La riforma del sistema della comunicazione: Libertà e pluralismo

Grazie
Abbiamo tutti un po'fretta
Beh benvenuti a tutti buongiorno
Vi ringraziamo vivamente della vostra presenza siamo molto onorati della vostra partecipazione
Il momento è delicatissimo perché nei prossimi mesi andremo alla definizione della legge che aspettiamo da anni in quindi dire che il momento è molto rilevante
Passo subito la parola al nostro Presidente rimedia Cop land assoluzioni che introdurrà
Autorità signore e signori
Qualche intervento dell'ultimo minuto
Ci richiama alla realtà dura
Che dovremo affrontare per avviare un processo di riforma che tutti stanno sollecitando da varie parti sia dal molto culturali degli operatori
Credo che ci sia un giudizio ormai presso che da tutti condiviso
Cioè quello che il sistema italiano la comunicazione è un sistema malato
Perché anche la febbre molto alta
Se dopo due anni non si riesce a chiudere un contratto che i giornalisti aspettano perché altri forse temono vuol dire che la situazione non va bene
Questo sistema è sottoposto
Ha processi di innovazione molto ma molto rapidi e per certi versi sconvolgenti
E di fronte a questo fatto io credo che tutti in un modo unitario
Dovremmo guardare ai problemi
Per cercare di affrontarli e risolverli insieme
Ecco perché è importante che ci sia un tavolo a livello nazionale che consenta di chiudere la vicenda del contratto per riportare serenità e lo sottopone che ne ha molto bisogno però perché insieme dovremmo affrontare questo processo di innovazione così profondo e sconvolgente
Un sistema malato dunque
Ma che ricco di voci
Di esperienze di testimonianze
Di forze spinte culturali
Che anche la sua ricchezza dalla molteplici e forma
Giuridica di gestione dare cooperativa non profit alle S.p.A. ad essere la le associazioni a partecipazione diffusa quindi un mondo anche ricco importante che anche punti notevoli di qualità
Sopra tutto acquisti occorre dare spazio e vigore
Abbiamo
Diciamo una presenza molto diffusa del settore radiofonico
Del settore televisivo locale
Di esperienze locali di quotidiani e periodici
è un mondo ricco ed articolato dunque
Ma tutto questo fa da contraltare
Un settore televisivo nazionale in cui sussistono inusuali condizioni di concentrazione delle risorse tecnologiche
Un inusuale concentrazione di forze economica la presenza di posizioni dominanti molto ampie pesanti un'eccessiva pressione del sistema politico
Sui media ed un conflitto di interessi senza uguali in Occidente
Che tutto questo sia la realtà oggettiva di fronte a tutti
E quello che dispiace è che non tutti si prenda atto di questa situazione per porvi rimedio
E c'è qualcuno che continua ancora a piangere
Quando in realtà è proprio qualcuno
Quel qualcuno che determina una situazione che abbiamo davanti
Questo sul sistema radiotelevisivo italiano e dunque un giudizio largamente diffuso però debbo ricordare le sentenze dalla Corte costituzionale
I provvedimenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dell'Antitrust
E da ultimo la nuova procedura d'infrazione avviato alla Commissione europea contro lo Stato italiano
Per cui leggi in materia televisiva sono state sotto più profili lo riguarda i temi della concorrenza dall'accesso al mercato dichiarati incompatibili con il diritto comunitario
E dunque urgente porre mano a questa situazione nello show davano sembra arrivato
Nei prossimi mesi infatti noi avremo davanti alcuni appuntamenti
Il varo conclusivo dalla nuova direttiva TV senza frontiere
L'iter parlamentare del disegno di legge Gentiloni il diciotto venticinque
La nuova legislazione delle regioni in alcune delle quali è in itinere un dibattito molto accentuato
La redazione dei decreti delegati in materia di accesso ai contributi pubblici e la definizione del disegno di legge sulla riforma dell'editoria
Al quale il sottosegretario Levi sta mettendo mano attraverso una serie di consultazioni larghe presenti nel Paese si tratta di un lavoro complesso difficile e certamente come dire
Che comporta sacrifici
Questa mattina al centro del dibattito abbia voluto porre insieme ad articolo ventuno
Alla provincia di Roma a media copti hanno organizzato questo convegno due temi fondamentali quello della direttiva TV senza frontiere
La nuova ipotesi di direttiva
E il disegno di legge Gentiloni
Il tredici novembre ultimo scorso la sessione del Consiglio Unione Europeo dell'istruzione in gioventù e cultura approvato la relazione gli errori mi per la revisione della direttiva TV senza frontiere
Una ipotesi che sposta ulteriori risorse verso i sistemi televisivi
Si tratta di una scelta
Che ripropone in Europa una tendenza consolidata in Italia
Caratterizzate da un pesante squilibrio a favore dei network televisivi più grandi che ci sono nel Paese e in Europa a danno sia dalla carta stampata
Che dell'emittenza locale
E delle informazioni di idee valori e testimonianza tutto ciò tra l'altro ignorando le istanze dei telespettatori l'esigenza di arrivare qualità e cultura delle produzioni
Così nel nostro Paese diventerebbe ancora più difficile la tutela del pluralismo
Più difficile la riapertura del mercato più difficile uno sviluppo equilibrato e avari inizia e il superamento del duopolio televisivo che in gesta ormai da tempo il settore nel nostro Paese
Sappiamo che il governo italiano si sta muovendo in questa direzione
Sappiamo che ci sono molti parlamentari hanno quell'Europeo alcuni dei quali sono presenti stamattina qui che si stanno battendo per correggere profondamente all'ipotesi di quella direttiva e ci auguriamo che nella approvazione definitiva di quella direttiva alcune cose vengono profondamente
Cambiano
Ora io credo e di questo per la verità poco si sta discutendo cioè a livello europeo bisognerebbe fare uno sforzo da un lato per costruire un vero mercato unico europeo
In grado di competere per dimensioni e qualità con il mercato americano e quelli in espansione dell'est e del Sud America
Secondo dovremmo tutelare i di più a livello europeo le specificità del modello sociale economico culturale e valoriale
Dell'Europa evitando un appiattimento di tutto in una realtà infra comunitaria che invece ha bisogno di continuare a sviluppare la propria diversità e la propria ricchezza
Queste sono due condizioni essenziali se vogliamo da un lato
Avere il rafforzamento da una più ampia articolata e territorialmente radicato autonomia dall'industria di produzione dei contenuti
Dall'altro una gestione unitaria dello spettro delle frequenze
Perché la presenza di venticinque sistemi Diversi all'interno dell'Unione per la gestione dello spettro rappresentano una inevitabile e pesante condizionamento per la competitività del sistema
E in terzo luogo
E questo sarebbe decisivo
Occorrerebbe una regolamentazione ex ante dei nuovi mercati della convergenza per evitare che in essi si riproducono le incrostazioni il e posizione dominante che attanagliano attualmente i mercati tradizionali
Tornando
Al tema la Gentiloni
Credo che si debba innanzitutto in primo luogo come dire
Riconoscere e dare atto al ministro Pierre mantenuto l'impegno di presentare in tempi rapidi un disegno di legge inteso a dettare nuove regole del sistema televisivo
Nella delicata fase della transizione analogico digitale
Mettendo mano tra l'altro a uno dei punti salienti dell'Unione
Credo che sia stato un atto coraggioso ed importante averlo fatto
E per quanto ci riguarda lolite abbiamo organizzato questo convegno condividiamo gli obiettivi principali del disegno di legge
Aprire il mercato intervenendo su pubblicità e frequenze
Ridefinire le regole per il passaggio alla tv digitale
Accelerandone i processi
Riformare il sistema di Auditel e di Audiradio
Struttura assai controverse e discusse ormai da molto tempo
Superare il Secret il sistema integrato dalla comunicazione e abrogare alle norme sulla finta privatizzazione della RAI contenuto nella legge centododici del Beale de del due mila e quattro si tratta di misure che vanno nella direzione giusta
Che per il singolo obiettivi essenziali per il futuro del sistema televisivo
Cioè se approvate potrebbero tra l'altro assecondare l'affermazione delle nuove tecnologie
Porre fine al duopolio alle posizioni dominanti esistente nel settore e contribuire alla soluzione delle una delle più evidenti anomalie nazionali nel panorama europeo quella del conflitto di interessi
Ora per essere più breve
Non continuerò dalla lettura della relazione che troverete poi consegnata alla fine dell'Assemblea
Consentiti me però soltanto tre piccole considerazioni
Una discussione di tal fatta
Meriterebbe molta prudenza molta attenzione molta apertura nessun pregiudizio
Diversi anni fa
Avremo modo di sostenere una tesi
Che era un po'questa perché nel nostro Paese tutte le forze che esistono nel sistema dalla comunicazione sono tutto della radio e della televisione non trovo un percorso comune
Per dar vita veramente a dei contenuti che sino all'unisono con il sentire del nostro Paese
Che difendo Rete esaltino insiemi la capacità di produrre che cosa che rispondono esiti valoriali così diffusi nel Paese
Tutto ciò non è stato possibile
E non è stato possibile proprio a causa del conflitto di interessi se non ci fosse stato questo forse delle sinergie tra pubblico e privato in questa direzione poteva effettivamente essere portate avanti in modo costruttivo
Ora c'era da sperare che in questa situazione
Si trovasse uno spirito più sereno e come dire più dialogante che in Parlamento potesse andare avanti e le idee puntare sulla qualità sulla struttura produttiva del Paese perché ad un sistema veramente competitivo a livello europeo e mondiale
A me pare invece che nel corso degli ultimi giorni
Si stia facendo del tutto per non mandare in porto la riforma di Gentiloni
Ora badate in chi vi parla ha qualche dubbio
Su quel disegno di legge
Perché quando leggo che c'è scritto che non vi si può superare a livello pubblicitario il tetto del quarantacinque per cento
A me viene un dubbio ma in quale Paese moderno uno che possiede una posizione dominante che ha una posizione dominante che arriva al quarantacinque per cento dei risorse nel settore specifico in quale Paese non è chiamata una posizione dominante
Ma veramente questo rappresenta il cadeau libro aperto con la possibilità di altri soggetti nascono e possono espandersi
Ora allo stato attuale la mia opinione
Dell'organizzazione che rappresento almeno in questo senso le occasioni che abbiamo avuto è così ci hanno confermato la mia opinione è che il testo
Predisposto dal ministro Gentiloni se fosse approvato così come a mio giudizio sarebbe una grossa rivoluzione all'interno del sistema della comunicazione italiana e soprattutto del sistema televisivo
Il rischio che non ce la facciamo a fare più nulla secondo me è grande
Ed ecco perché e concreto sul primo punto io credo che dall'assemblea di stamane noi vorremmo lanciare un appello
Perché nel Paese si costruiscono comitati sindrome io scrissi comprerò processi unitari per aver insieme le forze
Nel Paese non aiutare a portare avanti questo disegno di legge che mi pare una grossa apertura in questa fase con certi aspetti che appaiono davvero rivoluzionario
Seconda cosa che volevo dire
Le guarda vuol dire un invito alle regioni
Ora se da un lato noi abbiamo processi di come dire rielaborazione della legislazione a livello europeo
E in questo senso citavo punto all'inizio tutta la vicenda della direttiva TV senza frontiere ma anche altre cose che vi sono in corso
Se a livello nazionale noi avremo e abbiamo una discussione molto accesa qua importante sul disegno di legge Gentiloni e se entro cinque mesi ormai perché il governo è impegnato entro sei mesi a presentare un disegno di legge di riforma dell'editoria noi avremo quest'altro disegno di legge vuol dire che a livello nazionale c'è un processo di mutamento di rinnovamento la legislazione vedo invece una scarsa presenza uno scarsi impegno a livello delle regioni
E pure con la riforma del due mila e uno
Per gli articoli che riguardano l'ultima parte dalla costituzione c'è scritto che le Regioni hanno poteri concorrenti
Nel sistema della comunicazione
Ora la legislazione regionale vecchia di molti anni risana dieci dodici anni credo che all'epoca certi visioni certe prospettive certi processi tecnologici non erano nemmeno immaginati
Bisognerebbe quindi porre mano alla legislazione delle regioni
Permetta una in sintonia con i processi di innovazione e di come dire aiutare sostenere quei processi di innovazione che stanno avvenendo più o meno bene a livello europeo e che dovrebbero avvenire a livello nazionale
Quindi l'invito è a tutte le regioni con le quali alcune alcune stiamo lavorando in questa direzione ma che tutte insieme attraverso gli organismi unitari che loro hanno a livello nazionale riescono a fare dei passi avanti velocemente sul tema della riforma
Della legislazione sulla comunicazione
L'ultima questione ho finito prima di fare una proposta
E questa a me pare che bisognerebbe dare maggiore respiro maggiori visibilità maggiore sostegno a tutta la strutturazione diffusa del sistema della comunicazione
E parlo alle seicento televisioni locali
Vanno dalle oltre mille era Dio diffuso sul territorio e parlo delle tante esperienze di carta stampata che ci sono in Italia
Dei quotidiani ai periodici soprattutto quello che fa capo al non profit e all'associazionismo e alle fondazioni
Ora
Molte volte ci sono state fatte delle prime delle promesse per certi versi bisogna anche riconoscere
Che ha che nel corso degli ultimi mesi
è stato fatto uno sforzo notevole
Anche dal punto di vista della legge finanziaria verso l'emittenza locale
Po'più difficoltosa stato difendere
I sostegni necessari per la carta stampata
Veramente una faccia che ha un percorso in salita trova ancora terminato
Qua c'è gelosia tra l'uno e l'altro tant'è che si sta camminando verso diciamo così l'integrazione dei sistemi delle varie piattaforme delle varie tipologie si sta cercando di camminare verso l'intesa e e sinergie vere perversi sistemi di media
E in particolare su Torino dalla convergenza ora io credo che da questo punto di vista oltre che sostenere le singole realtà di questo mondo bisognerebbe aiutare i processi di integrazione
Perché ci sia un processo non affidato a sistemi dar finiani
Nella selezione dei soggetti ma vi sia uno sforzo di programmazione a livello delle regioni che consenta processi di integrazione di fusione nel rispetto delle singole palinsesti delle singole linee editoriale
Ma si sviluppi un processo che effettivamente li renda più robusti sul mercato
Signori
Amici io terminò in questo modo
Se il sistema dalla comunicazione malato
Bisogna guarirlo
Bisogna curarlo
Eccolo lì occorre evitare è che ci sia una lite tra i medici
Chi voglia curare i non morti nell'altro perché il malato finisca per l'aggravarsi e forse per morire
è per questo che mi auguro che in Parlamento si trovi la via apre un dialogo con credo per migliorare la situazione del Paese riaprire il mercato e dare in vigore a tutti i quesiti valoriali che sono presenti nel Paese grazie
Diamo subito la parola all'assessore alla cultura dalla Provincia di Roma l'onorevole vita
Per il saluto dalla Provincia ringraziamo l'onorevole ministro qui in sala ringraziamo la sua presenza gli daremo subito dopo la parola
Subito dopo l'intervento prima di lui che era già previsto grazie
Buongiorno vi ringrazio perché
Saluto tutte le autorità tutti voi
Perché la provincia di Roma senti
Il desiderio ma più che il desiderio in un certo senso l'obbligo morale di compartecipare insieme a Media cotto
Su sollecitazione del carissimo Grasso Ucci di cui io condiviso stamattina tutte le parole faccio i miei complimenti articolo ventuno
La promozione di questo convegno
Però due motivi intanto perché
Le autonomie locali possono e debbono svolgere una funzione nel nella discussione che stiamo
Facendo qui e che si fa da tanto tempo con risultati alterni anche in Italia è ora purtroppo anche in Europa
Guai a considerare quella
Parolaccia che fu coniata da un sociologo giapponese trent'anni fa Glocal
Una cosa da convegni e basta vero c'è il globale c'è locale senza il locale e globale non è globale è una ovvietà ma bene a ricordarcelo e poi per una considerazione di merito che va al di là persino della pur doverosa
Sottolineature istituzionale ci sono numerosi argomenti non faccio la lista della spesa il mio appena appena un saluto rafforzato ma Breve non vi preoccupate
Rafforzato la qualche considerazione
Ci sono diversi argomenti che riguardano una visione moderna delle autonomie locali
Che si intrecciano peraltro con i temi della riforma
Ne cito qualcuno intanto una doverosa e assolutamente
Ministro che saluto abrogazione tra le varie che oggi sì
Considerano pubblicamente esplicitamente implicitamente in testi presentati
E cioè quell'articolo che fece divieto nel testo unico per la radiodiffusione del precedente ministro della Repubblica
Che fece divieto alle Autonomie locali di fare televisione
Bizzarria lo dico subito per assicurare il saluto gli amici delle emittenti locali non si intende per fare televisione fare televisione che nella versione generalista per così dire ma come televisione di servizio perché mai per esempio
Avendo aderito il Comune di Roma la Provincia di Roma Regione Lazio al bando che fece l'allora ministro Stanca
Vincendolo per una tv digitale disservizio per gli anziani perché ora noi dovremmo essere considerati fuorilegge in base a questo testo unico la cui natura è stata discussa riflettuta e numerosi altri come mite si abroghi questo
Grottesco articolo nessuno al fare ripeto concorrenza non vorrei creare disagio con l'emittenza locale lungi dal dal pensarlo tuttavia esiste un'ampia gamma di attività di servizi che oggi grazie all'integrazione multimediale a quella convergenza di cui tanto parliamo rendono possibile anche all'utilizzo
Della televisione di offrire quel quid in più che ne fa una televisione di altra generazione ma anche la radio
Ogni tanto ricordata troppo spesso sottovalutata che invece è come fondamentale nell'epoca del web
Ciò altra considerazione che io considero importante per quanto riguarda l'autonomia e locali so che il contratto di servizio con la RAI apre molte un bel contratto un bel testo spero che possa avere degli esiti favorevoli
Tanto sono praticamente lieto perché in qualche stagione fa
Parlare di contratto di servizio sembrava una nera
Filosofia astratta oppure un richiamo burocratico oggi è diventato un riferimento come la BBC ha nel suo rapporto convenzionale con lo Stato e altri servizi pubblici
Ecco il tema chi o dico male qui insomma si potrebbe farne oggetto ma sono in una sede particolare perché media Coppo tra l'altro ha il merito di associare
Ed è importante vedere di qui davvero lo dico con una piccola emozione tante associazioni fogli locali emittenti cioè quel mondo spesso invisibile
Quello che non va a Porta a Porta per quella cosa lì che invece è fondamentale più importante di come si supponga a volte
Sia l'arcipelago dell'informazione
Insomma il tema lo dico con una
