Presentazione del rapporto 2006 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Ue

La parola al presidente Bruno fatti per il primo intervento su per la presentazione del Rapporto legislazione due mila e sei prego presidente grazie grazie al presidente russo
Dal rapporto sulla legislazione che oggi viene presentato emerge un quadro estremamente complesso del nostro sistema normativo
Tali dati risulta come l'efficacia degli interventi di riforma vada sempre valutato alla prova dei fatti guardando all'effettiva capacità delle riforme di radicarsi nell'ambiente normativo e di rispondere alle domande della società
La revisione del Titolo quinto della Costituzione approvata nel due mila e uno rispondeva ad una forte domanda espressa dal basso dalla Regione degli enti locali in favore dell'ampliamento delle Autonomie
La messa a punto della riforma costituzionale è stata effettuata sotto la pressione di una sorta di stato di necessità in un clima di fortissima contrapposizione
Tra maggioranza e opposizione
Di queste contingenze il testo costituzionale risente in modo evidente
Oltre all'emersione di incongruenze punti oscuri del nuovo testo
Si è subito evidenziata la mancanza di adeguate norme per guidare l'attuazione di una riforma così complesse
All'indomani del varo della riforma e parallelamente all'avvio delle iniziative per la riforma della riforma
Il Parlamento si è così trovato nella necessità di applicare all'attività legislativa ordinaria i nuovi criteri di riparto delle competenze tra Stato e sistema delle Autonomie
In una situazione di estrema difficoltà
In particolare la Commissione affari costituzionali che ho presieduto nella scorsa legislatura è stata investita in parallelo con la molotov Commissione del Senato del compito di esprimere un parere su tutti i progetti di legge all'esame delle commissioni e dell'Assemblea sulla conformità del nuovo assetto delle competenze fra Stato e regioni
Nelle centinaia di pareri espressi è stato fatto un lavoro credo positivo anche perché in grandissima parte svolto in un clima di sostanziale convergenza tra maggioranza e opposizione
I pareri hanno cercato di dare una lettura elastica del testo costituzionale guardando alle effettive esigenze di governo dei settori di volta in volta interessati e alle concrete dinamiche dei rapporti tra lo Stato e le Autonomie
Questa vettura è stata sostanzialmente confermata dalla successiva giurisprudenza costituzionale
Che ne progressivo consolidarsi degli allevamenti orientamenti della Corte a sua volta costituito un parametro sempre più preciso per l'attività consultiva della commissione
Le analisi svolte del rapporto sulla legislazione mi sembra sostanzialmente confermare come sia molto difficile far funzionare un sistema normativo come il nostro
Attraversato al pari di altri da fenomeni federativi ed evolutivi
Senza efficaci raccordi tra i diversi livelli istituzionali raccordi che devono essere assicurati già nelle fasi di prima definizione degli interventi normativi proprio al fine di evitare costosi contenziosi a valle di questi medesimi interventi
Per rendere possibili questi raccordi e in primo luogo necessario una fase conoscitiva sufficientemente ampia e condivisa su come concretamente i vari livelli di legislazione interagiscono fra loro
Da questo punto di vista il lavoro effettuata dal rapporto mi sembra particolarmente prezioso
Podio perché deriva da uno sforzo di analisi congiunto fra le strutture di documentazione della Camera quelle dei consigli regionali e il contributo di alcuni prestigiosi centri specializzati nello studio dei fenomeni della legislazione certamente questa base conoscitiva può costituire solo un punto di partenza per l'adozione da parte delle diverse istituzioni interessate degli interventi e si rendono necessari per un migliore funzionamento del sistema normativo
A questo proposito credo che sia necessario sollevare alcune domande su questione che non possono essere più a lungo e Lusetti
In questi anni il nostro sistema e diventato più ricco più complesso i diversi livelli dell'ordinamento ormai interagiscono tra loro in misura molto intense praticamente in tutti i settori della legislazione questa evoluzione è sicuramente un segno di modernità
E più precisamente va diretta conseguenza della piena partecipazione del nostro sistema all'ambiente normativo europeo emergono tuttavia anche dei problemi ai quali bisogna dare risposta
Da parte degli utenti finali delle norme le pubbliche amministrazioni e le imprese cittadini si fatica non poco a tener conto di cambiamento e di un sistema normativo che non solo in continua evoluzione
Ma nel quale diversi centri di produzione normativa sembrano spesso operare in modo indipendenti di uno dagli altri
Chi si fa carico delle difficoltà applicative dell'inflazione normativa di tutto ciò che comporta di ovviamente anche un problema di costi
Costi sia per i cittadini che per gli apparati pubblici in conseguenza dell'ASS delle sovrapposizioni e dei contenziosi derivante da questa situazione
Per gli organi parlamentari non è sempre facile individuare all'interno di un esecutivo che nella sua attuale formazione si presenta particolarmente articolato un punto di sintesi che possa fungere da interlocutore
Per affrontare una problematica così complessa
Mi auguro che la riunione di oggi possa essere utile per stabilire anche da quinto questo punto di vista un'agenda di lavoro serio e fattibile nell'interesse del buon funzionamento delle istituzioni e di tutti i cittadini
Ora la parola al ministro degli affari regionali e le autonomie territoriali Linda Lanzillotta
Io saluto ringrazio la camera di Porta dei deputati in particolare il comitato per la legislazione per aver organizzato questo appuntamento importante che ormai rappresenta credo un momento fondamentale di alta concertazione tra le massime istituzioni della Repubblica
Il rapporto che viene presentato oggi credo rappresenti non solo uno studio di di grande valore per i suoi contributi scientifici ma anche e soprattutto in questa fase dell'azione che il governo insieme al Parlamento sta portando avanti uno strumento di eccezionali utilità per il nostro agire concreto
E per orientare a tutti i livelli istituzionali il processo legislativo e dell'azione amministrativa credo che vadano sottolineati almeno dal mio punto di vista alcuni punti che mette in evidenza il rapporto il primo la riaffermazione della carattere centrale della politica di semplificazione normativa e amministrativa come mezzo per raggiungere lo scopo primario di certezza e chiarezza del diritto e di governo della complessità dell'ordinamento
Dunque è chiaro lo scopo norme chiare conoscibili che garantiscano interpretazione costituzionalmente orientata ma mi pare non sono anche ora chiari gli strumenti attraverso cui garantire o comunque fare dell'obiettivo della semplificazione nel processo legislativo un interesse tutelato
Come altri che nel procedimento legislativo sono fortemente tutelati per esempio il vincolo di bilancio o il vincolo di costituzionalità io credo che nel processo legislativo
Il vincolo della semplificazione della qualità della regolazione dovrebbe trovare delle forme di tutela più forte
Il secondo punto che mi sembra emerge del rapporto è il ruolo della d'della delegificazione che si è diciamo storicamente diciamo così legato all'obiettivo della semplificazione e cioè l'assunto che diminuendo l'ambito lo spazio della legge e qui ampliando
Quello della normazione secondaria si produce un effetto distinti semplificazione questo è senza dubbio in parte Successo anche se la ricerca che ci viene sottoposta ci fa riscontrare una dilatazione della normazione secondaria e una complessità anche del processo di adozione del lei regolamenti di di delegificazione che introducono un ulteriore fattore di complessità che in qualche modo rischia di neutralizzare l'effetto di semplificazione
Io credo che questo è un tema su cui occorre e riflettere
E che tuttavia io
Penso che si debba perseguire innanzitutto la linea principale per la semplificazione chi è ridurre tout-court nell'ambito della regolazione e cioè ampliare l'ambito delle attività liberalizzate
Dunque ridurre lo spazio complessivo della regolamentazione in assenza della quale io credo che potremo cambiare lo strumento ma la complessità che grava sul complesso delle attività dei cittadini e delle imprese
Non sarà adeguatamente risolta da questo punto di vista devo dire che
è il Governo prima di tutto che dovrebbe esercitare una forte esserci restraint
E valutare più rigorosamente la qualità della propria iniziativa legislativa e la qualità dei come questa iniziativa legislativa
A impatto sulla complessità del sistema e io penso che non possiamo che non sviluppare qualche riflessione autocritica sulla sulle caratteristiche che da ultimo devo dire confermando una prassi accentuando alla e non correggendo la ha avuto la recente legge finanziaria la la il contenuto della legge finanziaria e il tale da ovviamente dilapidata dirmi dilatare
L'ambito della legislazione e comunque non conseguire l'obiettivo della trasparenza della comprensione della semplicità e quindi della certezza
Del diritto questo io credo che ci deve indurre ad accelerare
L'azione per una rapida correzione della struttura della legge finanziaria e di una riqualificazione della decisione di bilancio il terzo punto che mette in evidenza il rapporto è quello dello stretto raccordo tra livelli normativi in particolare tra la l'ambito comunitario il livello della normazione degli stati membri e livelli istituzionali infrastrutturali
E fa emergere con grande chiarezza questa permeabilità tra i diversi livelli ordinamentali
La reciproca contaminazione questo è un elemento molto interessante che
Sì riscontrati sempre di più anche nella ordinamento interno nel senso che sempre maggiore la contaminazione tra legge statale e altre
Fonti da ultimo avremo modo credo con i colleghi parlamentari ma anche col sistema Regione di confrontarci il Codice delle Autonomie recentemente approvato dal Consiglio dei ministri che adesso diciamo si avvia nel suo iter e molto costruito su questa idea della flessibilità del sistema delle fonti
E della diciamo sostituì Tui insostituibilità in relazione al determinarsi di specifiche fattispecie dal punto di vista a dell'organizzazione delle dei singoli enti della qualità a amministrativa della qualità finanziaria di diciamo fonti che sostituiscono quelle superiori e cioè per esempio di poteri regolamentari e statutari dei comuni che si dilatano rispetto alla legge statale ma mano che si realizzano determinati standard o in alcuni casi come per Roma Capitale
La possibilità ai regola i regolamenti comunali di diciamo di da fare delle incursioni nell'ambito della sfera legislativa quindi una flessibilità sempre maggiore tra livelli normativi e dunque la necessità io credo che piuttosto che di finire
Rigidi ambiti di competenze e noi abbiamo sempre più bisogno e questa anche l'esperienza che io ricavo da questi primi anni ebbe a mesi di attività di governo
Disse E.T. per la condivisione di politiche nazionali o comuni o europee questo è vero soprattutto nel processo di costruì via costruzione ascendente del diritto comunitario affinché poi ci sia una convergenza sostanziale delle decisioni normative adottate da ciascun livello
Cioè piuttosto che una ricerca puntuale dei confini delle competenze ciò che noi dobbiamo costruire è una convergenza delle degli obiettivi delle finalità e quindi una coerenza interna dei livelli istituzionali
Gli obiettivi di concertazione sono quindi alla base della nostro lavoro e sono credo anche alla base della dell'incontro di oggi
Mi sembra che la proposta che da ultimo è stata prospettata dal presidente Bertinotti è quello proprio della costruzione di sedi di raccordo interistituzionale e per questo io credo che è indispensabile che affianco a raccordo tra assemblee legislative anche gli organi esecutivi cioè governo giunte regionali provinciali comunali si facciano carico di questi problemi in un ottica proprio di leale e proficua collaborazione con gli altri organi istituzionali
E io credo che ciò è tanto più essenziale quando sto quanto si consideri il ruolo sempre più prevalente che gli esecutivi hanno anche nella produzione di norme primarie l'iniziativa legislativa
Degli esecutivi a livello nazionale ma anche a livello regionale è decisiva è conforma una gran parte della legislazione e da questo di più il punto di vista anzi io credo che in questa ottica dovrebbe essere sempre più rafforzato il ruolo degli esecutivi a livello regionale che invece talvolta diciamo non guidano io credo non hanno quel ruolo di promozione dell'attività legislativa anche nei confronti dei consigli regionali è continuano ad essere sempre più a tratti no da una a prevalente ruolo amministrativo tuttavia a livello nazionale sicuramente il governo ha una funzione essenziale nell'iniziativa legislativa tanto più da questo diventa re rilevante quando come negli anni più recenti c'è stato un uso particolarmente frequente è un ricorso particolarmente frequente Allo studio all'uso della questione di fiducia
C'è un ruolo degli esecutivi ha cresciuto in misura determinante come vedevamo poc'anzi
Nel maggiore spazio che si è dato alla normazione secondaria attraverso la la politica di delegificazione
E affianco ai regolamenti si assiste a un proliferare di fonti non inseribili in modo certe Toy una gerarchia che vedono ancora una volta gli esecutivi al centro ad esempio con la necessità e l'urgenza che diviene sempre di più fonte del diritto attraverso la emanazione di strumenti diversi dunque bisogna io credo lavorare per rafforzare e qualificare le sedi della concertazione tra livelli istituzionali e all'interno dei livelli istituzionali tre esecutivi e assemblee legislative
E attuare in modo sempre più chiaro il principio di leale collaborazione in questo senso
Noi stiamo lavorando per qualificare dare o una funzione sempre più forte sulla piano della concertazione della leale collaborazione alla Conferenza Stato Regioni alla conferenza unificata proprio perché questo sia X il luogo della definizione di politiche concordate
Ma anche il luogo in cui si concerta hanno decrementi tutto logiche che vadano nel senso della ha cresciuta qualità della regolazione a tutti i livelli e in questo senso noi abbiamo avviato nell'ambito della conferenza o unificata un tavolo tecnico volto alla semplificazione amministrativa e normativa che alla fine diventa di pervenire a due distinte bozze di accordo una sulla qualità della regolazione e l'altra sull'individuazione dei principi fondamentali del procedimento amministrativo
Penali di cui alla legge duecentoquarantuno destinati ad essere considerati quali livelli essenziali ai sensi dell'articolo diciassette secondo comma lettera m
E proprio in quella sede appunto non intendiamo pervenire a degli accordi che per ciascuna materia identificano una guida per la codificazione dei procedimenti di competenza regionale e locale in modo che si configurino come dei prototipi
Che siano condivisi come le best practice e questo sarà realizzato come il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali
Ma anche questo è molto importante delle categorie imprenditoriali e professionali che sono i primi destinatari dell'attività di regolazione
Infine mi sentirei di prospettare una ipotesi che va proprio nella direzione di creare un maggior raccordo tra livelli istituzionali ma anche tra esecutivi e assemblee elettive all'interno dei livelli cioè io credo che si debba garantire un seguito parlamentari più incisivo e più rilevante
Agli accordi alle intese che vengono sancite in seno alla conferenza sugli atti unificata sugli atti normativi
Io credo che ciò darebbe un segnale di maggiore rilevanza alle proposte che le Regioni e gli enti locali avanzano in quella sede
E che potrebbe probabilmente condurre a una riduzione del contenzioso in sede di Corte costituzionale un contenzioso che devo dire
Noi stiamo cercando di a contenere a Tebe attraverso politiche di effrazione attraverso politiche di conciliazione
Io credo che in sede parlamentare
Potrebbe essere prospettato non servì giunte per il rogo lamento di entrambe le Camere
L'eventualità di prive di prevedere che durante l'esame in commissioni o in Assemblea ci fossero delle modalità idonea evidenziare il fatto che su un determinato emendamento oltre ad essere il parere favorevole del governo vi è stato anche quello
Della conferenza cioè essi avrebbero due significative conseguenze una quel quella caccia nato boh
Ridurre il contenzioso l'altro di indurre il Parlamento a misurarsi con il punto di vista delle regioni e delle Autonomie senza perciò produrre interdizioni o rallentamenti
All'iter legislativo delle o delle leggi nazionali credo che inattesa che si attivino altre sedi come dire di raccordo tra a livello parlamentare con altri livelli istituzionali questo sarebbe un modo per chiudere il cerchio come dire tra attività legislativa in sede parlamentare e istruttoria della legislazione nel rapporto tra gli esecutivi Governo e Parlamento quindi io credo che su queste linee noi potremo lavorare e apportare dei miglioramenti alla situazione attuale
Piazza moltissimo Linda Lanzillotta che c'ha trovarsi e predicata come sempre in un impegnato discorso anche di di prospettive quindici mila materiale di di riflessione la per l'ultimo intervento sul rapporto l'onorevole Violante che presidenta prima commissione
è una lettura attenta del rapporto l'ascolto interventi che sono stati sinora
Cd c'era possibilità di fare alcune considerazioni innanzitutto volevo dire ministro Lanzillotta che c'è un altro spettro che si aggira nel Parlamento oltre la finanziaria sui decreti di proroga del di proroga dei termini
Ogni ogni governo fa verso questa stagione dopo la finanziaria un decreto legge di proroga i termini
Che rischia di essere come dire un altro treno con vagoni che si aggancio l'uno all'altro perché e un altro di quei decreti che potrebbe essere teoricamente onnicomprensivo come legge finanziaria c'è un termine di approvazioni fisso come regine finanziare e che può risolvere una somma di micro problemi altrimenti difficilmente risolvibili come legge finanziaria
Quindi ci troviamo di fronte a beh con meccanismi da questo punto di vista molto pesanti che scivola impegnerà trovare forme di produzione legislativa a tempo a tempo fisso
Cioè con termine determinato soltanto questo secondo me può consentire l'alleggerimento e miglioramento della qualità della legislazione seconda osservazione tanto il presidente bianco quanto il presidente Bruno e adesso anche il mi Straziota faceva riferimento a questo lavoro che abbiamo fatto tra le due Commissioni affari costituzionali Senato e Camera
Di incontro con altri livelli istituzionali al fine di verificare per un verso lo stato del federalismo per altro verso le correzioni da apportare io qui voglio dire che abbiamo lavorato sul modello di una sorta di comprensione e di fatto nel senso che abbiamo scritto non solo i vari di dell'istituzionale imprese mondo del lavoro il mondo dell'impresa e la scienza giuridica
Qui vorrei fissare un punto che questo la collaborazione non può esaurirsi nella come nel dialogo tra i livelli istituzionali
Nel senso che abbiamo bisogno proprio per la complessità delle materie di Afro da affrontare della del parere
Degli aspetti dice degli scienziati della di questo tipo di questioni sia perché io credo ci serve capire sapere quali sono gli orientamenti le categorie generali limitata affrontare sia perché abbiamo avuto l'impressione a volte lo dico col massimo rispetto
Che la scienza giuridica di cui in questo settore non si renda molto spesso conto di quali sono poi dei variabili reali processi reali che si muovono nel Parlamento questa interlocuzione può aiutare credo tutti i due mondi a a operare operano in mente
Sul piano più più generale mi chiedo una cosa credo che sia utile sentire ora le opinioni dei colleghi delle assemblee regionali di studiosi che sono qui presenti
Ci siamo di fronte leggendo un po'il rapporto siamo di fronte a un processo di integrazione dell'ordinamento giuridico nazionale o siamo di fronte alla costruzione del nuovo ordinamento
Lo dico perché i soggetti che interagiscono i ventisette soggetti nazionali più il Parlamento europeo
Creano un nuovo spazio
Completamente diverso da quello tradizionale quello Trezzo nello spazio nazionale su quale interferivano
Punizioni di carattere sovranazionale oggi tra Europa Stato regioni c'è un'interferenza permanente continua tra l'altro con la possibilità come sappiamo le regioni di adire direttamente desidero crebbe passando lo Stato nazionale
