relazioni esterne della federazione nazionale della stampa un libro di testimonianze un libro per la dignità delle persone del lavoro come ha detto il segretario
Adesso darei la parola per un saluto doveroso alla l'assessore Dante Pomponi della della città di Roma
Che rappresenta e il Comune che quindi rappresenta la città che ospita la Federazione della stampa
Un breve saluto per passiamo alla ricerca
Buongiorno a tutti ha tutte io porto i saluti dall'amministrazione comunale di Roma
Diciamo è un impegno m'insegnò molto
Complessivo sulle vicende del precariato
E credo
Uno degli elementi importanti nella nella nella vita quotidiana di milioni di di uomini e di donne
Una situazione di precariato perché a livello
L'italiano anche nella città di Roma
Ormai avvinghia tutti quanti i momenti della vita personale nella vita personale perché aveva dove toglie la speranza del futuro che ingloba addotto raccoglie tutto le costringe predire in una dimensione di estrema difficoltà
Centinaia migliaia di persone
Allora io credo che è importante momenti come questi dove si riparte da un tema generale quello del precariato
Si arriva al sono io ho avuto modo in questi primissimi mesi di lavoro nell'amministrazione di incontrare e affrontare
Più nello specifico il tema del del precariato nel mondo dell'informazione io credo che questo tema in questo ambito è molto più
Va be'Salam particolare attenzione proprio perché anche dalle parole diceva il presidente
Credo che un'informazione corretta libera
Operata debba partire dal fatto che i propri
Proprio operatori siano assolutamente in una condizione di non ricatto e allora
Credo che quello che emerge dal dal libro bianco situazioni estrema difficoltà
Precarietà che non fanno rendere come dire essere liberi di fronte a un a un editore in una situazione chador credo anche l'editoria non può lamentare un deficit economico io credo che l'impegno che a partire dal Comune di Roma credo insomma che va rivolto a tutti dal governo all'opposizione che su questa vicenda del precariato in generale ma in questo ambito preciso debba essere affrontato io credo che alcuni sforzi si stanno facendo ma credo che c'è la necessità di portare in avanti andare oltre
Su questa vicenda perché l'essenza della vita di uomini e donne di moltissimi uomini e donne io per quanto riguarda il Comune di Roma posso dire confermare come già ho fatto nell'aver schietto del inviato delle lettere sia al ministero del lavoro sulla vicenda del dei contributi al ministro Gentiloni per quanto riguarda un specifico problema del precariato all'interno della RAI noi credo che nella battaglia più generale sul precariato siamo anche a fianco dei lavoratori dell'informazione nella come dire
Costruzione di un lavoro dignitoso
E soprattutto della tutela dei diritti degli uomini e delle donne grazie
Grazie assessore grazie anche per questo impegno istituzionale questa partecipazione non formale alla analisi e gestione dei problemi del precariato del lavoro in generale con l'attenzione di riguardo per il giornalismo relativamente al suo fattore Intini intervento sui temi della libertà degli individui di tutti i cittadini
Adesso da lei proprio completerei la il panorama delle illustrazioni dei rappresentative delle questioni all'ordine del giorno poste oggi
Con la illustrazione della vede ricerca sul Busi fatto il lavoro autonomo un estratto
Ne prende e prima di dare la parola al professor Battisti che l'ha curata insieme al ricercatore Anselme darei la parola al procuratore delusa di Cassino professor Luigi Punzo preside della facoltà di Scienze della comunicazione di quell'università
Che a curato per noi è con noi questa ricerca quella che presentiamo oggi un estratto
Perché la ricerca e ponderose segnala la volontà della federazione di lavorare non solo per umori e per sensazioni ma anche per considerazione che scaturiscono da un'analisi e approfondita dalla realtà che viviamo e che vogliamo rappresentare è meglio tutelare prego professor grazie presidente io
Mi trovo un po'fuori posto disse
Sembra strano che in questi in una giornata come questa ci sia sia presente l'università
In effetti
Noi abbiamo stretto un rapporto molto proficuo con l'ordine nazionale dei giornalisti nel nostro fino al nostro corso di laurea sulla di scienza della comunicazione
E che si è concretizzato in questa ricerca sul giornalismo in Italia di cui vengono presentati per dei primi risultati in questa mattinata
Il mio deve essere un rapidissimo saluto ma volevo sottolineare diciamo pure
La positività di questo incontro tra le competenze
Espresse dall'università come su come dire luogo deputato allo studio alla ricerca e la professionalità di questo specifico specifico ambito che strategico diciamo pure nel panorama sociale e culturale italiano cioè il giornalismo io credo che anche attraverso questo specifico rapporto questo specifico contributo che adesso verrà presentato dalla mia collega professor Battisti si può mettere in evidenza la positività di un rapporto appunto tra studio e ricerca e professione
Io naturalmente mi fermo qui perché altrimenti tolgo tempo al dibattito e ringrazio il presidente Sidi per questo invito e auguro a tutti buon lavoro
Grazie professore doveroso da parte nostra anche perché quest'incontro studio ricerche professione
Un incontro che dovremmo realizzare in maniera permanente in un'ottica in una prospettiva di riforma che vede noi impegnati non solo a fare i rivoluzione di piazza come qualcuno dice mai impegnati seriamente a lavorare per costruire un futuro diverso per il Paese in termini di democrazia avanzata di cui il giornalismo libero è condizione essenziale professor Francesco Maria Battisti sociologo della Università di Cassino della titolare della cattedra alla fuga di scienza della comunicazione ha condotto insieme al dottor Mario professor Manuel Anselmi
Perché vedo in sala ma adesso non lo non lo intravedo eccolo forse potrebbe anche avvicinare postale qua vicino al Professore che illustrerà queste strato della ricerca delicato lavoro otto nella Busi lato la ricerca vedete molto più grossa riguarda tutti problemi della vertenza in corso tutti i problemi della condizione del lavoro e anche le attese di futuro prego professore lei la parola allora la ricerca è stata svolta su interpellando tramite posta elettronica quindi utilizzando la tecnica del web serve il
Otto mila seicento giornalisti presenti in tutta Italia presenti negli elenchi degli iscritti
Di questi hanno risposto un ottocentosettantanove quindi circa un dieci per cento di tutti i giornalisti interpellati
Che dal punto di vista di una campionamento Cespa sono del tutto soddisfacente abbiamo anche intestato la infedeltà delle risposte con delle precedenti ricerche fatte
Dal Censis e su questa materia abbiamo avuto dei risultati corrispondenti e quindi riteniamo che la ricerca diciamo abbia una fedeltà rispetto al campione
Che al
Complesso di giornalisti elevata
Cosa emerge dalla ricerca le aree sono diverse l'area sulla quale diciamo parliamo oggi è quella della Busi Watteau cioè delle servizio prestato presso giornali in maniera del tutto informale senza alcun tipo di documentazione
Per
Un ventitré per cento degli intervistati il questore abusiva The durato un anno
Ma per un altro dieci per cento due anni ma ci stanno anche diciamo testimonianze di giornalisti che dicono che l'abusiva The durato un cinque anni sei anni anche sette anni quindi
Sebbene la media sia intorno ai due tre anni abbiamo però delle code dei casi particolari che si prolunga il prolungato abusiva ATO anche fino a sei sette otto anni
E quindi casi particolari quali ovviamente bisogna
Far fronte stare attenti
Cautelarsi
Quanto tempo impiegato per diventare giornalista anche qua la domanda parallela quella precedente ce l'avete sulla sulle slide che sosta e di app distribuite in in sala abbiamo una il picco sui due anni e poi però anche diciamo una coda di cinque sei sette anni per diventare giornalista quindi una trafila che tende a prolungarsi e diventare sempre più lunga
Ritiene che il sindacato si batta per comunque giusto rischi di ritiene giusto che il sindacato si batta per combattere le forme di flessibilità
Introdotte dalla legge Biagi Maroni di ottanta virgola sette per cento degli intervistati ritiene giusto che la Federazione nazionale della stampa italiana si batta per combattere le forme di flessibilità anche se questa opinione viene condivisa in maniera minore da direttori di giornali che ritiene che questo sia giusto per il cinquantacinque virgola sei per cento
Tra l'altro dobbiamo anche rilevare che nella corso d'indagine le donne in particolare si ritengono più deboli come posizione contrattuale rispetto agli uomini
Nel campo appunto della stabilità del lavoro e quindi diciamo sono meno sicure ritengono soggettivamente di essere meno sicure nella solidità della loro posizione
Il novantuno virgola due per cento degli intervistati ritiene giusto che last Federazione Nazionale Stampa si impegni a regolare contrattualmente il lavoro autonomo e anche l'ottantaquattro per cento degli intervistati con iscritti quindi Esterni alla Federazione nazionale della stampa
Condividono la stessa opinione
L'adesione allo sciopero è stata una decisione secondo la UE versare per il però questi dati sono ovviamente di giugno dello scorso giugno
è stato un'adesione molto compatta
La maggior parte degli aderenti ha osservato due o tre giornate di sciopero e quindi questo diciamo implica un grosso interesse da parte dei giornalisti per quanto riguarda diciamo l'adesione
Allo sciopero
Abbiamo anche chiesto qual è la loro opinione sul lavoro autonomo e se la loro il se lavoro autonomo sia un elemento di debolezza il settanta virgola nove per cento degli intervistati ha risposto definendo il lavoro autonomo un elemento di debolezza ricattabile diciamo la posizione di lavoro di lavoratore autonomo e più facilmente ricattabile
Da parte della della proprietà e della direzione
Il ventuno virgola otto per cento ha detto che indebolisce la relazione è solo un cinque per cento ha risposto che rappresenta un elemento di debolezza perché scarica la responsabilità sui giornalisti
Alla domanda pensa il lavoro autonomo Italia garantisca in maniera completa all'esercizio della professione giornalistica abbiamo solo l'uno virgola cinque per cento degli intervistati
E d'accordo con questa formazione quindi secondo la maggioranza dei giornalisti il lavoro autonomo non garantisce in maniera completa all'esercizio della professione
Giornalistica
Fra le preoccupazioni la prima che viene segnalata dalla dal campione degli intervistati il per i casi Jato dilagante nella categoria
Il secondo problema la riorganizzazione del lavoro e il terzo diciamo la cattiva organizzazione del lavoro all'interno di diciamo delle organizzazioni dei giornali dei dei media in generale
Noi e avevamo messo in rilievo in realtà prima di questi fattori i problemi delle tecnologie qual era l'impatto delle tecnologie all'interno delle relazioni interne organizzazione lavoro
Sembra invece che l'impatto delle tecnologie non sia stato diciamo il problema principale
Da trattare
Infine diciamo ci stanno altri dati che riguardano diciamo la difesa della libertà di stampa forse questi lascio diciamo esporrebbe al dottor Anselmi
Sì questa è una breve anticipazione però i dati che emergono dalla dall'inchiesta è che il sindaco tra i soggetti istituzionali che più vengono considerati impegnati nella difesa libertà di stampa c'è il sindacato giornalisti l'ordine i movimenti abbiamo soggetto i movimenti i lettori mentre invece al contrario i soggetti che istituzionali che sono meno impegnati alla difesa nella difesa libertà di stampa e Governo i partiti politici i proprietari delle testate o di medi dei media audiovisivi e l'autorità religiose questi sono un po'le le i soggetti che vengono considerati meno impegnati e anche la magistratura al cinquantanove virgola quattro per
Alla domanda secondo lei la libertà di stampa che cos'è il sessantasei virgola sette per cento delle persone vede degli intervistati ha detto che è un diritto da da conquistare ogni giorno e
Questo è il il sessantasei virgola sette per cento riguarda i freelance si soprattutto i collaboratori dicono la stessa cosa mentre invece da chi dipende la libertà di stampa nella sua redazione questa andato molto interessante
I freelance ovviamente dicono se stessi ma ittiche dipendente individua il quarantatré per virgola uno per cento dei dipendenti che hanno risposto individuano appunto direttore come il vero garante tra libertà di stampa queste ed altre informazioni
Li troverete appunto nel rapporto dettagliato contro abbiamo soltanto un'anticipazione
Che come ha detto il professor Battisti riguarda tre ambiti l'inchiesta chi va lì l'adesione allo sciopero le condizioni professionali dei giornalisti e la libertà di stampa
Grazie
I nostri col ricercatore con il quale continueremo il lavoro e con i quali ci rivedremo insieme a voi spedita tanti altri colleghi per la presentazione completa della ricerca che intanto come avete visto già evidenzia un punto delicato importante il precariato giornalistico incide anche sulla libertà di stampa sulla qualità della informazione non è una condizione di forza per la libertà di stampa anzi è una condizione di debolezza e e una condizione anzi oggi i addirittura devastante neanche una risposta le soldi questa ricerca le affermazioni degli editori che dicono che i nostri lavoratori autonomi collaboratori freelance
Nove mila dei quali dati ufficiali guadagnano non più di sette mila euro lordi l'anno
Sarebbero imprenditori di se stessi e quindi non titolari
Di alcun diritto negoziale né contrattuale se non quello della capacità di trattativa individuale con ciascuna impresa neanche con il direttore questi è un problema
Fondamentale sul quale ci avvicineranno di più adesso due colleghi freelance qui presenti testimoni del libro bianco che di cui parliamo oggi doc subito la parola a nel Giampiero cala Pa
Che autore di uno degli interventi appunto pubblicati sul libretto e si prepara Andrea Rustichelli
Buongiorno a tutti sono Giampiero K sono appunto una delle vittime contenute
Delle storie contenute in questo in questo volume realizzato dalla Federazione nazionale della stampa
La mia storia la trovate da pagina ottantadue ottantasei ed è a ritroso come poi potrete scoprire leggendo la la storia di Giovanni
Precario che di fatto farcela il il redattore in questo giornale della della provincia di Torino la nuova di Settimo Torinese
Che appunto la Schiavo anche di questo processo produttivo Perini nel quale ieri Dottorini spesso ma spesso sono sono calati quindi a dover fare dove realizzare una media di venti venticinque pagine di un settimanale locale come quello
Aver poco a che fare poi con quell'esperienza giornalisti chiare in in senso stretto perché poi appunto si diventa schiavi di questa di questa catena di montaggio dove il giornalista di giornalisti veri sono i collaboratori di fatto si cercava di resistere io cercavo di di fare le in inchieste di un'inchiesta di portare avanti insomma
Il mio discorso giornalistico con dei pezzi scritti direttamente lo faceva anche in gran parte perché allo stesso tempo però anche il primo cronista di nera
E detto questo
Da quell'esperienza comunque sicuramente ho ho imparato molto e mi sono formato professionalmente mi sono ritrovato punto fare il redattore per volontà del del direttore che avevo che insomma affrontato su di me
Cercando anche di chiedere più volte l'azienda l'assunzione assunzione che poi è arrivata
è durata pochissimo tempo perché nel frattempo era cambiata alla società sono entrati erano entrati dei soggetti politici in questa società bipartisan c'era
Possiamo anche fare in ogni tanto poi ritrovate c'era Nicolò Sella di Monte Luce che era già stato senatore di Forza Italia sulla Patrizio Tosetto che era l'amministratore delegato di quello che ha firmato il mio licenziamento che alle ultime comunali è stato candidato a Torino dai Democratici di sinistra
E diciamo che questo intervento della politica in quel giornale in quel gruppo che fino ad allora era stato libero indipendente
