Nuovo sistema previdenziale. Le proposte di Rifondazione Comunista a confronto

Ho ho già cominciato richiama
Claudio
Comunque
Bene allora io direi di iniziare i lavori del pomeriggio la parola ai gli anarco Omo
L'ho chiesto
Il risultato è questo che iniziava attuale della
Non voglio
E gli hanno a loro un secondo ancora
S
E per ma possiamo mai
Allora riprendiamo i lavori di questo pomeriggio la parola la compagna Eliana con Moro che è una compagna che collabora sia con l'IRES CGIL che come il dipartimento lavoro economia di Rifondazione
Quindici minuti
Allora salve
Per me in realtà scusate inizio da un dato personale
Perché per me è un ponte particolare intervenire qui oggi opposti
Adesso glielo Teresa nasce coerenti
Dicevo che particolare non non tanto per il cioè non solo per il tenore dell'iniziativa ma perché io in questo posto c'ho lavorato dieci anni fa circa laddove all'ingresso c'è un'agenzia di viaggi prima c'era una libreria
Era dieci anni fa era un non il primo ma uno dei miei primi lavori
Contratte distava Auchan cinquecento mila lire di allora al mese stavo finendo di studiare però vivevo da sola per cui ci campava o comunque con quel lavoro
Era il novantasei novantasette
Più o meno nel novantasei tanto per ricordare Prodi aveva firmato con rappresentanti dei sindacati rappresentanti di Confindustria Patto per il lavoro quello che poi appunto nel novantasette produsse il pacchetto Treu
Lo dico non perché c'entri col mio contratto di stage perché quello veniva da molto prima ma lo dico perché chi entrava in quel momento nel mercato del lavoro chi era entrato le generazioni via generazione che era entrato immediatamente prima in quel mercato del lavoro
Aveva capito subito che stava entrando in un mercato del lavoro completamente differente da quello che aveva interessato le generazioni precedenti
Qualcuno allora non lo capiva e qualcuno penso la capito soltanto l'anno scorso in campagna elettorale salvo poi ogni tanto dimenticarselo per noi invece era chiaro che non avremmo avuto più certezze entrando in quel mercato del lavoro
E io questo lo dico perché oggi che si parla di pensioni mi sembra appunto importante anche partire da qui cioè da come da quelle migliaia di lavoratori e di lavoratrici che con questo sistema contributivo con questo si sa previdenziale basato sul contributivo e su con questo mercato del lavoro
Una pensione dignitosa non la matureranno mai
A causa della discontinuità delle carriere lavorative e a causa dei redditi bassi principalmente e lo dico perché penso che per dare una risposta coerente anche sulle pensioni bisogna ripartire proprio da da cui da quella frattura generazionale che ricordava in mattinata Zipponi prodotta nel mille novecentonovantacinque dalla riforma Dini quella per cui si stabiliva che chi andava in pensione con un che qualcuno poteva andare insiste in pensione con un sistema qualcun altro con un altro sistema una frattura ripeto generazionale non perché riguardasse giovani ma perché appunto riguardasse intere generazioni
Frattura riproposta non soltanto in quel momento
Ma tutte le volte che nel corso degli anni novanta e poi negli ultimi cinque anni di Governo Berlusconi
Si è riproposto ogni volta che sono state introdotte norme che andavano a volte ulteriormente ha precarizzato il rapporto di lavori a destrutturare la centralità del rapporto di lavoro a tempo indeterminato
Quindi penso rispetto che per dare una risposta coerente sulle pensioni bisogna partire anche da lì
E penso che peraltro aggiungo che bisognerebbe ripartire per la stessa ragione dalla questione femminile io non ripeto quello che ho già detto prima Rosa Rinaldi però come dire il la questione femminile rispetto al alla partita previdenziale non è un particolare punto di vista rischia di essere proprio il paradigma degli affetti di questo sistema contributivo su
Sulle pensioni future
Per lo stesso motivo di cui prima per le carriere di sconti per i percorsi discontinui di entrata e di uscita nel mercato del lavoro
In una sistema sociale in cui ancora l'assistenza pubblica all'infanzia del tutto insufficiente in cui ancora la cultura di condivisi non c'è una cultura di condivisione dei degli il lavoro di cura all'interno delle famiglie
Le donne sono quelle che
Hanno i percorsi più discontinui nel mondo del lavoro che rischiano di uscire dal mercato del lavoro
Però badate anche perché le donne i redditi delle donne sono anche il venti per cento in meno di quelli degli uomini quindi questo significato per un mero rapporto di costo opportunità
Se devo pagare in assenza appunto di un servizio pubblico la babysitter quando guadagna sei settecento euro
Magari appunto perché lavoro con un contratto precario è meglio uscire dal mercato del lavoro e quindi smetto di versare i contributi
Visto che sto parlando delle donne aggiungo una cosa sull'innalzamento dell'età pensionabile
Guardate io ieri sono stata la sera del Capello stabilimento a Lanciano dove la FIAT produsse i caravan
Lì ci sono degli operai che lavorano
Soltanto sul turno di notte cioè tutti i giorni tutti i cinque generasse ti Mana fanno dalle dieci di sera fino alle sei del mattino li chiamano i pipistrelli perché non appunto non si vedono di giorno sono mille trecento e passa lavoratori ora è chiaro che quando si parla di innalzamento dell'età pensionabile io penso che si debba avere in mente questo prima adesso non li vedo più però prima c'erano i compagni di Melfi che lavorano sulla doppia battuta insomma però chi parla di innalzamento dell'età pensionabile ha idea di che cosa significa lavorare tutta una vita
Fare la maestra d'asilo fare la maestra elementare la fare l'infermiera che fa i turni nelle corsie degli ospedali lo sappiamo come sono gli ospedali
Sa che cosa significa fare la cassiera in cassa negli ipermercati con i turni il tutti i sabati tutte le domeniche tutte le feste sa che cosa significa fare
Lavora nel settore delle pulizie o lavorare per esempio nel settore dei call center
C'è un call center a Genova dove si lavora con uno specchio di fronte alla postazione perché tu devi vedere mentre fai la telefonata che stai sorridendo perché la persona dall'altra parte del telefono deve sentire che tu sorridi
Anche quando magari vista i casotti alle fondando per vendere un contratto telefonico che magari sa che è una fregatura
Chissà il il peso dell'acqua quando il lavoro non è soltanto l'orario di lavoro soltanto la fatica ma è anche la relazionalità che tu metti in gioco nel processo produttivo la tua relazionalità che viene sfruttata dal processo produttivo
Io non a caso citato tutti i lavori ampiamente femminilità di ma soprattutto tutti i lavori in cui la precarietà praticamente la norma appunto la scuola la sanità le pulizie la grande distribuzione commerciale i call center
Chiusa parentesi attorno al lavoro precario ai collaboratori coordinati e continuativi
Allora lì il problema della prospettiva previdenziale non è soltanto quello della discontinuità dei pro dei percorsi di lavoro discontinuità
Peraltro badate cioè non è come dire l'incertezza per il futuro di questi lavoratori qui non è l'incertezza da qui ai prossimi dieci quindici anni
è da qui ai prossimi tre mesi perché la durata media dei contratti di collaborazione tre sei massimo un anno
In un'intervista col fatto qualche tempo fa mi raccontava una lavoratrice di un istinti di un ente pubblico dell'Emilia Romagna che avevano fatto la settimana prima che io l'ho sentita una festa per una loro collega che a cui finalmente avranno fatto il contratto
Non è che l'avevano assunta la festa era perché il conte gli avevano finalmente fatto un contratto di un anno
E tutti i colleghi Cocco compunto festeggiavano perché finalmente aveva un contratto di un anno quindi quando si parla di durata EP discontinuità dei percorsi lavorativi di questo si sta parlando cioè di persone che
Visito un dato di un'inchiesta dell'IRES sui co.co.co. nel quaranta per cento dei casi non sanno che cosa proporrà loro il datore di lavoro alla scadenza del contratto contatti appunto che durando tre sei mesi
Ti dà l'idea de qual è la misura di quell'incertezza
Però ripeto il problema non è soltanto la discontinuità il problema sono i redditi bassi perché i redditi dei collaboratori sono contrattati individualmente
Fuori dai contratti nazionali di lavoro quindi vuol dire che anche la persona il lavoratore o la lavoratrice più professionalizzati perché spesso molti sono ricercatori ingegneri architetti eccetera
Ma anche il più professionalizzato nel momento in cui è nella condizione di dover firmare un contratto in una condizione di debolezza per cui la stragrande maggioranza dei redditi dei collaboratori sono il sotto i mille euro
Quindi anche qui quando si chiede loro di pensare una contribuzione alla pensione integrativa cioè di questo si sta parlando di persone che non arrivano alla fine del mese perché guadagnano ottocento euro come fanno da dove prendono chi come De Lellis le risorse per un eventuale pensione integrativa
Per non parlare di tutti quelli che lavorano con part-time ma a sedici venti ore a settimana
E che quindi non arrivano nemmeno appunto est cinquecento seicento euro al mese
Part-time peraltro senza alcuna sicurezza sull'organizzazione dei turni e che per cui Nora che non rappresentano dunque uno strumento eventualmente di conciliazione con un altro lavoro magari con altre
Con per esempio il lavoro di cura per le donne ma che diventa un ulteriore appunto discriminazione oggi sui redditi domani sulle pensioni
Sui collaboratori allora
E chiaro la Finanziaria alzato di quattro punti il l'aliquota contributiva dal diciannove al ventitré per cento lì l'idea anche lì partì da Dini quando disse pezzi pensò possibile che questi lavoratori potessero versare soltanto il dieci per cento all'ora
Ora è chiaro l'aliquota va bene che l'aliquota sia si sia alzata però
Parliamoci chiaro come si può dire che con un'aliquota al ventitré per cento il lavoro in collaborazione diventa
Meno conveniente meno conveniente cioè come può un lavoratore le dico una non tutelato dall'articolo diciotto
Essere cioè non essere più conveniente di un lavoratore a tempo indeterminato fatto salvo ripeto che l'aliquota al ventitré per cento non basta
Per rendere nemmeno uguale il costo del lavoro il costo del lavoro dei collaboratori ancora nettamente più basso di quello dei lavoratori dipendenti
E per di più ripeto sono
Ricattabile non serve nemmeno licenziarli passa non rinnovargli il contratto contatto che come vi ripeto spesso dura tre mesi
Quindi
Questo lo dico per dire che come dire una politica come c'è il problema della precarietà un problema di invertire completamente la tendenza che fin qui è stata data non di fare una sorta di come dire riduzione del danno
La politica fatta fin qui dal governo di incentivi e disincentivi non ha sufficiente perché appunto non basta cambiare le regole all'interno dei luoghi di lavoro
Linea un esempio credo la vicenda del gruppo Almaviva il gruppo di Tripi dentro al quale
C'è Atesia
In quella vicenda lì sostanzialmente tramite un accordo e tramite dei finanziamenti enormi dati attriti per sanare una situazione pregressa di
Abuso cioè di utilizzo del lavoro a progetto per un lavoro come quello dei call center che non ha nessuna possibilità di essere considerato autonomo né per tipo di prestazione né tanto meno per tipo di contenuto del lavoro
Quella situazione lì ha prodotto un accordo che stabilizza la finalmente sei mila cinquecento lavoratori anzi io non direi stabilizzarlo io direi proprio normalizzare una situazione che prima era un abuso
Ist
Normalizzata come però a sedici ore a settimana e quindi a seicento euro al mese senza peraltro una garanzia sui turni
E sull'organizzazione del lavoro allora io penso per questo dicevo che una politica fatta sugli incentivi all'impresa e per sanare una situazione di abuso precedente
Ma che non cambi il ricca le le regole interne nei luoghi di lavoro e non cambi il ricatto perché un lavoratore guadagna seicento euro al mese comunque sotto ricatto c'è la precarietà gliela spostata dalla precarietà sul lavoro alla precarietà nella vita
Chiaro che è meglio perché adesso assunto a tempo indeterminato
Ma questo significa ridare dignità ridare centralità al lavoro
Io penso che vada fatto di più e appunto vada
Fatta una invernata prodotta un'inversione di tendenza
Molto più un molto perché poi è stata quella promessa in campagna elettorale appunto quando molti si sono ricordati che quel mercato del lavoro nel quale appunto eravamo entrati dieci quindici anni prima era un mercato del lavoro non flessibile o precario che non consentiva appunto nemmeno di
Progettare il proprio futuro
Chiudo io penso che in tutto questo il in realtà uno dei momenti più alti più importanti della politica di questi ultimi mesi è stata la manifestazione del quattro novembre
Quando finalmente per la prima volta si si è scesi in piazza per manifestare contro la la precarietà
Penso che sia stato uno dei momenti più alti perché ha restituito un legame tra la politica e la società civile
E perché ha unito le aspirazioni e i problemi di centinaia di precari di per sé deboli e difficilmente organizzata Pini e deboli perché sotto ricatto
Ma unito quelle aspirazioni con l'attenzione di una parte importante del mondo sindacale organizzato
Prima di tutto
Prima tra tutte la fiamma
Però io penso che quello il quattro novembre doveva essere un primo passo cioè non doveva essere la conclusione di un percorso doveva essere l'inizio di un percorso allora spero che appunto si si rilanci quel percorso
E soprattutto si rilanci quel cartello di soggetti
Che hanno organizzato il quattro novembre
Però al tempo stesso superandolo per intercettare al di là delle polemiche che ci sono state per lo più inutili su per intercettare anche quei soggetti forti che lì non c'erano
Perché altrimenti scusate se la dico così però si rischia di scendere in piazza per le pensioni si rischia di scendere in piazza per il Pubblico impiego ma si rischia appunto di fare come si è fatto degli ultimi quindici anni cioè di lasciare che il mercato del lavoro
Diventasse quello che è diventato oggi senza
Un'azione di conflitto grazie
Grazie ai le hanno al cromo la parola Francesca Ruocco dell'esecutivo nazionale dei Giovani comunisti anch'essa a quindici minuti
Allora
Un paio di settimane fa Felice Roberto Pizzuti ricordava dalle pagine del manifesto come quando nel novantacinque si dibatteva sull'introduzione del metodo previdenziale contributivo qualcuno dicesse che suo marito principale stava dello spariglio amento mediatico
Cioè nella possibilità di utilizzarlo per ridurre in maniera consistente le prestazioni previdenziali senza che di ciò vi fosse una consapevolezza diffusa insomma senza che la maggior parte della gente se ne rendesse conto
Ebbene quel qualcuno in effetti aveva ragione
E infatti sono da poco la piena consapevolezza degli effetti reali di quella scelta sta superando la cerchia ristretta degli addetti ai lavori
E ancora di più sono proprio le giovani generazioni e cioè coloro che dovrebbero andare in pensione esclusivamente con il sistema contributivo a non avere la percezione di ciò che è avvenuto è stabilendo e anzi a volte non preoccuparsene affatto
Eppure con il nuovo sistema a regime un lavoratore dipendente a sessanta anni con trentacinque annualità contributive maturerà una pensione pari a circa solo il quarantotto per cento
è un lavoratore subordinato addirittura pari a circa solo il quaranta per cento dell'ultima retribuzione
Il perché i giovani nella maggioranza dei casi non si preoccupino ha fatto della questione pensione e comunque appaiono come i soggetti più disinteressati al problema è una domanda cui purtroppo non è difficile dare una risposta
La quale non risiede solo nel fatto che la pensione vista come qualcosa di ancora troppo lontano da sé e temporalmente parlando per doversene occupare secondo me il problema principale è che da un lato la percezione delle giovani generazioni degli effetti di queste riforme talmente negativa da produrre la convinzione che il diritto a una pensione pubblica non l'avranno mai
E dall'altro di giovani hanno così tanti bisogni risolti nel proprio presente da non riuscire nemmeno pensare ai bisogni del proprio futuro
E questo è quello che vogliamo mettere in evidenza quando come giovani comunisti parliamo di una generazione colpita da una precarietà che non è più solo lavorativa ma esistenziale
E significa un po'come diceva egli Anna prima di impossibilità e l'incapacità di progettare o anche solo di immaginare il proprio futuro
E infatti sicuramente la condizione precarietà di precarietà divenne anzitutto dalla condizione contrattuale
E quindi dall'avere un contratto a termine senza diritti che in alcuni casi può addirittura essere risolto da un giorno all'altro come vari contratti di collaborazione coordinata e continuativa Progetto occasionali associati in partecipazione eccetera
Cosa che ancora una volta su perché colpisce soprattutto le giovani generazioni in entrata nel mondo del lavoro ma la condizione di precarietà oggi deriva anche dal mancato godimento di piedi riti di cittadinanza e parlo delle difficoltà di accesso a beni e servizi fondamentali quali casa trasporti sanità formazione e anche tutti i prodotti della cultura del sapere
Perché essere povero nelle cosiddette società della conoscenza significa anche essere escluso dalla fruizione dalla produzione della conoscenza stessa
Dunque soprattutto a causa dell'ansia per il presente e per l'immediato futuro e della mancanza di prospettive nel lungo periodo che i giovani non possono preoccuparsi della propria pensione
Casomai invece sono solitamente più preoccupati per la pensione dei propri genitori che percepita come una certezza e una sicurezza immediate in un Paese in cui la famiglia è diventata per le nuove generazioni il principale se non l'unico ammortizzatore sociale
Tuttavia e proprio alla luce delle cose che ho detto e dei danni già in essere che diventa ancora più gente porsi il problema di garantire a tutti un futuro pensionistico e post lavorativo
Quella che invece si prospetta con il sistema previdenziale contributivo è una copertura pensionistica talmente esigua da diventare insostenibile senza il supporto della previdenza integrativa
Che oggi a tutti gli effetti la seconda gamba del sistema previdenziale che i lavoratori si autofinanziano rinunciando al TFR perché ce l'ha sempre non è il caso dei collaboratori
Inoltre un aggettivo appropriato per descrivere la situazione che si verrà a creare eh inquietante
Se si guarda tanto per cambiare al precariato e in particolare al mondo della pala subordinazione in cui come ho già detto transitano moltissimi giovani in entrata del mondo del lavoro
Chiaramente per i lavoratori parasubordinati molto spesso purtroppo il problema il problema a monte come veniva ricordato sempre nell'intervento che mi ha preceduto
Poiché nella maggior parte dei casi ormai queste forme contrattuali sono solo un abuso per tagliare il costo del lavoro e diritti e nascondano invece rapporti lavorativi di tipo subordinato a cui andrebbe applicato un contratto da dipendente
Tuttavia in attesa di una riforma della legislazione sul lavoro che risolve il problema alla radice diventa ancora più necessario urgente riuscirà a garantire un futuro dignitoso anche a queste persone
Soprattutto se pensiamo che l'età media di coloro che si trovano in regime di par subordinazione sfiora ormai i quarantuno anni
Dunque diciamo per questi lavoratori che versano al fondo gestione separata dell'INPS è la situazione è inquietante
Infatti per fare un esempio con il nuovo sistema un collaboratore con un reddito annuo di dieci mila ottocentottanta euro lordi che è la media INPS due mila e quattro
E i quaranta anni di contributi con l'aliquota di computo al venti per cento maturerà una pensione mensile pari a quattrocentodieci virgola ottantatré euro
L'insostenibilità dell'esigua copertura pensionistica che si prospetta quindi è particolarmente acuta per questi lavoratori
In secondo luogo nell'esempio ho ipotizzato una continuità contributiva cosa assai rara visto che come tutti sanno la discontinuità lavorativa è appunto una delle caratteristiche principali di questi lavoratori e delle cause della precarietà appunto
Inoltre questo riguarda in special modo proprio coloro che subisco una situazione di abuso di queste forme contrattuali se dopo un paio di regime di parà subordinazione si viene assunti non c'è oggi la possibilità di ricongiungere i contributi del Fondo gestione separata con quelli da dipendente
Tra le misure più gente per far fronte a questa situazione quindi ci sono innanzitutto l'ulteriore innalzamento dell'aliquota contributiva di questi lavoratori
Questo ovviamente avendo però parallelamente come obiettivo nel breve periodo una riforma della legislazione sul lavoro che risolva appunto il problema dilagante degli abusi
Altrimenti la conseguenza incontrollabile di ciò è l'abbassamento delle retribuzioni dei parasubordinati così come avvenuto dal due mila e uno in avanti quando si è iniziato ad alzare progressivamente l'aliquota e come probabilmente avverrà tuttora ora che si è alzata al ventitré per cento
In secondo luogo è necessario far funzionare il fondo istituito dall'INPS per il riscatto degli oneri previdenziali dei periodi di non occupazione
E infine la questione centrale è determinante è oggi quella della possibilità appunto di ricongiungere i contributi del Fondo gestione separata con i contributi versati come dipendente
E quindi di poter percepire alla fine un'unica pensione calcolata con le norme di un'unica gestione oggi praticamente un lavoratore che inizia a lavorare con contratti atipici e poi ha la fortuna di essere assunto si trova nella situazione per cui se ha versato almeno cinque anni di contributi nella gestione separata e non è facile considerando la discontinuità lavorativa e il minimale contributivo
Perde quei soldi
Se invece ha versato più di cinque anni prenderà una pensione ridicola dalla gestione separata che non avrà la possibilità di totalizzare quei contributi con quelli presi successivamente da dipendente
Questo solo per indicare le misure più urgenti al fine di scongiurare la doppia pena di chi oggi è precario e in futuro diventerà un anziano povero
Da ultimo premesso che auspichiamo danni la separazione tra previdenza e assistenza anche di quest'ultimo occorre parlare con urgenza se abbiamo intenzione di restituire un minimo di dignità agli attuali lavoratori impari il regime di parà subordinazione
Alloggia ad esempio le prestazioni erogate per malattia e maternità sono ancora assolutamente insufficienti è in larga parte non esigibile e siamo in attesa entro il trentuno marzo come da finanziaria di un disegno di legge che riconosca la maternità a rischio per queste lavoratrici
Inoltre i lavoratori parasubordinati non maturano neanche il diritto la percezione dell'indennità di disoccupazione
Ad ogni modo e vado a concludere
è evidente come il problema di garantire una pensione dignitosa e un futuro previdenziale alle giovani generazioni è ormai anche alle generazioni non più tanto giovani visto che si è precari fino a quarant'anni
Si inserisca in un contesto più ampio
Un contesto determinato dalla scelta fondamentale rispetto al tipo di sviluppo che si vuole perseguire in questo Paese se quindi si voglia continuare sulla strada di uno sviluppo basato sui tagli al costo del lavoro diritti e spesa sociale
Terna tra strategia che peraltro mi sembra abbia già dimostrato di non essere vincente neanche dal punto di vista imprenditoriale
O se si voglia invece perseguire uno sviluppo qualitativo basato su innovazione e qualità non solo produttiva ma anche sociale e ambientale
E se come si declama ampiamente l'opzione la seconda la strada non può essere quella della precarietà diffusa dei tagli a scuola università e ricerca e dello smantellamento della previdenza pubblica
Quindi per quanto riguarda la questione della precarietà e in generale del futuro delle nuove generazioni
Zone Cestari urgenti una serie d'iniziative che passò per una riforma della legislazione sul lavoro che elimini gli abusi dilaganti a partire dall'inserimento del principio della dipendenza socio economica dal committente per definire il rapporto di lavoro dipendente
Che eliminerebbe finalmente il grande equivoco della palla subordinazione
Ma passano anche per la riforma del welfare che lo ha detto ai nuovi bisogni generati dalla nuova organizzazione del lavoro e quindi da nuovi modi e tempi di vita
E per l'introduzione di forme di reddito diretto e indiretto almeno come garanzia di uscita dalla povertà e copertura nei periodi non occupazione
Ed è in questo contesto e dunque nella scelta di perseguire qualità e sicurezza sociale che diventa una priorità naturale quella di garantire una pensione adeguata tutti erogata dalla previdenza pubblica
E cosa che questa alloggi evidentemente non si dava ma anch'io adesso davvero mi auguro si possa dare nonostante diciamo i presupposti sono piuttosto allarmanti
Benissimo grazie alla compagnia Ruocco adesso tocca al compagno Gennaro Migliore capogruppo alla Camera per il nostro partito quindici minuti
Questo
Ma la dimostrazione che nel nostro Paese
Vi sia un deficit di discussione
E invece un surplus di polemica
In materia di politiche sociali io penso che sia del tutto evidente con questa iniziativa che il nostro partito oggi avanza perché propone al confronto dell'intero Paese a partire dalla successiva tavola rotonda che ci sarà con tutti i segretari
Dei sindacati confederali sarà del tutto chiaro ed evidente chi sono coloro i quali vogliono realmente avanzare nel percorso delle riforme e chi invece vuole semplicemente anche se la semplicità in questo caso potrebbe avere un tratto di negatività talmente forte da avere un impatto negativo sull'intero quadro politico italiano
Dare un segno di classe
All'intervento di questo governo che noi abbiamo voluto e che vogliamo che duri cinque anni per realizzare quelle riforme del programma che sono contenute all'interno del nostro programma dell'Unione
Quindi le pensioni sono state scelte come terreno sul quale misurare l'impatto del governo
Di questa coalizione
Di chi cioè dovesse dettare la linea di quali debbano essere i referenti sociali
Anch'io sono convinto che si debba vere con chiarezza la propensione a individuare quel corpo sociale che ha voluto la nostra vittoria contro il Governo Berlusconi come il nostro referente naturale come non so referente naturale che ha proposto nel corso di questi anni anche le condizioni per cui noi abbiamo potuto vincere e avere la possibilità di governare questo Paese
E allora io dico che se c'è questo surplus di polemica e ogni qual volta Franco lo sa perché ci capita spesso di parlare con i giornalisti che ti chiedono perché voi frenare sul versante delle riforme perché vuoi essere tu il conservatore mentre invece riformisti sono quelli che vogliono cambiare questo Paese
Io penso alle parole che oggi ha utilizzato Pietro Ingrao che a proposito di riformisti ha detto in un'intervista strega che è stata oggi pubblicata se e quando lui pensa ai riformisti pensa a Turati
Pensa agli anarchici pensa al pc cioè a quelle forze che hanno consentito con la partecipazione con la costruzione di un consenso di massa di avanzare complessivamente non solamente dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista civile
E io penso che questo sia il grande tema che noi dobbiamo affrontare anche nella nostra iniziativa politica e parlamentare nel corso dei prossimi mesi
Non sarà
Una via facile anche perché questo quadro di riforme quello che abbiamo avanzato oggi e che oggi a partire dalla relazione dall'introduzione di Maurizio Zipponi e dai contributi dalle relazioni di Moretti e degli altri abbiamo avanzato sono contrastati da concreti interessi che non riguardano la prospettiva non riguardano i prossimi trent'anni quarant'anni ma riguardano il qui ed ora di come si indirizza
Questo governo se un governo per cambiare il Paese o se è un governo per consolidare senza conflitti sociali l'elemento di stabilizzazione di un quadro politico
Noi questi conflitti sociali e li abbiamo praticati lì continuano a praticare e siccome le proposte sono già state fatte anch'io voglio ricordare la manifestazione del quattro novembre
Quando noi abbiamo scelto forza di governo di stare dentro un conflitto che era anche quello soprattutto quello che parlava del cambiamento e della speranza di futuro del nostro Paese perché se c'è una reale divisione generazionale del nostro Paese questa riguarda come dice anche il nostro manifesto quei ragazzi e quelle ragazze che oggi e qui sono stati citati esempi concreti dalle compagne non a caso giovani e donne che sono intervenute prima di noi
Che oggi non hanno nessuna speranza di essere collocati nel mercato del lavoro in senso stabile che non hanno una prospettiva di consolidamento della propria vita al di là di quella puro precario e quindi non avranno una pensione
No in questo dobbiamo avere la capacità di indicare quali sono le priorità reali di questo Paese
E non utilizzare come fa la Confindustria il tema delle pensioni per il braccio di ferro che vorranno mettere in campo sulla questione del cosiddetto tavolo della competitività perché quello che vuole il sistema dell'impresa italiano da vent'anni a questa parte e destrutturare
L'intero sistema lavorativo fino ad arrivare a quella che per gli imprenditori sarebbe la felicità assoluta
L'annullamento del contratto collettivo l'impossibilità di gestire collettivamente i propri diritti di difenderli di avanzare
E in questo senso anche una vertenza oggi in campo penso per esempio a quella discussione che c'è stata proprio ieri alla Camera sul contratto dei giornalisti settore nel quale la precarietà largamente diffusa
Riguarda l'interesse di una parte del padronato italiano di determinare le condizioni del cancella mento del contratto collettivo
E sulla base di questo proporre ad appoggiare anche un sistema retributivo è un sistema poiché va verso la pensione
Che destruttura complessivamente il nostro welfare che un welfare basato sulle lotte sociali degli anni passati che si configura come welfare basato sul lavoro
Quindi le pensioni in questo senso sono centrali e noi dovremmo capire quali sono gli strumenti attraverso i quali faremo valere le nostre opinioni qui abbiamo avanzato le proposte
Ma più in là dovremo essere pronti al protagonismo sociale di chi esige queste riforme perché le riforme vanno proposte anche vanno ottenute attraverso la partecipazione popolare e delle soggettività sociali e non vanno delegate al governo
Noi siamo orgogliosamente dentro questo governo ma sappiamo che non basta
Non basta anche quando si sono aperti degli scenari nuovi come quelli importanti determinati dal seminario del governo di Caserta perché ogni qual volta il nostro partito la nostra gente
Il nostro popolo si ferma ad aspettare che la delega del governo incomba arriva l'editoriale sul Corriere della Sera arrivano gli articoli di fondo sul solo ventiquattro ore a spiegare perché
Siamo un Paese che invecchia troppo e non ha alcuna capacità di realizzare quelli che sono gli obiettivi minimi di equità che un Governo di centrosinistra si deve porre e quindi in questo senso noi dobbiamo riportare al centro del dibattito pubblico e anche del senso comune
Le parole dell'equità che devono diventare come le bandiere della pace nel momento in cui si fece quella grande grandissima mobilitazione contro la guerra che ci ha portati fuori dall'Iraq
Il senso comune dell'equità nel sistema pensionistico che oggi viene visto come un sistema molto legato i tecnicismi ai calcoli da qui a trent'anni
Deve diventare patrimonio non solamente dei lavoratori oggi che vivono direttamente il dramma dello scalone incombente
E che conoscono bene il loro destino di qui a poco ma anche di quelle giovani generazioni di quei precari di quei disoccupati nel Mezzogiorno che oggi sono completamente fuori da questo dibattito anche perché l'ulteriore divisione che si è proposta del nostro Paese e che talvolta emerge anche dalle analisi e che le pensioni riguardano il Nord del Paese e l'assistenza invece riguarda il sud del Paese
Come se questo fosse un dato naturale
E non fosse invece necessario proporre delle politiche attive per aumentare il tasso di occupazione per regolarizzare quella vergognosa
Condizione del lavoro nero che riguarda i migranti che riguarda tanti anche non migranti italiani che non contribuiscono e quindi hanno un rilievo importante anche sull'evasione contributiva e che determinano anche in questo senso quegli squilibri dal punto di vista finanziario che vengono contabilizzati sempre contro gli interessi dei lavoratori e dei cittadini
Allora qui le proposte fatte
La congiunzione per esempio del fondo separato dei collaboratori quella che veniva presentata da ultimo sono delle proposte che non costano molto rispetto al vantaggio sociale che producono all'elemento di certezza che introducono all'interno di una dimensione sociale che non può essere demandata semplicemente ad un'assistenza generica o al secondo pilastro del pensione e noi in questo senso dobbiamo cogliere questa domanda anche di riaggregazione
E quando saranno qui
Lo dico a Franco i segretari di CGIL CISL e UIL noi dobbiamo dire
Che le forze sindacali devono essere più generose ancora nei confronti di quelli che non sono i loro iscritti perché non si possono iscrivere perché i giovani quelli che sono nelle
Quelli che sono
Senza contratto fisso quelli che sono precari quelli che vivono la condizione della marginalità lavorativa
Devono essere rappresentati anche loro e non solo dalla politica cento ce la soggettività di netta c'è la partecipazione ce la manifestazione del quattro novembre ma deve esserci un'assunzione di responsabilità delle forze sociali in questo senso
Noi per questo dobbiamo smontare l'impalcatura di quelli che si continuano a definire i riformisti che a me è sembrato come quelli che costruiscono le quinte dei film western
E che fanno scoccare il Mezzogiorno di fuoco e dietro quelle quinte non c'è nulla
Si attraversa questo Paese che sembra con i saloon cosa che si sta per determinare la battaglia finale quella sulle pensioni e poi dietro non ci sono proposte
C'è solamente uno strangolamento della condizione sociale del Paese una depressione della nostra possibilità di rilancio economico noi vogliamo invece che la equità diventi la prima riforma
Che l'equità diventi l'impalcatura seria sulla quale costruire un rilancio della nostra economia e che le riforme vengano fatte in questa direzione
Sulle donne lo diceva Rosi Rinaldi si propone una strategia assolutamente comprime ente dei diritti peraltro ottenuti nel corso di tanti anni di lotta
Perché sul mercato del lavoro si riflettono anche riflessi familistica e si sono determinanti anche del recente dibattito
Politico e io penso che il lavoro di cura che è fondamentale ed importante nella costruzione delle relazioni sociali del nostro Paese
Non può essere considerato un lavoro marginale accessorio e quindi privo di prospettiva anche di collocazione nel mercato del lavoro da qui io penso che noi dovremmo ripartire da quest'idea che le parole forti che abbiamo detto anche al seminario di Caserta
Salario lotta alla precarietà
Condizione nuova di rilancio anche dell'equità all'interno del nostro Paese vengano realmente fatte proprie da questo governo
Noi siamo una parte abbiamo una sola rappresentanza nel consiglio dei ministri siamo una percentuale significativa ma non maggioritaria all'interno del parlamento ma sappiamo di poter contare su tanti e tante che sanno che anche nella base sociale di altri partiti della sinistra non si può continuare a discutere semplicemente a prescindere della propria condizione
A prescindere di qual è la propria missione sociale ci sono dibattiti congressi aperti ma la realtà del Paese dove c'è
Dove si propone noi ci proponiamo di fare irrompere la realtà del Paese nella astrattezza talvolta della politica e se siamo riusciti dopo il Governo Berlusconi apportare la discussione
Che era tutta nella esecrazione di fenomeni sociali che dovevano impaurire appunto come diceva Paolo la maggior parte della popolazione
Per poi poter fare tutte le riforme che volevano se siamo riusciti a parlare di cose più serie
Oggi noi pretendiamo che vengano realizzati i percorsi di confronto si confrontino non su un sinistra riformista e sinistra massimalista si confrontino sulla percorso che abbiamo indicato qui
In questa giornata di riforme si confrontino con le parti sociali in maniera corretta
Tutto il governo complessivamente noi non possiamo in questo senso non avere questa missione e quell'idea di confronto e concludo che talvolta viene anche
Realizzata in maniera superficiale il confronto con il parlamento non è ancora avvenuto io lo voglio dire qui il ministro Damiano non è venuto neanche una volta in commissione lavoro a parlare di tutte le cose di cui sentiamo e leggiamo sui giornali
Deve essere riportato come elemento di proposizione di un'altra politica noi siamo andati a governare per fare un'altra cosa non per realizzare quello che il grandi poteri finanziari ci chiedono di fare ogni qual volta si chiudono alle urne
Buoni per votare
I pensionati giovani precari ma non buoni per parlare perché sono cose che non li riguardano non le conoscono noi invece siamo dell'idea
Che oggi quelli che ci hanno votato hanno diritto ad avere quelle risposte
A partire dalla questione delle pensioni che noi abbiamo inteso rappresentare qui
E questa iniziativa io penso non possa far altro che aprire questo dibattito direttive che veramente riformista nel senso che vuole le riforme e di chi oggi vuole contare in questo paese grazie
Grazie Gennaro Migliore la parola al compagno Giovanni Russo Spena
Io credo innanzitutto come già diceva Gennaro che ci troviamo di fronte ad una iniziativa importante di grande progettualità credo che dobbiamo ringraziare soprattutto le relazioni di Maurizio Zipponi di Moretti ma anche i contributi importanti dei nostri ospiti questo mi permette ovviamente essendo concorde completamente con la proposta mi permette soltanto alcune osservazioni
I titoli da alcune osservazioni e il primo insomma devo dire
Che per chi come noi appunto ha fatto dalla lotta alla precarietà
Della solitudine competitiva che così bene ha riscritto Francesca dei giovani comunisti dei ragazzi comuniste prima ci Balotta quindi alla solitudine competitiva della precarizzazione non abbiamo fatto un asse appunto il quattro novembre ricorda ora gennaio abbia fatto un asse della nostra strategia su centrale dire classicamente di critica dell'economia politica ma chiaramente
Per l'accusa di alimentare con il nostro presunto conservatorismo è una è un'accusa che sento sulla pelle
Il conflitto generazionale così dicono
Tanti professori ogni giorno dalle pagine giornali mi sembra che sia un'accusa veramente ingenerosa
Grottesca
Saluto saluto il segretario Angeletti
Entrate
Ti saluto che il
Dodici io continuavo dicevo questa accusa
Mi sembra un'accusa un pochino grottesche anche un po'furbesca devo dire uso parole un po'pesanti questi professori che ci accusano di conflitto generazionale con l'osso conservatorismo dicono tra virgolette
Mi sembra anche un po'stalinisti insomma e fanno pensare a qualche lettura della mia gioventù allo stare in ed i problemi dell'ENI Nismo quando diceva demolisci demolisci prima le persone per poi deboli le loro idee
E non fare quindi non a portarti guidavano tesi
Ecco ma noi da questo paradosso ci sentiamo in qualche modo spronati all'innovazione alla ricerca infinita
Ad uscire appunto dalla morsa fra innovazione e conservazione che vorrebbero costringerci non a caso qui con la nostra proposta ne stiamo alludendo solamente al segmento più contingente più immediato ma certamente rilevantissimo di un più vasto contesto di un nuovo ordine sociale che evoca perlomeno due grandi temi
