Assemblea generale 2005 dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Arezzo

Prima di lasciare la parola al nostro ospite ombra del quadro della nostra economia della situazione che stiamo attraversando
Il tema dell'Assemblea zero scelte ci porta a vicende di stretta attualità competitività regole mercato sono termini
Che quotidianamente le viaggiano nei nostri ragionamenti che leggiamo o ascoltiamo sui media ora riferita alle imprese ora le banche la nostro sistema Paese nel suo complesso
Con le chiavi al mondo della politica dell'amministrazione pubblica l'autorità di vigilanza o l'impresa
Accanto a questi temi non ha mai da troppo tempo si ripetono riferimenti alla difficile congiuntura economica le sue cause alle sue conseguenze e non credo sia una casualità
Nelle fasi di espansione crescita c'è spazio per tutti e la tolleranza per comportamenti fuori dalle regole maggiore quando invece la situazione peggiora tutti diventiamo più attenti e ci concentriamo come sentito dire da alcuni colleghi si fondamentali
Crediamo che se vede chiediamo più impegno al controllore perché si abbiamo più direttamente il danno che ci procurano i comportamenti scorretti
Detto questo voglio ricordare almeno a tutti noi che se la congiuntura nazionale è stata negativa come ci ha confermato il venerdì listate quella retina è stata peggiore
Nel due mila quattro la produzione è calata del due per cento il fatturato dello zero otto gli occupati dello zero cinque
Sono gli investimenti per fortuna hanno continuato a crescere con un incremento del tre nove per cento l'andamento è stato generalmente diversificate in base alle dimensioni delle imprese e le più strutturati hanno retto meglio l'impatto della difficile situazione economica
I dati relativi al primo trimestre due mila cinque saranno ufficializzati fra pochi giorni e confermeranno purtroppo la difficile situazione di Arezzo e di tutta la Toscana
Il nostro territorio di industria di esportazioni è stato ed è ancora in qualche modo un certo l'idea della moda tuttora uno dei leader della produzione e nell'esportazione di oreficeria
Accanto a questa leadership di settore offuscate di recente dall'approdo protratte crisi del made in Italy sono proseguite importante avventura industriale diversi nostri colleghi dei settori diversi hanno conquistato importanti ruoli sui rispettivi mercati questi imprenditori senza lavoravo aveva avuto particolare attenzioni stanno ponendo le basi per una nuova e più diversificata presente industriale in grado di provare ad essere se vallate non ho mai epoca di sviluppo
Una nuova epoca fatte l'importante avventore nei settori dello moda ma anche nuovi settori nove realtà imprenditoriale a tutto tondo nella metalmeccanica all'agro alimentare telecomunicazioni informatica alle costruzioni al turismo alla logistica e via dicendo
La crisi è vero permane ma permangono però altrettanto fermi propositi uno imprenditori di non farci risucchiare da pessimismo e cosa invece la situazione di sorta
L'abbiamo fermata composta in occasione della nostra assemblea del due mila quattro al tema della quale ho voluto con questa breve premessa riallacciarmi il tema che tratta morte fu o rumore oltre verso nuovi modelli di sviluppo
Oggi procediamo idealmente il percorso avviato parlando delle competitività delle regole del mercato nell'ambito dei quali questi nuovi modelli di sviluppo possono nascere e svilupparsi
Tra i temi due livelli di analisi il primo quello locale vede sempre più dirette responsabilità dei nostri amministratori di tutti noi rappresentanti del mondo economico e sociale
Il secondo quello nazionale vede corresponsabilità sempre più accentuate tra livello comunitario internazionale da una parte e livello regionali dall'altra
Detto questo lascio la parola al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo
Buonasera
Spero che funzioni
è stato io per rispetto a tutti voi stare in piedi però è un po'difficile comunicare allora mi spiace mi siedo ma innanzitutto un saluto al vostro presidente alle autorità e a tutti voi oggi qui io sono sotto pressione perché uno dovrebbe avere una giornata di trentotto ore vengo da una lunga Assemblea a Bergamo
E sono contento di essere qui
Sono passato da questa terra tante volte
Ogni tanto mi sono anche cappottato in qualche gara automobilistica che allora usava in salita o in qualche rally
E avevo promesso al vostro presidente perché era mio desiderio oltre mio dovere al primo anno di presidenza di Confindustria divenire ad Arezzo
Sicuramente vengo in un momento particolare particolare dell'economia particolare del dell'Europa particolare del nostro sistema industriale
Vedete io dico sempre spero che voi siate d'accordo con me il nostro Paese un Paese che è uscito da una guerra lunga difficile da una guerra che ha reso il Paese povero ma da cui un certo tipo di imprenditore coraggioso
Che assai sapeva rischiare in un contesto particolare grazie al proprio lavoro grazie al lavoro di tanti imprenditori il nostro Paese è diventato il sesto o settima potenza industriale nel mondo
Diciamo quindi che il tema di fondo la centralità dell'impresa
In questo Paese che sia industriale cooperativa artigianale o o o commerciale io non faccio una grande distinzione perché sarebbe un errore in un Paese già così diviso contrapporsi gli uni agli altri certo è che il ruolo dell'industria è fondamentale
Se noi non rimettiamo l'impresa al centro dell'attenzione noi rischiamo di perdere di vista quello che esige che si dice in gergo esseri core-business di un Paese
Pensate che l'industria manifatturiera in Italia rappresenta quasi il venticinque per cento del PIL non rivali in Europa
Una presenza così forte bene negli ultimi tempi si è parlato troppo poco di industria si è parlato di finanza si è parlato di problemi politici si è si sono parte si sono affrontati tanti temi lontano da quella che la realtà di questo Paese l'industria ha un ruolo fondamentale
E qui mi rivolgo ai colleghi agli amici imprenditori
Che fanno un mestiere difficile spesso in condizioni difficili in cui propensione al rischio in cui necessita di risorse per gli investimenti rapporto con il territorio perché fare l'imprenditore in Italia oggi è difficile
è difficile per la burocrazia è difficile perché non c'è ombra di dubbio che
Le attenzioni che l'industria doveva vere sono venute meno in questi anni rimettere l'industria e l'impresa al cento
Io credo che se ognuno di noi avesse una bacchetta magica
Non chiederebbe perché questo non è il nostro mestiere sovvenzioni
Aiuti chiederebbe di essere messo nelle migliori condizioni per poter fare il proprio mestiere avere meno gravami noi sappiamo quanta fatica facciamo per riuscire a portare inutile la nostra azienda
Costi efficienza impegno prezzi innovazione
Distribuzione poi abbiamo magari un piccolo utile siamo soddisfatti
E poi una tassa ingiusta che colpisce il lavoro che colpisce il lavoro quel piccolo utile che abbiamo lo fa diventare rosso e questo non è giusto e queste lira
Quindi uno dei temi fondamentali del Paese editoriale all'industria
Dei gravami che non ha nessuna altre industrie d'Europa
Uno
Sicuramente dirà è una tassa ingiusta
è una tassa iniqua ed è una tassa che colpisce il lavoro
Il secondo aspetto che riguarda proprio il lavoro è la differenza così ampia che non ha uguali in Europa tra il salario reale e il salario percepito
Perché vedete qui bisogna dire una cosa questo è un Paese che vive ancora di un sommerso molto molto alto Macchi
Pare che ai propri dipendenti
In maniera chiara secondo le regole oggi concede cento e il proprio dipendente più o meno si mette in tasca cinquanta
Allora qui il tema è di ridurre
La forchetta il delta tra il salario reale e il salario percepito perché oggi riprese non possono permettersi degli aumenti importanti hanno bisogno di a vere
Una forchetta meno forte affinché i nostri collaboratori abbiano
Maggior introito che viene eroso da Tuturano serie di voce basta dirvi che il costo unitario per prodotto oggi in Italia e praticamente il doppio di Germania
E Di Francia lo stiamo parlando di India vicina di Brasile di Germania e Francia quello che si chiama il cuneo fiscale
Poi c'è un terzo che vi riguarda da vicino che riguarda da vicino la stragrande maggioranza delle imprese italiane che sono molto piccole
Allora quando io e ogni tanto viene
Soldini
Che è attivo che dinamico che a cuore un settore fondamentale in Italia che è quello del calzaturieri quando andiamo insieme in India per esempio vediamo cosa vuol dire oggi in paesi lontani
Per una piccola impresa italiana accedere a questi mercati che sono già difficilissimi per grandi aziende ecco allora che dobbiamo aiutare la crescita delle piccole aziende come facilitando le fusioni Saint due aziende si mettono insieme devono avere dei vantaggi fiscali per convincere gli imprenditori che magari unendo due aziende
Sì rimarrà piccoli ma si è sempre meno piccoli che rimanere da soli
Ira cuneo fiscale
Fusioni e concentrazioni defiscalizzazione aiuti fiscali a chi si fonde e si concentra questi sono tre temi di oggi solo tre temi immediati
Perché io credo che un governo di fine legislatura come questa può e deve avere ancora la possibilità la forza di fare pochi interventi ma molto importanti per lei prese l'economia perché se noi non aiutiamo le imprese non aiutiate significa toglierli dei gravami dei pesi degli handicap
Noi non solleviamo l'economia italiana che è ferma che ferma da molto tempo
E che è molto più ferma non di grandi Paesi lontana di paesi come dicevo prima come la Germania e la
Questi sono IRAP cuneo fiscale e fusioni concentrazioni tra piccole imprese le necessità di oggi
Poi ci sono dei temi di fondo
Io dico che sono venuti al pettine dei noti che vengono da molto lontano
Perché noi grandi che dicevamo che insopportabile il peso della burocrazia
Io dico non è giusto che tanti piccoli imprenditori siano costretti a passare tanto tempo a spendere del denaro per risolvere delle pratiche burocratiche per a vere dei permessi di tutti i tipi e non destini non lo stesso tempo a sviluppare l'azienda conquistare i mercati a fare il proprio lavoro si perde troppo tempo si perde troppo denaro si perde troppe Energia
