I Discorsi parlamentari 1969-1993 di Craxi si inseriscono nella collana della Fondazione 'Voci dal Parlamento'.
L'opera sara' illustrata da Gennaro Acquaviva, che ha curato il volume e firmato l'introduzione.
Rubrica
Dibattito
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9:43 - CAMERA
12:42 - CAMERA
13:50 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
presidente della Fondazione della Camera dei Deputati (UDC)
sociologo
Vorrei anzitutto rivolgere un saluto a tutti i presenti vi sono tante personalità che questa mattina hanno deciso di venire alla presentazione del volume sui discorsi parlamentari di Bettino Craxi
Ma vorrei rivolgere in particolare un saluto affettuoso al Presidente della Camera
Che con un significato di alto valore simbolico e qui questa mattina
E naturalmente al Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che e cui oggi che ha avuto modo di collaborare come governatore della Banca d'Italia con Craxi uomo di governo
La presenza qui di Berti del presidente Bertinotti il presidente Ciampi credo che diano lustro e significato a questo evento naturalmente un saluto a Stefania e a Bobo Craxi ai collaboratori alle personalità che hanno collaborato con lo statista socialiste che sono qui oggi presente saluto a sua Eminenza cardinal Silvestrini che è sempre un gradito ospite degli eventi della Camera e della Fondazione
Bettino Craxi è stato il protagonista d'una lunga stagione della storia repubblicana
A trentaquattro anni nel mille novecentosessantotto era già deputato
Otto anni dopo nel settantasei leader e segretario del partito socialista italiano
Nell'ottantatré
E fino all'ottantasette Presidente del Consiglio dei ministri
Infine nella primavera del novantaquattro uscì da Montecitorio dopo un quarto di secolo e sette legislature
Per affrontare gli anni della Tunisia
Nel frattempo aveva lasciato un segno profondo nella storia italiana
Anche attraverso i discorsi parlamentare dal mille novecentosessantanove al mille novecento novantatré
Che la Fondazione della Camera in collaborazione con la Fondazione Craxi ha voluto raccogliere nel volume che oggi presentiamo edito da Laterza e curato con la solita passione ed equilibrio da Gennaro Acquaviva
Che gli fu stretto collaboratore per tanti anni
La decisione è stata presa un anno fa dal consiglio d'amministrazione della Fondazione presieduto ancora da Giorgio Napoletano
Ed è coerente con la scelta di fornire un'esauriente fondata documentazione parlamentare su personalità che hanno marcato fasi rilevanti della storia italiana
Così è stato per il volume dedicato a Sandro Pertini nel novembre due mila e cinque
Così adesso è tra Craxi nel settimo anniversario della scomparsa e così sarà per la raccolta degli interventi di Antonio Segni che stiamo preparando
Nel caso di Bertini di Pertini e di Craxi il contributo della Fondazione ha riempito un vuoto storico e scientifico
Nel caso specifico ritengo doveroso evidenziare la collaborazione con la Fondazione Craxi presieduta dalla collega Stefania Craxi a cui rinnovo i sensi della nostre mia più sincera stime amicizia che custodisce gelosamente la memoria e la documentazione del leader socialista
Ancora oggi è forte il contrasto
Che non possiamo e non vogliamo tacere fra due opposte valutazioni dell'operato di Bettino Craxi
Quella che sottolinea la grande capacità politica e la modernità del suo esser leader politico e presidente del Consiglio
E quella che sopra ogni altra considerazione fa prevalere i rilievi giudiziari riguardanti la questione morale
Forse è giunto il momento di liberarci delle scorie polemiche e delle diverse e opposte spinte ideologiche
Per tentare un bilancio più sereno
E se possibile obiettivo per collocare storicamente Craxi nella pagina cruciale dell'Italia dalla metà degli anni settanta alla metà degli anni novanta
Il senatore Acquaviva affronterà nel dettaglio la vicenda politica parlamentare di Bettino Craxi che si intersecano con le sue scelte di portata storica
Quella di schierare l'Italia con l'Europa e con la NATO a favore dell'installazione degli euromissili a Comiso
L'approvazione dei nuovi patti concordatari
La sua gestione del sequestro dell'Achille lauro e la crisi di Sigonella