Che sono generali e compressi dà il primo tema approfondiamo il primo tema è la dimensione del tempo innanzitutto riprendiamo questo dibattito
La dimensione del tempo nel senso del rapporto del mezzo tra tempo di vita e di lavoro dieta anagrafiche di fasce di età
Cioè siamo di fronte certa la rottura te lo schema novecentesca del sistema taylorista fordista
Di un impossibile
Paradigma passatista passato appunto sulla rigida tripartizione separazione c'è il tempo della scuola
C'è il tempo del lavoro c'è il tempo della pensione ecco noi dobbiamo essere in grado dalla nostra capacità innovativa come ha fatto gipponi nella sua introduzione dobbiamo oltrepassare questa segmentazione rigida
Anche perché se assumiamo fino in fondo la condizione del lavoro precario
Pensiamoci che caratterizza oggi
La natura astratta del lavoro una società capitaliste globalizzata come simbolo quindi è la condizione generale lavoro dobbiamo prendere atto che sfruttamento ed alienazione saluto segretario Epifani seguita al crac
Dobbiamo renderci renderci conto che in qualche modo il tempo del lavoro il tempo da lavoro inizia anche prima e dopo del lavoro stesso
Insomma il tempo il tempo di vita insomma per la condizione strutturale di insicurezza e l'incertezza per l'ansia della ricerca di lavoro e di reddito déjeuner le ragazze precarie è completamente sussunto
Avrebbe detto Marx nella dipendenza totale del lavoratore all'interno del sistema complessivo dell'organizzazione capitalistica lavoro
Il tempo di vita queste il punto che voglio rimarcare diviene una funzione del tempo di lavoro paradossalmente proprio quando questo scoraggia
E manca del tutto ecco noi forse allora dovremo riprendere anche vero Maurizio elaborazione sulla formazione continua sul rapporto fra studio e lavoro
Così come d'altro canto l'allungamento dell'aspettativa di vita incide lo diceva fra lo dice a Paolo questa mattina incide sulla possibilità di concepire ed organizzare un pensionamento come dire non inerte cioè non un pensionamento come come tratto di vita come dato anagrafico fa il lavoro e l'atteso appunto
Dalla morte ma come il pensionamento operoso soprattutto i lavori socialmente utili di produttività sociale di produzione di beni e non di merci di valore d'uso
Cioè a questo ordine sociale non alludiamo quando parliamo di volontarietà di incentivi anche per lavori part-time ma non di disincentivi che mascherano goffamente l'aumento dell'età pensionabile
Il secondo grande tema collegato è ovviamente quello della riscrittura a cui siamo costretti della grammatica stesse dello stato sociale
è evidente infatti che non si parla di sistema previdenziale senza parlare di ammortizzatori sociali
Di stato sociale di pensione di soglia per i giovani ragazzi precari di ricongiungimento dei periodi lavora di un lavoro
Anche facendo un bilancio delle esperienze europee tra loro così differenti l'esperienza scandinava quella tedesca per la francese anche nelle loro evoluzioni di involuzione è qui siamo molto molto indietro
Insomma io non saprei parlare di riforma previdenziale senza parlare di qualità della vita e di qualità
Della democrazia dello stato di diritto
Quando ci raccontano compagne e compagni che in Italia la spesa previdenziale è più alta che in Francia in Germania
E non parlano di quantità e qualità della spesa sociale e non pallone i salari e gli stipendi francesi e tedesche ci stanno imbrogliano
Anche perché non ci parlano di livello di salari e di stipendi insomma smettiamola insomma dico a questi professori di giocare sporco con l'esaltazione del presunto Confin per del conflitto generazionale
E lavoriamo invece di buona lena all'allargamento la base contributiva
Da accompagnare scelto la lotta fondamentale contro l'evasione fiscale e contributiva e contributiva qui parliamo del lavoro nero da lavoro sommerso ma dice dobbiamo incominciare a parlarne in maniera no ma non solamente simbolica ma comprendiamo le dimensioni
Non il bolscevico ne libera azione nel manifesto ma il Sole ventiquattro Ore del lunedì
Aggiornato al due mila e sei le stime sulle imposte di contributi evasi cioè vale a dire gli importi effettivamente sottratti al fisco eh no gli imponibili nascosti
Beh l'analisi che il livello dei evasione
Si colloca fra un minimo di cento sei
Di cento sei è un massimo di centoquindici miliardi
Questi sono le cifre minimo e massimo sono calcolate tenendo conto sia dell'incidenza reale per impostare Sata sia dei due valori forniti dall'Istat per quantificare l'underground économique cioè l'economia sommersa e nera
Per il due mila e quattro l'istituto ha fissato fra il sedici virgola sei
Ascoltate il diciassette virgola sette per prodotto interno lordo il valore aggiunto imputabile all'aria del sommerso economico in pratica lo scorso anno una somma compresa tra i duecentocinquanta
E duecentosessantasei miliardi di Euro è andata ad incrementare il prodotto interno lordo senza tuttavia subire alcun prelievo fiscale e contributivo
Non solo ma il trend negativo come tendenza la stima del Sole ventiquattro Ore ripeto non del bolscevico registra una crescita dell'evasione di circa tredici miliardi nell'ultimo anno
Bene il secondo grande tema è quello dei migranti
Che nel contempo per noi una griglia etica un'identità strategica e la necessità ineludibile di costruire uno stato sociale meticcio
Sì uno stato sociale meticcio se non vogliamo finire nella guerre fra poveri cioè dobbiamo riscrivere dentro le grandi migrazioni i connotati della scuola qual è la nuova scuola
Che vede indigene migranti insieme la nuova formazione la nuova sanità Ilo abitare e vivere sul territorio e quindi del sistema previdenziale meticcio spesso di conseguenza altrimenti ricadiamo in un banale economicismo
Senza spessore e senza respiro strategico
Bene dopo gli anni disastrosi di Calderoli
Di Maroni del governo Berlusconi che hanno demolito le basi delle politiche dell'accoglienza
Ritengo che le politiche per gli immigrati debbono essere coerenti coerenti con l'intero quadro e lo stato sociale
Le politiche di contrasto al mercato nero delle braccia al mercato nero degli affitti pensiamo al nodo di piazza Vittorio e di cosa ha significato devono completarsi con la multiculturalità del sistema previdenziale
Senza discriminazioni nei ghetti che sono due facce la stessa medaglia vedete il ministro Amato
Ha proposto la carta dei valori per quanto riguarda la cittadinanza emigranti forse mi permetto di dire al ministro Amato
Più che di valori si dovrebbe parlare di principi e di diritti inviolabili che appartengono agli individui alle individuale o comunque essi risiedono e qualunque origine o religione se abbiano queste la civiltà a cui pensiamo
L'assimilazione vedete no guardi Ava quello che è successo con il modello francese o con il diverso modello inglese l'assimilazione autoritaria senza diritti non paga mai non paga mai come si spiega l'esperienza straordinaria del bel delle valli
Anche per questo la previdenza importante perché mi pare che abbia ragione professor Vanis Bonifazi che ci ricorda che solo in un quadro i diritti
Certi riconosciuti in cui i migranti abbiano accesso a servizi diritti previdenza considerarsi parte la nostra cittadinanza ognuno potrà decidere qualora tipo di relazione avere colata di appartenenza ed identità
Evitando autistiche chiusure identitarie
Quindi meccanismi di emersione consensuale dei migranti da lavoro nero e sommerso o su denunzia opere casi grave di sfruttamento non avendo timore di una regolarizzazione troppo vasta ministro Amato
Ecco mi sembrano questi e chiudo alcuni dei veri problemi che a a cui allude a una una un sistema presidenziale veramente riformato emanerà innovato non siamo noi i conservatori i veri conservatori sono gli altri
Eh o Hi solito chiacchiericcio o è il solito attacco alla pensione il solito attacco alle pensionate ai pensionati e insieme alle ragazze giovedì precari beh mi permetto per chiudere sul serio
Come dire una domanda una domanda che non vuole apparire particolarmente critica ma come dire in qualche modo un po'costosa ma che ha senso che al fondo analisi politica qua appunto che era anche nell'intervista di Ingrao oggi sulla stampa ma insomma
Questo riformismo questo benedetto riformismo che è diventato una parola insomma che quando si dice assemblee mi accorgo che un po'
Il nostro popolo quando sente riformista incomincia a pensare come una bestemmia oramai la parola oggi sa che cavolo gli possa capitare fra capo e collo perché riformismo sta in qualche modo diventando il contrario di riformatore Bema insomma a questo riformismo si sarebbe chiesto Manzoni
è sostanza o accidente ma io credo che al conflitto sociale è la risposta
Bene no e adesso gradiremmo
Sfoltire aggiungo a cui l'araldica
Grazie
Come sapete ai nostri lavori proseguono
Nel confronto
Nel confronto con le grandi organizzazioni sindacali abbiamo essere chiesto ringraziamo della loro presenza i segretari generali
Noi abbiamo provato a fare una proposta ovviamente abbiamo la abbiamo riassunta
Informato i segretari generali di Cgil Cisl UIL sui suoi contenuti
E abbiamo fornito i materiali a sostegno di questa proposta vorrei chiarire che questo confronto aiuta un partito come Rifondazione che un partito che sta al Governo l'aiuta tanto quanto si dichiara sin dall'inizio l'obiettivo ne vogliamo che il governo abbia una posizione unitaria coerente col programma concordato dell'Unione
E che assuma voi nelle sue capacità di movimento di riforma
Il dialogo con le organizzazioni sindacali diretto e quando si fa un dialogo non si fanno gli articoli di giornale ma si inizia una trattativa dichiarando le posizioni di partenza per permettere a chiunque oggi discute di pensioni di raggiungere anche il lavoratore l'ultima azienda dell'ultimo punto d'Italia dicendo guarda che si sta discutendo ditte
E quindi noi crediamo che il percorso sulle pensioni debba raggiungere esattamente ciò che era giunto il programma dell'Unione
Perché il programma dell'Unione che aveva duecento e non so quante pagine
Una pagina è stata letta di sicuro da tutti i lavoratori dipendenti e da tutti coloro che stanno in pensione laddove si parla di previdenza di abolisce lo scalone di quant'altro quindi noi abbiamo l'ambizione la voglia di essere come si diceva in viaggio di comunicare una posizione di metterla in dialogo con le grandi associazioni sociali e sindacali e di fare in modo che i lavoratori e lavoratrici Troiane possano parlare dritto al Governo e possono loro capire che si sta discutendo per migliorare la loro condizione
Queste sono le ragioni per cui abbiamo provato molto modestamente a costruì una proposta per questo Bianchi est un confronto di consenso critico autonomo quindi vogliamo dire a coloro che stanno interlocutori che ascoltano
Che la nostra proposta è una proposta che vuole reggere la polemica quotidiana
Non sta tiene tanto quando cambiano gli arredi le prime pagine dei giornali ma è una proposta che vuole entrare come partito oggi dighe del governo di centro sinistra come facenti capo a una unione che ha un programma vuole entrare in rapporto diretto con i lavoratori per questo abbiamo chiesto un confronto aperto ringraziamo i segretari generali e se siete d'accordo proseguì a do la parola nel nell'ordine del del programma qui se Luigi Angeletti
Pronto parola Alvise Angeletti segretario generale della UIL
Ringrazio credo che sia molto utile non solo hanno idee vi partecipiamo ma anche alla al paese soprattutto i lavoratori questa iniziativa della del partito di Rifondazione Comunista
Di dire come di fare come stava dicendo in giro voci
Una
Un confronto aperto esplicito
A su un tema sicuramente importante perché riguarda la fra grande maggioranza dei cittadini italiani ora il tema delle pensioni
E non pensare che stia facendo semplicemente come dire una battuta lo si può affrontare in due modi con due prospettive
Quella di pensare ai soggetti alle persone sulle quali si riverbereranno le decisioni e l'altra e di pensare al bilancio dello Stato o peggio alle a banca centrale europea
E ovviamente queste due prospettive sono produrrebbero degli effetti molto molto diversi tra di loro
Io credo che noi dovremmo cercare di fare un'operazione di verità
Cioè cercare di definire un sistema previdenziale che serva
Ai lavoratori italiani e a di pensionati presenti e futuri
E che questo sistema sia sostenibile
Cioè che si facciano delle promesse si assumano degli impegni da parte dell'autorità pubblica che verranno sicuramente rispettati perché si sono sostenibili
Prima questione per vedere se un sistema una proposta è sostenibile credo che bisognerebbe fare un po'di verità
Cercare di
Vedere
Se esistono dei problemi quali sono questi problemi
Prima questione
Noi spendiamo troppo per previdenza rispetto agli altri Paesi
Come sapete ci sono molti autorevoli o così si dicono
A Esperti che sostengono che spendiamo molto più degli altri
Non è vero
Massa semplicemente fare paragoni omogenei cioè la spesa previdenziale per quello che è
E separarla nella spesa assistenziale come avviene negli altri Paesi e ci si rende conto che non è vera l'affermazione che noi abbiamo un eccesso di spesa previdenziale
E che anche quell'altra editoria che viene spesso caldeggiata facendoci
Apparire e in questo magari del tutto assimilabili come diceva l'onorevole Russo Spena dei conservatori
Cioè del fatto che noi difendiamo uno stato sociale troppo squilibrato
Sul versante della previdenza e poco attento ai problemi dell'assistenza nei confronti soprattutto dei giovani dei disoccupati dei fasci più povere e più deboli del mercato del lavoro
Noi abbiamo una scarsa e insufficiente sistema di protezione sociale per le la parte del mercato del lavoro più debole
Non perché spendiamo troppi soldi per la previdenza e quindi sarebbe come dire in qualche modo ragionevole
Fare una nuova ripartizione semplicemente perché noi complessivamente spendiamo di meno come lo stato sociale
E quelle quelle risorse che oggi sono insufficienti non possono essere prese dalla previdenza perché noi abbiamo un sistema previdenziale che è paragonabile a quello degli altri Paesi
Ciò che non è paragonabile sistema assistenziale perché effetti spendiamo circa il due per cento in meno di PIL per quanto riguarda la allo stato sociale
Quindi questa è una prima affermazione
Non generica documentabile
Noi non abbiamo un sistema previdenziale particolarmente generoso
Ed è sostenibile perché i contributi che i lavoratori pagano
Sono significativamente ragguardevoli in tempi in quantità
Sia quelli che parliamo direttamente sia quelli che paghiamo in indiretti indirettamente attraverso le imprese quindi il nostro sistema previdenziale è in grado di reggere tranquillamente così come si è dimostrato ovviamente ogni qual volta si elimina o si riduce quella scandalosa anomalia che non solo che l'evasione fiscale ma le equazioni l'evasione contributiva ci si accorge ci si accorge che i conti dell'INPS tornano ad essere perfetti
Perché non dobbiamo mai dimenticarci che nessuno non ci sta un euro che ci viene regalata sono tutti soldi tutte risorse finanziarie che vengono dalle nostre tasche
E quando le pagano le imprese li tolgono dai salari come è noto e le contrattazioni si valutando con i salari lordi quindi vengono sempre punteggiati in incontro compresi i contributi previdenziali
Andiamo in pensione troppo presto abbiamo un sistema previdenziale che come dire che premia a il fatto che gli italiani sono particolarmente fa dichiara di vanno in pensione troppo presto anche questa questa mitologia sfaldata dare dei numeri la nostra effettiva età
Di pensionamento cioè quando mediamente milioni italiani vanno in pensione è paragonabile a sua netti in linea con la media europea
Dati anche qui de addirittura del precedente governo e del presidente ministro del lavoro che come è noto non era proprio un simpatizzante delle organizzazioni sindacali e nemmeno del nostro sistema previdenziale
Quindi non è vero che abbiamo una qualche anomalia
Che cos'è che
E invece anomalo
Quello che c'è di anomalo nel nostro sistema previdenziale è stato l'intervento
Del Governo precedente
Il quale a
Prodotto una riforma
Chiamiamola così che ha tutte le caratteristiche quali che noi conosciamo lo scalo
Assolutamente sky da Boso da tutti i punti di vista
Anche della sua concreta applicabilità
Al di là dell'ingiustizia che determina
Ma anche della sua tecnicamente parlando della sua applicabilità
Quindi questa è la vera anomalia da rimuovere
E la vera cosa che non funziona
E oltretutto noi sappiamo perfettamente che la stragrande maggioranza delle persone che vanno in pensione
Prima della media e molto spesso anche prima dell'età in cui oggi si potrebbe andare o perlomeno prima della la modifica di di Maroni si poteva e in dare in pensione a cinquantasette anni con trentacinque anni di lavoro non cinquantasette a cinquanta ettari dopo aver lavorato per centocinque anni questo viene sistematicamente
Occultando cioè non si dice
è giusto non è giusto andare al lavoro dopo trentacinque anni no si dice è giusto è giusto andare alla folla cinquantasette
Smettila dopo aver lavorato trentacinque anni vi voi sapete quelli che non hanno avuto la ventura di di conoscevo direttamente sanno che cosa significa lavorare trentacinque anni nella parte consistente dell'economia privata
Si arriva veramente in condizioni psicofisiche
Per le quali è assurdo pensare che si possa continuare a lavorare
Quindi dicevo tutti quelli che ci sono andati prima
Ci sono andati per un motivo molto semplice
Perché le intrise
Nella maggior parte dei casi li hanno costretti ad andarsene
E qualche volta li hanno incentivati a farlo
Qualche volta li hanno costretti a farlo
Quindi io un l'idea che ci possa essere un allungamento dell'età pensionabile
Obbligatorio
Per tutti i lavoratori è una cosa insensata
E noi che vorrei sottolineare questo piccolo particolare perché molto spesso si diciamo acquisire un sindacalista che cosa vuole che dice se non queste cose qua
Voglio ricordare per l'ennesima volta la realtà in Germania esiste una legge per la quale teoricamente legalmente si potrebbe andare in pensione solo al compimento del sessantacinquesimo anno di età
La Germania
Ha un'età media di pensionamento sotto i sessant'anni sapete cosa significa che ci sono stati ci sono milioni non duo tre milioni di operai e impiegati tedeschi
Che sono andati in pensione prima dell'età legale perché ci sono andati
Perché anche in Germania le persone non sono fatte di carne ed ossa
E le imprese ragionano più o meno come le nostre e che quindi in milioni di operai di dischi sono stati accompagnati all'otto fuori dalle fabbriche semplicemente dicendo che non ero più validi per il lavoro
Li chiamano il vostro modo ma esattamente la stessa identica cosa
Quindi l'idea che una legge fatta magari per accontentare la Commissione europea o la Banca centrale europea
Che non tenga conto della realtà una legge stupita
Che non potrà funzionare
Potrà essere al massimo una finzione e far pagare un il conto ad una minoranza di persone particolarmente sfortunate
Che lavorano
In aziende
Non grandi nelle quali l'azienda non pagherà incentivi non ripagherà i contributi che gli mancano quindi in qualche modo risolverebbe non li risolverà il problema sociale di queste persone e quelle persone lì sarebbero costrette ad andare sul serio poche decine di migliaia di persone IATA tre anni più tardi
Quando fisicamente non saranno più in condizione di farlo
Ecco perché è insensato
Se noi viviamo in un mondo nel quale l'ingresso nel mercato del lavoro è diventato flessibile forse anche troppo anzi senza forse Fink fin troppo flessibile qual è la ratio per la quale
L'uscita dal lavoro deve essere invece recita
Dov'è la ratio
Se non un artificio puramente contabile
Un'operazione da puri ragionieri che può far dire abbiamo teoricamente risparmiato un sacco di soldi perché le pagheremo per due o tre anni me meno pensioni quando voi nera Tanno questo non avverrà
Se non per una appunto che una parte più sfortunata di lavoratori noi abbiamo bisogno di un sistema previdenziale che sia adatto alla realtà
Che possa funzionare per le persone concretamente così come sono
E che quindi ci sono milioni
Guardate non si tratta io poi Nunzio siccome penso che non bisognerebbe consigliare nessun amico di fare l'elenco dei lavori usuranti
Io non lo consiglio agli amici
Di fare un'operazione di questo genere io penso che ci sono milioni di persone milioni non qualche decina di migliaia milioni di persone che fanno un lavoro
Che non può essere protratto oltre certi limiti
E che dopo trentacinque anni di aver guidato un autobus o di aver lavorato in una linea di montaggio o di aver fatto l'infermiere in corsia di un ospedale
Non si possono fare perché prima di tutto e anche pericoloso per certi lavori
E per certi altri è fisicamente impossibile
Come si sceglie io credo che la cosa più intelligente da fare
Sia non arrogarsi il diritto di decidere noi per loro
Che la cosa più intelligente da fare ed entro che limiti normali consentire alle persone di lì S di poter scegliere quando possono andare in pensione
E probabilmente
Molti possono restare al lavoro a sessant'anni sessantadue sessantacinque anni
E altri a cinquantasette se ne devono andare
Questa è la realtà l'unica cosa che possiamo fare eh incentivare le persone che vogliono e che possono a restare al lavoro
Questa è la cosa più mi sembra normale
Aggiungerei
Riformista io sono un riformista e non penso che i riformisti sono semplicemente delle persone che debbono pensare astraendosi da realtà i veri riformisti sono coloro che si conoscono la realtà per la quale intendono fare delle leggi e cercavo di fare leggi che aiutino le persone per le quali vogliono governare
Non che invece pensano di fare le leggi che invece di aiutarli li condannino
Perché quello non c'entra nulla e io che le leghe visione poi vitale di abusare di questo termine perché sono c'ha ragione purtroppo Russo Spena che alla fine diventerà sul serio un termine per il quale farà venire i brividi alla gente ogni volta che lo sente nominare noi siamo già arrivati a questa soglia adesso rispetto a dieci anni fa ogniqualvolta si parla di riforme una consistente maggioranza degli italiani comincia ad avere paura
Comincia ad avere paura quindi cerchiamo di non distruggerci quattro patrimonio bisogna fare delle riforme intelligenti
E finanziariamente sostenibili ciò che noi vogliamo sostenere e che tutto ciò è assolutamente sostenibile ci viene fatta un'altra accusa
O si usa un altro argomento
Per a attaccarci
Per dire che noi siamo insensibili non capiamo nulla siamo conservatori quasi siamo degli irresponsabili e che prima o poi dovremo fare un bagno di di realismo e accedere a queste riforme qual è l'altra argomentazione che adesso sta diventando la principale argomentazione perché prima hanno cominciato con l'età se può ricordare qualche settimana fa poi hanno visto che in un'era molto efficace allora ha detto va be'Longo Mendole dare una particolarmente possibile udire anche grazie al Presidente del Consiglio che ha spiegato
Che lui era solo per gli incentivi allo hanno cambiato cavallo
Dopo dopo questa affermazione presente così io sono hanno riscoperto la rivalutazione o svalutazione dei coefficienti
Dice bisogna rivedere i coefficienti
Perché queste previsto ai gelidi quindi voi che fate sempre lì a dire Carige di l'oracolo
A bisogna che lo fate perché così è previsto ricordo così velocemente che la legge Dini prevedeva
Che si sarebbero dovute rivalutare le pensioni del sud occupata dal dal punto del costo della vita ed a vedere ovviamente questo argomentano che nell'una citando no non se ne parla proprio ai Gerini replica solo da questo aspetto qua
Che ogni tanto che ogni dieci bisogna fare un confronto Lorenzoni sindacali per vedere che se effettivamente l'aumento l'incremento delle pensioni teneva degnamente o decentemente il passo con l'aumento dei prezzi
Questo non è stato fatto
I sì sono stati fatti degli studi per cui più di un terzo del reddito reale dei lavoratori dei pensionati è stato mangiato dall'aumento dei prezzi
E questo è un problema
è un problema serio anzi direi quasi che il principale problema che abbiamo oggi la vera emergenza da popolazione italiana sono i bassi salari e le basse pensioni
Accoppiati a un'elevata evasione fiscale questo è il cuore del riformismo riuscirà a chiudere questa forbice significherebbe fare sul serio una politica riformista
Che cosa ci viene detto viso non pensare ai giovani
Si è deve sindacali pieni di pensionati pieni di scritti di cinquantenni non vi preoccupate di quelli ci hanno vent'anni trent'anni al loro per loro informazione dico solo questo molti di voi sono iscritti ai sindacati quindi presumo che conoscano perfettamente il nostro mondo lo dico a quei due o tre che forse non lo conosco
Siccome gli iscritti alla UIL ma anche la CISL e CGIL aumentano ogni anno per mantenere gli stessi scritti bisogna scrivere mediamente io mi sono fatto i calcoli il venti per cento di nuovi iscritti
Quindi se noi cognato aumentare gli iscritti simili a che ci sono migliaia di giovani che appena possono che non hanno un contratto a termine che non va loro condizionati o ricattati coratella vostro si iscrivono agli indagati
Quindi non si devono preoccupare non ci pensiamo perché li rappresentiamo fissità mente visibilmente non solo come aspirazione e li rappresentiamo talmente tanto che ci domandiamo faccia ci facciamo questa domanda
Se è doppio voglio pensare giorno visto vuol un paio di dichiarazioni tra ieri e oggi
Di autorevoli esponenti del Governo
Ministri
Che hanno detto a bisogna pensare ai giovani bisogna pensare ai nostri figli
Bisogna che oggi Cipro ci preoccupiamo della obiezione che prenderanno perché se non la prenderanno
Il provvedimento che dovrebbe risolvere questo problema qual è
Ridurre i coefficienti e abbassare le pensioni questo è come pensare ai nostri figli ridurli frammentando le attenzioni del sei sette per cento facendo vicende ancora di più quando prenderanno già pensioni molto basse
Cioè io noto una certa contraddizione
Tra l'obiettivo dichiarato e lo strumento che ci vuole mettere in campo per risolvere questo problema
Quindi noi abbiamo fare delle cose insensate
Pensare giovane significa pensare a previdenza integrativa
Non voglio dire perché questo sì che sarebbe una vera bestemmia cancellare insistesse contribuì Fiorito Clare al sistema retributivo però questo francamente fuori dalla nostra portata
Però avendo già fatto questo piccolo come dire disastri ecco almeno cerchiamo di attenuarlo non di aumentarlo
è l'unica cosa che dobbiamo pensare e fare un sistema di previdenza integrativa che sopra rischia che esso rischia al fatto che abbiamo passato al sistema re contributivo e fare in modo che verso alcune che oggi stanno per andare in pensione non siano terrorizzati e preoccupati
Perché non so se voi siete appassionati di statistiche di numeri e quant'altro però si può chiaramente dimostrare che in periodi in cui nessuno
Non abbiamo dei riformisti che pensava di cambiare le riforme la gente lavora tranquillamente e paradossalmente cerca di non andare in pensione perché sa che si impoverisce sul serio
E quindi quelli che possono cercò di rimanere al lavoro il più possibile e le pensioni le famigerate pensioni di anzianità tendono a diminuire appena sentono parlare di riforme ovviamente cosa fanno corona protrarsi per uscire anche contro i loro interessi
Quindi se noi finalmente facessimo una politica decente rassicurazione persone che non siamo sull'orlo del fallimento perché non è vero
E non ripetiamo qui la non so come definirla quindi è meglio che non la definiscono un metto aggettivi la la questione sulla politica finanziaria e della finanziaria dove siamo partiti che stavamo al disastro e a un certo punto il governo adesso non sa più come spendere i soldi
Dopo averci non ridotto le tasse come minimo non ce l'ha ridotte
No
Non voglio adesso Pan cambiare discorso facciamo un al discorso è realistico il nostro sistema previdenziale
Assolutamente sano e nel lungo periodo
E più sostenibile
Di tutti i sistemi provi previdenziali dell'OCSE
Non c'è nessun Paese dell'OCSE nella quale la spesa previdenziale in rapporto alla ricchezza al PIL tende a scendere
Tutti tendono a salire perché ovvio perché la il aumentano le persone anziane giustamente per fortuna non deve essere una una minacciano
Quindi noi l'Italia è l'unico paese dell'OCSE nella quale la spesa previdenziale grazie alla riforma che abbiamo fatto diminuisce
Quindi il sistema eh difendibile sostenibile adesso tredici anni fra vent'anni e anche fra trent'anni
E a tutti coloro che nel tentativo vano di spaventarci di dramma di darci di farci vedere che siamo sull'orlo del disastro
Sono sociale economico democratico quando ci spiegano che lo facciamo abbastanza figli che chissà quindi non avremo gente giovane che lavora c'è eccetera
Io penso che se fra vent'anni o trent'anni in Italia ci fossero solo quaranta milioni di italiani
Noi non avremmo i soldi per accendere la luce quindi figuriamoci la previdenza invece noi siamo persone di buon senso
E diciamo una cosa molto semplice che fra vent'anni ci saranno sessantacinque milioni di abitanti in Italia forse non saranno tutti col passaporto italiano ma ce ne faremo una ragione noi non siamo preoccupati e quindi il nostro sistema previdenziale è assolutamente garantito per il futuro grazie
Va be'grazie a Luigi Angeletti della parola Raffaele Bonanni segretario generale della CISL
Un saluto tutti
Amiche e amici credo che sia importante incontrarci su questo tema
Credo che sia il primo partito che esprime una opinione
Costruita
Su tutta la questione della previdenza e credo che sia un fatto importante
Per evitare le troppe monadi che vanno in giro ognuna dire tutto e il contrario di tutto a secondo delle settimane
E le interviste che
E si fanno e credo che questo sia garantendo una instabilità
Che tanti pagheranno caramente che l'opinione pubblica e comunque siccome noi non abbiamo nulla da Gloria Arci da una situazione del genere
E credo che sia compito di ciascuno ricostruire un filo di ragionamento
Sulle questioni militari e di concretezza
Perché le questioni ahi noi sono molto delicate per milioni e milioni di persone
Per
Sedici milioni che sono già in pensione di persone e con più di venti milioni
Di persone che lavorerò
E credo che abbiano il diritto a non vedersi cambiare le regole del gioco ogni giorno sotto gli occhi la quale cosa sta creando non pochi problemi
Se sono veri i dati che abbiamo potuto leggere ultimamente bastato ricominciare questa solfa sulle pensioni
Che siamo passati da una uscita dal lavoro di cento mila circa l'anno scorso a circa duecento mila di quest'anno sono i dati che voi potete consultare dappertutto e tutti costoro che si affannano per spiegare per esegue come importante arginare i costi dalla previdenza alla fine un obiettivo l'hanno colto
Che è quello di raddoppiare il numero delle persone che giocoforza si fanno giustizia da da soli
Di fronte appunto a queste minacce di modifica del gioco in corso
Dopo era come la mia opinione dalla mia organizzazione comunque su questo noi siamo molto insistendo e abbiamo visto che il Presidente del Consiglio è entrato a Caserta in un modo poiché ne è uscito perso che nello stesso modo
Però non è piaciuto quando lui ha detto
Che le altre questioni compresa la Provvidenza si possono discutere si devono discutere ma col tempo che serve la questione da discutere invece la ripresa dall'economia italiana discutere delle vicende lo sviluppo che non è parlar d'altro come voi capite
Perché se c'è preoccupazione se c'è più esportazione sì servizi migliore così vi è la condizione economica che migliore migliora la condiziona anche del nostro welfare e delle fonti di apro oggi approvvigionamento
Chi ritiene di poter fare economia attraverso il taglio dalla spesa sociale
Voi sapete la opinione che abbiamo fa solo confusione noi riteniamo che sia noi quindi diciamo che bisogna aprire una discussione forte io spero che il Partito della Rifondazione Comunista sostenga questa nostra opinione che la questione che noi dobbiamo affrontare al più presto e spero che il governo si pronunci
Tutto l'ansia presagire e questo dovrà avvenire
Ma comunque importante che al più presto al governo civica che vuole discutere delle infrastrutture perché mancano c'è un'adozione imputa strutturale inferiore a quella che ci serve fare competizione per far circolare persone e merci
C'è una carenza di infrastrutture immateriali penso la banda larga che è un fattore di sviluppo e che tarda anche delle zone industriali avanzate appunto a diffondersi
Parlo deficienza della pubblica amministrazione stasera proprio stasera al di là delle campagne denigratorie servono solo all'indurire la possibilità di elastici stazione del rapporto
Tra noi e lavoro del pubblico impiego per produrre riforme davvero a che sia più pagato il merito e sia più pagato alla produttività stasera anzi tra un'ora e mezza noi andremo a siglare il memorandum
Cioè
Il viatico per un accordo sul poi impiego per una nuova contrattazione del pubblico impiego
Che crea le condizioni per questo comparto molto molto importante di riproporsi riessere fattore di sviluppo naturalmente la nostra opinione e quella di separare la politica
Dalla tecnostruttura
E di procedere per controlli certamente ma vale anziché al mondo di finirla con la confusione soprattutto con la reintroduzione in dosi massicce di decisioni politiche nel pubblico impiego perché a guardar bene quello che è successo
Nell'esternalizzazione nel gli enti locali per esempio non costano di meno costano di più
E non sono più efficienti sono meno efficienti e nella sanità le esternalizzazioni annotato occasione per inefficienza e corruzione ma nessuno ne parla naturalmente
Perché questo non è un problema da affrontare noi riteniamo che invece noi abbiamo interesse
E il dovere di far crescere la consapevolezza su questi temi stasera noi inneschiamo questo processa discussione e io spero che cresca anche la consapevolezza la determinazione di tutti coloro che pur di togliere dalle secche questa condizione riescano a Utah Arci per novità davvero forti e per esempio un altro aspetto per lo sviluppo riguarda
La vicenda dalla concorrenza di un nel un capitalismo come quello italiano che malato dalle false liberalizzazioni degli ultimi dieci anni
Che hanno riservato una buona parte dei capitani d'industria manufatturiera i nei servizi al riparo dalla concorrenza hanno fatto un sacco di soldi le tariffe sono alzate per noi e per le imprese
E nessuno rende conto dell'Investimenti che fa ma di questo naturalmente nessuno parla Tournoi costando in termini di costi di sistema che pro è proveniendo appunto dai servizi
Che sto citando pur costando più dei tedeschi circa il venti per cento in più ma questo non è materia naturalmente che riguarda la competitività invece noi crediamo che questo sia un problema serio
Come per esempio noi riteniamo si debba discutere anche
Della crescita della produttività
E ne vogliamo starci dentro questa la mia opinione dentro in modo tale da trarre da questo più salario
Perché il piatto piange per noi e da lì possiamo trarre maggiore salario altrimenti i ritmi della produttività possono anche andar da soli forze qualche volta
Ma i frutti non sono divisi e non sono contrattualizzati questo un problema che come sindacato noi abbiamo e che vogliamo e altre questioni ed altre questioni ma credo che questi siano i punti ripeto non è parlar d'altro
Parlare di queste cose significa parlare di sicurezza sociale di come trovare le risorse davvero per far funzionare il sistema sociale
Che abbiamo costruito in questi decenni ora sulla vicenda la previdenza io voglio essere franco
Tanto non dobbiamo fare nessuna trattativa
E ne devo dire la vostra proposta va bene
Ci scambiamo opinioni e vediamo un po'come appunto facciamo crescere su basi più concrete un dibattito che sfiora talvolta la irresponsabilità ma come siamo partiti sulla vicenda della previdenza qualche mese addietro ma ci hanno detto in campagna elettorale
Che il problema che c'era una previdenza riguardasse lo Scalone c'è questa ingiustizia ai danni di qualche centinaia di migliaia di lavoratori che loro accollarsi il peso di tutti gli altri perché così aveva deciso dove centrodestra punto
Punto e basta
E mi pare che i primi giorni dopo appunto l'insediamento del nuovo governo
Mi pare che l'unico quesito
Che ci si poneva fosse come risolvere il problema lo scalone se al dirittura con propri soldi e si diceva all'epoca
Che non ce ne fossero poi sono arrivati grazie anche all'azione TGR ci devo dirlo un sacco di soldi
Delle tasse evase deluse
Perché probabilmente il messaggio è stato il condono ismi finito poca tolleranza e hanno riversato al punto tale che il governo non aveva assolutamente la minima idea di che cosa potesse affluire alle casse dell'erario pubblico no allora si diceva non c'è un becco di un quattrino e ci si poneva il problema di come pagare
E taluni io tra questi ho detto guardate cioè che si capiva soldi non ne abbiamo allora dobbiamo mettere mano la previdenza vediamo un po'come smettiamo e io tra questi ho detto guardate che se volete creare due problemi
Per risolverle uno
Teniamoci uno risparmiamo C due
Così ci siamo lasciati di botto a un certo punto come del gioco del risiko ci si è messi a discutere di rivedere tutto l'impianto
Della vicenda previdenziale
Sia chiaro noi siamo qui non è che ci capiamo
Però sia chiaro si è partiti in questo modo non credo che nessuno possa dire il contrario siamo partiti in questo modo
Qualcuno dirà ma allora perché
Voi avete firmato il memorandum
Sulla previdenza io sarò sincera anche in questo per due motivi uno perché diceva che minacciava
Mi portava dentro la finanziaria e si sa come vanno queste cose
Alla fine per ragioni politiche passano anche cose non volute o non desiderate ma dall'altra perché molti di noi vi hanno visto nel memorandum
La possibilità di far transitare alcuni ragionamenti e alcune esigenze dei lavoratori e dei pensionati
La rivalutazione delle pensioni
è un problema
Perché se è vero come dicono i nostri pensionati
Che loro hanno perso più del trenta per cento del potere d'acquisto le loro pensioni perfetto della non applicazione di leggi della Repubblica che quando si staccarono le pensioni dai salari
Dovevano essere alle pensioni legate all'andamento del prodotto interno lordo e alla media del costo della vita le quali cose non sono state mai considerati in ben quattordici anni
E gli effetti sono stati devastanti sulle pensioni più basse anche più alte ma quelle più basse ci sono più care beh noi
Nel memorandum abbiamo voluto opporre e io ringrazio appunto
Il vostro segretario e tutta la vostra diligenza perché ho sentito da molto tempo
Prontamente dire è un problema rivalutare le pensioni
Ed erano anni che nessuno ne parlava di questo ed è un problema serissimo
E noi per questa ragione abbiamo firmato il referto il il memorandum per esempio abbiamo fatto rinascerà l'attenzione sui lavori usuranti ora Luigi dice stiamo attenti perché è un'arma a doppio taglio sì
E per oggi lo lavoratori che vivono la condizione molto io io vengo dall'edilizia so
Qual è la condizione di lavoratori che fanno lavori pesanti
Non solo né lavoro operai sia chiaro
Perché un infermiere che fa la notte
Fa un lavoro che lo debilitata sul piano fisico e psichico e così via
Io sono per un perimetro stretto però solo trovare soluzioni la legge del novantasette se non sbaglio copre da parte loro stato solo il venti per cento per arrivare al cento per cento per abbonare tempi che servono per fare uscire prima è un problema e dobbiamo trovare soluzioni
E si e si bisogna discutere di opinioni alzare la percentuale senz'altro
Ma anche di trovare soluzioni di natura contrattuale o comunque il governo deve darci incentivi acché qualsiasi sold buttato lì debba debba appunto essere privilegiato perché serve ad aiutare persone per esempio a non sopportare in tempi pesanti per lui