Un anglofilia dei common goods cioè esistono oggi nell'innovazione tecnologiche opportunità straordinarie che possono far sì ne parla
La Federal Communications Commission ne ha parlato anche con una regolamentazione di grande interesse piuttosto recente che possono far sì che una quota parte dello spettro
Tecnologico possa essere affidato a associazioni soggetti non profit Autonomie locali
Con forme di autoregolamentazione che oggi possono diventare reali in un contesto tecnologico che è profondamente diverso da quello di tanti anni fa che sia in corso una sorta di rivoluzione copernicana e noto certamente i presenti
Molti addetti ai lavori molti operatori che non sia più solo la televisione generalista il centro telematico diciamo del sistema ma piuttosto una più complessa struttura Poli mediale intrecciata
Con forme di media More fusi rimedi azioni sono carenti un compresso diverso dentro il quale per capirci si potrebbe fare oggi quello che
Per un errore culturale non fu fatto tanti anni fa e cioè di immaginare
Il tema
Del servizio pubblico non solamente il tema di un'azienda in questo caso la Rai ma di un'articolazione più ampia è più complessa di soggetti tra cui anche l'autonomia locale tra cui anche il mondo associativo che può essere riferimento
Molto
Preciso in questa
Filosofia
Di versa e meno proprietaria quindi una riserva di frequenze una frequenza una riserva di stile parte dispetto pensiamo al WiMAX che oggi è un modo molto interessante per fare evolvere
Il tema della banda larga e dunque anche il somma
La coppia dialettica servizio pubblico servizio universale può passare l'una da un'azienda più o meno illuminata
Poche volte lo è stata
Ha qualcosa di più ampio e il servizio universale
A qualcosa che vada ben al di là del vecchio allaccio telefonico ricorderà Paola Manacorda che coordina un gruppo governativo e le faccio i miei migliori auguri sull'argomento che mentre oggi si potrebbe sostenere un bello slogan che io vorrei qui ribadire banda larga per tutti che significa dare a tutti la possibilità di accesso e
Quali file WiMAX la famiglia Wireless bensì intreccia con il satellite con la vecchia fibre ottiche vecchie e nuove ma insomma temi
Che possono essere approfonditi però danno l'idea
Di come le autonomie locali
Tu hai detto bene le regioni Province e Comuni tutti insieme possano cooperare
In tavoli di lavoro in forme di coordinamento con i ministeri che oggi si stanno occupando di questi temi e anche auditi dalle autorità quanto al tema delle autorità io sono un antico fautore di questo tertium genus tra il Parlamento e il governo autorità terza deve autorità che dovrebbero e potrebbero tutti vorremmo comunque che facessero un'ampia iniziativa di alta amministrazione di regolamentazione
Di normazione secondaria come dicono i giuristi di grande significato
Meno dovrebbero ingerirci del dibattito persino
Puntuale delle ore contemporanei per esempio mi ha molto stupito che una persona di saggezza come presidenza Trotter tanti Trust
Abbia rilasciato un'esternazione che legittima una libertà di espressione tutto legittimo tuttavia come dire il mezzo è il messaggio
E se presenza dall'autorità Antitrust fa un'esternazione sui tetti delle risorse si può supporre che sia una linea di indirizzo e che non sia l'opinione
Di un operatore di Mediaset
Un'altra funzione esiste un problema istituzionale
Quando si Esterna
Peraltro una bizzarria perché l'authority io ho come molti di voi sanno per qualche tempo Della merito seguito un settore ma l'autorità Antitrust aveva fatto fiordi indagini Coni conoscitive sull'argomento proprio le concentrazioni e comunque in tutto il mondo in tutto tutto
Non esiste un'autorità antitrust che non metta delle regole cioè se non si capisce bene ontologicamente cosa sia un'autorità antitrust cioè misurabili e che cos'è l'autorità antitrust
Se non può mettere dei tetti delle regole funziona così in giro per il mondo dunque
L'Autorità Antitrust mette dei tetti e dove si mettessero le risorse cioè qual è il luogo dove si possono mettere no lo so
Forse è stata una scivolata pomeridiana la domenica sapete
Sempre diciamo una giornata a volte di minore concentrazione sa
Credo che vada corretta come è stato fatto anche ieri opportunamente la ministro Gentiloni qui vorrei fare i miei auguri migliori lo dico toccando il ferro che non vedo perché attorno al disegno di legge che porta il tuo nome
Paolo vedo un clima che è capitato vedere tante altre volte in questo Paese quando si toccano certe concentrazioni si prende la scossa
E però prendiamoci un po'di scossa tutti insieme
Divisa tra tanti la scossa in meno
Grave possiamo reggerla il conflitto di interessi che è poi in controluce il motivo per cui se c'è un testo su questi argomenti scatta come un allarme rosso e bisogna che venga superato con enormi adeguate
è una buona base di partenza
Il progetto di legge
Che porta il nome del ministro Gentiloni si può lavorarci e si può rafforzarlo in alcuni aspetti certo è una buona base di partenza come lo è anche quella documentazione linee-guida chiamate sul servizio pubblico io certamente devo fare anche qui una parte però in cui credo molto riterrei che in una concezione più lata di servizio pubblico
La cui funzione oggi è maggiore di quanto fosse nella legge del centotrenta settantacinque allora c'era un problema formale e giuridico scarsità delle frequenze oggi c'è un grande tema politico culturale che il ruolo dei punto dei servizi pubblici della sfera pubblica in un campo che deve essere pubblico nella sua essenza fondamentale perché tocca beni pubblici le grandi libertà i grandi diritti di cittadinanza come ci ricorda spesso Stefano Rodotà vorrei farlo fare
Su dare un suggerimento perché non si ritorna immaginare oltre che alla valorizzazione dell'innovazione della cultura anche quella Rete
Chiamiamo la federalista che Possa vedere insieme in un concerto di iniziative come la R di tedesca insomma per capirci le autonomie locali che hanno da fare e da dire e che spesso hanno tanti
Produttori di cultura pensiamo alle Film Commission lo stiamo facendo anche qui nel Lazio
Questo lavoro che altro giorno già hanno già sperimentato che potrebbero concorrere a una iniziativa
Generale
Nel salutare sottosegretario Levi vorrei dire in conclusione perché siamo noi spesso come Provincia oggetto di
Sulle citazioni sulla stampa locale
Che la riforma dell'editoria è davvero importante anzi la bizzarria che il tema dell'editoria e per altri versi del libro
In Italia giacciano da tempo so che il presidente la commissione cultura Pietro Folena che saluto se ne sta occupando molto giacciono da tempo come nel dimenticatoio non c'è non c'è solo la pure importante tv generalista guai
Tra l'altro c'è un'evoluzione in corso
Su questo argomento credo che vi sia un dibattito interessantissimo che mi pare proprio media Coppa aveva sollevato che io trovo stimolante e cioè di immaginare un fondo per
Superare la vecchia storia del dei fu giura il partito di parte un fondo per l'editoria non profit Littoria sociale l'editoria diffusa
Magari
Come
Robin Hood prendendo a quelli più ricchi cioè perché mai i gestori di telefonia anche hanno un cache flow come si dice che non ha pari con nessun'altra impresa nel mondo altra tipologia merceologica non potrebbero mettere una piccola uno zero virgola a favore di questo specifico servizio universale o persino la tanto ridondante pubblicità televisiva perché non potrebbe essere toccata lievissima vecchi temi che andrebbero affrontate anche in Europa sperando Giovanni Berlinguer che qui presente so che interverrà che quella
Tv senza frontiere quella
Ipotesi di testo possa essere profondamente mutata perché altrimenti no mi è difficile capire io ricordo quella dell'ottantanove TV senza frontiere ottanta era meglio cioè sarebbe allora meglio che non ci fosse cioè per tra un testo così sbagliato e iniquo
E un un non testo meglio questo ma insomma
Sarebbero tantissimi temi vorrei in conclusione dire anche che
Proprio degli spuntini
Sarebbe interessante che l'ipotesi che il testo sulla la RAI
Ipotizzai cioè di una costruzione di un po'sionista storia RAI finalmente svincolato da una stretta logica di partito potesse trovare delle forme
Concrete anche attraverso la partecipazione del mondo associativo
E di un mondo che ha da dire forse più di quanto abbiano da dire
Vecchie tipologie di soggetti oggi esiste nel campo della diritto d'autore del Free Software del copyleft se esiste un mondo che non è riconosciuto riconoscibile che deve e può entrare con una una soggettività forte come anche gli organismi sindacali in questa stagione di governo
In conclusione due adesioni l'abbia già fatto come Provincia l'ha fatto anche
Presidente Gasbarra qui porto anche il saluto intanto la speranza che
Il manifesto di cui vedo qui Valentino Parlato Brie propone
Altri esponenti importanti
Giancarlo Aresta che pone espertissimo in materia possa ritrovare la sua funzione importantissima soprattutto in una stagione come questa
Non si potrebbe viverla senza il manifesto io credo e un'adesione Paolo Serventi Longhi
Lo faremo anche molto ufficialmente nella sede del Consiglio provinciale su proposta credo del presidente Lucio provinciale
Un'adesione a una vertenza contrattuale che continua a non sbloccarsi
E nel salutarvi e ringraziarvi per questa opportunità di fare un saluto un po'più di un saluto vi dico che mi sono interrogato più di una volta sul come mai non si sblocchi la vertenza dei giornalisti
è un interrogativo serio che mi sono posto e non in modo retorico e sono arrivato alla conclusione provvisoria
Forse passibile di errore ma per difetto
Il che questa non conclusione sia in buona sostanza un tentativo di affondo
Per dare l'idea di come potrebbero essere in questa nuova stagione se non governata rapidamente e urgentemente con una normativa per oggi e per la l'innovazione tecnologica del domani
Potrebbe essere il futuro un futuro senza certezze senza regole senza diritti con tante tecnologie più o meno utili e tanti precari no non va bene ci batteremo contro grazie
Bene ringraziamo l'onorevole Vincenzo vita e sentiamo ora ministro onorevole Paolo Gentiloni
Sì vi ringrazio
L'occasione di di di questo incontro
Contanti protagonisti del mondo della comunicazione dell'editoria e con
Media Coppa articolo ventuno
E la Provincia grazie a Vincenzo anche per i diversi apprezzamenti e per fare un pochino il punto su alcune delle iniziative che sono sul terreno
Che sono diverse ma che hanno ovviamente o almeno io penso debbano avere mi auguro che abbiano un un filo conduttore
Il filo conduttore si riassume facilmente direi in tre grandi obiettivi
Lì si parla di riforma del sistema è così se volessimo
Indicare nel le le tre direttrici a mio avviso indispensabili di questa riforma di sistema
Dovremmo credo parlare da una parte della necessità di aprire a una maggiore concorrenza il sistema televisivo
Sapendo che in questo settore maggiore concorrenza ha molto a che fare con il pluralismo
E ce lo hanno ricordato in questi anni un tantissime occasione sia la giurisprudenza dalla Corte costituzionale
I messaggi del Presidente Ciampi al Parlamento non dimentichiamo mai questo nesso fondamentale siamo in un settore in cui
Dalla maggiore o minore apertura del mercato alla concorrenza dipende anche il tasso maggiore o minore di pluralismo e quindi di libertà di questo sistema
Non parliamo di regole della concorrenza in modo
Semplicemente economico o astratto
Se qui ci sono concentrazioni e posizioni dominanti non ne risente soltanto il mercato non c'è soltanto una torta pubblicitaria più ridotta che in altri Paesi dove c'è più concorrenza
Ne risente il pluralismo il grado di libertà del sistema
Secondo abbiamo bisogno credo di più servizio pubblico
Di un servizio pubblico
Che faccia da pietra di paragone del sistema
E che per farlo conquisti maggiore autonomia da un lato dalla politica e dall'altro
Dalla pubblicità
Perché la pubblicità in un certo senso costringe il servizio pubblico ha un inseguimento
Di omologazione rispetto alla televisione commerciale che nel panorama del futuro sarà difficilmente sostenibile
E in terzo luogo abbiamo bisogno di
Rafforzare diciamo così la la produzione di di contenuti audiovisivi
Dell'audiovisivo nell'era digitale
Cinema fiction produzione indipendente tutto questo sistema queste tre grandi linee
Si traducono ovviamente gli strumenti legislativi diversi
Un pezzo di strada è stato già fatto
Vedo qui il presidente Folena che è stato come presidente della commissione cultura al centro di questa prima iniziativa è stato già fatto sui diritti del calcio televisivi contenuto premium per eccellenza dove si fa la fortuna o la sfortuna dei mezzi televisivi dove si decide come si aprono i mercati dove chi potesse concentrare accumulare tutti i diritti detta le regole del mercato e dove credo abbiamo una legge delega che invece va nella direzione di una maggiore liberalizzazione e di evitare le posizioni dominanti in secondo luogo naturalmente il disegno di legge mille ottocentoventicinque quello che abrogava Gasparri interviene sulle regole del sistema
In terzo luogo la discussione che abbiamo avviato e che dobbiamo sviluppare
E per la quale
In questi giorni si apre anche è in corso al ministero anche formalmente la consultazione pubblica sul futuro della RAI e del servizio pubblico
Un pezzo di questa discussione anticipato dal contratto di servizio
Che io penso dobbiamo prendere sul serio non è stato sempre preso sul serio il contratto di servizio RAI
Qualche volta negli anni scorsi Lollo rinnovava più la RAI del Governo diciamo la verità
Penso che lo dobbiamo prendere sul serio e che rimettere al centro anche attraverso il poco che può fare quello strumento
La qualità e non l'inseguimento dell'Auditel lo sviluppo tecnologico la possibilità di accedere ai contenuti RAI per tutte le piattaforme eccetera eccetera
I minori le categorie più minacciate insomma penso che sia un pezzo importante
E infine credo che ci stiamo lavorando con il ministero dei Beni culturali
Dobbiamo arrivare un'ultima parte di questo sistema che
La revisione della ex centoventidue la legge del che sostiene l'audiovisivo e assieme a questo il tema della into il tema generale della protezione dei contenuti digitali nella Rete
Diritto d'autore eccetera
Si disegna così credo un un quadro di sistema
In un intreccio tra problemi di di mercato problemi economici e problemi che hanno a che fare
Con la nostra cultura e perfino appunto con il nostro grado di libertà
Io mi vorrei concentrare un attimo dopo questa questa introduzione di quadro soltanto su un punto cioè
Su una delle obiezioni che vengono fatte più frequentemente che possono anche avere ovviamente una loro una loro consistenza a una parte di questo disegno cioè alla al disegno di legge diciotto venticinque
E che riguarda sostanzialmente una vecchia storia di cui abbiamo discusso per anni anche in epoca
Della scorsa nella scorsa legislatura
E cioè l'obiezione che in sostanza dice va be'ma voi
Cercate di introdurre per legge
Dei meccanismi che aumenti non la concorrenza che rafforzino la concorrenza
Mentre in realtà è l'evoluzione tecnologica che di per sé sta producendo un aumento della concorrenza
E quindi il grado di libertà del sistema perché come dicevo prima concorrenza e pluralismo concorrenza e libertà in questo settore stanno insieme
In fondo viene da solo
E anche le le straordinarie anomalie italiane da questo punto di vista in fondo si risolveranno da sole
Teniamo sempre presente queste straordinarie anomalie italiane
Quando discutiamo in sede europea
Per esempio su Televisione senza frontiere ma anche su il quadro generale delle telecomunicazioni
Molto spesso dobbiamo prima spiegare che in Italia abbiamo due problemi molto diversi dal contesto europeo il primo è che il livello di penso della pubblicità televisiva nella torta pubblicitaria generale è assolutamente fuori da tutti i parametri europei
E che dentro questa particolare peso della pubblicità televisiva c'è un livello di concentrazione senza precedenti nel resto d'Europa
E quindi che il tema dei limiti di affollamento dell'invadenza della pubblicità televisiva si si può vedere da punti di vista diversi
Da un paese come il nostro e da altri Paesi europei in cui invece il grosso dalla pubblicità nel sistema dei media vai periodici o i quotidiani la televisione ce ne ha solo una parte relativamente modesta pur essendo la torta pubblicitaria molto più grande che da noi perché da noi abbiamo una torta pubblicitaria che è la più televisiva la più concentrata e la più piccola
Di tutti i Paesi europei forse non a caso
E poi l'altra gigantesca anomalia è che
Dal punto di vista delle risorse tecniche
Le frequenze
In questo Paese non c'è uno spillo disponibile
E quindi il famoso dividendo digitale di cui si parla in Europa cioè il il premio che la digitalizzazione della televisione
Garantirà
Per il fatto che il segnale digitale essendo più compresso libera frequenze nel nostro Paese o questo premio se lo conquistiamo nel corso della transizione
Al digitale
Liberando frequenze mentre andiamo verso il digitale oppure se aspettiamo la fine di questa transizione ci rassegniamo al fatto che al digitale ci andranno soltanto i soliti noti
Cioè il club ristrettissimo della televisione analogica cosa peraltro sancita per legge nella legge Gasparri cui c'è scritto
Il famoso comma ventidue possono fare
Televisione digitale solo coloro i quali già hanno concessione di televisione analogica
In Fazi procedura d'infrazione aperta su questo punto dall'unione europea
Quindi sarà il digitale a risolvere i problemi nostri di concorrenza e quindi di pluralismo
Questa è stata la grande
Diciamo così sfida e a mio parere anche la grande mistificazione della legislazione
Nella scorsa legislatura
Dove fondamentalmente sono saltati due limiti due tetti chiamiamoli come ci pare
Che erano che si erano affermati nella nel nostro sistema
Sostanzialmente sulla base di questa
Mistificazione
Il primo tetto il primo limite come ricorderete era quello più volte ribadito la sentenza della Corte costituzionale che riguardava il numero di reti
Questo limite questo tetto fu fatto saltare perfino con un decreto del governo un ventitré dicembre se non ricordo male del due mila e tre anche se lo firmo il vicepresidente del Consiglio non il presidente
Fu fatto saltare quel limite con l'idea che il trentuno dicembre del due mila e sei ossia ventinove giorni fa
La televisione analogica sarebbe finita
E a ventinove giorni di distanza dobbiamo confermare quello che abbiamo detto per anni in tutto l'iter parlamentare che non era vero
E che quindi fu
Raccontato
Il famoso significhi vedo il collega De Laurentis con cui abbiamo discusso a lungo e devo dire almeno con lui in modo assolutamente costruttivo in questi anni
Quando ricordo queste discussioni il significativo aumento di pluralismo
Che garantiva il fatto che si poteva diciamo così contraddire la giurisprudenza costituzionale di quei dieci anni perché c'era la fine della televisione analogica alla fine del due mila e sei