La riforma della scala mobile mio citato solo alcuni
Di fronte alla molle ma soprattutto alla densità e all'importanza degli interventi di Craxi in Parlamento vorrei fare due considerazioni
La prima Craxi aveva un profondo rispetto per l'Aula di Montecitorio come il luogo principe del dibattito politico
Il succo della democrazia stava per l'UI nel confronto parlamentare
Per ventisei anni nelle diverse funzioni ricoperte fu un assiduo parlamentare
Sempre presente come ricorda qual Riva nella bella introduzione al volume orgoglioso di questa appartenenza e di questo lungo percorso
Al punto di porsi da vecchio parlamentare come guida rispetto ai giovani negli stessi meccanismi regolamentare la seconda considerazione che Craxi fu certo un leader controverso commise errori che in parte ammise proprio nell'aula del Parlamento
A partire dal mille novecentonovantadue attraverso un'analisi schietta delle degenerazioni diffuse nel meccanismo di finanziamento dei partiti politici
E tuttavia indiscutibilmente uno statista il quale con grande intelligenza anticipo impose all'agenda politica temi risultati poi decisivi e che hanno acquistato e non perso
Attualità anche dopo la sua morte
Per questo certi nodi sono no di che fanno discutere perché sono tuttora nodi irrisolti con i quali siamo costretti a confrontarci
Mi riferisco in particolare alla governabilità e alla competitività dell'Italia
Rapporto che deve essere di rispetto e di collaborazione tra stato e Chiesa sul fronte dell'etica e delle libertà individuali
A ruolo autonomo e centrale che spetta all'Italia sulla scena internazionale soprattutto mediterranea
Vorrei aggiungere che non ha perso attualità un altro tema che è stato tra i motori forse il motore del suo impegno politico come uomo della sinistra
La difesa della libertà contro ogni totalitarismo in una parola il suo anticomunismo e socialismo avanzato liberale
La modernizzazione del Paese oltre i muri ideologici il radicalismo della sinistra estrema
è emblematico il coraggio con il quale da leader socialista e presidente del consiglio dei ministri combatte la battaglia per il decreto sul costo del lavoro e la riforma della scala mobile
Con determinazione sfidò la sinistra conservatrice massimalista e vinse la sfida spiegando al Paese e alla sua stessa base socialista
Le ragioni di una scelta responsabile e lungimirante anche se inizialmente impopolare
A dimostrazione che la storia non si scrive coi sondaggi ma con il coraggio di andare quando anche difficile controcorrente
Impossibile non considerare proprio il coraggio kebbe alla luce della timidezza incertezza e confusione che spesso caratterizza anche l'attuale dibattito sulle riforme comunque la si pensi
In conclusione vorrei sottolineare due passaggi dei suoi discorsi che mi paiono illuminanti
Il primo sulla lungimiranza di Craxi rispetto ai problemi dell'Italia
Il secondo più scottante sui tormenti dell'ultima fase della sua attività condotta sotto la spada di Damocle delle iniziative giudiziarie
Il primo lo traggo dal discorso sulla governabilità e grande Risso riforma del trentuno agosto mille novecentottantadue
Craxi dichiara che al centro dei poteri della democrazia non può essere ignorato il problema dell'efficienza degli interventi
Delle decisioni dei servizi per un rinnovato sistema di relazione tra il cittadino e la collettività
Il problema dunque della organizzazione e funzionalità dello stato e dei suoi poteri
Parole che anche oggi sono di grande attualità
Il secondo è quello che mi resterà sempre impresso
Del suo ultimo discorso che ascoltai come parlamentare
Laddove chiede di lasciare il caso Craxi al suo destino e di evitare altre aggressioni
Mi sono difeso visse come ho potuto
Molti hanno seguito la tentazione del capro espiatorio mito pagano di tradizione antichissima che è sempre qui valso all'illusione temporanea
Di allontanare da sé una colpa un male e di dare in questo modo una soluzione ai problemi posti dalla realtà
Sono le sue ultime parole da deputato
Che meritano rispetto al di là di ogni valutazione storica politica morale rispetto e forse anche qualche seria autocritica per la troppa ipocrisia con cui furono accolte