Le condizioni un lavoro insopportabilità certa età poi per esempio
Noi abbiamo scritto lì
Di separare l'assistenza dalla provvidenza
E l'abbiamo riscritto ancora la quale cosa io ho letto le vostre proposte
A quelle cose deve suggerirci stare molto molto cauti non solo questo deve essere risolta deve essere chiarito nella trattativa e la discussione se la vorranno fare
La quale cosa deve farci andare cauti
Quando parliamo di contributi figurativi perché poi qualcuno mi dirà sì
Bisogna fare qui tale bisogna andare in soccorso dei più deboli si a quel punto è meglio metterli in presa diretta con la fiscalità tout-court perché altrimenti poi ci vengono a fare l'en Pologne
Che i conti non tornano a questo un problema importante e poi giovato argomenti siccome le discussioni giustamente devono essere mirate su chi su chi è debole
Penso agli atipici che sono i paria
Del mondo del lavoro italiano ci siamo e siccome sono pari a perché perché prendo un salario base egli altro stand fanno più lavoro degli altri
E tagliano per loro contributi più bassi non ostandovi Abbot verso di più perché hanno bisogno di più tutele se noi andiamo a garantire i contributi figurativi addio
Diamo il fianco a coloro che vogliono utilizzare a mani
Piene
Una flessibilità che non si usa perché serve la produzione ma perché costa di meno in salario senz'altro tengo Tripodi pure
Al punto tale che io chiedo ancora Rossano abbiamo tenuto risultato di andare dal diciotto al ventitré per cento dei contributi per gli atipici di parificare un iper fino agli altri
In modo tale che le flessibilità possano essere utilizzate solamente quando servano quei tipi di lavoratori per quel tipo di lavoro è questa e quindi
Anche questo problema
La vicenda degli ultracinquantenni che per noi è un problema e delle donne
Che sono le due figure più deboli del mercato del lavoro noi abbiamo sostenuto che queste due figure dovessero essere sostenute
Con un aiuto in più
E non vi devo spiegare io perché
E poi la vicenda degli ammortizzatori che molto parente allora noi abbiamo ha definito al memorandum per queste due ragioni essenzialmente
Loro hanno detto dei coefficienti
Del cori dei coefficienti di trasformazione
Hanno parlato da lunga all'età
Hanno parlato di altre questioni
E la sua moglie lento ora
Qual è la situazione dal mio punto di vista tutta sta fretta e tutto sopra balla mento dei conti previdenziali non mi pare che abbia qualche fondatezza
Perché l'anno scorso non mi pare nessuno se strappato le vesti
Quando son fatti i primi conti
Quest'anno comunque i conti sono ancora meglio dall'anno scorso perché vi ricordo lo zero trenta in più per ventiquattro milioni di lavoratori
Che il governo ha fatto a scavalco del sindacato
Questo mi piace precisarlo
Che il governo ha scaricato su di noi al nostro scavalco
Poi due punti per gli autonomi per sette milioni di soggetti poi cinque punti per due milioni di atipici
Poi un aumento sugli apprendisti e poi il varo di ciò che abbiamo chiesto noi il documento unico di regolarità contributiva che qualche risultato otterrà anche
Per mettere alle corde l'evasione e l'elusione contributiva
Ora
Credo che la condizione rispetto
Per esempio all'anno scorso
Sia senz'altro migliore
Sia una condizione meglio quindi non abbiamo noi tutta questa fretta allora che fa e concludo
Per quel che mi riguarda e la mia organizzazione
Le cose che diceva quando pattuite
Non siamo d'accordo sulla modifica
Dei conti efficienti trasformazione e lo diciamo a coloro che hanno così tanto a cuore le sorti di quei giovani di cui se ne sono fregati pur di assecondare assicurazione banche quando non hanno voluto al allestire la previdenza integrativa costoro i giovani
Per effetto del passaggio al contributivo al retributivo
Dal retributivo al contributivo
Perfetto la mancanza di undici anni di di copertura previdenziale
Ci andiamo a ficcare pure la modifica inefficienti tutti console che vogliono così bene di giovani li danno la mazzata che la pensione non la prenderanno Mango permetta dell'ultima paga
Che ora prendono quindi è un problema molto molto serio quindi su questo noi non siamo d'accordo
Siamo d'accordo saremmo d'accordo di fronte a un accordo complessivo rivedere letta dell'uscita la nostra opinione che questo si può fare
Perché dobbiamo essere sinceri tra di noi nessuno va a lavorare a quattordici anni
Non ci va quasi più nessuno
Si entra più tardi
E quindi si è scesi uscirebbe più tardi
Il mercato del lavoro deve raggiungere un tasso di attività pari al settanta per cento e lo fermeremo se ci saranno più donne al lavoro più meridionali in Italia e più pensionate resteranno più a lungo la nostra opinione che costoro possono restare più a lungo alla condizione che ci sia libertà di andarci quando vogliono e con incentivi siamo in disaccordo con l'incentivi bassa questo
Per far rimanere molta gente
Molta gente al lavoro basta avanza per far restare molta più gente al lavoro se non c'è appunto questo gioco presa lo stesso vale per le donne
E inutile fare come ho notato ho letto alcuni parla proposta di portarla in tavola si sono cinque anni però sono solo tempo li riconosco che sono mamme che sono norme che sono zie che sono figlie
Lasciamo perdere ci vorrebbe un'autorità apposta per loro lasciamola sessanta
I lasciamo la libertà d'andarci quando vogliono Isidoro incentiva rimanere e tutto va senz'altro più a posto questa e la nostra
Opinione
Ora
Siccome la discussione cresce
Ma non in concretezza
Noi riteniamo che il governo debba presentarsi
E finirla con questa discussione
Con molta calma
Glielo diremo al Prodi
Ma che si presenti al più presto con una dico una proposta
Smetta di far parlare i ministri ognuno per fatti propri
Sì è possibile poi decidono loro naturalmente
Perché più parlano più per noi è difficile anche discutere anzi più parlano ognuno fatti loro e più diventa difficile trattare e quindi saremo più disponibile a trattare se la questione debba col tempo
E con la re responsabilità ci devono portare i conti
Fino adesso non abbiamo visto un conto che sia uno
Ci devono portare i conti
Cioè ci devo portare tutto se voglio discutere quello che serve
Per fare una discussione come si deve se la vogliono fare perché per noi non è necessario farlo
Non è necessario fare e già che ci tiene molto ci tiene molti tengono molte a parlare di di riformismo di essere riformisti a me non è mai piaciuto questo suffisso tutti gli ismi per me sono un guaio
Io ritengo che bisogna avere un approccio riformatore
E nonna appunto anche perché quando ero ragazzo io vi confesso si parlava di riformismo e si parlava di una politica graduale responsabile però sempre orientata a sostenere gli interessi dei ceti meno abbienti
Ora riformismo significa vogliono farsi indicare che il riformismo è addirittura togliere qualcosa alla voragine non è cosa buona e a quel punto se è così non è assolutamente cosa
Buona quindi il Governo
Ci ponga
In essere una proposta e noi discuteremo ma non c'è fretta
Come dice lo stesso Prodi cominciamo a discutere prima di sviluppo e poi discuteremo anche di altro con quei criteri e con quelli orga orientamenti grazie e spero che la discussione faccia maturare qualcosa di buono
Beh
Grazie ha Raffaele Bonanni diamo a ora la parola Guglielmo Epifani poi le conclusioni a Franco Giordano
Intanto voglio ringraziare
Il Partito della Rifondazione Comunista se l'invito suo segretari sono esponenti
Ho visto che qua e là questa iniziativa ha fatto un po'di scatto ore
Effettivamente la prima volta se ci pensiamo che avviene diciamo quello che sta avvenendo però penso anche che sia il fondo normale anzi mi sarei stupito del fatto
Che fermo restando che ognuno di noi svolge ruoli funzioni e responsabilità distinte non ci si confrontasse per provare a fare al meglio la soluzione del problema che abbiamo di fronte
Questa mattina avete presentato tante proposte le abbiamo ascoltate ci rifletteremo su non c'è dubbio che sia una riflessione seria
Una parte di questa discussione realtà poi la conosciamo perché vedendo la lista di coloro che han parlato sono tutte persone compagne e compagni
Che hanno lavorato nella CGIL negli anni passati e con le quali molte di queste questioni sono state già da tempo discusse ridiscusse varie affrontate
Io vorrei che arrivati a questo punto provare a fare qualche qualche ragionamento partendo però da un punto fermo perché avverto il bisogno di avere un punto di fermo almeno per me in questa discussione
E io non posso che partire dalla riforma Dini
Dalla riforma che abbiamo contrattato che abbiamo discusso che lavoratori hanno votato e dalla quale è bene partire almeno dal mio punto di vista per vedere le cose che bisogna fare e le cose che bisogna difendere quella parte che va conservata e quella parte che va rinnovata
E la prima cosa che voglio dire riguarda il tema dell'equità
Quando noi con la riforma Dini ma anche prima iniziamo un percorso molto lungo e travagliato per rendere un po'più equo oltre che sostenibile
Il sistema previdenziale italiano facemmo un'operazione di grande di grande forza
A me dispiace che ancora adesso molti commentatori non riconoscono il lavoro fatto straordinario per vincere corporativismi per vincere meccanismi di di convenienza troppo diversi gli uni agli altri
La Dini ha fatto un passo gigantesco in quella in quella direzione ma non ha risolto tutti i problemi
La prima cosa quindi che mi sento di dire che quando ci siederemo al tavolo per affrontare i problemi noi dobbiamo continuare sulla strada dell'equità perché ci sono ancora oggi situazioni che non possono essere lasciate come sono
Io insisto molto su un tema su una particolare cosa suscita qualche preoccupazione ma a me pare davvero simbolica di come non possiamo fare una solidarietà alla rovescia
E riguarda questa benedetta questione dei trattamenti dei dirigenti d'azienda
Governo Berlusconi contro la nostra opinione ha portato dentro l'INPS la cassa e il patrimonio dell'Inter dai avviene però una piccola questione
Che essendo una cassa fortemente sbilanciata
Ogni anno
Per circa un miliardo e mezzo di ieri uro
Qualcuno paga le pensioni dei dirigenti d'azienda
E questo qualcuno sono tutti gli altri e in modo particolare coloro che hanno le loro casse attive arriviamo così al paradosso straordinario che i parasubordinati finanziano
La copertura delle pensioni dei dirigenti d'impresa perché questa cosa non può andare giù
Perché basta leggere quello che è avvenuto l'altro giorno che cento persone hanno preso cinquecento milioni di Stoccolma uscio questo meccanismo non è tollerabile
Prendano pure lo sto Coface afferma cortesia
Ma per cortesia non facciano pagare le loro pensioni agli altri perché questa cosa non è tollerabile naturalmente insistono per un problema di vendetta ma per un'esigenza di giustizia
E lo vedo che non appare questa cosa sui giornali ma è ovvio perché Confindustria si scarica un problema perché dirigente d'impresa sono uno dei settori più influenti nel determinare l'opinione ma tutto ovvio
Ma non può essere davvero che qui la solidarietà passa tra quelli che meno hanno a quelli che più hanno ancora questione elementare ho citato questo non per dire che c'è solo questo problema
Ma perché questo problema è sicuramente anche dal punto di vista simbolico il punto che va aggredito da per prima se vogliamo fare le cose correttamente e dare un segno di maggiore equità al sistema previdenziale
Naturalmente dobbiamo completare la riforma Dini ci sono tante parti che non sono state ancora attuati
E si sono delle parti che non sono state attuate sulle quali in questi anni sono sorti problemi in parte attesi ma che sono poi diventati particolarmente evidenti
Va completata ad esempio la questione della previdenza integrativa per i pubblici dipendenti io vi confesso non so a oggi se quello che ha detto il ministro del settore vero
Ministro ha detto abbiamo risolto questo problema a me non risulta vorrei che almeno su questo quando ci sediamo al tavolo il governo ci dica se il problema è stato risolto no perché se non è stato risolto bisogna risolto
Non possiamo avvicinare la condizione del mondo pubblico al mondo privato e poi su una questione essenziale lasciare una parte importante del mondo del lavoro pubblico senza questa possibilità senza questa scelta così come non c'è dubbio che dobbiamo completare bene tutta la parte attinente lavori precari e lavoratori precari e lavoratori e alle lavoratrici discontinue cioè tutta quella parte che in realtà già figurava ma che non è stata mai qui per ragioni di risorse
Affrontate e risolte
Così come poi dirò ci si pone un problema forte sui lavori usuranti perché perché in realtà non siamo stati in grado di risolvere quel problema che avevamo indicato ed essere molto molto forte che poi si riassume in un punto
Se dobbiamo considerare tutte le attività lavorative dal punto di vista dell'età per accedere al pensionamento uguali o no
Questa e la questione noi abbiamo detto di no ma non ne abbiamo tratto nessuna conseguenza operativa da questa distinzione
Così che si va tutti alla stessa età sia che si stia su un cantiere
Sia che si stia dietro con tutto rispetto lo dico ovviamente dietro un ufficio sia che ci sia un'attesa di vita di dieci anni dopo la pensione come capita molto di quelle categorie più più più sfortunati da questo punto di vista sia che si viva molto più c'è un problema anche qua di equità e di rispetto che non segna
Una principio di differenza ma segna attraverso un principio di differenze dalla risposta bisogna situazioni differenti lo stesso principio di equità e lo stesso principio di rispetto
Così come dobbiamo finalmente risolvere il problema del valore delle pensioni del reddito dei
Dei pensionati perché sta diventando davvero un problema molto serio dal punto di vista della condizione di queste persone di queste famiglie anzi io credo
Anche dopo la finanziaria che il vero problema diciamo che non è stato affrontato è quello relativo alla condizione degli anziani e dei pensionati penso soprattutto in modo particolare a coloro che sono andati in pensione da più tempo le cosiddette pensioni di annata che anno dopo anno hanno visto perdere né i fatti potere d'acquisto le proprie tensioni
Qui ci sono diverse ipotesi la categoria
Le tre federazioni dei pensionati hanno la loro piattaforma bisogna agire su più strumenti non basta uno solo
Si deve agire sul paniere si deve agire sulla pienezza dell'indicizzazione Prezzi
Per tutte le pensioni bisogna per operare una scelta su come rivalutare il valore delle pensioni se per via fiscale come io preferisco per tante ragioni o suo per un mix di proposte fiscali e di spesa previdenziale
Assieme
Naturalmente poi il cuore del problema è che ci troveremo ad affrontare riguarda tutto quello che è stato introdotto dal governo precedente
E in modo particolare la questione dell'innalzamento dell'età quello che si chiama comunemente gradone e il problema dei coefficienti di trasformazione l'idea del gradone entrato nel simbolo e nell'opinione comune delle persone ma in realtà è troppo riduttivo chiamarlo gradoni
Perché quando siamo al termine gradone ci si riferisce all'innalzamento di tre anni
Dal primo gennaio del due mila e otto in realtà non è solo questo cioè pensare che i guasti consistano in una cosa pesante come questa non è questo
Perché oltre in questo si va dai sessanta poi sessantuno poi si va in sessantadue
Quando arrivi a sessanta sessantuno e sessantadue non c'è più l'età di vecchiaia per le donne a sessanta a me pare evidente e lo stesso motivano leggi più neanche sessantacinque per gli uomini e per i quarant'anni con le finestre diventano quarantuno
Possiamo chiamarlo gradone ma dobbiamo sapere che gli Effetti della controriforma del precedente governo è l'insieme di queste questioni qua unite al fatto che a regime del contributivo non c'è più la flessibilità di uscita secondo le ipotesi che erano definite da questo punto di vista qui per questo l'altro giorno detto qui c'è poco da scherzare
Poi dirò meglio questa è la questione cruciale
Non è una roba così e quando avverto anch'io la tendenza di molti a dire Bette mi amo c'ero poi vediamo vorrei che fosse chiaro che cosa vuol dire tenersi questa roba qua
Tutte le cose che dicevo nelle implicazioni e nelle loro questione e in secondo luogo la vicenda dei coefficienti di tre
Formazione
Io fatemi dire una cosa io
Ho trovato un po'geniale ma anche un po'disonesto quello che il governo precedente ha fatto geniale nel primo perché ha deciso tutto quel po'po'di roba era rimandato a dopo computando lo nei saldi di finanza pubblica
Ma nel caso della dei coefficienti ha fatto peggio
Perché non l'ha fatto
E l'ha trasmesso a Bruxelles come se l'avesse fatto ora perché dico questa cosa non solo perché ovviamente questo apre un problema ma questo riguarda la partita della sostenibilità finanziaria
Ma questo mi fa dire che io non posso accettare
Che Almunia venga qui e ci dica c'è un problema di sostenibilità perché a me viene da dire ad Almunia che lo ha il diritto di dire quello che vuole
Ma almeno prima riconosca che si è fatto imbrogliare dal precedente governo perché ha accettato di computare quella roba se quella roba non è stata fatta
Perché non ha controllato perché non ha costretto il governo ad essere coerente oppure più coerentemente ancora a non computare non è saldi di bilancio del due mila sette due mila otto perché è ovvio
Se oggi viene a fare la predica avendo fatto quello finisce ovviamente per mettere in difficoltà che cosa un atto di scorrettezza che il precedente governo ha fatto nei confronti dell'unione europea
Siccome si sente di trasformazione non è discussione se lo dice la Dini non lo dice il Dini lo dice la di magari non così automatico Maritati in questi dodici anni è successo qualcosa che la Dini difficilmente avrebbe potuto prevederlo
Una crescita del PIL mai così bassa è un innalzamento dell'età delle persone mai così veloci due mesi ogni cinque mesi di vita
Se applichiamo Toma tipicamente i cui coefficienti il risultato è scontato
I giovani al tempo avranno un valore delle pensioni medie inferiore al cinquanta per cento e qui si pone il problema
Non un problema tecnico non un problema di interpretazione della norma non un problema di gestione della norma uno straordinario problema civile
Sociale politico e di equità intergenerazionale che ha due aspetti fondamentali
Il primo riguarda il futuro del Paese
Se tu consegna ai giovani una per di oggi che saranno i lavoratori e pensionati di domani un'aspettativa di pensione più bassa addirittura del cinquanta per cento tu come è stato e come Governo ora per dopo Tyco stringi ovviamente a fare e poi gli altri politiche perché la condizione di impoverimento così generale dei futuri anziani di questo Paese non sarà sostenibile
E ne crei uno subito
Non fra trent'anni che se tu dai giovani segnale che la loro attesa previdenziale è così bassa
Non trovi nessun rapporto tra questi giovani e il sistema previdenziale pubblico li metti culturalmente negli interessi
Fuori da questo straordinario Castello di solidarietà tra generazioni che deve essere la previdenza pubblica questa è la questione che sta di fronte a questo problema
E anche su questa non possiamo andare col bilancino
Del punto in più del punto in meno perché io credo che bisogna dare una risposta corretta ha un problema che ovviamente non poteva essere visto in queste conseguenze in queste dimensioni al tempo ma rappresenta il problema
Che era presente
Su questo dovremo aprire un confronto con sì del governo
E su altre questioni in modo particolare al tre due
Cito solo i titoli gli ammortizzatori sociali che sono una parte non indifferente
Anche perché indipendentemente dagli esiti sul problema dell'età già oggi i lavoratori a cinquant'anni sono considerati dalle aziende un peso vengono messe fuori dalle aziende
E questo implica problemi di strumenti e di cambiamento di cultura dell'impresa che vanno affrontati già da oggi
E secondo la questione dell'invecchiamento attivo perché quei due mesi su cinque di crescita dell'attesa di vita implica che non possiamo più considerare come un tempo il tempo del pensionamento come un tempo del riposo
Può essere di riposo può e deve diventare per rispetto delle stesse condizioni dei lavoratori degli anziani un tempo di attività e questo ha implicazioni che la Dini risolveva
Diversamente ad esempio nel rapporto tra previdenza e attività
Di lavoro
Il confronto e quello che dovremmo fare implica un problema di tempi un problema di rapporto tra sindacato e lavoratori tra governo e proprio a maggioranza e naturalmente l'indicazione delle modalità con le quali lavorare sui tempi dire che non è una priorità non vuol dire che ci sono tempi infiniti
Io resto convinto che si può non partire domani
Anche perché ci sono degli adempimenti per quello che ci riguarda importanti poi dirò ma arriva un tempo ultimo oltre il quale sarebbe sbagliato andare sia che si raggiunga un accordo sia che non si raggiunga un accordo prima del nuovo DPF della legge finanziaria
Questa partita deve essere chiusa voglio esser chiaro
Non si arriva con la questione delle un salone aperto alla prossima legge finanziaria non solo perché non voglio che la prossima legge finanziaria sia di nuovo il tormentone sulle pensioni con le conseguenze le delicatezze che ha ma perché non è giusto
Lasciare i lavoratori in mesi e mesi di fibrillazioni di preoccupazioni senza vere una qualche certezza in ordine a questi problemi
Capisco i tempi e la logica della politica o per noi
Dei processi di costruzione delle piattaforme e di consultazione dei lavoratori ma non può essere moralmente assunto il fatto che noi possiamo non occuparci anche dei messaggi di come lavoratori
Vivono nella loro condizione questo stato di incertezza che purtroppo giorno dopo giorno i giornali
L'opinione pubblica trasmette
Secondo
Io chiedo
Al governo la sua maggioranza di lavorare per a vere non voglio dire una posizione unitaria in tutto ma per avere almeno una convergenza di orientamento
Come lo chiedo al governo la sua maggioranza lo chiedo a noi
Noi stiamo lavorando con CISL e UIL anche partendo da posizioni magari diverse su questo su quel punto di fare uno sforzo per arrivare a una condivisione di obiettivi e di ipotesi anche perché questa è la condizione più facile
Per aprire su questo o quel lavoro con a tappeto nelle fabbriche nei posti di lavoro negli uffici di informazione di consultazione di mandato perché è evidente e non vale soltanto per la previdenza
Che questo segnerà la scelta di CGIL CISL UIL nei prossimi mesi una straordinaria e continuo rapporto con i lavoratori perché di questo come abbiamo visto in tanti esempi episodi ci oggi più bisogno
Che mai e nel passato
Ma vale anche per la maggioranza e per il governo
è evidente per ognuno di noi lo diceva adesso Bonanni e complicato discutere con un governo in con ministro dice una cosa un ministro un'altra cosa un altro ancora una arriva un punto in cui questo nodo va sciolto
Per cui io prendo i contributi di oggi come uno sforzo importante anche su alcuni aspetti molto
Molto vicino alle nostre alle nostre idee alle nostre opinione le nostre sensibilità però anche per un partito importante come il partito da Rifondazione Comunista come il punto di partenza per portare dentro al governo e dentro la sua maggioranza uno sforzo di convergenza perché se no davvero
Lo dobbiamo sapere il percorso si fa più accidentato
E perché e su questo termino questo passaggio per me è il più delicato
Provo a dirlo con una metafora che spesso viene usata contro Rifondazione qualche volta anche contro di loro la cosiddetta questione del diritto di veto del potere di veto del diritto di veto del potere di veto su questa materia
Se ci riflettiamo bene il potere di veto il diritto di veto e rovesciato
Se tutta la maggioranza
Non cancella e opera una riforma e la vota in Parlamento
Noi ci terremo la legge precedente del Governo
Questo implica un'assunzione di responsabilità in più e preferisco dirlo adesso qui come l'ho detta
Nel direttivo della mia organizzazione con la chiarezza necessaria siccome io penso che quello sia la cosa da evitare a tutti i costi perché non c'è un secondo tempo se passiamo gennaio per abolire quello che ha fatto il governo di Berlusconi
Dobbiamo sapere che a questa battaglia e a questa impostazione
Noi attraverso la contrattazione con il Governo e la maggioranza le forze più sensibile a questi temi all'interno del governo hanno secondo me e devono avvenire lo stesso Obiettivo e la stessa sensibilità impedire che o perché lo si dice
O perché peggio non lo si dice ma lo si voglia alla fine i lunghi tempi ci portino in quel condizione
Che io giudico per le cose più detto la peggiore possibile di fronte ai lavoratori e pensionati che intendiamo ognuno a suo modo rappresentato
Bene diamo ora la parola Franco Giordano per la conclusioni di questa giornata di lavoro intenso qui chiediamo ancora diciamo così attenzione un attimo ma credo che ne valga la pena tutti
Ma sono molto contento se la politica è fatta anche di emozioni diciamo e non ne
Solo
Una settica e Aretha discussione
Su compatibilità tecniche sono molto contento di questo incontro
E vorrei ringraziare coloro che hanno ossia i tecnici sia le organizzazioni sindacali ai massimi livelli coloro che hanno contribuito ad un confronto perché di questo si tratta
E voglio veramente ringraziarli perché questori dà vitalità e senso mi soffermerò un attimo su questo punto perché a me pare veramente importante
Ad un percorso diciamo di rigenerazione della politica e a farla superare dall'impasse di autoreferenzialità in cui spesso si colloca
Qualcuno ha parlato Dinoi proprio di noi di Rifondazione comunista con la metafora del viaggio
Io non voglio discutere di quell'articolo
Vorrei dire che però se di viaggio si tratta questa è una tappa importante
E io penso che questa tappa sia particolarmente decisiva per le cose che dicevo prima
Perché tende a ad andare alla direzione della ricostruzione di una soggettività politica che fa i conti con gli interessi sociali e con le relazioni sociali
Per questo
Lo dico nella maniera già altri compagni in particolar modo i capigruppi parlamentari perché si sono più cimentati su questo terreno Gennaro Giovanni
Però è veramente fuorviante la discussione che si è prodotta su di noi
Sul tema conservazione innovazione
Noi non conserviamo nulla anzi quando interveniamo
Su temi dirimenti come i diritti dei giovani
E questo è uno degli oggetti fondamentali della costruzione la nostra piattaforma stiamo ad esprimere un livello altissimo di innovazione senza il quale saranno penalizzati in futuro migliore di lavoratori
Noi ci sentiamo anche molto a disagio in una disputa nominalistica tra riformisti e radicali
E per tornare a Caserta
Siccome si è discusso tanto
Io penso che dovremmo metterne collocare nella giusta dimensione
Noi siamo abbiamo gioito per l'unitarietà che si è determinata sul
Tema che ci è stato proposto a Caserta che il vero tema
Della sfida del nostro Paese ed è il tema della qualità
Della crescita termine su cui esprimo qualche elemento di perplessità dell'alternativa economica
Nella competizione globale per questo
Abbiamo prospettato nelle maglie del programma dell'Unione una serie di emergenze è una serie di priorità che potevano concorrere a determinare positivamente sul però dalla qualità nessuna frenata
Ne ha vinti né vincitori
Io penso e lo vogliamo ribadire anche da qui che su un tema delicato come questo
Che per noi la ricostruzione di un consenso largo non può che avvenire rimettendo la bussola sugli interessi sociali popolari
Ricostruendo una sintonia col nostro popolo per questa ragione ritorna centrale il programma che è stato fortemente permeato dalla stagione dei movimenti
E di quei movimenti della di quella cultura e di quell'impianto programmatico fortemente ne risente
E abbiamo lì avanzato
Una proposta sul tema della qualità della crescita con tanti consensi anche con con tanto ascolto e con tanto rispetto
Se qualcuno dice che bisogna sbloccare la rendita finanziaria
E quindi liberare le energie positive del Paese io dico bene
Per esempio
Mettiamo immediatamente in atto il collegato alla finanziaria che abbiamo comunemente deciso per tassare la rendita finanziaria ai livelli della media europea
E diventiamo che su questa partita ci sia qualche ritardo qualche incomprensione anche dentro la maggioranza costruiamo un percorso accelerato e andiamo a sbloccare anche per questa via quello che diciamo sul terreno della qualità della crescita viene visto come un impedimento
Io penso che sia giunto il momento di fare un ragionamento molto serio io lo faro brevemente per ragioni anche di rispetto diciamo dei tempi dei lavori così
Impegnati che abbiamo avuto oggi io penso che noi dovremmo avere il coraggio di dire che dobbiamo fuoriuscire finalmente in questo Paese da questo punto di vista un'inversione di tendenza
Drastica da quello che hanno fatto le destre il governo Berlusconi dalla logica della contrazione del costo del lavoro e della competitività di prezzo
Quella contrazione del costo del lavoro che la competitività di prezzo preme drammaticamente sulle condizioni di lavoro presuppone bassi salari come hanno fatto come hanno fatto le destre presuppone un altissimo livello di precarietà
E presuppone secondo me l'ingresso in un vicolo cieco del nostro Paese nella competizione sullo scenario globale noi dobbiamo presentare un'alternativa a quello che è stato finora prodotto
Opposto non a caso
Al rinnovo dei contratti dei contratti di lavoro nove milioni e mezzo di lavoratori circa che vanno al rinnovo dei contratti il tema della ricostruzione
Di un adeguato potere contrattuale dei salari perché nel nostro Paese siamo a livelli assurdi siamo penultimi insieme
Dietro solo il Portogallo dal punto di vista dei livelli retributivi la situazione da questo punto di vista è francamente insostenibile e credo che con forza dovremo intervenire su questo terreno
E immagino che quando diciamo aumento delle pensioni minime
è la rivalutazione delle pensioni un qualche meccanismo che incominci a determinare anche alcune priorità che quando interveniamo su questo terreno si sono soffermati anche altri
Interveniamo anche su un meccanismo assolutamente decisivo per rimettere in moto una dinamica positiva nel nostro Paese
Perché qualcuno mi deve spiegare come si rimettono in moto in consumi io non capisco quale altro meccanismo si possa determinare per rilanciare i consumi se non aumentare salari livelli retributivi è le pensioni con pensioni e salari così bassi state certi che i consumi non ci metteranno mai molto
Qualcuno mi deve spiegare qualcuno mi deve spiegare se c'è un'alternativa sicuramente non è privilegiando la rendita finanziaria che essi rilancia un meccanismo un meccanismo di consumo il secondo passaggio è la lotta alla precarietà
Prevede che questi tasselli
Salario pensioni lotta alla precarietà sono funzionali ad un progetto di alternativa qualitativa sul terreno dell'economia del nostro Paese perché diciamo la apertamente
I processi di precarizzazione dei rapporti di lavoro sono diventati la risposta del sistema delle imprese tutte interne alla logica della competitività di prezzo e della riduzione del costo del lavoro
All'indomani dell'impossibilità di utilizzare la leva della svaluta azione competitiva
Oggi al contrario noi abbiamo prospettato lì a Caserta una connessione tra salario
Tra
Lotta alla precarietà e contemporaneamente il mutamento del paradigma su cui si concentra la potenzialità di sviluppo di questo Paese
Io penso che se
Ho già avuto modo tante volte di dirlo se sul terreno dalla competizione globale ci sono grandi paesi che investono sulla filiera auto petrolio e assorbono dal punto di vista la competizione pressoché tutto
E anzi oltre a diciamo al al terreno delle merci dalla competizione delle merci assorbono anche le risorse energetiche una classe dirigente si misura
Dal punto di vista della capacità di sollevare lo sguardo è di poter delineare un e di anticipare sullo scenario globale un'alternativa al modello di sviluppo è secondo me
Questa alternativa deve trovare al centro il nuovo paradigma che il paradigma ambientale
Io vorrei che questo paradigma non diventasse solo occasioni di riflessioni culturali e Conte è invece di non far coincidere concretamente nelle scelte di sviluppo che faccia
Perché diventa veramente impressionante vedere su un giornale che pure apprezzo in intanto i passaggi
Due pagine ad esordio del giornale
Su sul sulla drammatizzano tutti giustamente traumatizzante i sul mutamento del clima
Ci sarà pure una ragione d'allarme se il venti il diciotto gennaio noi andiamo con una giacca fuori con grande tranquillità e riusciamo persino a prenderci un caffè all'aperto
Se questi elementi drammatizzano ti sul clima
Con una bella intervista di barrique Commoner che dice che bisogna modificare le tecnologie che bisogna modificare il paradigma e poi invece cinque pagine che dicono che bisogna intervenire solo ed esclusivamente sugli interventi quantitativi solo ed esclusivamente sulle vecchie logiche ridurre il costo del lavoro c'è qualche elemento di schizofrenia si c'è qualche elemento discrezione di schizofrenia ed è per questo
Che io penso che dovremmo fare incidere questa centralità con grande forza nell'agenda che ci permettevano la qualità dello sviluppo e io penso che noi dovremmo investire
Sulle energie alternative l'Italia e al paese ai livelli più bassi drammaticamente sulle energie alternative
E anzi con un investimento sempre minore su questo terreno su produzioni meno energivore e su nuovi prodotti perché la sfida sulla comprensione globale secondo me
Va fatta così
Questo è il programma alternativo rispetto al modello e al fallimento del modello competitivo che ci è stato proposto alle destre
Le destre avevano fondato su bassi livelli retributivi su bassi livelli formativi su bassi livelli di tutela del lavoro con i processi di precarizzazione e su questa via avevano fondato la valorizzazione nella nella competizione globale Effeti rischio di declino produttivo per il Paese e contemporaneamente
E contemporaneamente un vero e proprio massacro sociale per questo
A Caserta noi abbiamo espresso con grande forza la nostra posizione che tutta interna al programma dell'Unione abbiamo trovato un ascolto e un'attenzione questo ascolto e questa tensione
è stato a mio modo di vedere un ascolto unitario sono io a dire che non ci sono né vinti né vincitori andiamo avanti in questa direzione
Come avviene il confronto invece non solo sulla politica economica mi piacerebbe poterlo fare anche quei dico anche discutere di questo con le organizzazioni sindacali
Io penso
Che la questione sia
Di giustamente adesso Epifani apposto
Con secondo me in maniera del tutto corretta un problema di percorso
Noi abbiamo costruito questo incontro
Per determinare un circolo virtuoso tra politica e organizzazioni sindacali è ovvio che c'è un elemento ovvio implicito e del tutto scontato un reciproco livello di autonomia
Però io penso che la politica debba determinare un un elemento di confronto che si debba come dicevo prima ricostruire un c un circolo virtuoso
E io penso che sia sbagliato adesso
Epifani diceva giustamente che prevede un percorso diciamo del del movimento sindacale se capisco bene se c'è una dimensione unitaria è un problema che ovviamente va risolto in totale autonomia
Che c'è un ci potrebbe essere un percorso sindacale che porta una piattaforma condivisa che questa piattaforma condivisa viene messa al vaglio dei lavoratori
Che c'è quindi una validazione democratica e che la chiave di volta diciamo di questo processo di questo percorso è esattamente il percorso democratico consensuale e condiviso
Può la politica stare ferma e attendere solo questo percorso
No secondo me no noi non possiamo delegare solo alle organizzazioni sindacali la costruzione di un percorso democratico noi abbiamo cominciato a costruire un confronto anche sul terreno della politica
Con le organizzazioni sindacali ma anche sul terreno della polis
Un confronto perché io penso che sia sbagliato
Se devo dire con l'allarme più drammatico che vedono la società italiana
è proprio la crisi della soggettività politica noi stiamo costruendo il nostro progetto diciamo di costruzione della sinistra della sinistra europea esattamente per intervenire su questo terreno
Non ci può essere un tutto pieno dal punto di vista delle relazioni e delle organizzazioni sindacali e un tutto vuoto sul terreno della politica
E io penso che la qualità delle riforme debba essere misurata esattamente su questo terreno
Noi avanziamo una proposta
Avanziamo una proposta sul terreno dello sviluppo avanziamo una proposta sul sistema previdenziale
Questo significa per noi il viaggio di cui parlavo prima
Ci piacerebbe aprire un confronto e vogliamo anzi diciamo subito di Epifani e alle tre organizzazioni sindacali che ci impegneremo nel confronto
Perché vogliamo evitare che è un deficit di piattaforma condivisa anche sul terreno della politica venga sostituito
Dall'assunzione del paradigma e dalla piattaforma
Ed è la piattaforma programmatica della Confindustria perché io non credo che il tasso di riformismo può essere valutato solo dal grado di assunzioni delle tesi di Confindustria perché sull'elevamento dell'età pensionabile
Eh Confindustria che amplificato diciamo
Questo tema con grande forza è qualche volta trova ascolto questa tesi anche nella maggioranza mi piacerebbe per questo smuovere è determinare per questa via un elemento un elemento di confronto
Ed è su questo terreno che io credo dentro questo percorso pienamente democratico che si possa costruire finalmente una proposta complessiva con i tempi dovuti che qui sono stati definiti non essere dettati dall'urgenza
Del taglio NN essere dettati diciamo dall'urgenza del far cassa ma al contrario di costruire un'elaborazione è da vedere esattamente quali solo l'emergenza
Questo il nostro meccanismo e per questo vogliamo dire al governo
Che se è giusto quello che dice Guglielmo Epifani è evidente che non ci può essere una tolda di comando che avanza una proposta
è l'intendenza che segue o al massimo può produrre un qualche emendamento alla tolda di comando che ci deve essere un confronto a tutto tondo nell'Unione che il percorso democratico va fatto sul terreno dalla politica e sul terreno del rapporto con i lavoratori
Oggi noi abbiamo presentato una proposta concreta
Lo abbiamo presentato degli slogan
Abbiamo fatto emergere delle dei problemi
Ho sentito anche diciamo in filigrana una qualche osservazione che ritengo giusta che ci è stata prospettata alle organizzazioni sindacali di vedere dentro questa proposta complessiva quali sono le urgenze
è l'incominciare a lavorare con grandissima determinazione sulle urgenze ma è indiscutibile che la nostra proposta ha una sua compattezza ha una sua forza
è questa proposta interviene in particolar modo per la prima volta nella discussione
Non strumentalmente ma guardando i problemi concreti
Interviene a fare emergere l'invisibilità di una questione di genere in una materia così delicata come questa il sottosegretario al lavoro la sottosegretaria al lavoro Rosi Rinaldi apposto con grande forza questo tema
E io credo che sia uno dei punti chiave del nostro intervento del nostro approccio su questo terreno è ha proposto di innovazione il treno dei giovani non usato come una clava contro tutele e diritti
Dei lavoratori ma al contrario al contrario
Come l'unica vera Garanzia per poter determinare e mantenere una stabilità finanziaria anche del sistema previdenziale oltre che intervenire con grande forza su un problema che è un problema devastante perché se un giovane precario come c'è stato qui spiegato
Anche da interventi nel pomeriggio da Francesca da altri compagni
Precedentemente se un giovane precario con il sistema contributivo
Dovesse per quarant'anni di seguito essenza fortunato lui senza nessun buco diciamo nella sua attività lavorativa dovesse costruirsi la pensione con questo sistema