Ha provocato una serie di di di stravolgimenti innanzitutto ho deciso di fare di fare fuori il direttore che che aveva puntato su di me su di me e mi aveva messo insomma in quel posto fare il redattore dopo tanti sacrifici
è vi racconto l'episodio in cui io fui informato della sostituta suo sostituzione dopo un consiglio di amministrazione
Al quale il direttore non partecipo perché era in ferie in quella settimana era in ferie e deciso di sostituirlo io fui il primo vero Lupi è l'ultimo arrivato l'ultima ruota del carro in quel giornale quindi anche quello con la posizione più debole
Vennero a prelevarmi nel nel giorno di chiusura mercoledì noi uscivamo giovedì
Per invitarmi a pranzo mi offrirono il pranzo l'amministratore delegato questo Patrizio Tosetto Piero bravate che un collega
Scusate sul collega mi viene una regione mozione un collega che Giare insomma lavora Stampa Sera a Torino si era era famoso per essere esperto in chiusura dei giornali ma non chiusura nel senso dell'uscita chiusure proprie di chiuderlo infatti poi chiuse anche quell'esperienza lì però blaterare membro componente della società con una piccola quota ed aveva questo ruolo di direttore editoriale ma presto sarebbe stato il il direttore responsabile di fatto perché appunto fecero fuori
Il mio direttore mi portava questo pranzo insomma o ristorante il molto chic di Torino io non non paga niente ovviamente almeno quello per comunicargli insomma per capire da che parte stavo perché mi comunicarono che fece il direttore andava via volevano capire
Se io insomma avrei collaborato continuato a lavorare e collaborare prenderei sono in qualche modo le parti della della nuova linea forse me lo ha permesso anche il fatto di avere all'epoca credo ancora ventidue anni
Forse altri non lo avrebbero fatto perché altri colleghi non l'hanno fatto poi dopo perché appunto donna non la famiglia a cui pensare tutto quanto
Io non so se se lo su se lo rifarei ancora sicuramente adesso lo rifarei non so se più avanti lo rifarei ancora penso di sì proprio quello che il mio carattere
Non mi andava la mattina di guardarmi allo specchio farmi proprio così schifo quindi dissi chiaramente si io sono qui lo devo a Flavio Giuliano quindi non intendo assolutamente sottostare a questa cosa anzi ritrovo trovo veramente grave che mi abbiate comunicata così in questo in questo modo
Nel momento peraltro di maggior fatica di chiusura del giornale insomma una perdita di tempo
Incredibile pari prima di di riportarmi redazione dalla dal ristorante Abrate mi mi faccio fare un giro in macchina dove cercò ancora di quelle di convincermi queste cose sono peraltro conosciute non dico nulla di nuovo da dall'ordine dei giornalisti regionale del Piemonte perché io feci
Un esposto contro Piero date sapendo che non avrei ottenuto niente poi chiaramente era la mia parola contro la sua e lui chiaramente vanta trenta e passa anni Dini
Di esperienza e questa è la frase che più veramente certe volte mi fa mi fa arrabbiare quando colleghi insomma
Calpestano completamente
Tutti i principi deontologici e di etica del del nostro lavoro professionale
Semplicemente dicendo tu non puoi permetterti trent'anni di esperienza alle spalle questo lo vediamo insomma in piccolo ogni successo me con questo personaggio
Lo vediamo però anche tutte le sere spesso in un telegiornale delle delle sette e mezza delle reti Mediaset che l'ex ministro Gasparri qui presente a cui rivolgo il mio saluto ha contribuito in tutti i modi a salvare dall'esilio forzato del satellite così come avrebbero voluto pronunce pronunciamenti di istituzioni terze internazionali vi ringrazio per per l'ascolto l'invito a leggere la mia le le altre storie presenti sul libro grazie
Grazie cala
Adesso quelli del quando l'onorevole Gasparri vorrà parlare daremo la parola sappiamo che poi diciamo dell'impegni quindi attendono non previsto e sull'altra testimonianza quella del collega Andrea rustiche le chianche responsabile del gruppo dei freelance
Beh Stampa Romana lavoro autonomo giornalistico dei stampa romana buongiorno a tutti io devo darvi devo dire una buonissima notizia cioè
In fondo in Italia non esistono i freelance tutto un equivoco naturalmente si fa per dire in Italia non esistono i freelance perché esistono soltanto lavoratori parasubordinati io vedo solo lavoratori parasubordinati quando parliamo di freelance ed Toti continua ad usare questo questo termine io stesso lo uso per per praticità termini fondo garbato un termine anglosassone un termine pulito ma in realtà dentro c'è un enorme calderone in questo calderone
Diciamo i più privilegiati si fa per dire sono i tic di che vuol dire ti di tempo determinato sono quella curatori già avviati a contratti di subordinazione che si spera prima o poi saranno assunti che però hanno limite del tempo cioè vengono assunti tre quattro cinque nove mesi come dire il loro traguardo finale l'assunzione
Ma ci sono poi la categoria di intermedi cioè i co.co.co. e poi in ultimo l'emergenza vera della categoria
Lavoro autonomo tra virgolette è il lavoro a cottimo voi dovete sapere che il giornale oggi lo fanno dei lavoratori che sono cotti misti pagati a pezzo e questo è il vero scandalo il vero problema la vera emergenza
Sindacale e politica a questo punto si insiste molto sui tre euro sui quattro Euro sui cinque euro scusate il problema certo e questo anche perché è un espediente di comunicazione dire che l'intervista al Presidente del Consiglio poi mi viene pagata sette euro effettivamente è una un'evidenza qualcosa di profondamente vistose scandaloso ma il problema non è la quantità il problema è l'esternalizzazione del lavoro il problema è la disintegrazione
Del vincolo salariale del vincolo subordinata di di subordinazione e il proliferare di profili parasubordinati il mio pezzo potrebbe esservi pagato anche cinquanta euro questo non cambierebbe il principio il principio della tutela la mancanza assoluta di tutela cioè questo è il il vero problema
In questo senso i precari giornalisti cioè i lavoratori a cottimo
Saldano tutta la categoria dei giornalisti al mercato del lavoro italiano nel senso che tra me è un lavoratore del call center visto che sono loro ormai quelli che vengono citati a rappresentanza della categoria che poi è un'intera generazione passa pochissima strada quindi questo problema della parasubordinati o della falsa autonomia perché non siamo lavoratori autonomi salda il comparto giornalistico a tutto il comparto
Di stampo direi generazionale del lavoro quindi questo rende l'emergenza non solo limitata ad una categoria ma la rende politica e torna a tutto campo il suo in questo senso il nostro sindacato sta facendo molto per dare questa dimensione politica che non significa partitica ma significa appunto
Linea d'azione a trecentosessanta gradi concludo dicendo che i nostri interlocutori devono essere come ha spiegato Serventi Longhi come stiamo dicendo da tempo proprio per questi motivi
Devono essere certo gli editori
Noi non chiediamo assunzioni di massa questo sarebbe inverosimile noi chiediamo che i parasubordinati che di fatto vivo restando in redazione vengono vengano avviati I percorsi del lavoro subordinato
Per i freelance che valgono effettivamente fare questa professione ed è bellissimo fare il giornalista nei panni del freelance per la varietà di esperienze lavorative
è necessaria una griglia di tutele quindi non si spaventi lo gli editori non dicano che volete portare al collasso il sistema le chiediamo delle cose molto banali che adesso mancano a chi lavora a cottimo chiediamo assicurazione infortuni chiediamo la Casagit chiediamo linci due noi paghiamo il dieci per cento di ci mentre grazie al ministro Damiano mi pare che oggi un lavoratore parasubordinato arrivi al ventitré per cento di contribuzione perché erano all'INPS le nostre pensioni saranno irrisorie col dieci per cento questo porterà al collasso una fetta cospicua della mia generazione
E poi chiediamo infine tempi certi di pagamento non è possibile che noi diamo un pezzo e non sappiamo quando e quanto ci sarà pagato e questo accade nelle testate più importanti non solo nelle testate
Secondaria ammesso che in questo senso esistano stressate secondari quindi tempi certi di pagamento e tariffari questo dovrebbe essere un fatto di dignità per gli editori e io vedo di buon occhio la mozione che è stata presentata da Folena e da Giulietti che dice ragazzi cioè editori
Noi viviamo le provvigioni all'editoria solo se voi avete il bollino blu cioè se non sfruttate il lavoro io ricordo la campagna che è stata fatta
Contro la Night perché veniva sfruttato il lavoro dei ragazzini in India o in altri Paesi ebbene è una vergogna per gli editori soprattutto per quelli più in vista avere dentro il loro meccanismo giornalistico produttivo una quota altissima di precari
Chiudo dicendo che anche l'ordine dei giornalisti deve essere un nostro interlocutore alleato che dobbiamo riformare anche i percorsi di accesso all'ordine perché sono anche essi percorsi poi di tutela quindi è importante rivedere dovremmo parlarne con i responsabili dell'organico rivedere quei meccanismi di accesso
E poi all'interno del nostro sindacato la questione dei freelance della deve diventare un capitolo fondamentale della politica degli interni cioè degli assunti cioè dei Cdr
Occorre un patto intergenerazionale del lavoro giornalistico che salvi gli interni e la massa di esternalizzati i CDR devono sapere quanti collaboratori ci sono e quanti vengono paga e quanto vengono pagati perché questo attualmente non avviene grazie
Grazie Rustichelli come avrei visto recentemente c'è una maturazione profondo in questi termini nel gruppo Repubblica
L'Espresso e le media ecco infine Jill addirittura i collaboratori tutti i freelance si parla subordinate che è più giusto quello che tu hai detto hanno partecipato compatti allo sciopero delle firme a significare la comprensione di un problema generale
Della categoria in questa vertenza è su questi problemi la parola adesso al segretario generale della CGIL
Confederale aggiunto non ce n'era lì aggiunto della CGIL Fulvio Fammoni
Ma il tema del precariato nel mondo giornalistico
è una parte importante non irrilevante di un tema più generale che riguarda questo Paese
E che ha assunto per quanto riguarda il precariato rete delle dimensioni veramente oramai sopporta
Io ho partecipato anche nel due mila e uno alla presentazione dell'altro libro bianco alloro allora Paolo spiccava equilibri più avanzati che si potessero venire a determinare purtroppo la situazione non è questa
I dati che qui avete presentato sono dati importanti e non solo probabilmente tutto il precariato del mondo giornalistico
I dati dell'INPS ci sono quelli che voi avete illustrata
C'è una quota nel fondo collaboratori INPS abbastanza alta
Sono circa otto mila persone
Sotto il nome dipendenti da imprese giornalistiche che non saranno probabilmente in tutti i giornalisti sono collaboratori solo Co Co Co Co Co Pro ma che per quota parte andranno sommati a questo dato che voi avete presentato
C'è la questione del cottimo di cui hai appena parlato tu
Ma ci sono anche queste forme un po'più raffinate ad esempio per chi lavora on line questa questione del pagamento attraverso il diritto d'autore di un'altra forma di sfruttamento che non viene censita ma che esiste
E quindi come vedete un problema che dei numeri si allarga e diventa e diventa molto molto importante
Poi come del precariato in generale e abbiamo il cattivo esempio che dà il pubblico
C'è nella pubblica amministrazione per quanto riguarda il precariato in generale c'è nel mondo dell'informazione giornalistica per quanto riguarda il servizio pubblico radiotelevisivo esattamente speculare da questo punto di vista il riferimento
Ora io credo che non poteva fare altro han fatto bene ma non poteva fare altro la Federazione della stampa che non presentare una parte importante della propria piattaforma contrattuale
Su queste tematiche un sindacato deve fare queste cose
Il problema ha preso adesso un'altra piega che travalica ancora per un attimo la questione pur importante di merito
La pena è quella del diritto alla contrattazione
Adesso deve essere ispirata a questa questione
Poi le parti sul merito discuteranno
Ma quello che non è possibile sopportabile che sia ancora oggi negato il diritto alla contrattazione
Fra l'altro io ho conosciuto per tanti anni tavolo contrattuale della FIEG una controparte dura ma corretta
E risulta per questo ancora più incomprensibile
Il tipo di posizione il tipo di atteggiamento che a oggi
In ogni caso il tema del precariato un tema importante e quello che colpisce è la pervasività che ha assunto il fenomeno qui prima è intervenuto un professore che diceva posso Embraer e strano la presenza dell'Università qui no non ci sta a pieno titolo
Esattamente per gli stessi problemi che noi qui oggi stiamo discutendo varia a fare l'ha fatto un'indagine
Che dimostra che fra i lavori fra i ragazzi iscritti all'università circa il quaranta per cento deve lavorare per poter proseguire negli studi
E di quel quaranta per cento il settanta lavorati in nero
E lavora per sei otto ore al giorno in una attività di ristorazione eccetera
E poi quando finisce l'indagine di Almalaurea impietosa da questo punto di vista oltre il cinquanta per cento dei Leo laureati trova soltanto uno sbocco di occupazione precaria
E quindi come si vede anche l'università sta piano titolo nel ragionamento che noi oggi qui stiamo facendo
Oppure il dato generale
Problemi con le questioni del lavoro in Italia riguarda uno spaccato di circa nove milioni di persone
Sono quasi quattro milioni di persone che lavorano in nero
Sono quasi tre milioni di persone in condizione precaria sono circa due milioni di disoccupati e poi c'è quella parte che riguarda anche i nostri mondi che incappano nelle ristrutturazioni aziendali delle crisi aziendali nel percorso degli ammortizzatori sociali
Mi pare questa una questione tollerabile
Allora io sono di quelli che naturalmente penso che non si possa fare tutto e subito ma il messaggio di fondo messaggio che deve essere mandato adesso il messaggio è che cambiare è necessario e cambiare necessarie per i diritti delle persone ma anche per le risorse che vengono negati attraverso questi meccanismi al possibile lo sviluppo del Paese
Qui bisogna essere premi quindi non c'è tempo per approfondire più di tanto le questioni ma sono naturalmente tanti filoni su cui occorrerebbe intervenire
Sicuramente il modello di sviluppo ma non c'è dubbio che la legislazione attuale è una legislazione che incentiva questo meccanismo
Non a caso quest'anno il due mila e sei sarà il primo anno in cui da sempre in Italia nelle nuove assunzioni il lavoro precario supererà il lavoro stabile
Ma come voi ben sapete non c'è soltanto questo
Cambia il precariato
Si alzano le percentuali aumenta la durata dei contratti precari la permanenza del lavoro precario i tempi di permanenza ma soprattutto anche qui sfatando una vecchia l'idea è l'accesso può e per arrivare ad un lavoro sicuro le percentuali di trasformazione dal lavoro precario lavoro stabile sono crollate
E allora se vogliamo parlare di un modello di sviluppo diverso non dovrò parlare che di questa questione
Naturalmente finisco
C'è un tema molto importante che riguarda questa
Attività di lavoro
Perché è reato è un problema per tutti per i diritti di tutte le persone
In questo caso è un problema fondamentale è che per quanto riguarda l'autonomia e l'indipendenza dell'informazione avete fatto bene a dirlo
Io tate poté parlo dopo ogni Trinità a lato dell'intervista con i vostri colleghi
Se mi faccio raccontare tanto Dio stormi mi chiamo su questioni del lavoro e del precariato normalmente mi faccio raccontare la loro condizione di lavoro intervista finita in mano
Sono storie di fango
Sarebbero tute e guanti all'interno di quella di quel libro di quel ragionamento che voi avete fatto
Allora il contratto deve essere rinnovato
Il contratto non deve essere scambiate con altre questioni e però una cosa mi sento di dirla vedremo i risultati di riuscirete ad affrontare nell'ambito sul precariato anche delle scuse contrattuale però nelle prossime settimane torna in discussione l'intero assetto del sistema di comunicazione