Oggi sappiamo che sarà un percorso difficile io son messo anche la faccia in questo percorso quindi
Per quel che vale so che è difficile e che durerà
Sei anni speriamo
è un percorso difficile nell'insieme dei Paesi europei
Quello verso la televisione digitale
A oggi il consumo effettivo di televisione digitale non è tale da confermare quella
Impostazione l'aumento il pluralismo eccetera
E poi ricorderete c'era un secondo limite in vigore un secondo tetto chiamiamolo come preferiamo
Introdotto nel mille novecentonovantasette da una legge anche quella abbastanza
Equilibrata direi la legge duecentoquarantanove cosiddetta legge Maccanico vedo qui Vincenzo che ne fu tra di i promotori
Il limite del trenta per cento dei mulini dal fatturato limite del trenta per cento delle risorse
Purtroppo i limiti nel nostro sistema hanno avuto una vita
Difficile
Perché ricordo come è stato fatto saltare il precedente quanto a quello di cui sto parlando adesso sapete che c'è stata una lunghissima braccio di ferro nell'Autorità delle comunicazioni conclusosi alla fine
Con una sanzione negli ultimi due o tre mesi di vita della precedente Autorità delle comunicazioni su successivamente
Paola Manacorda ci potrebbe scrivere un libro successivamente poi bocciata da una sentenza definitiva del Consiglio di Stato quindi quel limite
Il primo limite è dei quindici anni fa quello delle tre alle tre reti il secondo limite
Fissato per legge dieci anni fa non sono mai stati
Attuati
E fu fatto saltare nella legge Gasparri come sapete
Attraverso questo mare magnum del del Sistema integrato delle comunicazioni
Sì che
Segnalo dal punto di vista della precisione metodologica tuttavia che tratta sì anche in questo caso di un limite al fatturato purtroppo anche il sì è un tetto al fatturato è un tetto
Di quattrocento piani quindi voglio dire che si può ancora
Suona non userei superlativi ma è un tetto strepitoso però è un tetto al fatturato
Anche il sì è un limite un tetto al fatturato
Abolito il limite dalla Maccanico con il sì credo e introdotto quel limite certamente antico occorrenza da tutti i punti di vista che consente soltanto al club analogico
Tre barra logico senza alcuni tra l'altro perché ci sono alcuni che ne avevano diritto a entrare come ricorderete che poi alla fine non sono mai
Allora non è mai stato Conso non è mai
Arrivata la dotazione di frequenze per poter far parte del club ecco solo quelli e neanche tutti
Quelli avevano diritto a fare sperimentazione ditte di televisione digitale mentre nel resto d'Europa se c'è un editore che vuole fare televisione digitale
Si presenta al governo o a o all'operatore che gestisce le reti
Paga un fili e comincia trasmette
Questo purtroppo è l'effetto della
Accumularsi della giungla delle frequenze e delle norme che ha chiesto sono state introdotte in particolare con la legge centododici del due mila quattro
Quindi la risposta
Dal mio punto di vista è che non c'è il minimo dubbio che siamo di fronte a un percorso di evoluzione di cambiamento tecnologico di straordinaria importanza interessa
Tant'è che anche l'azione del governo del ministero è concentrata moltissimo su prima Vincenzo parlava di banda larga per tutti e cioè dell'introduzione di un nuovo diritto a un servizio universale così come l'abbiamo conosciuto per le Poste o per la telefonia fissa
O per usare il servizio pubblico radiotelevisivo oggi dobbiamo affermare che c'è un nuovo diritto all'accesso a un servizio universale che l'accesso alla banda larga
E che naturalmente in parte può essere raggiunto per quel dieci dodici per cento di copertura che manca ancora per la popolazione molto di più che manca per il territorio può essere raggiunto anche attraverso il Wi max
E e le licenze che daremo per il WiMAX
Certamente avremo grandi novità dalla televisione su internet
Il punto tuttavia è un Paese come il nostro e un Paese europeo in genere perché la stessa questione si pone in tutti i Paesi europei
Può rinunciare alla funzione democratica
Della televisione gratuita generalista
Pubblica e commerciale tutto sommato
E posto che non può rinunciare a questo neanche nel sistema futuro che sarà certamente un sistema multi piattaforme e con moltissimi canali possiamo noi rinunciare al fatto che milioni e milioni di italiani vedano tutto sommato almeno in alcune grandi occasione lo stesso programma
Che una coscienza democratica si formi anche attraverso il ruolo della televisione generalista
Io non riesco a vedere un futuro in cui il pluralismo nel sistema televisivo è assicurato dalla pluralità di canali appagamento ciascuno destinato a una nicchia di di
Di di gourmet o di appassionati di caccia e pesca o di islamici o cattolici o o quello che volete voi
Le nostre società democratiche sono nate e si sono rafforzate negli ultimi nell'ultimo mezzo secolo anche grazie al fatto che una televisione generalista gratuita con un tasso interno di pluralismo accettabile
Ha garantito questo percorso
E quindi certo l'evoluzione tecnologica e noi ne siamo tra i principali Alfieri e sostenitori ma più che mai
Le regole di concorrenza e quindi di pluralismo per l'offerta televisiva generalista gratuita che resterà una componente fondamentale del nostro sistema grazie
Bene ringraziamo amministra e dobbiamo salutare anche l'onorevole Vincenzo vita che è costretto a lasciarsi perché deve partecipare all'iniziativa della l'autorità per il rispetto dei dati
Sentiamo avvertivo senza frontiere
Il professor Roberto Mastroianni docente di diritto comunitario Università degli studi di Napoli
Ringrazio per l'invito a questa
Incontro ringrazio media Cop articolo ventuno ringrazio un po'meno perché ne faccio parte quindi sarebbe un conflitto interiore
Io ho distribuito meno qualche sa distribuire un testo scritto
Non ripercorro certe in questo momento perché abbastanza lungo e non mi sembra il caso però volevo quanto meno dare delle informazioni di carattere generale su quello che sta avvenendo con la
Revisione
Della direttiva comunitaria televisioni senza frontiere
Per capire poi quale impatto può avere questo testo sulla
Disciplina italiana del mercato televisivo
E poi due piccoli
Appunti sulla testo di legge Gentiloni
Relativo appunto alla la questione delle risorse economiche
La direttiva dei senza frontiere e lo strumento legislativo più importante che c'è oggi nel diritto comunitario e quanto concerne la disciplina dei contenuti televisivi e quindi armonizzare come nazionali per una serie di questioni tra cui la Pro della tutela della produzione europea a tutela dei minori
La
Pubblicità televisiva e la sponsorizzazione e da questo punto di vista una serie di regole limitata le emittenti per quanto concerne le percentuali di pubblicità che possono essere trasmesse gli
Intervalli pubblicitari nel corso la programmazione alcune regole relative alla alla promozione di prodotti medicinali dell'alcol ora questa direttiva in Italia non ha avuto un grande successo diciamo la verità
Volendo dare una definizione così un po'superficiale potremo parlare in maniera abbastanza a consapevole di norme indesiderate
Se vi ricordate già nella discussione della legge ma mica fu il primo prima possibile prima possibile attuazione della direttiva che nell'ottantanove all'emendamento che cercava di introdurre nel testo della legge
La disciplina delle interruzioni pubblicitarie prevista la direttiva ha portato nientemeno che alle dimissioni cinque ministri quindi era un ottimo inizio per una resistenza consolidata della nostro ordinamento a questa esposizione sono esposizione volete voi abbastanza banale esempio che richiedono che tra due successive interruzione dello stesso programma devono trascorrere venti minuti
Oppure che in presenza di programmi sportivi che comprendono intervalli la pubblicità possa essere inserita solo negli intervalli
Queste sono regole abbastanza banale che in altri Paesi sono osservate in maniera tranquilla da noi hanno invece a conosciuto un'opposta resistenza questo costa resistenza si è ha protratta per anni consolidando alcuni comportamenti non virtuosi da parte delle emittenti nella novantotto una legge ottocentoventidue ricordata poco fa ha finalmente dato attuazione
Formale a questa questa direttiva
Ma anche dopo i novantotto i comportamenti e le emittenti sono state particolarmente difficile da contenere difficile anche per l'Autorità di settore che si è trovata a dover applicare delle regole relative al procedimento di accertamento di sanzione totalmente inefficaci sia per la durata del procedimento
Non meno di un anno e mezzo due per ogni singola violazione sia per l'esiguità delle sanzioni in quanto a fronte di violazioni anche continue nel corso del tempo ad esempio le regole sull'interruzione dei film il massimo grato Rita potuto imporre come sanzione economica alla l'emittente colpevole è stato nel range previsto dalla legge da i cinque mila e cinquanta mila ero quindi potete capire
Quale paura abbiano fatto queste disposizioni sanzionatorie alle emittenti televisive
Questa disciplina operava un bilanciamento mi al cemento che si può ritenere efficace o meno tale esigenza legittima di finanziamento delle emittenti insomma tutte quelle commerciali e altri obiettivi di carattere lato sensu culturale tra cui appunto la tutela delle produzioni di qualità la tutela dell'utente nei confronti eccesso pubblicità la equa distribuzione delle risorse nel settore televisivo e tra i vari settori che compito che con che
Fanno parte del comparto dei media
E questo bilanciamento e oggi è pesantemente messo in discussione dalla proposta della commissione di revisione di questa direttiva
Questa proposta di fatto parte da un'idea di per sé condivisibile quella per cui bisogna entra estendere una serie di disposizioni
Relative alle attività Rio televisive anche ai nuovi media alla viva il video ANDI manda la televisione diffusa su internet perché anche lì c'è bisogno di una certa protezione quanto riguarda tutela dei minori ordine pubblico e così via
Ma questo
Aspetto condivisibile viene accompagnato da una serie di disposizioni che comportano in sostanza lo smantellamento delle regole in tema di interruzione dubbi citare e l'amante lamento anche delle regole tema i tetti di affollamento pubblicitario
Quindi quello che abbia appena detto che ne conosciamo poco perché di fatto non abbiamo mai visto veramente applicato cioè la regola dei venti minuti di intervallo la regola sull'interruzione degli eventi sportivi altra relativa alle opere cinematografiche
Sono state in qualche modo aggirate anche con delle prassi particolarmente ingegnoso da parte delle emittenti non ci saranno più
Se questa direttiva verrà verrà alla luce come è stata proposta e come purtroppo anche Parlamento europeo a condiviso in una risoluzione adottata nel dicembre del due mila sei
Quindi non più interne non più divieto ad esempio di interrompere nel corso la programmazione le opere teatrali ad esempio non più divieto di interrompere le oppure i programmi sportivi momenti diversi all'intervallo non più intervallo diventino nutrita di un successivo interruzione obici Italia
E questo testo e ora portato all'attenzione del Consiglio dei ministri cioè degli Stati che hanno la parola decisiva sull'adozione o meno di una disciplina del genere è il ministro Gentiloni ha promesso di intervenire su questa su questa vicenda cercando di rintrodurre quanto meno la parte più importante delle regole attuali come se non bastasse nuovo testo e la commissione legittima il così detto product placement
Che non è altro che il posizionamento dei prodotti nel corso delle trasmissioni
Ora preso mentre noi lo conosciamo già nei film anche italiani oramai sbattuto a partire dal dalla legge recente di riforma
Ma anche Koltès la commissione si vuole estendere la possibilità di inserire i prodotti nel corso promanazione
Sostanzialmente per quasi tutti i programmi con delle esclusioni limitate centro dei telegiornali notiziari programmi per i minori per tutto il resto Quiz Show programmi trattenimento potrà essere o nell'emittente inserire
Promozione commerciale di prodotti o servizi nel corso la programmazione posizionamento del posizionando strategicamente prodotti nella nel programma ora e
Questo tipo di bilanciamento secondo secondo la Commissione servirebbe ad aggiornare la disciplina a quello che si è oramai ha verificato in Europa cioè l'ampliamento e la città degli utenti e maggiore consapevolezza
Io dubito che questa possa essere la motivazione efficace faccio un esempio pensate l'interruzione delle partite di calcio con il ministro
E nella prassi italiana questi mini spot o sono stati diffusi in maniera abbastanza a pesante si arrivava quasi a quindici venti Mesto otto per partita
Ragionamento la commissione si è vero che ci c'è questa
Eccesso di pubblicità ma se l'utente non vuole vedere mini spot altra scelta io non capisco qual è la tua scelta
A SACE dovrebbe Iezzo collegarsi su un altro canale che mi spot non lo fa ma è possibile questo raramente
Quindi mi sembra un argomento anche per i film semita rompono il film è cinque volte piuttosto che tre sei piace Fini lo vedo lo stesso
Il fatto che ci siano altri canali che diffondono altro mi sembra che sia una buona motivazione per dire facciamo saltare queste
Regole a tutela degli utenti
Ora
Curiosamente quello che invece la la proposta la commissione non fa esattamente quello che il Parlamento europeo aveva richiesto parametro per richiesto più volte
Alla Commissione europea di presentare finalmente una proposta di direttiva quindi l'armonizzazione delle regole nazionali in tema di tutela del pluralismo ha chiesto più volte formalmente risoluzioni
Ora il sistema istituzionale comunitario una sua caratteristica
Che io suggerisco di tenere sempre considerazione quando si parla di Costituzione europea c'è quella per cui il Parlamento europeo nonostante sia l'espressione della volontà legislativa del popolo europeo e l'unica Assemblea che funzioni in Europa che non ha iniziativa legislativa
Non può proporre nuove leggi
Deve attendere che questa proposta sia presentata dalla Commissione intesa come il soggetto che esprime l'interesse comunitario e quindi sia indipendente ora suo concetto indipendenza va tutto dal punto di vista dell'attività Rio televisive ci sarebbe da discutere in questa vicenda ma non è questo quello che voglio dire quello che voglio dire che il parametro che non è mai riuscito a costringere la Commissione a presentare una proposta
è intervenuto adesso perché deve attendere che anziché la faccio la commissione la commissione l'ha fatto la prima questione utile parametro che aveva la maggioranza pur se risicata per inserire una disposizione un principio quanto meno di questo testo e direttiva che richiede agli stati membri di fare il possibile per la tutela del pluralismo forse non è abbastanza perché l'abbiamo anche la nostra Costituzione precipuo del genere giustezza Corte costituzionale non mi sembra che questo abbia comportato chissà quali
Grandi risultati quindi però quanto meno si inserisce il principio verremo bisognerà CPA di dettaglio che ci dica cosa vuol dire il pluralismo a livello europeo che ci dica quali sono i parametri per la tutela del pluralismo
Parlare di sé per parametro del numero dei canali nelle registrazioni europeo oramai e assolutamente abbandonato
Perché abbandonata perché è evidente con l'ampliamento della base grazie al sistema analogico digitale e sistema digitale terrestre e satellitare
Parlare di numero dei canali percentuale numero di canali per pesare il ruolo di un'emittente e assolutamente anacronistico
Io posso avere venti canali e raggiungere una nicchia di audience che non accetto l'onda che vedere con la tutela del pluralismo posso averne tre e invece avere il
Sessanta per cento delle risorse che il novanta per cento nella comparto commerciale evidentemente non può più essere quello
In Germania si è scelto un criterio che quello dell'audience che sembra noi
Naturalmente un po'deviati alle polemiche casalinghe un criterio assolutamente inaccettabile come si può consentire ad un'autorità di dire Tura aggiungi una una percentuale di audience e io ti puniscono
Tipo unisco imponendo di ad esempio come succede in Germania e trasmette nelle ore di Prime Time dei programmi assolutamente non appetibili
E ma il concetto da cui si parte completamente diverso è questo che bisogna tenere in considerazione che nel settore o televisivo
In Germania nel Regno Unito in Francia negli Stati Uniti l'obiettivo di tutela non è soltanto la concorrenza in quanto tale a teme che sarebbe un produrre informazione sarebbe uguale a produrre fogli di carta
I loro veti ma quelle tutelare il pluralismo quell'obiettivo costituzionale pluralismo vuol dire presenza a tutela della dell'utente quindi al cittadino di una serie più possibile anche di soggetti che forniscono informazioni
Attinente lo capiremmo normativa tedesca se non partiamo da questo presupposto lo capiremo quella inglese
Noi abbiamo scelto un'altra strada
Che è quella di intervenire sulla percentuale di risorse controllate dal singolo
Da singolo operatore ora che questa strada è stata perseguita né con i mezzi giusti dalle leggi precedenti mi sembra sia di inutile tornarci sopra è chiaro che è stato inefficace
Il disegno di legge Gentiloni segue nuovamente questa strada
Se questa strada è in una maniera che e apparentemente molto penalizzante a sentire le proteste
Non più del quarantacinque per cento delle risorse del sistema televisivo pongo nella pubblicità
C'è stato l'indagine conoscitiva Autorità garante la concorrenza forse dimenticata recentemente in cui si diceva che si segnalava al governo necessità di intervenire per rimuovere questa anomalia e il governo ha fatto altronde queste indagini conoscitive sono atti formali non sono intervista televisiva servono proprio a stimolare questo tipo di intervento
C'è una procedura di infrazione davanti alla Commissione a Bruxelles sulle frequenze che ci dice che bisogna attribuire le frequenze in maniera equa non discriminatoria per a garanzia del pluralismo
E questa procedura d'infrazione può portare all'adozione di sanzioni pecuniarie nei confronti dello Stato cosa fai di dire Gentiloni cerca distribuire meglio le frequenze
Se partecipiamo al consesso europeo Pat dovremmo probabilmente anche cerca di applicarmi alle regole
Quello però che mi sembra se voglio fare su un appunto alla scelta che è stata fatta con questo disegno di legge che io temo che per quanto concerne risorse economiche la scelta
Della disegno di legge non sia così incisiva perché sono due misure quello che il DDL Gentiloni prevede
La prima è quella di intervenire sulle risorse economiche si dice che se un soggetto supera il quarantacinque per cento
La conseguenza non è quella di imporre di tornare al di sotto e quante cinquecento già sarebbe qualcosa ma la conseguenza è quello di abbassare i tetti di affollamento pubblicitario dal diciotto per cento orario sedici per cento orario
