La sinistra che verrà - Programma, identità, alleanze: alternativa di governo e progetto per l'Italia

Alla fine che possiamo iniziare che c'abbiamo molto lavoro ancora da fare interessante
E ci sono molti iscritti io userei la la solita regolari dieci dieci minuti ai sette minuti faccio un un piccolo gesto sgradevole
Così il il compagno o compagna che palla sanno che hanno tre minuti per poter chiudere il loro intervento di fare un tempo ragionevole per dire le cose che che uno vuol dire inizierei dal compagno Scotto della Sinistra giovanile se ed è presente in sala
Si prepari il compagno Cocozza se non in sala qualcuno avvisa
Nella relazione Fabio
Veniva raccontata descritta la riunione
In una settimana fa organizzata le riviste del cantiere
L'idea di poter costruire a partire è un programma nato dal basso uscita politica e sociale dagli anni Novanta
Prodi ci ha detto i numeri sono fondamentali per realizzare un grande sogno
Un richiamo al realismo alla capacità di stare dentro i processi reali
Bene sono d'accordo
Ma è lì dentro
I numeri
Che misuriamo davvero la nostra cultura di governo una nuova cultura di governo e allora mi pongo alcune domande
E cultura di nove di governo l'ossessione del pareggio del bilancio senza se e senza ma
E cultura di governo l'idea che la flessibilità possa essere semplicemente amministrata e non radicalmente ridimensionata rimessa al servizio dell'uomo
E cultura di governo misurare la capacità di innovazione
Di un manager di azienda pubblica o privata solo sul numero di Stocco show in grado di collezionare grazie ai processi di razionalizzazione del lavoro
Io penso che quella nuova cultura di governo non possa tenere conto di alcuni discrimini che sono cresciuti nel corso di questi ultimi anni dove non c'è ortodossia monetarista e parametri Macra macro economici che tenga
Piena occupazione e lotta alla precarietà diritto allo studio
Questi scempi ecologico capace di coniugarsi con nuove politiche industriali pace e cooperazione
E torna quindi il nuovo dove guerra pace torna un dibattito astratto nebuloso che dice e non dice
Che limita al tema della pace come progetto politico come semplice pacifismo integrale vogliamo risposte che non è lontano quanto la Tavola della pace ha scritto nella sua dichiarazione programmatica per la Perugia-Assisi del prossimo undici settembre obiettivi del Millennium grande riformare le Nazioni Unite società civile l'assemblea generale delle Nazioni Unite Consiglio di Sicurezza economico e sociale superamento del diritto di veto
E così e in questo modo che si espande la democrazia
Ma soprattutto l'affermazione
Di tre mai più quel libro annunciati alla vigilia della se della guerra in Iraq dal Papa Giovanni Paolo secondo Mai più violenza mai più terrorismo Mai più guerre
Su questo terreno oggi si misura la nostra qualità della la qualità della nostra proposta politica innanzitutto sul Mezzogiorno
Quello che è accaduto la straordinaria vittoria dell'Unione delle regioni del Sud sta dentro un ciclo di valori nuovi che si apre tu
Oltre che di un processo di uscita progressiva dal Medioevo che tuttora ha fatto di un impasto di clientelismo Mara fare dipendenza
Di disoccupazione fuga di cervelli di Unico di un'intera generazione che scappa dalle proprie radici ma allo stesso tempo il centrosinistra rappresentato anche un attrattore notevole non solo il trasformismo di trasformismo politico
Ma anche di una mediazione sociale tra interessi che non è detto che non c'è esplosa tra le mani
Attenzione all'assalto alla diligenza attenzione al tutti sul carro del vincitore
Noi che siamo stati e siamo i massimi fautori di una riforma vera nella politica dobbiamo essere vigili di fronte a questi rischi su questo io aprirei una riflessione avanzata sul tema della preferenza unica
Diventa sempre un un suo più stretto attraverso cui non passano più rappresentanza sociali e leali e colpi debole la società sono espulsi operai giovani donne insegnanti
Prevale il senso sui contenuti
Prevale il danaro sulla rappresentanza prevale la leadership sulla dimensione collettiva il controllo del voto sulla battaglia delle idee
Le regionali sono state comunque soprattutto la cartina di tornasole di un processo disfacimento della dimensione collettiva dei Democratici sinistra in molte realtà
Non più un partito ma tanti comitati elettorali recuperare quindi dentro la nostra dimensione politica e culturale il tema di un soggetto politico forte unitario capace di ascoltare che non si innamora
In maniera astratta di nuove forme di aggregazione
Io sono convinto che quattro paletti per Fabio Mussi
Pone come obiettivo di media scadenza e ragioni del nostro stare insieme siano giusti
Ma io vorrei osare di più
Non basta dire no al partito riformista questo come si Mario materializza il mondo l'impellenza l'urgenza di una risposta più compiuta e forte su quello che vogliamo fare innanzitutto nuova io penso che di esse così come sono ci stanno stretti
Rischiano di rivelarsi una camicia di forza e noi non possiamo difendere il partito così come ha ragione Vincenzo vita noi dobbiamo essere alla testa di un tentativo di nuova contaminazione tra culture linguaggi modi intendere la Menorah la militanza e la partecipazione un movimento politico che indica che non siamo fermi ad aspettare le vostre deliberazioni e poi scegliamo
Noi siamo cui non a presidiare un confine scelto siamo invece impegnati a far uscire dalla gabbia
Per la banalità del trasformismo culturale tutto ciò che non consideriamo pregiudizialmente statico ed è legato in uno stato di comoda pigrizia intellettuale
Noi siamo quelli che introducono dubbi che pongono domande che inaugura una ricerca perché tocca a noi costruire la sinistra che verrà
Grazie anche per il primo intervento è anche rispettato i tempi compare la Sinistra giovanile a dire che bisogna prendere esempio Cocozza
E il secondo intervento
E poi si prepari Migone
è in sala al compagno
Cosa non non vedo cenni di
No
Non c'è eh va bene
Giangiacomo
Celebrato preparazione
Io credo che questa figlia per il presenti in una occasione molto molto importante
Perché noi dobbiamo conciliare due realtà
Una realtà di una vittoria complessiva
Una vittoria
Soprattutto del popolo italiano concreti
Perché dico del popolo italiano
Perché il popolo italiano si è lasciato impartì ingannare
Si è lasciato anche trascinare da passioni da presunti interessi
Ma si è dimostrato più attaccato alla democrazia
Più soldi dove le proprie valutazioni di quanto molti Viroli non pensa
Adesso il popolo italiano la avvinto
Adesso tocca agli errori vincere
Questo è il nostro problema è la contraddizione anche di questa Assemblea
Che al di là di questo sentimento l'imprevisto gioia di questo piacere no di questo morde il sollievo anche di questo momento politico si parli con ciascuno dove ci sono molti dubbi molte difficoltà eccetera
E quindi bisogna parlarsi pacatamente ma anche pagare parlarsi con grande
Con grande franchezza
Vedete dagli anni all'inizio degli anni sessanta c'era un intellettuale cattolico che si chiamava Ruggiero offre
Che scrisse un saggio
In una piccola richiesto della sinistra cattolica della sinistra cattolica milanese
E su un saggio malgrado così l'oscurità della sede che fece e bocca
Perché Orfei diede una definizione del la doroteismo
E il doroteismo l'espressione che deriva da una riunione di quella che poi divenne la maggioranza stabile della Democrazia Cristiana Convento di Santa Dorotea
E l'ha fondato su alcuni parametri
La prima
è che l'elemento essenziale prevalente di questa forza dal rombo Piccoli Bisaglia eccetera c'era la punta
Ma concorda
Formigoni
Cioè fare francese
Grazie faremo del nostro meglio però lasciarci continuare ad aggiornare ho capito
Piaggio
Non ci rapido
Un minuto di recupero ore e
La realtà questo fa parte della realtà sarebbe irruzione del borgo che tutto sommato non ci fa male alla salute
Torniamo al doroteismo allora primo elemento caratterizzante prevaleva in questa maggioranza una preoccupazione un obiettivo però è quella dell'occupazione del potere
Ma per occupare con efficacia il potere si voleva anche un'altra convinzione che era quella della vicinanza
Con i poteri forti
Poteri forti che significano significava all'apparire che all'epoca guardato pochi disagi sono l'espressione pensosi dicono i francesi Chiesa cattolica Stati Uniti d'America
Finanza
Finanza e illustrativa
E
Dai questa vicinanza da questa vicinanza
Gino più che furono
Allora proviamo però dovete aiutarmi perché se tutti guardate lui ascoltate dello yoga scontate bella via impresa diventa impossibile no allora occupazione del potere
Vicinanza e poi in parte dei forti la vicinanza con i poteri forti
Comporta una tentazione di cui vi ha parlato soprattutto avallato rupia nell'iter del suo intervento di ieri no perché la vicinanza facilmente può diventare subalternità
Poi anche una capacità unitaria però finalizzato appunto al negoziato con loro
Con non tanto poi il potere il rispetto a cui esisteva una subalternità ma nei confronti degli alto di partiti
E così via
Questa è la descrizione del doroteismo
Vindice qualche cosa
Vi ricorda
Un problema del nostro partito e se vogliamo proprio essere onesti fino in fondo
I qualche meccanismo che rischia di impossessarsi anche a quell'epoca della sinistra democristiana nuovo
Ma che serpeggia non so c'è stata una battuta di Fabio a cui nessuno di noi ha applaudito
Quando lui ha detto dice beh missione gestione unitaria eccetera se ogni tanto in giro per l'Italia alza aste un po'il veicolo forse sarebbe il caso simbolico ritiro questo questo non applauso a Fabio bello assumo in senso anche autocritico per quanto mi spetta problema alzare il becco perché ecco sì perché cosa no
Quelle emozioni che sono state un po'perché del doroteismo fa parte anche l'indifferenza per i contenuti è vero che qualche volta la sinistra e litigiosa perché e litigiosa perché vedete il potere unisce lei deve divide o no
Allora c'è un problema di senso della misura ma io mi inquieto era il fortemente se la litigiosità nostra terra di nuovi nei confronti del resto del mondo avvenisse è del tutto o meno
Perché sarebbe il trionfo del doroteismo anche all'interno di noi
Per evitarlo ci vuole un senso dell'identità che deve essere misurato no
Il e il mio compagno d'arco Bracchi nati e purtroppo non c'è più quando parlava di senso dell'identità nazionale vincente deve essere come la temperatura umana no
Se è troppo alto il senso dell'identità non va bene perché che è faziosità se troppo basso non va bene nemmeno perché non si sa chi si è non ci si integra ma ci si
Al sibilo
Allora la nostra identità è un attaccamento ai valori
è una polemica cioè con i compagni e dalla maggioranza fino al limite dell'insinuazione che io ho appena usato raccontando Vito la parabola del doroteismo
Ma è un senso di identità nei confronti di tutto lo schieramento di sinistra
Compreso nei confronti di quei boccoli menti che noi vorremmo qui e che vorrebbero riconosciuti dalla maggioranza del nostro partito non soltanto lo schiaffo Bommel s'è detto
Di Moretti ma milioni di persone che hanno marciato sull'articolo diciotto e sulla pace
Ma noi abbiamo anche un'identità nei confronti dei loro perché come si diceva ieri pomeriggio in Commissione
Noi
Crediamo nei nostri valori e per i nostri obiettivi
Ma crediamo anche in una ferma volontà di terrà duro lì in obiettivi di governo di questo Paese
Questo è quello che ci distinguendo
è il nostro senso di identità nei confronti non soltanto dai compagni e dalla maggioranza uso in senso generico ma nei confronti di tutti quelli che vorremmo dentro il più vicini allora Fabio io credo che ci voglia anche un supplemento di iniziativa politica nostra sulla questione dell'affetto e non entro risparmio al compagno di otiti gli altri una polemica già fa discorso se volete un po'all'interno nostro noi non possiamo stare lì
E silenziosamente e fare il tifo per Rutelli no
In poltrona
Sperando che Rutelli abbia perderle nobilissima regioni liberò stretto e non sto a ripetere abbia successo
Cogliamo l'elemento di verità secondo me perversa mente distorta nella proposta dall'affetto
Qual è l'elemento vitale
è la domanda di unità no esiste
Tra di noi e al di fuori di Novi
Quello che non va bene è la discriminante
è la discriminante verso sinistra
E l'esclusione
Sono indetti
Se il discorso della Fed fosse estesa all'Unione nel suo complesso
E se fossero esattamente anche nei confronti di delle compagnie dei compagni dei buoni benzina al cui noi rimproveriamo però il fatto di restare in esteri di considerare la politica è una cosa sporca
La proposta potrebbe avere un senso allora abbiate pazienza di un ragazzo
Cresciuto politicamente degli anni sessanta e settanta c'era una volta una gloriosa organizzazione sindacale che si chiamava F. LM
All'interno dell'F LM c'erano confederazioni diverso e con addirittura appartenenze internazionali diverse con una storia riversa con un'identità forte
Ma questi Zaeef LM finché non divenne Federazione CGA attenzione no
L'Inter non divenne Federazione CGIL CISL e UIL
Raccoglieva un senso di unità e di identità crescente no che veniva soprattutto dai giovani operai impiegati metalmeccanico
Ed era fondato su un principio organizzativo molto semplice tutti erano dentro avevano diritto di cittadinanza
Tutti potevano fare come si diceva la scelta confederale Nobel quale che sia il partito e quindi avere un regime di doppia tessera poi c'era anche la possibilità di iscrivere sì all'SLM soltanto no
Posizione chiariti che hanno Piccolella forma storicamente che si riteneva datata inserita da del singolo elemento eccetera
Beh non potrebbe essere questa una base di discussione perché se no allora io non capisco
Perché altrimenti se questa non è una base di discussione è possibile
Allora è proprio vero che si vuole fare il partito riformista non a dispetto mostro ma a dispetto di cento anni di storia del movimento operaio internazionale
Questa punto no
Se le discriminanti vi sono altre
Cosa andiamo noi io sono di quelli che frequentano l'Internazionale socialista quando devo spiegare io italiano per cosa sto facendo nuovo
Ci sono a pieno titolo concludo
D'accordo
La mia identità deve essere chiara precisa storicamente consolidate guardate io con Romano Prodi
Non da oggi ma da quarant'anni sono d'accordo su quasi tutto tutto abbiamo una lunga storia comune ci dividevamo perché Luigi il doroteismo a me mi sembrava un po'troppo cospicuo quindi io per la tessera midollo Palisades mai
Sei sempre stato un punto ne abbiamo discusso di vico Caro Romano noi cattolici di sinistra cattolici di le diverse sfumature democratici possiamo fare tante cose
Abbiamo visto e continuiamo a vedere il giusto su tante cose l'Unione Sovietica non ci ha mai incantato la critica bipolarismo l'abbiamo fatta eccetera ci siamo trovati in sintonia con Enrico Berlinguer su queste cose quello che non possiamo fare è rifare la storia dei cento anni dell'umanità
In cento anni anzi di più l'umanità sia organizzato in famiglia
C'è una famiglia popolare che per purtroppo è diventata partito conservatore c'è quella socialista bisogna che ci rassegniamo oppure non non è inutile che inventiamo degli ulivi globali anche se poche troviamo Massimo D'Alema hanno a cui piacciono tanto piace tanto la compagnia dei Clinton & Blair che si illudono cioè possibile fare un Ulivo globale si fanno dei conventi
Polo Ulivo globale ma non si rischia vive centodieci fino storia no
E che comportano vedete io vengo per metà da un paese che si chiama la Svezia
Dove Partito socialista l'abitudine di vincere le elezioni
Però è anche un po'faziosa detto no
Cioè non usato delle espressioni piacerebbero mal viste negli ostelli organismi dirigenti se io facessi un intervento al nostro congresso definendo partiti borghesi
I porti riti avversari i nomi
Anche i miei compagni del Correntone dice Gian Giacomo dati un po'una regolata perché insomma questo linguaggio un po'Vetero estremista cercheranno nel caso di usare allora vedete cari compagni divini
Il libero
Assolutamente ma anche questo pezzettino di cultura che il cibo
Auguro a guardare attrici Sorrow
I casi di Folena
Ci sono anche dei casi meno noti perché alcune compagne e compagni se ne vanno senza dirlo non son venuti in perché non sufficientemente accolti c'è un atto noi abbiamo perso diceva Chiti una personalità colossale della politica commentando la De Zulueta perché non siamo stati capaci di appoggio
Allora riprendiamo però definiamo meglio ma nei confronti di tutti un'identità
Battaglia mostrine in fondo perché questa diventi non l'identità di una corrente perché si prende anche raffreddore no con le correnti ma che diventi un'identità del nostro partito o no calcola tranquilla azioni si è polverizzato sì
Che siamo nella storia del nostro paese e cerchiamo di invitare il popolo italiano di vincere le elezioni
A a Giangiacomo abbiamo dato più tempo perché c'è stata quella piccola parentesi simpatica che spero sia stata utile per il compagno che la pensata
Però adesso bisogna essere bisogna stare sui tempi quindi bisogna fare rigidamente io tolgo la parola allo scadere dei dieci minuti se non ce la facciamo
La Bucci e poi si prepari Alba Sasso
Giustamente è stato detto che assistiamo a una crisi strutturale del centrodestra non dobbiamo dare nulla per scontato e tuttavia pare davvero difficile pare davvero difficile poter recuperare una crisi che appunto non è una crisi episodica
è una crisi ormai di fondo di Berlusconi
Il punto secondo me questo che il dopo Berlusconi noi siamo già dentro una discussione sul dopo Berlusconi
Vorrei che noi evitassimo diciamo così
Di pensare che la questione del dopo Berlusconi li affrontiamo quando abbiamo finito le lezioni
Il dopo Berlusconi comincia già adesso e già adesso noi abbiamo delle evidenti posizioni politiche manovre posizionamenti che prefigurano il dopo Berlusconi
Vincenzo vicari ce la dobbiamo evitare che
Andiamo via Berlusconi ma per una vittoria di plastiche resta berlusconismo
Io sono d'accordo e questa discussione sul dopo Berlusconi oggi a due piani uno sui contenuti programmatici e uno sul piano politico
Su queste sono già cominciata appunto le grandi manovre io penso che noi dobbiamo fare un ragionamento una riflessione attorno a questo
Sui contenuti
Io ho trovato francamente impressionante
Che dopo le elezioni le ultime che ci sono state ci sono state una serie di interviste di Fassino Rutelli adesso D'Alema
Sul lavoro privatizzazioni Guerra e pace il recupero fuori tempo massimo di Blair che come ha detto un compagno credo che siamo gli unici in Europa rimandare il grillismo
Solo l'hanno fatto gli inglesi ma non c'è nessuna forza politica il socialismo europeo sta rivalutando il turismo
Sulla su io sono un accenno sui contenuti su guerra e pace
Cioè io trovo francamente sconcertante
Cioè io penso che vada fatto un'opera di di mistificazione
Io sono per l'uso della forza ma sono contro la guerra non sono la stessa cosa non sono sinonimi
L'uso della forza per sua natura è graduato mirato
Sposta la violenza per sua natura e cieca distruttiva
Alimenta o di sofferenza io penso che noi dovremmo dire una cosa semplice anche noi siamo per l'uso della forza in termini di interposizione in termini preventivi anche in termini repressivi
Da parte dell'ONU ma che c'entra tutto questo con il Kosovo Kosovo ne abbiamo bombardato quella non è mica l'uso della forza eccome eccome è un'altra cosa
è un'altra fonte
Forza di polizia o dire forza di polizia internazionale se qualcuna forza di polizia gli dice che dentro un'abitazione ci sta uno che ha fatto una rapina non è che ci mandano i bombardieri con gli elicotteri che sparo vallate distruggono palazzi file non era di forze di polizia insomma apre la trattativa
Eviti e poi alla fine se sei costretto un'altra è fatto tutto questo interviene allora io penso che noi dobbiamo demistificare questa cosa qui perché se no sembra che noi siamo i cosiddetti pacifisti imbelli che non ci poniamo il problema no qui c'è una neo lingua come diceva Orwell
Che cambia completamente i connotati della discussione politica
Solo sui contenuti io che ho detto soltanto questo
Al fondo secondo me c'è una cosa che diceva Marco Fumagalli
Cioè verde vinciamo le elezioni per noi abbiamo fatto come aprile alcuni questionari negli anni alle feste dell'Unità alle feste ogni atto del popolo di sinistra ci
Su quali erano le cause del rene risultati positivi nelle elezioni del centrosinistra cioè come dire un successo di critica e di pubblico attorno ha fatto le principale
Elemento era Berlusconi
Qualcuno pensa che invece noi spostandosi al centro vinciamo le elezioni
Qui c'è al fondo un'idea di riformismo anni novanta e la cosa che più impressione che noi stiamo riproponendo nella discussione di oggi
Gli stessi temi del riformismo negli anni novanta come se in questi due-tre anni non fosse successo nulla non ci fosse stato il movimento new global non ci fosse stata la mobilitazione sui diritti del mondo del lavoro non ci fosse stata la battaglia sulla democrazia
Però attenzione perché c'è anche un piano politico
E c'è l'idea dell'autosufficienza dei riformisti
Così da avere poi le mani libere in attorno ad alcuni passaggi è stato detto esplicitamente passaggi ad esempio della politica internazionale della guerra
E poi magari per qualche operazione politica successiva che poi si può vedere in corso d'opera e che certo da una sconfitta di Berlusconi alle elezioni politiche possono succedere altre cose in più di quelle che già stanno succedendo
E da questo punto di vista la nostra insistenza sulla federazione rarissimi se questa è la situazione
Come l'affrontiamo noi
Come ci stiamo dentro a questa partita che insieme di contenuto programmatico e di piano politico perché già si è aperto oggi una vicenda attorno al dopo Berlusconi
Ora oggettivamente non siamo più deboli siamo più deboli perché abbiamo preso meno consensi al alla al congresso siamo più deboli perché c'è una situazione anche il sistema di movimenti che non è più quello espansiva anche se io inviterei un po'tutti i nostri compagni soprattutto di maggioranza hanno ritenere chiusa la stagione dei movimenti perché la stagione dei movimenti in movimento in Italia ormai sono un fatto strutturale
Che poi riemergono
Ora io penso che non la possiamo affrontare
Evitando la logica che a me non convince quindi dobbiamo secondo me da questo punto di vista dopo il congresso fare un passo avanti
Dove dobbiamo recuperare un forte protagonismo della nostra aria che non significa una logica di condizionamento della maggioranza
Guardate lo diceva prima Migone noi assistiamo a un fenomeno doppio all'interno della nostra compagni che se ne vanno non soltanto compagni famosi che se ne vanno che hanno un prestigio una storia ma anche tanti compagni e compagne che il silenzio abbandonerebbe e dall'altra abbiamo un fenomeno anche di chi pensa che finito il congresso adesso bisogna battere Berlusconi e qui invece acconcia ma una gestione unitaria a rientrare nei ranghi senza dare troppo fastidio alla al partito
Ora io penso che noi dobbiamo recuperare invece una forte iniziativa un forte protagonismo della nostra aria e qui dobbiamo recuperarlo perché dal Congresso ad oggi noi abbiamo avuto difficoltà è un afasia nelle riuscire a conquistare anche uno spazio di iniziativa politica
Noi ci ha detto siamo un'aria di frontiera benissimo lo dobbiamo essere sui contenuti
Riviste aprile ma io credo che lo dobbiamo e dobbiamo da questo punto di vista io invito i compagni del gruppo dirigente in questa discussione sui contenuti se dobbiamo fare un lavoro anche in profondità le liste aprile
E altro dobbiamo anche saper rispondere più tempestivamente a quello che sta avvenendo nella discussione sui contenuti
Più apprezzato una volta la l'intervento la che ha fatto il compagno Mussi sull'Unità sulla vicenda dell'America recare la discussione dobbiamo farlo su altre cose compiute festività
Perché questo orienta anche una parte del partito che non è soltanto la minoranza
Sul piano politico finito
Va detto Musso il partito riformista io penso compagni legge che la federazione già oggi abbia portato uno spostamento al centro io penso che ci sia un rapporto sempre tra contenitore contenuti non sono da quei compagni che pensa che le cose siano distrutte se io faccio un'operazione politica mette insieme alcune forze per fare questo devo i miei contenuti debbono essere in sintonia con l'operazione politica che voglio fare d'altronde non si capirebbe perché noi ancora oggi non chiediamo il ritiro delle truppe dall'Iraq
Siamo ormai mentre se ne stanno andando tutti ad un certo punto hanno italiani ci diranno di spegnere la luce
Perché praticamente se ne sono praticamente già andati tutti
Quindi ho finito sul piano politico io non voglio rassegnarmi all'idea di una di un partito e di una sinistra che sia così frammentario io credo che noi non ce lo possiamo permettere per le nostre idee e quindi penso che se vogliamo svolgere questo ruolo di confine di frontiera
C'è anche un lavoro da fare alla sinistra del Listone
Di Uniti per Rooney e io credo che lo possiamo e lo dobbiamo fare noi e noi dobbiamo fare rivolti a tutta la sinistra che sta dai Comunisti italiani dai vero inviata ai cantieri e alle associazioni e movimenti noi abbiamo la forza e la credibilità per farlo però sul piano politico dobbiamo fare anche questo quindi dobbiamo fare un lavoro programmatico ma dobbiamo anche fare un lavoro che cerca di mettere insieme ho finito a un confronto a una discussione ad intese anche le forze della sinistra
Perché io penso che noi abbiamo questo compito da svolgere e perché io sono convinto che se come non solo ci auguriamo ma ci sono le premesse
Perché ci sia una vittoria su Berlusconi non mi voglio ritrovare con un centrosinistra che fa politiche che porrà fine sono quelli degli anni novanta che già abbiamo pagato e che rischieremmo di pagare ancora non mi voglio trovare in questa situazione penso che noi dobbiamo lavorare sul piano programmatico e sul piano politico per dare una sterzata
Grazie alla voce che è stato sui tempi Alba Sasso e poi Valerio Marinelli segue della Sinistra giovanile
Ieri a conclusione del suo intervento Marco D'Eramo diceva
Ci troviamo ci troveremo a gestire l'incredibile
Io voglio dirlo senza enfasi
Ma in Puglia l'incredibile
L'abbiamo vissuto
Ricerche nonché
Certe volte viene da pensare che gli anni siano in questa fase politica delle vere e proprie geologiche
Un anno fa
Se noi fossimo stati qui un anno fa
E qualcuno ci avesse detto che le elezioni regionali pugliesi
Le avrebbe vinto su un candidato
Giovane despota e sedici golden boy invidiato alla destra dai nostri anche dei nostri dirigenti
Queste elezioni le avrebbe vinte è un candidato di Rifondazione comunista libertario e omosessuale
Non ci avrebbe creduto nessuno
Questo prova varie cose
Primo
Che l'elettorato non è qualcosa che si ripone in un castello senza finestre invito alla lettura del libero di Saramago il Saggio sulla lucidità
Secondo che le Categorie elettori di centro moderato che l'elettorato che non bisogna spaventare sono un'astrazione
Facendo la campagna elettorale noi questi moderati che avevano paura di Vendola non le abbiamo trovate
E dimostra anche un altro fatto
Che è un altro modo di far politica è possibile
Dove e quando le forme stesse della partecipazione decidano decidono e caratterizzano tempi e scelte della politica contenuti della politica
Le primarie pugliesi io sono d'accordo con quello che ha detto Prospero sulle primarie non le rifarei più le primarie pugliesi hanno giocato sulla sorpresa
Ma le primarie Suede pugliesi sono stanche un atto di liberazione
Dai minuetto dite cento un politico
Citati aerei come diceva Neruda di rovesciare i tavoli di sfuggire almeno una volta ai consigli sensati
A quel minuetto i del ceto politico che riproponeva un candidato fotocopia
Quanto attendiamo per Francesco Boccia e la voglia di dire
Allora