Il ministro Gentiloni ha presentato le linee di riforma
Sull'emittenza prima di Natale dovrebbero essere presentate le linee di riforma del servizio radiotelevisivo pubblico nella legge finanziaria è stata accesa annunciato con un apposito emendamento la ridiscussione della legge sulla riforma dell'editoria ecco io credo che queste invece sia un ambito proprio anche per affrontare queste questioni
La riforma del sistema di formazione italiano non può non avere anche riferimento con la condizione dei lavoratori che operano all'interno del mondo dell'informazione io devo dirvi che condivido abbastanza questa questione che nell'ambito della riforma i temi delle provvidenze particolarmente delle provvidenze pubbliche debbono essere collegati unicamente al lavoro di qualità
Questa è una questione sulla quale io credo potrebbe dovrebbe uscire un messaggio importante oggi ma un messaggio importante anche dalla politica
Grazie Fulvio
Grazie tante per questo intervento completo non non non formale come avete visto ma un processo di solidarietà operosa che presente tra la frase della stampa e le confederazioni sindacali generale del lavoratore la parola adesso a Simona Fossati
E che lei
Non è un co.co.co. ma è un freelance ecco proprio con la differenza e neanche un parasubordinato aspira ad essere un freelance nel senso di Libero
E non di freelance privo di diritti come invece oggi il termine free viene inteso dei nostri lettori prego Simona
Allora la la precarietà viene troppo spesso confusa con la flessibilità nel nostro settore ma la flessibilità si deve si deve assolutamente anche coniugale con i diritti stessi delle persone
Il nostro è l'unico mercato nel mercato del lavoro autonomo
In cui i compensi sono stati ridotti d'ufficio anche in corso d'opera cioè viene pattuito una cifra e viene ridotta prima della consegno al momento della consegna
Quando escono dei comunicati delle lettere che stabiliscono dei compensi così ridicoli come quelli del gruppo riflessione
Colpo compensi che vanno dai quattro ai dieci Euro il il la categoria insorge il gruppo difese rettifica ma non per rettificare compenso badate bene semplicemente per dire Abbe
Di pezzi ne potrete fare anziché cinquanta settanta prima di arrivare a due euro lordi due euro lordi come si fanno ad accettare ma come si fa anche a pensare di pagare l'informazione due euro lordi al pezzo
Nel mercato del lavoro di solito illesi la prestazione non viene pagata quando si utilizza
Ma al momento in cui viene eseguita quindi se io se noi ordiniamo un tavolo un falegname quando lo paghiamo quando ci mangeremo sopra no lo si paga al momento della consegna
E invece gli articoli pezzi il lavoro dei giornalisti no
Inedito e li disattendono anche la legge dello Stato da due tre uno del due mila e due che prevede i pagamenti di ogni prestazione di lavoro autonomo entro trenta giorni dalla prestazione estesa ci sono editori tipo Cairo editori che pagano anche dopo un anno dalla prestazione altri che pagano da sessanta a novanta giorni ma nessuno dico non esistono editore che paghi a trenta giorni dalla prestazione quindi dalla consegna come previsto dalla legge dello Stato
Qui si sta giocando sulla pelle dei giornalisti ma anche sulla democrazia c'è in gioco la democrazia perché la manovra degli editori è chiara ricattare chi lavora fuori dalle redazione
Per indebolire chi lavora dentro alle redazioni e questo è un rischio per la libertà dell'AST di stampa per la qualità stessa dell'informazione per la tutela dei cittadini che hanno diritto a un'informazione corretta e di qualità
La vera flessibilità che vogliono tanto gli editori è nel creare consiste nel creare un mercato esterno forte sia per tutele sia per scompensi compensi professionali
Esattamente come succede all'estero un mercato forte è la vera soluzione alla flessibilità perché permetterebbe a chi è fuori di vivere davvero del proprio lavoro
E chi è dentro di scegliere alla libera professione o comunque di uscire dalle redazione dove spesso viene mobilizzato
E a vedere anche fuori un mercato economicamente forte di compensi professionali
Vai si parla tra l'altro una parentesi si parla di partita IVA e di studi di settore bene i giornalisti non hanno nemmeno lo studio di settore hanno dei parametri di valutazione
Parametri alti perché sono parametrate più ai redditi di Enzo Biagi che era editi dalla massa dei giornalisti che lavorano fuori dalla redazione e di questo non parla nessuno
Nel mille novecentosettantaquattro uno dei primi giornalistiche arrivato nel parlamento francese tale cresta
Subito ha fatto una legge dipinta di quattro righe cinque rigo una legge a tutela della libera professione era il mille novecentosettantaquattro però forse nessuno si ricorda che nel due mila quattro è stata presentata una proposta di legge anche da noi in Italia trent'anni dopo ma è stata fatta questa stessa proposta e stata rideposita nata con questo governo
Nello scorso giugno
Ebbene questa proposta di legge sarebbe bene che tutti cioè i politici lari prendessero in considerazione la studiassero deve essere una proposta bipartisan
Deve essere egli in queste poche righe c'è tutto quello di cui abbiamo bisogno la lettera d'incarico i contributi assistenziali di previdenza a carico degli editori perché anche qui nella previdenza c'è una die sta c'è una disparità con gli altri lavoratori
Perché il contributo previdenziale obbligatorio in tutte gli altri le altre categorie
è a Capri due terzi a carico degli committenti e te solo per un terzo a carico dei lavoratori invece da noi
Eh no noi paghiamo il dieci per cento sul letto dei nostri redditi agli editori se capita perché non sempre è così pagano solo il due per cento sul lordo del sul lordo dei nostri crediti per di più se l'editore non paga
E i Lincei la viene a chiedere a noi perché non c'è il passaggio diretto come per l'INPS dal committente all'istituto di previdenza
Quindi in questa legge dice in questa proposta di legge dicevo c'è tutto lettera di incarico contributi previsti
è un tariffario un tariffario di compensi professionali certo lo sappiamo bene che il ministro Bersani parla di eliminazione dei tariffari per gli altri ordini ma attenzione
Per un avvocato intanto allorché il tariffario degli avvocati e a norma di legge quello dei giornalisti non ha alcun valore giuridico al momento
Secondo gli avvocati hanno come loro clienti la parte debole cittadino che si va protetta e quindi vanno eliminati tariffari minimi
Ma noi nel nostro caso noi giornalisti il nostro cliente dove lavoriamo per un cliente che la parte forte siamo noi la parte Deborah stiamo noi la parte da tutelare
E quindi abbiamo bisogno di un compete di un tariffario di tariffe compensi degni della nostra professione degni di un giornalista che fa il suo lavoro con attenzione e con professionale
Noi chiediamo l'abbiamo anche chiesto durante gli altri nostri Stati Generali chiediamo sì di sospendere tutte le provvidenze all'editoria
Ma non è solo per il e vendere il va instaurato una sorta di bollino blu ai come diceva anche un collega che mi ha preceduto come abbiamo detto noi agli Stati generali
Che ne è un mega una sorta di meccanismo di controllo cui partecipino anche i giornalisti i finanziamenti dello Stato
I finanziamenti dallo Stato non vanno dati a tutti quegli editori che sfruttano che ricatta no che non rispettano le leggi dello Stato attenzione i finanziamenti
Onorevoli non vanno dati a tutti quelli veri creditori che non rispettano nemmeno la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo di cui proprio ieri cadeva l'anniversario vi ricordo che nella dichiarazione di versare dei diritti dell'uomo all'articolo ventitré recita così ogni individuo ha diritto al lavoro alla libera scelta dell'impiego giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro
Ogni individuo senza discriminazione ha diritto ad eguale retribuzione per uguale lavoro ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione e questo disfacimento e che assicuri agli stessi alla sua famiglia
Un'esistenza conforme alla dignità umana
E allora la soluzione al precariato per i giornalisti non è troppo lontana tutto sommato basterebbe una legge dello Stato e in tempi brevi e la sospensione immediata dei finanziamenti all'editoria grazie
Grazie signora basterebbe intanto un buon contratto sarebbe già molto
Grazie la parola adesso a Toni Baldi è un'altra faccia del precariato ufficio stampa pubblico
Che impiega i giornalisti ma non li vorrei conoscere un altro genere di fantasmi diverso dei freelance ma uguale invece in realtà a quelle che abbiamo visto prego
Grazie
Ma e mi rendo conto che a fronte nella gravità delle questioni di cui si discuterà oggi e di cui hanno discusso i colleghi che mi hanno preceduto
Quella che mi accingo a rappresentare potrà apparire un problema di secondaria importanza
Pur tuttavia penso che il fatto che un'amministrazione pubblica come l'INPS ritenga che l'applicazione delle leggi dello Stato
Sia poco più che un'opzione euro
Pone un interrogativo di incerto rilievo
Mi riferisco in primo luogo alla per dichiarazione con la quale l'INPS si oppone al recepimento delle norme contenuta nella legge tre otto otto del due mila che obbliga le pubbliche amministrazione a trasferire dal primo gennaio due mila e uno i contributi previdenziali all'Impregilo all'istituto di previdenza dei giornalisti
Per quei funzionari iscritte all'ordine dei giornalisti che svolgano attività giornalistica agli interni all'interno degli degli uffici pubblici
In questi anni dirigente del ministero del lavoro
Hanno più volte sollecitato links a regolarizzare la propria posizione
Ma i resti delle i vertici dell'istituto hanno sempre negato che all'interno dall'ente vi fossero funzionali che svolgesse un'attività che potessero rientrare all'interno di questa fattispecie
Una risposta quello dell'istituto nazionale prevenzione sociale che ha un solo limite non corrisponde assolutamente al vero basta leggersi le carte senza bisogno
Di dover ricorrere all'ermeneutica o all'attendono un angolo qualsiasi teoria dell'interpretazione
Gli anni infatti dell'INPS rimborsa a oltre una decina di funzionari che lavorano presso l'ufficio stampa della direzione generale ma il fenomeno è generale
Anche riscontrabili Anna a livello periferico la quota di iscrizione all'ordine dei giornalisti attestando che gli stessi tassata affidato all'attività di stampa e informazione dell'istituto
E c'è dirigeva il come CDR dell'INPS abbiamo trasmesso tutta questa documentazione alla direzione generale del ministero del lavoro e siamo in attesa di una risposta
Vi è poi tutta la vicenda relativa all'applicazione della legge centocinquantadue mila che prevede il riconoscimento del ruolo di giornalista quei funzionari
Iscritta all'ordine che svolgono attività giornalistica all'interno degli uffici stampa bene in questi anni mentre il dipartimento della funzione pubblica
Emanava rilievi di vizio direttive
La Federazione nazionale della stampa grazie a una sentenza pretore del lavoro di uscita finalmente ad aver riconosciuto il diritto a sedere al tavolo delle trattative
Fra l'altro qui c'è una presentata CGIL poi ci devono spiegare perché ogni volta che la Federazione nazionale della stampa arriva all'Aran nativo loro si alzano se ne vanno come sarà legge
Centocinquanta per loro non forse no
Ebbene
Cosa succede mentre succede accade tutto questo l'INPS parallelamente avvia un processo di esternalizzazione delle attività proprie degli uffici stampa
Quindi con una grandi o di di spesso
A carico della golosità collettività non indifferenza con un nocumento assolutamente dicono
Grande per quanto riguarda i lavoratori d'informazione
Noi abbiamo denunciato come di deciderne questa questa situazione pubblicamente è la risposta del dell'interesse non si è fatta attendere
A novembre del novembre dello scorso anno infatti i vertici dell'ente in ragione di una fantomatica quanto improbabile implementazione organizzativa hanno pensato bene di trasferire la rivista ufficiale dell'intero sistema previdenza
Dall'ufficio stampa a un'altra struttura della direzione generale creando in tal modo le prodezze i presupposti perché agli stessi non venisse applicata applicata alle prerogative di cui alla legge centocinquanta
L'intento di del provvedimento è chiaramente punitiva perché guarda caso chi aveva denunciato queste a questo ricorso all'esternalizzazione era stato proprio erano state proprio i componenti del Cdr anche in sede di assemblee con una RSU
Il risultato di questa di questo trasferimento è che alla fine infraretiniche era ci siamo ritrovati ci siamo ritrovati
Dopo un anno
Con una rivista che sosterrà esiste praticamente soltanto sulla carta
Non
è stata trasferita la rivista della sua redazione ma non le attività il Budget resta ancora l'ufficio stampa la direzione responsabile della testata resta ancora all'ufficio stampa ma la cosa che volevo sottolineare e chiudete in tutto questa è la questione del esternalizzazione di quella che in pratica crea quei disagi che evidenziava Paolo Sorrentino anche all'inizio
Nel senso che ci troviamo di fronte a una categoria di lavoratori che non può andare in pensione i esternalizza nel lavoro sono costrette a devono situazione psicologica
Allucinante perché devono girare per gli uffici i pollici inattesa di Ventimiglia scusate se sono stato con grazie
Toni
Adesso cominciamo anche a sentire i politici abbiamo presenti in sala ne abbiamo già detto prima il sottosegretario Levi l'onorevole Gasparri verso l'onorevole Carra
Diamo subito la parola onorevole Gasparri e che ci ha chiesto dei potere essere libero intorno al giorno un quarto giorno e mezza grazie onorevole questa balzato ministro delle Comunicazioni
Di riforme
Anche se se ne intende oltretutto è un nostro collega
Sì grazie presidente Silvio Serventi Longhi vi ringrazio per l'invito ho accolto volentieri è stata anche l'occasione per aggiungere alla lettura del libro Piero diligentemente
Fu svolta nei giorni scorsi a Teramo intervenuto anche l'ascolto di una serie di testimonianze e di dati il fatto che la detrazione da stampa debba ricorrentemente assumere iniziative in materia non è un fatto positivo perché dimostra il permanere
Di una problematica che anche questa mattina è stata ricordata di sfruttamento di precarietà che mi pare addirittura vada crescendo nel senso che la moltiplicazione degli spazi e delle tecnologie rende come dire infinite le variabili dello sfruttamento nel senso che oggi d'informazione non se n'è più i canoni classici di un tempo e quindi la moltiplicazione dei radio locali le televisioni locali
Le tecnologie stesse da un lato aumentano le opportunità dall'altro purtroppo aumentano anche le condizioni si vota alcune forse insuperabili vedi lo dico con realismo perché sono a volte strutture locali piccole dalle quali difficilmente ci si può attendere un pedissequo e pieno rispetto di regole che nemmeno i grandi editori che invece avrebbero il dovere di seguirle rispettano in maniera totale conosciamo tutti per esperienza di vita tante situazioni colte peggio non è a volte peggio quindi voglio dire a volte o delle microaziende dove nemmeno chi l'ha creata neutrale un particolare beneficio e quindi chi partecipa lo fa più per imparare
Consapevole di questo che non è la speranza che Tele X Sorato y e ce ne sono davvero di dimensione microscopica chi potrà garantire una vita serene stabile sono spesso porte di accesso sperando che poi prosegua la in maniera positiva presso altri che a volte si rivelano anche poco precisi voglio entrare la rete in tre quattro che generalmente abbia sentito parlare anche ancora Montoro così un po'polemico di alcune leggi pensate se non si fosse fatta la mia legge avremmo avuto situazione di stabilità anche in alcune grandi aziende
Crebbero riversato
Disoccupati cassintegrati e quindi voli che stanno in lista d'attesa si sarebbero trovati dieci posti ancora più indietro se alcune aziende forti avessero dovuto subire ridimensionamenti che voi fenomeni Annona come gli tsunami che si propagano se un'azienda forte
Estromette