Certo è che una una misura penalizzante ci mancherebbe ma nulla esclude che ha basato abbassando queste questo tetto aumentandolo magari le le tariffe si rimanga adesso quel quattro cinque per cento che sorregge non lo esclude
Non soltanto ma la Regione esclude anche un'altra
La tra l'altro evento che sembra ancora più paradossale
Vi dicevo a seconda misura è quella di imporre alla ai due operatori dominanti di trasferire in verità ci sono già qui trasferirmi sembra poca propria dato che lo Stato alla legge cioè di limitare la trasmissione di una di queste tre reti soltanto sulle piattaforme digitali cioè
A satellite o Digitale Terrestre
Entrambe queste misure quelle del quarantacinque per cento delle risorse è quello delle frequenze non sono immediate richiedono un lungo
Almeno due anni Periodo di accertamento di presentazione di proposte e di accettazione proposto la parte autorità in entrambi i casi ci vuole almeno un paio d'anni ora legge prevede che se un soggetto ha trasferito sulla piattaforma digitale una delle tre reti a questo oggetto il tetto del quarantacinque per cento non si applica quindi queste paradossale per cui si applicherebbe o qualsiasi altro soggetto mettiamo insomma questo nipote abbastanza di scuola ma insomma qualora un altro soggetto con due canali
Superasse tetto e quarantacinque per cento sarebbe penalizzato deve ridurre tutto affollamento se lo fa è soggetto invece attualmente posizione dominante per il semplice fatto di aver trasferito una di queste reti dall'analogico al digitale viene esentato dal rispetto del tetto e quarantacinque per cento
Le due cose solo alternative
Quindi nell'ipotesi in cui il soggetto attualmente dominante trasferisse una rete sul digitale terrestre
E nonostante questo cielo stante la presenza soltanto due reti superasse la quota e quante cinque per cento nessuna conseguenza nemmeno la riduzione dal diciotto al sedici per cento e tetti affollamento precettare
Altre cose diviene sono molto più incisiva esempio inserire le telepromozioni al tetto ora di pubblicità quello potrebbe effettivamente aver tanto è vero che su quello che si concentrare gli strali della della critica così come potrebbe avere un effetto quello dico ad inserire trasmissione di pay per view nel tetto del venti per cento dei canali che anche quello Alma attualmente viene sforato dalla dall'operatore dominante
In conclusione io direi che le due vicende vanno seguite insieme
Il fatto e io mi metto nei panni
Di chi deve difendere il disegno di legge Gentiloni è chiaro che a fronte di questo attacco frontale e difficile tornare sui propri passi e cercare di limare quello che non va bene
Però l'esperienza insegna che ricordo quando fu approvata la legge Mammì quando la flotta legge Mammì
Ci fu detto è una legge penalizzante è una legge scandalosa si vuole colpire in maniera odiosa o l'odio è uno dei vocaboli più dico che purtroppo
E cosa è successo alla fine è stata fotografato l'esistente tre reti all'una l'operatore privato dominante cosa che in nessuna parte d'Europa esiste e che è stata dichiarata incostituzionale quattro anni dopo si è ceduto la proprietà di un giornale al fratello con una clamorosa con lo so cambio di linea editoriale come sappiamo si è persa rare il controllo di Telepiù ma non è vero perché poi abbiamo saputo dalle indagini garantire comunque tele più venire a Contrada lo stesso
E quindi bisogna forse far
Tenete presente che a volte le reazioni sono stati null'altro che è una strategia
Di negoziata come tante altre e quindi io suggerirei di sta dare più attenzione ai contenuti e cercare di limare i contenuti che ancora non vanno piuttosto che dimettersi al muro contro muro che in questo caso serve soltanto a concorrente grazie per l'attenzione
Ringraziamo professano Mastriani abbiamo una comunicazione
L'onorevole Michele Meta presidente granata commissione alla Camera trattenuto con la febbre a casa Quaini
Non possiamo ospitarli
Ora sentiamo Hermann Anselmi segretario della Sinani
Sì
Jonah tutte sono Mansell me parlo qua nome della categoria dei giornalai invendute
Rappresento anche
Tutti i sindacati che gestiscono la categoria
Come sapete in questi giorni abbiamo avete avuto modo di leggere
Annunciata liberalizzazione del settore e quindi come con com'è comprensibile anche nostri comunicati stampa
Piuttosto anche direi un attimino arrabbiasse
Non tanto perché come spesso il veniamo dipinti
Difendiamo esclusivamente in maniera corporativa la rete di vendita dei giornalai piuttosto vede il metodo con con il quale era stata annunciata liberalizzazione con il quale molto dal nostro punto di vista sbrigativo e hanno trovato o per lo meno governo pensava di aver trovato la soluzione come è stato detto dal li aveva assunti in apertura la Presidenza del Consiglio ha già
C'è già chiamato come una delle parti coinvolte nel sistema della comunicazione più specificatamente nel sistema della editoria nel comparto editoria per raccogliere nostre valutazioni impressione anche attraverso il famoso questionario
E avviare quindi una nel metodo del tutto concertativo la riforma la riforma che prevederà anche di di parlare della rete di vendita dei giornali del mercato della stampa
E di tutto quello che più direttamente ci coinvolge
E il PCI
Gli studi questo microfono luogo greci
Chiama quindi a prese di posizione esce ma dire innanzitutto dovremmo interrogarci
Cosa è stata o cose l'edicola fino ad oggi dal dopoguerra ad oggi
L'edicola assolvere fino ad ora per lo meno assolto di diciamo o il ruolo di tutela di pluralismo della carta stampata
Ha dato informazione
A tutti i cittadini che si sono rivolte indipendentemente dal valore commerciale del prodotto indipendentemente dall'orientamento politico dello stesso edicolanti indipendentemente da quello che a volte il mercato propone ma per spiegare meglio
Quello che sto dicendo prendo a prestito i numeri cinque sono anche i nostri
Che il Sole ventiquattro Ore ha pubblicato sabato penalizzi conto come questo mercato perché spesso si parla del mercato delle edicole e credo che pochi sappiano veramente cos'è il mercato delle dico
Se parliamo di edicole il chiosco di strada la rete di strada come chiamano negli Stati Uniti
Oggi siamo trentotto mila trentotto mila edicole che sono cresciute negli ultimi quindici anni di oltre quindici mila punti vendita intorno agli anni Ottanta erano circa ventidue mila oggi siamo trentotto anni la Rete di vendita che non sono solo le edicole
Nel mille novecentonovantanove con la aperture al mercato di altri soggetti per la vendita dei prodotti editoriali
Arrivata fino a un tetto massimo di quarantacinque mila punti vendita voi sapete che dal novantanove dal due mila uno poi col decreto centosettanta
Possono vendere giornali e riviste anche i supermercati possono vendere giornali riviste i benzinai ITA Vacca i librai
I bar i negozi specializzati possano essere diffuse senza bisogno di autorizzazioni giornali e riviste nei luoghi di pubblica utilità qui sempre il punto interrogativo delle mai chiarito di questa legge
Si intuisce che posso potrebbero essere venduti senza autorizzazioni giornalini cinema né teatri
Negli ospedali
Vanta per cui diciamo che noi credevamo che nel due mila uno la rete di vendita fosse liberalizzata fino a un punto tale che non ci fosse più bisogno di di mettere mano al decreto legislativo
Ma sta dimostrare anche che gli edicolanti non si sono mai sottratti al confronto del mercato dall'allargamento dei punti vendita ovviamente che difendiamo il nostro mestiere giusto anche che sia così
Oggi nel momento in cui di cui sto parlando dai quarantacinque mila punti nati dal novantanove due mila uno si ritorna a quaranta mila punti vendita
Tutti i soggetti nuovi entrati sul mercato ad esclusione dei supermercati hanno rinunciato a vendere giornali e riviste
Per cui una prima seria riflessione va fatta sul perché
Bar Tabacchi
Benzinai
Rifiutano giornali e riviste
In Italia e questo primo è il primo passaggio il secondo passaggio posso dire che alcune migliaia di licenze
Rilasciati dai Comuni dal due mila uno a oggi
In Italia non sono mai stati servite attivate quindi punti vendita nati con la licenza non sono mai stati serviti dagli editori oppure dai distributori locali che sono coloro che porta un prodotto perché giudicati antieconomici cioè praticamente quel punto vendita rappresentava per loro un centro di spesa piuttosto che un centro dedicato un punto per cui abbiamo ulteriori qualche migliaio non vorrei fare uscire ma sì nell'ordine dei tre mila punti vendita nati dal in sette anni dal sei anni dal due mila uno a oggi che non sono mai servizi stati serviti dagli editori o dai loro distributori locali
Ma
Cosa arriva in edicola cosa c'è in edicola che qual è il mercato cioè cosa si vende ridicola
Oggi le testate che sono presenti esiste colà è che ruotano nell'arco di un mese sono circa quattro mila cinquecento testate
Che vanno dei quotidiani
Al Topolino
Alle Caleca
Perché è registrato come prodotto editoriale al palloncino al i Gormiti chiamo nipotino che ha un figlio sa cosa sono i molti molti e quindi oppure il Sole ventiquattro Ore e quando
Sono dei pupazzetti dentro una bustina dove c'è scritto mensile che noi dobbiamo osservare parità di trattamento e come si osserva per National Geographic tutto
Sì perché la parità di trattamento
E sia tra giornali di orientamento e di diverso schematicamente destra e sinistra ma è anche tra piccole medie editoria giustamente dico io quindi mettere in condizione il piccolo di avere la pari opportunità di vendita rispetto al Grando chi ha più mezzi per diffondere e arriviamo al problema principale che credo che vada affrontata con molto equilibrio molta attenzione
I quattro mila cinquecento testate
Il settanta per cento degli incassi della rete delle edicole viene fatta dal dieci per cento delle quattro mila cinquecento si sta da quattrocento a testa
Che guarda caso sono quelle che passano per i canali televisivi
Più pubblicità più televisioni e qui c'è la correlazione tra ruolo della televisione pubblicità mercato della stampa
E che esso non esista si riferisce
Come arriva al prodotto in edicola prodotte vicolo detto che viene distribuito da distributori locali
Che esso a sua volta sono forniti
Da distributori nazionali
Attualmente i distributori nazionali in Italia cioè coloro che portano a produrre riprodotto da portare all'edicola sono quattro
Due di emanazione diretta editoriale
Due sono chiamiamoli indipendenti
Per cui se io piccolo editore voglio portare otto mila copie del mio prodotto tanto bello in Veneto
O mi disse o mi rivolgo all'MTS MediaGroup Rizzoli Mondadori o alla Mondadori
Ho a questi due soggetti interessa imprenditori
Indipendenti che ovviamente fanno un pezzo che equivale più o meno in una forbice che orientativamente va dal trentacinque al quarantacinque per per cento del prezzo di copertina
Sul venduto poi ci sono degli altri steppe che penalizzano la resa di questo prodotto
Se questo prodotto presente supera un x per cento si paga una penale
A tutto questo poi si aggiunge un altro x per cento su tutto il prodotto tira
Ora con questi dati in mano
è pensabile
Annunciare una liberalizzazione delle edicole senza prima non domandarsi
Cosa si fa per evitare la concentrazione su questo tema
Che oggi un piccolo editore che fa otto mila copie e qui siamo in casa di piccoli editori è impossibilitata arrivare in edicola
Perché i costi anche se i costi di produzione sono ormai all'osso e che voi sapete che la tiratura
Ormai il problema della rosa attiva non è più un problema punto di vista di cose di Cosa distribuzione è il quarantacinque per cento del costo di copertina del prodotto sul venduto i che poi incide ancora di più perché sul venduto sia bassa
Non è che si spalma molto poi succo
Quindi quando si dice occorre una riflessione più attenta non è tanto per difendere le di colà
E dire non vogliamo proprio di venditori perché oggi lo voglio dire con molta schiettezza che molte decisioni noi siamo già pronti per diventare canale commerciale e forse giornalai mi farebbero un monumento essi decidiamo questa
Perché lavorare quaranta mila circa quattro mila cinquecento testate e incassare da quattro e cinquanta in qualsiasi altro se e settore viene chiamato diseconomico
Per cui fateci lavora con cinquecento testate ecco e il resto arrangiate
Il
Cento mila sono gli occupati
Che lavorano più o meno migliore occupazione che lavorano nei nelle edicole
Le edicole fino alla quattrocentosedici non potevano avere una struttura societaria
Che andasse verso la società di capitali e quindi sto parlando di S.r.l. eccetera dal due mila uno anche l'edicola può
Riservarsi una come dire una connotazione di una personalità giuridica come più gli piace
Infatti ci sono modelli di sviluppo di Bizet di alcuni soggetti che vogliono entrare nel campo la distribuzione che voglia creare i cosiddetti canali di vendita
Allora
Prima di intervenire sulla liberalizzazione una liberalizzazione per quale per la quale poi il consumatore non ha benefici
Poiché il prezzo di copertina non subisce variazioni poiché per non è impossibile intervenire sul sul prezzo di copertina non è che si può cancellare se costa un euro scrive c zero novanta
Prima di fare proposte del tipo il giornalaio può vendere al suo amico barista i miei il giornale così che poi non si farebbe altro che pomo promuovere una o qualcuna di quelle quattrocentocinquanta ci state testate che son già forti
Al di là poi del core del conto economico nostro che non è poi così enorme come qualcuno pensa io credo che la strada che aveva intrapreso il governo quest'estate
Sì è stata una strada giusta sulla quale si debba andare avanti speditamente senza farci distrarre da niente
Credo che
Una legislazione una legislazione più puntuale anche a questa materia sia non opportuna ma irrinunciabile
Per la salvaguardia delle edicole ma soprattutto per la salvaguardia del pluralismo nella carta stampata grazie
Sentiamo allora l'onorevole Ricardo Franco levi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Io ringrazio
Nadia Coppola ringrazio le libero suzione mai
è diventata in questi mesi una consuetudine quella di incontrarci e di fare nelle occasioni di questi incontri il punto
Del progresso che stiamo insieme facendo sulla strada di una riforma dell'editoria
E dunque con grande
Piacere
Che sono qui oggi e ne approfitto proprio per fare una volta di più
Insieme a voi e davanti a voi il punto
Del nostro cammino un cammino che abbiamo fatto insieme agli operatori del settore che abbiamo fatto insieme al Parlamento e mi fa piacere salutare Pietro Folena Presidente della Commissione cultura della Camera
Dove siamo oggi
Siamo
A un passo dalla conclusione
Di una tappa importante in questo processo che è quello
Della raccolta delle osservazioni
Degli operatori del settore individualmente attraverso le loro associazioni delle loro osservazioni dicevo su un questionario che noi dipartimento per l'editoria e l'informazione della presidenza del consiglio abbiamo inviato un poco prima
Della fine
Dell'anno scorso
Come sapete
Abbiamo costituito
Un gruppo di lavoro per
Assisterci
Nella preparazione
Della riforma dell'editoria nella legge finanziaria il governo ha preso formalmente l'impegno di presentare entro la fine di giugno un disegno di legge in questa direzione
In queste ore
Stiamo trasformando il gruppo di lavoro che avevamo io formalmente costituito per avviare il lavoro in una vera e propria commissioni istituita alla luce e sulla base di ciò che ha riportato
La finanziaria abbiamo elaborato uno schema di
Disegno di legge
Abbiamo tradotto questo schema di disegno di legge in un questionario e abbiamo inviato questo questionario a tutte le associazioni
Rappresentative degli operatori del settore
Alle commissioni parlamentari ai loro presidenti ai singoli membri delle commissioni parlamentari e l'abbiamo pubblicato su internet sul nostro sito perché volevamo che fosse occasione
Per tutti di
Riflettere e di farci conoscere eventualmente le loro propose
Avevamo stabilito un primo
Limite per la raccolta di queste osservazioni al venti di gennaio sia stato fatto rilevare che i tempi erano un po'troppo costretti ci è stato chiesto di averlo un'ulteriore tempo a disposizione abbiamo
Aggiornato questa scadenza al dodici febbraio ci stiamo avvicinando alla raccolta di tutte le osservazioni già molte ne sono arrivate tantissime soprattutto in forma individuale
Sia da privati cittadini che da studiosi che anche da singoli singola impresa stiamo in questo momento entrando nella fase in cui le grandi associazioni rappresentative media Coppola la Federazione nazionale della stampa italiana e sono lieto di salutare
Paolo Serventi Longhi la Federazione italiana degli editori dei giornali in tanti le radio le televisioni i giornalai tutti ci stanno mandando le loro osservazioni come procederemo d'ora in poi e con quali tempi
Fermo
Il limite del dodici febbraio perché a questo punto non lo modificheremo
Affermo questo limite raccoglieremo le tante osservazioni che ci sono arrivate le metteremo in ordine lesso divideremo sulla base dei grandi capitoli diciamo dello schema dell'editoria lei affideremo
Rielaborate ai sottogruppi
Nei quali abbiamo diviso la commissione per potere speditamente procedere su tutti i campi
Sulla base di questo lavoro che io ritengo sci terrà impegnati per tutto il mese di febbraio sulla base di questo inizieremo le audizioni
Audizioni a questo punto informate perché saranno audizioni che
Saranno basate sul lavoro che noi potremmo avere fatto sulle osservazioni e sulle risposte al nostro questionari sulla base di questo lavoro
Ripeto inizieremo le audizioni con le associazioni che raggruppano gli operatori del settore sono grosso modo una ventina
Le associazioni che rappresentano il mondo dell'editoria ci vorrà dunque un poco di tempo qualche settimana
Per
Compiere queste obiezioni sulla base di quelle audizioni a quel punto avremo il quadro completo
Delle necessità dei bisogni delle proposte degli operatori del settore sulla base di quello e sulla base di un ulteriore
Contatto
Con il Parlamento perché io mi auguro ci che ci possano essere e qui lo chiedo ancora rivolgendomi al presidente Folena occasioni di mettere al giorno il Parlamento del processo che stiamo compiendo e di raccogliere dal Parlamento le osservazioni sulla base di tutto questo il governo alla fine
Si assumerà la responsabilità del preparare un disegno di legge disegno di legge che però a quel punto vogliamo immaginiamo che non sarà un disegno di legge calato dal cielo per
Espressione della
Autorità e del diritto di iniziativa del governo ma sarà un disegno di legge che si farà carico dei bisogni e delle attese del settore e delle osservazioni del Parlamento
A tal punto che ho raccolto con interesse soddisfazione
L'altro giorno in Parlamento il senso di un ampio ed importante dibattito che si è svolto in aula a partire dal problema spinoso del
Contratto di lavoro dei giornalisti che tutti sapete sta faticando faticando
Dir poco a riprendere la via del tavolo del negoziato a partire da questo problema si è svolto l'altro giorno in aula un'interessante