Ecco da questo punto di vista la pluralità di soggetti che interagiscono il la possibilità di questi soggetti di produrre modificazioni all'interno dell'ordinamento giuridico intervento delle corti
Tanto delle ventisette Corti costituzionali contro la corte di giustizia che integrano che manipolano in modo controllo dico
Intervengono insomma
Quotidianamente su quella sull'ordinamento giuridico e tutto questo credo che ci debba far riflettere se non siamo di fronte appunto a un processo costitutivo di un ordinamento
Con nuovi soggetti non interferenze sono ci devo portare un cenno sulla di rinnovamento intellettuale quando fonti amo questo tipo di problemi e lo dico anche perché questo processo ha un carattere stocastico cioè casuale
Non tutto razionalizzato non tutto prevedibile tutto previsto
E rapporti di questo genere sono parti come ente utile perché ci mettono di fronte via via come singoli Paesi hanno affrontato in in modi e tempi con conseguenze molto diverse dalle nostre problemi di fronte ai quali ci siamo trovato trovate anche noi
Perché dico questo dico ecco se ragionassimo si riflettessimo insieme
Su questo dato se per caso non si sia costituendo un nuovo ordinamento giuridico che non è più gli ordinamenti piramidali crono abituati
Ne si pone nell'ottica della pluralità di ordinamenti giuridici che in quanto ciascun opera interferendo pesantemente con gli altri ciascun settore
Ecco mi chiedo come dobbiamo come dobbiamo comportarci soprattutto io credo che la proposta che qui è stata fatta del Comitato interistituzionale la cooperazione tra i vari livelli qui per la per adesso il ministro
Lanzillotta e così via non non sia proprio la strada per affrontare questa nuova complessità dell'ordinamento perché non non ci nessuno illustri ritenuto sufficiente
Perché ci rendiamo conto che c'è una pluralità di soggetti che interagiscono c'è bisogno di tanti punti di vista di tanti punti di osservazione dell'ordinamento sono e dobbiamo cercare di recuperare conoscenza
La razionalità e la coerenza e questo possono farlo soltanto mettendo fra interagendo con tutti quanti bidelli possibili perché che ne abbiamo come come come per responsabilità politiche che ci compete non mi riferisco tanto alle assemblee regionali quanto al Parlamento nazionale e al governo e il Governo
Dobbiamo rispondere a un bisogno di competitività del Paese
Omissione di garanzie e di diritti complice o di risposta ai bisogni dei cittadini la società era asseverazioni doveri
Tutto questo è possibile farlo se abbiamo chiaro qual è l'ambiente nel quale ci muoviamo
E perciò
Credo che lavori di questo genere e soprattutto procedure che ci consentano di interagire nel modo più chiaro possibile
Siano necessarie anche perché le leggi che faccia ormai da qualche anno a questa parte sono leggi che non producono di per sé regole ma definiscono ambiti
Dentro i quali poi i vari soggetti regioni è stato altri soggetta autorità eccetera fissano la regola e questa da determinazione di questi ambiti comporta naturalmente il peso assai rilevante della interlocuzione con i vari soggetti ora in quindi il tipo di riflessione che stiamo facendo oggi è la premessa per il passaggio alla fase successiva in questo quadro devo
Rilevare che uno dei problemi più gravi che abbiamo e la crisi del ruolo delle rappresentanze
La necessità di velocità dei procedimenti decisione delle decisioni la necessità di competere con Paesi che a undici giorni molto più rapidi più veloce delle nostre ha comportato oltre che era alcuni caratteri che sta prendendo il il sistema politico italiano
Sta portando ad una forte riduzione del ruolo del rappresentanza io ho colto molto positivamente suggerimento che faceva il ministro Lanzillotta in ordine alla comunicazione da parte del governo in Parlamento del parere della conferenza Stato-Regioni
Dico che quel perenne tra esecutivi
E pareri esecutivi
E il ciò che caratterizza la rappresentanza spetta al governo che la presentazione sono le minoranze
E quindi è un punto non secondario dico perché ha fatto per due terzi della sua vita l'opposizione tutto sacro e speranza quindi fa credo che però faccio parte l'esperienza di ciascuno di noi questo e il punto delicato e quei certa il parere che e pareti esecutivi da questo punto di vista la Rete è la integrazione nella rete delle rappresentanze e credo che sia fondamentale al fine di far emergere quei bisogni quei problemi per le domande che non emergono in altri termini
E mi pare che da questo punto di vista quindi va benissimo mi pareva insomma
La domanda che abbiamo e come rafforziamo la rappresentanza che un asse della democrazia lo dico perché le assemblee regionali ho l'impressione che non abbiano ancora tenuto conto né centodiciassette
Quante leggi stanno facendo gli ambiti diritti di competenza esclusiva
Che cosa stanno facendo l'Assemblea regionale fine produrre regole per se stesse sono state date
E e quante volte il Parlamento nazionale travalica le competenze delle Regioni per essere per la corte costituzionale deve intervenire come sappiamo e c'è insomma qui c'è un problema di ne siete d'accordo su che cosa dobbiamo fare cosa dovete fare voi cosa dobbiamo fare noi
E cos'è necessario che facciate voi allora questo è un punto e infine io credo che sia un po'
Come dire da mettere da parte la contesa che a fatica le regioni e che però è presente anche nel Parlamento nazionale la contesa consigli governo
Il governo al governo ripeto regionale istituti regionali hanno una funzione un po'onnivora all'interno del del sistema regionale
Questo non accadrebbero nazionale ma e questo produce una contesa che sappiamo che permanente però se dobbiamo deve rispondere quindi da qui doveri di garantire la competitività garantire i diritti a siderali dovere rispondere bisogni e soltanto la copia
Parlamento governo assemblee esecutivo può dare una risposta adeguata
Nessuno di per sé riesce a darla
Allora io credo che la interlocuzione che qui è stata proposta come metodo di lavoro
Tra i vari livelli istituzionali come la specificità che da una de i luoghi della rappresentanza rispetto e luoghi dell'esecutivo io credo che sia una strada che ci consente di segnare un percorso che ci permette di ricostruire l'ambiente giuridico nel quale ci muoviamo e soprattutto di valorizzare tutte le competenze che molto spesso sono disperse perché tutte cooperano all'interno unico di unico disegno che è quello di rispondere alle responsabilità che abbiamo nei confronti del Paese
C'è un presidente Violante
Un grazie di davvero sentita da tutte le persone che sono qui tenute distaccando dei loro compiti abituali e il la composizione dell'Assemblea è della riunione e mista cioè ci sono diciamo così esponenti del mondo scientifico da rappresentanti
Delle dei consigli li abbiamo
Il loro è un quarto
Dire per gli interventi
I tra l'altro ci sono dieci iscritti a parlare io penso che per le diciotto così dai come da programma dovremmo dare la parola ai ai relatori per le loro conclusione per l'interlocuzione anche con gli interventi i io penso che si potrebbero alternare appunto esponenti del mondo scientifico Elkann anche
Partecipato attivamente alla redazione del rapporto e rappresentanti delle dei consigli regionale o delle altre istituzione io darei la parola immediatamente tra la richiesta al professor Paolo Caretti che direttore l'osservatorio sulle fonti russe in direzione di Firenze che ha curato
Basta sfogliare
Il il acqua curato una parte del del rapporto relativo alla giurisprudenza costituzionale io pregherei tutti di tenersi così come hanno fatto in larga parte e anche la seconda i relatori gli interventi con tre linee cinque minuti così abbiamo anche un tempo appunto nel fare dodici quattordici interventi e poi diciotto dalla parola
Al ai relatori prego professor Caretti grazie negli anni passati in genere il compito mio era quello di sintetizzare quella parte del rapporto dedicato al contenzioso Stato-Regioni visto attraverso il prisma delle sentenze della Corte costituzionale oggi invece siamo chiamati ad esprimere qualche valutazione sul nota di sintesi che è tutta centrata
Sulla nel rapporto Unione Europea legislatori nazionali
Devo dire che la prima considerazione da fare almeno per quanto mi riguarda e che condivido in pieno l'affermazione che si legge nel nota di sintesi per cui il rapporto tra diritto interno il diritto dell'Unione europea non si può più leggere come fosse in passato veniva fatto come un rapporto unidirezionale
Ordinato secondo sostanzialmente un criterio gerarchico ma è un rapporto bidirezionale nel senso che come si dice nella nota di sintesi due ordinamenti si stanno sempre di più contaminando l'uno con l'altro
Sì e questo avviene ai più ai più diversi livelli da quello costituzionale a quello della legislazione a quello dell'amministrazione si parla non a caso di diritto amministrativo comunitario comune
Devo dire che per tornare al tema di questo incontro questa reciproca contaminazione avviene ed è avvenuta in maniera molto sensibile anche per quello che riguarda i rapporti tra legislatori nazionali ai legislatori regionali c'è un dato che emerge a mio parere in modo molto chiaro dal processo di integrazione europea e che è questo
In un sistema di regolazione a più livelli che coinvolge più protagonisti
Le regole che disciplinano i rapporti tra le diverse fonti sono regole completamente diverse da quelle tipiche di un ordinamento nazionale basate sul principio gerarchico è il primo dato che fa saltare le logiche tradizionali è che gli elenchi di materia consiglieri contenuti nelle costituzioni nazionali che assegnano all'uno o all'altro legislatore certe materie
Hanno al più un valore meramente indicativo e non tassativo in nel senso che non risolvono
E in modo esaustivo i problemi che si pongono poi in concreto né i rapporti tra i diversi livelli di competenza
Tanto è vero e lo ha capito anche la Corte costituzionale con quella nota sentenza la trecentotré del due mila tre che
Perfino no l'HPV alla tre presidenti si sono no capito la Corte costituzionale nel senso che voi sapete che questa sentenza è stata molto criticata dalla dottrina
Mentre io la condivido in pieno ha inserito né lui né i rapporti tra legislatore gemelle leggere statale legge regionale un criterio di flessibilità
Che supera la formale attribuzione di competenze che appunto il criterio della sussidiarietà verticale o come viene chiamata della chiamata in sussidiarietà
Ora queste l'inserimento di questi criteri di flessibilizzazione della e dell'esercizio delle competenze
Dimostra un altro dato
Che in sistemi così complessi di regolazione non ha francamente molto senso parlare di competenze esclusive in senso stretto né per il livello superiore né per il livello di governo inferiore salvo cioè naturalmente alcune materie tipiche di competenza dello Stato sul quale non c'è contenzioso e non ci sono discussioni ma sul GRA gran parte delle materie di competenza
Dello Stato delle Regioni il criterio dell'esclusività non ha molto senso e viene detto anche nella nota di sintesi una definizione più aderente alla realtà è quella di un sistema a concorrenza generalizzata
Ora in sistemi di regolazione così Complessi e come ripeto governati prevalentemente da criteri flessibili di esercizio delle competenze qual è l'altro dato che il l'Europa ha messo in evidenza l'esigenza di meccanismi di raccordo preventivo il rapporto tra le diverse competenze in un sistema così complesso non è pensabile che venga regolato dal principio gerarchico né che venga affidato in toto
Al giudice costituzionale dei conflitti
Quel si possono risolvere alcune cose su su questo piano ma non tutte e allora c'è bisogno di sedi di raccordo preventivo
Attività il presidente Violante alludeva prima ad un sistema che non si e descrive più in termini di produzione piramidale del diritto tanto è vero che è diventata di moda
Un'altra metafora che quella della normazione a Rete
Ma perché la Rete funzioni perché la Rete mantenga un minimo di coerenza complessiva
C'è bisogno appunto che in fase come dire prodromica rispetto al prodotto legislativo finale funzionino questi strumenti
Di raccordo è un altro insegnamento che ci viene dall'Unione Europea basta leggere il protocollo sul ruolo dei Parlamenti nazionali
La disciplina della procedura di early warning sull'applicazione del principio di sussidiarietà che vede non a caso in campo delle procedure di raccordo tra parlamenti nazionali Commissione Europea parlamenti nazionali intendo tutti i parlamenti nazionali sia quello statale sia quelli regionali per capire come questo tema sia un tema decisivo per assicurare una funzionalità complessiva al sistema
Il la proposta che è stata fatta in questa sede stasera di un comitato interistituzionale sulle tecniche della legislazione sulla procedura
Sulla istruttoria legislativa è certamente una proposta molto interessante market personalmente valuto
Come un primo passo prodromico a forme di collaborazione
Diciamo più sostanziali che investano come diceva anche lei ministro Lanzillotta le finalità di obiettivi generali delle politiche pubbliche che inevitabilmente devono essere condivisi
Al centro e in periferia
Mi fermo qui grazie
Sor Caretti anche per essere stato nei tempi il che gli ha consentito comunque di esperire appunto compiutamente il suo pensiero la parola alla all'onorevole Alessandria Lonardo che era presidente del consiglio regionale della Campania
Con buona sera a tutti salutò il ministro gli onorevoli senatori e deputati i colleghi tutti quanti a vario titolo parteciperà a questo incontro odierno
Dello spirito di raccordo tra le assemblee legislative a livello regionale nazionale e comunitario
Il mio contributo quale Presidente del Consiglio regionale della Campania farà sintetico ma deciso riferimento alla necessità di un incremento della qualità legislativa che tenga conto dell'ordinamento giuridico unitariamente inteso nel quale le assemblee legislative delle Regione operano evidenzio alla luce dell'esperienza Campana tre punti
Il primo attiene nella logica altri di unitarietà ordinamentale sopra indicata al fatto che la nostra assemblea legislativa regionale opera nel sistema comunitario e non può pertanto raggiunge risultati di competitività territoriale degli enti benefici effettivi per il cittadino regionale senza una compiuta armonizzazione legislativa con gli ordinamenti regionali e nazionali degli altri stati europei a mio giudizio la qualità legislativa si identifica con l'armonizzazione dei contenuti e delle tecniche di redazione degli atti
Il secondo punto attiene all'istituzione presso le assemblee legislative regionali gli organismi qualificati posti a tutela della legittimità comunitarie di quella costituzionale
In proposito alla presidenza del Consiglio regionale della Campania ha previsto l'istituzione in assenza di una norma regolamentare ad hoc di un comitato tecnico legislativo che offra spunti di riflessione all'Assemblea alle commissioni e dagli uffici sui temi della conformità ai principi ed ai valori ordinamentali e sulle tecniche redazionali in modo tale da rendere queste ultime coerenti con le direttive OCSE con quelle ministeriali il terzo punto attiene alla corretta collocazione delle istituzioni regionali all'interno del quadro sociale ed economico di riferimento
Come è stato giustamente posto in evidenza dal Dipartimento di studi giuridici politici e sociali dell'Università degli studi del Sannio le istituzioni devono fare i conti con il mercato e soprattutto per l'esigenza di tutela dei diritti fondamentali la persona umana
In questa direzione si è mossa l'iniziativa presidenziale del Consiglio regionale della Campania in ossequio alla gerarchia delle fonti del diritto e del grado assi è logico che le caratterizza in conclusione non può esistere un proficuo risultato legislativo regionale senza un dialogo aperto e costruttivo di tipo istituzionale multiculturali ed organizzativo
A tal fine sono certa che l'istituzione del comitato tecnico interistituzionale peraltro ed ho portata anche come la mia proposta vedo che invece era stata già un'idea del presidente tesine mi complimento ma non solo evidentemente anche prima ancora della presente Bertinotti sono sicura che questo Comitato favoriranno il il dialogo stabile e proficuo sui temi sopra indicati che vanno nel senso che l'armonizzazione della salvaguardia delle prerogative costituzionali comunitaria tutela dei diritti fondamentali della persona umana questa cabina di regia
Dovrebbe tenere conto comunque al di là di quello che già si prefissa
Delle regole che state anche al di fuori dell'ordinamento interno facendo tesoro delle esperienze avviate anche nell'Unione europea
Ammette l'obiettivo da raggiungere aumentare sia quello di garantire una coesione sociale ed economica che di accorpare la cittadinanza ed europea
E vorrei anche aggiungere che al fine di di segnalare che proprio nel verso di questo vero dialogo che ci deve essere assemblea legislativa
Nell'attesa anche della riforma del Parlamento non va dimenticata l'esigenza di attuare il Titolo quinto per la parte relativa alla partecipazione dei rappresentanti regionali
Nella commissione per le questioni regionali questo mi sembrerebbe un altro punto da tenere il presente
Io vi ringrazio per l'ospitalità sono stata più che europea nella mia esposizione che sono attenta a quanto di qui sarà ancora detta Grazia Giorgio Presidente la ringrazio
E ora la parola al professor D'Atena che come tutti sappiamo appunto è il
Dirige la l'Istituto di studi sui sistemi regionali federale dell'autonomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche che il
Predispone appunto una parte consistente del nostro rapporto con le sue collaboratori e collaboratrici prego professore date
Grazie presidente e come Paolo Caretti anch'io quest'anno soffermo l'attenzione sul sulla nota di sintesi e soprattutto sulla angolazione
Che assume nel suo complesso il rapporto che prende in considerazione le interazioni tra i diversi livelli istituzionali e di governo
E direi che è uno dei meriti di questo rapporto in relazione a questo specifico aspetto
E di confermare e di farlo non con riflessioni esclusivamente teorica ma con ricerche sul campo come lei ha posto in evidenza presidente un dato fondamentale
E c'è l'assoluta novità e la difficili difficoltà ad interpretare il fenomeno rappresentato ormai dal Complesso
Ordinamentale Stato-Regioni unità europea
Il presidente Violante si domandava se questo non giustificasse una diversa prospettiva la prospettiva cioè della presa in considerazione della costituzione di un nuovo fenomeno ordinamentale diverso
Ora è un fenomeno difficile da interpretare
I riferimenti a esperienze del passato sono riferimenti sempre parziali mi riferisco al ai modelli federali ai modelli confederali anche se non mancano ovviamente ispirazione di soluzioni tratti da quelle esperienze
E questa originalità dipende da una serie di fattori che vengono messi in evidenza del rapporto anzitutto da una complessità senza precedenti
Cioè in nessuna delle esperienze confederali o federali noi troviamo un quadro articolato in tanti eterogenei livelli istituzionali quando noi usiamo il trittico l'immagine del trittico Stato Regioni Unione europea in realtà lanciamo un messaggio semplificato ci sono poi gli altri livelli territoriali di governo il complesso
Dei poteri locali senza considerare la presenza di enti non territoriali che pure interagiscono in questi processi mi riferisco a quegli enti ai quali la terminologia italiana riserva il nome di autonomie funzionali ora la complessità di questo quadro generale e accresciuta dalla carattere della non autosufficienza funzionale dell'ordinamento europeo
Il quale ha bisogno ha più riguardi del braccio secolare degli stati che chiama in causa sia nella fase ascendente sia nella fase discendente dei processi di decisione attori diversi
E per quanto riguarda gli stati attori che si collocano a tutti i livelli territoriali di governo
Questa necessità di intervento di questi di queste entità
Involge tutte le funzioni tradizionale dello Stato
è necessario l'intervento della legislazione molto frequentemente la normativa comunitaria non via preliminare che viene sviluppata negli ordinamenti statali
è fondamentale l'intervento delle amministrazioni nazionali regionali e locali per la nota ragione che l'Unione europea ma anche ad una sua amministrazione periferica è fondamentale il ruolo della giurisdizione i giudici nazionali diventano parti di una Rete come conferma come conferma la funzione che assolvono nel nella proposizione delle questioni pregiudiziali e c'è una conseguenza di questa complessità del massimo rilievo sottolineata dal rapporto ed è costituita dalla nazionalizzazione