E persone evidentemente Chiappori inattesa avrà più difficoltà a ricollocarsi questo la riflessione che dovreste fare del carabiniere che anche adesso vedevo che nelle proposte ultime che non sono ancora legge non so se lo diventeranno ho visto toni critici perché anticipare alcuni passaggi per alcuni vuol dire indebolire alcune aziende se la RAI o Mediaset dietro le deboli probabilmente sul mercato del lavoro ci saranno conseguenze negative
E forse serricolo che era più facilmente un professionista che sembra certo aziende che conosce le persone a danno di un giovane che aspira a una collocazione stabile quindi questo lo dico perché la riflessione sulle leggi fatte e quelle da fare deve tenere conto delle conseguenze reali sul lavoro senza analisi di carattere ideologico
E proprio dispiace corsero da cogliere prete Bertinotti vogliono ritirarsi di dalla prefazione di Paolo Serventi Longhi ho colto un altro dato positivo
Sì disse durante la discussione della legge centododici cosiddetta legge Gasparri a una legge che qui ci sono colleghi c'è anche valori Carragher la seguita la conosce sua con altri punti di vista dal mio succederà un disastro perché salvando le televisioni si sa che gira la mobilità dei giornali
E la Fia e che ha pianto in tutte le lingue dicendo succederà un disastro scrive Paolo Serventi Longhi non Gasparri sospetto nella prefazione pagina non c'è il numero pagina undici del libro
Parlando del contratto dei soci sono fenomeni connessi qui parliamo del lavoro nero non dei contratti però avete parlato anche voi dei contratti e dunque in qualche modo gli editori sono sempre gli stessi quelli che sfruttano il lavoro nero che lo fanno i contratti dice Paolo Serventi Longhi non solo i dati delle aziende ci sono che parlano chiaro
Una dice cose diverse anche la Federazione delle concessionarie della pubblicità la quale afferma in una recentissima nota che nei primi nove mesi del due mila e sei quindi con la legge
Entrata in vigore dal due mila quattro il fatturato del settore stampa in generale è cresciuto del tre virgola sette per cento
In particolare i quotidiani a pagamento hanno aumentato il ricavato da un vicino del due virgola sei per cento la ripresa del dieci virgola sei e periodici del cinque virgola cinque
Io ricordo che certe Pietro esiti che si è detto per anni che con quella legge sarebbe stato un disastro i giornali chiudevano è aumentato il ricavato se poi gli editori sono così
Come dire bislacchi che c'erano la free press per cui uno esce dalla metropolitana gli regala un giornale c'ha già la televisione a casa poi difficile che vada all'edicola a comprare un altro giornale ma questo è un altro discorso è chiaro che la free press diventa una forma di concorrenza rispetto a Giove appagamento e il fatto che cresca nobilita dimostra che gli editori
Fanno i loro interessi in qualche modo quindi allora introdurvi da ricrescono questo lo dico così lo metto la verbale citazione che utilizzano come potete immaginare decine di volte dopo aver letto il libro in tutti i dibattiti
Perché era falso quello che era stato detto sul legge Gasparri anche da qualche collega dalla Federazione e i dati sono questi che sono suddivisa in questo libro per dire valido li facciano i contratti altra cosa
Che mi è sembrata Ute voi ho letto tante testimonianze veramente preoccupanti che dimostra che il precariato lo sfruttamento c'è tutti i settori
Non solo di cattivi editori vicine alla destra se ce ne sono ma anche ho visto che il manifesto deve centoventinove milioni di vecchie lire a un giornalista che si lamenta giustamente di avere scritto anche sul manifesto che dovrebbe rispettare almeno quanto gli altri poi c'è un altro problema che dalla lettura quindi del libro letto anche il doversi adattare a forme di reimpiego cosa voglio dire
Se perché se la redazione collabora soprattutto con gli editori principali
Dove pure c'è sfruttamento del lavoro nero i dati economici dei gruppi editoriali che leggiamo i relativo guidare non giustificano una situazione quale quella che anche in questo libro si legge pace prima di doversi adattare in questo libro ci sono testimonianze anche di chi lavora negli uffici stampa
Pisapia sono molto cresciute negli ultimi venti o trent'anni pensati comuni le regioni cioè una poi spesso sono anche fonti di regolarità sono state fatte leggi non rispettate nel libro se ne parla chi ci deve andare in questi uffici stampa chi è giornalista vecchia
Questione che si dibatte nonostante l'esistenza dell'ordine l'accesso alla professione dopodiché ci desse anche provata tibi Rita
Quando cambiano le cose cambia un governo cambia un governo regionale che succede e ho letto la simpatica testimonianza che rende giustizia al mio collega di partito Storace spesso criticato talvolta anche da medici di Pola belli che racconta che la Regione Lazio
Perdere Storace ed elezioni
Dice Marrazzo e dice mi chiedono di stare nello staff del presidente le sembra cosa neppure a me rese fa il giornalista
Ora l'ufficio stampa del Presidente Regione cambia presidente della regione quello nuovo che dice o e continua a lavorare se non ci vuole stare per un tuo convincimento comprensibile
è chiaro che poi questo gran problema cito un episodio non solo per dare giustiziata al torace che offerta di poter proseguire a questo collega
C'è anche un problema che a volte oggi nel dirlo allargarsi di queste sfere di collaborazione sulle fa anche partecipando in termini di idee al Progetto che deve promuovere e che è apprezzabile
Lo stesso dei collaboratori Giannetta la pensano come sono risulterebbe difficile come dire uno collaborare questo apre una serie di problemi
Di
Incertezza di instabilità come si regola il lavoro in questi settori per forza di cose probabilmente conforme di flessibilità con contratti a termine posto che in un caso di cambio e anche lo stesso prestatore d'opera dedicano io in questo contesto non lo faccio perché ho un'altra ed è un lavoro qualunque un abitare bulloni sono lavorano ufficio stampa lavora l'informazione
è comprensibile che debba condividere in qualche modo sono almeno nei casi di uffici stampa e quindi anche qui c'è un altro spazio come regoliamo queste cose queste attività e i contratti non sempre coprono tutto e tutti quindi ecco direi che in conclusione
C'è molto da fare in questi ambiti ho voluto quindi a cogliere il vostro invito non soltanto per un dovere di colleganza tutti abbiamo vissuto in questo campo io l'ho raccontato anche in altri convegni la giornalista ha fatto il lavoro gratuito o vissuto l'esperienza che molti dicono di essere contento settimo ben un articolo gratis all'inizio uno non chiede ma quei soldi
E contento diciannove sul mio nome la mia firma quindi anche su un piccolo giornale io
Ho avuto sempre diciamo dimensioni piccole nella mia attività giornalistica parte e si comincia una fase di volontariato consapevole
Cioè una fase di apprendimento c'è la fase dell'incertezza c'è la fase della professione abusiva io ho fatto l'abusivo fatto anche in casa
Integrato e quindi diciamo da questo utilizza o varie esperienze credo che poi si collegava li faremo al Secolo d'Italia dei nove cassintegrati è una situazione da sullo stato di crisi di Fazio scritto un articolo Secolo d'Italia giorni fa dicendo ai colleghi io so solo che assente gravoso dettato ministro secondo la cassa integrazione non si preoccupi la vita
Un susseguirsi di alti e bassi per tutti non si sa mai ma lei la ruota è girata può succedere allora tutti noi salire e scendere quindi bisogna essere ma spero che i colleghi del segretario abbiano giustamente l'attenzione le risposte positive che merita
Concludo dicendo che cosa che convenga giusto perché richiama l'attenzione di tutti ho sentito anche delle cose dette su proposte di legge vanno approfondite con spirito multilaterale attenzione non condivido un'altra cosa finisco su questo perché io già debole conventi dico le cose che penso non me lo sono dire avete ragione
Una cosa vergognosa lo do per scontato se sono qui è perché condivido una preoccupazione però citato dei casi specifici per dire a dobbiamo regolamentare le cose tenendo conto che l'attività sono diverse
Grandi editori che non possono sottrarsi ai loro doveri uffici stampa e altre forme che forse sono connaturate a lavori a tempo a termine soprattutto se chi dalla sua prestazione professionale la collega a una condivisione di obiettivi
Non è che possiamo adattare i risultati politici da quelli che lavoro nelle
Strutture
La constatazione che i soldi ci sono e quindi non è una colpa presunta delle leggi editori hanno incassato parla la carta stampata soldi in più complicità e io sono contento di questo perché vuol dire che c'è lo spazio per pagare quelli che lavorano
Ma credo ecco che ci sia in conclusione da riflettere anche sul discorso tariffe abbiamo sentito la cosa che non condivido cioè gli avvocati ma ci si può anche abolire le tariffe mentre giornalisti servo attenzione quando si avvia un processo come quello che io non ho condiviso nel caso del decreto Visco Bersani che riguarda alcune professioni poi può riguardare tutti
Non guardate soltanto il grande avvocato che si sceglie lui clienti
Quanti giovani avvocati sono in condizioni come uguale a dei giovani giornalisti so tuttora le grandi città e pieno di laureati in legge gli aspiranti avvocati come Piero il mondo di aspiranti giornalisti sono le code erano più intasate
Di aspiranti perché sono quelle dove forse ci sono più opportunità di accesso
E son d'accordo con te però dico togliendo di mezzo le tariffe io ritengo che sia sbagliato non si può dire a
Ma l'interruzione andiamo a novantanove dollari avventarsi io stavo rispondendo a una domanda che andavano al lavoro essere anche interattivo quindi non ho fatto l'interruzione dell'educazione roditore
Attenzione non si può dire che a tredici si mette su una posizione di debolezza e giusto rivendicare le tariffe per le prestazioni giornalistiche
Però non si può dire agli altri va bene perché non ci sono soltanto i grandi avvocati che ovviamente non hanno un problema ci sono anche tanti ragazzi
Di conoscere te anche voi io riconosco che col discorso l'abolizione delle tariffe si vedranno
Disposti a un darwinismo totale ci sarà sempre l'avvocato
Più popolo dell'altro che dirà nota la faccio a cinquanta euro la casa trenta e poi la fine angrafe ma non si sa chi perché voi quelli di lavoro non si può regalare sia un lavoro qualificato deve essere equamente remunerato si tratti di avvocati o di giudizio l'ho detto perché una cosa sulla quale mi sono permesso di cogliere un'osservazione di esprimere un mio dissenso ciò detto mi auguro che di convegni come questo se ne facciamo sempre meno nell'auspicio che di lavoro precario di lavoro nero ce ne sia sempre meno anche se i criteri di accesso alla professione giornalistica lasciano troppi margini di discrezionalità
E quindi di di incertezza ma che quella fase di incertezza sia quella che tutti abbiamo vissuto della gioia di vedere il proprio nome comparire dell'accettare
L'apprendimento delle regole dalla professione ma non del rimanere ci sono casi in questo come dramma dici soprattutto in età di mezzo quando non sia abbastanza giovani per ricominciare e non sia abbastanza
Cresciuti per poter immaginare un epilogo previdenziale decoroso soprattutto in quella fascia d'età credo che il libro ci offra spunti veramente preoccupante diffusione grazie
Grazie onorevole Gasparri è vero onorevole Gasparri è sempre venuto nostri convegni anche quando abbiamo dovuto bisogno di attaccarlo anche duramente Luís non si è tirato indietro adesso c'è rilanciato alcune palle diciamo così
E non può non spetta a me come dire che usare il suo intervento ma due cose le vorrei dire al ruolo una nel sulla pubblicità e il fatto che la sua riforma abbia con sé non abbia come dire tolto risorse agli editori se volevano prenderne sul mercato per citare ma il problema è che qui in Italia le riforme sono essenzialmente per forme ad alto contenuto politico e non sempre ad alto contenuto diciamo così progettuale di futuro per tutti
è un è una legge che è rimasta una legge Poli a contenuto politico per salvare una una situazione punto che aveva un obiettivo politico da raggiunge nel quale c'era anche l'occupazione ma l'occupazione anche lo fosse il primo e non è stato e non è ancora il primo il primo punto probabilmente il punto è che in quel settore c'è bisogno di capire come altri competitori possono avere accesso a questo mondo
Ed è quello dell'informazione radiotelevisiva per esempio e competere alla pari questo è un problema non ancora risolto e di difficile soluzione ancora oggi mi pare sugli uffici stampa devo fare solo una precisazione perché l'onorevole parlamentare di lungo corso oltre che collega giornalista sa bene che la legge sugli uffici stampa prevede due bis una distinzione specifica quella dei portavoce quelle degli uffici stampa l'addetto stampa deve fare un compito di informazione primaria istituzionali al servizio delle istituzioni
Chi lavora per le staffe evidentemente fa un lavoro da portavoce un lavoro politico sono questioni differenti su questa ancora non ci si intende nonostante la legge abbia chiarito precisamente cosa è la situazione questo è il punto e mi spiace che ancora anche nella politica ci sia questo
Margine di di equivoco sull'abusi nato un'ultima cosa ma non me ne faranno base perché è giusto che ce le diciamo anche per
Per chiarire bene le cose tra l'altro in questo no nel caso suo era era addirittura suo valuta ah sì ecco a chiedo scusa per la nuova ne parla ne parla per le parlate do le parlate poco però scusate noterete facciamo un dibattito però mi pare che questo il punto
è mentre invece il convegno sul precariato su lavoro sui temi della difficoltà delle mancato rigore di dignità del lavoro in tutte le sue espressioni ecco rimane centrale in questa giornata rimane centrale anche quando parliamo dell'accesso perché l'accesso ai miei tempi era
Uno abusiva a Tokio aveva quasi certamente lo sbocco finale dell'ostruzione quindi uno poteva stare anche due-tre anni a fare la Busi fatto perché sapevo o quattro
E poi magari andava a caso oggi invece uno fa l'abusivo ha colpito anche Bergamo hanno alternative di lavoro mio anche in altre professioni pur avendo studiato fa come scuola presule Laure così è questo il grande problema del vostro tempo
Prima di dare la parola onorevole Carra darei la parola ad un altra ad un altro testimone diciamo così non è nel libro ma è nel libro come autrice collettiva diciamo così di un documento di una ricerca importante sul precariato diffuso in una regione marginale se Moretto isolata
Lontana dal continente come amo dire io visto che la mia stessa regione Roberta Moco del Coordinamento precari sardi
Arriva a Herat pazienza che tempo insomma
Poi l'onorevole Carra
Roberta Fini
Tre minuti
Torna tutti Franco mi ha chiamato un po'di sorpresa qua
Quello che che vorrei dire oggi è che
La nostra regione è stata fatto una uno studio sullo stato del precariato giornalisti dei giornalisti
Abbiamo quantificato che più o meno siamo in trecento che che lavoriamo senza tutele contrattuali
Il problema che abbiamo sollevato non senza polemiche in varie varie assemblee è stato quello della del rispetto delle tariffe ovviamente nessuno di noi immagina che
Che le tariffe dell'ordine possano trovare applicazione è un po'polemicamente appunto abbiamo sollevato la questione proprio per
Come una provocazione per vedere insomma se quel tariffario studiato probabilmente in altri tempi anche se viene aggiornato periodicamente
Potesse essere in qualche modo fatto applicare
Oggi siamo qui con un altro collega che viene dalla Sardegna per sì usato
Per trovare insomma a a unire le forze anche se
In Sardegna siamo sempre stati un po'contraria ad annegare la nostra vertenza
In una in una questione che nazionale perché tutti sappiamo che i principi sono condivisibili
è più o meno siamo d'accordo tutti il problema è che i principi poi vanno affrontati sul campo e quindi vanno calati
Nelle nelle realtà concrete quindi anche sulla base delle persone analizzare il mercato editoriale in Sardegna di facile perché anche geograficamente appunto non si ha difficoltà a a a capire quali sono gli spazi e gli sbocchi quello che noi vorremmo fare magari stasera potremo parlarne insieme scambiare fare uno scambio di esperienze e di creare dei dei dei contatti in modo da poterci sentire