E impegnativo dibattito parlamentare Tana De Zulueta che era qui ha preso la parola l'altro giorno con un intervento che ho seguito con estrema
Attenzione e di cui ho voluto avere anche lo stenografico perché era stato di particolare rilievo
Debbo dire in quella sessione parlamentare
Il senso complessivo
Che della discussione è stata quella di un incoraggiamento sul metodo che il Governo ha deciso di scegliere e di intraprendere per la riforma dell'editoria ossia di una consultazione ampia
Prima della presentazione del disegno di legge un metodo che posso dire anche d'avere
In parte ha preso negli anni dell'esperienza presso la Commissione europea a Bruxelles e di esposizione alle
Modalità col quale
Nell'Europa unita si fanno leggi si fa consultazione nel preparare le leggi debbo dire che in quell'occasione in nella Parlamento l'altro giorno non mi è sfuggito penso non sarà sfuggito a nessuno
L'intervento che da parte di alcune delle forze dell'opposizione è stata fatta dichiarando una disponibilità esplicita a studiare il giorno in cui fosse stato presentato il disegno di legge sulla base di questa ampia consultazione con le parti sociali e con le forze parlamentari attraverso le commissioni una disponibilità a studiare percorsi accelerati per
La discussione e mi auguro alla fine l'approvazione parlamentare del provvedimento
Dunque noi come governo rispetteremo
Il termine del trenta di giugno per il disegno di legge faremo tutto quanto è in nostro potere per guadagnare anche qualche tempo rispetto a questa scadenza perché
Non solo gli argomenti premono ma anche il Parlamento giustamente si è fatto conoscere la propria impazienza nell'arrivare a poter discutere di questo
Che cosa noi ci proponiamo ora
Ciò che ci proponiamo ora in questa fase di ascoltare
Il senso di una consultazione
Ampia come quella che abbiamo avviato e quella dell'ascolto
Debbo dire che da questo punto di vista mi sono
Stupito
Di alcune
Reazioni al nostro questionario
Reazioni
Che rispondevano a quella che si immaginava
Fosse
La lettera del nostro disegno di legge definitivo ossia noi abbiamo avviato una consultazione
Perché credevamo che una consultazione fosse utile per cui siamo nella fase dell'ascolto
Quando avremo fatto il disegno di legge saremo pronti a ricevere tutte le nostre critiche in questo momento credo che sia onesto riconoscere che siamo inattesa
Di ascoltare stiamo ascoltando e siamo ansiosi di ascolta
Al punto che avete visto anche del piccolo caso piccolo voglio dire perché una parte del quadro complessivo ma con una sua importanza decisiva per il tema
Del distribuzione la scelta che il Governo ha fatto è quella di
Confermare il percorso di un ascolto forte ancorché e il Governo abbia idee precise
Sull'assetto
Delle professioni sull'assetto del commercio su un aspetto della vendita in genere dei servizi e dei prodotti presso città
Da dove ci siamo mossi
Ma ci siamo mossi da quell'articolo ventuno
Che ha riconosciuto qui come
Il principio ispiratore non solo di una delle associazioni promotrici dell'incontro di oggi ma è da tutti noi riconosciuto come il punto di partenza dal quale ci muoviamo
L'articolo ventuno stabilisce due principi fondamentali
E dunque costituzionalmente protetti che sono la libertà di espressione
E la libertà di essere informati dei cittadini
è in base a queste
Due
In base a questi due principi
Così rilevanti per la nostra democrazia
Da essere stati riconosciuti dai nostri legislatori meritevoli di una protezione di rango costituzionale e in base a questi due principi
Che noi ci muoviamo ma in base a questi due principi
Che
Si giustifica
E si riconosce
La specialità del prodotto editoriale
Che è un prodotto di tori alle che deve corrispondere a questi due principi
Che si riconosce la specialità
Dell'impresa editoriale che è un imprese editoriali e che deve garantire
E permettere il rispetto di questi due principi
E in base a questi due principi
Che
Oltre al problema della tutela della libertà di impresa si giustifica l'intervento dell'autorità
Della concorrenza perché in questo caso specifico non deve solo garantire la concorrenza sul mercato di un'impresa generica ma deve garantire il pluralismo dell'informazione ed è
Sulla base di questi principi costituzionalmente garantiti che sono alla base della specialità del prodotto e sono alla base della specialità dell'impresa
Che si giustificano
Provvedimenti specifici a tutela della trasparenza della proprietà e che si giustificano le provvidenze pubbliche
Le provvidenze pubbliche nell'editoria si giustificano e non è un caso solo italiano ce lo ricordava tra l'altro giorno in Parlamento perché questo è un principio fondamentale
Di una democrazia liberale si giustificano anche le provvidenze per l'editoria si giustificano proprio perché stiamo proteggendo quel bene pubblico che l'informazione che a sua volta garanzia e precondizione
Di una democrazia partecipata e
Tutte queste cose dunque si tengono insieme
Non si può avere l'una senza non avere l'altro tutto ciò fa parte gli un quadro complessivo e non è a caso dunque che si è deciso
Di non guardare al tema dell'editoria
Dal meritorio ma ancora limitato punto di osservazione dal quale era partita la legge Bonaiuti nella scorsa legislatura che era sicuramente meritevole ma non aveva la ampiezza io credo sufficiente per consentirci di garantire insieme tutti questi valori costituzionali che noi insieme dobbiamo proteggere
Garanti
Quando ad esempio diciamo
Statuto della impresa
Cosa vogliamo dire
Perché su questo ho visto che c'è stato un poco di preoccupazione
Cosa vuol dire statuto dell'impresa
Statuto dell'impresa vuol dire riconoscere che l'impresa editoriale è un'impresa
Speciale speciale perché produce quel bene speciale che è l'informazione
A tal punto speciale
L'impresa editoriale che sin dalla legge del mille novecentoquarantotto
Fu stabilita la distinzione
Che peraltro va indietro anche quella nel tempo e nella storia non solo italiana
Ma fu stabilita nella legge
Sulla stampa del mille novecentoquarantotto e qui io editori lustri direttori illustri di giornali la distinzione tra la proprietà del giornale e la direzione responsabile del giornale perché le due cose
Corrispondevano a momenti elementi responsabilità diversi all'interno della impresa editoriale
C'è una terza componente altrettanto preziosa nell'impresa editoriale che quello dei giornalisti
Talmente speciale che garantita previste protetta per legge la libertà di coscienza dei giornalisti se un giornale cambia linea editoriale il giornalista ha diritto a lasciare la
Impresa editoriale senza perder alcuno dei propri diritti
Paolo Serventi Longhi conosce questa cosa meglio di chiunque di noi e credo lo possa confermare
Chiedere dunque e prevedere uno statuto dell'impresa editoriale cosa vuol dire dunque un vuol dire
Assumersi la responsabilità
Di dare forma all'equilibrio tra i diritti e i doveri delle diverse componenti di quella specialissima impresa che l'impresa editoriale senza
Attentare né alla libertà dell'impresa nella proprietà né immaginando si forme di cogestione ma semplicemente
Stabilendo e riconoscendo i diritti e i doveri delle tre diverse componenti la proprietà la direzione
La componente professionale
Più in generale
E dei monti
La parte che più attualizza il lavoro che dobbiamo fare tutti insieme ripeto tutti insieme
Sulla legge per l'editoria che prevalentemente legge per l'editoria quotidiana e periodica io vengo
Da una
Interessante come sempre
Occasione di confronto offerta dalla scuola dei librai
Di Venezia
Costituite intitolata la a due esponenti della famiglia Mauri sono consapevole che questa non è appieno
E non potrà probabilmente essere la legge di tutta l'editoria ed è prevalentemente la legge dell'editoria quotidiana e periodica il libro a
Sue specificità particolari ancorché oggi le distinzioni tra i generi
Vadano attenuando sì e ancorché oggi l'edicola sia
Non solo lo strumento di diffusione dei quotidiani ma anche in gran parte dei libri ma
Il freno a mano eccellente che sta sotto tutto il nostro lavoro è chiaramente quello della rivoluzione digitale per cui va da sé che la spinta l'urgenza e l'urgenza la spinta
Decisiva è per molti versi anche drammatica che ci porta a riflettere sulla necessità di una riforma del complesso dell'editoria quotidiana e periodica viene dalla tempesta digitale che sta sconvolgendo in Italia e nel mondo il settore dell'informazione e dunque della stampa
Per cui
Tutto meno
Perché il desiderio di congelare un'editoria
Nel
Nella realtà
Che ci hanno consegnato i decenni
Non dico del piombo perché quello ormai da tempo superato ma esclusivamente della carta sappiamo bene quanto oggi siamo di fronte a una
Editoria che di fatto comunicazione che ha la carta ormai come uno dei possibili supporti non solo noi sentiamo tutti intera la responsabilità
Di lavorare perché l'intervento pubblico
Nella sua definizione degli assetti del mercato nella sua definizione del riconoscimento dei diritti nel suo riconoscimento del gli assetti del delle regole sulla concorrenza dell'apertura del mercato delle provvidenze sia un settore che sostiene lo sviluppo che sostiene lo sviluppo
Delle imprese che sono già sul mercato che sostiene la possibilità di ingresso nel mercato di nuovi operatori che vorrei ricordare
Colò
Non tanto piccolo fenomeno che forse potrebbe indurci a qualche elemento di
Speranza
Noi continuava a pensare che l'editoria sia travolta messa in crisi dall'apertura dei mercati delle nuove tecnologie
Delle multinazionali che bussano alle porte e che rischiano di stravolgere gli assetti dei mercati
Ebbene
Vorrei che non scordarsi mo'che
Ho parlato prima di editoria libraria e consentitemi di tornare al libro
Il libro oggi nel mondo
è
Per una percentuale che si avvicina credo all'ottanta per cento e una faccenda europea
Il libro oggi in mano a editori europei
Che sono stati indotti ha aprirsi
Ai mercati internazionali e a confrontarsi sui mercati internazionali e ad imporsi sui mercati internazionali
Il più grande editore del mondo e Bertelsmann tedesco che ha comperato il più grande editore americano che Random House sono quando le leggi sulla concorrenza in Germania l'hanno indotto
E lo hanno costretto ad andare sui mercati internazionali ora detto tutto questo per dire cosa
Che io continuo a non rassegnare mia l'idea che nel mondo nella stagione della comunicazione si debba considerare il mondo dell'informazione comunque andò destinato ad essere in crisi
E non posso e non voglio credere che l'Italia non possa essere protagonista di una stagione nuove nell'informazione
Sapendo che e qui mi avvio alla conclusione naturalmente nell'aprire i mercati nel sostenere l'innovazione noi abbiamo e torno all'articolo ventuno il problema di difendere it
Due principi della libertà e del pluralismo il che vuol dire difendere la possibilità che nel mercato esistano siano ascoltate siano diffuse tante voci il che vuol dire
Farsi carico della necessità di
Concentrare
Le risorse che si hanno sugli operatori più deboli perché noi non possiamo permettere che il mondo dell'informazione diventi un mondo nel quale spariscano
Voci
Importanti per la democrazia naturalmente dobbiamo aiutare queste voci
Questa impresa
Questi operatori
A
Aggiornarsi ai tempi
Può darsi che alcune voci possano trovare nelle nuove tecnologie forme di espressioni
Forme di espressione e di diffusione nuove che consentano loro una vita ed una salute imprenditoriale
Nuova e migliore ma noi sappiamo che in una situazione nella quale le risorse pubbliche non sono infinite queste risorse pubbliche le dobbiamo concentrare
Sui più deboli e sulle destinazioni più importanti che sono quelle di assistere la crescita
E l'innovazione degli operai
Ripeto siamo in questo momento nella fase dell'ascolto
Aiuti a aiutateci con le vostre proposte
Finita questa fase ci conteremo di nuovo nel corso delle audizioni per proseguire insieme il lavoro per la nostra riforma
Grazie
Ringraziamo onorevole lei mi e sentiamo ora l'onorevole Giulietto Chiesa
Abbiate pazienza sono costretto a chiedere interventi di dieci minuti al massimo perché ne abbiamo ancora nove in elenco altri e quindi dobbiamo chiudere stare nei tempi grazie
Sarò breve
Dico subito
Mi domando come si fa a criticare un ministro che dice delle cose così importanti come quelle che abbiamo sentito questa mattina
Più apprezzato molto
Insieme sì sì ho apprezzato molto insieme alla proposta che il ministro ci fa di aprire una larga consultazione di cui mi pare che la riunione di oggi sia già all'inizio
Molto importante perché cambia il quadro
Della situazione
E pure io critiche rock in alcuni punti
Il progetto del ministro anzi progetta il ministro
Ma
Con un atteggiamento positivo perché questo mi pare che sia un buon inizio
E vorrei partire però da una considerazione generale sarò breve davvero è un po'schematico ma allora voglio porre in tutta la sua crudezza
Una considerazione di quadro
Riteniamo o no noi che lettere è un bene pubblico fondamentale
Questa è la domanda da cui dobbiamo partire
Un bene pubblico primario bene pubblico
E se sì come io penso che sia l'opinione di molti dei presenti se non di tutti
Allora è sulla base di questa valutazione che devono essere misurate tutte le proposte che saranno messi in campo
L'attuale distribuzione delle frequenze indica è già stato detto un tram patti costato di concentrazione in mani private di un bene pubblico primario ed essenziale per la realizzazione delle libertà democratiche in una società moderna
In due sensi uno dei quali si è in parte parlato dell'altro no
Che il duopolio esistente e per metà divenuto proprietà di un solo privato
Così potente da essere divenuto intoccabile
La questione che abbiamo di fronte questo privato e intoccabile o no
Perché questa è la partita in gioco una delle partite
Per l'altra metà
Questo bene pubblico è stato privatizza
Già in un altro senso è stato cioè monopolizzato dai partiti
Sulla prima appropriazione che sappiamo indebita
Sancita come tale ripetutamente dalla Corte costituzionale
Noi dobbiamo dare qualche risposta
Qui nella proposta del ministro
E del Governo
Si chiede si offre a Mediaset di lasciare un canale analogico e di trasformare trasferissero sul digitale terrestre
E che bene
Ma lo si fa offrendo su quell'altare sacrificio parallelo di un canale dall'azienda pubblica che non è più tutto bene
Pari e patta niente affatto
Perché il pubblico in questo modo si riduce mente il privato si ridistribuisce e aumenta
Non è uno scambio pali
La distribuzione del business non viene sostanzialmente intaccata
L'attuale assenza di pluralismo vero rimane tale
Un punto importante e positivo l'abbassamento del tetto pubblicitario è consentito Mediaset
Qui ho ascoltato devo dire come stupore perché mi era sfuggito alle considerazioni
Del professor Mastroianni riflettiamoci sopra siamo ancora in tempo per modificare questa cosa mi pare che le cose chi di principio ripeto che ha detto il ministro Gentiloni ammissione di estrema importanza di estrema importanza e positive
Siamo ancora in tempo per cambiare se l'analisi che ci fa il professor ma tra Mastriani giusto né dobbiamo chiedere un cambio secco in questa direzione non è sufficiente questo quarantacinque per cento in questo modo
Perché questo modo Mediaset occuperà quasi tutto è inserito ritorni possesso di tutto altro che sviluppo del pluralismo capo facciamo un passo indietro
Quindi può essere un errore di analisi
Ma lo si può correggere
Anche perché e qui condivido le cose sono già state dette sia da lassù ci che da Mastroianni e anche dal ministro in qualche modo Como diplomazia e cioè che il signor Berlusconi spara alto e spara in anticipo perché ci vuole spaventare
Minaccia di mettere in campo cinque milioni di persone
è una minaccia seria io la prendo sul serio la pre dove scherzo questi sono disposti a dare a tutto perché se li si tocca questo è il potere lo sappiamo tutti che questo è il potere nella società italiana
E questi signori saranno disposti a combattere fino in fondo siccome sanno combattere su questo terreno
Non pigliamoci sottogamba ma nello stesso tempo dobbiamo sapere che il fuoco e fiamme che Berlusconi ha già promesso significa semplicemente un fuoco come si dice in termini militare il bombardamento preventivo
Ora
Io sono molto consapevole delle difficoltà politiche che ha ministro Gentiloni
Che è il mezzo
Una falce scusate nono falce e martello ma un martello e all'incudine
è scappato come la
Che diciamo tra il martello e l'incudine e questo la già toccava lo toccava terra Succi la sua introduzione ha ragione dobbiamo fare tutto la riflessione collettiva
Il martello molto potente molto aggressivo l'incudine praticamente ferma i codini siamo noi e la società civile
Noi dobbiamo realizzare questa società civile altrimenti è impari il confronto la pressione politica che viene data di sopra è fortissima
Noi abbiamo bisogno di organizzare l'incudine cioè dobbiamo costruire una società civile che sia capace di spingere di incidere e qui devo dire per esempio lo dico con molta franchezza il quadro della società civile largamente al di sotto delle esigenze cominciato dei sindacati
Le organizzazioni sindacali le grandi confederazioni devono farsi sentire
Devono diventare protagonisti di questa battaglia va be questo è chiaro mi pare che sia chiaro che è stato detto non voglio insistere
Allora
Due parole sulla seconda abita della privatizzazione delle terre
E la delusione qui e altrettale devo dire la verità si è un po'più grande qui parlo a nome di magazine per l'associazione che io presiedo ma anche a nome in qualche misura del Nuovo Progetto di legge avanzato da Tana De Zulueta copre un'altra televisione
La proposta della fedeltà alla Fondazione che deve guidare il servizio pubblico è un punto importante interessante
Ma è la nomina di questo Consiglio di questa fondazione
Che ci fa tornare al punto di partenza
Perché se questo Consiglio della Fondazione sarà interamente nominato il Parlamento siamo di nuovo da capo
Tutto sarà nuovamente deciso dei partiti
E si resta con questo purtroppo non è più evidente lottizzazione
Io quello che la perdo solo con Berlusconi me la prendo quei partiti
Bisogna che usciamo da questa situazione i partiti hanno privatizzato la televisione sistema dalla comunicazione non va mica bene così non va bene
Ben altra la proposta che faceva il progetto di leggi Tana De Zulueta per un'altra tv io la ripongo qui come un terreno dalla discussione
Che prevedeva un Consiglio nazionale odio visivo che avrei dovuto gestire link che dovrebbe gestire l'intero sistema della comunicazione
E che dovrebbe essere composto dalla proposta da ventuno membri due terzi dei quali eletti dalle organizzazioni della società civile lo so che i partiti possono rientrare dentro in certo modo ed è giusto che sia così
I partiti sono fondanti la nostra Costituzione mica li voglia abolire dico semplicemente che lo devono diventare i padroni dalla televisione come sono in questo momento