Quelle primarie hanno messo in moto forze energie che hanno permesso di ribaltare la situazione di partenza noi in Puglia non abbiamo vinto per un'incollatura per quattordici mila punti noi in Puglia abbiamo recuperato dieci voti di di dieci punti di differenza dalle elezioni del due mila
Hanno prosciugato questa forza questa energica prosciugato l'astensionismo di sinistra perché ha saputo intercettare l'insoddisfazione popolare diffusa per gli squilibri provocati
Dalla da quattro anni di berlusconismo saputo parlare non solo Vendola con la sua forza carismatica con la sua capacità catalizza attrice
Si è saputo a parlare di lotta alla precarietà
Alle solitudine dei più deboli di un Sud diverso di beni comuni di uguaglianza di diritti cento questo consegna una responsabilità grande
A chi dovrà ora governare questa terra come tenere insieme queste forze dentro un progetto di governo diffuso senza trascurare la domanda di democrazia partecipata
Tutto questo parla di Noemi
Parla di come noi stiamo dentro questa forza trasversale dentro e fuori i partiti che ha permesso la vittoria di Vendola anche in presenza di un risultato non straordinario di Rifondazione
E parla di noi come stiamo anche dentro i Democratici di sinistra
Io
Sarei il reticente se non riprendersi alcune delle questioni che sono state affrontate ieri da Tonino sopra
Come non ci stiamo in questo partito nei Democratici di sinistra Fabio chiedi parlava
Ricordava di come D'Alema parlando della sinistra della Bur parti parla di una forza organizzata riconosciuta beh noi qui dentro dobbiamo essere una forza organizzata riconosciuta
Senza
E lo dico parlando di me
Senza vergogna di andare anche a rivendicare punti di va bene
Dicendo che e dicendo lei
Tutte le cose tutte le degenerazioni che ci sono anche in questo nostro partito lo abbiamo visto nella campagna elettorale e la preferenza unica che porta queste degenerazioni
Ma noi abbiamo visto delle cose che non si devono più ripetere dobbiamo ripristinare regole e un'etica della politica guardate non è una cosa secondaria una cosa che viene dopo è una cosa che viene prima allora chi aspetta diceva Fabio una battaglia politico-culturale dura difficile aspra appello da come tradurre in analisi in concretezza di proposte nostro Nord Berlusconi
Però io vedo anche dall'altra parte lo dico molto velocemente perché stanco è stato già detto in questi due giorni un'ansia di normalizzazione guardate non è solo Rutelli
Che pensa che il risultato elettorale si consolida solo se si è capaci di rappresentare le istanze di quell'altra parte politica
Lo dico in maniera molto schematica
Ma c'è io vedo un riposizionamento teorico politico-culturale
Faccio due esempi che possono sembrare strani marginali eccetera la categoria di Occidente
Senta che è una categoria che nasce nell'undicesimo secolo e non a caso nasce con le Crociate non dico altro su questo perché potremmo dovremo parlarne allungo
E l'altro punto e quando D'Alema dice il voto quattro sì mamma ma non sono convinto della fecondazione eterologa
Ma santa pazienza io preferirei che è uno dicesse voto tre sì e un no perché che cosa significa dire cosa significa
No va be'non sono convinta da
Sull'eterologa significa guardare Labianca
Probabilmente ammetterà McGrath lei
Né niente
è vero che c'è nella nostra società un'esigenza non religiosa ma un'esigenza di Sapporo che una cosa di destra una cosa molto diversa che è un'ansia di giustizia sociale che un'esigenza di affrontare con cautela
I temi più intimi che la bisogno veramente di ripensare alle forme tradizionali della famiglia della coppia eccetera a questo non si può rispondere
Riproponendo anche un'idea maschilista della famiglia sedi permette allora qui si è parlato del modello Zapatero
Beh io dico viva il re di Spagna se mi permettete
Allora
Sto per concludere io credo che quando Fabio dice i quattro punti irrinunciabili ci aspetta questa battaglia culturale difficile io credo che ai temi ai valori ai bisogni non si può rispondere
Con i miti dello sviluppo economico della competitività conforme le autoreferenziali qual è la strategia della ripresa che noi proponiamo cosa si dice al Mezzogiorno cosa si dice ai giovani
Ai giovani che vanno via dal nostro Mezzogiorno allora
Parliamo di contenuti è vero
E io non capisco certe volte il la sufficienza con cui si parla dei programmi si dice ma i programmi non le legge nessuno ma noi non dobbiamo fare un elenco minuto di cose da fare dobbiamo fare un'altra cosa dobbiamo ragionare di un'idea di società
Da costruire dando risposta a quelle domande di cui prima parlavo come si combatte la precarietà come si distribuisce il reddito il tema dei salari come si fa per sapere una risorsa e una ricchezza per i singoli e per il Paese come si costruisce una società dell'inclusione
E della coesione sociale
Abolire alcune legge legge trenta legge-quadro per l'abbiamo detto in tanti ma costruire commenta
Costruire corone
Costruire non tornando stiamo attenti a cinque anni fa il riformismo dall'alto le ingegnerie politiche costituzionali non funziona
Soprattutto nei sistemi complessi come per esempio la scuola l'università e la ricerca ecco io sento però che noi siamo in una contraddizione profonda
Tra l'urgenza di scadenze politico-elettorali ormai si vota ogni settimana in questo Paese e la necessità di rispettare i tempi lunghi della lavorazione della sedimentazione far vivere un Progetto nella testa nel cuore delle persone
E allora credo che il valore del nostro ruolo del contributo di quest'aria a questo processo sia un contributo necessario anche se è difficile lo dicevo prima al di là dello sfogliare sempre più stancamente la malinconica Margherita dell'uscire o non uscire ma questo partito credo che la situazione mandanti la dei destini delle scelte individuali e che chieda un pizzico di ottimismo di Fantasia di ambizione in più
Delle grandi ambizioni quelli di cui parlava Gramsci chiede di costruire insieme ad altri superando anche la frammentazione luoghi di pensiero politico al Pontedera ho finito
Ma anche luoghi di organizzazione stabile di democrazia partecipata dove si possa giocare la sfida di contenuto e di forme più laiche della politica che privilegino la partecipazione
è il coinvolgimento
Con una spinta ci diceva fa ampio
All'esercizio imperterrito della ragione
Allora sono tanti gli interventi adesso
A
A papà
Va rispettoso della accennando sono tra i due obiettivi e
Allora abbiamo ancora tanti interventi compagni e Carlo leoni e dopo Pietro Folena
Carlo ecco no Carlo leoni
No no scusate scusate adesso la la la prova non ragione Valerio dove sei Marinelli scusami scusate della Sinistra giovanile e poi Carlo leoni dopo
I compagni ne siamo della Sinistra giovanile dell'Umbria
Eppure riportare qui un po'la vivace passione il dibattito che ci anima
In questi mesi
Inutile
Vorrei però partire da una riflessione che a me pare molto importanti come premesse per fare questo mi appoggerò ad una riflessione
Già formulate in precedenza da ormai da diversi anni da Sartori
Bene è un dato di fatto incompiuta il modello politico italiano sia a livello forma e ancor più a livello interpretativo
Vada convergendo assieme tantissimi altri modelli europei verso il sistema cosiddetto liberale nord Atlantico
Non molto tempo fa l'Italia era caratterizzata da un sistema dove c'era un centro forte
Rossi Stenico
Dei partiti che entravano ed uscivano dalla maggioranza di governo dice poi c'erano dei partiti appunto che era una fase diciamo di mezzo che sa che erano partiti di semi accettazione del sistema
E partiti invece leali che erano antisistema
Partiti appunto come il vecchio PC che voleva sovvertire
L'ordine della realtà costituita
Quel tipo di situazione favoriva una decisiva
E una forte tendenza centrifuga un alto grado di conflitto politico
Un sistema consociativo
Una forte di un Rizzato azione della politica con formazioni partitiche che godevano del proprio Sokolov duro elettorale
Il quale aveva una ben nota connotazione culturale e sociale radicata profondamente con l'avanzare della fase post democratica
Coluccia se vogliamo si giunge all'approdo maggioritario inteso non tanto come sistema di governo cioè non tanto come legge elettorale tanto soprattutto come sistema di governo
Il quale se vogliamo tra l'altro dirla tutta secondo Lewis premio Nobel dell'economia
Non era non sarebbe nemmeno pienamente democratica dal momento che si fonda a differenza del modello consensuale sull'esclusione anziché sull'inclusione
Lo so ha comportato un drammatico di riuscissimo sfaldamento del nerbo socioculturale elettorale degli ormai vetusti e superati partiti di massa corroborato dalle ben note vicende storiche
La competizione elettorale con i contesti bipolaristi più o meno perfetti è completamente mutata quinti
E si è iniziato a giocare questa competizione sulla conquista del centro
Connotando una ineluttabile dinamica centripeta
è completamente l'opposto di quello che c'era prima
E che adesso quindi in parti di Cherie
Dalle forti tradizionali peculiarità storico sociali culturali eccetera
Ricerca di voti si è fatta trasversale spasmodica
Nella Bosnia la modernità
Liquida l'elettorato e divenuto liquido
I cacciò il partissi partiti acchiappa tutto
Sì sono in questo modo aperti la strada ma con il berlusconismo purtroppo
Sì sono atrocemente evidenziati tutti gli agghiaccianti limiti di un modello invece sostanzialmente plausibile praticabile
Si è assieme a quanto detto affacciato alla ribalta una spesso preoccupante personalizzazione della politica alle regionali anche in Umbria
Nei cartelloni elettorali partiti erano assolutamente nettamente in secondo piano rispetto alle facce dei candidati
Ma come si insegna Mauro Calise la personalizzazione della politica nasce da lontano
Un primo vittorioso esperimento c'è stato l'Inghilterra la prima vittoria di Blair rimane un vivido esempio di campagna candide sempre questa strategia seppure ha vinto non è stata in grado fino in fondo di veicolare il progetto originario della terza via
Che tra l'altro oggi appare in grave difficoltà e io ho anche seri dubbi dal punto di vista teorico che questo possa essere valido fin dei conti la sconfitta di ieri non è stata altro che un mero declino di un leader evitare la personalizzazione invece inizia nel mille novecentonovantatré e si sperimenta con l'elezione dei sindaci
Da lì il cambio in cambio anche di senso della politica che dura tutt'oggi ma tutt'oggi dobbiamo anche riconoscerci figli di ciò che siamo stati
Anche se mi pare di capire che da questo punto di vista l'Assemblea
Assolutamente d'accordo
Ho però l'esigenza di proseguire il ragionamento un passaggio sulle regionali
Su quest'ultima tornata elettorale occorre dire ribadire non solo che l'era Berlusconi pare inesorabilmente alla frutta ma che i cittadini hanno una grande voglia di cambiamento che palesa una forte richiesta di politica a sinistra
A sinistra
Ma quale sinistri
Se la politica il mercato della politica e funziona con le sue stesse logiche arrivo semplicemente a fare alcune conclusioni
I cittadini non votano ciò che vogliono votare ma ciò che gli proponi o gli propina il mercato da che come si sa il mercato medesimo è quello che crea il gusto
E quello che dà il prodotto
E secondo me questa è la logica che è stata utilizzata della lista Uniti nell'Ulivo
è stato proprio questo
Che di primo acchito risultata anche essere vincente ma di sicuro sempre secondo me
Non è quella su cui basare una politica di senso
Una politica di valori di vendita di culture
Beninteso che questo però non significa il rifiuto delle alleanze come ricordava il compagno Fabio anzi significa essere più coscienti di sé stessi anche per capire meglio con chi stare quando starci
E nessuno mi venga a dire che questa è un'utopica Timoria perché a volte ci siamo nascosti dietro il dito del pragmatismo quando addirittura si andava a forzare il futuro e non solo il presente
Sul piano della concretezza politica elettorale e culturale non mi pare affatto controproducente assumersi con decisione la responsabilità di rappresentare un partito socialista
Europee davvero democratico e davvero di sinistra
Portando avanti con coraggio le battaglie in cui crediamo che contraddistinguono la nostra identità più profonda
Quest'operazione ci consentirebbe di recuperare l'essenza aristotelica della nostra identità calata però nelle forme della reale possibile
Colmando il vuoto politico elettorale che ci sarebbe senza un vero partito socialista moderno riconoscibile con le sue idee con i suoi simboli un partito di cui la società italiana non può fare a meno e di cui non prescinde
Le varie non prescindo le varie realtà europee
Ma ai due minuti perché il benissimo
Ma i suoi simboli che vorrei spendere qualche parola
Il simbolo veicola significati crei coesione punto di riferimento di una cultura riconosciuta trasmette in estrema sintesi l'identità io come tutti del resto in questa sala so benissimo qual è la mia identità ma non posso non preoccuparmi di quella percepita fuori da questo splendido edificio
Sull'argomento cari compagni vorrei che si riflettesse
Ed è chiaro quindi che seppure epidermica menti vincenti risulta rima malamente sconfitti invece combatteremo combattendo con armi diverse sullo stesso campo ad esempio del centrodestra o viceversa allo stesso modo se con battesimo con armi uguali su campi diversi da quello dell'acqua dell'attuale casa di libertà
Allora compagni stringiamoci
In un caloroso abbraccio
Ma non pigliamoci nelle liti spie logiche della Realpolitik facciamo reti impegniamoci a contaminare a contaminarsi che è tipico di chi sta chi è e non ha paura di essere la relazione
Sempre il compagno Fabio definiva i movimenti angeli di partecipazione ed è la condizione imprescindibile questa di una di una ventina dinamica politica che preme ed agisce dal basso
Insieme la valorizzazione ovviamente delle delle alleanze
Mi avvio appunto la conclusione saltando tutto lo spengo ragionamento che magari interessava ancora più da vicino
La le giovani generazioni sappiamo tutti oramai che
Cioè una nuova questioni generazionale che si pone comporta che il nostro partito che la sinistra italiana deve andare necessariamente a risolvere se vuole vincere le sfide col futuro sotto tutti i profili
E io vi lascio così con
Se vogliamo con questo con questo saluto cioè quelli che fanno politica come medico
Per passione
E per passione profonda la fanno insieme tutti meravigliosi compagni che m'hanno accompagnato e anti carissimi amici della delegazione un po'
E non ci scoraggia Remo mai di fare politica nel sognare un mondo migliore
Oggi in questa sala si sono dette anche altre cose ieri soprattutto alla pari alle opere quarta subito
Anche un po'anche un certo lato emotivo del nostro impegno politico
Questo ci dà e ci darà ulteriore verve ulteriore slancio per credere e realizzare una realtà migliore dove tutti siano liberi di esprimersi
E cari compagni da oggi per le giovani ma anche per voi
Non tradite le nostre aspettative grazie
Carlo
Carlo leoni poi Pietro Folena
Mi pare che ci sia fra i compagni e le compagne che partecipano a questo incontro
Una sensazione
Positiva
Su come si sta svolgendo questo seminario le cose che ha
Fuori dalla discussione e questo non è cosa da poco
Perché credo un po'tutti siamo venuti qui
Con un carico di interrogativi di inquietudine
La nostra funzione che ci stiamo a fare
Ora io non credo che la discussione stia risolvendo abbia risolto proprio tutti i problemi
Però mi pare che il dibattito sia rintracciando le coordinate politiche di una nostra funzione utile e necessaria all'Unione e alla sinistra un soggetto politico esistere se utile anche ad altri non solo a se stesso e mi pare che le cose che qui stiamo dicendo lo sottolinea ci siamo quindi un po'ritrovati
Lo dico senza alcuna enfasi perché i mesi che ci aspettano saranno molto duri sia per la battaglia politica per cacciare la destra sia per l'iniziativa politica di minoranza nei DS
Abbiamo messo un punto tracciato una rotta il programma dell'Unione la discussione politica sul proprio e non tecnico sul programma dell'Unione pace lavoro Welfare
La battaglia comune per battere la destra la critica che rimane alla federazione riformista alla lista unitaria l'indisponibilità a sciogliere i DS in un contenitore genericamente riformista
Su questi temi ci aspetta non un dibattito tanto meno un mugugno ma una nostra iniziativa politica ieri il compagno Soda
Un intervento intelligente serio come sempre
Ci invitava a interpretare raccogliere di più la spinta all'unità che viene dall'elettore dall'elettorato di centrosinistra
E quindi secondo Tonino a puntare sui contenuti senza chiusure pregiudiziali rispetto alla federazione riformista alla lista unitaria al partito riformista io penso ma arriva a conclusioni diverse da quelle di Tonino che quella spinta quel bisogno di unità annue lo dobbiamo raccogliere dando soggettività politica all'Unione
Quello non altri quello è il soggetto quello è il simbolo che sfiderà la destra collegio per collegio di qui a pochi ma la compattezza dell'Unione è contraddetta proprio da questa divisione artificiosa tra riformisti e radicali che sta viaggiando impropriamente
Da un paio di e poi io penso che sia onesto mettere in chiaro le cose subito
Che esista o no una grande forza della sinistra socialista non è questione di formula una grande contenuto politico
E dichiarare la nostra indisponibilità ad altro che non sia questo è anche un fatto di lealtà verso chi coltiva sogni o progetti di quel tipo
Sottolineo due volte quello che ha detto Mussi a un certo punto cioè noi difendiamo resistenza dei DS non il profilo e il carattere attuali di questo partito sarebbe un paradosso
Se proprio noi che critichiamo e denunciamo le cose che non vanno in questo partito
Ho persino apparire come i conservatori dei DS così come sono anche perché i democratici di sinistra si difendono e si salvano solo se si rinnovano radicalmente e se riescono a risalire a condizione che non sia già troppo tardi
Dalla brutta china verso cui stanno scivolando che abbiamo chiamato conformismo indebolimento degli istituti collegiali di democrazia interna assemblaggio di comitati elettorali personali
Fiumi di denaro a sostegno di singoli candidati per la conquista di quella preferenza unica che noi dovremmo proporre di cancellare vale
Attenzione perché
Quella per il rinnovamento interno al partito
Forse la battaglia più dura forse la più disperata perché si tratta di potere di interessi consolidati ma pongo una domanda siamo sicuri che a sinistra queste tendenze riguardi non solo i Democratici di sinistra
Le altre formazioni politiche anche della sinistra sono forse immuni da queste tendenze degenerative certe forze a sinistra un altro luogo nei partiti
Dove regna invece trasparenza disinteresse solo buona politica io non lo vedo c'è una crisi del partito politico di tutti i partiti politici e questo riguarda tutta la sinistra
Le chiavi di volta secondo me di questo ragionamento sono due
Il primo è il rapporto con i movimenti anche questo riguarda tutti un certo protagonismo politico della CGIL
Recitò fastidio tanto nella maggioranza dei DS quanto nel gruppo dirigente del Partito della Rifondazione Comunista è un fatto
E c'è stata una recente riabilitazione della stagione dei movimenti da chi invece l'aveva molto critica
Ma in una chiave che non condivido secondo la quale i movimenti sarebbero utili per la battaglia di opposizione
E magari per portare voti non più nel momento in cui si arriva al governo questo rende i movimenti solo contro i movimenti solo protesta e il governo solo tecnologia del potere non si riconosce politici tali movimenti aprile su questo numero recensisce un bel libro di Giulio Malcolm come fare politica senza entrare in un partito che descrive come si fa politica attraverso movimenti associazioni perché i nuovi negozi riconosce che i movimenti esprimono politiche progetti e nel loro fare cambiano il mondo oppure si sta su un'altra strada la sottovalutazione un l'approccio strumentale al rapporto tra partiti e movimenti
Schiaccia questi ultimi e rinsecchito i partiti toglie loro linfa vitale li riduce a macchine di potere
Per cui conta soltanto il momento del voto i comitati elettorali i partiti si trasformano in un insieme di candidati candidabili il peso del denaro il conformismo e l'indifferenza per il dibattito politico
E questo è il secondo punto il valore del dissenso politico non solo genericamente del pluralismo ma il valore del dissenso politico il fatto che esistiamo che esiste un'area di minoranza che esistono i nostri no e le nostre proposte
Sono una porta attraverso cui può passare una rigenerazione dei DS e della sinistra sono una contraddizione nel conformismo una luce accesa su una limpida dialettica politica e senza dibattito politico un partito diventa un convegno di anime morte è un'impresa difficile come hanno detto diversi compagni sulla frontiera si sta scomodi ci si può anche smarrire ora noi dobbiamo tutti insieme cacciare Berlusconi
Poi ripartirà la discussione strategica sull'assetto politico della sinistra e del centrosinistra a quel punto in quel momento avremo da dire la nostra e dovremmo farci sentire grazie
Antonveneta dopo pancia qua
Ringrazio ringrazio molto
Per l'udienza
Ringrazio Fabio di questo invito
Questa possibilità
Di intervenire di dire in qualche modo qualche mia ragione
In questa bellissima due giorni io chiedo scusa ieri non c'ero per ragioni personali
Però non non vi nascondo che anche ascoltando le cose dette stamattina tre generazioni Fabio io mi sento
A casa mia
Non è formale non è formale
Grande successo di questa iniziativa dovrebbe far riflettere
Dovrebbe far riflettere sulla domanda di sinistra di nuova politica che c'è in questo Paese
Ma visto che io personalmente forse qui c'è un giudizio diverso da quello del rito Fabio ho perso ogni speranza sul fatto che ci possa essere una resipiscenza del gruppo dirigente attuale
Dei democratici di sinistra
Credo che insieme possiamo non solo incontrarci
Iniziative comuni come è stato giustamente detto io ringrazio sì
Per quello che ha detto ma forse lavorare su un Comune Progetto condivise
Io considero compagne e compagni quella del Correntone nata nel due mila uno una grande esperienza collettiva che sarebbe del tutto sbagliato ridurre esperienza di corrente riparti
La grande esperienza di movimento che ha affiancato accompagnato promosso altre grandi esperienze nuove
è un'identità è un'identità perfino più forte di quella dell'appartenenza a un partito più essere chiaro c'è un sentire comune
Più grande dentro questa sala e contanti esponenti donne e uomini dei movimenti di quanto non se ne sia dentro questa sala con altre compagne e compagni che legittimamente hanno un sentire comune molto diverso preferisco la platea
Nel convegno di Italianieuropei
Prima lo scorso
E allora io credo che quest'rivendicare questa grande esperienza
Collettiva
Vuol dire sapere che non è terminata Fabio ha indicato per quello che riguarda la sinistra DS una prospettiva politica
Io voglio dire su questo non sono d'accordo con Fabio non ritengo che il correntone abbia disperso forze
Quelli che sono usciti Levì s nel corso di questi anni
Io l'ho fatto qualche settimana fa
Ecco l'ho fatto individualmente ma l'ho fatto per una profonda convinzione politica
Io non mi sento disperso
E credo che
Il punto fondamentale
Che idea abbiamo comune su quello slogan che voi avete giustamente esce
Che intanto constatiamo
Più una sinistra se n'è andata
è finito il Novecento
è finita una vicenda politica e ha prevalso nel gruppo dirigente
Erede della grande storia della sinistra italiana la convenzione blairiana che le società di oggi dissi possono governare solo con una competizione al centro
Sì è vero per quello che mi riguarda io personalmente sento di non poter dare più un contributo utile
Forse era persino diventato un ostacolo in una battaglia politico-culturale nel gruppo dirigente attuale
E però un contributo insieme lo possiamo lo dobbiamo dare attorno a questo tema che inesplorato
Che in me suscita inquietudine dubbi ma che è un grandissimo tema la sinistra che verrà
Abbiamo il dovere di un progetto politico la sinistra non è un partito i partiti sono stati strumenti fin dall'inizio
Per la storia
E chi ha fatto diventare i partiti Fini
Ha terminato col disperdere le ragioni costitutive riparti
La sinistra per noi è un project
E non dobbiamo lavorare insieme su un progetto che parta da quanto ha detto Carlo leoni poco fa
Dalla crisi del partito dei partiti dalla forma partito Carlo io non ho difficoltà a dirlo il problema non riguarda solo le mura
Commisura diverso e con velocità diverse investe tutta la forza politica
E investe anche le forze politiche dalla cosiddetta sinistra radicale
Che magari sono più preservate su alcuni punti di vista rispetto ad alcuni aspetti della gestione del potere ma che tante volte nella loro pratica quotidiana non sono meno respingente rispetto a tante domande di partecipazione di democrazia
è un tema che ha attraversato
La trasformazione del PC del PDS DS con Giulia Rodano con Giovanni Lolli con
Pompe nel crollo con Franco Passuello all'inizio degli anni Novanta facemmo un documento sulla riforma del partito a Rete però con le stesse idee che ho letto nello splendido libro di Giulio
Marco subito dopo
Ma così come sono fallite Palmiro Cornetta dalla segreteria
Per colpa sicuramente nella vita anzitutto mia del nostro gruppo dirigente provammo a Torino una a operare una profonda trasformazione del partito fallì con la profonda trasformazione
E badate una frase che dice ma è un argomento che usa Martone del suo libro a me pare assolutamente dirimente oggi abbiamo a che fare
Con partiti politici che non assomigliano quasi per nulla ai partiti di massa nati dalla Resistenza e la Costituzione
Quei partiti di massa sono stati d'eccezione i partiti della storia italiana sono i partiti del Regno d'Italia sono i partiti non trasformismo sono partite in cui passare da una parte o dall'altra a seconda che nel collegio il notabile
Avesse o meno la possibilità di farsi ricandidare
è una strada che purtroppo si si è ripetuta ed è una storia che oggi si
Aggiunge sì congiunge con il massiccio ingresso di denaro
Con questa privatizzazione della politica per cui ti compri le elezioni Stati Uniti i confini lezione ma in qualche modo dobbiamo dirci con chiarezza che è un un giovane precario sicuramente no ma un operaio un lavoratore stando anche nei partiti di sinistra ha molta moltissima difficoltà non dica diventare deputato alimentare
Che abbiamo una legge abbiamo una legge che stipendi anche stipendio decine di migliaia di persone che si sono consolidate tra cui chi vi parla che si sono consolidate in un centro che alla fine diventa naturalmente perché l'alla condizione materiale determina anche la coscienza diventa inevitabilmente uno una spinta prepotente all'autoconservazione all'autoproduzione anche no
Allora allora io credo e per questo figlio unico
Che io dico io ringrazio molto anche Marco ieri so ha detto delle cose che considero un fratello diciamo in questa nostra esperienza
E ha detto delle cose molto belle anche per quello che riguarda il lavoro che abbiamo fatto insieme anche senza che c'è in questo momento io dico a Marco
Dico a Fabio dico alle compagne e compagni che hanno fatto insieme che esperienza proviamo a pensare
Da punti di vista diversi perché io non sono entrato in un partito non per reticenza ideologica
Ringrazio Franco e Rifondazione Comunista indipendente nel gruppo Rifondazione è stata assolutamente garantita come posso dire l'assoluta libertà personale nel poter individuale l'assenza di ogni vincolo lavorare su un altro progetto a cui mi sembra che la maggioranza degli Fondazione sia interessata
Noi dobbiamo lavorare per costruire o vi mento politico il nuovo trasversale alle forze politiche
E questi possa essere iscritti ai DS dalla sinistra DS a Rifondazione comunista ad altre forze della sinistra associazioni o movimenti ma che cominci non a ricostruire una burocrazia una nomenclatura