Desidero anch'io ringraziare il Presidente della Camera deputati il presidente della Fondazione
Della Camera dei deputati per la loro partecipazione a questa iniziativa ma soprattutto per aver reso possibile in in tempi così rapidi la redazione e la stampa del volume che oggi viene presentato e che dà conto dell'attività parlamentare d'un homo politica di uno statista la cui figura è stata un come diceva appunto grazie presidente Casini certamente controversa
Ma altrettanto certamente centrata centrale in un passaggio cruciale della nostra democrazia
Quando si studieranno
Seriamente gli anni in cui emerge la figura politica di Craxi si capirà meglio
Perché egli poté sembrare a molti la risposta giusta di fronte ad una situazione drammaticamente critica
Ancora schiacciati dalle paure e dalle difficoltà di quei terribili anni settanta
Gli italiani videro allora avanzare sulla scena della politica uno strano tipo di socialista
Un decisionista un democratico che aveva delle idee precise su quello che bisognasse fare le esponeva con chiarezza
E dimostrava anche di avere il carattere per realizzarle andando controcorrente come voleva per istinto una gran parte del Paese
Come ha scritto Luciano Cafagna fu allora che in un clima densissimo di intossicare ante fumo ideologico
Bettino Craxi capì che il paese era estenuato da un Sessantotto durato un decennio dalla inflazione dal terrorismo e dalla criminalità
Ma che aveva ancora economicamente parlando una vitalità residua degli anni del miracolo
E si impegnò a dare voce a questa vitalità perché l'Italia uscisse dagli anni del piombo della stagnazione dell'insicurezza pubblica
Craxi fu tra i pochissimi a non accettare mai in quegli anni compromissioni con la demagogia né ideologiche né politiche
L'unico uomo di spicco della sinistra insieme ad Amendolara purtroppo già vecchio già anziano che ci che non si è scomposto e per niente di fronte al sessantotto a cui non assegnò mai nessun credito le sinceramente né per finzione come tanti fecero e che quindi poteva uscire dagli anni del cavo s'attesta alta candidato naturale ad una leadership del rinnovamento e della rinnovata responsabilità è in questo contesto che Craxi riuscì a rendere il piccolo partito che è un po'casualmente era stato chiamato a guidare un partito mai considerato sulla via dell'estinzione
Nel settantasei PC era al trentacinque e rotti per cento il PSI appena al dieci innanzitutto culturalmente più autonomo rispetto alla ben più consistente egemonia comunista sulla sinistra
In un contesto per capirci
In cui tre mesi dopo l'assassinio di Aldo Moro non faceva scandalo che Berlinguer rivendica se la permanente validità della lezione negli enti leninista ma faceva scandalo la replica di Craxi che ricordava le radici e pluraliste del movimento socialista marxiste e non marxiste compreso crudo così come ha fatto scandalo negli anni precedenti lei argomentate critiche apparse su Mondo operaio e scritte da re Umberto proprio Massimo Salvatori sulla dottrina marxista dello Stato e sul gran sciismo
Critiche da cui aveva preso le mosse quello che venne definito il nuovo corso socialista
Ed in particolare il progetto socialista che Craxi volle presentare come sua mozione al congresso del PSI del mille novecentosettantotto fu una scelta Cuesta per nulla scontata
Anche in passato infatti congressi socialisti erano stati arricchiti da i contributi di prestigiosi intellettuali basti pensare alla carta dell'unificazione del mille novecentosessantasei firmata dallo stesso Bobbio nonché da Valiani Venturi Garosci Calogero Rossi Doria zeri
Ma quei contributi non avevano per nulla inciso sulla selezione dei gruppi dirigenti che all'unanimità li avevano accolti e all'unanimità li avevano archiviati
Craxi invece ammaestrato dal fallimento di quell'esperienza segnata innanzitutto dalla pretesa di autotutela dei gruppi dirigenti del PSI e del PSD volle determinare un elemento di discontinuità
Nel segno appunto dell'apertura verso l'esterno a garanzia della effettiva novità della sua proposta politica
Ori anche ricordare che in quella stessa fase che egli forzando regole tradizionali ismi