Del del diritto comunitario una volta si parlava a questo riguardo impropriamente di regionalizzazione
Nei diversi Stati per la fisiologica presenza di questi diversi attori istituzionali il diritto comunitario riceve delle interpretazioni diverse delle delle esperienze diverse una seconda ragione della novità della quindi da conseguente difficoltà ad interpretare il modello e rappresentata dall'estrema mobilità delle dinamiche è un sistema che per leggere il quale la categoria più utile quella del processo la categoria del procedimento hanno la categoria della rappresentazione statiche è vero che l'uso di questa categoria viene effettuato anche con riferimento alle esperienze federali anzi ci sono degli insegnamenti classici a questo riguardo ma lei alla ricerca continua l'assestamento di equilibri sempre diversi tra i diversi livelli di governo nel caso dell'ordinamento europeo e favorita da una circostanza particolare cioè dal permanere nonostante le cessioni di sovranità della sovranità dei soggetti principali su quali questo ordinamento
E costruito ed una delle massime espressioni di questo dinamismo è rappresentata dalle interazioni costituzionale giustamente valorizzate dal rapporto la Costituzione europea uso questa espressione in senso ovviamente generale atecnico
è influenzata dalle Costituzioni nazionali
Non mi riferisco soltanto a riferimenti come quello dell'articolo sei del trattato
Sul tradizioni costituzionali comuni ma anche al fatto ad esempio che per effetto dei fenomeni di regionalizzazione che si sono sviluppati in Europa a partire dagli anni Settanta i trattati si siano aperti alla considerazione del livello
Regionale
Di governo che prima ignoravano si usava una nota metafora della cecità federale dell'Europa che non vedeva all'interno degli Stati
D'altro canto le costituzioni nazionali si europeizzare no come confermano queste clausole europee
E clausole europee che dal Mib dal due mila uno figurano anche nella Costituzione italiana che a questo riguardo fino ad allora affidava tutte le sue tutte le sue risorse per la partecipazione al fenomeno comunitario una norma che non era scritta per quel fenomeno cioè l'articolo undici
Ora io trovo molto significativo che su questi temi si sia concentrato il focus del rapporto di quest'anno e lo trovo significativo perché è una questione che viene posta sul tappeto
Da una sede parlamentare
Io sottolineo questo aspetto perché in tutti i sistemi costituzionali multilivello la tendenza e allo spostamento del centro di gravità dei processi di decisione sul versante degli esecutivi
A questo per esempio per quanto riguarda l'Europa si imputa quel deficit democratico di cui si è frequentemente rilevata è stato rilevato in questa sede
Dal dal presidente russo dal presidente Violante ora è fuori discussione che il massimo antidoto nei confronti di queste derive sia rappresentato dalla integrazione del processo decisionale delle assemblee rappresentative
Assemblee che sempre più sì Stasi configurano come come sistema complesso come Rete
Come confermano una serie di elementi di ricordo rapidissimamente chiudo primo elemento è stato già menzionato il protocollo sulla sussidiarietà del trattato costituzione che prevede la partecipazione lo ha ricordato
Paolo Caretti dei parlamenti nazionali e per il loro tramite dei parlamenti e quindi del Consiglio nel nostro caso regionale
In secondo luogo la disciplina legislativa italiana del due mila e cinque che prevede il coinvolgimento dell'associazione
Rappresenta del dell'istanza rappresentativa delle assemblee legislative non più soltanto alla conferenza dei presidenti delle Regioni
E infine direi quella intesa interistituzionale che si viene prefigurando
In questa sede l'intesa e la creazione di un comitato che assolva questa funzione di raccordo grazie
Presso il carenti
Ad Atene così era molto preso largamente volata indietro vorrei dare la parola ora al presidente si del Consiglio regionale della della Puglia onorevole Pietro Pepe
Grazie signor Presidente un saluto caro a tutti i presenti
L'eccessiva pesantezza e complessità della legislazione si va configurando
Come una grande questione politico istituzionale
Essa caratterizza in questa fase storica la evoluzione dello Stato democratico
Ponendosi come punto critico nel rapporto tra Stato e cittadini
Ed impone più conoscenza sia da parte della classe politica che di quella burocratica uno a minore regolamentazione
E una maggiore liberalizzazione
Soprattutto un sistema sinergico il problema di rendere funzionanti e sostenibili per i cittadini sistemi normativi già molto estesi
Ed in continua crescita diviene quindi una finalità è un obiettivo politico per superare le fasi di separazione tra le diverse assemblee legislative
E per rendere comprensibili e trasparenti le stesse leggi
I difetti della legislazione attuale sono sotto gli occhi di tutti e riguardano principalmente la sua scarsa qualità a parte le incertezze e in alcuni casi contrasti
Per la mancata e compiuta definizione delle competenze esclusive la regola azione delle materie attraverso leggi e regolamenti di qualità comporta l'adozione di un percorso diverso
Di un nuovo processo legislativo
Finalizzato a rendere nel modo migliore alle esigenze di rispondere al modo migliore alle esigenze che le leggi stesse devono soddisfare e nel rispetto del ruolo delle assemblee rappresentative
Tale percorso comprende l'analisi dei reali bisogni l'ascolto dei destinatari
La valutazione delle diverse possibili soluzioni l'effettuazione delle scelte più adeguate ed utili è un fluido processo di alimentazione reciproca tra i diversi ordinamenti altrettanto importante appare impostare un sistema completo di monitoraggio della qualità
Della normazione e uno di raccordo permanente attraverso la istituzione
Di un confronto interistituzionale che peraltro è stato richiesto dal collega presidente Tesini
Il rapporto annuale sulla legislazione predisposto dalla Camera dei deputati
Costituisce una valida forma di valutazione dell'attività legislativa e spesso si pone all'interno di un quadro di sempre maggiore apprezzamento dell'esigenza di valutazioni periodiche
Della legislazione che si muove ormai nell'ambito di un processo continuo di integrazione tra l'ordinamento comunitario nazionale e regionale
Nella nostra regione alla Regione Puglia stiamo intensificando l'impegno per un miglioramento formale e sostanziale degli atti emanati aiutando le commissioni permanenti
Attraverso supporti legislativi per accompagna e accompagnando le leggi e qui bisogna in qualche modo ricordare una una vecchia abitudine
Quello delle note esplicative proprio per evitare lo dico all'amico professor al presidente Violante per evitare richiami o ridondanze di commi
Numeroso sono in tal senso le iniziative intraprese sia in ordine alla individuazione di nuove e idonea struttura organizzativa ciò deputate che in ordine alla formazione del personale coinvolgono nel processo legislativo nelle procure problematiche ad esse
Connesse abbiamo pensato di mettere sui comitati tecnici un comitato tecnico legislativo e accompagnato da anche da un organismo di certificazione finanziaria
Specie durante la discussione delle leggi di Bilancio che portano ad ascoltare proposte che vanno oltre il Petito ma oltre la possibilità di copertura
Sono allo studio altre si modifiche al Regolamento proposte dalla Presidenza del Consiglio regionale dirette a garantire il rispetto di un adeguato standard di tecnica legislativa
Nonché una migliore qualità della legislazione regionale per esempio diciamo noi quello di inserire la clausola di valutazione per le verifiche annuali da inserire proprio all'interno delle stesse leggi prodotti o varate
Per finire alcune brevi riflessione correre correlate all'argomento affrontato quest'anno dalla nota di sintesi è indubbio che in ordinamenti complesse l'intreccio tra le diverse fonti normative
E divenuto così forte che nessuna fonte può considerarsi autosufficiente nel disciplinare anche singoli aspetti di una determinata materia la questione dell'apporto che le regioni possono offrire alla integrazione europea e gravata Anita non pochi equivoci di ordine definitorio già a partire da ciò che le regioni sono termine che identifica realtà disomogenee
Da un punto di vista istituti istituzionale in ciascuno stato membro la riforma poi del titolo quinto della Costituzione esprime una CONSAP una consapevolezza di rilievo costituzionale dei collegamenti tra regioni e di unione europea precedentemente mancante una consapevolezza tuttavia rappresentate in modo ancora confuso ed incerto
I nuovi criteri di attribuzione delle competenze dell'Artico delineati dall'articolo centodiciassette della Costituzione
Il concorso diretto delle Regioni alla formazione degli atti
Comunitarie la loro partecipazione all'attività delle istituzioni dello europee impongono
Una serie d'un'approfondita riflessione sulle forme e nei modi dei quali si svilupperà l'intervento rito regionale naturalmente nel rispetto delle procedure democratiche e di una ma auspicabile alta concertazione
L'attribuzione alle Regioni della potestà di dare attuazione degli atti normativi dell'Unione Europea previsti dal diciassette al centodiciassette quinto comma e la
Configurazione del potere sostitutivo esercitate dallo Stato
In caso di inadempienza
Fanno insorgere dubbi e interrogativi sui temi dei confini della legislazione statale di principio e dell'adozione di strumenti regolamentari nell'esercizio dei poteri sostitutivi
Dall'apporto che ci offre un quadro d'insieme delle dinamiche delle politiche legislative esercitato dallo Stato dalle Regioni
E dall'Unione Europea nascono riflessione che ci permettono di analizzare valutare tendenze difficoltà del processo di europeizzazione sia dell'ordinamento nazionale sia di nazionalizzazione di quello europeo riflessioni più possono essere utili
Anche per far partire la Costituzione europea attraverso la legittimazione giuridica e democratica espressa dalle Costituzioni nazionali ringrazio per questa opportunità grazie a lei presidente
La parola al professor Gian Candido De Martin che presi dalla Facoltà di Scienze Politiche a Luis a Roma prego professore
Grazie per questa opportunità di intervento
Io mi soffermo su un aspetto specifico che di per sé fuoriesce dall'ambito del rapporto che oggi alla nostra attenzione ma che è stato non a caso segnalato all'intervento del ministro Lanzillotta poi anche intervento il professor D'Atena quello che riguarda cioè la potestà normativa delle Autonomie locali che si aggiunge nel contesto di questa complessità di fonti di cui si è preso qui specifica conoscenza se quindi un problema in più che credo meriti qualche attenzione nel momento in cui si cerca di confermare questo sistema Complesso trovando anche delle modalità di dialogo di raccordo tra le fonti dei vari livelli del sistema
In verità anche la nota di sintesi del rapporto segnala l'esistenza delle fonti locali accanto a quelle regionali
Nazionali e comunitarie ma poi naturalmente il baricentro il potere legislativo le fonti legislative
Tuttavia credo che a maggior ragione dopo la riforma del Titolo quinto è indispensabile
Tener conto anche di questa nuova dimensione del potere normativo del nostro ordinamento che tra l'altro anche un raccordo a livello europeo penso a quanto prevede la stessa carta europea dell'autonomia locale che sottolinea la dimensione normativa della autonomia degli enti locali
Non vorrei aggiungere molto su questo primo profilo se non per condividere da questo punto di vista la necessità di una visione non tanto statica quanto dinamica e flessibile
Della questione del riparto delle competenze normative nel nostro ordinamento che ha sottolineato prima anche il presidente Bianco
Visto l'intreccio di più livelli che si occupano possono occuparsi della disciplina
Della stessa materia nessuna fonte autosufficiente si è detto è necessario procedimentalizzare il riparto con strumenti possibilmente di leale collaborazione secondo l'indicazione della Corte
Ora ecco proprio da questo punto di vista vorrei aggiungere qualche rapida considerazione nel questa leale collaborazione che richiama ah raccordi interistituzionali deve coinvolgere credo anche il sistema delle Autonomie locali
Partendo dando riconoscimento del loro ruolo normativo che nel titolo quinto esplicito sia per quanto riguarda il potere statutario il potere di Authority in amento di autorganizzazione sia per quanto riguarda il potere regolamentare che nel sesto comma articolo centodiciassette riguarda esplicitamente la disciplina dell'esercizio delle funzioni amministrative attribuite ai Comuni o alle Province
E lei a cominciare da quelle fonti considerate fondamentali dalla stessa carta costituzionale
è una prospettiva sostanzialmente nuova da questo punto di vista che mi auguro anche la lo schema di delega adesso fronti in maniera adeguata prefigurando
Possibili soluzioni che riescano a trovare una via di uscita utile anche nella Conferenza unificata come ho detto poc'anzi il ministro Lanzillotta e spero anche nella Commissione bicamerale per le questioni regionali ovviamente a maggior ragione se integrata con i rappresentanti delle regioni e delle Autonomie locali
Accordi che debbono servire per quanto possibile ridurre il contenzioso ovviamente che nel caso delle autonomie locali
Hanno un maggior rilievo anche per la difficoltà che hanno le Autonomie di accesso alla corte costituzionale a tutela della propria sfera di autonomia e che quindi debbono trovare una sede utile di garanzia appunto attraverso queste sedi di leale collaborazione
Aggiungo un'ultima considerazione mi pare che ci sia anche per le fonti locali statuti e regolamenti un problema di qualità e di trasparenza e vorrei dire anche di cognizione delle fonti degli atti normativi
Che diventa sempre più evidente che non va trascurato
Specie naturalmente con riferimento a materia in cui l'intreccio di disciplina i vari livelli è maggiore
Nel rapporto si parla dell'energia pensiamo le energie minori che possono essere certamente l'interesse degli enti locali pensiamo all'ambiente dove certamente c'è una pluralità di esigenze in cui sono coinvolti tutti i livelli del sistema
Credo che da questo punto di vista in sede anche di attuazione della delega per l'attuazione del Titolo quinto
Sì è indispensabile andare oltre la disciplinante molto riduttiva dell'articolo quattro della legge La Loggia sul punto pensare al all'area delle norme legislative cedevoli laddove c'è spazio viceversa per l'autonomia locale
Prevedere un quadro nazionale di riferimento generale sui procedimenti normativi locali e anche sulle fonti di cognizione di sistema che debbono consentire la conoscenza puntuale
Tempestiva di ciò che gli enti locali sono in grado di produrre nell'esercizio di questo loro potere
E vorrei aggiungere per chiudere che forse anche nei futuri rapporti conviene immaginare se possibile
Una sezione o una finestra dedicata a queste vicende normative sia nella fase sperimentale che si andrà apprendo adesso in sede di attuazione del Titolo quinto sia a regime
Là dove si possono evidenziare anche le best practices che possono stimolare un miglioramento della produzione normativa a livello locale mi fermo qui
Professore
La parola l'onorevole Zaccaria
Io
Faccio parte del comitato per la legislazione quindi dovrei dire tutto il bene possibile di questo rapporto e lo dico infatti perché come dire in qualche modo è espressione anche del del lavoro del comitato almeno per quanto riguarda una parte di questo lavoro comunque di coloro che del
Gli uffici i funzionari che di questo comitato fanno parte sono magna pars anch'devo dire però che accanto alle buone pratiche naturalmente non abbiamo la possibilità di vedere anche alcune pessime pratiche che naturalmente nel in alcuni discorsi che inevitabilmente si fanno in queste circostanze
Sono considerate in maniera così come un po'quella quella quella polvere da mettere sotto il tappeto cioè perché rappresenta uno degli elementi dei quali forse non si dovrebbe parlare
Io invece voglio proprio prendendo spunto da un nei miei cinque minuti da un da un accenno che ha fatto il presidente Violante
Evidenziare un qualche cosa che passa un po'così sotto un un atteggiamento un pochino distratto
Certamente dei parlamentari forse anche del del mondo scientifico che giustamente impegnato su temi su temi più importanti
Nella A pagina duecentosessantadue dove si parla si fa al bilancio della tipologia delle leggi che sempre ma molto istruttiva però è certamente a è una statistica
Si capisce che che il trenta per cento delle leggi circa sono decreti legge conversione decreti legge il trenta per cento un po'di più sono leggi ratifica è un altro finale trenta per cento sono altre leggi e altre leggi del Parlamento di cui buona parte sono naturalmente d'iniziativa governativa
Quindi l'iniziativa poi puramente parlamentare ancora più ridotta e molto marginale spesso occupa s'la sede legislativa perché sono provvedimenti settoriali micro settoriali di questa natura
Si parla poi con una certa enfasi delle leggi di bilancio non si parla invece di questa categoria sulla quale io vorrei spendere questi quattro minuti che mi restano che sono appunto questi decreti che vanno sotto il nome decreti milleproroghe
In realtà dovremo cominciare chiamarli la finanziaria dei poveri cioè infatti vengono approvati un mese dopo la Finanziaria e sono la grande occasione per consentire non solo al Governo di spostare alcuni termini che scadrebbero alla fine dell'anno
Ma in realtà sono un treno che passa cioè non ha non è un Eurostar ma insomma intercity un pendolare che passa subito dopo sul quale evidentemente si sa come si entra alla Camera horas o al Senato e non si sa mai come si esce cioè nel senso lievitano in maniera straordinaria
Perfetto di una pluralità di apporti io prima pensavo che fossero un'esigenza dell'amministrazione che e in qualche modo travalicato lo stesso Governo presentava questi provvedimenti per ritardi inefficienza altre cose
In realtà non è così non è soltanto così perché su questo poi su questi treni salgono tutti salgono gol il governo ma non ufficialmente attraverso parlamentari disposti a presentare emendamenti di varia natura
Saltano i parlamentari che capiscono e questo no Causio me straordinaria per far passare in un mese un mese e mezzo lo diceva il presidente Violante il termine qui è la conversione del decreto
Provvedimenti di natura settoriale che sono assolutamente inconcepibili spesso qui lo stesso comitato da il suo parere quest'anno ha fatto ha fatto un parere bellissimo noi abbiamo portato questo parere
Alla prima Commissione abbiamo ottenuto tre miglioramenti ma abbiamo tenuto sette peggioramenti quindi abbiamo come dire fatto un bilancio che in termini calcistici sarebbero sette a tre però han vinto gli altri
Voglio dire il presidente Violante
Giustamente sottolinea tra l'altro anche il fatto che questi provvedimenti che sono assolutamente rappresentativi dell'universo delle materie che coprono Parlamento l'esame nella prima Commissione c'è stato un emendamento presentato da un collega su un tema che ci ha molto emozionato cioè quello dell'ingrossamento forzato delle ok quindi abbiamo tutti detto che bisognava approvare questo emendamento poi diamo capito che accanto a questo c'erano una serie di altre norme
Che colpivano o riguardavano gli allevatori di visoni e cincillà altre cose disponendo norme restrittive facendo rivivere norme che erano ormai state abrogate
Con un una tecnica io non ho tempo di citarmi ma se voi vi prendete il testo la formulazione normativa cioè è assolutamente incomprensibile cioè incomprensibile però questi atti non sono saltuari
Ormai nel due mila uno ce n'era uno all'anno poi son diventati due poi son diventati tre oggi sono praticamente quattro all'anno perché oltre mille proroghe ci sono anche i cosiddetti provvedimenti sulla funzionalità della pubblica amministrazione
Andate nelle a leggere io posso leggervi solo il titolo ma ce n'è uno praticamente del due mila cinque
Recante Hen decreto legge recante disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità di settori della pubblica amministrazione
Disposizioni in materia di organico del personale della carriera diplomatica delega è un decreto legge delega al governo per l'attuazione della direttiva in materia dei veicoli fuori uso e proroghe dei termini per l'esercizio di deleghe legislative