Scambiarci proprio o informazioni su come le varie federazioni a livello regionale affrontano il problema
Anche Soru sui limiti Enzo le difficoltà che che le varie federazioni incontrano sul sul gradimento anche che da parte di dei precari cioè nei confronti dell'azione della della Federazione della stampa
Di rimando a farsela grazie
Grazie Roberta
Al delle darei la parola all'onorevole Carra ma se invece può attendere farei fare un'ultima testimonianza Gaffuri d'accordo onorevole non lo so i tempi da non avere Carra
Da fuori sentiamo Gaffuri Alberto Tafuri
è una testimonianza da Como
Perché l'Italia e varia è lunga e lunga sì sì anche sul confine messicano tuttavia i problemi rimangono più snella più o meno gli stessi sindrome dalle ditte lettore vieta a collaborare chi è giornalista professionale
Se uno è e collaboratore autonomo e l'ordine le riconosce il praticantato d'ufficio oppure in qualche altro modo il quale teme da professionista
L'editore lo caccia anche da precario a queste è la veramente una credo una fotografia esatta del disagio grave che c'è
Sì io parto per innanzitutto ringrazio chiaramente per avere invitato come come portavoce di un ristretto comitato di giornalisti professionisti
Lavoriamo da chi da dieci chili a quindici chi l'ha vinta anni addirittura come precari come co.co.co. diciamo insomma la provincia di Como
è il nostro è un gruppo che ha quattro testate fa parte dell'acqua della catena Relais Co di Bergamo quindi stiamo parlando di un gruppo tutto sommato abbastanza florido
Cosa è successo vidi senso di della nostra della mia presenza qui è molto semplice voglia racconta di un piccolo fatto
Per capire come si può sorpassarlo vale a dire arrivi ad inizio anno linci Istituto di previdenza cosa ha fatto ha fatto le sue verifiche le verifiche hanno impiegato una decina di mesi per arrivare conclusione
Dopo settimana scorsa arrivato guardare in azienda i verbali in azienda ha spaventato tutti davvero c'è stato quattro cinque giorni con i colleghi che non sapevano da che parte prendere per che cosa è successo lì in giro ha fatto nient'altro che certificava citazione che era era evidente a tutti vale a dire quaranta non uno quaranta giornalisti come ne insomma
Ecco
Cocaina Milano avrebbero in qualche modo dovuto essere subordinati
Capite bene che giustamente noi di forza contrattuale non abbiamo abbiamo aspettato di capire il CDR cosa volesse fare e praticamente con un documento siamo venuti a conoscenza dei tassi Schettini CDR o meglio che l'azienda aveva voluto fare tramite un documento che è allegata una memoria che porta per lettera
Cosa succede ora visto che il problema sono i collaboratori che fanno i professionisti o che sono professionisti a tutti gli affetti l'azienda ha deciso di inventare un éscamotage Balotelli nelle cooperazione potranno essere fatte d'ora in avanti solamente da pensionato che con tutto il rispetto solo i pensionati oppure da gente che hanno un secondo lavoro o meglio il giornalista deve essere il suo secondo la terapia professoresse qualsiasi altra capiamo bene che in questo modo chiunque al professionista non potranno lavorare la Provincia certo io immagino che nel giro di qualche settimana qualcuno viveva direttore Alberto grazie per il grazie Pisogne vedere il perito e dieci anni lavora adesso
Bloccati ma sempre disporre una prima professione non sa fare l'avvocato e poi si è guadagnate fare il tuo lavoro
Questa è una condizione che appunto accomuna quaranta persone quaranta persone che hanno un vissuto diverso cerchia trenta chi ha quaranta chianche cinquant'anni e che ora si ritroverà probabilmente anche se la comunicazione dovrebbe arrivare penso proprio questo pomeriggio perché c'è una bellissima Assemblea del nostro CDR allargata a tutti i redattori
E quindi da questa io credo che una risposta io poi adesso chiedo chiaramente al sindacato ma chiedo anche gli onorevoli con i presenti perché a un certo punto
Noi siamo pragmatici perché a Milano e da quello della città operosa ed esaurita siamo obbligati a chiedere dei degli interventi fatti chiedo di non fare parole ma di arrivare sostanzialmente a darci una mano io non so bene in che modo però evidentemente il non è il problema non è il contratto ma il rispetto del contratto perché il contatto esiste Linge chiede che se rispettate l'editore non fa nient'altro che scaricare
Le persone che ha secondo col fatto che già esiste sarebbero a posto secondo me il vero problema è questo esprimere appunto di essere sceso qua a Roma
Chiaramente Linate in macchina
Sia servito qualcosa deve dal cosa per me e per i ragazzi ragazzi odio quarant'anni una propria se ne definito né giovane né il ragazzo né giovane giornalista ne aspirante tale o è giornalista quello giovane ragazzo di quarant'anni mi sembra insomma non c'è Palma Danzica e io punto chiedo espellerlo insomma che sindacato dopo averci ospitato faccia effettivamente qualcosa per noi perché insomma rappresentiamo quella fetta di giornalisti che di fatto si è trovato a fare un'altra abbiamo il giro dei però questa è la mia testimonianza io spero che qualcuno raccolga insomma grazie
Speriamo che la venga raccolta di più in maniera diffusa nella città e nella politica e nelle istituzioni dappertutto perché non la stiamo non solo raccogliendo ma cerchiamo di penetrare dentro
Questo tipo di realtà stiamo secondi condivida quali portare avanti i problemi parcelle trovare soluzioni equilibrate nella conciata San nel dialogo e dialogo sociale è diventato il termine europeo che ha un po'
Cancellato quello più nostro di concertazione ma queste il punto solo che per fare queste cose occorre essere in due se non siamo sole grazie la parola onorevole Carra anche lui a un collega come avevano detto ha lavorato a lungo già l'anno nella precede legislatura per la riforma della dalle leggi delle vittorie anche per
Cercare di tessere fili di collegamento di contatto con gli elettori che già durante la prima legislatura non volevano tra negoziare come oggi accade no io ho visto quasi incamminando verso la pensione in PG e quindi dove per me ordine ecco
E Cerri era però lei ha detto ma insomma sto sto una mi la mia più grande ambizione persone
Spero di raggiungere ecco no ecco pensando a quello che non è poi Franco non è la prima volta che c'è diamo per situazioni me sette forse più drammatica gli altri
Io penso alla mia alla mia giovinezza in cui non so vedo anche nelle in questo curioso libro drammatico il libro bianco
Vedo i tempi di di volontariato i tempi di
Di dire ingresso nel
Nella di ingresso nella professione di fede di di iscrizione al prima all'albo voi all'ordine
Ai miei tempi queste giusto dire così
Io ho cominciato come volontario
E sono stato licenziato una prima volta proprio perché una sana
Contestazione sindacale
Aveva
Reso impossibile il volontariato nei giornali
Quindi molti anni fa una una vertenza sindacale creo il problema agli editori i quali furono costretti a dire bravi o non bravi andate dei veri e non dobbiamo mai visto perché da questo momento in poi non possiamo avere volontari perché se no ogni volta che andiamo
In tribunale abbiamo torto noi dobbiamo pagare un sacco di soldi non vi possiamo far praticanti arrivederci e grazie quindi io avevo deciso di non fare più il giornalista perché fu messo alla porta anche se scrivo già in terza pagina
Poi per circostanze positive per me rientrai in questo giornale ma a quel punto contrattualizzato
Quindi fu una lunga storia non credo che sia stata l'unica credo che fosse il il volontariato all'epoca
E poi era più l'abusiva ATO che il volontariato era normale lo è adesso certamente perché perché io in tempi anche qui abbastanza non molti anni fa io sono stato consigliere dell'ordine dei giornalisti mio caro
E ricordo una curiosa stagione nella quale per alcuni
Credo di essere stato quanto duravano i tre anni ecco per tre anni abbiamo discusso sulla possibilità o meno di iscrivere all'ordine dei giornalisti i
Tele fotoreporter
Sembra una cosa strana ma era così c'era un signore che sia Mauro milioni o quando lo vedono soluto vi abbraccio sempre che è stato sono stato sono stato io a a creare quel caso per questo lo milioni che era il leader dei dei tele foto del dei tele reporter
RAI
Erano anni che aspettava e li devo dire l'ordine faceva un un altro che un muro di gomma una resistenza incredibile all'ingresso dei tele le porte
Non so come credo in maniera abbastanza abbastanza abile all'epoca riuscì a superare questa questa resistenza che durava da anni e così groviglio ogni e tutti i suoi colleghi entrarono nell'ordine dei giornalisti
Il giorno dopo mi venne anche mente però che forse la facilità d'ingresso in ordine ai giornalisti sarebbero tutte in una questione per tutti i giornalisti
Ora non voglio dire che forse sono stato anche da un certo punto fissa cattivo cattivo profeta ma e così cioè certamente qualcosa non ha funzionato e secondo me non ha funzionato anche da parte del sindacato
Perché se noi che dei dissidi se noi siamo qui ormai da tanto tempo ogni volta chiamare se
Politici non politici uomini di governo uomini dico insomma qualcosa creare e sempre rimanendo sul su una linea che non va né avanti né dietro
E io ho l'impressione che ci sia stata e anzi ne sono sicuro per alcun per una lunga stagione che ormai è finita per fortuna mi pare una grande distrazione da parte del perché dal momento in cui si è deciso che nell'ordine doveva esserci una un ingresso diciamo così in ma una liberalizzazione il più possibile fare entrare tutto quel tutti quelli che avevano diritto a farlo
E poi io i mezzi e poi e poi i una distrazione da parte anche della magistratura in fin dei conti listelli chi chi va a vedere chi c'è nelle redazioni
Ricordo che era impossibile filmare un articolo si è impossibile dare dare segno di sé no al mondo in altre epoche ecco quando tutto questo è diventato una distrazione collettiva e quando tutto questo ha creato degli dei dei problemi strutturali come vengono definiti adesso è difficile e difficile riprendere il filo del discorso
Secondo me il fatto positivo che dobbiamo il medico per lo meno il fatto sul quale dovremmo attestarci sarebbe quello di quello di dire adesso
Troviamo una soluzione strutturale cioè troviamo una soluzione che vada bene anche per il futuro
Perché io non credo che possono essere anche in questa circostanza create delle delle condizioni delle soluzioni di emergenza sull'emergenza ormai lo sapete meglio di me
Il
La novità tecnologiche tale che tornare indietro pensare che si possa tornare indietro pensare che i venti mila precari cioè
Pensare di di assorbirli così con un colpo di di bacchetta magica no non è possibile pensare che la RAI
In cui leggo una citazione una citazione di uno dei dei degli ex direttori generali della RAI ma credo che l'attuale di libera stessa cosa in cui il precariato è strutturale vogliamo dire che un precariato strutturale non risolviamo con con che cosa cambiando più con aumentando un'altra azienda una RAI per una dai legali oltre la RAI il normale
Allora
Io mi accontenterei di questo mi accontenterei che a questo punto si processi et effettivamente una alcune cose molto
Se vogliamo molto banali tavolo innanzitutto
Chiudere il contratto di lavoro
Banale sì perché perché
Perché perché quello comincia a essere un punto comincia a essere un punto di di certezze in una situazione che è incerta e precaria tutta quanta non c'è un precariato contro una normalità c'è un assoluto precariato
La prima cosa quindi
Stiamo al presente la chiamiamole alla Camera il collega deputato Bertinotti
Ma
Poi forse
Forse sbaglierò
Vado vado rapidamente alla conclusione come si fa in questi casi perché il l'ingresso di Bertinotti ha dato a questa Assemblea quel quel po'di ufficialità in altri momenti non sarebbe stato così ma adesso invece dall'addirittura istituzionalizza questa Assemblea
Ma è giusto che sia così io credo che la chiusura quando sarà ma dobbiamo fare tutti gli sforzi cui sul serio per chiudere questo contratto
E poi vedete
Tra una volta tanto se ci mettiamo in testa che e
Difficilmente risolvibile in un batter d'occhio il problema del precariato
Possiamo tutti i guanti pensare a qualcosa di più ambizioso di più importante
E cioè che intorno e alla chiusura del contratto di lavoro dei giornalisti
E nella previsione Levi del della ripresa tu l'hai detto più volte io ti prendo su noi prendiamo sul serio del
Della legge sull'editoria che non deve essere una legge con un'altra è una legge di svolta e una legge che chi chi li intercetta un momento storico per le informazioni in questo Paese e anzi non soltanto in questo Paese
Non può essere la legge che che immaginavamo cinque anni fa soltanto questa è la legge che alla vigilia della fine della dell'impero della carta stampata e dell'informazione e libera dovunque
Un è una legge vocale
Una legge sulla quale sulla quale non bastano alcuni articoli in fila cominciando da quello di internet che già significa moltissimo e che nella prima stesura l'altra legislatura fu tutto subito stralciare perché nessuno sa dire che cosa significasse
Articolo due internet diceva che significa beh vediamo poi ci sarebbe
Stralciato numero due allora se si pensa che soltanto quello è un fatto così del così di di di di di importanza capitale ecco intorno alla legge sull'editoria
Paulo di un vorrei la tua attenzione che Visco e tu Paolo scusare Paolo Nanami atti voglio dire ho finito ma voglio soltanto tu cerchi di capire con la dura
Ecco con la sua sensibilità per Monti del meglio o peggio
Barriti iscritta riscritta ridefinita la figura professionale del giornalista e lo fa di professione dell'uovo che ha scelto la sua vita come giornalista
Che sceglie di vivere professionalmente la informazione
Questo non è più possibile non è ancora stiamo parlando qui c'è un uno come me che può raccontare punto delle delle quaranta mila lire che giravano in una busta quando ha cominciato ogni tanto
A lavorare come come come volontario punto come abusivo in un giornale
Però poi si avvia però o o c'erano i giornali e non c'era altro fare un po'di televisione si cela insomma però io non ero lottizzato all'epoca in uso nelle sue luglio mille
E beh e quindi Mondovì televisione beh ma io allora
Abbiamo una figura professionale che e
Non richiede è un'altra cosa rispetto a quella del precariato che non ha sarebbe dire la nuova figura professionale del giornalista italiano
Cioè io assumerei quella del precariato come una nuova come il il giornalista di Oggi il giovane giornalista che cosa esso non precario perché sono il precario figlio mio ma siccome io non c'è per fortuna non non messo al mondo uno che sta per andare in una relazione
Allora direi siccome in un in un in un film misure obliterati prendiamo il precariato come o come parametro da cui partire per la nuova figura professionale da conto da a cui pensare e culturalmente
E
Socialmente e contrattualmente
Se non partiamo da questa figura nuova e drammatica naturalmente ma non è che poi gli altri siano tutto tutto sommato sono delle passeggiate anche il giornalista di dell'epoca anche anche io vede trent'anni fa era un disgraziato che cerca di fare il giornalista insomma
Eravamo di meno il tram era più ristretto era era un dramma in una camera era un dramma da camera era Ibsen qui invece sta diventare qui e Brecht e più il più grande
Allora aggiorniamo su questo se non ragioniamo sulla nuova figura del giornalista
Nell'epoca della nuova informazione credo che veramente tutto quello che ci diciamo eppure emergenza pura puro tampone che serve che serve una con qualche mese e tra parentesi e qui posso dire felici scultura
Il fatto che il contratto
Disgraziatamente per noi si è aperto da due anni almeno una cosa positiva ce la che siamo costretti a riguardare di vedere una volta chiuso e non voglio dire che lo abbiamo lasciato aperto per altri motivi
Ma a vedere se da questa dal dal precariato si passi a una idea diversa di chi ha scelto questa come professione per tutta la vita
Grazie
Grazie onorevole c'hai dato un contributo che appartiene anche alla storia della nostra categoria dolce delle esperienze come tu sai ci sono due terreni oggi per noi molto importanti una il contratto