Riesce a sostituire il simbolo leninista del suo partito acquisito nel dopoguerra con l'immagine del Garofano riappropriandosi così simbolicamente della tradizione autentica del socialismo delle origini
Fu anche per questa via che Craxi entro allora in un rapporto di simbiosi profonda con la sua gente che ha da allora non verrà mai meno
Un legame personale viscerale con tutti i socialisti anche con i suoi oppositori che si fonderà innanzitutto sulle del l'identificazione tra l'affermazione dell'Aldus sua leadership e il futuro del Partito socialista
Come è stato ricordato Craxi è stato eletto deputato nel sessantotto appena trentaquattro anni
Era intervenuto spesso nel corso della quinta e della sesta legislatura
Ma su questioni specifiche pronunciò il suo primo discorso impegnativo solo il dieci agosto mille novecentosettantasei
Quando era stato appena eletto segretario del PSI nel dibattito sulla fiducia al terzo governo Andreotti quello che lo stesso Andreotti definì della non sfiducia
Perché fondato sull'astensione benevola del PSI del PC e dei partiti laici
Egli volle allora a delineare la posizione autonoma del PSI pur polemizzando con quali Tree oltre Atlantico riesuma aprono l'il fantasma di gotico al per deplorare l'intesa col pc
Un partito che lui invece giudicava per quello che e che ha saputo essere un partito cioè che rappresenta una parte importante del popolo lavoratore e di cui andava innanzitutto valutato il contributo alla vita democratica del Paese
Ma subito dopo aggiungeva
Non vogliamo battere le strade né del socialismo della miseria né del socialismo della burocrazia quel neo fedele feudalesimo burocratico di cui parlava il filosofo un greche o in ungherese Luca ex perché la nostra strada vuole essere quella di un socialismo moderno che non vuole volti le spalle al problema fondamentale della nostra civiltà
Che è quello di fare avanzare ad un tempo la giustizia sociale la libertà politica e l'efficienza produttiva di una forza socialista autonoma che sia impegnata nella fondamentale ricerca di conciliazione tra i valori del cristianesimo e i valori umani e liberatori di cui si è fatto portatore di una sua storia il movimento socialista
Craxi auspicava cioè già da allora
Un approdo socialdemocratico della revisione in corso nel PC mentre diffidava della politica del compromesso storico di cui intuiva il carattere regressivo anche rispetto all'evoluzione degli equilibri internazionali
Oggi del resto
Un intellettuale di estrazione comunista come Biagio De Giovanni individua nel tentativo di stabilizzazione del compromesso storico la pretesa di rafforzare il rimotivare il vecchio equilibrio
Quando tutto intorno cambiava
Ed osserva Biagio De Giovanni che proprio alla vigilia dell'implosione brezneviana
Di chi è pièce PC pensava pensavano ideologicamente ad una stabilizzazione del bipolarismo ad una democratizzazione dell'Unione Sovietica
La politica di unità nazionale come è noto non sopravvisse molto alla drammatica vicenda del sequestro e della sussidio di Aldo Moro
Di essa Craxi alla Camera parlo soltanto nel brevissimo dibattito sulla fiducia del quarto governo Andreotti in quella drammatica giornata che fu il sedici marzo Milano novecentosettantotto tentate l'impossibile per liberare Aldo Moro disse
E da parte sua tentò effettivamente l'impossibile
In quei tentativi peraltro non c'era nei in Jane unità umanitaria né opportunismo tattico
C'era la lucidità politica di chi prevedeva la crisi di un sistema incapace di proteggere la vita del suo massimo dirigente e c'era anche la consapevolezza
Della fragilità dell'intesa tra Dc e Pci che pure in quei giorni era apparsa granitica
E che invece durò soltanto pochi mesi portando alla crisi della legislatura a soli tre anni dal suo insediamento
è in questo scenario che Craxi matura la svolta della governabilità
Secondo Gianfranco Pasquino che scriveva in quel tempo data l'indisponibilità del PC ad uscire dall'arroccamento i leader del PSI è costretto a giocare da solo le sue carte
Così come è costretto dalla crisi del sistema politico
E non solo dalla sua indole a rovesciare la posizione fino allora seguita un po'in politica mente dice Pasquino da Nenni