Con le pratiche burocratiche abbiamo un livello di burocrazia che è insopportabile e che va assolutamente
Va assolutamente ridotto burocrazia
Infrastrutture
Vedete voi che oggi
Vi confrontate con concorrenti di tutti i tipi sapete quanto sono importanti le infrastrutture non solo come cittadini ma come imprenditori per la consegna della merce per la logistica per soddisfare il cliente i tempi giusti
Per essere più rapido dei concorrenti la logistica insieme alle infrastrutture è un problema molto grosso perché vuol dire Fitch Enza vuol dire costi vuol dire concorrenza può dire soddisfazione del cliente
Ho parlato di burocrazia ho parlato di infrastrutture parliamo di concorrenza
In Italia ancora oggi c'è un livello di concorrenza troppo basso delle professioni
Nelle pubbliche Utilities l'energia non è giusto non è accettabile che un imprenditore italiano e quindi anche un cittadino ma soprattutto l'imprenditore paghi l'energia il trenta per cento più di quello dei propri concorrenti europei perché è già un handicap in partenza
Vuol dire a vere sul prezzo finale sull'efficienza del proprio prodotto un trenta per cento in più
E questo non va bene allora dobbiamo liberalizzare il Paese dobbiamo avere più concorrenza nelle banche
Io sono stato in Bulgaria recentemente con gli imprenditori italiani bene l'Unicredito è la più importante banca bulgara voi non avete idea come gli imprenditori i vostri colleghi siano soddisfatti di andare in un Paese in cui finalmente c'è una banca italiana per raccontare finanziamenti
Apertura di porte assistenza lobbistica introduzioni a vedere quel supporto all'estero dalle banche che è fondamentale
E che spesso paghiamo rispetto ai tedeschi o il francese magari vinciamo delegare per qualità di prodotto o de nostra e poi non la vinciamo per problemi di finanziamento perché magari abbiamo delle
Delle forme di finanziamento dei paesi concorrenti molto migliori delle
Quindi io considero le banchine un'impresa per le imprese e c'è un supporto all'impresa noi abbiamo bisogno di banche che credano nello sviluppo delle piccole imprese
Che investa come soci in imprese che hanno delle idee che hanno dei prodotti che hanno delle possibilità di crescita ma non hanno le risorse e anche qui è molto importante spostare il finanziamento apprese verso fidanzamento abbienti o dialogo perché come loro è giusto che un imprenditore bravo
Passi troppo tempo a seguire le pratiche burocratiche non è neanche giusto che sistemi ogni mese a restituire il denaro e non pensi invece al poter sviluppare le proprie aziende con dei crediti abiti a medio lungo questo è tutto un discorso di sistema su cui bisogna lavorare
Però vedete io credo che il tema di fondo soprattutto per le piccole imprese è quello di avere più concorrenza non essere sottoposti a dei concorrenti o ad altri colleghi in Italia che vivono in zone protette
Che vivono in zone in cui la concorrenza non esiste
Noi siamo abituati a innovare nei prodotti a innovare nella rete di vendita a soddisfare i nostri clienti meglio degli altri perché noi abbiamo la concorrenza
Credo che il tema della concorrenza delle infrastrutture della semplificazione burocratica e di un Paese che deve investire molto di più in innovazione in ricerca siano i grandi temi del futuro i problemi strutturali
Noi abbiamo dei concorrenti che hanno università centri di ricerca grande sforzo innovativo
Allora dobbiamo anche parlarci tra di noi imprenditori io dico sempre
Che il mestiere che noi facciamo è un mestiere straordinario un mestiere fatto continua voglia di miglioramento ricercare di fare meglio dei nostri concorrenti ma è anche un mestiere fatto di solitudine
è un mestiere fatto di coraggio perché quanti notti insonne qualcuno di voi ha dovuto fare prima di una decisione importante una decisione per la propria azienda per la propria famiglia per i propri dipendenti
Perché quando c'è da prendere una decisione non c'è Confindustria non c'è governo non c'è sindacati c'è la solitudine il coraggio dell'imprenditore ma questo è anche il bello del nostro mestiere allora quello che noi dobbiamo fare non solo rimboccarci le maniche perché in questo Paese oggi ma come oggi c'è bisogno che ognuno faccia bene il proprio mestiere
Si assuma le sue responsabilità dobbiamo investire di più dobbiamo innovare di più dobbiamo migliorarci continuamente all'interno anche dovevo funzione di di capitalismo familiare che la forza di questo Paese
Ma se uno dei nostri figli ha voglia di fare il giornalista il medico e ricercatore il viaggiatore il poeta quello che vuole non lo possiamo obbligare a stare in azienda e allora dobbiamo guardare al futuro della nostra azienda perché dentro aziende ci sono i nostri uomini che sono il patrimonio più importante
Ecco deleghiamo prendiamo sul sul socio prendiamoci un manager ma la separiamo la famiglia dall'azienda perché le responsabilità di un imprenditore
Sono di familiare sono diverse da quelle di un imprenditore normale perché l'azienda il patrimonio della famiglia ma non dobbiamo confondere l'azienda e la famiglia
Dobbiamo sviluppare le nostre aziende
Dobbiamo renderci conto che il mondo va avanti che il mondo cambia
E quindi l'innovazione che non è la ricerca innovazione vuol dire nell'organizzazione nel motivare i nostri uomini
Nel farli crescere innovazione del prodotto innovazione nel rapporto con il cliente nella rete di vendita del Marchetti della comunicazione possiamo fare un mestiere G due dipendenti o di duecento mila dipendenti il tema
è lo stesso perché vedete
Oggi viviamo in un momento in cui paesi chi hanno sistemi molto diverso dal nostro
Ci stanno facendo spesso una concorrenza nove leale
Allora gli imprenditori italiani chiedono numero uno
Al paese alla politica al governo una cosa sola di essere messi nelle migliori condizioni per fare il proprio mestiere non possiamo guidare un'automobile con una mano
Dietro la schiena se gli altri ne hanno due
E chiediamo all'Europa regole del gioco chiare
E corrette per una competizione leale non vogliamo protezioni non vogliamo vantarci vogliamo poter competere con delle regole del gioco chiare se nel calcio
C'è il fuorigioco il fuorigioco deve esserci per tutti per tutte le squadre europea americana e cinese se non c'è il fuorigioco non ci deve essere per nessuno oggi abbiamo
Soprattutto in certi settori tessile calzaturiera un certo tipo di meccanica abbigliamento
Un serie di situazioni di concorrenza non leale e questo è un tema che riguarda l'Europa che deve dotarsi in fretta sottolinea in fretta di dati per poter intervenire
Ecco se noi vediamo l'insieme di questi problemi io richiamo la vostra attenzione su problemi apprese
Poter a vere meno pesi meno Trapani sulle nostre spalle IRAP cuneo fiscale funzioni concentrazione di piccole aziende
Se guardiamo quello che vogliamo che sia il nostro Paese nei prossimi cinque
Dieci anni perché qui dobbiamo imparare a guardare avanti non possiamo continuamente far dei dibattiti sul passato guardare di chi erano le colpe non cambia niente le cifre che vediamo oggi di produttività
Di perdita di competitività all'estero di costi sull'impresa non sono né di destra né di sinistra solo numeri se noi andiamo
A farci un check-up
La pressione arteriosa non è di destra o di sinistra è un dato preciso noi dobbiamo confrontarci con realismo con dei dati che oggi sono dati preoccupanti
Questo però
Non significa arrendersi significa approfittare di una situazione che forse finalmente ci mette dopo tanta esitazione dopo tanto che dicevamo o ci sentivamo dire che andava tutto bene che non c'erano problemi che Confindustria
Era troppo pessimista che Confindustria faceva politica questi sono i numeri confrontiamoci con questi numeri con determinazione e con serenità
E chiamiamo a raccolta le forze migliori del Paese per affrontare questi problemi che sono i problemi del nostro futuro il futuro delle nostre aziende il futuro delle nostre famiglie il futuro dei nostri figli il futuro dei nostri collaboratori e dipendenti
Dobbiamo avere un paese più competitivo io sogno un Italia che abbia più innovazione perché l'innovazione deve esserne il DNA di un Paese
Più concorrenza e più solidarietà perché un Paese che ha innovazione che ha concorrenza può e deve farsi carico anche dei problemi di chi ha più bisogno questo è un Paese importante che guarda davanti io credo che mai come in questi momenti dobbiamo stare attenti a non farci prendere da una tentazione di valutazione politiche di valutazione partitiche guardiani Progetti
Guardiamo i programmi guardiamo le realizzazioni abbiamo bisogno di un Paese che reagisca che guarda avanti che si concentri su quelle quattro cinque priorità che prima come cittadini e poi come imprenditori abbiamo davanti
E che permettano di sviluppare tanti centri di eccellenza perché io qui non faccio dei nomi perché altrimenti rischio sicuramente di dimenticarne qualcuno ma caro Presidente anche in questa zona bella di grande potenzialità Di Bella qualità della vita perché signori
Io ogni tanto rendetevi conto di cosa vuol dire vivere in Toscana vivere in queste zone come qualità della vita qualità dell'ambiente sentiti vide i fortunati capacità anche di un pur nella dialettica di una sana convivenza civile
Bene ci sono tantissimi casi dieci
Nella moda dell'abbigliamento nelle telecomunicazioni in intanto nell'agroalimentare in questa zona bene
Tocchiamo sviluppare questi centri di eccellenza
Dobbiamo lavorare ancora più nell'innovazione dobbiamo guardare avanti
Dobbiamo crederci e dobbiamo chiedere ad una politica di maggioranza e di posizione di avere senso dello Stato una politica alta una politica che sappia avere coscienza civica
Che non guardi solo al particolare del momento ma guardi avanti perché questo Paese che è un Paese che avuto nel dopo dopo la la fine della guerra uno sviluppo straordinario oggi deve puntare
Ha una grande crescita del turismo dell'industria del turismo che ubriaca grande forza di questo Paese io non accetto