Quella pensione sarebbe poco più che una mancia diciamo una serata di follia neanche tante un sabato sera e finisce la pensione
Allora il punto è come ricostruire
è come intervenire su questo terreno
è come finire è come finire
Con grande intensità
Su questo terreno ho spiegato quindi il problema del percorso
Non c'è da nessuna parte il tentativo di frapporre ostacoli o di determinare elementi di primazia o una qualsiasi tensione diciamo rispetto all'esito complessivo lo dico proprio con grande tranquillità
Ebbene che entrino in campo altri fattori come quello degli ammortizzatori sociali ma io credo che sia bene fare una discussione anche culturale
Paolo la faceva prima
A conclusione dei lavori di questa mattina Paolo Ferrero
Sul tempo di lavoro in tempo di vita ma come si fa a discutere su una materia come questa e a non ragionare
Seriamente su che cosa significa
Il sistema della previdenza il rapporto tra tempo di lavoro e tempo di vita non è che noi possiamo passare tutta la vita o alla ricerca del lavoro penso alle giovani generazioni ma sempre con quell'ossessività o al contrario a stare permanentemente al lavoro c'è un tempo di gratificazione di di di intervallo di un come dire di di pausa dentro e anche in qualche misura di compensazione sul rapporto tra tempo di lavoro e tempo di di
Non è che l'elevamento l'elevamento dell'età
Diciamo debba essere vista come una catastrofe a fronte di tanta potenza che sono determinate da lì dall'invasione delle tecnologie anche a mutare il ragionamento il paradigma
E l'utilizzo il controllo il governo la qualità dell'innovazione tecnologica deve essere anche funzionale ad una qualità ad una qualità della vita
E in particolar modo
In una fase come questa adesso lasciatemi fare un intervento diciamo sul terreno proprio più proprio della prospettiva politica dalla prospettiva strategica dal prospettiva culturale
Ma la precarietà distrutto
Il rapporto con il tempo e con la vita rendendola sempre più precaria la vita e la cognizione del tempo di tante realtà in particolar modo di tante realtà giovani c'è un'ipertrofia del presente
Un'impossibilità di progettare il futuro uno smarrimento persino delle proprie radici
Ma tutto ciò non cambia non punta persino la tipologia umana
Noi siamo una forza di sinistra ci chiamiamo comunisti e vogliamo far valere tutto questo nell'azione sociale ma non vi rendete conto che mentre abbiamo lottato e costruito in tanti anni anche dal punto di vista l'elaborazione
Politico culturale penso pagine stupende di Gramsci in questa direzione sulla
Sul nuovo sull'uomo nuovo e sulla sulle nuovo individuo sociale che oggi l'uomo è la tipologia umana ce l'hanno cambiata loro ed è tutta in scritto dentro la dimensione competitiva
Che sta che la cui cifra e anche culturale oltre che da un punto di vista diciamo dell'impianto economico segnata dal tema della precarietà
C'è un'ipertrofia del presente
E io penso che al contrario non dovremmo riprogettare anche un qualche elemento di future ricostruire una dimensione una dimensione dis di di socialità e anche
Una lotta le forme esasperate di competizione di competizione individuale
Per questo io penso che noi abbiamo fatto bene devo dire qui insieme a tutto il movimento sindacale a respingere un attacco che veniva portato in maniera generalizzata sull'elevamento dell'età pensionabile Tupou
Ci sono delle cose che hanno anche un valore morale
Adesso
Se il sistema delle imprese c'è invece elevamento dell'età pensionabile pulisco guardando i dati che ci chiedono
E abbiamo dato in questa finanziaria sei mila mobilità per mandarli in pensionamento che loro ce ne avevano chiesti dieci mila di più di quanto gliel'abbiamo date che sono in prospettiva rischi molto seri sull'altra e mobilità circa quaranta mila
Se poi pensate che ci sono dei lavoratori che già ora sono in difficoltà sono circa ho visto uno studio fatto sul fatto dall'Istat recentemente che parla di sei settecento mila lavoratori che sono diciamo i cosiddetti ultracinquantenni
E poi ci chiedono di elevare l'età pensionabile cioè di allungare il tempo in cui questi lavoratori si troverebbero in difficoltà
Io mi chiedo lo chiedo a voi e mestiere vostro nulle tema diciamo più propriamente mio ma ma me ne colgo in tutta la sua dimensione politica ma che cosa significa che il nostro Paese il nostro governo dovrebbe pensare
Ammortizzatori sociali in grado di coprire uno spazio con un onere quindi per lo Stato ed un dispendio di risorse incredibile così grande
Da essere addirittura di venti venticinque anni tutto a carico dello Stato sarebbe questo risparmio
è questa la politica che ci chiedono
I rigoristi
Ho dietro quell'operazione visto che non è compatibile con un sul sistema un grado di ammortizzatori sociali non si nasconde non una più grande insidia io la voglio qui nominare
Il ritorno del tema dei licenziamenti come il terreno su cui si gioca questa sfida
Lei non c'è una questione morale adesso da ultimo lo poneva Guglielmo malanno sulle sul sollevati tutti i segretari
Confederali non c'è una questione morale
Quando e i dirigenti d'azienda ti dicono che c'è un problema sul rendimento le pensioni che c'è una rottura addirittura che agitano la rottura generazionale
Ma con che faccia quando lo squilibrio viene determinato da quanto Maurizio uno un miliardo e mezzo due miliardi in più
Che ci vengono caricati sul fondo dei lavoratori viene determinato solo ed esclusivamente dagli squilibri dei funzionari
Ma come possibili vigenti ma come è possibile
Con quale piglio cioè con quale autorità morale ci propongono questo tema e come si fa a dire
Adesso vado sul fronte opposto penso a personalità come Casini un tempo erano state gettate anche dall'Unione il tema del conflitto generazionale
Dopo aver alimentato una politica di precarizzazione dei rapporti di lavoro
Fino a rendere ora ma il nostro paese tra i più tra i Paesi che hanno il più alto livello di modalità di diverse tipologie contrattuali è oggi chiedono a noi di deve poter coniugare in diversa maniera il rapporto generazionale ma la vera rottura generazionale sono state le politiche di precarizzazione queste si hanno provocato un dislivello cioè queste si mettono in discussione
Anche gli equilibri previdenziale
Ma quando parlo dei sei settecento mila anche questo lo studio per me assolutamente interessante di quei famosi sei settecento mila che sono andati
Sono stati espulsi dal processo produttivo scopro delle cose
Scopro che fatto cento il livello retributivo degli over quarantacinque quelli che sono entrati a sostituirli hanno di livello retributivo cinquantanove ma come c'è il massimo del vantaggio dal punto di vista della riduzione salariale è il massimo del vantaggio dal punto di vista delle nuove tipologie contrattuali che determina una totale libertà e discrezionalità del datore di lavoro sulla prospettiva sulla sprawl prospettiva del lavoratore della nostra e del delle lavoratrici
Come si vede noi dobbiamo sgombrare il campo da questa riflessione e io trovo lo dico apertamente che sia stata molto utile
E molto positiva
L'affermazione del presidente del Consiglio almeno su questa materia l'affermazione del Presidente del Consiglio che ha detto che non sono previsti disincentivi ma che al contrario tutta la nostra costruzione diciamo di una di una nuova nuova proposta e funzionale al sistema degli incentivi e anche in maniera del tutto facoltativa
Beh
Se così è noi siamo pronti ad avanzare una serie di proposte
E io penso che questo oramai sia un punto acquisito nel dibattito che non può più tornare indietro come nel gioco dell'oca
Altrimenti la discussione non riesce mai ad essere una discussione positiva propositiva e costruttiva
è stato detto ciò e io credo che sia un fatto importante
Fatto importante che cambia la natura dalla discussione perché ha ragione ha ragione
Secondo me hanno ragione
Sia Bonanni si Angeletti quando hanno detto ma come si doveva intervenire solo ed esclusivamente sullo scalone a favore dei lavoratori e adesso si rimette in moto un meccanismo che riapre una discussione su tutto
Quindi se consigliere la discussione
Io credo che sia una discussione che ci permette di avanzare una proposta
E la proposta che avanziamo io voglio riprendere i punti della proposta che noi non siamo a me pare una proposta importante innanzitutto è una proposta che punta alla valorizzazione del lavoro
Perché io io credo che ci debbano che ci debba essere non lo diciamo con grande forza non rispetta l'allevamento l'età pensionabile ma rispetto all'attuale sistema pensionistico
A come è stato deformato che noi dovremmo incominciare a guardare concretamente anche rispetto alle medie di età
E di aspettative di vita che insomma c'è una parte del lavoro nel nostro Paese che sta in una condizione veramente drammatica io uso tante volte tanti esempi non mi paiono del tutto
Del tutto importanti e significativi un operaio in una in una forma di organizzazione del lavoro che prevede ritmi molto più intensi ma come come si fa a solo a pensare che posso avere lo stessa
Livello di diciamo di di di di rapporto e di durata del lavoro di altri o come si fa a pensare che un edile od in cui io come una maestra d'asilo ketchup una modalità stressante un infermiere cioè che
Che c'è un una parte grande del lavoro che è un lavoro diciamo operaio che è un lavoro manuale che è un lavoro stressante che è un lavoro turnista che è particolarmente diciamo usurato nel proprio tempo di vita nella propria e nella propria aspettativa e io credo che culturalmente noi dovremmo riproporre anche su questo terreno una diversità diciamo e anche un intervento molto più significativo in
Direzione di quelle di questi lavoratori che oggi soffrono particolarmente questa condizione di lavoro
Questione dello scalone io qui sono d'accordo con voi
Lo scalone noi lo abbiamo l'abbattimento dello scalone non lo abbiamo scritto nel programma
è veramente non saremmo una coalizione seria se non attua Simo immediatamente il problema diciamo che ci viene proposto dallo scalone e l'abbattimento di questo elemento disparità Rifondazione comunista
Questo tema
E dico di più si sono enfatizzati anche quei costi
Sì no non non Maurizio non andare oltre che ti ho sentito siamo
Siamo
Per l'abolizione dello scalone ma anche qui senza il terrorismo sui costi perché lo scalone dall'anno prossimo costa una cifra tutto sommato
Asso ASP assoluta e il Governo Prodi c'è il governo quindi assolutamente compatibile
Aggiungo quindi
Che poi qui abbiamo avuto una divertente e anche interessante discussione
Siccome tutti pensano di fare la riforma previdenziale fino al due mila cinquanta
E ogni volta cambiamo le pensioni ogni quattro anni perché forse c'è un problema di previsione diciamo per quel periodo sfido chiunque a cimentarsi su questo terreno
Aggiungo che se in allargo un tantino sul terreno dello scalone e dovessi fare una valutazione su quanto costa Allo stato nel medio termine il la non applicazione della riduzione dello scalone
Sui costi addirittura tra dieci dodici anni ci troveremo impettito
Perché perché andando via prima
Lavoratori in pensione hanno un livello di rendimento la pensione tale per cui diciamo non è sovraccaricato dai tre anni in più come ci prospetta Maroni però questa materia diciamo che consegniamo ai posteri perché ma se mi viene sfidata se mi si viene prodotta la sfida sul terreno delle compatibilità economiche beh anch'io mi permetto di dire no nel due mila cinquanta ma nel due mila e dodici diciamo ad una gittata che mi permette anche a me di poter godere diciamo
Di un di una qualche elemento di vantaggio dal sistema previdenziale
Io penso che sia
Assolutamente indispensabile qua in particolar modo Bonanni
La rivalutarla rivolo l'aumento le pensioni minime
E anche una qualche forma della rivalutazione delle pensioni in essere future rispetto al costo della vita
Cioè se non c'è un divario enorme c'è un insostenibilità assolutamente incredibile
Io penso anche che rispetto al programma dell'Unione
Che sia utile applicare quella parte del programma che dà la possibilità di indirizzare il TFR anche all'INPS
Per integrare la pensione pubblica oppure ad un fondo integrativo gestito all'ente pubblico alle stesse condizioni degli altri fondi
Perché altrimenti rischio diciamo di alle aleatorietà è anche il rischio tout-court diciamo del sistema della riforma complementare diventa anche molto grande
Infine
Vorrei poter dire la mia diciamo nella parte terminale di questo mio intervento sui cosiddetti costi siccome
Qui ci siamo siccome ci dicono che in realtà tutte queste nostre proposte emessi sono buone sono ben magari
Ma non ce la facciamo con i costi
Allora io incomincio
A porre alcuni dati lì diciamo nella maniera più semplice qui sia sia Roberts con Roberto Pizzuti sia
Il uno dei dei uno dei funzionari papà del dell'intelligence li hanno spiegati persino informa elementari ci sono delle questioni che balzano agli occhi
Allora io non non è dico io l'Italia è il Paese che c'ha il più alto livello di evasione fiscale sono cento quindici miliardi o badate bene che non siamo noi a dirlo perché capisco che è Il Sole ventiquattro sono loro a dirlo cioè
De questi cento quindici miliardi trenta quattro virgola sette se non ricordo male solo di evasione contributiva evasione contributiva
Ma vi rendete conto di che cosa significa un intervento serio su questo terreno
Aggiungo che la separazione tra assistenza e previdenza forse determina anche una qualche incidenza
E soprattutto io vedo alcuni dati
Mille novecentonovantacinque due mila e cinque ci sono stati spiegati questa mattina sono per certi versi incredibili
In questo decennio tutti i dati di previsione della legge Dini sono saltati
Ma mi chiedo e vi chiedo ma sono saltati in un danno dell'equilibrio delle della previdenza pubblica o a favore di quell'equilibrio e tutto all'incontrario
Tutti i dati tutti non ce n'è uno che segnala un qualche elemento di preoccupazione non ce n'è uno
Possiamo citarne alcuni la popolazione residente c'è una differenza in unità di un milione centotrentotto mila cinquecentosessantasette
La popolazione in età tra i venticinque e ventinove anni era prevista di tre milioni cinquecentottantaquattro mila in realtà è di tre milioni e otto
Il tasso di disoccupazione anche qui usiamo i loro indicatori lasciamo perdere diciamo la realtà concreta che spesso è ben altra previsto l'otto per cento in realtà siamo al sei virgola dieci per cento
Ma quello che fa scandalo ed è un grandissimo problema culturale
Quello che fa scandalo è la previsione sui migranti si prevedevano tre dai trenta ai cinquantuno mila ci troviamo di fronte ad un afflusso di duecentosessantotto mila trecentocinquantasette
Ora dobbiamo saperlo tutti che dopo aver prodotto tanti angoscia e tanta paura nella società italiana
Dopo aver alimentato la cultura del nemico dopo aver costruito una così profonda
Angoscia e paura per tutte le forme di diversità dobbiamo poter dire che grazie ai migranti si mantiene in equilibrio l'economia previdenziale di questo Paese
Ecco se il tasso di attività
Tutte cifre che cambiano radicalmente le previsioni della Dini
E aggiungo questo più timidamente di tutti gli altri dati
Che siccome il fabbisogno non mi pare così drammatico diciamo così da quello che c'era stato prospettato e siccome questo fabbisogno come noi avevamo prospettato prevedeva forse una legge finanziaria
Qualcun altro si era spesso in questa direzione un po'meno pesante di quella che era
Oggi forse siamo nelle condizioni di dire che c'è una parte che può essere messa sui meccanismi redistributivi sul salario sulle pensioni e sulla qualità dello stato sociale c'è un'altra parte sulla qualità della crescita
Questa la nostra proposta siamo contrari è inutile dirlo alla riduzione dei coefficienti perché francamente non ci provi a te perché già abbiamo un rendimento così basso le pensioni
Abbiamo avanzato una serie di proposte per i giovani che riguardano il congiungimento dei fondi di fondi da da da quello dei dei coordinati a quello da lavoro dipendente
Un qualche intervento diciamo contributivo per evitare per evitare una disparità molto grande e anche un intervento sul rendimento delle pensioni
Che ci faccia avere una pensione se ci sono le condizioni compatibilmente con i conti una pensione che sia in grado di poter avere un livello salariale adeguato e non al contrario adesso che in previsione c'è una un rendimento pensionistico che sta sotto il cinquanta per cento
E io penso che sia anche giusto a quella proposta che ci dice che qui è stata avanzata dia vere una soglia minima di circa seicento Euro rivalutabili per chi al compimento delle tappe in sé un abile almeno quindici anni di contributo
Io credo che questo sia un fatto
Importante significativo perché permette come sempre come tutte le soglie minime di potersi posizionare in avanti diciamo ogni volta che ci sono le condizioni per poterlo fare
Infine io ritengo che sia assolutamente indispensabile aprire ma questo io lo cito semplicemente un grande fatto culturale
Che è quello di poter riguardare al tema dell'anzianità
Al tema delle pensioni come un un grande dei pensionati come grandi risorse per la vita di relazione di questo Paese
So che Paolo Ferrero proporrà anche un un piano diciamo in direzione del lavoro volontario e anche della possibilità di dare al lavoro di cura al lavoro di relazione in una società che appunto gioca tutto sul terreno dalla competitività un ruolo decisivo anche ai nostri anziani e alle nostre ai nostri pensionati infine vorrei poter dire che questa è la proposta con cui Rifondazione Comunista si presenta al confronto politico si è è una proposta che avanza tra le organizzazioni sindacali ma è anche una proposta sul terreno della qualità dello sviluppo e dell'alternativa di economia
E anche questo il terreno per poter mutare il segno sociale regressivo di come vissuta oggi la competizione e la globalizzazione nel sullo scenario planetario
Qui potrei dire che se non interveniamo così
Non ci sarà nessuna possibilità di difendere i diritti che abbiamo maturato perché oggi la compilarlo Barizza azione non mette al riparo nessuno da tutti i diritti che noi abbiamo maturato dobbiamo cambiare il paradigma
E io penso che ci siano le condizioni cambiando il paradigma di costruire un modello sociale alternativo
Grazie a tutti e a tutti grazie agli ospiti le proposte di Rifondazione quando
Scritte ed infuse in tutto il paese grazie a tutti voi
Religioso
Adesso ecco
Mentale
Va bene se colore esonerato entra noi vorremmo iniziare
Con un dato clamoroso cioè in tempo utile a ciò che abbiamo annunciato nel programma quindi noi tra qualche minuto iniziamo
I secchi è fuori comunica che si inizia ci si siede
Io comincio che c'è c'è
Pronto pronto
Allora invitiamo i compagni e compagne a sedersi il convegno previsto per le dieci e trenta siamo in ritardo di qualche minuto e chiediamo a tutti di entrare
Bene allora iniziamo innanzitutto buongiorno a tutti e benvenuti al convegno organizzato da Rifondazione Comunista io sono Gianfranco Gilardi e ho il compito di coordinare i lavori della giornata
Permettetemi innanzitutto di ringraziare i tanti compagni ed le tante compagne che ne sono venuti al convegno non solo da Roma e dal Lazio ma sono venuta anche da cita comuni province regioni lontane che si sono sobbarcati un viaggio faticoso spesso a loro spese
Poi vorrei ringraziare naturalmente gli uomini e le donne delle istituzioni deputati e le deputate vorrei ringraziare gli esponenti politici gli esponenti sindacali a partire naturalmente dai segretari generali di CGIL CISL e UIL che saranno presenti al pomeriggio
E naturalmente vorrei anche ringraziare gli uomini e le donne delle che appartengono al mondo della cultura dell'informazione
Sulle finalità
E gli scopi del convegno naturalmente interverrà Maurizio Zipponi subito dopo di me io vorrei rubare esclusivamente qualche secondo per dire una cosa molto semplice
E cioè chiedo un impegno particolare sia al pubblico che ai relatori per stare nei tempi assegnati pensate che prima delle conclusioni di Giordano ci saranno sedici interventi tutti di grande spessore culturale politico e il pubblico ha diritto di sentire tutti e sedici gli interventi questo vuol dire che ogni relatore deve stare rigorosamente nel tempo assegnato che di volta in volta diverrà ovviamente comunicato
Però questo vuol dire anche che il pubblico quando faremo per esempio l'intervallo per andare a prendere un caffè un panino deve rientrare in tempi certi
Perché se ogni relatore si porta via quattro cinque minuti anche poco il convegno dura un'ora e mezza in più e quindi dovremo chiedere a qualcuno di non parlare ed è una brutta cosa lo stesso dicasi se il Pubblico non rientra in un'oretta quindi diciamo che è un'occasione straordinaria e impegniamoci tutti a far sì che il convegno si svolga nel modo più ordinato io mi sono portato da casa una Campanellino a dal suono leggiadro
Due minuti prima dello scadere del tempo di ogni persona avviso in maniera che relatore possa in qualche modo a riordinare le idee e concludere
Allora grazie a tutti buon lavoro e la parola Maurizio Zipponi per l'introduzione
Prova ok
I vent'anni che abbiamo alle spalle sono state caratterizzate da profondi mutamenti dal mondo del lavoro e del tessuto sociale
Alle norme ristrutturazioni dell'apparato produttivo alla pesante crisi industriale al sistematico aumento della flessibilità della precarietà ha corrisposto un arretramento dello Stato nella gestione del bene pubblico
Ebbene dopo due decenni di applicazione delle scelte liberiste penso pensiamo che tutti abbiano il dovere di fare un bilancio ossia di rispondere ad alcune domande
La prima oggi i lavoratori stanno meglio o peggio che nel recente passato
E le imprese nazionali sono più o meno adeguata a concorrere sul piano internazionale e ciò che è pubblico a partire dalla scuola e dalla sanità funziona meglio o peggio
Si tratta di domande fondamentali per stabilire lo stato di una società e nel nostro caso le risposte portano tutto un segno negativo
Il malessere è il tratto che accomuna la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori dei giovani dei pensionati l'incapacità di crescere e di svilupparsi e di competere e ciò che caratterizza tanta parte delle imprese italiane
Allora è il caso di cambiare registro
è questo che hanno chiesto gli elettori all'Unione riportare il Paese al passo con la trasformazione e dare diritti parola valore a coloro che sono stati oscurati dall'ideologia dalle pratiche liberiste
Anche la parola riforma che in questi anni si è tradotta quasi esclusivamente intagli e provvedimenti che hanno abbassato la qualità del lavoro della vita
Deve tornare ad essere lo strumento per migliorare le condizioni materiali di chi lavora e chi studia
è questo che noi di Rifondazione Sinistra Europea avevamo in mente quando abbiamo scelto di proporsi come forza di governo
Un governo che vorremmo restasse in carica per almeno cinque anni e a cui partecipiamo dopo avere scelto con nettezza da che parte stare
Da che parte stare nel conflitto sociale da che parte stare nella ricerca di nuove intese tra capitale e lavoro facendo della lotta alla precarietà e alla guerra i tratti della nostra identità
Conosciamo le fabbriche e i luoghi di lavoro dove lavorano operai impiegati insegnanti che sappiamo che funzionano solo quando si investe in ricerca ed innovazione ecco vorremmo che la fabbrica del programma dell'Unione continuasse a produrre aggiornando analisi elaborando proposte attivando il confronto e traducendo le idee in atti concreti
è questo il senso dei contributi che abbiamo offerto e offriamo la discussione nell'Unione in Parlamento con le grandi organizzazioni sindacali e i movimenti
La proposta di revisione ad esempio della normativa sul lavoro che abbiamo costruito e alla base di una manifestazione nazionale l'anno scorso
Con i migliori giuslavoristi
Italiani e presentato a Roma nel mese di ottobre questa proposta verrà sottoscritta
Da decine e decine di parlamentari e sarà oggetto di iniziative già nei prossimi mesi nelle principali città da Milano a Bari a Bologna Torino a Napoli
L'obiettivo della nostra elaborazione e la drastica riduzione da precarietà partendo anche da una precisa ipotesi sulla trasformazione dall'impresa che devono abbandonare
La fallimentare strada della competizione sul costo del lavoro ed è la frammentazione per ricomporre il ciclo produttivo e la catena del valore crescere dal punto di vista dimensionale
Puntare sulla qualità dei prodotti e dei servizi
Così come la proposta
Per superare precarietà ruota attorno al perno del valore del lavoro a tempo indeterminato quella che presentiamo oggi sulla riforma del sistema pensionistico dell'Uefa
Ha come fulcro la ricostruzione della solidarietà tra generazioni rotta clamorosamente nel mille novecentonovantacinque dalla riforma Dini
E il riconoscimento esplicito del lavoro operaio a turni stressante
Abbiamo in programma nei prossimi mesi a Milano un appuntamento nazionale per discutere sullo stato del capitalismo italiano e su cosa intendiamo per intervento pubblico in economia
Per cercare di tracciare le linee di uno sviluppo compatibile con i diritti delle persone con l'ambiente
C'è poi la drammatica questione degli infortuni sul lavoro che si è ormai trasformato in una vera emergenza nazionale
Per questo è indispensabile che il testo unico che il Governo sta predisponendo venga subito approvato
Ma una legge non basterà fino a quando gli omicidi bianchi continuano a restare impuniti
Il Parlamento deve indicare alla magistratura agli ispettori dagli enti alle aziende sanitarie la priorità totale nel colpire chi risparmia sulla sicurezza nel fare impresa
Rifondazione proporrà nei prossimi giorni si attiva che va in questo senso ecco sotto questo grandi capitoli
Ci sono le idee che offriamo al confronto e di principi che a nostro avviso dovranno costituire all'identità del nuovo soggetto politico della sinistra europea che sta muovendo i primi passi
Sulla previdenza pensiamo utile e giusto cercare una proposta unitaria nel governo ma c'è ancora prima dei contenuti una prassi che noi consideriamo fondamentale e cioè quella democratica
Esistono unico modo infatti per evitare che le modifiche normative i cambiamenti strutturali sul tema previdenza genero confusione allarme interpretazioni contraddittorie nel Paese
La partecipazione dei diretti interessati i lavoratori e lavoratrici la loro possibilità di discutere e di decidere con il voto
Per questo nel pieno rispetto della reciproca autonomia crediamo che chi si siederà al tavolo del confronto con il governo come rappresentante dei lavoratori
Debba farlo sulla base di un loro mandato esplicito di un consenso costruito nei luoghi di lavoro attraverso le assemblee le consultazioni questo percorso democratico darà alle organizzazioni sindacali una maggiore forza nella trattativa
Sarà poi compito Di Sante Moretti che interviene dopo di me illustrare nel dettaglio la nostra idea di riforma complessiva del sistema pensionistico al suo intervento seguiranno contributi di Esperti come Angelo Mazzieri Francesco papà Roberto Pizzuti
Che hanno accettato di interloquire con noi anche da posizioni dialettiche
Io vorrei spiegare da dove nasce la nostra proposta abbiamo in merito un percorso proponiamo un percorso che parte da alcune considerazioni chi parla di sistema al collasso mente sapendo di mentire i conti ci dicono che non ci troviamo affatto di fronte a un'emergenza nella cartella che noi offriamo a
A coloro ai presenti esistono lavoro unico in Italia cioè la messe insieme dei dati per sapere come il sistema previdenziale italiano i dati ci sono tutti gli è che nessuno li mette insieme nessuno fa dialogare i dati da questi dati resiste la constatazione del fatto che ne oggi né nel prossimo futuro siamo di fronte a un allarme economico nel sistema previdenziale
Ieri il presidente dell'INPS e
A in un'audizione alla in Parlamento ha dichiarato che non bisogna toccare niente lasciare stare lo scalone diminuire i coefficienti perché nel due mila e cinquanta
Siamo tranquilli che sistema Sanmicheli brio io personalmente senso coinvolge responsabilità nel nostro partito chiederò presidente dell'INPS di avere anche i numeri del lotto su tutte le ruote perché sono convinto che seguendo il taglio delle pensioni se daremo il numero del lotto tutto delle ruote Alice entreremo quasi tutti semplicemente perché chissà oggi cosa succede del due mila e cinquanta smentisce
Il fatto che chi provo
Nel mille novecentonovantacinque con la Dini a fare delle proiezioni sui dati macro economici fondamentali provavo a farlo in buona fede
Guarda caso quei dati macro economici del mille novecentonovantacinque si rivelano oggi alla luce dei dati non devi Fondazione comunista ma di tutti gli enti di ricerca
Italiana si rivelano sottostimati clamorosamente nelle entrate sovrastimati clamorosamente nelle uscite
E allora se c'è qualcuno che è in grado di dirci cosa succede almeno del cinquanta del due mila e cinquanta lo ringraziamo perché in questo modo risolveremo secondo lui anche i problemi
Dei pensionati ecco noi crediamo che sbaglia chi sostiene che il rapporto tra il prodotto interno lordo è spesa pensionistica nel nostro Paese
E al di sopra della media europea
Bisogna calcolare quanto i pensionati restituiscono interni tassazione cosa che fanno negli altri paesi se visto che ci chiamano
Alla alle dati ai dati europei noi riconosciamo usando dati eurostat dati che non sono insisto degli istituti di ricerca nostri
Ma questi dati è vero che dicono che l'Italia per la spesa pensioni sta più pensionistica pubblica a un uno e mezzo per cento in più
Ma questi stessi dati hanno un'altra tabella in parte che dico che l'Italia spende per malattia invalidità vecchiaia e c'è da sempre l'assistenza due tre punti in meno degli altri Paesi
E questi soldi che si spende meno su questi capitoli sono riversate sul capitolo previdenza
Infine per dirla in sintesi
Nessuno in Italia e in grado di dire quanti soldi entrano per le pensioni e quanti soldi si spendono per le pensioni
Perché su tutti gli enti previdenziali sono caricate uscita di spesa
Che negli altri sistemi europei sono sulla fiscalità generale comunque dati che noi forniamo in modo tale che per dimostrare appunto che non siamo in una condizione di allarme
Ecco quindi ci propongono
Partendo da dati ripeto che sul punto di partenza anche di tutte le nostre analisi ci spiegano che vince il prolungamento obbligatorio di conseguenza del periodo lavorativo in modo da rendere anche competitive le in prese perché signora con quest'idea che le aziende si stanno nei loro piani di ristrutturazione espellendo lavoratori tra i cinquanta e sessant'anni mentre il presupposto su cui si basa la riforma Dini a distanza dieci anni come dicevo si sono rivelati non coerenti con le le premesse ma di tutto questo se ne occuperà a papà nella sua relazione il Governo di cui facciamo parte quindi non può permettersi di ripetere gli errori
Commessi durante la discussione sulla Finanziaria tra approssimazioni dichiarazioni contraddittorie polemiche interne noi pensiamo che un tema che interessa quattordici milioni di pensionati venti milioni di lavoratori dipendenti
Meriti di essere trattato seriamente discusso collegialmente così come pensiamo che un governo autorevole debba presentare al Paese una proposta ragionata e condivisa per poi discuterà con organizzazioni sindacali
Per ridefinire i fondamenti di un sistema che possa reggere preclusi vent'anni serve un tempo che va ben oltre il mese di marzo da dove parte la nostra proposta innanzitutto dalla lettura di ciò che è accaduto nel novantacinque ad oggi
La riforma Dini a proprio ha prodotto la prima grande rottura generazionale del Paese introducendo una insopportabile differenza tra chi nel novantacinque
Con l'aveva più o meno di diciotto anni di contributi in sintesi al termine
Della propria attività lavorativa e a parità di anni di lavoro
Lo scarto di rendita pensionistica tra la prima e la seconda genera fascia di questi lavoratori per i circa venti trenta punti percentuali come dimostra poi Presutti nel suo intervento se sommiamo alla riforma Dini la legge Treu che ha permesso all'impresa e di utilizzare le più svariate forme di contratti di lavoro precario ossia se sommiamo un sistema di calcolo che riduce il reddito pensionistico
E l'esplodere lavoro precario che porta con sé lunghi periodi prive di contribuzione il risultato per milioni di persone è una rendita con cui è impossibile vivere dignitosamente perché questa gravissima rottura generazionale non sia sfociato in una ribellione cioè ci si chiede come che un fatto così clamoroso non ha generato una ribellione del Paese la risposta almeno che io do e che quella riforma
E le sue conseguenze disastrose clamorose venivano tutte caricate sulla nuova generazione qui non c'è stata una reazione immediata in questo è un limite
Per le forze della sinistra delle organizzazioni sindacali anche un nostro limite e su questo verrà aggiornato
Per una forza responsabile di sinistra si pone il problema della solidarietà come tratto fondamentale dell'intervento dello Stato pubblico
Nel nella vita delle persone ecco
Che noi crediamo quindi che questa proposta che facciamo siano molto modestamente un atto di irresponsabilità e concordiamo con la Confindustria su un solo punto è vero questo sistema
Chiarito che non è un sistema che ha conti in allarme è un sistema che è da riformare
A differenza di Confindustria pensiamo ad una revisione del sistema pubblico che abbia però a fondamento un'idea di giustizia di uguaglianza di recupero della solidarietà generazionale il miglioramento delle condizioni di vita pensiamo che questo nuovo sistema debba tenere conto delle novità intervenute nel mercato nell'organizzazione del lavoro nella composizione la popolazione e debba valutare il lavoro in tutte le sue componenti compreso lo stress
Ogni ogni ogni nostra proposta è sostenuta motivata dimostrata da Conti che presuppongono una gestione previdenziale in equilibrio e nella media europea
Non pensiamo una riforma per fare cassa quindi semplicemente perché non ce n'è bisogno partiamo dai conti e da cosa è accaduto appunto dal novantacinque
Su dalla riforma Dini fatta sulla base di una serie di previsioni sulla composizione la popolazione sul suo invecchiamento sulla composizione della forza lavoro sul rapporto tra lavoratori dipendenti
E popolazione tra spesa previdenziale prodotto interno lordo
Oggi possiamo dire che quelle previsioni di allora di Dini si sono rivelate sbagliate un esempio per tutti
E quello che non era stato calcolato le norme e ancora in parte da venire impatto dell'immigrazione sull'età della popolazione e sulla sua composizione pensate
Lo avete in cartella
Dini Neale Dini la legge prevedeva cinquanta mila immigrati all'anno di ingresso
Per i prossimi anni sono le due mani del due mila e cinque gli immigrati regolarizzati coloro che versano i contributi sono stati oltre duecentocinquanta mila nel due mila e sei
Sono previsti altrettanti nel due mila sette ancora di più quindi solo questo dato macroeconomico obbligherebbe i rigoristi dei conti a cambiare l'approccio al tema pensionistico
Ecco quindi che non era stato calcolato l'effetto sull'entità dei contributi anche dato da una seria politica di lotta al lavoro nero basta vedere quello che sta si sta facendo sull'edilizia
Misure lievi non rivoluzionaria che non hanno stravolto niente ma misure fatte sull'edilizia che hanno portato la chiusura dei cantieri
Più di quattrocento cantieri chiusi questi cantieri per riaprire hanno dovuto regolarizzare i lavoratori e quindi aumentare la platea di coloro che versano i contributi e sono migliaia migliaia di lavoratori e quindi milioni e milioni di euro non entrate delle casse previdenziale
C'è un altro dato che rende la situazione odierna assai diversa rispetto al novantacinque
E per noi è fondamentale su questo chiediamo a Prodi di dialogare con la nostra proposta
Allora il sistema economico era nel nostro Paese in declino oggi pur con molte contraddizioni in particolare tra nord e sud siamo in una fase economica di crescita
Questi quelli che dicevo prima e il giudizio sul sistema economico solo fenomeni che cambiano i fondamentali anche di un sistema previdenziale vogliamo ragionare dati alla mano di come si sta modificando anche all'impresa
Perché ad esempio negli anni della frammentazione e del piccolo sempre più piccolo fino al lavoro nero
Oggi assistiamo ancora timidamente a importanti fenomeni di ricomposizione che potrebbero produrre di conseguenza impresa e più significative
E di dimensioni più grandi e quindi una riduzione dell'evasione contributiva data dal lavoro nero
Mentre dobbiamo quindi aumentare
Le impresa che scelgono di ingrandirsi di aumentarle numeri dipendenti di investire in ricerca e innovazione dobbiamo sapere che fusioni acquisizioni si traducono anche in sovrapposizione di funzioni e generano i cosiddetti esuberi anche per questo risulta insostenibile la tesi di chi associazioni padronali in testa continua a promuovere il prolungamento obbligatorio dall'età lavorativa come necessità fisiologica dell'impresa
Mentre noi proponiamo un sistema flessibile previdenziale che tenga conto della trasformazione dell'impresa e faccia della scelta del lavoratore il fulcro intorno a cui ruotare
Le novità
Infatti come spiegano i vertici di Confindustria la stridente contraddizione tra la pressante richiesta di aumentare gli anni di lavoro
E il sistematico ricorso ai prepensionamenti ossia le mobilità lunga finanziate dallo Stato
La Finanziaria prevede sei mila quest'anno dieci mila con l'altro Governo Confindustria ne aveva chiesti più di dieci mila quest'anno e se solo guardiamo alle ristrutturazioni che sono davanti a noi Alitalia sistema bancario ed altro vedremo che avremo molti problemi
Quindi come possono gli imprenditori sostenere che
Bisogna lavorare fino a settanta anni quando chiedono migliaia e migliaia di prepensionamenti surrettizi tra i cinquanta sessanta anni evidente che le due cose non si tengono
Così come è evidente che Confindustria per la Confindustria l'allungamento del Parini permanenza obbligatorio lavoro non è che un passaggio per arrivare ad affrontare le sopra il nodo finale il libero licenziamento
Perché vorrei chiarire che oggi in Italia le ristrutturazioni con gli esuberi hanno strumenti per far sì che il lavoratore così detto esubero entra in un circuito pur un misero di sovvenzioni dello Stato fino alla pensione
Ecco aumentare l'età pensionabile continuare a buttare fuori gente dalla tenuta produttiva rompe anche questa misero legame questo esile filo
E l'unica fatto che rimarrà nelle ristrutturazioni e rischia di essere licenziato mento di massa e quindi con grave danno all'intera società
Italiana così l'impresa dopo decide dopo aver deciso quanto dobbiamo restare al lavoro sarà lei a decidere arbitrariamente chi allontanare dall'azienda e quando cioè questo impatto dietro l'Insead infatti dietro l'insistenza confindustriale di ritoccare tagliare le pensioni
C'è anche un punto molto di bottega della Confindustria
E cioè noi rileviamo girando l'Italia parlando con gli imprenditori coi lavoratori che esiste un grave una grave crisi di rappresentanza della Confindustria rispetto al mondo
Imprenditoriale e sappiamo che quando un apparato burocratico è in crisi il risolve normalmente cercando il nemico unificando al proprio interno le forze
Così la vicenda delle pensioni assume un valore simbolico anche Adelchi dimostrazione della crisi di Confindustria simbolico come fu la battaglia
Che Confindustria chiese al governo Berlusconi sull'articolo diciotto e sulla sua cancellazione
Il nome della competitività perdendo quella battaglia il governo Berlusconi visto la sua parabola discendente noi crediamo che l'attuale governo non possa competere con compiere lo stesso errore non solo però questo è giustizia ma anche perché vogliamo che duri e che compie interventi seri e che guardano in prospettiva