Una metodologia interna di selezione faticosa dei gruppi dirigenti ma che costruisca partecipazione democratica affidati gli uffici
Ma le avventure il Forum sociali ci sono pienamente riusciti anche il Forum sociali Ando riprodotto un ceto politico anche nei movimenti si revoca Fútbol
Dobbiamo saperlo lo dico polemicamente lo dica perché
è la vera grande questione è la stessa questione che era alla base di chi aveva pensato al partito nuovo oggi noi abbiamo in termini diversi dalle gesta ripensare a un partito a un partito nuovo
Rita la parola partito non so se nei prossimi anni sarà la parola a un soggetto politico che possa rispondere a queste esigenza io penso che voglio concludere non voglio abusare
Questa ospitalità io penso che la base comune di questo nostro grande lavoro Arete trasversale sia a Genova
Sì alle percorsi che abbiamo fatto insieme nei movimenti nel corso di questi anni
Forse io ho maturato più radicalmente giudizio forse sbagliando tante volte me lo domando perché
Uscendo dalle stanze del potere del Palazzo
L'ho avuto la fortuna anche di avere una un'esperienza di cui sarò sempre grato al PC PDS DS di militanza di direzione politica
Tuttavia uscendo da Palazzo mi sono sentito terribilmente inadeguato rispetto a un mondo che era tragicamente cambiato in cui il nostro linguaggio della sinistra le nostre forme non parlavano al modo di essere questa società che cambia
Allora io credo che il trend ognuno di questi movimenti sia in realtà la democrazia
La democrazia nella sua l'espansione non l'esportazione c'è stato un difetto di sostantivo
Da parte del del compagno Massimo D'Alema non l'esportazione ma la promozione l'espansione della democrazia non avverrà mai dall'alto non avverrà mai con forzature quantomeno con guerra avverrà se noi accetterei mo'di allargare tutte le forme di partecipazione di decisione democratica io credo che quelle oltre
Quello oltre della sinistra quello oltre che aveva animato Achille Occhetto ma anche l'oltre che secondo me anima la svolta di Bertinotti oggi
E l'oltre dei movimenti è lontano e nel settantasette di quella parte che criticava la sinistra
Magari conforme anche discutibili cercando risposte nuove stato lontano dell'inizio dei Verdi
L'oltre di tanti tentativi di innovazione politica noi dobbiamo provare a non costruirlo in un pensiero politico diciamo così
Che è già in grado di offrire una sintesi compiuta ma mettendo a lavorare insieme quelli che sentono nel loro cuore
O diciamo una ragione antiliberista un bisogno di cambiare la società perché vedete la politica ecco qui voglio dirla Carlo degenera più facilmente quando tutti pone in meno il problema di trasformare profondamente e radicalmente la società il potere allora è più facile che tu dell'agire politico accetti l'indifferenza il passaggio a una parte o dall'altra e magari prima o poi anche
Diciamo qualche forma moralmente molto discutibile
Io credo che nella prossima legislatura ci sarà il cuore di questo appuntamento
Fabio lo ha detto io sono solamente d'accordo siamo molto preoccupati per come si sta preparando il programma
Per come si sta preparando l'Unione a questo appuntamento se non ci fosse oggi Romano Prodi probabilmente quando leggo certi consiglia anche sui giornali di sinistra probabilmente l'unione sarebbe già stata minata
Sento di nuovo o di contrapposizioni a sinistra nella sinistra che non annunciano una buona giornata
Attenzione perché sono la prossima legislatura salterà questa esperienza non è che c'è sia ragione Adriano la buccia dei compagni il tentativo di imbarcare magari moderati centristi
Ma il corto circuito democratico la coscienza di milioni di persone sarebbe catastrofico probabilmente recuperabile aprendo la strada nel Paese avventure senza precedenti allora io vorrei che
Attorno all'idea della partecipazione democratica che noi all'inizio anche modo abbastanza solitario abbiamo sposato in Puglia quando Nichi Vendola si è candidato alle primarie e che non a caso ha permesso come ha detto Alba di vincere in quella regione io credo che questa idea ne dobbiamo tenerla molto alta nelle prossime settimane
Il fatto che si sia deciso in sede dell'Unione di avere un'Assemblea programmatica aperti ai movimenti e ai poteri locali che decida sul programma e sui punti controversi si arriva anche a realizzare quelle che altrimenti non saprei richiamare come primarie sul programma suo sui punti sul punto deluso dalla forza dalla democrazia su altre cose
è bene che il popolo del centro sinistra che ci dà un mandato dica chiaramente in che direzione si deve muovere il prossimo governo io credo che questa battaglia per la partecipazione democratica
Per partecipazione degli elettori prima delle elezioni alla definizione delle scelte la prima delle battaglie comuni che insieme potremmo fare nelle prossime settimane grazie Paolo
Forte
Allora adesso facciamo il punto tutti assieme la situazione è questa
La sua discussione come come era ovvio insomma interessante dei contributi sono tante ci sono ancora degli interventi che volevamo sentire
Sono cinque interventi abbiamo tolto anche altri compagni come capito a credersi si erano iscritti poi ci sono cioè il dibattito che noi compiamo di fare la tavola rotonda sono già arrivati i nostri ospiti più voglio ringraziare
Fin da fin da ora quindi dobbiamo avere un tempo ragionevole a mezzogiorno e cinque al massimo dobbiamo iniziare la tavola rotonda con i nostri ospiti io penso che ce la facciamo
Adesso darei la parola Pancho Pardi che è l'animatore
Del movimento dei cittadini il primo risveglio democratico stiamo buoni
Il primo risveglio democratico che c'è stato nelle forze democratiche contro Berlusconi la parola Pancho Pardi i tempi valgono per tutti dobbiamo mantenerli
No smontare subito i carattere troppo lusinghiero di questa presentazione faccio l'ipotesi che i movimenti improvvisamente non riescano a riprendere quota
E che quindi tutte le domande che una parte della Società formulato
Gravino sopra le forze organizzate
In questo caso credo che
Proprio a questa parte del partito
I Democratici di sinistra
Toccherebbe la parte più
La la responsabilità più grave per la loro collocazione all'interno della della geometria della coalizione
E per la vocazione al dialogo che hanno manifestato fin dall'inizio
Secondo me pesa su di loro una sorta di richiesta io la formulò così nella maniera più semplice
Pensato che poi noi proveremo a fare la nostra parte però intanto questa parte ripartito deve fare la sua
E
Parlo solo di alcune cose per evitare di coprire tutto lo scibile penso che questa parte di partito debba tenere duro nella maniera più irremovibile
Su tutto ciò che deve essere fatto per cancellare l'anomalia italiana
E questo significa stabilire in l'ineleggibilità dei possessori controllori di mezzi di comunicazione in maniera più chiara di quanto già non facesse la legge del cinquantasette
Bisogna cancellare uno scandalo istituzionale
Che ha inquinato l'Italia e chi ha in un certo senso sporcato l'immagine del nostro Paese nell'Europa
Bisogna abrogare tutte le leggi ad personam bisogna sostituire tutte le leggi incostituzionali non venera ecco perché li conoscete meglio di me
Bisogna sciogliere il duopolio televisivo
Piantiamo la con questo tre tre bisogna stabilire con la massima decisione che agli operatori privati tocca una rete a testa
E allo Stato una di più per far capire che lo Stato è diverso dagli imprenditori privati
Bisogna fare
E bisogna fare
Una legge vera non finta sul sull'enorme quantità di conflitti di interesse
Che si annidano nella nostra società e anche all'interno del nostro stesso mondo
Taccio se non per titolo Suri compitini di ricostruzione dello stato sociale
La scuola la sanità il fischio
Il rilancio della ricerca
Il peso caricato che va messo sulla sulla sull'uso delle energie alternative
Il ritiro dall'Iraq che in modo irremovibile
E la questione della Costituzione su quindi fare un secondo
Nel nostro mondo
Gira forse in modo ingiustificato io non lo so giudicare un atteggiamento per cui sembra che abbiamo già vinto
Allora siccome abbiamo già vinto anche il pericolo delle iterazione costituzionale sembra già smontato per per fatto fisiologico non c'è più non si dà più
Può essere
Può darsi che abbiamo già vinto noi ancora non lo sappiamo però può darsi che la cosa sia avvenuta allora in questo caso non bisogna tener fermo il principio di salvaguardia e la Costituzione così come e non azzardarsi a cambiarla troppo
Poi magari dico qualche cosa su queste
Ma
Se invece dobbiamo ancora che nere che la vittoria non l'abbiamo ancora in tasca una parte fondamentale della lotta per vincere le prossime politiche è proprio la lotta per garantire la Costituzione così come per cui penso che nell'orizzonte delle cose da fare da pensare e da fare di questa Assemblea e di questa parte del partito
In realtà di tutti però insomma qui ci dovrebbe essere una sensibilità superiore ci sia il compito di organizzare una grande manifestazione nazionale a salvaguardia della Costituzione così come in modo tale da far capire chiaramente che vogliamo camminare verso il referendum che cancellerà questa pessima legge di riforma costituzionale
In una maniera convinta non possiamo pensare di aver già vinto nelle politiche nei referendum il referendum è pericolosissimo i mezzi contro di noi sono potentissimi quindi non possiamo ragionare
In maniera diciamo così come se fossimo già in una dimensione di sollievo
Quanto alla questione invece della modifica esprimo diciamo così un punto di vista molto sentito all'interno di una parte della società civile piantiamo la con questa storia degli esecutivi deboli che vanno rafforzati
Noi abbiamo di fronte un'esperienza drammatica
Di anni di governo in cui un esecutivo che secondo lo schema costituzionale dovrebbe essere debole
è arrivato quasi a distruggere la Costituzione e questa sarebbe la prova della debolezza se poi non ci riesce non ci riesce perché noi abbiamo lottato e gli abbiamo impedito di farlo
Ma loro i mezzi per demolirla ce l'avevano hanno utilizzato i mezzi in un certo senso forzati ma lì legali della della della legge per demolire la Costituzione è questo un esecutivo debole possiamo sostenere questo
Quindi se si tratta di pensare a modifiche costituzionali bisogna pensare a modifiche che salvaguardino piuttosto l'opposizione piuttosto che la forza dell'esecutivo
E se si deve pensare al rafforzamento dell'esecutivo lo si faccia solo dopo che si garantito
La salvaguardia di tutti i diritti fondamentali delle delle per l'opposizione
Al movimento di spetta di ricostruire la propria energia
Noi lo dico con un certo orgoglio Rama impostori cista perché in effetti la cosa si è un po'ammuffita
Abbiamo dato il segno che la riscossa però non possiamo nemmeno coltivare autore a presentarci come quelli che hanno dato il segno della riscossa oramai troppo tempo fa i movimenti devono muoversi se non si muovono non esistono
Quindi grava su di loro una quantità di responsabilità di ricostruzioni di iniziative di lotte di interlocuzione con la parte dell'elettorato che nessun partito è riuscito a convincere a votare
Non scordiamoci che il ventotto per cento non ha votato e tieni la Toscana vincente numero quattro per cento dei voti c'è stato rispetto alla scadenza precedente quasi meno quattro per cento
Questo è un colossale elettorato orfano
Queste le di quanta acqua lei parte di questo elettorato orfano può parlare con noi non tutto naturalmente forse nemmeno la metà forse nemmeno un terzo ma oggi ci si vincono e si perdono le elezioni con uno o due punti percentuali in più o in meno riuscire a parlare è stabilire un rapporto serio con quella parte dell'elettorato orfano che con cui si può stabilire un colloquio costruttivo sul programma e sulle forme di lotta questo è il dovere dei movimenti non lo illustro cui stanno i riuscire ad aprire questa logica però sta invece a chi ha in mano la gestione della logica delle forze organizzati prevista anche a questa Assemblea ragionare su una cosa molto delicata
E che ed è il direi secondo compito poi me ne vado
Che è quello di riuscire a mantenere una dialettica aperta tra il modo di movimenti in modo che le forze organizzate Folena acquistato molto esplicito
Nell'auto accusato il sistema politico il sulla propria sull'ingessatura interno del sistema politico sulla sul sul blocco costitutivo che un personale politico istituisce su se stesse intorno a sé stesso quindi non non vale la pena ripetere niente
è importante che la la la la parte politica Cuesta la più la più aperta la più dialettica la più autocritica del del del del mondo politico che conosce bene i propri limiti e sale proprie debolezze abbia la forza di mantenere aperta la dialettica tra il mondo delle forze organizzate il modo dei movimenti
Tutto questo lo si può fare
Soprattutto se ci riproponiamo insieme anche dei delle scadenze di lotta
Nel caso in cui sia necessario la la la costruzione di una grande manifestazione nazionale sulla Costituzione è un punto di aggancio materiale di verifica
L'altro più delicato che qui lascio così in sospeso Comini teorica un un interrogativo aperto
è invece l'impegno con la stessa logica a mantenere aperta la possibilità di una determinazioni diversa rispetto a quello che c'è stato fino adesso nella sedizione della classe dirigente
Troppo bloccata troppo fissa troppo ripetitiva troppo avuto conservativa d'troppo
E cioè Erna
Il il la la la politica critica la politica autocritica deve caricarsi questo di questo imperativo
Re provare a pensare un modo nel selezionare la classe dirigente più dialettico più aperto più lasciato alla all'imprevisto
Il caso di Vendola va benissimo però non possiamo nemmeno pensare che questo ci ricompensa si di una quantità enorme gli altri eventi elettorali che sono stati invece molto bloccati richiusi su se stessi
Quindi ringrazio per l'ospitalità e me ne vado
Allora
Devo ulteriormente pregare chi chi parlerà e stringere ancora mi dispiace con i tanti che sono stato costretto a tagliare
Non non vite parolacce
Facciamo gli ultimi due interventi Luciana Castellina che tutti voi conoscete luglio un fuoco
Poi la tavola rotonda agli o quello ricordare i nostri ospiti solo Paolo bene il presidente dell'Arci
Franco Giordano capogruppo di Rifondazione Comunista Ugo Biggeri della fondazione Banca Etica Sandra Bonsanti presidente di libertà giustizia
Dario Franceschini coordinatore della Margherita Vannino Chiti della segreteria del nostro partito quindi un dibattito che immagino sarà vorrete seguire tutti interessante allora gli ultimi due interventi
Pregando il compagno momento di mantenere i tempi
Ringrazio tutti per la Piacenza scusa Luciana a te la parola
Allora Santella perché mi sono rotta una gamba e non perché sono vecchia anche se no perché non vorrei fare fare fare perfetto
Anche scendendo a capire che ormai mi tocca sempre di più di fare tutti i necrologi dei comunisti
Perché oramai compagnia è un fatto sono pochissimi quelli che si sono iscritti a quel partito nel mille novecentoquarantasette io allora
Mi tocca non avrei mai pensato di rinunciare il vecchie che minacciano quelli del ventuno ter una data più nobile del quarantasette ma insomma
Invece ci sono arrivate anche io devo dire che ogni volta che faccio un necrologio mi io una botta di nostalgia per il vecchio PC che non avete idea
Ho nostalgia Company fino nero
Quando fummo arrabbiarsi come manifesto perché fu una radiazione bellissima compagno Mussi fu uno dei pochissimi che voto contro infatti
Orfani vorrei chiederti ma non le piacerebbe di più anche a voi
Invece che essere marginalizzati e nessuno gliene frega niente di quello che pensate essere radicato in quel modo con un documento una distruzione che faceva
Credo che adesso è la curiosità per quello che ha pensante non è avvenuto quasi nessuno che la maggioranza a questa riunione
Insomma compresa quella radiazione non era male
Bene comunque dopo cinquantotto anni di militanza comunista vissuta in organizzazioni varie non mi sarei mai aspettata di diventare un senza partito
Un senza partito la parola senza partita era quasi un'offesa nel vecchio Pci come dire sfollato uno senza casa insomma un poveraccio bene sono anche io sento e presunta fuga puntuta pacifista come me la cosa come dire grave
Temo però che come me senza partito ormai ce ne sono tantissimi non solo dei vecchi ma quel che più conta una quantità
Il Giovanni
Però per via del lungo percorso che abbiamo fatto insieme in questo più di mezzo secolo vorrei poter riparlare un franchezza eccome se fossi interna alla vostra corrente cosa che non so ovviamente
Io non posso oppormi l'interrogativo che poneva Crucianelli cosa dire per fare iscrivere qualcuno cosa dire per impedire che se ne vadano non un luogo da cui uscire o dunque andare credo però che anche per voi non siano più questi gli interrogativi più importanti che il velo inclusero passivo sia piuttosto un altro
Cosa diciamo contrattisti a quelli che non sono più dentro questo partito e che non ci saranno mai dentro questo partito accorda diciamo esiste
Ai giovani che non sanno uscire e li capisco dal dilemma riconoscimento della necessità della politica e terribile paura di essere cooptati in un meccanismo di generato nella politica e che perciò alla fine
Finiscono nel rifiuto un'illusione di un'autosufficienza di un'autonomia totale del sociale cosa diciamo è cosa scrisse a chi avverte
Gli operai per primo il sindacato alla FIOM penso di non avere più rappresentanti
E hanno del ragioniere vista l'estrema debolezza della solidarietà tutti assieme abbiamo saputo esprimere verso durissime difficilissime vertenze sindacali ancora per e per via della debolezza della protesta contro quanto accade anche a livello europeo la Bolkestein sta sempre lì Baldassarre non è che è stata battuta e anche queste sessantacinque ore settimanali che sono state varate e che io non credo che siano state neutralizzate dalla microscopica riassorbibile vittoria sull'emendamento dell'opting out come giustamente ha detto anche qui Cipolla Fillon ebbene tutti coloro dicevo
Hanno un dovere hanno il dovere di essere rappresentato e allora io credo che il dovere sia di rispondere a questa area Esterna perché questo pezzo di sinistra che è rimasto nei DS io credo sia indispensabile Company
Per via della sua storica e dunque della sua cultura della sua identità politica
Alla ricostruzione di un nuovo ossigeno Prodi sinistra che non c'è quella che verrà e che comunque devi dei
Io non sto ingerendo i compagni numero permetterei mai di uscire da questo
Questo poteva essere fatto forse prima anni fa
Adesso nel momento della strenue necessaria battaglia contro Berlusconi non avrebbe senso
Ma non solo per questo badate anche perché le scissioni non usano più
Nel senso che i partiti sono diventati soggetti deboli i loro confini sono sfrangiato ognuno si sente parte non parte
Porta con sé anche le tracce importanti di un'identità viceversa per cui ci sono intercettazioni meticciato che attraversano le formazioni politiche così come il movimento
Perché a tutti a sinistra avvertono Lattanzi torinista io credo e le nostre forme organizzate che tutti sappiamo che dovranno cambiare
Non è più come una volta quando l'appartenenza aveva un carattere così totalizzante quello che è ricco e che la vostra Andrea di ascolto fondamentale
E in gran parte fuori c'è più ascolto per il correntone fuori che negli asfittici cominciare federale
Anche Campanile giorno
Nei congressi predeterminati dagli equilibri di potere
C'è dunque questo Esterno con il quale ho diretto più che verso il quale con il quale bisogna far politica anche e che si può fare anche tanto dentro contribuire a costruire spazi strumenti per un dialogo un lavoro comune dicevo che la sinistra dei DS indispensabile
Perché quest'Area che non è di per sé il soggetto politico
E per quei questa Ancash Perna che è soggetto politico solo potenzialmente che potrebbe badate anche lì quel farsi quest'area che è fatta di tante cose di movimenti forti e deboli di sindacato di Archie due mezzi Dex iscritti di intellettuali
è un'area
Che si allontana
Ogni giorno di più dalla maggioranza DS ma non trova riferimento nell'azzurra Rifondazione Comunista per tante ragioni qui non è del tempo nel luogo per parlarci però anche le elezioni lo dimostra
Nonostante l'ulteriore spostamento a destra dei DS e dell'Unione nonostante la forza che ancora hanno movimenti notte protesta
Poco anzi niente è andato a Rifondazione comunista no io credo perché viene considerata troppo comunista ma perché diffida delle troppe svolte lui generato seminario non adeguatamente motivato per la stanza gestione collettiva perché debole gli anche oramai quella speciale cultura della sinistra comunista
Di una certa stagione del partito comunista che io non considero affatto datata varate la cosa peggiore che sta avvenendo e questo può riferirsi al passato o con l'abiura oppure da parte dei giovani come di un fastidioso fardello di cui liberarsi al più presto
Io credo che quella sia stata una stagione che è stata forse il punto più alto nella storia della sinistra europea
Quella cultura che permise il radicamento sociale il rifiuto del massimalismo l'equilibrio fra radicali sai realismo e che tentò
Fu per lo meno il tentativo più alto di dare la risposta più avanzata al problema che oggi chiamiamo partecipazione e che è stato il tentativo di Gramsci di superare i limiti sia nelle lirismo che della socialdemocrazia sia del parterre il partito di avanguardia che del partito gestione dello Stato indicando l'ipotesi dell'intellettuale collettivo
Dico concetto più ricco del concetto di partecipazione
Perché intendeva dire riduzione della distanza fra governanti e governati a cominciare dal partito spesso come prefigurazione di uno stato che via via si estingue
Oggi diremmo che stende le Aule al le aree dell'autogestione sociale
Di questa nostra storia tradizione modernissima e non vetro io credo che oggi ci sia bisogno ricostruire un nuovo soggetto di sinistra
C'è bisogno di quadri che anche se i più giovani conservano quella storia nel loro DNA
Una cultura che certo deve incontrarsi con le culture le esperienze le pratiche nuove del movimento e anche con quelle con l'esperienza che ha fatto preziosa ricchezza Rifondazione Comunista la cui esistenza e di assoluta importanza
Dicevo Marco Pagot Magalli per costruire un ponte fra spezzoni la sinistra occorrono due pilastri il vostro essenziale e per questo non credo il tentativo di fare un cenno chiudiamo cogliere queste forze attorno soltanto Rifondazione comunista anche se un certo più largo
Possa dare possa dare in qualche modo soluzione io credo che le al problema sarebbe un'operazione riduttiva una risposta insoddisfacente il mio Paese alla domanda molto più ricca che c'è
Io credo che quello che dobbiamo fare è il simbolo delle Olimpiadi certi che si intersecano non un cerchio esclusivo
E allora per questo credo sia necessario che tutti non molti buoni se posso permettermi una critica
Lavoriamo di più di quanto avete fatto finora a far vivere strutture flessibili per carità perse non partitiche diciamo nuovi seggi soprattutto lotte attraverso le quali possa svilupparsi un processo lungo difficile che però va iniziato subito se non vogliamo disperde e allora usare la vostra forza
In una dialettica interna che risulta sempre più stelle a me pare uno spreco sarebbe invece utilissima per contribuire a far fare un salto di maturazione ai movimenti
Troppo spesso io credo badate usati al peggio
Per fargli esprimere i valori mentre altri si occupano dei compromessi politici laddove necessario che essi stessi assumano la responsabilità delle necessarie mediazioni
Che già servono e sappiamo che serviranno sempre di più
Il
Non parlo di un problema di rappresentanza istituzionale che pure c'è ma è un altro discorso le comunque un problema secondario il problema
E come costruiamo un polo di sinistra più forte più ricco più adeguato che riequilibri i rapporti di forze della coalizione
In vista della definizione di un programma in vista del dopo
Quando il rischio della rottura sociale ne avete parlato molto i vostri interventi sarà pur i tempi che ci attendono lo sappiamo tutti sono durissimi ma la prima linea io credo non sia nel prossimo congresso dei DS è tracciata sul terreno molto più ampio e potenzialmente ricco che sta fuori alla sinistra e non c'è bisogno di scissioni per militari
Dalla dagli applausi e dall'affetto non c'è bisogno di aggiungere le cose peraltro
Io sono tra quei compagni con Luciano allunga militanza era un bambinetto ero giovanissimo quindi ringrazio no anche lei è giovane lei ancora più giovane libertà perché
Ha solo la Gambarotta come per un piccolo incidente insomma Pecci siamo più o meno con
Con i tempi Florida l'ultimo intervento Puglia al seguirà la tavola rotonda petrolio
Parte della parola cara Luciana certo che c'è un'avventura comune
In un mondo di sinistra dentro e fuori i partiti se no se non ci fosse questo noi qui non ci staremo e non ci stare
Mai come stavolta sono stata in sintonia con l'intervento che mia preceduto
E quindi cercherò di non fare la luna anche se nella sinistra Minias
Che funziona abbiamo fatto bene Mussi
A chiederselo e a chiedercelo perché questo seminario alla responsabilità politica di rispondere
Noi non siamo qui per riprodurre chip per dire che ci siamo solo perché c'eravamo
Il correntone ha detto Folena e un'identità ma un'identità dico io per vivere deve avere una missione che non credo sia solo presso il gruppo dirigente dei DS ma presso gli iscritti gli elettori forze popolari un mondo di sinistra
è vero che la nostra fatica è servita abbiamo tenuto i DS sul no alla guerra in Iraq e questo ha tenuto la coalizione e abbiamo tenuto aperto un canale un tutta la sinistra mentre la maggioranza dei DS si chiudeva nel maso chiuso della federazione
Bisognava portare il centrosinistra a unirsi e a fare l'opposizione lo schiaffo di Moretti i migliori in piazza avevano bisogno per tradursi anche di chi lavorasse dentro i soggetti politici è stato fatto
I risultati anche elettorali sono arrivati ma adesso è un'altra fase è cambiato tutto crisi della destra possibilità concreta di arrivare al governo sappiamo in questa sala non sono che tutti i nodi arriveranno al pettine in quel momento e non siamo in un periodo di bonaccia in cui mandiamo a casa Berlusconi e poi le cose torneranno a posto noi siamo in un contesto sociale esplosivo
E in un quadro internazionale di globalizzazione armata e di Europa debole detto in altri termini sta per finire quella stagione in cui il vincolo esterno per il governo Berlusconi ha fatto da collante per il centrosinistra
Comprendo tutto
La ragione per cui poi si è votato tutto quello che veniva offerto lo diceva Mussi a queste elezioni regionali
Berlusconi io penso cesserà presto di essere il vincolo obbligato
Ma anche quella rendita di posizione che metteva la benzina nel motore dell'Unione e portava voti perché bisognava liberarsi di questa destra
Se c'è vita dopo Berlusconi
E i tempi non Vincenzo
Il problema
è
Ho capito
Grazie aveva sei ci evita dopo Berlusconi ovvero tempo tutta e capacità di cambiamento
Tenuta di lo schieramento politico e sociale ma anche capacità di cambiamento spara noi dimostralo nessuno ci toglierà più le castagne dal fuoco
Usciti dall'incubo Berlusconi in un Paese che va a rotoli pieno di una minoranza diritti sempre più ricco il blairismo fuori tempo massimo ma è già stato detto con la politica del novanta sei farebbe deflagrare il problema non le risolvere
Nell'epoca di Bush e Ratzinger
Non ci farà fare un passo la piccola politica del giorno per giorno perché ce l'ha ricordato D'Eramo a ideologia e potenti non si replica con le interviste che durano un giorno e strizzano l'occhio ai potenti di turno
Noi siamo in un partito che al congresso in febbraio ha fatto votare una relazione che si è solennemente dispensa sulla scelta della non violenza ve lo ricorderete e tre mesi dopo leggiamo delle interviste che l'estensione della democrazia