Che un Paese come la Spagna con tutto il rispetto della Spagna abbia quasi il doppio di turisti in Spagna ma per avere il turismo bisogna investire in infrastrutture bisogna indizi investire in promozione
Bisogna avere il turismo al centro e non delegarlo a uno stillicidio di interventi regionali dobbiamo fare la promozione dell'Italia del nostro Paese non solo di un settore
O di un altro e dobbiamo credere nell'industria lei servizi e soprattutto nell'impresa
Io vedo mai come in questo momento che lei prese si parlano
Abbiamo troppe associazioni abbiamo troppe sigle fa bene il particolare ma dobbiamo guardare agli interessi generali dell'impresa italiana se siamo troppo coinvolti del corporativismo spicciolo che ognuno vuole il suo
Finiremo per perdere di vista i problemi centrali
E abbiamo bisogno
Noi che abbiamo dei figli che metteremo in azienda se se lo merita in metteremo in azienda se sono capaci immetterli azienda se hanno la stessa voglia di sacrificarsi di migliorarsi dei genitori e dei nonni
Non solo perché portano il nostro nome perché questo è un imprenditore che guarda al futuro dell'azienda
Dicevo noi abbiamo bisogno di condividere facciamo gli artigiani facciamo gli industriali facciano sia lavoriamo in banca o alle cooperative condividere un progetto Paese
Quattro cinque priorità per avere tra cinque dieci anni
Il Paese che vogliamo inoltre ai municipi di Europa perché da quindici anni a questa parte il fatto di non fare delle scelte
Il fatto di convincersi che tanto lo stellone italiano avrebbe prevalso ci porta oggi ad una situazione che ITEA di competitività in termini di numero non abbiamo mai avuto un sistema delle imprese così negativo come dal dopoguerra
Data dal dopoguerra ad oggi questo però vuol dire guardando il bicchiere mezzo pieno che ci sono le possibilità di crescita
La credette la creatività la competenza i centri di eccellenza italiana
La voglia di rifarsi
Noi non siamo varie un Paese che si è imborghesimento noi siamo un Paese che vogliamo guardare avanti e se qualcuno di noi se qualcuno di noi
Magari ogni tanto si è fatto di strade dopo troppo di investimenti finanziari o immobiliari ha pensato meno allo sviluppo della propria azienda rischiano il proprio denaro perché dorica azienda
Torniamo concentrarci sui nostri uomini
Sui nostri prodotti sui nostri clienti
Io penso ad una Confindustria che in questo senso non faccia solo Lodi ma affronti grandi temi l'internazionalizzazione ecco andare con le aziende italiane il Presidente della Repubblica
Il governo le università i tanti imprenditori in India in Cina dove siamo stati in Bulgaria in Croazia andremo in Turchia a novembre l'anno prossimo in Brasile in Russia una Confindustria che porti avanti dei progetti forte di innovazione pacco Pasquale Pistorio
Sarà in duecento centri italiani a parlare di innovazione nella gestione delle aziende perché anche gli imprenditori che frequenta Confindustria devono avere un momento di crescita professionale ecco io auspico
Questa crescita auspico una condivisione di obiettivi e poi noi saremo sempre prima di tutto come cittadini perché prima si apre cittadine può imprenditori
A chiedere alla politica non le parole non i programmi non le dichiarazioni ma il momento dei fatti questo momento dei fatti in cui la classe dirigente e noi facciamo parte come imprenditore
Deve dare il suo contributo
è una grande sfida per una classe dirigente italiana per la parte più responsabile più vitale del Paese mettiamoci insieme condividiamo questi cinque o sei obiettivi e lavoriamo in questa direzione grazie per l'attenzione augurio e poi
Io io vi ringrazio questo per ringraziamento però mi me cavi in piedi io vi ringrazio per l'accoglienza vi ringrazio per la numerosa presenza qui oggi che anche ordina omaggio al vostro presidente
Ringrazio Soldini che normalmente in giro per il mondo è una volta tanto è anche a casa a sentire il suo presidente gli faccio tanti tanti auguri
Ringrazio tutti voi e di faccio veramente con tutto il cuore tanti auguri perché quando vede imprenditori attenti appassionati così presente lasciatemelo dire mi sento orgoglioso di essere il vostro presidente grazie ancora
Niente il ricordo di Arezzo alla presidente Montezemolo
E allora verso le ricordo che mi avete fatto di far ritrovare una bella FIAT Croma
Perché è vero
Macchina di grande livello qualitativo tecnologico d'avanguardia
Io ho visto nel parcheggio carico guardato che vi siete un po'distratti ultimamente negli acquisti concentriamoci ancora viva l'Italia
Diciamo
Grazie
Continuiamo i nostri lavori dell'assemblea pubblica
Inviterei alla al al tavolo
La l'onorevole Sestini presidente Ceccarelli
Vicesindaco ammirati
Presidente fare camerale faranno
Non era
Tra il giardino
Continua la
Continua la mia relazione abbiamo dovuto fare dei cambiamenti come ho precisato all'inizio
Continua scusate
Gradirei
Cortesemente
Non mi trattengo militante
Riprendo la relazione sul tema della competitività alcune cose che andrò a a testimoniare davanti alla relazione che apre preparata diciamo confermano
Un una serie di argomenti che il presidente Monte siamo la tesi del testimoniato prima
Gli indicatori sui quali si misura la competitività delle nostre imprese continuano a segnare andamenti negativi
Il dato di fondo che emerge dal cercate di competitività per effettuare la Confindustria che abbiamo distribuito a tutti i presenti in cartellina
Segnala il permanere di problemi che senza dubbio non saranno risolti avrete quello che aspettiamo e almeno l'inversione di tendenza
Credo però che l'inversione debba avvenire anche nei piccoli segnali che in ogni territorio come il nostro tutti noi siamo chiamati a dare
Partiamo dalle imprese siamo sempre più impegnati nella ricerca di accordi di collaborazione di fusioni e acquisizioni di alleanze
Il tutto e si proietta in ambito internazionale si moltiplicano i casi di accordi fra le nostre imprese presi estere solo alcuni vengono annunciati e resi pubblici pubblici scusa
C'è chi cerca ritrovare partners in Italia o all'estero per incrementare le proprie competenze nell'innovazione nel marketing o altro
C'è chi decide di presidiare la fascia di mercato e si rivolge all'estero per contenere i costi di produzione o per essere direttamente presente sui nuovi mercati di sbocco
Per cortesia
C'è chi decide per soluzioni e Mexès Diversi sposandosi molto sulle relazioni facendosi guidare dal proprio mercato di riferimento
Anche se molto diverse fra loro sono in ogni caso strategie e chi è una strategia ha già fatto un passo avanti importante e comunque da apprezzare
Solo pochi settori potranno fare a meno di rafforzare la capacità di presidiare sempre più direttamente i propri mercati di sbocco i propri clienti
Nessun settore invece potrà fare a meno di lezioni massicce di innovazione
Perché come dice Porter non esistono settori a basso tasso di innovazione massoni in prese con minor propensione al cambiamento
Al di là delle motivazioni comunque appare logica impegnarsi a fare alleanze in primo luogo a casa propria cercando di aumentare la collaborazione fra le imprese specie se complementari per produzioni mercati e conoscenza
Ponendoci l'obiettivo di colmare in questo modo il gap strutturale che spesso le nostre imprese hanno nella ricerca e nell'innovazione nelle tecnologie nel marketing e nelle strategie
Perché se ci limitassimo nere in prese quegli stessi deficit e non faremo altro che creare imprese più grandi completi grandi deficit strutturali
E se le competenze per colmare desideri c'è il nostro territorio non ci sono dobbiamo portarcela dobbiamo andare a cercarle
A Pisa alcuni mesi orsono alcune piccole imprese hanno deciso di assumere insieme un manager emissione delle singole aziende avrebbe potuto permettersi
Cesare Peruzzi sul Sole ventiquattro Ore l'ha chiamato il manager in condominio essere un esempio
E come altri è utile conoscevano e seguirne gli sviluppi anche i consorzi potrebbero essere contenitori utili per questo tipo di iniziative troppo spesso però le imprese vivono l'esperienza consortile più come metodo di ripartizione di costi che come opportunità di inserimento stabile di nuove competenze nelle proprie aziende
I metri di finanziamento pubblico abbandonano spesso queste tendenze così il sostegno a processi di fusione l'acquisizione
è impostato il peso gli aspetti fiscali tesi business plan e con i contributi ai Consorzi si finanzi l'attività che comunque riguarda alla somma delle singole imprese perché progetti comuni delle stesse
Non vanno trascurati positive affetti che le operazioni di aggregazione potrebbero avere sulla struttura finanziaria
Accordi finalizzati ad incrementare ti mezza negli investimenti e lo sviluppo delle competenze delle conoscenze potrebbe più facilmente suscitare l'interesse e la disponibilità di intervenire da parte delle banche e degli investitori
Sempre alla ricerca di nuove opportunità e le occasioni
Certamente sul fronte dei rapporti con il credito alla finanza si gioca una gran parte delle possibilità di rilancio dello sviluppo della competitività
Non solo ovviamente ad Arezzo dove peraltro non mancherebbero nei capitali di rischio nella propensione ad intraprendere
Ma occorre la capacità di mettere insieme le due cose
E più che mai opportuno quindi stringere sempre più il rapporto di collaborazione fra banche investitori imprese partendo dal presupposto che dalla collaborazione non possono che derivare Manta
Pino imprenditori senior a dare una mano ai giovani Anna imprenditori peso la possibilità di mettere a disposizione di tutti l'esperienza di coloro i quali a tutti i livelli in tutte le mansioni avrebbero molto da insegnare trasmettere ai giovani
In ogni caso lo sforzo è quella di mantenere l'impresa al centro dello sviluppo
Tra tutte va riconosciuto un ruolo importante le medie imprese
I dati congiunturali della nostra provincia ci hanno dimostrato che le imprese di fascia media tra cinquanta e cinquecento dipendenti sono riuscite a mantenere un trend positivo e hanno contribuito a lenire gli affetti della crisi sulla crescita e sull'occupazione