Torniamo allora un attimo alla nostra proposta
Abbiamo detto che il criterio contributivo introdotto dalle modifiche al novantacinque ha ridotto pesantemente i redditi da pensione pubblica senza rimettono in discussione
Come possiamo garantire ai lavoratori che percepirà non meno del cinquanta per cento dell'ultimo installare una pensione dignitosa
Alcuni hanno risposto la risposta pronta si prende il TFR lo si mette su la pensione integrativa si somma la pubblica pensione pubblica con quella previdenziale comprendimi complementare e il gioco è fatto
Ecco al di là delle considerazioni che molti di noi in altre sedi hanno fatto su questo tema
Però c'è un piccolo problema c'è un però e cioè che per milioni di lavoratori e in particolare di donne con un basso salario compie impieghi intermittenti non riusciranno ad accumulare risparmi da immettono i fondi integrativi
Però dobbiamo pensare un trattamento pubblico che garantisca a tutti i lavoratori al termine la loro attività un'esistenza dignitosa
C'è poi la questione di genere che va dichiarata da affrontare sono pochissime infatti le donne che riescono a maturare la pensione di anzianità e quelle che percepiscono pensioni vecchiaia Anna rendita decisamente inferiore a quella degli uomini
Abbiamo in mente un meccanismo che restituisca al sistema pubblico una finalità solidaristica attenui gli effetti negativi dei contributivo rappresenti un elemento unificante tra lavoro stabile lavoro intermittente come la prima tappa è quella dell'abolizione di tutte le modifiche apportate dal governo Berlusconi alla legge Dini a partire dallo scalone del due mila otto el dalla rivalutazione pensioni minime
Le risorse per riportare a cinquantasette anni d'età in cui si può accedere a pensione con trentacinque anni di contributi sono individuabili nelle entrate previste
Tutto questo a proposito e ha proposto dal beneficio per le casse dello Stato nel mantenimento dello scalone sulla stampa sono apparse cifre stravaganti
Costerebbe nove milioni a parte il corso è tutto da discutere perché ancora da venire lo scalone qui già
Diciamo sì
Lo scalone farebbe risparmiare se si facesse lavorare le persone tre anni dei più dicono nove miliardi
Chiariamo anche qui per precisione e scusate se siamo precisi
Non è vero che sono tre anni in più di lavoro
Ma sono tre anni e mezzo quattro anni in più di lavoro perché il governo Berlusconi Maroni
Abolito anche le finestre di uscita e quindi si allunga quando uno arriva finalmente al secondo loro a sessant'anni e a trentacinque anni contributi riservati e personali se lo aspetta un attimo perché ti abbiamo chiuso a fine sta infatti aspetta la prossima
Finestra e quindi sono più di tre anni ma facendo i conti è vero o non è vero che il sistema risparmierebbe nove miliardi non abbiamo fatto i conti come si fa in famiglia e ci abbiamo calcolato le entrate e le uscite e cioè è vero che se tu non mandi in pensione le persone per tre anni risparmi la pensione che non paghi ma colui o colei che lavoreranno tre anni e passi in più avranno una pensione rivalutata perché stanno andando a chi va in pensione oggi va in pensione col sistema retributivo di un due per cento all'anno e quindi avrà una pensione più alta
Domanda links gli enti quanto impiegano a vanificare il vantaggio del non mandare in pensione la gente per tre anni ma aumentando le pensioni poi che pagheranno abbiam fatto questo semplice conto e scopriamo
Che nel giro di dieci dodici anni massimo quindici anni a quel punto l'INPS comincia a perdere perché la rivalutazione e pensioni a nei primi anni vanificato risparmi e poi da un vento rimane costante
Per la pensione quindi quando si fanno i conti
Noi chiediamo che si facciano tutti i conti tutti a favore non certo solo di una tesi quindi
Al di là di questa confutazione sui famosi nove miliardi di risparmio c'è un problema che viene ancora prima e cioè che l'abolizione dello scalone era uno dei punti del programma con cui l'Unione si è proposta agli elettori
E la parola data si deve mantenere altrimenti tutto perde di valore
C'è poi un dato
Che Siniora e questo riguarda le zone più industrializzate del paese e cioè che a cinquantasette anni molti lavoratori hanno lavorato già più di trentacinque anni di contributi
E quindi questo forse potrebbe essere risolto con la famosa quota novantadue di cui gli aspetti tecnici conoscono conoscono meglio meglio di me
Noi quindi sul tema Scalone abbiamo una posizione precisa il programma dell'Unione è un vincolo è un vincolo di credibilità di una classe dirigente che si propone di governare il Paese per altri cinque anni però non vogliamo illudere la nostra proposta
I problemi di struttura del sistema e quindi a partire da quello dell'età a questo proposito senza aumentare
Il limite di età obbligatori permanenza al lavoro e rifiutando qualsiasi forma di disincentivi noi siamo per rimette nelle mani dei lavoratori la possibilità di scegliere di restare in attività anche dopo aver raggiunto la soglia della pensione attraverso seri incentivi vogliamo che la possibilità di scegliere sia reale e non fittizia ecco perché sosteniamo che l'ammontare la pensione debba essere adeguato al costo della vita e riparametrato in rapporto agli andamenti contrattuali in caso contrario a pensioni da fame corrisponderebbe un innalzamento obbligatorio oggettivo anche se non dichiarato dell'età pensionabile
Nel sistema contributivo proponiamo la reintroduzione delle flessibilità di accesso al diritto
Per la pensione previsto dalla Dini abolito da Maroni Berlusconi e cioè la possibilità che dai cinquantasette anni sessantacinque in base a una rendita minima il lavoratore possa scegliere se andare o meno
In particolare per gli operai i turnisti pubblici e privati e chi svolge attività stressanti noi proponiamo una riduzione di almeno due anni dell'età previste per accedere la Renta pensionistica
Non ha senso infatti continuare a parlare di medie cosa significa ad esempio allungamento della vita media che si chi fa un lavoro intellettuale campa cento anni chi fa un lavoro nocivo vive cinquantanove stabiliamo per decreto che vivono tutti e due settantacinque anni
Oppure vogliamo assumere i dati reali sull'aspettativa di vita almeno per grandi categorie
Superiamo quindi noi con questo criterio siamo per superare definitivamente la discussione sui lavori usuranti ormai la discussione sui lavori usuranti a usurato i lavoratori solo tre volte
Che in questo Paese si discute sui lavori usuranti il risultato che si tagliano le pensioni e i lavoratori usurati gli si dice poi parleremo di voi ormai in qualsiasi luogo di lavoro se li spieghi
Che vai a riformare il sistema perché proponi di riconosci lavori usuranti quando va bene sei coperto da una risata normalmente non va bene se coperto di insulti quindi è utile che la classe politica assuma criteri credibili concordati non si può rimanere
Vincolati stretti da una discussione lavori usuranti ma lo chiudiamo di individuare invece grandi categorie di cui a partire dalla condizione di lavoro un capitolo legislativo specifico per noi va aperto per coloro che hanno lavorato a contatto con l'amianto
Terzo punto per quanto riguarda la rendita pensionistica proponiamo che la pensione pubblica col sistema contributivo porti a un tasso di sostituzione tra il sessantacinque settanta per cento a cui si aggiungerà eventualmente la previdenza complementare
Chiarisco che dia il sessantacinque settanta per cento ha di fronte a un sistema che pensa che un lavoratore sta quasi quarant'anni a lavorare
Già a dire il sessantacinque settanta per cento rispetto all'ottanta per cento di oggi della pensione pubblica per chi lavora quaranta anni significa assumere una dimensione realistica che non riusciremo ad arrivare a quello che c'era prima
Ma stabiliamo una cifra che abbia una relazione con i salari e secondo dato invece che la percentuale su un salario cioè su una quantità
E se i salari io continuamente tartassato è basso anche la rendita pensionistica subirà una diminuzione qui noi pensiamo che ci debba essere una relazione comunque tra pensioni e salari
Chi sei chiediamo proponiamo
Di
Avere una soglia minima Pella pensione contributiva di seicento euro rivalutabili
Al compimento dall'età pensionabile perché almeno quindici anni di contributi versati e un rendimento di soglia minima per gli anni successivi
La compatibilità di questo rendimenti soglia minima per poi affrontata da Mazzieri per quanto riguarda i lavoratori immigrati che decide torna nel paese di origine dovrà né certi Prati accordi particolari con gli Stati di provenienza o Lalic prevista liquidazione del capitale versato
Quarto punto la rottura generazionale prodotta da Dini senza un intervento di copertura dei buchi contributivi dei lavoratori precari e la possibilità di riunificare i contributi versati
Al fondo collaboratori con quelle del fondo rotoli pendenti non si risolverà questa operazione propriamente intrecciarsi con l'operazione sul mercato del lavoro resta il problema dei lavoratori espulsi anzitempo dall'impresa anche qui proviamo a dire delle cose
Non sono grandi novità però sono tentativi legati alla realtà
Ritrovarsi a cinquant'anni senza un impiego e umiliante per i lavoratori rappresenta uno spreco sotto il profilo della perdita di professionalità ma anche comporta un costo ingente per lo Stato
Oltre che il singolo lavoratore della collettività che paga il prezzo delle infinite mobilità lunga delle casse integrazioni
Per quanto riguarda le prossime ristrutturazioni
L'obiettivo che noi proponiamo dovrà essere quella di un piano sociale specifico che coinvolga caso per caso che coinvolga istituzioni e parti sociali che preveda la ricollocazione
Di questi lavoratori all'interno del territorio attraverso percorsi formativi e forti incentivi alle imprese che riassumono favorendo la mobilità da posto a posto di lavoro fino a raggiungimento dell'età pensionabile
Riportare al lavoro chi non ha ancora diritto a pensione oltre adesso una questa è civiltà rappresenterebbe anche una forma di risparmio clamorosa per lo Stato
Non vogliamo infine sottovalutare la solitudine che molti provano al termine della loro esistenza lavorativa quando di colpo deve saper fare viene sostituito dal senso di inutilità
Quando l'andare in pensione corrisponde la perdita dei rapporti sociali e di identità soprattutto laddove è forte la cultura del lavoro
Per evitare che queste situazioni si trasformi in drammi e disgregazione sociale dobbiamo sperimentare forme di lavoro anche di poche ore
A favore della collettività che permettono a chi non vuole restare inattivo di svolge attività utili attraverso un servizio sociale volontario per gli anziani
L'unificazione degli enti pubblici e l'operazione di razionalizzazione più importante che proponiamo la separazione tra previdenza e assistenza renderebbe a sui assai trasparenti bilanci
I fondi pensione di singole categorie che sono entrati nell'INPS con una forte disparità tra contributi versati e pensione o erogate vale per tutti
La vicenda
Dei dirigenti
A me colpisce ovviamente tenendo una tradizione di trattative avere dirigenti d'azienda che spiegano
Che bisogna esser rigore di rigorosi bisogna che lo Stato sia gestito come un'impresa che tutto sta alla pari poi gli stessi dirigenti quando parlo della loro pensione
Che è in deficit perché si pagano pensioni più alte dei contributi che versano hanno pensato bene né di toccarsi le pensioni né di aumentare i contributi ma di riversare la loro casa quelle ostile agli inferi far pagare ai lavoratori quindi
Diciamo a questi rigoristi chiediamo almeno coerenza con le pratiche che chiedono che lo Stato metta in atto ecco quindi queste categorie devo trovare un nuovo equilibrio
Mentre il resto è gradualmente parificato i contributi versati da tutte le altre categorie
Proponiamo di applicare lo stesso criterio della fiscalità sugli studi di settore e di trasformare l'evasione contributiva in da un illecito a reato penale queste unità
Questa proposizione unita la lotta per la regolarizzazione lavoro sommerso e la regolarizzazione degli immigrati considera lo Stato i deperire miliardi di Euro queste operazioni proponiamo che vengano realizzate entro il due mila e sette in modo da poter avviare entro il due mila e nove
Una seria verifica dei risultati che hanno prodotto secondo le nostre previsioni
Dagli interventi emergerà un equilibrio nella gestione dei fondi che permetterà una seria discussione anche sulla riduzione a favore dei lavoratori due o tre punti percentuale
Dei contributi versati oggi ricordo a tutti che il fondo i lavoratori dipendenti i contributi versati tra imprese lavoratori sono pari al trentatré per cento
Crediamo che la pensione integrativa debba diventare una libera scelta ai lavoratori compresi i lavoratori del pubblico impiego che va estesa possibilità di accesso in questi mesi
I lavoratori sono chiamati a decidere sulla destinazione del proprio TFR noi proponiamo che possesso indirizzato anche all'INPS per l'integrazione la pensione pubblica o un fondo integrativo gestito dall'ente stesso
Va in questo senso ciò che è scritto nel programma dell'Unione e la battaglia che abbiamo condotto in Parlamento durante la discussione della manovra finanziaria che impegna il governo a dare all'INPS un ruolo nella gestione dei fondi integrativi
Ecco o conclude dicendo
Che queste sono le linee guida la nostra proposta oltre ai contenuti abbiamo in mente anche un metodo per tradurla in concreto
Ferma restando l'immediata applicazione di quanto scritto nel programma dell'Unione il governo deve concordare con le parti sociali un'agenda dei temi
Dei tempi e dei percorsi partecipativi
Per mettere a punto una riforma complessiva del sistema che regga nel tempo e sia condivisa dai lavoratori e dalle lavoratrici la grande novità che noi proponiamo al governo
E di fare un'operazione che parla dritto al mondo del lavoro parla dritto la trasformazione dell'impresa parla dritto alle necessità di un Paese che ha voglia di svegliarsi e rimettere in moto l'idea che riforma significa migliorare le condizioni di chi lavora di più
Benissimo ringraziamo Maurizio Zipponi responsabile per il Partito della Rifondazione comunista del settore lavoro economia
Prima di andare avanti vorrei chiedere alle persone che sono proprio davanti alla porta se riescono lo so che era stata la sale angusta per il numero di persone ma magari qualcuno può trovare spazi o sulla svolta a sinistra sulla vostra destra
Benissimo
Benissimo allora adesso entriamo sempre di più nel merito delle questioni che dobbiamo analizzare
A questo punto c'è la relazione di Sante Moretti a cui seguiranno le comunicazioni di Mazzieri papali Pizzuti che sono da punti di vista diversi grossi e Sperti del settore della previdenza
A tutte e quattro queste persone è stato assegnato il tempo di venti minuti
Quindi la parola a Sante Moretti che ha passato una vita all'interno della CGIL è stato segretario nazionale della Federbasket anti ed è stato vice presidente dell'INCA e quindi ha una grossa competenza sui temi che stiamo discutendo
A te la parola Sante allora cari amici e cari compagni
Diciamo così che il sistema pensionistico non ha più bisogno di una revisione
In quanto non da un numero crescente dei lavoratori e lavoratrici mezzi per vivere bene al termine di una vita di lavoro
In quanto determina hanno per anno un abbassamento del potere d'acquisto degli assegni pensionistici
Diminuiti quasi del trenta per cento nell'ultimo decennio
Se non si vuole ogni tre quattro anni e rimettere in discussione la normativa lederebbe i diritti acquisiti
Togliere speranze certezze creare tensione e sfiducia è necessario tentare con coraggio e mente aperta di innovare
Dopo tre non riforma contro riforme Amato novantadue Dini novantacinque Berlusconi due mila quattro
Ed interventi quasi ogni anno operativo sul sistema pensionistico e sempre più il sistema fragile
E i lavoratori e lavoratrici stanno perdendo fiducia
Sistema pensionistico sia fortemente indebolito il si indebolirà ulteriormente in quanti in future erogherà pensioni di importo inferiore alle attuali eroderà il salario differito renderà marginale la solidarietà aggraverà la rottura fra la generazione sono le conseguenze del passaggio dal sistema di calcolo retributivo a quello contributivo
Telesca divisione del lavoro precario
Un sistema pensionistico che non garantisce ai lavoratori e lavoratrici una vecchiaia dignitosa e quindi una buona pensione è destinato nel tempo a diventare marginale
Solo la certezza di una buona pensione permetterà
Di superare la rottura generazionale e di ridare vigore alla solidarietà
E acclarati intanto che non esista una crisi finanziaria del sistema
Vogliono dividere la spesa pensionistica per rispondere positivamente
Alle sollecitazione dell'autorità monetaria europea all'impresa che chiede una riduzione dei contributi previdenziali ai gestori finanziari che premono per lo sviluppo della previdenza integrativa
Per una valutazione corretta della sostenibilità del sistema
Occorre conteggiare bene quelli che sono le entrate cioè i contributi e quello che è l'ha speso cioè gli assegni pensionistici
Ma non voi presi in considerazione l'ammontare del ritorno allo stato del prelievo fiscale sulle pensioni
L'evasione contributiva che viaggia ormai sui trentaquattro trentacinque il miliardo di euro all'anno i crediti che l'INPS vanta nei confronti dell'azienda che ha ormai superato i trentotto miliardi di euro
Quanto si improvviserà con l'emersione dal sommerso e la regolarizzazione di tre quattrocento mila emigrati
Dalla fissazione di un tetto massimo alle pensioni d'oro ed altro ancora come la liberazione della previdenza dagli oneri assistenziali
Quando si ragiona di un sistema pensionistico si deve sempre tener presente
Che attiene la lite in terra di una persona durante la quale si verificheranno mutamenti profondi in economia nei rapporti di lavoro nelle modalità di vita ed escludiamo l'eventualità di guerra
Difficilmente sono prevedibili gli sconvolgimenti legati allo sviluppo della tecnica della scienza della medicina delle comunicazioni delle migrazioni
Egualmente dobbiamo ragionare di un sistema pensionistico che regga almeno nel medio periodo diciamo venti trent'anni
Ci sono nel programma dell'Unione e alcuni impegni
Che vanno onorati e subito e che incidono sul futuro sistema pensionistico
Ci riferiamo all'aumento degli assegni minimi al sistema di rivalutazione annuale delle pensioni alla precarietà allo scalone alla previdenza integrativa
Tra il governo e le parti sociali si sta aprendo un confronto sulla base di un memorandum d'intesa obiettivi e linee di una revisione del sistema previdenziale
Il memorandum è fortemente ancorato alle norme sui può su cui poggia la legge Dini del novantacinque e la previdenza complementare
Noi pensiamo che questo fu un pronto non possa limitarsi a cercare un aggiustamento sull'età per il diritto alla pensione o sul coefficiente di trasformazione in quanto ormai la legge Dini
E abbiamo una volta tanto tutti il coraggio di dirle fuori del tempo ed è la prima responsabile della rottura generazionale dell'abbassamento dei livelli pressori
Proviamo allora
Ad indicare alcuni punti da cui partire per rilanciare un sistema pensionistico pubblico solidale che dia certezza
Intanto i soggetti che fanno parte del sistema pensionistico pubblico sono i lavoratori e la lavoratrice dipendente del settore privato e del settore pubblico indipendentemente dal tipo di azienda o settore merceologico in cui sono occupati
Sono i lavoratori e lavoratrici improprio cioè commercianti artigiani e coltivatori autonomi sono i professionisti diciamo dagli agronomi ai notai per tutti questi soggetti regole cioè diritti e doveri
Uguali sia per la rete di contribuzione sia per i requisiti pensionistici
Un unico ente che gestisca la previdenza pubblica e di conseguenza il superamento degli attuali enti che erogano pressioni
Sarebbe utile anche incorporare l'INAIL avrebbe degli effetti positivi
La gestione della previdenza pubbliche in un in un unico ente darebbe certezza che il soggetto lavoratore è uno indipendentemente dalla tipologia e durata del lavoro
Darebbe certezza dalla corretta applicazione della normativa determinerebbe un consistente risparmio dei costi di gestione
E darebbe maggior trasparenza
Tre gestioni separate all'interno dell'ente uno per il lavoro dipendente una per il lavoro autonomo una per l'attività poi professionali sono consigliate queste tre gestioni dalla Deneuve diversità della remunerazione dal lavoro su cui poi si versano i contributi
L'intesa una capacità operativa notevole sarebbe in grado di gestire l'intero sistema pensionistico pubblico semmai potrebbero rinunciare a gestire prestazione assistenziale
Un minimo di pensione non si scandalizzi nessuno stabilire una quota minima di pensione questa la proposta per tutti i lavoratori era ordisce dipendenti
Da questa volta quota minima di pensioni ovviamente sono esclusi i lavoratori autonomi e professionisti in quanto i loro compensi sono di natura diversa dalla retribuzione
Quindici anni di contributi compresi figurativi garantiscono indipendentemente da quanto versato un minimo di pensione al compimento dell'età per il diritto alla pensione tali minimo
Per i primi quindici anni di contribuzione
E successivamente si applica su tutte le pensioni il minimo viene fissato e proponiamo in seicento euro rivalutabili annualmente i contributi maturati se inferiori a quindici anni vengono restituiti o determinò una rendita a calcolo
Viene eliminato il massimo di contribuzione quarant'anni per l'importo della pensione
La contribuzione versata per il lavoro degli immigrati produce gli stessi effetti come per i lavoratori lavoratrici italiane ed ha subito vanno studiate da attivate misure
Per garantire che l'eventuale pensione orrendi tra o restituzione sia garantita anche se l'immigrato immigrato rientra nel suo Paese
Per gli immigrati italiani ce ne sono stati tanti ci sono stipulate convenzioni chiamati bilaterali
Con i Paesi dove hanno lavorato è un'utile base
Non si pensi di far cassa sugli immigrati che sono costretti tra l'altro già svolgere i lavori più ingrati e peggio pagati
L'ipotesi di un minimo che avanziamo e innovativi in quanto attenua gli effetti negativi del sistema di calcolo contributivo in particolare per gli anni in cui il lavoro e meno certa remunerato
Rappresenta un elemento unificante tra lavoro stabile e intermittente disincentiva e non disincentiva i versamenti contributivi ha un costo modesto certo immediatamente
Ma è crescente nel tempo in quanto fino al due mila e trenta il sistema contributivo non sarà Regina per l'età della pensione
è veramente assurdo che l'allungamento della vita media venga utilizzata come un'arma per mandare chi lavora in prigione più vecchi
L'allungamento della vita media è conseguenza di un sistema di protezione sociale che è costato tante lotte di un miglior sistema sanitario di una migliore alimentazione
Di un numero minore di ore di lavoro è invece di essere soddisfatti il vivere di più viene considerato una maledizione
Vi sono poi altri argomenti di merito come la possibilità che la vita media diminuisca
La speranza di vita tra l'altro è diverso in relazione all'attività svolta i redditi posseduti e anche alle aree geografiche
Ci sono questioni cari compagni e amici che hanno un significato umano sociale e civile come il tempo di vita che non possono essere sempre mercifica
Una persona dopo trentacinque quarant'anni di lavoro e sessanta sessantacinque dita ha già dato alla società alla produzione al profitto molto di più di quanto riceverà dalla pensione
Noi siamo perché se il lavoratore a scegliere o la lavoratrice quando si vuole pensionare
In futuro l'età pensionabile
Col sistema contributivo sta dentro ad una forbice cinquantasette sessantacinque anni
Proponiamo che questa forbici diventi per il lavoro operaio manuale a turno pesante e stressante cinquantacinque sessantatré la diminuzione
Gli altri chiedono al mento in ogni caso questo tipo di lavoro è per noi una discriminante per qualsiasi variazione dei limiti di età per il diritto alla pensione
Per chi sceglie di rimanere al lavoro oltre l'età minima per il diritto alla pensione sono accettabile anche gli incentivi
Ma voi prevista va poi previsto una riduzione dell'età ulteriore per una serie di lavori o attività usuranti indipendentemente dalle quali dico mansioni previste nei contratti di lavoro e sia se il lavoro è svolto nel settore pubblico privato
è bene ricordare che il mondo del lavoro attende da anni e anni
Anzi da sempre che si affronti con serietà la questione del lavoro usurante
Noi proponiamo
Una commissione di esperti che valuti scientificamente l'usura che una determinata attività lavorativa su chi la svolge
è questa anche l'occasione per vero impiccare dopo anni e anni la reale condizione oggi di lavoro alla luce dello sviluppo tecnologico
Della tipologia dei servizi dei sistemi con comunicazione degli insediamenti e delle ristrutturazioni esentare una grande inchiesta
Che costringa a ragionare sulla condizione di lavoro partendo dalla persona e ciò significa che non ci si può limitare a prendere in considerazione solo alcune attività manuali o particolarmente disagiate
Che non ci si può fare incantare dagli ambienti asettici o dal camice bianco quindi
Non solo il lavoro a turno o notturno o settori le divise l'agricoltura pesca siderurgia miniere cave
Ma anche gli asili nido le corsie degli ospedali di artisti telefonisti vigili del fuoco e urbani le forze dell'ordine e tante altre
Alcune di queste figure godono già di qualche beneficio
L'usura fisica non è determinato solo dalla fatica da ambienti malsani dalla manipolazione di sostanze nocive da residui scorie polveri ma dallo stress dalla venerazione a cui vanno soba panche per tanti il disagio nel recarsi al lavoro
La maggioranza dei lavoratori lavoratrici dopo trentacinque anni di lavoro vuole pensionati
Non sono stati fermati nemmeno degli incentivi previsti dall'ultima legge sulle pensioni che aumentavano il salario più del quaranta per cento se rimaneva al lavoro
Di questa norma hanno usufruito esclusivamente solo alcuni gruppi di lavoratori del settore impiegatizio
In questa fase ma poi respinta ogni ipotesi di aumento dell'età di pensione per le donne
Cinque anni per la solo pensione di vecchiaia la differenze a cui andrebbero sommati sette Di Maggio speranze di vita
Tutto ciò si giustifica
Con i problemi della maternità e lavori di cura la carenza dei servizi una contribuzione in generale modesta che determina una media pensionistica delle donne inferiore del trenta per cento rispetto agli uomini
Importi di pensione
Il minimo di pensione intanto diciamo no non può essere commisurato alla soglia di povertà è un'offesa
Non solo proponiamo che le pensioni siano rivalutati in base al costo della vita
Ma ci hanno portato in cifra fissa attuale sistema di indicizzazione percentuale produce ingiustizia iniquità
Nel due mila e se per il due mila sette una pensione minima sarà rivalutata di otto euro e sessantasei al mese otto Euro e sessantasei al mese una da mille euro diventi uno da cinque mila di ottantaquattro al mese
Per misurare il costo Della vita proponiamo la costituzione di un paniere che tenga conto della specificità delle spese in conseguenza dell'età
Ogni italiano poi vanno riparo rimessa rati gli importi della pensione in rapporto all'andamenti contrattuali per contenere lo stesso rapporto col salario
Che si percepiva all'atto del pensionamento per la previdenza integrativa libera CELTA abbiamo detto del lavoratore della lavoratrice davvero in un fondo di origine contrattuale o di altri gestori oppure di non aderire nessun fondo
Lo diceva si pone siamo per la costituzione di un fondo presso l'INPS alimentato da quote di salario se previste dai contratti di lavoro dal TFR e anche da quote di risparmio la gestione può essere male da quelle dei fondi con la garanzia di un rendimento minimo non inferiore a quello del Tfr può essere invece a scelta del lavoratore del lavoratrice
Devoluta per integrare il montante contributivo e per questa via maggiorare l'importo della pensione
Lo schema pensionistico proposte semplice è anche innovativo
In fondo le proponiamo tre livelli di pensioni due dei quali obbligatori
Minimo contributivo qui il minimo retributivo a cui si dovrebbe giungere quello integrativo
I due livelli che proponiamo di pensione dovrebbero garantire il settanta l'ottanta per cento del solare con trentacinque quaranta anni di contributi
Il finanziamento del sistema il sistema non è alla bancarotta anzi il bilancio delle inspiratori dipendente in attivo come pure quello dell'ENEL
Un'efficace azione per l'emersione del lavoro sommerso potrebbero restare non meno di un milione di lavoratori
Con un impegno per il serio si potrebbe recuperare il quindici per cento dei crediti
Una lotta più decisa all'evasione contributiva si potrebbe abbattere del venticinque per cento e tutto ciò vale
Non una lira ma bene venticinque miliardi di euro ogni anno
A cui andrebbe gli spara sommati risparmio accerto i tre miliardi che si ricaverebbe dall'unificazione degli enti
Proponiamo quindi che l'evasione contributiva ci configuri come reato penale
Siamo per il mantenimento dell'immediato delle aliquote contributive rimodulabile alcuna novità ogni tre anni in basso in alto in relazione all'andamento finanziario del sistema
Nel concreto significa che le parti sociali si assumono la responsabilità dell'equilibrio finanziario per i tre comparti e cioè lavoro dipendente professionale autonoma
è quasi certo che il sistema pro pensionistico che proponiamo potrà permettere fra qualche anno di diminuire alcuni punti la contribuzione che questa volta a differenza del cuneo
Deve trasformarsi in salario
La differenza fra pensioni previdenziale pagati contributi incassati presenta un saldo negativo modesto
Proponiamo che la stessa percentuale lo Stato fiscalità generale la metto ogni anno a disposizione del sistema pensionistico
Lo stato inoltre restituisca al fondo quanto incassato dal ritenute fiscale sulle pensioni siamo l'unico Paese che tassa
Contro le stesse aliquote tutti i redditi compreso le previsioni per i pensionati lettori inferiore la quota dei terribile
Ma poi studiato come devolvere alle pensioni una quota del crescente dal rendimento del lavoro capitolo complicato o su cui bisogna riflettere la solidarietà
Ora noi riteniamo che la società sia il cuore della previdenza pubblica e che si concretizza in primo luogo col sistema a ripartizione
La risolve il varietà si concretizzino del con la pensione di invalidità
Di reversibilità il minimo garantito il pensionamento con cinque anni di vecchiaia anticipato per le lavoratrici c'è una fase transitoria
Va definita la durata della feroce guerra fra il vecchio e il nuovo sistema pensionistico per Marini Cesare una serie di strutture e permettere l'operatività del nuovo ente erogatore
Cari compagni cari compagni alla nostra ripeto è una proposta innovativa concreta fattibile ha solide basi economiche
Ha una forza di natura sociale produce coesione dà certezza di una attivi anzianità sereno al mondo del lavoro supera la rottura generazionale
Il sistema che proponiamo è un sistema che regge nel tempo come parte di uno stato sociale che era potenziate qualificato e va reso sempre più equo e universale
Le forze di sinistra devono affrontare il tema delle pensioni partendo dalla reale condizione dei pensionati oggi e del futuro pensionistico di chi già lavora soprattutto chi entra ora nel mondo del lavoro
Attuale condizione pensionistica
Questo va ripetuto è in soddisfacente e se non si interverrà peggiorerà penso anche che la sinistra cosiddetta riformista farà fatica ad assumersi la responsabilità di peggiorare la condizione presente e futura di pensionati
La bussola dell'Unione quando affronti temi sociali non può essere per l'Unione il bilancio dello Stato le pretese della Confindustria nel programma dell'Unione vi è una valorizzazione anche se insufficiente del lavoro
Quando discutiamo di pensioni parliamo di uomini donne che hanno tirato la carretta per trenta quarant'anni e a cui la società deve tutto
Il vedi Vittorio ormai dimenticato quel faticatore pugliese che diventi il capo della CGIL
Negli scritti nelle riunioni nelle piazze ripeteva la condizione dell'infanzia degli anziani dà la misura della civiltà di un popolo
Se l'Unione
Costruirà un nuovo moderno efficiente sistema pensionistico avrà dato un'anima al suo agire e Marche era in modo significativo la sua diversità dalla destra
Grazie anche a Sante Moretti adesso la parola va ad Angelo Mazzieri che anch'esso ha speso una vita all'interno della CGIL a diversi livelli e attualmente è componente del nucleo di valutazione della spesa previdenziale a te la parola Angelo
Ma ci siamo suddivisioni Po i compiti per evitare di ripeterci
A me è stato dato quello di vedere sulla unificazione degli enti e alcune considerazioni sul rendimento di soglia
Negli ultimi quindici anni e
Seguendo un progetto riformistico
Nato scusare perché è un periodo che ho qualche problema e quindi leggo male
Agli occhi
Nato con un forte impianto ideologico e politico il Parlamento attraverso a più provvedimenti legislativi
Ha emanato un complesso di norme in materia previdenziale
Con una costante attenzione ad un principio di omogeneizzazione
Sia delle cause che degli effetti al fine di pervenire una volta per tutte
Ad un criterio di uniformità quantomeno in materia di contribuzione di insorgenza del diritto e di regole che presiedono alla liquidazione delle prestazioni pensionistiche brevemente nel complesso di norme che si fa riferimento è costituito da una serie di provvedimenti che hanno delineato e rafforzato l'armonizzazione degli ordinamenti pensionistici pubblico e privato riprendendo in ciò un principio di carattere generale già sostenuto fin dalla legge fin ancora prima della legge tre tre cinque
Si può quindi sicuramente affermare che sulla base principalmente degli ultimi provvedimenti citati la legge trecentotrentacinque la quattro quattro nove
Tutta la previdenza obbligatoria è governata in modo identico in tutti i comparti previdenziali
Tuttavia quale ulteriore corollario di un così rilevante processo di riforma
Appare indispensabile procedere quanto prima alla costituzione di un unico ente previdenziale nazionale
Ciò al fine di pervenire finalmente ad un'unica gestione amministrativa organizzativa logistica Snell andò nei processi si pensi ad esempio che tuttora di sono enti che con proprie TIR Colari gestiscono la stessa materia in modo diverso rispetto ad un altro ente
E soprattutto per le rilevantissime economie di Spesal che già Moretti citava che si possono realizzare di fronte agli attuali costi notevolmente elevati
Infatti INPS
E Inpdap INAIL Ipost IPSEMA impasse oltre che il ministero del Tesoro per le pensioni di guerra
Ministero degli interni e prefetture per gli invalidi civili hanno sedi nazionali autonome che si ripetono anche a livello regionale provinciale nonostante che le sedi degli enti abbiano delle aree totalmente inutilizzate dove potrebbero essere gestito in modo molto più razionale
Al riguardo va inoltre considerato che era il perfetto della sciagurata operazione di cartolarizzazione degli immobili e anche questo dovrebbe essere un tema che la sinistra riguarda degli immobili di proprietà degli enti previdenziali di cartoline cartolarizzato e dal Ministro Tremonti dicevo l'eccessivo a volte inutile frammentarietà degli uffici ad ogni livello operativo
Ha generato un costo elevatissimo per effetto dei conseguenti il canone di affitto ora dovuti e per tutti gli enti previdenziali basta considerare infatti che ciascun istituto previdenziale ha un proprio centro elettronico che conta annualmente centinaia di che costa annualmente centinaia di milioni per l'acquisto il cambio di macchinari l'acquisto dei programmi
Per la necessità per la necessaria manutenzione oltre al principio consistente del al proprio consistente nucleo operativo composto da personale dirigenti da tecnici nonostante il frequento ricorso ai servizi di aziende esterne
Inoltre ciascun ente ha una propria struttura medica per l'invalidità con referti medico-legali
Proprio i servizi legali e tecnici con personale addetto a tali servizi in misura notevolmente superiore rispetto alla necessità ipotizzata per un solo ente a tutto ciò va aggiunto che mantenendo l'attuale assetto organizzativo composto da più enti previdenziali il controllo delle prestazioni per incompatibilità e per limiti di reddito
Risolta notevolmente più difficoltoso
Giova ricordare infatti che il trasferimento dell'INPS il trasferimento all'INPS del fondo di previdenza dei ferrovieri
E quello dell'INPDAI rispettivamente con duecento sessanta mila pensioni e con novanta mila
è stato gestito senza far ricorso a nuovo personale anzi quello poco che è prevenuto dagli enti è stato dislocato in altri settori perché non serviva alla gestione delle pensioni
Considerata la potenzialità del centro elettronico dell'INPS la gestione delle pensioni degli altri istituti non creerebbe alcun problema inoltre la riscossione della contribuzione
Che già avviene per l'INPS attraverso il modello F ventiquattro potrebbe rappresentare una facilitazione per i datori di lavoro che avrebbero a disposizione anche per l'INAIL
I maggiori importi per compensare eventuali crediti nei confronti del ministero dell'Economia
Infine quale ulteriore sostegno all'ipotesi di un unico istituto previdenziale
Non può essere ignorata la circostanza che l'Inpdap non ha un archivio delle posizioni assicurative nonostante gli sforzi compiuti finora le pensioni sono gestite liquidati dalle singole amministrazioni di appartenenza
Che ne determinano l'importo dandone comunicazione all'industry all'Inpdap stesso che se ne fa carico per il solo pagamento
Ciò posto appaiono quindi del tutto ingiustificati i circa nove mila dipendenti del ministero del Tesoro che prestano la propria attività lavorando in posizione di distacco all'Inpdap
Più tipici Rizzato è il discorso che riguarda l'INAIL e che costituisce anche una causa
Anche la causa principali delle forte resistenze già incontrati in passato ogni volta che si accennava ad un progetto di unificazione
Tuttavia trattasi infatti di un istituto unico in Europa in nessun altro Paese esiste un organismo autonomo per l'infortunistica sul lavoro che riscuote la contribuzione
Stabilisce di fatto l'entità del danaro e con una fiscalità
A dir poco vergognoso voi sapete che hanno diminuito le rendite infortunistiche dell'INPS di imperio senza cara gente potesse intervenire
Ehi inoltre con questo impianto si potrebbe anche discutere in ordine alla possibilità che tutta la questione oggi gestita dalle USL attorno all'invalidità civile abbia uno strumento di gestione di questo genere
Lena il inoltre ha un bilancio a ripartizione per il settore dell'agricoltura cioè come quello dell'INPS e di altri enti ed una anacronistico ed antistorico sistema di capitalizzazione per tutta l'area dell'aziende industriali tipicità Cuesta
Che serve a mio parere a nebulizzare per gestire più liberamente in proprio di oltre due miliardi di euro all'anno risultanti mediamente quali avanzi di gestione e in ciascun esercizio finanziario
L'INAIL è stato frequentemente coinvolto anche di recente in scandali immobiliari
Attività quest'ultima incongrui si è impegnata più che nelle funzioni istituzionali
Proprie
Grazie a quella nebulosità che si è accennato alla capitalizzazione di gran parte delle entrate che potrebbe andar bene oltre i due miliardi di euro di avanzo di gestione
Nascosti come sono in un Bilancio poco leggibile da questo punto di vista non è a caso in tempi relativamente recenti si è giunti al commissariamento dell'ente e dalla sostituzione del direttore generale