Questo è un esempio un esempio dove naturalmente che cosa succede succede che praticamente passa di tutto si si entra con dieci disposizioni cinque disposizioni e si esce con un'ottantina di disposizioni
Non voglio citare il decreto sulla competitività del dell'inizio del due mila cinque dove praticamente non si parla di proroga termine soltanto ma si parla di un decreto legge conversione in legge con modificazioni di una serie di norme che riguardano lo sviluppo delega al governo per la modifica del codice di procedura civile in materia di processo di Cassazione di arbitrato nonché per la riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali
Se voi lo prendete sono sessantaquattro pagine fitte fitte fitte quando
Ecco questi son decreti legge naturalmente decreti legge
Allora e concludo nell'ultimo minuto però volevo dire che cosa si può fare ecco quando io ho sentito i due presidenti di Camera e Senato che ci hanno detto armoniosamente di questa collaborazione di questo comitato che mi auguro che nascerà bisogna cominciare col dire che i regolamenti di Camera e Senato devono essere omogenei nel valutare l'ammissibilità inammissibilità di questi noi lo stiamo dicendo ogni volta che interveniamo dall'opposizione lo si dice di più dalla maggioranza lo si dice un po'meno però lo diciamo sempre
Che c'è una diversità di Regolamento quello che alla Camera viene non passa perché tutto sommato si tiene conto della materia del decreto al senato passa e naturalmente il principio del bicameralismo diceva il presidente Violante che c'è un problema a questo punto di rappresentanza lei detto in un altro momento ma di rappresentatività cioè rispetto al corpo elettorale un parlamentare alla Camera non può proporre degli emendamenti che al Senato un senatore può proporre
Altro che bicameralismo perfetto voglio dire in certi casi il bicameralismo e già differenziato ma su argomenti che non meritano una particolare considerazione
L'ultima cosa volevo dire quindi dobbiamo chiedere che in questo Comitato interistituzionale intanto si cominciano a porre problemi diceva Caretti a monte è certo problemi che riguardino l'omogeneità perché avere per decreto legge la riforma del codice di procedura civile riforma del fallimento la riforma del matrimonio voglio dire cioè adesso pone qualche problemino vero Pilade
E quindi io credo che nel e l'altro l'ultima mia proposta molto modesta è la seguente
Il comitato della legislazione dovrebbe non intervenire a dire se il se il testo va bene quando viene presentato in Parlamento che ancora lindo e pulito e praticamente diciamo è abbastanza presentabile ma dovrebbe intervenire alla fine del processo emendativo
E con dei pareri che fossero condizioni non superabili altro che dall'Assemblea
Una specie di Visco di di di tagliola tipo quella Commissione Bilancio allora in questo caso secondo me impedire mo'come dire che noi parlassimo ne nei convegni nelle né altre manifestazioni in maniera corretta e poi succedessero cose
Che appunto non sono del tutto commendevoli grazie grazie all'onorevole Zaccaria finora i tempi sono stati assolutamente rispettati insegnanti che li abbiamo anche la possibilità di dare la parola ad alcune persone Ciano chieste all'ultimo momento la parola l'onorevole Bersani
Che espertissimi in materia due funzione sia di studioso che vi parlamentare
Gli Ezzelini grazie presidente
Io
Vorrei sottoporvi un paio di riflessioni con beneficio di inventario perché il rapporto l'ho avuto questo pomeriggio ma gli stimoli del dibattito pensavo appunto di non intervenire ma di stimoli che sto sono stati presentati quindi convincono a farlo prima riflessione la complessità del quadro istituzionale del delle fonti normative dei produttore di normazione è in buona misura come si sa conseguenze della complessità della società moderna della crescita della complesso implicazione della diversificazione delle domande sociali
Alle quali sistema istituzionale deve dare risposte
Risposte che alcuni decenni alcuni secoli fa non era chiamato a dare e quindi questo richiede una pluralità di azione dei centri di decisione e di normazione ma se la complessità fa crescere di complessità si può anche morire
E quindi di cui mi pare l'importanza di corsia e porsi concretamente non è il problema di cancellare questa complessità
Che è tipica dei sistemi moderni e delle società moderne
Ma di organizzata
Semplificare dove si può semplificare evitare quindi proliferazione inutili della complessità diversificare i diversi ruoli
Evitare evitare superfetazioni inutili e insieme un sunto moltiplicando sine necessitate
è stabilire dei raccordi quindi il tema che si pone qui mi sembra effettivamente fondamentale sono meno ottimista di Caretti
Sul ruolo della corte la corte fa quello che può ha fatto quello che può ma vorrei solo ricordare che la sentenza trecentotré e quelle che seguono comporta sì una flessibilizzazione ma sul presupposto di un intesa
Quando non c'è l'intesa c'è la paralisi la Corte non può sostituire il legislatore
Non può sostituire il ruolo e non può risolvere da sola i problemi che in questa sede sono stati opportunamente posti
Bisogna procedimentalizzare
Probabilmente la stessa questione delle grandi opere richiede una procedimentalizzazione in ultima analisi sulle grandi opere decide deve decidere il governo
Magari con la partecipazione dei presidenti delle Regioni
Ma sulla loro localizzazione puntuale probabilmente può dei possono decidere le Regioni e gli enti locali una volta che sono state definite le localizzazioni di Massimo
E questa è una forma di procedimentalizzazione
Poi però c'è una questione che mio avviso ahimè è ineludibile e ha ragione il presidente Violante quando sottolinea che c'è poi una specificità dei luoghi d'arte della rappresentanza possiamo risolvere affondo questo problema
Con tutto il rispetto per le soluzioni temporanee senza affrontare il tema di fondo
Che è un sistema nel quale come in altri sistemi basati su queste sistemi multilivello
C'è da un lato una clausola di supremazia
è a favore delle livello
Nazionale come in fondo c'è
Per il livello europeo come c'è negli Stati federali dagli Stati Uniti alla Germania e dall'altro c'è però un luogo nella struttura del di decisione legislativa nel quale sono rappresentate
Il sistema delle istituzioni territoriali
Poi può essere costruito come il Bundesrat o no ma insomma il Senato delle regioni e delle autonomie
In attesa di averlo atteso e che temo lunga che andrà oltre questa legislatura perché è giusto richiamare come ha fatto il Presidente la la presidente Lonardo
Articolo undici
Della legge della legge costituzionale numero tre c'è una sede che è quella della commissione per le questioni regionali integra ed integrata probabilmente essendoci un'altra sede per la concertazione tra gli esecutivi con una rappresentanza delle assemblee legislative
Regionali questo apre
Finisco subito una questione per partendo dal dalle osservazioni che faceva il presidente Violante
C'è da affrontare il problema del ruolo delle assemblee elettive
Partendo dal primo abbiamo discusso altre volte partendo dal principio dal dalla considerazione che spero pacifica che nessuna Nostalgia
Del passato degli anni nei quali le assemblee elettive avevano come loro obiettivi fondamentali far cadere gli esecutivi per come dire usufruire di una possibile a rotazione nei ruoli esecutivi oppure quello di cogestire l'amministrazione di cogestire l'amministrazione la direzione degli uffici nessuna nostalgia di quelle però in un sistema in un sistema democratico c'è il ruolo degli esecutivi e c'è il ruolo delle assemblee elettive echi significa dargli poteri e strumenti di controllo est efficaci
Dargli potere di Indirizzo efficaci
E prevedere che ci sono alcune decisioni che spettano in ultima istanza all'assemblea elettiva le regole generali la legislazione generale
E le può che le decisioni fondamentali
Quindi per esempio la questione di regolamentazione della questione di fiducia
Da parte degli esecutivi che deve sempre essere posta sulle decisioni che attengono strettamente l'attuazione del programma ma che deve vedere anche degli spazi nei quali invece decide l'assemblea elettiva questo importa un'ultima riflessione
Giustamente il ministro Lanzillotta sottolineato che la semplificazione del della normazione delle regole che è essenziale perché si muove può morire di eccesso di regole richiede da un lato una revisione del perimetro
Cioè ridurre eliminare le regole non necessarie ci sono attività che non richiedono di essere disciplina
Ma dove le ha dove invece una normazione occorre io insisto nel trite nere che la distinzione tra regole generali e normazione secondaria essenziale
Per la qualità della regolazione e un'applicazione vera del principio di legalità spetta all'assemblea elettiva fu proposta o meno del dei governi fissare le regole generali ed è utile che le regole siano davvero generale in modo che poi la normazione esecutiva sia misurata con rispetto né né in in rapporto e sul parametro delle regole delle regole generali questo è una funzione della delegificazione che spesso si tende a dimenticare che invece è importante se l'assemblea lei legislativa a tutti i livelli
E diciamo tenuta a discutere ma può di spot e incidere sulle regole generali tende ad essere migliore perché quando si discute di regole come dire si si si si discute di principi si discute di si discute in modo più virtuoso
E d'altra parte ebbene lasciare ad altri il compito di disciplinare nel dettaglio il modo più flessibile ma vincolandolo al rispetto delle regole generali quindi c'è un principio di di un processo follow the di rispetto della legalità che impone di tener conto di questa pista
Esso Bassanini ora la parola onorevole Enzo Lucchini che è vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia prego grazie presidente
Il rapporto sullo stato della legislazione è un appuntamento di alto valore istituzionale che consente una volta all'anno un confronto approfondito l'autorevole sull'esperienza fatta dalle assemblee parlamentari nazionali e regionali al tempo stesso ci consente anche di ragionare sulla storia e sul destino delle nostra istituzione e delle nostre istituzioni a partire dalla preoccupazione precisa che è quella di dare sempre più valore a ruolo e alle funzioni dei tre livelli istituzionali con potere legislativo ed esecutivo di cui parla la nostra Costituzione Europa Stato Regioni
Non vogliamo prendere in considerazione l'ipotesi di un'Europa di uno stato di regioni chiuse in meccanismi rigidi
Di centralismo bensì predisporre e migliorare un sistema a più livelli articolato in diversi ampi spazi di autonomia
Autonomia nella sua accezione più vera che è quella che arriva dalla sua assegnazione è un concetto di relazionalità
Ossia la condizione giuridica fra due o più enti nei loro rapporti reciproci autonomia ripeto ripeto tra enti capaci di dialogare e operare senza confusioni collaborando pur nella distinzione dei compiti
Per quanto riguarda le regioni il Titolo quinto della costituzione ha sempre voluto riconoscere due principi essenziali la valorizzazione delle specificità territoriali e riconoscimento della elevata capacità di governo di alcune regioni sicché che titolo quinto ha già dato vita a un regionalismo
In origine a velocità variabile
Sappiamo tuttavia che non tutto quanto era stato previsto
è stato poi realizzato in particolare e il sistema delle regioni
Che sembra ancora reclamare a viva voce di poter disporre di maggiori poteri
E sembra reclamare i veder finalmente attuato il federalismo fiscale sono esigenze che le complesse vicende degli ultimi anni hanno mantenuto vive dalla riforma del titolo quinto del due mila e uno e dal referendum sulla devolution sono comunque a nostro avviso rimasti intatti anzi più urgenti alcuni obiettivi
In primis il federalismo e il federalismo fiscale la cui forza innovatrice la cui importanza sono da riconoscersi generalmente genericamente in irrinunciabili
Il secondo in seconda battuta importanti sono gli obiettivi già declinati in alcuni punti particolari come la necessità di una chiarificazione del quadro delle competenze concorrenti ed esclusivi e anche l'istituzione del Senato federale
Facendo perciò il punto sullo stato di salute sulle nostre istituzione e a questi riferimenti che vogliamo indirizzare una rinnovata forza riformatrice
Forza che dovrà appunto riguardare oltre i due livelli istituzionali tradizionali nazionale regionale anche il livello europeo al centro delle attenzioni non rapporto sulla legislazione di quest'anno
Il processo di armonizzazione fra questi diversi livelli istituzionali è incorso non c'è dubbio ma noi oggi rinunceremmo l'opportunità presentataci da questo incontro se non approfondissimo un giudizio su questo processo
E qui devo dire che secondo la lombardi alle regioni
Sono nella condizione di chiedere più spazio chiedono il rispetto pieno e convinto del principio di sussidiarietà
Per poter essere davvero protagoniste sia nei rapporti verso lo Stato sia nei rapporti verso le istituzioni europee
Non chiediamo di instaurare un regime iper assembleari con meccanismi decisionali complessi farraginosi
Ma di essere parte integrante dei processi decisionali questo sì quando è necessario quando nell'interesse dei nostri territori abbiamo il dovere di compartecipare a definire provvedimenti o decisioni
Ci sono molti esempi che dimostrano che vi è un intrecciarsi
Delle sfere di competenza e di come questo intrecciarsi in realtà siamo in le regioni a recitare un ruolo di primo piano come pure vi sono molti esempi di come questo ruolo di primo piano non è assegnato riprendendo la nostra riflessione da un lato perciò occorre non frenare la spinta riformatrice delle istituzioni dall'altro occorre un grande sforzo chiarificatore
Affinché ciascun livello istituzionale abbia poteri più incisivi e ruoli sempre meglio distinti
Noi come Consiglio regionale stiamo facendo la nostra parte ripensando alla nostra esperienza con il rapporto sulla legislazione evidenziato anche negli scorsi anni
Continuiamo a vivere una fase in cui sentiamo forte l'urgenza di fissare un punto di riequilibrio fra i poteri della Regione
Dobbiamo sia rilanciare il ruolo della parlamento regionale sia salvaguardare l'esigenza di stabilità e di efficienza dell'esecutivo vuol dire che dobbiamo tutelare pienamente le fondamentali funzione consiliari
Di natura legislativa di indirizzo e di controllo perché un Consiglio propositivo e il vivace rappresenta senza dubbio uno stimolo forte per la Giunta non lo svolgimento dei suoi compiti amministrativi e di governo
Ma le riforme devono riguardare tutti i livelli istituzionali ogni Parlamento deve fare quindi la sua parte
E proprio in Consiglio regionale lombardo in questi mesi è stato avviato un lavoro che rende merito alla capacità parlamentare di approfondire i temi di fare sintesi fra le diverse posizioni di fare proposte costruttive
E attraverso azioni come queste che la Regione Lombardia vuole interpretare il proprio ruolo d'avanguardia anche nel processo di cambiamento e di riforma
La stagione di riforme l'attenzione a Lombardia è sostanzialmente fondata su una richiesta di autonomia forte in attuazione dell'articolo centosedici avanzata attraverso un dibattito in Consiglio regionale
Che ha visto il voto unanime e che sfocerà in un documento definitivo nel prossimo mese di febbraio questa richiesta sì orienta verso settori di autonomia speciale per l'ambiente i beni culturali e i giudici di pace
Siamo impegnati
Nell'autoriforma della regione attraverso la ripresa del percorso statutario commissariamenti in questi giorni dalla Commissione Statuto è vero che la Lombardia non ancora approvato il nuovo statuto
Ma è altrettanto innegabile che questo dal nostro punto di vista oggi diventa un'opportunità l'opportunità
Di
E lavorare e promulgare uno statuto pronto a recepire le nuove competenze che chiediamo per l'ente regionale
Siamo impegnati anche una proposta di attuazione del federalismo fiscale che ha impostato sui concetti dall'autonomia impositiva e della solidarietà tra Regioni pure in un ambito che salvaguardi le regioni che dimostrano di essere virtuose
Bilanci in pareggio e capacità di investimento sono le coordinate che caratterizzano l'azione della Regione Lombardia in questi anni si era anche qui il rapporto della legislazione in Lombardia si è spinto sull'acceleratore delle riforme innanzitutto promuovendo con leggi regionali un'opera di semplificazione e di verificazione
Si è agito perciò ovviamente nell'ambito di competenza
Solo nell'ambito di competenza competenza che tuttavia appare sempre più limitate non rispondente alla complessità della domanda che sale dalla società per questo motivo insieme ad altre regioni la Lombardia così come previsto la costituzione
Ha ora deciso di imboccare la strada verso un regionalismo differenziato
E nello stesso tempo di chiedere con forza e determinazione il federalismo fiscale noi siamo consapevoli che il regionalismo differenziato può accentuare le differenze
E però siamo anche convinti che in via teorica almeno in via teorica ciò non rappresenti un grosso problema
Perché l'autonomia di fatto tollerata tutto una serie di gradazioni
Pone questa questione se ma è un problema di ordine pratico come Stato da più parti osservato e il problema di ordine pratico è l'identificazione del limite di tollerabilità delle differenze che si verrebbero a realizzare e la tollerabilità va riferita alla capacità di preservare i valori come la coesione sociale e ed economiche e i diritti sociali e civili comunque la Costituzione
Comprende la figura comprendendo la figura dei livelli essenziali di fatto ammette la gradazione
Per quanto attiene alle la forza con cui vogliamo chiedere il federalismo fiscale vogliamo sottolineare che su questi argomenti dobbiamo registrare una ritardo del Governo più vado chiudere grazie presidente
Soprattutto per le proposte che dovrebbe fare e nello stesso tempo dobbiamo anche fare i conti con una finanziaria che penalizza fortemente il sistema delle autonomie
Soprattutto quella
Autonomia che l'autonomia finanziaria a fonte a fronte di un rafforzamento teorico del principio di autonomia finanziaria degli enti locali che parrebbe stabilito
Dal nuovo articolo centodiciannove della Costituzione a tal proposito è vero anche che Regioni ed enti locali hanno chiesto e ottenuto nuovi compiti e maggiori poteri legislativi ed amministrativi
E contraddittoriamente
Quando sono stati ridotti i trasferimenti statali ed è stata prospettata la necessità di elevare le entrate proprie molti hanno fatto marcia indietro non la Regione Lombardia che ha spinto invece sulla via dell'ottimizzazione dell'efficienza
Della maggiore e più pronta capacità di operare
E di operare anche nelle condizioni di ristrettezze economiche se ne potrebbe trarre la conferma che la richiesta di maggiore autonomia come qualche attento osservatore ha detto in Italia
Finisce con l'essere una richiesta di maggiori soldi noi non riteniamo però che sia esattamente così possiamo invece dire che ci sembra di osservare che la riluttanza concludo ad accettare fino in fondo il principio su cui si basa il costituzionalismo europeo trova sfogo in questo atteggiamento
Noi siamo convinti che si debba accettare la sfida perché il costituzionalismo europeo richiama alla necessità di corrispondere il potere fiscale alla responsabilità politica e in questa prospettiva che abbiamo intrapreso un percorso di riforma
Profonda percorso di riforma profonda che richiama la necessità di una interrelazione con i vari livelli istituzionali e la conferenza di oggi viene a stabilire la validità il rapporto che la conferenza di oggi esprime e di lustra viene a rappresentare a stabilire la validità di questo tipo di interrelazioni grazie
La ringrazio onorevole Lucchini molto interessante caratterizzato intervento ma pregherei i successivi oratori a starne i tempi perché dovremmo dare alle diciotto diciotto
E cinque sei cinque la parola ai relatori Bellelli euro considerazioni conclusive ora è il turno del professor Massimo Lucianetti do la parola gran
Grazie presidente telegraficamente
La nota di sintesi premessa rapporto sulla legislazione e e la discussione di oggi hanno toccato con un differente
E in fasi due questioni centrali la nota di sintesi soffermata dei più sulla questione del rapporto fra Stati membri e Unione mentre invece la nostra discussione di stasera mi sembra si sia dedicata soprattutto alla questione dei rapporti tra i livelli decisionali della politica della decisione