Può avvenire anche con l'uso per la forza e tra una cosa e l'altra tra una capriola e l'altra si plaude al Papa perché criticando ratzingeriano relativismo secondo Piero Fassino si critica il pensiero debole questo non è solo il partito dei d'idee
Rischia di essere un partito senza principi essenza politica è la cosa più grave lo dico a Lalla Trupia che ce l'ha ricordato non è che tutti si convertono
Ma che oggi si sostenga da parte dei leader della sinistra meno male che c'è un Papa che ha un pensiero forte così costringeranno i avere un pensiero forte mediando con questa frase
La stessa cosa che si vuol sostenere su questo l'hanno ricordato tutti i interventi noi dobbiamo fare una critica radicale e sfidare in modo forte e rigoroso questa maggioranza del partito perché così continuando
Intanto insistere sulla cultura di governo nasconde una vocazione ad essere governati non ha governato
Governati dai poteri forti dell'economia e dell'ideologia
C'è una sfida che è più grande che prendere solo Palazzo Chigi rende nemmeno Fiano c'è questo mondo più abitabile
Ma ci vuole una straordinaria ambizione non la devoluzione delle idee e del e della forza ad altri che sono già potenti e idee ce le hanno già detto questo e qui è il cuore del mio intervento poi mi avvio a concludere
Detto tutto questo questa critica radicale a questo impianto
Mollare al suo destino questo soggetto che il primo partito della sinistra italiana vuol dire chiudere ma l'ha detto benissimo in altro modo Luciana Castellina
Vuol dire chiudere per un lungo periodo la vicenda di una sinistra forte ci si potrà anche arrivare ma è doveroso lavorare perché il finale sia un altro
Io conosco perché vedete in discussione non è solo una politica e in discussione nella vicenda che può portare al partito riformista
L'esistenza di un soggetto autonomo della sinistra di governo allora Zapatero fa in un modo Blair fa in un altro noi simpatizza diamo più per una politica che per un'altra
Ma i loro eredi si troveranno comunque ad un soggetto politico di sinistra noi non possiamo oltre che dire quale politica si fa lasciare così che sia spazzata via l'ipotesi di un soggetto politico della sinistra che certo va riformata
Poi io so i limiti di questa posizione l'ho sentito anche in alcuni interventi i germi vitali son venuti da fuori sono stati movimenti e culture diverse fuori dall'Internazionale socialista che ci han detto dove va il mondo come si può cambiare
Sappiamo che c'è una crisi drammatica dei partiti degli iscritti
Che è causa ed effetto della crisi tra democrazia ma se ci giochiamo è un'OPA l'ha detto bene anche D'Eramo e l'ha detto anche e partiti socialisti un altro mondo è più difficile
E quindi dobbiamo anche provare a trasformare le forze che abbiamo d'altronde
Ho visto l'altro giorno un manifesto
Fu lei ha fatto un'iniziativa con Bertinotti appunto perché non si prescinde dai soggetti politici
Allora finché c'è un grande partito votato da milioni di lettori di sinistra che tali si sentono non può essere indifferente che fine fa perché noi abbiamo una responsabilità è una funzione che altri non possono svolge se invece si chiude la partita col Partito riformista dobbiamo prendere atto lo dico assodati ci ha sollecitato tutti su questo punto perché vuol dire allora che la vicenda della sinistra faticosamente ma dovrà ricominciare da un'altra parte
Ma finché aperta la partita un senso politico
Tentare anche perché il momento del governo sarà un momento della verità questa è la nostra funzione adesso per svolgerlo e finisco noi però dobbiamo cambiare molto io non ci credo che noi possiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto e come l'abbiamo fatta
Dobbiamo e riprendo cose già dette diventare più simile a quella CL di sinistra che diceva a vita
Dobbiamo prenderci coraggio e libertà come diceva Crucianelli dobbiamo pretendere un aspetto che spesso non c'è come diceva Fumagalli
CL di sinistra cosa vuol dire D'Eramo ha detto bisogna ripristinare la legittimità di un ideologie di sinistra io direi di un pensiero di sinistra
Chi Thaci sulle cose di fondo non ha futuro
L'assolutismo del capitale che ormai si pone come questione antropologica perché interviene in tutte le dimensioni la vita cos'è la politica imperiale la vediamo la denunciamo come la contrastiamo se non c'è solo il terrorismo
Tutti i temi del corpo della tecnologia il ritorno della dimensione religiose il lavoro come diritto ma su tutto questo se non si produce politica e cultura ma come si può pensare di incidere su quello che verrà allora lui non possiamo su opere di Carlo per gli altri su questo dobbiamo macinare produrre cultura politica discussione rapporti insieme a tanti altri perché saremmo sciocchi a pensare di fanno da soli
Noi possiamo fare molto più di quello che abbiamo fatto finora
Sull'attivismo culturale sul lavoro ci devono dev'esserci il soffitto una produzione da parte nostra di discorso di iniziativa
Dobbiamo scrivere far incontrare allora assegni sostare qua dentro
Se facciamo un salto nell'autunno lunga e nella produzione politica e culturale è quel protagonismo come diceva la Bucci che non è uno condizionamento interno quel protagonismo
Che allora da davvero la tua funzione uno spessore e una vitalità fare la sinistra non è solo governare in un certo modo
E fare la battaglia delle idee spostare opinioni e questo vale anche per noi qui dentro
E in pochi mesi dobbiamo mostrare che c'è questo cambiamento produrre appuntamenti di rilievo pensati e costruiti giustamente come chiediamo al coi compagni rispondere anche colpo su colpo a interviste a posizioni che francamente ma dobbiamo anche produrre qualcosa che resta di più nel tempo aprile prezioso lo abbia
Amo trascurato troppo non possiamo più permettercelo la proiezione esterna per noi non è un dopo è un prima e cambi dobbiamo io credo cambiare il modo di lavorare sul territorio anche al centro lo dico per quei compagni che poi saranno chiamati ad essere il gruppo dirigente di questa
Libertà e coraggio si diceva
Non mi soffermo ma penso che sulla questione del disarmo e del lavoro dobbiamo fare delle scelte produrre degli atti politici ieri nel gruppo che abbiamo fatto e ci è stato chiesto dai lavoratori che erano al nostro seminario che sono un altro segnale dalla CGIL infine a dispetto e concludo pretendere rispetto c'è un'aggravante rispetto al ritratto che prosperò ha fatto qui della deriva dei partiti che riguarda casa nostra forse anche altri partiti di sinistra cioè il fatto che ne veniamo da una tradizione comunista
Con tutto quello che comporta
E i falsi e questo anche su di noi agisce perché noi abbiamo introiettato il senso di colpa per essere una minoranza
Chiediamo scusa lasciamo troppo spesso fare al dispotismo nella maggioranza
Ma
Faccia non è un elemento di
Politica facciamo un convegno sulla dialettica tra le forze politiche della sinistra chiamiamoli laburista non possiamo restare Cusi su questo punto facciamo poi dobbiamo produrre politica discussioni
E pretendere il rispetto dello Statuto il funzionamento per quanto possiamo degli organismi una pratica democratica più vista vispa
Spetta anche a noi questo è un discorso aperto con la maggioranza che invece lei praticare un riconoscimento politico ma ce la faremo con lo stato dei partiti che ho finito
Che è quello che conosciamo ce la faremo a fare queste cose avendo poi lo stesso indo lo stato dell'arte quello che io penso che si può provare
Perché è difficile provarci anche e soprattutto da una minoranza se anche in voi abbandoneremo il senso di minorità pratiche arrivano di più una democrazia e si agiremo credendo nel nell'azione collettiva perché non è cambiando manco potremmo anche farlo in diversi in Parlamento che riforniamo i soggetti politici a me spiace che Pietro a cui voglio bene e che stimo abbia fatto una scelta da solo lo Rispetto ma se vogliamo cogliere quei frutti di cui parlava Luciana Castellina
Una grossa parte del lavoro quel pilone del ponte da questa parte lo dobbiamo costruire e lo dobbiamo fare possiamo farlo solo collettivamente
Allora
Io direi che
Se
Intanto ringrazio i nostri ospiti per la pazienza del ritardo e considerevole ma non drammatico
Di quindi riutilizzo salire alla alla presidenza per iniziare l'la seconda parte questo dibattito alle quattordici e trenta la tavola rotonda finirà
C'è un buffet per tutti
Cioè buffet per tutti come sapete fuori mantenete privilegi veri perché poi riprendiamo ci sono le conclusioni dei gruppi di lavoro con i documenti che tutto quello che avete visto scritto vi ringrazio ancora per per la pazienza
Aspetto un minuto Fabio Mussi che ci raggiunge prende il mio posto
L'avvocato
Andato un attimo
Sono pubblico noi vogliamo abbiamo
Vedo che ne pensano
Maggio gode questi allora
Voglio professore risolutivo
Allora allora
E da ieri mattina che teniamo splendidamente questa sala per presenze e attenzione
Ora sono le ultime ore di questa nostra iniziativa che mi sembra importante prego tutte le compagne e compagni gli amici che eventualmente siano quei
Chi vuole prendersi un intervallo di farlo rapidissimamente ma gli altri di sedersi
Ringrazio per la loro presenza i nostri ospiti
Avete visto che qui abbiamo messo in campo una formazione interessante
Paolo Beni presidente dell'Arci Franco Giordano capogruppo di Rifondazione alla Camera
Ugo Biggeri presidente la fondazione culturale Banca Etica Sandra Bonsanti presidente Libertà e Giustizia Vannino Chiti coordinatore nazionale dei DS e Dario Franceschini coordinatore della Margherita
Una squadra mista
I dirigenti politici
E anche di esponenti che io qualche imbarazzo a chiamare della società civile per gli equivoci di cui si è caricato
Da leghe l'Empoli questo questa nozione che
Quando apparvero innovativa ora è un po'usurata ma insomma che
Che si occupano di grandi questioni che riguardano la vita delle persone e la società e la politica
Tutti questi ospiti intanto vorrei dire accogliendo lì con un ringraziamento che il correntone è vivo e lotta insieme a loro dice
Ci sono aspetti della nostra discussione qui come avranno sentito ai nostri amici e compagni
Che insomma ci sforziamo ritenere un po'non so se ci riuscirà lo sguardo lungo
Che guardano al dopo Berlusconi ha come dovranno essere domani quando Berlusconi non ci sarà più
La sinistra il centro sinistra come quali soggetti ma insomma io vorrei che facesse una discussione qui un po'più ravvicinata perché nel frattempo Berlusconi c'è
E quindi di parlare delli dell'Italia di questo momento delle cose da fare delle scelte da compiere
Grandi scelte politiche e programmatiche come vedete
In
Persino dai dati di queste ultime ore viene fuori
Una accelerazione drammatica della situazione Italia
è chiaro che del la spiegazione di ieri del premier che è colpa della Pasqua durata
Poche ore diciamo
E che ormai i dati sulla vera e propria recessione dell'economia italiana
Sugli elementi di disfacimento di un sistema di una società
Stanno creando
Un dato di grandissimo allarme ora noi abbiamo
Vinto
Tutte le elezioni nel due mila uno abbiamo vinto bene le ultime regionali
Oggi si vota Catania e Scapagnini potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso lo dicono nel centrodestra non
Non è una malevolenza
Per ora abbiamo vinto tutto ma la situazione del Paese naturalmente non ci fa dormire sonni tranquilli nel senso che governarlo questo Paese
Sarà più complesso forse persino che vincere le elezioni
Dopo che effettivamente verifichiamo un un data antiberlusconiana nella nostra opinione pubblica
Allora qui
Nuovi dobbiamo non solo unirci come siamo uniti per liberare l'Italia da questo incubo
Poi da Beck di sarà difficile spiegare i nostri nipotini come è successo che per il quattro anni cinque anni una delle maggiori potenze mondiali si è stata governata dava un gruppo dance
Mandra Pati come questo ma comunque troveremo le parole diciamo
Però ora poi dobbiamo vincere e poi saremo chiamati a governare sulle basi sulla base non solo del no sulla base dei nostri sì
Come dice sempre il segretario del mio partito da diversi anni non bastano i no ci vogliano anche sì
E ora ci sia
Sulle grandi questioni
Non solo del ripristino di uno spirito pubblico insomma
Tutti i capitoli della giustizia eccetera eccetera ma sulle questioni cruciali che riguardano
La natura della Società italiana e del suo rapporto con il mondo e che poi trovano loro precipitato nei grandi capitoli dell'welfare della Boro e della pace
Abbiamo un candidato premier
Anzi Premier in Italia non esiste capo del governo Presidente del Consiglio diciamo premier non esiste nel club
è on tanti è un anglicismi Monocle non corrisponde alla nostra Costituzione
E abbiamo
E abbiamo
Una processo di costruzione
Del suo oggetto fondamentale dell'opposizione oggi almeno in questa sala Costilla pensiamo lo dico ai nostri ospiti e del soggetto fondamentale per l'opposizione oggi e per il governo domani chi è l'Unione
L'impegno
Cui vogliamo Coco lavorare diciamo è quello di dare forza politica all'Unione
E di lavorare affinché l'Unione questa nostra alleanza sia fondata su un
Programma condiviso
Dai soggetti così riesco l'unione e sperabilmente anche dalla maggioranza dei cittadini italiani
Soprattutto quelli che hanno diritto di aspettarsi dalla politica effettivamente qualcosa di nuovo
Ora un programma che cos'è un programma navi discussione che dura tanto tempo
So il soviet più elettrificazione era un programma
Possono andare male tutti e due soli e che l'elettrificazione però era programmati per un periodo ha mosso
Il sostegno della domanda aggregata uso le parole delle ortensie era un programma programma di governo che ha innervato
Tanti governi negli Stati Uniti e in Europa la lira nell'Euro che è stato il nostro maggiore nella novantasei dopo novantasei è stato un programma almeno per un paio d'anni Franco
Ah funziona
Quindi un programma è naturalmente un elenco dettagliato di cose da fare
Ma è un'idea
Forte
C'è questa idea forte e a che punto siamo anche con il dettaglio visto che Prodi giustamente quando è avvenuto al cantiere la scorsa settimana ha detto mi interessano i vostri ideali le vostre idee per favore fornitemi anche i numeri
Aveva ragione poi ci vogliono anche i numeri ma i numeri vengono meglio quando c'è un'idea che punto siamo
Molte reti sono state gettate in questi mesi
Fabbriche cantieri cabine di regia tutta la la nostra immaginazione ieri ho detto costruttivisti legali comunque sono tanti luoghi abbiamo gettato molte retti
Ora c'è il doppio interrogativo
Che pesci prendendo un suk
Se si comincia a individuare punti profilo
E anche chi e come le tirare arriva perché a questo punto la questione delle procedure del metodo
E influirà come sanno bene licenziati e diciamo metro che si segue influisce determina la scoperta scientifica
Il metodo e procedure
Determinare determineranno largamente anche la qualità del programma lo sappiamo tutti
Che non possiamo trovarci a ridosso delle prossime elezioni
Ammesso che se siamo nel due mila sei
Anche se continuo a non riuscire ad immaginarmi come nelle condizioni in cui si trova al centro destra possano questi andare avanti per un altro anno senza che gli succeda almeno un incidente per strada ma mettiamo nel due mila sei
E la cosa diventa tanto più urgente se per caso i tempi si scorci hanno non possiamo trovarci dopo tutto questo lavoro a dovere in qualche ufficio studi all'ultimo momento scrivere qualcosa per presentare un tête
Prodi all'MBA al cantiere e poi anche nella cabina di regia tra i partiti non mi ricordo come si chiama
Era una riunione tra sarà chiamata cabina di regia tu
Marciano metafore che prendiamo per quello che sono
Prima cantiere Poli ha detto una cosa interessante importante ha detto possiamo pensare che ci sia un certo punto un'Assemblea Generale programmatica
Che raccolga tutto il cinque questi affluenti di un unico schiume
Noi ci siamo affannati
Noi con qualche riserva come sapete altri con più entusiasmo a scrivere in tutti questi mesi in questi ultimi due anni le regole della federazione riformista
Il problema è che sono piuttosto blande le regole del soggetto fondamentale deve vincere le elezioni e per governare chi è l'unione
Io lo dico concludendo questo complesso di questioni corrispondono anche ad altrettante domande che pongo ai nostri ospiti
Io penso che si possa ragionare tornare a una chiara definizione di diritti doveri nell'Unione che preveda anche decisioni con il voto a maggioranza
Perché è del tutto evidente che ci sono questioni che è possibile mettere subito in cascina perché c'è l'unanimità ed altre che richiederanno un lavoro paziente di mediazione di compromesso ed altre che andavano tagliate con la spada del voto
Io penso che il voto a maggioranza
Possa essere riconosciuto da tutti
Se il metodo
Della formazione di questi luoghi
E chiaro trasparente e soprattutto partecipato
Perché altrimenti non funzioni
Io penso che dentro un po'le cose che mi sono sforzato di dire c'è un po'di nodi da sciogliere rapidamente nelle prossime settimane se vogliamo metterci nelle condizioni migliori di combattimento
Chiudere diciamo la partita con un centrodestra che ha Sereni devastato
O totalmente Riva stato il nostro Paese
Quindi ora Giro questi interrogativi ai nostri ospiti
Qui siamo tutti interessati perché alcune di queste questioni hanno fatto parte del nostro dibattito di queste due giorni
Si comincia e non non abbiamo stabilito un ordine si può andare anche per ordine alfabetico
Questo caso Paolo Benini tocca il primo intervento Paola
Bene grazie
Beh io guardate credo quanto tempo ci diamo
Poco grazie va be
Mi piace la vaghezza del poco così Marra anche allora cercherò di di restare nel poco
Credo che le domande che poneva Fabio il
Il modo con cui ci pone la questione sia assolutamente condivisibile opportune e necessarie
Anche perché
La prima considerazione possiamo farci e che con il risultato delle elezioni regionali si è aperta
Indubbiamente una fase
Che richiama il massimo di impegno di responsabilità da parte di tutti ma si è semplicemente aperti io vedo una preoccupante tentazione di considerarla aperta e quasi risolta e non e francamente mi mi preoccupa perché è vero che quel risultato elettorale è stato netto omogeneo sul territorio nazionale
Che indubbiamente rappresenta il crollo del blocco sociale su cui Berlusconi aveva costruito il consenso al suo progetto e vero che rappresenta una forte domanda di cambiamento rispetto alle politiche fallimentari di questo governo di cui si è parlato non quindi lungo proprio per cercare di essere
Breve il più possibile sul piano della politica estera della politica economica sul piano dei diritti civili
E vero che rappresenta la reazione del Paese rispetto a una crisi morale profonda una crisi dell'etica pubblica del senso della comunità che poi si riflette
Nelle famose leggi vergogna di cui si è parlato nell'attacco alla Costituzione nella delegittimazione delle funzioni dei luoghi della rappresentanza sociale
E vero anche che il centro sinistra finalmente unito riscesi
Una una carta di fiducia in qualche modo un'apertura di credito
Però
Questo è il problema oggi il centrosinistra deve dimostrare di essere all'altezza di queste aspettative deve spendere bene quell'apertura di credito
Essere all'altezza di queste aspettative significa non essere capace semplicemente anti perennemente da quando prima votare di praticare l'alternanza nel governo del paese ma una vera alternativa un'alternativa di valori nelle scelte dico bene
E credo che sia un errore pensare che questo sia già fatto non soltanto perché
Catania
Questa settimana vedremo cosa succede pietre comunque io credo che dobbiamo sempre guardarci da i danni che Berlusconi può ancora fare a questo Paese in tanti modi
Ma perché il problema che noi abbiamo di fronte e trasformare una semplice domanda di cambiamento forte che emerge in maniera diffusa nel sostegno consapevole ad un progetto di alternativa concreto convincenti
Che viene percepito come realizzabile
E da questo punto di vista me preoccupa un po'la discussione che per ora sento
Nel nel centrosinistra io credo che un governo è stato detto bene da alcuni degli interventi che ho sentito stamani
Che non che rinunciasse a mettere in discussione le politiche liberiste di questi anni
L'esigenza della compatibilità rispetto alle strategie liberiste europee pensando magari di conciliare lei con la sostenibilità sociale con un quadro ritenuta dei diritti
Io credo che questo Progetto sarebbe destinato a fallire a fare danni e a creare anche forti tensioni sociali
Credo che
Affermazioni tipo quelle che da parte di alcuni importanti leader del centrosinistra in questi giorni si sono sentiti rispetto alla questura e l'uso della forza rispetto alla questione dell'esportazione la democrazia i commenti che ho sentito rispetto alla elezione di Blair
Sono preoccupanti rispetto al contenuto che vogliamo dare a questo programma
Credo che serva una svolta radicale
Che rappresenti il tentativo di costruire un'alternativa di sistema che rimetta in discussione le politiche liberiste
Che di certo un'idea diversa di sviluppo di rapporto fra produzioni consumi lavoro ambienti che rimetta al centro il tema dei diritti
Un'idea di società come qualcuno ha detto stamani esatto
Credo anche che questo sia possibile oggi nel nostro Paese sia un obiettivo assolutamente praticabile
E che l'Italia è cambiata
Ed è cambiata anche
E qui siamo parte in causa veniamo chiamati in causa io credo che si possa dire che
Movimenti Diversi nel mondo del lavoro della società civile che in questi anni hanno prodotto i vari anticorpi alla cultura della veste e gli anticorpi alla cultura della sta sono la condizione per costui una politica alternativa alla politica della destra hanno sollevato temi importanti che sono andati a fondo
Praticando sede quest'nella società italiana che sono entrati nel senso comune di questo Paese il tema delle libertà civili dei beni comuni del lavoro
E io credo che oggi noi dobbiamo dirci che la stagione dei movimenti non è chiusa
Magari con la benedizione con il riconoscimento postumo come qualcuno fa ma ora di uno ci ricordiamo bene la discussione che c'era invece qualche anno fa su questo non è chiusa perché i movimenti non sono tornati a casa
Anche se magari non riempiono di tre milioni di persone piazza perché si stanno là ricadono i territori nelle città
Attraverso mobilitazioni sociali diffuse attraverso la costruzione di reti tematiche di campagne di piccole vertenze suscitano nuova partecipazioni cercano strumenti per fare i leghisti per acquisire peso politico
Per interagire con le istituzioni a partire dalle realtà locali a partire dai Comuni dai quartieri dalle esperienze nuove di democrazia partecipa io credo che a questa nuova movimentazione sociale bisogna guardare nella costruzione di un'alternativa per questo Paese coinvolgendo un campo di forse più ampio che va oltre quello delle forze politiche se non si fa questo si aggrava la distanza fra la coalizione
E una vasta area di esperienze sociali e anche di elettori c'è il rischio guardate di lasciare senza rappresentanza politica un'aria sociale ricca importanti che ha pesato in modo decisivo nel determinare le condizioni possibili di una svolta ed è il successo anche delle elezioni del tre aprile
In realtà il problema vero che resta irrisolto che è stato evocato enunciato spesso in questi anni
Spesso anche a sproposito diciamoci la verità che resta irrisolto è il nodo del rapporto fra la politica e il movimento
E il nodo per il quale dovremmo affrontarlo non è quello dell'inclusione non è quello della cooptazione non è quello è quello di riconoscere l'autonomia politica del sociale
Di riconoscere e la necessità di dotarci di strumenti che consentano ai movimenti di interagire con i luoghi della rappresentanza politica e istituzionale mantenendo però la propria autonomia seguendo i propri ritmi propri bioritmi vorrei vorrei dire
E questo significa superare l'idea della separazione
E anche dell'autosufficienza della sfera politica dare dignità ai cittadini che fanno politica fuori dalle sue sedi tradizionali
Dare dignità quella politica qui è stato citato visto nella relazione di fave e mi fa piacere che aveva in mente Tom Benetollo quando diceva che la politica si fa tutti i giorni a partire dalle cose concrete ed ai valori che ci ispirano
Sulle cose concrete costruire in qualche modo la condizione per rinnovare una democrazia che deve andare oltre non si può esaurire soltanto nelle istituzioni e nei partiti
è un progetto che richiede tempo
Che può coinvolgere forze assai più vaste di quanto oggi non sia possibile stringere e rappresentare in termini meramente elettorale
E per farlo occorre dare continuità una rete plurali di relazioni di esperienze che sono parziali
E comunque complementari e che riconoscono e accettano la propria parzialità e complementari
Dobbiamo avere ben chiaro
E questo è un lavoro fondamentale perché è indispensabile qualcuno l'ha detto stamani mi fa piacere averlo ritrovato anche nella relazione di fatica
E indispensabile garantire la continuità dell'azione dei movimenti anche dopo nella fase che ci aspetta che ci auguriamo sarà quella del governo del centrosinistra perché qui c'è un errore fondamentale che la sinistra accarezzato spesso
E ha pagato caro
Che è quello di pensare che la mobilitazione sociale serva soltanto a sostenere l'opposizione
Invece il sostegno attivo dei cittadini e tanto più indispensabile a sostegno dell'azione riformatrice di un governo amico a garanzia di quel progetto che sia condiviso e degli impegni assunti guai a pensare di non aver più bisogno
Che la politica non abbia più bisogno della mobilitazione sociale diffusa della partecipazione
C'è bisogno di una movimentazione sociale autonoma e permanenti che abbia una sua vita indipendente da quella delle scadenze elettorali delle rappresentanze politiche ma sappia interagire con essi ovviamente
Questa autonomia questa futilità guardati non si garantisce con le formule
Ne abbiamo provati tanti cameriere Forum cantieri eccetera su tutti mali vi sono tutti esperienze utili e preziosi ma guai accertare di esaurire in una formula organizzativa che è una scorciatoia
Quello che invece deve essere un metodo diffuso consapevolmente fatto proprio da organizzazioni sociali sindacali associazioni movimenti io credo che
Questi soggetti debbano partecipare entro però nel merito per andare a concludere non vi preoccupate
Al confronto sul programma alle cose cioè sulle cose che diceva perché hanno proposte concrete da portare perché hanno cose da dire
Sarebbe lungo cito soltanto un elenco di titoli e poi avremo occasioni per entrarci a funghi
A cominciare dalla questione della pace
Della pace della cooperazione internazionale vorrei dire a cominciare dal tema dell'uso della forza
Pensiamo di poter discutere fino in fondo se nel programma dell'Unione ci sarà un'affermazione chiara rispetto al fatto che non faremo più Cossu che non faremo più guerre umanitarie noi crediamo di sì e lo chiediamo
Pensiamo che ci debba essere un impegno deciso chiaro rispetto alla riduzione delle spese militari rispetto al recupero di sovranità del nostro Paese sui territori che sono occupati alle basi militari stranieri risente
Pensiamo che ci debbano essere impegni chiari sul nuovo modello di welfare che va comunque costruito appartiene all'esperienza che il centrosinistra aveva fatto perché è stata bruscamente interrotta dalle politiche della destra
Un bel far fondato sull'universalità dei diritti ma anche sul ritorno alla centralità di un ruolo forte del pubblico un ruolo fortemente innovato dei soggetti pensiamo che si possa affermare oggi che il prossimo governo di centro sinistra si propone di porre un freno alle privatizzazioni e di contrastare le politiche liberiste a partire dal proposito di fare nel prossimo parlamento una legge sui beni comuni io credo che si possa chiedere anche questi