A più riprese la Confindustria la cui cultura è fortemente connotata da una legittima tensione al profitto ha chiesto la privatizzazione dell'istituto
L'INAIL per quanto sopra detto evidente molto ricco o in via subordinata la restituzione di parte della contribuzione versata anche attraverso la diminuzione delle aliquote ora previste
La soluzione invece è quella della confluenza nell'ente unico con un proprio bilancio separato in un sistema di piena ripartizione alla stregua dei vari e commi a misti amministrato quindi con un comitato di gestione così come avviene per i diversi fondi dell'INPS
In un altro punto a sostegno della necessità di un unico ente per la sicurezza sociale
E quello del personale attualmente il personale dipendente dei vari enti e considerato nel parastato ammonta a circa cinquantacinque mila unità
Io sono convinto che un unico ente con trentacinque trentasei mila unità a regime potrebbe benissimo svolgere tutto quello che oggi si svolge con questo personale
Alcune considerazioni infine di carattere politico morale
Intanto bisogna dire che secondo me affidare all'istituto la funzione di prevenzione e una cosa che l'istituto assolutamente non non gestisce e non fa siamo il solo Paese siamo il paese che in Europa a il maggior numero di infortuni mortali e non mi pare che si possa dire
Che mantenendo questo si riesce a fare le cose che diciamo a a migliorare questo tipo di rapporto e quindi il fra l'altro dalla unificazione degli enti e lo diceva già Moretti noi possiamo ricavare e una parte delle finanze
Per fare una operazione che io ritengo sia di carattere immediato io dividerei le cose
Tra e le questioni di carattere immediato e la modifica dell'intero impianto
Ciò è noi adesso abbiamo l'impegno assunto dal documento di programma di affrontare il dato dello scalone
Assieme allo scalone a mio parere dobbiamo anche vedere i punti di sofferenza di un gruppo di pensioni dei lavoratori
Che da come e e detto nella mia relazione io adesso cerco di riassumerla sono in fortissima sofferenza se noi andiamo a vedere
Tra il fondo lavoratori dipendenti
Ogni anno abbiamo escludendo le pensioni
In convenzione internazionale e le pensioni supplementari noi abbiamo circa ottanta mila pensioni degli operai e delle operaie che ogni anno nascono di queste ottanta mila pensioni più di quaranta mila
Sono sotto il minimo o pari il minimo con una media di anni di contribuzione di ventuno anni e mezzo per le donne e quasi venticinque anni per le donne questa cosa qui è una vergogna
In quanto il tipo di calcolo che si fa per questi tipi di pensione il più delle volte è truffaldino in quanto non riesce a dare una pensione in rapporto al tempo e ai contributi versati
Io sono convinto che immediatamente va posto rimedio a questa cosa e penso ad esempio lo ha sosta
Lo ha sostenuto Rifondazione fin dal mille e novecento novantacinque novantasei
La necessità di un rendimento di soglia
Che sia di garanzia rispetta l'attuale calcolo cerco di spiegarmi io credo che sia necessario fare due calcoli uno secondo la normativa attuale del contributive del retributivo
E dopo un altro in base al numero degli anni di contribuzione versata un anno di contribuzione versata non può produrre meno di un quindicesimo del minimo e se voi dividete quattrocentoventotto per quindici
Da ventinove punto uno quindi ogni anno di contribuzione effettivamente versata non può rendere meno
Di trenta euro al mese di pensione se uno ha lavorato vent'anni
è giusto che abbia seicento Euro se ne ha lavorati trenta è giusto che ne abbia almeno novecento cioè se il suo conto con l'attuale sistema
è inferiore a novecento gli si danno le novecento se ha lavorato quarant'anni e finisce con meno di mille duecento euro gli si dà questo questa cosa qui che noi abbia cioè che io ho visto in base a le pensioni che ogni anno nascono e al valore per fascia di reddito i compagni io avevo mandato queste cose giù però i compagni non hanno inserite perché la documentazione e anche tanta però se noi andiamo a vedere sistemare questa cosa per il futuro costa cento venti miliardi centoventi milioni di euro all'anno quindi è una spesa quasi insignificante da un certo punto di vista è una spesa e potrebbe essere in parte recuperata non solo non solo dalla questione degli enti
Ma recuperata anche se noi in qualche modo attenuarsi mo'
Il costo che ha la perequazione sulle pensioni alte cioè bisogna discutere secondo me fino a che livello è giusto perequare e quando è giusto fermarsi noi in Parlamento con la Finanziaria abbiamo perduto la battaglia per il contributo di solidarietà del tre per cento io ho letto con le poneva secondo me è stato sbagliato il modo come è stato posto noi dovevamo non chiederà la restituzione del trema dovevamo discutere sul meccanismo di adeguamento de delle pensioni cioè quello che ad ad il due per cento che quest'anno in in è iniziato
Ma non c'è compagni solo il problema delle pensioni che nascono c'è un problema delle pensioni che sono in essere
Perché le pensioni che nascono con questi livelli trovano dietro di loro un milione e cinquecento sessantotto mila pensioni
Che pur avendo una quantità di anni estremamente elevata hanno degli importi che sono estremamente basse inferiori alle pensioni sociali inferiore all'assegno sociale
Inferiori al milione di quelli che ricevono che non hanno lavorato nemmeno un giorno
Ora questo dato cui qui non c'è il tempo ma noi corriamo il pericolo di avere un sistema se non lo correggiamo
Che ha da un lato altissime pensioni dal primo di gennaio al trenta di settembre dodici mila pensioni sono nate oltre it cinque mila euro mensili
Quindi abbiamo da un lato questo e dall'altro lato Adele pensione estremamente basse
Se non riusciamo a correggere questa cosa il pericolo che corriamo è di finire verso o un sistema di carattere anglosassone ciò ecco
Dove alcuni vecchi si fanno la pensione e tutto il resto
Lo costruisci per dare una pensione minima uguale per tutti eccetera queste cioè questa è la tendenza se vediamo
Che un milione ottocento mila pensioni
Pensionati non pensioni pensioni milione ottocento mila pensionati stanno al di sotto
Dei trecentocinquanta euro
Quattro milioni e duecento stanno dai trecentocinquanta ai seicento euro e quattro milioni ventotto mila di pensionati stanno dai seicento ai mille euro
Ora se noi non diamo una svolta queste cose qui il pericolo di avere in fondo a un sistema che ha una quantità di pensioni estremamente basse eh reale per questa ragione
Io ho
Si sono contati del le per le soci sono contate le pensioni in sofferenza
Ho detto sono un milione cinquecentosessantotto mila se dovessimo dare a queste pensioni che sono in essere sanare un'ingiustizia verso queste a dargli anch'essi il rendimento di soglia Cerri fargli il calcolo e dal primo gennaio due mila e otto dargli ventinove punto uno euro per ogni anno di lavoro fatto spenderemmo
Due miliardi di euro e seicento milioni meno i seicento milioni che recuperiamo da tutta la partita relativa alla diminuzione della integrazione al minimo e delle maggiorazioni sociali e del milione
Ora io penso che in questa fase cui non possiamo fare tutto l'impianto così
Come ha detto il compagno Moretti che mi mi trova d'accordo c'è partiti cessi si tratta ciò ancora due minuti ci resto dentro benissimo
Allora io non penso compagni che sia possibile fare tutto
Noi siamo in una fase dove abbiamo bisogno anche di recuperare consenso
E dimostrare che questo governo cui è amico dei più deboli
Nel senso vero se tu fai un provvedimento dove ad una parte di queste pensioni che sono in sofferenza li riconosci utilizzando i soldi
Che risparmi anche dalla economizzare Zio une bella unificazione degli enti
Tu fai un'operazione che ti darà anche un contributo alle prossime elezioni io non sono indifferente rispetto al quadro politico io vorrei che recuperarsi mole cose che noi abbiamo perduto
Durante la legge finanziaria ultima cosa
Quando parliamo di pensioni compagni
Le le le cose sono molto complicate io voglio dire l'ultima cosa
Noi ha di fronte al al l'ultima cosa riguardante lo scalone io non so se riusciamo a fare lo scalone eccetera io mi accontenterei di una cosa di questo genere con lo scalone primo
Vedere dei riuscire a stabilire che è per tutti quelli che fanno il lavoro operaio
E
Una una indicazione precisa dei lavori operai e di fatica
Questi debbono andare in pensione di vecchiaia e un paio di anni prima uomini e donne rispetto all'età con cui vanno adesso
Ho un muratore non è possibile mandarlo in pensione a sessantacinque anni perché dove sto io ai muratori ci sono
Questi a sessant'anni si sganciano dalle aziende fanno i lavori neri e a sessantacinque anni vana parla domanda di pensione perché è una regola che è uguale per tutti
Perde le differenze come quello che sta dietro la scrivania è quello invece che porta i secchi di calce e che è stata una vita fuori
è una cosa profondamente diverso non è L'Unità è ed è è una cosa sbagliata
Dico questo pertiche poi bisogna precisare che soletta con cui andrà in pensione la gente se la Maroni non è cambiata
E gli uomini ci vanno a regime con due cose o con quaranta anni di età o ci vanno oggi con quaranta anni di contributi o con sessantacinque anni di età prima non ci si va
Ma per le donne che sembra ci sia uno spiraglio saranno pochissime quelle che riescono a passare da questa porticina perché
Too quando Sarai dentro pienamente altri contributivo tu per andare in pensione prima dei sessantacinque anni
O ai trentacinque anni e secondo me sarà dura coi tempi e modifiche o diversamente devi mettere insieme una pensione che sia o uno punto due l'attuale pensione all'attuale assegno sociale ma chi riesce col contributivo assai a ad arrivare a quattrocentottanta euro di pensione al mese prima dei sessantacinque anni
Ecco perché io credo che alcune cose
Secondo cioè che secondo me non ci possiamo andare
Con tutto il carro voi avete fatto bene
Mi fermo sul voi avete fatto bene a delineare un piano io dentro a questo piano sceglierei al Comune priorità per cercare di portare a casa un risultato che mi possa far dire
Questi top governo questa maggioranza sono profondamente diversi e nei confronti dei meno fortunati brief vi sanno dimostrare che sono capaci di cambiare direzione di marcia
Grazie Mazzieri adesso tocca al dottor Francesco Papa che nientemeno che il direttore centrale dell'INPS e praticamente alla persona che convalida la rilevazione l'elaborazione
Dei dati statistici e quindi la persona più autorevole a spiegarci che che probabilmente quadro previsto a Dini proprio non lo ritroviamo nella realtà la parola a Francesco Papa
Buongiorno a tutti ringrazio Gilardino la presentazione forse un po'troppo elogiativa
Ringrazio Gilardi per la presentazione forse è un po'troppo elogiativa
E nel secchio questo tipo di responsabilità dentro l'istituto oltretutto torno ho voluto portarvi non capisco proprio tutti e due tutte e due zero misure posate non sono un politico sono occupa va be'adesso in ufficio nel senso
Mi sono preoccupato di rianalizzare tutti i dati
Che furono usati per la riforma Dini
Verificarli con la realtà attuale
Quella certificata sempre dagli stessi enti che fecero le previsioni per vedere come questi si sono verificati e Co e se questo sistema pubblico sia ancora oggi sostenibile e abbia la capacità di erogare ancora pensioni e decenti insostenibili adeguate per mantenere la capacità di vita
Joy dieci visite subito in premessa un documento non provvede decidiamo subito un documento ufficiale
è il documento della come di una di un organo della Presidenza del Consiglio che si chiama Commissione di garanzia
Per l'informazione statistica che per legge analizzato la completezza e la qualità delle informazioni statistiche utilizzabili per la valutazione della spesa pensionistica
Delle leggo letteralmente non voglio dare altre informazioni le profonde trasformazioni della struttura della popolazione potrebbero comprime Terrell equità attuariale della riforma
Alcuni parametri usati al tempo della Riforma Forum desunti da documentazione quantomai obsoleta le probabilità di sopravvivenza dei ritiri le probabilità di lasciare famiglia ed alcuni totalmente immaginati
Decorazione d'arrivo di di reversibilità per cumulo redditi per esempio i coefficienti di trasformazione della legge Dini non hanno nessuna equità attuariale
Essi vengono calcolati con riferimento a una persona tipo e non tengono nessuna attenzione alle differenze di mortalità esistenti tra sessi regioni classi sociali ancora quelle riferite allo stato civile
Non è Ata che parla e la Commissione di garanzia del dato statistico utilizzabile che fece questo questo documento è stato sepolto
Non è mai più è emerso ebbene solo su quel dato si basa tutto il dibattito attuale sudato che fu preso a base quale ma comma Fischer alla formula io volo presentata ma è una presunzione della formulato con messa lì la forma un po'
Fa difficile va in termini matematici come fu fatta
Io non lo posso dire indiretto perché questo di responsabilità
Si fece la media è semplice
Dell'aspettativa di vita delle donne e degli aspetti di riveda degli uomini considerandosi lambiti semplici si inizia una formula non molto molto elaborato un ci si lavorò molto
Si considerò che è vero che la maggioranza delle donne non lavora ma è anche vero che prendo la pensione di reversibilità quindi fatto un po'infissi ente fatto un coefficiente per fatto irreversibilità inferiore alla diretta
Furono fatta questa forma ho chiesto a chi fece la forma o come mai sei così sia depositi precisi come mai vi siete messi a fare una media semplice di questo tipo come mai erano della avessimo fatto in altro modo ma dovevamo arrivare a quell'obiettivo di ridurre il tasso di sostituzione
Quindi si è scelto prima di loro il tasso di sostituzione e poi si è trovato la forma ed ecco l'unico dato l'aspettativa di vita che sta dentro tutto il dibattito nel dibattito mediatico c'è solo quello e non ci può essere che quello
I parametri dobbiamo dire questo esistano delle Commissioni dove ho portato qui i dati ICI solo commissioni europee stato unificato il metodo previsionale
I metodi previsionali voi lo sapete è stato detto è stato ripetuto ci dicono anche che l'Italia non deve fare ulteriori dagli ulteriori interventi perché quel tipo di riforma ha già assicurato una sufficiente
E capacità di intervenire rispetto alle future possibilità di spesa sugli altri Paesi che dovrebbe intervenire a questo punto si parla delle entrate e si parla degli attivi
Attenzione nessuno dei modelli europei e italiano
Prende in considerazione le entrate mai per nessun motivo
C'è un programma di questo tipo si dovrebbe fare negli anni prossimi un'analisi di previsione delle entrate non è mai stato fatto
Tutto il dibattito tutti i modelli previsionali
Su due mila e cinquanta su due mila e trenta sotto mille quattordici tengono conto solo delle possibili spesi attenzione sempre basate su quell'aspettativa di vita calcolata non lo dico io lo dice la Commissione in maniera iniqua attuali a mente
Ma credibili budget Masserini quattro realmente socialmente come sarà
Mi chiedo scusa tra il tutto e c'è da chiedersi anche questo
Questa formula
Allora sta influenzando tutto il dibattito elettro consentì tutte in tutti i giorni si tira fuori che ci saranno tanti di quegli anziani eccetera sono andato a prendere a questo punto
Riassumiamo
Il la la modelli previsionali tengono conto di fattori demografici
L'aspettativa di vita la popolazione i giovani anziani tenuto conto di fattori macro economici occupazione salari e profitti per così dire tengono conto del prodotto interno lordo tengono punto poi dei fattori e di fatto il magico non ci andiamo a vedere quelli che furono usati nel due mila e cinque
Diceva un verbale poco facile ma la differenza fra la previsione di popolazione del due mila e cinque e la perdite e la provocazione del effettiva ha presentato il novantacinque per la riforma di e appena di un milione e centocinquanta in statistica è un dato di norme
La popolazione fu sottostimata
Ma fu sottostimata la differenza più grande nella fascia di età fra i venti fra i venticinque ventinove anni quelli che si riproducono questo vuol dire che esce sono un lungo periodo noi avremo una popolazione molto più alta di quella stimata cosa sarebbe la famosa gobba previdenziale quella insostenibili socialmente sarebbe la differenza tra il prodotto interno lordo che a un certo punto comincia a calare
E il numero di anziani da mantenere
è vero aumenta la speranza di Mila ma non è vero che aumenta in maniera così lineare gli studi molto approfondito io non ho voluto citare qui dicono che non è detto domenica in questo modo i momenti sempre in questo modo a parte le differenze fra le classi su cui dovremo tornare
Ma la popolazione italiana trova un milione in pieno di persone male trova meno le fasce di età della forza lavoro
Cioè lei quindici e sessantaquattro anni non ne trova da fra gli anziani anzi dove rispetto alla previsione c'è stato una sopravvalutazione degli anziani sopravvissuti
Il primo dato che che non le è stato colto
Ma assieme a questi usarla è stato colto in sono stati colti neanche dati macro economici
Le previsioni di occupazione sonora radicalmente gli occupati sono radicalmente diverse ma soprattutto quello che viene meno e il flusso migratorio netto fusto che da Cornetto s'intenda differenze fra gli entrati riusciti ogni anno
Devo ricordare che nel due mila e cinque mila giorni Urbs va invertito per oltre cinque miliardi e mezzo perfetto de lascia perfetta della regolarizzazione
Provocava sappiamo il valore di quella legge che la legge Bossi-Fini però regolarizzò settecentocinquanta mila persone regolarizzò lavoratori le famiglie non l'abbiamo considerata dobbiamo considerarla popolazione Santa
Tutta la popolazione poi dobbiamo considerare le fasce di età
Voi vedete sembra presentati questi famosi alberi di Natale dove aumenta verso il basso l'albero di Natale la forma della vittima mettendo ritardi del degli anziani deve prevedere beffardo rivelava che prende sempre più largo verso la base non è così
Nel due mila e cinque non è stato così com'era stato previsto nel mille novecentonovantacinque
Un milione di persone in più in Italia un milione centocinquanta in più e la maggioranza solo sulle fasce di età sotto i quarantacinque anni
è un son solo un solo dato demografico è stato azzeccato quello della natalità
Era previsto attorno all'uno e trenta sei quello che è l'uno e trentasei anche oggi
Però noi abbiamo importato in Italia e i giovani già cresciuti
Depredando protetto il brevetto di dire Paesi poveri un uomo di venticinque per fare un uomo di venticinque anni bisogna farlo studiare a scopi ormai mangiare farlo crescere educarla farlo socializzare noi li abbiamo portati nel sistema italiano già cresciuti
E sono già qui le sistema le regolarizzazioni fatte dal ministro Ferrero amici infatti annunciato porteranno incrementi di entrate e quindi a rigore zen senza infatti hanno portati tremende diventate tali che lei è il bilancio dell'istituto
Ha subito non soltanto un effetto delle minori spese gravissimi danni che sono stati fatti ma anche l'effetto delle maggiori del Draper perfetto che la popolazione all'amore molto più a e allora la sostenibilità del sistema ci può essere un si può essere abbiamo già visto che secondo un documento ufficiale la Presidenza del Consiglio i dati dei base per erano il cui attualmente e non si sono neanche verificati poi non si sono neanche verifica dovremmo credere si leggeva ancora diciamo si pone devo ancora crederci adesso che quelli fatti oggi per il due mila cinquanta siano credibili
Io non dopo aver fatto le verifiche non ci credo più
Non ci credo più perché non non è possibile che aveva previsto quindici anni fa questa regolarizzazioni di immigrati questo afflusso di immigrati aveva previste
Nessuno erano previste trenta mila ai trenta mila secondo le stime della Milano cinquanta mila di lusso migratorio metto siamo arrivati soltanto i regolarizzati di quest'anno hanno superato i duecentottanta mila
Per vi permettono di dire che troppi fenomeni sfuggono
Agli attuali e poi in un sistema HP da in un sistema a capitalizzazione gli attuari hanno un valore mai non sistemare a Siebel sistema a ripartizione quale il nostro l'attuale non ha una funzione
Pagare più Pappalardo liquido da qui del video la la previdenza sociale una funzione di redistribuzione di reddito e deve essere fatta entro metà segretario appunto
Non può essere fatta dagli attuare una gravidanza affidatagli attuare una pretesa di Dante
Io mi occupo di statistica l'Istituto nazionale previdenza sociale ma non affiderei mai
Robert distribuirlo sistema gli attuali è tende e e del devo notare che nel dibattito politico queste previsioni attuariali per quando deceduti dunque anche ufficialmente e solo l'unico dato che tra tutti gli altri dati non entrano più non entra il dato sulle entrate
Sulle entrate le entrate crescono le entrate crescono più di quanto crescono spesso di bilancio dell'INPS dal due mila e in attivo
I big il comparto lavoratori dipendenti è in attivo attenzione nove miliardi Fabio deficit di quattro categorie
Quattro
Quattro che avete riassume i dirigenti d'azienda autoferrotranvieri
Telefonici ed elettrici erano fondi separati hanno conservato la loro contabilità sono rientrati nella comparto dei lavoratori dipendenti perfetto di una riforma di leggi loro passivi sono a carico degli attivi della gestione dei lavoratori dipendenti
Noi in questo momento abbiamo una tv ugualmente del fondo pensioni lavoratori dipendenti ma non abbiamo
Nonostante l'assorbimento discostavano da sono il fondo dei dirigenti l'ex dai nei dirigenti d'azienda assorbirà due miliardi otto
Dall'attivo dei lavoratori dipendenti io mi chiedo all'allora liquida attuariale liquida e si può avvenire dentro al sistema delle sede da pubbliche portando i propri sistemi dei propri privilegi
Ho avuto anche decisi citare nel documento montato leggero poter reggere voi una piccola norma
Che se apparsi finanziaria sconosciuta ai più si parla di lire rivalutazione di contributi estro e così via calcoli avevo fatto io e la situazione è questa si trattava di novantacinque mila lavoratori che hanno trasportato i loro contributi dalla Svizzera in Italia
Anno dopo i suoi già da diversi anni oggi prefetto e una serie di sentenze della Corte di Cassazione avrebbero avuto diritto alla rientrati e aumento della pensione per quattro miliardi virgola cinque molto di più del grado di Merone
Siamo riusciti a mettere una pezza verso
Alla fine
Mi ci si chiede
Il valore delle di tutte queste sentenze mostra un parlando delle sentenze della Corte costituzionale lì si tratta di diritti acquisiti da Previti dico agli altri sto parlando delle sentenze della Cassazione che di volta in volta spostano
Decisioni prese dal Parlamento o decisioni prese dagli enti
Quelli erano i diritti acquisiti e credo non nuovo debito ve ne posso citare a decine
Questo momento c'è una sentenza che riguarda gli autoferrotranvieri che aumenta le pensioni tutti quelli che sono andati invece negli ultimi dieci anni
Mi chiedo il politico potrebbe dare un'occhiata questa forma di
Dispensa ma intensa Antonio rimpianto per rivedendo perché non si tratta di diritti acquisiti invece di bloccare al lavoro un'intera generazione che ha pagato tutto nel disastro degli anni settanta il disastro sociale economico ma ci si non ce la fanno fa horror Caracoli non esistono altre formula i nove miliardi di spesa assorbiti da quattro categorie molto minoritarie convenzioni mediamente più del doppio delle pensioni al fondo pensioni lavoratori dipendenti stanno là
Non si può mettere all'Orlando la spesa previdenziale si qualifica solo abolendo il resto della pensione di anzianità
Solo così non si può qualificare in altre forme in altri modi sì andiamo a Revelli canale quindi suggerì di alcuni
Se andiamo a riprende questi canali di spesa
Novantacinque mila lavoratori quattro miliardi cinquecento mila per l'interpretazione del della Cassazione non troveremo fonti alternative sia messo sotto controllo queste cose
Ne abbiamo proposto una norma ne proponiamo una norma qui a tre su cui il governo controlli queste esclusi spargimenti di sangue che arrivano nel sistema periodicamente in questo momento ce ne sono una quindicina attività da sono norme sono sentenze della corte di sulle sentenze la Cassazione per cause che perdiamo davanti ai tribunali e a questo punto diventa un diritto per tutti
Per tutti coloro che sono la stessa situazione e quindi
Io non non voglio uno parlare di attività dei patronati eccetera
C'è ma si metta sotto controllo anche questo
Si metta sotto controllo anche questo è un'alternativa hai da dire gradone Maroni
Dobbiamo dire su questo grado numero dire qualche cosa
Dobbiamo dire di qui io non non sono affatto convinto ha fatto il mio ufficio dei calcoli non sono affatto convinto di quei calcoli non son convinto che oggi ci siano le condizioni perché vado in pensione tutte quelle su undici hanno sommato dentro anche gli autonomi
Ora gli autonomi prendono ogni anno CP quarantasette per cento delle pensioni di anzianità
Fyodor perché hanno l'età pensionabile a sessantacinque anni evidente che a vanno in pensione prima
Beh cioè prima dei sessantacinque anni raggiungono i quaranta anni di contribuzione quindi per loro sono tutte pensioni di anzianità ebbero che prendono poco dimensione ma verso uno pure Beauvais rendimenti percorso buoni per di più possono cumulare rimanendo in bottega
Risultato è che gli autonomi si prende una grossa fetta del numero anche se un po'l'importo del numero di pensioni di di anzianità me dietro ma produce sarà vero quel numero c'hanno considerato che questi Skandia nuovo con il grado di Maroni erano già arrivati trentotto abitanti nuovo ritradurre Maroni e quindi continueranno grosso modo ad andare in pensione
Con l'adesione di anzianità
Ma sul resto delle categorie ma io non ho sentito discorsi sulla sull'usura sulla fatica qualità degli usuranti e lavoro usurante la condizione lavorativa usurante sono i le condizioni di redditività guardate che l'aspettativa di vita
Fra una cultura fra una cultura di una quota profondamente diverso punto ho inserito delle tabelle altre Leandro ancora partito sono profondamente diverso le aspettative di vita a seconda della qualità della vita che ha vissuto
Una donna che ha vissuto degli anni settanta trascinando c'è un quel livello di servizi sociali figli da un punto all'altro che ha lavorato con De brevemente può avere la stessa aspettativa di vita e di una casalinga
Ma siamo sì siamo diversi siamo certi andrà in pensione ho fatto il direttore dell'INPS per trapianti sono stato doppia negli sportelli devo dirlo da invenzione chimici perché non ce la fa più
Non va in pensione cd chi sta bene la fine del secondo che
Sostanzialmente della RAI che lei comunque
Che senso ha bloccare questa intera generazione poi abbiamo visto dal punto di vista economico non conta
Rinviare oggi se tu mandi in pensione una persona di facendo dire a dare vita nel mezzo di espormi di tre anni e mezzo della retributiva delle retribuzioni più tetti entro i tre anni e mezzo di attribuzione più recente che più alta anche per le dinamiche delle carriere risultato che avrà una pensione che poi sarebbe superiore a quella che ti sarebbe spettata si è andati oggi tra il dieci e il diciotto per cento
Mediamente risultato che in cinque da da sette a dieci e quindici anni e riassorbito il collaboratore di assorbe risparmia che risparmio il grado di Maroni che riforma il grado di Maroni è una riforma sposta nel tempo una spesa non c'è un risparmio
Non c'è spazi
Posso semplicemente al tempo una spesa con dei sacrifici ed anche dal punto di vista verso il lavoro il lavoratore si aspettava questa versione ci hanno contato i lavoratori su questa finzione
C'è anche la promessa elettorale c'è anche la promessa del programma dell'icona i lavoratori hanno contato su questo ecco perché noi dobbiamo poter arrivare a a a superare questo gradazione Maroni
Al sud è ragionando dentro le pieghe del bilancio per altre cose rapidamente le dico alcune cose
Vorrei sfatare alcune cose tutto l'attivo è dovuto ai lavoratori parasubordinati e prezzo dello sfruttamento della della precarietà di abbassare i contributi hanno fatto l'attivo scusate Taranto hanno preso meno di quello che avrebbe dovuto prendere
Tutto l'attivo sarebbe aveva subordinato a un sistema a ripartizione questo e quindi il prezzo della precarietà stava dentro
E tutto il dovere di bilancio dell'INPS e risanato da settanta miliardi di della Gia asso del ministro Ferrero vede fra scusate ma quelli sono d'impegno economico punto dodici sta scritto ad esempio scusate ma pelli sono
Io obblighi dello stato assunto per legge il sistema previdenziale sistema assistenziale e finanziato dei contributi o dal sistema fiscale sono obbliga lo Stato si è assunto non sono un ripianamento del deficit non ci sono ripianamento dei deficit
Un'ultima domanda questo momento dell'entrati l'anno prossimo ci saranno cinque miliardi in più di entrate perfetti
Aumentato l'aliquota degli autonomi hanno vietato l'ambiguità
Del divario subordinate a nome notato la leggo da della
Ad unità di noi parliamo di lavoratori regolarizzati bene diciamo della pendenza era cattivo che cosa se ne faranno che fine faranno mi chiedo io a questo punto difensore della previdenza pubblica per mestiere ma che fine faranno gli attivi
Li andiamo a dare vogliamo fare la concorrenza ai cinesi con abbassando il costo del lavoro io non ci credo che si faccia così non riesco a crederci
Che fine faranno ritornano sui profitti ritorno sui salari ritornano qualcuno definisca io dico a parte io qualcuno definisca a questo punto e se li volessimo usare per la previdenza gli attivi della previdenza
Ce ne sono diverse facesse anche questa ulteriore
Che a questo che si può puntare indirizzi o alla lettura dei dati il mio intervento e e alla fine si tratta la previdenza pubblica ce la fa con i conti Chiauci l'anno ce la fa
La la situazione demografica del Paese e tale da reggere Balbo base già spostato nel tempo negli anni la dobbiamo smetterà dobbiamo finire di considerare l'unico parametro quello dell'attesa di vita
Il mio presidente ieri andava di Libano negli ad apprendere tanto per giustificare i dati fra i settanta e settantacinque dice adesso vediamo le pensioni rispetto al settanta settantacinque di cinque di per cinque anni più mediamente scusarsi con una traccia motivi per tagliare sulla presenza sociale torniamo padre vogliano basta decidere di poter abolire la previdenza sociale pubblica io penso che per mestiere io ma penso che si possa essere si debba essere dalla parte della previdenza pubblica
E i dati non fanno più grosso usati interpretati così usiamo tutti gli altri dati una sola cosa voglio dire sul sistema di del nucleo di valutazione che ogni dieci anni prende in mano questo dato contenuto rapidissimamente
Bisogni usare più parametri comunque solo parametro e automatico che dire di mischia sempre di più il tasso di rendimento bisogna venti brani di popolazioni Barani delle entrate e tutti gli altri parametri e farlo molto in maniera molto più ravvicinata
Fatto in maniera così promulgata quel quel sistema e disegnato per azzerare la previdenza pubblica
Benissimo grazie a Francesco Farfa la parola va adesso al professor Felice Tizio utili che come sapete è un docente della Sapienza di Roma ed è una persona notissima in Italia per la quantità di libri saggi e articoli che ha scritto sul tema della previdenza
Grazie per l'invito
Cercherò di rispettare i tempi
Alla fine della scorsa estate nella maggioranza di governo era stato raggiunto un accordo che la questione previdenziale sarebbe stata affrontata solo con l'inizio del due mila sette
In effetti il dibattito che sta partendo pur riguardando cose rilevanti è stato già anticipato da decisioni sostanziali
Con l'approvazione della recente legge finanziaria del decreto in materia di previdenza complementare
La privatizzazione di una quota rilevante del sistema previdenziale sempre tentata ma mai riuscita negli ultimi quindici anni è diventata un'evenienza più probabile
Dunque mentre l'assegno dunque mentre l'assetto previdenziale e già avviato verso un cambiamento di tipo strutturale
Il dibattito politico ed economico che si sta aprendo non sembra esserne del tutto consapevole
In questa mia comunicazione non ho bisogno di compiti con altre dunque con un po'di fretta vorrei affrontare diverse questioni primo offrire un quadro dell'evoluzione del nostro sistema
Secondo chiarire alcuni aspetti della privatizzazione in corso e dell'età di pensionamento
Terzo fare alcune proposte che nel loro insieme siano coerenti al triplice obiettivo del governo che è quello di migliorare simultaneamente la sostenibilità finanziaria la crescita economica e gli equilibri sociali
Nella discussione che precedette la riforma Dini non tutti compreso lo i cambiamenti che si stavano introducendo e i loro effetti in particolare la riduzione della copertura e la pressoché completa eliminazione degli elementi solidaristici
Dal punto di vista finanziario i risultati delle riforme degli anni Novanta sono andati ben oltre le aspettative
Pur in presenza di una bassa crescita del reddito la spesa pensionistica in rapporto al PIL che prima era in forte aumento dal mille novecentonovantasette si è sostanzialmente stabilizzata intorno alla quota del tredici e mezzo per cento
La quale quota peraltro comprende anche le prestazioni assistenziali
Le entrate contributive sono invece costantemente cresciuta e specialmente dopo novantacinque
Il saldo tra le contribuzioni le prestazioni previdenziali registrato dalle statistiche è tuttora negativo per circa dodici miliardi di euro
Ma nelle uscite vengono inclusi anche i circa ventisette miliardi di ritenute IRPEF che invece rimangono nelle casse dello Stato
Per il bilancio pubblico dunque il saldo effettivo relativo al sistema pensionistico obbligatorio è positivo e per un ammontare pari a quasi un punto ripeto
La commissione governativa incaricata di valutare gli effetti delle riforme degli anni Novanta accertato che per il decennio novantasei due mila cinque i miglioramenti del bilancio pubblico sono stati di quasi undici miliardi di euro superiori alle previsioni iniziali delle GIS latore
I miglioramenti attesi per il futuro sono ancora più significative le previsioni effettuate prima degli anni novanta stimavano un valore massimo del rapporto atteso tra spesa pensionistica e PIL di ben dieci punti superiore al valore massimo previsto dopo le riforme
Tutti questi miglioramenti finanziarie hanno avuto naturalmente degli affetti anch'essi superiori alle attese sul grado di copertura del sistema pensionistico
Con il sistema retributivo nel settore privato per calcolare la pensione bastava moltiplicare per due gli anni di contribuzione ad esempio con trentacinque anni di anzianità si acquisiva una pensione pari a circa il settanta per cento dell'ultima retribuzione
Nel settore pubblico di trattamenti erano ancora migliori di circa una decina di punti
Nel nuovo sistema a regime un lavoratore dipendente che va in pensione a sessanta anni con trentacinque di contributi maturerà una pensione pari a circa il quarantotto per cento cioè circa venti trenta punti meno di prima
Un lavoratore parasubordinato se riuscirà ad acquisire trentacinque anni di contributi avrà una pensione pari al trentadue per cento
Aumenterà questa quota di circa sei punti quando andrà a regime l'incremento d'aliquota contributiva a carico dei lavoratori deciso nell'ultima finanziaria
E poi che nel novantadue anche è stato abolito l'aggancio delle pensioni alle retribuzioni i pensionati vedranno i loro redditi sempre più ridursi rispetto a quelli dei lavoratori
Quel quarantotto per cento rispetto all'ultima retribuzione maturato a sessant'anni da lavoratore dipendente dopo dieci anni di pensionamento si vedeva a circa il quaranta per cento della retribuzione di chi continua a lavorare e scenderà fino al trentatré per cento dopo venti anni
Per i lavoratori parasubordinati l'impoverimento relativo seguirà una traiettoria corrispondentemente più bassa
Sulla base di questi dati di fatto è ormai chiaro dovrebbe esserlo che il vero problema posto dal nostro sistema pensionistico non è la sostenibilità finanziaria ma quella sociale e gli effetti economici che ne discendono tuttavia l'attenzione di molti commentatori e politici e di nuovo concentrata su progetti di ulteriore peggioramento delle condizioni del sistema pubblico e sulla pretesa anche una sua sostanziosa privatizzazione sarebbe risolutiva
Questa è la linea di riforma strutturale che da molti anni si sta cercando di attuare anche perché è funzionale alla mio previsione di politica economica che ha dominato e tuttora è forte nel nostro Paese
Si tratta della politica imposta dai nostri settori produttivi più maturi e conservatore che continuano a perseguire la competitività riducendo gli oneri salariali anziché investire in settori e metodi innovativi
Non è un caso che il primo provvedimento rilevante preso dal Governo Berlusconi fu il disegno di legge che mirava da un lato ad abbassare la contribuzione dell'impresa cioè a ridurre il cuneo fiscale
E dall'altro a favorire a spese del bilancio pubblico uno sviluppo di tipo sostitutivo non complementare dei fondi pensione
Ma anche a causa dell'opposizione politica e sociale di allora
E degli ostacoli frapposti dalla instabilità dei mercati finanziari quel progetto è rimasto sulla carta fino alla parte finale della legislatura quando la riforma Maroni stabilì che solo nella legislatura successiva dal due mila otto
Sarebbe scattata una serie di provvedimenti in quella direzione
In particolare per aumentare la copertura pensionistica e lavoratori si offriva l'unica possibilità di dirottare le risorse destinati al TFR
Alla previdenza privata che pure presente a maggiori rischi maggiori costi di gestione e implicazioni significativamente negative per l'allocazione del risparmio previdenziale
Infatti già adesso i fondi pensione proprio a causa della struttura matura del nostro sistema produttivo investono in azioni di imprese nazionali
Solo il due virgola tre per cento delle risorse che gestiscono mentre il settantasette per cento è allocato all'estero dove finanzia la nostra concorrenza
Va precisato che i fondi pensione un ruolo positivo possono e debbono svolgerlo ma purché sia chiaro il loro ruolo complementare cioè come spiega lo Zingarelli accessorio secondario non sostitutivo
Invece nel dibattito previdenziale spesso si strumentalizzano l'aumento della vita media e l'invecchiamento demografico per sostenere la necessità niente affatto conseguente di una significativa privatizzazione della previdenza e in aggiunta per spingere all'aumento dell'età di pensionamento in un modo però astratto e avulso dallo specifico contesto economico
Proprio su questi due aspetti centrali che vorrei fare qualche ulteriore riflessione
Un primo punto da considerare che se l'invecchiamento demografico accentua i problemi di finanziamento del trasferimento di reddito dagli attivi agli anziani ciò è vero per qualsiasi sistema pensionistico pubblico o privato
Ma con la differenza che il sistema pubblico si basa su un patto sociale intergenerazionale sorretto dalle istituzioni dell'intera collettività
Tale patto proprio per la sua estensione all'intera collettività riduce i costi di gestione non presenta i forti rischi di instabilità dei mercati finanziari
Le cui decisioni peraltro non sono democratiche e trasparenti come quelle che regolano le istituzioni
Una seconda riflessione riguarda proprio gli affetti sulla previdenza della instabilità dei mercati finanziari
Una simulazione basata sui lineamenti della Borsa statunitense nel Periodo mille novecentoundici mille novecentonovantanove
Mostra che a parità di età Historia contributiva di una identica figura di lavoratore pensionato