E quindi ci può benissimo per vedere un altro sistema di elezione in cui la società civile sia rappresentata direttamente alla gestione non solo della televisione pubblica che centrale e di nuovo qui apprezzo quello che ha detto il ministro molto importante
Ma non è solo la televisione pubblica
I canali privati sono parte del patrimonio pubblico le frequenze sono erogati dal potere pubblico non solo vendute ai privati e quindi ci vuole una gestione pubblica delle frequenze pubbliche nelle frequenti private
Questo deve essere affermato
Mi fermo qui merito del ministro e di aver aperto questa discussione aver infilato il bisturi dentro pochi problemi tra i quali c'è quello della rilevazione
Ma credo che noi dobbiamo andare oltre e che dobbiamo organizzarci tutti insieme perché la società civile
Eserciti la sua forte pressione perché il governo dalla cosa pubblica sia sensibile ad esigenze del mercato ma in questo momento soprattutto come diceva adesso sottosegretario Levi l'esigenza principale che abbiamo è quella di della difesa dalla democrazia della libertà del pluralismo grazie mi
Ringraziamo Anna regole d'udienza chiese sentiamo l'onorevole Rodolfo De Laurentis
Un giorno a tutti
Ringrazio innanzitutto mete copre gli organizzatori
Di questa giornata perché è un'occasione come dire ghiotta
Di approfondimento di alcuni temi che credo il parlamento
è chiamato a confrontarsi seriamente
Con pacatezza anche nei toni ma soprattutto nel tentativo di trovare soluzioni il più possibile condivise
E quindi questa oggi sono qui nonostante come dire l'influenza ormai che fa strage ma volevo essere qui a portare alcune alcune mie considerazioni
Io voglio fare subito due premesse e resterò nel nell'arco di pochi minuti che che ci sono stati affidati la prima premesse è che su questo tema c'è una grandissima attenzione
Lo abbiamo visto nella scorsa legislatura ma insomma tutti i parlamenti che si sono cimentati nel ridefinire le regole le norme nel settore della comunicazione e dell'informazione si sono scontrati con una grandissima
Come dire
Difficoltà che è quella di trovare appunto quelle regole quelle condivise allora la prima premessa e che io non considero la Gasparri un un tabù
Nella scorsa legislatura siamo stati sono stato in particolarmente tra quelli che ha cercato di apportare modifiche anche sostanziali all'impianto complessivo della della Gasparri
Al quale riconosco come dire lo intuizione di ormai dal punto di vista come dire di scelte del settore del dell'innovazione della tecnologia con una scelta forte il digitale ma certamente molti aspetti della Gasparri andava forse modificati e andavano sicuramente migliorati
Anche il Sic che è un tema quello dei tetti e delle norme antitrust che oggi ritorna come dire in tutti gli interventi doveva essere un un elemento sul probabilmente abbiamo inciso ma non ma non abbastanza
Così come visto che parliamo anche di editoria considerò la non aver fatto la legge sull'editoria come un'occasione un'occasione perduta
Un'occasione in cui come dire è venuto meno la possibilità di definire il quadro complessivo l'orizzonte normativo di tutto il settore
Oggi però ci troviamo anche di fronte a un ulteriore elemento che è quello della di questa difficoltà di dialogo tra le parti nel rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e quindi io penso che andrebbe svolto in questo senso attirate nel sale delle tempistiche che sono state dette andrebbe fatto invece un un lavoro forte andrebbe fatto dal Governo e speso tutta la sua autorevolezza per chiudere questa questa vicenda e probabilmente credo probabilmente anche lo strumento normativo la nuova legge sull'editoria potrebbe facilitare il dialogo tra le diverse tra le diverse parti credo che questo insomma su questo forse aspettare primavera occorrerebbe cominciare immediatamente a lavorare e fin da ora siamo disponibili anche ad assicurare per quanto ci riguarda quanto riguarda l'UDC un un
Un lavoro serio un contributo serio anche a facilitare l'iter
Legislativo quindi un iter accelerato che possa portare sicuramente in tempi più brevi possibili il al risultato sperato
Allora detto ciò
Io voglio dire che condivido esattamente gli obiettivi del ministro Gentiloni
Come si fanno condividere gli obiettivi del ministro Gentiloni
Parliamo di pluralismo
E ovviamente e non si può proprio come di chi è che preferisce avere un
Una una società del
Meno plurale e meno meno attenta anche ai piccoli sentimenti eccetera è ovvio che siamo assolutamente d'accordo su questo così come siamo d'accordo sulla sulla libertà sulla qualità dell'informazione e siamo anche d'accordo sul
Rafforzamento del servizio pubblico televisivo
Chi parla è e presentatore di una risoluzione in commissione di vigilanza RAI proprio che va in questo senso
Cioè quello di porre all'interno del del dibattito in Parlamento il problema centrale della della della qualità del servizio e soprattutto i connotati del servizio pubblico credo che sia un tema straordinariamente importante se vogliamo parlare di rafforzamento allora in questi mesi abbiamo sentito parlare del modello BBC
Modello BBC è un modello interessante
Ma attenzione il modello BBC bisogna prendono in toto non possiamo estrapolare alcune parti e introdurre una realtà in un mercato in una società che è diversa come quella quella che noi abbiamo di fronte
E se parliamo di servizio pubblico medici ha una forte connotazione di servizio pubblico tutti c'è un pezzo della della storia delle tradizioni dei costumi
Della società che viene trasfusa trasmessa in nell'all'interno di questo di questo strumento straordinario che la televisione Celli un pezzo c'è un pezzo dell'identità di quel Paese
Questi sono i connotati del del del servizio pubblico a mio avviso e su questo ovviamente siamo d'accordo anche su questo
Quindi potrebbe sembrare che allora non ci sono problemi se la legge Gentiloni ma che io penso che nelle premesse siamo d'accordo quello che ci divide dal dal dal ministro è la non condivisione degli strumenti
Cioè non credo che il che il quadro normativo che ci offre l'attuale provvedimento che è all'esame del del Parlamento sia utile sia adatto a raggiungere a rafforzare quegli elementi di cui parliamo in premessa non credo che siano quegli strumenti
Credo che se ne potevano fare si poteva avere maggior coraggio guardate maggior coraggio soprattutto per un per un'altra
Per un altro elemento di valutazione che è quello che nella scorsa legislatura io ho sentito come dire interventi molto forti con toni molto accesi dal sul sulla legge Gasparri beh allora rispetto a quel quadro di valutazioni che era come dire
Che trovava la la comune identità e condivisione da parte di tutte le forze dell'allora opposizione beh probabilmente non ci saremmo trovati ci saremmo aspettati come dire
Di vedere un provvedimento complessivo
Un provvedimento organico un provvedimento che come dire affrontasse tutti i temi che sono che sono sul tappeto e che mi sembra solo in parte vengono
Vengono presi in considerazione dalla dalla legge Gentiloni
Quindi rispetto a questo a questo impegno del ministro Gentiloni di presentare una riforma complessiva del sistema del della radiotelevisione del mercato televisivo eccetera siamo di fronte ad un intervento me dire di parziale molti istiga al all'impianto della Gasparri tant'è vero che proprio questo elemento ha dato come dire
La possibilità di sollevare una critica a detta del dato terreno fertile per sollevare una critica
Da parte di chi vede come dire in questa legge almeno in questa parte della modifica della riforma della della legge Gasparri soltanto una legge come dire
Verso o contro Mediaset sollevando quindi ovviamente una serie di critiche che non sto qui a ripetere
Allora tre critiche noi facciamo su questo il primo e quello che ho detto poc'anzi se vogliamo affrontare seriamente il tema del pluralismo della qualità della crescita del mercato nel nostro nel nostro Paese beh evidentemente quello che abbiamo di fronte è un provvedimento parziale
Non si capisce perché dobbiamo avere due provvedimenti uno che riguardano la media sette uno che riguarda la RAI e il Parlamento non è possano discutere insieme
E niente che stiamo parlando di un come dire di un tavolino di cui mancano una parte due due gambe anche con una gamba importante
Ed è ovvio che allora come dire parcellizzare la discussione l'esame complessivo sul sul provvedimento impedisce di avere un quadro d'insieme coerente e organico tale da poter fare apporti modificativi e soprattutto di poter dare
Elementi di di valutazione elementi anche emendativi che possano come dire rafforzare quegli elementi che che sono gli obiettivi generale condivisi almeno da parte nostra allora io
Devo dire la vita al ministro Gentiloni anche scritto in questo senso anche chiesto formalmente di fare un di accorpare i due provvedimenti
Ad oggi non non capisco quali siano gli elementi che impediscano una una una valutazione complessiva da parte del del Parlamento su tutti gli aspetti che abbiamo
Che abbiamo di fronte
E mi auguro che nel corso del del dell'esame si possa procedere invece ad un
Ad un ha la possibilità di un esame congiunto di provvedimenti di questo sentiamo solo in parte le linee strategiche del del secondo pezzo della riforma
Gentiloni
Il secondo elemento e quello della come dire la seconda criticità che io dico questa in parte perché io penso che è una grande scelta che ha fatto questo Paese era la scelta convinta decisa verso il digitale
Il due mila sei non era stata indicata dal precedente Governo ma era stato indicato dal dal governo di centrosinistra nella legislatura novantasei due mila uno e fu una scelta forte autorevole che c'era come dire portato nell'arco di un di un di pochi anni ad essere come dire tra i primi Paesi europei ad aver affrontato aver fatto una scelta forte per un un sistema che è anche un come dire un progetto industriale forte per il Paese e quindi all'avanguardia ora questa indecisione nella come dire soprattutto il rallentamento verso il digitale
Io lo vedo con un po'di preoccupazione è ovvio che il due mila e sei non poteva essere una data la dà così come era emerso nel Parlamento probabilmente neanche il due mila otto ma forse come dire
Una un'accelerazione vera forte di un Paese che crede in un progetto lo si poteva determinare con con traguardi più immediati e più e più più vicini insomma questo purtroppo non
Non è non è avvenuto
L'altro elemento che qui
è stato sollevato più volte
Riguarda un po'il cosiddetti tetti alla pubblicità
Perde
Io penso che sia giusto introdurre come dire di Titti dei limiti antitrust
Nessuno almeno noi pensiamo di si pensa diamo di poter farne a meno
Ma chi abbiamo di fronte una particolarità
Abbiamo di fronte ed è questo l'elemento su cui probabilmente che forse è sfuggito a qualcuno che ha che ha
Parlato prima che è quello della che questo tetto a nostro avviso non può essere riferito sulla pubblicità
Allora se ne parliamo di un mercato di un mercato unico dove l'innovazione tecnologica messo come dire insieme fa dialogare ridefinisce i mercati mette insieme i sedimenti che si sono che prima erano isolati se l'innovazione tecnologica portando nelle nostre case
Come dire piattaforme diverse
Ma è ovvio che ormai anche delle cose che sono che si dicono comunemente dobbiamo cominciare a immaginare un paese nella considerazione di tutti meglio che il sì che ci troviamo di fronte ad un mercato ad un mercato unico
Ad un mercato unico che ha superato nei fatti nell'area tale logica come dire dell'allora della ma medie anche delle sentenze della Corte costituzionale e che probabilmente ha superato anche alcune considerazioni delle
Delle autorità antitrust che consideravano fino a qualche tempo fa ogni piattaforma in maniera separata e svincolata tra di esse allora
E questa accentuazione del mercato unico aumenterà man mano che ci sarà la migrazione delle delle frequenze dall'analogico al alla al digitale e se il mercato unico unico del mercato lo dobbiamo considerare come tale sul versante degli ascoltatori
Unico è anche quello delle delle risorse e quando parliamo di risorse parliamo di pubblicità
Di canone e di abbonamenti non possiamo prendere in considerazione solo una gamba di questa cosa tensione quel limite all'Antitrust non c'è nessun altro Paese europeo
Credo allora io che cosa voglio dire con questo voglio dire che concludo perché poi avremo altre occasioni per ritornare per ritornare su questo beh se certo se prendiamo ad esempio
Il
è ovvio che c'è un una posizione che io non voglio voglio discutere di di duopolio all'interno del del mercato eccetera
Però credo che su questa cosa le forze il Governo e la maggioranza forse farebbe bene a riflettere sul sui meccanismi a individuare anche strumenti diversi di misurazione dei limiti
Dei limiti antitrust
Io voglio vedere anche la maggioranza su questo alla Balla su questo provvedimento la capacità di tenuta della
Della maggioranza
E concludo facendo una considerazione
Io credo che tutto quello che riguarda l'informazione il sistema televisivo ecceda
Rappresenti veramente un patrimonio indisponibile delle moderne
Democrazia
Allora su questo lo sforzo che deve fare il Parlamento deve essere uno sforzo autorevole serio pacato non come dire di un non fatto con un retaggio culturale e politico che guarda guarda indietro nel tempo ma deve che vive nella capacità di proiettare verso il futuro il Paese e la frontiera che abbiamo di fronte
E in questo senso io penso che la lo sforzo debba esserlo quello dell'individuazione di alcune regole comuni
Su cui ci si possano trovare che sono regole comuni che come dire che devono rimanere
Cioè noi in questo Paese abbiamo un po'una sorta di schizofrenia del di un accanimento legislativo
Perché ogni legislatura cambiando la la maggioranza cambiano le norme provette vengono cancellate quelle che sono state fatte
Le cose che sono state fatte in precedenza allora faccia uno sforzo per trovare regole condivise regole comuni che possano superare la prova dei fatti cioè quello che la prossima legislatura quando probabilmente ci sarà una maggioranza diverso
Noi non saremo tra quelli che si uniranno al corteo dei cinque milioni di i cittadini non saremo quelli che abbandonano l'aula non saremo quelli che
Come dire sì faranno battaglie di frontiera sono quei di principi su cui ci vogliamo attenere e contrasteremo in Parlamento
Al le proposte del del governo perché non riteniamo giuste non ridiamo condivisibile non le rivediamo non le riteniamo come dire condivisibile soprattutto rispetto agli obiettivi che ci siamo prefissi che condividiamo faremo la nostra proposta ci auguriamo che il Governo abbia la la capacità e la sensibilità di confrontarsi seriamente con l'opposizione per trovare appunto quel patrimonio comune di regole condivise grazie
Grazie all'onorevole De Laurentiis l'onorevole Pietro Folena
Allora è molto tarda quindi tagliamo ogni considerazione ogni intanto ogni ringraziamento me decorre articolo ventuno
La terza Assemblea in pochi mesi le prime due sono state dedicate principalmente la questione dell'editoria che a tutt'oggi non è risolta
Su questo punto mi permetto di dire verso sera vedi non c'è che considero giugno un tempo veramente lontanissimo rispetto ai problemi e drammi che si consumano ogni giorno governo ha scelto legittimamente di fare un'amplissima fase di consultazione prima di portare il ddl in Consiglio dei ministri
Poi comincia il Parlamento e non è che il Parlamento si può pensare che sia un ufficio notarile che mette un timbro su un tema di questo tipo vuole fare una riforma visto che
E la disponibilità su questo punto poi e più larga come dicevate del De Laurentis che non sul punto che al centro l'assemblea di oggi visto che
La stazione è molto difficile la finanziaria prossima sinceramente direbbe provare evitare di ripetere
Questo spettacolo che per cui non è stato anche abbastanza umiliante dover correre dietro
A
Una posizione non comprensibile risoluto non coerente con quanto scritto nel programma dell'Unione e anche negli annunci fatti ripetuti anche in queste assemblee da parte del governo
Io quello che voglio sollecitare il governo è di fare tagliare questi tempi di presentare questo DDL così i ministri quanto prima perché altrimenti
Non so se ci saranno Pdl di iniziativa parlamentare io sarò un po'ho il dovere di metterle abbiamo il dovere di metterla all'ordine del giorno soluto dirla alla vostra assemblea a luglio cioè siamo i soli a fare un tavolo
Il tavolo per l'abbiamo fatto abbiamo fatto informalmente abbiamo incontrato Alleanza nazionale della Federazione in sala stampa e tutte le organizzazioni dei lavoratori
Poi aveva incontrato la spiega abbiamo cercato di creare le condizioni migliori è intervenuta questa diciamo volontà del Governo del nostro rispetto assoluto ma cioè un'enorme questione di tempi
Però vorrei a questo proposito anche aggiungere che insomma sul piano di un corretto rapporto fra Governo e Parlamento bisogna anche usare degli strumenti che siano appropriati
Nell'ambito del disegno del decreto legge del disegno di legge sulle liberalizzazioni ci sono due materia una non c'entra con l'assemblea di oggi che hanno a che fare con lavoro della
Della nostra Commissione su cui rischiamo di non poter esprimere
Un pareo o meglio poter svolgere la nostra funzione
Perché temo che il ddl il decreto legge verranno assegnati come è stato anche altro che se mi recenti per competenza
Che sono allusione affari costituzionali piuttosto che un'altra commissione si chiederà un rapido parere a noi di cui si sarà gentile disponibilità si terrà conto
Quando abbiamo delle riforme di enorme rilievo non non pare a cura della scuola
Delle fondazioni parla quella della la libera vendita dei giornali di cui ha parlato prima il rappresentante del sindacato regionali
A me piacerebbe lavorare seriamente approfondire seriamente questo tema perché c'è un nesso fortissimo fra la giusta esigenza di aumentarla la diffusione dei quotidiani alla carta stampata nel nostro Paese
E l'esigenza imprescindibile che
Il pluralismo dell'informazione possono essere salvaguardato e rafforzato se noi ci limitiamo a logiche di mercato troveremo nelle che supermercati piuttosto che in altre solo uno o due
Grandi quotidiani che si possono pagare
Quella quella
Quell'approdo
E non avremo la garanzia di poter trovare la pluralità delle voci
Del mondo dall'informazione
Quelli questo tema è un tema che non può essere parliamo giustamente io sono d'accordo con Richi levi di statuto speciale dell'imprese editoriali che non è una limitazione la considerazione che le imprese che operano
Attorno a un bene comune come l'informazione incontra una come già nelle norme gli oggi
Alcune specificità alcune specialità beh fra queste non c'è alcun dubbio che quella di garantire il pluralismo era il fatto che questa diffusione
Diciamo no non accenti un un gap e un fossato incolmabile fra alcuni grandi quotidiani di gruppi multimediali che hanno sempre di più interessi e appetiti di altra natura sia nel campo dalla televisione
Dei di internet è che in altri campi e il grosso del dei delle testate che invece svolgono una funzione diciamo così di arricchimento