C'è il grande tema viene considerato secondo me a torto un tema scomodo e difficile dei diritti dei cittadini immigrati
Io credo che noi su quello dobbiamo fare scelte decise a cominciare da quella di una legge nazionale ordinaria sul diritto di voto decide le elezioni amministrative dei cittadini immigrati
E si potrebbe continuare sulle politiche del lavoro
Sulla necessità di abolire la legge trenta di combattere la precarietà ma anche di restituire centralità alla rappresentanza sindacale alla democrazia nei luoghi di lavoro una legge sulla democrazia sindacale un altro obiettivo importante
E tutto il grande tema della necessità di investire sugli strumenti della partecipazione della Democrazia Diretta
A partire dalle città
Il tema dei diritti civili
Della laicità e della libertà di scelta
Noi abbiamo quest'appuntamento non c'ho più tempo mi limito semplicemente a citarlo determinante del prossimo
Referendum ma abbiamo da fare scelte rispetto alla legislazione vogliamo perlomeno se non si riesce a trovarsi d'accordo su una legislazione più vicina all'esperienza spagnola perlomeno approvare la legge sul Patto civile di solidarietà e sulle coppie di fatto nel prossimo Parlamento io credo che dobbiamo porcelo questo obiettivo
E poi c'è il sistema pubblico della formazione la scuola l'università e la ricerca
La questione del pluralismo dell'informazione
Ad una settimana fa abbiamo fatto a Roma quest'incontro sul tema dall'età di formazione a cui ha partecipato il rappresentante del Governo
Spagnolo e c'ha illustrato
La riforma del sistema radiotelevisivo pubblico che sta facendo loro
Voglio dire vogliamo provarci a prendere seriamente in considerazione un tema che è determinante per la democrazia nel Paese proprio per la specificità che molti hanno citato della situazione italiana e non parlo della prostituzione perché quello è il tema dei temi
E e credo che altri dopo di me lo potranno fare proprio perché non ho non ho più tempo mi limito semplicemente a concludere con una affermazione tutte queste cose dette frettolosamente de dobbiamo discutere dobbiamo discutere a fondo in un luogo aperto trasparente partecipa no nelle stanze chiuse
Della della politica io credo che ci sono le condizioni per costruire dal basso nella società
Il consenso ad un reale progetto di alternative allora facciamo della costruzione è una proposta acquista una proposta che la mia associazione intende rendere pubblica dei prossimi giorni nelle prossime settimane facciamo della costruzione del programma dell'Unione l'occasione per una grande vertenza democratica per una grande competizione democratica
Aperta trasparente con metodi di discussione e di confronto e di decisione che sono d'accordo con Fabio aperti trasparenti per fare emergere scelte qualificanti realmente alternative io credo che per questa strada noi potremmo dare al Paese un programma convincente un programma vincente ma anche un programma dell'Iran innovazione per questo
Grazie
Prima di continuare il giro informo così una parte possano passare direttamente da un convegno all'altra oggi
Che alle sedici e trenta qui a Firenze a Gene ciliegie via dell'Agnolo cinque promosso da aprire per la sinistra Arci equa comitato per per la comitato referendum quattro sì
E il giardino dei ciliegi un convegno su procreazione tra scienza libertà e responsabilità dove ci sono tra gli altri Giovanni Berlinguer Maria Luisa Boccia Carlo Flamigni Francesca Torricelle in vista naturalmente del referendum
Di cui non si è parlato tantissimo dunque convegno negli interventi ne ha parlato per prima Katia Zanotti e poi qualcun altro ma insomma è un tema molto sentito quando si fanno le iniziative sul referendum va in genere assai trascurato quando si parla d'altro invece è un passaggio importante
Va bene
Ora la parola Dooku Biggeri
Presidente di quella cosa importantissima che si chiama fondazione culturale della Banca Etica
Cominciamo a discutere con interlocutori un po'Diversi del solito
Prego grazie ma intanto volevo ringraziarvi per per l'invito un invito che ma mi ricorda
Quello un po'anche per come l'avevo sentito quello di qualche anno fa che va citata anche ieri Mussi al nella sua relazione quello con Cofferati in cui con un'altra giacchetta era quella di Lilliput però mi sono trovato in quella fantastica serata al Palasport
Silente la seconda persona voglio ringraziare Paolo Beni perché effettivamente ha detto un sacco di cose che mi sarei sentito in dovere di dire che a questo punto non dico perché le condividevo più o meno su tutta la linea quindi mi concentro più su quello che avevo preparato che sono tre punti di riflessione
Sull'economia perché penso che sia fondamentale soprattutto se vogliamo ragionare della sinistra che verrà ragionare un pochino di economia
Il contributo che porto ovviamente non è quello di un di un pensiero politico a quello forse di un pensiero militante di dire delle realtà che hanno costi ripulita far nascere a far crescere questa piccola massa impegni fricative esperienza che Banca Etica c'è una una banca
Che cerca di di fondare il suo operato con sì in parte forse alcune alcune buone pratiche recuperata dal passato penso al movimento cooperativo all'interno delle banche ma sicuramente con tanta innovazione soprattutto con tantissima partecipazione da parte dei cittadini
E soprattutto una banca che non condivide il sistema economico in cui ci troviamo
Però si rimbocca le maniche e dice a partire da quello che abbiamo in un'ottica di cambiamento non violento vediamo cosa si può fare e vi assicuro che si può fare moltissime cose l'esperienza non è solo di Banca Etica ma di buona parte
Di questo movimento di queste Società civile che si impegna che ha dato vita tante piccole esperienze di economia diverso al punto che forse si potrebbe parlare di ecco diversità e ricordando la biodiversità ci sono tante
Piccole nicchie di economia diversa di economia alternativa che in alcuni casi sopravvivono alcuni Canesi scompaiono ma secondo me ci devono dare un po'di speranza sul fatto che questo non sia l'unico sistema
Su cui dobbiamo siamo costretti a regolare le nostre vite
Allora sono tre punti quelli che che vi volevo dire
E il primo riguarda il l'importanza un po'riprendendo anche questo il nome della Fondazione che Ring per esteso il nome lungo non siamo riusciti a darci un nome Breve come fondazione culturale banchetti
Responso Fondazione Culturale Responsabilità Etica
Perché riteniamo che sia fondamentale ragionare intorno alla responsabilità nel campo economico
Una responsabilità che se vogliamo capirci intendiamo come quella di cui scriveva don Lorenzo Milani nella lettera ai giudici quando parlate che il del fatto che l'obbedienza non è più una virtù ovverosia un I che era un prendersi carico di quello che c'è dietro le nostre azioni e in particolare in questo caso le nostre le nostre azioni economiche si tratta cioè di farsi delle domande di farsi una domanda in particolare che non è più quanto che l'economia la domanda che tutti anche i governi se vogliamo di centrosinistra di sinistra sono costretti a porsi ma il come
Non quanto cresce il nostro prodotto interno lordo ma come se questo prodotto deve crescere perché forse queste è la domanda che dobbiamo che dobbiamo porsi oggi non non solo quanto renderanno i fondi pensione cui di cui tutti saremo costretti a fare uso prossimamente ma come questi fondi pensione realizzeranno questi profitti perché possono realizzarle rispettando i lavoratori
E l'ambiente oppure se dice solamente una legge di mercato molto probabilmente facendo esattamente il contrario perché basta aprire una pagina economica e le azioni quando si tagliano i posti di lavoro di sicuro salgono non scendono no e quindi ci troviamo nella contraddizione di fondi pensione finanziati da lavoratore da sindacati che magari andranno a investire senza usare questo concetto di responsabilità in modo addirittura contrario al loro operato allora operato quotidiano
E quindi questa domanda la domanda di riportarsi una domanda di senso all'interno e l'economia è il primo passo da fare e se vogliamo semplificare anche qui un'istituzione a livello internazionale
Secondo noi rappresenta la modalità che più si allontana da un concetto di economia responsabile cioè di uno con un mia che si fa carico di domande non soltanto economiche ma anche di di giustizia sociale e di rispetto ambientale e dell'Organizzazione mondiale del commercio quello è il luogo in cui
Dove ormai da da più di dieci anni il libero mercato fa scempio di tutte le capacità di autoregolamentazione o di regolamentazione della politica del Governo del governo delle cose economiche a livello locale
E a livello nazionale ma soprattutto anche a livello locale basta vedere come stanno prendendo piede le politiche di liberalizzazione dei dei servizi il secondo punto invece riguarda riportare la relazione in economia
Quando parlo di relazione da riportare economia ovviamente penso anche al fatto che ho a noi non interessa un'economia
Che non mette al primo posto la relazione ad esempio con i lavoratori con il sindacato con i consumatori con i cittadini c'è quindi un'economia che si disinteressi diciamo dell'ambiente in cui cresce cresce e prospera
Ma occorre probabilmente fare qualcun passo in più rispetto a questo perché se oggi Lella decolla quali trazione della produzione
Fa tanti danni forse anche perché si è rotto quel meccanismo di controllo sociale che è sempre esistito che è sempre stato implicito nell'economia di mercato
Finché questa rimaneva confinato a livello regionale fino a che il lavoratori della fabbrica vivevano nella stessa società che usava i prodotti della fabbrica stessa c'è un una sorta di controllo sociale che si è perso e che è assolutamente importante recuperare
Rendendo trasparenti le filiere della produzione
Quella dei che su questa cosa paradossalmente sono più avanti le Confindustrie internazionale
Che non il i partiti e movimenti di sinistra le a livello internazionale le grandi imprese hanno cominciato magari con tentativi timidi maldestri ne possiamo anche parlare male
Però mettere in piedi un sistema di certificazione che vuole ricostruire la fiducia con i cittadini con i consumatori le certificazioni sociale le certificazioni ambientali tutta una un sistema che serve proprio a ricostruire una relazione altrimenti scomparsa nell'economia globalizzata
Ecco forse dovremmo insistere perché queste questi tipi di di di relazione diventino diventino più stringenti perché questi questi segnali diventino segnali che siamo capaci di governare come politica
Penso ad esempio in in senso positivo all'esperienza del consumo critico del commercio equo solidale della finanza etica
In cui addirittura questa relazione arriva al punto che nei contratti commerciali nei contratti economici si va a ragionare intorno a come si mantiene questa relazione a quale sono le ricadute sociali per i lavoratori magari di paesi di paesi lontani
E infine il terzo punto che secondo me è quell'assolutamente più importante su cui non può esimersi tutto il centro sinistra da da considerare seriamente la questione e quello del concetto del limite
è un concetto
Checché tendiamo a ignorare anche se le agenzie ONU se la fa o se tutti gli organismi di studi internazionali ce lo stanno confermando in tutti i modi noi abbiamo superato le capacità di carico del pianeta
Non possiamo fare finta come nell'Ottocento quando è nata l'idea marxista e l'idea liberista che il pianeta sia capace di dare risorse all'infinito per tutta la la possibile crescita economica che le nostre economie vogliono avere il concetto del limite è un concetto che non ci entra in testa oggi ma che essendo con cui dobbiamo assolutamente confrontarci visto che la nostra impronta ecologica che ha di meno di due ettari attesta l'abbiamo abbondantemente superata in Italia l'abbiamo superata di tre volte se tutti consumassero quanto gli italiani
Ci vorrebbero tre pianeti in più perché non non ci sono le risorse per fare e come dice Wolfgang Sachs che tra l'altro so per essere molto vicino a ad aprile in particolare alla rivista che è un ecologo tedesco
Addirittura il concetto di limite il concetto di ecologia deve venire prima e questa è una cosa che ci stride del concetto di giustizia
Perché solo dopo che sappiamo
Di che cosa abbiamo cosa abbiamo per le mani si possono fare parti uguali
Se questo boicottaggio no attacca
Ma
Se se non sappiamo governare la giustizia che credo che sia la la cosa a cui aspira la sinistra governare U la giustizia nel mondo senta se se non a partire dal concetto del limite rischiamo addirittura di
Di ottenere un risultato opposto ovvero sia di cercare di di temperare un capitalismo che non fa altro che costruire in realtà una partente mondiale in cui l'ottanta per cento
Delle risorse sono consumate da un venti per cento della popolazione mondiale una cosa del genere l'aveva intuita Enrico Berlinguer probabilmente l'ha intuita un po'troppo presto rispetta i tempi in cui viveva quando aveva cominciato a parlare a parlare di austerità io credo ci sia bisogno
Di riprendere con forza questo questo concetto quindi un concetto in cui si giudichi le azioni economiche e qui voglio essere provocatorio non se sono fatte da un'economia pubblica o da un'economia privata
Ma in base all'effetto che hanno sui beni comuni
Questo è un terreno su cui ci si può trovare l'accordo penso in tutto l'anno l'ampio spettro del del del centro sinistra perché se le nostre economie distruggono i beni comuni che sia pubblica o privata comunque un'economia che non ci interessa perché crea difficoltà nella giustizia odierna ma soprattutto rende impossibile
Una situazione di giustizia per le generazioni delle generazioni future e quindi riportare i beni comuni al centro dell'agire del pensare economico pensare se come possono essere tutelati possono essere aumentati mi sembra molto interessante la cosa che anche a questo proposito ha detto ha detto Paolo beni beh credo che sia il compito principale della Shell e della sinistra
Certo non si vince le elezioni dopo domani o quando saranno andando a preoccuparsi oggi dei beni comuni non è un tema elettoralmente convincente ma in una prospettiva di lungo periodo è l'unica strada che a nostro avviso a mio avviso può avere un pensiero di sinistra per dire qualcosa sui fatti economici per evitare appunto di cadere nel nell'errore gravissimo di credere che il questo capitalismo con due o tre aggiustamenti fare in modo che si possa raggiungere per tutti lo stesso stile di vita nel pianeta non è un caso e Bush non ratificando il protocollo di Kyoto arte di Kyoto ha detto lo stile di vita americano non è materia di negoziato non si mette in discussione quindi noi indipendentemente dal fatto che stiamo facendo danni per tutto il pianeta continueremo su questa strada non credo questa possa essere una prospettiva di un Governo di centro sinistra
Allora siccome però a una prospettiva di lungo periodo credo che forse occorrerebbe trovare la forza per partire con con non lo so un tavolo una commissione un momento che però si dia un ampio respiro in cui andare a discutere veramente seriamente di come si possa fondare l'economia sui beni comuni
Sarebbe bello questa una una cosa così che lancio che fosse proprio la Regione Toscana in cui l'Unione s'ha da fare emettesse tra i tanti tra i tanti punti in discussione anche quello di una prospettiva di lungo periodo
Per ragionare tutti insieme su come dare un futuro alla terra partire dai beni comuni grazie
Sandra Bonsanti presidente dell'associazione Libertà e giustizia
Intanto grazie Fabio per avermi invitato
Se no che su molte cose che dirò siamo assolutamente d'accordo su altre forse ci sarà qualche
Divergenza comunque
Vado vantiamo da ciò su cui siamo assolutamente tutti d'accordo
è inevitabile cioè tutti vedono che noi qui oggi abbiamo toccato il fondo questo Paese non siamo mai stati in una situazione grave come questa dal punto di vista economico se n'è accorto persino Berlusconi
Da un punto di vista della crisi istituzionale perché qui non c'è più nessuna istituzione che il red Pianella sulla struttura come eravamo abituati ad a vere
C'è una crisi di legalità che fa paura perché il problema
Della legalità rotta da Berlusconi in primis sopra gli occhi di tutti è purtroppo la stiamo soffrendo
C'è questo grande affanno e preoccupazione di come si faccia a risalire la china dopo questi quattro anni disastrosi
Perché questa fanno perché ci sono stati molti ritardi del centro sinistra
Nel denunciare la gravità della situazione
C'è stato uno stucchevole dibattito sul fatto regime si regime no che ci ha bloccato che cosa voleva dire il regime si regime no bisognava andare a vedere la sostanza delle cose
C'era il pluralismo l'informazione no e allora basta e questo è la prima cosa che denota una vera democrazia se non c'è il pluralismo
Vero pancia come ce lo siamo detti tante volte se non c'è pluralismo non c'è nemmeno la democrazia non sarà un regime però è una cosa molto brutta su cui ci stiamo avviando
C'è stato detto che non bisognava demonizzare perché non è carino e poi forse può anche perdere le elezioni
Però tra il non demonizzare el denunciare c'è tanto spazio e forse avremmo dovuto essere lì in prima fila tutti quanti insieme a denunciare devo dire che addirittura la prima approvazione alla Camera
Della riforma
Chiamiamo della nuova costituzione di Berlusconi è avvenuta nell'assoluto silenzio e indifferenza sia dei partiti politici che in gran parte anche Dinoi dei movimenti e me ne assumo anche la responsabilità il momento chiave è stato nel momento della discussione al Senato nella febbraio del due mila quattro
Allora nel momento stesso in cui c'è stato in cui sia stato fatto capire che ci poteva venire a mancare la Costituzione nata dalla resistenza su cui tutti noi abbiamo investito su cui tutti noi siamo cresciuti
Ecco eh
Nata anche questa grande voglia per questo mi rifaccio alla voglia di primavera italiana a questa grande voglia di riscoperta della costituzione dei valori
Che sono alla base della costituzione è stato devo dire abbastanza facile per noi di Libertà e Giustizia di tutti quelli che sono stati insieme a noi mettere insieme questo grande coordinamento nazionale
Per sostenere la costituzione nel prossimo referendum se mai ci sarà
Perché siamo riusciti metterà insieme centinaia e centinaia di movimenti in tutt'Italia a mettere insieme i partiti politici di opposizione le forze politiche che ci hanno detto subito di aderire
Franceschini era con noi alle prime ai primi dibattiti
Anche Giordano
Devo dire se ve lo ricordate c'è stata un'adesione immediata i sindacati tutti e tutti i movimenti quindi noi stiamo sperimentando in questa sede in questo coordinamento presieduto da Scalfaro che vi assicuro che un giovane il trucco perlomeno lui sì che sta vivendo una sua primavera
Un momento molto interessante un esperimento che potrebbe poi un giorno servire anche ad altro io penso perché in questo in questa unità che si è stabilita nella fare manifestazioni in tutta Italia nel cercare di ricordare di insegnare di andare nelle università nelle scuole a raccontare cos'è la Costituzione e qual è lo strappo che ci viene proposto
Si è trovata una grande unità e una grande determinazione andare avanti ci sarà la manifestazione nazionale pancia in autunno sono tutti d'accordo nel farlo se tutto non salterà prima come potrebbe essere come tutti noi
Speriamo ma la primavera
La voglia di primavera riguarda anche questa insofferenza verso questo modo di riscrivere la storia noi vogliamo conoscere la vera storia
L'insofferenza verso Roma gli attentati all'autonomia della magistratura sanno riusciti a rimettere insieme tutta la magistratura che è sempre stata divisa in questo Paese
Hanno mortificato all'università hanno rimesso insieme i rettori di tutta Italia
C'è una grande reazione positiva in questo momento
Ecco allora il problema qual è il problema è assicurarci che le forze politiche sappiano cogliere questo momento perché è un momento molto importante è un momento unitario è un momento che Erwitt si fa si fonda sui valori in cui dovute uniscono questa nazione e quindi è un momento da sfruttare al massimo qual è il problema il problema è che nella faticosa creazione della federazione e dell'Unione si vada perdendo quella spinta iniziale che era la spinta del Progetto di Romano Prodi
Diventa ingiustizia aderito all'Unione e aderito alla federazione
Sempre perché noi pensiamo che esse siano
Lo il Progetto di Prodi e ricordando che l'obiettivo primo è quello di battere Berlusconi e contemporaneamente di avere un governo che non sia un governo di destra quando governeremo noi
Io penso che non si debba tentare di indebolire la federazione ma cercare di far sì che la federazione sia una cosa che ci assomiglia che ci appartiene e che non insomma e che faccia parte che rispetti il Progetto di Prodi qual è il problema adesso si dice c'è questa grande deriva della destra sta arrivando camion di transfughi
Allora cosa vogliamo fare di questa parte dell'elettorato italiano che viene vuole cambiare casacca questa è la domanda che tutti si in cui ci attanaglia io e la mia ricetta ce l'ho
Io voglio i voti voglio gli elettori e non voglio coloro che gli hanno rappresentato i finora Cuesta è la cosa su cui dobbiamo puntare
Io mi rendo conto che è molto più difficile andare a convincere i cittadini uno per uno ma è questo lo sforzo che dobbiamo fare dobbiamo portarli e gli altri stiano buoni
Si pigli e non paia di legislatura se ne stiano nascosti in un angolino e dopo si vedrà ma per adesso proprio non ho voglia di rivedere quelle facce
Che molti sono responsabili dello stato in cui ci troviamo
Sicuramente quindi per favore cerchiamo l'elettorato perché non possiamo farne a meno perché dobbiamo ricordarci che Berlusconi è il nostro problema è la quella cosa contro cui
Dobbiamo vincere
A questo proposito lanceremo una piccola provocazione non so se qualcuno la voglia raccogliere persino Berlusconi ho detto si è accorto che la situazione economica è grave sta chiedendo aiuto
Parla di emergenza vuole incontrare i sindacati
Bersani ha detto ok siamo disposti a collaborare benissimo ma prima faccia due o tre cose dica che la costituzione non si tocca e cassa sbagliato fermo giù le mani dalla Costituzione
Dunque ferme la riforma dell'ordinamento giudiziario o non la vogliamo loro no nessuno altri fermi
Tre fare nella legge Cirielli non vogliamo la prescrive la prescrizione si è accorciata per salvare i suoi amici
Potrei continuare ma queste cose le deve fare prima che noi chiediamo un aiuto una collaborazione una discussione per riuscire tutti insieme a risolvere questa crisi così grava di questo Paese grazie
Vannino Chiti coordinatore nazionale segreteria DS
Sì ringrazio lo ringrazio e Fabio per quest'occasione di confronto naturalmente voglio dire che non mi sento ospite non sono assolutamente ospite io sono come voi iscritto a questo partito Democratici di sinistra con molta parte di voi la gran parte di voi
Possiamo avere su alcuni punti idee diverse ma certamente io qui mi sento a casa mia come quando si finisce un'organizzazione delle
Voglio
Intervenire sui quattro punti che e voglio dire anche questo poi passò il resto sono invece d'accordo con Gloria Buffo un intervento che ho ascoltato stamane cioè credo davvero
Che sarebbe utile per tutti riflettere insieme sulle questioni del pluralismo
Delle del pluralismo all'interno di forze politiche vero quello che ha detto in parte per quanto riguarda noi come gruppi dirigenti non è vero per quanto riguarda credo un gran parte riscritte ormai la gran parte degli scritta Democratici di sinistra non vengono da niente sono iscritte Democratici di sinistra la stragrande parte
Ma i gruppi dirigenti io stesso che parlo sono un'altra cosa in un'altra storia un'altra biografia anche altre culture quindi riflettere insieme su come il pluralismo è un elemento di ricchezza per una forza politica e per le forze politiche credo che sia giusto e necessario naturalmente senza etichetta ci reciprocamente
Per esempio forse su questo non siamo d'accordo io vorrei discutere anche di Blair rispetto alle politiche di Blair io su Blair e la politica estera di Blair non son d'accordo che Blair sia diventato sinonimo del demonio nel mondo e quella sinistra italiano centrosinistra italiano si divida
Invece che sul dire cosa vuole essere completo su Berlusconi le scusate o CONSAP tenero per carità ma è però eh però e però però però allora i punti invece su cui Fabio ci chiedeva di riflettere prima questione la situazione del Paese Berlusconi
Io sono o per non dare rispetto a un questi una preoccupazione da Sandra Bonsanti ora io sono per non dare nessun aiuto a Berlusconi
Nessun aiuto a Berlusconi per un motivo molto semplice perché dicevo prima con con dei giornalisti se uno vive in un condominio e l'amministratore del condominio ha fallito devastato tutto la questura
La questione fondamentale è quella di cambiare l'amministratore cambiare le regole del condominio
Allora
Il problema di fondo un altro secondo me io la penso così quello che dico io perché del tutto qui si discute molto personale come voi sapete non è una posizione della segreteria della maggioranza la posizione mia io ritengo che noi potremmo fare una cosa nell'interesse
E l'Italia non di Berlusconi
Anticipare il DPR
Discutere in Parlamento sulla situazione vera dei conti del Paese anticipare la legge finanziaria perché non possiamo andare se ci si provvisori
Vedere se ci sono misure di minima necessità o di emergenza che possono essere condivise se ci sono condivise assumersene la responsabilità ma sulla condizione di andare al ottobre alle elezioni
Perché io non sono più convinto non sono più convinto
Io penso che abbiamo fatto bene non sono un pentito abbiamo fatto bene dopo le elezioni regionali a dire quello che abbiamo fatto ha detto e fatto
Votavamo per le regionali avevamo stravinto dodici regioni a due e tuttavia in Parlamento c'è una maggioranza che nel due mila uno si è formata se questa maggioranza
Riesce a governare
è un'altra cosa ma questa maggioranza e non riesce a governare in questo mese c'è stato una finta un anno non si voleva la crisi di governo una finta crisi di governo una crisi di governo che si è risolta come era iniziata e nessuno la considera risolta nella destra c'è una crisi non solo di programmi ma di identità
Le sortite che sono venute fuori sono le più stravaganti dalla vendita delle spiagge alla concessione
Non so più se centenaria qua quarantennale
Dalla salva condotto poi per fortuna rientrato a bancarottieri da un decreto sulla competitività che è tutto è il contrario di tutto non quello che serve intanto la situazione del Paese peggiore
Il sesto Paese industriale del mondo e al cinquantacinquesimo posto per la competitività
Gli italiani sono preoccupati se hanno un lavoro non sanno pensano domani di non averlo e se l'hanno precario magari di non averlo per niente c'è un senso di sfiducia di prostrazione del paese che va insieme a alla
Alla recessione in cui ci troviamo
E si risponde con le vacanze pasquali e si risponde con con le misure che sono state prese delle nomine in questi giorni alleni e all'ENEL
Io non ho niente da dire sulla competenza di quelli che sono stati nominati so che quando si sposta un amministratore delegato
Dall'ENI che aveva fatto bene legno una grande impresa italiana multinazionale che è presente nel mondo e si determina quello che si è determinato nella borsa ci si assume una gravissima responsabilità si dimostra di voler continuare a
A governare con la piccola ottica degli equilibri di potere
Interni alla destra non sono sono convinto che l'Italia non si possa permettere dodici messi così
Non ce li possiamo permettere allora io penso che noi dovremmo chiedere di anticipare di PS di anticipare finanziaria di fare luce sulla situazione dei conti dello Stato di vedere quali sono le misure se ci sono che possono essere assunte non andare all'esercizio provvisorio mandare all'autunno alle elezioni anticipate così Sandra senza promesse perché di quelle promesse io non mi fido