è il contratto ha una ha una scadenza dei termini a delle cose che devono essere fatte nei tempi in cui e viene a una va a scadenza del contratto c'è poi il bisogno di guardare tutto il nuovo che è cresciuto che ha maturato
è la prospettiva anche di nuove figure di nuova espressione della informazione in varie forme informe diverso su questo occorre lavorare per lavorare occorre essere in due o forse anche in tre
Noi parte sociale del lavoro e vittorie parte sociale imprenditoriale le istituzioni per quanto mi riguarda perché il futuro si può e si deve disegnare insieme su una materia tanto delicata come quella che appartiene al regolamentazione Del Bene informazione perché l'autonomia poi sia il il principio da salvaguardare sempre in qualunque posizione Dweezil venga trovare ad operare anche se fosse quella del nuovo precario che non può essere però la figura del precario quella del giornalista suddetto e questo credo condivide anche tu per fare questo però dobbiamo fare un ragionamento molto molto forte
Molto molto forte su cui occorrerebbe un impegno serio e severo soprattutto degli elettori perché oggi grandi vettori se legge questo libro A pagina
Sessantasei trovi qualcosa di veramente drammatico di un grande editore che fa lettere di assunzioni a tempo determinato e non indeterminato
Che applica il contratto così come nei minimi tariffari e poi dice per tutto quello che riguarda le prestazioni supplementari notturno festivo e ebbe molti testata qui c'è il nuovo che spettano duecento euro al mese a prendere o lasciare se poi lady il direttore decide può anche ritenere che la sede lavoro che dobbiamo assegnato non sia quelle ti può cambiare che trasferisce con tutto quello che riguarda comporta per te per la tua famiglia per e tutta e così via senza nessun diritto senza nessun'altra rivendicazione questa non può essere la nuova figura
Allora se quella è la figura deve determinare la mobilità la capacità di essere innovativi di essere multimediale credo si possa ragionare però a tutto questo ancora dare contenuti garanzie autonomia e diritti
Chiedo scusa perché non vorrei fare a anche una parola al segretario perché l'hai chiamato direttamente in causa prima di dare la parola una norma la coso come si usa dire nella rispose lei Enzo senso l'Inter ho interloquito su questa Kuso con il presidente della Camera
Non ho mai marce ma perché diffuso dal Presidente della Camera che ringrazio veramente ritornare grande cordialità
Volevo soltanto aggiungere alle cose che diceva Franco che evidentemente il confronto Alberto che la discussione chiaramente sarà una discussione serena
Come dire non solo con i nostri editori ma anche evidentemente con tutte le istituzioni
Sottolineo che i nuovi modelli di giornalismo devono essere regolati
Questo non significa che noi dobbiamo abbattere le compri sta contrattuali io so che Enzo Carra questo non voleva dirlo noi difendiamo le regole contrattuali e accanto le regole contrattuali per i giornalisti dipendenti definiamo regole minime di comportamento per chi un rapporto di lavoro dipendente non accipicchia subordinato per chi è precario
Questo è il quadro e su questo su su ci siamo già sentiti con Enzo siamo totalmente d'accordo prego Franco scusa
Prima di dare un sopruso che però lei via Maristella Baggio Rini con la quale chiudiamo diciamo le testimonianze della mattinata e poi con con faccia avviamo verso la conclusione anche della giornata
Buongiorno benvenuti sono contenta di poter parlare di fronte al presidente della Camera perché la storia che prova a raccontare io oggi
E la storia mia personale la trovate a pagina centoventuno di questo volumetto ma è anche una storia
Molto legata alla libertà di stampa come commentavamo poco fa con una collega in platea
I Berta di stampa che diventa modello fondamentale di riferimento per un territorio che in una città come Taranto ecco io sono arrivata presidente questa mattina direttamente da Taranto
Comune è dissestato della Puglia con cita dichiarata dissestata la storia può sembrare completamente avulsa dalla dalla da quello che io racconto in questo libro ma pensandoci bene non lo è perché dicevo mi chiamo Maristella fagiolini ho scritto per essere
Più celere e chiamo Maristella Maggiolini la mia storia una delle tante e mi rendo conto che quella la mia storia questa mattina qui non fa notizia a Taranto non fa notizia per niente
Sono una giornalista almeno è quello che dice la mia tessera dell'ordine anche senza contratto senza ferie senza malattia e Contri con contributi auto versati sottratti al tenore di una vita degna prova a resistere
La mia storia è raccontata in una di quelle pagine dicevamo
Ed è una storia tra le tante che prova a raccontare tra lirica e quello che sinora mi è stato impossibile raccontare il paradosso di un emergenza chi si ciba a dispetto di giornate come oggi e di tutte le riunioni sul precariato
Della mia più con della più completa indifferenza da parte di molti anche purtroppo del mondo politico
Il mio racconto che spero leggerete poi non ha nulla di originale tranne forse una citazione dialettale che lo prova a tradurre perché lui è un intercalare tipico della mia zona
A Taranto quando si prova a cambiare qualcosa per il bene e non ci si riesce si dice ve lo dico proprio così come come lo diciamo noi a Taranto ma vista fugata naja Amma vale a dire chicca aspira me l'ha fatta a fare vi dico perché perché ormai molti anni fa ingaggiato una lotta difficile
Che andava ben oltre la mia personale posizione la mia personale carriera
Ho provato a dire che era possibile denunciare le condizioni di lavoro asservite al caporalato nelle campagne della mia regione della Puglia che era possibile denunciare anche l'insicurezza
In cui erano costretti ad operare i lavoratori delle imprese di subappalto al servizio della grande impresa Italsider il va ora ma che poteva essere possibile anche denunciare il caporalato intellettuale il reclutamento selvaggio nelle redazioni dei giornali e delle tv locali
Senza andare per le lunghe io sono contenta oggi di poter ritrovare qui un collega che quella nel lontano mille novecentonovantacinque zincate no commette Angelelli della televisione studio cento TV
Però dicevo senza andare per le lunghe quella battaglia condotta da dieci giornalisti cinque operatori di ripresa e centri specializzati di ripresa non l'abbiamo persa siamo finiti di colpo siamo diventati precari atti
Siamo diventati precari scusa
Tanto che non sfuggiamo alla regola ferrea alla legge crudele dei media perché il mio mondo non è precario soltanto perché non vengo adeguatamente pagata o perché per me permettermi una malattia è un lusso
E precario soprattutto perché frigna marginalizzato criminalizzato perché chiedevo diritti mobilizzato infine fatta sentire precaria perché guardate io non mi sento precaria anche adesso
E ancora lì con la sua tv circondato da altri piccoli padroncini e caporali reclutatori e il suo nome lo leggerete lo potete leggere la mia storia ripeto a pagina centoventuno
Questi signori sono ancora lì anche grazie alla complicità di molti
Organi di controllo che avrebbero dovuto verificare se quell'emittente aveva giornalisti assunti
Garanti che avrebbero dovuto verificare da dove venivano i soldi giudici che avrebbero dovuto trovare quanto meno sospetto lo svuotamento di una società a pochi mesi dalla bancarotta fraudolenta
Ingredienti per uno scadono insomma c'erano tutti ma sapete perché non è successo niente lo dico di fronte ai reni ai rappresentanti di partito ai rappresentanti ai colleghi giornalisti non è successo niente Pinocchio vivo in una palude
Taranto una palude e uno stagno
E questo stadio purtroppo non fare ispirati a nessuno anche l'emergenza all'emergenza in cui viviamo noi in una città senza sbocco per nessuno io sono una precaria tra le tante a Taranto
Non esce da nessuna parte che ringrazio questo punto la Federazione della stampa limita questa importante
Opportunità
La seconda ragione dicevo è anche un'altra ben più importante collegata al problema della libertà di stampa la fabbrica in cui io lavoravo non vendeva bottoni né tanto meno acciaio vendeva immagine
La stessa che ha consentito in tutti questi anni e sindaci amministratori e politici di ogni schieramento insieme al clientelismo esercitato con appalti truccati ed inchieste di questi giorni di ingrassare il proprio consenso il proprio bacino elettorale
Se fossi stato un operaio in quella famosa fabbrica di bottoni avrei avuto quanto meno una solidarietà formale invece vi assicuro sono pochissimi quelli che si son fatti sentire concretamente in quei terribili giorni e ancora oggi io e i miei amici colleghi
Depurati perché avevamo chiesto uno stipendio dentro il giorno di riposo assistiamo inermi alla sfilata di buoni propositi sermoni e comizi in quella tv troppo propedeutiche funzionale al potere per poter essere soltanto messa in discussione
Nessuno prima rinuncia a quella ribalta nessuno è disposto ad inimicarsi il direttore o l'editore di quella tv neanche i giornalisti di blasone permettetemi di dirlo anche qualcuno iscritto al sindacato
E denunciato una buona donna dose di umanissimo narcisismo quindi io non mi sento precaria se continuiamo andare avanti così saranno politici istituzioni Stato magistratura e forze anche noi iscritti all'ordine e all'Associazione della Stampa compresa la nostra democrazia tessere precarie grazie
Grazie Maristella
La parola adesso il sottosegretario all'editoria Ricardo Franco Levi non so se vuol stare lì o al tavolo come desidera socio
Signor presidente della Camera Caro Presidente caro Segretario della Federazione nazionale della stampa
Cari giornalisti care giornaliste cari amici
Il titolo che avete scelto per la giornata di oggi
No al precariato e no al lavoro nero induce a guardare
Al panorama largo della Società italiana dei problemi che abbiamo di fronte
Perché questo noi precariato no al lavoro nero
Un
è un invito è uno stimolo e un impegno che può valere per tutta la società italiana non solo per il mondo del giornalismo
Per cui mi consentirete mi perdonerete se all'Argot all'inizio il ragionamento
Alla sfida che ci sta di fronte per il paese tutto intero
Noi dobbiamo lo sappiamo
Da rimettere la nostra Italia su un percorso di sviluppo più forte ne abbiamo bisogno per ridare una prospettiva di benessere una prospettiva di sicurezza una prospettiva di lavoro a tutta intera la nostra società
Ai giovani che si affaccia al mondo del lavoro con così tanta difficoltà oggi a coloro che ci stanno dentro a coloro che ne sono usciti oggi mettere una società come quella italiana su un percorso più alto di sviluppo su un percorso di crescita più alto vuol dire fare i conti con una realtà del mondo di oggi è profondamente cambiato
Sono parole che conosciamo tutti globalizzazione apertura dei mercati nel realtà in Italia ancora non abbiamo sino in fondo
Compreso la lezione
Di ciò che la rivoluzione nel mondo delle produzioni nel mondo delle tecnologie nel mondo della trasmissione delle informazioni nel mondo
Della nuova mobilità degli uomini e delle donne abbia comportato stia comportando
Dobbiamo portare e riportare l'Italia
Sul frontiere più innovativa del mondo dell'economia e il mondo della produzione per consentirci di avere un percorso di sviluppo all'altezza delle nostre necessità ma la dimensione economica non può essere l'unica dimensione che caratterizza il nostro sviluppo
Uno sviluppo non può essere accettabile
Troppe volte diciamo le usiamo la parola sostenibile
Non può essere nemmeno umano se non ha una dimensione altrettanto forte nel campo sociale
Perché l'una cosa si tiene all'altra alla nostra Costituzione
Sci dice che abbiamo una Repubblica fondata sul lavoro questo vuol dire una Repubblica che riconosce la dignità del lavoro
Ebbene sviluppo non ci può essere se una singola persona non ha contemporaneamente
Il diritto
Ad essere
Affermata ed esprimere le proprie potenzialità nel campo dell'economia ma contemporaneamente non a tutti i suoi
Diritti sociali riconosciuti
Le storie che abbiamo sentito oggi che voi avete raccontato nel libro sono storie che si riferiscono al mondo della stampa ma si possono riferire
Ben più in largo a tutto il mondo della nostra Società italiana
Da ultimo uno sviluppo non può essere sviluppo vero se non c'è alcuna componente forte politica
Le capacità di espressione di sé medesimo di una persona
Si tengono tutte insieme c'è il comparto economico c'è l'elemento sociale e c'è l'elemento della politica
Siamo in una società che chiede una forte partecipazione politica e noi a questa domanda forti dobbiamo dare rispose no il nostro sviluppo non potrà essere uno sviluppo solido se non potrà essere composto e non potrà essere compreso in queste diverse dimensioni che tutte insieme si tengono l'una all'altra la dimensione del sociale la dimensione dell'economico la dimensione del politico questo vale la traduzione molto semplice
Anche per il nostro mondo della stampa e dell'editoria la stampa come pochi altri settori si trova alle frontiere dell'innovazione tecnologica una frontiera
Che si sposta giorno dopo giorno più avanti crediamo d'averla afferrata crediamo doverla compresa e già è sfuggita
In avanti
Era avevamo appena iniziato abituarci
A internet a Google a tutte le nuove espressioni dell'intelligenza umana perché alla fine non sono altre che traduzioni dell'intelligenza umana e già scopriamo che si aprono mondi nuovi mondi ai quali il confine stesso tracciato è stampato non lo è tende a svanire in cui il concetto di diritto d'autore tende a cambiare in cui il diritto alla proprietà intellettuale si scontra con il diritto all'accesso alle fonti dell'informazione e del sapere per cui abbiamo parole nuove che si accompagnano a quelle già più vecchie copywriter che s'accompagna copyleft abbiamo dei mondi nuovi che ci si aprono in nessun altro campo questo è vero quanto
L'editoria
Nel contempo per cui abbiamo bisogno di una di un mondo dell'editoria che sappia far fronte a questa realtà non basta immaginare di soccorre un'editoria che fatica di fronte al nuovo dobbiamo aiutare l'editoria a vivere nel nuovo che c'è e a sfruttarlo per creare nuovo sapere nuovo benessere nuove opportunità di lavoro e di vita
Ma c'è ancora dimensione sociale altrettanto forte il precariato che è così presente
Nell'economia nella società italiana lo è ancor di più nel mondo dell'editoria per non parlare infine dell'elemento della democrazia e della politica di cui l'editoriale parte essenziale
In una forma
Che chiede non soltanto di salvare il numero delle voci oggi presenti nel mercato ma impone anche riflessioni diverse innovative non facili sul la cambiare dei messaggi
Di informazione sui cambiare dei mezzi che trasferiscono informazione la tendenza che voi stessi avete denunciato e di cui abbiamo sentito così tante testimonianze oggi
A prodotti giornalistici più poveri sono l'altra faccia
Di una informazione che diventa più ricca perché si trasforma e si traduce e veicola attraverso così tanti strumenti diversi è difficile dire oggi che viviamo in un mondo di minori informazione ma rischiamo di vivere in un mondo di informazione meno ricca in un'informazione più appiattita spesso in un'informazione più istantanea con tutti i rischi e i problemi che questo va il caso dell'altro giorno che abbiamo visto
Le denuncia via telefonino delle violenze su minori agghiaccianti da un lato per il fatto in sé che portavano di un orrendo decadimento della civiltà
E del senso del giusto
E del decoro né i nostri bambini dei nostri ragazzi preoccupante per quello che a di riflessi di trasmissione di modelli di questo genere
Ma nel contempo anche consolante perché è stato attraverso la diffusione di queste informazioni
Che contromisure
Sono state prese per cui è una realtà più complessa di fronte alla quale non ci possiamo accontentare di risposte facili così come non ci possiamo accontentare di risposte facili e di ricette facili quando si viene a un tentativo che adesso il ritratto di riordinamento del settore dell'editoria sono d'accordo con Enzo Carra quando dice