Democratic
Ci sono secondo metterei
Enormi questioni diciamo in questo complesso di riforme che abbia anche oggi Grasso Ucci ha messo al centro dell'Assemblea
Due di queste sono quelle di cui ha già parlato Gentiloni cioè la concentrazione enorme delle risorse pubblicitarie delle frequenze da un lato e dall'altro la qualità la qualità del servizio pubblico in generale la qualità delle produzioni
Televisive
La terza questione che merita però di essere considerato sullo stesso piano le altre due è il drammatico processo di precarizzazione del mondo del lavoro
Nel campo dell'informazione non abbiamo fatto un lavoro in questi mesi un opera
Che poi diciamo si è incrociata fino a diventare una sola cosa con la lotta per il sostegno alla a i giornalisti che vogliono rinnovare il contratto
La nostra mozione purtroppo non è arrivata in discussione in Parlamento abbiamo avuto una discussione importante con l'altro giorno ma in cui perché è la prima volta che Parlamento ne discute in cui a mio modo di vedere gli impegni assunti sono ancora un po'troppo
Generici da parte del ministro Damiano
E in ogni caso se l'è vero che la posta in gioco è il contratto collettivo nazionale lago di lavoro come ha detto esplicitamente la rappresentanza della FIEG in audizione da noi la vigilia di Natale
è del tutto chiaro che questa battaglia noi la vinceremo solo sei il tema dello Statuto dei diritti dei lavoratori dell'impresa
è il tema di del fatto che dove si erogano denari pubblici la contropartita che lo Stato deve chiedere alle imprese che operano nel campo editoriale usando questi denari pubblici è la lotta contro la precarizzazione e la stabilità del lavoro della professione giornalistica
Ecco io credo che
In questo contesto il DDL Gentiloni sia sicuramente importante
Molto importante
Anche se si inserisce in una logica di transizione
E noi abbiamo avuto in questi anni sostanzialmente leggi di transizione
Che
Vedevano i aprivano dei periodi transitori il punto che ha parlato il professor Mastroianni
A mio modo di vedere esiste io l'ho citato come relatore in commissione per la settima sapete che la commissione cultura sta esaminando in congiunta con la Commissione delle comunicazioni oggi meta potrà essere con noi per ragioni di di influenza ma stiamo lavorando strettissimo contatto i due presidenti che sono anche i due relatori
Siamo di nuovo a un altro regime transitorio con tutti i problemi che i reggini transitoria hanno dimostrato di avere nel corso di questo lungo periodo
E quindi il dubbio che è un ennesimo regime transitorio posso vedere transitare gli stessi problemi nel nuovo contesto sapendo che il nuoto intento contesto tecnologico cioè quello del digitale terrestre non solo può essere l'occasione di superare
La situazione di diciamo conflitto di interessi e di strozzatura del mercato
Ma di fatto apre qualcosa di ancora più grande perché il digitale terrestre è anche l'occasione per rimettere in discussione qualcosa dell'autoritarismo intrinseco nel sistema televisivo tradizionale e il fatto che nel corso all'ultimo anno anno e mezzo un'esperienza come quella di YouTube sia diventato quello che è diventato e oggi i suoi amministratori annuncino la possibilità di ripartire una parte delle risorse di chi manda le produzioni chi racconta di qualcosa che sa bello o brutto piace non piace ma di qualcosa di immenso per cui nel corso dei prossimi anni noi avremo una condizione di che assoluta novità di assoluta novità
Quindi io credo che questa norma possano essere migliorata
E come ho detto nella relazione in Commissione ci sono delle criticità
Che devono prendere di petto il problema fondamentale io sulla ti direttiva TV senza frontiere non intervengo condivido pienamente l'impostazione vostra impostazione qualche modo lo anche il Governo sostenute in sede di trattativa
In Europa la le formulazioni che arriva dall'Europa sarebbero nel contesto italiano assolutamente devastanti per ragioni di affetto ma anche per ragioni di
Contenuto e dico qualità dell'informazione
Ma dal podestà del mercato pubblicitario Lando Maria gigantesca della condizione italiana è che la situazione di monopolio duopolio Montorio trattino duopolio del mercato pubblicitario
Cioè che si manifesta in quelle cifre sessantatré per cento per Publitalia circa trenta precede la Sipra il resto gli altri soggetti
Vede un fatturato complessivo del mercato pubblicitario
Che ha due enormi storture rispetto al contesto europeo uno che
è minore
Di gran lunga rispetto a tutto il contesto europeo secondo che squilibrato sostanzialmente sulla versanti televisivo
Dati Nielsen dicano che lì l'Italia il mercato televisivo
In quattro mila novecento
Miliardi in Gran Bretagna cinque mila novecento cinque mila otto in Francia otto mila in Germania il mercato complessivo non solo televisivo nove mila Trenitalia e si va fino al doppio in Germania diciotto mila
Quindi io credo che questa condizione
Oggi anche per ragioni di mercato determini una impossibilità di concorrenza perché i soggetti dominanti su questo mercato offrono tariffe molto bassa rispetto alla media europea e promozioni che M mandano fuori mercato ogni tentativo di costruire e tutto questo ha a che fare fortissimamente con l'emittenza locale
E con quindi io credo che in realtà anche nell'esame del DDL Gentiloni
Se noi avremo fiducia nell'ascoltare l'emittenza locale
E nel vedere che cosa già oggi c'è e ci daremo delle regole conseguenti
Forse potremmo evitare il rischio che si riproducano
Alcune storture
In Europa il quaranta per cento viene considerato a livello di Commissione posizione dominante in Spagna si dice che il trenta per cento
Non è che questo quarantacinque per cento sia chissà che cosa certo lo è rispetto alla quota di mercato che oggi a Publitalia
Ma se è vero che il fatturato italiano è inferiore a quello europeo non è assolutamente detto che la riduzione di una quota di questa natura possano debba determinare automaticamente una riduzione in termini assoluti del fatturato dipenderà dalla maggiore libertà di competere finita l'epoca del protezionismo si io sono per non farci mai in nessun modo spaventare era scontata la reazione di questi giorni scontata la reazione vestigia
E semmai sezione alcuni criticità nel DDL Gentiloni all'interno all'intera maggioranza è giusto che emergano non solo per le ragioni di contenuto a cui si appellava il professor Mastroianni ma anche per ragioni se permettete contrattualistica
Cioè perché
Non c'è solo
La protesta che viene da parte di Berlusconi ci sono c'è anche la necessità di aprire maggiormente alcune ragioni che avvengono da un mondo più larga e più diffuso che non ripeto
Le critiche sulla sulla idea del disarmo bilanciato
Chiesa in qualche modo riprendeva a questo punto e cioè su questa sostanziale dal punto di vista così dalla concezione visione del servizio pubblico e di media sette come diciamo di due soggetti che hanno obblighi
I doveri simili
Ma credo che noi possiamo fare molto per esempio anche per quello che riguarda la riforma dell'outing Tel in in pensando a meccanismi di natura qualitativa
Pensando a come incoraggiare lo sviluppo la crescita e la campagna e la capitalizzazione delle aziende delle imprese locali
Che operano in questo senso fra le proposte che abbiamo suggerito c'è anche quella che le produzioni finanziata dal denaro pubblico che fa la RAI
Possono essere cedute alle reti locali apprezzi diciamo estremamente vantaggiosi
Anche perché una parte queste produzioni una volta che sono dati in orari notturni strani impossibili non visti da nessuno poi muoiono
Quindi ne abbiamo aziende che non hanno la possibilità di fare certe produzioni o di arrivare a credo che il fatto che la RAI possa diventare anche una grande azienda di contenuti che si rapporta
Con quanto opera nei territori
Una un'idea diciamo importante
Fino alla queste delle frequenze e al fatto che non posto non potremo eludere il nodo per via legislativa
O per le decisioni diciamo che verranno presi agli dagli organi giurisdizionali che questo mercato le frequenze non solo deve essere aperto ma che non possono essere negati diritti già
Acquisiti la storia di Europa sette
è una storia clamorosa credo che diciamo sanare con questa vicenda e rispondere a un problema un vulnus che si era determinato nel corso di questi anni sia un punto assolutamente
Ineludibile io poi ho voluto segnalare
Anche nel testo nella nella nella relazione sul DDL Gentiloni un'ultima questione che non è trattata in questo DDL ma che è un tema di grande interesse che riguarda le cosiddette tipo di strada
Perché penso che in questa norma o in un'altra norma noi dovremmo aiutare a legalizzare diciamo a consolidare un processo di uso delle frequenze su scala locale proprio per la ragione che ha parlato Chiesa le frequenze non sono comprate dei privati
Abbiamo presentato una proposta sulla
Sui beni comuni che dice lei tra le frequenze bene comune vengono date in concessione te le do in concessione per le le trasmissioni che vanno su scala nazione se quella concessione permette di a vere un uso migliore con le tecnologie oggi della frequenza su scala di un quartiere su scala di un Paese su scala di un piccolo territorio ma perché non devo
Non devo poter
Utilizzare quelle frequenze e e far crescere così anche un mondo di informazione molto più diffusa che fra l'altro avrebbe in Italia un gran una grande rilievo se rapportato a quanto c'è oggi nel campo della critica al diritto d'autore
Del copyleft
Di tutte queste culture diciamo partecipativa nel campo della
Della culto del dell'informazione
E della
Concludo noi faremo la nostra parte le audizioni cominceranno domani fatto cominciano col presidente Catricalà abbiamo visto che ha preferito prima che di venire a parlare da noi di farlo non so dove l'ha fatto sua Domenica In
O dove nella giornata di ieri io non condivido quello che dice Catricalà tutto evidente ascolteremo domani le sue ragioni
La
Perfino la Gasparri metteva un tetto pubblicitario Gentiloni fu un tetto elevatissimo venisse non c'è ragione di principio di questo tipo che possono sostenere questo tipo di affermazioni
Quello che è del tutto certo è che in Italia dobbiamo trovare le modalità per rendere efficace il contrasto alle posizioni dominanti di oggi e di domani quanto dice De Laurentis sul complesso del mercato ha un fondamento sarebbe sbagliato
Negare no che ha che abbia un fondamento
La Bit la posizione dominante di Sky nel campo della e rappresenta un problema ne abbiamo discusso anche quando abbiamo fatto la riforma dei diritti televisivi quindi abbiamo assolutamente bisogno di tutelarci e tutelare il sistema dal fatto che le innovazioni tecnologiche viste separatamente l'una dall'altra possono poi riprodurre o ricreare le storture che fin qui abbiamo conosciuto
Io quello che però diciamo mi sento assolutamente di di dire e che
Il servizio pubblico oramai come ha scritto anche nel contratto di servizio che stabiliva il feriti USA cioè la libera possibilità di accesso ai contenuti prodotti dalla RAI dal denaro pubblico su internet estero non solo su internet
Ma io dico in generale chi riceve denaro pubblico le imprese editoriali che ricevono denaro pubblico dallo Stato devono in qualche modo sapere che quelle produzioni culturali
Hanno un
Capitale pubblico che impone il massimo di socializzazione e di diffusione quindi questo tema diciamo della della apertura di questi contenuti è un tema di norme rilievo l'altro chi ha usa denaro pubblico hanno già accennato prima
Deve rispettare certe regole poteri sa del lavoro
Non può comportarsi con le modalità con cui gruppi grandi gruppi editoriali che hanno avuto profitti stellari nel corso dell'ultimo anno tra questi il gruppo
De Benedetti il gruppo Caltagirone gruppo Rifles era e altri gruppi che si comportino pone conforto dei lavoratori con delle logiche e che sono logiche
Completamente in inaccettabile e quindi
Io penso che queste battaglie la lotta per diciamo la salvaguardia di alcune testate la battaglia che nei nostri cuori per il manifesto insomma debbano
A vere e molto rapidamente e degli strumenti più più concreti e più efficaci e concludo con quello con cui ho cominciato per ciò che riguarda l'editoria
Io credo che da questa Assemblea dovrebbe venire lo lo dico per parte mia una sollecitazione a tempi che non vendano l'inizio dei lavori parlamentari
A fine di giugno o a luglio perché poi questo vuol dire di fatto tra Camera e Senato perdere un altro anno e
A mio modo di vedere due anni in queste condizioni il mondo dell'editoria non se lo può permettere
Grazie onorevole Folena ora l'onorevole Beppe Giulietti
Cerco di avvicinarmi al pranzo senza angosce
Anche se ho al alcune perplessità che esprimerò
La prima dato per ringraziare media coprono
Giustificare Federico Orlando che presenterà nostra associazione articolo ventuno ha potuto essere presente io rappresento articolo ventuno non voglio sostituirmi fittiziamente alla formazione politica che hanno i loro rappresentanti
E proprio per questo che prendo la libertà di dire alcune cose già o forse anche sgradevoli
La prima io ho la sensazione non è che possiamo fare finta che non sia successo niente in queste ore
E perché non è così qua non prendete un'autorità interviene in un varietà
Anzi questo caso attraverso i giornali sia dice quello che ha detto o penso che sia sbagliato allora si rettifica
Ho penso che ci sia un'offensiva molto insidiosa
E non comprendo perché al centrodestra sia consentito di dire ciò che pensa ed altri dovrebbero muoversi con garbo rispetto io ho grande garbo per le le autorità istituzionali ma cerco di ricordarmi che quell'autorità detto cose completamente diverse di questi anni e devo capire cosa sia accaduto
Ricordo le relazioni puntuali del professor Tesauro
Che spiegava tutti che posizione dominante congiunta chiude il mercato protetto molto bene professor Mastroianni
Ricordo che l'Autorità di garanzia delle comunicazioni a detti questi mesi cose opposte a quelle dei tre professor Catricalà
E ricordo che chi ha pazienza di andare sul sito dell'Antitrust troverà posizioni diverse
Allora con il rispetto che ho per tutti però richiama la memoria che capitò a qualcuno di noi di essere bacchettato quando fu nominata questa autorità antitrust mi fu detto però come sempre sbatte sgarbato e rozzo per avere detto passare dalla segreteria generale di Palazzo Chigi autorità e cosa delicata
E in quella tornata furono nominati consigliere Pilati uomo forte del centrodestra dell'altro voto Rita è uno dei teorici della Gasparri e di questo tipo di posizione e l'ex sindaco di Bologna Guazzaloca noto competente in materia di telecomunicazioni
Lo dico perché a forza di non dirle più queste cose poi finisce che uno dica oddio ci sono i bolscevichi
Che sarebbe Gentiloni con un tetto antitrust al quarantacinque per cento altrove si chiama la cenere col quarantacinque per cento scrissi minacciano cinque milioni di persone in piazza vorrei che ritrova suo tutti senso dà la misura poi si può decidere di non fare nulla di ritirare il provvedimento che Berlusconi per definizione non è normative che meglio liberalizzare i barbieri e le edicole ma non il sistema pubblicitario va benissimo basta dirlo al Paese
Che si può liberalizzare tutto tranne i settori in cui Silvio Berlusconi ha una posizione dominante e io non sono d'accordo è sempre più chiaro di così
Perché se no davvero diventa sembra che stiamo giocando a Sovana partita così insomma tra tra anime candide appigliamoci in giro questa siamo la partita del conflitto d'interessi abbiamo assunto degli impegni campagna elettorale o li rispettiamo diciamo che non si può fare
Si può anche decidere così bisogna dirlo
Ecco perché io esprimo una preoccupazione forte
Perché è stato scendendo in campo chiamatela come volete o una lobby o una loggia ciascuno scelga il suo termine un gruppo ristretto di interessi che finalizza la sua azione alla conservazione del mercato radiotelevisivo così come
Così come
E magari sottobanco dirà tra qualche settimana qualcuno di noi be'pigliate della RAI di pigliate la maggioranza lottizzate RAI purché non si tocchi nulla sia chiaro a tutti gli amici editori che se mai si realizzasse uno scambio di conservazione
Dove il novanta per cento delle risorse sono già predestinate
A tutti i teorici del riformismo europeo e liberale
Col dieci per cento ma quale mercato si apre ma quale competizione si apre quale competizione tra piattaforme quale competizione tra produttori di contenuti che cosa resta al mondo dell'editoria va quale riforma dell'editoria si è si potrà fare se prima questo nodo non sarà stato sciolto non so se sono chiaro
Perché la richiesta sulla Gentiloni che io ritengo come ho detto qui altri amici Giulietto Chiesa Folena riterrei una follia attaccare il DDL Gentiloni quando sento il gioco del più uno dico attenzione a tutti perché questo veto la partita è altra
Se si consente l'apertura della discussione sul DDL Gentiloni per renderlo più adeguata all'Europa
Ma lo stiamo artista realizzando è un altro dove l'abilità di Berlusconi questa dei suoi
Che messaggio che hanno dato è caro Gentiloni c'è un solo interlocutore al tavolo ci siete il governo la maggioranza e partito azienda tutti gli altri soggetti non devono sedere al tavolo so se chiaro è un prema di impresa qua non è un problema di destra o sinistra
Io dico al mio schieramento attenzione a non cadere l'ha detto bene Folena nello schema in cui si insegue l'avversario che detta le condizioni e chiarisce volete approvare Gentiloni un po'meno di frequenze per i nuovi entranti tradotto nessun altro oltre quelli che già ci sono il nuovo duopolio del digitale all'improvviso l'amico Murdoch diventa un bolscevico ma ma vi rendete conto che è una cosa da avvinazzati
Ma di che stiamo parlando l'amico Murdoch fu il primo che visitò Berlusconi nella villa sarda il giorno dopo che fu nominato stiamo parlando di questo
Do scontro Murdoch Berlusconi secondo voi uno scontro tra destra e sinistra e lo sconto sui soldi
Murdoch che uno come lui che teorizza la killer Competition in tutto il mondo e quali ci voglio fare i soldi chi se ne frega di quell'atto di voglio è che io ho di allevato un po'di soldi all'improvviso si scopre nemico straniero messo abbiamo passato tutti d'età adesso
Negano le mandare yankee gomma per quanto riguarda le piattaforme insomma diciamo dedichiamo c'è una base NATO di vicenza don mi pare di vedere una grande traguardo diciamo di altra natura in discussione in questo momento
Ecco perché sono preoccupati
Perché c'è il rischio di una chiusura
Ulteriore del mercato allora molto rapidamente
Per quanto riguarda la l'Antitrust ho già detto quello che penso credo che sia in contraddizione con se stesso
In contraddizione con tutte le Authority
Mi auguro che ratifichi nel corso della giornata
Ma per nel suo interesse l'interesse diciamo dell'Antitrust non è mio
E aggiungo una cosa chiedo scusa io dico bene spero di non essere offensivo