Sono però due e questioni che sono in astratto si possono differenziare con nettezza non è un caso che la nota tocchi la seconda questione e che la discussione di stasera abbia toccato anche la prima chiuderò proprio su su una ipotesi diciamo di raccordo tra queste due questioni dal punto di vista pratico ma in via di prima approssimazione possiamo trattare i due temi partitamente
Questione dei rapporti Stati nazionali Europa e anzitutto la nota di sintesi conferma che gli stati hanno sempre un ruolo centrale
Questo è molto importante perché frequentemente l'Europa è stato un alibi per l'assunzione di decisioni nazionali si è detto lo vuole l'Europa ora bisogna sempre ricordarsi che detto Europa ci stanno gli stati e quindi molto probabilmente bisognerebbe essere più cauti anche nel messaggio che viene consegnato l'opinione pubblica su questo punto
Secondo è vero che le politiche si intrecciano su più livelli come mette in luce la la nota di sintesi però non è meno vero che alcune questioni di fondo restano irrisolte nonostante questo intreccio penso a questi dalla questione annosa e delicata del dei diritti sociali
Perché per i diritti sociali sono gli Stati che sono tenuti alla loro soddisfacimento ma è vero che i mezzi a disposizione degli stati sono condizionati evidentemente decisione europea e quindi c'è una sorta di discrasia tra decisione sui mezzi e la decisione sui modi
Quanto al problema della costituzionalizzazione dell'Europa cioè le cosiddette clausole europee
In Italia si discute molto se sia necessario introdurre una clausola europea più robusta di quella che già abbiamo avuto con il la riforma del titolo quinto io ho l'impressione che clausole del genere da noi non siano necessarie e probabilmente sarebbero anche inopportune mentre invece vedo con particolare favore l'ipotesi di norme sulle procedure norme anticostituzionali sulle procedure per garantire proprio ai Parlamenti tra l'altro un ruolo maggiore sia nel processo ascendente come processo discendente
Del rapporto con le istituzioni comunitarie
Si scrive nella nota di sintesi che quello che conta poi alla fin fine è il dialogo tra le corti questa la formula molto fortunata mi permetto di essere scettico
Dubito che vi sia un vero dialogo tra corti costituzionali e corte di giustizia il caso Cry il secondo me lo me testimonianza ma soprattutto questo dialogo se CEE
Arriva soltanto nei momenti peculiari topici particolari non capisce quello che conta davvero a guardare come funzionano gli ordinamenti detto ex e la politica del rinvio pregiudiziale da parte dei giudici comuni
Andiamo a vedere cosa fanno i giudici comuni utilizzano il rinvio pregiudiziale comune utilizzano quando lo utilizzano in quali occasioni che rapporto con la situazione politica e allora vedremo che forse quello che conta davvero è quello dialogo ma la questione più delicata e chiudo su quel primo punto e rapidamente trovati sul resto è che spesso non c'è un problema di rapporto tra fonti la nota giustamente si occupa della questione legislazione si pone il problema del rapporto tra le fonti ma qualche volta un problema di rapporto tra fonti non c'è
Pensiamo alla questione delicatissima delle aiuti di Stato
Stabilire se c'è o non c'è un aiuto di Stato è questione che riguarda la legislazione nazionale per un verso ma che non dialoga con la fonte nazionale ma dialoga con l'amministrazione comunitaria o con quella amministrazione e politica che la Commissione e sappiamo tutti che se ne va a vedere
Le decisioni sugli aiuti sugli aiuti di Stato sappiamo perfettamente che il margine di discrezionalità nelle mani della Commissione e enorme
Seconda questione che qui rapidissimamente rapporto tra i livelli
Decisionali dentro gli Stati e sono apposte state poste in luce soprattutto due esigenze mi pare la prima ministro Lanzillotta il presidente Violante soprattutto interventi di questo pomeriggio l'esigenza di sedi di cooperazione la seconda la questione della salvaguardia delle prerogative della rappresentanza di un ruolo delle assemblee rappresentative
E ho l'impressione che una soluzione unitaria di queste due questioni si potrebbe trovare ritornando sulla questione della sede di cooperazione che era stata inizialmente affrontata dall'articolo undici legge costituzionale del due mila uno però ritengo che quella strada non sia molto produttiva presidente Violante ha messo in luce il fatto
Che si può anche avere un coordinamento tra diversi livelli ma se quel coordinamento e tra esecutivi poi insomma le assemblee rappresentative
E me escono con le ossa rotte molto probabilmente la cosa migliore sarebbe prevedere invece un coordinamento dentro le assemblee rappresentative le modalità possono essere diverse
E ci si può ovviamente ragionare
Perché a questo punto evidentemente il raccordo Stato regioni sarebbe un raccordo che già dentro l'assemblea rappresentativa intanto le camere bianche ovviamente
Troverebbe una sua prima e fondamentale espressione poi cosa si può fare e beh evidentemente bisogna credo ridurre
Le pretese decisionali dei parlamenti
Ridurle
Ma tutelarle con determinazione quelle che restano tuttora le con determinazione vorrei usare una formula forte tute rame con feroce determinazione se si vuole salvaguardare un ruolo dei dei parlamenti penso in particolare all'irrigidimento della della decisione parlamentare sulle deleghe
Deleghe più rigorose e penso in particolare a un re impossessamento in capo ai Parlamenti delle scelte sull'allocazione delle risorse e almeno per grandi settori
In questo modo si verrebbe incontro a quell'esigenza che già in un volume curato proprio al presidente Violante sul Parlamento ma di qualche anno fa ma già allora il problema si era posto diceva erano state poste in luce cioè che i Parlamenti conservino qualcosa ma che quel qualcosa sia importante lo conservino davvero ma questo è un problema peraltro che ha una sua radice politica molto evidente perché è chiaro che la crisi dei parlanti dei partiti e la crisi del rapporto tra partiti e società civile pesa molto di più sui Parlamenti di quanto non pesi sugli esecutivi questo è evidente
E torna infine la premessa e chiudo sperando di essere rimasto nei tempi assegnati
Il comitato si diceva un comitato di coordinamento interistituzionale questa è una soluzione già molto interessante per restituire alle assemblee rappresentative ruolo importante che la Costituzione vuole che esse abbiano e però ritengo che il passaggio fondamentale sia quello del raccordo successivo con il Parlamento europeo è stato accennato nella prima parte
Della nostra discussione ma questo penso che sia assolutamente fondamentale anche per una ragione che trascende i destini delle assemblee rappresentative italiane che riguarda proprio il Parlamento europeo
Perché credo che finché non si compirà la parabola del parlamentarismo lì perché lì non sarà compiuta la parabola del parlamentarismo il rendimento democratico del esperienza dell'integrazione europea effettivamente continuerà ad essere dubbio
Grazie a moltissimo professor Luciani voleva la parola a Carlo Alberto Tesserin che il vice Presidente del Consiglio regionale del Veneto grazie presidente accoglierò
La sua raccomandazione di celerità dichiarando PCDD richiamo l'intervento del presidente Tesini ma in particolare in quello del collega Lucchini userò però due minuti
Per un'osservazione che minacci dal dibattito
Di questo pomeriggio
Partendo da una battuta posso dartela rafforzata da quella del professor De Martini che dice il trittico inteso per il rapporto istituzionale Europa Stato Regioni non regge per la parte normativa
E che sta a significare che l'applicazione del Titolo quinto tutto è meno qui chiaro e trasparente
L'altro osservazione però che mi sembra fare il bilanciamento è quella fatta al presidente Marini che ci ha ricordato l'intervento di Montezemolo che li ricordava l'assoluta necessità
Della funzionalità della pubblica amministrazione
A come facciamo pure a conciliare l'affermazione di questo Stato di difficoltà con le aspettative della società
Monelli Veneto abbiamo un'ora sensazione diffusa
Di percepita ingiustizia da parte dei cittadini
Vediamo i diversi provvedimenti da parte del governo da parte delle nostra realtà esita importanti cui partecipiamo con molta speranza e con molta preoccupazione
A partire dalle audizioni fatte a ottobre-novembre Commissioni congiunte a tutti i provvedimenti che potrei qui elencare
Numero ultimo ma va bene per l'importanza all'incontro di oggi
Però il dato importante che noi ci poniamo
Quand'è che finiamo la fase del prima questo prima questo prima questo e forse troppo la risposta vera i problemi
La precursori camicia diedi capire quando arriva una risposta
Quando vi siamo nella condizione di ritornare nelle nostre realtà per poter dire ha davvero a a Roma si è avviato il percorso che da le risposte non procrastinate nel tempo domani domani domani ma oggi noi condividiamo l'affermazione del ministro Ancillotti nuove federalismo piloti finisce un sistema per fare funzionare meglio l'istituzione al servizio dei cittadini delle imprese della comunque di Cardia il peso e la qualità della vita sociale
L'obiettivo è semplificare le istituzioni razionalizzare le competenze in modo che ogni livello si occupi chiaramente di una cosa e non di altri attraverso questa strada ridurre i costi assicurare efficienza e sostenibilità il sistema per poter costruire un federalismo fiscale che sia fiscalmente sostenibile ma quand'è che ci direbbe quand'è che è fiscalmente sostenibile e chi ci dirà che fiscalmente sostenibile perché il dato vero è che tutti sappiamo che è una necessità ma come quando andiamo a definire questa che è diventato una priorità
Quindi noi riteniamo importante la riunione di oggi siamo grati per la possibilità che sta dorata di esporrei nostre preoccupazioni vi diciamo che siamo fortemente preoccupati
Il la parola all'onorevole Falomi che è membro della quattordicesima commissione è stato appunto degli affari europei
E ho chiesto di intervenire perché mi pare che sono l'unico Falconiere componente della commissione Affari europei se non sbaglio presente questa discussione una commissione che a mio avviso dovrebbe essere forse maggiormente coinvolta diciamo nel preziosissimo lavoro
Che si sta facendo e di cui stiamo discutendo
E come dire uno dei prodotti ma io volevo solo soffermarmi rapidamente su una questione che è stata sollevata dal professor Caretti dal professor D'Atena e anche dal professor Luciani
La questione cioè del ruolo dei Parlamenti nazionali nella fase di predisposizione diciamo degli atti legislativi europei
E la questione dalla cosiddetta fase ascendente ora già è stato ricordato negli interventi che sia norme europea sia norme diciamo legislative italiane
Hanno ampliato il ruolo e la funzione del Parlamento nazionale nella fase di predisposizione degli atti degli atti legislativi europei
Sono state qui ricordate queste norme io quello che osservò almeno dall'esperienza dalla commissione Affari europei
E questa è che questa funzione che è stata sancita definita si è ampliata nel corso degli ultimi anni in realtà non viene esercitata
Nella scorsa legislatura mi pare se non sbaglio in due occasioni soltanto il Parlamento è intervenuto chiamiamo così c'ha diciamo così nella fase preventiva la direttiva Bolkenstein e la questione della costituzione dell'agenzia
Europea per l'alimentazione altri interventi non ce ne sono stati ora io osservo che dall'inizio di questa legislatura
Al trentuno di dicembre il Governo italiano ha trasmesso alle Camere tre mila e ottocento quarantuno atti legislativi europei che sono stati trasmessi alle Commissioni competenti alla commissione Affari europee diciamo per il parere
Ora e naturalmente si tratta di un numero enorme di atti molta parte di questi atti si tratta di atti preparatori di progetti legislativi di note informative quindi
Una parte di questi atti sinistre sicuramente ha uno scopo puramente conoscitivo informativo però sono comunque tantissimi
E nessuno di questi atti fino a questo momento è stato preso in considerazione da nessuna commissione almeno per quello che a me risulta ora perché c'è questa cioè quindi di fatto ci troviamo di fronte a una funzione un ruolo che non viene esercitato perché non viene esercitato questo ruolo ora è chiaro che quando siamo di fronte a funzione nuove c'è sempre una difficoltà a ad attivare poi che l'esercizio effettivo di questa funzione però io credo che ci sono alcune ragioni che si possono rimuovere e ovvio che per esempio la trasmissione di questi atti da parte del governo non può avvenire nelle forme in cui avviene oggi
Cioè in cui si rovescia indistintamente questa massa enorme di diciamo di di di di pezzi di carta di atti di provvedimenti senza cercare i di distinguerli senza cercare di distinguere ciò che informazione da ciò che Proposta di atto legislativo
E senza indicare peraltro qual è la data entro i quali questi atti debbano essere discussi perché anche questo conta in Europa ci sono anche in base alle normative europee dei tempi precisi discussione questo non ha avviene duramente e c'è anche un problema poi del modo come funzionano come funzionano le camere io penso che probabilmente abbiamo un problema di adeguamento del regolamento della Camera
Alle nuove disposizione perché il regolamento della Camera per quello che ho capito dice
è un Regolamento che è datato Rispetto
A una serie di indizi norme e di di atti legislativi sul che sono successivi che definiscono questo ruolo del Parlamento italiano nella da e questa è la prima questione la seconda questione credo che sia quello poi di
Attrezzare
Rafforzare come nelle strutture operative della Camera dei deputati
Che consentano alla Camera dei deputati diciamo così di intervenire in questa fase che importantissima se non si vuole ridurre come è stato detto rapporto con le istituzioni soltanto a un rapporto tra gli esecutivi tagliando fuori totalmente la rappresentanza quindi queste due osservazioni credo s'andavano fatte perché mi sembra un punto importante della nostra discussione grazie
Grazie onorevole Falomi la parola ora al professor Luciano Vandelli
Che è stato anche assessore alla Regione Emilia-Romagna io mi raccomanderei vista strettamente va fatto ne farà nei tempi anche per dalla possibile la professoressa De Caro che ci ha chiesto interviene per alcuni minuti
Grazie presidente dati i tempi cercherò di essere davvero telegrafico partendo da un apprezzamento per un rapporto che mi pare sempre di più
Tende a non essere burocratico tattico mai a cogliere di aspetti di fondo della dinamica reale delle politiche legislative
Una dinamica che credo sia influenzata da due dati di fondo che ormai riguardano l'intera Europa e pressoché tutti i Paesi che la compongono
Un primo dato il superamento dell'uniformità a favore di una flessibilità di una moto l'abilità delle regole per per seguire una eguaglianza sostanziale
Mi pare che si stia diffondendo la consapevolezza di questo tipo
Anche negli Stati che per tradizione erano più distanti da questa percezione basti pensare al dibattito che si svolge in Francia in questo momento e credo che l'Italia abbia particolari elementi per prestare attenzione a questa morte un'abilità e a questo diverso modo di interpretare l'eguaglianza per vari motivi tra i quali collocherei in posizione centrale il fatto che noi abbiamo in una in Costituzione un secondo comma dell'articolo tre che parte da un concetto di eguaglianza che tutt'altro
Che limitato alla uniformità delle delle regole
Il secondo aspetto riguarda il dato anche questo fondamentale anche questo relativo a tutto il continente delle un sistema che tende sempre di più essere cooperativo
Le separatezze non stanno funzionando da nessuna parte in Europa sempre di più i sistemi tendono a funzionare su integrazioni e sinergie
Che tendono per un verso a rafforzare le ha legittimazione ma per l'altro verso rafforzare anche l'efficienza del delle politiche quindi in un circuito in cui flussi effettivamente vanno dal basso all'alto dal dall'alto in in basso
In questo senso effettivamente credo vada interpretato il nostro articolo centodiciassette non con me il congelamento di alcuni blocchi di materie ma come circuito complessivo dal funzionamento di questo circuito dalla sinergia di questi elementi dipendono ormai due aspetti essenziali la soddisfazione reale dei diritti
Lo sviluppo economica territoriale delle aree del paese
E qui è essenziale che questa integrazione che questi flussi non diano luogo ad una somma di norme
Ad una stratificazione ma a un sistema coerente armonico e comprensibile da parte dei destinatari finali delle dell'ordinamento
Credo che le politiche campione che sono state esaminate
Siano di grande interesse da questo punto di vista credo se potessi esprimere un aspettativa un desiderio come lettore che segue questi rapporti credo che rimanga sullo sfondo il tema chiave che oscilla tra livello europeo a livello nazionale i livelli regionale che è la concorrenza
Sul quale
Fondo si giocano politiche determinanti e il tema trasversale più rilevante direttamente agganciato alle politiche europea ed è il tema sul quale si sviluppano
Le politiche economiche disservizi che sono evidentemente centrali nell'evoluzione del del paese
E in questo credo abbia urna ruolo centrale anche il tema semplificazione io terrei ben distinti
Anche nell'ottica del rapporto i i tre temi semplificazione delegificazione e liberalizzazione che certamente hanno delle connessioni strette è importante ma come dire non necessariamente l'uno comporta l'ottenne il conseguimento dell'altro quindi sono strettamente interrelati ma ciascuno con una propria individualità che terrei Brenna ben chiare e qui sarebbe credo anche molto interessante vede Rispetto
Alle cose che diceva il ministro sa Lanzillotta se quella logica a cui accennava il professor Bassanini cioè quella
Logica di quadro dato alla legislazione per poi arrivare a una disciplina puntuale nelle fonti di deve delegificate funzione nella pratica realtà o se invece è un modello ideale un obiettivo non
Ma non conseguito
Mi fermo a questo punto lascerei ai quattro momento il ruolo delle assemblee che pure l'altro tema di grandissimo rilievo grazie presidente abbiamo gli ultimi due interventi due la professoressa De Caro che per cui pregherei appunto di di di intrattenersi strettamente nei limiti del tempo e poi nelle professor Capotosti che presidente emerito della Corte Costituzionale prediamo la parola a chi lo vuole ovviamente senza obbligo per le repliche ai c'entri tutto questo dibattito professoressa De Chiara
Cercherò di dimezzare i tempi di intervento perché mi sento proprio un po'un'abusiva ma al tempo stesso chiamata in causa dal da tutto lo straordinario lavoro che sono anche qui troppo parte in causa colleghi antichi
Nuovi hanno realizzato secondo la tradizione proprio di lavori straordinariamente interessante che e questo è un lavoro che io studierò tanto perché poi in questo il ministro Lanzillotta perfettamente
Ragione i circuiti virtuosi devono essere comuni appagamento e Governo
Assai i proprio per sintesi
Una proposta concreta esistente un un un tema che occuperà il Governo per i prossimi otto mesi
E il Parlamento anche cioè il recepimento delle qualifiche professionali che dovrà esser fatto secondo quanto stabilito la comunitaria due mila e cinque entro il venti ottobre
Ed esiste la direttiva che nessuno più osa chiamare Bolkenstein onorevole Falomi ma servizi che è stata approvata a fine anno e che entro tre anni doveva essere recepita
Sulla direttiva servizi che riassume i tre aspetti che così bene tutti i colleghi
Dell'accademia e della scienza giuridica non più così lontani dalla realtà nei loro interventi di oggi presidente Violante mi sembrano molto coinvolti è molto o per Rossi
Come del resto dalla dal Titolo quinto dall'attuazione del Titolo quinto mi è sembrato dico i colleghi hanno sottolineato queste tre dimensioni semplificazione delegificazione liberalizzazione nella direttiva servizi questi tre temi proprio
Concordo o no
Sulla direttiva servizi per la sua complessità la commissione ha deciso di percorrere una metodologia particolare che comporta il coinvolgimento e il tutoraggio quasi l'assistenza chiamiamola come vogliamo dei governi venerdì scorso un direttore italiano della direzione delle mercato interno
E avvenuto in nel dipartimento politiche europee e affatto con noi e con tutte le amministrazioni un primo incontro per illustrare questo percorso virtuoso che la commissione vuole avviare propongo che o ipotizzo che fra qualche tempo fa a un paio di mezzi ci siano forme o possiamo studiare forme di collaborazione con le commissioni parlamentari in modo da fare una sorta di fase ascendente relativa al procedimento di recepimento cioè ancor prima che queste che la direttiva servizi