Abbiamo deciso di dedicare loro e alla loro capacità di creare indotte stimolare crescita innovazione a tutta la filiera una particolare attenzione a un progetto che si chiama Best performers
Ci lavoreremo con il Polo universitario Banca Etruria e Camera di Commercio
Come dicevamo però la competitività non è non può essere solo un problema delle imprese solo di pochi giorni fa i risultati di un'indagine dell'Ipsos sette intervistati su dieci
Ritengono che la pubblica amministrazione sull'apparato lento e burocratico che impone troppi vincoli e limiti ai cittadini
Sono due sette sui dieci ritengo al contrario che sia la struttura che si rafforza che sostiene gli interessi dei cittadini li aiuta a vivere meglio
Oggi anche le amministrazioni si devono muovere in una logica di competitività basando la capacità del territorio di attrarre investimenti e sviluppo sul fare meglio degli altri in termini di efficienza e di riduzione dei costi
Privilegiando la prevenzione e la collaborazione rispetto alla mera repressione ricercando l'efficienza dei servizi di pubblica utilità e non il loro controllo
Orientando le società pubbliche alle Misticeti dei servizi ad operare non come erogatori di servizi di base ma come terminali di una rete di competenze eccellenti ovunque esse siano collocate
Tengo a dire che l'amministratore stanno l'amministrazioni stanno iniziando ad indirizzarsi verso la ricerca delle migliori pratiche allo scopo di Ciudad nel riprodurre sul territorio adattandole
Questo è quello che va fatto nelle fasi di riprogettazione delle politiche di sviluppo di un territorio è vero lo sappiamo bene anche noi che fa le crescenti esigenze del tessuto sociale e la scarsità dei mezzi la tendenza compromesso
Asse di stare il più possibile il maggior numero di soggetti scontentando un po'tutti ma nessuno in particolare
Così facendo però non si fanno scelte come ho già avuto modo di dire c'è bisogno di concentrare la concertazione la capacità di dare priorità e la capacità fortemente di fare rinunce
Solo una forte visione d'insieme può diventare più forte di tanti interessi particolari
Uno sguardo all'elenco delle società pubbliche miste delle aziende speciali delle Società di sessione di gestione di servizi
Nonché dei comitati dei gruppi di governo collegati e derivati del segnale di quanto si sia arrivati oramai ben oltre il limite e si continua a sentir parlare di nuove società che quasi mai al raggiungimento dello scopo originario chiudono i battenti ammesso che effettivamente del secolo poi lo scopo per le quali erano nate
Le regole ma se condivisa la necessità di assumere nuovi indirizzi occorre avviare una revisione dei meccanismi definire nuovi obiettivi nuove regole di condotta
Da questo punto di vista si potrebbe partire ancora una volta dal già menzionato sondaggi sulla pubblica amministrazione oppure dal recente tema
Sul convegno da piccola industria di Confindustria svoltosi a Bari di veri di crescere le imprese per crescere e svilupparsi hanno bisogno di un contesto favorevole che cosa sostenga e incoraggi l'emergere di un omone di fare impresa
Dobbiamo aprirci aprire anche i confini dei nostri distretti industriali
Ed è sistemi economici e reti accettando il principio che d'ora in poi anche grazie allo sviluppo delle tecnologie della logistica i limiti e dei territori di riferimento si sono allargati a dismisura
In questo mutato quadro i distretti e dato l'istituzione di riferimento devono giocoforza rivedere ruoli e compiti ampliando la funzione di sviluppo della relazione di network
Il contesto è sempre più globalizzato e complesse nel quale operiamo necessità più che mai di regole chiare semplici e uguali per tutti
Guardiamo con grande favore codici unici il solo strumento che oggi poco e sentirci di rimettere ordine nelle centinaia di migliaia di norme che si sono succedute ed accavallate nei decenni
Già verso queste semplificazioni è nemico della trasparenza del buongoverno e volontariamente o involontariamente finisce per favorire la presenza dei cosiddetti facilitatori degli amici degli amici
Di quelli che sanno loro come risolvere i mille problemi cartacei che quotidianamente affrontiamo
L'adozione e la diffusione dei codici unici del silenzio assenso delle procedure di evidenza pubblica degli sportelli unici e degli altri strumenti di semplificazione e snellimento sui quali si sta lavorando
Sono segnali di buon governo separando rapidamente attuati in modo efficace che devono molto che devono moltiplicarsi a tutti i livelli amministrativi
In tutti i campi a tutti i livelli è il messaggio che cerchiamo di dare anche quando come imprenditori siamo chiamati a partecipare alla vita pubblica
Primogenita chiarezza e regolarità nell'applicazione delle norme evita eccessivi sforzi interpretativi ed il rischio di applicazioni difformi se le regole sono chiare e le procedure rispettate è più facile per tutti controllare fare impresa amministrare
Diventa più facile da neanche il proprio contributo nell'impegno sociale se che lo si faccia come rappresentanti degli imprenditori o di altre componenti sociali sia che lo si faccia come rappresentanti eletti dai cittadini
Mi capita spesso di vedere colleghi ai quali è stato richiesto di impegnarsi attraverso la sua gestione della cosa pubblica alzare le mani ed arrendersi e questo non va bene
Dove siamo presenti dobbiamo fare di tutto per portare il nostro fattivo contributo impegnandoci a trasmettere managerialità pianificazione rispetto dei tempi e degli obiettivi
Quello delle regole un tema particolare caro al settore dell'edilizia sono di fronte agli occhi di tutti i problemi che derivano dal sistema di appalti e subappalti ribassi a revisioni riserve e cantieri bloccati
Le attuali regole come quelle dettate dalla legge centonove del mille novecentonovantaquattro non riescono a tutelare nelle amministrazioni nelle nostre imprese
Mandare in gara progetti effettivamente esecutivi compresi reali un obiettivo da perseguire a garanzia dell'amministrazioni delle imprese delle partorì e di tutti i cittadini
Sono infatti i cittadini che maggiormente pagano le conseguenze dei lavori che si bloccano con costi sociali pesanti che alla fine non rientrano nei contenziosi tra imprese e amministrazioni
Un plauso alla creazione dell'alto commissario per la lotta alla contraffazione mi limito a sottolineare che il commissario avrà molto da lavorare se all'estero che purtroppo nel nostro Paese dove la contraffazione la falsificazione sono diffuse ben oltre il tollerabile
I nostri concittadini ritengono che si tratti di un fenomeno socialmente utile
Di un peccato veniale non capiscono che comprare falsi e come comprare oggetti rubati ai legittimi proprietari
Questo tema come molti altri che oggi trattiamo trova spazio in altre decreto trentacinque
Del due mila cinque sulla competitività è un segnale del rinnovato impegno del governo che cogliamo coscienti del ruolo che il decreto riservata agli altri anche le associazioni imprenditoriale
Il mercato
Le regole non sono limitazioni lacci e laccioli doveri sono anche diritti che per noi imprenditori si riferiscono principalmente alla regolamentazione del alla regolazione del mercato
Nel giro di pochi anni siamo passati dalla lira debole all'euro forte non c'eravamo ancora adeguata cambiamento che ci siamo ritrovati di punto in bianco in un mercato globale
Con regole profondamente diverse da quelle che l'hanno in vigore solo il giorno prima con mercato globale aggiungo che nel quale ancora ci sono poche regole e spesso non rispettate
Sempre a proposito di avere dei mercato voglio segnalare un altro grave problema che sta assumendo in alcuni settori dimensioni non più sopportabili il malcostume di non rispettare i tempi di pagamento è un problema che si sta allargando a macchia d'olio
Occorre fare qualcosa chieda Confindustria parlamentari di porre attenzione a questo problema
Detto tutto questo essere ottimisti non è facile
Certamente essere pessimisti oggi è molto più facile
Non so se imprenditori si nasce si diventa ma sicuramente deve avere nel DNA quell'ottimismo di fondo che consente di andare sempre avanti senza lasciarsi spaventare dal presente o peggio dal futuro e cercando sempre di guardare lontano
Fare oggi sposando di guardare al domani questo è l'impegno quotidiano che deve unire noi imprenditori i nostri amministratori i sindacati
Voglio richiamare ancora una volta i due temi che non riteniamo prioritari e sui quali da tempo ospitiamo la convergenza di tutte le altre forze economiche e sociali
Le infrastrutture
Dobbiamo cogliere l'opportunità che ci deriva dalla centralità della nostra collocazione geografica dell'essere attraversati dalle grandi direttrici in allarme nazionali ed europei di trasporto ivi compresa la E quarantacinque che una volta completato il passante di Mestre
Diventerà la nuova via per l'Europa centro orientale
Troppe volte mi capita di sentire ancora che la carenza di infrastrutture i colli di bottiglia l'inefficienza del trasporto causano alle imprese aumenti discosto rispetta nostri competitori di altre zone d'Italia ed Europa
Se consideriamo inoltre l'importanza che sta assumendo la logistica dalla competizione globale ci rendiamo conto di quanto sia rilevante l'opportunità di dotarsi di un grande moderno centro intermodale
I centri intermodali sono infrastrutture utilissime per le imprese e potente attrattori di nuovi investitori alle alle cerca di localizzazioni adatte a lavorazioni leggere e da processi di trasformazione finale di prodotti e semilavorati destinati o provenienti da altre città
Paesi continenti
Adeguate infrastrutture se le note essenziale anche lo sviluppo del turismo Tano esplicato non si può pianificare lo sviluppo del turismo senza infrastrutture senza un'adeguata politica del turismo senza importanti eventi culturali in grado di catturare il turismo dividendo
Qui fa scoprire la quantità e la qualità dei tesori d'arte e di natura costituiti il nostro territorio
Parlare oggi di infrastrutture significa parlare anche di fosse Ultori info strutture di reti telematiche tutte le attività economiche riceverebbero una forte spinta dall'adozione delle tecnologie digitali sulle quali oggi siamo in forte ritardo