Attenti che scusate non rifare fare la legge dell'editoria perché in realtà una legge organica l'editoria non l'abbiamo mai avuto in questo Paese per cui siamo di fronte ha un tentativo che non è mai stato fatto prima non è semplicemente una questione di revisione di una legge organica un poco
Coperta dalla polvere degli anni che sono passati si tratta di mettere ordine in un settore che è stato regolato per decenni in modo improvvisato e quasi sempre in risposta a delle emergenze che chiedevano
Soluzioni
è vero una legge di questo genere non può essere improvvisata
è per questo che io al Parlamento alla Camera al Senato
Di fronte ai quali ho avuto il privilegio di potere
Portare la mia opinione in audizioni che la Commissione cultura della Camera e la Commissione per gli affari costituzionali del Senato mi hanno chiesto di rendere tutto il privilegio di potere
Rendere per questo di fronte alla Camera Senato o raccontato
Un progetto di un percorso di ascoltare la società e nel mondo dell'editoria che avrà un suo traguardo legislativo lungo un percorso che vorrei ora ripetere in modo impegnativo noi abbiamo in animo
Io ho in animo come responsabile dell'editoria all'interno del governo di portare entro la prossima primavera
Se possibile prima ma il lavoro è grande impegnativo un disegno di legge con una proposta di riforma organica del settore dell'editoria abbiamo per questo costituito una commissione di Esperti
Economisti Esperti di editoria dei vari settori dell'editoria dalla vecchia alla nuova editoria dall'editoria libraria a quella giornalistica quella stampata
Giuristi specialisti in diritto amministrativo in diritto commerciale in diritto penale anche perché ci sono tutti i problemi delle responsabilità
Con questi coordinati da una persona di straordinaria qualità
E di straordinaria saggezza perché credo che ci voglia saggezza e buonsenso nell'affrontare temi di questo genere come Enzo Cheli è stato presidente della Comit dell'Autorità garante per le telecomunicazioni abbiamo
Tracciato lo scheletro di un della riforma dell'editoria in capitoli successivi che abbiamo l'ambizione possano affrontare tutti i temi che abbiamo sul tappeto i temi perché questo è il primo della definizione dell'impresa giornalistica
E qui ovviamente
La parola ritorna al tema del contratto che non può di certo essere definito per legge nei suoi dettagli ma il cui posto deve essere previsto dalla legge perché non ci può essere una sana organizzazione del lavoro senza un contratto che lo disciplini e senza un diritto alla contrattazione e all'ascolto reciproco delle due dunque si parte dall'impresa impresa giornalistica in tutte le sue sfaccettature
Si va al prodotto
Che è molto cambiato dobbiamo ridefinire cosa il giornale cos'è un giornale su carta stampata così a un giornale
Radiofonico così a un giornale in Rete cosa sono i giornali gratuiti cosa sono le rassegne stampa cosa sono gli uffici stampa
è molto complessa
Cosenza cos'è poi ci sarà il terzo capitolo il mercato il mercato dei giornali in me la pubblicità i rapporti tra pubblicità
E diffusione dei giornali la distribuzione le regole dell'Antitrust come e quali regole debbono valere rispettivamente nel mondo dell'editoria crea a fianco il mondo della televisione che si sta cercando di regolare in modo nuovo e poco aperto al futuro in questo momento e poi il mondo delle provvidenze perché il pubblico badate non solo in Italia
Quando si fa la facile demagogia di dire ama in Italia i giornali di partito
Prendono quattrini pubblici ai giornali prendono quattrini pubblici guardate che questo è la norma in tutta Europa
Questo fa parte di quell'elemento comune della civiltà europea che noi color cuoio rivendichiamo come un tratto distintivo di un modo di sentirci europei e di organizzare la Società europea
Un supporto pubblico che in Europa varia nelle sue traduzioni in modo molto ampio si vada col dagli paesi che hanno questo supporto abolendo l'IVA sui giornali ad altri come l'Italia che hanno interventi più diretti ma al sostegno all'editoria quotidiana
C'è dappertutto
Per cui a questo dovremo guardare conterrà un'ambizione nuova e che non ho alcuna difficoltà a confessare e anzi a rivendicare e a dire con chiarezza
Noi non ci possiamo accontentare di provvidenze pubbliche che abbiano il solo scopo di alleviare le sofferenze giusto Ettore il seria difficoltà strutturale
Fare respirazione bocca a bocca a un settore che ha problemi di sopravvivenza non è ciocche le provvidenze pubbliche possono limitarsi a fare
Lo Stato la Repubblica nel momento in cui si assume la responsabilità pubblica di guardare al settore dell'editoria come al settore che merita sostegno per il ruolo economico e per il ruolo civile che esso gioca nella democrazia italiana ha il dovere di considerare le provvidenze pubbliche come uno strumento essenziale per attrezzare il settore dell'editoria a far fronte alle nuove sfide che su superava di fronte per cui sarà in questa prospettiva che noi nella legge dovremo guardare le provvidenze pur con un ultimo capitolo che non ci nascondere ma dall'affrontare che sarà quello delle nuove responsabilità dell'attività editoriale
E qui ovviamente la palla ritorna anche nel campo dell'ordine dei giornalisti perché l'attività giornalistica a responsabilità pubbliche importanti non solo per quel l'importantissimo contributo all'informazione di ogni cittadino all'essere cittadino di ogni uomo e donna italiano che l'informazione gioca
Ma ha
La responsabilità che ha nei confronti dei diritti delle persone la possibilità di ledere diritti costituiti il diritto all'intimità sono tutti temi che vanno affrontati affronteremo questi temi
Il coordinamento
In modo
Consensuale e coordinato e collaborativo con tutte le altre autorità di governo abbiamo coinvolto io ho coinvolto in questo lavoro tutti gli altri dicasteri che hanno responsabilità specifica che vengono a giocare perché non è un tentativo né un gioco irresponsabile dell'allargare i confini della responsabilità di un dipartimento mai cercare anzi di portare al lavoro e a fare gioco di squadra tutti coloro dal ministero della giustizia al ministero del lavoro nel ministero delle Telecomunicazioni che hanno responsabilità in questo settore
Coinvolti saranno come ovvio le autorità indipendenti l'autoritaria
Dell'Antitrust per ciò che riguarda il le regole del monopolio l'Autorità della privacy l'autorità delle telecomunicazioni è un lavoro ampio e importante abbiamo già lavorato
L'indice lo schema di queste di Torino di questa riforma lo stiamo traducendo e voglio raccontarvi il metodo di lavoro che abbiamo adottato lo stiamo traducendo in un questionario ogni capitolo ogni voce di capitolo l'abbiamo tradotto in un questionario che invieremo nei prossimi giorni sicuramente prima di Natale a tutte le associazioni organizzazioni
Istituzioni rappresentative del settore dell'editoria ovviamente alle femmine seri ovviamente alla Fieg a ai allettante altre
Associazioni che raccolgono
Giornalisti ed editori del mondo dell'editoria alloro a voi chiederemo di risponderci in modo puntuale impegnativo sui temi su cui ritenete
Di a vere proposte specifiche da fare di chiedere eventualmente di completare l'elenco di domande che noi avremmo fatto se riterrete sarete giunti alla conclusione che manchino degli elementi importanti dopo Natale con un calendario che cercheremo di affrontare i più presto possibile
Vareremo una serie di audizioni con tutti gli attori organizzati del settore dell'editoria a partire dalle risposte che ci avrebbe dato sulla base di questo è sempre tenendo informate le commissioni di Camera e Senato che sono i nostri interlocutori istituzionali e che terremo informati man mano che procederà il lavoro
Con questo lavoro contiamo di arrivare a predisporre un disegno di legge entro la prossima primavera
Con l'ambizione che a quel punto possa essere un disegno di legge che nasce da una consultazione ampia forte e che a quel punto abbia anche una larga condivisione
Ci assumeremo le nostre responsabilità
Una operazione di ascolto larga come quella che stiamo lanciando non vuol dire che potremmo dire di sì a tutti
Dovremmo valutare le compatibilità
Non solo compatibilità con la finanza pubblica ma più in profondo le compatibilità con le sfide che abbiamo di fronte coi vari diritti che possono essere anche in conflitto gli uni con gli altri
E ci prenderemo la responsabilità di una proposta il Governo farà la propria proposta con un disegno di legge nella prossima primavera ma solo dopo avere ascoltato in profondità tutti gli operatori del settore in tutto questo va da sé che continueremo a premere
Suo editori e giornalisti e in questo caso di lentamente più sugli editori perché giornalistici hanno già dato una risposta
Perché si dia avvio alla ripresa del dialogo per il contratto di lavoro che è una parte ovviamente indispensabile di questo
Con il ministro Damiano
Nei prossimi giorni anche inviteremo editori giornalisti a un incontro per illustrargli ciò che il Governo ha in tema
Ha in mente gli animi
Progetto in procinto di elaborare in tema di ammortizzatori sociali di mercato del lavoro perché c'è tanto del mondo dell'editoria che accomuni al resto del della società italiana e non si può sempre immaginare che l'editoria abbia regole a se stanti così ad esempio ho detto e confermo agli editori che tante delle regole di sostegno all'innovazione non vedo perché debbano essere regole speciali dell'editoria e non debbano essere semplicemente invece essere l'apertura delle porte degli strumenti ordinari di sostegno all'innovazione alle imprese dell'editoria che sin d'ora ne sono state escluse
Ma vi ripeto è un operazione complessa
Forse perché non avevamo spiegato bene la complessità è l'ambizione di questo lavoro
Dal Parlamento c'è arrivata qualche sollecitazione a fare
Talmente in fretta nel presentare il disegno di legge perché andava contro alla complessità dell'opera che abbiamo di fronte faremo di tutto per essere rapidi ma
Dieci quindici giorni di lavoro non ci basteranno io credo che avere fissato un tempo circoscritto alla prossima primavera sia sensato
Una piccola risposta la debbo a tutti coloro che oggi qui ci hanno parlato del bollino blu
E dell'invito a sospendere alla distribuzione delle provvidenze pubbliche all'impresa che che
Non rispettano i criteri minimi di dignità del lavoro lasciatemi metterlo in questo termine è molto semplice
Io ho profonda simpatia
Nel senso vero per queste posizioni e cercheremo di tradurle in elementi di legge nella nostra proposta che presenteremo al Senato
Vorrei dire però che noi abbiamo la responsabilità di amministrare denari dello Stato i denari dello Stato si amministrano sulla base di leggi che si fanno rispettare e che si rispetta le provvidenze dell'editoria oggi sono legate al rispetto da parte degli editori
Dei loro obblighi contributivi
E a questi che ci dobbiamo attenere
E quando ci sono in prese che
Vi erano e Lin pidgin questo sa assistere quotidianamente anzi annualmente nelle riunioni che noi abbiamo nelle quali deliberiamo la distribuzione delle provvidenze quando ci sono casi di questo genere le provvidenze vengono sospese al di là di questo in questo momento non si può andare e non si deve andare perché così prescrive la legge
Nel preparare il nuovo disegno di legge vedremo
A quali
Obblighi si può vincolare la distribuzione delle provvidenze pubbliche sapendolo ripeto che le provvidenze pubbliche debbono essere e sono una leva
Che lo Stato ha per aiutare lo sviluppo dell'editoria che deve essere uno sviluppo rispettoso della dignità del lavoro della dignità dell'uomo e della grande responsabilità che l'informazione nella nostra società
Grazie sottosegretario che con le sue parole ci ha confortato i su un impegno di responsabilità che il sindacato dei giallisti porta avanti da da sempre direi
Un impegno e responsabilità che un impegno di autonomia con impegno anche quell'ente proprio per il dialogo sociale per la soluzione armoniosa
Dei problemi mettendo a confronto diverse soluzione sul tappeto dalle diverse aspettative delle categorie anche dalla nostra controparte
Con la quale appunto vorremmo proprio dialogare per cooperare
Vi devo dare ancora una comunicazione alla Confederazione unitaria di base ci manda la sua solidarietà
E il suo apprezzamento per l'iniziativa odierna nella convinzione che il sito lavoro di analisi e denuncia dei fenomeni di precarizzazione sia imprescindibile per poter contrastare lo sfruttamento e la perdono e dei diritti dei lavoratori
Devo ancora ringraziare il collega Santelli che ha curato il libro bianco sul lavoro nero devo ringraziare l'Università di Cassino ha facoltà di scienze della comunicazione il suo pro rettore professor Punzo Hariri e sociologo professor Battistin ricercatori Anselmi per la pre illustrazione della estratto di una ricerca sull'abusiva atto il precariato giornalistico una ricerca più vasta che presenteremo nella sua interezza prossimamente
E prima di dare la parola al presidente della Camera solo due brevissime considerazioni mi pare sia molto chiaro
Che stamattina emersa da questa giornata una impegno forte della categoria ma non solo anche del di ad di una parte consistente dalla politica
Delle istituzione che ascolteremmo adesso nella massimamente nella persona del presidente della Camera a proposito della significato del lavoro dei giornalisti nel Paese oggi nella fatto per un'informazione che sia libera onesta un'informazione che presuppone però una leale riconoscevano creare riconoscimento del valore del dignità del lavoro dei giornalisti in termini morali e materiali presa della camma nel luglio scorso
Per primo civica ricordo al Paese con voce alta e ferma dal lo scranno della terza carica dello Stato
Che condizione di civiltà il contratto di lavoro dei giornalisti ed è condizione di civiltà per tutti riconoscere onestamente i diritti dei lavoratori così come la Costituzione
Prescrive fondata sul lavoro come avete detto fondato sulla giustizia sociale
Quella che noi stiamo portando avanti in queste giornate in questi mesi AMD inventati ormai quasi anni per da quando il contratto scaduto son passate si centocinquantuno giorni
Una battaglia di legalità
Una battaglia di legalità a fronte di un'iniziativa della controparte che vuol negare ai giornalisti non la potenza i giuristi non cerca la potenza ma vuole giorno listi sudditi e impotenti una condizione che offende la categoria ma che credo che offenda
Il sistema delle Autonomie del nostro Paese che presiede alla buona salute della nostra democrazia
Ci vogliono impotenti e suddetti noia questo ci liberiamo e nello stesso tempo con grande forza e con grande coerenza con le voci di libertà e di cooperazione sociale che abbiamo sentito stamattina affermiamo
Il desiderio e la volontà la volontà di cooperare davvero per un paese diverso e anche per un sistema dell'informazione più giusto più libero più onesto Presidente della Camera
Onorevole Fausto Bertinotti a lei la parola scelga lei
Se se vuol fare più accanto a noi ci fa onore
Buon buon giorno grazie per questo invito grazie davvero
Io ho accolto con molto piacere
Da un lato prima una questione strettamente istituzionale io penso
Che le istituzioni repubblicane
Debbano a avviare una capacità di ascolto e di attenzione
Su temi che dal lavoro
Diventano sempre di più temi generali scelta
Sia per la composizione del la struttura il profilo del lavoro si applicano le norme contrattuali e di legge
Che lo che lo regolamentano io penso anch'io
Come detto poco fa sottosegretario Ricky levi
Che noi siamo più in generale dentro una fase tormentata di passaggio
E quindi se vogliamo scomodare Paolo infatti che lo possiamo fare ma è stato detto anche da passaggio epocale in ogni caso quale che sia il termine che vogliamo usare quello che è certo è che siamo dentro una fase di transizione
E i segni di questa transizione adora sono drammatici
Uno a questa ragione diciamo istituzionale di attenzione vi aggiungo una personale c'è un persino una curiosità
Che credo debba mai guardare tutti i cittadini nel Paese
In questa fase rispetto a una questione cruciale come quello del lavoro
La precarietà
Una condizione sociale
Ormai diffusa ed è una condizione come sappiamo bene che dall'albo per salvate
La condizione esistenziale delle persone
E della Coop e delle comunità