Venga presentata in Parlamento per il suo recepimento
Tutto questo perché la direttiva riconoscimento titoli professionali e servizi possono rappresentare proprio un campo di uova
Per realizzare uno l'obiettivo uno degli obiettivi della presidenza tedesca che è già un obiettivo che la Commissione europea a da qualche anno
Prefissato la semplificazione e l'abbattimento dei costi amministrativi per la presidenza tedesca del venticinque per cento
In questo campo
Quello che il presidente Violante a metodologicamente richiamato e cioè che non bastano i livelli di governo territoriali
Ma è necessario coinvolgere forze del lavoro le professioni gli ordini professionali
E in questo campo il coinvolgimento porta alla possibilità di forme nuove dei produzione normativa o di decisione sulle forme di produzione normativa
Diritto statale sorto il loro che può derivare dal coinvolgimento dei soggetti protagonisti
In questo senso è un mondo nuovo quello che abbiamo di fronte e che dobbiamo costruire non sono solo tecniche di integrazione ma troppo io un nuovo
Il nuovo concetto di relazione fra gli ordinamenti e di spazio europeo a cui corrispondano regole via grazie mille la professoressa De Caro capo dipartimento delle politiche
Del degli affari europei con la ministra così capirà sì no se e e e che
Scusatemi non mi sono presentato all'ascolto nono produce a me stava ma ho voluto ricordarlo
Del ha concluso il suo intervento Carlo Persico darla anche l'ultima per l'ultimo intervento professor Capotosti che ripeto è presidente emerito della Corte d'Assise
Grazie Presidente
Il mio intervento sarà brevissimo ma sono stato proprio spinto dalla ricchezza del dibattito in particolare volevo qui cogliere un interrogativo che ci ha posto il presidente Violante e cioè siamo in presenza di forme di integrazione di ordinamento oppure ci muoviamo verso un ordinamento nuovo un ordinamento comunitario
Sciogliere questo problema e di estrema complessità quindi in questa sede sicuramente per quanto mi riguarda non lo affronta
In ogni caso mi sembra di dire che forse in questa fase del processo di integrazione comunitaria
Forse è prematuro parlare di un ordinamento comunitario oggi
Restiamo nella prospettiva consueta di un ordinamento il quale integrato dallo dagli ordinamenti sovranazionali diciamo così e da quello che proviene dal mondo regionale
Anche qui la forma di Stato italiano non è certamente un anzi oggi rivedrà rivive ribadisco non è una forma di Stato di tipo federale
Resta una forma di Stato regionale sia pure avanzato diciamo ma non è federale se non altro perché manca quella Camera delle Regioni chiamiamola come vogliamo
E allora ci muoviamo in una pluralità di sedi decisionali interni diciamo così al territorio nazionale i deciderne
Quindi ci muoviamo in uno scenario di complessità ordinamentale ecco qui il problema è di trovare una conciliazione con l'esigenza che prima il ministro Lanzillotta puniva un esigenza sentita di semplificazione della normazione
Quali criteri beh per quanto riguarda la diciamo la provenienza
Di norme dall'ordinamento comunitario sovranazionale
Ed è probabilmente equity Chen un delicato momento di raccordo attraverso lo diceva prima Massimo Luciani attraverso i rinvii pregiudiziali da parte dei giudici
Anch'io non credo che si possano su questo piano
Aspettarsi grandi cose dai colloqui o dal dialogo tra le tre cortile due europee quelle italiana per quanto riguarda l'ordinamento italiano
Diverso invece il potrebbe essere la prospettiva per quanto riguarda l'ordinamento interno la necessità di raccordo disse e di procedure di raccordo nel è chiaro che i tempi attuali spengono spingono verso Formenti chiamiamolo di regionalismo cooperativo certo non conflittuale
Le esigenze economiche la mondializzazione la globalizzazione son tutti i processi che portano alla convergenza e non alla separazione
Quindi
Ma anche perché la separazione delle competenze rischia di incentivare il contenzioso non ci interessa adesso a quale livello ma una separazione di competenze di per sé e stimolo al contenzioso perché se dice è stata invasa la competenza non sono stati rispettati i limiti e così via
Allora sedili cooperazioni quali beh innanzitutto dire così una rivista rivisitazione delle attuali e competenze materiali previste dall'articolo centodiciassette
Alcune cose sono proprio folli come collocazione è inutile che lo stemma dire basti pensare alla materia istruzioni divisa in cinque livelli tra stato regione enti locali istituzioni scolastiche quindi direi quindi questo è il caso a mio avviso sintomatico di un qualcosa che va rivisto
Secondo probabilmente introdurre in Costituzione il sistema delle conferenze
Il sistema delle conferenze visto che l'articolo undici è così dico andrebbe in qualche mondo costituzionalizzato il più perché e e lì che si può provare quella sede di concertazione che può eliminare intanto perché semplifica il procedimento si trova l'accordo e poi può eliminare contenziosi successivi a questo proposito un flash
Occorrerebbe organizzare la Conferenza Stato-Regioni in maniera tale che una volta che sia stata raggiunta l'intesa poi non ci sia una determinata regione che magari non è stata presente un che non condivide e che solleva la questione alla Corte
Cioè bisognerebbe dire quando è stata raggiunta l'intesa in sede di conferenza è chiuso il discorso non c'è più possibilità di sollevare
Ricorsi alla Corte perché altrimenti diventa una perdita di tempo la conferenza in quanto tale ci dovrebbe essere un vincolo tale da dire questa è stato raggiunto l'accordo tutti son vincolati certamente e questo comporta o il dubbio modifiche di carattere costituzionale è difficile che possa essere fatto con legislazione ordinaria
Poi lo spazio che è stato tanto dalla Corte costituzionale alla quale certamente non compete
Un ruolo lo diceva prima Bassanini molto bene un ruolo di risoluzione dei conflitti e di risoluzione delle divergenze di competenza tra i vari centri decisionali attuato questo ruolo diciamo in una prima fase di attuazione
Dopodiché il suo compito lì è cessato adesso l'ordinamento va avanti da solo
Sì deve emanare delle norme di attuazione ha potuto dare alcuni criteri di massima
Alcune indicazioni alle quali Mammano la legislazioni il regionali e nazionale si sta adeguando certo che bisogna trovare dare ridare spazio alle cosiddette materie trasversali ridare spazio a un principio di sussidiarietà che peraltro nella sentenza e nelle sentenze della corte presuppongono sempre un'intesa quindi torniamo al discorso dell'intesa
Io direi che concludo perché non voglio proprio presidente prendere altro tempo
Quello che a me sembra importante per cercare di andare verso una semplificazione in presenza di una complessità ordinamentale e il rafforzamento delle procedure delle sedi di concertazione
Credo che questo sia lo strumento per riuscire a risolvere naturalmente queste divergenze che già naturalmente le sedi di concertazione dovrebbero riguardare prima è stato detto molto efficacemente in prima battuta il Parlamento oltre che gli esecutivi e anche rispetto al Parlamento europeo grazie
E io per presidente
Io darei la parola siamo andati un po'oltre i tempi c'erano previsti però amo previsto dieci dodici interventi abbiamo fatti quattordici quindi mi pare che anche questa testimonianza di un certo interesse e attenzione da parte di tutti noi per il la discussione abbia avuto da Herat la parola ovviamente senza obbligare per delle conclusioni ai tre relatori sedi per il presidente Bruno
Allora la ministro Lanzillotta per delle sue considerazioni fino
E poi non
Ma io ringrazio molto per questa opportunità pensato non dibattito molto interessante
Mi scuso se poi devono scappare si è un po'prolungata e non intendo fare una replica ma solo qualche breve riflessione sulle alcune delle degli spunti che sono emersi dal dibattito
Ma io intanto devo dire che saltando si chiuse una sede istituzionale non voglio
Fare
Polemiche tuttavia devo ricordare a chi ha ritenuto di criticare il Governo per i suoi ritardi che noi scontiamo un po'il fatto che il Titolo quinto è stato abbandonato per cinque anni
E che è stato lasciato alla
Alla gestione diciamo della corte costituzionale per la parte relativa alla definizione degli ambiti di competenza
Nella legislazione concorrente tra Stato e Regioni il Titolo quinto noi lo leggiamo come in architettura complessa che ha un suo equilibrio
Che nasce dall'affermazione della pari ordinazione tra livelli istituzionali e che quindi deve articolarsi in tutta la sua complessità io quindi se è fuor di polemica però ricordo che in questi sei mesi il Governo ha fatto le seguenti cose
Che stanno per approdare in Parlamento in parte sono approdati e uno la riforma delle conferenze in larga parte coincidente con le indicazioni che adesso prospettava in professor Capotosti che mirano proprio a rafforzamento delle sedi era concertazione interistituzionale qualificando e aggiornando perché noi abbiamo una conferenza che nasce come luogo come dire quasi come conferenza di servizi in atto di procedimenti amministrativi Complessi
E non con una sede interistituzionali di livelli costituzionalmente pari ordinati in cui quindi il contenuto della dell'intesa della costruzione di politiche comuni è molto diverso e quindi la la sede deve essere
Necessariamente mia rivisitate aggiornata molto interessante appunto in questo senso
La la la lo spunto della costituzionalizzazione di Iure condendo anche perché noi dobbiamo pensare che è vero che quella è la sede del raccordo tra gli esecutivi e tuttavia non credo che ci sia un problema almeno per quanto riguarda la rappresentanza
Delle istituzioni territoriali Regioni del ed enti locali di un deficit democratico come
Quello europeo dove la Commissione è frutto di una procedura di selezione di terzo grado che viene dagli esecutivi designazioni degli esecutivi
Mentre lì nella Conferenza noi abbiamo degli esecutivi che sono l'emanazione dell'elezione diretta
Del presidente della Regione che quindi sono anzi forse
Ne e l'origine poi dello squilibrio del rapporto tra esecutivi e assemblee
Elettive nell'ambito della costituzione materiale diciamo delle singole regioni e che appunto quello il tema capirei d'un eccesso di legittimazione democratica degli esecutivi e rispetta le assemblee elettive quindi ecco credo che lì c'è una rappresentanza forte delle regioni
E che io e quindi per riprendere però diciamo ER
Nell'indice delle cose noi abbiamo approvato la il disegno di legge delega che attua agli articoli centodiciassette centodiciotto e la Costituzione per la parte che identifica India identificare le funzioni fondamentali
Delle Province e dei Comuni nelle materie sia di competenza esclusiva dello Stato che anche nelle materie di competenza esclusiva delle Regioni bilanciando così il sistema la del titolo quinto e contrastando o uno dei rischi di centralismo regionale o di diciamo squilibrio a favore dei due dei governi regionali
A abbiamo presentato sino di legge sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali che deriva dal terzo comma del centodiciotto come attuazione della sussidiarietà orizzontale e nell'arco di un paio di mesi ci ripromettiamo di presentare il disegno di legge delega sul federalismo fiscale che parte ovviamente dall'allocazione delle funzioni perché se noi non specializzi amo le funzioni chi fa cosa e quindi quanto costa
A il complesso delle funzioni
Attribuito a ciascun livello noi non possiamo diciamo determinare quali flussi finanziari finanziano ciascun livello in termini di sostenibilità perché altrimenti noi abbiamo una situazione come quella attuale di duplicazione e moltiplicazione quindi dilatazione dei costi e quindi in sostenibilità fiscale
Naturalmente è un federalismo che diede tenere conto di due vincoli oggettivi che noi abbiamo e che rendono complessa la attuazione di questo progetto che sono il dualismo economico nord-sud e il debito pubblico che ovviamente comprime
Il volume delle risorse disponibili per la Spesal
Stante un vincolo di tollerabilità fiscale in questo quadro il governo affronterà anche la questione del federalismo differenziato che deve però stare dentro
Il quadro dei principi articolo centodiciannove quindi ma questo veniva senz'altro ricordato il vincolo della solidarietà tra territori della coesione sociale e quindi della garanzia dei livelli
Essenziali di prestazione se non si fa questo operazione temo che il centosedici certo il terzo comma non troverebbe diciamo una coerenza complessiva con i principi della Costituzione
Credo che questa operazione che noi facciamo di specializzazione specializzare le funzioni dei livelli istituzionali si lega molto a questa obiettivo di governare la complessità semplificandola e di costruire un federalismo che io quello che dicono i dovremmo cercare cosa che non è molto
E la tradizionale nella nostra distrazione di costruire questi sistemi guardandoli dal basso cioè da chi poi lirici evento tutti addosso no
E i cittadini le in prese e quindi non dal punto di vista dell'interno delle amministrazioni ma dal punto di vista dei destinatari di questa azione se noi facessimo questa prova di resistenza ogni volta che costruiamo un modello organizzativo forse funzionerebbe un po'la la semplificazione nel senso che visto dall'esterno alcune delle costruzioni
Che anche gli ingegneri delle istituzioni ci prospettano talvolta diventano terrificanti ecco noi dobbiamo cercare di fare quest'operazione
Di
Semplificazione e razionalizzazione sostenibilità civica del sistema
Nel credo che
Tutto questo abbia bisogno anche di un tempo rapido perché esattamente l'opposto di quel del metodo che io proponevo e cioè costruire un federalismo un po'autoreferenziale e frutto degli una visione da corporazione
Di ciascun livello istituzionale in assenza di governo si è determinato nell'arco di questi cinque anni per cui ci sono stati una moltiplicazione
Di apparati lo ha compiti duplicazioni che appunto non è stato orientato verso un obiettivo di sistema
Questo va io credo rapidamente recuperato il rio rientrato alle ragioni originarie
Del titolo quinto perché in assenza di questo credo che questo diventa accanto ad altri una enorme fattore di asimmetria competitiva quindi penso che insieme grazie anche al lavoro che gli studiosi stanno portando avanti potremo sviluppare questi
Questo lavoro nei prossimi mesi
Ma non ci scusiamo nuovi per aver preso tutto questo tempo alle sue funzioni governative
La la parola al presidente Violante per le sue considerazioni finali ma mi pare che anzitutto la la discussione sta si era rivelato come nella qualità ottimale di questo metodo di interlocuzione tra Parlamento così regionali scienziati del diritto costituzionale e così via quindi queste due osservazioni particolare la più è questa
Sulla questione la posta il presidente Lonardo il professor Bassanini Campos altri
Intervenuti la questione della Commissione bicamerale per le questioni regionali in cui presidente presidente Orlando
Ora quelle una norma transitoria l'articolo undici e basta settore che prevede la riforma del bicameralismo
Io ho l'impressione devo dire che quella norma non sarà mai attuata
Perché ci sono troppi interessi confliggenti naturalmente non perché sappiamo però questo non vuol dire che devastante le streghe le cose come stanno ho l'impressione che se vogliamo fare quella quel salto dal regionalismo al federalismo
Lavorare per aprire in questa legislatura di superamento del bicameralismo perfetto e i senatori regioni chiedo che sarebbe una qua sono quali conviene spendersi
Anche perché se davvero si dovesse costituzionalizzare la Conferenza Stato Regioni a maggior ragione sarebbe necessaria per un panda sul versante regionale con un Senato che rappresenta tre regioni quindi sono tra l'altro i presidenti di Regione avrebbero una giusta collocazione a questo punto nella Conferenza Stato-Regioni egli assemblea prendono giusta presenza nella insomma questo credo che sia anche perché questo ci risolverebbe un interrogativo che risale alla legge elettorale
Perché se dobbiamo superare il bicameralismo perfetto e attribuire l'indirizzo politico il voto finale sulle leggi e la fiducia ad una delle camere e all'altra il potere di richiamo il voto finale soltanto forse feci costituzionali
E i suoi leggi che definiscono la cornice per l'attività delle regioni
A quel punto forse si potrebbe riflettere sua legge maggioritaria per la Cameroni di approssimare per il Senato visto che a questo punto i problemi dell'indirizzo politico del voto finale sarebbero prevalentemente in una delle in una delle due Camere
Questo mio credo che su questo terreno dovremmo essere un pochino più attivi perché questo è un il nodo sul quale si risolve Suso una serie di questioni tanto di carattere nazionale quanto di carattere regionale
Il secondo dato su quale mi interessa intervenire insomma su che cosa si esercita alla identità istituzionale delle assemblee regionali
Io ho seguito con attenzione interventi dei rappresentanti del Consiglio Regionale Lombardia e Veneto dei due credo economicamente più importanti regioni italiane tre più importanti regioni europee nessuno dei due allo Statuto
Entrambi chiedono più poteri
E allora coinquilino capirci scusate sì
Nel senso che occorre forse ridefinire meglio prima prioritariamente le proprie funzioni ed esercitarle
Indi come dire vedere quali sono i poteri che valgono come se si citarli eccetera perché dico questo
Perché in realtà io ho l'impressione che e riprendono cosetta prima che i Consigli regionali e sebbene già non abbiano sfruttato sino in fondo utilizzato fino in fondo i poteri che oggi hanno e questa richiesta di potere piuttosto che una necessità di esercizio rispondevo necessita di identità è una domanda di identità in contrapposizione alla allo stato ecco credo che sia un tema su quale varrebbe la pena riflettere perché anche reazioni così diceva adesso la
Il ministro
Perché
Insomma se dobbiamo dare un un peso una fare il federalismo fiscale con la determinazione delle competenze all'interno di questa norma
Beh se dobbiamo correggere come giustamente suggerisce il presidente Capotosti e come credo alcuni aspetti del feretro fiscale perché su questa parte i pare che la riforma bocciata dal referendum varata spedito Thuram aveva delle cose serie sono che si devono riprendere una ripartizione migliore delle competenze e allora come si fa il prima il dopo tra queste due cose
Perché o stabiliamo che quella ripartizione centodiciassette quella definitiva
Ma se dobbiamo andare a correggere come va corretto io credo che anche qui bisogna stabile una priorità interventi perché rischiamo l'incrocio in cui li battiamo tutti con un contro l'altro senza mettere un po'd'ordine da questo punto di vista l'impressione finisco che il tipo di ragionamento che abbiamo fatto oggi e magari una sede nella quale indica un po'appunto queste questioni stabilendo anche delle priorità potrebbe aiutarci tutti grazie
Grazie al presidente Violante un minuto darei la parola al non le tesine che ha avanzato insieme al presidente Bertinotti la proposta del Comitato interistituzionale prego no trenta secondi non un minuto semplicemente per esprimere
Una ragionevole ma prudente soddisfazione
Soddisfazione perché mi pare che interventi anche quando l'ho detto cose diverso con sfumature diverse però hanno indicato un metodo la strada di lavoro piuttosto convergente
Prudente perché la cosa il compito non è semplice
Insomma in una buona la sostanza se la situazione complessa come tutti hanno detto
E la situazione è complessa si risponde con soluzioni complesse e in particolare col dialogo interistituzionale
Questo richiede ricette formule ma richiede anche profili comportamenti e coerenza e più mi sento solo di dire credo a nome di tutti i colleghi
Qui presenti che sia riguardo alla questione sollevata da Franco Bassanini in parte ripresa adesso dal presidente Violante
I consigli regionali mi pare che non siano distratti o distorti
Da nostalgie rischi di un passato nel quale agivano o per interdizione o come dire per sovrapposizione di competenze ciò detto non possiamo accontentarci della situazione attuale
è di tutta evidenza che gli esecutivi fanno bene a dialogare a raccordarsi tra di loro e a lavorare tra di loro nessuno vuole interferire con l'azione degli esecutivi noi riteniamo che per intervenire beh legiferare bene regolamentare bene quando serve come serve a maggior ragione in una situazione a quali livelli di competenza si sovrappongono è indispensabile dialogare e lavorare assieme