Vi cito soltanto un esempio da un'indagine
Del due mila quattro risulta che le aziende da una quarantanove dipendenti mediamente inverter mille cinquecento voi mitici
Le risorse umane sarà necessario nell'arco dei prossimi anni inserire negli organici le nostre imprese personale ha più elevate competenze conoscenze a tutti i livelli operativi e manageriali
I dati in nostro possesso mostrano da quanto più da questo punto di vista un gap preoccupante fra la domanda di personale laureato e specializzato delle nostre imprese e quelle delle imprese del Nord passaggi è molto semplice non si vedevano crescere dal punto di vista vorrei che qualitativo
L'innovazione è sesta tecnologica organizzativa passa attraverso uomini preparati e motivati e luoghi ove questi uomini possano studiare confrontarsi fare sperimentazione e ricerca
Non possiamo pretendere di avere qui da noi ad Arezzo strutture in grado di affrontare e reggere sulle proprie spalle questo peso
Dobbiamo procreare qui da noi gli snodi di una Rete che ci consentano di entrare in contatto ed essere assistiti nei rapporti con le migliori realtà nazionali ed internazionali
In questo quadro l'impegno a sviluppare la relazione fra impresa e scuole istituti tecnici università è prioritario
Nel nostro piccolo intendiamo contribuire anche attraverso il fondo Donatello andrei che mette a disposizione borse di studio e di ricerca per i giovani ritiri che vogliamo che vogliono effettuare studi e ricerche in università istituti ricerche italiane ed estere
Abbiamo pensa di privilegiare i giovani che intendono svolgere studi o ricerche in rapporto con le imprese del territorio
Auspicando che questo divenga un canale per incrementare le competenze e le conoscenze all'interno del nostro tessuto produttivo e qui ringrazio anche l'istituzione che collaborano con noi su questa iniziativa
Alcuni mesi fa abbiamo sottoscritto l'accordo quadro con il Polo universitario retino con questa abbiamo voluto dare un segnale forte alle imprese al territorio e all'università
Intesa non solo come locatori diretto di conoscenze ma anche come tramite per portare nel territorio le conoscenze localizzati altrove
Abbiamo organizzato incontri di confronto fra imprese cento innovazione che candidiamo a diventare uno degli snodi fine prese e mondo della ricerca dell'innovazione di cui abbiamo parlato
è necessario stimolare al massimo la capacità del mondo accademico e della ricerca di sviluppare le conoscenze assieme all'impresa
Senza nasconderci il fatto che entrambi i soggetti uomini d'azienda e uomini della ricerca devono incamminarsi gli uni verso gli altri abbattendo molti registi dicevo reciproci pregiudizi Riserve
Non presero nelle casse delle cose da fare non fosse altro che per mantenere fede io per primo la proposta di concentrarsi sugli interventi più urgenti di precederà l'interesse a conclusione di questo mio intervento voglio ribadire che credo fermamente che vi siano alla nostra provincia le condizioni per lavorare bene
E per proseguire la strada della collaborazione pubblico privato che poi è l'unica percorribile se si vuole essere costruttivi
Insieme dobbiamo rimuovere i fattori che in qualche modo ostacolo la trasformazione la metamorfosi del territorio ineluttabilmente sta già subendo e subirà che ci piaccia o meno
Per questo come già detto dobbiamo essere capaci di guardare lontano definendo scenari a cinque dieci anni seguendo a livello di locale l'invito del presidente Montezemolo a fare squadra ad essere soprattutto capaci di governata questa squadra
Concludo con la proposta di metro che avanzo alla Provincia e da molti sindaci dei comuni che sono presenti in questa Assemblea e che ringrazio
E che oggi ha avuto anche a livello regionale di fare questa proposta al presidente Martini introdurre sul territorio un nuovo metodo di lavoro che assuma come riferimento i parametri di Lisbona
Affiche divento negli indicatori per misurare la transizione del nostro territorio perché è di questo che dobbiamo focalizzare che non potremo pensare fra cinque anni di avere la geografia che abbiamo oggi
Quindi dobbiamo pensare come sarà Arezzo la Provincia da reso fra cinque dieci anni e qui se non portiamo all'interno del territorio dei progetti e delle competenze per fare progetti
La vedo dura
Tresino territorio io odio le nove si sente investito nel suo piccolo di un compito e non l'obiettivo da raggiungere grazie
Do la parola al presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli
Buonasera
Grazie
Grazie di questo invito per questo appuntamento annuale che quest'anno è stato reso maggiormente autorevole appetibile alla presenza del presidente di Confindustria
Monte zero
Io ascoltando la relazione di Balzani ho trovato una relazione realista schietta propositiva come Luís solito fare
Vi sono molti stimoli dico subito che è impossibile dialogare su tutti gli stimoli che quella relazione inteso dare però alcuni appunti che riguardano anche più da vicino quello che è il ruolo e il rapporto tra impresa
Pubblica amministrazione istituzioni locali vorrei cercare di coglierli vorrei cercare anche di dialogare in maniera propositiva
In maniera altrettanto schietta perché credo che il metodo di lavoro che basa anni propone sia il miglior mezzo di lavoro per cercare di andare avanti lavorando migliorando questa la nostra realtà questa nostra comunità ad iniziare da quelli che sono i suoi parametri di sviluppo
Tra le altre cose le debolezze quelle che sono state ricordate fattori di criticità da Monte Zamora Basaglia e non le ripercorro però nell'ambito di questa relazione mi sono appuntato alcune questioni che riguardano la pubblica amministrazione che riguardano questioni delle società di servizio alle imprese e poi alcune cose che l'UI ha definito di priorità e che purtroppo da molto tempo da troppo tempo sono delle priorità vale a dire le infrastrutture quella che lui ha definito risorsa risorsa uomo credo anche da questo punto di vista umanizza andò quella dizione investimento sul capitale umano che solitamente siamo invece in uso utilizzare
Fatto in questi giorni sono usciti anche dei rapporti uno faceva riferimento nella relazione del presidente Panzani questo dell'Ipsos poi sono usciti è stata riportata sulla stampa quelle o del Istituto Tagliacarne
Anche se entrambi sono dei rapporti omogeneo dal quale difficile fuori almeno per quello che era abbiamo trovato su internet
Capire una una disgregazione quindi magari avere la situazione non tanto da Arezzo ma perlomeno della della della Toscana però credo che in futuro l'avremo
Potremo probabilmente non sarà molto diversa da quella da quella che c'ha dato lo scorso anno che ci ha dato l'anno prima io credo che dal punto di vista della pubblica amministrazione forse imprenditori toscani pur nell'ambito di quelle difficoltà che venivano anche qui richiamate forse stanno meglio che altrove ma questo non ci può naturalmente bastare tra l'altro i problemi della burocrazia della lento che razzia come spesso viene chiamata sono problemi dei quali per quanto riguarda la quota parte voglio dire come amministratore pubblico mi posso
Assumere una responsabilità per altre ritengo che anche noi nel siamo vittime penso per esempio a tutte quelle che sono le procedure per andare in appalto per le opere pubbliche a quelle che sono le difficoltà per la gestione degli appalti
Delle opere delle opere pubbliche per quanto riguarda il nostro sforzo potrei anche qui dire risottolineare che la nostra amministrazione all'amministrazione che ha fatto la scelta del rating della certificazione la qualità della trasparenza assoluta
Anche attraverso il nostro sito in quanto a procedure adottate in quanto a responsabili del procedimento in quanto a vittime della burocrazia potrei richiamare purtroppo tanti tante opere che stiamo danni oramai progettando appalti di difficile di difficile gestione quindi su questo sono d'accordo la centonove non è la prima volta che lo dico non riesce a tutelare nessuno
Nella pubblica amministrazione nelle imprese io ho detto in alcuni casi una ho fatto un'affermazione se vogliamo più forte
In alcuni casi il ricorso a trattativa privata sarebbe un ricorso ad una legittima difesa da parte anche della pubblica amministrazione c'è quello che potrebbe apparire come un veicolo
C'è un veicolo di possibile clientelismo guardate cioè io vi posso dire che oggi mi appare come una arma di legittima di legittima difesa
Poi nella relazione io ho visto si faceva riferimento ai tempi di pagamento e qui potrà introdurre un argomento che è quello che utilizzerò anche dopo non volendola fare troppo lunga ma utilizzando se consentite altre cinque altre cinque minuti il patto di stabilità che quest'anno è stato introdotto non solo come dirò è un patto di stabilità
Che impedisce di spendere risorse in Investimenti anche per la parte che la nostra amministrazione potrebbe investirlo abbiamo dovuto rinunciare a quindici milioni di euro di Investimenti che il bilancio avrebbe potuto sopportare ma abbiamo dovuto rinunciare
E questo è già da due anni fa dopo aver come dire provato una soluzione innovativa se volete piccola ma con la volontà anche di dare di dare un o un esempio di dare un segnale
Non mi ricordo dopo il primo anno di amministrazione istituimmo un nel servizio di pagamento che definimmo Pronto Casa Cecchi sia serve soprattutto per i servizi
E per le forniture a chi ci dava uno sconto se non vado errato aggiuntiva al due tre per cento entro quindici giorni noi pagavamo essendo il nostro un ente che era ha problemi di competenza ma non di casa perché la giacenza media è una giacenza molto elevata
Periodo che il primo anno ricavammo fra l'altro da questo pagamento pronto cassa venticinque milioni di utili cioè di di di di sconti e credo che chi ce l'ho chi chi lo chi era disponibile a questo dire ne per siccome è una scelta ne traeva Eva altrettanta soddisfazione e questo purtroppo abbiamo dovuto Sven non solo non solo non abbiamo potuto più fare il pronto cassa ma addirittura è vero non so se il riferimento era anche penso di sì alla pubblica