La variabilità del tasso di sostituzione oscillava vistosamente tra il diciotto per cento e il cento per cento solo a causa del diverso momento del pensionamento
Un momento che però è vincolato dall'età e non può essere scelto in base alla convenienza speculativa suggerita dal mercato
Si aggiunga che a differenza dei sistemi pubblici a ripartizione le prestazioni dei fondi privati non riparano dall'inflazione
A tale proposito lo stesso studio no perché ad un lavoratore andato in pensione nel sessantasei l'inflazione tagliava in diciotto anni il settanta per cento delle iniziare potere d'acquisto
Mentre andando in pensione nel mille novecentoventuno dopo tredici anni il potere d'acquisto addirittura aumentarla del trentasette per cento
Siamo dunque alla roulette
Ben lontani dal concetto di previdenza e di sicurezza sociale
I fondi pensione specialmente se garantiti da una gestione ben regolamentata e controllata dai lavoratori possono avere un ruolo positivo
Ma per l'appunto di tipo complementare cioè aggiuntivo rispetto ad una copertura di almeno il sessanta settanta per cento fornita dal sistema pubblico che è più stabile e meno costoso
Con la riforma Maroni la cui applicazione è stata addirittura anticipata al due mila sette si sta invece imponendo ai lavoratori come unica soluzione per attenuare la povertà dei pensionati di affidarsi in misura sostitutiva ai fondi pensione
è stata scartata almeno per ora la proposta presente nel programma dell'Unione è sostenuta da un appello gli economisti e sindacalisti di garantire ai lavoratori una maggiore libertà di scelta previdenziale di impiego dei fondi destinati al TFR
Viene cioè impedito di impiegare il salario differito per finanziare non solo i fondi pensione lo stesso TFR ma anche una maggiore copertura del sistema pensionistico pubblico
Simulazioni effettuate nel rapporto sullo stato sociale del due mila sei mostrano che versando alla previdenza pubblica anche la metà delle risorse oggi impiegabili solo per i fondi pensione il TFR i tassi di sostituzione momentanea ebbero di circa dieci punti e si creerebbero nuove risorse per il bilancio pubblico pari a circa l'un per cento del PIL
La discussione su questi aspetti strutturali del sistema previdenziale e tuttavia oscurata dalla questione dell'età di pensionamento che pure rilevante ma viene affrontata astraendo sia da problematiche generali
Sia dalla specificità del nostro sistema economico un aspetto generale di natura distributiva è che se cresce la quota degli anziani sulla popolazione dovrebbe risultare fisiologico un certo momento della loro partecipazione al PIL
Le previsioni ufficiali dicono invece che nel prossimo mezzo secolo mentre il rapporto tra gli ultrasessantacinquenni e la popolazione in età ti va più che raddoppierà
L'attuale assetto del sistema previdenziale pubblico farà in modo che il rapporto tra la spesa pensionistica il PIL dopo una leggera gobba rimanga sostanzialmente costante
Dunque la parte crescente più debole della popolazione vedrà ridurre significativamente la sua partecipazione al reddito
Una riflessione specifica e poi impostata ai nostri bassi tassi di occupazione
Nell'assetto attuale del mercato del lavoro forzare l'aumento dell'età di pensionamento implica che un occupato anziano stanco di lavorare poco adatto a mansioni innovative
Debba sostituire un giovane e più formato e produttivo costretto a rimanere inoccupato
Per l'età di pensionamento la scelta individuale sarebbe la migliore garanzia per rispettare non solo le preferenze degli interessati in un delicato passaggio di Rita ma anche per favorire il sistema produttivo
E ciò è particolarmente vero se come nel caso italiano c'è la necessità di un sostanziale processo di rinnovamento
L'età del pensionamento dovrebbe poi essere collegata all'usura delle diverse carriere lavorative tuttavia non sarebbe semplice determinare puntualmente una corretta ed equa diversificazione dei trattamenti
D'altra parte l'usura lavorativa non dipende solo da componenti oggettive ma anche da valutazioni personali soggetti
Un modo per superare questa difficoltà e proprio mantenere il più possibile aperta la scelta degli individui tenendo conto che il sistema contributivo già collega la prestazione all'età di pensionamento
Per capire il risultato che si avrebbe per il sistema produttivo
Va tenuta presente la correlazione positiva esistente tra le condizioni di lavoro più usuranti la minore capacità e disponibilità in prossimità dell'età di pensionamento di offrire un contributo produttivo e innovativo
E il maggior desiderio di ritirarsi dal lavoro
D'altra parte da chi svolge mansioni più interessanti e meno usuranti ci si può attendere un contributo lavorativo più efficace aperto all'innovazione anche con il passare degli anni e dunque un maggiore interesse a rimandare il pensionamento
Ne segue che lasciare margini di scelta per l'età di pensionamento senza ulteriori penalizzazioni o incentivi che distorcere ebbero le tendenze individuali sarebbe funzionale anche per la composizione qualitativa dell'occupazione
Andrebbero dunque vitati disincentivi che costituirebbero un modo surrettizio di elevare l'età di pensionamento con l'effetto di costringere al lavoro gli addetti in meno qualificati
Ma andrebbero evitati anche gli incentivi
Poiché ripetere ebbero l'esperienza negativa ampiamente documentata del superbonus Maroni che si è risolto in una spesa inutile a favore di chi comunque sarebbe rimasto al lavoro
E in un sussidio iniquo alle fasce di lavoratori ad alta retribuzione
Naturalmente proprio perché il metodo contributivo già prevede prestazioni inversamente correlate all'età di pensionamento
Si dovrebbero comunque diversificare i coefficienti di trasformazione tra diverse grandi tipologie di attività lavorativa migliorando lì per quelle più usuranti
La scelta di dettaglio dell'età di pensionamento andrebbe lasciata la preferenza individuale che ne esce dopo la riforma Maroni del due mila quattro è stata pressoché azzerata
La riforma pensionistica dovrebbe affrontare anche altre questioni non secondarie
Ad esempio l'insostenibilità della bassa copertura pensionistica sarà particolarmente acuta per i lavoratori parasubordinati per queste categorie naturalmente il problema è a monte cioè nella forma contrattuale che con buona pace delle migliori intenzioni traduce la flessibilità ai minori oneri contributivi per il datore di lavoro e dunque i minori prestazioni
In attesa d'eliminare questa discriminazione contrattuale con una spesa relativamente bassa sarebbe possibile prevedere aumenti contributivi anche figurativi ma facendo attenzione a non trasformare un intervento provvisorio nella spinta a rafforzare la segmentazione del mercato del lavoro
Nel rapporto sullo stato sociale del due mila sei è stato simulato un intervento a favore di circa ottocentocinquanta mila lavoratori parasubordinati prevedendo un aumento figurativo dell'aliquota contributiva di cinque punti e il pagamento di tutta la contribuzione anche per i periodi inattività tra un contratto e l'altro
Per i lavoratori tassi di sostituzione aumenterebbero di ben quindici punti per lo Stato l'onere sarebbe contenuto in circa novecento milioni di euro vale a dire lo zero virgola zero sette per cento del PIL
Un provvedimento di cui molto si discute è l'eliminazione dell'assurdo scalone concentrato al primo gennaio del due mila otto
Sostenendo che il suo venir meno costerebbe maggiori spese fino a circa nove miliardi di euro viene proposto che lo scalone sia sostituito da tre scalini a partire già dal due mila sette
Ma quell'onere ovviamente i nove miliardi e solo presunto e non tiene conto della fuga dal lavoro suscitata proprio dalla minaccia dello scalone e degli scalini
Dopo la fuga del risparmio ascrivibile a quelle misure bar ridimensionato poiché sarebbero molto meno influenti sulla nuova tendenza che si sta creando in Italia l'età effettiva di pensionamento sta crescendo già spontaneamente e risulta pressoché in linea con quanto avviene negli altri Paesi europei
Specialmente nei Paesi dove è presente la tanto decantata quanto poco conosciuta flexicurity
I lavoratori cinquantenni che perdono il lavoro spesso vengono accompagnati al pensionamento anticipato con gli ammortizzatori sociali la cui spesa tuttavia non è contabilizzata in quella pensionistica che dunque viene sottostimata rispetto a quella italiana
Nel dibattito previdenziale c'è anche una proposta latente di vero e proprio stravolgimento dell'assetto organizzativo attuale
Essa prevede come primo pilastro una prestazione pensionistica di base di circa trecentocinquanta euro riconosciuta a tutti i cittadini c'è chiaro c'è chi anche aumentar questa quota di trecentocinquanta euro
La pensione finanziata dai contributi sarebbe il secondo pilastro andrebbe però sostanzialmente ridimensionata riducendo la contribuzione dell'impresa e anche di dieci punti
Il terzo pilastro sarebbe costituito dai fondi pensione privati
L'obiettivo di ridurre il costo del lavoro che guida e ha sempre guidato questo genere di proposte in parte è stato già raggiunto con la riduzione del cuneo fiscale operato nella finanziaria
La cosa sorprendente è che essa rimane presente anche in alcuni ambienti della sinistra dove pure dovrebbe esserci più sensibilità per capire si veda anche l'articolo trentotto della Costituzione
Per capire che la pensione un'assicurazione che riguarda chi vive di lavoro e non il cittadino in quanto tale quest'ultimo infatti imposto stendersi anche con redditi che non vengono meno con l'invecchiamento o con l'invalidità
Il problema da affrontare e l'espulsione pressoché totale di elementi solidaristici generata dall'introduzione del metodo contributivo
Ma trattandosi di pensioni è una solidarietà che la collettività deve esercitare nei confronti dei lavoratori
Uno strumento idoneo a tale scopo potrebbe essere un riadattamento dell'integrazione al minimo pensionistico riconosciuta ai titolari di posizione assicurativa nel sistema pubblico
Ma questo riadattamento dovrebbe essere calibrato in modo da ridurre il rischio di incentivare il lavoro sommerso come appunto avveniva in passato
Un altro aspetto del sistema attuale che non può permanere a lungo e la mancanza completa di indicizzazione delle pensioni alle retribuzioni che fu abolita nel novantadue
La forbice che già si è aperta tra redditi da lavoro e da pensione si accentuerà se ci sarà una benché minima ripresa della crescita che paradossalmente farà aumentare i pensionati poveri
Reintrodurre il collegamento delle pensioni alle retribuzioni è un'operazione che può essere costosa tuttavia può anche essere effettuata con gradualità iniziando dai pensionati più anziani e con le prestazioni più bassa
Poiché se la popolazione invecchia sensibilmente fisiologico un certo momento del reddito nazionale ad essi destinato non c'è affatto da stupirsi che almeno una parte delle maggiori entrate fiscali possa essere indirizzata alla riforma della previdenza e dello stato sociale
Peraltro questa evenienza
Non servirebbe solo riequilibrio sociale
Ma anche al rinnovamento del sistema produttivo che deve essere perseguito incentivando le imprese i lavoratori arrischiare per intraprendere profonde ristrutturazioni della parata attuale che è molto maturo
Ma a tal fine è necessario anche garantire reti di sicurezza come ammortizzatori sociali almeno decenti e tra l'altro una maggiore sicurezza per la vecchiaia dei lavoratori
Questa sicurezza invece viene sistematicamente messa in dubbio dai ricorrenti propositi di riforme punitive e dalla spinta privatizzare la previdenza che accentuerebbe la instabilità delle prestazioni
Da ultimo ma non per importanza occorre anche pensare alla gestione e al funzionamento degli enti che amministrano il sistema pensionistico pubblico i quali stanno soffrendo da parte del governo di una protratta trascuratezza intervallata da improvvisazione
è sintomatico che mentre si rimandano interventi necessari al buon funzionamento anche gestionali di ciascun ente periodicamente si affaccino nel dibattito ipotesi di loro accorpamenti che tuttavia meriterebbero il supporto di seri studi di fattibilità
Per venire alle conclusioni c'è da notare che nell'altalenante dibattito politico degli ultimi giorni emerge anche l'ipotesi di un rinvio per gli interventi in materia previdenziale
Questa eventualità viene presentata da più parti come una concessione fatta alla sinistra della maggioranza
Non sarebbe affatto così anzi si tratta di una interpretazione paradossale
In primo luogo perché decisioni con effetti strutturali sono già state prese anticipando addirittura i provvedimenti della riforma Maroni
I quali spingono verso una debordante privatizzazione della previdenza la quale implica come dicevo anche una ingente fuoriuscita di risparmio previdenziale
Verso est
Contrariamente alla soluzione che si prospetta i lavoratori non debbono essere costretti a ricorrere ai fondi privati come unica possibilità di aumentare la copertura pensionistica
Debbono poter scegliere liberamente sul loro destino previdenziale su come impiegare il loro salario differito
Se lo vogliono devono poter aumentare anche la copertura assicurata dal sistema pubblico che oltretutto avrebbe effetti positivi anche per il bilancio pubblico e per gli equilibri finanziari
Del nostro sistema produttivo
In secondo luogo poiché è chiaro che il problema principale del nostro sistema pensionistico la sua bassa copertura è necessario intervenire presto in questa direzione per evitare che si genera Rizzi la figura del pensionato povera in terzo luogo l'aumento della vita media non è una colpa da espiare ma un'evoluzione demografica da governare con politiche intelligenti che tengono conto anche dell'esigenza di rinnovamento del sistema produttivo
La politica previdenziale potrà dare il suo apporto positivo se si contrasterà hanno gli interessi più arretrati e conservatori che ci stanno portando al declino
Quelli che perseguono la competitività e la crescita puntando tutto sulla riduzione degli oneri contributivi e sulla corsa al ribasso degli equilibri sociali
Mai veramente per concludere come in questo periodo gli obiettivi dell'equità che sono fondanti per la sinistra possono interagire positivamente con lo sviluppo del Paese
Nell'ambito del Governo i rappresentanti della sinistra ne saranno sicuramente i più convinti
Ma dovranno agire con molta determinazione politica e assumendosi una corrispondente responsabilità gestionale che sia bene attenta alle dimensioni tecniche amministrative dei problemi che abbiamo di fronte grazie buon lavoro
Tante grazie anche al professor Pizzuti
A questo punto prima delle conclusioni della mattinata del ministro Ferrero ci sono tre persone che hanno incarichi istituzionale i due parlamentari e una sottosegretaria io darei per primo la parola a Gianni Pagliarini in quanto essendo presidente della undicesima Commissione della Camera
A un impegno punto istituzionale immediato ai tre altre persone garantito un tempo di quindici minuti
Grazie grazie per l'invito cercherò anche di non utilizzarli tutti anche perché dopo la relazione introduttiva contributi successivi mi pare che questioni di merito
Che sono emerse tante anche con una competenza significativa
E penso che questa modalità di discussione sgombra il campo innanzitutto
Da una falsità che circola in questo Paese e cioè che una parte della sinistra è indisponibile a discutere di alcuni temi
La discussione di oggi una discussione importante è un contributo importante che si mette a disposizione dell'Unione e dimostra che non c'è nessun tabù l'indisponibilità evidentemente legata a una modalità di discussione non si è disponibili a ragionare in termini di pensioni se alla fine la questione delle pensioni si riconduce alla questione del fare cassa e a penalizzare costantemente i lavoratori quindi in questo senso io ringrazio anche diciamo
Rifondazione il partito la rifondazione comunista che ha costruito questa iniziativa per la qualità che è emersa poi possiamo essere più o meno d'accordo su un singolo punto ma sicuramente diciamo
Ne è uscito dice un patrimonio per tutta per tutta la coalizione
Prima questione seconda questione diciamo a noi che facciamo politica quando tocchiamo il tema delle delle pensioni dobbiamo siamo coscienti che è un tema sensibile è sensibile nel Paese
Allora io penso che sia estremamente negativo il messaggio che esiste stiamo dando uso questo termine o che qualcuno sta dando i cosiddetti riformisti rispetto alla questione delle pensioni
Nel senso che si sta creando un allarmismo e questo all'allarmismo impedisce anche una discussione
Una discussione serena le persone hanno bisogno di certezze
E ogni volta che parli di pensioni siccome il film sono già stati proiettati negli anni precedenti è evidente che crea allarmismo perché sosta di provvedimenti tutti a senso unico tutti in direzione di un peggioramento delle delle prestazioni pensionistiche delle condizioni materiali
Materiali di vita delle persone e allora c'è bisogno di chiarire anche dentro alla coalizione questo aspetto
C'è bisogno di tenere assieme il tema delicato delle pensioni con il tema del del modello di che utilizziamo per discutere con il tema della democrazia
Ora io se devo dare un giudizio sull'operato del governo i primi mesi la finanziaria tonda alta condivisa del metodo non è che sono molto soddisfatto
C'è un problema serio che riguarda la democrazia che riguarda come si costruiscono diciamo le posizioni che riguarda il ruolo del parlamento su questa questione a maggior ragione io lo segnalo anche qua
Il governo fa bene interlocuzioni tavoli col sindacato poi per il sindacato ci sarà un problema di decidere il ruolo e il peso dei lavoratori su una vicenda come questa ma per il governo c'è anche da ragionare su ruolo e peso del Parlamento dei partiti che compongono la maggioranza
Perché non è che possiamo possiamo proiettare un altro film ma che alla fine poni la fiducia anche su un tema come questo è un problema serio che secondo me diciamo va tenuto indebita indebita considerazione
Ora entrando un po'più nel merito
Della questione
Io penso che per noi insomma per la sinistra per la sinistra antagonista che comunque si cimenta in questa esperienza di governo c'è la necessità di ribaltare diciamo una logica che in pervade questo Paese
E che ogni volta ci mette nelle condizioni o ci costringe a discutere di temi importanti di carattere sociale come questo delle pensioni al di fuori di una riflessione più complessiva
Ora è evidente che se tu non colloqui il tema diciamo della previdenza come altri temi all'interno di un ragionamento più complessivo sul modello di società
Su che cosa intende per diritti delle persone diritte le cittadinanze diciamo la partita è una partita di scarso interesse l'hai già persa
Perché alla fine il problema diventa banalmente quello che ci stanno dicendo fino adesso che siccome l'aspettativa di vita aumenta devi intervenire su Letta
Noi questa logica la dobbiamo ribaltare la dobbiamo respingere al mittente e se questa è la logica
Che sta a monte di qualsiasi ragionamento e trattativa sulle pensioni vari spedita e bisogna essere in non deve esserci sostanzialmente nessuna disponibilità altra cosa se il ragionamento è più complessivo
E si colloca all'interno anche di un ridisegno del modello sociale di questo Paese che va rafforzato che va corretto che va rimesso in campo con forza un'idea del pubblico e della sua funzione sociale e delle condizioni materiali appunto
Appunto delle persone allora se la discussione sulla previdenza la collochiamo in questo modo io penso che ci sia un nesso forte fra il tema della previdenza e la sua tenuta e il tema del mercato del lavoro del livelli Coppa occupazionali e della sua qualità il tema della lotta alla precarietà il tema della lotta al lavoro nero
Cioè la strada principale per fare un ragionamento di tenuta dei fondi pensioni è quella lì e quella di modificare l'approccio rispetto diciamo ai livelli occupazionali di questo Paese
Perché è evidente che se tu continui in un'operazione di le strutture deduzione del mercato del lavoro
Alla fine le ripercussioni ci sono nell'immediato rispetto alle condizioni materiali il potere d'acquisto e di prospettiva ci sono sul sistema previdenziale
Quindi noi dobbiamo insistere per esempio alcuni provvedimenti importanti dei primi segnali di discontinuità in finanziaria ci sono stati di lotta al lavoro nero di lotta alla precarietà quella è la strada maestra bisogna insistere lì non ci sono scorciatoie da questo punto di vista entrando ancora
Più nel merito rispetto al alle condizioni di non del nostro sistema previdenziale
Io trovo la discussione sull'età e tutta concentrata sulla questione dell'età e dell'esigenza di innalzamento
Forlì ante e falsa rispetto ai problemi veri del resto da qualche comunicazioni dati sono emersi noi abbiamo un sistema previdenziale che già oggi è caratterizzato da una insufficiente copertura delle pensioni rispetto alla alla tutela del potere d'acquisto i dati dell'Istat di qualche tempo fa di qualche giorno fa lo dicevano e lo facevano emergere in modo chiaro
Quando tu hai il sessanta per cento delle pensioni di persone che hanno avuto diciamo una carriera lavorativa regolare che si attestano al di sotto dei mille euro
Provate a pensare che cosa significa questo per tutte le persone che una carriera lavorativa regolare non ce l'hanno e a cosa significa diciamo tutto il tema del precariato in questo Paese no
E provate a pensare che cosa significa quaestor quando diciamo entrerà a regime completamente il sistema di calcolo contributivo perché i dati che abbiamo oggi o sono già allarmante riguardano il sistema retributivo Mammano andare nel sistema misto e a regime
No mi pare
Pizzul ti faceva la proiezione diciamo della Dini a regime sul contributivo diceva rendimento del quarantotto per cento rispetto alla retribuzione ma stiamo parlando di una persona appunto fortunata barca una carriera lineare da questo punto di vista ecco pensate
Agli altri allora se il tema è questo penso che appunto noi dobbiamo cimentarci con altre questioni a partire dal come si possono aumentare diciamo le prestazioni previdenziali a come si deve tutelare il reddito
Poi ci sono altre cose che vengono omesse
Per esempio sempre per quanto riguarda il tema del precariato non solo diciamo questo questa massa significativa di persone non ha diritti oggi e non ne avrà domani ma in tema previdenziale sono fortemente penalizzati
Pensate alla persona diciamo che è iscritta la gestione per separata diciamo dei precari no
Che fa quattro cinque anni in quelle condizioni che poi gli finalmente gli si trasforma il rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato
Se non sta almeno sei anni nella gestione separata tutti quei contributi vengono sostanzialmente persi
Ed è un danno enorme dal punto di vista somma della costruzione della sua posizione pensionistica quindi anche su questo tema
è necessario cimentarsi il tema si chiama tecnicamente totalizzazione c'è la possibilità che uno si porti i suoi contributi che permettano di costruire complessivamente la sua posizione previdenziale c'è il tema dell'elevata percentuale di di evasione contributiva che c'è in questo Paese abbiamo fatto così importante aumentato le ispezioni ma mi pare ancora non non sufficiente e c'è un tema che è uscito anche questo dalla discussione che quello dell'unificazione degli enti io penso che sia un tema che vada indagato e approfondito se l'unificazione degli enti può consentire diciamo da un lato risparmierà zonizzazioni e dall'altro maggior certezze di armonizzazione e di terminazione di storture penso che sia un terreno che vada sostanzialmente indagato indagato fino fino in fondo
Ora io sono convinto insomma che queste sono le cose che noi dobbiamo portare avanti su cui ci dobbiamo cimentare
Su queste cose dobbiamo incalzare tutta tutta la maggioranza
A partire però da cui ad alcune questioni che sono diciamo fondamentali per iniziare con il piede giusto la prima questione riguarda lo scalone è stato detto lo ribadisco per chiarezza e per condivisione di impostazione
Noi non solo dal punto di vista nominalistico ma dal punto di vista diciamo concreto dobbiamo attuare il programma che faticosamente abbiamo scritto tutti assieme e lì c'era scritto in modo inequivocabile che lo score lo scalone andava abrogato
Lo scalone e tutto ciò che comporta e quindi non solo il tema dell'innalzamento
Cioè che più dal primo gennaio dalla mattina alla sera ti trovi tre quattro anni in più di lavoro no
Così cioè quindi va eliminato diciamo quell'elemento di stortura bare introdotto il tema della flessibilità in uscita che che la molla Maroni diciamo elimina
Eliminare completamente vanno ripristinate le finestre questo diciamo come elemento preliminare per qualsiasi discussione se non c'è questa cosa è complicato diciamo discutere
E aprire di una trattativa che rischia di essere una trattativa solo solo sostanzialmente a perdere e poi ripeto dobbiamo avere la forza e il coraggio di inserire questa discussione in un ragionamento più ampio concludo voi avete poi toccato un tema diciamo che è dedicato l'avete messo in relazione alla questione diciamo anche dell'età in qualche modo che riguarda il lavoro manuale non so se si può riassumere in questo modo cioè che riguarda una fetta di lavoratori che hanno diciamo delle condizioni lavorative
Di un certo tipo è un terreno delicato fra l'altro veniva anche detto insomma la discussione di questi anni sulla questione dei lavori usuranti
è stata una discussione
Complessa delicata che se non si affronta adeguatamente rischia di produrre anche delle frattura all'interno del mondo del lavoro diciamo invito diciamo a a trattarla con con delicatezza perché è una cosa importante che stesse riesce diciamo ad affrontare in modo serio può essere una sua risposta significativa per una parte della platea lavorativa che vive condizione di difficoltà ma che vi sono anche delle delle contro delle controindicazioni
In questi giorni partiranno i tavoli e su questo diciamo chiudo io chiedo anche a voi e riprendo il tema iniziale
Che ho posto
Una battaglia comune a partire dal metodo
La i lavori parlamentari ripeto e l'attività del parlamento in sede di finanziaria sono stati a dir poco mortificanti
Il Parlamento è stato completamente espropriato da qualsiasi possibilità di discussione e di decisione
Guardate che se questo film si ripete anche su un tema delicato come quello della previdenza io penso che noi veniamo meno a un primo principio cromo posto nel presentarci all'elettorato il tema del cambiamento della diversità
Di una concezione della democrazia di un certo tipo ecco su questa cosa io non solo vi do la disponibilità diciamo è la condivisione diciamo di carattere generale rispetto ad alcune idee forti che qua sono immerse ma noi non lo farà anche una battaglia sul metodo perché il metodo è anche sostanza e il tema della democrazia non può essere solo evocato ma va anche pro praticato grazie
Grazie anche a Gianni Pagliarini che non solo è un parlamentare ma anche a un autorevole esponente del partito dei Comunisti italiani
Alla parola Elena Cordoni che è presidente della commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza di assistenza
Intanto grazie per l'invito
Il tema che oggi avete deciso di affrontare sicuramente anch'al centro della discussione politica sociale del Paese
Io credo che su questo tema con però prima di affrontarlo voglio fare una premessa credo che siccome abbiamo tutti come dire la responsabilità di governo stiamo ragionando le come forze politiche hanno che hanno avuto questa o compito di affrontare questa fase del governo del paese credo che abbiamo anche un problema di metodo che ci dobbiamo dare reciprocamente
Che è quello di riuscire a costruire un percorso che ci permetta di costruire il massimo consenso possibile dentro certo l'Unione
Fra le forze politiche il Parlamento e la maggioranza parlamentare
Ma chiaramente credo che debba essere terreno comune di tutti noi di ritenere il confronto fra le parti sociali uno degli elementi importanti significativi di materie come queste che parlano come dire della vita dei lavoratori e quindi della rappresentanza sociale
E credo che quindi così come poi è già venuto con la firma del memorandum d'intesa nei mesi scorsi volendo dare valori ad un percorso di confronto e di concertazione con le parti sociali
Credo che questa debba essere un punto a cui ci dobbiamo attenere come modo di procedere perché abbiamo appunto bisogno di costruire intorno alla nostra proposta il più ampio consenso possibile anche nel Paese
La seconda questione che mi preme sottolineare è che come dire a me piacerebbe lo dico qua come lo dico anche nelle mie sedi di forza politica
Che noi ragionassimo su questo tema
Non in modo così esclusivo e totalizzante come stiamo facendo in questi mesi
Io credo che noi abbiamo cinque anni di governo dobbiamo dare l'idea il Paese qual è la nostra strada il nostro cammino poi possiamo anche non essere in grado di fare tutto subito perché appunto ci sono i problemi
Diciamo del dei bilanci sono i problemi dei debiti pregressi c'è un problema di priorità che dobbiamo appunto definire
Io a prezzi a a preferisco come dire che l'Unione e le singole forze riescano a mettere come dire nella sua nella loro agenda politica un'idea di riforma dello stato sociale nel suo complesso la previdenza è uno di questi capitoli
Ma per il momento non è che noi stiamo dando al Paese io dicono in senso complessivo
Questo tipo di orientamento perché io per esempio si appunto dove si fermerà io l'agenda
Non credo che al primo ponte al primo punto metterei la questione della riforma degli ammortizzatori sociali
Noi non possiamo continuare dire a dico anni in anni a a invocare questo tema e poi ogni volta non affrontarlo siccome chiede molto risorse questo capitolo non allora non lo facemmo nell'altra esperienza di governo di centrosinistra
Nonostante la dea e lega per una per le ragioni di questo tipo
Io vorrei come dire che i tavoli di lavoro del Governo tenessero insieme anche queste cose vorrei che si cominciasse a mettere i primi passi
Non lo so se ce la facciamo a farla tutto insieme
Ma anno dopo anno che si arrivi alla fine di questa legislatura e di questa azione di governo che abbiamo ridisegnato
Il sistema di protezione sociale che sia capace di parlare a tutti i lavoratori della grande come della piccola impresa del terziario come della situazioni diciamo o più più dei collaboratori coordinati continuativi io credo che questa è una nostra prima responsabilità
E l'altra questione potrei citando perché queste sono anche le questioni come dire
Che parlano in modo diciamo o trasversale a tutto il mondo del lavoro perché palle differenza di discriminazione che ospita sono sono su diversi campi
L'altro è quello dei diciamo di un nuovo elemento che ne parliamo da anni ma bisogna decidere che è la questione della popolazione anziana stiamo parlando di previdenza c'è la previdenza ma c'è anche tutti quei milioni di anziani non autosufficienti
Su cui l'assenza di una politica pubblica dato luogo poi all'esercito delle badanti perché poi le persone hanno risposto come hanno potuto rispondere dei bisogni che ci sono e allora vogliamo riuscire in questa legislatura a costruire una risposta pubblica rispetta la questione della non autosufficienza
Io ecco faccio questo mi mi accaloro come posso dire perché io vorrei che noi riuscissimo ad avere insieme la visione dei cinque anni la fiducia che questo Governo apposta di uscire c'è da fare in questa cosa
Caro costruendo delle agende di priorità dentro questa cosa e decidendo anche in base alle risorse disponibile come possiamo camminare verso questa direzione ma deve essere un disegno che presentiamo al Paese perché altrimenti non riusciamo neanche ad accrescere una un elemento di consenso intorno a questo perché poi le famiglie le persone hanno a che fare
Continua premi come si dice che non sono uno soltanto ma sono diversificati
E così poter ragionare sulla questione come posso dire degni e servizi all'infanzia perché anche quando noi ragioniamo di pensioni scusatemi quindi torna un secondo punto noi credo che la prima delle azioni che dobbiamo fare che abbiamo iniziato con la finanziaria e che dobbiamo continuare a fare
è l'impegno sullo sviluppo aumentare l'occupazione di questo Paese
E prevalentemente lavorare sull'occupazione femminile che nel Mezzogiorno raggiunge il ventisette per cento ma se noi non aumentiamo la forza lavoro come aumenti amo la ricchezza delle famiglie ma come teniamo in piedi il sistema previdenziale
Allora questo è uno degli altri capisaldi allora dobbiamo continuare in questa direzione e dobbiamo fare in modo che se le azioni che abbiamo messo in piedi in questa finanziaria
Riteniamo che debbano essere anche aggiunte anche alcune nuove lavoriamoci ma non può come dire
Se non stanno insieme queste cose poi faremo i passi che siamo in grado di fare rispetto alle disponibilità di quel momento così come già è stato detto ma io non voglio
Riprendo la la questione della lotta all'evasione contributiva e la lotta all'evasione fiscale
Una cosa sì però e arrivo ha quindi detto questo allora io spero che quel tavolo che si apre nel governo riesca a fare tavoli che parlano anche di queste cose
Pai vicino ci può essere scritto che non si fanno il primo di gennaio del due mila sette ma si fanno un po'più avanti ma almeno si comincia a delineare questo quadro così riusciamo a dare un'idea
Che noi abbiamo una visione dello Stato sociale diverso se la vogliamo cominciare a costruire lo abbiamo detto anche nel programma dell'Unione non è che io mista o come si dice inventando nulla di nuovo ma se altrimenti la discussione diventa una discussione che ci riporta a noi stessi
Lo dico perché molti di quelli che oggi sono intervenuti i danni da anni si occupano di previdenza siamo diventati dei politici esperte di previdenza partire anche dalla mia esperienza personale
Ma noi rischiamo come dire che ogni volta dal dal novantadue siamo inchiodati scusate pacieri voi non perché voglio banalizzare
A una discussione sull'età pensionabile capi importanti poi ci arrivo ma non può essere il centro del mondo dell'azione di un nuovo stato sociale e di una nuova politica sociale
Perché altri si discute solo di questo ma inevitabile anche come dire responsabilità della politica questo io non è che voglio sottrarre a questo nessuno allora
Possiamo farcela io vorrei scommettere su questo che quei tavoli siano tavoli che comincino ad affrontare anche questi altri temi
Sulla previdenza che non voglio sfuggire anche perché il titolo del vostro convegno della ragione per cui sono stata invitata
Io voglio dire questo noi siamo a dodici anni qui ci sono giudizi diversi sulla riforma Dini io non ho il tempo di riprendere la storia tre che so solo che dal novantadue novantacinque novantasette al due mila quattro sono state messe in mani sul terreno della previdenza e quindi il Paese è stato fortemente stressato su questo tema ha come sempre fosse
L'unico elemento su cui attirare l'attenzione e le iniziative ne io penso che lo sa il diciamo la differenza fra la discussione che una riforma che più qui ho sentito appunto diverse critiche su questa cosa sia la riforma Dini che è quella che i candidati sono aggiustamenti interventi adeguamenti ch'criticabili non giusti non è qui però stiamo parlando di questo ma allora anche su questo ci si vuole distinguere problemi perché ne abbiamo un problema che ci deriva dalla vicenda dell'impegno programmatico che ci siamo presi con il Paese rispetto ad alcuni temi ma che hanno a che fare con le pensioni già in essere con le vicende dei lavoratori cosiddette delle pensioni di anzianità
Allora concorda qua e là di flessioni sulla riforma Dini metterci intorno a un tavolo per dire dopo dodici anni quali sono la situazione
Quale sono a metterci d'accordo almeno sui dati di partenza perché io sulla questione della copertura del sistema
Previdenziale la mi sento di tutte in tutte le riunioni che vado qualcuno dice copre solo al trenta qualcuna cinquanta qualcuno al sessanta forse se cominciassimo anche come dici
A dare baci delle sedi dove qualcuno faccia delle proiezioni le faccia conoscere anche al Paese almeno avremo delle basi di partenza almeno di partenza
Ho un in bocca che ci facciano capire
Sicuramente come posso dire
Io non lo so io la riforma Dini c'ho partecipato e che eravamo in una situazione di cambiamento di trasformazione e c'era consapevolezza c'era consapevolezza stavamo cambiando un sistema
Allora però dopo dodici anni una prima riflessione la possiamo fare una riflessione serena
Perché io non credo che nessuno stia discutendo di non volere più la pensione pubblica e non e non ritenere che questo sia il primo pilastro dentro l'Unione
Io non credo pace possono essere modalità soluzioni indicazioni diverse ma non credo che siano queste le differenze che ci attraverso perché altrimenti non saremmo neanche stati capaci di costruire quel programma e qui il punto di riferimento
E allora su questa cosa io per esempio anche sulle pensioni dico così noi abbiamo pensioni da lavoro da lavoro sottolineo perché poi le pensioni sociali sono un'altra cosa
Che a causa della cambiamento che abbiamo prodotto nel novantadue rispetta lo sganciamento del prodotto interno e non si stanno uno abbassando ulteriormente del loro piano piano piano piano piano si abbassano di una perdita d'acquisto c'è anche un elemento di diciamo di non più di fare in stazione neanche delle storie lavorative di reddito perché c'è questo perché voi sapete che si rivaluta addirittura fino a un tetto poi quella sopra ancora meno quella sopra ancora meno quindi i processi diventano anche processi diciamo
Di questo tipo
Qui su questo a me sembra essere un punto di diciamo di unità ora lo sta metro vari punti
Di unità melodico di dibattito riteniamo tutti e lo abbiamo scritto anche nell'articolo uno della finanziaria che rispetto alle questioni fiscali se c'è un recupero finanziario uno dei primi interventi è quello di dare
Diciamo alla cosiddetti quota degli incapienti e per le sezioni Mina mi sembra che sia uno degli elementi che abbiamo già anche definito dentro l'articolo uno della finanziaria
Poi dicevo c'è quaestor delle pensioni da lavoro pace non ci sono la questione diciamo
Dei dei giovani e e che io distinguerei fra giovani precari perché anche qui le cose sono diverse perché un conto è essere un giovane che ha un lavoro tradizionale standard che quindi si ritrova come dire col sistema contributivo e con la seconda gamba e può costruirsi questa pensione
Dignitosa come prevede la nostra Costituzione
Oppure un lavoratore precario atipici come la novità del dopo novantacinque
Perché questo è il punto su cui io credo sia la massima sofferenza perché non abbiamo fatto quella riforma in un momento in cui il mercato del lavoro aveva alcune caratteristiche il mercato del lavoro è cambiato con l'aumento della precarietà e della flessibilità e ci introduce dei nuovi problemi rispetta questa generazione perché loro
Non ce li hanno i soldi per del TFR il TF non lo possono investire nella seconda campi ma ecco questi però a me mi sembrano problemi nuovi nuovi dovuti anche alle modifiche del mercato del lavoro su cui stiamo lavorando per modificarle per andare verso la stabilizzazione per far ritornare la bora tempo indeterminato la figura principe del mercato del lavoro
Tant'è che ci siamo detti anche metodi con i provvedimenti della finanziaria usando anche degli strumenti concreti non solo parole d'ordine
Stabilizzazione nel pubblico impiego incentivi alle imprese che con che favoriscono il tempo indeterminato quindi abbiamo anche individuato delle soluzioni
Però allora questo è un problema che bisogna affrontare ma come tali vedere qual è la soluzione
Dappertutto si parla di introdurre elementi di solidarietà poi vedo che la tecnicalità
