La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 12 minuti.
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Rubrica
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capo di gabinetto del Ministero per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee (RADICALI ITALIANI)
La nota sull'Europa ci colleghiamo con Gianfranco Dell'Alba che salutiamo Gianfranco buongiorno allora apriamo questo questa finestra sull'Europa parlando ovviamente del consiglio dei ministri che si è tenuto ieri a Brussel la proposta di moratoria della pena di morte il piano
Italiano però il risultato non è stato di quelli clamorosi
Si è scontrato con voluto una resistenza che si temeva un poi che si è manifestata
Anche se
Dobbiamo constatare la determinazione del governo del ministro D'Alema nel andare avanti soprattutto che la presidenza tedesca diciamo si sono scontrate
Due anime che spesso hanno dato vita a questo tipo di scontri l'anima
Diciamo europea continentale in qualche modo che visto nella Germania della presidenza di turno una non offre una grossa sponda almeno apparentemente
Si giudica dai risultati e dall'impegno assunti alla iniziativa italiana che ha suscitato molti consensi in particolare da Paesi importanti come la Francia come la Spagna
E dall'altro lato diciamo i membri dell'Unione europea più attenti diciamo c'è chi dice succubi alla ai rapporti con con l'alleato americano quindi una Gran Bretagna
Alla quale ci sono si sono uniti apparentemente anche alcuni Paesi di nuova adesione chissà dove sappiamo essere molto forte diciamo il legame per tanti motivi con con i Fratini quindi queste vetrine di tattiche apparentemente perché nessuno evidentemente
E contro la pena di morte ne contro riproporre il tema le Nazioni Unite si è si è creata la mancanza di una quella che si chiama la posizione comune dell'Europa che per essere adottata bisogno dell'unanimità dei consensi quindi basta che anche un solo Paese membro non aderisca che viene meno questa questa posizione comune è uno scenario diciamo che era stato messo in conto io penso che occorra continuare e naturalmente forti di una di un sostegno alle Nazioni Unite che già può contare su un numero consistente di Paesi ma che certamente deve adesso essere modulato io mi auguro che la decisione
Di ieri che pur in assenza di posizione comune non da una parte non non faccia fermare l'iniziativa e soprattutto non sia non sia vista da qualcuno come un impedimento all'iniziativa con è mancato questo
Questo consenso ventisette che non significa che un gruppo di Paesi importante probabilmente maggioritario non posso andare avanti
Ecco perché il nostro ministro degli Esteri ha detto che comunque la presidenza tedesca si fa carico o nella necessità di avviare comunque le consultazioni riportata
Con la presidenza diciamo autorevole nettamente in questo momento dello storico che importante valorizzare quindi c'è un paese ripeto autorevole che si è schierato su qui in questa posizione mi auguro che appunto dei prossimi dei prossimi giorni si possa vedere più chiaro e certamente fare avanzare l'iniziativa nata in Italia ma che ripeto tardi ha suscitato così tanti consensi età
Adesso in mano anche non solo all'Italia la sua diplomazia ma anche alla Germania e presidente nell'esercizio dell'Unione
Ecco a proposito della Germania non è che la in Russia la Merkel ho visto Putin ovviamente le grandi questioni quelle che saranno al centro del dibattito di quel progetto immane
Proprio ieri si è dato prima la prima lettura con nei primissimi intuì primissime reazioni anche della presidenza tedesca che adesso dovranno essere filtrate dalle varie capitali anche anche noi in Italia ce ne occuperemo attivamente
Nel suo energia ambiente dicevo il grosso dossier diciamo sul tavolo oltre a quello di prospettiva del rilancio della comunque perché fare sulla Costituzione europea certamente quello energia ambiente e con questo allarme ambiente
Soprattutto questa necessità di mettere mano davvero a una politica energetica comune nell'incontro con Putin anche lei questo dimostra in qualche modo come uno dei nodi per un'Europa
Credibile sulla scena internazionale che anche questo problema della sua presidenza della sua della sua manifestazione esterna è evidente che è diverso quando e Angela Merkel a ha confrontarti con Putin a nome dell'Europa e quando lo fa con tutto il rispetto magari previdente il primo ministro di un di gli altri paesi quindi e chiaro che la questione energetica e è stata posta la questione della del di di Gazprom cioè del fatto che vi sia una possibilità per la Russia in qualche modo di entrare attraverso gli accordi nazionali è in qualche modo approfittare di una parte di quella Carta europea dell'energia che costituisce uno dei nodi centrale irrisolti del rapporto con la Russia la Russia rifiuta di firmare
La cosiddetta Carta europea dell'energia che è una una una sorta di di di decalogo di buone di buoni intendimenti per poter avere una sorta di di diciamo di muta cooperazione pacifica in qualche modo al campo del via
E per ad oggi è molto sbilanciata verso il fornitore che grazie alla sua forse la nostra dipendenza energetica ma ripeto fa accordi magari a livello nazionale ma si rifiuta ripeto di in qualche modo di ottemperare altre esigenze come la certezza delle approvvigionamenti abbiamo visto anche le ultime settimane
Che ogni momento si può essere il il rischio di fermare i tubi questo è un punto importante ci sono i negoziati per ripeto andare in questa direzione vedremo se dopo questa presidente riuscirà a portarli