Amministrazione ma noi per rispettare un patto di stabilità che viene calcolato mensilmente soprattutto quando arriviamo a fine anno per rispettare complessivo siamo costretti a smettere cioè di pagare rinviando rinviando rinviando all'anno dopo io colgo questa occasione anche per dire cioè come seste siamo costretti a dover a dover lavorare l'altra cosa
Vado per titoli mi permetterete relativa alle società di di servizio io intanto cui Dego che sono d'accordo con base sicuramente queste società sono anche troppe sicuramente quando si creano e questa è un'italica abitudine
Diventa poi difficile anche quando finisce lo scopo andare a nascesse l'azione di un consiglio d'amministrazione di una struttura che si è creata andando alla ricerca comunque di qualcosa di oltre che queste società possono fare
Solitamente negli ultimi anni molte si sono riconvertite in agenzie formative o per lo meno hanno cercato su quella strada di trarre la possibilità di continuare ad essi io però accettando se la vogliamo chiamare la la la sfida la c'è la sfida di scegliere dico facciamo una disamina seria valutiamo e decidiamo cosa è di troppo
Tenendo facciamo una valutazione tenendo conto che e gli organismi almeno quelli principali di molti di questi di questi
Di queste società di servizio sono in mano comunque a rappresentanti degli imprenditori o al sistema camerale
Cioè questo alla provincia come dire se non gli volete riconoscere altro riconosce dei questo noi non abbiamo fatto in questi anni
Nomine di carattere tra di carattere politico
Politico il che sinceramente sarebbe del tutto legittimo ma questo noi non abbiamo nell'abbiamo fatto così come dico con molta schiettezza è più facile che io mi senta proporre la partecipazione
Ad una nuova società gestiva
Che si vuol creare che non la proposta di cessare né una però è un tema centrato è un tema sul quale o dire io accetto accetto di stare
Due sole questioni in due minuti quella legata alla priorità delle infrastrutture sicuramente una priorità anche se qui dovremmo ragionare su quelle che sono le infrastrutture anche oggetto dei rilevamenti perché noi quando pensiamo alle infrastrutture
Pensiamo alla Rete viaria e io qui voglio stare dicendo comunque che con grande fatica ma oramai siamo lo lo vedete anche dagli avvisi
Dichiara che stanno arrivando in questi giorni siamo di fronte a don ad investimenti importanti Celti a ha scelto venti centotrenta milioni di euro per l'ammodernamento della viabilità della viabilità provinciale o quella gestita cioè le strade regionali sessantanove
Settantuno
Quaranta miglia milioni di euro di investimenti saranno fatti
Sulle case la realizzazione di case espansione dieci per quanto riguarda la Rete la rete irrigua vorrei qui ricordare anche se non è una questione prettamente attinente alla nostra attività che anche lascia la nuova centrale di Cavriglia il Polo energetico del Valdarno cioè sono partiti sono partiti i lavori spero che anche da qui venga venga un volano allora
Io dico però chiese se continuiamo a parlare di viabilità e naturalmente una emergenza che io spese esperimento anche proprio come come pendolare noi dobbiamo affrontare tutti insieme la questione due mari cioè dobbiamo affrontare di tutti insieme la questione due mari
Noi solo ridiscendono sci che oramai da tantissimi anni questa una delle realtà iniziate che non finiscono mai ma facendo anche l'operazione un'operazione verità per quello che risulta a me
Vorrei che l'amica sestine coi magari mi potesse smentire ne sarei felice la ringrazio fino ad ora
E vorrei che non che magari non meri diceste sì ma le Regioni non sono d'accordo e per quello non ci sono i soldi cioè la realtà è questa
Cioè non ci sono i soldi per terminare questa questa questa infrastruttura
Ma dico io vorrei sapere anche dove sono i soldi del nodo di Holmo cioè nodo di Holmo che era nella nel triennale ANAS due mila uno due mila tre che è stato chi chi sono stati tolti rinviati alla legge alla legge obiettivo e poi abbiamo perso le tracce ora il progetto però il progetto che consentirebbe fra qualche mese di poter di poter andare una patta ecco cioè io credo che dobbiamo fare da questo punto di vista veramente un'operazione verità perché altrimenti rischiamo di di non dire le cose come stanno creare aspettative su aspettative e tutti gli anni essere qui a redimersi arrivi il sì le le stesse le stesse cose
D'accordissimo sull'investimento sulla risorsa uomo cui potrei richiamare il contributo che diamo al polo universitario cento per l'innovazione cioè è una sfida che dobbiamo che dobbiamo rilanciare così come credo che una delle più importanti novità di questi anni
Sia stata le l'istituzione dei distretti il grande apporto in termini di risorse per la formazione mi fermo qui
Avrei tante altre cose da poter dire non voglio fare elenchi ci saranno molte occasioni ma concludo dicendo che mai come in questo momento occorre davvero
Fare occorre davvero fare tesoro di quella indicazione che anche il presidente Montezemolo qui ha ripetuto e cioè quella di fare sistema fare squadra io credo che questo sia indispensabile questo vale sia tra istituzioni tra istituzioni e imprese tra le imprese tra le categorie perché anche quello dei documenti come raccomandazione
Mi sembra che questo non sia una non sia uno dei momenti migliori da questo punto di vista non si può andare in Cina con tre progetti diversi uno dall'altro o per lo meno ci si può anche andare con tre progetti diversi ma ci si deve andare assieme perché è vero che in Cina
C'è tanto spaccio ci sono tante opportunità
Ma poi alla fine credo che essi chi si occupa di un prodotto di un indotto sono comunque persone collegate che anche se fanno sistema e non è bello andare proprio per questo il sei
Ho assieme al presidente farà lei stiamo organizzando un incontro legata alla promozione con la presenza di Toscana Promozione perché questo sempre per restare nel solco delle indicazioni date un altro aspetto importante che dobbiamo cercati e recuperare grazie buon lavoro
Grazie al presidente Ceccarelli do la parola al vice sindaco di Arezzo quando Enrico mirati la di lei la diocesi riusciamo a tenere un attimo i tempi grazie
Grazie innanzitutto volevo portarvi il saluto
Il sindaco Lucherini che è sempre stato presente alla vostra la vostra appuntamento annuale che come molti di voi sapranno gli Stati Uniti d'America e perché è stato insignito di una Laura da una laurea d'onore me quindi
L'occasione non poteva essere rimandata per cui vi saluta mio tramite con tutta l'amministrazione di Arezzo per questo appuntamento
Beh io ho
Su invito del presidente Barzani vista l'occasione ghiotta c'era il presidente dei presidenti due tra due righe me li ero preparato una traccia di intervento l'avevo però a parte la ragione dei tempi ma l'intervento così appassionato di Cordero di Montezemolo mi spinge a metterlo da parte a parlare un po'credo discorsiva mente con tutti voi
Credo che sia stata un'occasione unica e ritengo con un valore simbolico importante per questa città avere qui il presidente nazionale di Confindustria significa che questa classi imprenditori è riuscita a portare bene o male
Il territorio di Arezzo ad una valenza nazionale vuol dire che questa attenzione sul territorio è stata riconosciuta e questo è un segno importante per tutti voci è un valore simbolico che però ha trascende dalla stessa presenza perché bene o male significa che quelli che sono i problemi di Arezzo quelli che sono la imprenditori aretina quella che la economia retina
Può costituire veramente il paradigma del caso Italia quello che esisti ad Arezzo con le sue potenzialità non soltanto con i suoi problemi credo che rispecchi un po'quella che è l'immagine della situazione che stiamo vivendo oggi in Italia Arezzo è a un bivio
O si regredisce credo
Irreparabilmente soccombente Doha questa globalizzazione che sta soffocando dei settori vitali per noi manifatturieri vitali per noi pensa l'oreficeria e pensa alla moda
Oppure siamo in grado di cavalcarla questa globalizzazione
Siamo in grado cioè di riaffermare quei quegli elementi che sono propri vostri di questo territorio che credo nessuno si possa togliere vi possa togliere e sui quali credo che possiate investire per il vostro futuro imprenditori il genio la capacità l'attaccamento al territorio
La capacità di i inventarsi sempre dentro l'azienda credo che sia un qualche cosa che vi consenta di affrontare con speranza di successo questa sfida che determinante per queste aziende
E credo che su questo
E colgo la sfida di Bassani
L'amministrazione locali debba essere debba essere presente sarebbe un peccato che nessuno si potrebbe perdonare un momento storico sul quale quindi l'amministrazioni gli amministratori devono essere tutti fortemente impegnati
Avendo presente bene tre cose
La prima che abbiamo una grande fortuna che ci segue dai tempi dei romani
Come posta Rizzo
Arezzo una posizione invidiabile
E questa la dobbiamo sfruttare
Un Paese che fortemente strabico pensate che se fossimo in grado se fossimo state tempo Cullis fra strutture probabilmente avremmo gli sbocchi alpini intasati non saremmo in grado di veicolare al di là le nostre merci
In un Paese che da un lato guarda anca deste perché è facile guardarci facile arrivarci quindi alle nuove prospettive dei Paesi ex Unione Sovietica
Ed in un Paese che sfruttando quelli che sono gli intendimenti dei Paesi del Sud-Est asiatico di attraversare il Canale di Suez potrebbe essere la prima vera piattaforma navale per portare le merci nell'Europa
In questi Italia che così centrale Arezzo ancor più centrali
E questo lo dobbiamo sfruttare fino in fondo ecco il problema che diceva Ceccarelli delle infrastrutture ecco la necessità di completare la due Mari ecco la necessità di non soccombere ai problemi dell'alta velocità che dà tanto fianco ostici angoscia
Ecco la necessità di poter portare a compimento quello che un'opera sul quale l'amministrazione sta investendo molto
Realizzare finalmente uno dei più grandi Inter e porti che esistono sul territorio nazionale ci stiamo riuscendo ci siamo impegnati e su questo credo che riusciremo ad avere un risultato positivo per tutta l'economia locale