La Costituzione il lo sfregio alla costituzione le questioni alla finanziaria eccetera eccetera non andrebbero avanti seconda considerazione le questioni del programma beh un programma
In programma il fatto di capitoli di punti di proposte per il governo
Qualcosa c'è non poco ci sono anche proposte di legge in parlamento che dobbiamo confrontare tra noi per esempio noi abbiamo presentato noi mi pare centrosinistra non solo Livo
La Carta dei diritti della curatrice dei lavoratori abbiamo presentato la riforma degli ammortizzatori abbiamo presentato le nostre impostazioni per la scuola potremmo continuare
Ci sono i lavori di ascolto che sta facendo la fabbrica ma un programma oltre a questo credo che quello ci chiedesse Fabio sono alcune idee forza che vogliamo dare al nostro Paese io penso che alcune idee forza ce l'abbiamo poi dobbiamo discutere su come tradurre in azioni di governo
Abbiamo io penso più vicinanza di quanto appaia sulle grandi scelte della politica estera perché oggi mi pare che sul punto
Che la presenza internazionale dell'Italia sia ancorata all'articolo undici della nostra Costituzione in tutta la sua formulazione nel centro sinistra e comunque noi siamo d'accordo
Siamo perché ci sia un forte impegno e qui c'è un elemento di scontro con la destra ideali e culturale secondo me oltre che politico programmatico
Siamo perché ci sia un una forte integrazione dell'Italia nell'Europa e un forte impegno dell'Italia a costruire l'Europa politica
L'Europa come soggetto politico sovranazionale e democratico come
Potenza civile grande potenza civile che possa costruire nel mondo nuove relazioni internazionali rispetto alla situazione che oggi sbilanciata e non serve a nessuno neanche a questo Paese solo sul ruolo degli Stati Uniti d'America
Siamo per uno sviluppo il ho letto la relazione di Fabio
Siamo per uno sviluppo che abbia dentro di sé la qualità ambientale e la qualità sociale
Non si è evita il rischio dell'Italia
Costruendo oggi lo sviluppo su cui le culture e le idee le impostazioni ci avrebbero portato negli anni sessanta o negli anni Settanta oggi noi dobbiamo impostare
L'uscita dal declino su uno sviluppo che abbia al suo interno le qualità sociali e la qualità ambientali
Le politiche sociali sono dentro questo sviluppo non sono qualche cosa se per questo noi siamo contraria lo smantellamento dello nel far siamo per una riforma ma siamo per tener fuori fermo
Su questa su questa impostazione e voglio fare perché voglio cercare di essere breve un solo esempio
Rate quando si pensa all'Italia e al futuro dell'Italia io ho in mente la situazione della disoccupazione e la situazione della disoccupazione cita questa fotografia
C'è un centro nord e in cui la disoccupazione
Ufficiale almeno e grosso modo ai livelli di quello europea dal quattro al sei per cento
Dentro questa cifra anche nel centro nord ci sono oggi due problemi comunque anche nel centro nord quella dei giovani le ragazze e ragazzi e spesso non solo che hanno disoccupazione più alta ma hanno un lavoro
Precario una flessibilità che in questo sconfina
E anche cinquantenni perché ci sono cinquantennio quarantacinque enni o cinquantacinque enni che perdono lavoro altro che più tardi la pensione queste hanno il problema addirittura di come arrivare alla funzione che c'era prima è una grande questione nel Mezzogiorno tutto questo si dilata in modo immenso
Perché la disoccupazione giovanile e la disoccupazione in genere ha invece delle cifre drammatiche su cui si deve intervenire con forza e con politiche anche ad hoc
C'è poi un dato che accomuna tutta l'Italia
E che se non viene preso per i capelli come una grande priorità nel nella scelta di uno sviluppo di qualità ambientale sociale del centro sinistra ci farà essere comunque e in affanno rispetto a anche a quando discutiamo di di previdenza per fare un altro esempio e si chiama tasso di attività della popolazione
Il tasso di attività della popolazione italiana
è più basso enormemente più basso della media europea anche se andate nelle regioni che sono quelle più sviluppate la Lombardia il Veneto al di là del giudizio che si dà sullo sviluppo la Toscana
Quando ci sono stati dati sulle elezioni in Gran Bretagna in Gran Bretagna il tasso di attività della popolazione settantadue per cento in Italia torna cinquantadue cinquantaquattro
Gli italiani non sanno cosa fare stanno al mare prima che le spiagge siano vendute ho qui dentro Shell enorme piaga del non lavoro
Del lavoro nero del lavoro precario del lavoro che non risulta di uno sfruttamento pauroso che grava sulla sui diritti dei lavoratori sulla anche sulla modernità dell'impresa io credo che questo vada affrontato con forza
Se si vuole affrontare questo su con forza allora l'istruzione la formazione la formazione permanente diventano la ricerca diventano le leve che noi dobbiamo affrontare con forza
Altra questione
Ha fatto bene Sanda secondo me apporla noi dobbiamo dire qualcosa anche andando alle elezioni sulle questioni del completamento della transizione il tema della costituzione del nostro Paese io penso io ora riformulato così rispetto
Visto il mondo in cui si vive la la la
Quello che dico non so la prima parte della Costituzione eh intangibile e proprio per render chiaro questo la seconda parte bisogna dire che va aggiornata perché il termine aggiornamento dal senso che c'è una parte non variabile e un'altra che si tratta di vedere come si riorganizza quella che si tratta di vedere come si riorganizza è lo stato quello che è stato fatto sul sul federalismo
E dentro questo c'è anche una questione che mi pare ponesse beni su cui io sono d'accordo dobbiamo porla in modo esplicito in Italia
Ci sono alcune milioni di persone milioni di persone che sono tra noi in modo legale e che non hanno il diritto di voto
è un impoverimento un colpo a diritti di cittadinanza e a diritti di democrazia questa questione deve essere affrontata imposta negli obiettivi nostri di riforma del sistema ed del sistema politico
Penultima considerazione
Le regole dell'unione poi dirò un punto su cui cioè la differenza tra me e voi
Beh le regole per costruire il programma
Sono state diciamo Fabio ora introdotto una questione famosa troppo una questione che io credo vado vado apposta affrontata in tutte e due i punti che lui diceva c'è un problema ricostruzione programma c'è un problema del dopo
La costruzione del programma se le elezioni ci sono prima nell'interesse dell'Italia dovrà averci regole una una capacità di accelerare non non per questo ci dispiace le e se altrimenti ci saranno scadenza che possono essere più diciamo diluite nel tempo in ogni caso io penso che a un certo punto il lavoro della fabbrica il lavoro di intreccio
Della cabina di regia delle varie fabbriche cantieri che ci sono dovrà diventare proposta su cui si va a un confronto con i cittadini proposta che viene avanzata dalle dai soggetti proponenti dalle forze politiche che può essere una proposta che ha su alcuni punti opzioni diverse
Io ritengo che ci dovrebbero essere queste la mia convinzione sul territorio
Nei collegi della Camera se potessimo già con quelli che saranno i candidati per la Camera e per il Senato e comunque almeno se non ci saranno sono le forze le associazioni un confronto con i cittadini che faccia ascoltare le posizioni e le valutazioni sulle proposte di programma
E poi come ha detto Prodi un'Assemblea nazionale programmatica costruita con regole regole quanti e chi le legge di quelli che sono nelle associazioni regole peso delle forze politiche della coalizione dell'Unione e su questa base approvare il programma
C'è poi il punto che poneva Fabio Mussi e che il problema che dobbiamo comunque affrontare noi diremmo ai cittadini italiani ed è vero
Non siamo al mille novecentonovantasei non dico al due mila uno
Al mille novecentonovantasei
Non c'è la desistenza
Noi gli proponiamo un programma è quindi un'alleanza politica su questo programma
Abbiamo un candidato alla presidenza del Consiglio e presidente del Consiglio così come presidenti di regione però sono presidenti di regione Fabio anche lì non abbiamo governato ori non ci sono né governatori nei primi Recco restare a una questione che non è solo terminologica ma è politica
Noi andiamo
A chiedere un voto su un patto con i cittadini che dice se noi vinceremo le elezioni queste il programma con questa Remo insieme per governare questo il nostro presidente del Consiglio
Ma un programma non è che sa anticipare quello che succede tutto quello che succede in cinque anni una coalizione deve affrontare anche situazioni nuove e quindi il punto di darsi delle regole per cui una coalizione decide
A maggioranza come e su che cosa
Questo è un problema urgente che noi dobbiamo affrontare in questi mesi perché agli italiani dobbiamo dire anche questo altrimenti vedete in questi giorni che cosa sta succedendo
Partendo da un caso che in una città qui vicina
Si sta dicendo che in realtà il centrosinistra non può vincere le elezioni ma come fa la destra non riuscirà a disciplinare le le le le le le valutazioni diverse le posizioni diverse e decidere e a scegliere per tempo
Ultima considerazione quella su cui credo
Abbiamo certamente come
Riferiva bolognesi mi riferì a Bologna ma non non al di là della vicenda del caso Bologna e non credo Bologna è stata sul Corriere della Sera su altri giornali c'è stata una lettura di Bologna che non è di difficoltà di rapporti di scelte lì ma il caso Bologna come emblema di una situazione che ci sarà a livello nazionale questo poi viene utilizzato da chi cerca di rimettere in discussione il bipolarismo tra l'altro son d'accordo con un punto che c'era nella relazione di Fabio Mussi bipolarismo non è bipartitismo
Ma il bipolarismo per noi centro sinistra un punto da tenere fermo e va detto cittadini italiani
Quando si va alle elezioni si dice quali sono le alleanze
Le alleanze di decidono con il voto i cittadini non si può tornare a situazioni qui siamo a Firenze
Non un secolo fa nel mille novecento novanta
A Firenze dopo due mesi dalle elezioni amministrative
Si discuteva ancora se ci poteva essere una Giunta di pentapartito con sindaco socialista di pentapartito con sindaco democristiano di pentapartito con sindaco repubblicano
Di sinistra con sindaco PDS di sinistra con sindaco repubblicano o di sinistra con sindaco socialista voce fu di pentapartito un sindaco socialista ma non è questo il problema ma non è questo il problema
Non è questo problema problema è che non ci possiamo ritrovare in questa situazione ultimo considerazioni dicevo quella su cui abbiamo una valutazione diversa quella che riguarda la federazione dell'Ulivo
Ne abbiamo discusso tanto c'abbiamo fatto come Biesse anche gli altri partiti anche un congresso
Io credo di dover dire proprio brevemente ma per la sincerità di un confronto tra compagni quello che io penso e che pensiamo io voglio dire quello che non quello che temo che sia quello che non è l'Ulivo la federazione dell'Ulivo per me è un soggetto politico
Non uso la parola partito non per diplomazia Rizzo su questo nessuno di quelli che ha costruito il patto federativo poi parlerà Franceschini credo che su questo dirà la stessa cosa è un soggetto politico che si costruisce che si regge su un patto federativo tra forze politiche e tra associazioni che vi fanno riferimento in questi giorni è stato pubblicato una sorta di bando le associazioni che ritengono di riconoscersi
Nella federazione dell'Ulivo assumeranno la responsabilità di partecipare e eleggeranno per la parte dello Statuto li riserva i propri rappresentanti le leggeranno loro negli organismi nella presidenza nel Consiglio
De della federazione
è un soggetto politico uso un'espressione uso un'espressione va be'di cervo politico a per concludere riformista progressista poi tutte queste parole su questo io son d'accordo con Folena e lo diciamo da tanto tempo su questo
è vero che nel ventunesimo secolo
Se pensiamo di riclassificare le differenze
Nella sinistra e tra sinistra e destra sulla base di quello che Plaza che classificava il diciannovesimo e il ventesimo secolo noi rischiamo che molta parte del mondo ci passi accanto bisogna cercare di Ring di Noiret i contenuti
E i punti di queste caratterizzazioni comunque un soggetto che vuole essere riformista e progressista
E che si propone di far lavorare e agire insieme aree culture
Quelle che vengono da comunque si sia chiamato dal mondo dal mondo socialista italiano quelle che vengono dal cattolicesimo democratico e sociale di questo Paese che è stata e una componente fondamentale della storia italiana quelle che vengono dalle componenti riformiste liberaldemocratiche culture separate dalla storia e che oggi invece possono secondo me e devono confrontarsi e stare insieme impegnarsi per rispondere a quelle che sono le sfide che riformismo pone oggi vedete io sono convinto finito Fabio scusa se ho rubato un minuto in più
Io sono convinto che la federazione dell'Ulivo non solo non è in alternativa ma è complementare all'Unione non è la stessa cosa ma è complementare e lo dimostra quello che si sta svolgendo ma sono anche convinto io questa convinzione personale
Che
Se non c'è anche la Federazione dell'Ulivo è più difficile che un'unione di nove dieci partiti anche se con regole stia insieme oltre a vincere riesca a governare
E penso anche guardo nelle città e guardo nelle regioni perché nelle città e nelle regioni questa viene nelle città e nelle regioni quali passioni anche molto ampie stanno insieme su un programma perché c'è le elezioni dirette a io non sono persuaso anzi qui dicono cosa che autocritica per sublime rispetto anche alle battaglie che ho fatto se io oggi tornassi indietro se si potesse avere un foglio bianco io lascerei l'elezione diretta soltanto per i sindaci perché la vita delle città e qualche cosa assente le Province e le Regioni al governo del Paese sono altra cosa
E l'equilibrio che si trova tra forze politiche e movimenti e cittadini tra forze politiche e istituzioni se non si è mai in un'altra strada è difficile sarà un discorso e dovremo qualche fare anche nell'alleanze fare con i cittadini cioè come si rende il bipolarismo stabile perché sceglie col voto i cittadini le maggioranze che ci sono e se vengono meno si torna a votare ma si personalizza
Con più equilibrio però guardate se questo è vero e io oggi la penso così allora io ritengo anche che qualche cosa di robusto che tiene insieme una coalizione ampia ci vuole
Perché altrimenti altrimenti non ci si fa ecco queste sono le mie convinzioni e le mie valutazioni grazie
Grazie Vanni la parola ora
A Dario Franceschini coordinatore della Margherita
Ch'io vi ringrazio proprio rispondere brevemente riprendendo e aggiungendo poche riflessioni termica posto Fabio
E partendo da una considerazione che siamo sicuramente in un quadro diverso nel Paese si respira un'aria diversa
Però dobbiamo intanto sgombrare la nostra teste nostro animo dall'idea che comunque abbiamo già vinto
è una cosa che si insidia pericolosamente nel nostro dibattito
Perché alle ultime elezioni tutte quelle che abbiamo vinto in modo così forte straordinario ma votato circa il dieci dal dieci per cento in più
Di persone in meno rispetto a quelle che votano le politiche
E quindi bisogna lavorare
Non mettersi a discutere
Nel dettaglio di come ci divideremo le cose dopo
E quindi la vittoria va conquistate la seconda sicuramente diceva Fabio prepararsi a governare posto che in gran parte il voto che oggi è arrivato a noi anche quello che dall'altra parte è venuto nel centrosinistra
è venuto contro Berlusconi contro il centrodestra più che per un giudizio positivo sulle cose che abbiamo fatto che abbiamo detto
E questo è sicuramente un limite che va superato
Cosa dobbiamo fare per prepararsi a governare per darvi messaggio al Paese innanzitutto far capire cosa faremo di diverso
Sottolineare le ragioni della nostra diversità
Perché se c'è un limite
Nel riformismo
Di questi anni non soltanto in Italia in tutto il mondo
è sicuramente quello di essersi rassegnato ad un ruolo che è quello di affrontare i temi
Che la destra mette nel dibattito politico e nel governo dei paesi e limitarsi ad affrontare quei temi
Con qualche correttivo una spruzzatina di equità sociale in più
E nel caso italiano anche soltanto una spruzzatina di buonsenso in più che da qualche cosa ma rinunciare a dire fino in fondo le ragioni della nostra diversità è invece quello che ci chiede la gente
Perché anche in questo noi siamo stati maschi imprigionati in uno schema un po'nostalgico per cui come era bello quando
Del nostro Paese si scontravano come tutto il mondo occidentale si scontravano le grandi teologia si scontravano visioni diverse della società dell'economia del mondo che i partiti italiani in buona parte rappresentavano anche lo scontro interno
E oggi diventa difficile distinguersi
è più difficile schierarsi guardate che questa è una cosa profondamente sciocca è sbagliata alle vicende di questi anni le grandi sfide che abbiamo davanti dalla globalizzazione all'integrazione dei mercati
All'al possibile allargamento della democrazia sono sfide che richiedono assolutamente di schierarsi nella quale anzi diventa molto più comprensibile
Dove sta la differenza tra uno schieramento riformatore uno schieramento conservatore che presidiano il centrodestra e centrosinistra progressisti riformisti somma conta poco
è evidente che esistono due idee diverse dello sviluppo del del del nostro pianeta delle società del nostro pianeta nei prossimi anni e su questo dobbiamo chiamare la gente a schierarsi fino in fondo
è anche più facile perché guardate che ciò che fino a qualche anno fa sembrava difficile
E comunque è una domanda alla quale molto spesso non non non se la si faceva non ci si dà una risposta dove staremo noi in un altro Paese
Oggi si avverte che pure nell'originalità delle storie nazionali delle storie politiche nazionali ma ognuno di noi capisce da che parte starebbe negli Stati Uniti in Cile inni in Gran Bretagna in Francia in Italia
Perché si capisce chiaramente che
I due schieramenti le due grandi posizioni sono coperte in alcuni casi da un partitino alcuni Cardano coalizione in alcuni casi da una semplice alleanza ma sappiamo perfettamente da che parte stare
Allora in questo noi dobbiamo recuperare le ragioni della nostra diversità come
Scrivendo un programma certo ci mancherebbe altro dobbiamo scrivere un programma abbiamo perso tempo perché da quando da parte di Rifondazione Comunista c'è stata la svolta politica di dire non più desistenza ma intesa è passato molto tempo e quel tempo non l'abbiamo utilizzato per scrivere un programma e quindi abbiamo da recuperare manca molto poco un anno alle elezioni ma molto poco in vista della campagna elettorale
E quindi è evidente che dobbiamo lavorare convintamente io credo va bene la cabina di regia tutto utile ma credo difficile che un tema così complicato come costruire un programma veramente condiviso
E vincolante
Perché se non fosse vincolante
Costruiremo le condizioni
Per una serie di infiniti problemi perché nessun italiano di qualsiasi partito del centrosinistra si sente agli appartenente vicino ci perdonerà ebbe
Se per non avere risolto i nodi prima delle lezioni Ca'dessimo la prima crisi internazionale o la prima scelta di politica del lavoro di politica sui temi insomma in cui ci sono ancora distanti e quindi dobbiamo affrontare da subito un confronto permanente serrato partendo dei temi su cui ci apriamo ci sono più distante ce ne sono ancora
Piuttosto che da quelli su cui sappiamo che se già d'accordo partendo dalla politica estera appartengono i voli che lavoro
Cominciando dall'INPS e probabilmente in una sede permanente a me piaceva ma è rimasto un po'l'idea di Ruffolo quando immaginava una convenzione permanente molto larga con partiti società civile usiamo questo termine
Che si confrontasse quasi come un'assemblea permanente per un anno più possibile lontano dei riflettori perché riflettori condizionano negativamente il confronto sul programma
Quindi più possibile lontano dalla cronaca quotidiana per arrivare alla fino a un testo condiviso sapendo però che le elezioni non si vincono con il programma
Con le cento pagine che scriveremo che abbiamo scritto nel due mila e uno Berlusconi aveva anche lui il programma della casa delle libertà ma non è che tutti gli italiani l'hanno letto c'è stata la capacità di trasformare quel programma in alcuni messaggi
Della propria diversità cosa farà questo di diverso quando rivela come nel Paese siamo stare che l'abbia realizzato o meno è un altro tema ma i messaggi erano arrivati meno tasse
Meno vincoli più sicurezza erano passati e allora credo che noi dobbiamo intanto che scriviamo il programma
Pensare come tradurre quel programmi messaggi chiari o paese
Comprensibili non è problema di tradurre in slogan ma cose chiare qual è la diversità uscendo dagli schemi in cui ci stanno imprigionando come quello più tasse e meno tasse che chiaramente quasi quasi comicamente Suicidal cominciare a dire ragione della diversità io prova dei titoli vedrete il tempo non consente di di semplificare più servizi
In un momento in cui le famiglie italiane faticano arrivare a fine mese e hanno famiglie normali del ceto medio il problema di arrivare all'ultimo giorno del mese uno dei doveri quello di garantire che vengano che re che esistano e che siano accessibili servizi essenziali quelli a cui nessuna famiglia può rinunciare che sia la luce l'autobus il caso asilo-nido
E che oggi sono stati in cui abbiamo anche un po'di auto bel po'di autocritica da fare abbiamo immaginato che fosse sufficiente anche in questo settore affidarsi al mercato e quindi che il mercato da solo avrebbe garantito
Avrebbe garantito l'efficienza
L'efficienza e l'esistenza dei servizi essenziali allora in questo campo è scandaloso dire che bisogna ripensare e nel campo dei servizi chiamo l'irrinunciabile lì
La presenza del pubblico sia una cosa da difendere in qualche caso dall'introdurre
Che le tariffe che le tariffe delle tariffe sono tariffe
Di cose alle quali non si può rinunciare nella vita quotidiana non siano anche questa affidato unicamente alla logica di aziende pubbliche che si sono improvvisamente trasformate
In aziende che valutano la loro efficienza non in base al servizio che erogano ma in base all'utile che producono c'è qualche cosa di distorta
Più servizi
Vuol dire più garanzie
Siamo in una società in cui insieme alla a quella che qualcheduno in modo intelligente chiamato globalizzazione dell'insicurezza
Si aggiunge un senso di precarietà drammatico nella generazione che è quella che in ogni società in ogni economie la generazione motore della crescita
Perché la generazione dei trentenni quelli che finiscono di lavorare che piombano in un forme di lavoro nuove ma che sono prive di ogni garanzia per il futuro e si trovano a vivere in una situazione di di precarietà e precarietà vuol dire rinviare il momento in cui sposarsi rinviare momenti di comprar casa
Rinviare il momento in cui far dei figli e vivere in uno Stato in cui una generazione complessivamente non è più motore del futuro perché è un problema che è quello di capire cosa gli succederà il giorno dopo allora queste uno dei doveri non a caso una delle domande
Rete visti in un sondaggio qual è il primo problema degli italiani e il lavoro
E vien da chiedersi come possibile dato che il tasso di disoccupazione da anni sta riducendosi perché il problema non è più solo trovare lavoro ma è quasi ormai in modo prevalente mantenere il lavoro quindi più garanzie
Più opportunità
Vogliamo dirlo che il culto della competizione che è proprio della destra e tutta la politica della destra in questi anni di governo voglio dirlo è la prima volta che governa il Paese si capisce cosa vuol dire essere governati dalla destra
Il culto della competizione come soluzione di tutti i mali
è finisce per naturalmente schiacciare chi alle spalle meno larghe ma finisce per creare profonde discriminazioni nel punti di partenza e quindi parlare di più opportunità
Per tutti non soltanto tra donna e uomo ma tra un ragazzo del Sud ragazzo dal nord
Da un ragazzo che ha una famiglia robusta ragazzo che non c'era è una delle condizioni per mettere tutti in una società che sarà comunque basata sul mercato la competizione mettere tutti almeno in pari opportunità di partenza cito soltanto un esempio
Per il sistema bancario
Il sistema bancario italiano abbiamo visto quanto è stato pronto a
Dissangua arsi per le grandi famiglie per le grandi imprese
Quando dopo le le vicende cromatica del tratti
Parmalat Cirio che cresciuto un libello via di preoccupazione sì da bancario quando ragazzo si presenti in una filiale del della propria città con una buona idea e chiede cinque mila euro per cominciare quell'idea sulla Rete o una nuova impresa
Una nuova attività imprenditoriale
Gli chiedono per dargli cinque mila euro la fideiussione della nonna con la pensione o del Papa con lo stipendio
Mentre suo coetaneo un altro Paese va a chiedere cinque mila euro se l'idea è buona la banca gliela finanziari magari compartecipa l'impresa
La più opportunità
Proviamo cioè a dire cose che facciano capire cosa faremo del diverso
Non soltanto a inseguire i temi della destra e a correggere un po'il tutto naturalmente dentro un lavoro che sarà il più difficile più duro
Che eri costruire una cultura come la chiamiamo della legalità
Perché le leggi che hanno fatto si possono cambiare si possono abrogare non è molto complicato
Magari discutiamo un po'meno su quante ne proveremo che è una bella discussione molto io dò molto divertente
Le leggi si possono modificare ma il terreno su cui ci sarà più da recuperare e nella coscienza degli italiani perché il lavoro di diseducazione morale che è stato fatto da una classe dirigente
Da una classe dirigente del Paese sia
Teorizzato teorizzato reso modello sociale l'idea che in questa società si sopravvive solo se si è
Più famosi più ricchi più cinici
Più furbi più spregiudicati è una diseducazione che arrivata nelle coscienze che alimentata quotidianamente dai mezzi di comunicazione molto più condizionanti che non il pastore dei telegiornali
Perché arrivano da distillare quest'idea che è un'idea
Veramente devastante su cui noi dovremmo fare un'opera di recupero tutte le politiche sono state costruite su questo non è il condono e il Presidente del Consiglio che dice che evadere se le tasse sono troppo alte
è una cosa morale
Capite che questo danno il danno su cui noi dovremmo recuperare di più anche da questo punto di vista siccome gli italiani dovremmo chiedere
Perché non c'è dubbio che ereditare un Paese
è una situazione economica in cui dovremo chiedere anche qui proviamo introdurre qualche principi innovativo non fingere che questo problema non ci sarà e provare a immaginare un principio dico sulle titolo che si chiama artisti finalizzazione del prelievo fiscale
Che fare capire agli italiani non ti chiediamo indistintamente
Un prelievo fiscale generico ma che chiediamo cose che finalizziamo
A politiche diverse se chiediamo più soldi sulla benzina o sul bollo dell'auto perché le finanziamo trasporto pubblico se vogliamo aumentare la lotta all'evasione perché la FIDAL lì siamo riduzione delle delle imposte sui rendimenti o bassi
Finalizzazione prelievo fiscale mi fermo per far tutte queste cose naturalmente c'è bisogno di
Prepararsi di non perdere tempo in altre perché avremo intanto che costruiamo il programma anche da fare un'opposizione molto ferma molto complicata perché è evidente che le proveranno tutte
In questo anno difficile immaginare che Dell'Utri Berlusconi siano rassegnati nei prossimi cinque anni a far delle interrogazioni risposta scritta
In aula alla Camera e quindi è facile immaginare che le proveranno tutte quindi avremo da lavorare su più terreni perdiamo meno tempo in altre cose abbiamo costruito un assetto della collezione convincente
Che l'unione finalmente uniti tutti i Moto largo e convinto