Noi siamo disponibili i presidenti di Camera e Senato c'hanno detto altrettanto adesso POR proviamo trovare le soluzioni sostenibili e praticabili
Io vi ringrazio tutti per aver partecipato a questi intensissimo pomeriggio di di lavoro devo ancora ringraziare gli uffici della Camera soprattutto quelli che lavorano per il cognome legislazione che ha sopportato la parte organizzativa oltre che la parte diciamo così culturale di elaborazione di disse tori di sezioni del del rapporto io non devo concludere perché mi riconosco in pieno quanto detto dall'onorevole Tesini e anche sono mesi che non ti tira su una battuta
Quanto detto al presidente Violante nel senso che probabilmente il lavoro che si fa sul Titolo quinto in commissione con la il con anche un'indagine conoscitiva e speriamo poi con dei provvedimenti
Può andare nella direzione di appunto risolvere dare compiutezza al sistema aperto dalla riforma del titolo quinto mettendo le mani al bicameralismo paritario contemporaneamente io penso però che mentre c'è scetticismo riprendo sono le parole del presidente viola sull'attuazione dell'articolo uno del due mila e uno io penso che tutto quello che faciliti la collaborazione e la cooperazione interistituzionale andrà nella direzione appunto di rendere il nostro paese sempre più un Paese articolate a livello dei poteri io spero Peppard a titolo personale sempre più un Paese anche federalista in un federalismo appunto che di cooperazione dunque ben vengano tutte le forme di cooperazione interistituzionale così come proposti dai presidenti di Camera e Senato e condiviso mi pare dal a dalla presenza e dall'assenza dei Presidenti dei Consigli regionali grazie ancora a tutti quanti
Ustioni e qualificati studiosi la presentazione del rapporto della sulla legislazione non è un'occasione di circostanza
Il rapporto costruisce uno strumento di conoscenza del complessivo andamento dei processi normativi e nasce dalla necessità di affrontare un problema
Quello che potremmo definire in termini generali della qualità e dei metodi della legislazione la cui attuale portata in un sistema così articolato e dinamico sovrasta la capacità delle singole istituzioni compresa la stessa rappresentanza nazionale
Si tratta dunque di un'iniziativa importante che affronta i temi concreti del buon funzionamento delle istituzioni impegnate nel processo legislativo
E che dunque riguarda in modo diretto la specifica responsabilità dei presidenti delle assemblee legislative
Saluto il presidente del Senato Franco Marini
La cui presenza qui oggi sancisce al massimo livello la collaborazione fai due rami del Parlamento in questo importantissimo campo
Nella fase presente le presidenze della Camera del Senato debbono unire le loro forze per far fronte alle conseguenze parlamentare di scompensi assai radicati e profondi che si manifestano nel processo legislativo
La legge finanziaria né un esempio emblematico e riassuntivo ma non certo il solo su questo piano non potremo ovviamente procedere senza l'apporto del Governo ringrazio quindi il ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta per averci assicurato la sua presenza il mio ringraziamento va al presidente del comitato per la legislazione Franco Russo che ha promosso questa giornata ai presidenti delle Commissioni parlamentari oggi presenti
Che via porteranno il proprio contributo di esperienza e di riflessione
Saluto il coordinatore della conferenza dei presidenti di assemblea dei consigli delle regioni
E delle province autonome Alessandro Tesini e i presidenti di Assemblea regionale oggi qui convenuti che nel loro ambito affrontano problemi di non minore portata ringrazio per la loro così ampia presenza che ribadisce il rapporto di consolidata collaborazione e di riflessione comune sulle tematiche della legislazione
Nella nostra qualità di presidenti di assemblea non abbiamo responsabilità in ordine al contenuto degli interventi legislativi e alle dinamiche politiche
Siamo tra via responsabili del buon andamento complessivo dei lavori delle nostre assemblee
E non possiamo non farci carico delle conseguenze che le dinamiche politiche hanno sulle procedure dei testi normativi
Parimenti siamo responsabile dell'organizzazione degli strumenti di supporto
Alle funzioni parlamentari
Per il governo di sistemi normativi sempre più complessi
Forse il più importante Italie strumenti la conoscenza
Assemblee rappresentative sono dotate di attrezzati apparati documentazione
E di analisi della legislazione al servizio delle rispettive attività ma anche questi apparati sono insufficienti se non vi è un impegno diretto della politica sul terreno della conoscenza
Ed è la comprensione dei fenomeni e si su questo terreno
Non si realizza un dialogo intenso con le università
E i maggiori istituti di ricerca in grado di costruire un rapporto diretto ed avanzato con la realtà di un Paese che cambia
Il rapporto sulla legislazione che oggi presente unisce tutti questi fattori
Esso è promosso e sostenuto sul piano politico e istituzionale dal comitato per la legislazione un organo parlamentare che opera continuativamente dal mille novecentonovantotto con il concorso paritario della maggioranza e dell'opposizione
Nella prospettiva di una collaborazione tra diverse istituzioni e con l'obiettivo di tutelare un valore di grande rilievo tra la comunità nazionale come la qualità della legislazione
Il lavoro di analisi svolto sta nell'apporto è il risultato della collaborazione
Fra le strutture di documentazione della Camera e quella delle assemblee legislative ai giornali
Questa collaborazione sostenuta dal prezioso contributo
Degli istituti scientifici più avanzate che opera nel nostro Paese
Come l'Istituto di studi regionali del Consiglio Nazionale delle Ricerche e l'osservatorio sulle fonti dell'Università di Firenze a sua volta lo studio dà la dimensione europea dalla legislazione è stato reso possibile grazie ai dati trasmessi dalle struttura di alcuni importanti parlamenti europei
E dal contributo dell'istituto universitario europeo di Firenze
Oggi come già dicevo la presenza del Presidente del Senato
Sancisce solennemente un nuovo impegno al più alto livello delle iniziative di collaborazione
Fa lei è sempre legislative di fronte alla gravità e la complessità dei problemi
La riunione di oggi può essere pertanto l'occasione per il rilancio delle linee di collaborazione già avviata
E per la messa a punto di nuove iniziative concrete di cooperazione fra le nostre assemblee sul piano dei metodi della legislazione e del confronto ed è allo studio delle procedure parlamentari sono state avanzate proposte
Vita e Boggi come saranno accolti
Per quanto riguarda la Camera dei deputati
Il comitato per la legislazione e la Commissione affari costituzionali
Hanno già dimostrato il massimo impegno nello sviluppo di iniziative di dialogo tra i diversi livelli territoriali
E così il Governo sul tema dei metodi della legislazione e non dubito che continueranno a manifestarlo nella riunione odierna con il mio pieno appoggio
In prospettiva
Credo sarà molto utile apparire le linee di lavoro intraprese anche presso il Parlamento europeo Emilia Ugo che la riunione di oggi possa porre le basi per ulteriori sviluppi anche in questo senso
Lascio quindi ora la parola al presidente del Senato
Contando sul contributo di proposta che egli vorrà dare allo sviluppo della collaborazione tra le assemblee legislative prego alla parola al presidente del Senato Franco Marini
Ma io
Debbo innanzitutto voglio sottolineare in questa occasione
Il fatto che questo prezioso lavoro
Che va avanti ormai da qualche anno e che con grande competenza in questo rapporto
Abbiamo avuto gli apporti di studiosi
Di responsabili delle due Camere
Responsabili tecnici delle assemblee regionali e che va avanti preziosa mente
Da qualche anno trova oggi a mio avviso
Diciamo così una spinta
Forse un riconoscimento politico
Che
Il presidente Bertinotti il sottoscritto vogliamo dare risottolineare unto la necessità di questa collaborazione di questo lavoro continuo
Io poiché sono sempre abituato a dare a Cesare quel che è di Cesare la seconda parte non la dico perché scontata per uno come me
Debbo dire che il presidente Bertinotti il collega Bertinotti ha avuto la sensibilità la lucidità e l'impegno di
Rilanciare questo lavoro fondamentale per le due cose brevissime che dirò
E di questo gli voglio dare riconoscimento anche in mezzo a voi
Con il nuovo Titolo quinto della nostra Costituzione beh io credo che
La funzione legislativa centrale e regionale
Trovano hanno una spinta nuova per uno sforzo di coordinamento di rapporti e di conoscenza
Tra le varie ambiti
Dell'azione legislativa
Ci sono delle possibilità una ricchezza una prospettiva che merita questo sforzo
Che insomma qualche volta non ha il rilievo che deve avere proprio perché la vita politica nazionale impone ritmi impegni e preoccupazione che qualche volta non premiano
La continuità della serietà di un certo lavoro e certamente questo in questa fase e quindi c'è bisogno di un'azione più coordinata se vogliamo rendere ai cittadini con maggiore efficacia i servizi poiché le strutture legislative
Per le strutture regionali in particolare sviluppano con il loro lavoro
Naturalmente per coordinare bisogna conoscere
E quindi questo lavoro il rilancio di questo lavoro diventa prezioso per avere consapevolezza dei limiti che anche l'elaborazione legislativa ai vari livelli spesso si porta dietro
E per sviluppare questo lavoro non basta giunco io seguire l'attività legislativa sia a livello centrale che a livello regionale a livello regionale noi abbiamo rafforzato gli esecutivi
E malgrado qualche scompenso
Naturale dico io io in parata con a capire che anche in politica la perfezione qualcosa di difficile da raggiungere
Per cui quando a livello dei rapporti con le assemblee regionali io mi sento sottolineare questo o quello scompenso nel rapporto tra esecutivo e l'Assemblea
Questo limite e che ce ne sono delle innovazioni che abbiamo portate io debbo dire che in queste cose la risposta è sempre un passo avanti nella conoscenza dell'efficienza non rimettere in discussione le scelte giuste che magari mostrano dei limiti limiti non superano mai tornando indietro
Dio che sono convinto che anche a livello centrale nel rapporto con l'esecutivo e la necessità di una stabilità una volta che si è affrontata la competizione elettorale sia un bene per il Paese
Credo che in questo caso forse più che criticare i poteri e il modo di esercitarla gli esecutivi regionali il problema è vedere se non bisogna dare maggiore efficienza alle assemblee legislative regionali
E c'è questo problema io lo capisco chi critica pone a volte dei problemi reali ma la risposta non può essere quella di rimettere in discussioni
Scelte che abbiamo fatto con razionalità io ritengo mentre invece nell'equilibrio e nel rapporto ci sono falle ci possono fare delle cose quindi l'impegno c'è le assemblee debbono rivedere alcune alcune condizioni da alcune questioni io perché non vado oltre se non con una riflessione finale anche perché come diceva il presidente Bertinotti
Il lavoro del Senato mi porta aspettare poco tempo prima vi assicuro che sono così convinto della
Del rilievo di questo lavoro e di questo impegno anche politico avrò il modo di vedere con gli uffici anche del Senato i risultati di questo confronto del confronto che si sviluppa qui sempre stasera
Voglio dire che questi o lavoro si inserisce all'interno di una delle questioni
Che mi pare stia assumendo una consapevolezza maggiore che è un grande problema per il nostro Paese
Io mi richiamo alla relazione introduttiva
Di un potere forte del Presidente come si dice ora un potere forzava forte volumetti in disco del presidente Montezemolo
Che mi colpì nella sua prima relazione
Nel due mila e sei forse marzo più o meno all'inizio del due mila sei non ricordo bene la data
Prima delle elezioni io vi partecipavo forse come ex allora
C'era un una considerazione un onore riconosciuto agli ex segretari generali al sindacato credo che mi invitassero per quella ragione
Mi colpì la forza e la determinazione quasi a definirlo come il punto centrale io non esiterei io ora a dire punto centrale di quella relazione fu un'approfondita riflessione sulla priorità per l'impresa della funzionalità delle strutture dalla pubblica amministrazione
Io ero abituato a sentir parlare in quelle circostanze di questo problema sempre ma insomma era uno dei passaggi obbligati
Fatti in maniera non sarebbe stata completa la relazione sono un si indicava anche la necessità no lì fu imposto con una straordinaria determinazione io sono convinto che questo sia un grande problema io
Onestamente se qualcuno
Mi dice indica in questo o quel settore dei fannulloni io per antica consuetudine mi perdonerete
Del mio passato lungo dentro il movimento sindacale non mi lascio trascinare in una discussione come questa
Di comma che c'è bisogno di dare alle strutture dello Stato alle strutture delle regioni che sul piano del rapporto con la società con i problemi sociali
E i problemi delle aziende hanno tale ruolo di rilievo oggi creiamo le condizioni
Senza paura di toccare interessi precostituiti
Con la necessità dell'innovazione necessaria creiamo le condizioni perché anche in quei settori si possa lavorare bene con piena responsabilità e con le regole
Di buona amministrazione che devono essere la stella polare di chiunque si occupi di quelle cose
Penso che se noi riusciamo a coordinare di più meglio
Insomma a non lasciare dei mondi separati le nostre assemblee sia nazionali che regionali
Ma con una disponibilità al confronto e al miglioramento della struttura e la funzionalità della legislazione diamo una mano importantissima alla soluzione di quel grande problema
Che anche il quadro nazionale del nostro Paese a con questa sottolineatura scusandomi dirò sì a un certo punto rovesciare Peter ribadendo che solo così interessato che certamente non mi sfuggirà l'attenzione alle cose che si diranno qui oggi vi auguro buon lavoro
Grazie
Ringrazio vivamente il presidente Marini
E do la parola al coordinatore della Conferenza dei presidenti dell'Assemblea dei Consigli delle regioni e province autonome Alessandro Tesini prego grazie presidente
In occasione dell'inizio della ottava legislatura delle regioni a statuto ordinario si è svolta proprio qui nell'aula di Montecitorio una solenne assemblea delle elette degli eletti con la presenza del capo dello stato dei presidenti delle due Camere
E del Governo l'impegno preso all'ora si rinnova quest'anno di nuovo in occasione della presentazione del Rapporto sullo stato della legislazione del due mila e sei è un impegno a tenere costantemente alta l'attenzione sul ruolo delle assemblee elettive sui loro problemi di funzionamento e sulla cultura che esse esprimono
Questo impegno si nutre della conoscenza sul sistema che si sta progressivamente definendo tra Stato Regioni e Unione europea
Ma va oltre la discussione sul prezioso lavoro degli uffici che ancora una volta ringraziano
La tutela e valorizzazione del ruolo delle assemblee in un sistema così complesso e dominato dal negoziato tra gli esecutivi sono al massimo il comune dovere dei presidenti dei assemblea e delle commissioni con una specifica responsabilità istituzionale nel nuovo quadro questo momento di consultazione di dialogo e dunque divenuto così importante da richiedere di uscire dalle occasioni solenni in qualche modo come quella di di questa sera e di trovare sedi modalità più semplice ricorrenti
E in qualche modo anche da una possibilità di ricaduta di maggiore efficacia del nostro per le assemblee regionali il rafforzarsi del dialogo col Parlamento nazionale
Come istituzione unitaria significa un segno tangibile dell'attenzione rivolta al loro ruolo ed alla loro funzione nel processo di trasformazione in corso e un impegno indirizzato alla loro valorizzazione e qualificazione negli snodi della vita del Paese
E questo un sostegno importante per guidare le nostre assemblee nell'assumere con prontezza le proprie responsabilità come la condizione per le soluzioni migliori più efficaci ai problemi aperti
Ma la consapevolezza dei problemi più ampi della rappresentanza nel costa il testo nazionale può aiutare anche il Parlamento nell'affrontare i nuovi di inediti problemi
Che pone la sua funzione di cerniera nell'insieme dei rapporti con le Autonomie e con l'unione europea
La democrazia non è statica si evolve sia lamenta con la società
La democrazia parlamentare deve saperne tener conto anche interpretando senza cedimenti né derive populiste i messaggi e le aspettative delle pubbliche opinioni soprattutto quando sono severe con le istituzioni
E la loro classe dirigente per questo importante coltivare riproporre contestualizzare la cultura della democrazia parlamentare
A questo riguardo ruolo delle comunità regionali e le differenziazioni e le specificità che esse contengono sono assai più importanti che in passato
Questioni che oggi meglio apprezziamo quando celebriamo i cinquant'anni della firma del Trattato di Roma e siamo impegnati a fare dell'Europa la dimensione più idonea per affrontare le sfide della crescita economica
Del benessere dei cittadini della garanzia dei loro diritti della stabilità della sicurezza e della pace
Il rapporto della legislazione dimostra ogni anno di più che la triangolazione Stato Regioni Europa hanno delle regioni il passaggio fondamentale
E in molti casi decisivo per la concreta definizione delle politiche sul territorio
Per questa ragione vi sono aspetti di rango il sostituto istituzionale che attengono al buon funzionamento di un sistema sempre più integrato il correlato che devono essere affrontati attraverso il dialogo e la riflessione comune
Vi sono grandi e piccole questioni comuni da risolvere nel ruolo delle assemblee nel complessivo sistema anche per evitare risposte incoerenti oh consapevoli delle rispettive esperienze per dare concretamente seguito la disponibilità oggi manifestata dai presidenti di entrambe le Camere propongo almeno così mi pare di aver colto la sollecitazione del presidente Bertinotti allora quindi diciamo rinnovò la proposta
Che secondo le proposte da tempo avanzate dalla Conferenza delle assemblee regionali
Si possa procedere alla costituzione di un comitato interistituzionale di consultazione sui temi dei metodi della rappresentanza
Della legislazione e del funzionamento delle assemblee metodi della rappresentanza legislazione funzionamento dell'Assemblea
Potremmo inseguito estendere l'invito a partecipare ad una rappresentanza dei parlamentari italiani presso il Parlamento europeo per includere le assemblee dei tre livelli territoriali secondo le indicazioni derivanti dal rapporto della legislazione di quest'anno
Modalità e compiti potranno essere definiti attraverso un protocollo di intesa che i presidenti potranno sottoscrivere non appena essi siano stati concorda mente definitiva la proposta è appunto quella di costituire un comitato composto dei rappresentanti delle due Camere della conferenza dei presidenti dei consigli regionali
Il comitato sia adopererà nello spirito di collaborazione che caratterizza le relazioni tra le nostre assemblee
Per valorizzare al massimo i Comuni temi dello scopo allo scopo di favorire ed assicurare scambi di esperienze sui temi delle procedure delle buone prassi della legislazione del funzionamento delle nostre amministrazione
La discussione sulle regole sulle procedure non può essere altro rispetto a quella sui compiti e sulla missione
L'architettura dei sistemi istituzionali e le forme di governo non corrispondono ad un'idea astratta delle istituzioni ma sono lo strumento per rappresentare governare le comunità in ragione dei loro disegni di emancipazione e di sviluppo
Le regioni oggi sono corresponsabili Zatta e molto più di prima nel dare una crescita stabile all'economia dei loro territori
Qualificare in modo competitivo i mercati del lavoro accogliere dignitosamente di inserire nel lavoro e nella comunità civile le popolazioni immigrate tutelare e valorizzare l'ambiente in tutte le sue peculiarità ordinare le Autonomie locali promuovendo in tempi e modi efficaci le forme associative
Che garantiscano le dimensioni ottimali per la migliore organizzazione dei servizi ai costi più compatibili
Promuovere le relazioni interregionali anche di tipo transnazionale per acquisire la massa critica indispensabile alla realizzazione delle infrastrutture e alla promozione più competitiva dei propri mercati nell'economia globale