Senti Gianfranco ci sono state queste elezioni in Serbia di fatto anche guardando così visivamente la cartina geografica e politica i Balcani orientali sono entrati a far parte dell'Unione europea e sono praticamente circondano la zona dei Balcani occidentali si ripropone Honda
Più generale dibattito su quella che possiamo definire un po'una fatica da allargamento la capacità di integrazione dell'Unione insomma secondo te non serve non servirebbe un nuovo Accord un nuovo assetto istituzionale prima comunque di pensare a nuove adesioni anche perché comunque la Croazia che uno di quei Paesi dei Balcani occidentali insomma il ha un iter che è già avviato ad esempio parlando dalla Croazia
Ma basti pensare ancora di più al fatto che in alcuni Paesi ad esempio in Montenegro la moneta ufficiale il lei euro
Per raccordo con concluso con l'Unione europea e lo stesso sta avvenendo nei fatti con col Kosovo di me la cui situazione sentito poco fa
Da Roberto Spagnoli che proprio questa settimana vedrà Martti Ahtisaari pronto il il mediatore e internazionale presentare il suo piano quindi e viene questo buco nero basta vedere la carta dell'Europa e si vede che effettivamente questa quella Limahl cani c'è la ex Jugoslavia in particolare l'Albania costituiscono una zona grigia in un contesto di di Paesi tutti membri dell'Unione europea
C'è questo ormai questo consolidata questa questo che sarà ribadita con forza dalla Merkel e questa idea
Che bisogna fermarsi e aspettare le riforme ora purtroppo queste riforme e queste modifiche costituzionali sono molto di là da venire e di adesso lo vedremo in queste settimane
Per fine mese è prevista una una riunione anzi è previsto questa settimana esplorare tra la prossima una riunione a Berlino dei dei del dell'incaricati dei primi ministri europee etero in vista delle cinquantennale dell'Unione europea il venticinque marzo e dell'idea di una dichiarazione che possa rilanciare un po'il processo di riflessione di per capire cosa fare della Costituzione capire come andare avanti ma vi è una riunione proprio questa settimana dei volenterosi cioè dei neanche lì diciamo dei paesi che hanno ratificato
Già e sono diciotto non dimentichiamolo i la Costituzione una riunione convocata dalla dalla Spagna e dal Lussemburgo a Madrid per fare il punto su ripeto le intenzioni di quelli che hanno già passato a volte con un referendum come nel caso spagnolo
La Costituzione che vogliono lanciare un messaggio ai Paesi che non lo hanno fatto che hanno le scocche hanno detto di no quindi vie sullo sullo sfondo questa questa questa ricerca di trovare qualcosa di portare a casa entro il due mila nove entro le prossime elezioni europee qualche risultato e e questo blocca l'adesione ma blocca anche le speranze di molti e che in questi paesi vedono proprio all'Europa come il punto di arrivo adesso al di là del caso turco vi è ad esempio nei Balcani lo abbiamo visto bene le elezioni serbe questo elemento come elemento centrale tra le spinte nazionaliste e invece questa è forse che ieri domenica hanno avuto discreto diciamo il multato che guardano all'ancoraggio europeo pronti in un certo senso anche a fare un po'la tara del problema Kosovo pur di raggiungere l'obiettivo
Di fondo per tutti questi popoli che l'ancoraggio europeo questa è una grande sfida che l'Europa deve avere coscienza di di porsi e riporti rapidamente
Parliamo di pensioni conclusione di questa di questo nostro spazio sul sull'Europa c'è questo intervento di Emma Bonino del ministro per il commercio internazionale politica europea sul Sole ventiquattro ore di oggi
Dove Emma Bonino sottolinearlo fondamentale punto dell'equiparazione dell'età pensionabile delle donne a quella degli uomini
Sì lo farà proprio partendo da un dato europeo cioè da una ricorso in Corte di giustizia contro l'Italia proprio per le regole che discriminano comunque disciplinano diversamente l'età pensionabile donna e uomo Emma Bonino chiede con questa riflette la Berta chiede anche i colleghi di governo di interpella in qualche modo interpella la maggioranza sul fatto di dover aspettare come è successo in tante altre occasioni tesseva l'Europa in qualche modo a dirci cosa dobbiamo fare oppure affrontare la questione con serietà e nel contesto di questo di Dial dibattito che sta avendo luogo sulle pensioni c'è una sentenza c'è una provincia in Corte che quindi sarà portata a giudizio
Abbiamo già visto quali sono state le conseguenze devastante di aver aspettato ad esempio sulla questione dell'IVA per le auto aziendali come quanto questo Sirchia pagando in termini di quali di manovra visti le conseguenze
Per le casse dello Stato vi sono altre cause che stanno in quella stessa situazione la domanda da porsi appunto se non occorre invece che un governo e una maggioranza del Paese responsabile anche alla luce della situazione europea che vede tranne poche eccezioni queste equiparazione ormai la realtà
Vincolante realtà effettiva in tanti Paesi se non sia il caso di ecco mettere questo punto
E per i punti al centro della riflessione anche alla luce di questo fatto oggettivo e ben conosciuto e cioè della questo innalzamento della speranza di vita questo fatto che non dà più ragioni da ragioni a una canne magari eccezioni a una equiparazione effettiva ripeto anche partendo dal punto di vista europea
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