Impegnate scrivere un programma di governo dopo governare assieme dentro l'Unione abbiamo fatto la scelta di costruire una federazione io so che il termine riformista per una parte di voi ha un suono che ne
Legato al Novecento chiamiamole nordista tot estera va bene sanava chiamiamola come vogliamo io dico c'è bisogno dentro questa coalizione che sarà ancora
Frammentata in molte sigle e ancora sufficientemente eterogenea c'è bisogno di un'area
La più possibile affine per esperienze di governo passate per valori per bontà di riferimento che diciamo garantisca
L'indirizzo e la guida di fondo di questa collezione
Detto questo però aver io speravo che avessimo finito di parà degli assenti lo confesso abbiamo fatto l'Unione abbiamo fatto la federazione adesso prepariamoci a governare e invece vedo pericolosamente riemergere questa tentazione casa nostra mentre i giornali sono pieni del Paese che è finito nella recessione in senso tecnico
I dati del PIL
Amministratori delegati che producono risultati straordinari che vengono cambiati perché non ubbidiscono
Mentre la gente si chiede come ci porterete fuori da questa situazione noi occupiamo le pagine dei giornali
Con la discussione su quanti simboli staranno presente nella quota proporzionale di una delle due Camere
Date che ci guardano come marziani
Allora io non voglio negare
Non voglio negare l'importanza dei processi politici però vorrei che recuperasse il senso della misura
Vince non vinceremo le elezioni
Come è stato detto sei simboli nella Scheda del venticinque per cento della Camera saranno cinque sei sì ci sarò Symbola o simbolo vi su quella scheda che nove italiani su dieci non sanno neanche che esiste che imparano esistere quando gliela danno in mano perché tutta la campagna elettorale concentrata su Prodi Berlusconi sul centrodestra centrosinistra
Vinceremo se sapremo dare delle risposte al Paese se sapremo fare delle speranze di recuperare il senso di una missione nel senso di di di uscire di uscire da quello che si avverte nel paese come un vicolo chiuso in cui non si vede non si vede lo sbocco questo dovremo fare se sapremo dare risposta all'impresa se sapremo dare risposte alle famiglie e dato che siamo a Firenze posso dirlo se sapremo dare una risposta quella che Giorgio la Pira sindaco di questa città tanti anni fa chiamava l'attesa della povera gente
Ora ultimo Franco Giordano
Vorrei
Socializzare vie anch'io
Il fatto di sentirmi se non proprio a casa ovviamente a mio agio
E lo dico perché onestamente
Non solo condiviso la relazione la piattaforma programmatica le idee forza che vi erano contenute nella relazione di Fabio
Ma anche perché oramai e non mi pare costa
Diciamo non nota ignota oramai c'è una una pratica una relazione unitaria tra di noi che è molto forte
E io nelle istituzioni nel paese e nei modi menti che io credo sia di buon auspicio
Per la sinistra che verrà
Ho voluto dire questo perché penso che sia questo un tema diciamo di grande rilievo
Indipendentemente dalle collocazioni politiche che attualmente ciascuno di noia
E penso che sia diciamo anche l'obiettivo con cui in qualche misura tanti Dinoi lavorano provando ad innovare la politica e la cultura politica dei luoghi di appartenenza
Mi sarebbe piaciuto discutere la vostra sessione di prima mano adesso sto su su questo punto
Io penso che noi dovremmo fare una riflessione un po'più approfondito condiviso tante cose di cui sono state dette
Sul fatto che oramai ci troviamo di fronte ad una difficoltà molto grande di dente d'un vero e proprio crollo del blocco sociale di consenso
Del governo delle destre
Io credo che questo crollo lo dico diciamo in maniera molto schematica sia determinato prevalentemente dal fatto che si è rotto
Quell'impasto tra populismo e liberismo che aveva contraddistinto la forza di quella coalizione
Che oggi è del tutto evidente che di fronte alla fase recessiva quella coalizione manifesta tutte le contraddizioni nel senso che ciascuno tende a tutelare il proprio segmento sociale di riferimento
Che in tutto ciò mi sembra difficile diciamo che si possa ricostruire un'altra forma di collante il che non equivale a dire lo dico apertamente ed esplicitamente che noi abbiamo vinto perché manca tutta la parte construens nostra
Diciamo manca tutta la parte nostra
Di capacità di di prospettare in maniera chiara ed inequivocabile alternativa
Da questo punto di vista io sono molto d'accordo con le cose che diceva Dario Franceschini sul fatto che questa alternativa deve assomigliare diciamo
Non deve assomigliare per nulla a una sorta di riduzione del danno
Delle politiche del centrodestra un po'meno o un po'meglio delle politica di centrodestra dovremo fare emergere con tanta forza la nostra diversità è il nostro impianto alternativo
Qualche elemento di preoccupazione non vorrei gettare acqua sul fuoco ce l'ho
E vorrei provare a socializzare la così
Siccome il blocco sociale dei Berlusconi è Corsini evidentemente in difficoltà non mi riferisco solo ed esclusivamente attore diciamo di inquinamento spesso e volentieri della vita politica oltre che il segnale del fatto che tu sei in crescita e gli altri sono in difficoltà penso a settori diciamo di trasformismo nella vita politica italiana mi riferisco rispetto al fatto che soggetti sociali forti del nostro Paese arie
Che contano un tempo gli avremmo definiti poteri forti nel Paese decidono di cambiare cavallo di avere altri riferimenti il che potrebbe persino non essere diciamo essere un segnale di una capacità espansiva a condizione che la politica non la detti non loro
Io credo che sia assolutamente indispensabile fare emergere quel progetto alternativo
Determinare le direttrici di massa dalla nostra
Iniziativa programmatica senza far cedere dettare da chicchessia
La Confindustria oggi nonostante dei segnali di disponibilità che il suo presidente ha manifestato con tanta forza nei confronti
Del centrosinistra è le delusioni rispetto alle giustezza costante
Delusioni rispetto alla politica economica del centrodestra però la Confindustria continuo manifestare sul tema economico una politica che noi non possiamo in alcun modo condividere a cominciare per esempio dalla vicenda dei rinnovi contrattuali
E io temo che ci sia una qualche gara diciamo lo vedo un corpo le cronache Dario non non è assolutamente voglia di di polemica e io temo che ci sia una qualche gara cavalcare quel tipo di politica e quel tipo di postazioni magari per contendersi un'egemonia dentro un'aria diciamo anche politicamente definita
Nel centrosinistra a scanso di equivoci
E anche ad evitare diciamo cattive interpretazioni maliziose interpretazioni
Io credo
Che noi dovremmo imposti investire con grandissima determinazione una volta scelto io sono totalmente d'accordo con voi
Il soggetto di riferimento determinante per costruire l'alternativa a Berlusconi mi permetto di dire
Senza alcuna forma di Jack GE di gerarchia Interna quel soggetto perché non esiste una cabina di regia che sta in quel soggetto e poi l'intendenza che segue una volta investita con grande determinazione nella nell'Unione come soggetto politico determinante e decisivo per costruire un progetto alternativo a Berlusconi è del tutto evidente che noi abbiamo tutti quanti insieme
Una risorsa che è quella che ci può far vincere e ci può rendere immuni da ogni possibile equivoco questa risorsa si chiama partecipazione democratica e costruzione del percorso del programma
In maniera chiara
Esplicita con una diffusione di massa dell'iniziativa Mackenzie noi per esempio abbiamo posto questo alla riunione alla riunione dell'unione abbiamo trovato una totale disponibilità di Prodi su questo terreno io credo che questo sia un fattore di grande importanza che moltiplica i consensi
E determina poi la convinzione del dei dei popoli dell'opposizione nel poter costruire un progetto unitario alternativo almeno a me è parso questo il segno prevalente qui oggi avete discusso
Per stile vorrei evitare di farlo io avete discusso diciamo
Con grande forza della vicenda pugliese io credo che la vicenda pugliese se ci insegna qualcosa è quella di avere fiducia nella democrazia perché la fiducia nella democrazia fa compiere quello che voi avete ritenuto un vero e proprio miracolo ma io credo è il segnale di una grande volontà di cambiamento che c'è nel Paese che deve essere semplicemente smossa e bisogna trovare le forme attraverso cui questa dinamica si rappresenta
Io quindi penso
Che il percorso che abbiamo costruito insieme anche da un punto di vista di metodo sia importante veramente importanti
Come
Prodi ha detto ossia al al Forum delle
Delle sì del riviste sia nella riunione con le stesse parole che lui ritiene giusta un'assemblea in cui ci sia una parte consistente di realtà associazioni di movimento insieme alle forze politiche
Credo che questo sia un fatto importante e poi ha detto che occorre anche una verifica di massa
Che io diciamo non ho avuto il coraggio di chiamare i primari su programma e col e che Luís con grande forza ha detto sì le primarie sul programma io penso che le primarie sul programma sia nella forma di
Come discussione su punti ancora non condivisi diciamo che non solo il le ragioni di sostanza perché poi programma deve essere anche condiviso sia su punti specifici che sono ancora non sciolti sia sulla
Verifica complessiva dell'impianto programmatico io credo che sia un bene che milioni di cittadini
Ed elettori dello dell'unione possano decidere sentire quel programma come il programma proprio non chiuso in segrete stanze fra le segreterie dei partiti o peggio da qualche studio o da qualche realtà che non sia invece
Il popolo il popolo delle sinistre posso dire però
Quali possono essere quali secondo me dovrebbero essere molto rapidamente i punti fondamentali di questo programma
A me pare che per essere un programma alternativo a quello di Berlusconi è chiaro che ci deve essere un impianto antiliberista
E chiaramente pacifista
Io penso
Che la difficoltà non nessuno ha voluto portare in discussione Blair Vannino Lodi lo dico anche questo senza polemica se qualcuno l'avesse deciso di proporlo come modello e siccome diciamo come modello
Francamente
Diciamo eviterei di prendere a modello tra l'altro nella parte declinante dell'ascesa di Blair
Mi sembra una pulsione tendenzialmente suicida cioè quella di prendere a modello sia pure dentro un risultato significativo ed importante
La traiettoria di Blair quando prende il meno voti e soprattutto quando è contestato da una forte aggressiva sinistra interna persino nelle modalità di costruzione concreta del del governo quindi diciamo tendenzialmente
Diciamo
Proverei a a verificare qualche altra fori io non ho nessun tipo di modello
Però diciamo è un po'singolare e curioso che tu c'hai vicino uno come Zapatero che propone il cambio sul terreno del del della democrazia dei diritti civili e in questo in questo frangente in cui si discute il referendum sulla fecondazione
è una bell'aria quella che viene dalla Spagna sul terreno del del rinnovamento per esempio degli assetti informativi straordinaria ipotesi legislativa che viene lì avanzata invece
Diciamo che ce ne in un così vicini da prendere uno che sta diciamo adesso e sta lì che è in grandissima in grandissima difficoltà
Detto ciò io penso che l'impianto debba essere
Debba essere un impianto pacifista
E antiliberista
Lo dico lo dico per me non voglio dirlo a nome di nessuno anche se questo Paese
E cresciuto così tanto e che l'impianto e l'impianto pacifista oramai così esplicitamente diciamo il nuovo codice genetico della società antiberlusconiana io penso e credo che non ci potremmo neanche sedere ad un tavolo se qualcuno pensa di di prospettare la guerra nell'orizzonte del programma dell'Unione mai più guerre non ci possono essere
Si può discutere discutere su tutto ovviamente non sulla guerra perché questo è un punto diciamo di identità della nuova società democratica alternativa che s'avanza in Italia e non su dritta
Io penso che occorrerebbe discuterà anche di di politica economica e sociale Berlusconi in difficoltà forse
è in difficoltà perché ha messo questo Paese un vicolo cieco
Ha giocato tutte spente esclusivamente sulla competitività di prezzo
Ha giocato tutte le scusi lamenta sulla compressione dei diritti dei lavoratori da questo punto di vista e per questa ragione oltre che per ragioni di diritti la legge trenta andrebbe abrogata
Ma anche per l'impianto diciamo a cui allude quella legge
Allude ad un'idea di competitività di prezzo che ha reso questo Paese molto più esposto alla concorrenza internazionale che fonda sulla competitività di prezzo esattamente il proprio cuore del proprio ragionamento noi dovremmo investire sull'innovazione sulla ricerca e vedete
Ritorna un tempo lo disse Enrico Berlinguer tanto tempo fa
Non ho condiviso tutt'di Enrico Berlinguer come è noto e come si sa ama Berlinguer disse che mai come in
Nel nostro Paese gli interessi delle classi lavoratrici sono anche gli interessi del Paese se tu garantisci più salario più diritti ai lavoratori è del tutto evidente che non combatti sul terreno della competitività di prezzo ma combatti sul terreno della qualità dell'innovazione della ricerca e persino per il Mezzogiorno questa potrebbe essere una strada assolutamente decisiva diciamo
E assolutamente necessaria
Seconda questione no veniamo da oramai un decennio di privatizzazione ha coinvolto tutti quanti persino io qualche autocritica da farmi su questo terreno di privatizzazioni
Di diciamo apologia del mercato possiamo timidamente chiedo fare un bilancio di quelle politiche un bilancio e vedere che cosa ci hanno lasciato le politiche di privatizzazioni forse proprio di fronte a questa competizione globale sarebbe necessario anche ricostruire uno spazio pubblico in economia in grado di poter sorreggere una qualità tale e anche una dimensione tale da essere diciamo spendibile sul per la competizione globale poi ci sono questioni
Che riguardano i servizi
Come l'acqua l'aria l'energia francamente portarli sul terreno del mercato o liberalizzare lì io credo che sia proprio da un punto di vista e proprio della ricostruzione di un principio etico io credo che sia totalmente totalmente sbagliato infine vedo due grandi questioni
La scuola
Oggi c'è stazione foto la scuola
E la questione dei nuovi diritti e dei per questo è un tema che spesso e volentieri noi dimentichiamo
Dei cittadini immigrati
A scuola anche qui la riforma Moratti è un fallimento totale
Forse qualche ripensamento lo dico come terreno di ricerca va il
Un ripensamento anche sull'idea diciamo di di di di ipotesi parificazione tra scuola pubblica e scuola privata andrebbe
Formulato diciamo però
Proviamo
A guardare anche oltre e vediamo sul terreno per esempio di alcuni diritti fondamentali prendo alcune cose di bandiera tanto per poterci intendere poter capire
I i CPT sono dei luoghi in cui no
Sì si vede la civiltà giuridica di la civiltà giuridica e la civiltà di un Paese
Tendenzialmente forse bisogna evitare anche gli sgomberi
Lo dico sottovoce ed evitare un qualche soprassalto proibizionista
Perché così forse avremmo difficoltà
A costruire una unità tale per cui ci siano aree sociali anche marginali e che si distaccano invece dal blocco sociale alternativo forte non li abbiamo
L'interesse a tenere insieme questa forza e infine credo che con grande determinazione dobbiamo ricostruire in forme nuove il web farm nel nostro Paese perché quello che è stato prodotto in questi anni è stata la distruzione e il massacro dell'Uefa
Spazio pubblico in economia ricostruzione
Di spazi
Importanti e significativi
Pubblici su Benito comuni come l'acqua l'aria all'Energia e nuovi diritti e nuove potere d'acquisto anche per il mondo del lavoro io credo che su questo insieme al grande tema della pace possa essere immediatamente un un linguaggio percepibili a grandi masse che oggi chiedono radicalmente un cambia il Governo Berlusconi
Sono le quattordici e cinque fermi un attimo
Perché io sono molto grato ai nostri ospiti anche a voi che siete lì inchiodati senza perdere una parola da ore
Anzi alcuni ieri mattina alle dieci ho l'impressione che questa costanza abbia un significato politico mi permetto di dire
Però
Io ho bisogno di due minuti perché vorrei raccogliere
In modo estremamente sintetico per offrire alla nostra vostra
Meditazione alcuni spunti degli interventi in cui fa
Vorrei segnalare che l'interventi di Paolo Beni di Ugo Biggeri emersa una preziosissima
Toponomastica di un programma di un'alternativa desiderabile
Per quanto riguarda diritti civili pace disarmo nell'intervento di beni
E per quanto riguarda questa suggestiva triplice condizione in economia apposta da vige responsabilità etica relazioni e lui
Del intervento di Sandra borse Bonsanti e vorrei raccogliere fortemente il suo sdegno anche i trasformisti dico
Perché è vero che bisogna spalancare le porte agli elettori ai cittadini eccetera ma non è obbligatorio spalancare tutte le porte anche agli eletti conseguente
All'indomani verità d'Italia Franchetti e Sonnino fra c'era un'inchiesta sulla Sicilia diressero qui il guaio è il trasformismo son passati centocinquant'anni e ho l'impressione diciamo
Da Giolitti in giù
Sì c'è stata un effetto egemonico nel senso che dalla Sicilia risalito alla Lombardia fortissimamente no prima in questo senso questo senso non c'è da essere razzisti in nessun modo dell'intervento di Mannino
Io penso che noi possiamo condividere questa suggestione che c'era che la situazione sta talmente degenerando
Che sarebbe auspicabile un voto per le elezioni politiche in autunno due mila cinque non entrata dominanza
E poi Vannino ha detto lo ringrazio però aggiungo un piccolo commento
Che bisogna fare una riflessione sul tema del pluralismo interno
Ora dico a tutti che
Nei partiti socialisti prendo solo il campo della sinistra
Esistono maggioranze e minoranze
Nei partiti comunisti
Esisteva il partito e il paese
Il dissenso non è una categoria democratica perché comporta che ci sia chi rappresenta il partito e gli altri rompiscatole che il Paese
Infatti vedo
Fatevelo dire da uno che
Ha creduto alla svolta dell'ottantanove ora vede anche i limiti di
Sarebbe paradossale aver perso le virtù del PC conservandone i vizi
Vannino le cose vanno male di racconto in dieci secondi una storia che mi capita molto spesso fa la si fanno le riunioni degli organismi nazionali in genere parla prima Fassino
E poi parlo io in cui esprimo esprimo un quasi sempre uno o o in tutto o in parte delle obiezioni il dibattito finisce praticamente lì quando torno in ufficio o a casa ricevo le telefonate di molti membri della maggioranza
Che mi dicono primo bravo hai ragione
Secondo questo mi fa venire i brividi mi dicono hai coraggio
Non si deve volere del coraggio per dire le cose che si pensa
A John
No che se viene premiato il conformismo
Alla fine viene amputato il principale organo di senso e di un partito
Che la libera discussione che la democrazia interna
Franceschini con il suo intervento se parlava altri cinque minuti si rischiava colpo di scena io
Ma
Temevo una manifestazione indiretta a favore del partito unico ritorna
Però di dare io io ho apprezzato molto questa nettezza con cui gli ha detto due schieramenti due idee diverse due programmi alternativi
Perché in questi anni si è fatta avanti riformismo io mi è sempre piaciuta ora comincia a non usarla più perché si è fatta avanti una certa versione del riformismo che suona così la dico
Forse la prendo da un giornale che si chiama il Riformista no
Suona così
La destra ha ragione ma un po'esagerato
Quindi nostra funzione sarebbe e di introdurre quei correttivi
Io penso che abbia ragione Dario invece no la destra porto
E noi dovremo invece presentare esattamente un programma un'idea per la
Infine
Franco Giordano
Io condivido con lui il fatto che nell'Unione questa storia della cabina di regia ma sempre un posto
Perché c'è dello spirito napoleonico no
Cioè l'ANT andasse sui fra
Voglio avvertire che qui dentro c'è come a danno del Bureau hanno avuto modo di sentire un forte spirito unitario
Ma qui dentro c'è un'anta andando se una parte dell'ANT andasse che sulle questioni fondamentali del lavoro del welfare della guerra se non si fanno le cose a Molteno non seguirà
Aggiungo infine che mi ha fatto piacere la valorizzazione che ha fatto Franco De
Della relazione unitaria che c'è a sinistra dell'unione la Rete che abbiamo costruito di dialogo di iniziativa penso che questo serva serva i DS serva all'Unione sia una carta utile
Fatto che la sinistra DS che ha un rapporto unitario con tutta l'Unione tuttavia costruito anche occasione costerà occasioni molto importanti con la sinistra della coalizione
Proprio perché
Siamo convinti
Uso una formula cauta ragionevole
Che
L'Unione non può essere la sinistra
Non può essere grazie
Ma se il baricentro dell'unione non è spostato a sinistra quanto basta lo dico come il sale delle minestre
Come vedete non è una richiesta esagerata se non è spostato a sinistra quanto basta
Speriamo che andremo a sbattere
Ed è questa una delle ragioni di questa nostra discussione
Scusate la lunghezza vi ringrazio fra un'ora si riprende c'è una coda breve ma importante del seminario
Gloria Buffo a seguito e ci riferirà dei lavori del gruppo invece sui temi economico-sociali
Ma voi sapete che noi avevamo ascoltato già Pizzuti che aveva sollevato molte questioni la necessità di fare un programma di governo in largo anticipo rispetto alla competizione elettorale
Lo stato sociale non solo veicolo d'uguaglianza ma rimessa e non conseguenza
E l'estensione della ricchezza i riflessi della crisi dell'identità della sinistra sulla concezione del rapporto tra web fare sviluppo tra stato e mercato il mito del guai se far to work come lo chiamano mi anglosassoni
E poi sempre pizzo UDC aveva sollecitato anche su punti programmatici più stringenti
Che riguardavano di livello d'istruzione i fondi pensione
L'impossibilità di ridurre il carico fiscale che va invece redistribuito la necessità di adeguare anche se gradualmente la spesa sociale italiana ai livelli europei e così via poi Berardinelli ha fatto un'introduzione sulle questioni salariali che non vi ripeto perché è stata anche oggetto di discussione io per sintetizzare
Dico solo alcune questioni che sono emersi interventi sono stati il gruppo era molto affollato gli interventi sono stati molto numerosi
Come molte esperienze dirette hanno parlato ma diversi lavoratori e lavoratrici che c'hanno raccontato e parlavano anche se non di una condizione esterna o lontana la loro operai
Esperienze di cooperative precarietà del nord e del sud
Ne è uscito alla fine per andare su proprio per punti questo
Che non siamo di fronte al rischio di declino ma a un declino drammatico
Che rubo l'espressione a Carla Cantone della CGIL che siamo in una situazione angosciante
Almeno per sedici milioni di persone
A cui vanno aggiunti i familiari
Il fenomeno della distribuzione della pasta e dei generi alimentari essenziali si è diffuso in modo impressionante sopperire al fatto che moltissime sono le fasce che fanno i conti con i libri quello con la sussistenza
Abbiamo discusso dell'Aquila diciamo il quadro è molto peggiore
Di quanto forse non si rappresenta nella discussione a cui siamo abituati
Per i riflessi su concreti sulla vita delle persone abbiamo discusso di disoccupazione perché c'è stato un equivoco iniziale su un'affermazione di Birindelli che diceva che al Nord non esiste più il problema della disoccupazione
Che sostanzialmente Mezzogiorno poi invece approfondendo naturalmente
Si è confermato di quanti si dei problemi anche al Nord soprattutto il viso occupazione tecnologica ma non solo
Ci sono stati moltissimi interventi qui passo sempre a descrivere solo a condizione che veniva fuori dagli interventi in modo però molto
Impressionante se posso dire così impressionante perché molto lontano da quello che sentiamo dire né discussioni che ci sono normalmente nei convegni o anche nelle trasmissioni televisive
Emergeva con molta forza la questione della precarietà nel senso che si contestava l'espressione la flessibilità non deve essere precarietà in un senso molto diretto ovvero si è sostenuto per esperienze dirette e non solo che la flessibilità viene praticata
Non in base a esigenze particolari di situazioni particolari momenti particolari ma esattamente come una precarietà permanente flessibilità di musata come sistema per rendere permanente la precarietà di moltissimi lavoratori mentre non ci sarebbe esattamente queste esigenze nemmeno dal punto di vista della pura logica della produzione
Abbiamo poi parlato delle retribuzioni
E anche di questioni che premono con molta immediatezza cioè di l'esaurirsi delle risorse per il rinnovo
Della cassa integrazione per tantissime aziende che sono in questa condizione e infine ma non è stata centrale la discussione perché ci siamo concentrati sulla prima le cose che vi ho già detto si è parlato anche dello stato sociale
Diciamo che la discussione è stata percorsa da la drammaticità
Dalla consapevolezza di una drammaticità del quadro economico sociale e anche dalla constatazione di una distanza tragica tra la condizione di moltissime persone
Soprattutto nel mondo del lavoro ma non solo e la coscienza di moltissime persone e l'azione della politica anche della sinistra
Alla fine io mi concludo così gli atti le azioni politiche che si sono individuate si sono richieste ma del tutto evidente che quella di ieri è stata una discussione che non poteva e non aveva la pretesa di esaurirsi o di produrre già delle risposte programmatiche
Definite e quindi questo per voi diventa io credo un terreno di iniziativa costante ma molto più stringente di quanto secondo me non sia stato in quest'ultimo periodo allora gli atti politici azioni politiche si sono evocate sono state queste primo l'esigenza di cambiare immediatamente la politica economica qui c'è una delicata discussione perché molti ci hanno detto dal sindacato ma anche direttamente dalla produzione che aspettare un anno è troppo
Ovvero che pensare che si vota tra un anno e quindi per un anno le cose o anche così è insostenibile socialmente
Questo è delicato perché poi
Insomma ne abbiamo discusso in parte un po'nella tavola rotonda di questa mattina totalmente come si fa a cambiare la politica economica senza mettersi a fare una politica by partisan con questi signori che hanno sfasciato
Tutto quello che si poteva sfasciare
è un troppo un anno e e sul fronte dei salari
Della questione del della politica fiscale della restituzione del fiscal drag e dei prezzi ettari secondo è stato chiesto esplicitamente un altro molto creditorio in modo molto perentorio
A un intervento dei Democratici di sinistra o dei partiti più generali sul tema dei modelli contrattuali nel senso che non è questa materia
In cui e utile che si cimenti lo direttamente i partiti politici una materia molto delicata e complicata altra questione sulle politiche contrattuali ma per quanto riguarda i modelli contrattuali si è chiesto esplicitamente che un'iniziativa già assunte una discussione già aperta
Alla maggioranza dei DS su questa questione sia interrotta
E è stato chiesto al nome di svolgere un ruolo in questo senso
Terzo
Viene richiesto noi un impegno sulla questione della difesa ed il rafforzamento del contratto nazionale qui c'è stato discusso interessante sul fatto che apparentemente CGIL CISL UIL sono d'accordo
In realtà alle la la modulazione dei delle posizioni molto più somma articolata e e io con c'è stato un grande consenso alla posizione della CGIL che sostiene che la redistribuzione della produttività non va fatta su uno al secondo Divella
Ci è stato poi chiesto e qui io devo fare un'autocritica per la quello che riparano sta componendo de di avere un intervento attivo e deciso
Nel Consiglio dei lavoratori e nella sede del del nel dipartimento lavoro dei DS dove in realtà
In questa fase noi non siamo stati particolarmente attivi non abbiamo aperto una dialettica perché viene vissuto con molto sofferenza al fatto che in quella sede