A me risultava Mastroianni che l'Autorità Antitrust avesse tra i suoi compiti l'applicazione di una legge sul conflitto d'interessi perfetto
Il senatore Zanda qualche mese fa lo dico anche a Giulietta dal Parlamento europeo presentò un esposto sui decoder dicendo sono aiuti di Stato
Come mai trovati i soldi per i decoder ma non per il fondo dell'editoria attenzione a quel tipo di aiuto di Stato
Fu risposto che per vizio di forma senatore Zanda aveva sbagliato indirizzo e non è rappresentabile la sul suo esposto
L'Unione Europea qualche settimana fa qualche giorno fa ha detto non solo aiuti di Stato
Ma persino la debole legge Frattini varrebbe tornano tutti nomine tutti diciamo di questo mi sono sempre gli stessi
Frattini che ha protestato contro questa volta al commissario europeo italiano più potenti e la sua voce a difesa guarda caso del decoder quanta passione per il decoder quanta poca per le pensioni o che so per la produzione agroalimentare del Norditalia diciamo altro che protezione degli interessi di impresa fa sentire la sua voce
Ma l'Unione Europea correggimi Roberto buttati sul microfono fermarmi lo è che ha detto ha detto che son stati aiuti di stato giusto ma che dice la pallida legge Frattini che in caso di beneficio diretto o indiretto
Va aperto un'istruttoria già ma chi era il proprietario di Mediaset e che ruolo svolgeva in quel momento il Presidente del Consiglio potessi antiberlusconiano dichiara però se insomma la rispettata la legalità ciò che segnava la dottrina non al partito a dottrina perché ha frequentato la parrocchia
Mi attendevo lo sciopero della FIEG contro le dichiarazioni di ieri degli industriali italiani mi aspettavo Monte Zaccon in piazza dire liberalizziamo anche questo settore faccio presente che non solo c'è il silenzio dalla politica ma anche degli interessi che dovrebbero a confliggere domanda Catricalà apre un fascicolo oggi
Apre un fascicolo sul conflitto d'interessi
Ora il suo sguardo su questa questione
Vi è giunta voce forse i parlamentari europei potrebbero chiedere che loro no come già avete fatto con forza e con passione in tante occasioni
La seconda cosa che pongo a me stesso dal profitto si Pietro Folena prima l'ho detto a Gentiloni io vorrei che governo e maggioranza delle prossime ore vedo qui Tana De Zulueta sano tenteremo di farlo come Comitato per la libertà di informazione
E il governo e maggioranza che osservano riunire su questa questione che lo nella legge sull'editoria debbano riunirsi dobbiamo porci questa domanda
Il tema della democrazia mediatica della democrazia industriale che con per comprende la concorrenza in questo settore e per dove tra le prime cinquanta priorità o dopo la centesima
Se tra le prime cinquanta bisogna avere il coraggio di dire che si può porre anche la fiducia del momento estremo si ascoltano tutti ma su una questione che riguarda la democrazia mediatica ed industriale bisogna dire che fa parte di una questione profonda della vita di questo Paese
Poi ascolti tutti ma non puoi farti minacciare contestualmente come dire derubricare una questione come questa
Io mi guardo le agenzie vedo troppi silenzi quando si parla di democrazia mediatica siamo abilissimi tutti riformisti e radicali a dichiarare su tutto me per primo non appena si apre lo scontro in questo settore le voci diminuiscono invece di salire
E come se fosse la questione degli addetti ai lavori di un po'di sindacalisti di un po'di giornalisti di un po'di piccoli editori di un po'di persone che hanno sensibilità non è così
Ora vediamo se riesco a dirlo bene vorrei che ci durissimo noi perché io il colpo me stesso sia chiaro mai gli altri Ubaldo sempre la critica diventa e vorrei che si arrivasse alla Fondazione tuttavia se siete d'accordo vedo qui i sindacati CGIL CISL UIL la Federazione della stampa ma guai a fare una questione di destra contro sinistra
Ci sono decine di interessi di autori di produttori dalla piega all'uso specie dall'ultima media Coppa alla radio alla televisione ai produttori
Di canali digitali alcuni dei quali sono distanti Simi da me anzi provano ribrezzo per quello che dico non voterebbero mai come me ma qui non stiamo parlando di una difesa di una posizione personale
Qui andrebbe realizzato una sorta di comitato per il conflitto tra gli interessi non so se è chiara la distinzione mentre scende in campo il partito del conflitto di interessi
Deve scendere in campo il partito del conflitto tra gli interessi cioè tutti coloro che sono messi in un angolo dal duopolio devono realizzare un loro coordinamento per pesare in modo pubblico sulla discussione parlamentare governati
Penso che in un Paese la democrazia sia a rischio quando una lobby e non usa a caso la parola o una loggia può prendere in ostaggio l'intero settore della vita del Paese
Al tempo ci interrogavamo se la Massoneria potessero partecipare attivamente alla vita politica e una proposta di minima che vi faccio
Stabiliamo la pari opportunità in questo settore tra chi è iscritto alla loggia e chi invece non vuole iscriversi e stabiliamo però che il governo e centrosinistra ascolteranno anche i non iscritti alle logge con la stessa attenzione con la quale nel passato poche persone hanno deciso su questa materia
Solo tanto anche i nostri errori lo dico volutamente perché si apra uno scontro pubblico
Perché non si può delegare questo settore alla discussione tra dieci dodici persone cosiddette da bene
Che non so cosa voglia dire
Anzi la storia d'Italia la prova da bene è stata diciamo piuttosto svillaneggiato
Credo che questa sia la questione
Mettere assieme un grande schieramento che eserciti un'attenzione continua
Allora l'impegno che io penso che la sul ci si accusa d'accordo che io chiedo a me stesso non a voi
Che svolgete un lavoro di una straordinario serio sereno di lavoro di di di documentazione io vi ringrazio perché quasi più nessuno lo fa
Ti lasciano passare di affermazioni così sanzione che verifica eccola di verificare la possibilità senza esclusione alcuna di mettere attorno al tavolo il più ampio numero di associazioni di impresa di produzione di autori ed editori
Non per fare un partito sarebbe una sciocchezza ma per porre la questione che fu posta durante la legge Gasparri
Come si liberalizza questo mercato come rimetto in circolo le frequenze come riapro sulla pubblicità sarò ancora più chiari a me che me ne frega come piccolo editore molto perché la seconda richiesta sarà levare telepromozioni e televendite per l'anticipo
Una volta che passa il principio abolire ogni tetto abolire il quarantacinque per cento perché ho già immagina quale sarà la discussione io autorità o il potere verifico se la posizione dominante a trenta trentacinque quaranta o cinquanta quattro affidato lame
E poi decidiamo
Ma la seconda richiesta che già venuta fuori in Commissione basta con telepromozioni televendite ridate al duopolio
Dite ai piccoli editori di non romperci le scatole noi abbiamo bisogno di telepromozioni e televendite noi abbiamo bisogno della direttiva europea applicate immediatamente sulla sponsorizzazione occulta
Quindi si avanza un qualcosa che riguarda gli interessi materiali trasferimento ulteriore di denaro a favore di Poggi
Riduzione del bacino tra pubblicità e su che cosa faccio la legge dell'editoria io mi dispiace che lei non ci sia e cosa vuol dire eliminare o ridurre la Sussi ridurre il contributo pubblico
Se la legge Gentiloni dovesse uscirne sfigurata con un ulteriore chiusura di mercato è un'ulteriore riduzione delle possibilità tecnologiche pubblicitarie ma la conseguenza esattamente opposta
Non solo provvedimenti disgiunti sono provenienti congiunti perché a quel punto una riduzione mi porta un'economia della miseria nella quale allora ve lo dico con chiarezza
Ma io stesso di fronte all'urlo del più piccolo editore dirò abbiate pazienza ma se non si può aprire quel mercato sapida faccio su Kimi Rivaldo sul Corriere Mercantile
Sul giornale di Chieri privato sulla piccola cooperativa di Ciriè nell'albo sulla radio locale di Catania che senso avrebbe
Interrompe il processo riformatore se non viene tenuto assieme
Ora io credo che valga anche per l'editoria davvero confuso e risoluto
La cosa più opportuna da fare una proposta di metodo
Quella che in questa fase ci siano una serie di riunioni periodiche come voi deciderete che tengano sotto controllo illuminato la discussione in atto
L'ha già fatto Folena con molta forza e passione mi piace riconoscere agli altri ce ne son tante persone che lavorano seriamente la battaglia aperta la via non è non è un grido perché la battaglia si è conclusa la battaglia all'inizio
Io vedo in Parlamento persone come tale come Pietro e tanti altri che la seguono ogni giorno con grande gara però a questo punto il punto diventa questo non so se sono uscito a spiegarlo
Far sì che tutti avvertono
Che si è aperta comunque una fase nuova con il DDL Gentiloni con le audizioni di mete Folena e la fase nuova la definirei così mi rendo conto che può sembrare poco ma vedrete che se si parte bene poi si capirà perché le conseguenze saranno positive
Usare questo slogan è iniziata una fase nella quale tutti gli imprenditori tutti gli autori tutte le organizzazioni sindacali professionali anche quello dei consumatori l'interesse generale saranno ascoltate in questo Parlamento con lo stesso garbo e con lo stesso rispetto
Saranno ascoltate rigorosamente anche in ordine alfabetico e si terrà conto di tutte le posizioni che saranno espresse non so se si vincerà o si perderà
Ma credo che la sconfitta peggiore per noi non è tanto quella la fine di essere bocciati al Senato su un emendamento la sconfitta peggiore sarebbe quella di perdere onore onorabilità
Abbiamo lavorato con molte di queste persone molte delle quali la pensione insisto diversamente da me si è costruita una Rete assieme la cosa peggiore che si può fare a un certo punto dire chiedo scusa sto facendo una mediazione in un'altra stanza
Cercato di non disturbarlo ecco vorrei che almeno intanto decimo questo segnale di un cammino comune che si fa assieme il cui problema non è portare un euro in più un amico il cui problema è proprio l'altro
Vedere se questo maledetto paese senza far del male a nessuno
Perché volete assicurarvi DDL Gentiloni l'avete letto sì cioè qualcuno può definirlo una cosa contro Mediaset ora
Io non vi dico quello cioè
Ecco in vari temi lo sa evitiamo proprio questo modo di ragionare e tutto esattamente un altro
Il punto non è qualcuno farà fuori Berlusconi è un altro tutti gli altri editori imprenditori italiani potranno anche questo Paese una volta nella vita crescere dell'un per cento mi accontenterei di questo grazie
Grazie onorevole Beppe Giulietti
Vi leggo ora un comunicato una nota che ci ha mandato Federico Orlando presidente articolo ventuno che non è potuto intervenire
Caro Presidente come le avevo preannunciato non riesco ad arrivare in tempo il convegno dovrei avere dove avrei volentieri portato agli amici li saluto di articolo ventuno che naturalmente integralmente schierato con voi
Il rammarico mio per il contrattempo è cresciuto da due fatti gravissimi accaduti nelle ultime quarantotto ore
Il primo è la presa di posizione contro la legge Gentiloni da parte del presidente dell'Antitrust il quale contesta il principio del tetto alla raccolta pubblicitaria da parte di un solo operatore
Catricalà non ci spiega come combatterebbe Luís i trust e i monopoli e forse ma questi sono affari suoi non riesce a dimenticare d'essere passato all'Antitrust mamma l'approdo Trust
Direttamente da segretariato generale di Palazzo Chigi consulenti Presidente Berlusconi
Mentre i presidenti di Camera e Senato provvedevano acconto completare le nomine con Guazzaloca ex sindaco berlusconiano di Bologna e compilati uno degli ispiratori della legge Gasparri
Occorre dunque discutere a fondo se e come si possa garantire una linea più equilibrata dell'Antitrust
Così come bisogna discutere ecco l'altro fatto gravissimo che si tende a ignorare la crisi galoppante dei giornali privati di pubblicità e superati in velocità dalla tecnologia di cui ieri i giornali hanno previsto l'estinzione entro qualche decennio o meno
Se così fosse andremmo verso una democrazia alla Catricalà
Bisogna che il governo Prodi risponda grazie cordialmente Federico Orlando
Ora la parola a Giorgio Bertinelli vicepresidente di terracotta
No pensavamo di chiudere perché vedo che la sala sta scemando
Presidente vicepresidente nazionale della lega delle cooperative ha rinunciato all'intervento ci sarà in futuro un modo di farlo ringrazio gli atti scritti gli hanno rinunciato
A parlare e io in per concludere sarò molto breve
E anche molto schematico
La prima cosa è questa c'è una proposta che ora Beppe Giulietti ha ripreso e che all'inizio avevo fatto
Che è quella di promuove la costituzione di un un tavolo
Di tutte le associazioni i gruppi privati interessati a di aprire il mercato e a riformare la struttura del sistema dalla comunicazione Italia quindi questo tavolo cercheremo di convocarlo al più presto possibile
E le varie associazioni nella loro rispettabile autonomia totale convergeranno sul tavolo con proposte
Che porterà avanti non solo il tavolo ma ciascuno a casa propria in modo arresta l'autonomia di tutti e c'è un punto che coordinerà tutte le varie iniziative e le teorie le idee che possono emergere
Secondo mi pare come qui è stato già detto sostenuta molti
Che dobbiamo fare del tutto
Perché il testo della Gentiloni io ho letto la relazione che considero molto come dire legge Hero
Non venga ulteriormente stravolto in Parlamento ma che noi dobbiamo fare del tutto perché vada avanti al più presto possibile
Terza questione ci siamo anche noi
Nel senso che quando è nata la Gasparri media Coppa era appena nato
C'eravamo già battuti affianco ad altri soggetti ivi compreso anche fisicamente attorno alla questione dalla Gaspare
Ora credo che siamo proprio cresciuti penso che tutti gli interessati dovrebbero drizzare la schiena
E farsi sentire
Per troppo tempo si è discusso di RAI e di Mediaset
Ci siamo scocciati diversa storia
Ci siamo anche noi
Torno a ripetere solo seicento le televisioni radicate sul territorio sono più di mille le radio per non parlare dei quotidiani locali dei settimanali dei periodici che operano in Italia e che sono delle finestre aperte sul nostro mondo sulla realtà del Paese anche quella più profonda
Che se chiudessero si spegnerà ebbero tutte queste finestre condanno vero per il pluralismo ma anche per la conoscenza del nostro Paese
Allora bisogna che tutti noi che facciamo parte di questo mondo in qualche maniera la nostra voce la siamo e la facciamo sentire
Allora per concorso a questo punto io credo che comunque è stato anche suggerito sua avrà tanti
Dovremo lavorare in due direzioni la prima è quella di promuovere una qualche iniziativa a livello europeo molto più robusta
Della Delegazione grande abbiamo fatto e che voi correttamente cari amici e compagni parlamentari europei c'avete ricevuti io credo che lo dovremmo aprire una Sisulu qualche cosa molto più robusto
A livello europeo per ragionare con il Parlamento europeo con la Commissione sulle svolte e l'evoluzione che dovremmo dare al sistema dalla comunicazione e l'altra cosa che ne dobbiamo chiedere aiuto alle regioni
Insomma non è possibile
Che mentre rimane questo sistema così ingessato
Come dire con una forza eccezionale che ci vorrebbe il disinteressai gli ha chiesto perché al le regioni sino alla finestra
Le Regioni hanno competenza in materia
Anche se il concorrente
E possibili che alle venti regioni italiane nulla importa di quello che accade attorno al tutte queste vicende di cui stiamo discutendo
Immaginiamo quale aiuto in più potrebbero dare se accanto a questo tavolo tutte le Regioni fossero presenti con la loro opinione lo rivelo diversità mai dando comunque questo processo di apertura e di governo del mercato
C'è un certo signore
Che ha un nome che offre che fa rima con delle parole
Schiamazzi cioè cose varie
Il quale ha fatto tutto un ragionamento sui contributi pubblici ai quotidiani che forse sarebbe bene togliere non sono immobiliare
Cardiologa eccetera eccetera ma possibile che non ha nulla da dire
Sul fatto che l'oltre il novantadue per cento dell'audience appartenga a Mediaset e alla RAI
E le seicento televisioni locali dovrebbero convenire stare spente
Possibile che non ha nulla da dire quando ci attaccato sui giornali dei contributi pubblici Grella territorio non profit all'editoria di testimonianze e così nero vorrà dire sul fatto che la stragrande maggioranza di risorse pubblicitarie va dal duopolio televisivo che sul limite nel rapporto di uno a due tra RAI e Mediaset
Ora io credo che ora possono anche ignorare questa realtà però evitiamo di essere anche noi come dire di rimanere alla finestra destare appartati con i nostri singoli palinsesti o ricerca di di di sopravvivenza quando invece c'è una battaglia molto grande da fare su cui credo che ci sia un problema urgente chiudo su questo punto uno io credo che
Anche per quanto riguarda la RAI gli amici me lo consentiranno noi avremo modo nei prossimi giorni di portare al ministero percorsa la nostra audizione una serie di proposte
Però io mi sento tanti di una cosa non possiamo aspettare la riforma
Per mettere mano a una situazione di provvisorietà nella cala talmente verso Natale
Una grande impresa
Che è l'impresa più grande a livello culturale nel nostro Paese non può restare una precarietà di gestioni per troppo tempo
Quindi occorre una soluzione rapida straordinarie negli anni fermo restando la soluzione definitiva avverrà dal processo di riforma cui stiamo discutendo e che conteremo discutere
Per quanto riguarda Mediaset
Naturalmente i ragionamenti che può fare saranno i suoi quando riguarda il consiglio d'amministrazione dalla RAI farà quello che crede ma sulla gestione però credo che noi uno sforzo complessivo dovremmo farlo per rimettere questa grande azienda sui binari
Di una corretta gestione e di meno provvisorietà
Torno a ripetere anch'io ho delle idee oggi non ne abbiamo parlato perché non era un tema all'ordine del giorno
Non vorrei farle due conclusioni anche perché poi potrebbe andare avanti il ragionamento che ha fatto Giulietto chiesto all'auditorio anche all'altro
I problemi sono impostando cerchiamo di ragionare in quei termini lì e soprattutto cerchiamo come mondo che rappresenta questa editoria diffusa
Questa emittenza diffusa la piccola e media impresa le cooperative
In non profit che sono uno dei modi più chiari di come dire gestione democratica di governo aperto delle strutture della comunicazione cerchiamo nuovi come dire di muoverci di più
Perché ho l'impressione scusate se uso un po'una parola viene
Al mio paese c'era un vecchio sindaco contadino che ha fatto il contadino per tutta la vita per ventotto anni è sindaco ci diceva sempre cari amici cari compagni l'aspirina se la caccia a chi ci dorme
Noi abbiamo un problema non aspettiamo che vengono gli altri a risolvere Ciano
Cerchiamo di darci una mossa nuovi per determina degli scenari dove le nostre aziende posso vivere meglio di volumi stanno oggi vi ringrazio