Cambia a seconda dei luoghi cetnici contribuzione figurativa qua insieme ad avere intuito altre idee ma che l'idea che bisogna immaginario insiste di introdurre dentro quella riforma degli elementi di carattere come si dice un di di solidarietà mi sembra che sia un'idea di che cominci accresce proprio perché i dati rendono più forte questa cosa una sola ultima cosa perché non la voglio evitare no io né altro dunque perdonati in un'ala Cipro e basta
Quando si discute di pensione io amerei dappertutto guardate lo dico quindi non lo dico a voi come lo dico a casa mia
Quando usiamo Irene e leggiamo i dati comincia mai leggerli per generazione ma anche per genere e la realtà sarà una realtà così impressionante che forse ci dovrebbe consegnare qualche ulteriore nuova riflessione
Allora dico dedicò una così arrivo allo scalone ma vi potrei parla del livello delle pensioni quante posizioni silenti delle donne ci sono
Però e che non possono neanche prendere la totalizzazione perché la storia lavorativa delle donne è completamente diversa ma adesso non al tempo devo concludere Niceto una che mi porta il tema dello scalone
Che ne abbiamo scritto che dobbiamo intervenire che ne abbiamo detto che dobbiamo come dire introdurre il sistema flessibile io questa opzione las la credo dobbiamo riassumerla e riprende la come nostra della proposta Dini cinquantasette sessantacinque
Ma anche su questo vedete dobbiamo trovare dei modi per affrontarlo perché lo ska e la questione delle pensioni di anzianità
Le pensioni di anzianità oggi liquidate l'ottantatré per cento sono pensioni maschili le donne arrivano prima le pensioni di vecchiaia che alle pensioni di anzianità
Io detto questo non voglio dire che poi non esiste il problema dei lavoratori che vanno a lavorare presto che lavorano per tanti anni che lavorano i lavori che stiamo dicendo va bene
Però voglio dire che dobbiamo perché siccome è anche uscito qualche studi e qualche proiezioni che dice che si può usare i fondi dell'allungamento della vita delle pensioni di vecchiaia delle donne per pagare lo scalone lo dico perché saremo davanti a un paradosso che dice
Che le donne ultrasessantenni pagherebbero le pensioni degli uomini cinquantasettenne quindi
Come dire mi sembra se io sullo scalone credo che dobbiamo rispettare gli impegni che ci siamo presi nei modi e nelle forme che quel tavolo costruirà e troverà
Però voglio dire dobbiamo trovare il modo per finanziarlo se ci sono questi problemi attraverso altri elementi come vedete però da questo veloce
Sicuramente
Ha Elenco che ho fatto
O ma anche nella di unione che l'altro giorno abbiamo avuto come Ulivo
Questo dibattito c'è e il fatto che si parla di contribuzione figurativa del fatto che si dice che bisogna aumentare le pensioni minime sono tutte cose che ci dicono che dobbiamo anche trovare le risorse
Perché poi mentre lo diciamo dobbiamo anche vedere se queste cose siamo come stanno i bilanci dello Stato perché
Allora da questo versante vediamo come vediamo come si costruiscono le priorità io credo come dire che non noi abbiamo sicuramente lo dobbiamo guardate lo dobbiamo rispetto al Paese
Perché se noi non trasmettiamo tranquillità sicurezza su questa coalizione sulla sua capacità di farcela fare le riforme di farcela insieme
Noi veramente diamo un colpo alla credibilità della politica della politica del centro sinistra la gente si è affidata a noi con grande speranza ce l'abbiamo tutti questa responsabilità di dimostrare che siamo in grado di governare anche in fasi difficili come quelle che abbiamo avuto alle spalle
Con una forte azioni di coesione e di ricerca di soluzione
Unitarie per quanto riguarda l'unione ma anche diciamo di un un capacità di riforma come posso dire di riforma
Io non amo la discussione che si è aperta fra riformisti era i radicali io non lo so se e quando dico che voglio fare la riforma degli ammortizzatori sociali le cose che ho detto
Dove inventa uno viene classificato fra riformisti o il Fly ma si fa listi a me mi piacerebbe che alla fine di questi prossimi cinque anni le cose che velocemente ho provato a mettere in fila questo governo riuscisse a costruirlo passo dopo passo
Con la gradualità del della situazione del Paese chiaramente ma credo che questo messaggio il Paese lo capirebbe perché comincia a vedere il disegno comincia a vedere i primi passi
Io credo che con la Finanziaria qualcosa abbiamo cominciato a fare dobbiamo mantenere
Anche se noi forse non siamo ancora riusciti a farla comprendere farla conoscere al Paese credo che dobbiamo mantenere questa capacità e questa incapacità di riforme di processo riformatore grazie
Grazie all'onorevole a Elena Cordoni parlamentare dei DS adesso la parola alla compagna Rosa Rinaldi che come sapete tutti alla compagna che anche essa proviene dal mondo del lavoro seguito in CGIL la funzione pubblica poi la FIOM
E adesso è sottosegretaria al ministero del lavoro
Ma io vorrei iniziare dal commentare alcuni dati essenziali dell'attuale composizione del sistema pensionistico
Evidenziando come l'articolazione per sesso
Ponga non solo in luce problematiche particolarmente preoccupanti su cui s'incentra incentrare una politica di riequilibrio e di equità distributiva redistributiva
Ma io inviterei un po'di più la politica anche la nostra politica e c'è un cimento in questo senso il governo
A darsela come chiave di interpretazione per le riforme che vuole fare perché le riforme agiscono su soggetti differenti
Che vivono differentemente pesa hanno le scelte che si fanno differentemente su questi soggette in particolare tra uomo e don
I dati che qui abbiamo anche ascoltato ci indicano crudamente che se circa metà della pole della popolazione pensionistica è schiacciata in una condizione economica al limite della povertà non arrivando neanche a nove mila euro l'anno
Questo dato diventa drammatico se consideriamo le sole pensionate che per quasi il sessanta per cento vivono questa condizione di vera e propria indigenza
Mentre solo scusate mi si fa per dire naturalmente il trentacinque per cento degli uomini pensionati si trova ai limiti della povertà
Se guardiamo alle pensioni integrate al minimo e cioè sotto i cinquecento euro in tutti gli enti previdenziali troviamo che il settantasei per cento dei trattamenti riguarda donne si tratta di io quasi tre milioni di tre milioni di donne ed ancora le donne rappresentano benna il sessantasei cinquantasei per cento delle pensioni assistenziali
Nella distribuzione complessiva della spesa pensionistica
Il rapporto prezzo percentuale tra i sessi si inverte determinando una distribuzione del cinquantasei nove per cento verso gli uomini con una pensione media annua del di quindici milioni di quindici mila seicentoquattordici euro
Mentre le donne percepiscono solo il quarantatré virgola zero tre per cento del globale arrivando ad un valore medio del dieci di dieci mila e quattrocentotrentuno euro quindi i dati come si vede sono inversamente proporzionali
Vorrei evidenziare anche che tra le pensionate lo diceva già Zipponi nella sua relazione solo l'uno virgola due per cento arriva da vere quarant'anni di contributi
Per dire che appunto la riforma contributiva Dini non è neutra perché agisce differentemente appunto sugli uomini rispetto alle donne
E il nove per cento solo arriva ad una contribuzione tra i trentacinque e i quaranta anni e bello il cinquantadue per cento e al di sotto dei venti anni di contribuzione
Questo spiega anche relativamente scarso ricorso alle pensioni di anzianità da parte delle donne infatti è solo sei e sei per cento
Ed anche che nella fascia di età inferiore ai sessanta anni la presenza femminile di circa duecento mila unità di duecento mila unità inferiore a quella maschile
Pensionati tra i quarantacinque cinquantanove anni sono fino al due mila sei circa un milione ottocento mila dice lui di cui un milione di uomini e ottocento mila donne
Questi dati
Parlano della endemica fragilità della presenza femminile nel mondo del lavoro
Dove bassi tassi di occupazione si combinano a percorsi discontinui e intermittenti segnati ancora in negativo dall'evento maternità ancora oggi due mila sette una donna su dieci lascia il lavoro in coincidenza con la nascita del primo figlio
Da salari più bassi differenziali che va da un minimo del quindici per cento fino anche ad uno del quaranta per cento
Per i lavoratori autonomi e le professioni più qualificati ancora oggi c'è discriminazione salariale tra uomini e donne se guardiamo appunto
A questi dati percorsi dichiara carriera appiattiti segregazione verticale orizzontale permanenza
Nella condizione di precarietà e regolarità contributiva che sono di durata
Più che doppia rispetto a quella dei colleghi uomini
Tutto questo è destinato a peggiorare se proiettiamo la statua le situazione verso un sistema che evolve verso il contributivo puro
In cui le prestazioni saranno determinate esclusivamente da quanto si è accumulato in contributi durante la vita lavorativa
Il paradosso è che l'attuale condizione delle donne nelle pensioni tende a rappresentare ciò che il sistema pensionistico preparai sta preparando per tutti
Potremmo dire facendo una forzatura semantica che tuttavia trovo efficace che la condizione delle attuali pensionate è una sorta di simulazione del modello futuro che sarà destinato a tutti
Bassi livelli contributivi
La media appunto il famoso due mila cinquanta viene stimata di ventidue anni contro i trentatré attuali la bassa accumulazione basso tasso di sostituzione
La necessità di integrazione al minimo dell'assegno sociale come condizione indispensabile ma tuttavia non sufficiente per proteggersi dalla povertà
Diversamente da quanti intervengono in queste settimane nel dibattito lo sulle pensioni parlando di coefficienti di equilibrio del sistema di allungamento delle aspettative di vita puntando il dito sulle pensioni di anzianità
Mi sono fatta una diversa opinione partendo dalla consapevolezza che se non si affrontano per tempo e alla radice i nodi veri del sistema pensionistico come tentiamo di fare anche noi questa mattina che sono altri e che riferiscono esatta e che riferiscono esattamente alle regole che ci sono state consegnate dalle riforme degli anni Novanta
In effetti ci troveremo a parlare soltanto della distribuzione di povertà ovvero a consegnare alla povertà la stragrande maggioranza della popolazione anziana cioè circa il trentacinque quaranta per cento della popolazione italiana
La scelta dei parametri con cui verrà calcolata la pensione contributiva determinerà infatti inevitabilmente una generale riduzione nelle bello delle prestazioni e quindi del rapporto tra pensioni e retribuzioni medie l'abolizione dell'indicizzazione delle pensioni ai salari rischia soprattutto nel lungo periodo di riportare in Italia il fenomeno delle pensioni d'annata ed è un nodo che abbiamo affrontato che è stato affrontato nella proposta ovvero dell'impoverimento relativo dei trattamenti liquidati in passato rispetto a quelli più recente
Ed è quanto emerge anche da uno studio che è stato realizzato da da un cento al centro di analisi delle politiche pubbliche un centro promosso dalla Università di Modena e Bologna per conto del ministero del lavoro
Che esamina gli aspetti distributivi del sistema pensionistico nella prospettiva del passaggio al contributivo
Risulta insomma evidente che se l'evoluzione viene consegnata alle sole logiche norme insiste
Nelle riforme Amato Dini Maroni nell'antico nell'arco dei prossimi trent'anni si realizzerà un indebolimento tale del sistema pensionistico pubblico italiano da pregiudicarne la finalità sociale
Infatti tra gli obiettivi e non a caso tra gli obiettivi perseguiti dalle politiche pensionistiche pubbliche nei sistemi di welfare
Affermatisi in Europa a partire dalla seconda metà del secolo scorso il mantenimento di un adeguato livello di reddito durante la vecchiaia
E il contrasto della povertà tra gli anziani ha giocato da sempre un ruolo centrale e questi principi sono stati gli affermati anche nel Consiglio europeo di Lightning nel due mila uno
E i Paesi che hanno sottoscritto l'accordo tra i quali figura anche l'Italia si sono impegnati a realizzare politiche nel settore
Pensionistico dandosi undici obiettivi e di questi undici i primi tre sono prevenire l'esclusione sociale consentire il mantenimento di un tenore di vita adeguato promuovere la solidarietà
La simulazione a cui appunto faceva anche riferimento Pizzuti da ultimo stimano che il rapporto tra pensione media dal lavoro e salario medio al lordo dell'imposta
Personale sul reddito passi dal sessantatré per cento del due mila due a circa il trentatré per cento del famoso due mila cinquanta una riduzione così consistente nel rapporto tra importo medio delle pensioni da lavoro e le retribuzioni pone in serio dubbio la capacità del sistema di proteggere dal rischio di povertà
Il rapporto tra pensione salario medio risulta continuamente decrescente e risulta evidente quindi in questa prospettiva la necessità che appunto si riesca dall'ideologia di un anno in più si o no delle tracce di discussioni che appunto non tengono conto della necessità di modificare profondamente il sistema e soprattutto di renderlo stabile questo mi pare il cimento con il quale noi presentiamo la proposta questa mattina
E se il sistema contributivo resterà invariato è prevedibile
Che ancora una volta nel due mila cinquanta si andrà in pensione con un reddito pari al trenta per cento dell'ultimo stipendio percepito cioè abbondantemente sotto il livello di povertà
Se si Mulas Simo
Per esempio che la costanza delle retribuzioni rispetto ad un salario medio di mille duecento euro mentre oggi da una pensione di circa ottocento euro a regime questo valore sarebbe pari a trecento sessanta euro
Problema che diventerà deve essere devastante se è vero come anche qui c'è stato detto che appunto nel due mila cinquanta al settanta per cento dei pensionati sarà sotto il cinquanta per cento della media delle retribuzioni
è evidente che aver chiara questa prospettiva di scenari futuri porta ad individuare priorità politiche rispetto agli interventi indispensabili al mantenimento del sistema pensionistico pubblico
Rispetto a quelli che sembrano invece infervora il dibattito nella maggioranza e tra maggioranza e opposizione
Infatti sebbene previsto nella riforma Dini l'adeguamento decennale
Dei coefficienti si dimostra essere non solo una misura iniqua socialmente se rapportata ai reali livelli pensionistici che sono qui ed ora in atto
Ma anche controproducente nell'Obiettivo del riequilibrio dei conti tra spesa coperta dall'accumulazione contributiva e quella assistenziale della previdenza nella misura in cui contribuisce ad accelerare il fenomeno
Dei pensionati sotto il livello di povertà
Così come tutte le simulazioni
Sull'equilibrio attoriale dei conti del sistema pensionistico non tengono conto che per essere sostenibile socialmente il sistema esigerà
L'immissione nella spesa pubblica dura parte crescente di spesa assistenziali a carico della della collettività
Io naturalmente ha sentito il campanello il mio l'ho scritto il mio contributo ed è ed è fuori mi prendo pochissimi
Altri minuti perché mi pare che al campanello ce ne siano due
Io credo che
Che se vogliamo appunto tornare anche con un'ottica differente a fare una politica che affronti il tema anche della di
Da sessuale nel lavoro e nella e nel sistema pensionistico dobbiamo tornare a guardare alle donne
Pensando anche che appunto le donne sono più intermittenti nelle entrate nell'uscita dal mondo del lavoro che a differenza del sistema retributivo l'assenza per maternità incide pesantemente
Relativamente al sistema contributivo per quanto riguarda appunto la la copertura sulla sul piano sul piano pensionistico in questo senso quindi io credo sono d'accordo con la cordoni che lo diceva poco fa
E taglio perché non voglio essere richiamata una seconda volta ma questa forse è la parte anche più interessante sul piano propositivo io credo che le donne
Debbano in questo senso richiamare il governo apporre attenzione alla loro materiale condizioni di vita oggi e in futuro per questo vorrà proporre né al ministro Damiano e alle commissioni di Senato e Camera del lavoro di indire una conferenza nel mese di marzo una conferenza nazionale che appunto metta al centro le donne
Nella questione della riforma delle del delle pensioni credo che gli scenari che qui sono stati rappresentati e che io non sono riuscita fino in fondo a rappresentare questo debba fare da sfondo all'apertura
Della tavolo tra il governo e le parti sociali relativamente appunto alla revisione e alla rivisitazione o alla riforma degli ammortizzatori sociali
Che questo debba fare da sfondo appunto alla riforma o alla rivisitazione della sistema delle pensioni perché le discussioni abbia sentito finora sono davvero discussioni che cercano delle tifoserie
Tifoserie appunto perché dice Sanda Cordon sull'innalzamento o non si andava corda sull'innalzamento dell'età pensionabile spenti di pensione per le donne quasi che questo appunto
Fosse una questione ideologica no la condizione materiale delle donne dice che le donne stanno differentemente nel sistema delle pensionate oggi nel lavoro oggi e quindi anche in prospettiva in questo senso io ringrazio
Il partito per la capacità di presentarsi con una proposta che appunto si possa far tornare a dire che le riforme sono fatte appunto negli interessi dei cittadini e quindi diciamo non ci debbono fare paura
Benissimo grazie a Rosa Rinaldi prima di dare la parola al ministro Paolo Ferrero avviso tutti i compagni e le compagne che la ripresa dei lavori sola come da puro da programma alle quattordici e trenta
In compenso il coffee break lo consumiamo qua sostanzialmente uscendo dalla sala c'è un uno scalone che ci porta in un locale due è stato Portogallo che Maroni
è una scalinata e
Anche
Se ci fosse però i due questo è un classico lapsus freudiano ecco andiamo in pochi minuti a consumare questo questo breve rinfresco per cui alle quattordici e trenta ci ritroviamo tutti compatti qua in un in Aula la parola al ministro Paolo Ferrero
Se ci fosse lo scalone non vi consiglierei di andare a mangiare perché vorrebbe dire Zomparelli sotto senza
No l'ora è tarda e quindi gliel'tenterò di essere più breve possibile
Con due premesse io non non riproporrò gli elementi di proposta che sono stati avanzati stamattina da da Maurizio Zipponi da da Sante Moretti perché ci sono stati chiari gli aveva sono prescritte inutile
Fare un altro intervento che racconta le stesse cose
Così come non mi dilungherò su come andava avanti il confronto dentro il governo così sono le domande che fanno i giornalisti perché non ho la sfera di cristallo non faccio di mestiere
Diciamo il l'indovino e quindi vedremo
Siamo a partire da un programma noi abbiamo avanzato oggi le le nostre proposte si troverà al modo per comporre queste cose nelle prossime settimane francamente non mi sembrava diciamo una una cosa a cui appassionarsi esattamente il modo in cui avverrà a me pare che il problema sia di concentrarsi sui contenuti cioè sulle questioni di merito
E nello specifico io quindi dico alcune cose che stanno di contorno dal mio punto di vista la nostra proposta
Prima questione
Noi siamo per l'abolizione dello scalone
Ma vorrei sottolineare questo ventisette volte non è che Rifondazione Comunista e per l'abolizione dello scalone e il programma dell'Unione che prevede l'abolizione dello scalone e bisognerebbe smetterla
Bisognerebbe e si mette al volante
Di avere l'idea che le cose non solo che si sono scritte nel programma perché non è che l'abbia scritto nel programma
In qualche angolo del programma e non si è saputo hanno fatto tutti la campagna elettorale dicendo che si aboliva lo scalone davanti alle fabbriche non è che ci andavamo solo noi a dire che si aboliva lo scalone ci andavano i DS
Idilli candidati de La Margherita e di tutti quanti allora secondo me c'è un punto che riguarda le pensioni ma riguarda la politica
Ed è il fatto che le cose che si dicono vanno fatte
E un punto elementare di igiene per impedire che la demagogia populista della destra di Lahti in questo Paese
Se c'è un modo per battere le destre quella che intanto lo schieramento dell'Unione fa le cose che ha detto quindi il fatto che si debba togliere lo scolaro non è perché noi lo diciamo è perché c'è scritto e perché l'abbiamo detto tutti che va fatto
Questo a me pare un punto un punto decisivo perché riguarda per l'appunto la crisi della politica e la possibilità di ricostruire una politica sensata in questo Paese
C'è un secondo nodo legato a questo
E che io voglio nominare e del problema del blocco sociale di consenso al governo
Perché a me pare del tutto evidente che la destra quando governato un problema di qual era la sua base sociale di riferimento se le porta
E non è un caso che il governo di destra ha lasciato correre anzi favorito evasione elusione fiscale
Ha fatto leggi come la legge trenta di precarizzazione del lavoro
Ha fatto leggi come la Bossi-Fini che oltre a essere una cattiva legge sugli immigrati e in realtà una legge sul mercato del lavoro per far sì che molta gente si è obbligata alla clandestinità e a lavorare in condizioni regolari avanti cioè
E la destra costruito sull'idea diciamo così della forzatura della legalità e in particolare sull'evasione elusione ha costruito elementi di blocco sociale e poi che cosa ha fatto ha gestito la paura del futuro che essa stessa determinava applicando le politiche liberiste
In un modo populista costruendo sistematicamente la figura del capro espiatorio
Per cui la tua insicurezza sociale che le politiche della destra costruivano di chi è la colpa e dell'immigrato clandestino che pure quel governo li creava
E del dogato dello zingaro e del diverso avanti così la testa costruito su questa una propria idea di costruzione consegne io penso che ce l'ha il problema anche l'Unione
E che quando noi avanziamo le nostre proposte e quando diciamo di tener fermo al programma poniamo esattamente il problema di come questo Governo possano che ricostruire il consenso che ha perso in questi mesi
Perché sembra che questo prova qua non esista io credo che il nodo del ternano fermo al programma
E del dire che sulle grandi questioni di fondo questo governo sta sul versante del mondo del lavoro e non sta da un'altra parte
Io credo che sia un punto decisivo
Poi ognuno c'ha la sua linea politica i partiti non sono tutti uguali
Ma a questo punto dal mio punto di vista non è facilmente saltati e quindi il contributo che noi diamo è un contributo sul terreno delle pensioni mai un'idea di ricostruzione della politica come partecipazione e un'idea della politica come serietà nel rapporto tra le cose che si dicono delle cose che si fanno
Ed è un'idea che questo governo non può essere equidistante tra i poteri forti e i lavoratori di questo Paese
è un'idea che questo governo sta sul versante dei lavoratori e non sul versante dei poteri forti
Perché questo è un punto
Seconda o terza del Sud per sul conto considerazione
Molti ci dicono sì le cose che dite voi sulle pensioni sono belle ma non si possono fare perché voi siete dei sognatori e non fate i conti con la realtà
Allora su questo prima questione
In realtà la proposta che noi avanziamo è una proposta che lavorare distribuire reddito dall'alto verso in basso perché poi alla fine quando discuti di età di di tutte le discuti anche di come metti le risorse
Io la prova ma cosa che voglio sottolineare questa
Il documento di programmazione economica e finanziaria che a noi non era piaciuto tantissimo tant'è che
In Consiglio dei ministri non l'abbiamo votato dice il documento di programmazione economica e finanziaria che tutta la crescita del prodotto interno lordo italiano è dato dall'aumento dei consumi interni
Non è data dalle esportazioni è data dall'aumento dei consumi interni
Allora io mi chiedo se il problema come si si è detto che il questo governo si pone il problema dello sviluppo ci sarà un problema di costruire una domanda nel Paese di gente che che riuscendo ad arrivare fino a fine mese
Può normalmente comprare le cose di cui ha bisogno
Perché questo che è un problemino non è che si può continuare a dire solo liberalizzazioni cioè riduzione dei costi nell'offerta bisogna costruì una domanda che sia in grado di reggere
E la domanda che sia in grado di reggere non è l'aumento della rendita o delle grandi ricchezze perché quelli
Quando si son comprati quattro Ferrari hanno finito
Viceversa un lavoratore che c'è a mille euro al mese o un pensionato che ne ha quattrocento Seccia cinquanta euro in più quei cinquanta euro non finiscono nella speculazione internazionale finiscono nel negozio se gli va bene al ristorante forse al cinema
Allora quando diciamo che il problema della redistribuzione del reddito
Non è in contrasto con lo sviluppo del Paese
Ma è una condizione dello sviluppo economico del Paese e questo Paese si è incartato anche sul piano economico perché ha una distribuzione del reddito troppo spostata verso l'alto
E troppo spostata verso le grandi ricchezze bisogna redistribuire come condizione per avere uno sviluppo
E quindi ci sarà la discussione sulle liberalizzazioni ma la redistribuzione del reddito anche attraverso il sistema pensionistico e una delle condizione dello sviluppo non è in contrasto con lo sviluppo io questo
Lo sottolineo dieci volte perché in tutti questi anni ci ha raccontato che servivano i sacrifici dei lavoratori per lo sviluppo economico a distanza di vent'anni questa ricetta evidenziato che è falsa
E falsa la redistribuzione del reddito è funzionale al fatto che ci possano essere lo sviluppo secondo
I dati su cui si basava la Dini lo ha dimostrato
Diciamo così nelle nel le cose che diceva Francesco Pardi erano tutti tutti spostati in senso negativo per i lavoratori
Sulla popolazione residente c'è una differenza di più di un milione
Che va peggio per i lavoratori sulla presunzione di popolazione tre venticinquenni e ventinove anni c'è una differenza di duecento mila a a a peggio per i lavoratori sul tasso di disoccupazione si stima un tasso più alto di quello che effettivamente sugli immigrati Sicit si stimava cinquanta mila all'anno sono duecentocinquanta mila sulle pensioni assicurate
E sugli assicurati si stimava il novantasette per cento siamo all'ottantatré sulla forza lavoro si stimava trentasette milioni e nove e siamo a trentotto milioni io cioè tutti i dati
Che su cui si son fatti coefficienti della Dini e che ci aveva raccontato che erano oggettive cioè la previsione tra dieci anni è così
Tutti i dati guarda caso sono tutti sbagliati sul versante della riduzione delle pensioni tutti non è che si se ne sono sbagliati di uno che invece aumentassimo un po'di più di quello che era necessario
Allora e per questo che quando ci dicono che ci son quelli che San fare le previsioni a cinquant'anni
Gli diciamo che forse le loro previsioni a cinquant'anni c'hanno qualche problemino
E che intanto bisognerebbe riprendere i coefficienti messi sulla Dini e rivederli per vedere che forse non c'è nemmeno sul piano della Dini la possibilità di discutere di modificare i coefficienti di trasformazione
Perché i i presupposti su cui era partita si sono dimostrati adesso che abbiamo a verifica finti
Terza cosa c'è la questione dell'evasione e dell'elusione contributiva questo governo deve fare sui contributi cioè rispetto ai datori di lavoro quello che Visco sta facendo sull'evasione fiscale in generale
Cioè la lotta all'evasione contributive all'elusione fu contributi deve diventare un punto centrale
Essendo che le risorse in quel terreno lì ce ne sono perché si dice Costa nove miliardi abolire lo scalone
L'evasione sta almeno trentacinque miliardi tre evasione elusione
Allora ci c'è tutto lo spazio c'è tutto lo spazio per fare una politica che recuperi quelle risorse lì
E con cui si può fare l'operazione che diciamo noi
E i nove miliardi di costo non solo domani mattina perché abolendo lo scalone il costo nel due mila otto di cinque seicento milioni si può discutere ma è una cifra assolutamente raggiungibile probabilmente già dalle misure prese in finanziaria quest'anno sul versante del contrasto al lavoro quindi c'è la questione dell'asilo c'è la questione degli immigrati
Non ci abbiamo mezzo milione di persone che lavora normalmente salvo il fatto che non paga i contributi perché clandestino
In questo la Bossi-Fini è una legge sul mercato del lavoro le politiche che proponiamo sull'immigrazione sono anche banalmente politiche che chi lavora in questo Paese ci posso lavorare regolarmente e cioè possa contribuire Louie suo datore di lavoro regolarmente quei contributi
Il decreto flussi di quest'anno vale un miliardo di entrate
Bisogna iniziare a dirlo anche i lavoratori
Che la regolarizzazione degli immigrati
Non è un elemento di guerra tra i poveri e la ricostruzione di un quello che un tempo si chiamava l'unità di classe
Ed è la capacità che tutti i lavoratori abbiano gli stessi diritti per farli valere e paghino nello stesso modo e la ricostruzione di un tessuto democratico del Paese quella roba lì
Quindi quando si dice che non ci sono i soldi io che richiedo che si smentiscono i dati che sonda stati dati qui stamattina perché coi dati che sono stati presentati qui stamattina i soldi ci sono per abolire lo scalone fare le politiche che si chiede
Altra contestazione i giovani si dice ma voi difendete gli anziani e lasciate fuorigioco
Però io questo voglio dire uno se si fa lo scalone lo scalone e la principale misura contro i giovani che si possa pensare
Perché fare lo scalone vuol dire che per tre quattro anni nei luoghi di lavoro non c'entra nessuno nessuno
Perché vuol dire bloccare il turnover completamente per tre quattro anni e una follia
E una follia lo scalone la principale misura contro i giovani che uno con la mente perversa i possa venire in testa e quindi l'abolizione dello scalone vuol dire ripristinare il normale turnover che è una misura a favore dei giovani non contro Regione
Secondo proponiamo la lotta alla precarietà e la copertura dei periodi intermittenti e per questo anche diciamo che la legge trenta va superata che bisogna asciugare la precarietà se si vuol permettere ai giovani di costruirsi un futuro
Però c'è una terza considerazione che non viene mai fuori ed è ma se si paga in tante pensioni oggi come si fa a pagarle domani
Io credo che bisogna smontare alla radice questa questo ragionamento perché sembra che le pensioni vengano pagate col fatto che uno ogni anno ogni mese mette nel salvadanaio dei soldi
E quando va in pensione rompe il salvadanaio e inizia a consuma questo non funziona così
Questo è una stupidaggine
E una stupidaggine
Il punto è che le pensioni di oggi vengono pagate da chi oggi lavoro e così c'è una quota della ricchezza prodotta dal Paese nel due mila sette
Che finisce per pagare le pensioni a quelli che hanno lavorato prima e che avendo lavorato prima ancora stupito le condizioni
Le strade gli ospedali le scuole i posti dove viviamo le case tutto il resto che ci permettono oggi a noi di vivere e di lavorare
Il punto allora non è di fare un calcolo che non esiste da nessuna parte
Di metti via nel salvadanaio e allora cosa spendi oggi viene tolto domani perché non è così non è così l'economia capitalistica non funziona così il punto e di chiedersi
Come possiamo rafforzare l'apparato produttivo del Paese in modo che lavori più gente e che lavoro si fa produca più ricchezza
In modo da non essere in concorrenza con la Cina ma possibilmente con la Germania
E per quella via avere un sistema produttivo che produce più ricchezza e che quindi permette banalmente di mantenere i nostri anziani in una condizione un po'migliore
Che se non se c'abbiamo un sistema produttivo asfittico allora da questo punto di vista al problema che va posto a Confindustria
Mentre Confindustria chiede di aumentare l'età pensionabile tutte le imprese associate a Confindustria chiedono di fare i prepensionamenti
E che bisogna dirvi che il problema sta su come loro gestiscono in paese
Perché il nanismo che c'è del nel nelle imprese non aiuta a fare un sistema produttivo forte c'è un problema di politiche industriali di qualificazione dell'apparato produttivo del Paese non di tagliare le pensioni
Per garantire le pensioni i nostri figli dobbiamo lasciarli in mano un sistema produttivo del Paese che produca ricchezza e questo sarà il modo sarà la loro garanzia delle pensioni non che tagliamo le pensioni oggi per averle domani perché questa
E una sciocchezza che lo Stato ha messo né in cielo né in terra
Quindi io penso che il problema che abbiamo esattamente politiche industriali
E rafforzamento del sistema produttivo e di riuscire a far lavorare più gente
E qua dicono bisogna far lavorare di più quelli che ci stanno come se ci fosse scarsità di manodopera qui c'è un mucchio di gente che disoccupate in questo Paese in particolare nel Sud il problema di come riesce a farla accedere al lavoro le persone a partire dalle don
Arrivo all'ultima considerazione come vedete sono salve diciamo tutte ai lati ma è l'ultima considerazione il ruolo degli anziani in questa società perché la discussione che viene fuori sulle pensioni sembra che insomma questi qua stanno a rubare la
La pagnotta insomma che che insomma Antunes mamma cosa ci fai gol quando sento qualcuno che dice ma come si fa andare in pensione a cinquantasette anni ne viene dire non è mai lavorato perché se uno entra in fabbrica a quindici sedici anni diciassette
Come è successo a tanta gente
Secondo me invece quando arriva a cinquantasette anni
Guarda con con molta preoccupazione che cosa gli sta succedendo
E lo dico anche per una ragione tutte le volte che si fa una discussione sulle pensioni la si fa come se fosse la riforma definitiva e si tirano in ballo analisi previsione di cinquant'anni fa
Le riforme in questi anni sono state fatte nel novantadue nel novantacinque nel novantotto e nel due mila quattro se non ne ho saltata nessuna
Vuol dire che ogni volta serve a decidere che cosa succede nei cinque anni dopo
Allora noi dobbiamo chiederci che cosa succede nei prossimi cinque anni per quelli che stanno lavorando cioè quelli che sono entrati a lavorare tra al quaranta che sono nati tra quarantotto il cinquantacinque tra quarantotto sessanta che di questi stiamo parlando
Quelli sono gente che in larga parte entrata lavorare prima di vent'anni
E che aumentarle oltre cinquantasette anni la soglia di età vuol dire non che vanno in pensione con i trentacinque anni perché già adesso quelli vanno in pensione con trentasette trentotto anni di anzianità
Io va a cena con mio fratello e un alto nostro amico la sera di Natale e l'ho due facevano i conti che essendo che uno ha cominciato a andare in fabbrica quindici anni e l'altro a sedici loro andavano in pensione coi quarant'anni a cinquantacinque e cinquantasei anni
Aumentare l'età oggi da cinquantasette in su vuol dire obbligare gente che ha iniziato a lavorare prima di vent'anni perché di questi stiamo discutendo che andranno in pensione i prossimi anni a lavorare trentotto trentanove anni
Facendo finta di mantenere i trentacinque realtà smontato Kenya del tutto chiaro che mia figlia temporalmente fare all'università entrerà a lavorare se gli va bene a venticinque anni lavorerà fino a sessantacinque
Ma questo lo sanno tutti il problema è che cosa succede alle generazioni che sono iniziate che sono quelle che devono andare in pensione che hanno iniziato a lavorare prima
E allora
Sì quando diciamo gli incentivi e nomi disincentivi e non l'aumento vuol dire che è evidente che ci saranno mano mano che si entra più tardi nel mondo del lavoro lavorerà il di più ma è assolutamente evidente ma non si può obbligare la gente che ha iniziato a lavorare a diciott'anni
Ad andare fino a quando
Non riesce più a tenersi in piedi questo non si può fare
Questo non si può fare
Allora
Che ruolo hanno gli anziani e finisco su questo
La prendo un po'larga ma finisco su questo
Io penso che questa storia della terza età e una novità
Perché fino a cinquant'anni fa la gente che ne Paola quando ci andava in pensione se ci arrivava la pensione
Cioè il fatto che si possa vivere una parte della propria vita dopo che si è andato in pensione avendo un margine di autonomia di di fisico ancora poi è una novità
Ed è un frutto delle conquiste dei lavoratori ed la produzione della ricchezza che questa società ha fatto perché prima si moriva Giovanni no non non non si aveva trenta allora io penso che questa è l'ultima delle grandi con questa il movimento operaio perché prima nell'Ottocento è riuscito a impedire che i bambini lavorassero
All'inizio del Novecento è riuscito a mettere un tetto alla giornata di lavoro
Se otto ore vi sembran poche e negli anni sessanta settanta conquistato la pensione cioè il movimento operaio nella sua storia di due secoli a ed è riuscita a
A impedire che il tempo sottoposto allo sfruttamento coincidesse col tempo della tua vita ed è riuscito a diminuirlo sul
Sul versante dei bambini sul sull'orario quotidiano e sulle pensioni se voi guardate tutte questi limiti sono oggi messi in discussione
Nel sud del mondo i bambini lavorano da dieci anni le otto ore oramai per tanti non esistono più e stanno lavorando smontare sulle pensioni io penso che noi dobbiamo difendere questi limiti
Gli dobbiamo difendere perché la possibilità di decidere autonomamente individualmente che il tuo percorso lavorativo è diverso
E poi farti la formazione può interrompere il lavoro poi andare a fare la cooperazione internazionale poi rientra
Questi diritti di flessibilità dell'individuo che io penso siano sacrosanti
Non stanno al posto dei diritti collettivi come qualcuno ci vuole raccontare
Stanno assieme ai diritti collettivi noi dobbiamo garantire i diritti che il movimento dei lavoratori si è conquistato e dentro questo garantire che gli individui possano scegliersi dei percorsi ma non al posto non al porto
Perché altrimenti i conservatori son quelli che ci vogliono riproporre un modo di lavorare che somiglia a quello di fine Ottocento
In cui non c'è più la possibilità di distinguere tra il tempo di vita il tempo di lavoro perché il tempo di lavoro per me a tutte come succede a molti giovani che sono obbligati
A passare più tempo a cercarsi un lavoro che non quello che riescono a lavorare nelle forme di precarietà e di lavoro parasubordinato allora
Io penso che noi dobbiamo
Difendere questo elemento che a un certo punto il lavoro non è più obbligatorio
E che puoi andare in pensione e penso che dobbiam proporre che quegli persone lì che sono anziani ma hanno mille cose da dare mille esperienze e vitalità possono usare il loro tempo in attività utili per la collettività
Noi siamo una società molto disgregata
Molto disgregata io credo che il fatto di dire agli anziani possono mettere
La loro capacità a costruire relazioni sociali a ritessere le file della comunità a passare la memoria che c'è a fare i lavori socialmente utili in questo senso qui non più a produrre merci ma produrre relazioni sociali
Sì è una cosa da fare noi ne abbiamo tanto bisogno
E allora io penso che da questo punto di vista il non vedere che che quella degli anziani e una risorsa
Possiamo pensare di costume con servizio civile per cioè di pensare i modi in cui questo lavoro volontario viene rimesso dentro la società a ricostruire legami sociali ma questo mi pare il punto
Litighiamo sui beni comuni io penso che dobbiamo dire che il pezzo di vita liberato dal lavoro dopo che hai lavorato trentacinque quarant'anni e un bene comune che deve tornare alla società in una in una capacità di costruzione sociale io credo che questa è la nostra idea
E un'idea barbarica a me sembra migliore questa che tante altre idee che ci propongono semplicemente che bisogna lavorare qualcuno dall'inizio alla fine tutti i giorni dall'alba al tramonto e qualcun altro sta sparso perché non c'è al posto di lavoro a me fare questo
Bene
Tante grazie al ministro Paolo Ferrero ci ritroviamo alle quattordici e trenta grazie a tutti