Che aveva sempre anteposto le preoccupazioni per il funzionamento e l'evoluzione del sistema politico a quelle relative a ma intacca i vantaggi del partito ed era stato sempre o almeno prevalentemente
Mosso da considerazioni di carattere sistemico rispetto ad interessi partigiani
La crisi infatti è tale che conclude Pasquino senza ambizioni partigiana il PSI condanna se stesso ad un ruolo subalterno che è altresì nocivo per tutto il sistema
E così secondo un altro
Commentatore del tempo Franco Cazzola Craxi di quello che sembrava un punto di debolezza aveva cercato di fare la forza del PSI la teorizzazione della governabilità al centro come in periferia
Ha contribuito la traduzione in chiave ha costituito la tradizione la traduzione in chiave di mercato politico
Della collocazione etica del partito operata da Bobbio per il quale il PSI ricorda Cazzola
Era un partito medio e Inter medio e come tale necessario ma non sufficienti
Ciò non toglie che quando il diciotto aprile dell'ottanta esprime la fiducia come ricordava prima Casini al secondo governo Cossiga in cui quattro anni erano di nuovo dopo quattro anni erano il duo presenti addirittura nove ministri socialisti
Craxi non sottovaluta l'importanza della necessità che tutte le forze di progresso ricerche nei termini di azione convergente dichiara in Aula
Dopo aver sottolineato i rischi che non riguardano più solamente noi di un ritorno a condizioni di aspra conflittualità a sinistra
Come quello che aveva indebolito con la cessione del sessantaquattro il primo centrosinistra
E con questo spirito del resto che Craxi non esita ad intervenire nel dibattito interno al pc così ad esempio il ventiquattro ottobre l'ottanta in occasione della fiducia al governo Forlani
Fa sue le posizioni di Amendola sul caso FIAT e la marcia dei quaranta mila
Sita
Un sondaggio tra virgolette un sondaggio di opinione seconda lingua i quali partiti più votati tra i capi operai della FIAT sono il partito socialista e il Partito comunista
E deplora che si sia provocata una grande divisione tra i lavoratori mentre la più elementare delle acquisizioni teoriche
Del socialismo moderno si fonda sul presupposto di unità tra operai e tecnici di unità fra classe operaia ceti medi concludendo
Il difficile non è cavalcare la tigre
Ma riuscire a scendere senza farsi male
Ma è il trentuno agosto dell'ottantadue nel dibattito sulla fiducia al governo Spadolini il cosiddetto governo fotocopia
Che Craxi indica con maggiore chiarezza la prospettiva per evitare una crisi di sistema
Critica l'arroccamento del PC
E rileva che tocca ora ai comunisti anche se i più forti e più organizzati di muoversi nella direzione seguita dai socialisti
è questa la condizione per sbloccare il sistema politico
Che se vuole sopravvivere non può imboccare vie diverse da quelle di un vero e il nuovo centrosinistra e di Hu o di una vera alternativa
Cioè spiega da un lato quelle della ricerca di una nuova linea di incontro tra le istanze del centro politico le istanze della sinistra e dall'altra quella di una vasta aggregazione di forze democratiche suppergiù posti non equivoci
In alternativa al maggior partito di maggio al mare al partito di maggioranza relativa
Cardine per decenni nel bene nel male di tutte le maggioranze politiche
Il sistema politico italiano non invocò com'è noto né una strada nell'altra indigesti investì invece sulla risorsa governabilità
Di cui Gracchi era stato simbolo e in qualche maniera si può dire che ne sollecitò il protagonismo
Non volendo fare i conti con le alternative meno traumatiche che lui stesso e va lucidamente indicato
Sul governo Craxi che ne fu lo sbocco naturale si sono addensate nel corso degli ultimi quindici anni cupe interpretazione che hanno cercato di demonizzare tutto quello che fece il buono e il cattivo
Con una logica che è difficile interpretare se non come una persecuzione bella e buona
Oggi si incomincia a collocare nella giusta luce che è quella storico critica il lungo e positivo cammino che si realizzò tra l'ottantatré e l'ottantasette per quattro lunghi anni
Ed è in questa ed in questa sede io voglio solo ringraziare gli studiosi da Craveri
A Pellicani e Carfagna da De Rita Brunetta da pedone a Di Nolfo da Silvestrini a Nicora Margiotta che a partire dal due mila e tre