E infine non dimentichiamoci che stiamo lavorando per dotare Arezzo di poli logistici di primaria importanza pensa quei de la polizia stradale pensa dei centri agroalimentari
Su questo noi siamo pronti presidente Basaglia raccogliere la sfida
Ma soprattutto ti vorrei ricordare richiamare il tuo impegno il nostro impegno
Su alcuni passaggi fondamentali
Non dimentichiamo mai nonostante quest'ansia di fusione per raccogliere le nuove sfide la capacità nostra e la nostra peculiarità di piccola e media impresa
è un patrimonio che non va abbandonato che va assolutamente salvaguardato noi aretini siamo piccoli medi imprenditori abbiamo le capacità di piccoli medi imprenditori e i piccoli medi imprenditori saremo credo anche domani con tutti i processi di modernizzazione quali dovremo per forza di cosa andare incontro e allora un rapporto muova anche con gli istituti di credito una nuova politica di credito per i le piccole e medie imprese
In secondo luogo de localizziamo ma programmando
è importante siamo dobbiamo aggredire i mercati che altrimenti ci abbatteranno ma dobbiamo essere in grado di programmare le nostre delocalizzazioni
Giusto la l'intendimento che diceva Ceccarelli dobbiamo muoversi con unità di intenti comunità di programmi perché se abbiamo la smania di mettere il cappello personale sopra ogni iniziativa non si arriva da nessuna parte
E questo richiede uno sforzo sia delle associazioni di categoria che devono Inc
Probabilmente
Correre i tempi e cambiare il loro modo di essere perché sono sarà saranno un passaggio fondamentale di questo nuovo processo economico e questo richiede un impegno nuovo anche da parte dei pubblica amministrazione su questo credo che l'impegno nostro non potrà mancare
E da ultimo la capacità di superare
Il sistema dei distretti per arrivare a un sistema di filiera che sia fortemente incardinato sul territorio
Guardate senza il territorio senza la capacità di considerarci tutti quanti di questi parte integrante di questo sistema probabilmente la battaglia
Ci vedrebbe soccombenti
Però io credo che abbiamo tutti quanti la possibilità per concludere positivamente un percorso che ci dovrà vedere tutti quanti insieme per i prossimi cinque dieci anni le associazioni faranno il loro Stay loro compito ritengo la pubblica amministrazione farà il proprio dovere credo che voi imprenditori sarete senza dubbio in grado di mettere a frutto le vostre capacità grazie
Ringrazio parametrati non la parola
Pietro farà
Sì grazie
Grazie
Vorrei soffermarmi molto velocemente su un paio di temi che sono stati toccati dalla relazione credo estremamente interessante del presidente Montezemolo
Prima di tutto come rappresentante del sistema camerale
Mi corre l'obbligo vista la presenza anche qui in sala
Di un presidente nazionale di categoria Giorgio Guerrini rappresenta la Confartigianato a livello nazionale
E credo che oggi una delle cose che abbiamo sotto chi è la mancanza assoluta specialmente a livello centrale da parte del mondo della produzione di una politica verso il sistema camerale ora questo sistema camerali
Può essere anche ritenuto inutile forse fino a poco tempo fa lo era veramente
Devo dire che però nel momento in cui sono entrate le associazioni di categoria nei consigli e nelle giunte
Il sistema camerale ha cominciato a svolgere veramente una funzione almeno a livello locale importantissima di riferimento e di sviluppo dell'economia non si tratta né di rappresentare le imprese
Ne è semplicemente di dare una serie di contributi ma di sviluppare una politica industriale
E allora
La mancanza a livello centrale di una qualsiasi politica rispetto a questo sistema fa sì che oggi l'assurdo è che la specificità che noi oggi dobbiamo difendere nel nostro Paese e la produzione noi ci auguriamo anche che il commercio si sviluppi che il terziario
Sì a una nuova possibilità
Di
Lavoro per i nostri giovani però non dobbiamo dimenticarci che la prima cosa che dobbiamo difendere è la produzione e il made in Italy allora su questo
Giorgio sa benissimo perché è un argomento che abbiamo affrontato più volte ma ecco io lo prego ancora attraverso il presidente Montezemolo attraverso il presidente
Degli e altre associazioni di categoria dell'artigianato così come dell'industria così come nel mondo dell'agricoltura
Di creare un minimo di collegamento perché il mondo della produzione che è quello che ha più bisogno del sistema camerale si faccia interprete e condivida un minimo di politica questo perché vedete quando il presidente poi è stato ripreso anche da Ceccarelli si parla di troppe associazioni troppe società troppi soggetti io credo che la difficoltà e il problema non stia tanto nel numero quanto nella chiarezza
Io vedo un po'il problema internazionalizzazione se noi andiamo a vedere in qualsiasi Paese estero
Esiste l'ICE esistono le camere di commercio all'estero esistente l'Istituto italiano di cultura i consolati ambasciate
Per poi passare a quello che è le Regioni le province i comuni più importanti le comunità montane le associazioni di categoria
Allora ecco da questo punto di vista questa pluralità di soggetti senza compiti ben definiti
Oggi normalmente non svolge un ruolo attivo e non aiuta veramente l'imprenditore qualsiasi imprenditore che oggi è andata all'estero credo che se ha avuto fortuna di trovare magari una disponibilità in quanto persona ma non in quanto istituzione ha potuto ricavare un qualsiasi aiuto da uno di questi enti
Ma normalmente oggi si buttano via una marea di soldi semplicemente per serate sappiamo benissimo che se negli Stati Uniti abbiamo bisogno di fare intervenire mille persone basta stappare
Che cosa cento bottiglie di vino la gente sicuramente arriva il problema è che cosa rimane dopo
E quello che oggi invece vuol dire una vera e propria
Politica di internazionalizzazione una politica dove ci sia chiarezza soprattutto nel chi
E nel come si fanno le cose
Che era stata delineata ci sembra questo governo ma poi ancora non attuata perché noi crediamo questo pericolo noi crediamo la necessità
Che ci sia oggi una serie di momenti dove una serie di soggetti abbiamo dei compiti e delle specificità
Perché oggi è vero e sempre di più lo vediamo che la globalizzazione ha portato di fatto l'imprenditore singolo ad essere in qualche modo inibito ad andare in giro per il mondo come ha fatto fino ad oggi
Oggi abbiamo visto che il mondo ha bisogno non solo di prodotti ma ha bisogno soprattutto di servizi
E da qui
Nascono le necessità di soprattutto dal punto di vista commerciale uno degli aspetti che noi onestamente abbiamo curato troppo poco e abbiamo spesso demandata ad altri di creare delle strutture
Nei paesi che intendiamo aggredire commercialmente che siano gestite da noi
Perché oggi da questo punto di vista sappiamo che la parte in materiale del bene forse è più importante della difesa strenua della produzione italiana quello che dobbiamo comunque controllare i e tutto il processo produttivo non soltanto la lavorazione tecnica ma soprattutto l'ideazione
La commercializzazione e i risultati
D'altra parte credo che ormai vediamo una serie di cambiamenti importanti dove la produzione si sta spostando non da un paese all'altro come è successo un po'di tempo fa ma da un continente all'altro e sono processi inarrestabili
Allora ecco credo che se non vogliamo veder sparire una gran parte di queste aziende che hanno fatto un ricco il nostro territorio ma soprattutto che hanno distribuito ricchezza perché questo è la vera differenza fra un Paese che ha un grosso valore nel manifatturiero è un Paese che invece ha un grosso modo nel terziario
Il manifatturiero distribuisce molto più come ente molto più diffusamente la ricchezza ed allora da questo punto di vista diciamo non possiamo assolutamente disperdere questo valore e qui il ruolo delle Camere di commercio il valore delle camere di commercio che devono sicuramente essere ancora più attente alle esigenze delle imprese però che hanno la possibilità attraverso il ruolo diretto delle associazioni di potere incidere malati io vado fiero
Di quella che è la situazione chiarezza e non tanto perché ne sono il presidente ma perché è una giunta e un consiglio che lavora strenuamente su questo tipo di progetto la camera di Arezzo è la terza in Italia per quanto riguarda la disponibilità che ha tra i bollettini camerali che incassa e quanto ributta sull'economia la Camera di Commercio riesce a pagare tutte le spese del personali ivi compreso gli emolumenti del consiglio della Giunta lei Presidente solo con i servizi
Perciò tutto quello che incassiamo dai bollettini camerata
Lavorare in maniera un pochino più Guerci diva nostri dipendenti sicuramente oggi essendo in meno riusciamo a gestire meglio ma credo che più che domandarsi spesso come fanno le associazioni quanto aumenta o come aumenta il discorso del bollettino camerali oggi le associazioni dovrebbero preoccuparsi di come le camere di commercio e gli altri enti spendono i nostri soldi
E allora continuando su questo tipo di discorso diventa essenziale il ruolo delle associazioni di categoria e anche qui un ruolo che io voglio dire sugli numero non sono poi così tanto d'accordo io credo che la diversità vada mantenuta e ogni associazione a necessariamente la possibilità di ridere anche se rappresenta magari uno spaccato più piccolo quello che però non possiamo permetterci è che non ci sia una politica Paesi oggi credo che sia importantissimo che si parli di filiere perché è molto più facili dentro una filiera riuscire ad indicare quelli che sono i soggetti e i compiti per ciascuno soggetto allora io dico ecco quello che manca e quello che è importante ed è importante che da Renzo parta un messaggio credo nuovo perché se è vero come è vero che nel settore orafo dove Arezzo eccelle non soltanto per i numeri ma anche per quella che oggi è la qualità
Un mondo litigioso un mondo difficile un mondo fatto da persone forse si diceva poco acculturati poco attenti