Non è configurabile sociologicamente nei confini della prestazione lavorativa
Investe la prestazione lavorativa e investe in particolare
Le condizioni di accesso al mercato del lavoro ma in realtà da lì nuove però battendo ingenerare le condizioni lavorative anche di quelle stabile basta vedere l'esposizione al rischio
Anche di lavoratori in età matura
Che sono diciamo per altre condizioni non quella della precarietà come condizione quotidiana ma dell'incertezza
Rispetto alla condizione dell'impresa di fronte ai grandi alle grandi trasformazioni che avvengono nell'economia e in questo caso anche dentro io
Questa condizione riguarda però più generalmente la condizione di vita dal punto di vista diciamo persino banale
Delle famiglie ma poi più in generale della comunità io credo che ci sia in questa condizione di diffusione della precarietà un germe veramente insidioso e pericoloso
Che producendo una crisi della coesione sociale
Apre degli interrogativi significativi sulla convivenza umana e dunque sulla civiltà
E e così vero o diciamo che ormai anche per fortuna di questo fenomeno
Se se ne sta occupando io considero la produzione del volume L'inchiesta che avete fatto un compito assai
Meritoriamente svolto ma appunto si inserisce in una perciò diciamo così in una presa di coscienza
Che sta
Prendendo corpo dopo una lunga fase di distrazione e o
Di considerata condizione di necessità cioè a dire Ave
La pagaia età c'è è una condizione del nostro tempo non ci si può far niente
Oppure oppure riguarda strati
Della popolazione lavorativa non tale di poter contaminare disse e diventa un fatto generale questa diciamo condizione che dalla flessibilità ha investito la precarietà è che è durata una ventina d'anni è secondo me e ormai
Alle spalle
Lo dicono non solo a voi come il vostro ma il fatto che una letteratura sta crescendo sulla sulla precarietà
Ho in mente per esempio per citare un autorevole autorevole Aldo nove manoscritte che inaugura addirittura una una
Ma ipotesi di Togliani di lavoro sulla precarietà ho in mente
Un'esperienza come quella di una nuova scuola sociologica che con con le mondana nasce in Francia proveniendo da lidi
Come dire tradizionalmente non particolarmente sensibile alle condizioni della voce la cultura liberale e che approdano indagare alle nuove condizioni delle nuove povertà e delle nuove disuguaglianze fino appunto a fondare una una nuova scuola sociologiche insomma
I germi di un ripensamento di fondo del rapporto tra precarietà lavoro Società sono in corso e da questo punto di vista mi pare che il vostro lavoro concorra alla formazione di questa
Cultura di questa cultura critica
A me pare che ciò che voi state proponendo in realtà è composto di un aspetto generale di uno specifico
Uno generale nel senso che la la condizione di precarietà che che viene indagata che sulla base delle cento testimonianze che vengono raccolte
è una condizione che se non venissero targata e definita dalla natura dell'impresa potrebbe stare in n altre in paese di diversi settori merceologici produttivi di vocazione
Perché appunto si tratta di un fenomeno generale
Nella nella condizione di precarietà la condizione di tendenza
Nell'ingresso nel mercato del lavoro da questo punto di vista c'è una rottura
Come si può dire nella organizzazione del lavoro storicamente definito si potrebbe dire scusate ma l'approssimazione che la la precarietà sta alle condizioni di lavoro del ciclo post fordista come la parcellizzazione stava al ciclo fordista
Naturalmente anche la la anche la parcellizzazione non riguardava tutto il mondo del lavoro
Però
A partire dal punto più alto dell'organizzazione taylorista fordista cioè la produzione di serie per per beni di consumo di massa diventava una traccia ben aveva intuito Charlie Chaplin contenti moderni quindi no
Non bisognava neanche aspettare le matura forma di critica dell'organizzazione terroristica del lavoro per accorgersi che si costituiva comune elemento di civiltà alla stessa stregua
La precarietà sta al nuovo lavoro come la parcellizzazione stava a quello terroristico la parcellizzazione cioè una risposta
Ad una crisi
Di capacità di organizzazione di lavoro compresso e di sfida della globalizzazione come unificazione dei mercati
Che per tuttavia non è un fenomeno socialmente neutro
Perché insegue la forza lavoro dove la si trova il suo passo più basso e quindi porta dentro di sé un segno non diciamo non indifferente dal punto di vista sociale ma dicevo questa condizione
Questa condizione nuove la precarietà con una leva di com'è una leva di comando è un è un in realtà non è semplicemente una condizione sociale una modalità di organizzazione del lavoro
è un elemento portante di un'organizzazione del lavoro e da questo punto di vista e diffuso pecca oppone interrogativo su cui potevo minuto ci eccitone perché non mi convince la sua risposta però che appunto muove da un punto analitico non contestabile secondo me
Che è condizione diffusa e tendenzialmente generalizzante S
E dunque con questo governo Gianfranco
Questa è una condizione la precarietà come elemento di diffusione fa parte diciamo di una sera a cena l'altro elemento generale
Riguarda
Il rifiuto del rinnovo contrattuale
Naturalmente non dico che
Non dico che tutti hanno negato il contratto per tempi così lunghi dico che noi stiamo assistendo in Europa
Ad una messa in discussione in forme diverse e in tempi diversi
Al carattere strategicamente decisivo del contratto nazionale di lavoro come elemento regolatore del processo distributivo così come delle regole di organizzazione del lavoro
Proviamo a farle prove facciamo una mappa in Europa di quanti lavoratori hanno il contratto nazionale di lavoro
E proviamo misurare in quanti il contratto nazionale di lavoro corrisponde a quello che era stato nostro storia ciò che elemento identitario
Di organizzazione diciamo così di una di un profilo non soltanto di conflitto di lavoro ma di idea di rappresentazione dei dialetti di organizzazione di una comunità
Di espressione cioè di un potere contrattuale attraverso il quale si esprime una soggettività collettiva
Grazie direi che insidiosa mente messo in discussione generale consiglio perché non l'abbia fatto la lettura dei materiali che preparano il libro primato in Europa al Parlamento europeo
Dove non casualmente il termine lavoro viene abrogato
E viene sostituito dal termine impiego
Provate a fare una prova
Sostituite nella costruzione repubblicana il termine lavoro con quello di impiego avrete il rovesciamento della Filosofia dalla costruzione del pubblica
Il il il libro verde europeo tende a configurare un attraverso precisamente il riconoscimento di diritti minimi elementari
La individualizzazione del rapporto di lavoro
Cioè cornice sul con la scusa che quella condizione di solitudine e di individualizzazione e sospinta dei processi materiali arriva alla conclusione giuslavoristica mente del dotare ogni singolo lavoratore di una quota di diritti dopo dei quali camminate da solo per la sua strada
Cioè quello che viene messo in discussione è una piccola cosa che si chiama junior quello che viene messo in discussione è il diritto alla coalizione dei lavoratori detto un po'più grosso lamenti a farsi sindacato e farsi contratti
Lana individualizzazione che a cui allude il libro verde è precisamente la fine ciò che io una cosa forte ma è così e alla fine della lunga storia di organizzazione che avvia junior del lavoro
Da questo punto di vista precarietà e messa in discussione del contratto purtroppo
Sono tendenza generale non semplice non non sono una eccezione tendono a essere la regola tendono a esserlo
Io penso che proprio perciò
La questione rivestono particolare importanza col braccio
Naturalmente lo sarebbe anche solo segue solo spenta Chimène attualmente sei Guana sui giornalisti ma lo è ancora di più
Perché segnala una tendenza anzi il fatto che avvenga in un lavoro
Taveggia Artaud
Ancora più indicativo della tendenza perché verrebbe da pensare che invece pacare dappertutto tandem nelle dice di lavoro a pagina tre
Senza contato dappertutto trame nere dice aveva pareggiato dove come dire il contributo di professionalità e così rilevante da in qualche modo lasciato dire così sopportare un riconoscimento contrattuale
Dice uno era uno deve pensare che la precarietà cioè sia una condizione del lavoro basso
Laddove devi competere per riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto allora spinge fino in fondo
La precarietà per realizzare quel massimo di flessibilità e quindi e e demolizione del contatto da costi bassi per poter competere nel mondo invece no
Invece no perché appunto viene rivelato che purtroppo questa condizione viene richiesta nel rapporto tra impresa e mercato quale che sia la natura della NATO dell'impresa e la natura del mercato
E qui naturalmente interviene la questione più specifica
La questione più specifica che voi avete messo in luce con i limoni cui ho sentito anche gli ultimi interventi
E che appunto riguarda l'editoria questi questa condizione cosa produce nella professione del giornalista e nell'editoria
Questa questa condizione che generalmente secondo me produttrice di una crisi di civiltà e qui mi piacerebbe discutere lungo con con carta su questa questione ed è la ragione per cui io non me la sentirei
DDA e che la precarietà fra diciamo in qualche modo accettata perché fa parte dello stato di natura della nuova organizzazione del lavoro e su quella bisogna costruire un sistema di regole secondo me precarietà e regole sono incompatibili
Luna scarcerato
Ma l'aveva qualche Aieta era diciamo un martello che batte sulla regola fino scardina
Perché la perché come sappiamo bene la condizione del lavoro dell'impresa hanno una relazione assi in metrica di potere
E se se tu hai condurci il lavoro ad una condizione individuale e per di più precaria
La tua possibilità di fare valere io voglio elementi di conquista di civiltà del lavoro che non posso che essere generali viene pregiudicata non ce la puoi fare
Ecco ma diciamo svuotare vere e il mare con un cucchiaio un po'i tuoi provaci fin che vuoi ma non ci riesce perché strutturalmente non ci puoi riuscire dunque dunque secondo me annulla diffusione generalizzante della precarietà io credo bisognerebbe opporre fin qui la questione della legge editoria importante una diversa coppia
Che la coppia
Lavoro stabile e ha riconosciuto e lavoro autonomo
La la possibilità di cioè di di mettere fuori gioco la precarietà non è determinata credo specie nei Toia dalla possibilità di rendere i generale e senza eccezione il lavoro stabile
Il punto è che che quello che diciamo così può rimanere fuori deve essere libera intrapresa riconosciuta come tale no un lavoro subalterno mistificatoria
Non è il fatto che tu vieni in qualche modo ti viene attribuita una condizione di autonomia che non hai
Che viene continuamente con la città sei in tutto un lavoratore dipendente sta in una catena sei né Munerato anche Maria sei aree viene chiamato autonomo soltanto per aggirare il contratto allora voglio voglio invece la certificazione
Io personalmente sarei disposto una condizione duale ma la condizione duale che compare diritti e chance e da una parte il contratto di lavoro va dall'altra una reale condizione di lavoro autonomo ha riconosciuto come tale con un suo statuto Bruno suoi come cemento e a quel punto soggetto la contrattazione ma perché e alla Wharton
Adesso fatemela dire ad mente da una parte c'è l'industria ad Acea artigianato ma diverse in qualche modo hai conosciuta questa diversità di presenza nel mercato per questo io penso che non è vero che non ci sia alternativa la precarietà
Perché appunto può configura sì
Una condizione diversamente come dire creativa
Per questo io considero così importante la questione della legge sull'editoria e anch'io diciamo
E se è un po'è un parere non non istituzionale quel parere personale
Penso che come tra molte altre leggi o pensionati
Che tanto più sono
Dense e significative tanto più debbono poggiano su facessi partecipazione
Cioè che non che non è tempo la stanza dei bottoni
è tempo di umile lavoro della politica ai costruire i fondamenti analitici conoscitivi di partecipazione
Di così mio preso così persino però sulla scuola
Se vuoi fare una legge sulla scuola per favore e comincia a discutere con gli insegnanti con gli studenti a fine percorso guardare a guadagnare esperienza che ci sono dentro mentale ha valore quello che conosci e così anche l'editoria sentire ascoltare
Provare a costruire appunto anche una cosa coraggiosa
Cioè un mese in più per una coppia è una cosa più coraggiosa io la scambiai ecco diciamo oggi però appunto con l'ambizione con l'ambizione non di fare una cosa adattativa del presente
Ma invece deve scoprire e vi prego di credere in me una propensione giacobina o una una una capacità maieutica della legge una capacità della legge anche di di costituire
Fa non solo di regolare ma di attivare di attivare percorsi energie
Processo in una condizione tra l'altro in cui
E ho finito
L'innovazione tecnologica
Sì e di controllo
Adesso ho sto leggendo un bellissimo libro di di Marcello Cini
Sull'economia della conoscenza
Una delle cose che risalta in maniera evidente clamorosamente evidente
E che le con voi voi lo sapete per esperienza
Che l'economia della conoscenza non riduce tendenzialmente ma aumenta le diseguaglianze tende ad aumentare le sue voglie
E quindi quei da cui bisogna pur uscire da questo nuovo ballo Excelsior per cui tutti si dispongono con un atteggiamento come dire
Dipendente dal tecnologia come se fosse una cornucopia che distribuisce ricchezza intelligenti sapere
E forse bisogna
Assume nel suo carattere ambiguo
Organicamente ambiguo bivalente
Capace di offrirci una chance e dall'altra parte di scardinare
Vecchie condizioni accumulate di controllo di conoscenza individuali e collettive
E allora forse forse bisogna proprio pensare che tanto più Libia dei anche il processo tecnologico specie tecnologie dell'informazione e conoscenza
Tanto più ai dotato di un controllo sociale la società il mondo del lavoro
Cioè tanto più tu hai una a matura tanto più puoi entrare nel combattimento
Tanto più sei nudo tanto più l'accelerazione tecnologica ti metti ti mette in una condizione di assoluta dipendenza
Ora ai che lei vuole dire soltanto questo a me piacerebbe che proprio nell'ispirazione
Per via di queste cose l'attuale legge sull'editoria
Lo dico porta ma insomma la mia storia me lo permette dai non partisse unilateralmente dal in paese editoriale
Ma partisse da un riconoscimento duale come per i generi anche per il lavoro i soggetti sono due ONU non solo l'impresa editoriale l'impresa editoriale e
Il lavoro la lavoratrice lavorato alla professione foglio la la costruzione la la Costituzione che tu voi
Diciamo ambire a fare con la legge editoriale deve poggiare non sul no su uno strumento perché uno vuol dire vuol dire che poi in paese privilegiati del rapporto con il mercato e il lavoro diventa una variabile dipendente a quand'anche protetta ma sempre dipendente
Il punto guadagnato in partenza una pari dignità l'impresa editoriale sì cento no l'impresa editoriale era professione
Il mestiere uno statuto che sia in grado di mettere questi due soggetti nella condizione di guadagnare la sfida dell'innovazione in una condizione di tale dignità rompendo la simmetria drammatica di questo nostro tempo grazie
Presidente signor proprio
Lei ci ha incoraggiati e allo stesso tempo chiamate con tenacia interrogare lavorano in profondità
In un lavoro di contenuto democratico altissimo credo ci proveremo al segretario è cercheremo di essere convincenti ancora di più e ancora più dialogante di quanto non lo siamo al segretario generale della Federazione le parole conclusive
Volevo ringraziare tutti innanzitutto il presidente della camera il sottosegretario
Per l'editoria Allevi all'onorevole Carra gli altri parlamentari che sono stati qui all'università e alla scienza e tante colleghe e i colleghi che sono stati presenti alle quindici è convocata l'assemblea nazionale dei giornalisti precari in questa sede
Ringrazio tutti per la splendida mattinata per le indicazioni preziose che abbiamo avuto grazie al pomeriggio e grazie ai nostri ospiti da tempo grazie