Hanno accettato di partecipare ad una serie di convegni dedicati alla politica estera alla politica economica a poppa politica ecclesiastica di Craxi convegni di cui sono stati pubblicati gli atti ai quali quindi rimando per una valutazione critica preferisco oggi dare testimonianza diretta del clima in cui Craxi si trovò ad operare alla guida del governo
C'erano anche allora come molti ricorderanno sentimenti di preoccupazione non poca ansia rispetto ad un difficile presente ad un insicuro futuro ma c'era anche tanta voglia di fare
Perché avevamo la certezza di star ben dentro quel processo di sviluppo storico costruito nel tempo di cui oggi molti denunciano l'appannamento certo eravamo tutti più giovani
E non solo cronologicamente
C'era meno esaurimento da benessere meno imbolsito mento da privilegi diffusi meno corporativismo Rappan pagante più voglia di testimoniare una ricerca del bene comune
Anche allora c'era in sicurezza preoccupazione voglia di tirare a campare
Ma le incertezze per non dire le vere e proprie paure da mancanza di futuro furono allora combattute a viso aperto
Con un tasso di credibilità oggi inimmaginabile contrapponendo avesse non miraggi accattivanti o pannicelli caldi
Ma la forza e la fattibilità di una governabilità reale presente tutti i giorni capace di decidere tutti i giorni
Ma governare non è asfaltare come si dice e Craxi lo sapeva benissimo anche se non sottovaluta va all'importanza dell'amministrazione
Per cui il governo Craxi deve essere ricordato come poc'anzi ha detto Casini soprattutto per le scelte politiche di grande portata che ancora oggi condizionano positivamente la nostra vita civile sociale l'avvio nel Consiglio europeo di Milano dell'ottantacinque del processo che avrebbe portato all'Atto unico europeo il sostegno che fu decisivo alla posizione atlantica mosso dal cancelliere Smith nella politica di difesa europea
Una decisione che avrebbe accelerato l'implosione dell'impero sovietico la revisione del Concordato che De Gasperi e Togliatti si erano impegnati a concludere nel lontano mille novecentoquarantasette
La drastica riduzione dell'inflazione
Grazie al decreto sulla scala mobile che secondo quanto riconoscevo oggi D'Alema liberò il campo da automatismi superati per lo stesso esercizio della lotta contrattuale da parte del sindacato ed anche infine la difesa inflessibile del prestigio e della sovranità della nazione
Senza retorica senza avventurismi
Ma sempre in base a solide ragioni
Le solide ragioni della crescita economica che giustificarono la pretesa di Craxi di partecipare ai vertici dai Paesi più sviluppati
Le solide ragioni della politica e del diritto internazionale
Che gli consentirono di mettere in salvo passeggeri ed equipaggi della ville Lauro ma anche di salvaguardare i rapporti di amicizia tra Occidente ed Egitto che gli avventati i consiglieri del presidente Reagan non avevano esitato a mettere a rischio
Alla vigilia di quella esperienza di governo non avevamo preparato come molti ricorderanno un dettagliato programma come era invece avvenuto alla vigilia del primo centrosinistra
Il PSI e aveva bensì indicato nella conferenza di limiti da ottantadue le linee-guida della propria azione politica orientata assecondare la modernizzazione della società italiana a governare il cambiamento
Valorizzando i meriti senza lasciare disattesi i bisogni dei più deboli
Ma Craxi non si era fatto precedere a Palazzo Chigi da un qualche libro dei sogni
Trovo piuttosto un libro degli incubi come ha osservato Luigi Covatta nel suo menscevichi
I fantasmi di tutte le decisioni rinviate di tutte le scelte di luce di tutti i problemi lasciati marcire dalla pratica del governo ai margini che secondo Pietro Scoppola
Aveva rappresentato la cifra del modo di governare della DC dopo la morte di De Gasperi fatta salva la parentesi di Fanfani dice Scoppola
E la novità rappresentata da Craxi Futuh Nicu quindi soprattutto quella del fare del non rassegnarsi al rinvio
Di offrire al Paese la figura di un Governo che fosse una guida
Non una camera di compensazione
Rappresentato autorevolmente da un leader