Non c'è una discussione molto forte tra tra diverse ipotesi ma è abbastanza monopolizzata da un'opposizione che però non è assolutamente quella di cui ci sarebbe bisogno ora
E quindi ci è stato chiesto di fu di cambiare su questo gesti diciamo così il nostro impegno che si deve vedere sentire molto di più
Poi ci è stato chiesto anche con iniziative parlamentari tornando sulla richiesta che i DS avevano fatto l'OPA abbandonato di un immediato in discussione parlamentare su questi temi
Ci è stato chiesto di provocare una discussione un intervento su alcune emergenze drammatiche vi dicevo già prima questo fatto che mancano le risorse che sono state spese diversamente
Per l'attacco cassa integrazione in scadenza in moltissime aziende si sono fatte cose terribili cioè si sono rinnovate per le aziende dove era forte il voto della lega va be insomma le cose peggiori che si potevano fare
E e perché si provveda in qualche modo per mettere mano ad alcune risorse che riguardano accordi di programma decisi stipulati su cui non c'è un è uno
Infine
C'è stato un unanime convinzione che sulla legge trenta
Bisogna assolutamente insistere per la sua cancellazione sia il anche cercato in qualche momento di entrare nel merito cioè non si capisce quale sarebbe la parte della legge trenta
Che sarebbe chi dice non va cancellata bisogna scegliere Spiga responsabilità di dire che cosa si salva di questa legge per i chi è stato ieri la discussione non non è d'accordo non s'a trovare parti da salvare della legge trenta
E si è infine ritornati sulla grande questione della partito della rappresentanza del mondo del lavoro
Si è confermata in molti interventi la cosa che si era detto mi pare nella relazione di Mussi cioè che moltissimi lavoratori non sono tanti disoccupati ma tanti operai non vanno a votare
Su questo in interventi anche molto esasperati di qualcuno perché esasperati non insensata mente
Si è confermata che c'è questa su che c'è questa situazione e che è difficilissimo
Convincere che l'attuale politica dei partiti di sinistra e del nostro partito è una politica che parla ha quindi sogna quella condizione
Nel senso che su è molto difficile ecco far emergere questa equazione semplicemente perché non è che esista tanto
Da questo punto di vista noi possiamo anche pensare di avere quasi mandato a casa per costruito le conserve mandare quasi a casa Berlusconi ma non è non andiamo lì piantato radici forti nel mondo del lavoro soprattutto una parte del mondo del lavoro
Che è un forte meno protetta che però ormai una parte larghissima
E quindi il infine c'è stata anche la richiesta di uscire da un da una certa autoreferenzialità persino quando si discute di lavoro di stato sociale
Ci sono stati anche dei sindaci di piccoli comuni del Mezzogiorno che hanno partecipato a questa discussione
Che ci hanno detto che il modo in cui si discute pubblicamente anche a casa nostra di stato sociale cioè è un modo per molti difficilmente comprese comprensibile
In sostanza che ne dobbiamo tornare su questo fare politica
Nella carne viva della società insomma perché se no la discussione rischia di essere anche vecchie posizioni giuste
Molto accademica e fuori insomma dal fatto di poter davvero cambiare le cose spingere sugli orientamenti come vedete non era una discussione assolutamente esaustiva
Però molto efficace nel richiamare anche noi abituati a parlare
Qualche volta a pontificare su queste questioni molto efficace nel richiamarci davvero a tornare alle cose fondamentali perché sono quelle su cui c'è stato un divorzio non ancora suonato tra il nostro partito e milioni lavora
Poi infine che si è occupato delle questioni della guerra e della pace era
Coordinato da Vincenzo vita concluso i lavori ieri l'intervento Giangiacomo Migone e adesso ne riferisce Famiano Crucianelli
Ma io sarò abbastanza breve anzi breve perché questi temi sono stati già molto presenti nel dibattito generale
Poiché appunto son temi su cui si può parlare moltissimo oppure si può fare invece una cosa molto più sobria
D'altronde di diceva ieri del Giangiacomo in conclusione questo sarà un punto caldo della discussione sul programma comune
In mi abbiano avuti tutti gli elementi durante queste settimane che sono alle nostre spalle perché questo è stato forse l'unico punto sul quale c'è stata una discussione nazionale
Provocata in primo luogo dal gruppo dirigente DS ma insomma era una discussione che stava già sul tavolo da molto tempo
Abbiamo Uto circa sedici interventi
Quindi un mero grazie alla sapiente presidenza del compagno vita che ha gestito in modo oculato quindi sedici interventi
Ora i temi sono stati tutti i temi di discussione generale che avete già ascoltato è ovvio che la gran parte dei compagni si è soffermata sull'America
Su come contrastare unilateralismo americano
E debbo dire che vi è ormai al nostro interno su questo terreno una condivisione e una unitarietà di analisi anche d'intenti che veramente molto importante
Non un anti americana come diceva non siamo antiamericani gomme argomentava bene Giangiacomo ma comunque la posizione
Di contrasto nei confronti di questa politica distruttiva sul terreno economico e sul treno militare che l'Amministrazione americana sta portando è una posizione totalmente condivisa mi pare dalla nostra non c'è proprio nessuna ombra di dubbio su questo
è ovvio che questo tema evoca una seconda grande questione che è stata anche questa al centro della discussione dell'Europa
Perché è del tutto evidente che la possibilità non di recitare una opposizione alla linea e l'amministrazione americana ma di esercitare una funzione reale di contrasto
Di quella linea passa attraverso un nuovo protagonismo dell'Europa
E qui ci sono le note dolenti che sono state fatte rilevare da tutti quanti i compagni di affrontavano questi temi e cioè la inadeguatezza oggi dell'Europa
L'Europa che abbiamo è un'Europa che non è adeguata una parte di questa Europa bisogna dire che sulla vicenda irachena ha fatto la sua parte
Ma per il resto diciamo questi Europa non è adeguata alla sfida che in campo
Si è aperta anche una piccola breve discussione sulla Costituzione europea
La compagnia Castellina oggi non mi pare che su ciò abbia detto nulla mai espresso un'opinione
Diciamo difforme da quella che è la posizione che ne abbiamo tenuto sia in sede parlamentare ma anche all'interno del nostro dibattito politico
Mi pare di aver inteso che lei non vede proprio con dei sassi sulla vittoria del no in Francia
E che anzi la con può la considera come diciamo un elemento di di riflessione positiva su una il Po Europa che non riesce a trovare una sua bussola
E credo che è stato fatto anche questo rilevare in conclusione
Che la sottile soddisfazione anzi non tanto sottile la esibita soddisfazione degli ambienti dell'amministrazione americana per una vittoria del no
In Francia lascia intendere quale poi in realtà la vera posta in gioco che certo
E anche tutte le leve per quanto riguarda noi le altre forze della sinistra le grandi lacune che sono dentro questa Costituzione e insieme le affermazioni
E gravi come una sorta di assunzione sul terreno dei principi
Del mercato delle impresa quindi dicono alcuni elementi molto gravi e molti discutibili ma la vera partita che oggi è in campo e se questo Europa a almeno la condizione elementare per potersi sviluppare
E quindi entro questo sviluppa per una discussione una ridiscussione la stesso costruzione oppure naufragare completamente
Quindi abbiamo avuto un confronto molto garbato molto sereno ma che insomma si è sviluppato anche su questo tema fondamentale della costituzione europea di come potrà influenzare il futuro dell'Europa il ruolo quindi dell'Europa
La terza questione è il terzo problema ed il governo del mondo
Ora qui siamo di fronte a un osceno no quindi non
è evidente che la riforma delle grandi istituzioni mondiali è il primo passo cominciando dalle Nazioni Unite
Cosa di cui si discute da anni ci sono anche disegni di legge relazioni ci sono cumuli di materiali audizioni in Parlamento ma realtà possiamo sempre lì non si riesce a fare
Nessun passo avanti reale per una democratizzazione vera effettiva i questo che dovrebbe essere l'organo principale del governo dei processi mondiali
A fianco alla riforma delle Nazioni Unite c'è la riforma di quelle che sono i grandi istituti finanziari
O commerciali che sono quelli che poi esercitano il potere reale nel controllo di quelli che sono i grandi movimenti economici finanziari e sociale livello planetario il Fondo monetario e la Banca mondiale il WTO
Giustamente è stato fatto rilevare che noi possiamo fare
E dobbiamo fare
Molti più di me che su questo terreno diciamo ci crede e ci si impegna non da oggi una iniziativa perché la cooperazione si possa portare avanti a dire lo zero virgola sette
Perché si possa fare anche una cooperazione diverso cioè tutto una grandissima questione
Ma se poi abbiamo che nella sede principe
Del commercio internazionale nel WTO vengono invece
Perpetrati dei veri misfatti da un punto di vista commerciale nei confronti del Sud del mondo è tutta fatica buttata è come svuotare il mare con un cucchiaino quindi da questo punto di vista
Il problema di come si affronta la riforma di questi grandi istituti che determinano la politica e le realtà economica e sociale finanziarie l'altro grande noto che è stato sollevato intorno a cui abbiamo discusso e che evoca la questione delle questioni cioè quale sviluppo quale modello
Come riuscire ad affrontare uno sviluppo equilibrato per una umanità che vede diciamo una popolazione che ormai da oltre cinque miliardi e con tutte le contraddizioni che noi abbiamo
è evidente che su questo che appunto il nodo cruciale e si gioca diciamo una partita decisiva ma voglio dire però anche qui solo una battuta
Noi abbiamo di fronte due nobili chiarissimo
Uno è una recessione economica una difficoltà economica e a questa connessa a tutte le cose che sappiamo l'altro sono i disastri ambientali che conosciamo anche chissà e alla prima si collega una forte problema sul fronte delle risorse energetiche ora la risposta incredibile che viene avanti sul problema energetico e sul problema del collasso ambientale quello di un ritorno al nucleare
Il che sta a indicare quanto sia ritta viva la cultura non solo della destra ma anche di settori del centro sinistra i quali lì perché sto dicendo una cosa che è stata che è presente negli interventi di esponenti autorevoli del centrosinistra
I quali di fronte a una grande emergenza due grandi emergenze che ci troviamo di fronte rispondono con le ricette del passato senza produrre alcune innovazione né sul treno economico né sul piano sociale né sul piano ambientale né sul piano dello sviluppo siamo quindi qui dentro quella che è la questione delle questioni di è stato poi anche debbo dire un solo intervento
Di un compagno su una questione su un punto che non abbiamo mai discusso ma in modo approfondito ma che forse dovremmo anche discutere che è quello del pacifismo integrale o della non violenza
E io credo che forse dovremmo trovare il modo anche per discuterlo una discussione come voi sapete non che viene da lontanissimo non da lontano
E chi è stata riproposta in termini politici anche dall'ultimo congresso di Rifondazione con delle lacerazioni molto forti anche all'interno di quel congresso
Io credo che che non sia un punto banale
Perché si possa Suma le così no
Credo che siano proprio ma un problema molto serio
Il a me pare che la questione più grave che si è detta in questi tempi non è tanto sull'uso della forza perché evidentemente non abbiamo detto con abbia ospita la mozione che siamo contro la guerra e siamo la guerra deve essere un tabù quindi non è questo il problema
Ma sulla forza
La discussione deve essere più complessa miope
E ciò che ha reso dirompente la discussione in questi ultimi settimane e l'accoppiata uso della forza esportazione la democrazia che una coniugazione micidiale di esclusiva
Perché se uno mi disco mi parla dell'uso della forza e con temporalmente mi parla di Pol Pot e dei campi di concentramento può sempre di polizia internazionale possa aprire la discussione
Ma se si coniuga la forza con l'esportazione della democrazia siamo ovviamente in un campo del tutto diverso però voglio dire che questo terreno il terreno della non violenza dell'uso della forza è una questione che è stata sollevata che
Problema antico soprattutto discussione movimenti e che forse dovrebbe anche lo discute conclusioni
Conclusioni operative
Per il tipo di complessità della nella discussione ma è questione che abbiamo già affrontato in passato
Si avanza la proposta alla richiesta come dire formale
Di arrivare a un seminario sui problemi internazionali
E di fare questo seminario come seminario aperto aperto ad altri interlocutori ad altri movimenti
E compatibilmente con la situazione finanziaria compagno Zagato con la situazione finanziaria aperto anche a livello europeo cioè cercando di avere anche delle personalità europee che possano partecipare alla riflessione su questo tema che è un tema ovviamente decisivo
Poi si farà un gruppo di lavoro convinto però questa diciamo è una proposta di arrivare entro tempi ragionevoli vediamo come quando a un seminario che possa coinvolgere diciamo la nostra area su questo tema
Seconda questione invece su cui bisognerebbe già cominciare ad attrezzarsi a lavorare e a sviluppare iniziativa
Vi è la marcia l'undici settembre Perugia-Assisi
La solita classica marcia ma che come è evidente anche questa volta come negli ultimi anni si caratterizza di un significato molto particolare non è una marcia ma è un momento di vera e propria iniziative di lotta politica e voglio dire
Che è particolarmente importante perché sono ormai diversi mesi
Che quello straordinario movimento che non abbiamo conosciuto fa difficoltà a trovare un suo nuovo protagonismo
Nello scenario politico italiano e questa marcia può diventare un momento in cui questo mare carsico
Che oggi appare diciamo sepolto invece in quella condizione in questo suo né può realmente riemergere con grande forza quindi questa marcia deve essere un momento d'impegno anche per la nostra aria quindi essere costruita deve essere organizzata la nostra partecipazione tutto quello che il dibattito che si collega poi sono venute una serie di proposte che hanno diciamo la il carattere di una campagna politica insieme delle iniziative parlamentari e si funzionali e sono relative tutti a quel tema anche ha sollevato in modo molto perspicace Marco D'Eramo relativi alla smilitarizzazione mi parlava della militarizzazione come processo mondiale
Noi per intanto cerchiamo di affrontare la militarizzazione a livello nazionale o a livello europeo e quindi quale iniziative
Noi possiamo produrre sul terreno politico istituzionale per affrontare questo nodo del militare perché veniva fatto rilevare mi pare proprio
Da Giangiacomo che seri sì se ricordo bene Giangiacomo visceri del cinquantasei per cento
Del che diciamo delle dei novecento miliardi e rotti il cinquantasei per cento
Fa carico all'Europa cioè che questa Europa in realtà non è così gli diciamo
Come appare cioè che gli americani son quelli che riarmo né questi europee invece sono lì tranquilli che si occupano solo di commercio e di non so questioni di tessile con i cinesi ma che in realtà c'è una possente potente produzione di armi che viene diciamo anche in questo nostro continente quindi il problema di come noi affrontiamo la riduzione delle spese militari a partire dal nostro Paese continua come nel passato ad essere un problema
Che va affrontato così come questione che dentro quel documento che è stato preparato per non era presente al nostro dibattito meglio lo richiamo possesso dentro il documento che è stato preparato per il cantiere a Roma nel dibattito che si effettua la che si è fatto cioè la Scheda relativa al militare il fatto che l'Italia siamo sia una territorio nel quale non vi siano nei e
E diciamo nei armi nucleari e né armi di distruzione di massa che è questione non impropria stante la situazione attuale quindi anche su questo c'è un altro punto di iniziativa politica non solo politica
Che andrebbe sviluppato poiché là il problema della legge sull'esportazione delle armi e alla fine l'obiettivo questione che sarà delicatissima da affrontare all'interno del programma
Dell'unione della rinegoziazione dei trattati sulle basi militari
Ecco questi sono un po'diciamo mi pare le questioni così sollevate con un ultimo punto
Che abbiamo diciamo toccato anche nel dibattito generale e sul quale forse dovremmo prendere una decisione Fabio ed è la questione non una decisione perché su questo abbiamo già deciso abbiamo fatto battaglie politiche in Parlamento molte volte che è questione relativa al ritiro delle nostre truppe in Iraq
Io credo non li abbiamo siamo devo avuto diciamo la stessa opinione
Che in occasione della ridiscussione sul decreto che avremo in Parlamento che sarà entro la fine di giugno questo nodo debba essere nuovamente e politicamente istituzionalmente riposto al centro
E che quindi cosa che voi sapete c'è stata la discussione sono stati presa delle mozioni alcune sì altre no si è riaperta un'altra volta questa storia un Passavanti tre passi indietro questa discussione veramente incomprensibile però su questo punto io credo che noi come aree invece possiamo scegliere
Di andare dritti
E di diciamo prendere noi
Insieme ad altre iniziative per chiedere il ritiro delle nostre truppe subito e non a febbraio come pare oggi dice se Fini dall'Iraq
Si ride grazie Saviano
Ieri in introducendo questo nostro seminario questo nostro due giorni Fabio ha svolto una relazione mobili molto impegnata sul piano politico sul piano culturale anche sul piano dell'iniziativa politica immediata
Poi oggi abbiamo scoperto modellando la tavola rotonda che anche come moderatore ha
Il futuro perché
Atto di grande efficacia per cui adesso credo che sia forse un'altra motivazione
Ingeneroso chiedergli delle conclusioni data anche l'ora però penso che alcune battute conclusive
Siano indispensabili
Infine Motus dello show
Mi pare che abbiamo fatto una cosa di un una certa qualità con questa due giorni sentito
Si sente sì
Sentito con menti dei compagni e poi pareri che si scambiano un po'così
Fuori delle formalità mi pare piuttosto positivi
Come sempre quando c'è un plusvalore c'è anche un lavoro
Cioè per fare questa cosa ci sta a fare il lavoro
Di un gruppo di persone
In particolare Gianni Zagato che
Che si è dato un gran da fare
Roberta Lisi poi Luisa quella quella cartellina di poche pagine che avete avuto con i programmi dei partiti del Listone democratici frutto di un lavoro di ricerca su internet che è durata molte settimane eccetera eccetera Chiara oneri ad aria Paolo Fedeli Caterina per Miconi i compagni di Firenze insomma non li voglio nominare tutti li ringrazio
Secondo o entrò
Messe
Avremo gli atti del convegno che sono uno strumento di lavoro tratto ce le auto finanziamo con i soldi che abbiamo raccolto con le cartelline quasi sette mila euro
Simpatica
Perché ne abbiamo tirate solo cinquecento ma c'è stata una domanda l'offerta era inferiore la domanda solo per portare cinquecento di quelle robe lì ci vuole un camion con rimorchio non crediate una per una sono piccine tutte insieme sono dei carichi che fanno spavento
Io penso che intorno agli atti si può organizzare un lavoro di promozione di ricerca di confronto di dibattito
Ma che abbiamo l'urgenza intorno a questi tre filoni che sono i filoni cruciali
Di qualunque programma possibile per l'Unione
Che sono stati introdotti
Da tre intellettuali di grande peso come Teramo Pizzuti e prospero
E che qui dopo i lavori in Commissione sono stati poi illustrati insomma è stato riferito da parte di Lalla Trupia Gloria Buffo Famiano Crucianelli
Queste tre cose che hanno in cui questo approdo un po'informale sono state riferite a voce non ha dovremmo provare a stringerla in documenti più formalizzati
Con cui contribuire al lavoro programmatico di
Del cantiere dell'unione della fabbrica c'è il tutte le sedi possibili dove in questo momento è in corso una discussione una ricerca
Tre stamani prima dell'inizio della seduta abbiamo avuto un incontro abbastanza partecipato sulla questione di aprile
Che non è né la nostra totale disponibilità
Perché noi facciamo parte di aprile poi dentro ci sono tante personalità compagni di altri partiti della sinistra eccetera quindi possiamo noi decidere unilateralmente sua aprile però possiamo dare una spinta
Una spinta per far stare attivamente anche aprile per il sistema di collegamenti per la Rete in cui è collocato dentro la formazione del programma dell'Unione
Secondo io io ho sentito anche tanti altri compagni pensano che ci sia un grande spazio per una iniziativa
Culturale come si chiamava una volta battaglia delle idee
Insomma badate impressionante ogni volta che viene offerta l'occasione che sia il grande intellettuale teorico de de della mondializzazione
Fino al poeta che legge i propri componimenti dovunque c'è un'occasione di confronto sulle
Questioni di formazione culturale di di di con fu di diffusione confronto delle idee eccetera
C'è c'è una fame è una domanda inesausta si riempivano i cinema i teatri le piazze
Io penso che Aprile potrebbe aumentare il proprio peso specifico proprio nella promozione nella diffusione nel confronto delle idee
Stamani la riunione che abbiamo fatto è stata promettente perché abbiamo sentito un
Un impegno al rilancio
Peña rilancio vuol dire
Far funzionare meglio l'associazione dovunque essa sia già presente e reinsediare la territorialmente dove non cioè
Certo che sono cose che hanno anche una certa dimensione di costi
Per un livello diciamo di vita ma abbastanza bassa intensità ma non insignificante siamo riusciti a coprire negli ultimi due anni i costi
Ricorrendo a varie voci
Senza vere diciamo sontuosi finanziatori questi si rivolgono
Ad altri
Se vogliamo sviluppare questa azione c'è anche un problema di
Il reperimento risorse
A cui un gruppo forse dovrebbe
Applicarsi
Quattro e penultima cosa che volevo dire
Passato il Congresso passate le elezioni
Conclusa questa fase di assestamento operato come io credo un rilancio della funzione dell'iniziativa nostra area con questo seminario bisogna rimetterla
Apposto organizzativamente
Ci sono livello territoriale regionale provinciale già molti coordinatori insediati gruppi eccetera eccetera non dappertutto bisogna completare rapidissimamente il quadro
Con una chiara definizione di responsabilità
E anche dandoci una più vivace democratica vita
Interno
Bisogna anche riassestare
E l'assetto rimettere a posto l'assetto nazionale
C'è un gruppo di compagni riconosciuti che qui hanno tutti parlato che hanno lavorato in questi mesi insieme
Ma hanno una corrente è un'area non è un partito quindi fra livelli d'informalità sono maggiori di quelli di un partito ma senza esagerare
Ci vogliono anche determinati sufficienti i livelli di formalizzazione
Non è un seminario aperto il luogo della decisione però voglio informarvi visto che abbiamo discusso insieme questi due giorni
Si potrebbe assumere una decisione venerdì venti c'è la riunione del consiglio nazionale dei DS e forse la platea nostra
Deputata a prendere decisioni di questo tipo sono i membri del Consiglio nazionale
Quelli che sono eletti al Congresso quindi è qui chiaro il quadro
Dei decisori
Perché o sono quelli o sono i trecento venti delegati al congresso che abbiamo avuto
Il sessanta del Consiglio nazionale sono un'adeguata rappresentanza dei trecentoventi
Ora si potrebbe nell'intervallo della riunione del consiglio nazionale venerdì prossimo riunire i nostri mandare ad una soluzione non so orale alla Bhutto LaMMa noi potremmo avere un paio di organismi nazionale un un esecutivo
Che potrebbe essere fatto dei dodici membri della direzione nazionale del partito undici dopo
La scelta di Folena
Però lo Statuto parrebbe che ci consente di reintegrare il dodicesimo
Vedremo quale compagno vedremo anche sulla base della distribuzione territoriale per avere il massimo di rappresentanza
Più Lalla Trupia che presidente della Commissione di garanzia poteva avere all'esecutivo di tredici
E poi invece un coordinamento nazionale allargato fatto dei membri di questo esecutivo più i parlamentari perché noi tra Camera Senato e Parlamento europeo abbiamo come area ventisette
Parlamento
I quali puntualmente disciplinatamente versano tutte del dovuto al partito
Cosa che non è valida al cento per cento dei membri dei gruppi parlamentari ma per quanto ci riguarda sì
Ventisette parlamentari abbiamo c'è da oggi dal punto di vista parlamentare siamo una forza considerevolmente più pesante di quanto non sia Rifondazione Comunista Comunisti Italiani e Verdi
Questa è la ragione fondamentale per cui il nostro partito alla fine anche se sull'Iraq che ha dovuto adire la guerra no perché altrimenti già da diversi mesi la guerra sì
Quindi potrebbe esserci
L'esecutivo più i parlamentari più i coordinatori regionali delle città capoluogo per esempio un organismo di
Sessanta Santa Zita
Potremo deciderlo venerdì ma vi volevo informare anche come premio di questa
Disciplina altissima
Partecipazione
Basta questo
E qua dopodiché alcune migliaia di compagni passati da qui hanno chiesto o di ripetere insieme alle regioni o hanno proposto iniziative nelle città nelle regioni sufficiente per i prossimi vent'anni
Tuttavia quello che è umanamente possibile dato il gruppo che può lo lo faremo e
E anche questa sarà la via del rilanciano a stare a badate
Io penso davvero mi sarebbe piaciuto ciò quaranta pagine di appunti
Ora finite queste cose di lavoro per un paio d'ore farò una risposta
Agli interventi che ci sono stati mi sarebbe piaciuto a riprenderle uno per uno le suggestioni neanche molto impressionato
Sentire un dibattito
Di interventi pensati però né libertà non se non ne sono state
C'era come il bisogno di un rigore in questa nostra discussione non questo senso dal che abbiamo una nostra responsabilità mi sarebbe piaciuto interloquire con Pietro Folena
E anche applaudire a voce alta le intervento di Luciana Castellina secondo me ha detto cose di straordinaria finezza intelligenze
I straordinaria finezza e intelligenza è andata via ma insomma dello fatto privatamente
Le voglio fare pubblicamente però piuttosto ora che nonostante siamo abbastanza numerose che potrebbe starci anche una conclusione piuttosto ora che aumentare il numero delle parole rispetto a quelle che abbiamo detto l'impegno e di
Di fonderci cioè di Titti di andare sul territorio e lì moltiplicare le iniziative appunto partendo dalla responsabilità che grava su di noi
Noi abbiamo qui il fatto l'analisi spietata delle cose che non ci piacciono del partito di cui facciamo parte l'abbiamo mandato a dire nulla abbiamo dette tutte però detto questo può darsi che mi sbagli
Ma io sono convintissimo che la partita fondamentale per la sinistra che verrà
Oggi si gioca ancora dentro i democratici sinistra
è il punto cruciale per l'avvenire
A noi che pensiamo ad una sinistra che attornia da ampliarsi e non ha descritte
E a mantenere una funzione storica in questo Paese
Su questo si esercita la nostra responsabilità nel seminario sono circolati per la prima volta l'altro tempo anche molti giovani che sono tornate a non stare
Una cosa che
Lascia bene sperare perché abbiamo bisogno di avere una direzione allargata della nostra area
Penso che qualcosa di importante si possa fare
Anche fatto erano staccava la rotonda che ha dovuto essere così sintetica un intervento bon bon bon però fossero venuti tutti quegli interlocutori dimostra che ci siamo guadagnati un posto nella vicenda politica italiana cioè
Nessuno se viene invitato da Correntone dice non mi interessa
Anzi vi dico anche senza dire il nome che ho avuto
Delle proteste di persone a cui sarebbe piaciuto che si sono sentite forse legittimamente ingiustamente escluse cioè è il segno di una relazione positiva che abbiamo con tanti mondi
Coltiviamo la
Diamo battaglia grazie alla prossima