Mi sento di tradurre così i dati che emergono dal rapporto sulla legislazione che siamo oggi qui chiamati ad interpretare se dovessi usare uno slogan direi innovazione
Siamo innovativi in molti settori anche con una tecnica legislativa innovativa che comincia a valorizzare lo spirito le opportunità del titolo quinto e la consapevolezza che sono necessarie politiche pubbliche
Sempre più di ampio respiro e da agganciate a quelle europee
Abbiamo avviato i dati lo confermano un riordino normativo ampissimo organico in piena sintonia con la necessità di continuare a semplificare il sistema di riferimento
Confermiamo il consistente trend della riduzione del numero delle leggi regionali
Sì è in materia sanitaria che finanziaria i vincoli di bilancio dimostrano che essi non rappresentano sono un limite all'azione regionale della spesa ma costituiscono sempre più opportunità
Per la definizione di una legislazione innovativa ispirata a criteri di verifica validazione rendicontazione linee guida i piani intersettoriali come elementi di carattere struttura valutare per apprendere alla luce dei risultati ottenuti in questo senso il federalismo fiscale dovrà essere una leva di trasparenza e responsabilizzazione per la crescita del nostro Paese e non altro
è vero che il rapporto non ci consegna un modello regionale ma modelli regionali
Molto lavoro deve ancora compiersi e siamo consapevoli che la pensione deve rimanere ancora molto alto
Dovremo anche noi lavorare all'impostazione di leggi finanziarie più rispondenti alle necessità dei nostri sistemi regionali
Si tratta di operare su due piani snellire la procedura e riqualificare i poteri in materia di controllo iniziativa di Bilancio tra assemblee e giunta ecco io credo che con questo spirito con questa approccio con questa disponibilità
Il Parlamento possa contare sicuramente su consigli regionali
Attenti disponibili e credo che l'incoraggiamento che ci viene anche dall'incontro di oggi potrà consentirci di fare consistenti passi in avanti in questo raccordo di collaborazione interistituzionale tra le assemblee del nostro Paese grazie
Grazie a lei grazie molte ha ora la parola il presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali Leoluca Orlando
Il presidente Fausto Bertinotti al quale rivolgo insieme al presidente del Senato ingrato
Saluto in occasione dell'avvio di questo importante incontro ha già tracciato le linee di questa iniziativa perciò che lei precedono perciò che l'accompagna perciò che dovrebbero seguire il presidente del Senato a ulteriormente arricchito questo contributo facendo incrociare in parallelo il cammino della Camera con quello del Senato in questa iniziativa comune a me
Tocca come presidente della commissione bicamerale rifarmi alle affermazioni già contenute nell'intervento del presidente
Casini
E dire come stiamo cercando come Commissione parlamentare per le pressioni regionali di intrecciare il nostro lavoro con il pregevole lavoro già svolto prima ancora che venisse costituita la commissione
Parlamentare per le questioni regionali dalle commissioni Affari costituzionali alla Camera e del Senato sul Titolo quinto della costituzione
E tracciare questo nostro lavoro con le attività da parte del governo abbiamo avuto l'audizione
Del ministro Lanzillotta del ministro Amato del ministro Chiti e del ministro Padoa Schioppa per cercare in qualche modo di mettere a fuoco
Quelli che sono i temi di maggiore significato per la legislazione nazionale tra legislazione regionale
L'odierno in conto credo che sia volto a costruire un clima di fiducia tra i legislatori europee di un clima di fiducia tra legislatori nazionali un clima di fiducia tra legislatori regionali la fiducia presuppone la condivisione dura fa Betto
Senza la condivisione di un'altra Abete non ci può essere nessuno parla cioè di fiducia io credo che siamo qui cercando di costruire mettendo insieme vocali e consonanti un alfabeto comune
Che è pur nella diversità dei ruoli pur nella diversità dei compiti il presidente
Bertinotti indicato qualità e metodi di legislazione
Qualità e mezzo di citazione che in questo rapporto di quest'anno ma sarà il presidente russo a illustrare il rapporto di quest'anno è riferito alla dimensione europea
Io credo che vi sia una straordinaria similitudine tra il problemi che si pongono tra le legislazioni regionali è stata nazionali italiane
La normativa europea con i problemi che si pongono tra la legislazione nazionale italiana è legislazioni regionali dobbiamo passare dalla fase della separazione alla fase l'integrazione
Passare la Fassa separazione la fase l'integrazione quando parliamo dei rapporti esistenti fra il fa normativa europea normativa italiana ma è lo stesso tipo di separazione che va superato nel passaggio tra la legislazione statale e quella regionale da questo punto di vista io credo che sia importante la proposta del seguito di questo lavoro di cioè dà vita a un comitato che renda direi continue domestico questo scambio di opinioni e non lo non è che a un evento una volta all'anno che rischia di non costruire questo Comune alfabeto che vorremmo in qualche modo e costruire
Ed è per questo che tenne importante quanto il presidente russo ha già preannunziato rispetto all'esigenza di costruire momenti di armonia tra legislazioni europee quelle statali a quelle regionali e quella incrostazioni session quella contaminazione positiva che vorremmo in qualche modo costruisca con l'alfabeto che è il fondamento della fiducia tra i diversi organi del legislativi mi posso permettere soltanto di augurarmi che nella individuazione di questo alfabeto non ci si limiti soltanto alle consolanti ma anche alle vocali diversamente rischieremmo l'ambiguità che era proprio l'alfabeto fenicio che non conoscendo le vocali
Fu fonte di grandi equivoci nell'area mediterranea grazie
Grazie a lei presidente allora la parola il presidente della Commissione affari costituzionali del Senato Enzo Bianco RAI grazie presidente Bertinotti
Questo incontro mi pare un appuntamento ormai consueto
Dei rappresentanti delle assemblee legislative nazionali e regionali e il primo di questa legislatura
Una legislatura che come è stato detto dai colleghi che mi hanno preceduto sta riflettendo sin dal suo avvio sull'opportunità e forse anche sulla necessità di creare condizioni per un migliore funzionamento dei rapporti tra Stato e regioni
Il radicale mutamento prodotto dal nuovo Titolo quinto ha portato certamente con sé
Alcune incertezze
Talora rilevanti
Un effetto inevitabile certo visto l'ampiezza e la profondità del progetto riformatore
E che va in parte ricondotto anche al clima teso del confronto politico di una democrazia dell'alternanza ancora giovane
Una democrazia dell'alternanza i cui difetti a mio avviso possono devono essere corretti ma che sarebbe un grave errore abbandonare
Proprio la consapevolezza della complessività della complessità del nuovo impianto delle competenze e l'esigenza di superare i profili di contrasto
Che hanno condotto in questi anni almeno in una prima fase ad una ha cresciuta conflittualità dinanzi alla Corte costituzionale hanno sollecitato alle commissioni Affari costituzionali della Camera e del Senato a svolgerle insieme
Sin dall'inizio di questa quindicesima legislatura un'indagine conoscitiva sul Titolo quinto della Costituzione sulla sua attuazione e su una possibile revisione l'indagine è ancora in corso condotta in piena sintonia con spirito di collaborazione con il presidente Violante
A coinvolto rappresentanti delle regioni e degli enti locali e le associazioni dell'impresa dei sindacati altre forze sociali sono stati ascoltati numerosi esperti e Presidenti emeriti della corte costituzionale
Si tratta di una indagine conoscitiva che affrontato la tematica del riparto delle competenze fra Stato Regioni e autonomie locali
Il federalismo fiscale la questione delle sedi di raccordo tra Stato Regioni e autonomie locali le forme istituzionale di governo nelle diverse articolazioni territoriali
Un incontro è stato specificamente dedicato alle regioni a statuto speciale le audizioni svolte costituiscono un patrimonio importante per le riflessioni e le iniziative anche legislative che potranno essere assunte
Un dato emerge con forte e convergente chiarezza
Il ruolo centrale che è stato riconosciuto alla attuazione del Titolo quinto della costituzione
Emerge cioè una decisa e diffusa richiesta di garantire innanzitutto un quadro di stabilità e di certezza
Cresce una consapevolezza comune che soprattutto si debba dare spazio a una rinnovata stagione attuativa benché naturalmente siano possibili e forse necessaria selezionati mirati interventi di miglioramento dell'assetto costituzionale
Una fase questa che ha registrato una rallentamento quella dell'attuazione e che deve essere oggi superato
Occorre rendere più concreta la possibilità per ciascuna regione quale che sia l'orientamento politico che esprime di potere realizzare proprie politiche legislative dimostrando la propria capacità di buongoverno
La Commissione affari costituzionali del Senato
E poi a partire dall'entrata in vigore della legge tre del due mila e uno è stata chiamata sia pure transitoriamente come la Commissione della Camera a esercitare il suo vaglio di costituzionalità valutando in particolare
La conformità delle proposte sottoposte al suo esame al mutato assetto delle competenze normative che naturalmente nel farlo guarda alla costituzione vivente come emerge dalle pronunce della corte costituzionale
Una recente attenta e qualificata ricerca condotta dal Senato dimostra con tutta evidenza che il dato di ripartizione formale non è il canone principale che deve guidare l'azione legislativa delle Camere e dei consigli regionali
La visione statica delineata dal luogo articolo centodiciassette si è infatti rivelata insufficiente
E cioè e ciò non soltanto perché i confini tracciati tra le diverse materie e all'interno di quelle di legislazione concorrente tra norme di principio e dettaglio sono spesso assai labili
Ma per una ineludibile per un ineludibile fattori di fondo la stessa Corte costituzionale lo indica
E la complessità della realtà sociale da regolare a comportare che le discipline legislative non possono essere attribuite nel loro insieme ad un'unica materia inevitabilmente finiscono per il verificarsi interferenze connessioni intrecci per sciogliere i quali soccorre il principio di leale collaborazione
La giurisprudenza costituzionale ha valorizzato sempre più la procedimentalizzazione del riparto ponendo l'accento sui processi concertativi e consultivi
Le assemblee legislative nazionali e regionali non possono in questo quadro non operare in un rapporto di proficuo coordinamento
Occorre in altre parole realizzare quella collaborazione tra i diversi livelli di regolazione che sola può garantire ai cittadini alle imprese al sistema Italia compiute e concrete
E coerenti soluzioni credo che non sia necessità una una scelta ma una necessità l'esperienza degli ultimi anni
Basta ricordare a legislazione sui lavori pubblici o le grandi opere con la vicenda del condono edilizio evidenzia come non ci sia settore dell'intervento legislativo che se vuole centrare i suoi obiettivi possa fare a meno di sinergia reciproca collaborazione
Anche le nostre assemblee dovranno allora individuare sviluppare forme di collaborazione del tipo di quelle chi accennate che consentono di valorizzare un patrimonio comune di conoscenze e di affinare sempre più condividere buone pratiche legislative
La collaborazione tra le Camere e tra queste e le assemblee regionali non è terreno politico federalismo e differenza e le regioni sono chiamate a perseguire le proprie politiche legislative nell'autonomia che la Costituzione riconosce loro
Ah se a ciascun livello di governo è garantita autonomia di scelta nell'ambito della propria responsabilità il terreno istituzionale non può che giovarsi delle comuni sinergie delle rispettive esperienze
Della consapevolezza della unicità della funzione legislativa ritengo che gli organi parlamentari
E la commissione parlamentare che presiedo e tra queste non possono che giovarsi del metodo dell'apertura del reciproco scambio della sinergia
è terreno istituzionale è un terreno istituzionale che favorisce il confronto politico di esso c'è ancora più bisogno se si vuole difendere e fare evolvere il sistema bipolare
L'intento di proseguire in questo metodo mi pare vada condiviso e promosso camere e consigli possono concorrere a realizzare un esercizio coerente della funzione legislativa e crescere grazie a iniziative congiunte assistite da sedi di raccordo che operino sul piano istituzionale
Tali raccordi non possono e non devono essere limitati agli organi di governo naturalmente con modalità diverse snelle e funzionali sono spiegabili anche tra le camere e i consigli regionali e un disegno credo da perseguire con coerenza e convinzione
Grazie
Cedo infine la parola al presidente del comitato per la legislazione Franco Russo prego grazie presidente
Presidente innanzitutto ringrazio il presidente Marini anche se per altri impegni sta per andar via e il presidente Bertinotti che hanno voluto essere con noi in questa importantissimo pomeriggio di lavoro ringrazio il professor scatenati che il direttore Istituto di studi sui sistemi regionali federale dell'autonomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche il professor Caretti
Del dell'Osservatorio sulle fonti sia di Firenze che con la loro o conoscenza e i loro strumenti hanno consentito per l'ottava volta di avere un rapporto di estremo interesse sulla legislazione ai vari diventi così come mi corre l'obbligo e il piacere di ringraziare di uffici che hanno dato un contributo fondamentale
Al comitato per la legislazione per la realizzazione e del rapporto e di questa giornata voglio ricordare qui che il rapporto oltre che per le diciamo l'interesse per le varie materie
Che esso presenta anche una particolarità quest'anno e cioè a dire una ricerca direi sul campo empirica rispetta ad alcuni a temi di attuazione di direttive
E di politiche comunitarie fatto direttamente appunto dagli uffici della Camera che ci consente di verificare effettivamente il raccordo fra legislazione nazionale legislazioni e legislazione europea
Io credo che il primo tema del di questa nostra discussione c'è stato abbastanza delineato con precisione dal presidente Bertinotti dal presidente Tesini nel senso che il oggi pomeriggio oltre ad avere la discussione sul rapporto che sarà oggetto della seconda parte di questo nostro pomeriggio di lavoro
Ah per tema fondamentale direi in questa prima parte quello di verificare e mi pare che sia stato l'assenza alla costituzione di questo Comitato interistituzionale
Che come secondo me con molta nettezza e nitidezza ha detto il presidente Tesini deve riguardare il problema della rappresentanza della legislazione della funzioni dell'Assemblea
Noi ci troviamo quindi di fronte ad una proposta fortemente innovativa e che a mio avviso risponde a quello che viene definita la legislazione complessa
In questa fase storica di della legislazione nel senso che non abbiamo più la legge emanata semplicemente dal Parlamento con un suo atto di volontà ne siamo di fronte alla costruzione di norme legislative
Che richiedono una intervento di più organismi ai diversi
Ai diversi livelli e quello che i tedeschi siamo la politiche per flex tonda e cioè a dire un intreccio di competenze sullo stesso oggetto come avete ha avuto modo di dire anche la nostra corte costituzionali che richiede appunto
Forme di collaborazione di cooperazione in maniera che non solo gli esecutivi perché finora solo gli esecutivi hanno avuto i rapporti attraverso anche diciamo così non solo il sistema delle conferenze a livello nazionale ma anche a livello europeo solo gli esecutiva hanno i rapporti che consentono di elaborare appunto proposte di legge come succede per le direttive e per i regolamenti a me pare che sia la novità consista in queste cioè a dire che le assemblee elettive si dotano degli strumenti di collaborazione di cooperazione per intervenire in questa politica
Complicata e complessa soprattutto è la legislazione appunto non può che le rispondere a questa a questa domanda noi ci troviamo di fronte a un problema di qualità della legislazione inutile ricordare i grandi dati l'ottanta per cento così è stato si dice ormai leggenda metropolitana delle legislazioni nazionali proviene ormai dal dall'Europa
E e dunque l'abbiamo un problema di raccordo con l'Europa abbiamo un raccordo secondo il titolo quinto con le regioni abbiamo un un problema di qualità della legislazione una qualità che appunto va a verificata e concretizzata e migliorata anche attraverso il confronto con confronto con le best practices cioè con le migliori pratiche possibili e qui il penso che l'onorevole Zaccaria dirà qualcosa a proposito credo che noi dobbiamo anche migliorare i tempi di intervento dei vari comitati per la legislazione non si tratta solo di curare il drafting
Non si tratta solo di intervenire quando il la proposta di legge nel caso del Parlamento fa il suo ingresso ma anche trovare i modi in cui fatta la discussione parlamentare intervenute le commissioni cura d'emendamenti o i singoli deputati e deputate si possano intervenire prima del Laura in maniera che il la la coerenza la qualità
Della del della legge risulti risulti migliorata
La secondo questione che volevo toccare mi avvio alla conclusione
è che la legislazione complessa si dice sempre si accompagni con un problema di governance e la governato cioè l'accento posto sulle capacità dell'esecutivo di risponda alle domande sociale
Io qui avanzo usando del mio tempo
Un un problema diciamo così di di rilievo a mio avviso naturalmente cedere che non possiamo cadere solo in una legittimazione per auto poté che si richiede sempre un problema di democrazia di input cioè di rappresentanza altrimenti noi potremmo corre il rischio di avallare appunto di procedimenti governativi che esaltino molto la tecnocrazia
La capacità appunto di conoscenze di intervento ma di ristrette élite e non invece di risponda alle domande sociale che poi
Sempre poi
La rappresentanza l'ultima questione
Questa
Nel testo del del rapporto voi troverete
Molto esaminate analizzata le clausole europee delle nuove delle costituzioni delle costituzioni europee pensa l'articolo ventitré del Grundgesetz penso all'interventi del nella Costituzione
Tra il francese pensa gli stessi interventi nel Titolo quinto la nostra costituzione ora si dice nel testo si decide nel testo che c'è una costituzionalizzazione
Dell'Unione Europea e secondo me si coglie nel segno cioè a dire le costituzioni nazionali si vanno commisurando
Al all'Unione Europea e quindi sir si vanno europei Zandano
Ecco ma consentitemi di dire con una figura retorica classica che è il chiasma o che se le costituzioni nazionali si vanno europeizzare andò non è vero che l Unione europea ovviamente un mio giudizio non è vero che all'europea si va costituzionalizzato
E questo è un punto di democrazia non risolto neppure dalla proposta del Trattato costituzionale quindi si pone un grande problema di costruzione della Costituzione europea
Avendo in mente appunto che la Costituzione non è solo un problema di organizzazione dei poteri di governo insomma un problema appunto di riconoscimento dei diritti e di procedure democratiche non limitate appunto alle modalità di produzione della legislazione così come oggi avviene attraverso il governo ovviamente questo è una mia considerazione quindi prendete la per quella che noi con questo siamo entrati nella seconda parte del rapporto che verrà invece esaminato
Dal presidente Bruno dal primo dalla ministra Lanzillotta dal presidente Violante la seconda parte dei nostri lavori la ringrazio presi
Grazie
Ringrazio molto gli intervenuti a queste prima parte della nostra riunione
Ritengo vi siano le premesse per concludere nelle forme che definiremo in seguito ulteriori iniziative di raccordo di collaborazione fra le assemblee legislative
Nel campo dei metodi della legislazione delle procedure assemblatore
Su questa base credo che si possa raccogliere la proposta così come è stata formulata dal presidente Tesini ed al presidente Marini di procedere alla formazione di un comitato interistituzionale
Secondo le modalità definite da un protocollo di intesa si terrà così vita ad un'attività più continuativa di raccordo di riflessione comune sul buon funzionamento dei processi normativi che potrà aprire in futuro anche rappresentanti del Parlamento europeo
Consideriamo così concluso questa prima parte dei lavori che riprenderanno nella seconda parte perdono circa le ore sedici grazie a tutti a tutti