Che credeva nella politica come espressione del diritto dei cittadini ad avere un governo e chi agiva coerentemente con queste convinzioni
L'azione di governo di Craxi un governo che oggi viene identificato con la partitocrazia e con i suoi mali
Fu paradossalmente interrotta da una trappola partitocratica
Quel patto della staffetta di cui radici pretese il rispetto
Ma la DC non era più in grado di restare al centro del sistema e di garantirne così sia pure in modo distorto la stabilità
Per questo prima che a Craxi aveva dovuto cedere a guidare il Governo Spadolini per questo dopo Craxi diede vita quattro diversi governi nell'arco di una legislatura
è in quel coste in contesto che si riaccende il dibattito sulle riforme istituzionali
Schermo di quel ben più impregnanti e dibattito sulla riforma del sistema politico
Che si era sviluppato quando essere ormai ultra maturo all'inizio degli anni ottanta
C'è l'iniziativa del presidente Cossiga col suo messaggio alle Camere per invitarle ad una forte iniziativa costituente c'è l'iniziativa referendaria di Mario Segni tutta centrata sulla riforma del sistema elettorale ambiguamente seconda da dalla DC e più esplicitamente cavalcata dal PSI dal PDS di Achille Occhetto
L'undicesima legislatura nomina una commissione bicamerale col compito di dirimere entrambe le questioni
Ma l'incapacità di decidere è dura a morire
In un Paese ormai lacerato tra hanno visti e partitocratico questi ultimi pensò di cavarsela
Proponendo un sistema elettorale misto
Craxi come nodo non ci sta
E il dodici novembre del mille novecentonovantadue intervenne nella discussione generale della Commissione deplorare Ando certe tentazioni piuttosto autolesioniste ricorda che i partiti
Destinati forse a divenire nel a divenire dei club che vivranno filosofeggia Ando sull'essere
E sul non essere o più forte o i più fortunati diventeranno festosi associazioni per il tempo libero
Hanno però tutt'oggi ancora un ruolo non secondario nella voce vita politica nella vita parlamentare per cui aggiunge Craxi posti di fronte alla difficoltà di decidere in modo chiaro e convincente tra un sistema di tipo proporzionalisti go corretto da elementi maggioritari
è un sistema maggioritario con un poco di prezzemolo proporzionale i partiti devono decidere perché i principi non si tagliano affette come i salami
Subito dopo di lui parla segni che riconosce a Craxi di aver detto alcune cose chiare
Mentre quando si afferma che siamo vicini all'accordo perché tutti vogliono un sistema misto si fa in realtà un'affermazione che è tecnicamente una sciocchezza
Che politicamente confonde le acque e che non serve centralmente a fare chiarezza di fronte agli elettori dal momento che conviene con Craxi
Questo nodo non è un salame che si taglia a metà
Come noto Craxi venne sconfitto segni vinse i referendum
Ma la nuova legge elettorale restò un salame che si taglia a metà e per giunta
Assicurò la vittoria Berlusconi invece che segni e ad Occhetto
Craxi è morto sette anni fa lontano dal suo Paese
Nelle circostanze che tutti ricordiamo
Allora Stefano Folli scrisse scriveva la nota politica scrisse sul Corriere della Sera
Nel maggio del mille novecentottantasette giusto giusto all'indomani del lungo governo Craxi durato quattro anni evento memorabile per i criteri Damiani L'Espresso pubblicò un interessante sondaggio
Conteneva quasi per caso
La chiave per capire gli anni Ottanta
Eppure più ancora
Per rette leggere nell'immediato futuro nel quinquennio Chicco inciderà con il declino del craxismo e sfocerà infine in Tangentopoli
Continua folli diceva quel sondaggio che il sessantacinque per cento degli italiani dava un giudizio positivo di Bettino Craxi come statista
E uomo politico affidabile la maggioranza si est esprimeva altresì contro la formula del pentapartito senonché Craxi conclude folli
Non seppe e non volle capire che la sua figura aveva già spezzato i vincoli e le gabbie di un sistema partitico o francamente partitocratico ormai logoro
E non fu abbastanza coraggioso semplicemente innovatore
Il o semplicemente innovatori
Per prudenza istituzionale
Infine diceva folli