Io credo che chi segue questo settore oggi sa che Arezzo in questo momento è il punto di riferimento della politica paese dell'oreficeria siamo ancora lontani da quello che è l'ottenimento di successi che possano in qualche modo essere di aiuto vera la categoria però oggi da Renzo parte un messaggio di aggregazione che riesce a far sì che ci sia finalmente chi si occupa di una politica paese per l'oreficeria
E qui stanno dando i frutti gli accordi delle Province fra vicenza ad Arezzo qui stanno dando frutti accordi fra le camere di commercio dove i Arezzo e vicenza che sono i poli più rappresentativi sono comunque oggi i due settori che vanno in giro per il mondo egli la gran parte di tutte quelle che sono le azioni promozionali le fanno assieme
Concludo per dire lisce
Che spende una marea di miliardi in promozione oggi deve smettere di fare accordi con trentacinque quaranta soggetti per volta
Diverse Camere di Commercio associazione di categoria enti alla fine tutti questi soldi non portano a una politica vera non portano un beneficio vero allora ecco cominciamo a far sì che partendo la Confindustria che sicuramente in quello che è il mondo associativo a un peso estremamente più pressante
A far sì che si possa
Non diminuire il numero delle associazioni ma condividere una fila di politiche perché ci sia veramente la capacità di fare sistema
Grazie a Pietro paralleli la parola Grazia Sestini
Racket farà gli ha fatto rimpianto nuovo diciamo
E
Grazie di questo invito e della anche della ricchezza di questo dibattito io provo giuro in non più di dodici minuti a rispondere
Ad alcune delle questioni che sono state poste e dal presidente Montezemolo e dagli interlocutori che sono questo tavolo
Prima vicenda quel tra quelle che ha toccato lui l'IRAP
Il decreto cosiddetto sulla competitività decreto trentacinque che è stato pubblicate in gazzetta questi giorni
Dopo l'approvazione faticosa in Parlamento
Prevede una prima parte di sconto IRAP piccolissima cioè è consistente diciamo per lui per certe aree del Paese piccolissima per noi
Perché prevede soltanto le agevolazioni per i neo assunti con degli standard per noi molto bassi che arrivano fino ad essere quintuplicati ma soprattutto per il Sud
Il tema proposto il presidente Montezemolo è reale l'IRAP soprattutto quella sul lavoro
Ma anche quella sulla ricerca è una tassa che prima ancora di essere gravosa per le imprese è eticamente iniqua però ricordiamoci una cosa quella legge ha un padre una madre politico a un padre una madre tecnico a un padre una madre fatto di legno il tavolo della Conferenza Stato Regioni in cui di fronte a lei sostenibilità della spesa sanitaria si pensò di far gravare non di mettere a regime la spesa sanitaria ma di farla gravare sul sistema delle imprese forze essendo quelli periodi di vacche grasse il mondo dell'imprenditoria accettò non dico volentieri ma subì senza urlare tanto questa impostazione oggi l'Europa ci chiede di abolire quel tipo di di tasse
Perché indubbiamente
è una tassa che se non altro è un uso improprio del sistema di tassazione
Noi abbiamo l'esigenza di coprire il minor gettito di quella tassa
Per un ammontare che è intorno ai dodici miliardi di euro è una finanziaria
Che deve essere coperto subito
Che deve essere ecco perché abbiamo chiesto all'Unione Europea di poter rientrare in tre perché noi lo dobbiamo coprire subito perché è siccome ha un costo del sistema sanitario
Non è procrastinabile o sostituibile da altre
In questo momento tra l'altro non è possibile
Mi anche sostituirlo con altra tipologia di imposta perché il sistema non lo reggerebbe
Avete visto che fino a una decina di giorni fa l'idea era
Di una soppressione in tre anni quattro mila quattro e quattro milioni quattro milioni quattro milioni
Non serve perché le aziende se ne accorgano
In termini di bilancio a fine anno occorre una abbattimento immediato di tutta l'IRAP perché l'altra ipotesi era prima battere quella sul lavoro e quella sulla ricerca occorre l'abbattimento di tutta l'IRAP come il primo segnale interessante questo è possibile ed è nelle nostre intenzioni se diventa possibile un'altra cosa
La possibilità di contrattare i parametri di Maastricht qui apro una parentesi mi riallaccio anche alla giusta richiesta del presidente di applicare anche da noi i termini della strategia di Lisbona
Ora che noi abbiamo fatto un procedimento per cui di tolto quello che è stato il percorso colturali mente interessantissimo e speriamo che il voto francese non lo vanifichi di dell'unione europea
Abbiamo presso soltanto alcuni aspetti
L'aspetto monetario cioè l'euro e guardate che cosa è accaduto
E l'aspetto strettamente finanziario ma non quello economico
Delle legame
Del rapporto deficit PIL
Tanto è vero che oggi che cosa succede paradossalmente che il documento di Lisbona ve lo ricordate fare nella società europea la più competitiva in dieci anni
Per realizzare la società della conoscenza della solidarietà e della competitività
Aumentare l'occupazione in Europa di dieci punti in dieci anni
Paradossalmente queste intenzioni e quella strategia che era una strategia economica e non solo finanziaria
Stride
Con i limiti di Maastricht perché io per attuare quella strategia ho bisogno di investimenti in termini di infrastrutture in termini di ricerca in termini di istruzione e formazione
Eppure non posso spendere
Non posso investire
Guardate che questo è vero per tutti tanto è vero che i primi a uscire fuori da questi parametri sosta di tedeschi che l'avevano imposti a tutti e
Quindi non siamo solo noi noi abbiamo avuto questo lo rivendico il coraggio di dire
Rivediamo gli non ci stiamo dentro
Non ci stiamo dentro perché sono pensati dai finanzieri non dagli economisti e dagli imprenditori
Allora rivediamo lì
Perché se l'Europa allargato il gas per rispetto al Giappone al Sud-Est asiatico e agli Stati Uniti sulla ricerca e sul capitale umano bisognerà anche spiegarti alla tendenza bisognerà investirci
Ma questi investimenti fatti Shelley togliere da quei parametri se abbiamo un deficit infrastrutturale
Permetteteci di togliere quelli che sono investimenti che vanno ad aumentare la competitività di un Paese
Perché altrimenti Lisbona
Con tutto quello che di positivo aveva intravisto per la società e l'economia europea
Anche in termine ragioni presidente
Di dialogo tra le istituzioni all'imprenditoria perché il metodo del coordinamento aperto
Faticoso da attuare in Europa però certamente interessante da trasportare anche nei nostri dialoghi interistituzionali e tra le istituzioni e la società civile
Però quello rischia davvero di rimanere lettera morta allora l'idea di chiedere
Una revisione del metodo di Maastricht
Uno scorporo di alcune di queste spesse
Non è perché non ci si fa e anche perché non ci si fa l'abbiamo visto
Ma è soprattutto per per mettere al Paese e ai Paesi
Di ripartire
La seconda questione è stato più volte evocato qui il cosiddetto decreto sulla competitività contiene diverso enorme interessanti che magari avremo modo di anche in altri incontri di analizzare assieme alle norme contenute nel disegno di legge che sta partendo in Parlamento
Ne cito alcuni il primo
Il decreto prevede il cosiddetto bonus aggregazione questo è una cosa che deve interessare il nostro sistema perché dalla rilevazione sullo status dell'economia retina che è stato presentato una settimana fa proprio in questa sala emergeva come le aziende che hanno retto il confronto con
Con i mercati in questo anno sono soprattutto le aziende di medie e grandi dimensioni fanno più fatica le piccole
Sarebbe immediato invitare questi produttori a mettersi assieme
Cioè ad aggregarsi l'esempio che faceva il presidente sulle aziende di Pisa che possono ingaggiare un manager di grido e tante altre cose
Il decreto qui prevede la possibilità di un credito di imposta fino al cinquanta per cento per il cumulo di alcuni servizi
è stato fatto proprio in quest'ottica favorire l'aggregazione
Delle imprese non tutte perché il laboratorio ha ragione la mirati eh laboratorio artigiano che fa a pezzi unici si unisce con nessuno perché sul prezzo unico non è più cioè chiaro cioè non per tutti
Ma per alcune tipologie di aziende
Superando barriere anche culturali che ci portiamo dietro
E che spesso è vero hanno fatto la nostra fortuna ma che adesso non reggono questa sfida credo che questa sia una occasione da cogliere soprattutto da far capire agli imprenditori
Che non viene loro tolto nulla in termini di tradizione aziendale che spesso da noi vuol dire di tradizione familiare
In termini di
Capitali capitali umani capitali economici capitali finanziari
In termini di riconoscimento delle capacità di rischio e di intrapresa
Semplicemente è per loro più conveniente e vedremo come questa possibilità del mettersi insieme
Per affrontare queste queste sfide
La
Nella relazione il presidente
Lui ha posto giustamente l'attenzione su due cose
Di cui parliamo sempre ma che è sempre altrettanto utile ricordare una le infrastrutture
Non ho nessun problema a rispondere alla giusta provocazione del presidente Ceccarelli
Sulla E quarantacinque esiste
Un problema di rapporto Stato-Regioni o meglio esiste un problema di rapporto Stato Regione Toscana perché l'Umbria l'accordo sulla E quarantacinque l'ha fatto
E l'ha fatto spense della Toscana
E questo andrà
Sicuramente rivisto l'atteggiamento della Regione Toscana che deve imparare a tutelare il pene nel suo territorio
Il nodo di Holmo
è vero è giunto alla fine
Si può andare in gara
La questione dei finanziamenti per l'una e l'altra cosa
Oggi oggi i soldi non ci sono sono spariti per i motivi che ho detto
Perché non poteva cioè quei fondi sono destinati ad altre opere immediatamente messe a gara ma sono immediatamente recuperabili proprio perché dentro
La legge obiettivo
Nel momento in cui e sarà possibile la ricontrattazione di Maastricht e si giungerà per lei quarantacinque a De ad un accordo comunque l'impegno è in questo anno che mi assumo impegno in questo anno
è di risolvere la questione della E quarantacinque che è una questione di competenza varati antipatica antipatica
Perché ci mette di fatto contro gli interessi di un'altra regione
E per il nodo di Holmo comunque di reperire questi finanziamenti