Craxi si arrocca nella Gambia partitocratica fino a diventare paradossalmente il difensore di un sistema di cui per primo aveva colto la senescenza e che si reggeva ormai sulla negazione del ruolo suo e del suo partito
C'è molto di vero in quanto dice Folli io stesso posso testimoniare di una fedeltà di Craxi al sistema dei partiti oltre ogni ragionevole dubbio
Fedeltà che egli basava sulla sua profonda convinzione che gli italiani questo sistema non lo avrebbero abbandonato mai perché sottolineava e si lo considerano all'origine delle loro fortune storiche
E del loro presente benessere
Craxi era dotato naturalmente di un'alta carica di autostima che peraltro riusciva spesso a tenere sotto controllo attraverso una prudenza è una pazienza costante non solo dunque scelto che gli pur avendo ben presenti il livello di crisi strutturale del sistema politico
Si ritenesse anche l'unico cui il destino aveva imposto l'obbligo del ruolo di grande riformatore
Forse anche a Craxi saprebbe sarebbe piaciuto non essere Craxi
E c'è un leader obbligato alla riforma di un sistema politico che non voleva essere informato e che anzi usava tutti gli strumenti per perpetuarsi così com'era ma tante noi oggi possiamo solo riconoscere che la prudenza la prudenza istituzionale che Craxi espresse nel mille novecentottantasette stadi mostrare la sua tempra il democratico come appunto concludeva folli
Nel ricordo che ho citato e forse possiamo anche aggiungere anche perché lo abbiamo conosciuto bene che era un socialista figlio del partito
Che amava il suo partito e che per cultura e vita sale su vissuta non percepiva la politica fuori dai partiti
E che per questo non poteva trasformarsi d'un colpo in un populista dimentico della sua storia e capace di tagliare le radici da cui era nato
Per questo non poteva essere lui a buttare il tavolo all'aria un tavolo che ritenete aver di che riteneva di aver contribuito fortemente a preservare
E che probabilmente considerava ancora utilizzabile per la politica
Fu anche per questo infatti
Che pur non avendo avendo voluto per non avendo apprezzato la deriva nuovista che Occhetto aveva voluto imprimere alla svolta della Bolognina
E che ricordo rinviava ulteriormente l'approdo dei movimento comunista italiano
Alla sponda del socialismo europeo
è per questo che non vuole far saltare il tavolo neppure nel mille novecentonovantuno
Quando il ricorso ad elezioni anticipate avrebbe colto impreparato il PDS aprendo scenari imprevedibili
Sono queste medesime ragioni che lo spingono nel pronunciare il tre luglio del mille novecento la o novantadue un discorso che a torto allora venne indicato come un arrogante pretesa di impunità
A mettere tutti in guardia contro il vuoto politico
Di cui dichiarava di aver imperante imparato ad aver orrore da Nenni
Che aveva visto nella sua vita i drammi delle democrazie
Richiamando allora con forza il sistema dei partiti un'assunzione di responsabilità appunto non di connivenza
Rispetto ad uno stato di cose che suscita la più viva indignazione legittimando un vero e proprio allarme sociale e ponendo l'urgenza
Di una rete di contrasto che riesca ad operare con rapidità ed efficacia
E avvertendo profeticamente che un finanziamento irregolare o illegale al sistema politico
Per quante reazioni e giudizi negativi possa comportare per quante degenerazioni possa aver generato
Non è e non può essere considerato è utilizzato da nessuno come un esplosivo per far saltare un sistema per delegittimare una classe politica
Perché le aree un clima nel quale dice Roberto non possono nascere nelle correzioni che si impongono né un'opera di risanamento ma sotto disgregazione e avventura
Ho concluso se dovete essere ingiusti fatelo per regnare
Altrimenti praticate la pietà
Questa esortazione che è contenuta nella felice di Uri Peter
E ci porta sai lontano del tempo e che come racconta Svetonio era spesso sulle labbra del giovane Giulio Cesare può essere se dovete essere ingiusti fatelo per regnare
Altrimenti praticate la pietà
Questa stessa frase può essere ripetuta
Bene a proposito io penso anche da noi stamane
Nel ricordare quel grande leader politico che è stato Bettino Craxi un uomo nei cui confronti molti non hanno praticato né giustizia né pietà
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